L'ORIGINE DEI NITRATI - Nuovi strumenti di indagine per la definizione delle aree vulnerabili - Arpae Emilia-Romagna

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L'ORIGINE DEI NITRATI - Nuovi strumenti di indagine per la definizione delle aree vulnerabili - Arpae Emilia-Romagna
L’ORIGINE DEI NITRATI
    Nuovi strumenti di indagine per
la definizione delle aree vulnerabili

        L
                a direttiva europea 91/676/      e forestali (Mipaaf ) – ha condotto
                CEE, “direttiva nitrati”,        uno studio sperimentale sull’origine
                richiedeva agli Stati membri     e il contenuto dei nitrati nelle acque
        la definizione delle aree interessate    sotterranee e superficiali presenti
        da elevate concentrazioni di nitrati     nelle regioni del bacino del Po, della
        nelle quali attuare programmi e          pianura Veneta e del Friuli Venezia
        azioni volti a superare le criticità,    Giulia. I risultati confermano
        con particolare riferimento alla         l’efficacia del metodo isotopico
        tutela delle acque destinate             con il modello Siar, accoppiato al
        all’uso potabile. A vent’anni            metodo parametrico.
        dall’emanazione della direttiva, i       Lo studio mostra che il contributo
        miglioramenti attesi non sono stati      zootecnico non è mai prevalente
        all’altezza delle attese.                nel dare origine alla diffusione dei
                                                 nitrati nelle acque; quest’evidenza
        La ridefinizione delle aree              deve dunque essere considerata
        vulnerabili richiede dunque              nell’individuazione delle aree
        una migliore conoscenza delle            vulnerabili e nella definizione dei
        singole fonti di azoto, naturali e/o     piani di azione.
        antropiche, anche per definire una
        politica coerente di interventi mirati   In Emilia-Romagna la Regione
        a ridurre la diffusione dei nitrati.     sviluppa da diversi anni azioni per
        L’’Istituto superiore per la             ridurre l’inquinamento da nitrati
        protezione e la ricerca ambientale       nelle acque.
        (Ispra) – in collaborazione con le       Il controllo e il monitoraggio
        Agenzie ambientali del territorio, e     effettuati da ArpaER offrono
        sulla base di una convenzione con        una buona conoscenza delle aree
        il ministero delle Politiche agricole    critiche. (DR)
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ECOSCIENZA 'H@9EBPAAB       

                           UN QUADRO COMPLESSO
                           IN ATTESA DI RISULTATI
                           IL PERCORSO PER RIDURRE L’INQUINAMENTO DA NITRATI NELLE ACQUE È
                           AVVIATO DA TEMPO. IL CONTESTO È COMPLESSO E LE AZIONI INTRAPRESE
                           NON DANNO ANCORA TUTTI I RISULTATI ATTESI. DI PARTICOLARE
                           IMPORTANZA LA DEFINIZIONE DELLE AREE VULNERABILI, DOVE APPORTI
                           NATURALI E/O ANTROPICI POSSONO DETERMINARE CONDIZIONI DI RISCHIO.
NITRATI

          U
                   n percorso avviato da oltre             Le prescrizioni della direttiva,
                   vent’anni che tarda a dare i            coerentemente con il presupposto di base,
                                                                                                         Nitrati, la normativa e le azioni
                   risultati attesi: quali sono i          definiscono un quadro di azioni volte a       per migliorare gli acquiferi
          motivi? La risposta è complicata, ma fare        limitare gli apporti nelle aree a rischio     in Emilia-Romagna
          un’analisi e provare a individuare possibili     e a porre divieti nei periodi di maggiore
          evoluzioni nella direzione desiderata            pericolo.                                     Dalla metà degli anni 90 diverse sono
          è il compito che questo numero di                L’elemento di base della direttiva            state le assunzioni di responsabilità
          Ecoscienza prova ad affrontare.                  riguarda la definizione delle aree            e l’adozione di atti e indirizzi per
          Il valore massimo di 50 mg/l di nitrati          vulnerabili, aree dove le caratteristiche     migliorare la qualità degli acquiferi in
          nelle acque potabili, fissato dalle ormai        ambientali (tipologia di suolo,               relazione alla presenza dei nitrati.
          vecchie normative comunitarie (direttiva         condizioni meteorologiche, gestione           In Emilia-Romagna il cammino prende
          CEE 80/778 e direttiva 98/83 del                 del territorio) e la pressione agricola,      avvio con l’adozione di programmi
          03/11/98), è stato riconfermato dalle            in particolare la zootecnia, possono          d’azione e con l’adozione di Piani
          successive disposizioni di legge in materia                                                    stralcio per il comparto zootecnico; la legge
                                                           determinare condizioni di rischio per
          di acque potabili (Dlgs 31/2001) e                                                             regionale 50/1995 ha disciplinato lo
                                                           gli acquiferi. Nei 27 stati membri,
          adottato come valore limite dello standard                                                     spandimento sul suolo agricolo dei reflui
                                                           più del 35% del territorio è soggetto
          di qualità per lo stato ambientale dei corpi                                                   provenienti dagli allevamenti zootecnici;
                                                           a programmi d’azione e in alcune
          idrici sotterranei (Dlgs 30/2009) e per                                                        il Dlgs152/99 ha recepito gli indirizzi
          i corpi idrici superficiali destinati a uso      nazioni – come Austria, Germania,             della direttiva Nitrati e la Regione
          potabile (Dlgs 260/2010, tab2/B).                Danimarca, Finlandia, Irlanda, Lituania,      successivamente ha approvato il Piano di
          La direttiva 91/676/CEE, nota come               Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi e             tutela delle acque (Assemblea legislativa,
          direttiva nitrati, assume come postulato         Slovenia (dato riferito al 2010) – l’intero   delibera 40/2005) disegnando in tal
          che gli elevati valori di nitrati rilevati nei   territorio è stato individuato quale area     modo una serie di interventi operativi
          corpi idrici (superficiali e sotterranei)        vulnerabile.                                  volti al miglioramento della risorsa idrica.
          derivino da una prassi non propriamente          In larga parte le aree vulnerabili si         Il quadro si completa successivamente con
          razionale di gestione degli effluenti            presentano come aree vulnerate, dove le       l’adozione della direttiva quadro sulle acque
          provenienti dagli allevamenti zootecnici.        rilevazioni dei dati confermano nei fatti     (direttiva 2000/60/CE) recepita mediante
          I carichi concentrati negli anni 70-80, su       le valutazioni effettuate sulla sensibilità   il Dlgs 152/06 che, pur non apportando
          un numero limitato di terreni aziendali,         dell’ecosistema, che associata alle           grandi innovazioni nell’organizzazione
          ha costituito una serie distribuita sul          pressioni che insistono in loco, hanno        del quadro di interventi di miglioramento
          territorio di situazioni puntuali di             determinato il deterioramento della           in relazione alla diffusione dei nitrati,
          inquinamento diffuso.                            qualità dei corpi idrici.                     ha consentito di strutturare in modo

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definitivo le reti di monitoraggio in ambito    fertilizzanti chimici, sia per quanto

                                                                                                                                                FOTO: C. PAPADOPOULOS - FLICKR, CC
nazionale e le modalità di comunicazione e      riguarda la dose necessaria, sia per il
trasmissione dei dati.                          periodo di distribuzione, frazionato, e il
Possiamo ricordare velocemente le azioni        più possibile a ridosso del momento di
che fanno parte del corpo di interventi         massimo utilizzo da parte delle piante.
mirati a ridurre l’inquinamento da nitrati      Ma questa consapevolezza rientra
nelle aree vulnerabili:                         solo nelle modalità accessorie di
- dimezzamento della quantità massima           accompagnamento delle politiche
di azoto apportato con fertilizzazioni          agricole, mentre le prescrizioni vincolanti
organiche (170 kg/ha anno)                      derivate dall’applicazione della direttiva
- adozione di un piano di utilizzazione         Nitrati rimangono focalizzate sull’utilizzo
agronomica degli effluenti zootecnici per       dei reflui zootecnici e sulle altre fonti
le aziende con terreni in zone vulnerabili      organiche di azoto.
che producono/utilizzano oltre 3.000 kg/        Tra le altre fonti potenziali di
anno di azoto da effluenti di allevamento       contaminazione emerge nell’area padana
e da altri fertilizzanti azotati, le aziende    – dove la popolazione sfiora i 20 milioni
suinicole e avicole in Aia, nonché le           di abitanti e costituisce una delle aree a
aziende bovine con più di 500 Uba (unità        maggior densità abitativa mondiale – il
bestiame adulto) che utilizzano effluenti       ruolo dell’azoto proveniente dagli scarichi
zootecnici anche in zone non vulnerabili        civili.
- periodi invernali di divieto di
distribuzione degli effluenti zootecnici        In Emilia-Romagna l’eventuale
per ridurre il rischio di percolazione          contaminazione non può essere messa in
e lisciviazione dell’azoto in momenti           relazione con gli scarichi dei depuratori
dell’anno a elevato rischio meteorologico       dove la concentrazione dell’azoto in
(terreni saturi, scarso prelievo delle          questi ultimi anni è diminuita in maniera         fognari sono collocati in prossimità dei
colture e surplus idrico)                       consistente a seguito dell’applicazione           principali centri urbani, dove vive circa
- messa a punto e utilizzo di tecniche          delle misure previste nel Piano di tutela         l’80% della popolazione regionale, in
agronomiche a basso impatto ambientale          delle acque. Ai sensi delle disposizioni          aree prevalentemente esterne alle zone
frutto di progetti di ricerca applicata         previste dall’art. 5 della direttiva 91/271/      vulnerate.
e di attuazione di norme che hanno              CEE e in attuazione della deliberazione           La rete di monitoraggio dei corpi
recepito tali indicazioni. Si ricorda il        dell’Autorità di bacino del fiume Po del 3        idrici di Arpa, non ha mostrato nel
codice di buona pratica agricola (Cbpa)         marzo 2004 n. 7, Adozione degli obiettivi e       corso degli anni, un miglioramento
approvato dal ministero dell’Agricoltura,       delle priorità di intervento ai sensi dell’art.   delle concentrazioni di nitrati nelle
e i disciplinari di produzione integrata,       44 del D. Lgs. 152/99 e successive modifiche      aree vulnerabili. Allo stesso tempo gli
nati in Emilia-Romagna e ripresi                ed integrazioni, sono stati adottati              studi e le valutazioni fatte dall’Agenzia,
come schema da altre regioni, dove              interventi mirati che hanno permesso di           a supporto del Piano di gestione di
oltre alle prescrizioni, previste dal           ottenere l’abbattimento di almeno il 75%          distretto, evidenziano un aumento
corpo normativo, si individuano                 del carico di azoto totale e fosforo totale       del carico inquinante, nonostante gli
modalità di gestione dell’agricoltura           nei bacini/sottobacini idrografici drenanti       interventi previsti in forma prescrittiva e
volte a soddisfare il fabbisogno delle          l’area sensibile “delta del Po” e “area           volontaria dalle disposizioni in materia e
piante, evitando gli eccessi e limitando        costiera dell’Adriatico nord-occidentale          dal Piano di tutela delle acque.
interventi potenzialmente negativi per          dalla foce dell’Adige al confine                  Il dibattito è ampio e le opinioni sono
l’ambiente. Si considera l’irrigazione          meridionale del comune di Pesaro”.                contrastanti, ma non vi è dubbio che
come elemento fondamentale per la               Le perdite potenziali delle reti fognarie         la scienza debba fare la sua parte, e
produzione agricola, ma ne emerge anche         potrebbero rappresentare una possibile            approcci integrati come quelli proposti
il ruolo potenziale come fonte in grado         fonte di contaminazione di azoto nelle            da Ispra e richiamati successivamente in
di veicolare le sostanze verso i corpi idrici   falde in considerazione della vetustà             questo breve compendio, con valutazioni
sensibili; la concimazione è vista come         degli impianti fognari, dell’incremento           modellistico-parametriche e analisi
elemento di un bilancio complessivo             progressivo della popolazione servita e           isotopiche possono senza dubbio aiutare
del ciclo dei nutrienti per soddisfare il       di conseguenza dell’aumento dei carichi           la comprensione dei fenomeni e attribuire
fabbisogno delle colture, ma in ottica          veicolati.                                        le giuste responsabilità alle diverse fonti
di valorizzazione di tutti gli apporti,                                                           di pressione.
anche quelli naturali, limitando i surplus,     In Emilia-Romagna l’azoto veicolato               Il raggiungimento degli standard di
in particolare nelle forme più mobili e         in agricoltura ammonta a circa 141                qualità è qualche cosa di diverso e un
potenzialmente inquinanti.                      milioni di kg di cui il 38% proveniente           po’ più complesso rispetto alla semplice,
Vi è la consapevolezza che l’eccesso            da allevamenti, il 60% da fertilizzanti           seppur incerta, ricerca delle cause; le
dei nitrati riscontrabili nelle falde sia       minerali e il 2% da fanghi di depurazione,        azioni devono essere efficaci e applicabili
legato al possibile eccesso di utilizzo dei     distribuiti su una superficie agricola utile      ed è in questo contesto che lo sviluppo
fertilizzanti, sia chimici sia di origine       (Sau) di circa 1 milione di ettari.               sostenibile gioca un ruolo prevalente sulle
zootecnica, soprattutto nelle loro forme        L’azoto proveniente dal civile invece si          scelte e gli obiettivi perseguibili.
più mobili; con questa consapevolezza           attesta sui 20 milioni di kg (in ingresso
il codice di buona pratica agricola e           agli impianti di depurazione) pari
i disciplinari di produzione pongono            a circa il 14% dell’azoto di matrice              Franco Zinoni
la massima attenzione all’uso dei               agricola, inoltre gran parte degli impianti       Direttore tecnico Arpa Emilia-Romagna

                                                                                                                                                                                     51
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          EFFLUENTI ZOOTECNICI,
          CAMBIARE LE NORME EUROPEE
          NEGLI ULTIMI ANNI LA FERTILIZZAZIONE È IN CONTINUA DIMINUZIONE, CON CALI DI OLTRE IL
          30 PER CENTO SIA PER I CARICHI DI AZOTO, SIA DI ANIDRIDE FOSFORICA. RESTA APERTA LA
          QUESTIONE DELLE DEROGHE PER L’USO AGRONOMICO DEGLI EFFLUENTI ZOOTECNICI E DEL
          DIGESTATO. È DI SOSTANZA IL CONTRIBUTO DELL’ITALIA ALLA REVISIONE DELLE NORME EUROPEE.

          L
                  a direttiva comunitaria 91/676/       La normativa italiana, stante la                                                      invariate rispetto al quadriennio
                  CEE (direttiva Nitrati) ha dettato    ripartizione costituzionale delle                                                     precedente; si concentrano nelle aree di
                  i principi fondamentali, volti        competenze, fissa poi ulteriori criteri e                                             pianura e in quelle collinari ad agricoltura
          a salvaguardare le acque sotterranee e        norme tecniche generali per la disciplina                                             intensiva, e rappresentano circa il 14,2%
          superficiali dall’inquinamento causato,       regionale dell’utilizzazione agronomica                                               della superficie totale, il 22,7% della SAT
          in particolare, dai nitrati presenti negli    degli effluenti di allevamento, nel decreto                                           (superficie agraria totale) e il 31,8% della
          effluenti di allevamento. La direttiva        ministeriale del 7 aprile 2006 cosiddetto                                             SAU (superficie agraria utilizzata).
          comunitaria prevede:                          “decreto Effluenti”. Conseguentemente                                                 Nel corso dei primi anni di applicazione
          - la designazione di zone vulnerabili         al decreto Effluenti sono state emanate,                                              si sono affrontati diversi problemi nelle
          da nitrati di origine agricola (ZVN),         in tempi diversi, le delibere regionali di
NITRATI

                                                                                                                                              aree a maggiore produzione zootecnica,
          nelle quali vi è il divieto di spargimento    approvazione dei programmi di azione,                                                 a causa della difficoltà di trovare terreni
          degli effluenti di allevamento (e dei         che includono la designazione delle                                                   sufficienti ad accogliere gli effluenti
          reflui provenienti dalle piccole aziende      zone vulnerabili, e le disposizioni di                                                zootecnici prodotti.
          agroalimentari egualmente sparsi sul          carattere nazionale, in particolare i divieti                                         È stato quindi necessario avvalersi della
          terreno), fino un limite massimo annuo        di spandimento durante l’inverno, gli                                                 possibilità di chiedere alla Commissione
          di 170 kg di azoto di origine organica per    obblighi di stoccaggio, la disciplina dei                                             europea la deroga al limite di 170 kg/
          ettaro                                        piani di fertilizzazione.                                                             ha sino a 250 kg/ha, assicurando nel
          - la regolamentazione dell’utilizzazione                                                                                            frattempo maggiori controlli, così come
          agronomica degli effluenti zootecnici e                                                                                             hanno fatto diversi altri Stati membri
          dei reflui aziendali, mediante l’adozione                                                                                           (quali l’Olanda, l’Inghilterra, l’Irlanda).
          di programmi d’azione, che stabiliscono le    Problemi applicativi, deroghe                                                         A fine 2008 il Piemonte, la Lombardia,
          modalità con cui possono essere effettuati
          tali spandimenti.
                                                        e diffusione delle pratiche                                                           il Veneto, l’Emilia-Romagna e il Friuli-
                                                                                                                                              Venezia Giulia hanno fatto richiesta ai
          La predetta direttiva è stata recepita        ecosostenibili                                                                        ministeri competenti (Mattm e Mipaaf ),
          nell’ordinamento nazionale, inizialmente                                                                                            della deroga alla direttiva 91/676/CEE.
          con il decreto legislativo 11 maggio 1999     Le zone vulnerabili ai nitrati individuate
                                                                                                                                              La richiesta di deroga è stata presentata
          n. 152, e successivamente con il decreto      dalle Regioni in Italia dall’ultimo
                                                                                                                                              alla Commissione europea nel settembre
          legislativo 3 aprile 2006 n. 152, il Codice   monitoraggio (2008-2011) risultano pari
                                                                                                                                              del 2009 e nel novembre 2011 è stata
          ambientale.                                   a 40.372 km2, e sono rimaste pressoché
                                                                                                                                              concessa alle prime quattro regioni con la
                                                                                                                                              decisione n. 2011/721/UE.
                                                                                                        FOTO: F. VINCENTZ - WIKICOMMONS, CC

                                                                                                                                              Negli ultimi anni si è comunque
                                                                                                                                              assistito a un costante abbandono della
                                                                                                                                              fertilizzazione, che ha registrato cali di
                                                                                                                                              oltre il 30 per cento sia per i carichi di
                                                                                                                                              azoto, sia di anidride fosforica.
                                                                                                                                              Segno di adozione, sempre più frequente,
                                                                                                                                              di pratiche produttive ecocompatibili.
                                                                                                                                              Ad esempio, la Regione Emilia-Romagna
                                                                                                                                              ha comunicato che per l’anno 2013
                                                                                                                                              nessuna azienda ha presentato domanda
                                                                                                                                              di deroga nel proprio territorio.
                                                                                                                                              Per l’anno 2013, secondo anno di
                                                                                                                                              attuazione della decisione di deroga
                                                                                                                                              l’adesione ha quindi riguardato solo 3
                                                                                                                                              Regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto)
                                                                                                                                              per un totale di 253 aziende (240 bovine
                                                                                                                                              e 13 suine). Di queste, il maggior numero
                                                                                                                                              (216) è situato in Lombardia. Rispetto
                                                                                                                                              alle 303 aziende, (283 bovine e 20
                                                                                                                                              suine) che avevano presentato richiesta

  52
L'ORIGINE DEI NITRATI - Nuovi strumenti di indagine per la definizione delle aree vulnerabili - Arpae Emilia-Romagna
ECOSCIENZA 'H@9EBPAAB           

di deroga nell’anno 2012 si è registrata
una riduzione del numero di aziende                Agricoltura 2.0, al via prima domanda Pac precompilata online
che hanno presentato istanza di deroga
(-16,5%).                                                                         È stato presentato a Verona il 23 marzo l’avvio del
Alla riduzione del numero di aziende                                              piano “Agricoltura 2.0”, con l’invio della prima domanda
                                                                                  precompilata online per ricevere gli aiuti comunitari
che hanno presentato istanza di deroga
                                                                                  della Pac (Politica agricola comune); il piano fa parte
corrisponde una riduzione del numero                                              del programma di digitalizzazione e semplificazione del
dei capi in deroga (da 225.842 nel 2012 a                                         rapporto tra amministrazione e imprese agricole, che
205.960 nel 2013) e della SAU in deroga            dovrebbe rendere la vita più semplice a un milione e mezzo di agricoltori.
(da 20.989 ettari nel 2012 a 13.415 ettari         Il piano prevede:
                                                   - domanda Pac precompilata già disponibile on-line sul sito di Agea e degli
nel 2013).                                         organismi pagatori regionali; gli agricoltori potranno dare conferma dei dati pre-
Attualmente è in fase di predisposizione           inseriti con un click o integrare/completare le informazioni.
il documento a supporto della nuova                - anagrafe unica delle aziende agricole con l’istituzione di un database federato
richiesta di deroga presentata dalle               degli Organismi pagatori (cloud) che integra e rende disponibili tutte le
                                                   informazioni aggiornate su base territoriale.
Regioni Lombardia e Piemonte, per il               - un solo fascicolo aziendale, unificando quello che era gestito in modo separato:
periodo 2016-2020, a testimonianza                 il piano colturale, il piano assicurativo individuale e il quaderno di campagna. Le
del persistere di difficoltà in queste due         imprese faranno una sola dichiarazione che sarà poi condivisa tra amministrazioni.
regioni.                                           Si devono dichiarare il 50% di dati in meno rispetto a prima e sono inferiori gli
                                                   oneri burocratici.
                                                   - pagamenti Pac anticipati a giugno 2016 anche fino al 100% dell’importo dovuto
                                                   - banca dati unica dei Certificati - Viene coordinata a livello nazionale la raccolta,
Il nuovo decreto Effluenti                         la durata e la validità delle certificazioni (antimafia, DURC ecc.), evitando alle
                                                   aziende di presentare la stessa documentazione a diverse Amministrazioni ovvero
(rev. del decreto 7 aprile 2006)                   più volte in base alle domande presentate.
                                                   - domanda unificata: a partire dal 2016 ciascuna azienda potrà presentare un’unica
                                                   domanda di aiuto, che accorpi le richieste Pac, Uma, Psr, assicurazioni ecc.
Il nuovo decreto, che inizialmente                 Altre info: https://www.politicheagricole.it
prevedeva solo la revisione delle norme
del 2006 relative all’utilizzazione
agronomica degli effluenti di allevamento,
introduce ora anche le norme relative          delle attività agricole a vantaggio della        monitoraggio dei rilasci di nitrati verso i
all’utilizzazione agronomica del digestato,    redditività delle imprese, attraverso la         suoli e i sottosuoli, al fine di evidenziarne
prodotto dagli impianti di digestione          valorizzazione degli scarti di produzione        definitivamente la diversa origine delle
anaerobica (secondo quanto previsto            e la produzione di energia da fonti              fonti e delle ragioni di inquinamento.
dall’art. 52 della legge 134/2012).            alternative agli idrocarburi, in linea con       Per tali valutazioni Ispra e le Arpa
Infatti, vi è da rilevare che per              gli obiettivi energetici italiani ed europei.    coinvolte nel progetto hanno sviluppato
fronteggiare il problema dello                                                                  un indice idoneo a determinare una
smaltimento degli effluenti di                                                                  scala di pericolosità per gli acquiferi in
                                                                                                riferimento alle diverse sorgenti di nitrati
allevamento e degli altri reflui, va           Conclusioni e problematiche aperte               che insistono sul territorio.
diffondendosi la pratica degli impianti di
                                                                                                Sono stati effettuati i campionamenti
digestione anaerobica, cioè di impianti        La Conferenza Stato Regioni, il 27
                                                                                                di acque superficiali, profonde, sorgenti
che trasformano gli effluenti per produrre     novembre 2014, ha dato parere favorevole
                                                                                                (civile, zootecnico bovino e suino) e
energia termica e ottengono, come fase         allo schema di decreto prima citato, ma
                                                                                                dei suoli, in Emilia-Romagna, Veneto,
finale della lavorazione, il digestato.        non è ancora stato emanato ufficialmente,
                                                                                                Lombardia, Friuli-Venezia Giulia e
In fase di predisposizione del decreto si è    vista la consultazione in atto con la
                                                                                                Piemonte.
dovuto affrontare il problema di valutare      Commissione europea, che sembra
                                                                                                Dagli studi è emerso chiaramente che il
l’utilizzabilità agronomica del digestato      orientata a negare la possibilità di deroga
                                                                                                contributo prevalente all’inquinamento
come fertilizzante e l’applicabilità al        ai limiti della direttiva Nitrati anche
                                                                                                da nitrati non è certamente quello
medesimo della citata direttiva Nitrati.       nel caso di utilizzazione di digestato           del settore agricolo e che l’azione
Nel merito il provvedimento prevede:           proveniente dalla lavorazione degli              di riequilibrio ambientale dovrebbe
a) bipartizione del digestato in               effluenti di allevamento.                        coinvolgere il controllo di tutte le fonti
agrozootecnico e agroindustriale               Emerge quindi in tutta evidenza                  civili e industriali. Inoltre la fissazione
b) condizioni di parificazione ai              l’opportunità e l’urgenza di una revisione       di limiti di assorbimento dei nitrati di
concimi di origine chimica, attraverso         del quadro normativo europeo, già                origine organica dovrebbe essere resa
una esecuzione di analisi chimiche al          chiaramente messo in discussione                 più flessibile in funzione dell’effettivo
digestato in uscita dagli impianti             dalle deroghe che si è stati costretti a         fabbisogno delle diverse colture e degli
c) divieto di utilizzazione agronomica         concedere.                                       andamenti climatici.
del digestato in caso di immissione negli      L’Italia è in grado di dare un contributo
impianti di colture che provengano dai         importante a questo processo di
siti di bonifica                               revisione, come è chiaramente emerso             Giuseppe Cacopardi1, Daniela Quarato2
d) flessibilità della collocazione temporale   dal workshop del 26 gennaio 2015,                1. Direzione generale per lo sviluppo rurale,
del periodo obbligatorio di 60 giorni di       organizzato in merito ai risultati dello         Ministero Politiche agricole alimentari e
divieto di spandimento degli effluenti.        studio Ispra (finanziato dal Mipaaf )            forestali (Mipaaf)
Tale decreto è importante in quanto            mirato all’analisi dell’impatto delle            2. Consiglio per la ricerca in agricoltura e
rafforza la sostenibilità ambientale delle     pressioni antropiche sullo stato delle           l’analisi dell’economia agraria (Cra)
produzioni agricole, consentendo al            acque superficiali e sotterranee, e alla
contempo un’importante diversificazione        verifica e al potenziamento della rete di

                                                                                                                                                    53
L'ORIGINE DEI NITRATI - Nuovi strumenti di indagine per la definizione delle aree vulnerabili - Arpae Emilia-Romagna
ECOSCIENZA 'H@9EBPAAB       

          IL RAPPORTO ISOTOPICO PER
          MISURARE LE FONTI DI NITRATI
          ISPRA HA EFFETTUATO UNO STUDIO SPERIMENTALE PER DETERMINARE LA MASSA DI NITRATI
          RIFERIBILI ALLE DIVERSE SORGENTI NATURALI E ANTROPICHE. APPARE CONFERMATA
          L’EFFICACIA DEL METODO ISOTOPICO, E IN PARTICOLARE DEL MODELLO SIAR. IL CONFRONTO
          CON IL METODO PARAMETRICO È SODDISFACENTE, SEPPUR CON DIFFUSE INCERTEZZE.

          I
               l contributo delle differenti
               sorgenti di nitrati nelle acque
               è stato determinato mediante
          la sperimentazione di un modello
          di miscelamento isotopico
          (apporzionamento isotopico).
          Gli isotopi sono atomi dello stesso
          elemento caratterizzati da masse diverse,
          il cui rapporto, ad esempio 15N/14N, è
          facilmente misurabile (rapporto isotopico).
NITRATI

          In natura esistono due isotopi stabili
          dell’azoto: 14N e 15N (15N/14N = 1/272
          rapporto in atmosfera). In genere
          i rapporti isotopici dell’azoto sono
          riportati in per mille (‰) relativi all’azoto
          molecolare presente in atmosfera N2,
          utilizzando il simbolo delta:
          δ15N (‰) = {[(15N/14N)x/ (15N/14N)AIR]-
          1}x1000
          dove x è il campione e AIR è il gas
          di riferimento internazionale, N2
          atmosferico (δ15N = 0).
          L’ossigeno invece, ha tre isotopi
          stabili: 16O, 17O e 18O. Il riferimento
                                                          maggior parte mediate da microrganismi.     di nitrificazione: gli atomi di azoto
          internazionale per l’ossigeno (δ18O)
                                                          Il processo di trasformazione dell’azoto,   presenti nella molecola di nitrato
          è il valore medio dell’acqua oceanica
                                                          in gran parte organico, in nitrato è        provengono dall’ammonio (già
          V-SMOW (δ18O = 0):
                                                          schematizzato in figura 1.                  parzialmente arricchito in seguito al
          δ18O (‰) = {[(18O/16O)x/ (18O/16O)
                                                          Il processo di mineralizzazione della       processo di volatilizzazione) e attraverso
          V-SMOW]-1}x1000
                                                          sostanza organica produce ione              la formazione di nitrito, prodotto
                                                          ammoniacale che rimane nel substrato        intermedio della nitrificazione, arrivando
                                                          attraverso la formazione di ammoniaca       fino alla formazione dello ione nitrato.
          L’alterazione isotopica                         che può essere coinvolta nel fenomeno       L’ulteriore arricchimento dell’azoto è da
          nei processi chimici, fisici e biologici        di volatilizzazione. La volatilizzazione,   imputarsi alla reazione cineticamente
                                                          legata alla perdita di ammoniaca in         più lenta, cioè il passaggio da ammonio
          Processi chimici, fisici e biologici            atmosfera, è caratterizzata da un elevato   a nitrito. Gli atomi di ossigeno legati alla
          possono alterare la composizione                frazionamento che vede l’ammoniaca          molecola di nitrato, invece, provengono
          isotopica dei composti coinvolti nelle          persa in atmosfera particolarmente          in parte dall’aria e in parte dall’acqua, in
          reazioni provocando in tal modo un              impoverita in 15N, mentre lo ione           particolare 1 atomo è preso dall’ossigeno
          frazionamento isotopico tra i reagenti e i      ammonio residuo nel suolo risulta           atmosferico e 2 atomi da quello presente
          prodotti.                                       particolarmente arricchito in 15N.          nell’acqua. Il rapporto isotopico
          In generale, l’isotopo più leggero (con         Il fattore di arricchimento del substrato   dell’ossigeno è pertanto strettamente
          massa minore) reagisce più velocemente          assume valori fino a 30‰, con una           legato alle caratteristiche isotopiche
          di quello pesante, dando origine a              media di circa 20‰ in funzione della        dell’acqua in cui avviene il processo di
          prodotti isotopicamente più leggeri dei         cinetica del processo. Il processo di       nitrificazione.
          reagenti.                                       volatilizzazione è particolarmente          La denitrificazione (i.e. l’utilizzo del
          Le principali reazioni che controllano          significativo nello spandimento di          nitrato al posto dell’ossigeno quale
          le dinamiche dell’azoto nel suolo               fertilizzanti ureici e durante la fase di   substrato per l’ossidazione della materia
          e nelle acque sotterranee sono la               stoccaggio degli effluenti zootecnici.      organica) è un processo, mediato da
          mineralizzazione, la volatilizzazione, la       Un ulteriore arricchimento dell’azoto       batteri, in grado di provocare anche un
          nitrificazione e la denitrificazione, per la    nitrico avviene durante il processo         elevato frazionamento nella composizione

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ECOSCIENZA 'H@9EBPAAB                   

isotopica del nitrato residuo; in base alle                                     Azoto organico Ammoniaca           Ammonio                Nitrito   Nitrato
condizioni ambientali il frazionamento,
cioè la discriminazione operata dai batteri                                      R-NH2              NH3            (NH4)+            (NO2)-         (NO3)-
verso le specie più “leggere”, può variare
                                                                                                                                                              ... come eluato nel suolo...
da -1,8 a -40 ‰.                                                                  ... arricchimento di N...
                                                FIG. 1                                                                       ... arricchimento di N... ... azione batterica
                                                FONTI DI NITRATI                  Fertilizzante organico (So)                                          senza arricchimento di N...

Il modello sperimentale                         Schema del processo di
                                                                                                            Fertilizzante minerale (Sm)

per la misura delle fonti di nitrati            trasformazione dell’azoto.

Una spiccata differenza dell’impronta                                                                                                                                        CivING

isotopica delle sorgenti di partenza                                                                                                                                         Zoo

                                                                                                                                                                             Min
rappresenta il prerequisito fondamentale
per l’utilizzo di δ18O e δ15N                                                                                                                                                Nsuolo

                                                                                                                                                                             CivUSC
nell’identificazione delle fonti di nitrati
                                                                                                                                                                             Nacqua
nelle acque sotterranee e superficiali,
soprattutto tenuto conto che tutti i
processi di trasformazione a carico
dell’azoto che possono avvenire al suolo,       FIG. 2
producono arricchimenti non definibili          FONTI DI NITRATI
su base matematica perché dipendenti da
troppe variabili ambientali.
                                                Intervalli isotopici del δ15N
La cinetica dei processi che coinvolgono
                                                e del δ18O relativi alle
l’azoto dipende infatti da numerosi
                                                sorgenti e determinati
fattori ambientali, quali ad esempio,           sperimentalmente.
la tessitura, l’umidità dei suoli ecc. e
pertanto l’impronta isotopica finale                                                                                        è stato applicato il protocollo analitico
del nitrato misurato nelle acque                Attività analitica in laboratorio                                           proposto da Silva e collaboratori (2000).
dipenderà fortemente, oltre che                                                                                             La metodica consente di concentrare
dall’impronta isotopica delle sorgenti,         Le analisi sui campioni di terreno
                                                                                                                            i nitrati disciolti nelle acque (e degli
anche dall’ambiente in cui il nitrato si è      prelevati nelle aree oggetto di studio sono
                                                                                                                            eluati dei suoli) su resine a scambio
prodotto.                                       state effettuate sia sul tal quale – per la
                                                                                                                            anionico, che, previo recupero dalle
Per tale ragione la procedura                   determinazione dei parametri chimico-
                                                                                                                            resine stesse, vengono quindi analizzati
sperimentale applicata per la                   fisici quali tessitura, umidità, presenza di
                                                                                                                            per il contenuto isotopico mediante
determinazione dell’apporzionamento dei         sostanza organica, capacità di scambio
                                                                                                                            spettrometria di massa.
nitrati ha previsto la determinazione:          cationico, tenore di azoto totale – sia
− degli intervalli isotopici tipici delle       sull’eluato per la determinazione degli
sorgenti utilizzate sul territorio (figura      ioni principali calcio, magnesio, sodio,
2); tale fase di sperimentazione è stata        potassio, cloruri, solfati, bicarbonati e                                   Modello di miscelamento isotopico
condotta mediante l’analisi isotopica           forme inorganiche dell’azoto.
dell’azoto presente nei reflui zootecnici,      L’ eluato è stato ottenuto per aggiunta di                                  Lo step finale della metodologia
nei fertilizzanti minerali, nei reflui civili   acqua ultrapura in rapporto 1:5 al suolo                                    sperimentale per la determinazione
trattati e non trattati negli impianti di       seccato all’aria e setacciato a 2 mm. Dopo                                  dell’apporzionamento dei nitrati in falda
depurazione, e dell’azoto e dell’ossigeno       agitazione per 60 minuti, il campione è                                     ha previsto l’applicazione di un modello
presenti nella molecola di nitrato              stato centrifugato e filtrato a 0,2 μm.                                     matematico di miscelamento isotopico.
misurato negli eluati di suoli e di acque       I campioni di reflui zootecnici e civili                                    Negli ultimi decenni, la comunità
superficiali non impattate da sorgenti          non trattati sono stati analizzati per i                                    scientifica interessata a studi ecologici ha
antropiche                                      parametri chimico-fisici da ricercare                                       proposto diversi modelli di miscelamento
− degli intervalli isotopici dell’azoto         sull’eluato. L’eluato è stato ottenuto                                      (Mixing Models) isotopico per identificare
nitrico prodotto nei suoli dopo l’utilizzo      per aggiunta di acqua ultrapura in                                          i contributi delle diverse fonti di cibo
delle suddette sorgenti; tale fase di           rapporto 1:5 al liquame liofilizzato, dopo                                  nelle diete dei consumatori. Phillips
sperimentazione è stata condotta                agitazione per 60 minuti.                                                   (2002) propose di utilizzare un set di
mediante l’analisi dello ione nitrato           Le indagini isotopiche sono state                                           equazioni algebriche (Linear Mixing
presente negli eluati dei suoli analizzati      condotte nel caso dei suoli sia sul tal quale                               Models) per identificare tali contributi.
sia a priori dell’utilizzo delle sorgenti       che sull’eluato, nel caso dei reflui solo                                   Partendo da tali equazioni Phillips
che dopo trattamento; in tal modo le            sul tal quale, dato che la forma nitrica                                    (2002) sviluppò il modello Isosource;
differenze registrate nel dato relativo         dell’azoto era praticamente assente o al di                                 tale modello di miscelamento è in
all’isotopo pesante dell’azoto sono state       sotto dei limiti di rilevabilità del metodo                                 grado di restituire una serie di possibili
attribuite all’arricchimento determinato        isotopico per i nitrati.                                                    valori di ripartizione delle fonti. La
dai processi di trasformazione che              Per lo svolgimento delle operazioni                                         maggior limitazione di tale modello
subisce l’azoto immesso al suolo (fattori       di campionamento, conservazione,                                            di miscelamento isotopico consiste nel
di correzione delle impronte isotopiche         filtrazione e pretrattamento delle                                          fatto che non permette di incorporare
delle sorgenti)                                 acque da sottoporre ad analisi di                                           le incertezze e le variazioni che
− dei valori isotopici dei nitrati misurati     rapporti isotopici dell’azoto (δ15N) e                                      caratterizzano i dati di input (incertezze
nelle acque.                                    dell’ossigeno (δ18O) dei nitrati disciolti,                                 associate ai rapporti isotopici delle fonti

                                                                                                                                                                                                 55
L'ORIGINE DEI NITRATI - Nuovi strumenti di indagine per la definizione delle aree vulnerabili - Arpae Emilia-Romagna
ECOSCIENZA 'H@9EBPAAB      

          di cibo e ai fattori di arricchimento
                                                                                                                                                  CivING
          dovuti al trasferimento lungo la catena
                                                                                                                                                  Zoo
          trofica), cioè non permette di considerare                                                                                              Min
          la variabilità naturale.                                                                                                                Nsuolo
          Per superare tale limitazione, sono                                                                                                     CivUSC
          stati sviluppati dei nuovi modelli                                                                                                      Nacqua
          di miscelamento isotopico quali ad
          esempio il MixSIR (Moore and
          Semmens, 2008) e il Siar (Parnell
          et al., 2010). Entrambi i modelli di            FIG. 3
          nuova generazione sono basati sulla             FONTI DI NITRATI
          risoluzione di un sistema di equazioni
          lineari mediante l’utilizzo di tecniche         Intervalli isotopici corretti
          di statistica Bayesiana per identificare        del G15N e del G18O relativi
          i contributi proporzionali delle fonti di       alle sorgenti.
          cibo. I modelli Bayesiani restituiscono i
          valori dei contributi proporzionali sotto
          forma di distribuzione di probabilità
          (valori di tendenza centrale e intervalli
          di confidenza). Per determinare
          l’apporzionamento dei nitrati nelle acque
          abbiamo scelto di applicare il modello di
          miscelamento Siar.
          Il modello Siar utilizza i fattori di
NITRATI

          correzione, per costruire un dominio
          isotopico entro cui devono cadere i
          dati isotopici dei campioni d’acqua
          da apporzionare; in base alla regola
          secondo la quale il nitrato è generalmente
          arricchito rispetto all’azoto reagente, i
          fattori di correzione andranno sommati al
          rapporto isotopico della sorgente.              fattori di correzione delle sorgenti. Infine         (essenzialmente quella ai sensi della
          La rielaborazione degli intervalli isotopici    sarà necessario aumentare la frequenza               WFD); ciononostante risulta necessario
          corretti delle sorgenti è rappresentata         del monitoraggio dei punti da indagare               ridurre l’incertezza dell’apporzionamento
          nella figura 3.                                 isotopicamente.                                      aumentando il numero di dati
                                                                                                               modellizzati.
          Tenendo in considerazione che il modello                                                             La conoscenza del contributo delle varie
          isotopico ha particolare significato                                                                 sorgenti a integrazione dei dati derivanti
          laddove sia incerta la prevalenza di            Un metodo efficace, ma occorre                       dai monitoraggi delle acque superficiali e
          una sorgente rispetto alle altre, le aree       processare altri dati                                sotterranee potrà essere di supporto alla
          sulle quali è stato applicato lo studio                                                              pianificazione e alla definizione di misure
          isotopico sono state scelte per la              L’applicazione del metodo isotopico in               di tutela che promuovano lo sviluppo
          maggior parte con la finalità di risolvere      generale, e in particolare del modello Siar,         e l’incontro di politiche coordinate
          tale incertezza (contributo misto). I           ha dimostrato la sua efficacia per ottenere          e condivise di tutela ambientale e di
          risultati dell’applicazione del modello         una stima, seppur probabilistica e affetta           sviluppo rurale e territoriale sostenibile.
          Siar hanno confermato tale ipotesi di           da un’ineludibile quota d’incertezza,
          contributo misto, offrendo la possibilità       dell’apporzionamento e dell’attribuzione
          di quantificare tale contributo, seppur         alle relative sorgenti potenziali che                Bernardo De Bernardinis
          con un’incertezza del dato fino al 40%          determinano la presenza di nitrati                   Ispra, Istituto superiore per la protezione e la
          (in alcuni casi). Nelle aree indagate si è      nelle acque superficiali e sotterranee               ricerca ambientale
          evidenziato che il contributo derivante         rilevati con le reti di monitoraggio
          dalle attività agricole è maggiore di
          quello imputabile alla pressione civile
          (almeno nelle acque sotterranee) e che il              RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
          contributo imputabile alla fertilizzazione
          minerale sia più alto di quello legato alla            Moore, J.W., and B.X. Semmens. 2008. Incorporating uncertainty and prior
          fertilizzazione zootecnica. È da tenere                information into stable isotope mixing models. Ecol. Lett. 11:470–480.
          ben presente che le aree sperimentali                  Parnell, A.C., R. Inger, S. Bearhop, and A.L. Jackson. 2010. Source partioning using
          indagate rappresentano il 3% della                     stable isotopes: Coping with too much variation. PLoS ONE 5(3):E9672.
          superficie dell’intero territorio e che tali           Phillips, D.L., and P.L. Koch. 2002. Incorporating concentration dependence in
          risultati sono da considerarsi preliminari,            stable isotope mix-ing models. Oecologia 130:114–125.
          in quanto vista la complessità del sistema             Silva, S.R., Kendall, C., Wilkison, D.H., Ziegler, A.C., Chang, C.C.Y., Avanzino, R.J.,
          indagato, sarà necessario aumentare                    2000. A new method for collection of nitrate from fresh water and the analysis of
          la numerosità sia dei dati relativi alle               nitrogen and oxygen isotope ratios. J. Hydrol. 228, 22–36.
          sorgenti, sia dei dati relativi ai suoli e ai

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L'ORIGINE DEI NITRATI - Nuovi strumenti di indagine per la definizione delle aree vulnerabili - Arpae Emilia-Romagna
ECOSCIENZA 'H@9EBPAAB         

LE SORGENTI DI NITRATI,
STUDIO SUL BACINO DEL PO
I PRIMI RISULTATI DELLO STUDIO DI ISPRA, REALIZZATO CON IL SISTEMA DELLE AGENZIE
AMBIENTALI, HA RIGUARDATO IL BACINO DEL PO, LA PIANURA VENETA E IL FRIULI VENEZIA
GIULIA. TRA LE EVIDENZE PIÙ SIGNIFICATIVE IL FATTO CHE IL CONTRIBUTO ZOOTECNICO
NON È SIGNIFICATIVAMENTE PREVALENTE NEL DARE ORIGINE A NITRATI NELLE ACQUE.

S
       ulla base di quanto previsto                                                    Le attività sono state condotte con
       dall’accordo Stato-Regioni del 5                                                il concorso delle Arpa (Piemonte,
                                                                                                                                                                      Le sorgenti di nitrati, il modello
       maggio 2011, nella primavera del                                                Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e                                            parametrico utilizzato nello studio
2012 il ministero delle Politiche agricole                                             Friuli-Venezia Giulia) e in collaborazione
e forestali (Mipaaf ) e l’Istituto superiore                                           con le Regioni afferenti alle aree                                             Per una prima valutazione di una
per la protezione e la ricerca ambientale                                              d’indagine. I risultati del progetto                                           graduatoria di pericolosità di impatto
(Ispra) hanno siglato una convezione                                                   sono stati presentati in una giornata di                                       da nitrati sulle acque sotterranee e
finalizzata ad affinare il livello conoscitivo                                         studio organizzata a Roma lo scorso 28                                         superficiali nell’area di indagine è stato
sull’origine del contenuto dei nitrati nelle                                                                                                                          sviluppato un modello parametrico
                                                                                       gennaio. Alla giornata hanno preso parte
acque sotterranee e superficiali presenti                                                                                                                             basato su un indice qualitativo, l’indice
                                                                                       i decisori politici nazionali e regionali,
nelle Regioni del bacino del Po, della                                                                                                                                SPEC (Sorgente, PEericolo e Controllo).
                                                                                       la Dg Ambiente della Commissione
pianura Veneta e del Friuli-Venezia Giulia.                                                                                                                           Tale modello, derivato da una fusione
                                                                                       europea, la comunità scientifica nazionale                                     di indici già proposti e validati quali
Per tale finalità, sono stati utilizzati i dati
del contenuto di nitrati misurati dalla                                                ed europea, il sistema nazionale per la                                        Sintacs (Civita e De Maio, 2000),
rete nazionale Sintai, ed europea, EioNet,                                             protezione dell’ambiente e i portatori di                                      Ipnoa (Padovani e Trevisan, 2002) e
di monitoraggio della qualità delle                                                    interesse.                                                                     Ipnoc (Frullini e Pranzini, 2008), è
acque (figura 1) e sono state sviluppate                                               I rappresentanti della comunità scientifica                                    basato sull’assegnazione di punteggi
metodologie e strumenti innovativi per                                                 europea hanno presentato i risultati                                           alle sorgenti, al carico totale di azoto
valutare l’apporzionamento tra le diverse                                              di studi sull’apporzionamento delle                                            e alle caratteristiche sito-specifiche
sorgenti potenziali (fertilizzanti minerali,                                           sorgenti di nitrato nelle acque attraverso                                     legate a parametri climatici, pedologici,
effluenti zootecnici, reflui urbani e fanghi                                           l’approccio multi-isotopico effettuati in                                      idrogeologici e antropici valutate su base
di depurazione).                                                                       Belgio e Spagna.                                                               comunale.

FIG. 1
NITRATI NELLE ACQUE

Valori medi annuali
dei nitrati nelle acque
superficiali (SW) e
sotterranee (GW), ottenuti                                     225
                                                                                                                                                           100
                               Concentrazione nitrati (mg/l)

                                                                                                                           Concentrazione nitrati (mg/l)

sulla base dei dati del
rapporto ex art. 10 della                                      180
direttiva 91/676/CEE per                                                                                                                                    75
il quadriennio 2008-2011                                       135
e distinti in relazione alla                                                                                                                               50
soglia di concentrazione                                       90
di 50mg/l.                                                                                                                                                 25
                                                               45

     Superamenti di                                             0                                                                                           0
soglie di concentrazione                                             Jun-12   Apr-13       May-14       May-15                                                   Apr-12       Mar-13      Mar-14      Apr-15
     Non superamento

                                                                                                                                                                                                                       57
L'ORIGINE DEI NITRATI - Nuovi strumenti di indagine per la definizione delle aree vulnerabili - Arpae Emilia-Romagna
ECOSCIENZA 'H@9EBPAAB      

          Il risultato finale è l’indice di pericolo

                                                                                                                                                        FOTO: G. GALEOTTI - FLICKR, CC
          SPEC, calcolato come sommatoria di indici
          parziali ottenuti per ciascuna sorgente.

          Il modello isotopico
          Le indagini isotopiche forniscono un
          supporto nell’identificazione e valutazione
          dei contributi, che possono portare a una
          presenza di valori elevati di nitrati nelle
          acque sotterranee e superficiali. Infatti, i
          nitrati che originano da diverse sorgenti
          mostrano una composizione isotopica
          dell’azoto e/o dell’ossigeno caratteristica
          della fonte da cui originano.
          Da un punto di vista isotopico,
          l’applicazione del modello richiede la
          caratterizzazione delle sorgenti presenti       - “sorgente singola”: area caratterizzata       superfici delle regioni interessate dalle
          nelle aree di indagine.                         dall’utilizzo di effluenti zootecnici           attività della Convenzione (figura 2), sono
          A tal fine sono state individuate aree          - “sorgente multipla”: area caratterizzata      stati adottati i seguenti criteri:
          di “taratura”, caratterizzate da pratiche       dall’utilizzo di fertilizzanti minerali ed      - punti di monitoraggio con
          agricole e processi ambientali diversi per      effluenti zootecnici                            concentrazione di nitrato maggiore di 40
          rendere più efficace la discriminazione         - “sorgente multipla”: area caratterizzata      mg/l, il tenore di nitrati è da intendersi
NITRATI

          dei diversi contributi delle sorgenti nei       dall’utilizzo di fertilizzanti minerali e       come un valore medio calcolato almeno
          rapporti isotopici tipizzanti.                  fanghi di depurazione da reflui urbani          su un triennio di dati consecutivi il più
          In tali aree sono stati prelevati campioni      - “denitrificazione”: area caratterizzata       possibile recenti
          di suoli, acque superficiali e profonde,        dall’assenza di impatto da nitrati              - punti di monitoraggio con un trend
          reflui civili e zootecnici, fertilizzanti       nonostante l’insistenza di pressioni            crescente della concentrazione di nitrati,
          minerali e fanghi di depurazione.               antropiche di differente origine.               valutato su un triennio di dati consecutivi
          La marcatura isotopica delle potenziali         I rapporti isotopici determinati nei suoli      il più possibile recenti
          sorgenti è stata utilizzata per valutare        prelevati nell’area di “bianco” in Piemonte     - la distribuzione dei punti di
          l’apporzionamento delle diverse sorgenti        e nei suoli definiti “nudi” – cioè che non      monitoraggio sul territorio, tenendo in
          potenziali nelle aree “vulnerate” da nitrati,   hanno subito trattamenti minerali e/o           considerazione la definizione dei corpi
          individuate tra quelle con concentrazioni       zootecnici da almeno 8 mesi – sono stati        idrici riportata nei piani di gestione
          di nitrato prossime ai 50 mg/l.                 utilizzati per definire il valore di fondo da   regionale
                                                          assumere nelle successive analisi.              - un’omogenea ripartizione delle aree
          I dati isotopici sono stati integrati da        Il confronto tra i risultati ottenuti “pre”     vulnerate tra acque sotterranee e acque
          indagini chimico-fisiche effettuate nei punti   e “post” trattamento (concimazione) ha          superficiali tale da rappresentare la
          di riferimento delle reti di monitoraggio.      consentito di quantificare il conseguente       distribuzione percentuale delle non
          Le sei aree di taratura selezionate sono:       “arricchimento” di azoto per i rapporti         conformità registrate sulla base dei dati
          - “bianco”: area caratterizzata dall’assenza    isotopici δ15N.                                 della rete di monitoraggio utilizzata per
          di pressioni antropiche                                                                         la direttiva Nitrati
          - “sorgente singola”: area caratterizzata       Per la selezione delle 86 aree vulnerate,       - punti di monitoraggio nei corpi idrici
          dall’utilizzo di fertilizzanti minerali         pari a circa il 3% della somma delle            superficiali tenendo conto anche delle

          FIG. 2
          NITRATI NELLE ACQUE

          Applicazione del modello
          isotopico nell’area del
          bacino del Po, della
          pianura veneta e del
          Friuli-Venezia Giulia.

          Fonte: Ispra, 2014.

          Aree Vulnerate
                GW
                SW
                ZVN 2008-2011
                idrografia 1:250.000

  58
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risultanze ottenute con l’applicazione          pozzo, si evidenzia l’estrema necessità          - il contributo civile non è mai prevalente,
dell’indicatore Limeco oltre al tenore e al     di aumentare il numero di campagne di            anzi è assente dalle aree vulnerate scelte,
trend dei nitrati                               monitoraggio al fine di conservare la sito-      e il suo concorso a quello misto è quasi
- punti di monitoraggio caratterizzati da       specificità dell’indagine (elaborazione          sempre inferiore sia a quello zootecnico
un elevato grado di incertezza rispetto         su singolo pozzo), diminuendone                  che a quello minerale.
alle potenziali pressioni incidenti.            l’incertezza associata (variabilità del dato
                                                calcolato di apporzionamento).                   Rimane pertanto confermata
Le attività in campo hanno avuto inizio                                                          l’efficacia del metodo isotopico per
nel giugno 2014 e sono proseguite fino                                                           l’apporzionamento e l’attribuzione
a novembre 2014; le aree vulnerate sono                                                          alle relative sorgenti potenziali della
state ripartite tra le cinque regioni nel       Analisi comparativa modello                      concentrazione di nitrati, così come
modo seguente:                                  isotopico-modello parametrico                    quello del modello parametrico per
- Piemonte: 18 aree con 22 punti di                                                              previsioni sia delle pressioni sui suoli, sia
campionamento                                   Dal confronto del modello isotopico con          della vulnerabilità delle acque attraverso
- Lombardia: 25 aree con 52 punti di            quello parametrico, sono confermate le           i suoli, sia dei conseguenti impatti sul
campionamento                                   principali indicazioni fornite dal modello       buono stato qualitativo ed ecosistemico
- Emilia-Romagna: 18 aree con 39 punti          parametrico e cioè che:                          delle acque stesse, per lo sviluppo e
di campionamento                                - il contributo misto, quale concorso e          l’incontro di politiche coordinate e
- Veneto: 15 aree e 22 punti di                 combinazione di diverse tipologie di             condivise di tutela ambientale e di
campionamento                                   sorgenti, si rappresenta, tranne nel caso        sviluppo rurale e territoriale sostenibile.
- Friuli-Venezia Giulia: 10 aree e 20           del Piemonte, sempre superiore al 50%
punti di campionamento.                         - il contributo zootecnico, non è mai
Per l’apporzionamento è stato utilizzato        significativamente prevalente1 e il suo          M. Belli, N. Calace, I. Marinosci,
il modello SIAR (Xue D., De Baets B.,           concorso a quello misto è circa pari a           M. Peleggi, G. Rago, F. Saccomandi
Van Cleemput, Hennessy C., Berglund             quello minerale, mitigando così le stime         Istituto superiore per la protezione e la
M. e Boeckx P.) che valuta – sulla base         del modello parametrico che indicavano           ricerca ambientale (Ispra)
della statistica bayesiana applicata al         il contributo zootecnico sempre inferiore
miscelamento isotopico – la distribuzione       a quello minerale
di probabilità dei diversi contributi e         - il contributo minerale prevalente si           NOTE
                                                                                                 1
l’incertezza associata.                         conferma in Piemonte, dove altresì si             Prevalente: sorgente che concorre al
L’applicazione del SIAR alle aree               riduce in modo significativo il contributo       contributo totale con una percentuale ≥75%
“vulnerate” ha consentito di apporzionare i     zootecnico prevalente
contributi delle diverse sorgenti potenziali

                                                                                                                                                     FOTO: TURISMO EMILIA-ROMAGNA - FLICKR, CC
così come riassunto nel seguito:
- la presenza di un valore di fondo della
concentrazione di nitrati nei suoli pari a
circa 10% del valore della concentrazione
totale; tale valore non è quindi trascurabile
- la presenza di un valore compreso tra il
2% e il 18% attribuibile alla componente
civile, in alcuni casi anche questo non
trascurabile
- l’individuazione di aree in cui sono
presenti significativi processi di
denitrificazione
- l’apporzionamento dei contributi dovuti
all’applicazione di fertilizzanti minerali e
quelli di origine zootecnica.

Il SIAR è stato applicato sia ai singoli
pozzi che a raggruppamenti degli stessi,
ottenuti mediante l’applicazione di
un’analisi statistica di clustering partendo
dall’utilizzo dei dati di pressione per            RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
unità di superficie specifica comunale
(uso del suolo) e dai dati isotopici nelle          Civita M., De Maio M. (2000). SINTACS R5, Valutazione e cartografia automatica
acque. L’analisi di clusterizzazione ha             della vulnerabilità degli acquiferi all’inquinamento con il sistema parametrico. Ed.
evidenziato che l’aumento del numero                Pitagora, Bologna.
dei campioni processati determina una               Frullini R., Pranzini G. (2008). L’indice di pericolo d’inquinamento delle falde da
diminuzione della variabilità associata ai          nitrati di origine civile (IPNOC). Rendiconti online Soc. Geol. It., 2, 1-3.
risultati di apporzionamento dimostrando            Padovani L., Trevisan M. (2002). I nitrati di origine agricola nelle acque sotterranee.
pertanto che la metodologia utilizzata              Un indice parametrico per l’individuazione di aree vulnerabili. Ed. Pitagora, Bologna.
risulta robusta e convergente.                      Xue D., De Baets B., Van Cleemput, Hennessy C., Berglund M., Boeckx P. (2014).
Considerando però maggiormente                      Classification of Nitrate Polluting Activities through Clustering of Isoptope Mixing
significativa l’elaborazione dei dati di            Model Outputs. Journal of Environmental Quality, 1486-1497.
monitoraggio isotopico per singolo

                                                                                                                                                                                                 59
ECOSCIENZA 'H@9EBPAAB       

          MISURA E VALUTAZIONE
          DEI NITRATI IN FALDA
          LA PRESENZA DI NITRATI NELLE ACQUE SOTTERRANEE È UN PROBLEMA RILEVANTE A LIVELLO
          GLOBALE, IN QUANTO PUÒ DRASTICAMENTE LIMITARE LA DISPONIBILITÀ DI ACQUA DESTINATA
          AL CONSUMO UMANO, USO PREGIATO DELLA RISORSA IDRICA. GRAZIE ALL’EVOLUZIONE DEL
          MONITORAGGIO, IN EMILIA-ROMAGNA SI HA UNA BUONA CONOSCENZA DELLE AREE CRITICHE.

          L
                   a presenza di nitrati nelle acque

                                                                                                                                                                                              FOTO: EMILIUS - FLICKR, CC
                   sotterranee rappresenta un
                   problema rilevante nell’ambito
          dell’inquinamento delle stesse a livello
          mondiale, in quanto può drasticamente
          limitare il consumo umano, uso pregiato
          della risorsa idrica. La direttiva europea
          sulle acque (2000/60/CE) e quella
          relativa alle acque sotterranee (2006/118/
          CE) stabiliscono il limite massimo di
NITRATI

          concentrazione di 50 mg/l di nitrati per
          definire il buono stato di qualità dei corpi
          idrici sotterranei; oltre questo limite lo
          stato dei corpi idrici è definito scarso
          e devono essere intraprese misure di
          risanamento per ridurre le concentrazioni
          dell’inquinante. Il limite per la qualità
          ambientale di 50 mg/l di nitrati è stato
          recepito nel nostro paese dal Dlgs 30/09
          e coincide con la concentrazione massima
                                                          FIG. 1
          ammissibile per le acque destinate al                                                                                                   0%   20%    40%     60%     80%     100%
                                                          NITRATI,
          consumo umano stabilito dal Dlgs 31/01.         EMILIA-ROMAGNA                Corpi idrici montani e depositi vallate appenniniche
          La concentrazione di nitrati nelle                                                               Conoidi montane e Sabbie gialle
          acque sotterranee dipende sia dall’entità       Presenza di nitrati nelle                        Conoidi alluvionali appenniniche
          delle pressioni antropiche puntuali o           diverse tipologie di corpi                                      Freatico di pianura
          diffuse che insistono sui corpi idrici          idrici sotterranei.           Pianura alluvionale appenninica - confinato superiore
          sotterranei, sia dalle caratteristiche di            80 mg/L
          facilmente trasportato dal flusso di falda.
                                                          quantitativo che dispone di dati a partire                                          acque nei corpi idrici, del carico di azoto
          Per prevenire l’inquinamento da nitrati
                                                          dal 1976, ha permesso di individuare                                                al suolo (pressioni antropiche).
          nelle acque sotterranee, occorre pertanto
                                                          le zone critiche del territorio regionale                                           Nella recente revisione del monitoraggio
          agire sulla riduzione dei carichi di azoto
                                                          per la presenza di nitrati e di verificarne                                         regionale delle acque sotterranee sono
          al suolo e in particolare adottare idonee
                                                          l’evoluzione delle concentrazioni nel                                               stati individuati e caratterizzati per la
          misure finalizzate alla protezione degli
                                                          tempo nei diversi contesti territoriali.                                            prima volta i corpi idrici nella porzione
          acquiferi, a partire dalle zone di ricarica
                                                          Grazie alla definizione del modello                                                 montana del territorio regionale, mentre
          di questi ultimi, al fine di ridurre la
                                                          concettuale delle acque sotterranee a scala                                         in pianura i corpi idrici sono stati distinti
          possibilità di infiltrazione dei nitrati e di
                                                          regionale, descritto nel Piano di tutela delle                                      in 3 livelli anche in base alla profondità:
          altri contaminanti associati.
                                                          acque della Regione Emilia-Romagna                                                  in superficie il corpo idrico freatico di
                                                          (2005) e perfezionato nel Piano di gestione                                         pianura, rappresentato dai primi 10 metri
                                                          dei distretti idrografici padano e Appennino                                        circa di sedimenti per l’intera porzione di
          Il monitoraggio e l’individuazione              settentrionale (Regione Emilia-Romagna,                                             pianura che sovrasta i corpi idrici confinati
          delle zone critiche in Emilia-Romagna           2010), è stato impostato il monitoraggio                                            superiori e inferiori, distinti a loro volta
                                                          dei corpi idrici sotterranei, tenendo                                               nel sistema delle conoidi alluvionali e delle
          In Emilia-Romagna il monitoraggio               conto della tipologia di acquifero (libero                                          pianure alluvionali appenninica e padana.
          chimico delle acque sotterranee, avviato        o confinato), della vulnerabilità intrinseca,                                       La definizione dei corpi idrici con la
          nel 1987, associato al monitoraggio             dell’età e velocità di rinnovamento delle                                           profondità è stata effettuata sulla base

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