CONSIGLIO COMUNALE DEL COMUNE DI NOLA DEL 11 /1/2021

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CONSIGLIO COMUNALE DEL COMUNE DI

       NOLA DEL 11 /1/2021

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PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – Segretario procediamo con
l’appello.
Si procede all’appello nominale.
SEGRETARIO COMUNALE – Allora assenti De Lucia Enzo e Mauro Anna Claudia.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – Allora vi risaluto di nuovo,
buongiorno a tutti, siamo in sessione straordinaria di consiglio comunale, su richiesta
dell’opposizione è stato convocato il consiglio comunale per la trattazione della
proposta sulla nuova ubicazione dell’università Parthenope. Prima di passare alle
comunicazioni volevo dirvi che il secondo capo posto all’ordine del giorno ossia
l’approvazione dei verbali della seduta precedente purtroppo non è stato possibile
perché non sono stati pubblicati quindi questo capo lo stralciamo e lo portiamo al
prossimo… lo rinviamo al prossimo consiglio. Consigliere Scala prego.
CONSIGLIERE SCALA – Presidente buongiorno.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Si.
CONSIGLIERE SCALA – Buongiorno a tutti, grazie. Io ho sottoscritto naturalmente
la petizione presentata dall’opposizione, ma ne può dare lettura gentilmente? Perché
non ricordo bene tutti i capi, non ne ho una copia.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Si certo, prima di entrare…
CONSIGLIERE SCALA - Vorrei che lei ne desse lettura integrale, grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Quando entriamo nell’ordine del
giorno ne do lettura.
Fuori microfono.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Sì. Allora per quanto concerne le
comunicazioni…
Fuori microfono.

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Punto 2 all'odg. Comunicazioni.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Segretario provvediamo a
mandare il link? Va bene ok provvediamo a inviare il link, ok? Allora visto che
siamo nelle comunicazioni volevo rendervi… enunciarvi questa nota che mi è
pervenuta in settimana a me, al sindaco e alla segretaria da parte del consigliere
Conventi, il quale consigliere comunale, facente parte del gruppo consiliare Nola
Democratica mi comunicava la volontà di aderire al gruppo consiliare Nola In
Movimento, purtroppo non è stato possibile accogliere questa richiesta perché
l’articolo 81 prevede resistenza di un gruppo e quindi non può essere accolta per la
mancata esistenza del gruppo consiliare richiamato in oggetto nella nota. Da parte
mia questo era quanto riguardava le comunicazioni, poi se ci sono altri… altri
interventi passerei a questo punto… prego consigliere Barone.
CONSIGLIERE BARONE – Buongiorno, grazie presidente per la parola. Però io
prima di procedere, insomma, visto che c’è stata questa comunicazione del
consigliere Conventi, visto che non è stato possibile, ai sensi degli articoli del
regolamento del vigente consiglio comunale, procedere nella scelta, quindi nella
collocazione da lui indicata, volevo sapere in questo momento il consigliere Conventi
cosa e chi rappresenta ovviamente inteso come gruppo politico, grazie.
Fuori microfono.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - E questa qua, questa. Questa qua
giusto? Con le… sì.
Chiedo scusa, stavo parlando un attimo con la segretaria. Prego consigliere Conventi.
CONSIGLIERE CONVENTI – Posso? Allora la mia era una scelta, poiché ci sono
stati dei momenti in cui ho rivendicato una certa autonomia e anche libertà di
espressione che magari si discostavano da alcune linee della maggioranza, la mia era
una scelta maturata poi anche strategicamente per rinforzare la maggioranza e quindi
aiutare… cioè avere un’ulteriore capogruppo in maggioranza, visto che attualmente

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ne sono quattro, poiché la cosa non si è potuta fare resto nel gruppo Nola
Democratica, grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Grazie a lei consigliere Conventi.
Prego consigliere Parisi.
CONSIGLIERE PARISI – Buongiorno, grazie presidente. Consigliere Conventi non
scappare. No, ti devo… stavi…
Fuori microfono
CONSIGLIERE CONVENTI – Eh… non ho altre cose da dire, sono stato
disponibile.
CONSIGLIERE PARISI – Credo che sia veramente superficiale e banale una risposta
del genere. Hai fatto questa richiesta per avere un membro in più in conferenza di
capogruppo e questo significava per te libertà di pensiero e autonomia? Credo che
stai prendendo in giro una città intera. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Grazie consigliere Parisi, se non
ci sono altri interventi.
CONSIGLIERE SCALA – Un’osservazione.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Prego consigliere Scala.
CONSIGLIERE SCALA – Mi rivolgo soprattutto alla segretaria. Segretaria io ero
rimasta a quando il regolamento del consiglio comunale e il regolamento delle
commissioni riportava l’articolo relativamente alla partecipazione alla tornata
elettorale, cioè basta che una lista abbia partecipato… eh, sarà vecchio allora… abbia
partecipato alla tornata elettorale per poter aderire a quella… a quella lista. Ora non
lo so, evidentemente l’ultima modifica mi è sfuggita, ma io ero rimasta a quello…
Fuori microfono.
CONSIGLIERE SCALA – No, no, no fino all’ultima… l’ultima legislatura che c’è
stata qua, chiamiamola legislatura è stato così. Basta… non è che…
SEGRETARIO COMUNALE – C’è l’articolo…
CONSIGLIERE SCALA - …non è che ci deve essere già un gruppo?
SEGRETARIO COMUNALE – No, no c’è l’articolo di...

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CONSIGLIERE SCALA - Allora questa è una forzatura perché poi non c’è una
libertà democratica di scelta, perché devi andare dove sta già un gruppo costituito…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Un po’ di silenzio per favore.
CONSIGLIERE SCALA – …e non è normale.
SEGRETARIO COMUNALE – C’è l’articolo di riferimento che disciplina la
fattispecie, io ho parlato direttamente col consigliere Conventi e l’articolo di
riferimento, l’articolo che disciplina la fattispecie fa riferimento all’esistenza di un
gruppo, poiché il gruppo in questo momento non c’è ma c’è la lista, avevo detto al
consigliere di, comunque, formalizzare la domanda che risultava incompleta perché
non riportava l’accettazione del presentatore della lista, quindi non è che non può
farlo. La procedura non era completa per cui abbiamo parlato direttamente col
consigliere in maniera tale che ci guardiamo bene la cosa e vediamo anche se ci sono
dei pareri in merito del Dait e niente e ci esprimiamo adesso in maniera completa e
definita nel momento in cui acquisiamo poi… all’atto della domanda è necessario
acquisire l’accettazione del presentatore della lista.
CONSIGLIERE PARISI – Dottoressa…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Aveva chiesto di intervenire il
consigliere Iovino.
CONSIGLIERE PARISI – Cioè quindi è una domanda inaccettabile, dottoressa
quindi è una domanda inaccettabile, non è possibile esaminarla al di la della
motivazione che…
SEGRETARIO GENERALE – No, no non è completa in questo momento…
CONSIGLIERE PARISI – Quindi è inaccettabile?
SEGRETARIO GENERALE - …perché manca l’accettazione, il gruppo… il
regolamento parla di esistenza del gruppo, poiché il gruppo in questo momento non
esiste, la fattispecie… se volete vi leggo…
CONSIGLIERE PARISI – Perdonatemi solo per chiarimento, lì dove il consigliere
Conventi o domani chiunque di noi potrebbe…
SEGRETARIO GENERALE – Dovesse optare…

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CONSIGLIERE PARISI – No, se è corredata dall’accettazione del presentatore della
lista ciò è possibile? Aderire ad un…
SEGRETARIO GENERALE – Allora nel caso di… faccio un esempio di quello che
si è verificato qui.
CONSIGLIERE PARISI – Sì.
SEGRETARIO GENERALE – Abbiamo avuto il consigliere Barone che è confluito
nel gruppo misto, in quel caso l’articolo di riferimento del nostro regolamento…
CONSIGLIERE PARISI – E bhé è tutt’altro.
SEGRETARIO GENERALE - …disciplina la fattispecie non prevede l’accettazione.
CONSIGLIERE PARISI – E’ chiaro perché il gruppo…
SEGRETARIO COMUNALE - Quindi la domanda non deve essere corredata
dall’accettazione del presentatore della lista.
CONSIGLIERE PARISI – In questo caso?
SEGRETARIO COMUNALE - In questo caso la fattispecie non è prevista però si
parla di esistenza di un gruppo quindi andiamo per esclusione, poiché il gruppo in
questo momento non c’è perché il consigliere che faceva parte di quel gruppo è
confluito in un altro gruppo, per cui si fa riferimento alla lista e esigiamo all’atto
della presentazione della domanda l’accettazione del presentatore della lista perché…
CONSIGLIERE PARISI – Dottoressa avuta l’accettazione si può costituire in quel
gruppo?
SEGRETARIO COMNUNALE - Sì.
CONSIGLIERE PARISI – Ok, grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE -                      Allora se non ci sono altri
interventi direi di passare al… di passare al capo numero 3.

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3° punto all’ordine del giorno: “Università Parthenope, nuova ubicazione ”.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Consigliere Scala lei mi chiedeva
la lettura della proposta?
Fuori microfono.
CONSIGLIERE SCALA – Sì, è chiaro perché…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Della richiesta, della richiesta di
consiglio giusto?
CONSIGLIERE SCALA – Sì, sì non me la ricordo…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Allora i sottoscritti consiglieri
comunali visto l’articolo 9 comma 1 bis del vigente regolamento di consiglio
comunale chiedono alla signoria vostra la convocazione del consiglio comunale
straordinario per la trattazione del seguente argomento. Università Parthenope nuova
ubicazione.
Fuori microfono.
CONSIGLIERE SCALA – Questa è la proposta di delibera…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE -                      No, questa è la richiesta di
consiglio, la proposta di delibera penso che la relazionerete, cioè la relazionerà
qualcuno…
Fuori microfono.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Ah, ok, ok. Allora prego
consigliere Trinchese.
CONSIGLIERE TRINCHESE – Buongiorno a tutti. Proposta di deliberazione per il
consiglio comunale richiesto con nota del 14/12/2020, per la discussione del seguente
punto da porre all’ordine del giorno. Università Parthenope, nuova ubicazione.
Premesso che nel centro storico della città di Nola esistono immobili di proprietà
comunale e statale di grandissimo pregio storico ed artistico il cui recupero attraverso
la ristrutturazione e il loro risanamento conservativo concretizzerebbe senza dubbio
ipotesi reali di sviluppo economico, sociale, commerciale e di rigenerazione urbana

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per la città e per l’intero territorio. Che a tal fine il comune di Nola con deliberazione
di giunta comunale numero 210 del 2 dicembre 2015 ha promosso iniziative di
valorizzazione del patrimonio pubblico, volte allo sviluppo economico e sociale
presentando all’agenzia del demanio una proposta di recupero dell’immobile dell’ex
caserma Cesare Battisti attraverso il cambio di destinazione d’uso dell’area su cui
insiste la caserma. Che al fine di consentirne future utilizzazioni il comune di Nola,
con la delibera sopra citata, di concerto con l’agenzia del demanio, ha impresso al
bene la destinazione d’uso: attrezzature collettive, compatibile con la tipologia
costruttiva dell’immobile di grandissimo valore storico e monumentale per la città di
Nola. Che in particolare oltre alla destinazione d’uso della caserma Cesare….
audio assente
…contesto comprensivo oltre delle citate aree su cui insiste la caserma Cesare
Battisti e dell’area denominata Piazza D’Armi, anche dell’area di proprietà comunale
ex Casermette che nel piano regolatore generale risultavano classificate con
destinazione urbanistica zona H, attrezzature di interesse comunale. Che con la
variante urbanistica definitivamente approvata con la deliberazione di consiglio
comunale numero 10 del 5 aprile 2016 le aree sopra citate e contraddistinte al foglio
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classificate con destinazione urbanistica zona G 2 attrezzature di interesse collettivo.
Che siffatta destinazione, zona G, con precipua destinazione d’uso ad università ed
attività universitarie, è stata impressa proprio al fine di distinguerla dal punto di vista
urbanistico dalla zona H che invece limita il ventaglio di proposte di utilizzazione
degli immobili in essa ricadenti, ad attrezzature di interesse comunale che per altro
sembrano escludere la possibilità di realizzare in dette zone strutture di interesse
sovra comunale quale l’università.
Considerato che l’università rappresenta da sempre per il territorio che la ospita
simbolo non solo di cultura ma anche di prospettive di sviluppo virtuoso sia dal punto
di vista urbanistico che sociale ed economico, che senza dubbio l’insediamento
dell’università a Nola rappresenta una prospettiva che oggi più che mai merita di

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essere colta, di rilancio culturale che si manifesta anche attraverso il riempimento di
esistenti vuoti urbani all’interno del centro urbano che garantirebbe un ordinato
sviluppo urbanistico della città, mediante il recupero di siti di notevole importanza
storica e di sicuro interesse artistico, necessario a conservare intatto, anzi a rafforzare
anche lo spirito di identità storico nel quale l’intera comunità si riconosce. Che varie
associazioni, Associazioni Amici del Marciapiede, Associazione Nolana Giordano
Bruno, Assofelix, Campo dei Fiori, Civitas, Comitato Difesa Acqua Pubblica…
Contea Nolana, Extra Moenia, Isde Medici per L’Ambiente sezione Nola, e Musa,
costituitesi in un comitato denominato Movimento per Nola, hanno sollecitato più
volte, senza esiti sostanzialmente riscontrabili, il sindaco, ad intervenire ed orientare
le scelte dell’università anche in considerazione delle prospettive di sviluppo sociale
ed economico della città di Nola, che ad oggi purtroppo dobbiamo constatare che
nonostante sia trascorso più di un anno dalla manifestazione di interesse pubblicata
dall’università Parthenope per la scelta del suolo per realizzare la sede universitaria di
Nola, il sindaco Minieri, gli assessori competenti e i consiglieri di maggioranza non si
sono fatti parte attiva per indirizzare l’università interessata ad investire nella nostra
città verso scelte coerenti con il tessuto urbanistico esistente, in grado di rilanciare il
centro storico e innescare quel processo di rigenerazione di cui la città ha estremo
bisogno, così come non hanno mai ritenuto di coinvolgere sino ad oggi l’opposizione
consiliare nella discussione relativa all’insediamento dell’università a Nola. Che
l’esito di queste scelte, se infausto, peserà per decenni sullo sviluppo della nostra
comunità, non solo dal punto di vista urbanistico ed edilizio, ma anche commerciale,
di attività di servizio ed artigianato, si pensi ai tanti locali sfitti nel centro urbano che
potrebbero trovare nuove forme di utilizzo, soprattutto in un momento come quello
che stiamo vivendo di grandissima trasformazione delle attività e dei mestieri che
hanno rappresentato le fondamenta sulle quali dal dopoguerra ad oggi si è sviluppata
l’economia del nostro territorio. Che sarebbe stato indispensabile promuovere un
percorso partecipativo con le associazioni culturali e di categoria pure sollecitato dal
Movimento per Nola ma, nostro malgrado, mai effettivamente realizzato neanche

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nell’ottica dell’urbanistica concertata e non contrattata aderente allo scenario
culturale europeo degli Sleeping Giant, i Giganti Dormienti in tema di rigenerazione
urbana e riduzione di consumo di suolo, principi ormai consolidati anche nella
legislazione urbanistica italiana e che tengono conto, ritenendoli imprescindibilmente
complementari e connesse, le valutazioni di tipo urbanistico e quelle di sviluppo
sociale ed economico di un territorio. Che non risulta siano stati proposti dal comune
di Nola i tanti siti che sarebbero potuti risultare idonei per la destinazione
universitaria, ma il cui restauro conservativo risulterebbe al tempo stesso necessario
per avviare l’agognata rigenerazione urbana del nostro territorio.
Ritenuto che per la città di Nola, come detto, recuperare i vuoti urbani all’interno del
centro cittadino sarebbe condizione necessaria ancorché non sufficiente per
promuovere non solo lo sviluppo urbanistico ma anche quello economico e sociale,
non soltanto della nostra comunità cittadina ma di quella dell’intero territorio per il
quale Nola da secoli è il punto di riferimento quotidiano in materia di formazione
culturale, commercio, servizi, artigianato ed attività di produzione. Che l’azione
dell’amministrazione comunale sia in buona fede, non risulta assolutamente
sufficiente essendosi rivelata l’interlocuzione con l’università assolutamente non
incisiva ai fini della tutela degli interessi del comune di Nola, se valutata ai fini di una
prospettiva di sviluppo edilizio urbanistico ed economico della città. Che anche la
nota da ultima inviata dal sindaco Minieri all’università Parthenope in data 24
dicembre 2020 appare anche agli occhi della comunità come l’ennesima azione
piratesca che non rende onore all’autorevolezza con la quale l’amministrazione
comunale e per essa il sindaco, dovrebbe portare avanti la propria azione finalizzata
al rendere effettivamente per Nola occasione di sviluppo l’insediamento della sede
universitaria. Che l’amministrazione comunale, ha ancora la possibilità per il bene
della comunità che rappresenta, di sollecitare e favorire la scelta di far utilizzare
all’università Parthenope siti di proprietà comunale essendo la procedura di
manifestazione di interesse posta in essere dall’università ancora rivedibile e/o
revocabile. Che fermo restando l’interesse primario alla realizzazione di una struttura

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idonea per gli scopi da conseguire, l’università, deve tener conto degli interessi già
sopra descritti della città in funzione anche del dovere costituzionale teso alla leale
cooperazione a cui sono tenuti gli enti avente natura pubblica che si sostanzia anche
attraverso il raggiungimento di obiettivi che benché distinti siano comunque
complementari quale la crescita culturale della città che si concretizza anche con il
recupero di siti storici che rappresentano la memoria e l’identità di un popolo. Che è
interesse dell’amministrazione comunale prima di rilasciare il permesso di costruire
per la realizzazione della sede universitaria in zona H, considerare la legittimità del
titolo rilasciato, considerata altresì la possibilità per i proprietari del suolo ed anche
per l’università una volta ottenuto il definitivo titolo abilitativo, di proporre se
successivamente annullato dal Tar, azioni di risarcimento danni al comune di Nola.
Che oltre alla circostanza sopra evidenziata dove emergono immobili di proprietà
comunale e statale ricadenti in zona G2 del prg, la cui destinazione principale è quella
della realizzazione di sedi universitarie e post universitarie diversa dalla zona H ove
possono essere insediati soltanto attrezzature di tipo comunali per il rilascio di
permesso di costruire individuato in zona H, a quanto è dato sapere, sarebbe risultato
indispensabile, ai fini del rilascio del permesso di costruire avente ad oggetto la
realizzazione della sede universitaria, ricorrere all’ipotesi legislativa del permesso di
costruire convenzionato, il che lascia presumere la non completa sufficienza
dell’esistenza degli standard previsti per legge, per la realizzazione nella zona
prescelta di via Madonna delle Grazie della sede universitaria Parthenope.
Tutto ciò premesso, considerato e ritenuto i consiglieri comunali di opposizione
formulano la seguente proposta di deliberazione. L’amministrazione comunale si
impegna a verificare la legittimità del permesso di costruire in via di rilascio ed
avente ad oggetto la realizzazione della sede universitaria della Parthenope in via
Madonna delle Grazie, anche ai fini della previsione nel piano regolatore generale
vigente di zone del piano regolatore comunale espressamente destinate alla
realizzazione di attrezzature di interesse collettivo sovra comunale e più
specificatamente attrezzature universitarie e post universitarie. Riesaminare la

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sussistenza di un interesse anche pubblico nel rilasciare il permesso di costruire
convenzionato. Tenuto conto del grosso peso veicolare e di traffico già esistente sulla
zona e delle previsioni di espansione edilizia del vicino ospedale Santa Maria della
Pietà che andrebbero a pesare ulteriormente sui già precari standard urbanistici che
servono l’intera zona, e dei quali non può tenersi conto ai fini dell’ordinato sviluppo
del territorio. Intraprendere con l’università Parthenope un’azione istituzionale
incisiva ed autorevole che non si risolve in una semplice mediazione istituzionale, ma
che coinvolga il demanio se necessario per la caserma Cesare Battisti, e il Ministero
dell’università e della ricerca al fine di garantire il rinnovo di eventuali termini,
assolutamente non perentori, entro i quali l’università dovrebbe entrare nel possesso
di strutture di proprietà. Tenuto conto anche della circostanza che allo Stato i corsi
universitari sono tenuti in strutture di proprietà comunale giusto comodato d’uso
stipulato tra il comune di Nola e l’università Parthenope, per altro a costo zero per
l’università con il quale il comune ha messo a disposizione l’auditorium situato nella
Gescal di Nola e la sala Ottaviano Augusto di via Merliano. Proporre all’università la
realizzazione della sede universitaria nell’area delle ex Casermette di proprietà del
comune di Nola la cui realizzazione risulterebbe idonea per lo scopo che la stessa si
prefigge, perché centrale, adiacente al centro storico, ben servita l’area parcheggio,
vicino alla stazione ferroviaria su binari e su gomma e che ben si presta ad un
eventuale ampliamento futuro della sede universitaria.
In tal caso il comune di Nola in qualità di proprietario dell’intera area denominata ex
Casermette si impegna a cedere a titolo gratuito all’università Parthenope, le
Casermette al fine di realizzare la sede universitaria di Nola con l’impegno fin d’ora
di derogare, se necessario, gli standard urbanistici vigenti. L’università Parthenope si
impegna a riqualificare l’intera area verde circostante l’ex Casermette già di proprietà
del comune di Nola, e a manutenerla per un certo numero di anni a proprie spese in
relazione del quadro economico esecutivo dell’intervento. L’università si impegna
altresì a garantire la fruizione del parco cittadini per lo stesso numero di anni in cui è
obbligato a manutenerlo. Il parco resta di proprietà del comune di Nola che sarà

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tenuto alla manutenzione del verde, scaduto il termine di obbligo per l’università di
manutenerlo. Solo con questa scelta si preserverà l’identità storica del tessuto urbano
della città di Nola diffondendo e tutelando la memoria della cultura e degli
accadimenti succedutesi nei secoli sui nostri territori garantendo così una
rigenerazione urbana che potrà essere il volano di sviluppo economico e sociale
dell’intera comunità. Ho finito.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Allora ha chiesto di intervenire il
sindaco. Ha chiesto la parola il sindaco, prego sindaco.
SINDACO – Buongiorno a tutti. Prima di entrare nel merito della questione della
sede universitaria volevo fare una considerazione di carattere personale. Prima cosa
volevo sapere se il leader dell’opposizione ancora riconosce l’amministrazione che ha
appena lasciato perché spesso quando parliamo della vecchia amministrazione…
voglio sapere se il leader dell’opposizione il consigliere Trinchese riconosce ancora
l’operato dell’amministrazione precedente perché quando dice che noi non
ascoltiamo in questo caso… quando dice che noi non ascoltiamo voglio solo
ricordare quello che successe per la caserma Battisti dove non era nel programma
elettorale, non avete ascoltato nessuno, e avete agito autonomamente al di fuori da
quello che era il vostro impegno con i cittadini, per cui dire a noi che non ascoltiamo
i cittadini e l’associazione mi sembra quanto meno fuori luogo.
Poi ho visto delle rappresentazioni sui social che mi hanno lasciato l’amaro in bocca,
mettere l’allocazione dell’università e metterla vicino alla mia attività mi sembra una
cosa veramente fuori luogo perché a parte che io non ho mai rinnegato di fare
l’imprenditore, faccio l’imprenditore e posso fare il sindaco perché non ho nessun
conflitto di interessi con l’attività amministrativa, non faccio impresa, faccio poco o
quasi niente professionista, non mi interessa di Gigli per cui la mia attività di sindaco
è sicuramente scevra da ogni commissione con l’attività politica, forse devo sperare
che se viene l’università si conosceranno nell’università e festeggeranno nel luogo
dove si sono conosciuti e quindi spero di fare qualche matrimonio di quelli che si
sono conosciuti all’università, questo potrebbe essere un vantaggio, non l’avevo…

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non l’avevo visto. Quindi io, come mi ha spesso invitato il consigliere Trinchese sono
a capo dell’amministrazione non il capo dell’amministrazione. Nel passato si è agito
diversamente ma forse spesso lo rinnegate.
Passiamo alla questione dell’università. L’università ha fatto una manifestazione di
interesse, all’indomani del mio insediamento, io mi sono insediato il 9 luglio, la
manifestazione degli interessi si chiudeva di lì a un mese, quindi noi non avevamo
neanche la possibilità di fare un’offerta progettuale, dopodiché sia in pre dissesto che
in dissesto e voi dovreste saperlo bene perché siete navigati della politica, noi
cessioni a titolo gratuito non ne possiamo fare, rischieremo di fare un danno erariale,
non so perché la… comunque… quando il rettore è venuto in città io ho fatto vedere
alcuni immobili che noi potevamo cedere o anche vendere all’università tra cui la
scuola San Severino, se l’università ha ritenuto che non erano idonee quelle sedi o
con i tempi non ci stavano noi sicuramente non possiamo fare ingerenza nell’attività
di un ente anche terzo che viene a investire sul territorio. La politica progetta la città
quando fa il piano regolatore e l’architetto Trinchese adesso in qualità di architetto ce
lo dovrebbe insegnare.
CONSIGLIERE TRINCHESE – Dopo te lo insegno.
SINDACO - Grazie. Quando fa il piano regolatore stabilisce lo sviluppo futuro della
città, fare oggi una ingerenza sulle scelte di allocazione di un privato o di un ente
terzo su dove vuole fare la sua… significa cambiare le regole del gioco e io le
definirei quasi un’estorsione politica dire io non ti do la concessione se tu non fai
quello che dico io, se noi abbiamo stabilito che quel suolo… potrebbe anche non
essere compatibilmente… io non entro nel merito io la gestione non la faccio, io
faccio l’attività politica non faccio la gestione della macchina amministrativa, la
gestione tocca all’ufficio comunale, per cui se il suolo non è compatibile la
concessione il dirigente la deve fare è responsabile lui di quello che fa. Per quanto
riguarda fa un passaggio nella richiesta che noi abbiamo ceduto a titolo gratuito gli
immobili comunali per fare l’attività, questa è stata un’attività politica di questa
amministrazione perché quando il rettore è venuto sul nostro territorio ha detto che

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aveva la possibilità di far diventare Nola sede universitaria a condizione che i corsi
cominciassero quest’anno. Noi ci siamo dati da fare per mettere la documentazione a
posto per cedere questi immobili però non li abbiamo ceduti proprio a titolo gratuito
perché l’università si è fatta carico di tutte le utenze, le manutenzioni, la pulizia di
questi immobili e l’uso degli immobili non è esclusivo ma è condiviso con i cittadini
per cui possiamo fare tutte le attività compatibilmente con gli impegni dell’università
in questi due anni in questi immobili quindi la cessione non è totale per la… non è
una cessione totale ma è una cessione parziale di questi immobili. Infatti ho parlato
col vescovo per vedere proprio se possiamo fare anche delle messe nell’auditorium.
Quindi abbiamo messo a disposizione… in cambio di queste attività abbiamo
sottoscritto con l’università un protocollo di intesa in cui il comune all’articolo 5 farà
parte della cabina di regia per la gestione delle attività dell’università anche per la
formazione… anche per la scelta delle offerte formative che l’università farà.
Dopodiché mi chiedo come mai l’opposizione non ha mai chiesto ancor prima di un
consiglio comunale nessuna commissione consiliare per fare queste proposte, vi siete
ricordati solo dopo che le hanno fatte le associazioni di cittadini forse l’avreste potuto
pure fare voi, invece di fare la richiesta di consiglio comunale avreste pure potuto
fare all’indomani della chiusura della manifestazione di interesse o durante la
manifestazione di interesse, delle richieste di commissioni consiliari per discutere di
questo argomento che poteva essere…
Fuori microfono.
SINDACO – Eh, ma anche l’opposizione può fare delle proposte…
CONSIGLIERE TRINCHESE - Infatti stiamo qui per questo.
SINDACO - Eh certo ma la proposta…
CONSIGLIERE TRINCHESE – L’opposizione ti ha portato in consiglio comunale
l’università…
SINDACO – Sì.

                                                                                        15
CONSIGLIERE TRINCHESE - …altrimenti ce la trovavamo a via madonna delle
Grazie manco saperlo, l’opposizione quando ha ritenuto giusto fare la commissione
ha fatto la commissione consiliare…
SINDACO – Sì.
CONSIGLIERE TRINCHESE - …controllo e garanzia dove sono le commissioni
della maggioranza? Questo ti dovresti chiedere non quando io devo fare la
commissione. c’era molta confusione.
SINDACO – Se avevi a cuore questo problema che lo volevi…
CONSIGLIERE TRINCHESE – Io ho a cuore tutti i problemi che riguardano la città
di Nola sindaco non quale si e quale no.
SINDACO – Sì.
CONSIGLIERE TRINCHESE – Forse tu hai a cuore solo alcuni problemi, questa è la
verità.
SINDACO – Mi dici quali?
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Vabbè, però…

CONSIGLIERE TRINCHESE – No, ma non mi interessa in questa sede…
SINDACO – Eh, no tu hai fatto… hai fatto…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – Consigliere…
CONSIGLIERE TRINCHESE - …concentrati su quello che…
SINDACO – Hai fatto un’illazione che…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE -                            Un attimo solo, allora
cortesemente, allora uno, per cortesia a tutti i consiglieri non abbassiamo le
mascherine, due, non ci accavalliamo con gli interventi facciamo prima terminare chi
sta esponendo l’argomentazione e poi dopo… se no diventa un dibattito e da casa si
capisce poco o niente, grazie. Prego sindaco.
SINDACO – Volevo… stavo dicendo quindi se il consigliere dopo nel suo intervento
mi dice quali sono i miei interessi io sono pronto a discutere. Quindi le regole del
gioco vanno stabilite prima, se io stabilisco quale è l’assetto urbanistico del territorio

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non lo posso cambiare, lei che ha una famiglia che fanno gli imprenditori mica io
vengo a stabilire voi… voi scegliete il suolo, se è compatibilmente con le attività che
ci volete fare la fate.
CONSIGLIERE TRINCHESE – Posso presidente?
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Sì, prego.
CONSIGLIERE TRINCHESE – L’assetto urbanistico del territorio già è scelto, il prg
vigente…
SINDACO – E’ vigente.
CONSIGLIERE TRINCHESE - …già ha individuato quella zona come zona H che ci
azzecca…
SINDACO – E se lei ritiene…
CONSIGLIERE TRINCHESE - …la mia famiglia, gli imprenditori, che c’entra, che
c’entra.
SINDACO – Ma se io vado a fare… se io faccio un’attività su un suolo che è
urbanisticamente conforme a quella che è la mia richiesta datemi la…
CONSIGLIERE TRINCHESE – Il suolo lì non è conforme quindi l’attività…
SINDACO – E allora come io ho fatto il ricorso… io personalmente come ho fatto
ricorso a vostro cambio di destinazione e uso della cosa, fatelo, e io questo è il ricorso
che ho fatto al cambio di destinazione d’uso della caserma Battisiti che io ritenevo
che era illegittima e che oltretutto l’iter non è neanche perfezionato, voglio dire io
non ho nessun interesse che venga fatto là, tanto è vero che io in data…
CONSIGLIERE TRINCHESE – 24.
SINDACO - …no oltre a quella che ho scritto… ah? No il 28, il 28 di dicembre ho
scritto al dirigente, il 28 di dicembre ho scritto al dirigente di verificare… ecco qua in
data 28 dicembre ho scritto al dirigente in merito al rilascio del pdc per la costruente
sede universitaria della Parthenope alla luce delle manifestazioni dell’associazione
cittadina la prego volesse… conto… in considerazione prima del rilascio del pdc le
rimostranze fatte dalle stesse e valutare bene tutti gli impatti che la stessa avrà sul
territorio in termini di traffico veicolare, parcheggio, eccetera sempre nel rispetto

                                                                                        17
della normativa e dei regolamenti urbanistici vigenti. Questo l’ho scritto io al
dirigente   perché   io   non    ho…     io   non    posso    entrare   nella   gestione
dell’amministrazione, io posso fare solamente la programmazione politica e la
programmazione politica va fatta nel momento in cui si fa il piano regolatore, penso,
poi se è diverso non lo so.
CONSIGLIERE TRINCHESE – Da questo punto di vista sei fortunato perché il
piano regolatore già esiste quindi già è programmato che in quella zona l’università
non ci può andare perché la zona è H, H.
SINDACO – E allora di che parliamo, non ci possiamo andare.
CONSIGLIERE TRINCHESE – Ok.
SINDACO – Se non può andare allora…
CONSIGLIERE TRINCHESE – Sindaco noi siamo qui oggi perché con te vogliamo
tutelare la città…
SINDACO – Ma io ho lo stesso interesse.
CONSIGLIERE TRINCHESE - …per noi sarebbe molto più semplice sposare la
vostra idea di università via Madonna delle Grazie perché significherebbe
rappresentare un nuovo fallimento di questa amministrazione perché tutto quello che
hai detto in campagna elettorale sul centro storico, sulla rivitalizzazione del
commercio, il centro storico crolla.
SINDACO – Si ma non possiamo pensare di prendere le… non possiamo prendere…
pensare di prendere sempre i frutti dalla stessa pianta, noi dobbiamo costruire la città
che sia più vivibile a 360 gradi per cui non è appena arriva la mucca da mungere
come pensavate per il Vulcano come pensavate per il CIS è arrivata la mucca da
mungere facciamo l’assalto alla baionetta. Voglio dire siamo d’accordo, se quel suolo
non è conforme all’attività possiamo andare via, vediamo il dirigente si prende le sue
responsabilità.
CONSIGLIERE TRINCHESE – E allora… allora parliamo solo di questo che è
secondario noi stamattina siamo qui per la scelta politica.

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SINDACO – La scelta politica dovevamo parlare quando avete fatto il piano
regolatore non adesso.
CONSIGLIERE TRINCHESE – A noi… la scelta politica. Il piano regolatore
prevede che in quella zona non ci può essere l’università.
SINDACO – E allora non ci può andare.
CONSIGLIERE TRINCHESE – Dimenticati il piano regolatore, noi siamo qui per
indirizzare la città in scelte politiche coerenti con il tessuto urbanistico della città
stessa.
SINDACO – E allora voglio dire se non è urbanisticamente conforme di che stiamo
parlando, che facciamo gli illeciti amministrativi noi.
ASSESSORE GIAMPIETRO -               Si, ma io voglio dire una cosa al consigliere
Trinchese…
Fuori microfono.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Assessore… assessore lei deve
chiedere la parola però…
ASSESSORE GIAMPIETRO – Eh, scusami.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - …e mi chiede la parola, ok. No,
perché ragazzi.. no, cerchiamo di portare un po’ di ordine in aula. Assessori,
cortesemente gli assessori al posto degli assessori, i consiglieri al loro posto se no
invertiamo l’ordine dell’aula, dai e senza abbassare le mascherine.
Fuori microfono.
CONSIGLIERE TRINCHESE - …è… comunale… le scuole sono elementare,
materne e medie…
SINDACO – E dove stanno…
CONSIGLIERE TRINCHESE - …scuola… comunale.
SINDACO – E quindi a questo punto se… il dirigente…
CONSIGLIERE TRINCHESE - Il dirigente entra in gioco dopo l’aspetto tecnico, noi
siamo qui per l’aspetto politico, poi ci sono le altre zone, zona F, zona H di interesse
comunale, dove sono previste… zona F convenzionale… università… zona H…

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CONSIGLIERE BRUSCINO – Presidente chiedo scusa vorremmo capire anche noi.
CONSIGLIERE TRINCHESE - Sto facendo, mi sto confrontando col sindaco sulla
cosa…
CONSIGLIERE BRUSCINO - Se lo fai come intervento così quanto meno siamo
edotti tutti.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Allora gli interventi cortesemente
da posto…
CONSIGLIERE TRINCHESE – Chiedo scusa presidente questa cosa me la riservo
per il mio intervento di dopo in modo che anche al consigliere Bruscino renderò noto.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Ok, vi chiedo scusa se ripeto di
nuovo le stesse cose vi prego di essere, come dire, rispettosi sia negli interventi che
nelle prenotazioni e soprattutto di chi fa l’intervento di non accavallarci, di non
sovrapporci con gli interventi, prego consigliere… no, un attimo c’è l’assessore
Giampietro.
ASSESSORE GIAMPIETRO – No, volevo dire solo questo, il consigliere Trinchese
fa riferimento a quella delibera del consiglio comunale numero 10, io le dico che ad
oggi come diceva pure il sindaco Minieri a tutt’oggi preme un ricorso del TAR su
quell’area e nell’atto deliberativo, scusami carissimo, finisco e poi… non sono
richiamati e forse non sono stati acquisiti i dovuti pareri obbligatori in particolare per
il regime vincolistico si intende sull’immobile quindi parliamo della ex legge Bottai
1089 e sull’area la 431 dell’85, quindi addirittura su quella variante non gode
neanche della procedura Vas e della procedura Via quindi stiamo parlando di una cosa
un po… quindi quella… come diceva prima il sindaco quella procedura che voi avete
già fatto con quella delibera non è stata mai portata a termine, quindi questa è una
cosa che…
CONSIGLIERE TRINCHESE - Presidente chiedo la parola.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Prego, prego consigliere.

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CONSIGLIERE TRINCHESE – Mi fa piacere che l’architetto all’urbanistica Nando
Gianpiero finalmente esce allo scoperto e apre bocca sulla questione università. È
stato.
ASSESSORE GIAMPIETRO – Sono sempre disponibile consigliere Trinchese.
CONSIGLIERE TRINCHESE – Non ho detto che non è disponibile, io parlo in
italiano…
ASSESSORE GIAMPIETRO - Eh, no sono sempre disponibile a un confronto.
CONSIGLIERE TRINCHESE – Io parlo in italiano e non ho detto che lei non è
disponibile.
ASSESSORE GIAMPIETRO – Io sono sempre disponibile.
CONSIGLIERE TRINCHESE – Presidente sto parlando.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Cortesemente.
CONSIGLIERE TRINCHESE – Mi fa piacere che il consigliere quindi ha avuto
coraggio ed esce allo scoperto perché è stato invitato in commissione controllo e
garanzia per la presenza, quando è stato invitato anche il comitato, lui mi ha chiamato
dicendo che non aveva la delega al Puc, gli ho spiegato che non era una commissione
sul Puc ma era una commissione semplicemente su questa nuova ubicazione della
sede universitaria a Nola. Quello che dice stamattina non è molto corretto anche se
c’è un ricorso in atto, la preposizione del ricorso non sospende la legittimità della
delibera, quindi questo non va assolutamente con quello di cui stiamo discutendo
stamattina. Grazie. Mi riservo per l’intervento di dopo.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Un attimo, vuole replicare giusto
un minuto l’assessore. Mi sembra doveroso, giusto un minuto.
ASSESSORE GIAMPIETRO – Che io sono sempre disponibile, ci metto la faccia,
sono una persona trasparente e limpida quindi quello che dice il consigliere mi
dissocio assolutamente.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Grazie assessore prego consigliere
Parisi.

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CONSIGLIERE PARISI – Grazie, però assessore Giampietro, la disponibilità o non
disponibilità qua parliamo di diritto. L’esecuzione di una delibera di consiglio
comunale per non avere… per non produrre effetti dovrebbe essere sospesa, e
purtroppo per sfortuna vostra che non vi siete documentati, la mancanza di tutti i
documenti è una presa d’atto che lei ha fatto perché quei documenti mancano e
quindi è una cosa certa, ma l’esecuzione, gli effetti di quella delibera non sono
assolutamente sospesi e vi invito a dichiararlo e a farlo verbalizzare lì dove voi
ritenete che gli effetti di quella delibera siano sospesi. Premesso questo volevo dire al
sindaco, ma ci spieghi almeno, forse non abbiamo avuto la capacità, io ieri ho ripreso
il tuo programma elettorale estrapolando diciamo un capitoletto che poi mi riserverò
dopo nell’intervento, ma per rivalutazione del centro storico quando parli di Piazza
D’Armi e immagini… allora nel tuo programma elettorale che hai rappresentato i
cittadini i quali ti hanno dato la fiducia che stai tradendo? Che stai tradendo,
perdonami ma mi devi consentire questo termine, non credo in mala fede, ma la stai
tradendo, ti dico anche la mia, la stai tradendo perché tu in realtà parli di
rivalutazione del centro storico dal punto di vista sociale, culturale, economico in
modo particolare ti immagini Piazza d’Armi come la cartolina della città, sono delle
belle parole ma che rimangono su un pezzo di carta e non dai oggi in questa
occasione, ma solo per collegarci e restare nel tema, in questa occasione la
dimostrazione di quello che hai detto. Allora la domanda sorge spontanea, era per
ottenere consensi che rappresentavi Nola come un giardino pieno di fiori? Dimostralo
con i fatti. Quello che tu hai appena dichiarato in risposta alla lettura della proposta
fatta dal consigliere Trinchese ti sei dato la zappa sui piedi perché in realtà tu dici…
la scelta doveva essere fatta nel passato, ma il consigliere Trinchese ti ha risposto che
il prg non prevede quel tipo di destinazione, per cui prendi atto e poi il tuo dirigente ti
ha fatto presente che la categoria di appartenenza di quell’area non prevede
l’ubicazione dell’università, quindi di quel servizio? Non ti è chiaro? Ti vedo che ti
gratti…
SINDACO – No, no.

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CONSIGLIERE PARISI - Perdonami io non sono un tecnico, quindi voglio dire,
chiedo… però voglio… non ho capito…
Fuori microfono.
SINDACO – Non hai proprietà di linguaggio…
CONSIGLIERE PARISI – Non riesco a parlare, non so parlare bene, non mi spiego
bene? Te lo devo dire in altri termini, io… guarda Gaetano a me non mi fa
impressione nulla, ma te lo dico seriamente, sta di fatto solo una cosa, che avete
scritto soltanto delle favole in questo programma elettorale, no ma senza che dici a
Salvatore… devo parlare e mi devi ascoltare…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Vuole replicare? Vabbè il sindaco
vuole replicare, se…
CONSIGLIERE PARISI – …se mi vuoi ascoltare se no te ne puoi anche andare.
Quindi voglio dire, poi credo che non ti abbia fatto nessuna affermazione offensiva io
ho semplicemente preso il vostro programma elettorale e ho dato lettura di quello che
voi avete… sono passati 18 mesi non avete portato a termine un punto, in modo
particolare rileggiti il punto di Piazza D’Armi quando parli di cartolina della città.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Grazie consigliere Parisi, la parola
al sindaco.
SINDACO – Immagino che la lettura l’hai fatta attentamente perché se l’hai fatta
attentamente dovresti vedere che nelle Casermette avevamo previsto di farci un ente
fiera e quindi un’attività commerciale sovra comunale quindi in quel programma non
gliel’avremmo potuta dare all’università altrimenti… per quanto riguarda Piazza
D’Armi lo sai bene che stiamo interloquendo col demanio per farci la piazza, se vuoi
fate una commissione e vi illustro tutte le attività, abbiamo fatto il primo incontro con
piazza d’Armi, abbiamo fatto un’idea progettuale che non era quella fatta in
precedenza perché in precedenza era stata fatta un’idea progettuale per 12 milioni di
euro quindi vi rendete conto che non si può fare e non si può manutenere abbiamo
ridotto l’entità del costo, abbiamo fatto il primo progetto, abbiamo interloquito con il
demanio, la sovrintendenza non era soddisfatta del tipo di progetto, ne stiamo

                                                                                         23
facendo un altro che con l’assessore penso che la prossima settimana andremo a
discutere al demanio. Per cui noi… il nostro obiettivo è quello di mettere in ordine
piazza D’Armi, ma mettere in ordine anche le Casermette, se hai letto il programma
elettorale allora per mantenere fede al nostro programma elettorale dovremmo farci
un ente fiera alle spalle nella Casermetta e non nell’università. Questa è un’attività
sovra giunta per cui se voi ritenete che la zona H non sia compatibile con
quell’attività che si voglia fare su quel suolo, ma io sono il primo… io non faccio la
gestione, io faccio la politica, la gestione… ma queste attività… queste sono
attività…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Consigliere Parisi non risponda
mentre sta parlando.
SINDACO – Gliel’ho definita prima, questa è un estorsione politica, io voglio dire…
non posso dire io ti ricatto perché non ti do la concessione, non ti faccio… se la
concessione è dovuta gliela diamo, ma se non è dovuta noi il consiglio comunale lo
possiamo sospendere pure adesso perché che state dicendo, andiamo a stabilire che
noi non dobbiamo fare degli atti illegittimi, ma di che parliamo, voglio dire stiamo
parlando di niente perché se il dirigente da la concessione… rilascia il pdc è
responsabile lui dell’attività che fa, sicuramente non è responsabile l’attività politica,
l’attività politica è nella programmazione, non è nella gestione, cioè secondo me in
questi anni il concetto tra la linea di demarcazione tra gestione e programmazione è
venuta un poco a mancare, noi dobbiamo rientrare nei canoni della normalità, noi
dobbiamo fare la programmazione, la gestione tocca farla ai dirigenti, forse questo
negli ultimi anni lo avete dimenticato.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Prego consigliere Parisi.
CONSIGLIERE PARISI – Allora premesso che noi qua stamattina stiamo per la
programmazione, due, non credo che il nostro atteggiamento di stamattina o la
richiesta di questo consiglio comunale sia una forma di ricatto verso chi, cosa, o
quando per dare o meno il titolo abilitativo, due, parli di atti leciti e non illeciti, di atti
leciti, possibili, ammissibili, ti devo ricordare ancora una cosa… una volta quello che

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ti ho detto nel precedente consiglio comunale che forse eri distratto, dove ti ho
invitato a verificare il rilascio di alcuni titoli abilitativi che hanno avuto diverse
istruttorie all’interno dello stesso ente, quindi te lo ribadisco un’altra volta, quindi
non… di versare ciò che noi ti diciamo a noi, perché oggi la maggioranza sei tu…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Consigliere Parisi rimaniamo
nell’ordine del giorno.
CONSIGLIERE PARISI – …perdonami, non siamo noi. Parli di proprietà di
linguaggio, esordisci dicendo che fai l’imprenditore parlando di matrimoni,
ironizzando su un argomento così importante, così importante e ancora una volta
dimentichi che sei il sindaco di una città così importante e che equivali
semplicemente ad un amministratore di condominio, uguale, uguale, quindi per
cortesia io in primis, io in primis, lo riconosco presidente, nel tema, e affrontiamolo
con la dovuta… cerchiamo di ironizzare poco, se no altrimenti andiamo oltre,
quindi…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Grazie.
SINDACO – Ti pare normale se l’associano che io…
CONSIGLIERE PARISI - …rispetto con rispetto perché credo che con te ho avuto
sempre rispetto e penso di meritarmelo, grazie.
SINDACO – Se fate… se fate traspirare che io ho qualche interesse per portarlo
vicino casa mia l’università…
CONSIGLIERE PARISI – Ma ti ho detto questo! Ma ti ho detto questo! Lo stai
dicendo tu…
SINDACO - …e vedi…
CONSIGLIERE PARISI - … non mi sono permesso di dirti questo…
SINDACO – …e vedi le fotografie postate sui social, io ho fatto delle considerazioni
di carattere personale, mi rincresce.
CONSIGLIERE TRINCHESE – Ma chi mette le fotografie si prende delle
responsabilità personali…
SINDACO – L’ho detto, l’ho detto…

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CONSIGLIERE TRINCHESE - …che c’entra in questo contesto.
SINDACO – …nelle premesse…
CONSIGLIERE TRINCHESE – Che c’entra.
SINDACO – …siccome io penso di essere trasparente ho detto nelle premesse faccio
delle considerazioni di carattere personale, sono dispiaciuto di quello che è successo,
che sui social possa apparire una cosa del genere che non è assolutamente vera perché
oltretutto se proprio… faccio ancora una considerazione di carattere personale, se
dovesse venire l’università in quella zona, io non lo so se ci verrà, non ci verrà,
sicuramente a me no mi porta nessun beneficio ma mi può portare solo un danno in
termini di …
CONSIGLIERE PARISI – Ma non stiamo qua per ragionare della tua attività
imprenditoriale, credimi, ma non era nostro interesse stamattina mettere…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Consigliere, consigliere…
CONSIGLIERE PARISI – …ma non fare così, in realtà stai facendo delle
affermazioni…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Consigliere Parisi.
CONSIGLIERE PARISI - …perdonami…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Consigliere Parisi…
CONSIFGLIRE PARISI – …dove tu stai facendo domanda e risposta…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Consigliere.
CONSIGLIERE PARISI - …però noi non ti abbiamo proprio messo in discussione.
SINDACO – Ma è consentito di averlo… ho detto è una premessa di carattere
personale.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - No, allora chiedo scusa sia al
sindaco che e consigliere Parisi un attimo solo.
SINDACO – Non sono delle considerazioni né di carattere politico, né…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Sindaco.
SINDACO – Ho detto delle considerazioni di carattere personale.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Sindaco.

                                                                                     26
SINDACO – Siccome penso di essere trasparente…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Sindaco.
SINDACO - …ho fatto una considerazione anche di questo tipo, mi rincresce che su
alcuni social siano apparse queste cose perché…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Sindaco.
SINDACO - …è un attacco personale che secondo me non mi merito…
CONSIGLIERE PARISI – No.
SINDACO - …perché non ho nessun interesse a fare questa cosa.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Sindaco.
SINDACO – Che poi parliamo dell’allocazione urbanistica della…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Cortesemente possiamo portare il
dibattito in aula in riferimento alla proposta dell’università e non su questioni
personali.
CONSIGLIERE PARISI – Posso concludere?
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - No…
CONSIGLIERE PARISI – Sei stato…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - …consigliere Parisi, no, basta.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Todisco. Prego consigliere Todisco.
CONSIGLIERE PARISI – Sei stato fuori luogo.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Dopo, dopo.
CONSIGLIERE TODISCO – Salve, buongiorno a tutti. Io vorrei cercare di riportare
un attimo il discorso su quel tavolo di responsabilità amministrativa che ci compete e
forse anche in un minimo di pudore, forse non è chiaro il perché oggi siamo qui, non
si tratta di andare a verificare o meno o ad essere ingerenti nei confronti
dell’università. Noi oggi siamo qui perché da buoni amministratori cerchiamo di
apportare un vantaggio a quella che è la nostra città, che l’università vada in un posto
piuttosto che in un altro voi potreste dirmi… non è competenza nostra perché poi è il
privato che va ad investire, da amministratori io vi dico che invece ne abbiamo la
totale responsabilità in quanto in questo consesso come in altri stiamo rappresentando

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