COMUNE DI PONTEDERA - PIANO D'AZIONE PER L'ENERGIA SOSTENIBILE E IL CLIMA (PAESC)
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PATTO DEI SINDACI PER IL CLIMA E L’ENERGIA PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE E IL CLIMA (PAESC) Protocollo N.0029114/2018 del 07/08/2018 E COMUNE DI PONTEDERA Comune di Pontedera COMUNE DI PONTEDERA
GRUPPO DI LAVORO Comune di Pontedera (Provincia di Pisa) Sindaco: Avv. Simone Millozzi Assessore: Sig. Ma;eo Franconi (Lavori pubblici, Ambiente) Dirigente: Arch. Roberto Fantozzi (Se;. Manutenzioni, Ambiente e Protezione Civile) Posizione OrganizzaEva: Ing. Angela Rosa Basile Funzionario: D.ssa Annalea Terreni (Servizio Ambiente e Protezione Civile) Protocollo N.0029114/2018 del 07/08/2018 E Supporto tecnico ed elaborazione: GreenGea snc di Sergio Mo;ola, Marco Ricci, Giacomo Sanavio www.greengeasnc.it info@greengeasnc.it COMUNE DI PONTEDERA Comune di Pontedera
“Noi, Sindaci firmatari del presente Pa5o, condividiamo la visione per un futuro sostenibile, a prescindere dalle dimensioni del nostro comune o dalla sua ubicazione geografica. Tale visione comune anima la nostra azione volta ad affrontare le sfide interconnesse: mi@gazione degli effeA conseguen@ al cambiamento clima@co, ada5amento ed energia sostenibile. Insieme, siamo pron@ ad ado5are misure concrete a lungo termine che forniscano un contesto stabile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico Protocollo N.0029114/2018 del 07/08/2018 E per le generazioni presen@ e per quelle future. È nostra responsabilità colleAva costruire territori più sostenibili, a5raen@, vivibili, resilien@ e ad alta efficienza energe@ca.” Pa#o dei Sindaci per il Clima e l’Energia COMUNE DI PONTEDERA Comune di Pontedera
SOMMARIO ABSTRACT .................................................................................................................................6 1. INQUADRAMENTO GENERALE ......................................................................................... 7 1.1. IL PATTO DEI SINDACI PER IL CLIMA E L’ENERGIA NEL CONTESTO .......................................7 1.1.1.LA STRATEGIA EUROPEA PER L’ADATTAMENTO (SEA) ................................................................................7 1.1.2. STRATEGIA NAZIONALE PER L’ADATTAMENTO (SNA) ................................................................................7 1.1.3. LE POLITICHE ENERGETICHE NAZIONALI .................................................................................................9 1.1.4.IL PATTO DEI SINDACI E LA SUA EVOLUZIONE ...........................................................................................9 1.2. INQUADRAMENTO TERRITORIALE .....................................................................................11 1.3. LA VISIONE POLITICA E L’ORGANIZZAZIONE ........................................................................12 1.3.1.IL COMUNE DI PONTEDERA E IL PATTO DEI SINDACI ................................................................................14 1.3.2.ASPETTI ORGANIZZATIVI .....................................................................................................................15 Protocollo N.0029114/2018 del 07/08/2018 1.3.3.ASPETTI FINANZIARI .........................................................................................................................17 E 2. MITIGAZIONE ................................................................................................................. 18 2.1. L’INVENTARIO BASE DELLE EMISSIONI (IBE) .......................................................................18 2.1.1.RISULTATI ........................................................................................................................................19 2.1.2.AMMINISTRAZIONE COMUNALE ..........................................................................................................21 2.1.3.RESIDENZIALE .................................................................................................................................23 2.1.4.INDUSTRIA ...................................................................................................................................... 25 COMUNE DI PONTEDERA Comune di Pontedera 2.1.5.TERZIARIO .......................................................................................................................................26 2.1.6. AGRICOLTURA .................................................................................................................................28 2.1.7.TRASPORTI ...................................................................................................................................... 29 2.2. LE AZIONI PER LA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI (PAES) .....................................................32 2.2.1.LE AZIONI DIRETTE ........................................................................................................................... 33 2.2.2.LE AZIONI INDIRETTE ........................................................................................................................ 33 2.2.3.RISULTATI ATTESI............................................................................................................................... 35 3. ADATTAMENTO .............................................................................................................. 36 3.1. INDICAZIONE DALLA STRATEGIA NAZIONALE DI ADATTAMENTO .....................................36 3.2. VALUTAZIONE DEI RISCHI E DELLE VULNERABILITA’ DEL COMUNE DI PONTEDERA ...........44 3.2.1.IDROGRAFIA DEL TERRITORIO ..............................................................................................................44 3.2.2. I SERVIZI A RETE.............................................................................................................................. 45 3.2.3. COPERTURA DEL SUOLO.................................................................................................................... 47 3.2.4.PERICOLOSITÀ DANNO E RISCHIO IDRAULICO .......................................................................................... 49 3.2.5. PERICOLOSITÀ IDRAULICA E GEOMORFOLOGICA...................................................................................... 53 3.2.6. PERCEZIONE ................................................................................................................................... 54 3.3. STRATEGIA DI ADATTAMENTO ...........................................................................................55 3.3.1.STRATEGIA ...................................................................................................................................... 55
3.3.2. LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ........................................................................................................ 55 3.3.3. IL COMPLETAMENTO DEL QUADRO CONOSCITIVO .................................................................................. 56 3.3.4. L’ADEGUAMENTO INFRASTRUTTURALE E TERRITORIALE ........................................................................... 56 ALLEGATO A - SCHEDE AZIONI DI MITIGAZIONE .............................................................................61 Protocollo N.0029114/2018 del 07/08/2018 E COMUNE DI PONTEDERA Comune di Pontedera
ABSTRACT Il Comune di Pontedera nel 2017 ha deciso di aderire al Pa5o dei Sindaci per il Clima e l’Energia per intraprendere il percorso di abbaAmento delle emissioni di gas serra e di ada5amento al cambiamento clima@co insieme a molte altre comunità locali europee. Per far questo ha realizzato un ‘Inventario Base delle Emissioni’ (IBE) derivate dalle aAvità del territorio comunale, riferite all’anno 2015, dal quale si evince che le emissioni totali di CO2 sono pari a 179.280 t. Queste sono dovute principalmente al se5ore industriale (34%), al consumo di carburan@ dei veicoli circolan@ (23%), a quelli residenziali (22%) e al terziario (19%). Le emissioni procapite risultano essere di 6,1 tCO2/p, in linea con il dato nazionale. Sulla base di questo inventario ha elaborato un Piano d’Azione per la mi@gazione basato sull’energia sostenibile, cos@tuito da 19 azioni sia dire5e, sul proprio patrimonio, che indire5e, rivolte ai soggeA priva@ e agli altri en@ pubblici, per la riduzione delle emissioni del 44% (ca. 78.000 t) entro il 2030. Inoltre ha valutato i rischi e le vulnerabilità del suo territorio collegate ai cambiamen@ clima@ci in a5o e in base a questa valutazione ha reda5o una Strategia di Ada5amento Locale che prevede Protocollo N.0029114/2018 del 07/08/2018 una serie di azioni per affrontare le emergenza e aumentare la resilienza del territorio. E COMUNE DI PONTEDERA Comune di Pontedera COMUNE DI PONTEDERA !6
1. INQUADRAMENTO GENERALE 1.1. IL PATTO DEI SINDACI PER IL CLIMA E L’ENERGIA NEL CONTESTO Il se;ore dell’energia e dei trasporE è il maggior responsabile delle emissioni in atmosfera di gas ad effe;o serra, e quindi, dei cambiamenE climaEci in corso. Inoltre questo se;ore si basa principalmente sui combusEbili fossili che sono fonE esauribili, ad alto impa;o ambientale, e con i prezzi in conEnuo aumento. Per queste e altre ragioni l’Unione Europea (UE) ha ado;ato il 9 Marzo 2007 il documento “Energia per un mondo che cambia”, impegnandosi unilateralmente a ridurre le proprie emissioni di CO2 del 20% entro il 2020 aumentando del 20% il livello di efficienza energeEca e raggiungendo il 20% di produzione energeEca mediante le fonE di energia rinnovabile sul totale del mix Protocollo N.0029114/2018 del 07/08/2018 E energeEco. A quesE obieivi di riduzione delle emissioni di gas ad effe;o serra, chiamate di mi4gazione, in seguito alla consapevolezza sempre maggiore dell’inevitabilità dei cambiamenE climaEci già in a;o, nel tempo si sono affiancate linee strategiche per la modifica stru;urale dei nostri territori per renderli maggiormente compaEbili alle nuove condizioni climaEche: le strategie di ada#amento. COMUNE DI PONTEDERA 1.1.1.LA STRATEGIA EUROPEA PER L’ADATTAMENTO (SEA) Comune di Pontedera Negli ulEmi anni sono state intraprese a livello europeo svariate aività riguardanE il supporto alle poliEche nazionali, regionali e locali di ada;amento ai cambiamenE climaEci. Nel marzo 2011 la Commissione europea ha inaugurato la pia;aforma europea sull’ada;amento ai cambiamenE climaEci (Climate-Adapt, h;p://climateadapt.eea.europa.eu) che è finalizzata a migliorare il processo decisionale per l’ada;amento, e in parEcolare deve servire da volano per far aivare anche negli staE membri dell’Ue archivi/data base sull’ada;amento. A;raverso la Strategia europea di ada;amento (SEA) la Commissione UE si è posta l’obieivo di rendere l’Europa più resiliente ai cambiamenE climaEci mediante una migliore preparazione e capacità di prevenzione del rischio degli impai dei cambiamenE climaEci a livello locale, regionale, nazionale e europeo. La SEA è il punto di riferimento per le relaEve strategie nazionali e regionali in Europa già ado;ate e per quelle in via di preparazione e per i relaEvi piani di azione e, già oggi 18 paesi europei hanno ado;ato una strategia nazionale di ada;amento (SNA) e, dieci di quesE dicio;o paesi hanno un piano d’azione per l’ada;amento climaEco (PNA) e hanno quindi iniziato ad implementare la strategia nazionale, assistendo al riguardo a progressi nell’integrazione delle misure di ada;amento nelle poliEche se;oriali. L’Italia potrebbe essere il diciannovesimo Paese europeo ad ado;are una Strategia Nazionale di ada;amento. 1.1.2. STRATEGIA NAZIONALE PER L’ADATTAMENTO (SNA) Al momento l’Italia è tra i paesi che hanno elaborato una SNA; a tal fine, nel luglio del 2012, il ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare (MATMM) ha affidato al Centro COMUNE DI PONTEDERA !7
euro-mediterraneo sui cambiamenE climaEci (CMCC), tramite un Accordo programmaEco l’elaborazione di un documento contenente “ElemenE per l’elaborazione della Strategia nazionale di ada;amento ai cambiamenE climaEci (SNAC)”, il coordinamento tecnico-scienEfico per acquisire le informazioni di base necessarie per elaborare la SNA. La documentazione prodo;a include un rapporto tecnico-scienEfico che analizza le vulnerabilità del nostro territorio agli impai dei cambiamenE climaEci, una sintesi del rapporto stesso e un rapporto tecnico-giuridico che studia la normaEva comunitaria e nazionale rilevante per gli impai, la vulnerabilità e l’ada;amento ai cambiamenE climaEci, in cui vengono analizzate più di 30 tra direive e regolamenE europei. Infine è stato consegnato anche un documento dal Etolo “ElemenE per una strategia di ada;amento”, che basandosi sui precedenE rapporE fornisce proposte di azioni se;oriali e interse;oriali di ada;amento a corto termine (entro il 2020) e a lungo termine. La strategia nazionale si riferisce alle misure da intraprendere per resistere ai cambiamenE climaEci, appunto, a livello nazionale e quindi le misure di ada;amento sulle grandi infrastru;ure di mobilità, di reE per l’energia e la comunicazione, etc. Una buona parte dell’ada;amento ai cambiamenE climaEci è, però, una quesEone locale legata alla possibilità di aumentare la resilienza sul luogo ad evenE meteorologici estremi, strade e Protocollo N.0029114/2018 del 07/08/2018 E canEne allagate, crollo di scarpate, frane e persone che soffrono a causa di ondate di caldo, sono evenE che si verificano in determinate aree. Per questo moEvo all’interno di questo pacche;o si trova un documento dal Etolo: “Linee guida per i piani e le strategie di ada;amento”. Le linee guida presentate offrono un approccio se;oriale e cross-se;oriale, comprendendo 18 micro se;ori che vanno dalle risorse idriche agli ecosistemi terrestri e marini, dalle foreste alle aree urbane, dal patrimonio culturale al turismo e due casi speciali: il bacino idrografico del Po e le aree montane. La Strategia Nazionale di Ada;amento, agendo a livello nazionale, fornisce anche varie tabelle, che racchiudono tu;e le azioni suggerite dalla comunità scienEfica, revisionate dagli COMUNE DI PONTEDERA stakeholder e dalle isEtuzioni italiane coinvolgendo il contesto locale e se;oriale. Comune di Pontedera La Strategia Nazionale rappresenta la spina dorsale di tu;e le strategie locali e i piani di ada;amento potranno far riferimento ad essa avendo così un inquadramento puntuale ed una maggiore coerenza, anche dal punto di vista isEtuzionale. Di fa;o la Strategia Nazionale offre un modello di riferimento che dovrà avere la sua ricaduta a livello regionale e locale. In relazione alle poliEche di ada;amento è illuminante quanto scri;o nel Libro Bianco “L’ada;amento ai cambiamenE climaEci: verso un quadro d’azione europeo”, pubblicato dalla Commissione europea nel 2009; nel “Libro Bianco” viene evidenziato come tu;a la poliEca di ada;amento a livello europeo deve essere impostata come opportunità e non solo come poliEca di resilienza ai cambiamenE climaEci. Essa viene vista in sinergia con la poliEca di miEgazione che si basa sulle opportunità che la green economy offre per lo sviluppo tecnologico e sociale. Coerentemente al “Libro Bianco”, la strategia nazionale per l’ada;amento ai cambiamenE climaEci è stata impostata come uno strumento che possa creare in futuro opportunità di lavoro e che debba necessariamente operare in sinergia con il se;ore privato, in parEcolare del campo energeEco, assicuraEvo, agricolo e turisEco. Le strategie nazionali dovranno necessariamente avere revisioni negli anni a venire, che le me;a in condizione di poter tener conto degli avanzamenE fai dalla comunità scienEfica e delle osservazioni degli stakeholder e di quanto avviene a livello locale, questo vuol dire che la SNA non deve essere vista come un prodo;o ma come un processo in conEnuo divenire. Nel campo dell’ada;amento agire in maniera integrata e pianificata nella prevenzione del rischio climaEco perme;erà in ogni caso di risparmiare risorse finanziare in futuro per rimediare agli eventuali disastri. COMUNE DI PONTEDERA !8
1.1.3. LE POLITICHE ENERGETICHE NAZIONALI Secondo quanto sEmato dalla “Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile”, nel 2014 le emissioni di gas serra in Italia sono calate del 20% rispe;o al 1990. Nel 2014 le emissioni di gas serra dell’Italia si sono a;estate a;orno a 410 milioni di tonnellate di CO2eq. Si tra;a di 25-30 MtCO2eq in meno rispe;o al 2013, un taglio del 6-7%. Rispe;o al 1990, nel 2014 le emissioni di gas di serra dell’Italia sono state rido;e del 20% , quasi 110 MtCO2eq in meno e di poco meno di 170 MtCO2eq rispe;o al picco del 2005. Secondo Edo Ronchi, presidente della Fondazione, “Il calo delle emissioni di gas serra non è prodo;o solo dalla lunga recessione economica, ma dalla riduzione dell’intensità carbonica del PIL: nel 2014 sono staE emessi circa 300 gCO2eq per produrre un euro di Pil, contro i 400 gCO2eq per ogni euro di Pil del 2005. Se questo trend sarà confermato, le emissioni conEnueranno a calare anche nei prossimi anni, anche in presenza di una ripresa economica. E’, infai, in corso un mutamento stru;urale del sistema energeEco italiano, prodo;o dall’aumento sia dell’efficienza energeEca e sia delle fonE energeEche rinnovabili”. Alla base del calo delle emissioni sEmato dalla Fondazione, sta in primo luogo il calo della domanda di gas naturale, secondo le sEme del Mise Protocollo N.0029114/2018 del 07/08/2018 E scesa da 70 a meno di 62 miliardi di m3 (-12%), a causa in primo luogo di un calo della produzione termoele;rica. SignificaEvo anche il calo nei consumi di carbone che, secondo le sEme dell’Unione petrolifera, nel 2014 avrebbero subito una flessione di circa il 7%. Hanno tenuto maggiormente i consumi di prodoi petroliferi, calaE di meno del 2%, grazie anche alla riduzione dei prezzi dei carburanE. Su tali dinamiche potranno aver inciso le poliEche in favore dell’efficienza energeEca e delle fonE rinnovabili. In parEcolare, nel se;ore della produzione ele;rica, le sEme preliminari di Terna indicano un COMUNE DI PONTEDERA aumento consistente del contributo dell’idroele;rico, da 54 a 58 TWh (+7,5%) e del fotovoltaico, Comune di Pontedera da 21,2 a 23,3 TWh (+10%). In relazione a quanto sopra il 7° rapporto ISTAT "Noi Italia. 100 staEsEche per capire il Paese in cui viviamo" (febbraio 2015), in relazione ai consumi ele;rici nazionali evidenzia come l'Italia sia il paese che consuma meno energia ele;rica in Europa e, il 33,7% dei consumi proviene da fonE rinnovabili, con un +6,8% rispe;o al 2012. Sempre il 7° rapporto evidenzia come in Italia il consumo pro capite di energia ele;rica risulE inferiore alla media europea e a quello degli altri paesi di grandi dimensioni, come Regno Unito, Spagna, Germania e Francia (anno 2012). Consumi ele;rici in calo nel residenziale e nell'industria e nel 2013 i consumi ele;rici nel nostro Paese sono pari a 4.856,0 kWh per abitante. Rispe;o al 2012, il consumo complessivo di energia ele;rica aumenta nel se;ore dell’agricoltura e nel terziario mentre si riduce nell’industria e nel se;ore domesEco. La produzione lorda di energia ele;rica registra un valore pari a 48,1 GWh per 10 mila abitanE, in flessione rispe;o al 2012 (50,3 GWh). Nel confronto europeo, l’Italia mostra valori inferiori alla media dei 28 paesi, mentre Francia e Germania segnalano livelli di produzione superiori (anno 2012). A livello territoriale, nel 2013 la produzione scende in tu;e le riparEzioni, con ritmi più marcaE al Centro e nel Mezzogiorno. 1.1.4.IL PATTO DEI SINDACI E LA SUA EVOLUZIONE Per cercare di coinvolgere tu;a la popolazione europea in questa difficile sfida, il 29 gennaio 2008 la Commissione Europea, con la Direzione Generale Energia, ha lanciato il Pa;o dei Sindaci (Covenant of Mayors), un'iniziaEva che ad oggi coinvolge più di 6.500 amministrazioni locali sparse in tu;a Europa (e oltre) diventato poi Covenant of Mayors for Climate and Energy nel 2015, con COMUNE DI PONTEDERA !9
l’obieivo di rinnovare gli impegni temporali, aggiungere il tema dell’ada;amento, e aprirsi al mondo intero. Il Pa;o oggi prevede l’impegno dire;o dei Sindaci, per il raggiungimento di un obieivo ben preciso: ridurre di almeno il 40% le emissioni di CO2 entro il 2030 e dotarsi di una Strategia di Ada=amento. I Comuni che aderiscono al Pa;o devono presentare, entro due anni dall’adesione, un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC) contenente le strategie e le azioni volte al raggiungimento di tali obieivi. Con il Pa;o dei Sindaci le comunità locali di ci;adini diventano vere e proprie protagoniste della sfida epocale della lo;a ai cambiamenE climaEci e della riconversione dell’economia verso un futuro sostenibile. Il Comune di Pontedera ha rinnovato l'adesione al nuovo Pa=o dei Sindaci il 17 Gennaio 2017. Protocollo N.0029114/2018 del 07/08/2018 E Il processo di allargamento al mondo del Pa;o dei Sindaci COMUNE DI PONTEDERA Comune di Pontedera COMUNE DI PONTEDERA !10
1.2. INQUADRAMENTO TERRITORIALE Pontedera è un comune in provincia di Pisa di 29.223 abitanE (2015), 46,02 Km2 di superficie (circa 613 ab/Km2), situato a circa 14 metri sul livello del mare, e dista circa 20 km dal capoluogo, lungo la strada statale n. 67 Tosco-Romagnola. Il territorio comunale si distende prevalentemente sulla pianura dell’Arno e dell’Era (suo affluente), ma comprende anche una zona collinare ai confini con i Comuni di Palaia e Montopoli. Protocollo N.0029114/2018 del 07/08/2018 E Territorio del comune di Pontedera COMUNE DI PONTEDERA Comune di Pontedera L’andamento demografico, dal 2002 al 2015 registra un aumento della popolazione residente del 15% (circa 4.000 abitanE in più). 30.000 5,0% 3,8% 28.750 2,5% 27.500 1,3% 0,0% 26.250 -1,3% 25.000 -2,5% 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Comune di Pontedera Variazione Comune % Variazione Provincia % Andamento della popolazione tra il 2002 e il 2015 (ISTAT) L’economia, storicamente incentrata sull’arEgianato, ruota intorno al complesso industriale della Piaggio e al relaEvo indo;o. COMUNE DI PONTEDERA !11
Di parEcolare rilievo territoriale l’area industriale e arEgianale di Gello che, in sostanziale conEnuità con lo storico insediamento della Piaggio, vede la presenza di un tessuto di industrie importanE, pia;aforme per lo stoccaggio e la gesEone dei rifiuE, e molte piccole e medie imprese di diversi se;ori. 800 700 600 500 400 300 200 Protocollo N.0029114/2018 del 07/08/2018 E 100 0 Manifatturiere Costruzioni Commercio Logistica Alloggio e ristorazione Informazione e comunicazione Attività finanziarie e assicurative Immobiliari Attività professionali, scientifiche e tecniche Noleggio, agenzie viaggio, supporto imprese Sanitario Altri servizi COMUNE DI PONTEDERA Comune di Pontedera n. imprese attive (censimento ISTAT 2011) Se consideriamo che a fronte di circa 28.000 residenE il numero delle imprese aive risulta essere di 2.730, si evince che il se;ore produivo è molto importante nell’economia di Pontedera, e di conseguenza lo sarà anche nella produzione di emissione di gas climalteranE. 1.3. LA VISIONE POLITICA E L’ORGANIZZAZIONE La lo;a ai cambiamenE climaEci e la spinta verso l’economia circolare saranno due elemenE determinanE nell’orientare e modellare lo sviluppo futuro. La consapevolezza del rischio climaEco è infai andata aumentando negli ulEmi trent’anni grazie alla riduzione dei margini di incertezza da parte del mondo scienEfico e all’evidenza sempre più esplicita degli impai. Parallelamente, sono cresciuE i dubbi sulla possibilità di soddisfare le esigenze dei miliardi di nuovi abitanE che si affacceranno sul pianeta nei prossimi decenni e di quelli che usciranno dall’economia di sussistenza. COMUNE DI PONTEDERA !12
La sfida climaEca ha visto risposte diversificate nel tempo, passando dal Protocollo di Kyoto per arrivare al deciso salto di qualità dell’Accordo di Parigi con la previsione di una totale decarbonizzazione delle economie. La maggior parte dei paesi ha già definito i propri obieivi di contenimento delle emissioni. QuesE, peraltro, dovranno essere progressivamente innalzaE per evitare le conseguenze catastrofiche che si avrebbero superando di 2°C le temperature preindustriali e si dovranno prevedere tagli ancor più radicali in vista dell’obieivo di 1,5°C. Per quanto riguarda la UE, che si era presentata alla COP21 con l’impegno di ridurre del 40% le emissioni dei gas climalteranE al 2030 rispe;o al 1990, per essere coerente con gli scenari di contenimento dell’innalzamento delle temperature entro i 2 o 1,5°C, il taglio dovrebbe passare al 45% o al 60%. RisultaE così ambiziosi saranno raggiungibili a;raverso poliEche climaEche molto aggressive accompagnate da un’accelerazione dei modelli di economia circolare. Fino a qualche anno fa sembrava quasi impossibile inverEre il percorso di conEnua crescita delle emissioni che aveva portato nel 2013 alla produzione di 36 miliardi di tonnellate di anidride carbonica. Ma nell’ulEmo biennio, pur in presenza di un aumento del Pil mondiale, la produzione Protocollo N.0029114/2018 del 07/08/2018 E di CO2 è rimasta sostanzialmente stabile. E’ iniziato cioè il disaccoppiamento tra crescita economica ed emissioni di gas serra. Per di più, questo processo è avvenuto malgrado il drasEco calo dei prezzi dei combusEbili fossili che ha reso più difficile la compeEzione delle rinnovabili e degli intervenE di efficienza. Una delle spiegazioni del nuovo trend risiede nell’irruzione di una serie di tecnologie decisive, dalle nuove energie rinnovabili ai LED, che hanno avuto un effe;o dirompente grazie alla compeEEvità economica e alle migliori prestazioni ambientali rispe;o a soluzioni consolidate da decenni. Un altro elemento che ha inciso sulla stabilizzazione delle emissioni è l’impegno sempre COMUNE DI PONTEDERA più deciso di alcuni governi preoccupaE dall’allarme dei daE climaEci. Al superamento della soglia Comune di Pontedera di 400 parE per milione di CO2 in atmosfera, valore mai raggiunto in 600.000 anni, si è infai aggiunto il record di temperatura registrato nel 2015, peraltro già largamente ba;uto nel primo trimestre 2016 con 1,2°C in più rispe;o ai valori dell’inizio del secolo scorso. Sono diversi gli avvenimenE che segnalano l’accelerazione in a;o della transizione energeEca. Il primo riguarda il calo di consumi di carbone, responsabile di poco meno della metà delle emissioni mondiali di CO2. Negli ulEmi tre anni queste si sono infai rido;e del 6%in Cina e del 13% negli StaE UniE. Un secondo se;ore che segnala la rapidità dei cambiamenE in a;o è quello delle rinnovabili che nell’ulEmo quinquennio hanno visto invesEmenE nella generazione ele;rica doppi rispe;o a quelli desEnaE alle centrali termoele;riche. Un trend che si accentuerà: per il 2020 la potenza fotovoltaica cumulaEva aumenterà del 200% arrivando a 450 GW, mentre l’eolico è lanciato verso i 750 GW. Altre trasformazioni radicali sono in vista nel se;ore dei trasporE. La Norvegia e l’Olanda stanno valutando la possibilità di eliminare la vendita di veicoli a benzina o gasolio dal 2025 e un’analoga proposta è in discussione in India per il 2030. Decisioni che avranno l’effe;o di orientare con forza le strategie delle case automobilisEche verso al mobilità ele;rica, anche grazie all’affacciarsi di un’altra tecnologia “dirompente”, quella degli accumulatori di energia rinnovabile (ba;erie), i cui prezzi stanno rapidamente calando. Per finire, va so;olineato il cambio di a;eggiamento di un se;ore decisivo come quello finanziario. Diverse isEtuzioni, fondi e banche stanno infai trasferendo colossali risorse da mondo dei combusEbili fossili a quello delle tecnologie verdi. Così la Banca Mondiale ha deciso di desEnare il 28% dei propri fondi a intervenE climaEci. COMUNE DI PONTEDERA !13
L’economia circolare rappresenta un nuovo modello di produzione e consumo, dove non ci sono sprechi e l’uElità delle risorse impiegate è mantenuta, rinnovata nel tempo. Oltre a fronteggiare l’inevitabile scarsità di materie prime, in concreto questo per l’Italia significherebbe creare oltre 500 mila nuovi posE di lavoro, con importanE benefici per l’ambiente e il sistema produivo; allargando lo sguardo all’intera Europa, la Commissione Ue include nei benefici risparmi pari a 600 miliardi di euro per le imprese (l’8% del fa;urato annuo) e una riduzione delle emissioni di gas serra pari a 450 milioni di tonnellate l’anno, un contributo formidabile per la lo;a ai cambiamenE climaEci. L’Italia, estremamente vulnerabile so;o questo fronte come purtroppo dimostra la cronaca, rappresenta al contempo la seconda potenza manifa;uriera d’Europa, e avrebbe tu;o da guadagnare a spingere in direzione circolare il proprio sviluppo. L’Enea – l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile – ha proposto recentemente un Piano di azione disegnato proprio per favorire la transizione verso l’economia circolare made in Italy, a;raverso un percorso sviluppato in qua;ro punE. Protocollo N.0029114/2018 del 07/08/2018 E Al primo c’è «la creazione di un’Agenzia nazionale per l’uso efficiente delle risorse», sul modello tedesco e giapponese; al momento l’Italia non ha neanche una strategia nazionale dedicata, ma solo esperienze locali per quanto virtuose, come l’Agenzia regionale recupero risorse aiva in Toscana. A ruota, l’Enea indica la necessità impellente di una «semplificazione normaEva, con un focus specifico sulla prevenzione e il riciclaggio dei rifiuE»; che si trai di Pmi, grandi aziende o ambientalisE, l’appello alla chiarezza e stabilità normaEva per spingere l’economia circolare è difai una costante, puntualmente ignorata dalle isEtuzioni. Infine, l’Enea so;olinea la necessità di maggiore sinergia tra Pa, ricerca e imprese, insieme al trasferimento di tecnologie per COMUNE DI PONTEDERA l’innovazione del sistema produivo nazionale. Comune di Pontedera In Italia l’economia circolare è già una realtà molto solida fa;a da migliaia di imprese, territori e amministrazioni che la stanno già praEcando. Abbiamo però bisogno di una poliEca, nazionale e locale, che fornisca i giusE strumenE per praEcarla, a parEre da quelli normaEvi, per favorire un modo diverso di consumare e produrre. Questo è il momento di colmare il gap che ancora esiste tra le capacità innovaEve che le imprese, sia pubbliche che private, riescono a esprimere sul territorio nel campo della green economy e dell’economia circolare e le poliEche invece ancora troppo prudenE che non hanno a pieno compreso come questa sia l’unica strada non solo per comba;ere i cambiamenE climaEci e l’inquinamento ma anche uEle a garanEre un futuro alla nostra manifa;ura. Proprio in questo se;ore, il tra;amento e riciclo, il territorio di Pontedera sta vedendo la nascita di un vero e proprio distre;o industriale del riciclaggio, in parEcolare delle plasEche eterogenee provenienE dai rifiuE urbani, unico in Italia: qui vi è, ad esempio, una filiera industriale che valorizza un materiale importante come la plasEca in un accordo fra aziende che raccolgono i rifiuE, aziende di selezione e valorizzazione dei materiali (Revet e Revet Recycling) e aziende manifa;uriere (Piaggio), avviando a recupero di materia un materiale altrimenE desEnato all’incenerimento o alla discarica. 1.3.1.IL COMUNE DI PONTEDERA E IL PATTO DEI SINDACI Il Comune di Pontedera, a;raverso la delibera del Consiglio comunale del 17 gennaio 2017, ha aderito al Nuovo Pa;o dei Sindaci per il Clima e l’Energia. L’Amministrazione ha inoltre deciso di avvalersi del ruolo di Coordinamento del Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno. COMUNE DI PONTEDERA !14
La scelta di procedere alla elaborazione del PAESC, oltre all’adesione poliEca alle moEvazioni che animano il “Pa;o dei Sindaci”, rappresenta un passaggio fondamentale per una innovaEva scelta di gesEone delle poliEche territoriali con un’idea dello sviluppo sostenibile che fa centro proprio sugli effei potenzialmente posiEvi delle azioni di riduzione delle emissioni di CO2 derivanE dai sistemi di produzione e di consumo dell’energia. L’adesione al Pa;o ed il conseguente lavoro sono uEli, inoltre, a contribuire nella costruzione di una diffusa cultura in campo ecologico tra le popolazioni coinvolte e, al contempo, dei presupposE per la democraEzzazione del sistema energeEco: produrre energia dove necessaria, uElizzando il potenziale di ciascun territorio, evitando di riprodurre modelli a forte concentrazione. Il miglioramento dell’efficienza del sistema energeEco, infai, cosEtuisce elemento strategico per il perseguimento degli obieivi di riduzione delle cause dei cambiamenE climaEci. L’importanza del se;ore energeEco può essere riassunta nei seguenE punE: • Il sistema dell’energia cosEtuisce il prerequisito di ogni altro se;ore produivo; • I processi di trasformazione e gli usi finali dell’energia hanno un forte impa;o ambientale, qualsiasi fonte si uElizzi; • La limitatezza delle risorse a fronte della crescita esponenziale dei consumi è stata, da una Protocollo N.0029114/2018 del 07/08/2018 E parte, la causa fondamentale delle tensioni e dei conflii internazionali dell’ulEmo secolo, dall’altra ha spinto la ricerca scienEfica in se;ori ad alto rischio, come la fissione nucleare; • Un’ulteriore crescita dei consumi di energia a livello globale non sarebbe ecologicamente sostenibile, né in termini disponibilità delle risorse, né in termini d’impa;o ambientale. Ne consegue che, per affrontare in modo efficace i problemi posE dall’energia in questa fase storica dell’evoluzione umana, occorre sviluppare tecnologie innovaEve che ne consentano un uso più razionale, favorendo la riduzione dei consumi alla fonte in rapporto ai servizi finali, la riduzione dell’impa;o ambientale dei processi di produzione energeEca, l’uElizzazione di fonE rinnovabili. COMUNE DI PONTEDERA Ma ciò non basterebbe se contemporaneamente nei paesi industriali avanzaE non si perseguisse Comune di Pontedera una riduzione dei consumi, eliminando gli sprechi e gli usi impropri, riducendo il superfluo, invertendo il meccanismo della crescita quanEtaEva. Queste moEvazioni di ordine poliEco generale rendono la scelta di aderire al Pa;o dei Sindaci e di impegnarsi in azioni concrete per l’energia sostenibile ancor più importante e significaEva, contribuendo in maniera determinante all’affermazione del ruolo dell’amministrazione pubblica quale sogge;o al servizio del bene comune. Inoltre, per gli specifici impegni che il Comune di Pontedera assume, si tra;a di una ulteriore importante fase nella costruzione di una visione strategica condivisa che sia il presupposto per affrontare le sfide che il governo del territorio pone di fronte ad amministratori e comunità. In linea con gli orientamenE ai quali si è ispirata l’azione dell’Amministrazione comunale proprio nel delineare un quadro strategico di riferimento, componente essenziale del Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile ed il Clima dovrà essere il coinvolgimento della popolazione nel relaEvo percorso culturale, al fine di condividerne i contenuE e le azioni. Infai, i Piani con un elevato grado di coinvolgimento della società civile avranno maggiori possibilità di garanErsi conEnuità nel lungo periodo e di raggiungere i propri obieivi. 1.3.2.ASPETTI ORGANIZZATIVI Il Comune di Pontedera definisce il proprio modello organizzaEvo per affrontare le fasi di elaborazione e successiva a;uazione del PAESC sulla base della seguente arEcolazione: COMUNE DI PONTEDERA !15
Un Comitato DireIvo comunale, il cui responsabile pro-tempore è il Sindaco, cosEtuito dalla Giunta Comunale, che si avvale della consulenza del Servizio Tecnico e delle aività di uno specifico Gruppo di Lavoro. Il Comitato Direivo: • valuta le azioni del PAESC; • individua le priorità d’intervento; • definisce le forme di finanziamento e propone modifiche al PAESC al fine di raggiungere l’obieivo di riduzione delle emissioni di almeno il 40% al 2030 . Un Gruppo di Lavoro, cosEtuito dai rappresentanE del Servizio Tecnico (coinvolE nelle temaEche energeEco-ambientali: ambiente, urbanisEca ed edilizia; lavori pubblici; gare e appalE,) del Servizio Economico Finanziario (bilancio), dei Servizi al Ci;adino (istruzione e partecipazione) e coordinato dal responsabile del Servizio Ambiente, con l’eventuale supporto di consulenza tecnica fornito da società o professionisE specializzaE. Il Gruppo di Lavoro si occupa: • dell’implementazione del PAESC; Protocollo N.0029114/2018 del 07/08/2018 E • dei rapporE con i consulenE esterni coinvolE per lo sviluppo del proge;o; • dello sviluppo e integrazione delle azioni del PAESC; • del coinvolgimento della ci;adinanza e dei portatori d’interesse; • della gesEone delle risorse impegnate nel monitoraggio e aggiornamento del PAESC; • dell’aggiornamento del data base dell’IBE. Il Comitato Direivo e il Gruppo di Lavoro si riuniranno con cadenza regolare e per tu;e le volte ritenute necessarie, affinché tu;e le parE coinvolte possano partecipare aivamente alla COMUNE DI PONTEDERA a;uazione delle scelte del PAESC ed al suo costante monitoraggio. Comune di Pontedera Stakeholders e partecipazione Il lavoro di implementazione, monitoraggio, aggiornamento del PAESC del Comune di Pontedera dovrà coinvolgere, al fine di costruire una posiEva dinamica di partecipazione a;orno alle azioni da prevedersi e per rendere le stesse massimamente efficaci, sia soggei di natura isEtuzionale che organizzazioni del mondo economico della produzione e dei servizi, oltre ad associazioni e altre espressioni della società civile. In sintesi, gli stakeholders che più da vicino avanzano interessi qualificaE sulle azioni di piano, o che sono comunque in grado di valutarne gli effei in termini tecnici ed economici e portatori di interessi generali. Da parte di tui gli stakeholders individuaE e coinvolE ci si a;ende un significaEvo risultato in termini di sensibilizzazione delle categorie di ci;adini e/o d’imprese rappresentate e più in generale la costruzione di un vero e proprio network tra tui i soggei interessaE alla costruzione di una cultura socio-economica improntata alla sostenibilità ambientale ed alla diffusione delle buone praEche, sia riferite all’ambito della miEgazione del cambiamento climaEco che all’ada;amento ai suoi effei. Per la parEcolarità territoriale del Comune di Pontedera e per il suo contesto socio-economico si è ritenuto di procedere alla individuazione di tre parEcolari aggregaE temaEci sui quali aivare, in parEcolare, un percorso di coinvolgimento: • CASA: Associazioni edilizia, impianEsE, inquilini, proprietari, ambientalisE; • Grande distribuzione e logisEca: soggei della GDO presenE sul territorio, associazioni consumatori, ambientalisE; • Aività produive: associazioni di rappresentanza, consorzi, singole imprese di grande rilievo… COMUNE DI PONTEDERA !16
1.3.3.ASPETTI FINANZIARI Il Comune di Pontedera procederà all’a;uazione delle azioni contenute nel presente PAESC mediante progei concreE e graduali. Le azioni che necessitano di copertura finanziaria faranno riferimento a risorse reperite sia a;raverso la partecipazione a bandi europei, statali e regionali sia a;raverso forme di autofinanziamento (ricorso a risorse proprie e accessi al credito). Il Comune è disponibile alla valutazione di tu;e le possibili forme di reperimento di risorse finanziarie, tra cui: • fondi di rotazione (possibile finanziarli con risparmi derivanE dall’efficientamento?!); • finanziamenE tramite terzi; • leasing: operaEvo/capitale; • Esco; • partneship pubblico – privata. Ai fini del ricorso al finanziamento tramite terzi (anche società ESCo), l’Amministrazione potrà valutare di avvalersi di quanto disposto dal Decreto legislaEvo 30 maggio 2008, n. 115 (Art. 2 Protocollo N.0029114/2018 del 07/08/2018 E comma 1 le;era m). COMUNE DI PONTEDERA Comune di Pontedera COMUNE DI PONTEDERA !17
2. MITIGAZIONE 2.1. L’INVENTARIO BASE DELLE EMISSIONI (IBE) L’Inventario Base delle Emissioni (IBE) è lo strumento che perme;e di quanEficare le emissioni di CO2 provocate dalle principali aività antropiche (in parEcolare consumi energeEci) presenE sul territorio comunale durante l’anno di riferimento: l’anno di riferimento individuato dal comune di Pontedera è il 2015. Il documento perme;e di quanEficare le emissioni di gas climalteranE (espresse in tonnellate di diossido di carbonio, CO2, secondo l’approccio IPCC - Intergovernmental Panel Climate Change) e associarle alle diverse fonE, al fine di assegnare diversa priorità alle possibili misure di riduzione. A;raverso l’analisi dei consumi energeEci è possibile o;enere una ‘fotografia’ de;agliata della situazione di partenza sulla quale intervenire successivamente per ridurre le emissioni, e rispe;o alla quale calcolare l’effeiva riduzione negli anni successivi per valutare l’efficacia delle misure ado;ate. Il percorso del Pa;o dei Sindaci prevede infai una verifica ogni due anni delle azioni realizzate e del beneficio apportato in termini di riduzione delle emissioni totali (Inventario di Protocollo N.0029114/2018 del 07/08/2018 E Monitoraggio delle Emissioni, IME), in modo da monitorare costantemente il cammino di avvicinamento all’obieivo del 2030. A tale scopo la metodologia impiegata cerca di produrre risultaE che riescano, per quanto possibile, a rilevare i miglioramenE prodoi dalla azioni intraprese. Le fonE di emissione sono state suddivise in sei se;ori principali: Amministrazione comunale, Residenziale, Industria, Terziario, Agricoltura, TrasporE. • Amministrazione comunale: Questa voce riassume tui i consumi e le emissioni provenienE dalle aività e dal patrimonio comunali. La differenziazione ha la logica di evidenziare quei COMUNE DI PONTEDERA consumi su cui l’ente pubblico può agire dire;amente. Comune di Pontedera • Residenziale: Questo se;ore accorpa i consumi derivanE dalle abitazioni private. Sono staE ricavaE dal dato puntuale sui consumi ele;rici e di metano e dalle staEsEche provinciali relaEve alla vendita di combusEbili fossili. • Industria: Consumi e emissioni afferenE al sistema produivo. In questo caso si uElizzano i daE aggregaE forniE dai gestori di rete, sia quella ele;rica che quella di gas. • Terziario: Consumi e emissioni relaEve al sistema del commercio, anche grande distrubuzione, e dei servizi. Anche in questo caso si uElizzano i daE aggregaE forniE dai gestori di rete, sia quella ele;rica che quella di gas. • Agricoltura: Le emissioni contabilizzate in questo se;ore derivano da consumi di energia ele;rica e di gasolio agricolo. Non sono contabilizzate invece, per precise disposizioni delle Linee guida PAES, le emissioni di gas climalteranE dovute a trasformazioni, a processi organici nel terreno e alle deiezioni animali. • TrasporE: Il se;ore dei trasporE consiste nelle emissioni, in questo caso dire;e, provenienE dall’uElizzo del parco auto privato. Per la quanEficazione si fa ricorso al dato provinciale applicato, mediante incrocio di daE, alla realtà comunale. Le auto ele;riche non contribuiscono alle emissioni dire;e da trasporto, ma sono ugualmente conteggiate nel parco auto. Per ciascuno di quesE se;ori si quanEficano i consumi energeEci totali in megawa;ora (MWh) e le emissioni provocate in tonnellata di anidride carbonica (tCO2) individuando, quando possibile, le disEnzioni per fonte di emissione. Si analizzano di seguito i risultaE o;enuE, presentando prima il dato complessivo e entrando poi nello specifico di ciascun se;ore. COMUNE DI PONTEDERA !18
2.1.1.RISULTATI I risultaE complessivi dell’IBE (riferiE all’anno 2015) mostrano, in numeri assoluE e in percentuale, il totale delle emissioni di CO2 in atmosfera imputabili al territorio comunale di Pontedera e in che misura ciascun se;ore analizzato vi contribuisca. QuesE daE rappresentano il punto di riferimento per la quanEficazione degli obieivi di riduzione delle emissioni da raggiungere entro il 2030. Settore Consumi energetici Emissioni Amministrazione comunale 6.829,8 MWh 2.453,77 tCO2 Residenziale 152.362,94 MWh 38.984,99 tCO2 Industria 170.000,63 MWh 61.109,15 tCO2 Terziario 75.432,44 MWh 34.513,26 tCO2 Agricoltura 1.912,93 MWh 601,01 tCO2 Trasporti 165.329,74 MWh 41.618,51 tCO2 TOTALE 571.868,49 MWh 179.280,69 tCO2 Protocollo N.0029114/2018 del 07/08/2018 E Consumi energe@ci ed emissioni del territorio comunale 180.000 MWh 70.000 tCO2 135.000 MWh 52.500 tCO2 90.000 MWh 35.000 tCO2 COMUNE DI PONTEDERA 45.000 MWh 17.500 tCO2 Comune di Pontedera 0 MWh 0 tCO2 Amm. comunale Residenziale Industria Terziario Agricoltura Trasporti Consumi energetici Emissioni 1,2% Amm. comunale Residenziale Industria 1,4% Terziario Agricoltura 29,0% 26,4% Trasporti 23,3% 21,6% 0,3% 0,3% Amm. comunale 13,2% Residenziale 29,8% Industria 19,3% Terziario 34,2% Agricoltura Trasporti Confronto tra consumi ed emissioni per ogni settore Il consumo energeEco totale del 2015 nel territorio di Pontedera è stato di 571.868 MWh ed ha generato 179.280 tonnellate di CO2. Rapportando il dato complessivo di emissione alla popolazione residente a Pontedera nel 2015, si oiene un dato di emissioni pro-capite pari a 6,1 COMUNE DI PONTEDERA !19
tCO2 che risulta inferiore ma non anomalo rispe;o alla media nazionale dello stesso periodo (circa 6,5 tCO2). Questa differenza è spiegabile col fa;o che ai fini della contabilizzazione del Pa;o dei Sindaci non si considerano alcune fonE non gesEbili dalla dimensione locale (grandi centrali ele;riche, smalEmento dei rifiuE, emissioni da allevamento, grandi fabbriche e cemenEfici…). Per quanto riguarda le emissioni contabilizzate, il se;ore che contribuisce maggiormente è quello dell’industria (escluse le utenze che rientrano nel meccanismo europeo di contabilizzazione e scambio delle emissioni ETS) con il 34%, poi i trasporE privaE con il 23%, il residenziale con il 22% e il terziario al 19%. Seguono con percentuali molto minori le utenze pubbliche di competenza del Amministrazione comunale (1,4%) e l’agricoltura (0,3%). Consumi Emissioni Protocollo N.0029114/2018 del 07/08/2018 E 35% 46% 54% 65% Energia elettrica Energia elettrica Combustibili fossili Combustibili fossili COMUNE DI PONTEDERA Ripartizione di consumi ed emissioni per fonte energetica Comune di Pontedera Analizzando i daE complessivi per Epologia di fonte energeEca è possibile notare che nel territorio comunale di Pontedera il 65% dei consumi è connesso all’uso di combusEbili fossili e il restante 35% alla corrente ele;rica. Le emissioni totali sono invece sono da a;ribuire per il 54% all’uso di energia ele;rica, e per il 46% ai combusEbili fossili. La differente riparEzione per fonte energeEca di consumi e emissioni dà l’idea delle differenza in termini di emissioni associate tra i combusEbili fossili e l’energia ele;rica. L’altro elemento che emerge è legato al fa;o che le emissioni legate ai combusEbili fossili sono effeivamente rilasciate nel territorio di Pontedera, mentre quelle legate all’energia ele;rica sono cosidde;e “indire;e”, ovvero il luogo di consumo non corrisponde al luogo di emissione (centrale ele;rica). Quindi meno della metà delle emissioni di cui il territorio di Pontedera è responsabile, vengono effeivamente rilasciate dentro i suoi confini. Infine, l’ulteriore dato che scaturisce da quesE risultaE è che il Comune di Pontedera, per raggiungere gli obieivi del Pa;o dei sindaci per il Clima e l’Energia, ovvero la riduzione delle emissioni di almeno il 40% entro il 2030, dovrà tagliare le proprie emissioni almeno di circa 72.000t. COMUNE DI PONTEDERA !20
2.1.2.AMMINISTRAZIONE COMUNALE Le utenze di competenza dire;a dell’Amministrazione registrano i consumi legaE all’illuminazione delle strade e dei parchi, al condizionamento invernale e esEvo degli edifici comunali e ai veicoli in dotazione alla stessa Amministrazione. Per analizzare i comportamenE energeEci dei suddei comparE sono staE uElizzaE i daE specifici di consumo a disposizione degli ufficio tecnici comunali. Comparto Consumi energetici Emissioni Edifici comunali 2.957,76 MWh 636,07 tCO2 Mezzi comunali 234,08 MWh 60,56 tCO2 Illuminazione pubblica 3.637,97 MWh 1.757,14 tCO2 TOTALE 6.829,8 MWh 2.453,77 tCO2 Consumi energeEci ed emissioni connessi alle proprietà comunali Protocollo N.0029114/2018 del 07/08/2018 E 4.000 MWh 1.800 tCO2 3.000 MWh 1.350 tCO2 2.000 MWh 900 tCO2 1.000 MWh 450 tCO2 COMUNE DI PONTEDERA Comune di Pontedera 0 MWh 0 tCO2 Edifici comunali Mezzi comunali Illuminazione pubblica Consumi energetici Emissioni 26% 43% 53% 2% 72% Edifici comunali Edifici comunali Mezzi comunali Mezzi comunali Illuminazione pubblica Illuminazione pubblica 3% Confronto tra consumi ed emissioni per le proprietà comunali L’illuminazione pubblica risulta il responsabile della maggior parte dei consumi (53%) e delle emissioni, con addiri;ura il 72% del totale del se;ore Amministrazione comunale, seguito dagli edifici (26%) e dal parco veicolare (2%). Anche se, rispe;o alla totalità delle emissioni registrate nell’IBE, questo comparto risulta essere poco significaEvo (solo il 1,4% del totale emissioni, pari a 2.454 tCO2), sarà proprio in questo ambito che l’Amministrazione comunale potrà intervenire in maniera più dire;a con azioni puntuali e significaEve. COMUNE DI PONTEDERA !21
Il parco auto comunale, composto da 68 mezzi, incide per il solo 2% sulla totalità delle emissioni imputabili alla gesEone dire;a dell’Amministrazione. 6% 3% 9% 12% 7% 32% 38% Autovetture 13% Benzina Industriali Gasolio Motocicli Metano Autobus/scuolabus 31% GPL 49% Macchina operatrice Elettrica Composizione parco auto dell’amministrazione comunale Per comprendere meglio il dato e pianificare miglioramenE energeEci anche in questo comparto si analizza la sua composizione per categoria e per alimentazione. Il dato interessante è che per il Protocollo N.0029114/2018 del 07/08/2018 E 49% si tra;a di veicoli a gasolio e per il 32% a benzina: solo il restante 19% è composto da veicoli ecologici (Metano, GPL, ele;rici). Inoltre buona parte dei veicoli comunali, risulta avere più di 10 anni di vita, di conseguenza si può ipoEzzare che un intervento in termini di ricambio del parco auto avrebbe una buona efficacia, anche se inciderebbe poco sulle emissioni complessive. COMUNE DI PONTEDERA 25% Comune di Pontedera 44% 56% 75% Energia Elettrica Energia Elettrica Combustibili fossili Combustibili fossili Ripartizione di consumi ed emissioni per fonte energetica Nel loro complesso, i consumi imputabili dire;amente alla Amministrazione Comunale possono essere lei sulla base delle fonE energeEche che li determinano: 56% da ele;ricità e 44% da combusEbili fossili. Lo stesso approccio applicato alle emissioni di CO2 mostra che il 75% di esse è derivato dall’uso di corrente ele;rica mentre, il restante 25%, dalla combusEone di fonE fossili. Anche in questo caso vale il discorso fa;o in precedenza sulla localizzazione reale delle sorgenE di emissione. COMUNE DI PONTEDERA !22
2.1.3.RESIDENZIALE I consumi energeEci associaE alle abitazioni private riguardano il riscaldamento e condizionamento, l’uElizzo degli ele;rodomesEci e l’illuminazione. Per l’analisi di se;ore sono staE uElizzaE i daE di consumo di energia ele;rica ad uso domesEco (fonte ENEL Distribuzione), i daE di consumo del metano ad uso domesEco (fonte: Toscana Energia e 2i Retegas) ed è stato ricavato il consumo di gasolio e GPL per riscaldamento domesEco a;raverso i daE provinciali forniE dal Ministero dello Sviluppo Economico (DGERM). Fonte energetica Consumi energetici Emissioni Energia Elettrica 27.923,49 MWh 13.487,04 tCO2 Fossili 124.439,46 MWh 25.497,94 tCO2 TOTALE 152.362,94 MWh 38.984,99 tCO2 Consumi energeEci ed emissioni per il se;ore Residenziale Protocollo N.0029114/2018 del 07/08/2018 E 130.000 MWh 26.000 tCO2 97.500 MWh 19.500 tCO2 65.000 MWh 13.000 tCO2 32.500 MWh 6.500 tCO2 COMUNE DI PONTEDERA Comune di Pontedera 0 MWh 0 tCO2 Energia Elettrica Fossili Consumi energetici Emissioni Energia Elettrica Energia Elettrica Fossili Fossili 18% 35% 65% 82% Confronto tra consumi ed emissioni per il settore residenziale Il se;ore residenziale è il terzo per contributo all’emissione annuale di gas climalteranE sul territorio comunale (21,7% del totale emissioni pari a 38.984 tCO2). Il comune di Pontedera, per quanto riguarda il gas metano, è servito da due reE gesEte dalle società 2i Retegas e Toscana Energia. Grazie alla metanizzazione completa del territorio comunale, il contributo principale dell’energia necessaria per il se;ore è fornito proprio dal metano, e in generale dalle fonE fossili che contribuiscono al soddisfacimento dei fabbisogni energeEci per COMUNE DI PONTEDERA !23
l’82% del totale. Questa percentuale scende al 64% nel caso delle emissioni perché il contributo unitario dell’energia ele;rica alle emissioni, seppur indire;o, è maggiore. Protocollo N.0029114/2018 del 07/08/2018 E COMUNE DI PONTEDERA Comune di Pontedera COMUNE DI PONTEDERA !24
2.1.4.INDUSTRIA Il se;ore dell’industria e dell’arEgianato è parEcolarmente importante nel comune di Pontedera, che conta su un polo industriale di importanza internazionale e su un’area industriale e arEgianale molto sviluppata. Per il se;ore industriale, sono staE consideraE i consumi ele;rici (fonte daE ENEL Distribuzione) e quelli di gas naturale (fonte 2i Retegas). Fonte energetica Consumi energetici Emissioni Energia Eettrica 95.263,43 MWh 46.012,24 tCO2 Fossili 74.737,2 MWh 15.096,91 tCO2 TOTALE 170.000,63 MWh 61.109,15 tCO2 Consumi energeEci ed emissioni per il se;ore Industria Protocollo N.0029114/2018 del 07/08/2018 100.000 MWh 50.000 tCO2 E 75.000 MWh 37.500 tCO2 50.000 MWh 25.000 tCO2 25.000 MWh 12.500 tCO2 COMUNE DI PONTEDERA 0 MWh 0 tCO2 Comune di Pontedera Energia Eettrica Fossili Consumi energetici Emissioni 25% 44% 56% 75% Energia Eettrica Energia Eettrica Fossili Fossili Confronto tra consumi ed emissioni per il settore Industria In questo caso la prevalenza è dell’energia ele;rica, ma anche il gas metano uElizzato per i processi e per il riscaldamento, rappresenta, con il 44% del contributo energeEco una fonte strategica per l’intero se;ore. In questo comparto, che rappresenta appunto la quota più ampia delle emissioni territoriali, l’amministrazione comunale può agire solo in maniera indire;a. Sarà quindi opportuno studiare strategie di azione che coinvolgano i principali soggei emeitori o le loro associazioni di categoria per concordare strategie ed azioni per il raggiungimento degli obieivi al 2030. COMUNE DI PONTEDERA !25
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