COMUNE DI NUORO CONSIGLIO COMUNALE DEL 27 LUGLIO 2020

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COMUNE DI NUORO
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                             CONSIGLIO   COMUNALE
                               DEL 27 LUGLIO 2020

a cura dell’I.D.N. S.n.c.                           1
INDICE DEGLI INTERVENTI
                   CONSIGLIO COMUNALE 27/07/2020
                                           •   INGEGNER SERRA                  51
        PUNTO UNO O.D.G.: INTERRO-
                                           •   PRESIDENTE                      55
        GAZIONI E INTERPELLANZE.      3
                                           •   SINDACO                         55
•         CONS. FADDA P.              3    •   PRESIDENTE                      60
•         PRESIDENTE                  4
                                               PUNTO TRE O.D.G.: APPRO-
•         ASSESSORA PIRAS             4
                                               VAZIONE PIANO DI PROTE-
•         PRESIDENTE                  8
                                               ZIONE CIVILE MONTE ORTO-
•         CONS. FADDA P.              8
                                               BENE.                           60
•         ASSESSORA PIRAS             9
                                           •   CONS. ZOLA                      60
        PUNTO DUE O.D.G.: AUDIZIONE
                                           •   PRESIDENTE                      61
        AMMINISTRATORE UNICO SO-
                                           •   ASSESSORA PIRAS                 61
        CIETÀ È COMUNE.               9
                                           •   ARCHITETTO CAPPELLO             61
•         INGEGNER SERRA              10   •   INGEGNER SCANU                  62
•         PRESIDENTE                  13   •   PRESIDENTE                      63
•         INGEGNER SERRA              14   •   SINDACO                         63
•         PRESIDENTE                  16
                                               PUNTO      QUATTRO    O.D.G.:
•         CONSIGLIERA BRAU            17
                                               APPROVAZIONE PIANO DELLE
•         PRESIDENTE                  18
                                               ALIENAZIONI E DELLE VALO-
•         CONS. FADDA P.              18
                                               RIZZAZIONI       IMMOBILIARI
•         CONS. BRODU                 18
                                               TRIENNIO 2020-2022: RICOGNI-
•         PRESIDENTE                  20
                                               ZIONE IMMOBILI DI PROPRIETÀ
•         INGEGNER SERRA              20
                                               COMUNALE NON STRUMEN-
•         CONS. BRODU                 30
                                               TALI ALL’ESERCIZIO DELLE
•         CONS. MONTESU               30
                                               FUNZIONI ISTITUZIONALI, SU-
•         PRESIDENTE                  33
                                               SCETTIBILI DI ALIENAZIONE
•         CONS. PORCU                 33
                                               E/O     VALORIZZAZIONE,    AI
•         INGEGNER SERRA              34
                                               SENSI DELL’ART. 58 DEL D.L.
•         PRESIDENTE                  37
                                               N.112/2008 CONVERTITO CON
•         INGEGNER SERRA              37
                                               MODIFICAZIONI NELLA LEGGE
•         CONS. MONTESU               37
                                               N. 133/2008.                    63
•         INGEGNER SERRA              38
•         CONS. BRODU                 42   •   SINDACO                         64
•         INGEGNER SERRA              42   •   PRESIDENTE                      65
•         CONS. SIOTTO G.             44   •   CONS. CATTE                     65
•         PRESIDENTE                  51

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                 Ad ore 16 il SEGRETARIO procede all’appello dei Consiglieri; è presente solo il
Presidente, la seduta non è valida.
                 Ad ore 16 e 30 si procede con la trattazione del primo punto all’ordine del
giorno.
                 PUNTO      UNO     ALL’ORDINE        DEL     GIORNO:      INTERROGAZIONI         E
INTERPELLANZE.
                 ANTENNE MONTE ORTOBENE.
                 La parola al Consigliere Fadda per l’illustrazione dell’interrogazione.
                 CONSIGLIERE FADDA P.
                 Signor Presidente, gentile Assessora Piras, su sollecito e segnalazione di un
gruppo di abitanti del Monte Ortobene sono stato chiamato ad approfondire un
episodio che merita la nostra attenzione per i suoi risvolti politici ed ambientali della
nostra città.
                 La zona in questione è la regione Cuccuru Nieddu, in cima al Monte Ortobene
di proprietà del Comune di Nuoro.
                 La zona conosciuta a torto o a ragione dove svettano le antenne di diversi
emittenti, compagnie e società, in particolare in uno spazio di questa le
amministrazioni precedenti hanno concesso in uso l’installazione di un ponte radio
ripetitore, con un canone annuale da pagarsi anticipatamente entro il mese di
gennaio di ogni anno di riferimento.
                 L’area in questione è stata oggetto di tutta una serie di subentri e di vendite, da
Radio Luna alla società Pubbliluna Sc, alla società cooperativa che gestisce Radio
Padania, fino all’anno 2013 alla società Prais Srl.
                 Non entro eccessivamente nel merito di aspetti contrattuali, anche se tanti
passaggi mi lasciano perplesso. Mi chiedo se sia normale che una concessione
comunale venga passata da un soggetto all’altro senza che l’ente ne sappia nulla, se
non a cose avvenute.
                 Chiedo anche, ma non mi soffermo, se tutte queste società stiano regolarmente
corrispondendo i canoni su cui sarà interessante ritornare.
                 Politicamente però mi soffermo al giorno d’oggi alle settimane precedenti la
presente, dichiarandomi particolarmente favorevolmente colpito dalle parole lette
sulla stampa locale qualche mese fa proprio da parte dell’Assessore Rachele Piras
su La Nuova Sardegna, oggetto di un appassionante dibattito politico da decenni.
                 “Il punto più panoramico del nostro Monte - diceva interpretando la posizione
dell’amministrazione cittadina - non può essere rappresentato da una selva di ferro e

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fili”, coltivando addirittura il sogno dell’eliminazione completa in un futuro non troppo
prossimo.
                 Dalle segnalazioni dei cittadini mi consta invece che da qualche settimana sulla
zona pubblica in questione svetti una nuova antenna nell’area nota e che addirittura
la stessa sia ben più alta del palo sostitutivo da parte della società Prais.
                 Sviscerando la notizia ho trovato solo una determinazione dirigenziale,
precisamente la numero 147 dello scorso 30 aprile 2020 del settore gestione delle
risorse patrimonio recante “accertamento di entrata a carico della società Prais per
canoni di concessione (...) ragguagliato alla coesistenza di emittenti ospiti - annualità
2020”.
                 Chiedo: c’è traccia di un progetto da parte della società di una concessione del
Comune di Nuoro che autorizzi la realizzazione di lavori di sostituzione per una
nuova antenna? E ancora: i lavori fatti sono compatibili con la ZPS, Zona di
Protezione Speciale? Ma sopratutto politicamente, Assessore, non trova questa
eventuale nuova realizzazione in palese contraddizione con le dichiarazioni rese a
mezzo stampa qualche tempo fa?
                 La ringrazio.
                 PRESIDENTE
                 Prego Assessora può rispondere.
                 ASSESSORA PIRAS
                 Ringrazio il Consigliere Paolo Fadda perché con le sue interrogazioni dà modo,
spunto di porre l’attenzione di volta in volta su diverse questioni inerenti la nostra città
e quindi tiene alta l’attenzione utile per l’esercizio democratico delle funzioni.
                 Vi sono due chiarimenti da mettere in evidenza, il primo è relativo al
concessionario, cioè al soggetto che ha in concessione l’area; il secondo è relativo
all’infrastruttura e alle opere eseguite oggetto dell’interrogazione.
                 Per quanto riguarda il primo punto, cioè i chiarimenti rispetto al soggetto che ha
in concessione l’area, è vero lei chiede di non entrare nel tecnicismo, però in questo
momento è opportuno farlo.
                 Con atto repertorio 5438 dell’8 gennaio 1996 l’Amministrazione Comunale
concedeva in uso alla società Pubbliluna Snc di Trombotto e Delogu con sede in
Dorgali, un’area di metri quadri 5 in regione Monte Ortobene, località Cuccuru
Nigheddu, che è la parte più alta del Monte Ortobene, per l’installazione di un ponte
radio ripetitore verso il pagamento di un canone annuo da versarsi anticipatamente,
allora fissato in lire 550 mila, oggi fissato in euro 1.301,18.

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                 Con nota protocollo 52837 del 12 ottobre 2007, il servizio patrimonio prevedeva
comunicare alla società Pubbliluna Snc il debito relativo ad annualità.
                 Per cui proseguono tutta una serie di controlli, annualità 2004/2007, fino ad
arrivare al punto in cui la società Pubbliluna dichiara di aver venduto la propria
postazione, costituita da traliccio e cabina, a Radio Padania.
                 Quindi la società Pubbliluna vende a Radio Padania, con sede legale in via
Passerini 13 Monza, subentrando pertanto nel contratto di concessione di cui trattasi.
                 Con nota protocollo numero 35741 del 7 settembre 2015, la società Radio
Padania provvedeva a comunicare al servizio patrimonio di aver ceduto la postazione
sita in regione Monte Ortobene alla società Prais srl.
                 La società Prais con nota protocollo 35742 del 7 settembre 2015, provvedeva a
comunicare l’avvenuto pagamento del debito pregresso.
                 Allo stato attuale quindi dagli uffici mi comunicano che è tutto in regola.
                 Da un punto di vista giuridico si tratta ovviamente di normali operazioni
commerciali, in quanto sono afferenti alla cessione d’azienda o di un ramo
appartenente ad essa.
                 Un fenomeno diffuso per far fronte a particolari problematiche inerenti le
imprese e i contratti da essa conclusi.
                 Si ricorda che da un punto di vista giuridico per effetto della cessione d’azienda
il cosiddetto cessionario, quindi l’acquirente, subentra nei contratti aziendali stipulati
per l’esercizio dell’azienda stessa, Art. 2558 Codice Civile.
                 Questo per quanto riguarda il riferimento al concessionario.
                 Per quanto riguarda l’infrastruttura di cui lei lamenta l’installazione di un nuovo
traliccio piuttosto che di una nuova antenna, in data 5 aprile 2018 è pervenuta tramite
piattaforma Suape un’istanza, Dua 9735, relativa a opere di manutenzione ordinaria
di traliccio porta antenne, a firma del signor Federico Cancarini, legale
rappresentante della società Prais srl.
                 Sono stati attivati due endoprocedimenti: uno che è il parere urbanistico, l’altro
che è il parere paesaggistico.
                 Per quanto riguarda il parere urbanistico nell’istanza è stato presentato
l’allegato nel quale viene evidenziato attraverso la compilazione dei campi che
trattasi di manutenzione ordinaria di impianto esistente.
                 Ho stampato il documento in modo tale che possa visionarlo, ma credo che
glielo possa mettere a disposizione. Comunque nel caso il documento è qua.
                 Trattasi appunto di manutenzione ordinaria di impianto esistente, di cui

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all’autorizzazione 157 del 7 giugno 1983.
                 Autorizzazione per lavori di manutenzione ordinaria prodotta anche qua in
copia.
                 L’istanza dichiara quanto segue: “non è necessario acquisire l’autorizzazione
paesaggistica in quanto l’intervento è esente ai sensi della Legge Regionale numero
9/2017 e del DPR numero 31/2017.
                 Aree ZPS, cioè Zone di Protezione Speciale. Per l’intervento di cui trattasi non è
prevista la necessità di acquisire la valutazione di incidenza, in quanto trattasi di
manutenzione ordinaria.
                 Opere ricadenti in area vincolata ai sensi della Legge 394/1991 - che è la legge
quadro sulle aree protette - per l’intervento di cui trattasi non è prevista la necessità
di acquisire il titolo abilitativo relativo al vincolo, in quanto trattasi ancora di
manutenzione ordinaria.
                 Quindi si può affermare, per quanto dichiarato dal tecnico della società, non
sussistono vincoli in quanto sono solo ed esclusivamente opere di manutenzione
ordinaria”.
                 Per quanto riguarda il parere paesaggistico è stato presentato l’allegato A28,
nel quale vengono evidenziati che trattasi di manutenzione ordinaria di impianto
esistente, quindi non di nuovo impianto.
                 Le rammento inoltre che il regolamento del piano di gestione della ZPS,
ricordando ancora che l’ente di gestione non è ad oggi una personalità giuridica di
diretta emanazione comunale, ma esercita Regione Autonoma della Sardegna
ancora un controllo, quindi di fatto tutti coloro i quali dovessero installare un nuovo
impianto, un’antenna, dovrebbero allo stato attuale, nelle more dell’approvazione del
regolamento della ZPS, che è nella fase di studio presso la Regione Autonoma della
Sardegna,                   Ministero   dell’Ambiente,    chiedere   l’autorizzazione   direttamente
all’Assessorato all’Ambiente, quindi alla Regione Autonoma della Sardegna.
                 Nella lettura della richiesta di intervento, perché lei mi chiede: esiste un
progetto? esiste un’istanza tramite lo sportello Suape, nella quale si dichiara che: “gli
interventi che abbiano finalità di consolidamento statico degli edifici, ivi compresi gli
interventi che si rendano necessari per il miglioramento o l’adeguamento ai fini anti
sismici, purché non comportanti modifiche alle caratteristiche morfo-tipologiche, ai
materiali di finitura o di rivestimento o alla volumetria e all’altezza dell’edificio,
passano direttamente con un procedimento zero giorni senza alcuna autorizzazione
paesaggistica”.

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                 Ancora, un altro elemento importante è che l’immobile è stato costruito prima
che sull’area fosse apposto il vincolo paesaggistico. L’apposizione del vincolo risale
al 2004, l’autorizzazione originaria risale al 1983.
                 Lei mi fa giustamente un appunto da un punto di vista politico, io ho fatto
sicuramente - ne sono profondamente convinta di questo - delle considerazioni
pubbliche relative alla volontà di smantellare le antenne dal Monte Ortobene.
                 Come lei ben sa io ho ricevuto una delega dal sindaco sul Monte Ortobene,
delega che mi sembra non conosce storia nelle amministrazioni precedenti, a
dimostrazione che codesta Amministrazione crede in un progetto importantissimo di
destinazione turistica del Monte Ortobene su cui stiamo lavorando da tutta la
legislatura, ma in maniera diretta, specifica negli ultimi 2 anni, dove c’è una volontà di
trasformare l’area in una destinazione turistica, che impone quindi la creazione di
quelle infrastrutture di ricezione, alberghiere, che danno un supporto a quella che è
tutta la politica della sentieristica, del trekking, della progettazione di mountain bike
che è stata affidata di recente, per cui stanno lavorando sulla mappatura dei sentieri
sempre con la destinazione turistica, che porta a fare una considerazione semplice:
le antenne non possono occupare lo spazio che occupano, nel senso che vanno ad
occupare lo spazio più bello e più alto del Monte Ortobene.
                 Abbiamo attivato un iter, un iter lungo ed importante, innanzitutto perché è un
iter condiviso, innanzitutto perché non si può oggi allo stato attuale andare contro
quelle che sono le regole di mercato.
                 Vi sono antenne, ripetitori che servono dei servizi essenziali, l’informazione
radiotelevisiva piuttosto che i ripetitori per le forze dell’ordine piuttosto che i ripetitori
per il 118.
                 Quindi il punto è sì togliere le antenne dal Monte Ortobene, ma farlo con un
approccio condiviso, individuando e costruendo un piano sull’elettromagnetismo,
sull’inquinamento elettromagnetico che comporta determinate risorse.
                 La sottoscritta ha già peraltro aperto delle interlocuzioni con il Ministero
dell’Ambiente, l’Ispra Ambiente nella persona del dottor Matteo Lerner, il quale mi ha
comunicato                  di   mettermi   in   contatto   con   gli   esperti   dell’Ispra   Ambiente
sull’elettromagnetismo.
                 Attivare un procedimento life, che è un procedimento di accesso ai
finanziamenti comunitari che finanziano anche lo studio della fattibilità, cioè come noi
possiamo spostare queste antenne dal Monte Ortobene e sopratutto dove...
                 Ribadisco la volontà politica, che non è un chiacchiericcio, non è una modalità

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per mettersi in evidenza, della necessità e del beneficio che probabilmente tutti ne
avremo se a fianco alla statua del Redentore si potesse vedere una montagna e non
un insieme di ferraglie.
                 PRESIDENTE
                 La parola al Consigliere Fadda per la replica.
                 CONSIGLIERE FADDA P.
                 Qualche considerazione veloce per dirmi in parte, ma solo in parte, soddisfatto
dalla risposta all’interrogazione.
                 Innanzitutto mi fa piacere che siamo in regola con i pagamenti, con il Suape,
con le istanze etc..
                 Mi soffermo però Assessore su due punti che nella sua risposta non mi
convincono. Il primo è riprendendo proprio ciò che parlava come secondo punto di
opere eseguite, mi dispiace su questo doverla contraddire.
                 Forse l’aspetto documentale nella parte istruttoria parla di manutenzione
ordinaria dell’impianto esistente, di fatto nella realtà in pieno lockdown quando i
nuoresi non si accorgevano di questo veniva posizionata una nuova antenna, un
nuovo traliccio, una nuova infrastruttura. Quindi questo mi dispiace non mi trova
d’accordo.
                 Forse dal punto di vista istruttorio la documentazione è a posto, se lei parla di
questo, però di fatto quell’impianto non è una manutenzione ordinaria, è un pezzo ex
novo che è stato aggiunto ed è un pezzo nuovo che supera addirittura il preesistente
anche in altezza.
                 Mi fa piacere poi che non servano autorizzazioni e quant’altro.
                 Concludo con una considerazione pubblica e politica che lei in maniera anche
abbastanza condivisibile citava. Colgo l’occasione anche per ringraziarla per il suo
interessamento per il Monte, che conosco e che in più di un’occasione ho anche
apprezzato.
                 Non si può andare contro l’iter di mercato, tanto meno spegnere segnali di forze
dell’ordine o di quant’altro, però obiettivamente, Assessore, se lei mi parla di segnale
in tutti i sensi, non solo di ripetitore, ma se lei mi parla di indirizzo politico che lei
anche in maniera condivisibile sta dando, francamente come primo gesto e come
primo atto, mi consenta con tutto il rispetto di vederla un’operazione un po’
contraddittoria questa e di continuare a vederla come tale.
                 Cioè la prima cosa che abbiamo fatto dopo queste dichiarazioni è sopra quella
casetta sistemare un nuovo traliccio.

a cura dell’I.D.N. S.n.c.                                                                       8
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                 Colgo la preoccupazione dei residenti e la vedo, condividendo la sua
prospettiva in un futuro non troppo prossimo sappia che quell’espressione mi piace,
di vedere a fianco al Redentore il punto più panoramico di quest’enorme patrimonio e
non una selva di fili, ma di fatto poi quest’inverno è stata sistemata una selva di fili ed
un nuovo traliccio.
                 PRESIDENTE
                 Una breve sintesi dell’Assessora.
                 ASSESSORA PIRAS
                 Le considerazioni e le affermazioni che fa sono sicuramente serie e molto
importanti. Se così fosse credo che dovrò disporre, così come farò alla fine
dell’interrogazione, una richiesta di verifica di sopralluogo urgente e una richiesta di
avvio dell’iter per la procedura di abuso avvenuta.
                 Questo è quello che io mi impegno a fare come spengo il microfono. La
ringrazio.
                 PRESIDENTE
                 Grazie, alle 17 si procederà al secondo appello.
                 Alle ore 17 il SEGRETARIO procede all’appello dei Consiglieri.
                 Il PRESIDENTE, constatato il numero legale dei Consiglieri, dichiara valida ed
aperta la seduta.
                 PRESIDENTE
                 Buonasera a tutti i presenti, consentitemi di ringraziare Guido Ramazzotti e i
dipendenti del Comune, a parte per il lavoro che svolgono ogni giorno e penso che
tutti tocchiamo con mano la loro presenza, ma sopratutto per quello che hanno fatto il
giorno dello scambio definitivo del passaggio dell’artiglieria, l’organizzazione di tutto il
lavoro per la giornata di cui sto parlando e per l’impegno che ci mettono sempre
quotidianamente.
                 Ci tenevo a fare questi ringraziamenti doverosi.
                 PUNTO DUE ALL’ORDINE DEL GIORNO: AUDIZIONE AMMINISTRATORE
UNICO SOCIETÀ È COMUNE.
                 Procediamo con l’audizione dell’amministratore unico società E’ Comune. Può
iniziare con l’illustrazione della relazione e poi procediamo come abbiamo fatto per la
precedente audizione con la garante dei detenuti, potrete fare le domande, magari
facciamo una serie di domande e poi risponde a tutte insieme o almeno ad una parte
l’ingegner Serra.
                 Saluto anche l’architetto Cappello che ci sarà per il prossimo punto, è già

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collegato per l’approvazione del piano di protezione civile Monte Ortobene.
                 Intanto la saluto e la ringrazio per la sua presenza, prego la parola all’ingegner
Serra.
                 INGEGNER SERRA
                 Buonasera a tutti. Siamo chiamati per dare una relazione, un’illustrazione
dettagliata dello stato gestionale, economico, finanziario, patrimoniale, progettuale
delle risorse umane della società E’ Comune Srl.
                 Come tutti sappiamo la società ha preso servizio il 1° gennaio 2019.
Precedentemente la società viene costituita ai sensi della deliberazione del Consiglio
Comunale N. 34 del 15.12.2017, la stessa fissava in maniera abbastanza chiara
quelli che erano gli obblighi di servizio pubblico universale che la propria società in
house dovrà assicurare attraverso alti standard quanti/qualitativi.
                 Il primo punto era l’universalità, cioè il servizio garantito per tutti gli utenti su
tutto il territorio, indipendentemente dalla loro posizione geografica, centro abitato e
nuclei distaccati, ai nuoresi in standard qualitativi.
                 Da questo punto di vista la società nei primi mesi di disservizio ha provveduto
per quanto riguarda la raccolta, all’aumento del territorio servito con il sistema porta a
porta, estendendo il servizio al comprensorio industriale di Prato Sardo, che in
precedenza era una zona non servita e nell’area vasta del Monte Ortobene servita
con cassonetti stradali.
                 In particolare per il Monte Ortobene sono stati acquistati e forniti i kit domestici
per il servizio porta a porta.
                 Nel servizio di spazzamento e diserbo c’è stata l’estensione e la copertura di
tutto il territorio comunale con interventi di pulizia certosina nelle strade e nelle piazze
di maggior pregio e utilizzo e la pulizia e il diserbo di tutti i quartieri urbani, con una
programmazione dei lavori fatta attraverso un crono programma, che era comunque
conosciuto e disponibile, che ha consentito di intervenire su tutte le aree del territorio,
in particolar modo nelle zone più importanti con continuità e anche con interventi
ripetuti nel corso del tempo.
                 L’altro elemento era la continuità, cioè non era prevista alcuna interruzione del
servizio al momento dell’entrata in vigore la disponibilità immediata di tutti i mezzi
tecnici operativi organizzativi per assicurare la gestione del servizio, a partire dalla
data di consegna dello stesso.
                 Che così è stato infatti, perché nel passaggio al metodo di gestione non risulta
alcuna interruzione del servizio ed è stata assicurata l’immediata disponibilità di tutti i

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mezzi tecnico operativi organizzativi dalla data di consegna del servizio, attraverso il
nolo di parte del parco macchine della cessante Nuoro Ambiente con l’integrazione di
7 automezzi nuovi, oltre a 12 autocarri per l’attività di spazzamento.
                 Ancora continuità del servizio durante tutto l’anno con recupero dei giorni di
festività nazionale.
                 Non c’è stato il recupero dei giorni di festività nazionale, c’è stato il servizio nei
giorni di festività nazionale. Cioè il servizio è stato assicurato nel corso dell’anno
senza soluzione di continuità con tutte le festività infrastrutturali lavorate.
                 Continuità e regolarità dei servizi avvalendosi di una struttura organizzativa che
consenta di monitorare lo svolgimento regolare delle azioni programmate, il
conseguimento... per far fronte a delle situazioni è stato attivato un numero verde...
addetti alla verifica del servizio a risoluzione delle problematiche impreviste.
                 C’è stata sicuramente la regolarità dei servizi con il monitoraggio dello
svolgimento regolare, relazioni programmate da parte della struttura organizzativa,
favorita in particolar modo dalla mia regolare e costante presenza per la verifica del
servizio e la soluzione delle problematiche impreviste.
                 Sulla qualità: più alto standard dei servizi con l’introduzione di prestazioni
aggiuntive e modalità di realizzazione dei servizi più adeguati alle esigenze degli
utenti, con l’introduzione di prestazioni aggiuntive quali l’incremento del servizio della
raccolta di ingombranti, che sono passate da 90 a 160 utenze servite
settimanalmente; l’introduzione del servizio settimanale di raccolta a prenotazione
degli sfalci; l’apertura degli ecocentri con una disponibilità oraria piena, cioè 38 ore
settimanali per ciascun ecocentro, garantendo la disponibilità alternativa: uno aperto
la mattina ed uno aperto il pomeriggio dal lunedì al venerdì e aperti
contemporaneamente il sabato mattina.
                 Poi l’introduzione del centro allargato con la variazione delle aree di raccolta per
tutte le aree centrali, l’ingresso della città, in corrispondenza delle scuole che
registravano intasamenti per la presenza di mezzi per la raccolta, dove entro le ore 7
e 30 del mattino vengono completamente liberate senza creare più nessun intralcio.
                 Nonché poi una raccolta dedicata anche per gli uffici pubblici istituzionali e le
scuole.
                 Questo è stato necessario perché gli ecocentri a disposizione erano ecocentri di
tipo A cioè che consente l’ingresso soltanto alle utenze domestiche.
                 Quindi l’ingresso delle utenze non domestiche in generale non è consentito
neanche attualmente. Lo sarà forse a breve, anzi lo sarà sicuramente a breve con

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l’apertura del nuovo ecocentro di Prato Sardo, che è quello a fianco all’ex mattatoio,
dove potranno conferire anche le utenze non domestiche.
                 Per le istituzioni pubbliche, uffici, scuole, sono stati di volta in volta organizzati
dei ritiri eccezionali e particolari del materiale cellulosico accumulato nel tempo o
anche per tutta una serie di apparecchiature RAEE, insomma veramente qualcosa di
importante credo.
                 L’altro punto che era indicato nella delibera del Consiglio Comunale era il
monitoraggio e il controllo, l’economicità, il maggior livello di servizio realizzato senza
integrare la previsione economica complessiva.
                 E’ stato assicurato sicuramente un maggior livello qualitativo e quantitativo del
servizio, con un risparmio della spesa complessiva di cui parleremo più avanti
quando esporremo i dati economici.
                 Veniva richiesto il monitoraggio e il controllo diretto sullo svolgimento del
servizio, verificando il rispetto degli obblighi contrattuali e normativi.
                 Sostanzialmente è stato effettuato con continuità con appuntamenti settimanali
dell’osservatorio,                     alla   presenza    del        dirigente   responsabile    dell’affidamento,
dell’Assessore all’Igiene Urbana, del direttore dell’esecuzione del contratto, dei
funzionari del settore ambiente e dell’amministratore della società, che ha di fatto
operato un controllo concomitante e di continua verifica.
                 In         aggiunta    a     questo   tutte    le     scelte    importanti   relativamente   alla
programmazione degli investimenti, ai servizi aggiuntivi, all’integrazione della pianta
organica sono stati sempre deliberati in assemblea dei soci.
                 Ultimo punto: trasparenza e informazione completa. Sottoscrizione di un
contratto di servizio dove (...) all’informazione su tutte le attività e procedure in uso.
                 Mi pare che sia stata sempre assicurata la disponibilità di informazione su tutte
le attività e le procedure in uso sia a livello qualitativo che quantitativo e di carattere
economico e naturalmente il libero accesso agli atti aziendali.
                 La sostenibilità ambientale infine e la riduzione degli impatti, l’incentivazione
delle raccolte differenziate e ricerca di soluzioni tecnologiche e gestionali innovative.
                 C’è stato il rispetto di tutte le prescrizioni legislative e autorizzate. La società è
regolarmente iscritta all’albo nazionale dei gestori ambientali alla categoria 1 classe
D, alla categoria 4 classe E e all’albo degli autotrasportatori in conto terzi ed è
costantemente alla ricerca di soluzioni tecnologiche gestionali innovative, consistenti
nell’incentivazione della raccolta differenziata e si è registrato un consistente
aumento per la percentuale della raccolta differenziata, che è passata dal 70,02/03

a cura dell’I.D.N. S.n.c.                                                                                      12
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della fine del 2018 al 74,33 nel 2019 in media e sta registrando un continuo
incremento, ancorché debolmente rallentato nei mesi dell’emergenza epidemiologica,
ma attualmente si attesta al 76,5.
                 Quindi senza nessuna programmazione dedicata e particolare sono stati
rispettati per intero tutti gli elementi indicati nella deliberazione del Consiglio
Comunale numero 34 del 17.12.2017.
                 Questo da un punto di vista gestionale. Da un punto di vista economico
finanziario il bilancio è stato approvato la settimana scorsa ed è stato pubblicato.
                 Penso che nei prossimi giorni verrà pubblicato direttamente anche sul sito
istituzionale del Comune. Il sito della società E’ Comune è in fase di approntamento,
sarà pronto da qui ad una decina di giorni, dove potremo completare tutta la
problematica della trasparenza, dell’amministrazione trasparente, dei documenti, dei
dati e delle informazioni, indicare le novità del servizio per avere il riscontro diretto da
parte dell’utenza e tante altre funzionalità che vedremo più avanti.
                 Il bilancio chiude con un risultato estremamente positivo rispetto anche alle
previsioni e questo in maniera abbastanza singolare, perché pur non distaccandosi
eccessivamente nei valori della produzione, nei costi della gestione e della
produzione stessa rispetto al piano di previsione, dove abbiamo uno scostamento
dello 0,97% sui costi della produzione, favorevoli cioè abbiamo speso circa 44 mila
euro in meno rispetto a quelli previsti dal piano, abbiamo però realizzato un risultato
prima delle imposte di 478.000 euro, contro il risultato che era in perdita di 14.700
previsto nel piano industriale.
                 Questo per due ordini di motivi fondamentali: il primo che riguarda gli interessi
straordinari, che erano previsti in 156.000 euro ma sono stati contenuti in 472 euro e
relativamente al fatto che c’è stato comunque un rincaro aggiuntivo per queste azioni
aggiuntive di 292.000 euro che sono state deliberate proprio per l’avvio della pulizia
straordinaria di tutto il territorio comunale.
                 L’utile di esercizio come aveva fissato il Consiglio Comunale va ripartito, il 60%
rientra...
                 PRESIDENTE
                 Mi scusi ingegnere, siccome siamo un po’ troppi chiederei a tutti di mettere le
mascherine.
                 Un saluto a tutti i dipendenti della società E’ Comune che vedo presenti.
                 Mettiamoci tutti le mascherine perché siamo molti dentro quest’aula. Prego
ingegnere.

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                 INGEGNER SERRA
                 Dicevo: l’utile, che è una cifra importante, sono 362.000 euro al netto delle
imposte, come aveva stabilito il Consiglio Comunale dà un 60% nella riduzione della
Tari, quindi della tassa sui rifiuti a beneficio di tutta la cittadinanza, un 10% come
riserva legale e rimangono tre fondi del 10% per nuovi investimenti per attività di
carattere socio culturale e l’altro 10 lo stesso per innovazione.
                 La società chiude con questo utile importante il primo anno, non sarà così
quest’anno corrente, anche perché stiamo avviando quest’anno i primi grossi
investimenti, il primo del quale è la gara per l’acquisto dei nuovi contenitori da
utilizzare per il servizio, che saranno quelli che riporteranno una lettura diretta del
contenitore stesso e sarà un primo passo verso il passaggio dalla Tari alla Tari
puntuale.
                 Verso il mese di settembre inizieremo a fare gli investimenti per il rinnovo del
parco macchine. Erano stati presi a nolo per averli nell’immediata disponibilità,
dovevano essere presi a nolo per un periodo medio/lungo per poter essere accolte
all’iscrizione all’albo nazionale degli smaltitori ad uso esclusivo, sullo stesso abbiamo
già operato un primo riscatto con i mezzi della Nuoro Ambiente.
                 Un primo riscatto anche con mezzi della BTE, quelli nuovi che hanno le
serigrafie, sono già stati acquistati dalla società.
                 Tutto il parco che verrà rilevato dalla Nuoro Ambiente servirà anche
nell’acquisto delle nuove macchine come versamento dell’usato. Quindi saranno gare
caratterizzate da una migliore offerta per l’acquisto dell’usato e una migliore offerta
per la vendita del mezzo nuovo stesso.
                 Da un punto di vista economico e finanziario la società tutto il 2019 ha vissuto di
fondi propri, senza registrare eccessive sofferenze, se non un attimo alla partenza
del servizio, ma dovuto al fatto che era a cavallo dell’anno con la chiusura della
tesoreria, quindi c’è stato un po’ di ritardo nel pagamento del primo corrispettivo, ma
tutto il resto dell’anno è andato abbastanza tranquillamente.
                 La società ha potuto pagare - adesso qualcuno magari non sarà molto
d’accordo - con regolarità e comunque sempre entro i termini contrattuali è riuscita a
pagare puntualmente le retribuzioni del personale.
                 E’ riuscita a fare anche degli investimenti contenuti, sono stati acquistati dei
cestini per le deiezioni canine, sono stati acquistati i cestini per l’app del Corso
Garibaldi, è stata acquistata l’isola ecologia itinerante che è in servizio da qualche
settimana.

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                 Quest’anno sicuramente dovrà fare anche ricorso al credito bancario per
supportare gli investimenti relativi in particolare all’acquisto dei mezzi.
                 Ultimo punto dell’interrogazione: le risorse umane. Si partiva da quella che era
la pianta organica del piano industriale, che prevedeva 58 addetti ai servizi, 2 al
coordinamento e 2 ai servizi amministrativi.
                 Partiva quindi dimenticando che ai servizi amministrativi erano già stabilmente
impiegati con il diritto al passaggio diretto e immediato alle moderne condizioni
economico contrattuali, tre unità e non due.
                 Quindi il 62 iniziale del piano industriale doveva già leggersi come 63, perché
era stato declinato per le singole attività: per i servizi 58, per il coordinamento 2, per i
servizi amministrativi 3 unità. Quindi 63 e non 62.
                 Il passaggio diretto dalla Nuoro Ambiente, all’epoca erano 44 operativi, uno
tempo pieno e uno al 50% per il coordinamento e 3 unità per i servizi amministrativi.
Quindi era sicuramente una pianta organica carente.
                 Per questo era stato fatto già nel mese del dicembre 2018 il regolamento per
l’assunzione del personale per le figure di autista operatore ecologico e si è
provveduto dal 1° gennaio all’assunzione di 19 unità che nel conteggio complessivo
che era fatto per i tempi pieni, per il full-time equivalent 62 portavano a un full-time
equivalent pari a 60 unità.
                 Quindi ancora non era stato raggiunto il limite, l’indicazione prevista al piano
industriale.
                 Tra l’altro di questi 44 operativi 2 erano in concedo parentale da oltre 12 mesi e
hanno continuato poi il congedo parentale, salvo una breve interruzione per
consentire il passaggio dalla Nuoro Ambiente alla E’ Comune, chi poi ha fatto 30
giorni, chi ne ha fatto solo 15, hanno ripreso il congedo parentale.
                 Un’unità è andata poi in pensione nel mese di agosto dell’anno scorso, l’altra
unità è a tutt’oggi in congedo parentale.
                 Avevamo poi anche un lungodegente che aveva più di 200 giorni di malattia
pregressa e sono piano piano rientrati chi il 1° febbraio, chi il 1° marzo, chi il 1°
aprile.
                 Dal mese di maggio con l’istituzione del centro allargato si è resa necessaria
l’assunzione di 4 unità per coprire il servizio pomeridiano, dal momento che era stato
modificato l’orario di raccolta sia per le utenze domestiche che per le non
domestiche.
                 Le domestiche venivano servite entro le 7 e 30 del mattino con il

a cura dell’I.D.N. S.n.c.                                                                       15
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posizionamento dei contenitori entro le 5 e 30 e le utenze commerciali della stessa
area territoriale sono servite nel pomeriggio.
                 Successivamente a questo è stato deliberato in assemblea dei soci il servizio
straordinario per la pulizia di tutto il territorio comunale, con il diserbo di tutto il
territorio comunale, autorizzando l’assunzione di 15 unità a tempo determinato.
                 Sono state assunte 12 unità di personale e non 15 non a tempo pieno ma
anche questi a tempo parziale, insomma si è cercato sempre di tenere sotto controllo
l’elemento di spesa più rilevante nella gestione per i servizi, che è il costo del
personale.
                 Tant’è vero che con l’interazione che si è avuta e con tutti i servizi che sono
stati poi resi alla città, alla fine dei conti il costo per il personale si discosta
pochissimo, quasi niente, dal costo previsto dal piano industriale.
                 Il tutto è stato fatto sempre e rigorosamente nel rispetto delle graduatorie che
erano scaturite dalla selezione, graduatorie che erano disponibili e che erano
pubblicate sul sito, che sono a tutt’ora valide fino al 31.12.2020.
                 E’ successo poi che il servizio di pulizia straordinaria è stato con determina
previsto fino al 31 dicembre 2019, c’è stata poi un’ulteriore proroga che doveva
consentire la fruizione delle ferie di tutto il personale.
                 Siamo arrivati ai primi di marzo con l’emergenza epidemiologica e da subito
abbiamo pensato che fosse necessario, al fine di poter garantire sempre e comunque
la raccolta dei rifiuti, tenere 15 unità di riserva a casa a riposo e nel contempo però
venivano garantiti sia i servizi di raccolta, i servizi di spazzamento e anche delle
limitate attività di diserbo, che ci siamo poi trovati a fare tutte insieme adesso in fase
2, quindi necessita ancora il mantenimento dello stesso numero di personale.
                 Questo è l’excursus, la situazione che ci ha visto operare. Penso, senza falsa
modestia, che si sia arrivati a rendere un servizio alla cittadinanza sicuramente molto
più completo di quello che c’era qualche anno fa, con una spesa che diventa
notevolmente inferiore a quella che c’era qualche anno fa, penso che il risultato sia
positivo.
                 PRESIDENTE
                 Adesso inizieranno le domande. Le conviene prendersi degli appunti così
procediamo con 4 o 5 domande, le evade e poi se ci sono altre richieste procediamo
con le domande.
                 La parola alla Consigliera Brau, che tra l’altro è tra i richiedenti di questa
audizione.

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                 CONSIGLIERA BRAU
                 Grazie Presidente, io avrei un paio di domande, qualcosa è già stata chiarita.
Prima di tutto volevamo capire se esiste il rapporto tra le due società, cioè la E’
Comune ha in dotazione mezzi e strumenti della Nuoro Ambiente e se sì attraverso
quali contratti e a quale costo.
                 Poi relativamente ai mezzi che lavano l’asfalto, risulta confermato che gli stessi
hanno una determinata limitata autonomia e che successivamente allo scarico di
tutta l’acqua debbano ritornare presso la sede di Prato Sardo per essere ricaricati e
rimessi in servizio su Nuoro.
                 Qual è la loro autonomia in termini metrici temporali durante il lavaggio e quali
sono i tempi di andata e ritorno a/e da Prato Sardo per la ricarica dei mezzi.
                 Poi volevamo capire se si potrebbe consentire l’approvvigionamento degli stessi
presso l’ecocentro di Funtana Buddia, aumentando così la resa giornaliera dei mezzi.
                 Altra domanda: un chiarimento specifico sull’utenza specifica di Badu ‘e Carros,
volevamo capire se è servita dalla società E’ Comune e se sì se veniva fatta la
raccolta differenziata.
                 Per quanto riguarda la cessione del quinto e l’accesso al credito, se i lavoratori
hanno fatto mai richiesta di cessione del quinto e se è sempre stata accolta a tutti e
in caso negativo quali sono le motivazioni del diniego.
                 Sullo stato di agitazione degli ultimi mesi leggiamo continuamente lo stato di
agitazione del personale dipendente sospeso proprio sulle ultime settimane.
                 Ci può spiegare come sta gestendo la questione ad oggi relativamente al
passaggio a tempo pieno e totale dei lavoratori e attraverso quali procedure si sia
provveduto alla stabilizzazione del personale.
                 Se può esserci un excursus sulla situazione indichi cortesemente anche il dato
numerico e la sua corrispondenza con l’organico complessivo stabilito sul piano
industriale da questo Consiglio Comunale.
                 In questi giorni il comitato Su Nuraghe (...) lo stato di assoluta precarietà per i
giovani che vi soggiornano, ha denunciato lo stato di totale abbandono della casetta
del custode sulla via Martiri della Libertà e accanto al parco archeologico di Tanca
Manna.
                 Nella struttura abbandonata infatti sono presenti decine di ingombranti, da
divani a vecchie poltrone, da tavoli a letti, molti dei quali bruciati e dietro e intorno alla
casetta svariate decine di metri cubi di rifiuti di ogni genere.
                 Chiediamo quindi alla società quando ha intenzione di intervenire per

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ripristinare un minimo di decoro eliminando questa vera e propria discarica a cielo
aperto a due passi dalle abitazioni e da un’importantissima area archeologica su cui
la nostra comunità sta investendo da tempo.
                 Ultima domanda quali sarebbero i criteri che vengono utilizzati per il ritiro dei
rifiuti tramite piccoli automezzi, piccoli camioncini, perché abbiamo avuto delle
segnalazioni e volevamo capire cosa rispondere, come funzionava.
                 PRESIDENTE
                 La parola al Consigliere Fadda.
                 CONSIGLIERE FADDA P.
                 Grazie Presidente, grazie ingegner Serra, un saluto speciale agli operatori di E’
Comune e anche alle organizzazioni sindacali della CGIL funzione pubblica e
FITCISL e Cisal che vedo presenti ai nostri lavori stasera.
                 Parlava l’ingegner Serra e scaturiva una domanda, non ho sentito parlare di
testo unico 81 e di sicurezza nei luoghi di lavoro con dispositivi di protezione e
quant’altro e vorrei qualche lume in proposito.
                 La collega Viviana Brau molto condivisibilmente parlava del fatto che da
nuoresi, da cittadini ma anche da amministratori non possiamo negare le cronache di
questi giorni che ci presentano delle procedure di raffreddamento dei conflitti,
addirittura si annunciava un sit-in di protesta qualche giorno fa.
                 Le mie due domande sono molto specifiche: quali tempi, quali modalità per dare
l’applicazione al famoso principio di priorità, portando i lavoratori da part-time a
tempo pieno e poi chiaramente sulla stessa linea quali tempi, quali modalità per fare
altrettanto con i lavoratori che da tempo determinato aspettano il tempo
indeterminato.
                 PRESIDENTE
                 La parola al Consigliere Brodu, poi magari risponde e vediamo se ci sono altre
domande.
                 CONSIGLIERE BRODU
                 Intanto un augurio al Consiglio Comunale che si riconvoca nella sua sede
naturale per i suoi lavori e mi auguro che questo tema sia a sua volta augurale per la
nuova ripresa della buona amministrazione di questi ultimi mesi di mandato civico e
augurale per la nuova apertura che si avrà, si augura, questo prossimo autunno per
chiunque andrà ad amministrare questo municipio.
                 E quindi con il quale dovrà affacciarsi ad avere relazioni e rapporti con E’
Comune,                     posto   che   è   una   società      interamente   partecipata   da   questa

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Amministrazione Comunale.
                 Saluto anch’io tutte le persone presenti, i lavoratori, i dirigenti, i funzionari, i
sindacati e i colleghi in modo particolare del Consiglio Comunale, il Sindaco e tutti gli
amministratori.
                 Ho ascoltato la sua relazione direttore, e mi ha colpito una frase che ha usato:
dal gennaio 2019, che siamo sostanzialmente operativi dopo la creazione nel 2018,
ci siamo gestiti sopratutto o in modo esclusivo con fondi propri.
                 Cosa si intende quando lei usa l’espressione “fondi propri” così mi è parso di
comprendere nella dicitura.
                 Così come nell’indicare il fabbisogno di personale che era in carico a Nuoro
Ambiente, rapportato poi al fabbisogno di personale che ha studiato E’ Comune, non
riesco a comprendere - pur leggendo il regolamento che è pubblicato anche sul sito
in tema di trasparenza per l’acquisizione del personale - quello che ad oggi in termini
reali ed effettivi è il numero delle unità effettive, di quelle stimate ed in fabbisogno,
quali siano i tipi di contratti in essere, in modo particolare se a tempo indeterminato o
meno e quali e all’interno delle distinte unità, quali temi relativi se ci sono state
proroghe e rinnovi contrattuali verso operatori.
                 Tutto questo all’interno della cornice di legislazione alla quale lei ha fatto
riferimento quando dice che, come consaputo, le scelte, le azioni e gli atti interposti
dalla società sono stati tutti ovviamente nel rispetto della normativa.
                 Ha parlato a parer mio genericamente, tant’è che la collega Brau interviene
puntualmente, lo faccio anch’io, in ordine ai rapporti bancari.
                 Intanto non ho compreso qual è la banca di riferimento della società E’ Comune
e se c’è un’indicazione anche al personale ad avere l’indicazione di un istituto di
credito, eventualmente il proprio, in modo particolare ai fini del credito eventualmente
da garantire verso il dipendente e quindi il tema che è stato ugualmente posto, lo
pongo anch’io, della cessione del quinto.
                 Se sotto tale profilo, apro una parentesi e la chiudo velocemente, constano alla
società da parte dei dipendenti, di alcuni, di molti o non so, richieste di accesso al
credito verso istituti di credito se non respinti non accolti perché non vi sarebbero
idonee garanzie di natura per un verso personale e per altro verso perché il contratto
di lavoro, quindi la busta paga, lo stipendio sarebbe non garanzia sufficiente o
comunque non riconosciuta appagante sotto questo profilo.
                 Ancora sempre con un occhio di attenzione al personale non ho sentito – se mi
è sfuggito chiedo scusa – un cenno alle stabilizzazioni, se ve ne sono state, quante

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sono state.
                 E poi tema forse ultimo, eventualmente all’esito delle sue risposte o delle
sollecitazioni di altri colleghi Consiglieri mi riservo di rintervenire, il tema dei rapporti e
delle relazioni con Nuoro Ambiente.
                 Se ce ne sono ancora in essere, quali sono i contratti ancora eventualmente in
essere, con riferimento per esempio ai mezzi se si paga un canone di locazione e se
questo canone è riconosciuto a creditori plurimi, faccio per dire – ma sto andando a
braccio – se sono riconosciuti più creditori. Per esempio sui mezzi: di chi sono i
mezzi, il rapporto di canone con chi è stato instaurato e qual è la situazione reale.
                 Se ci sono situazioni di debito verso qualche creditore in ordine alla locazione
dei mezzi e aspetto ultimo con riferimento ai mezzi ai quali ha fatto cenno, qual è la
stima di realizzo che si prevede dalla loro dismissione, sia che sia una vendita, sia
che sia sotto altra differente forma e quale invece la previsione di spesa e quindi di
deficit e quali le risorse dalle quali attingere per l’acquisto dei nuovi mezzi, stimato
ovviamente il fabbisogno dei mezzi in un numero x.
                 PRESIDENTE
                 Ingegner Serra può iniziare a dare risposta a queste domande che sono
abbastanza numerose.
                 INGEGNER SERRA
                 Siamo partiti dalla problematica delle spazzatrici che non hanno autonomia di
carico dell’acqua per l’intero turno di lavoro.
                 Mi domandate quindi quant’è quindi in termini metrici l’autonomia delle
spazzatrici e il tempo di andata e ritorno presso l’ecocentro.
                 Il problema dell’approvvigionamento dell’acqua è un problema che certamente
è presente, che in parte avevamo risolto per un discreto periodo di tempo attingendo
ad un collegamento che era libero presente nella via Costituzione, che è stato poi
non più disponibile.
                 Mi pare però che il servizio non richieda tutti questi approvvigionamenti di
acqua e dipende molto dalla sensibilità dell’autista, dall’erogazione stessa della
portata di acqua che eroga durante il servizio di spazzamento.
                 Evidentemente è un dato che varia da autista ad autista. Il tempo di andata e
ritorno presso l’ecocentro, saranno 10 chilometri andata e ritorno, sarà una mezz’ora:
un quarto d’ora per arrivare ed un quarto d’ora per ritornare in servizio.
                 L’utenza di Badu ‘e Carros è servita dalla società E’ Comune; la raccolta
differenziata di Badu ‘e Carros è l’ultimo step che ci stiamo ponendo relativamente

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alla campagna di sensibilizzazione di tutte le grandi utenze e le utenze istituzionali,
comprensive anche delle scuole, comprensive anche del Tribunale.
                 Abbiamo fatto anche il tentativo di convocare tutte le grandi utenze istituzionali
per un primo esame della situazione, obiettivamente non è stato un grandissimo
successo perché sono venuti solo due o tre rappresentanti.
                 Le carceri è un punto abbastanza importante perché comunque è una
produzione di rifiuti relativamente sensibile e rilevante.
                 Avevo già avuto un colloquio con la direttrice delle carceri, con cui dovevo
risentirmi più o meno verso settembre, ottobre dell’anno scorso; ho conosciuto anche
la responsabile delle guardie carcerarie, con la quale abbiamo comunque un
appuntamento aperto.
                 E’ una situazione che dobbiamo riprendere in mano perché pensate che
all’epoca della Nuoro Ambiente addirittura era stato finanziato l’acquisto dei
contenitori per le celle; poi c’era il problema di chi doveva andare però a raccogliere,
dividere e selezionare; poi c’era il problema dell’entrata e dell’uscita all’interno delle
carceri, che anche adesso rappresenta un problema perché prima di poter entrare
dentro le macchine e gli operatori rimangono in attesa del permesso per entrare,
perché magari nel momento in cui devono entrare ci sono delle operazioni interne di
spostamenti di detenuti, di attività interne che per sicurezza impongono l’attesa da
parte nostra per poter raggiungere poi i contenitori.
                 Sono presenti i contenitori per la raccolta differenziata. Non siamo soddisfatti
della raccolta differenziata che viene fatta all’interno delle carceri, abbiamo
comunque un quantitativo minimo di raccolta differenziata; è comunque già presente,
già impostata.
                 Questo è un obiettivo che ci poniamo da qui a breve. Insieme a questo
perfezionare anche all’interno di tutti gli enti pubblici, a partire dal Comune stesso,
interessare anche le scuole e tutti gli altri enti.
                 Con il Tribunale avevamo raggiunto degli accordi, ho visto che non stanno
rispettando esattamente gli accordi presi, però diciamo che stanno differenziando,
ancorché tengono ancora tutti i contenitori esposti sulla strada.
                 L’accordo era che dovessero mettere soltanto i contenitori previsti nel
calendario, continuano ad essere presenti tutti i contenitori, ma gli stessi sono
differenziati per tipologia e qualcosa è sicuramente migliorata all’interno del
Tribunale, quindi un limite di indifferenziata si riesce a fare.
                 Siamo sempre protesi verso il miglioramento del servizio, all’aumento della

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percentuale di raccolta differenziata e tutti gli elementi adesso diventano determinanti
e fondamentali, perché un conto è passare da 70 a 75, ma molto più difficile da 75
arrivare all’obiettivo previsto dal piano industriale che è l’80% di raccolta
differenziata.
                 L’anno scorso gli ultimi 10 giorni erano stati molto positivi, addirittura avevamo
raggiunto l’81,05 di raccolta differenziata, probabilmente era una casualità. Però era
importante, perché normalmente nel periodo delle feste è sempre più problematico
ottenere questi risultati; quello è stato un elemento sicuramente di spinta, di fiducia,
siamo comunque sempre protesi verso il miglioramento di queste situazioni.
                 Stato di agitazione del personale. La pandemia, l’emergenza epidemiologica ha
interrotto e rallentato il dialogo che era stato già impostato con i sindacati.
                 I sindacati dal loro punto di vista legittimamente puntano alla stabilizzazione di
tutto il personale, nonché alla trasformazione del tempo part-time nel full-time di tutti i
dipendenti.
                 La precisazione sui numeri la faccio più avanti perché è una domanda che è
stata fatta dal Consigliere Brodu.
                 Abbiamo avuto la proclamazione dello stato di agitazione, lo devo dichiarare
pubblicamente francamente mi ha sorpreso nella tempistica, perché un’agitazione
fatta il 14 luglio, siamo alla vigilia del periodo franco per le agitazioni, che
contrattualmente e per legge è previsto dal 15 luglio fino al 31 agosto.
                 Ma non è questo il punto, il punto è che personalmente non è giustificato da un
punto di vista dell’aumentata assenza della società. La società è sempre stata
presente. Ripeto: con le difficoltà che abbiamo avuto tutti nel poterci incontrare, in
particolare noi che eravamo dei servizi pubblici essenziali, dove ancora forse
permane il divieto delle riunioni del personale dei servizi pubblici essenziali, questo
nei provvedimenti adottati in occasione di questa pandemia.
                 L’abbiamo però fortunatamente recuperata, grazie anche all’intermediazione del
capo di gabinetto della prefettura, dove è stato fatto con successo il tentativo di
raffreddamento del conflitto. E’ stato risolto positivamente.
                 C’è la conferma da parte della società del massimo interesse in particolare al
completamento dell’orario da part-time a full-time del personale attualmente
stabilizzato, che sono i primi 18 assunti il 1° gennaio 2019. Abbiamo un
appuntamento a fine settimana, riprenderemo insieme il discorso.
                 Ci sono delle difficoltà che sono sempre legate alla legalità, al rispetto del piano
industriale, al rispetto delle regole sull’assunzione che valgono anche per le

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partecipate, che necessita di poter trovare insieme al Comune una soluzione al
problema, considerando anche il fatto che il piano industriale è un piano di servizio
che si basa fondamentalmente su quello che era il servizio pregresso.
                 Nello stesso abbiamo rilevato e condiviso anche in sede di osservatorio la
presenza di alcune situazioni che meriterebbero di essere riviste perché la domanda
di servizio è sempre crescente; non ultimo adesso si citava del parco di Tanca
Manna e della casa di custodia a Nuraghe.
                 Abbiamo qui presenti anche i coordinatori che hanno sentito, che conoscono
sicuramente la situazione; non tarderemo ad intervenire, come siamo intervenuti
sempre, dovunque è stato richiesto il nostro intervento.
                 Abbiamo ad esempio un problema dell’edificio della via Roma, il polifunzionale
dove nel sottoscala ci sono degli antri che sono rimasti aperti; avevamo fatto un
intervento di pulizia straordinaria, eravamo entrati dove sembrava che non potesse
entrare nessuno perché nessuno aveva la chiave, dopo di che la chiave l’abbiamo
avuta noi perché siamo entrati e abbiamo cambiato il lucchetto, perché nessuno ci
entrava ma tutti ci buttavano i rifiuti.
                 Non pensavo neanche che ci fosse un pavimento sotto il sottoscala, tanto era il
livello di rifiuti presenti.
                 Ho visto che hanno rimesso qualcosa, stiamo pensando comunque di
intervenire, ma questa volta dobbiamo per forza limitare l’accesso nel sottoscala, nel
pozzo luce, perché se continua a rimanere aperto continua ad essere ricettacolo di
scarichi incontrollati di rifiuti.
                 Cessione del quinto quali motivazioni. Sono a conoscenza che non è stata
accordata la cessione del quinto a due lavoratori, per i quali stiamo cercando di dare
comunque una soluzione che contiamo di risolvere nell’arco massima di una decina
di giorni.
                 Quali sarebbero i criteri utilizzati per il ritiro con i piccoli camioncini, non ho
capito il senso della domanda, nel senso che abbiamo necessità di avere dei mezzi
satellite che possano circolare nelle strade a ridotta carreggiata, che sono di
completamento al servizio generale.
                 Spesso     sono   di   supporto   al mezzo    principale,   altre   volte   lavorano
autonomamente. Hanno comunque una capacità dai 5 ai 7 metri cubi, quindi hanno
una capacità di ricarico e di recupero che delle volte è anche sufficiente a coprire
l’intero turno di lavoro.
                 Ne abbiamo diversi di mezzi piccoli con il monoperatore distribuiti un po’ in tutta

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