COMUNE DI NUORO CONSIGLIO COMUNALE DEL 27 LUGLIO 2020
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COMUNE DI NUORO ____________ CONSIGLIO COMUNALE DEL 27 LUGLIO 2020 a cura dell’I.D.N. S.n.c. 1
INDICE DEGLI INTERVENTI CONSIGLIO COMUNALE 27/07/2020 • INGEGNER SERRA 51 PUNTO UNO O.D.G.: INTERRO- • PRESIDENTE 55 GAZIONI E INTERPELLANZE. 3 • SINDACO 55 • CONS. FADDA P. 3 • PRESIDENTE 60 • PRESIDENTE 4 PUNTO TRE O.D.G.: APPRO- • ASSESSORA PIRAS 4 VAZIONE PIANO DI PROTE- • PRESIDENTE 8 ZIONE CIVILE MONTE ORTO- • CONS. FADDA P. 8 BENE. 60 • ASSESSORA PIRAS 9 • CONS. ZOLA 60 PUNTO DUE O.D.G.: AUDIZIONE • PRESIDENTE 61 AMMINISTRATORE UNICO SO- • ASSESSORA PIRAS 61 CIETÀ È COMUNE. 9 • ARCHITETTO CAPPELLO 61 • INGEGNER SERRA 10 • INGEGNER SCANU 62 • PRESIDENTE 13 • PRESIDENTE 63 • INGEGNER SERRA 14 • SINDACO 63 • PRESIDENTE 16 PUNTO QUATTRO O.D.G.: • CONSIGLIERA BRAU 17 APPROVAZIONE PIANO DELLE • PRESIDENTE 18 ALIENAZIONI E DELLE VALO- • CONS. FADDA P. 18 RIZZAZIONI IMMOBILIARI • CONS. BRODU 18 TRIENNIO 2020-2022: RICOGNI- • PRESIDENTE 20 ZIONE IMMOBILI DI PROPRIETÀ • INGEGNER SERRA 20 COMUNALE NON STRUMEN- • CONS. BRODU 30 TALI ALL’ESERCIZIO DELLE • CONS. MONTESU 30 FUNZIONI ISTITUZIONALI, SU- • PRESIDENTE 33 SCETTIBILI DI ALIENAZIONE • CONS. PORCU 33 E/O VALORIZZAZIONE, AI • INGEGNER SERRA 34 SENSI DELL’ART. 58 DEL D.L. • PRESIDENTE 37 N.112/2008 CONVERTITO CON • INGEGNER SERRA 37 MODIFICAZIONI NELLA LEGGE • CONS. MONTESU 37 N. 133/2008. 63 • INGEGNER SERRA 38 • CONS. BRODU 42 • SINDACO 64 • INGEGNER SERRA 42 • PRESIDENTE 65 • CONS. SIOTTO G. 44 • CONS. CATTE 65 • PRESIDENTE 51 a cura dell’I.D.N. S.n.c. 2
-3- Ad ore 16 il SEGRETARIO procede all’appello dei Consiglieri; è presente solo il Presidente, la seduta non è valida. Ad ore 16 e 30 si procede con la trattazione del primo punto all’ordine del giorno. PUNTO UNO ALL’ORDINE DEL GIORNO: INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE. ANTENNE MONTE ORTOBENE. La parola al Consigliere Fadda per l’illustrazione dell’interrogazione. CONSIGLIERE FADDA P. Signor Presidente, gentile Assessora Piras, su sollecito e segnalazione di un gruppo di abitanti del Monte Ortobene sono stato chiamato ad approfondire un episodio che merita la nostra attenzione per i suoi risvolti politici ed ambientali della nostra città. La zona in questione è la regione Cuccuru Nieddu, in cima al Monte Ortobene di proprietà del Comune di Nuoro. La zona conosciuta a torto o a ragione dove svettano le antenne di diversi emittenti, compagnie e società, in particolare in uno spazio di questa le amministrazioni precedenti hanno concesso in uso l’installazione di un ponte radio ripetitore, con un canone annuale da pagarsi anticipatamente entro il mese di gennaio di ogni anno di riferimento. L’area in questione è stata oggetto di tutta una serie di subentri e di vendite, da Radio Luna alla società Pubbliluna Sc, alla società cooperativa che gestisce Radio Padania, fino all’anno 2013 alla società Prais Srl. Non entro eccessivamente nel merito di aspetti contrattuali, anche se tanti passaggi mi lasciano perplesso. Mi chiedo se sia normale che una concessione comunale venga passata da un soggetto all’altro senza che l’ente ne sappia nulla, se non a cose avvenute. Chiedo anche, ma non mi soffermo, se tutte queste società stiano regolarmente corrispondendo i canoni su cui sarà interessante ritornare. Politicamente però mi soffermo al giorno d’oggi alle settimane precedenti la presente, dichiarandomi particolarmente favorevolmente colpito dalle parole lette sulla stampa locale qualche mese fa proprio da parte dell’Assessore Rachele Piras su La Nuova Sardegna, oggetto di un appassionante dibattito politico da decenni. “Il punto più panoramico del nostro Monte - diceva interpretando la posizione dell’amministrazione cittadina - non può essere rappresentato da una selva di ferro e a cura dell’I.D.N. S.n.c. 3
-4- fili”, coltivando addirittura il sogno dell’eliminazione completa in un futuro non troppo prossimo. Dalle segnalazioni dei cittadini mi consta invece che da qualche settimana sulla zona pubblica in questione svetti una nuova antenna nell’area nota e che addirittura la stessa sia ben più alta del palo sostitutivo da parte della società Prais. Sviscerando la notizia ho trovato solo una determinazione dirigenziale, precisamente la numero 147 dello scorso 30 aprile 2020 del settore gestione delle risorse patrimonio recante “accertamento di entrata a carico della società Prais per canoni di concessione (...) ragguagliato alla coesistenza di emittenti ospiti - annualità 2020”. Chiedo: c’è traccia di un progetto da parte della società di una concessione del Comune di Nuoro che autorizzi la realizzazione di lavori di sostituzione per una nuova antenna? E ancora: i lavori fatti sono compatibili con la ZPS, Zona di Protezione Speciale? Ma sopratutto politicamente, Assessore, non trova questa eventuale nuova realizzazione in palese contraddizione con le dichiarazioni rese a mezzo stampa qualche tempo fa? La ringrazio. PRESIDENTE Prego Assessora può rispondere. ASSESSORA PIRAS Ringrazio il Consigliere Paolo Fadda perché con le sue interrogazioni dà modo, spunto di porre l’attenzione di volta in volta su diverse questioni inerenti la nostra città e quindi tiene alta l’attenzione utile per l’esercizio democratico delle funzioni. Vi sono due chiarimenti da mettere in evidenza, il primo è relativo al concessionario, cioè al soggetto che ha in concessione l’area; il secondo è relativo all’infrastruttura e alle opere eseguite oggetto dell’interrogazione. Per quanto riguarda il primo punto, cioè i chiarimenti rispetto al soggetto che ha in concessione l’area, è vero lei chiede di non entrare nel tecnicismo, però in questo momento è opportuno farlo. Con atto repertorio 5438 dell’8 gennaio 1996 l’Amministrazione Comunale concedeva in uso alla società Pubbliluna Snc di Trombotto e Delogu con sede in Dorgali, un’area di metri quadri 5 in regione Monte Ortobene, località Cuccuru Nigheddu, che è la parte più alta del Monte Ortobene, per l’installazione di un ponte radio ripetitore verso il pagamento di un canone annuo da versarsi anticipatamente, allora fissato in lire 550 mila, oggi fissato in euro 1.301,18. a cura dell’I.D.N. S.n.c. 4
-5- Con nota protocollo 52837 del 12 ottobre 2007, il servizio patrimonio prevedeva comunicare alla società Pubbliluna Snc il debito relativo ad annualità. Per cui proseguono tutta una serie di controlli, annualità 2004/2007, fino ad arrivare al punto in cui la società Pubbliluna dichiara di aver venduto la propria postazione, costituita da traliccio e cabina, a Radio Padania. Quindi la società Pubbliluna vende a Radio Padania, con sede legale in via Passerini 13 Monza, subentrando pertanto nel contratto di concessione di cui trattasi. Con nota protocollo numero 35741 del 7 settembre 2015, la società Radio Padania provvedeva a comunicare al servizio patrimonio di aver ceduto la postazione sita in regione Monte Ortobene alla società Prais srl. La società Prais con nota protocollo 35742 del 7 settembre 2015, provvedeva a comunicare l’avvenuto pagamento del debito pregresso. Allo stato attuale quindi dagli uffici mi comunicano che è tutto in regola. Da un punto di vista giuridico si tratta ovviamente di normali operazioni commerciali, in quanto sono afferenti alla cessione d’azienda o di un ramo appartenente ad essa. Un fenomeno diffuso per far fronte a particolari problematiche inerenti le imprese e i contratti da essa conclusi. Si ricorda che da un punto di vista giuridico per effetto della cessione d’azienda il cosiddetto cessionario, quindi l’acquirente, subentra nei contratti aziendali stipulati per l’esercizio dell’azienda stessa, Art. 2558 Codice Civile. Questo per quanto riguarda il riferimento al concessionario. Per quanto riguarda l’infrastruttura di cui lei lamenta l’installazione di un nuovo traliccio piuttosto che di una nuova antenna, in data 5 aprile 2018 è pervenuta tramite piattaforma Suape un’istanza, Dua 9735, relativa a opere di manutenzione ordinaria di traliccio porta antenne, a firma del signor Federico Cancarini, legale rappresentante della società Prais srl. Sono stati attivati due endoprocedimenti: uno che è il parere urbanistico, l’altro che è il parere paesaggistico. Per quanto riguarda il parere urbanistico nell’istanza è stato presentato l’allegato nel quale viene evidenziato attraverso la compilazione dei campi che trattasi di manutenzione ordinaria di impianto esistente. Ho stampato il documento in modo tale che possa visionarlo, ma credo che glielo possa mettere a disposizione. Comunque nel caso il documento è qua. Trattasi appunto di manutenzione ordinaria di impianto esistente, di cui a cura dell’I.D.N. S.n.c. 5
-6- all’autorizzazione 157 del 7 giugno 1983. Autorizzazione per lavori di manutenzione ordinaria prodotta anche qua in copia. L’istanza dichiara quanto segue: “non è necessario acquisire l’autorizzazione paesaggistica in quanto l’intervento è esente ai sensi della Legge Regionale numero 9/2017 e del DPR numero 31/2017. Aree ZPS, cioè Zone di Protezione Speciale. Per l’intervento di cui trattasi non è prevista la necessità di acquisire la valutazione di incidenza, in quanto trattasi di manutenzione ordinaria. Opere ricadenti in area vincolata ai sensi della Legge 394/1991 - che è la legge quadro sulle aree protette - per l’intervento di cui trattasi non è prevista la necessità di acquisire il titolo abilitativo relativo al vincolo, in quanto trattasi ancora di manutenzione ordinaria. Quindi si può affermare, per quanto dichiarato dal tecnico della società, non sussistono vincoli in quanto sono solo ed esclusivamente opere di manutenzione ordinaria”. Per quanto riguarda il parere paesaggistico è stato presentato l’allegato A28, nel quale vengono evidenziati che trattasi di manutenzione ordinaria di impianto esistente, quindi non di nuovo impianto. Le rammento inoltre che il regolamento del piano di gestione della ZPS, ricordando ancora che l’ente di gestione non è ad oggi una personalità giuridica di diretta emanazione comunale, ma esercita Regione Autonoma della Sardegna ancora un controllo, quindi di fatto tutti coloro i quali dovessero installare un nuovo impianto, un’antenna, dovrebbero allo stato attuale, nelle more dell’approvazione del regolamento della ZPS, che è nella fase di studio presso la Regione Autonoma della Sardegna, Ministero dell’Ambiente, chiedere l’autorizzazione direttamente all’Assessorato all’Ambiente, quindi alla Regione Autonoma della Sardegna. Nella lettura della richiesta di intervento, perché lei mi chiede: esiste un progetto? esiste un’istanza tramite lo sportello Suape, nella quale si dichiara che: “gli interventi che abbiano finalità di consolidamento statico degli edifici, ivi compresi gli interventi che si rendano necessari per il miglioramento o l’adeguamento ai fini anti sismici, purché non comportanti modifiche alle caratteristiche morfo-tipologiche, ai materiali di finitura o di rivestimento o alla volumetria e all’altezza dell’edificio, passano direttamente con un procedimento zero giorni senza alcuna autorizzazione paesaggistica”. a cura dell’I.D.N. S.n.c. 6
-7- Ancora, un altro elemento importante è che l’immobile è stato costruito prima che sull’area fosse apposto il vincolo paesaggistico. L’apposizione del vincolo risale al 2004, l’autorizzazione originaria risale al 1983. Lei mi fa giustamente un appunto da un punto di vista politico, io ho fatto sicuramente - ne sono profondamente convinta di questo - delle considerazioni pubbliche relative alla volontà di smantellare le antenne dal Monte Ortobene. Come lei ben sa io ho ricevuto una delega dal sindaco sul Monte Ortobene, delega che mi sembra non conosce storia nelle amministrazioni precedenti, a dimostrazione che codesta Amministrazione crede in un progetto importantissimo di destinazione turistica del Monte Ortobene su cui stiamo lavorando da tutta la legislatura, ma in maniera diretta, specifica negli ultimi 2 anni, dove c’è una volontà di trasformare l’area in una destinazione turistica, che impone quindi la creazione di quelle infrastrutture di ricezione, alberghiere, che danno un supporto a quella che è tutta la politica della sentieristica, del trekking, della progettazione di mountain bike che è stata affidata di recente, per cui stanno lavorando sulla mappatura dei sentieri sempre con la destinazione turistica, che porta a fare una considerazione semplice: le antenne non possono occupare lo spazio che occupano, nel senso che vanno ad occupare lo spazio più bello e più alto del Monte Ortobene. Abbiamo attivato un iter, un iter lungo ed importante, innanzitutto perché è un iter condiviso, innanzitutto perché non si può oggi allo stato attuale andare contro quelle che sono le regole di mercato. Vi sono antenne, ripetitori che servono dei servizi essenziali, l’informazione radiotelevisiva piuttosto che i ripetitori per le forze dell’ordine piuttosto che i ripetitori per il 118. Quindi il punto è sì togliere le antenne dal Monte Ortobene, ma farlo con un approccio condiviso, individuando e costruendo un piano sull’elettromagnetismo, sull’inquinamento elettromagnetico che comporta determinate risorse. La sottoscritta ha già peraltro aperto delle interlocuzioni con il Ministero dell’Ambiente, l’Ispra Ambiente nella persona del dottor Matteo Lerner, il quale mi ha comunicato di mettermi in contatto con gli esperti dell’Ispra Ambiente sull’elettromagnetismo. Attivare un procedimento life, che è un procedimento di accesso ai finanziamenti comunitari che finanziano anche lo studio della fattibilità, cioè come noi possiamo spostare queste antenne dal Monte Ortobene e sopratutto dove... Ribadisco la volontà politica, che non è un chiacchiericcio, non è una modalità a cura dell’I.D.N. S.n.c. 7
-8- per mettersi in evidenza, della necessità e del beneficio che probabilmente tutti ne avremo se a fianco alla statua del Redentore si potesse vedere una montagna e non un insieme di ferraglie. PRESIDENTE La parola al Consigliere Fadda per la replica. CONSIGLIERE FADDA P. Qualche considerazione veloce per dirmi in parte, ma solo in parte, soddisfatto dalla risposta all’interrogazione. Innanzitutto mi fa piacere che siamo in regola con i pagamenti, con il Suape, con le istanze etc.. Mi soffermo però Assessore su due punti che nella sua risposta non mi convincono. Il primo è riprendendo proprio ciò che parlava come secondo punto di opere eseguite, mi dispiace su questo doverla contraddire. Forse l’aspetto documentale nella parte istruttoria parla di manutenzione ordinaria dell’impianto esistente, di fatto nella realtà in pieno lockdown quando i nuoresi non si accorgevano di questo veniva posizionata una nuova antenna, un nuovo traliccio, una nuova infrastruttura. Quindi questo mi dispiace non mi trova d’accordo. Forse dal punto di vista istruttorio la documentazione è a posto, se lei parla di questo, però di fatto quell’impianto non è una manutenzione ordinaria, è un pezzo ex novo che è stato aggiunto ed è un pezzo nuovo che supera addirittura il preesistente anche in altezza. Mi fa piacere poi che non servano autorizzazioni e quant’altro. Concludo con una considerazione pubblica e politica che lei in maniera anche abbastanza condivisibile citava. Colgo l’occasione anche per ringraziarla per il suo interessamento per il Monte, che conosco e che in più di un’occasione ho anche apprezzato. Non si può andare contro l’iter di mercato, tanto meno spegnere segnali di forze dell’ordine o di quant’altro, però obiettivamente, Assessore, se lei mi parla di segnale in tutti i sensi, non solo di ripetitore, ma se lei mi parla di indirizzo politico che lei anche in maniera condivisibile sta dando, francamente come primo gesto e come primo atto, mi consenta con tutto il rispetto di vederla un’operazione un po’ contraddittoria questa e di continuare a vederla come tale. Cioè la prima cosa che abbiamo fatto dopo queste dichiarazioni è sopra quella casetta sistemare un nuovo traliccio. a cura dell’I.D.N. S.n.c. 8
-9- Colgo la preoccupazione dei residenti e la vedo, condividendo la sua prospettiva in un futuro non troppo prossimo sappia che quell’espressione mi piace, di vedere a fianco al Redentore il punto più panoramico di quest’enorme patrimonio e non una selva di fili, ma di fatto poi quest’inverno è stata sistemata una selva di fili ed un nuovo traliccio. PRESIDENTE Una breve sintesi dell’Assessora. ASSESSORA PIRAS Le considerazioni e le affermazioni che fa sono sicuramente serie e molto importanti. Se così fosse credo che dovrò disporre, così come farò alla fine dell’interrogazione, una richiesta di verifica di sopralluogo urgente e una richiesta di avvio dell’iter per la procedura di abuso avvenuta. Questo è quello che io mi impegno a fare come spengo il microfono. La ringrazio. PRESIDENTE Grazie, alle 17 si procederà al secondo appello. Alle ore 17 il SEGRETARIO procede all’appello dei Consiglieri. Il PRESIDENTE, constatato il numero legale dei Consiglieri, dichiara valida ed aperta la seduta. PRESIDENTE Buonasera a tutti i presenti, consentitemi di ringraziare Guido Ramazzotti e i dipendenti del Comune, a parte per il lavoro che svolgono ogni giorno e penso che tutti tocchiamo con mano la loro presenza, ma sopratutto per quello che hanno fatto il giorno dello scambio definitivo del passaggio dell’artiglieria, l’organizzazione di tutto il lavoro per la giornata di cui sto parlando e per l’impegno che ci mettono sempre quotidianamente. Ci tenevo a fare questi ringraziamenti doverosi. PUNTO DUE ALL’ORDINE DEL GIORNO: AUDIZIONE AMMINISTRATORE UNICO SOCIETÀ È COMUNE. Procediamo con l’audizione dell’amministratore unico società E’ Comune. Può iniziare con l’illustrazione della relazione e poi procediamo come abbiamo fatto per la precedente audizione con la garante dei detenuti, potrete fare le domande, magari facciamo una serie di domande e poi risponde a tutte insieme o almeno ad una parte l’ingegner Serra. Saluto anche l’architetto Cappello che ci sarà per il prossimo punto, è già a cura dell’I.D.N. S.n.c. 9
- 10 - collegato per l’approvazione del piano di protezione civile Monte Ortobene. Intanto la saluto e la ringrazio per la sua presenza, prego la parola all’ingegner Serra. INGEGNER SERRA Buonasera a tutti. Siamo chiamati per dare una relazione, un’illustrazione dettagliata dello stato gestionale, economico, finanziario, patrimoniale, progettuale delle risorse umane della società E’ Comune Srl. Come tutti sappiamo la società ha preso servizio il 1° gennaio 2019. Precedentemente la società viene costituita ai sensi della deliberazione del Consiglio Comunale N. 34 del 15.12.2017, la stessa fissava in maniera abbastanza chiara quelli che erano gli obblighi di servizio pubblico universale che la propria società in house dovrà assicurare attraverso alti standard quanti/qualitativi. Il primo punto era l’universalità, cioè il servizio garantito per tutti gli utenti su tutto il territorio, indipendentemente dalla loro posizione geografica, centro abitato e nuclei distaccati, ai nuoresi in standard qualitativi. Da questo punto di vista la società nei primi mesi di disservizio ha provveduto per quanto riguarda la raccolta, all’aumento del territorio servito con il sistema porta a porta, estendendo il servizio al comprensorio industriale di Prato Sardo, che in precedenza era una zona non servita e nell’area vasta del Monte Ortobene servita con cassonetti stradali. In particolare per il Monte Ortobene sono stati acquistati e forniti i kit domestici per il servizio porta a porta. Nel servizio di spazzamento e diserbo c’è stata l’estensione e la copertura di tutto il territorio comunale con interventi di pulizia certosina nelle strade e nelle piazze di maggior pregio e utilizzo e la pulizia e il diserbo di tutti i quartieri urbani, con una programmazione dei lavori fatta attraverso un crono programma, che era comunque conosciuto e disponibile, che ha consentito di intervenire su tutte le aree del territorio, in particolar modo nelle zone più importanti con continuità e anche con interventi ripetuti nel corso del tempo. L’altro elemento era la continuità, cioè non era prevista alcuna interruzione del servizio al momento dell’entrata in vigore la disponibilità immediata di tutti i mezzi tecnici operativi organizzativi per assicurare la gestione del servizio, a partire dalla data di consegna dello stesso. Che così è stato infatti, perché nel passaggio al metodo di gestione non risulta alcuna interruzione del servizio ed è stata assicurata l’immediata disponibilità di tutti i a cura dell’I.D.N. S.n.c. 10
- 11 - mezzi tecnico operativi organizzativi dalla data di consegna del servizio, attraverso il nolo di parte del parco macchine della cessante Nuoro Ambiente con l’integrazione di 7 automezzi nuovi, oltre a 12 autocarri per l’attività di spazzamento. Ancora continuità del servizio durante tutto l’anno con recupero dei giorni di festività nazionale. Non c’è stato il recupero dei giorni di festività nazionale, c’è stato il servizio nei giorni di festività nazionale. Cioè il servizio è stato assicurato nel corso dell’anno senza soluzione di continuità con tutte le festività infrastrutturali lavorate. Continuità e regolarità dei servizi avvalendosi di una struttura organizzativa che consenta di monitorare lo svolgimento regolare delle azioni programmate, il conseguimento... per far fronte a delle situazioni è stato attivato un numero verde... addetti alla verifica del servizio a risoluzione delle problematiche impreviste. C’è stata sicuramente la regolarità dei servizi con il monitoraggio dello svolgimento regolare, relazioni programmate da parte della struttura organizzativa, favorita in particolar modo dalla mia regolare e costante presenza per la verifica del servizio e la soluzione delle problematiche impreviste. Sulla qualità: più alto standard dei servizi con l’introduzione di prestazioni aggiuntive e modalità di realizzazione dei servizi più adeguati alle esigenze degli utenti, con l’introduzione di prestazioni aggiuntive quali l’incremento del servizio della raccolta di ingombranti, che sono passate da 90 a 160 utenze servite settimanalmente; l’introduzione del servizio settimanale di raccolta a prenotazione degli sfalci; l’apertura degli ecocentri con una disponibilità oraria piena, cioè 38 ore settimanali per ciascun ecocentro, garantendo la disponibilità alternativa: uno aperto la mattina ed uno aperto il pomeriggio dal lunedì al venerdì e aperti contemporaneamente il sabato mattina. Poi l’introduzione del centro allargato con la variazione delle aree di raccolta per tutte le aree centrali, l’ingresso della città, in corrispondenza delle scuole che registravano intasamenti per la presenza di mezzi per la raccolta, dove entro le ore 7 e 30 del mattino vengono completamente liberate senza creare più nessun intralcio. Nonché poi una raccolta dedicata anche per gli uffici pubblici istituzionali e le scuole. Questo è stato necessario perché gli ecocentri a disposizione erano ecocentri di tipo A cioè che consente l’ingresso soltanto alle utenze domestiche. Quindi l’ingresso delle utenze non domestiche in generale non è consentito neanche attualmente. Lo sarà forse a breve, anzi lo sarà sicuramente a breve con a cura dell’I.D.N. S.n.c. 11
- 12 - l’apertura del nuovo ecocentro di Prato Sardo, che è quello a fianco all’ex mattatoio, dove potranno conferire anche le utenze non domestiche. Per le istituzioni pubbliche, uffici, scuole, sono stati di volta in volta organizzati dei ritiri eccezionali e particolari del materiale cellulosico accumulato nel tempo o anche per tutta una serie di apparecchiature RAEE, insomma veramente qualcosa di importante credo. L’altro punto che era indicato nella delibera del Consiglio Comunale era il monitoraggio e il controllo, l’economicità, il maggior livello di servizio realizzato senza integrare la previsione economica complessiva. E’ stato assicurato sicuramente un maggior livello qualitativo e quantitativo del servizio, con un risparmio della spesa complessiva di cui parleremo più avanti quando esporremo i dati economici. Veniva richiesto il monitoraggio e il controllo diretto sullo svolgimento del servizio, verificando il rispetto degli obblighi contrattuali e normativi. Sostanzialmente è stato effettuato con continuità con appuntamenti settimanali dell’osservatorio, alla presenza del dirigente responsabile dell’affidamento, dell’Assessore all’Igiene Urbana, del direttore dell’esecuzione del contratto, dei funzionari del settore ambiente e dell’amministratore della società, che ha di fatto operato un controllo concomitante e di continua verifica. In aggiunta a questo tutte le scelte importanti relativamente alla programmazione degli investimenti, ai servizi aggiuntivi, all’integrazione della pianta organica sono stati sempre deliberati in assemblea dei soci. Ultimo punto: trasparenza e informazione completa. Sottoscrizione di un contratto di servizio dove (...) all’informazione su tutte le attività e procedure in uso. Mi pare che sia stata sempre assicurata la disponibilità di informazione su tutte le attività e le procedure in uso sia a livello qualitativo che quantitativo e di carattere economico e naturalmente il libero accesso agli atti aziendali. La sostenibilità ambientale infine e la riduzione degli impatti, l’incentivazione delle raccolte differenziate e ricerca di soluzioni tecnologiche e gestionali innovative. C’è stato il rispetto di tutte le prescrizioni legislative e autorizzate. La società è regolarmente iscritta all’albo nazionale dei gestori ambientali alla categoria 1 classe D, alla categoria 4 classe E e all’albo degli autotrasportatori in conto terzi ed è costantemente alla ricerca di soluzioni tecnologiche gestionali innovative, consistenti nell’incentivazione della raccolta differenziata e si è registrato un consistente aumento per la percentuale della raccolta differenziata, che è passata dal 70,02/03 a cura dell’I.D.N. S.n.c. 12
- 13 - della fine del 2018 al 74,33 nel 2019 in media e sta registrando un continuo incremento, ancorché debolmente rallentato nei mesi dell’emergenza epidemiologica, ma attualmente si attesta al 76,5. Quindi senza nessuna programmazione dedicata e particolare sono stati rispettati per intero tutti gli elementi indicati nella deliberazione del Consiglio Comunale numero 34 del 17.12.2017. Questo da un punto di vista gestionale. Da un punto di vista economico finanziario il bilancio è stato approvato la settimana scorsa ed è stato pubblicato. Penso che nei prossimi giorni verrà pubblicato direttamente anche sul sito istituzionale del Comune. Il sito della società E’ Comune è in fase di approntamento, sarà pronto da qui ad una decina di giorni, dove potremo completare tutta la problematica della trasparenza, dell’amministrazione trasparente, dei documenti, dei dati e delle informazioni, indicare le novità del servizio per avere il riscontro diretto da parte dell’utenza e tante altre funzionalità che vedremo più avanti. Il bilancio chiude con un risultato estremamente positivo rispetto anche alle previsioni e questo in maniera abbastanza singolare, perché pur non distaccandosi eccessivamente nei valori della produzione, nei costi della gestione e della produzione stessa rispetto al piano di previsione, dove abbiamo uno scostamento dello 0,97% sui costi della produzione, favorevoli cioè abbiamo speso circa 44 mila euro in meno rispetto a quelli previsti dal piano, abbiamo però realizzato un risultato prima delle imposte di 478.000 euro, contro il risultato che era in perdita di 14.700 previsto nel piano industriale. Questo per due ordini di motivi fondamentali: il primo che riguarda gli interessi straordinari, che erano previsti in 156.000 euro ma sono stati contenuti in 472 euro e relativamente al fatto che c’è stato comunque un rincaro aggiuntivo per queste azioni aggiuntive di 292.000 euro che sono state deliberate proprio per l’avvio della pulizia straordinaria di tutto il territorio comunale. L’utile di esercizio come aveva fissato il Consiglio Comunale va ripartito, il 60% rientra... PRESIDENTE Mi scusi ingegnere, siccome siamo un po’ troppi chiederei a tutti di mettere le mascherine. Un saluto a tutti i dipendenti della società E’ Comune che vedo presenti. Mettiamoci tutti le mascherine perché siamo molti dentro quest’aula. Prego ingegnere. a cura dell’I.D.N. S.n.c. 13
- 14 - INGEGNER SERRA Dicevo: l’utile, che è una cifra importante, sono 362.000 euro al netto delle imposte, come aveva stabilito il Consiglio Comunale dà un 60% nella riduzione della Tari, quindi della tassa sui rifiuti a beneficio di tutta la cittadinanza, un 10% come riserva legale e rimangono tre fondi del 10% per nuovi investimenti per attività di carattere socio culturale e l’altro 10 lo stesso per innovazione. La società chiude con questo utile importante il primo anno, non sarà così quest’anno corrente, anche perché stiamo avviando quest’anno i primi grossi investimenti, il primo del quale è la gara per l’acquisto dei nuovi contenitori da utilizzare per il servizio, che saranno quelli che riporteranno una lettura diretta del contenitore stesso e sarà un primo passo verso il passaggio dalla Tari alla Tari puntuale. Verso il mese di settembre inizieremo a fare gli investimenti per il rinnovo del parco macchine. Erano stati presi a nolo per averli nell’immediata disponibilità, dovevano essere presi a nolo per un periodo medio/lungo per poter essere accolte all’iscrizione all’albo nazionale degli smaltitori ad uso esclusivo, sullo stesso abbiamo già operato un primo riscatto con i mezzi della Nuoro Ambiente. Un primo riscatto anche con mezzi della BTE, quelli nuovi che hanno le serigrafie, sono già stati acquistati dalla società. Tutto il parco che verrà rilevato dalla Nuoro Ambiente servirà anche nell’acquisto delle nuove macchine come versamento dell’usato. Quindi saranno gare caratterizzate da una migliore offerta per l’acquisto dell’usato e una migliore offerta per la vendita del mezzo nuovo stesso. Da un punto di vista economico e finanziario la società tutto il 2019 ha vissuto di fondi propri, senza registrare eccessive sofferenze, se non un attimo alla partenza del servizio, ma dovuto al fatto che era a cavallo dell’anno con la chiusura della tesoreria, quindi c’è stato un po’ di ritardo nel pagamento del primo corrispettivo, ma tutto il resto dell’anno è andato abbastanza tranquillamente. La società ha potuto pagare - adesso qualcuno magari non sarà molto d’accordo - con regolarità e comunque sempre entro i termini contrattuali è riuscita a pagare puntualmente le retribuzioni del personale. E’ riuscita a fare anche degli investimenti contenuti, sono stati acquistati dei cestini per le deiezioni canine, sono stati acquistati i cestini per l’app del Corso Garibaldi, è stata acquistata l’isola ecologia itinerante che è in servizio da qualche settimana. a cura dell’I.D.N. S.n.c. 14
- 15 - Quest’anno sicuramente dovrà fare anche ricorso al credito bancario per supportare gli investimenti relativi in particolare all’acquisto dei mezzi. Ultimo punto dell’interrogazione: le risorse umane. Si partiva da quella che era la pianta organica del piano industriale, che prevedeva 58 addetti ai servizi, 2 al coordinamento e 2 ai servizi amministrativi. Partiva quindi dimenticando che ai servizi amministrativi erano già stabilmente impiegati con il diritto al passaggio diretto e immediato alle moderne condizioni economico contrattuali, tre unità e non due. Quindi il 62 iniziale del piano industriale doveva già leggersi come 63, perché era stato declinato per le singole attività: per i servizi 58, per il coordinamento 2, per i servizi amministrativi 3 unità. Quindi 63 e non 62. Il passaggio diretto dalla Nuoro Ambiente, all’epoca erano 44 operativi, uno tempo pieno e uno al 50% per il coordinamento e 3 unità per i servizi amministrativi. Quindi era sicuramente una pianta organica carente. Per questo era stato fatto già nel mese del dicembre 2018 il regolamento per l’assunzione del personale per le figure di autista operatore ecologico e si è provveduto dal 1° gennaio all’assunzione di 19 unità che nel conteggio complessivo che era fatto per i tempi pieni, per il full-time equivalent 62 portavano a un full-time equivalent pari a 60 unità. Quindi ancora non era stato raggiunto il limite, l’indicazione prevista al piano industriale. Tra l’altro di questi 44 operativi 2 erano in concedo parentale da oltre 12 mesi e hanno continuato poi il congedo parentale, salvo una breve interruzione per consentire il passaggio dalla Nuoro Ambiente alla E’ Comune, chi poi ha fatto 30 giorni, chi ne ha fatto solo 15, hanno ripreso il congedo parentale. Un’unità è andata poi in pensione nel mese di agosto dell’anno scorso, l’altra unità è a tutt’oggi in congedo parentale. Avevamo poi anche un lungodegente che aveva più di 200 giorni di malattia pregressa e sono piano piano rientrati chi il 1° febbraio, chi il 1° marzo, chi il 1° aprile. Dal mese di maggio con l’istituzione del centro allargato si è resa necessaria l’assunzione di 4 unità per coprire il servizio pomeridiano, dal momento che era stato modificato l’orario di raccolta sia per le utenze domestiche che per le non domestiche. Le domestiche venivano servite entro le 7 e 30 del mattino con il a cura dell’I.D.N. S.n.c. 15
- 16 - posizionamento dei contenitori entro le 5 e 30 e le utenze commerciali della stessa area territoriale sono servite nel pomeriggio. Successivamente a questo è stato deliberato in assemblea dei soci il servizio straordinario per la pulizia di tutto il territorio comunale, con il diserbo di tutto il territorio comunale, autorizzando l’assunzione di 15 unità a tempo determinato. Sono state assunte 12 unità di personale e non 15 non a tempo pieno ma anche questi a tempo parziale, insomma si è cercato sempre di tenere sotto controllo l’elemento di spesa più rilevante nella gestione per i servizi, che è il costo del personale. Tant’è vero che con l’interazione che si è avuta e con tutti i servizi che sono stati poi resi alla città, alla fine dei conti il costo per il personale si discosta pochissimo, quasi niente, dal costo previsto dal piano industriale. Il tutto è stato fatto sempre e rigorosamente nel rispetto delle graduatorie che erano scaturite dalla selezione, graduatorie che erano disponibili e che erano pubblicate sul sito, che sono a tutt’ora valide fino al 31.12.2020. E’ successo poi che il servizio di pulizia straordinaria è stato con determina previsto fino al 31 dicembre 2019, c’è stata poi un’ulteriore proroga che doveva consentire la fruizione delle ferie di tutto il personale. Siamo arrivati ai primi di marzo con l’emergenza epidemiologica e da subito abbiamo pensato che fosse necessario, al fine di poter garantire sempre e comunque la raccolta dei rifiuti, tenere 15 unità di riserva a casa a riposo e nel contempo però venivano garantiti sia i servizi di raccolta, i servizi di spazzamento e anche delle limitate attività di diserbo, che ci siamo poi trovati a fare tutte insieme adesso in fase 2, quindi necessita ancora il mantenimento dello stesso numero di personale. Questo è l’excursus, la situazione che ci ha visto operare. Penso, senza falsa modestia, che si sia arrivati a rendere un servizio alla cittadinanza sicuramente molto più completo di quello che c’era qualche anno fa, con una spesa che diventa notevolmente inferiore a quella che c’era qualche anno fa, penso che il risultato sia positivo. PRESIDENTE Adesso inizieranno le domande. Le conviene prendersi degli appunti così procediamo con 4 o 5 domande, le evade e poi se ci sono altre richieste procediamo con le domande. La parola alla Consigliera Brau, che tra l’altro è tra i richiedenti di questa audizione. a cura dell’I.D.N. S.n.c. 16
- 17 - CONSIGLIERA BRAU Grazie Presidente, io avrei un paio di domande, qualcosa è già stata chiarita. Prima di tutto volevamo capire se esiste il rapporto tra le due società, cioè la E’ Comune ha in dotazione mezzi e strumenti della Nuoro Ambiente e se sì attraverso quali contratti e a quale costo. Poi relativamente ai mezzi che lavano l’asfalto, risulta confermato che gli stessi hanno una determinata limitata autonomia e che successivamente allo scarico di tutta l’acqua debbano ritornare presso la sede di Prato Sardo per essere ricaricati e rimessi in servizio su Nuoro. Qual è la loro autonomia in termini metrici temporali durante il lavaggio e quali sono i tempi di andata e ritorno a/e da Prato Sardo per la ricarica dei mezzi. Poi volevamo capire se si potrebbe consentire l’approvvigionamento degli stessi presso l’ecocentro di Funtana Buddia, aumentando così la resa giornaliera dei mezzi. Altra domanda: un chiarimento specifico sull’utenza specifica di Badu ‘e Carros, volevamo capire se è servita dalla società E’ Comune e se sì se veniva fatta la raccolta differenziata. Per quanto riguarda la cessione del quinto e l’accesso al credito, se i lavoratori hanno fatto mai richiesta di cessione del quinto e se è sempre stata accolta a tutti e in caso negativo quali sono le motivazioni del diniego. Sullo stato di agitazione degli ultimi mesi leggiamo continuamente lo stato di agitazione del personale dipendente sospeso proprio sulle ultime settimane. Ci può spiegare come sta gestendo la questione ad oggi relativamente al passaggio a tempo pieno e totale dei lavoratori e attraverso quali procedure si sia provveduto alla stabilizzazione del personale. Se può esserci un excursus sulla situazione indichi cortesemente anche il dato numerico e la sua corrispondenza con l’organico complessivo stabilito sul piano industriale da questo Consiglio Comunale. In questi giorni il comitato Su Nuraghe (...) lo stato di assoluta precarietà per i giovani che vi soggiornano, ha denunciato lo stato di totale abbandono della casetta del custode sulla via Martiri della Libertà e accanto al parco archeologico di Tanca Manna. Nella struttura abbandonata infatti sono presenti decine di ingombranti, da divani a vecchie poltrone, da tavoli a letti, molti dei quali bruciati e dietro e intorno alla casetta svariate decine di metri cubi di rifiuti di ogni genere. Chiediamo quindi alla società quando ha intenzione di intervenire per a cura dell’I.D.N. S.n.c. 17
- 18 - ripristinare un minimo di decoro eliminando questa vera e propria discarica a cielo aperto a due passi dalle abitazioni e da un’importantissima area archeologica su cui la nostra comunità sta investendo da tempo. Ultima domanda quali sarebbero i criteri che vengono utilizzati per il ritiro dei rifiuti tramite piccoli automezzi, piccoli camioncini, perché abbiamo avuto delle segnalazioni e volevamo capire cosa rispondere, come funzionava. PRESIDENTE La parola al Consigliere Fadda. CONSIGLIERE FADDA P. Grazie Presidente, grazie ingegner Serra, un saluto speciale agli operatori di E’ Comune e anche alle organizzazioni sindacali della CGIL funzione pubblica e FITCISL e Cisal che vedo presenti ai nostri lavori stasera. Parlava l’ingegner Serra e scaturiva una domanda, non ho sentito parlare di testo unico 81 e di sicurezza nei luoghi di lavoro con dispositivi di protezione e quant’altro e vorrei qualche lume in proposito. La collega Viviana Brau molto condivisibilmente parlava del fatto che da nuoresi, da cittadini ma anche da amministratori non possiamo negare le cronache di questi giorni che ci presentano delle procedure di raffreddamento dei conflitti, addirittura si annunciava un sit-in di protesta qualche giorno fa. Le mie due domande sono molto specifiche: quali tempi, quali modalità per dare l’applicazione al famoso principio di priorità, portando i lavoratori da part-time a tempo pieno e poi chiaramente sulla stessa linea quali tempi, quali modalità per fare altrettanto con i lavoratori che da tempo determinato aspettano il tempo indeterminato. PRESIDENTE La parola al Consigliere Brodu, poi magari risponde e vediamo se ci sono altre domande. CONSIGLIERE BRODU Intanto un augurio al Consiglio Comunale che si riconvoca nella sua sede naturale per i suoi lavori e mi auguro che questo tema sia a sua volta augurale per la nuova ripresa della buona amministrazione di questi ultimi mesi di mandato civico e augurale per la nuova apertura che si avrà, si augura, questo prossimo autunno per chiunque andrà ad amministrare questo municipio. E quindi con il quale dovrà affacciarsi ad avere relazioni e rapporti con E’ Comune, posto che è una società interamente partecipata da questa a cura dell’I.D.N. S.n.c. 18
- 19 - Amministrazione Comunale. Saluto anch’io tutte le persone presenti, i lavoratori, i dirigenti, i funzionari, i sindacati e i colleghi in modo particolare del Consiglio Comunale, il Sindaco e tutti gli amministratori. Ho ascoltato la sua relazione direttore, e mi ha colpito una frase che ha usato: dal gennaio 2019, che siamo sostanzialmente operativi dopo la creazione nel 2018, ci siamo gestiti sopratutto o in modo esclusivo con fondi propri. Cosa si intende quando lei usa l’espressione “fondi propri” così mi è parso di comprendere nella dicitura. Così come nell’indicare il fabbisogno di personale che era in carico a Nuoro Ambiente, rapportato poi al fabbisogno di personale che ha studiato E’ Comune, non riesco a comprendere - pur leggendo il regolamento che è pubblicato anche sul sito in tema di trasparenza per l’acquisizione del personale - quello che ad oggi in termini reali ed effettivi è il numero delle unità effettive, di quelle stimate ed in fabbisogno, quali siano i tipi di contratti in essere, in modo particolare se a tempo indeterminato o meno e quali e all’interno delle distinte unità, quali temi relativi se ci sono state proroghe e rinnovi contrattuali verso operatori. Tutto questo all’interno della cornice di legislazione alla quale lei ha fatto riferimento quando dice che, come consaputo, le scelte, le azioni e gli atti interposti dalla società sono stati tutti ovviamente nel rispetto della normativa. Ha parlato a parer mio genericamente, tant’è che la collega Brau interviene puntualmente, lo faccio anch’io, in ordine ai rapporti bancari. Intanto non ho compreso qual è la banca di riferimento della società E’ Comune e se c’è un’indicazione anche al personale ad avere l’indicazione di un istituto di credito, eventualmente il proprio, in modo particolare ai fini del credito eventualmente da garantire verso il dipendente e quindi il tema che è stato ugualmente posto, lo pongo anch’io, della cessione del quinto. Se sotto tale profilo, apro una parentesi e la chiudo velocemente, constano alla società da parte dei dipendenti, di alcuni, di molti o non so, richieste di accesso al credito verso istituti di credito se non respinti non accolti perché non vi sarebbero idonee garanzie di natura per un verso personale e per altro verso perché il contratto di lavoro, quindi la busta paga, lo stipendio sarebbe non garanzia sufficiente o comunque non riconosciuta appagante sotto questo profilo. Ancora sempre con un occhio di attenzione al personale non ho sentito – se mi è sfuggito chiedo scusa – un cenno alle stabilizzazioni, se ve ne sono state, quante a cura dell’I.D.N. S.n.c. 19
- 20 - sono state. E poi tema forse ultimo, eventualmente all’esito delle sue risposte o delle sollecitazioni di altri colleghi Consiglieri mi riservo di rintervenire, il tema dei rapporti e delle relazioni con Nuoro Ambiente. Se ce ne sono ancora in essere, quali sono i contratti ancora eventualmente in essere, con riferimento per esempio ai mezzi se si paga un canone di locazione e se questo canone è riconosciuto a creditori plurimi, faccio per dire – ma sto andando a braccio – se sono riconosciuti più creditori. Per esempio sui mezzi: di chi sono i mezzi, il rapporto di canone con chi è stato instaurato e qual è la situazione reale. Se ci sono situazioni di debito verso qualche creditore in ordine alla locazione dei mezzi e aspetto ultimo con riferimento ai mezzi ai quali ha fatto cenno, qual è la stima di realizzo che si prevede dalla loro dismissione, sia che sia una vendita, sia che sia sotto altra differente forma e quale invece la previsione di spesa e quindi di deficit e quali le risorse dalle quali attingere per l’acquisto dei nuovi mezzi, stimato ovviamente il fabbisogno dei mezzi in un numero x. PRESIDENTE Ingegner Serra può iniziare a dare risposta a queste domande che sono abbastanza numerose. INGEGNER SERRA Siamo partiti dalla problematica delle spazzatrici che non hanno autonomia di carico dell’acqua per l’intero turno di lavoro. Mi domandate quindi quant’è quindi in termini metrici l’autonomia delle spazzatrici e il tempo di andata e ritorno presso l’ecocentro. Il problema dell’approvvigionamento dell’acqua è un problema che certamente è presente, che in parte avevamo risolto per un discreto periodo di tempo attingendo ad un collegamento che era libero presente nella via Costituzione, che è stato poi non più disponibile. Mi pare però che il servizio non richieda tutti questi approvvigionamenti di acqua e dipende molto dalla sensibilità dell’autista, dall’erogazione stessa della portata di acqua che eroga durante il servizio di spazzamento. Evidentemente è un dato che varia da autista ad autista. Il tempo di andata e ritorno presso l’ecocentro, saranno 10 chilometri andata e ritorno, sarà una mezz’ora: un quarto d’ora per arrivare ed un quarto d’ora per ritornare in servizio. L’utenza di Badu ‘e Carros è servita dalla società E’ Comune; la raccolta differenziata di Badu ‘e Carros è l’ultimo step che ci stiamo ponendo relativamente a cura dell’I.D.N. S.n.c. 20
- 21 - alla campagna di sensibilizzazione di tutte le grandi utenze e le utenze istituzionali, comprensive anche delle scuole, comprensive anche del Tribunale. Abbiamo fatto anche il tentativo di convocare tutte le grandi utenze istituzionali per un primo esame della situazione, obiettivamente non è stato un grandissimo successo perché sono venuti solo due o tre rappresentanti. Le carceri è un punto abbastanza importante perché comunque è una produzione di rifiuti relativamente sensibile e rilevante. Avevo già avuto un colloquio con la direttrice delle carceri, con cui dovevo risentirmi più o meno verso settembre, ottobre dell’anno scorso; ho conosciuto anche la responsabile delle guardie carcerarie, con la quale abbiamo comunque un appuntamento aperto. E’ una situazione che dobbiamo riprendere in mano perché pensate che all’epoca della Nuoro Ambiente addirittura era stato finanziato l’acquisto dei contenitori per le celle; poi c’era il problema di chi doveva andare però a raccogliere, dividere e selezionare; poi c’era il problema dell’entrata e dell’uscita all’interno delle carceri, che anche adesso rappresenta un problema perché prima di poter entrare dentro le macchine e gli operatori rimangono in attesa del permesso per entrare, perché magari nel momento in cui devono entrare ci sono delle operazioni interne di spostamenti di detenuti, di attività interne che per sicurezza impongono l’attesa da parte nostra per poter raggiungere poi i contenitori. Sono presenti i contenitori per la raccolta differenziata. Non siamo soddisfatti della raccolta differenziata che viene fatta all’interno delle carceri, abbiamo comunque un quantitativo minimo di raccolta differenziata; è comunque già presente, già impostata. Questo è un obiettivo che ci poniamo da qui a breve. Insieme a questo perfezionare anche all’interno di tutti gli enti pubblici, a partire dal Comune stesso, interessare anche le scuole e tutti gli altri enti. Con il Tribunale avevamo raggiunto degli accordi, ho visto che non stanno rispettando esattamente gli accordi presi, però diciamo che stanno differenziando, ancorché tengono ancora tutti i contenitori esposti sulla strada. L’accordo era che dovessero mettere soltanto i contenitori previsti nel calendario, continuano ad essere presenti tutti i contenitori, ma gli stessi sono differenziati per tipologia e qualcosa è sicuramente migliorata all’interno del Tribunale, quindi un limite di indifferenziata si riesce a fare. Siamo sempre protesi verso il miglioramento del servizio, all’aumento della a cura dell’I.D.N. S.n.c. 21
- 22 - percentuale di raccolta differenziata e tutti gli elementi adesso diventano determinanti e fondamentali, perché un conto è passare da 70 a 75, ma molto più difficile da 75 arrivare all’obiettivo previsto dal piano industriale che è l’80% di raccolta differenziata. L’anno scorso gli ultimi 10 giorni erano stati molto positivi, addirittura avevamo raggiunto l’81,05 di raccolta differenziata, probabilmente era una casualità. Però era importante, perché normalmente nel periodo delle feste è sempre più problematico ottenere questi risultati; quello è stato un elemento sicuramente di spinta, di fiducia, siamo comunque sempre protesi verso il miglioramento di queste situazioni. Stato di agitazione del personale. La pandemia, l’emergenza epidemiologica ha interrotto e rallentato il dialogo che era stato già impostato con i sindacati. I sindacati dal loro punto di vista legittimamente puntano alla stabilizzazione di tutto il personale, nonché alla trasformazione del tempo part-time nel full-time di tutti i dipendenti. La precisazione sui numeri la faccio più avanti perché è una domanda che è stata fatta dal Consigliere Brodu. Abbiamo avuto la proclamazione dello stato di agitazione, lo devo dichiarare pubblicamente francamente mi ha sorpreso nella tempistica, perché un’agitazione fatta il 14 luglio, siamo alla vigilia del periodo franco per le agitazioni, che contrattualmente e per legge è previsto dal 15 luglio fino al 31 agosto. Ma non è questo il punto, il punto è che personalmente non è giustificato da un punto di vista dell’aumentata assenza della società. La società è sempre stata presente. Ripeto: con le difficoltà che abbiamo avuto tutti nel poterci incontrare, in particolare noi che eravamo dei servizi pubblici essenziali, dove ancora forse permane il divieto delle riunioni del personale dei servizi pubblici essenziali, questo nei provvedimenti adottati in occasione di questa pandemia. L’abbiamo però fortunatamente recuperata, grazie anche all’intermediazione del capo di gabinetto della prefettura, dove è stato fatto con successo il tentativo di raffreddamento del conflitto. E’ stato risolto positivamente. C’è la conferma da parte della società del massimo interesse in particolare al completamento dell’orario da part-time a full-time del personale attualmente stabilizzato, che sono i primi 18 assunti il 1° gennaio 2019. Abbiamo un appuntamento a fine settimana, riprenderemo insieme il discorso. Ci sono delle difficoltà che sono sempre legate alla legalità, al rispetto del piano industriale, al rispetto delle regole sull’assunzione che valgono anche per le a cura dell’I.D.N. S.n.c. 22
- 23 - partecipate, che necessita di poter trovare insieme al Comune una soluzione al problema, considerando anche il fatto che il piano industriale è un piano di servizio che si basa fondamentalmente su quello che era il servizio pregresso. Nello stesso abbiamo rilevato e condiviso anche in sede di osservatorio la presenza di alcune situazioni che meriterebbero di essere riviste perché la domanda di servizio è sempre crescente; non ultimo adesso si citava del parco di Tanca Manna e della casa di custodia a Nuraghe. Abbiamo qui presenti anche i coordinatori che hanno sentito, che conoscono sicuramente la situazione; non tarderemo ad intervenire, come siamo intervenuti sempre, dovunque è stato richiesto il nostro intervento. Abbiamo ad esempio un problema dell’edificio della via Roma, il polifunzionale dove nel sottoscala ci sono degli antri che sono rimasti aperti; avevamo fatto un intervento di pulizia straordinaria, eravamo entrati dove sembrava che non potesse entrare nessuno perché nessuno aveva la chiave, dopo di che la chiave l’abbiamo avuta noi perché siamo entrati e abbiamo cambiato il lucchetto, perché nessuno ci entrava ma tutti ci buttavano i rifiuti. Non pensavo neanche che ci fosse un pavimento sotto il sottoscala, tanto era il livello di rifiuti presenti. Ho visto che hanno rimesso qualcosa, stiamo pensando comunque di intervenire, ma questa volta dobbiamo per forza limitare l’accesso nel sottoscala, nel pozzo luce, perché se continua a rimanere aperto continua ad essere ricettacolo di scarichi incontrollati di rifiuti. Cessione del quinto quali motivazioni. Sono a conoscenza che non è stata accordata la cessione del quinto a due lavoratori, per i quali stiamo cercando di dare comunque una soluzione che contiamo di risolvere nell’arco massima di una decina di giorni. Quali sarebbero i criteri utilizzati per il ritiro con i piccoli camioncini, non ho capito il senso della domanda, nel senso che abbiamo necessità di avere dei mezzi satellite che possano circolare nelle strade a ridotta carreggiata, che sono di completamento al servizio generale. Spesso sono di supporto al mezzo principale, altre volte lavorano autonomamente. Hanno comunque una capacità dai 5 ai 7 metri cubi, quindi hanno una capacità di ricarico e di recupero che delle volte è anche sufficiente a coprire l’intero turno di lavoro. Ne abbiamo diversi di mezzi piccoli con il monoperatore distribuiti un po’ in tutta a cura dell’I.D.N. S.n.c. 23
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