La scuola al tempo del coronavirus

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La scuola al tempo del coronavirus
il giornale della SCUOLA secondaria di I grado i.c. via micheli Roma      luglio 2020
                                                                          numero 1

      la scuola School Press 4.0
      al tempo non si ferma!
      del coronavirus

                                            In questo numero

                                            #   Vita Quotidiana # Arte e Spettacolo
                                            #   Scienza & Ricerca # Intercultura
                                            #   Sport # Pensieri e Parole
                                            #   Una finestra per i più piccoli

                    www.istitutocomprensivoviamicheli.edu.it
La scuola al tempo del coronavirus
luglio 2020
                                                                                                                 pagina 2     numero 1
                                     editoriale

La Scuola al tempo del Coronavirus
School Press 4.0
non si ferma!
L’anno scolastico 2019/2020 ha rappresentato per tutti gli alunni    i lavori, i progetti, la partecipazione attiva delle classi e degli
e i docenti in Italia e nel mondo un momento di vita e di crescita   insegnanti. Verrà sottolineata tutta la didattica che l’Istituto
indimenticabile.                                                     Comprensivo Via Micheli ha svolto durante questo periodo
A causa di una emergenza epidemiologica provocata dalla              difficile e severo.
circolazione del virus Covid-19 tutti gli studenti hanno dovuto      In questo numero del giornalino abbiamo deciso di pubblicare
stravolgere le loro abitudini e la loro quotidianità.                anche alcuni progetti delle classi quinte delle scuole elementari
Hanno dovuto modificare il modo di fare lezione, i rapporti con i    G. Alessi, Ronconi e Villaggio Olimpico, al fine di creare un
compagni, il modo di interagire con gli insegnanti.                  ponte di comunicazione con la scuola media.
Proprio per far fronte a questa fase storica così difficile, e       Questo numero nasce per enfatizzare il lavoro della nostra
soprattutto per cercare di dare uno spiraglio di normalità alle      scuola che nonostante tante limitazioni, problematiche e
nostre classi, il giornalino scolastico non si è fermato e con       cambiamenti non si è “fermata”, anzi ha continuato a tener viva
grande voglia e partecipazione ha continuato il suo lavoro.          e accesa la passione per questo lavoro e soprattutto l’amore per
Attraverso questo numero intitolato “La scuola al tempo del          i nostri studenti.
Coronavirus” verranno sottolineati, raccontanti, evidenziati tutti                                            Prof.ssa Fredella Saveriana

Anno Scolastico 2019/2020
La scuola al tempo del coronavirus
luglio 2020
 numero 1 pagina 3
                                                                                 vita quotidiana

Questa volta
lo faccio a casa!

La casa
“forzata”…
… La nostra quotidianità:
temi, spunti e osservazioni durante il Coronavirus

Come viviamo la                                                        ragionare su come impostare il lavoro; sono venute fuori frasi

quarantena
                                                                       e battute divertenti che ci hanno fatto ridere. Tra le varie idee
                                                                       proposte, la più adatta ci è sembrata quella di fare un collage
                                                                       dei vari momenti della giornata di ciascuno di noi, e specificarne
                                                                       i vantaggi. Durante questi giorni proviamo diverse emozioni
                                                                       guardando quello che succede, per esempio, abbiamo provato
Dei ragazzi della 1B G. Alessi                                         tristezza per le persone che muoiono, preoccupazione per
                                                                       i nostri cari, e paura di questo virus che non ha ancora un
                                                                       vaccino e una cura per tutti. Siamo tristi perché non possiamo
                                                                       uscire di casa e rivedere i nostri amici, ma dietro tutto questo ci
In questi giorni non si può uscire a causa della pandemia e, per       sono anche alcuni aspetti positivi.
questo, si limitano tutti i contatti. La professoressa Fredella per    Ci siamo concentrati su questi aspetti positivi ed abbiamo
farci passare del tempo insieme, ci ha assegnato un compito:           pensato di condividere alcune immagini della nostra vita
dobbiamo incontrarci su Zoom, una piattaforma informatica,             quotidiana, per non dimenticare questa strana esperienza che ci
dove possiamo passare del tempo insieme. Questo compito la             ha insegnato l’importanza di tante cose in questa classifica:
prof. lo inserirà nel giornalino della scuola e, per questo, siamo
contenti di svolgerlo.
Il lavoro consiste nel fare delle foto che raccontano la nostra vita
in quarantena, scrivendo sotto una frase divertente.
Per svolgere questo compito ci siamo collegati più volte su
zoom e su WhatsApp e, dopo i saluti, abbiamo iniziato a                                           #quarantena#top#five
La scuola al tempo del coronavirus
luglio 2020
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                                     vita quotidiana

   Le 5 cose più belle
                                                                         Al secondo posto della classifica c’è lo SPORT
                                                                                che a noi manca tantissimo perché potevamo

   da fare in quarantena                                            vederci con i nostri amici e potevamo passare del tempo
                                                                    facendo qualcosa che ci piaceva e ci faceva sentire liberi…ma
                                                                    puoi fare tutti gli sport (o quasi) anche a casa: oggi ci siamo

   1° giocare
                                                                    dovuti fermare, ma correremo ancora più veloci domani!

   2° fare sport
   3° leggere
   4° mangiare
       (e cucinare)
   5° dormire

     Al numero 1 della nostra classifica ci sono i
            GIOCHI: puoi giocare insieme alla famiglia con i
giochi di società, a carte, e puoi giocare anche alla playstation        Al terzo posto della classifica c’è la LETTURA:
con i tuoi amici ed è un modo per sentirli più vicini e                       abbiamo cominciato a leggere quasi per dovere
condividere.                                                        ma poi abbiamo scoperto che è bello e ci abbiamo preso gusto!
La scuola al tempo del coronavirus
luglio 2020
 numero 1 pagina 5
                                                                                 vita quotidiana

     Al quarto posto della classifica c’è la CUCINA,                          Infine, fuori classifica, ma sempre presente
             una delle cose che ci piace di più di questa                                  nella nostra vita perché ci fa sempre
quarantena. Oltre a mangiare…puoi divertirti anche cucinando            compagnia, c’è la MUSICA: cantare, ballare, ascoltare e
(per la gioia delle mamme!). Ecco i nostri piatti top: pizza e dolci.   condividere canzoni con i tuoi amici o con i cantanti che in
                                                                        questo periodo mandano video musicali divertenti per tutti su
                                                                        internet. La musica ha il potere magico di trasformare i nostri
                                                                        pensieri in emozioni. La musica ha il potere di fare passare la
                                                                        solitudine, la tristezza e la noia più in fretta.

     Al quinto posto della classifica c’è DORMIRE:
      quant’è bello poter svegliarsi tardi e poter andare a
      letto più tardi la sera…                                            In questo momento i professori ce la stanno mettendo tutta
                                                                          per starci vicino come possono, per non farci mancare nulla,
                                                                          con le lezioni digitali, i compiti, le dispense sul materiale
                                                                          didattico, i giochi su Edmodo, gli esperimenti da casa.
                                                                          Tutti i giorni ci svegliamo pochi minuti prima di iniziare le
                                                                          lezioni con la voglia di fare click sul pc per vederci di nuovo
                                                                          tutti insieme.
                                                                          Le cose tutto sommato vanno bene!
                                                                          Aspettiamo fiduciosi che tutto ritorni alla normalità e
                                                                          ritorneremo a scuola migliori di prima, cresciuti e più forti
                                                                          con la forza di aver sconfitto il virus per sempre.
La scuola al tempo del coronavirus
luglio 2020
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                                    vita quotidiana

La Scuola ai tempi della
quarantena
A causa del Covid 19 siamo costretti a stare a casa
                                                        dei ragazzi della 1B G. Alessi

e per questo motivo, ogni giorno si è alla ricerca di
qualcosa di divertente da fare in queste circostanze.
Per mostrare ciò che facciamo in questi giorni, noi
quattro, alunne di 1B, abbiamo pensato di creare
un collage di foto, nel quale abbiamo inserito
delle brevi didascalie. È stato un lavoro di gruppo,
all’interno del quale abbiamo messo tutta la nostra
creatività e il nostro impegno. Per decidere come
creare questo progetto, abbiamo utilizzato una
videochiamata nella quale ognuna di noi ha esposto
la propria idea e alla fine tutte le idee hanno dato
vita ad un unico progetto. È stato un lavoro molto
divertente, perché ognuna di noi ha dato un piccolo
contributo e tutte quante abbiamo potuto inserire
un pezzettino della nostra quotidianità. Il lavoro ci
è piaciuto molto perché, oltre a poter scatenare la
propria fantasia, ognuna di noi ha potuto dedicare
una piccola parte della sua giornata a qualcosa che
le piace: come scattare fotografie o montare le foto
in un collage. È stato un modo per stare insieme e
anche se non ci siamo potute vedere di persona,
questo incontro virtuale ci ha molto rallegrate.
Questo lavoro ha arricchito e sviluppato la nostra
fantasia. Ci ha infatti insegnato ad ascoltare anche
gli altri e a non credere che le nostre idee sono le
migliori, abbiamo infatti sempre cercato di giungere
ad un accordo, qualcosa che andasse bene a
tutte. Un'altra cosa che abbiamo imparato, è che
nella vita, in tutte le cose che facciamo dobbiamo
sempre dare il nostro meglio. In questo lavoro
infatti, ci abbiamo messo tutta la nostra grinta e la
nostra forza di volontà e abbiamo cercato di creare
un lavoro che potesse piacere, qualcosa di cui
potevamo essere davvero fiere.
Per realizzare questo lavoro ci siamo organizzate
in questo modo: ognuna di noi ha scattato le foto,
le abbiamo selezionate e abbiamo creato delle
didascalie. Infine, abbiamo inviato tutte le foto
a F. Giglio, che le ha montate assieme in modo
da creare un collage, nel quale ha aggiunto le
didascalie.
È stato un progetto stimolante, coinvolgente e
soprattutto mai noioso, nel quale ognuna ha potuto
inserire un tocco personale.
La scuola al tempo del coronavirus
luglio 2020
 numero 1 pagina 7
                                                vita quotidiana

Un progetto in quarantena
Un modo per stare
insieme
In questi giorni di quarantena
                                    di C. Lo Faro, S. V. Cerioni, V. Cardini, B. Nobler, A. Palazzo

ci annoiamo parecchio, e le
nostre professoresse per farci
passare il tempo ci hanno
assegnato vari progetti (a
seconda della materia).
Tra questi progetti la nostra
professoressa di italiano
ci ha assegnato un lavoro
da svolgere in gruppo che
consiste nello scattarci
delle foto per mostrare cosa
facciamo in quarantena.
Questo lavoro ci è piaciuto
tantissimo perché oltre a
scattare foto, dovevano anche
scrivere delle frasi comiche
per indicare ciò che stavamo
svolgendo nelle fotografie.
Per svolgere questo progetto
ci siamo messi d’accordo
attraverso zoom su quali foto
scattare e quali frasi scegliere.
Ci siamo divertiti molto
a scegliere le varie frasi!
Soprattutto perché non la
smettevamo di ridere!
All’inizio volevamo scrivere
delle frasi in dialetto romano
ma poi abbiamo deciso di
andare sul semplice ma allo
stesso tempo divertente!
Ci sono volute più o meno
2 settimane per finire il
progetto e 3 videochiamate a
settimana.
La cosa più bella è che
questo progetto ci ha
permesso di stare insieme
anche solo attraverso uno
schermo, abbiamo legato
molto ed è stata un’occasione
per conoscerci meglio.
La scuola al tempo del coronavirus
luglio 2020
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                                     vita quotidiana

La quarantena
di E. D’Agostino, L. Dal Bon, M. Frare, N. Staffa Guidi

Per questo progetto ci siamo organizzati con delle                 Niccolò, pur non amando leggere libri, la quarantena gli ha fatto
videochiamate in cui ci siamo confrontati per decidere il lavoro   cambiare i propri gusti e adesso è un vero appassionato!
che in seguito abbiamo svolto.                                     Matteo, nonostante non si possa uscire, non rinuncia allo sport
Durante questa quarantena le nostre vite sono cambiate             e questo lo rende felice.
radicalmente.                                                      Lorenzo, invece, preferisce trascorrere il tempo mangiando i
In questo periodo è molto difficile passare il tempo.              suoi cibi preferiti.
Edoardo preferisce vedere la televisione con la sua famiglia,      Ci è piaciuto molto lavorare insieme, ma sarà sicuramente più
perché si trova bene e ci passa più tempo rispetto a prima.        bello ricominciare in classe.

#Lettura#TV#Cibo#Sport
La scuola al tempo del coronavirus
luglio 2020
 numero 1 pagina 9
                                                                                  vita quotidiana

La scuola ai tempi della
quarantena                                                                          di P. Guzman, P. Scoppio, G. Piroli, S. Della Nebbia

Pietro, Giovanni, Paolo e Simone stavano facendo un pigiama
party quando il Premier Conte ha dichiarato l’Italia zona rossa,
e i quattro in fretta e furia sono tornati alle loro case; ma questa
distanza non ha fermato la voglia di stare insieme. Inizialmente
tutti pensavano che sarebbe durata poco, ma i giorni passavano
e la noia iniziava ad assalirli. Cosi le loro giornate sono diventate
più allegre, quando insieme, grazie ai telefoni, tablet, hanno
condiviso un po’ delle loro giornata. Come ad esempio l’arrivo
della brutale notizia delle…

         … VIDEOLEZIONIIIIIIIIIIII !!!
                                             Il loro umore
                                             si è abbassato              Tutti insieme dopo pranzo, per non rimanere lontani ci collegavamo
                                             drasticamente perché        al pc e cercavamo di fare i compiti insieme, consultandoci sugli
                                             non volevano studiare       errori; condividevamo una partita a pallone, e poi ci riunivamo
                                             anche a casa.               davanti ad un tavolino virtuale per giocare a carte.
                                             Ma hanno trovato il lato    Pietro non ha mai capito le regole cercava sempre di sbirciare i
                                             positivo, per esempio       compagni, Giovanni ha sempre sbagliato gioco mentre gli unici
                                             potevano vedere i loro      che avevano capito le regole erano Simone e Paolo.
                                             amici.                      Simone durante questa quarantena si è mostrato sempre
                                             Le loro giornate erano      affamato e non è mai riuscito a resistere nel fare un “piccolo”
                                             molto simili, Paolo e       spuntino prima di cena e ha sempre promesso agli altri di
                                             Giovanni si alzavano        mangiare solo un biscotto, ma poi…
                                             alle 8 mentre Simone
                                             alle 8:30 e Pietro alle
                                             9:05. Molti di loro
                                             cercavano, stando
                                             in casa di prepararsi
                                             la colazione e di
                                             condividere le loro
                                             prelibatezze, ma
quando toccava vedere un piatto di Simone, si cercava di
evitare di ridere perché lui definiva colazione una fetta di pane
bruciacchiato, e quello che era ancora incredulo era la sua
voglia di giustificare il suo operato e di renderlo squisito ai nostri
occhi. La colazione incriminata era questa:

                                  Dopo la colazione c’erano le
                                  videolezioni per tre ore. Alla
                                  fine delle videolezioni Pietro si
                                  impegnava a giocare sempre
                                  ai videogiochi senza darsi una
                                  regola sul tempo da passare
                                  davanti allo schermo:
La scuola al tempo del coronavirus
luglio 2020
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                                vita quotidiana

Per cena il nostro chef
Paolo ci fa vedere sul
suo pc l’immagine di una
pizza preparata da lui fatta
con i wurstel e le patatine.
Che bontà! La sua pizza ,
anche solo per un istante
e anche se attraverso il
pc, ci fa dimenticare tutto
quello che sta accadendo.

                                                   Successivamente ci siamo salutati e di fretta ci siamo seduti
                                                   sul divano delle nostre case per guardare alcune serie su
                                                   Netflix che ci entusiasmano molto.

                           Questa è una “normale” giornata di quarantena per noi quattro.
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Cucina in Seconda D ai tempi del Covid-19
Il cibo, riscoperto durante
la pandemia, come legante
dall’importante valore
non solo nutritivo

La torta Moretta di M. Gentili
Il mio cibo preferito è la Moretta di mio padre, una torta al
cioccolato ripiena di Nutella e panna e ricoperta di zucchero a
velo.
Non so come siano quelle che vengono vendute nei ristoranti,
nelle pasticcerie o nei supermercati, perché io ho sempre
mangiato quella di papà. Per me ha un forte significato, perché
è la torta che mi viene fatta solo al compleanno; questo non
perché gli altri giorni io non la desideri, ma mi sono
ripromesso di gustarmi una tale delizia solo
in questa occasione, anche se, visti
i vari festeggiamenti con gli zii,
gli amici e la mia famiglia, il mio
chef, la cucina non una, non due,
bensì tre volte. In questi giorni
ho compiuto tredici anni e come
dolce c’era proprio la Moretta!
Ha un odore unico, lo riuscirei a
riconoscere anche a cento metri di
distanza per quanto è buono; e poi, per
quanto riguarda il sapore, l’unione tra panna e
Nutella è “LA MORTE SUA”.
Ogni minuto di preparazione è un minuto di sofferenza per me;              Preparazione:
prima di mangiarla si devono aspettare almeno due ore.                     Prima fase - Per realizzare la torta Moretta occorre rompere le
Ogni volta tagliare una fetta mi rende felice, ma dispiaciuto allo         uova in una ciotola e montare con lo zucchero, fino ad ottenere
stesso tempo, perché so che sto per assaporare il mio dolce                un composto gonfio e spumoso. Aggiungere la farina con il lievito
preferito, ma so anche che in quel momento lo sto rovinando,               e il cacao setacciati, il latte e continuare a lavorare con le fruste
perché vorrei lasciarlo tale e quale a quando viene sfornato.              fino ad amalgamare perfettamente tutti gli ingredienti.
Mia nonna è formidabile nel cucinare, ma nel fare la Moretta, mio          Seconda fase - Aggiungere il burro fuso, a temperatura ambiente
padre non lo batte proprio nessuno.                                        e amalgamare il tutto. Ottenere un composto liscio, versare
Ecco a tutti voi la ricetta, se vi ho fatto venire l’acquolina in bocca.   all'interno di uno stampo a cerniera, da 22 cm di diametro,
                                                                           imburrato e infarinato. Livellare e cuocere nel forno già caldo a
INGREDIENTI PER LA TORTA                                                   180° per 40-45 minuti, verificando la cottura con uno stecchino di
• 4 uova a temperatura ambiente                                            legno che, infilato nel dolce, dovrà uscirne pulito.
• 210 g di zucchero semolato                                               Terza fase - Sfornare e far raffreddare completamente prima di
• 200 g di farina 00                                                       tagliare la torta a metà. Porre la base su un piatto e distribuirci
• 50 g di cacao amaro                                                      sopra la Nutella dopo averla fatta lievemente ammorbidire sul
• 50 ml di latte                                                           fuoco, a fiamma bassissima.
• 100 g di burro fuso                                                      Quarta fase - Montare la panna, fredda da frigorifero, in una
• 16 g di lievito per dolci                                                ciotola ben pulita con le fruste elettriche e distribuirla sullo strato
• 200 g di Nutella                                                         di Nutella. Coprire con la seconda metà di torta e spolverizzare
• 200 ml di panna fresca                                                   con zucchero a velo. La torta Moretta è pronta per essere
• zucchero a velo                                                          gustata.
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                                      vita quotidiana

Globalizzazione e Internet
ai tempi del Coronavirus
di N. Buccolo, M. Bico Silva e L. Perri

Ormai tutti noi viviamo in un cosiddetto “villaggio globale”, ovvero   Sembra di essere tornati indietro nel tempo e di rivivere la storia
in un mondo condiviso, a tal punto da farcelo sembrare più             delle grandi epidemie, quando ancora non si conosceva il
piccolo. Questo è stato reso possibile grazie allo straordinario       significato di alcuni termini, coma globalizzazione ed internet.
sviluppo dei mezzi di trasporto e dei sistemi di comunicazione,        Dopo la prima guerra mondiale, già nel 1920 una grave malattia
tra cui Internet, i quali hanno dato vita ad una serie di scambi di    influenzale, nota come la "spagnola", aveva causato 20 milioni
merci, denaro, informazioni, persone e idee.                           di vittime e con il suo numero così elevato di morti aveva fatto
Per accorgerci, infatti, che l’intero mondo ci è vicino, basta         comprendere che in un mondo globale a circolare liberamente
accendere gli apparecchi elettronici, connettendosi in rete, per       non sono soltanto i capitali e le merci, ma anche le malattie.
venire a contatto con realtà lontane, lingue sconosciute, stili di     Il diffondersi del coronavirus ha imposto prima in Cina, dove si è
vita e modi di pensare differenti dai nostri.                          inizialmente diffuso, e, successivamente, nel nostro Paese e in
Da più di un mese ormai nel nostro Paese e nel resto del mondo         altre nazioni, misure di restrizione alla libertà di movimento delle
si parla soltanto di "coronavirus”, una malattia virale che colpisce   persone, costrette ad abbandonare le proprie abitudini di vita e di
l'apparato respiratorio. Le notizie che quotidianamente si leggono     lavoro, con inevitabili ripercussioni anche sull'economia.
sui giornali e le immagini che si vedono nelle varie trasmissioni      In quest’ottica si può affermare che la globalizzazione riassume in
televisive non sono certo rassicuranti, perché il virus si è diffuso   sé tre libertà fondamentali, quali quelle di movimento di capitali,
in quasi tutte le nazioni e l'O.M.S. ha proclamato lo stato di         di merci e di persone e rappresenta senza dubbio un facile
"pandemia.                                                             strumento di accelerazione della propagazione sia del virus, sia
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dei suoi effetti; ma il coronavirus non può annullarla, in quanto          in un sito accreditato sulla rete Internet. Inoltre, per la diffusione
le misure adottate per fermarlo sono straordinarie e temporanee            del materiale utile per l’apprendimento degli studenti, si utilizzano
e per questo non in grado di annientare quanto costruito e                 piattaforme dove si può dialogare tra alunni e insegnante, senza
realizzato nel corso del tempo da continue relazioni internazionali        dover stare in classe.
tra i diversi Paesi.                                                       Anche molti adulti, come alcuni dei nostri genitori, hanno
Da sempre, da quando le persone si muovono, portano con                    la possibilità di lavorare da casa, utilizzando computer e
loro non solo le proprie idee, le proprie competenze e i propri            tablet, senza la necessità di recarsi ogni giorno nei loro uffici,
affetti, ma anche eventuali malattie. Indubbiamente, rispetto              contribuendo con tale comportamento a limitare il contagio;
al passato, il virus, di cui oggi tanto si parla, viaggia molto più        addirittura i grandi del mondo realizzano videoconferenze per
rapidamente, ma le nuove tecnologie rendono la società più                 prendere decisioni che, precedentemente, avrebbero discusso di
pronta ad affrontare l'epidemia e la reazione è ancor più forte ed         persona.
evidente in quei Paesi industrializzati, dei quali l’Italia fa parte. Ci   Si possono perfino pagare le bollette online, comodamente seduti
sono oggi strumenti medici e piani di intervento che consentono            sulla propria poltrona, senza doversi recare alla banca o alla
di ridurre i rischi. In passato, era impossibile condividere quasi         posta, diminuendo il rischio della diffusione del covid-19.
in tempo reale i dati relativi ai diversi Paesi e i risultati delle        Con l’aiuto di Internet, inoltre, gli scienziati possono comunicare
ricerche effettuate in ciascuno di essi. La maggior parte di questi        facilmente e in tempo reale le scoperte inerenti il virus,
progressi sono riconducibili proprio alla globalizzazione: il libero       permettendo la creazione in collaborazione del suo vaccino.
mercato, l’innovazione tecnologia e la cooperazione non                          Internet, ancora, ci dà tutti gli strumenti per rimanere
solo economica sono strumenti indispensabili per                                       aggiornati, anche se le notizie che sentiamo in questi
prevenire, dove possibile, e contrastare, dove                                              giorni non sono sempre positive; infatti, affinché
necessario, la diffusione di malattie.                                                         si possa migliorare la situazione e per limitare
Non c’è dubbio che il coronavirus avrà un                                                        la diffusione di questa pandemia, bisogna
impatto importante sull'economia dei Paesi                                                         che tutti siano informati delle misure che
più direttamente coinvolti, come l'Italia,                                                          prendono, ogni giorno, le istituzioni.
ma le organizzazioni comunitarie sono                                                               Inoltre, tramite l’uso delle video chiamate,
già intervenute per far fronte anche a tale                                                         si può rimanere in contatto con persone
ulteriore emergenza. In questi giorni, il                                                           lontane, comprese quelle malate, costrette
nostro Paese sta ricevendo il sostegno                                                             più di tutti gli altri all’isolamento.
delle altre nazioni, che hanno inviato non                                                        Attraverso la rete si possono trovare dei modi
solo dispositivi di protezione personale per il                                                  per fare qualcosa di divertente, per far passare
personale sanitario, ma anche i propri medici                                                 la noia, che in questi giorni affligge tutti. Molti
per combattere insieme la battaglia contro il virus.                                       di noi continuano le proprie attività pomeridiane,
Ormai tutti sappiamo che la propagazione                                              sportive, musicali e non solo in collegamento con gli
dell'infezione può essere impedita soltanto limitando al                      allenatori e o i docenti interessati, attraverso video lezioni e
massimo i contatti interpersonali ed evitando assembramenti; ciò           buffe sfide singole e di gruppo, seppure a distanza.
ha portato, anche da parte di quelli che li hanno sempre criticati,        Quindi, durante questo complesso periodo, Internet sta
a rivalutare il ruolo dei social, di internet e del web in generale        dimostrando il suo valore anche per azioni che normalmente si
nella vita di tutti noi, riconoscendoli come strumenti che ci danno        compiono assieme nello stesso luogo.
la possibilità non solo di acquisire informazioni, ma anche di             La tecnologia è, quindi, fondamentale, ma bisogna saperla usare
accedere a momenti di svago, come film e rappresentazioni                  correttamente e consapevolmente, senza provocare o causare
teatrali, messi a disposizione di tutti attraverso i siti, spesso dalle    ulteriori problemi. Lo sforzo, tuttavia, non lo dovrà dimostrare solo
stesse istituzioni pubbliche.                                              Internet, bensì tutti quanti noi, che possiamo “salvare il mondo”
In questo momento, i gruppi di discussione social consentono               da una grave epidemia rispettando semplicemente le regole e,
di coltivare amicizie e condividere risorse preziose: ad esempio           addirittura, rimanendo a casa in pigiama.
abbiamo la possibilità non solo di inviare messaggi e di                   L'esperienza del coronavirus può servire a tutti, grandi e piccoli,
parlare con parenti ed amici con video chiamate, ma anche di               per imparare giorno dopo giorno ad apprezzare quello che
condividere immagini e pensieri.                                           abbiamo, capendo che, per sconfiggere questa terribile infezione,
Mai come oggi, internet riduce le distanze e l'isolamento e ha,            è necessario l'aiuto di ognuno di noi, nessuno escluso: della
quindi, un ruolo fondamentale nel cercar di minimizzare l’impatto          popolazione, chiamata a rimanere a casa per evitare che il
della quarantena, permettendo a molti lavoratori e agli studenti           contagio aumenti; degli aiuti umanitari ed economici delle altre
tutti di continuare a vivere “normalmente”, in questa condizione           nazioni e della condivisione di dati medici e ricerche eseguiti in
di eccezionalità, la propria quotidianità. Per noi ragazzi Internet        ogni parte del mondo per risolvere in tempi brevi questa difficile
è uno strumento essenziale, di contatto con il mondo esterno,              emergenza sanitaria; di internet e di ogni informazione utile per
e permette attraverso piattaforme online di continuare con la              sentirci meno isolati e per credere veramente che, come tutti
didattica a distanza il percorso di formazione iniziato sui banchi         ripetono, "tutto andrà bene".
di scuola; ci sono poi risorse per imparare solamente cercando
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                                        vita quotidiana

 L'Economia durante il
 Coronavirus
di O. Di Egidio, T. Martucci, R. Massari e M. Serata

La pandemia da Covid-19 ha determinato una terribile emergenza            resteranno chiuse. Davanti ai negozi aperti si formano file di
sanitaria: tutto il mondo è in lutto, perché sono morte moltissime        persone distanti tra loro e si entra uno alla volta. Alcuni negozi si
persone.                                                                  sono organizzati e consegnano le cose a casa specialmente per
Oltre a questo però il coronavirus sta causando un danno molto            le persone anziane e sole, è da 20, 30, 40 giorni che la situazione
grande all'intera economia mondiale. Questo è un danno dal                va avanti così, ma si sta avvicinando il momento in cui sarà
quale sarà difficilissimo riprenderci. E' iniziato con la chiusura        possibile riaprire bar e ristoranti. Speriamo presto.
temporanea dei negozi, e chissà dove ci porterà.                          Molte aziende e molti esercizi commerciali, quindi, di fronte
Durante questo lockdown mondiale diverse aziende stanno                   all’emergenza Covid-19 sono stati costretti a chiudere, come ad
risentendo molto del fatto che nessuno può più usufruire dei loro         esempio i bar, i ristoranti e i centri commerciali. Ma altri invece
servizi e così stanno perdendo moltissimi soldi. Per esempio il           non hanno chiuso, come i tabaccai, i supermercati e le farmacie.
settore della ristorazione: molti ristoranti sono appunto costretti       Alcune aziende come quelle farmaceutiche e della carta igienica
a chiudere a causa del fatto che non riescono più a pagare le             stanno incassando più del normale a causa della distribuzione
spese del locale, i loro dipendenti o la merce dei fornitori. Anche       di massa dei loro prodotti tra la gente. Per esempio l’Amuchina,
le compagnie aeree che, visto che non ci sono più turisti, non            al giorno d’oggi praticamente tutti hanno un flacone d’Amuchina
guadagnano più e quindi sono costrette a trasformare i propri             in casa loro e grazie a questo l’Angelini, ovvero l’azienda titolare
aerei civili in aerei cargo per trasportare merce. Oltre ai ristoranti    dell’amuchina, sta incassando somme molto alte. Stessa
e alle compagnie aeree, c’è da aggiungere, gli hotel, i teatri,           cosa per la grande distribuzione come supermercati o catene
i cinema, i tour operator e tutte le aziende che fanno parte              di prodotti alimentari al dettaglio che hanno fatturato cifre
del settore turistico stanno perdendo soldi ed alcune stanno              davvero molto alte, spesso triplicando i guadagni e che stanno
addirittura fallendo. Alcune non riapriranno più.                         assumendo personale per la distribuzione a domicilio dei loro
Per fermare la diffusione del contagio il governo ha dovuto               prodotti.
prendere una decisione importante: chiudere i negozi in tutta             È giusto che succeda, perché il genere umano dopo una grande
Italia. Sono rimasti aperti soltanto i negozi di generi alimentari,       epidemia o guerra si è sempre ripreso, ha trovato sempre il modo
fruttivendoli, mercati coperti e farmacie, tutti gli altri sono chiusi.   di andare avanti, non importa quanto fosse grande la guerra,
Da qualche giorno sono aperte le librerie e le cartolerie nelle città     come la Seconda Guerra Mondiale, o quanto fosse grande e
grandi e piccole ma anche nei paesi tutto si è fermato: le strade         forte l’epidemia (la Peste nera e bubbonica), e se noi siamo qui
sono vuote le saracinesche abbassate le luci spente, ma la cosa           adesso è soltanto grazie ai nostri antenati che sono riusciti a
grave è che tante persone perdono il lavoro e non sappiamo                sopravvivere, e anche noi dobbiamo sopravvivere, per i nostri
ancora se quelle saracinesche si alzeranno di nuovo, forse alcune         figli, e i figli dei nostri figli, ma anche per noi.
luglio 2020
 numero 1 pagina 15
                                                                                 vita quotidiana

                                  I Medici ai tempi del
                                  Coronavirus
                                           di F. Frascella, E. Fradiani, A. Mocenigo

Il covid-19 è nato a Wuhan nel 2020 e si è esteso in vari paesi
come la nostra Italia. Questo virus si può trasmettere tramite il
contatto con una persona già colpita ed è molto contagioso.
Le conseguenze di questo virus sono molte come ad esempio
i tanti contagi, i morti e la mancanza di posti in ospedale in
terapia intensiva. Proprio per questo motivo il nostro paese
l’Italia ha pensato di potenziare le terapia intensive creando degli
ospedali di fortuna. Questa pandemia ci ha costretti a rimanere
chiusi in casa per quasi due mesi, però nonostante la clausura
forzata con il resto del mondo siamo riusciti a scoprire situazioni    Nonostante i medici sembrino tanto coraggiosi anche loro hanno
che avevamo dimenticato perché presi dal tran tran della vita          diversi punti deboli come ad esempio la paura di contrarre il virus,
quotidiana. Abbiamo passato più tempo con le nostre famiglia o         di contagiare i propri familiari; però ogni giorno, lasciano da parte
abbiamo dedicato più tempo a passioni trascurate con il tempo.         le proprie paure e affrontano la giornata salvando la vita dei loro
Le persone più coinvolte e che hanno dato un aiuto e un                pazienti.
contributo grande alla società sono stati i medici che con il loro     Tutte le famiglie d’Italia dicono grazie a questi medici e a tutto il
coraggio hanno cercato di salvare tanta gente .                        personale sanitario, perché sacrificano la loro vita per gli altri.
luglio 2020
                                                                        pagina 16     numero 1
                                       vita quotidiana

 #iorestoacasa:
un lavoro
divertente
in una
quarantena
noiosissima
dei ragazzi della 1A G. Alessi

Nel settembre dell’anno scorso, per alcuni ragazzi é iniziata la
prima media, compresi noi della classe 1A. Nella nostra classe ci
sono ottimi professori e molto spesso questi ultimi ci fanno fare
dei lavori di gruppo. Uno di questi lavori è capitato durante la
quarantena per il covid19, per il giornalino scolastico. Abbiamo
sfruttato questa situazione proprio per fare un lavoro e un articolo.
Ovviamente non ci siamo potuti incontrare ma grazie ai meeting
fatti con i telefonini e le piattaforme siamo riusciti a realizzare
il lavoro. Abbiamo subito accolto l’idea del lavoro prospettata
dall’insegnante di Italiano e poi abbiamo realizzato il progetto in
base alle nostre visioni.
L’idea consisteva nel ritrarre pensieri, immagini e alcuni momenti
di vita quotiana durante la quarantena e scrivere a fianco di
ogni figura un hashtag per immortalare il momento, tutto fatto
rigorosamente in casa.

Questa esperienza ha fatto crescere in noi la consapevolezza che
i lavori di gruppo servono perché impariamo a lavorare insieme
ma anche perché ci fanno divertire. Abbiamo avuto momenti di
gioia e di scontro, abbiamo avuto delle incomprensioni durante i
meeting e successivamente abbiamo affrontato discussioni in cui
ognuno di noi ha esposto le sue idee; alla fine tutte queste attività
hanno portato alla realizzazione del progetto.

Noi abbiamo avuto bisogno di un lavoro del genere in questo
periodo buio. Qui nel nostro paese tutti stanno facendo un grande
lavoro, specialmente i medici, che stanno dimostrando di essere
dei veri supereroi. Anche noi persone comuni stiamo facendo un
grande lavoro di resistenza e siamo sicuri che tutto il mondo si
rialzerà più forte e potente di prima.
luglio 2020
numero 1 pagina 17
                              vita quotidiana

     #dallestelleallestalle

          #chilafalaspetti

 #mangiocomeunpanda
#faresercizioèimportante
luglio 2020
                        pagina 18     numero 1
    arte e spettacolo

Arte in movimento:
     mi diletto
   disegnando
luglio 2020
numero 1 pagina 19
                              arte e spettacolo - l'angolo dei fumetti

d M. Cicolella e V. Salvini
luglio 2020
                                                                         pagina 20     numero 1
                              arte e spettacolo - l'angolo dei fumetti

d M. Cicolella e V. Salvini
luglio 2020
 numero 1 pagina 21
                                                     arte e spettacolo - l'angolo dei fumetti

Il fumetto fortunato della II C
Creato “per sbaglio”,
con cura e per la
“Vittoria” dalla II C
dei ragazzi della 2C Ronconi

Tutti insieme noi alunni della II C del plesso Ronconi, noti per la
nostra creatività, già vincitori con la nostra eccellente artista Assia   Il divertimento è assicurato
di un concorso sulla pace, abbiamo lavorato, prima in classe              Se il nostro fumetto avrai provato
                                                                          Per un concorso l’abbiam preparato
poi tutti insieme in videolezione ma anche da soli sulle nostre           E alla Feltrinelli lo abbiamo inviato
scrivanie, alla creazione di un fumetto per partecipare al concorso       Con impegno e con il cuore
“Nuvolette all’orizzonte”, organizzato dalle Librerie Feltrinelli e       Come l’opera di uno scrittore
rivolto ai ragazzi dai 6 ai 18 anni che, quest’anno, aveva come           Uno sbaglio fortunato
tema “Che fortuna quello sbaglio!”                                        accaduto in modo impensato
Guidati dalla Prof.ssa Di Marco per la parte relativa alla scrittura e    al nostro Fraxin è capitato.
dal prof. Luca per quella artistica, abbiamo creato la nostra opera,      Una vittoria inaspettata
risultato della collaborazione di tutti noi.                              e una voglia di vivere ritrovata
Non possiamo ancora mostrarvelo perché deve prima essere                  Il suo cuore aveva donato
pubblicato il risultato della premiazione.                                ai bisognosi che aveva aiutato
                                                                          e a Vittoria di cui si era perdutamente innamorato
Nel frattempo però vi riassumiamo la vicenda in una poesia e
alleghiamo qualche bozza di lavoro.                                       Se la giuria ci voterà
Appena si potrà correte a leggerlo e fateci sapere che cosa ne            la 2C festeggerà
                                                                          e voi tutti, con la mascherina, abbraccerà!
pensate!

 ”
 Che
 fortuna
 quello
 sbaglio!
        ”
luglio 2020
                                                                                                               pagina 22     numero 1

Un omaggio a
                                                                    Prototipo scelto da rappresentare

Kobe Bryant
dei ragazzi della 3A G. Alessi

Il Prof. Davide Luca:
Ciao Martina, senti volevo proporti di scrivere un articolo "a 4
mani"per il giornalino di istituto. Si tratterebbe di parlare del
murale su KB sospeso causa covid: un testo breve di qualche
pagina. Lo puoi scrivere direttamente qui su Edmodo! ti allego le
foto

Martina Lombardi:
Grazie, ci proverò professore                                       Martina Lombardi:
                                                                    La morte di KB non è stata significativa per me, non so nemmeno
Il Prof. Davide Luca:                                               come scrivere il suo nome, ma l’idea di realizzare un murale
Martina ciao...come va? basta anche una semplice descrizione        ispirato a un’icona dello sport mi ha subito affascinato. Abbiamo
delle fasi, qualche episodio carino o divertente avvenuto, e        avuto una prima sessione di confronto nel giardino, il professore
soprattutto il fatto della morte di KB, il basket come sport,       ha realizzato le sagome e noi lo abbiamo aiutato a proporzionare
quello che rappresenta per voi come classe ed elemento di           le parti, controllando il tracciamento a distanza. Come classe
unione, quanto vi manca non poter giocare in questo periodo         abbiamo realizzato dei prototipi per scegliere colori e dettagli;
di covid19...insomma, idee e pensieri di questo genere...           abbiamo poi votato per decidere quale idea realizzare. Una
se volete potremmo fare anche una scrittura "palleggiata"           volta scelta, ci siamo messi a lavoro per pitturare le sagome e
a distanza, alcune cose le scrivi tu, altre io, altre facciamo      aggiungere le linee di movimento, e, nonostante gli incidenti di
intervenire anche qualcun altro della classe... verrà una cosa      percorso, il risultato è stato buono, ma è incompleto: a causa
carina...la parola a te                                             Covid-19 non abbiamo avuto tempo per finirlo e potremmo non
luglio 2020
 numero 1 pagina 23

averlo… Mi dispiace perché mi sono sentita fiera della nostra           metteva il cuore fino all'ultimo secondo, avrebbe giocato per
classe mentre guardavo le mie compagne dipingere, sono stati            fare vincere la sua squadra anche con una caviglia rotta. Alcuni
dei bei momenti. Io non mi sento quasi mai così vicina alle             di noi sono cresciuti con la sua divisa addosso, giocando e
persone, neanche il basket mi porta in un rapporto stretto con le       seguendo il suo esempio con gli occhi lucidi ogni volta che
altre ragazze, ma questo sì e vorrei davvero poter finire il tutto, a   prendeva la palla e compiva una delle sue magie. Non tutti lo
costo di andare a scuola d'estate ad Agosto!                            conoscevano bene, ma realizzare il murale insieme, ricordando
                                                                        un campione come lui, è stato emozionante per ognuno di
Il Prof. Davide Luca:                                                   noi, ci ha uniti intorno alla sua figura e abbiamo iniziato a
Palla adesso alla play maker della classe…Alice, tocca a te             conoscerlo un po' meglio. Sono felice che questo murales
                                                                        rimanga e cercherò di dare l'opportunità a molti ragazzi ogni
Alice De Sanctis:                                                       anno di guardarlo e ricordarsi di una grande leggenda.
Kobe Bryant non era solo un giocatore, era un idolo. Lui
non era un campione solo per il suo talento ma anche per                Il prof. Davide Luca:
la sua personalità. Aveva fiducia nelle sue potenzialità, ma            Grazie ragazze, e complimenti per i vostri contributi. KB era
nonostante ciò rispettava fino all'ultimo dei suoi avversari.           e rimarrà una leggenda. Importante è continuare a ricordarlo,
Riusciva, mentre giocava, a trasmettere emozioni. La sua                passando magari la palla (ops…il pennello!) a chi entrerà a
grinta, la voglia di vincere, dare il meglio di sé e la sua             scuola (speriamo presto, dopo questo periodo di lockdown…)
passione si distinguevano in ogni partita. Lui in campo ci              dopo che voi sarete usciti. In bocca al lupo per la vita!

Un poster
per la pace
di A. M. Rojas

Gli Da qualche anno l’istituto scolastico partecipa al concorso
“Un poster per la pace”, promosso dall’associazione
filantropica LIONS International, con l’obiettivo di sensibilizzare
i più giovani al tema della pace nel mondo e tra i popoli.
All’edizione 2019-20, intitolata “il cammino della pace”,
hanno partecipato le classi seconde della scuola media. Gli
studenti hanno avuto modo di confrontarsi con l’ideazione
e la rappresentazione grafica di un tema assieme astratto e
complesso come la pace, attingendo al repertorio di riferimenti
discussi in classe, ma soprattutto sviluppando elaborati tutti
diversi, risultato del loro lavoro tecnico e della loro originale
visione creativa. Pubblichiamo qui il poster vincitore a livello
scolastico e candidato alla selezione internazionale del
concorso, assieme ad alcune riflessioni dell’alunna.
Quando ho scelto di disegnare il pavone ho voluto esprimere,
attraverso di esso, qualcosa di grazioso. Il pavone rappresenta
la terra e ciascuna delle sue piume una persona. Una piuma
del pavone, essendo variopinta, può interpretare le varie
caratteristiche dell’essere umano. Le bandiere raffigurano le
diverse etnie nel mondo e le colombe che si trovano alla fine
del disegno ritraggono la pace e l’armonia che tiene unita la
terra. Anche se in questo momento la pace nel mondo sembra
che sia scomparsa e che la paura e il dolore siano cresciuti,
bisogna avere fede e fiducia perché il modo possa essere un
posto migliore.
luglio 2020
                                                                                                                      pagina 24     numero 1
                                       scienza & ricerca

La scienza in quarantena:
approfondimento, ricerca e divertimento

“Il mondo
                                                                        Infatti, con gli uomini chiusi in casa, molti animali hanno occupato
                                                                        spazi che prima non gli erano concessi o che gli erano stati tolti in

non
                                                                        modo prepotente.
                                                                        Cervi, cinghiali, cerbiatti, delfini, pinguini e addirittura un coyote
                                                                        sono stati visti liberamente e tranquillamente passeggiare su
                                                                        strade solitamente invase da automobili, camion, bus e tram e
                                                                        questo fenomeno, oltre ad essere visto con piacere ed un pizzico

appartiene
                                                                        di divertimento, ha portato molti a riflettere sul rapporto fra l’uomo
                                                                        ed il mondo che lo circonda.

solo a noi!”
dei ragazzi della 1A G. Alessi

Gli alunni della classe I A sono stati invitati dalla loro insegnante
di scienze ad esprimere le proprie riflessioni su un aspetto
particolare dell’emergenza Covid-19. In pratica occorreva
esprimersi su come “Madre Natura si purifica dall'inquinamento
e si riprende i suoi spazi durante questo periodo di quarantena
forzata a causa della pandemia Covid-19”.
L’intera classe ha partecipato attivamente e con entusiasmo,
tutti gli alunni si sono resi effettivamente conto di come,
riportando le parole di G.C., D. Di G., A.C., M.D.:
“IL MONDO NON APPARTIENE SOLO A NOI!”.
luglio 2020
 numero 1 pagina 25
                                                                           scienza & ricerca

“La cosa migliore sarebbe trovare il modo di convivere, dividendo   “E’ evidente che il nostro pianeta, sovraccarico di inquinamento
le risorse fra tutti gli esseri viventi” è la riflessione di T.M.   e della nostra presenza ingombrante in questo momento sta
                                                                    tirando un sospiro di sollievo” dice O.Di E..
Alcuni hanno voluto far emergere gli aspetti positivi del
lockdown:                                                           Altri, come A.M. e L.C., hanno espresso rabbia e rammarico
                                                                    rendendosi conto di quanto la situazione potrebbe essere
“Anche se noi siamo chiusi in casa senza poter stare all'aria       diversa se tutti imparassimo ad avere più rispetto per l’ambiente
aperta almeno gli animali possono godersi la natura…”               che ci circonda.
dicono C.P., G.M., M.S..                                            E non meno interessante l’approfondimento di C.D. legato
                                                                    all’aspetto dell’inquinamento:

                                                                    “Finalmente il pianeta può respirare! Quando l’uomo uscirà da
                                                                    questa situazione non dovrebbe, come probabilmente penso
                                                                    farà, ricominciare a utilizzare le stesse fonti di energia, come se
                                                                    non si fosse accorto dei miglioramenti che ci sono stati durante
                                                                    la pandemia. L’umanità dovrebbe trovare nuovi sistemi che non
                                                                    nuocciano all’ambiente.”

                                                                    Foto satellitare dell’inquinamento in Italia prima e dopo il
                                                                    lockdown. Da notare la differenza nell’intera Pianura Padana.
                                                                    Gli studenti, dopo aver espresso ampiamente le loro idee ed
                                                                    essersi confrontati sull’argomento in un interessante dibattito,
                                                                    sono ora più consapevoli di come l’espansione delle città abbia
                                                                    tolto a molti animali lo spazio di cui necessitano.
                                                                    Partendo da questa riflessione, sperano che, quando
                                                                    l’emergenza sarà finalmente terminata e si tornerà alla normalità,
                                                                    “si possa rispettare il nostro pianeta e la nostra flora e fauna
                                                                    perché siamo tutti degli ospiti temporanei” come ha voluto
                                                                    sottolineare O Di E.
luglio 2020
                                                                                                                    pagina 26     numero 1
                                       scienza & ricerca

                                                                       Dopo aver realizzato l’esperimento annotiamo tutto in una breve
                                                                       relazione che poi inviamo alla professoressa scegliendo tra le
                                                                       diverse modalità: foto, video o power point.
                                                                       Uno degli esperimenti che abbiamo realizzato è sulla tensione
                                                                       superficiale dell’acqua.
                                                                       Per realizzare questo esperimento abbiamo preso una ciotola
                                                                       d’acqua, del detersivo per i piatti, una forchetta di plastica, una
                                                                       moneta e della carta argentata.

La scienza
                                                                       Abbiamo preso la moneta e l’abbiamo appoggiata sulla carta
                                                                       argentata, poi abbiamo messo entrambe sulla forchetta di
                                                                       plastica. Con l’aiuto della forchetta abbiamo posizionato la

in quarantena
                                                                       moneta con la carta argentata sulla superficie dell’acqua.
                                                                       Poi abbiamo versato un po’ di detersivo per i piatti e abbiamo
                                                                       visto che la moneta insieme alla carta argentata, affondano
                                                                       perché il detersivo rompe la tensione superficiale dell’acqua.
                                                                       Un altro esperimento molto divertente che la professoressa ci ha
di C. Alatri e V. Vannutelli                                           dato da fare è quello del Diavoletto di Cartesio.
                                                                       Come materiale abbiamo preso una bottiglia di plastica con
                                                                       dentro dell’acqua e per realizzare il Diavoletto di Cartesio si
Durante questi giorni di quarantena, noi alunni della classe 1B        potevano utilizzare diversi materiali tra cui: una cannuccia, un
stiamo trasformando parte delle nostre case in piccoli laboratori      contagocce e delle graffette per le braccia e per aggiungere del
scientifici dove facciamo ogni sorta di esperimenti sui fenomeni       peso al Diavoletto.
studiati fin ora, come: le proprietà della materia, la tensione        Dopo aver costruito il Diavoletto di Cartesio bisogna metterlo
superficiale, i cambiamenti di stato, la densità, la legge di Pascal   nella bottiglia con dentro l’acqua e si vedrà che spingendo ai lati
e la legge di Stevino.                                                 della bottiglia, il Diavoletto affonda.
                                                                       In questo esperimento abbiamo potuto osservare gli effetti della
                                                                       pressione idrostatica e il principio di Archimede che dice: un
                                                                       corpo immerso in un fluido, riceve una spinta verticale dal basso
                                                                       verso l’alto uguale al peso del volume del fluido spostato.
                                                                       Facendo questi esperimenti ci siamo divertiti e abbiamo appreso
                                                                       cose nuove, diventando dei piccoli scienziati!!!
                                                                       Questa è stata una nuova esperienza che ci ha uniti, anche a
                                                                       distanza!!!
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                                                                           scienza & ricerca

“Ma tu lo sai come
martella il picchio?”
di B. Ragnoni

I ragazzi di oggi non sono abituati a vedere gli animali che li     uno smartphone che gli forniscono le loro foto e i loro video,
circondano. Il rumore di un picchio che martella su un albero       hanno perduto ogni interesse nel vederli dal vivo.
oppure il gracidare della rana in uno stagno sono oggi, per         L’osservazione di quello che ci circonda è un’esperienza molto
numerosi giovani, suoni sconosciuti.                                importante che nessuna realtà virtuale può raggiungere e se
Eppure, per molti dei loro genitori o nonni, gli animali erano      questo concetto arrivasse ai ragazzi li porterebbe a scoprire
compagni di ogni giorno, protagonisti nei giochi all’aria aperta,   numerosi tesori come lo scorrere di un torrente, la raccolta delle
spesso facendo parte della propria vita domestica.                  castagne, la vendemmia dell’uva o la mungitura di una mucca.
I ragazzi di questo tempo hanno pochissime occasioni per            Solo con l’esperienza reale, se il loro bimbo gli chiederà:
osservare gli animali nel loro habitat naturale. Abituati come      “ma tu lo sai come martella il Picchio?” sapranno dargli una
sono, infatti, a stare per ore intere davanti ad un computer o ad   risposta.

          ma tu lo
         sai come
        martella
                un
        picchio?

                                                                                  Lo sai come
                                                                                  gracida
                                                                                  una rana?
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       intercultura

Intercultura
Un pezzo di           mondo:
language, langue, idioma

                       La Terza B
                       in guerra
                       Spunti, riflessioni e
                       commenti sulla seconda
                       guerra mondiale durante
                       la quarantena
                       di C. Alatri e V. Vannutelli

                       Per la lezione di inglese, noi della 3^B, abbiamo
                       approfondito l’argomento della Seconda Guerra
                       Mondiale nel Regno Unito attraverso una serie di brani.
                       I protagonisti sono i bambini fatti evacuare, senza i
                       genitori e accompagnati dagli insegnanti, dalle città in
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La Agenda 2030,
                                                                         Se invece collaborando riuscissimo a mettere in atto il piano
                                                                         internazionale approvato dalle Nazioni Unite nel 2015 che
                                                                         prevede l’impegno a raggiungere i 17 obiettivi per lo sviluppo
los objetivos                                                            sostenibile - los ODS , objetivos para el desarollo sostenible -
                                                                         descritti all’interno dell’“Agenda 2030”?
de desarrollo                                                            Cosa succederebbe, ve lo siete chiesti?
                                                                         Noi si… Abbiamo lavorato duro per trasmettere l’importanza di

sostenible y el                                                          ognuno di questi obbiettivi da raggiungere entro l’anno 2030 a
                                                                         tutti coloro che ancora non la comprendono tramite un video, alla

derecho de soñar                                                         cui realizzazione ha contribuito ognuno di noi registrando la sua
                                                                         parte e spiegando il significato dell’obbiettivo che gli era stato
                                                                         assegnato tra i 17 proposti nel piano.
di Anna De Stefano 3B
                                                                         Infine, per motivare gli sforzi che dobbiamo compiere se
                                                                         decidiamo di attuare almeno alcuni di questi obiettivi, ci siamo
Durante questi mesi di didattica a distanza noi classi terze e i         posti come meta da raggiungere il mondo che sognamo di
professori che ci stanno aiutando a preparare il nostro elaborato        vedere: ognuno di noi ha scritto un testo ispirato al monologo di
finale, o comunque lo si voglia chiamare, ci siamo impegnati             Eduardo Galeano “Derecho al delirio” intitolato “Soñando con
non solo a portare avanti i programmi previsti dai libri di testo,       mi mundo utópico…”, dove abbiamo descritto il mondo che un
ma soprattutto ad approfondire alcune tematiche particolari che          domani vorremmo abitare prendendo spunto anche dagli Obiettivi
ci riguardano da vicino, come l’ “Agenda 2030 per lo Sviluppo            per lo Sviluppo Sostenibile. Eccone alcuni…
Sostenibile”.
Durante le lezioni di spagnolo, noi alunni della classe 3B, siamo
stati invitati a riflettere bene in merito a cosa potrebbe accadere
se noi giovani al primo posto non ci mettessimo al lavoro
immediatamente per salvare il pianeta terra dalla rovina. Abbiamo
                                                                         “El mundo con
visto ad esempio un ipotetico telegiornale del 2050 presentato
da un famoso giornalista spagnolo, che spiegava la possibile             el que sueño...”
situazione, sia dal punto di vista positivo, “telediario utópico”, sia
                                                                         Di K. Orrillo
da quello negativo, “telediario distópico”.

                                                                         No se sabe cuándo y cómo será,
                                                                         Sigamos soñando con un mundo rico de armonía y paz,
                                                                         Hoy la humanidad llora de tristeza,
posti di campagna, più sicuri. Lì li aspettava una “host family”         De carencia,
ovvero una famiglia che, volente o nolente, aveva il compito             De miedo,
di ospitarli. Inoltre, abbiamo provato ad immedesimarci nelle            De injusticia,
loro vicende, per scrivere un breve racconto che riassumesse             De desigualdad...
ciò che avevano purtroppo dovuto affrontare e subire con il              Vamos a hacer volar los ojos más allá de la realidad y hacer que
coraggio di piccoli grandi “adulti”.                                     estos sueños se hagan verdad,
Importante è stato anche commentare vari poster molto                    Se requiere tiempo ,
interessanti che si riferivano alle campagne di sensibilizzazione        Pero quien dijo que se tiene que esperar para que suceda sin
sociale inglese dell’epoca. Suggestioni di un popolo che non             hacer nada ,
voleva arrendersi alla paura della guerra. Ad esempio quello             Se requiere tiempo para reaccionar a nuestro presente ,
delle donne che finalmente potevano avere anche loro un                  Tiempo para curar el mundo de nosotros mismos ,
ruolo nella società, prendendo il posto di lavoro degli uomini           Tiempo...
occupati al fronte. Osservando il manifesto alcuni particolari           Las cosas materiales no serán emociones ni un capricho,
mi hanno colpito e vale la pena sottolinearli:                           Los derechos no serán solo letras escritas por el gobierno ,
Le donne che stanno costruendo un’enorme scritta “Women”,                Sino verdaderos derechos en los cuales podemos estar seguros
proprio una metafora del loro nuovo ruolo nella politica                 que podemos vivir como humanos,
economica della nazione. Alle loro spalle invece c’è la                  Los vivos disfrutarán de estar en vida y los muertos llorarán de
guerra, rappresentata da un missile e dei camion. Poi c’è lo             alegría por haber vivido al máximo sus vidas,
slogan, che ha un ruolo centrale, da sempre, in ogni forma di            La justicia y la libertad serán el pan de cada día, ya no màs
propaganda: “There’s work to be done and a war to be won…                víctimas ni violencia en este mundo que poco a poco se apaga
NOW”, che tradotto significa: c'è del lavoro da fare e una               como una vela.
guerra da vincere… adesso.                                               Cada noche será inolvidable
                                                                         Cada dia será luz.
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                                         intercultura

Cartellonando:
Cartelloni virtuali su Gaudì                                                                           dei ragazzi della 3B G. ALESSI

Collectivité, Confiance e Futur:
Tre parole,
tanti significati                                           di Giulia Ye

Su proposta della professoressa di Francese la classe 2° A ha
scritto i significati soggettivi di alcune parole che in questo
momento, molto difficile, hanno acquisito una “metamorfosi”
in base allo stato d’animo con cui stiamo vivendo questa
quarantena. Le parole che prima per tutti potevano avere
un significato superficiale, oggi come oggi sono parole che
trasmettono tanto. Le tre parole che hanno assunto questo
cambiamento e a cui ciascuno di noi ha dato il proprio
significato sono: collectivité (collettività), confiance (fiducia), futur
(futuro).

 Collectivité (colletivitá)                         Confiance (fiducia)                      Futur (futuro)
 Pour moi la collectivité est la force, et          La confiance est une chose importante    Le futur est une chose inconnue, on ne
 une chose très importante. Parce que               parmi les amis, dans la famille mais     sait jamais ce qui se passera le suivant.
 est un moment important surtout pour               aussi dans les professeurs. Il est une   C’est bizarre, il y a des gens qui veulent
 le médecin et le personnel médical,                chose importante, la confiance est de    que le futur arrive bientôt, d'autres
 seulement la collectivité des gens peut            ne trahir pas vos amis ou autres gens.   gens ne veulent pas que le futur arrive.
 surmonter les difficultés, par exemple             Par exemple, maintenant nous faisons     J'appartiens au deuxième type, mais tout
 comme maintenant.                                  confiance aux médecins.                  le monde se bat
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Il tifo che fa bene…
Progettiamo un
percorso in quarantena

“Il tifo che fa bene”, solidale e sociale
Le classi prime della Scuola Secondaria di 1° Grado G. Alessi, iscritte al progetto “TUTTI IN GOAL” hanno continuato il percorso
didattico in una versione semplificata e unificata, “Il Tifo che fa bene”, Solidale e Sociale. Gli alunni hanno approfondito il tema e
realizzato messaggi di supporto, motivazione e solidarietà all’Italia.
luglio 2020
                                                                                                                     pagina 32     numero 1
                                       sport

Meglio il “tifo”che il coronavirus!!!
…per tutti gli insegnanti, che si stanno        Io tifo per tutti noi che stiamo                 …tutte le persone che ci stanno aiutando
impegnando per farci avere una buona            dimostrando di esser una grande                  in questo periodo tra cui i poliziotti e
didattica anche in queste circostanze;          squadra ognuno nel suo ruolo con spirito         i carabinieri che ci stanno aiutando
che ogni giorno si attivano con tutti i         di sacrificio stiamo facendo ognuno quel         a rispettare le norme di sicurezza ma
mezzi a loro disposizione per stare vicini      che può e sono solidale con le persone           soprattutto per infermieri e i dottori.
a noi alunni; che stanno cercando in            che non possono andare al lavoro ,un             Io sono solidale con tutte le persone che
ogni modo di farci concludere l’anno al         grazie di cuore a chi sta raccogliendo           hanno dovuto smettere di lavorare e con
meglio.                                         fondi per chi ne ha bisogno.                     tutte le persone a cui è morto un caro a
di C. Alatri                                    di V. Cavalchini                                 causa di questo coronavirus.
                                                                                                 Io sto con tutti i ragazzi che sono dovuti
                                                                                                 rimanere a casa e interrompere tutte le
…gli infermieri e i volontari della Croce       …i paesi del terzo mondo che a causa di          loro attività tra cui sport, teatro.
Rossa che aiutano e soccorrono le               questa emergenza sanitaria si trovano in         di V. Demaria
persone ammalate mettendo a rischio             difficoltà perché non hanno abbastanza
ogni giorno la loro vita e quella delle loro    strutture ospedaliere, apparecchiature e
famiglie, per salvare la vita di persone        personale sanitario per guarire i malati e i     Io sto con i parenti delle vittime
che neanche conoscono. Dovremmo                 contagiati di coronavirus.                       decedute, con tutte quelle persone che
ringraziarli ogni giorno per quello che         SONO SOLIDALE CON chi in questo                  hanno perso qualcuno a cui tenevano, io
fanno, per l’amore che mettono nel              periodo ha perso lavoro o non lavora,            sto con tutte quelle persone che devono
loro lavoro e per il bene che regalano al       perché il loro futuro è incerto cioè non         combattere con il dolore per la perdita di
nostro paese                                    sanno quando potranno riavere il loro            un caro, di un amico, di un parente, o di
di F. Anzuinelli                                normale stipendio, per mantenere loro e          un conoscente. Io sto con le persone che
                                                in caso anche la loro famiglia.                  stanno soffrendo per non aver potuto
                                                IO STO CON gli artisti e i cantanti che,         dare un ultimo saluto a chi è venuto a
…tutti gli italiani, ognuno in qualche          durante questo periodo noioso perché             mancare. Io sto, e sono vicina a chi ha
modo sta affrontando questo periodo             non si può uscire di casa o vedersi con          perso un caro, e che deve sopportare
difficile con grande forza... Dobbiamo          gli amici, ci hanno animato le serate con        questo dolore, il dolore di perdere
essere uniti e farci forza gli uni con gli      le loro canzoni.                                 qualcuno a cui si vuole bene, io sto con
altri. I sono solidale con tutte le persone     di F. Frascella                                  chi ha bisogno di conforto, di conforto
che hanno perso il lavoro in questo                                                              che possa sconfiggere il dolore che si
brutto periodo e che sicuramente sono                                                            prova in questa situazione. Io sto con
tanto preoccupate per il futuro. Io sto gli     …medici ed infermieri che ogni singolo           chi avrebbe bisogno di un abbraccio, ma
infermieri e i dottori che si sono trovati ad   giorno sacrificano la loro vita per salvarci,    non può averlo.
affrontare un brutto periodo e che hanno        …la scuola perché ci permette di fare le         di S. V. Cerioni
salvato tante persone che rischiavano di        videolezioni e farci sentire tutti più vicini,
morire.                                         …tutti i cittadini che stanno andando
di G. Viglione                                  avanti nonostante tutto,                         IO STO CON tutti quelli che pensano
                                                …tutti noi perché stiamo dimostrando di          sempre positivo e ti danno sostegno
                                                essere una squadra perché insieme c’è            nei momenti di tristezza e rabbia come
…la mia classe perché sa stare insieme          la faremo ed infine TIFO soprattutto per         parenti, amici, e con gli insegnanti che
anche in queste difficoltà.                     L'ITALIA perché so e sappiamo che c’è la         cercano sempre di rallegrare i loro alunni.
Io sto con tutte le famiglie e le persone       farà andando avanti senza mai crollare!!!        Dobbiamo lottare e continuare a credere
generose che anno donato soldi ai               di G. Braccini                                   che ce la faremo, comportiamoci tutti
bambini e a tutti coloro che ne avevano                                                          come una grande squadra che presto
bisogno.                                                                                         trionferà!!!
di Re. Cabugos                                                                                   di V. Vittoria
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