LA TUTELA DEI LAVORATORI FRAGILI NELLA PANDEMIA

Pagina creata da Lisa Pini
 
CONTINUA A LEGGERE
LA TUTELA DEI LAVORATORI FRAGILI NELLA PANDEMIA
7 Dm 203 — Nov. 21

  LA TUTELA DEI
  LAVORATORI FRAGILI
  NELLA PANDEMIA                                                                     —
                                                                                     di Gaetano De Monte
                                                                                     Direttore responsabile
                                                                                     di «Superando.it», in

  I
        l 13 ottobre scorso, l’INPS,      vamente, in presenza di immunode-          collaborazione con Centro
        l’Istituto Nazionale Previ-       pressione, esiti da patologie oncolo-      Studi Giuridici Handylex
        denza Sociale, ha prorogato       giche o dallo svolgimento di relative
  ulteriormente al 31 dicembre 2021       terapie salvavita. E se la persona in      Massimo Ungaro, che estende fino al
  - fino alla data cioè in cui cesserà    questione si trova nella condizione        31 dicembre prossimo quelle tutele
  lo stato di emergenza disposto          di non poter accertare la propria          per i lavoratori fragili.
  dall’allora presidente del Consiglio    condizione attraverso il verbale di        È un fatto che l’approvazione del
  Giuseppe Conte in conseguenza           riconoscimento della disabilità, tale      testo emendativo all’interno del
  dell’emergenza sanitaria - la mi-       situazione dovrà essere attestata          “Decreto Green Pass”, insieme al
  sura che prevede l’equiparazione        dagli organi medico legali esistenti       messaggio dell’INPS dello scorso 13
  dell’assenza dal lavoro al ricovero     presso le Autorità Sanitarie Locali        ottobre, rappresentano, di certo, un
  ospedaliero per le persone con          territorialmente competenti.               buon risultato ottenuto dalla FISH e
  disabilità. Detta in altri termini:                                                dalle Associazioni ad essa aderenti.
  per i lavoratori sia del settore pri-   L’EMENDAMENTO                              Inoltre, è importante sottolineare
  vato sia del pubblico che sono in       Di recente, la proroga di tale misura      un’ulteriore recente previsione
  possesso della specifica certifica-     per la salvaguardia della salute e         intervenuta per i lavoratori fragili, e
  zione sanitaria, laddove la presta-     dell’occupazione dei lavoratori e          riferita così all’interno di un parere
  zione lavorativa non possa essere       delle lavoratrici con gravi patologie      del Centro Studi Giuridico Handylex:
  svolta in modalità di lavoro agile, è   e disabilità era stata chiesta più volte   «Ferma la previsione contenuta nel
  previsto il diritto ad assentarsi dal   dalla FISH (Federazione Italiana           DPCM del 24 settembre 2021 in forza
  lavoro stesso, con equiparazione        per il Superamento dell’Handicap),         del quale dal 15 ottobre la modali-
  del periodo di assenza alla degenza     nel corso delle varie audizioni            tà ordinaria di svolgimento della
  ospedaliera.                            parlamentari a cui la Federazione          prestazione lavorativa nelle pubbli-
  Tale possibilità, lo ricordiamo, è      aveva partecipato. Così, lo scorso 17      che amministrazioni sarà quella in
  ammessa per le persone in posses-       settembre è stato approvato presso         presenza, non si potrà prescindere
  so del riconoscimento di disabilità     la Commissione Affari Sociali della        dall’osservanza delle misure a tutela
  con una connotazione di gravità,        Camera, in sede di discussione per la      dei lavoratori con fragilità».
  così come previsto dall’articolo        conversione del Decreto Legge 111/21
  3, comma 3, della Legge 104 del         (Misure urgenti per l’esercizio in         LA GENESI DELLA TUTELA
  1992, ma anche in presenza di una       sicurezza delle attività scolastiche,      Le misure normative adottate in
  disabilità senza connotazione           universitarie, sociali e in materia di     favore dei lavoratori fragili sono di-
  di gravità (comma 1 della stessa        trasporti), meglio noto come “De-          verse e alcune di esse, in realtà, sono
  Legge); in quest’ultimo caso, però,     creto Green Pass”, un emendamento          state prorogate più volte dall’inizio
  l’equiparazione è prevista, esclusi-    presentato dai deputati Lisa Noja e        della pandemia.
LA TUTELA DEI LAVORATORI FRAGILI NELLA PANDEMIA
Dm 203 — Nov. 21
                                                                                                                               8

In particolare, già all’interno del        Governi che si sono succeduti hanno         alle scuole e alle aziende private e
Decreto Legge del 17 marzo 2020,           proceduto di proroga in proroga. E,         pubbliche, predisponendo un pro-
Misure di potenziamento del Servi-         dunque, sono mancate in tal modo            getto individualizzato e attivando
zio sanitario nazionale e di sostegno      vere e proprie misure di sistema,           le procedure per gli adempimenti
economico per famiglie, lavoratori         quelle cioè che le varie Associazioni       richiesti dalle norme sul colloca-
e imprese connesse all'emergenza           aderenti a FISH attendono da anni.          mento delle persone con disabilità.
epidemiologica da COVID-19, il             Una su tutte, in tema di lavoro: la         Inoltre, ha spiegato ancora Bottà,
cosiddetto “Decreto Cura Italia”, era      definizione delle Linee Guida sul           «il “Disability Job Supporter”, in
stata prevista l’equiparazione del         collocamento mirato, insieme alla           coerenza con i propri interessi,
periodo di assenza dal lavoro alla         previsione di un sistema organico           potrà operare, ad esempio, presso
degenza ospedaliera. Poi, esattamen-       di incentivi pubblici per tutelare i        i Centri per l’Impiego, l’Agenzia
te un anno dopo, il 22 marzo 2021,         lavoratori fragili e includere così         Nazionale Politiche Attive Lavoro,
all’interno del Decreto Legge 41/21        realmente nel mondo del lavoro le           le Commissioni ASL per l’accerta-
(Misure urgenti in materia di so-          persone con disabilità.                     mento dell’invalidità, i servizi per
stegno alle imprese e agli operatori                                                   l’inserimento lavorativo promos-
economici, di lavoro, salute e servizi     PER L’INCLUSIONE LAVORATIVA                 si dai Comuni, gli enti del terzo
territoriali, connesse all’emergenza       Eppure, su quest’ultimo terreno             settore, le associazioni sindacali e
da COVID-19), il cosiddetto “Decreto       dell’inclusione lavorativa, le proposte     quelle datoriali».
Sostegni”, fu prevista la proroga del-     che giungono dal mondo associativo,         In tutti i casi, al di là delle buone
la stessa misura «per tutta la durata      di certo, non mancano. Una di queste        proposte che giungono dal mondo
dell’emergenza sanitaria e in ogni         è quella che da tempo porta avanti          associativo e dei provvedimenti
caso fino al 30 giugno prossimo, a         Marino Bottà, tra i fondatori dell’AN-      tampone assunti dai Governi in
tutti i lavoratori dipendenti, pubblici    DEL, l’Agenzia Nazionale Disabilità         quest’ultimo anno e mezzo di pan-
e privati, in possesso della certifica-    e Lavoro. E cioè l’introduzione del         demia, diventa sempre più urgente,
zione di handicap con connotazione         “Disability Job Supporter”, una figura      ad avviso chi scrive, la necessità
di gravità ai sensi dell’articolo 3        professionale ritenuta essenziale per       di intervenire politicamente su
comma 3 della Legge 104». Ma non           gestire tutto il processo di inclusione     tutte le situazioni di esclusione dal
solo. All’interno di quel medesimo         lavorativa delle persone con disabi-        lavoro vissute dalle persone con di-
dettato normativo, sotto l’impulso         lità. In sostanza, si tratta di operatori   sabilità, quelle che cercano un’occu-
della stessa FISH, si adottarono           qualificati che si facciano carico di       pazione senza avere la possibilità di
misure economiche di agevolazione          seguire le persone con disabilità           trovarla o quelle che tentano dispe-
fiscale per l’assunzione dei lavorato-     durante l’ultimo anno del percorso          ratamente di mantenerla, subendo
ri fragili, prevedendo .in particolare     scolastico o anche in età adulta, fino al   spesso trattamenti discriminatori
uno stanziamento finanziario pari a        concreto inserimento nel lavoro.            nei loro impieghi quotidiani.
100 milioni di euro.                       Dalle colonne della rivista web
Più in generale, anche se ad un            «Superando.it», proprio di recente
anno e mezzo dallo scoppio della           Marino Bottà ha spiegato la funzio-
pandemia bisogna riconoscere che           ne di questa figura professionale,
una serie di misure a tutela dei           «che dopo avere redatto il bilancio
lavoratori con fragilità sono state        delle competenze acquisite, calcolato
via via previste, resta il fatto che       l’intensità di aiuto e la distanza dal
per i diversi provvedimenti adotta-        mercato del lavoro, dovrà orientare
ti, quali, appunto, l’equiparazione        la persona con disabilità, ricercar-
del periodo di assenza dal lavoro          ne il contesto di lavoro, attivarne
alla degenza ospedaliera, lo svolgi-       le azioni di formazione, tutoring
mento di prestazioni lavorative e di       e monitoraggio». Il “Disability Job
formazione professionale anche in          Supporter”, durante tutto il processo
forma di “lavoro agile”, nonché la         di sviluppo del progetto di accom-
sorveglianza sanitaria straordinaria       pagnamento al lavoro, dovrà offrire
per le stesse persone fragili, i diversi   supporto e consulenza alle famiglie,
Dm 203 — Nov. 21
15
17

             QUELLE
             EMOZIONI CHE DA
             TROPPO TEMPO —
             MANCAVANO                                                         di Anna Rossi
                                                                               Consigliera federale FIPPS

     I
           l tempo di scaldare i motori, preparare i borsoni,         Anche la serie A2 sarà divisa in 4 gironi da 4 squadre
           studiare gli schemi è finito. È finalmente ora di          ciascuna con l’eccezione del girone D che ne conta solo
           scendere in campo! Ebbene sì, dal 24 ottobre scorso        3, la promozione sarà come di consueto decisa ai playoff
     i campionati Fipps sono ripartiti, tutti noi siamo tornati       tra le prime di ciascun girone.
     a sentire quella tensione pre-gara, a vivere le emozioni         Il campionato del powerchair football, che farà il suo
     che da troppo tempo mancavano. Entrare in palestra               esordio a Novembre, conta ben 11 squadre iscritte ed è
     con le cuffie e la musica giusta al volume che serve,            stato organizzato su 4 gironi anch’essi basati su criteri
     vedere il campo prendere forma, aspettare la squadra             di natura logistico-geografica nell’ottica di promuove-
     avversaria, ritrovarsi a fare ciascuno i propri riti scara-      re lo sviluppo graduale della nuova disciplina e delle
     mantici per favorire la concentrazione, godere appieno           nuove società.
     del momento: è stato bellissimo!
     Lo abbiamo atteso e desiderato per oltre un anno, un'atte-       Una struttura di stagione che ci offrirà una serie di
     sa paziente e faticosa permeata dalla consapevolezza che         match davvero “tosti”, tra compagni che nelle passate
     la pandemia era, ed ancora è, un “avversario” da rispetta-       stagioni si contendevano il titolo e che metterà a dura
     re con la difesa ben schierata e sempre attenta, ma anche        prova i nervi di tanti atleti, allenatori e pure dei tifosi.
     con la voglia irrefrenabile di fare ciò che ci viene meglio      Ma la cosa importante era tornare, ricominciare a fare
     e ci rappresenta:praticare lo Sport!                             sport e riprendere ad offrire una opportunità di inclu-
     “È stata – ha commentato Andrea Piccillo, presidente             sione e condivisione a tutto il movimento.
     della Federazione Italiana Paralimpica Powerchair Sport          L’emozione sarà fore anche per l’esordio del powerchair
     - un’attesa snervante: da un lato la necessità di rispetta-      football, disciplina nuova, tutta da conoscere e scopri-
     re le normative e tutelare i nostri atleti, dall’altra una       re che per la prima volta in Italia sarà impegnata in
     grandissima voglia di sport. Mettere assieme i due lati          un vero e proprio Campionato nazionale ufficiale. Mi
     della medaglia non è stato semplice, fortunatamente la           immagino l’emozione, per tutti gli atleti che già da qual-
     campagna vaccinale ci ha permesso di programmare con             che tempo lo praticavano, nel poter partecipare a una
     un po’ più di serenità la stagione che - continua Piccillo - è   competizione ufficiale con un titolo in palio, e anche
     stata pensata per essere portata a termine anche laddove         quella dei tanti esordienti che, anche se magari navigati
     le contingenze pandemiche dovessero metterci i bastoni           nell’hockey, inevitabilmente proveranno l’adrenalina
     tra le ruote”. Infatti, sia il campionato del powerchair         tipica delle nuove avventure e delle nuove esperienze.
     hockey, al via il 24 ottobre con ben 5 gare in calendario,       E allora godiamocelo questo nuovo inizio, con la voglia
     che quello del powerchair football sono stati delineati          di dare il massimo, di scoprire, imparare, conoscere,
     cercando di limitare, per quanto possibile, le trasferte         provare e sperimentare. Godiamocelo perché dopo oltre
     più impegnative ed essere eventualmente giocabili in             un anno di stop possiamo ritornare a fare ciò che amia-
     concentramenti territoriali nell’arco di un weekend.             mo, ciò che ci appassiona e per certi aspetti ci definisce.
                                                                      Tutti in campo con le orecchie tese a carpire il fischio
     Il campionato del powerchair hockey prevede nella                iniziale dell’arbitro, le carrozzine pronte a scattare e la
     massima serie (A1) 4 gironi da 3 squadre ciascuno, a             voglia di mostrare a tutti che i powerchair sport sono
     qualificarsi ai playoff nazionali saranno le prime di            tornati e sono pronti a dare spettacolo!
     ciascun girone mentre a retrocedere nella serie A2               Buon campionato a tutti!
     saranno le 2 peggiori terze tra tutti i gironi.
Dm 203 — Nov. 21

           I O
                                                                                                                                        32
              O
 SATIRA

    IILL M
         M  I
           O FFIICCOO
D I
  I S
    S  T
       T R
         R O
D
                   Caro NeMOLab
                   ti scrivo…
In
                      questi anni abbia-
                      mo spesso visto il
                      nostro caro Alberto
                      Fontana tagliare
nastri di ogni genere. In fondo ci siamo
abituati, come all’aumento delle tasse
o alle mascherine. Però, nonostante la
distrofia, abbiamo fatto un balzo (si fa
per dire) sulla sedia a rotelle quando,
la scorsa primavera, è finita sotto ai
nostri occhi una sua immagine in cui
stazionava presso l’ennesima fettuccia
tricolore, però questa volta riguardante
l’inaugurazione di NeMOLab.
Per noi, orfani fan dell’inarrivabile
Tecnothon e del poliedrico, nonché
compianto Francesco Miotto (vedi il
lontano Mio Distrofico nel DM 168
dell’Aprile 2009), è stata una vera
folgorazione: a distanza di anni c’era       Nell’immancabile “Chi siamo” ab-               biare una cosa che non esiste? Ragazzi
qualcuno pronto a sfornare gli ag-           biamo trovato “La nostra storia” e             svegliatevi: di cure per la distrofia non
giornamenti punto due di Rampega,            nel contempo soffocato una risatina            ce ne sono ancora e di Spinraza non
Molekola, Gommorano, Akuakalda e             perché stavano parlando di un bebè             è finora guarito nessuno dei nostri
Struzzo. Da non credere…                     nato la scorsa primavera… Vabbè. Nel-          tremila conoscenti in carrozzina!
Così abbiamo pestato subito sulla            la fatidica Missione abbiamo invece            Comunque, visto che le richieste del
tastiera  e, pur con    letto: “Vogliamo cambiare la cura delle        Mio Distrofico a Tecnothon erano
il patrio suffisso, siamo incappati in       malattie neuromuscolari, portare i pa-         rimaste lettera morta (ricordiamo,
una home in inglese, con la possibilità      zienti al centro e prenderci cura di tutte     ad esempio, la speciale levetta della
di attivare, qui e nelle altre sezioni, lo   le fasi della loro vita”. A parte il volerci   carrozzina il cui movimento avrebbe
zoppicante traduttore di Google. Un po’      sistemare al centro, tentativo già fallito     dovuto alzare una tendina salva-pri-
poco per il “Polo tecnologico italiano       più volte in passato da politici, me-          vacy per fronteggiare le improvvise
per la progettazione e lo sviluppo di        dici, educatori, operatori del sociale         e ineludibili necessità fisiologiche),
progetti di innovazione ad alta tecno-       e compagnia bella, siamo rimasti               proviamo adesso ad aggiustare la mira
logia applicata alle malattie neuromu-       allibiti dall’intenzione di cambiare la        e rivolgerci ad ognuno dei nove labora-
scolari”. Cominciavamo bene. Abbia-          cura delle malattie neuromuscolari.            tori (ad “alta tecnologia”!) di NeMOLab,
mo proseguito.                               Ma come sarebbe a dire, voler cam-             impetrando varie grazie.
Dm 203 — Nov. 21
33

     ORTHO Lab                                                        Laboratorio di BIOROBOTICA

     Incominciamo con una minuzia riguardante la                      Non è solo sufficiente “Migliorare le tecnologie di robotica
     tecnologia adattiva. Per cortesia, correggeteci ad hoc           assistiva”, piuttosto fabbricateci un robot-badante
     i software di testo predittivo e correzione automatica           ubbidiente, volenteroso, che ci capisca al volo, parli un
     in modo che sappiano non spifferare e tenersi per sé             italiano da Accademia della Crusca e che non si metta
     i nostri termini più frequenti: sesso, Pornhub, poker            sempre in mutua.
     online, vaffa eccetera.
                                                                      VOICE Lab
     Laboratorio MOBILITÀ
                                                                      Aspettiamo con ansia i database di messaggi vocali
     Se proprio volete “ridurre le complicanze secondarie             (message banking) con le articolate spiegazioni sul tipo e
     dell’immobilità”, createci un radar per le carrozzine            sulle limitazioni della nostra distrofia, così da non dover
     grazie a cui evitare gli scalini dei marciapiedi, i pedoni       ripetere sempre la stessa tiritera al curioso di turno.
     distratti, i monopattini assassini, le buche delle strade e le
     cacche dei cani.                                                 OPTO Lab

     Laboratorio di INNOVAZIONE                                       Per l’ennesima volta chiediamo una CAA (Comunicazione
     IN SALUTE INTELLIGENTE                                           Aumentativa Alternativa) che includa finalmente (non si
                                                                      sa mai) parolacce multilingue e imprecazioni contro ogni
     Più che l’“Internet delle cose”, progettate per noi              divinità esistente.
     distrofichetti un sistema in grado di tradurre in tempo
     reale l’astruso linguaggio dei medici specialisti.               Se dunque l’obiettivo di questo figlioletto del Centro
                                                                      NeMO (uno hub “incubatore di grandi competenze, di
     HOME Lab                                                         illuminata visione e di fiducia in un futuro di possibilità”,
                                                                      amen) è “migliorare la qualità di vita della comunità neu-
     Ecco come sarà possibile garantirci la diffusa accessibilità     romuscolare attraverso l’utilizzo di soluzioni tecnologi-
     domiciliare in virtù di automatismi per eliminare le             che”, si sappia che la suddetta comunità sta aspettando.
     pieghe del pigiama, igienizzarsi intimamente bene                Ansiosa.
     e senza vergogna, scaccolarsi autonomamente con
     precisione millimetrica e tuffare il ghiaccio nel whisky
     senza schizzare tutto intorno.

     INTRATTENIMENTO Lab

     Tecnologie immersive? Exergaming? Realtà virtuale?
     Inutili. Per rendere più attraente la riabilitazione dei
     Duchenne basta far fruire loro i tre vecchi capisaldi del
     mondo analogico che fu: sesso, droga e rock and roll.

     ME-MO Lab

     Per chi è colpito dalla facio-scapolo-omerale si potrebbe,
     ad esempio, progettare una semplice macchinetta per
     bypassare la debolezza della muscolatura facciale e
     quindi riuscire a indirizzare sonore pernacchie agli
     assessori della propria città.
Dm 203 — Nov. 21
                                                                                                                             34

 “INTERSEZIONE
            MODA, CHE MODELLI
            SONO RAPPRESENTATI?
                                                                                          —
                                                                         di Francesca Arcadu

L
        a rappresentazione mediatica      I social sono stati un potentissimo      Come evidenziato da una recente
        delle persone e donne con di-     veicolo di riappropriazione della        ricerca sulla rappresentazione delle
        sabilità è un tema che rispetto   narrazione della diversità, modelle      persone con disabilità nelle pubbli-
ad altri bisogni potrebbe apparire di     disabili, nere e trans hanno mostrato    cità delle tv statunitensi, malgrado
minor importanza, ma riveste invece       se stesse conquistando attenzione        le persone con disabilità costitui-
una delle basi del cambiamento ri-        e pubblico, le case di moda si sono      scano un quarto della popolazione
spetto al ruolo delle persone disabili    accorte che una miglior rappresenta-     americana, solo l’1% delle pubblicità
nella società. Il 15% della popolazione   zione delle donne passa anche attra-     include temi o rappresentazioni
mondiale, secondo i dati dell’Orga-       verso la celebrazione della diversità    della disabilità o di persone disabili,
nizzazione mondiale della sanità è        in tutte le sue forme, trasformando      tagliando fuori - di fatto - una fetta
infatti composta da persone con una       questa consapevolezza in campagne        piuttosto ampia di popolazione
qualche forma di disabilità: la più       di pubblicità innovative e inclusive.    il cui potere di acquisto è stato
grande minoranza al mondo ma tut-                                                  stimato in quasi 500 miliardi di
tavia una delle meno rappresentate        Jilian Mercado, la prima modella         dollari. Quando la disabilità viene
sulle riviste di moda, nelle campagne     in carrozzina americana scrittu-         rappresentata in quell’1% - inoltre -
pubblicitarie, nei media.                 rata per la campagna planetaria di       si concentra unicamente su prodotti
                                          Diesel, ha aperto la strada ad Aaron     legati alla disabilità.
 L’invisibilizzazione di cui le donne     Philip, prima modella disabile, nera
 con disabilità sono oggetto si tra-      e transgender a essere scrittura-        Il potere della rappresentazione,
 duce nella impossibilità a rappre-       ta da una delle maggiori agenzie         quindi, ha molte valenze. Quello
 sentare un modello, un riferimento       per modelle, Chella Man, modello         della possibilità di immedesimazio-
 per altre donne, ad essere identifi-     transgender sordo o Sinéad Burke,        ne delle bambine e giovani donne
 cate come target e soggetti alla pari    docente, scrittrice e sostenitrice dei   disabili, che quasi mai si vedono
 nella comunità. Invisibilizzazione       diritti delle persone con disabilità,    rappresentate nelle pubblicità,
 di cui sono vittime tutte le donne       “little person”, come lei stessa si      nei giornali, alla tv, con un effetto
 con corpi non conformi o con ca-         definisce, apparsa sulla copertina       su autostima e accettazione del
 ratteristiche che differiscono dalla     di Vogue UK nel 2019, oltre ad aver      proprio corpo ma anche quello di
 norma, come le donne nere, grasse        sfilato al Met Gala con un abito di      tagliare fuori un target di fruitrici
 e trans, solo per fare alcuni esempi.    Gucci creato per lei, per finire con     di servizi e prodotti. Un cambia-
                                          Ellie Goldstein, giovane modella di      mento, dunque, che dovrebbe
 Il concetto di bellezza ha sem-          Gucci con sindrome di Down. In Ita-      interessare non solo per questioni
 pre fatto riferimento a canoni           lia il marchio TWINSET ha voluto         etiche ma anche economiche.
 rigidamente standardizzati ed è          per la sua campagna autunnale 2021
 solo negli ultimi anni, grazie alle      Nina Rima, modella dalla “gamba
 rivendicazioni del movimento della       bionica”, nello spot insieme ad altre
 body positivity, che le cose hanno       quaranta donne tutte diverse a
 iniziato a cambiare e la bellezza ha     rappresentare il mondo femminile
 assunto forme e rappresentazioni         nelle sue molteplici forme.
 più ampie e inclusive.
Dm 203 — Nov. 21      38

    GIOVANI PARLANO
    DI GIOVANI                                              —
                                                            Del Gruppo Giovani UILDM

    GDAY,
    i giovani festeggiano
    e si festeggiano via radio

I
      l 24 settembre in collaborazione e nella sede di      Femminilità e disabilità, le donne lo sanno
      Radio FinestrAperta di UILDM Lazio si è tenuto il     Abbiamo invitato Francesca Arcadu di UILDM
      GDAY organizzato dal Gruppo Giovani nazionale,        Sassari e portavoce del Gruppo Donne UILDM, che
che ha voluto festeggiarsi via radio, arrivando nelle       ha fatto della difesa e dello studio dei diritti interse-
case e nelle orecchie di tutta Italia, ma non solo.         zionali e multidiscriminazione una vera e propria
L’idea è nata per parlare in modo dialogico e discorsivo    passione, Simona Spinoglio, consoleur e donna con
di temi importanti in modo da poter arrivare in più         disabilità, conduttrice di gruppi sulla conoscen-
luoghi possibili, e quale miglior modo della radio?         za della propria sessualità e femminilità, e Sonia
Così abbiamo chiesto il supporto della redazione di         Veres, mamma con Sma 3 che ci ha raccontato la
FinestrAperta e abbiamo iniziato a preparaci.               maternità con una disabilità, tra difficoltà gestionali
Abbiamo scelto tre macrotemi da affrontare con degli        e gioia.
ospiti e la nostra referente Marta Migliosi, ospite fisso   Volontariato e nuove generazioni
di conduzione. I tre temi che abbiamo scelto sono: Vita     Abbiamo intervistato Michele Adamo, componente
indipendente, femminilità, maternità e sessualità           della Direzione Nazionale associativa, che si occu-
delle donne con disabilità, e il volontariato delle nuove   pa da tempo della gestione del Servizio civile e dei
generazioni. A ogni argomento abbiamo collegato una         volontari nella Sezione laziale, due volontarie di
canzone e individuato degli ospiti che nella loro vita      UILDM Lazio e Andra Gatu del Gruppo Giovani na-
si siano domandati e abbiano affrontato le questioni        zionale. Insieme a loro abbiamo affrontato il tema
legate all’argomento.                                       del dono, di UILDM, di quanto si riceve facendo
                                                            volontariato e di come possiamo metterci in gioco.
Vita Indipendente - Che fantastica storia è la vita
Sono stati ospiti Giuseppe Franchina, di UILDM Lazio        È stata una giornata bella, composta e supportata
e conduttore di Radio FinestrAperta, che vive in modo       da tante persone. Grazie al lavoro dei tecnici della
indipendente e autodeterminato; Simone Giangiacomi,         Direzione nazionale abbiamo trasmesso in diretta
vicepresidente di UILDM Ancona, che sta iniziando ora       dai canali di UILDM e la registrazione sarà presto ri-
a vivere in modo indipendente tra desideri e difficoltà,    ascoltabile come podcast grazie al fantastico gruppo
e Alice Greco, presidentessa di UILDM Bologna, che          di FinestrAperta e UILDM Lazio.
si batte nel territorio e non solo per la concretezza e
l'applicazione del diritto alla Vita indipendente.
39
17 Dm 203 — Nov. 21
                                                  FUNDRAISI
                                                      =
                                                           SCRIVERE AL
    —
                                                            DONATORE
    di Francesco Grauso
    Fundraiser UILDM

   O
               ltre un terzo delle          4. Esagera con l’emotività                sua coerenza e sulla scorrevolezza.
               donazioni che si raccol-     Non spaventarti. Scrivi con enfasi,       Se inciampi durante la lettura una
               gono durante l’anno si       con drammaticità e con emotività.         revisione è opportuna.
    concentra nel periodo natalizio.        Quando rileggerai, scoprirai che
    Un dato che la tua esperienza           non è stata affatto un’esagerazione e     8. Supporta la lettura
    ti avrà certamente permesso di          servirà ad alimentare il “mostrare”       La scrittura, anche la migliore, da
    constatare. Questa è una finestra       ciò che stai dicendo.                     sola non basta. Usa le immagini.
    importante per alimentare la                                                      Fallo con attenzione ma fallo. Devo-
    raccolta fondi e ricordare al tuo       5. Stai scrivendo a un bambino            no aiutare a chiarire il messaggio,
    donatore che può fare molto con il      Non perché il tuo donatore non sia        essere coerenti e concrete. Non
    suo contributo. Quindi mano alla        in grado di capire un testo comples-      simbolismi astratti.
    tastiera, o alla penna, per scrivere    so. L’obiettivo è quello di rendere       Un altro modo per supportare la
    la lettera di richiesta sostegno.       facile la lettura. Non preoccuparti di    lettura è la formattazione: sottoli-
    Schermo o foglio bianco?                “parlare” con lui e di farlo in modo      nea i punti chiave, usa il grassetto e
                                            semplice. Ripeti, soprattutto se vuoi     il corsivo per guidare l’attenzione
    In questa puntata della rubrica         che il tuo donatore faccia qualcosa.      del donatore.
    sul fundraising vi lascio 8 consigli    Diglielo una volta, due e anche tre.
    + 1 su come scrivere al proprio         Riduci gli avverbi e gli aggettivi.       L’ultimo consiglio che ti lascio è di
    donatore.                               Ricorda: semplicità e ripetizione.        non farla rivedere al board (diretti-
                                                                                      vo), perché la loro comunicazione
    1. Call to action                       6. La lunghezza non è sempre              istituzionale tende a inglobare
    Altrimenti detta “chiamata all’azio-    un male                                   quella più diretta ed efficace per il
    ne”, ovvero quella fase che spinge il   Racconta tutto. La mia esperienza e       donatore, rischiando di vanificare
    nostro donatore ad agire e nel caso     gli studi di settore confermano che le    l’obiettivo di raccolta fondi.
    specifico a dare il suo contributo.     lettere lunghe funzionano. Coinvolgi
                                            il donatore, rendilo partecipe e rac-
    2. Formale ma non troppo                contagli tutto. Lui non vive le cose da
    Abbandona la comunicazione              dentro come te. Ha bisogno di tutte                Parte integrante della
    istituzionale, quella legata al mar-    le informazioni necessarie, senza                  rubrica è la relazione che
    chio. Ora stai parlando al donato-      sottintesi o dati per scontato.                    si instaura con i lettori.
    re, è lui al centro. Spezza le frasi,                                                      —
    usa il tu e ripeti.                     7. Leggi tutto ad alta voce                        Se hai un argomento che
                                            Una volta che hai terminato la tua                 vuoi approfondire scrivimi
    3. Non dire, mostra                     lettera, lasciala lì a sedimentare.                a fundraising@uildm.it
    È facile affermare che qualcosa è       Fai altro. Stacca e riprendila in                  —
    triste, grande, urgente, speciale,      seguito, dopo qualche ora o il                     Insieme costruiamo uno stru-
    innovativo. È molto più per-            giorno dopo addirittura, in modo                   mento utile a chi vuole far cre-
    suasivo mostrarlo, attraverso il        tale da vederla con “nuovi occhi” e                scere la propria associazione.
    racconto di immagini, di eventi, di     rileggila. Mi raccomando fallo ad
    aneddoti concreti.                      alta voce e poni attenzione sulla
57 Dm 203 — Nov. 21

    LA PAURA IN TEMPI
                                                                                         —
                                                                                         di Grazia Zappa
                                                                                         per il Gruppo

    DI PANDEMIA                                                                          Psicologi
                                                                                         UILDM

                                              La paura del contagio ha portato             mostrando come da una preoccupa-
                                              inoltre a ridurre drasticamente i            zione condivisa sia stato possibile

   G
             iovedì 28 ottobre, durante il    rapporti sociali e, se da una parte          giungere a una forza condivisa tra
             webinar UILDM “Non siamo         i lockdown sono stati necessari,             il ragazzo, la sua famiglia, UILDM
             isole; gli effetti dell’isola-   dall’altra hanno creato situazioni           e i servizi del territorio. È proprio
    mento sociale causato dalla pande-        difficili da gestire, sia dentro che         quando si ha la l’impressione di non
    mia di Covid 19 sulle persone con         fuori casa. Circa l'82% delle persone        essere più in grado di gestire la pro-
    malattie neuromuscolari” sono             intervistate ha segnalato di aver            pria vita che bisogna fermarsi, fare
    stati presentati i risultati di un que-   cambiato le proprie abitudini e              un passo indietro e chiedere aiuto:
    stionario che UILDM ha diffuso nel        aumentato la permanenza a casa,              ce lo hanno mostrato la psicologa
    mese di settembre 2021, a cura del        mentre il 12% già prima passava la           Monica Piccapietra e Andrea che,
    Gruppo Psicologi, e due esperienze        maggior parte del tempo in casa.             a due voci, hanno raccontato come
    di supporto psicologico attivate nel      Due degli aspetti percepiti come             la pandemia abbia influito positiva-
    corso della pandemia: 118 persone         stressanti sono risultati essere             mente sul cambiamento personale.
    con malattia neuromuscolare, dai          l’isolamento e l’impossibilità di            Prendendo in prestito le parole dello
    12 agli 82 anni, provenienti da 16        ricevere le visite di parenti e amici.       scrittore John Kabat Zinn, possiamo
    regioni, hanno contributo rispon-         Rimanere chiusi da soli in casa              dire: “Non puoi fermare le onde ma
    dendo ad alcune domande sulla             ha contribuito alla modifica delle           puoi imparare a cavalcarle”. Non
    loro quotidianità durante la pande-       routine quotidiane e all'emersione           sempre è facile a trovare il modo per
    mia e su come hanno affrontato le         di ansia e tristezza.                        cavalcare le onde. Per farlo, occorre
    limitazioni e lo stress.                  Molti hanno visto annullare, o spo-          saper adattarsi in modo flessibile
                                              stare, visite, trattamenti riabilitativi     alle condizioni di vita a cui siamo
    Se cercassimo di sintetizzare quan-       e assistenziali. Solo pochi (circa il        esposti. Un segnale importante di
    to emerso con una parola, probabil-       30%) hanno avuto esperienze di tele-         buono spirito di adattamento è la ca-
    mente penseremmo a “paura”. La            medicina e teleriabilitazione.               pacità di riconoscere quando siamo
    paura nel sapere di essere persone        Circa la metà delle persone è riuscita       in grado di farcela da soli e quando
    a rischio elevato, di contagiare i        a trovare delle strategie di coping          invece abbiamo bisogno di aiuto.
    propri cari o addirittura la paura        adeguate a fronteggiare questa
    di morire o che i propri caregiver        situazione di stress; tuttavia, sono         In conclusione il Gruppo Psicologi
    possano morire. Molti degli inter-        ancora poche quelle che hanno avu-           UILDM ha sottolineato la propria di-
    vistati hanno raccontato che, co-         to accesso a un aiuto specialistico.         sponibilità a sostenere e supportare
    stretti a rinunciare alla precedente      Durante il webinar la psicologa Giu-         chi ne mostri il bisogno, persone con
    routine fatta di famiglia, lavoro o       lia Franchini di UILDM Arezzo ha             malattia neuromuscolare, familiari
    scuola e progetti personali, si sono      presentato il caso di un intervento          e caregiver, cercando di stilare dei
    ritrovati a fare i conti con un pro-      psicologico attivato nei confronti di        progetti per raggiungere, di persona
    fondo e costante senso di angoscia        un adolescente con distrofia mu-             o via web, anche le Sezioni che anco-
    e incertezza per il futuro.               scolare, su richiesta della famiglia,        ra non hanno un psicologo.
Dm 203 — Nov. 21
63

     CARA UILDM
     TI SCRIVO...                                                           —
                                                                            di Riccardo Rutigliano

     ...C
                        osì mi distraggo un po’… e siccome
                        è il tuo sessantesimo compleanno,
                        più forte ti scriverò. Siamo quasi
     perfettamente coetanei la UILDM e io. Personal-
     mente taglierò il traguardo dei 60 anni l’anno
     prossimo ma, sul finire di questo 2021 segnato dal
     prestigioso anniversario, ci tenevo a fare gli augu-     Tutto grazie a te cara UILDM che, in questi trent’an-
     ri, anche da una rubrica che solitamente tratta temi     ni abbondanti della tua vita che hai condiviso con
     diversi dalla disabilità, all’Associazione che mi ha     me, mi hai insegnato che nonostante la distrofia
     cambiato la vita. Le nostre strade si sono incrociate    muscolare potevo fare cose come riprendere gli
     nel 1990, quando lei era una vivace ventinovenne,        studi, trovare un lavoro, fare sport, viaggiare e
     piena di slanci ed entusiasmi, a volte ancora un po’     farmi tanti, tanti amici.
     ingenua ma ricca di incredibili potenzialità, mentre     Non ho fatto in tempo a conoscere il tuo fondato-
     io ero un ventottenne senza arte né parte, nel senso     re, Federico Milcovich, che era mancato un paio
     che dopo essere stato aggredito più marcatamente         d’anni prima del mio approdo nella grande famiglia
     da quella distrofia che avevo combattuto dall’età        UILDM. Una famiglia altrettanto calda, affezionata
     delle scuole medie fino all’esame di maturità (senza     e partecipe di quella naturale, meno protettiva for-
     nemmeno il conforto di una diagnosi certa a orien-       se, ma solo perché l’esperienza le aveva insegnato
     tarmi nel buio), stavo ancora cercando di capire se e    che non si può imparare a volare se non spiccando
     come potevo ricominciare a vivere una minima vita        una serie di salti nel vuoto. Anche perché a fare
     di relazione e se era possibile, anche da seduti, dare   da paracadute c’era sempre quella UNIONE di
     un qualche contributo alla società.                      intenti e di persone voluta dal tuo fondatore. Che
     Non era stato facile per me, dapprima capire che         aveva puntato fin da subito con risolutezza sulla
     quello che mi aveva lentamente ma inesorabilmen-         fede nella ricerca, trasformandola anche nel tuo
     te sottratto molta della mia forza impedendomi una       slogan da “speranza” a “certezza”. Il supporto alla
     vita autonoma, si poteva contrastare, accettando il      ricerca e le battaglie per migliorare la qualità della
     fondamentale ausilio della carrozzina come punto         vita delle persone con disabilità e per modificare
     di partenza, ma poi soprattutto grazie a una rete        l’approccio culturale dell’opinione pubblica hanno
     solidale che poteva mettermi a disposizione l’espe-      contraddistinto i tuoi sessant'anni di vita, di storia.
     rienza di tanti altri con i miei stessi problemi e che   Penso al fondamentale contributo dato alla nascita
     ci erano passati prima di me. In quel momento rea-       di Telethon, dei Centri Clinici NeMO (fino al neonato
     lizzai che l’officina che poteva fare ripartire il mio   NeMO lab) e poi all’autorevole lavoro della nostra
     motore esisteva davvero e si chiamava UILDM. E da        Commissione Medico-Scientifica. E se negli ultimi
     quel momento per me, come suol dirsi, si è chiusa        tempi alcune patologie hanno potuto cominciare a
     una porta e si è aperto un portone. Pian piano mi        giovarsi di farmaci capaci di combatterne l’avanzata
     penetrava la consapevolezza che se era vero che          e per altre nel ricercare la cura si è arrivati alla fase
     non avrei potuto più vivere come una persona             dei trial sui pazienti, molta parte hanno avuto il tuo
     senza disabilità, d’altro canto avrei potuto conti-      sforzo e il tuo impegno di appassionata sessantenne.
     nuare a fare, anche se in modo diverso, molte delle      Perciò cara, carissima UILDM, sai cosa ti scrivo e ti
     cose che facevo prima e, in compenso, avrei avuto        dico? Da quando sei partita, nel 1961, c’è una grossa
     molte altre opportunità che prima non mi sarei           novità: la distrofia muscolare non è ancora finita,
     nemmeno sognato.                                         ma credo che ben presto finirà!
Puoi anche leggere