PTOF PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA - a.a. 2019/2022
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INDICE PREMESSA - Il PTOF …………………………………………………………………………………………………….pag 2 LA SCUOLA E IL SUO CONTESTO - Cenni storici pag 3 - Analisi del contesto e dei suoi bisogni pag 4 La frazione di Pompegnino pag 4 - Caratteristiche principali della scuola pag.5 La nostra scuola dell’infanzia è pag.6 - Gli spazi e le attrezzature pag 7 Scuola materna pag 7 Sezione primavera pag 8 Nido pag 10 Mensa interna pag 10 Gli spazi esterni pag.10 La scuola è attrezzata con… pag 11 PRIORITA’ STRATEGICHE DI SVILUPPO - Priorità desunte dal RAV pag.12 - Valutazione pag 13 LA NOSTRA SCUOLA: L’OFFERTA FORMATIVA - Finalita’ della scuola dell’infanzia dalle normative vigenti pag.13 Traguardi di sviluppo pag.13 - Il curriculo pag 14 - Gli obbiettivi formativi pag.14 - Principi ispiratori del progetto educativo pag.16 - Soggetti coinvolti Pag 17 I Bambini pag 17 Le Famiglie pag.17 I Docenti pag.17 Per tutti i bambini che ne facciano richiesta.pag.17 - Il progetto educativo pag 18 - Laboratori e progetti permanenti pag 19 IRC Pag.20 LABORATORIO DI PSICOMOTRICITA’ pag.20 LABORATORIO DI INGLESE PER MEZZANI E GRANDI pag.20 - Calendario e organizzazione della giornata pag.21 - Scuola inclusiva e le scelte educative (pai) pag 22 SOGGETTI PORTATORI DI HANDICAP pag.23 - Relazioni scuola famiglia pag.23 - Servizio 0-3 anni pag.24 LA SEZIONE PRIMAVERA pag.24 - La continuità educativa Scuola che si rapporta con la famiglia e con il territorio Pag.24 - Continuità orizzontale pag 24 - Continuità verticale pag 24 1
L’ORGANIZZAZIONE - Risorse professionali pag 26 organigramma - Formazione del personale pag 27 Piano di fomazione del personale docente pag 27 Aggiornamento del personale non docente pag 28 - Consiglio di amministrazione pag 28 - Incontri del collegio docenti pag. 28 - Rappresentanti dei genitori pag.28 - Reti e convenzioni attivate pag 29 - CONVENZIONI ADAMS FISM pag 29 COMUNE pag 29 - RETI CON ALTRE SCUOLE pag.29 ALTERNANZA SCUOLA LAVORO pag.30 - Rapporti con l’utenza pag.30 SEGRETERIA pag 30 Visita scuola pag 30 Comunicazioni al pubblico pag.30 CONCLUSIONI …………………………………………………………………………………………………………..PAG 31 2
PREMESSA IF Il ptof una propria dichiarazione d'intenti circa l'effettiva offerta formativa proposta da una determinata scuola in sintonia con i bisogni provenienti dal territorio di riferimento. Trattasi altresi di una serie di attivita' intenzionali, adeguatamente pianificate, volte a perseguire in modo efficace ed efficiente le necessita' educative proposte ed elaborate dall'intera comunità' scolastica. Si tratta cioè di dover costruire una connessione organica tra momento organizzativo e piano educativo. In altri termini il progetto educativo si basa su ipotesi di lavoro da verificare "in itinere" abituando operatori scolastici ed alunni ad individuare percorsi didattici alternativi, sapendo di volta in volta riparametrare i propri giudizi. Il ptof è cosi strutturato: a) LA SCUOLA E IL SUO CONTESTO b) LE SCELTE STRATEGICHE c) L’OFFERTA FORMATIVA d) L’ORGANIZZAZIONE ll ptof diviene quindi lo strumento operativo attraverso il quale la comunità' scolastica può' perseguire gli obiettivi formativi che essa si è data. Il progetto è inoltre il mezzo attraverso cui viene pianificata la politica scolastica di un determinato territorio attraverso tutte le opportune sinergie operative con le agenzie educative presenti nel contesto, attivando forme di complementarità tra i vari soggetti educativi (scuola, famiglia, enti locali). IL collegio docenti vista la normativa: Legge 13 luglio 2015, n.107 “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” (la cosiddetta “Buona scuola”), stabilisce che “ogni scuola effettui la programmazione triennale dell’offerta formativa per il potenziamento dei saperi e delle competenze entro il mese di ottobre dell’anno scolastico precedente al triennio di riferimento, il piano triennale dell’offerta formativa. … Il piano può essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre.” (art1, comma 2 e seguenti). REDIGE Il presente PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA - PTOF Il piano potrà essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre per tenere conto di eventuali modifiche necessarie. Il Ptof è consultabile sul sito internet della nostra scuola www.asilopompegnino.it e è a disposizione dei genitori che ne richiedano la consultazione presso la nostra scuola. 3
LA SCUOLA E IL SUO CONTESTO La Scuola Materna “SACRO CUORE DI GESU’” sita in Pompegnino di Vobarno, nasce nel 1949 da una profonda esigenza della comunità che, in quel periodo aveva una numerosa presenza di bambini. Per questo fu acquistato un edificio con il contributo e il sacrificio di ogni singola famiglia. L'edificio appartenuto anticamente ad una famiglia gentilizia, di elegante e sobria linea architettonica era già stato restaurato nel 1797. Nell'ottobre del 1949, dopo i primi lavori di adattamento, la nuova scuola aprì. La conduzione venne alla completa ristrutturazione dell'immobile e nel 1971 venne costituita l'Associazione per la gestione della scuola con proprio statuto. Attualmente l'edificio è di proprietà della Parrocchia "S. BENEDETTO DA NORCIA". Nel 2001 la scuola ottiene la parità scolastica. Il 24 novembre 2004 il sisma che colpì la Valle Sabbia e il Garda provocò ingenti danni all’edificio, che divenne inagibile. La scuola venne perciò ospitata nel area dell’ex FALCK di Vobarno per garantire la continuità del servizio a tutte le famiglie. La struttura danneggiata dal terremoto fu demolita e ricostruita secondo le vigenti norme antisismiche. La nostra Scuola Materna è di ispirazione cristiana e affonda le proprie radici negli ideali e nei valori testimoniati e diffusi dal Vangelo. Per questo è un'istituzione educativa nella quale la centralità della persona costituisce criterio regolatore e ispiratore della prassi educativa e, allo stesso tempo si afferma quale elemento fondativo di quell'umanesimo integrale che implica la tutela e il rispetto dell'integrità del soggetto educante, concepita nell'insieme dei suoi bisogni e di tutto il suo potenziale umano. IL TERRITORIO: ANALISI DEL CONTESTO E DEI BISOGNI LA FRAZIONE DI POMPEGNINO…. …un tempo……. Pompegnino è una frazione del Comune di Vobarno in provincia di Brescia. Già noto ai romani, nel medioevo era un piccolo villaggio con una chiesetta dedicata a S.Benedetto e, come ricorda un documento del 9 aprile 1183 era di proprietà del vescovo di Brescia. Pompegnino si trova a 240m s.l.m geologicamente in zona alluvionale formatasi dal fiume circondato da rocce di varie epoche e da boschi cedui. La Chiesa di Pompegnino risale al X secolo. Attualmente ci sono 170 famiglie e 406 abitanti. …oggi….. Per le attività produttive, associazioni culturali, sportive e varie la frazione fa capo a Vobarno. In Pompegnino esiste una piazza con una piastra polivalente appositamente attrezzata per varie attività sportive e ricreative. Esiste un oratorio, un coro locale dei "Cantori della stella" con una canzone propria appositamente scritta. ll gruppo alpini locale è sempre presente e particolarmente attivo. La scuola materna è l’unica presente nella frazione di Pompegnino, accoglie bambini della frazione, del comune e provenienti da paesi limitrofi e non (ad esempio bambini i cui genitori lavorano in zone circostanti). 4
La nostra scuola vanta un valido aiuto di collaborazione con la Parrocchia e con l'oratorio, dove vengono spesso svolte attività particolari, feste: di conseguenza vi è un coinvolgimento di tutta la Comunità. Comunità al cui interno assume un ruolo primario la famiglia diventando colonna portante, sia per il contributo materiale che per l'organizzazione di strutture operative e gestionali che ci permettono infine di realizzare il progetto educativo e didattico. La Scuola dell’Infanzia di Pompegnino opera in un contesto sociale ed economico produttivo e negli ultimi anni si è vista la necessità di rispondere alle diverse esigenze e richieste delle famiglie. La scuola dell’infanzia rappresenta per l’intera comunità un’importante realtà di socializzazione ASSOCIAZONI CON CUI COLLABORA LA SCUOLA -oratorio -parrocchia -gruppo alpini -comunità di Pompegnino -gruppo la Giovane stella di Pompegnino CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLA SCUOLA Ordine Scuola: SCUOLA DELL’INFANZIA Codice Meccanografico: BS1A232001 Indirizzo: via asilo 5/7 Pompegnino Telefono: 0365 598038 Fax: 0365 598038 Email: s.infanziasacrocuore@libero.it Pec: scm.pompegnino@coopmaternebs.postecert.it Sito Web: www.asilopompegnino.it Numero sezioni: 3 sezioni materna e 1 sezione primavera Numero alunni: 76 Con annesso Nido “le coccole” gestito dalla scuola: 16 bambini L’ispirazione cristiana della nostra scuola considera la centralità del bambino quale criterio ispiratore della prassi educativa, i genitori i primi e principali responsabili della vita e dell’educazione dei figli e ha come obiettivo fondamentale quello di dare ai bambini, che la frequentano, la possibilità di fare esperienze positive, piacevoli e costruttive per essere educati ai valori cristiani della vita. Si propone quindi di soddisfare i bisogni affettivi - relazionali e cognitivi dei bambini, oltre che la loro cura e il loro accudimento. L’idea di bambino che noi abbiamo è quella di un soggetto attivo, protagonista della sua crescita fatta di corpo, psiche e mente e a cui verrà offerta la possibilità di costruire attivamente un rapporto significativo ed equilibrato tra sé e l’ambiente circostante. 5
Il benessere di ogni bambino è il motore del nostro modus operandi a cui contribuiscono molteplici identità: ENTE GESTORE BENESSERE GENITORI DEL SCUOLA BAMBINO OPERATORI La scuola è il principale strumento di cultura ed educazione. E’ anche luogo di formazione per gli adulti, i genitori, e le giovani famiglie. La nostra scuola è riferimento per tante famiglie del comune di Vobarno, dei comuni limitrofi e non solo. Accoglie complessivamente 77 bambini (anno scolastico 2018/2019) suddivisi in Sezione Primavera e nelle tre sezioni della Scuola dell’Infanzia e 17 nel Nido. LA NOSTRA SCUOLA DELL’INFANZIA E’ : DEL BAMBINO IN FUNZIONE AMBIENTE 6
GLI SPAZI E LE ATTREZZATURE STRUTTURE EDILIZIE PERFETTAMENTE RISPONDENTI ALLE NORME DI SICUREZZA E ADEGUATAMENTE RAPPORTATE AL NUMERO DEI BAMBINI FREQUENTANTI La scuola è disposta su due piani, al primo piano si trovano le sezioni della materna e la sezione primavera, al secondo piano è ospitato il nido. Inoltre al piano terra si trova un salone adibito alle attività psicomotorie e il giardino attrezzato con giochi e sabbionaia. Le strutture edilizie e gli spazi, sono rapportati al numero dei bambini frequentanti e sono rispondenti alle norme di legge in vigore. La scuola dispone di ampi spazi e di locali idonei e attrezzati MATERNA: Tre aule da 48mq ciascuna adibite a sezione, Corridoio con armadietti per accoglienza Salone per l’accoglienza e il gioco libero Servizi igienici 36mq 1 bagno per personale predisposto per accesso ai portatori di handicap LA SEZIONE E’ il cuore delle relazioni, per costruire nuove amicizie, vivere esperienze; è il punto di riferimento primario dei bambini. E’ strutturata in angoli con una precisa valenza affettiva ed educativa: 7
ANGOLO DEI TRAVESTIM ENTI E DELLA CUCINA Qui il bambino, "giocando” alla mamma, al papà, al negozio ecc., sperimenta il gioco simbolico e proiettivo. Il bambino esprime, interpreta ruoli precisi attraverso il linguaggio verbale e corporeo, comunica sentimenti ed emozioni in relazione all'esperienza familiare. Nel gioco dei "far finta" i bambini imparano ad organizzarsi ed a interagire tra di loro, definendo i ruoli di ciascuno e gestendo il materiale a disposizione; ANGOLO DELLE COSTRUZIONI In questo spazio il bambino ha a sua disposizione materiale diverso: lego, mattoncini di legno, legnetti, macchinine, piste, animali, ecc. Il bambino progetta quello che vuole fare, pensa, riflette, risolve intoppi, si accorge per esempio che per costruire un ponte deve usare due pezzi di legno della stessa altezza, c'è un continuo porre e porsi quesiti e risolverli: “se… .… allora....… " è la radice di ogni ragionamento. Tutto questo è apprendimento a pieno titolo e pone le basi per ogni apprendimento futuro. Il gioco delle costruzioni favorisce l'operare in gruppo per obiettivi comuni (es. costruiamo insieme); ANGOLO ESPRESSIVO I bambini sono educati all'uso adeguato del materiale messo a loro disposizione (pennarelli, pastelli a cera e di legno, colla, forbici, tempere, pennelli). In questo spazio il bambino ha la possibilità di esprimersi attraverso il materiale scelto; ANGOLO DEI GIOCHI LOGICI Il materiale messo a disposizione è vario e graduato secondo l'età. L'uso dei giochi strutturati (tombole, domino, puzzle, sequenze logiche, materiale di seriazione, classificazione, corrispondenza, giochi con regole, blocchi logici ecc..) permette al bambino di fissare, sistematizzare le esperienze, i vissuti ed i processi logici avviati nel rapporto con il reale; In ogni sezione e in salone sono a disposizione dei bambini libri. tutte le sezioni sono arredate con tavoli e seggioline a misura bambino, con scaffalature e cassetti che consentano al bambino di muoversi e agire con la maggiore autonomia possibile SEZIONE PRIMAVERA Dall’anno scolastico 2007/2008 la Scuola Materna ha attivato, con l’autorizzazione del Ministero della Pubblica Istruzione, al suo interno, una Sezione Primavera. Il servizio ai bambini dai 24 ai 36 mesi. La sezione primavera occupa l’ala destra del primo piano dello stabile ed è così strutturata: Zona ingresso con armadietti per accoglienza Salone per accoglienza e gioco Refettorio /stanza per laboratori Stanza “nanna” Servizi igienici con fasciatoio per cambio 1 servizi igienici predisposti per portatori di handicapp 1 bagno per il personale Corridoio 8
L’ambiente è: - proporzionato alle capacità motorie, operative, percettive e mentali del bambino per permettergli di gestirlo e padroneggiarlo; - funzionale per aiutarlo a capire le molteplici funzioni dei diversi laboratori, degli arredi e dei materiali didattici; - motivante e attraente per sviluppare il rispetto e l’amore per le cose e per l’ambiente, secondo regole condivise da tutti. -È strutturato in angoli: L’ANGOLO DELLA LETTURA per promuovere l’approccio al libro, l’ascolto delle prime storie e dei primi testi narrativi. Questo spazio è caratterizzato da tappeti morbidi, piccoli divani in gommapiuma e numerosi libri ed ha il compito di favorire la concentrazione e la conversazione con libri e materiali alla portata dei bambini, per essere “letti” e consultati in piena autonomia L’ANGOLO MORBIDO con un tappeto, alcuni divani morbidi e cuscini che può ospitare sia il momento della lettura che quello dell’accoglienza e dove i bambini possono cercare e trovare attimi propri di tranquillità. L’ANGOLO SIMBOLICO allestito sia con vestiti, accessori e uno specchio a figura intera, sia con l’angolo cucina compreso di tavolino, sedie, lavello, forno e utensili quali piatti, bicchieri, pentoline… per proiettare vissuti, sperimentare azioni e comportamenti e per comunicare emozioni e stati d’animo individualmente o a piccoli gruppi. L’ANGOLO DEL GIOCO che mette a disposizione dei bambini contenitori con costruzioni di plastica e di legno, macchinine, animaletti per giocare da soli o in piccolo gruppo, inventando, costruendo e assemblando, per scoprire le caratteristiche degli oggetti e realizzare strutture, sviluppando la motricità fine, la creatività e il pensiero logico. Inoltre, a seconda dell’attività proposta vengono introdotti in sezione materiali naturali/ alimentari e/o attrezzature motorie e musicali. LA STANZA DEL “PRANZ O” E DEI LABORATORI Arredata con tavoli e seggioline a misura di bambino usata per il pranzo e per alcuni laboratori LA STANZA DEL BAGNO attrezzata con un grande fasciatoio per il cambio del pannolino, con piccoli water stillati dapprima come gioco, poi per il loro uso reale (controllo sfinterico) e con lavabi ad altezza di bambino usati per lavarsi mani e bocca da soli o aiutati. IL DORMITORIO è organizzato con lettini, in una situazione di penombra e con sonorità rilassanti. 9
NIDO: Salone gioco e accoglienza strutturato ad angolo Zona ingresso con armadietti per accoglienza Zona pranzo Stanza “nanna”/ spazio per laboratori Servizi igienici con fasciatoio per cambi Servizi igienici per personale corridoio CUCINA 1 SPOGLIATOIO PER INSEGNANTI 1 SPOGLIATOIO PER PERSONALE AUSILIARIO E DI CUCINA 1 MAGAZZINO Il collegamento tra i tre piani è reso possibile da un’ampia scala e da una piattaforma per disabili e per il trasporto di materiali. L’organizzazione degli spazi è momento pedagogico. Gli spazi si presentano accoglienti e ben organizzati, governati da regole chiare che tutelano la sicurezza degli alunni e danno punti di riferimento. Uno spazio organizzato e pensato promuove l’autonomia, favorisce l’apprendimento e le relazioni. MENSA INTERNA: La nostra scuola dispone di un servizio mensa interno efficiente e funzionale in grado di soddisfare le esigenze di ogni alunno frequentante, rispettando le normative ASL. La scuola è dotata di riscaldamento a gas metano autonomo e di impianto elettrico a norma come da dichiarazione allegata. GLI SPAZI ESTERNI: La scuola è dotata di un giardino, un ampio spazio verde con giovani piante, delimitato e protetto da reti e ringhiere. L L’area è arredata con una struttura in legno con torrette, ponticello e due scivoli, con cavallini a dondolo fissi, una sabbionaia, una casetta in legno e altri giochi in plastica, oltre a tricicli e biciclettine. La scuola può usufruire inoltre di una tettoia a veranda in condivisione con l’oratorio. La collocazione dell’edificio in prossimità della bella pista ciclabile che collega Roè Volciano a Vobarno, passando per Pompegnino permette di fare uscite in sicurezza con i bambini. 10
LA SCUOLA È ATTREZZATA CON: Sussidi audiovisivi, televisione, videoregistratore, lettori DVD, telecamera, macchinette fotografiche digitali, video proiettore. 2 fotocopiatrici e stampanti materiale didattico strutturato e non materiale di facile consumo Connessione internet Telefoni in ogni sezione fax 3 pc portatili che vengono utilizzati per determinate attività per cui sono necessari videoproiettore 11
PRIORITA’ STRATEGICHE DI SVILUPPO Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF), che rappresenta il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa, viene integrato (comma 14 dell’art. 1 L. 107/2015) da alcune proposte migliorative per la Scuola dell’Infanzia che dovranno confluire Piano di Miglioramento dell’istituzione scolastica, previsto dal D.P.R. 28 marzo 2013. Quanto descritto in questo capitolo è ancora in fase di sviluppo . PRIORITA’ DESUNTE DAL RAV La scuola risponde alle esigenze delle famiglie del territorio, che residenti nel comune, oppure nei paesi limitrofi o ancora per motivi lavorativi, scelgono la nostra scuola come servizio a cui affidare i propri figli. Nel corso degli anni si è prestata molta attenzione alle esigenze delle famiglie cercando di rispondere ai loro bisogni, si è prolungato l’orario di aperture della scuola per garantire un servizio più efficiente ai genitori. Anche la collaborazione con le associazioni del territorio e con le realtà presenti nel comune vengono valorizzate dalla nostra scuola come fonte di ricchezza per una crescita globale del bambino. Le feste e gli eventi organizzati dalla scuola sono spesso in collaborazione con l’oratorio, il gruppo alpini e gli abitanti della frazione che riconoscono il valore della nostra scuola sul territorio e ne promuovono la conoscenza. Per il prossimo triennio la volontà del collegio docenti è di migliorare costantemente la propria offerta formativa andando incontro alle esigenze di bambini e famiglie, fornendo un servizio che sia sempre più adeguato al repentino cambiamento del mondo che ci circonda. In particolar modo le priorità desunte dal RAV sono: POTENZIARE L’EFFICACIA DELLA PROGETTAZIONE usando metodologie di apprendimento diversificate fra tradizione e innovazione : incremento delle potenzialita’ e delle occasioni di apprendimento per i bambini, da attuarsi anche attraverso l’utilizzo delle tecnologie digitali, sarebbe auspicabile l’acquisto di una lim. RENDERE CONTINUATIVE E SIGNIFICATIVE SUL TERRITORIO LE RELAZI ONI E LE AZIONI ATTRAVERSO LE QUALI “I SAPERI DELLA SCUOLA” INCONTRANO IL MONDO: incremento delle iniziative che possano favorire l’incontro dei bambini con il territorio ecomunita’ locale anche in vista di una condivisione sempre piu’ ampia del concetto di “comunita’ educante”, che si prende a cuore collettivamente dello sviluppo di ogni fanciullo delle nuove generazioni. Sviluppo e valorizzazione dell'educazione all’intercultura, alla pace, al rispetto delle differenze, al dialogo tra le culture, al sostegno nell'assunzione di prime responsabilita' e azioni di solidarietà. 12
VALUTAZIONE La valutazione è un momento importante che riguarda tutto il sistema scolastico formativo nel suo insieme, ma anche le specifiche aree di intervento educativo didattico. Deve essere intesa come forma di azione promozionale nei confronti dei bambini e autovalutazione per l'insegnante che provvederà in itinere a formulare proposte educative sempre rispondenti alle reali esigenze dei bambini. ll Collegio Docenti quindi, mette in atto azioni di verifica e di valutazione in momenti diversi dell'anno: un momento iniziale, volto a delineare un quadro delle capacità con cui il bambino accede alla scuola dell'infanzia momenti interni al percorso educativo condivisi da tutte le insegnanti un momento finale di sintesi per la verifica degli esiti formativi che permettono di cogliere del bambino: - le competenze raggiunte - Lo sviluppo affettivo-emotivo - modalità di relazione Nello specifico, gli atti di verifica e valutazione del Collegio Docenti si realizzano nei diversi periodi dell'anno attraverso l'impiego di strumenti e criteri specifici (griglia delle competenze) inerenti alle attività strutturate proposte, tenuto conto anche delle informazioni provenienti dall'osservazione occasionale realizzata durante gli altri momenti della giornata. Responsabilità del Collegio Docenti è l’autovalutazione, che ha la funzione di introdurre modalità riflessive sull’intera organizzazione dell’offerta educativa e didattica della Scuola. I processi di autovalutazione possono aiutare ad essere: maggiormente consapevoli delle ragioni fondative dell’essere scuola a servizio dei bambini e delle famiglie maggiormente capaci di ricollocarci in realtà sociali a costante e veloce mutamento maggiormente aderenti all’ispirazione cristiana delle scuole Fism e consapevoli dell’appartenenza alla realtà ecclesiale. Il collegio docenti a tal fine ha individuato dei livelli ritenuti ottimali in cui si dovrebbe realizzare la proposta educativa della nostra scuola e realizzato una griglia di autovalutazione quale strumento di rilevazione del livello di qualità della proposta scolastica. I risultati ottenuto danno lo spunto di riflessione per l’avvio di progetti di miglioramento. Anche il PTOF è oggetto di valutazione per essere costantemente migliorato. Viene annualmente aggiornato sulla base dei cambiamenti che intercorrono all’interno della scuola. Il collegio docenti valuta la chiarezza, la completezza e l’aderenza delle informazioni contenute nel documento. 13
LA NOSTRA SCUOLA: L’OFFERTA FORMATIVA FINALITA’ DELLA SCUOLA DELL’INZANZIA DALLE INDICAZIONI VIGENTI BAMBINI IN ETÀ TRE/SEI ANNI INSERITI SECONDO LE MODALITÀ PREVISTE DALLE VIGENTI DISPOSIZIONI IMPRONTATE A CRITERI DÌ FUNZIONALITÀ ED EFFICACIA La nostra scuola dell'infanzia promuove la formazione integrale della personalità dei bambini dai 3 ai 6 anni di età, nella prospettiva di formare soggetti liberi, responsabili e attivamente partecipi alla vita della comunità locale, nazionale e internazionale. La nostra scuola valutando il bambino come soggetto attivo cerca di aiutarlo a raggiungere traguardi di sviluppo partendo da una maturazione dell'identità', alla conquista dell'autonomia per giungere poi allo sviluppo della competenza. Tutto ciò avviene attraverso: MATURAZIONE IDENTITA’ FISICA (sviluppare atteggiamenti autostima, sicurezza etc) TRAGUARDI DI SVILUPPO 14
IL CURRICOLO La nostra scuola dell’infanzia, ha scelto di operare secondo le direttive ministeriali (Nuove Indicazioni per il Curriculo 16 novembre 2012) pur mantenendo alcune modalità adottate negli anni precedenti, ritenute valide e secondo il nuovo documento di lavoro "Indicazioni nazionali e nuovi scenari" emanato dal Miur con nota 1° marzo 2018. In quest’ultimo si trovano molte conferme dei temi e delle attenzioni contenuti nelle Indicazioni nazionali del 2012: convivenza civile, educazione alla cittadinanza, educazione interculturale come "modello che permette a tutti i bambini e ragazzi il riconoscimento reciproco e dell'identità di ciascuno". Nelle nuove indicazioni si pone al centro del contesto educativo la cittadinanza come sfondo integratore e punto di riferimento di tutte le discipline che concorrono a definire il curriculo della scuola dell’infanzia. La PROMOZIONE DELLA CITTADINANZA, è un punto centrale delle nuove indicazioni, intesa come EDUCAZIONE alla CITTADINANZA ATTIVA che si espleta: -nel prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente - nel mettere in atto forme di cooperazione e di solidarietà Nella scuola dell’infanzia le possibili aree di apprendimento della cittadinanza sono: STARE BENE educazione all’affettività LA PARTECIPAZIONE A FARE SPORT SCUOLA regole sportive Relazioni interne al gruppo gare sportive classe, alla scuola, fra scuola e famiglia, fra scuola e territorio prevenzione infortuni CITTADINANZA LA SALUTE stili di vita, L' AMBIENTE NATURALE alimentazione, conoscere l'ambiente rr comportamenti sostenibili attività motoria LA SOCIALITÀ Comunicare convivere interagire relazioni15 interpersonali
Tutte le azioni educative promosse saranno quindi finalizzate a riconoscere, ascoltare, sostenere valorizzare ciascun bambino favorendo un percorso educativo rispondente al suo bisogni, e nel contempo attento agli aspetti relazionali con i pari e con l’adulto . Il primo periodo viene dedicato all’accoglienza organizzata in modo differenziato sia come tempi, che come spazi per le diverse età promuovendo attività e situazioni favorevoli all'osservazione, si segue poi la programmazione annuale (vedi allegato). OBIETTIVI FORMATIVI La nostra scuola dell'infanzia si impegna a garantire, mediante il proprio intervento educativo, il raggiungimento del traguardi per lo sviluppo delle competenze, gli obiettivi così individuati si realizzano in continuità rispetto a quanto previsto dai Nuovi Orientamenti del 2012. l traguardi educativi che la scuola punta a far raggiungere ad ogni bambino nel rispetto delle sue capacità e caratteristiche fanno riferimento a specifici campi di esperienza così sintetizzabili: Il sé e l'altro (le grandi domande, a senso morale, il vivere insieme) ll corpo In movimento (identità, autonomia, salute) immagini, suoni e colori (arte, musica, multimedialità) discorsi e lo parole (comunicazione, lingua, cultura) la conoscenza del mondo( ordine, misura, spazio tempo, natura) Fondamentale è la valenza del curricolo implicito ossia il percorso che affida grande importanza alle attività ricorrenti di vita quotidiana, assunte nella progettazione didattica come occasione per sviluppare identità, autonomia, competenza INGRESSO E USCITA -acquisire norme di vita sociale -superare e controllare la propria emotività -acquisire norme di vita pratica USO DEL BAGNO -curare autonomamente la pulizia e l’ordine personale -essere autonomo PRANZO -accettare la varietà dei cibi -sviluppare e rispettare la libertà del gusto personale -essere autonomo RIORDINO DEL MATERIALE -saper collocare il materiale negli appositi spazi -aver rispetto del materiale durante l’uso e il riordino -rafforzare la capacità di collaborare in vista di una meta comune INCARICHI -saper assumere la responsabilità del ruolo rivestito 16
PRINCIPI ISPIRATORI DEL PROGETTO EDUCATIVO BISOGNO DI ACCOGLIENZA E RICONOSCIMENTO “essere qualcuno” PRINCIPI ISPIRATORI BISOGNO DI VALORIZZAZIONE DEL PROGETTO E DI BENESSERE E AUTONOMIA EDUCATIVO “Avere e dare amore” BISOGNO DI CONOSCENZA DI SPIRITUALITÀ “conoscere il mondo, esplorare la realtà” La nostra proposta educativa è improntata su questi principi fondamentali: COLLABORAZIONE PROPOSTA EDUCATIVA ATTIVITA’ DI SEZIONE SCUOLA -FAMIGLIA DIDATTICA 17
SOGGETTI COINVOLTI BAMBINI l bambini che arrivano alla scuola dell'infanzia hanno tutti una loro storia che li differenzia molto gli uni dagli altri, alcuni provengono dal nido altri no, hanno livelli di autonomia, competenze, capacità relazionali e vissuti emotivi molto diversi. La scuola deve essere in grado di rilevare ed accogliere tali differenze, potenziare le capacità di ciascuno e promuovere quelle mancanti o in evoluzione, deve saper rispondere alle domande a volte impegnative e inaspettate che i bambini pongono attraverso la cura degli ambienti e l'organizzazione di situazioni di apprendimento adeguate. LE FAMIGLIE Sono il primo ambiente sociale che il bambino incontra, il più influente per lo sviluppo affettivo e cognitivo; nonostante le diversità culturali, etiche e religiose, sono da considerare come portatrici di risorse che la scuola non può non valorizzare e far crescere in una rete di scambi comunicativi e di responsabilità condivise. La scuola può diventare un momento in cui i genitori, ma anche i nonni sempre più importanti nell'organizzazione famigliare saranno stimolati a condividere finalità contenuti e strategie educative concrete ed efficaci e a prendere coscienza delle loro responsabilità educative. La scuola offre uno spazio pubblico per costruire nuovi rapporti e legami anche le famiglie di bambini con disabilità troveranno nella scuola un supporto adeguato capace di promuovere rapporti di sostegno e mutuo aiuto in contesti educativi inclusivi e accoglienti, un ambiente dove le diversità portate dalla presenza di culture diverse da quella italiana ed europea diventano un patrimonio di crescita e condivisione I DOCENTI Un indispensabile fattore di qualità della scuola è dato dalla presenza di insegnanti preparati, motivati, attenti e sensibili alle necessità dei bambini nello stile educativo dei docenti volto all'ascolto, alla partecipazione emotiva, all'accompagnamento, al sostegno, all’osservazione, all’incoraggiamento; è fondamentale nella promozione di un contesto educativo la progettualità intenzionale di spazi, tempi, routine e attività didattiche. La professionalità dei docenti si arricchisce attraverso la formazione continua in servizio, la comunità professionale ricca di relazioni orientate alla costruzione di una riflessione e all'innovazione e alla condivisione, nonché di una leadership stimolante ed educativa. PER TUTTI BAMBINI CHE NE FACCIANO RICHIESTA Dagli orientamenti del '91 “l’ambientazione e accoglienza rappresentano un punto privilegiato d'incontro tra scuola e famiglie, in quanto favoriscono preziose opportunità' di conoscenza e collaborazione, che possono venire avviate tramite contatti e incontri già prima della presenza dei piccoli" L'accoglienza nella nostra scuola avviene per tutti quei bambini che ne hanno fatto richiesta nel periodo antecedente l'inizio dell'anno scolastico, questo per motivi organizzativi e di regolamento. Non viene data la precedenza ai residenti ma a chi si iscrive entro i limiti di numero; anche se la scuola essendo ubicata in un piccolo paese porta a conoscenza delle iscrizioni tutte le famiglie per tempo debito. L'accoglienza è un'offerta educativa progettualmente strutturata in senso unitario 18
per controbilanciare il senso di discontinuità' dell'esperienza di vita del rispettare le esigenze del bambino, della famiglia e della scuola materna. Nell’accoglienza la scuola si rivolge ai bambini, all'adulto docente e all'adulto genitore. Tutto ciò implica delle azioni particolari tra le quali: un'idonea organizzazione degli spazi, un flessibile utilizzo dei tempi, un'attenzione ai materiali. L'adozione di ritmi, strategie di inserimento, una puntuale osservazione ed un rispetto dei tempi del distacco. 19
PROGETTO EDUCATIVO TRADIZIONE, NOVITÀ, CONTINUITÀ Le Scuole dell’infanzia autonome vivono ed esprimono operativamente, in ogni angolo della Provincia il vocabolario della presenza: libertà, popolarità, autonomia, solidarietà, qualità educativa. Esse si collocano nel solco della tradizione e continuano a costruire tradizione, cioè novità e continuità insieme. Gli elementi costanti di questa tradizione sono cosi identificabili: la comunità la famiglia il bambino l'educazione LE FINALITÀ La Scuola dell’infanzia autonoma ha come finalità primaria la formazione integrale del bambino nella sua individualità, irrepetibilità e globalità. La sua proposta educativa mira allo sviluppo di potenzialità del bambino per far si che si pongano le basi per la formazione di una personalità che caratterizza per la ricerca del senso della propria vita la sicurezza affettiva e l'autonomia l'apertura alla relazione con gli altri il desiderio di scoprire e di conoscere LO STILE EDUCATIVO La Scuola dell’infanzia autonoma si qualifica per i valori di riferimento, ma anche per lo stile nell'interazione con i bambini e nell’organizzazione delle attività. L'improvvisazione, la non coerenza, il non rispetto dei tempi di sviluppo e di apprendimento, rendono negativa una esperienza scolastica in se potenzialmente positiva va quindi sottolineato che: nella scuola materna sono indispensabili le attività individualizzate dai tre ai sei anni sono essenziali le esperienze di apprendimento a livello di gruppo le attività di sezione e intersezione, devono svolgersi in modo da consentire ai vari gruppi di avere le risposte necessarie a livello educativo. La scuola materna non deve chiudersi in se stessa ma realizzarsi come istituzione aperta PROGRAMMAZIONE DIDATTICA E EDUCATIVA Vedi programmazione annuale allegata LA DIDATTICA NELLA NOSTRA SCUOLA Il Collegio dei docenti elabora la Progettazione educativa che ha lo scopo primario di proporre un modello di percorso formativo. Tenendo presenti gli elementi del contesto circostante (modelli culturali, storie individuali, ambiente), consente al bambino il raggiungimento di traguardi di sviluppo definiti. Il punto 20
di partenza per qualsiasi progetto educativo e didattico è l’osservazione dei bambini nei primi mesi di scuola, che consente di individuare le modalità e i contenuti più adeguati al processo di apprendimento. LABORATORI E PROGETTI PERMANENTI I progetti permanenti Durante l’anno scolastico vengono proposti ai bambini alcuni progetti che sono i capi saldi della nostra offerta formativa: PROGETTO DI ACCOGLIENZA (per i nuovi iscritti e per i bambini già frequentanti del 2° e 3° anno che si svolge nella prima parte dell’anno da settembre a novembre circa) PROGETTO ANNUALE I.R.C. (Insegnamento della Religione Cattolica per tutti) LABORATORIO PSICOMOTRICITÀ (per tutti) LABORATORIO INGLESE per gruppi mezzani e grandi PROGETTO CONTINUITÀ tra Nido e Sezione Primavera e Scuola dell’Infanzia PROGETTO CONTINUITÀ TRA SCUOLA DELL’INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA (solo per bambini del 3° anno) IRC L’Insegnamento della Religione Cattolica è centrale nella nostra scuola. C’è apertura e accoglienza nei confronti delle altre espressioni della religiosità, tuttavia la testimonianza che caratterizza e esprime la scuola è quella delle fede cattolica. Una particolare attenzione viene data allo sviluppo delle conoscenze dei valori cristiani in ogni aspetto della vita scolastica caratterizzandola in modo originale e diverso proprio in base a tali valori fondamentali e di riferimento. Viene dedicato, inoltre, un tempo specifico di formazione nel laboratorio religioso attraverso il quale i bambini, una volta alla settimana, possono conoscere la vita di Gesù, della sacra famiglia e degli apostoli, riflettere su tematiche importanti attraverso l'analisi delle parabole e dei significati dei simboli religiosi legati alle festività in particolare del Natale e di Pasqua. Le scuole dell'Infanzia cattoliche o di ispirazione cristiana paritarie come la nostra hanno la loro ragione d'essere nel fatto che sono nate con lo scopo di offrire una proposta educativa originale e specifica, rispetto alla proposta offerta da altri tipi di scuole dell'infanzia, come possono essere ad esempio le scuole dell'infanzia statali. Il Progetto Educativo della scuola cattolica paritaria è caratterizzato con aspetti specifici della sua proposta culturale: la scuola è cattolica in quanto fa riferimento "alla vera concezione cristiana della realtà. L'identità cattolica emerge chiaramente: nel suo Progetto Educativo (PE), nel PTOF; nella proposta culturale; nella testimonianza personale di tutta la Comunità Educante. Questa identità viene condivisa con i Genitori che scelgono una scuola di ispirazione cristiana. L'I.R.C. nella nostra scuola dell'Infanzia viene proposta per almeno 60/65 ore annue da 21
insegnanti che hanno l'IDONEITA' all'I.R.C. rilasciato dal Vescovo. L’IRC viene proposta a cadenza settimanale fissa, il giorno dedicato è il VENERDI’, dalle ore 10.00 alle ore 11.00, i bambini vengono divisi in gruppi omogenei d’età (piccoli, mezzani e grandi). Ciascun gruppo lavora sullo stesso tema, proposto in modo differente a seconda delle età. Per la stesura del progetto di Insegnamento della Religione Cattolica, si richiamano il documento del decennio 2010-2020 della C.E.I. "Educare alla Vita Buona del Vangelo", l'INTESA tra STATO ITALIANO e C.E.I. della Chiesa Cattolica del giugno 2012 e il D.P.R. 11 febbraio 2010 pubblicato sulla G.U. del 07.05.2010 n. 105, recante a titolo: “Approvazione dei traguardi per lo sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento dell’insegnamento della religione cattolica per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione.” LABORATORIO DI PSICOMOTRICITA’ Il Progetto è realizzato in collaborazione con gli PSICOMOTRICISTI della COOPERTIVA LUDICA di Borgosatollo e prevede che l’attività di psicomotricità si realizzi con un incontro settimanale per tutto l’anno (24 incontri) da ottobre a maggio, più un incontro finale con i genitori. “L’esperienza Motoria è la base del rapporto che si crea e che si sviluppa fin dalla nascita con la realtà vitale. E’ l’ambito dal quale si sviluppano le capacità intellettive e relazionali. Concorre alla strutturazione della personalità e, se adeguatamente progettata e proposta in relazione ai processi di sviluppo, incide positivamente sulle potenzialità dell’individuo.” Gli obiettivi generali collegati al Progetto risultano: la sperimentazione e il potenziamento degli schemi motori di base e lo sviluppo dello schema corporeo attraverso il gioco strutturato, libero e simbolico; lo stimolo allo sviluppo delle funzioni percettive attraverso l’attività di movimento, che dovrebbe aiutare i bambini nel processo di creazione di una struttura mentale di percezione del mondo. In particolare i bambini vengono indirizzati nella scoperta del mondo attraverso sperimentazione di Relazioni Spaziali, Relazioni temporali e Relazioni con il proprio Schema corporeo; lo sviluppo dei prerequisiti agli apprendimenti formali attraverso le attività di movimento (con attività ludico e motorie che sollecitino all’analisi visiva e uditiva degli ambienti, degli oggetti, degli eventi). LABORATORIO DI INGLESE PER MEZZANI E GRANDI Sono previsti incontri di 45 minuti a cadenza settimanale per i gruppi di bimbi mezzani e grandi. L’inserimento di un corso di Lingua Inglese, tenuto da un insegnante bilingue, risponde ad un’esigenza sempre più avvertita in contesti comunicativi e funzionali della società contemporanea, in cui lo scambio interculturale e interlinguistico diviene esperienza quotidiana a partire dall’infanzia. 22
I bambini hanno una grande elasticità e apertura verso parole, suoni, intonazioni e ritmi diversi, che li rendono più facilitati all’apprendimento di una lingua nuova: per questo motivo sono in grado di imparare contemporaneamente la lingua di origine ed una diversa; anzi il confronto tra le due li stimola e li rende ancora più curiosi di imparare entrambe. Queste esperienze aiutano il bambino a crescere nelle relazioni quotidiane e nelle piccole sfide di ogni giorno sostenendolo nell’esplorazione/conoscenza/espressione della realtà che lo circonda. Con questo progetto il bambino, attraverso il gioco e l'attività strutturata, è messo nelle condizioni di accostarsi alla musicalità e al significato della lingua straniera secondo le medesime dinamiche con cui impara la lingua materna. L'approccio esclusivamente ludico è caratterizzato da autenticità linguistica e mira a promuovere partecipazione e creatività. CALENDARIO E ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA APERTURA SCUOLA La scuola è aperta dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle ore 16.00, con possibilità di entrata anticipata alle ore 7.30 e di uscita posticipata fino alle ore 18.00. Il funzionamento della scuola, non trascurando le esigenze delle famiglie, pone in primo piano il rispetto dei diritti fondamentali dei bambini. Il calendario scolastico è aperto alle esigenze delle famiglie e della comunità espressamente strutturato a misura di bambino. Coincidente, per quanto possibile con quello in vigore per altre scuole, statali e non presenti sul territorio. Tale calendario pone quindi l'apertura dell'istituto il 1° settembre e la chiusura il 30 giugno. Il calendario scolastico viene consegnato alle famiglie a conclusione dell’anno scolastico precedente. GIORNATA A SCUOLA ORARIO ATTIVITA’ 7.30-8.00 ACCOGLIENZA ANTICIPATA 8.00-9.15 MOMENTO DI ACCOGLIENZA 9.30-11.15 ATTIVITÀ' DI SEZIONE O INTERSEZIONE 11.15-11.30 EDUCAZIONE ALL'IGIENE 11.30-13.00 PASTO 13.00-13.15 USCITA INTERMEDIA 13.00-13.45 GIOCO LIBERO PER INTERSEZIONE NEL SALONE DELL'ACCOGLIENZA 13.45-14.00 EDUCAZIONE ALL'IGIENE 14.00-15.30 ATTIVITÀ' DI INTERSEZIONE DIVISA PER GRUPPI: GRANDI E MEZZANI; I PICCOLI FANNO IL RIPOSINO POMERIDIANO 15.30-16.00 USCITA 16.00-18.00 MERENDA, GIOCO E USCITA POSTICIPATA 23
APERTURA ESTIVA Nel mese di Luglio la scuola viene aperta con una programmazione specifica e attività di gioco per bambini che hanno esigenza di frequentare, l’orario di aperture è dalle ore 7.30 alle ore 16.00. SCUOLA INCLUSIVA E LE SCELTE EDUCATIVE (PAI) RIFERIMENTI NORMATIVI La nostra scuola si propone di essere una scuola inclusiva. Il viaggio fatto per raggiungere questo concetto è stato un viaggio lungo che ha visto come sua prima tappa la legge 517 e che ha trovato uno snodo di rilancio e approfondimento attorno al tema della disabilità e con la 104, è continuato Ha avuto una tappa fondamentale nel 2010 con la legge n. 170 (Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico), laddove le attenzioni educative personalizzate vengono applicate anche a quegli studenti che vivono l'esperienza in difficoltà iniziando così a erodere il concetto che personalizzazione sia uguale a individualizzazione e sia dunque inerente a persona disabile. Nel frattempo si è approfondita anche la questione dei rapporti tra persone appartenenti a culture differenti, abbozzando una “via italiana" all'intercultura con quel prezioso Documento di indirizzo ministeriale dell'ottobre 2007 (La via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri). Ma viaggio della scuola inclusiva in Italia ha trovato il suo compimento nella Direttiva del MIUR del 27 dicembre 2012 Strumenti d'intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica. Bastano le parole iniziali della Premessa per cogliere il quadro nuovo che, finalmente, si apre e si compie in una cultura che sottolinea l'importanza del contesto dove si considera la persona nella sua totalità, in una prospettiva bio-psico-sociale. Fondandosi sul profilo di funzionamento e sull'analisi del contesto, il modello ICF consente di individuare i Bisogni Educativi Speciali (BES) dell’ alunno prescindendo da preclusive tipizzazioni. In questo senso, ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali rispetto ai quali è necessario che la nostra scuola offra una adeguata e personalizzata risposta. NEL CONCRETO Va quindi potenziata la cultura dell'inclusione, e ciò anche mediante un approfondimento delle relative competenze degli insegnanti curricolari, finalizzata ad una più stretta interazione tra tutte le componenti della comunità educante. Per questo la nostra scuola è consapevole che per essere inclusiva una scuola si deve ricordare che il bambino è della scuola tutta, non solo della insegnante di sezione. Se questo vale per ogni bambino vale a maggior ragione per il bambino fragile che necessita di sguardi plurali, di azioni congiunte e interconnesse. La nostra scuola si propone quindi di essere una scuola inclusiva o meglio una scuola attenta alle persone e per le persone che sono tutte diverse, ciascuna nella propria unicità, da conoscere, riconoscere, amare, valorizzare. È una scuola che sa farsi prossimo a ciascuno, che sa mettersi accanto, compagna di strada, ma anche capace di connettere tra loro le diverse esperienze che i bambini vivono. Una scuola che sa leggere con attenzione e con spirito riflessivo le domande e i bisogni che i tempi odierni ci chiedono. 24
La nostra scuola ha identificato delle buone prassi che permettono di vivere in una scuola accogliente e inclusiva: Tempo per osservare, mettersi in ascolto empatico e comprendere i bisogni speciali dei bambini per realizzare una progettazione adeguata Valorizzare tempo del gioco con materiali specifici Progettazione e allestimento di spazi che rispondano alle esigenze del bambino e ne facilitino la sperimentazione in modo autonomo Facilitare l’interazione con il gruppo scegliendo e proponendo attività e giochi specifici Progettazione di centri d’interesse e laboratori specifici che stimolino l’apprendimento Coinvolgimento delle famiglie nella progettazione Sostegno e empatia alle famiglie SOGGETTI PORTATORI DI HANDICAP Il processo di integrazione di soggetti portatori di handicap nella scuola materna rafforza l'essenziale obiettivo della scuola di base: quello cioè di assecondare il processo di sviluppo delle potenzialità' di ogni allievo. Questa scelta, che trova nella legge n°517 del 4 agosto 1977 un preciso punto di riferimento formale e sostanziale, impegna a promuovere un costante adeguamento organizzativo e didattico che tenga conto delle esperienze maturate e della verifica dei risultati raggiunti onde realizzare un insegnamento sempre più personalizzato, i compiti quindi della nostra scuola nel caso in cui dovesse esserci la frequenza di un bambino portatore di handicap sono: una specifica formazione in servizio dei docenti la possibile prestazione di servizio di altri insegnanti l'utilizzazione, nell'ambito delle disponibilità' di bilancio, di fondi devoluti all'acquisto di materiali o sussidi inerenti la programmazione. Per ciascun bambino diversamente abile la scuola deve avere la diagnosi clinica e funzionale e il verbale di accertamento dell’ASL ed alla luce di questi documenti, in collaborazione con la famiglia e con gli specialisti del servizio territoriale di Neuropsichiatria infantile, predispone il profilo dinamico funzionale (PDF) da cui discende il Progetto Educativo Individualizzato (PEI). La Scuola pone attenzione anche ai bambini con Bisogni Educativi Speciali (BES): con l’utilizzo di supporti osservativi e di esperti, si costruisce un Piano Didattico Personalizzato (PDP) per favorire lo sviluppo del bambino comprendendo e supportando i suoi bisogni specifici. RELAZIONI SCUOLA FAMIGLIA La famiglia entra nella scuola quale rappresentante dei bambini e come tale partecipa del contratto educativo condividendone responsabilità e impegni nel rispetto reciproco di competenze e ruoli. La scuola: rende nota la propria offerta educativa motiva le proprie scelte didattiche esplica le strategie, sceglie gli strumenti di verifica, stabilisce i criteri di valutazione La famiglia: condivide il progetto educativo collabora alle attività proposte esprime pareri e formula proposte 25
MODALITÀ DI RELAZIONE La scuola si impegna a favorire lo scambio scuola famiglia attraverso: - INCONTRO DI PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA nel mese di maggio per i genitori dei bambini nuovi iscritti - INCONTRO ASSEMBLEARE DI PRESENTAZIONE DELL'ANNO SCOLASTICO mese di ottobre - INCONTRI INDIVIDUALI programmati o su richiesta nel caso ci fossero particolari necessità - INCONTRI DI SEZIONE - INCONTRI INFORMATIVI assembleari - INCONTRI DI FORMAZIONE PER GENITORI su tematiche inerenti lo sviluppo del bambino - INCONTRI A SCOPO AGGREGATIVO in tempi che vanno oltre la prassi scolastica (feste, natale, carnevale, festa della mamma del papà) SERVIZIO 0-3 ANNI La nostra scuola materna ospita al suo interno un nido, NIDO LE COCCOLE, che accoglie bambini dai 9 mesi ai 2 anni di età e una SEZIONE PRIMAVERA per bambini dai 2 ai 3 anni. Nido e Sezione Primavera offrono un servizio di apertura 11 mesi l’anno. SEZIONE PRIMAVERA Si rivolge a bambini da 24 a 36 mesi, la sua organizzazione è pensata esclusivamente in funzione di un gruppo “omogeneo” di bambini, in spazi adeguati, con gruppi ridotti (da 15 a 20 bambini) con un rafforzamento della presenza degli insegnanti/educatori in modo da non superare il rapporto 1:10. Il progetto pedagogico specifico è finalizzato ad un apprendimento dei bambini attraverso un ambiente di cura educativa, quindi con una attenzione forte al tema dell’accoglienza, del benessere, della corporeità, dell’accompagnamento delle prime forme di linguaggio, creatività, immaginazione. LA CONTINUITÀ EDUCATIVA SCUOLA CHE SI RAPPORTA CON LA FAMIGLIA E CON IL TERRITORIO CONTINUITÀ' ORIZZONTALE La nostra scuola propone una continuità orizzontale come itinerario che assicuri i rapporti costanti con i genitori finalizzati alla condivisione dei valori fondativi del progetto, ad un loro coinvolgimento per la conoscenza del bambino, all'analisi progressiva e mediata della documentazione didattica (tutto ciò tramite incontri con i genitori, coinvolgimento scuola famiglia) 26
CONTINUITÀ' VERTICALE La continuità verticale avviene con Nido e sezione Primavera, tramite passaggio di informazioni tra le insegnanti e con profili dei bambini. I bambini del Nido e della Sezione Primavera conoscono le insegnanti della scuola materna essendo già all’interno della stessa struttura e partecipando durante l’anno a feste e eventi in collaborazione con la materna. La continuità verticale avviene costantemente ogni anno con un paio di incontri con le insegnanti della scuola primaria per un utile scambio di informazioni e per evitare al bambino traumi di transito. Fascicolo personale: la scuola è in possesso per ogni iscritto del fascicolo personale, come supporto indispensabile alla programmazione educativa e didattica. Non solo, serve alla scuola come strumento di verifica e valutazione dell’attività educativa e resta come documento relativo alla prima esperienza didattica. Il circolo didattico con cui operiamo richiede solitamente la "CARTA DIDENTITA". La documentazione Per ogni bambino le insegnanti documentano ll percorso formativo, raccogliendo: Le informazioni date dalla famiglia; Le descrizioni dei profili educativi del bambino Gli elaborati più significativi dei bambini Alcune foto Le attività saranno documentate per genitori, colleghi e bambini tramite i prodotti dei bambini stessi, tale materiale sarà in parte esposto all'interno della scuola durante l'anno scolastico e alla fine raccolto e consegnato alle famiglie. Foto, filmati, diapositive costituiranno materiale interessante per i percorsi fatti e daranno modo alle insegnanti documentare di comunicare, confrontarsi sul lavoro. La scuola si avvale di un sito internet (www.asilopompegnino.it) aggiornato e consultabile per la conoscenza degli aspetti organizzativi, educativo-didattici e la modulistica. 27
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