PTOF PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA - a.a. 2019/2022

Pagina creata da Letizia Perego
 
CONTINUA A LEGGERE
PTOF PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA - a.a. 2019/2022
PTOF
        a.a. 2019/2022
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA
          FORMATIVA
PTOF PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA - a.a. 2019/2022
INDICE
         PREMESSA
     -      Il PTOF …………………………………………………………………………………………………….pag 2

LA SCUOLA E IL SUO CONTESTO

     -     Cenni storici                                                        pag 3
     -     Analisi del contesto e dei suoi bisogni                              pag 4

                 La frazione di Pompegnino                                      pag 4
      -    Caratteristiche principali della scuola                               pag.5
             La nostra scuola dell’infanzia è                                  pag.6
     -     Gli spazi e le attrezzature                                          pag 7
             Scuola materna                                                    pag 7
             Sezione primavera                                                 pag 8
             Nido                                                              pag 10
             Mensa interna                                                     pag 10
             Gli spazi esterni                                                 pag.10
                La scuola è attrezzata con…                                    pag 11

PRIORITA’ STRATEGICHE DI SVILUPPO

     -     Priorità desunte dal RAV                                             pag.12
     -     Valutazione                                                          pag 13

LA NOSTRA SCUOLA: L’OFFERTA FORMATIVA

     -     Finalita’ della scuola dell’infanzia dalle normative vigenti         pag.13
               Traguardi di sviluppo                                           pag.13
     -     Il curriculo                                                          pag 14
     -     Gli obbiettivi formativi                                             pag.14
     -     Principi ispiratori del progetto educativo                           pag.16
     -     Soggetti coinvolti                                                   Pag 17
                 I Bambini                                                      pag 17
                 Le Famiglie                                                    pag.17
                 I Docenti                                                      pag.17
                 Per tutti i bambini che ne facciano richiesta.pag.17
     -     Il progetto educativo                                                pag 18
     -     Laboratori e progetti permanenti                                     pag 19
                 IRC                                                           Pag.20
                 LABORATORIO DI PSICOMOTRICITA’                                pag.20
                 LABORATORIO DI INGLESE PER MEZZANI E GRANDI                   pag.20
     -     Calendario e organizzazione della giornata                           pag.21
     -     Scuola inclusiva e le scelte educative (pai)                         pag 22
                       SOGGETTI PORTATORI DI HANDICAP                           pag.23
     -     Relazioni scuola famiglia                                            pag.23
     -     Servizio 0-3 anni                                                    pag.24
                      LA SEZIONE PRIMAVERA                                      pag.24

     -     La continuità educativa
                   Scuola che si rapporta con la famiglia e con il territorio   Pag.24
     -             Continuità orizzontale                                       pag 24
     -              Continuità verticale                                        pag 24

                                                               1
PTOF PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA - a.a. 2019/2022
L’ORGANIZZAZIONE

     -    Risorse professionali                                 pag 26
                     organigramma
     -   Formazione del personale                               pag 27
                     Piano di fomazione del personale docente   pag 27
                     Aggiornamento del personale non docente    pag 28
     -   Consiglio di amministrazione                           pag 28
     -   Incontri del collegio docenti                          pag. 28
     -   Rappresentanti dei genitori                            pag.28
     -   Reti e convenzioni attivate                            pag 29
     -   CONVENZIONI
            ADAMS FISM                                         pag 29
            COMUNE                                             pag 29
     -   RETI CON ALTRE SCUOLE                                  pag.29
            ALTERNANZA SCUOLA LAVORO                            pag.30
     -   Rapporti con l’utenza                                  pag.30
                SEGRETERIA                                      pag 30
                Visita scuola                                   pag 30
                 Comunicazioni al pubblico
                pag.30

CONCLUSIONI …………………………………………………………………………………………………………..PAG 31

                                                     2
PTOF PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA - a.a. 2019/2022
PREMESSA

IF

Il ptof una propria dichiarazione d'intenti circa l'effettiva offerta formativa proposta da una
determinata scuola in sintonia con i bisogni provenienti dal territorio di riferimento. Trattasi altresi
di una serie di attivita' intenzionali, adeguatamente pianificate, volte a perseguire in modo efficace
ed efficiente le necessita' educative proposte ed elaborate dall'intera comunità' scolastica.
Si tratta cioè di dover costruire una connessione organica tra momento organizzativo e piano
educativo. In altri termini il progetto educativo si basa su ipotesi di lavoro da verificare "in itinere"
abituando operatori scolastici ed alunni ad individuare percorsi didattici alternativi, sapendo di
volta in volta riparametrare i propri giudizi.
Il ptof è cosi strutturato:
a) LA SCUOLA E IL SUO CONTESTO
b) LE SCELTE STRATEGICHE
c) L’OFFERTA FORMATIVA
d) L’ORGANIZZAZIONE
ll ptof diviene quindi lo strumento operativo attraverso il quale la comunità' scolastica può'
perseguire gli obiettivi formativi che essa si è data. Il progetto è inoltre il mezzo attraverso cui
viene pianificata la politica scolastica di un determinato territorio attraverso tutte le opportune
sinergie operative con le agenzie educative presenti nel contesto, attivando forme di
complementarità tra i vari soggetti educativi (scuola, famiglia, enti locali).
IL collegio docenti vista la normativa:
Legge 13 luglio 2015, n.107 “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il
riordino delle disposizioni legislative vigenti” (la cosiddetta “Buona scuola”), stabilisce che “ogni scuola
effettui la programmazione triennale dell’offerta formativa per il potenziamento dei saperi e delle competenze
entro il mese di ottobre dell’anno
scolastico precedente al triennio di riferimento, il piano triennale dell’offerta formativa. … Il piano può
essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre.” (art1, comma 2 e seguenti).

                                                   REDIGE

                   Il presente PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA - PTOF
Il piano potrà essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre per tenere conto di eventuali modifiche
necessarie.
Il Ptof è consultabile sul sito internet della nostra scuola www.asilopompegnino.it e è a disposizione dei
genitori che ne richiedano la consultazione presso la nostra scuola.

                                                       3
PTOF PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA - a.a. 2019/2022
LA SCUOLA E IL SUO CONTESTO

La Scuola Materna “SACRO CUORE DI GESU’” sita in Pompegnino di Vobarno, nasce nel 1949 da
una profonda esigenza della comunità che, in quel periodo aveva una numerosa presenza di
bambini.
Per questo fu acquistato un edificio con il contributo e il sacrificio di ogni singola famiglia. L'edificio
appartenuto anticamente ad una famiglia gentilizia, di elegante e sobria linea architettonica era
già stato restaurato nel 1797. Nell'ottobre del 1949, dopo i primi lavori di adattamento, la nuova
scuola aprì.
La conduzione venne alla completa ristrutturazione dell'immobile e nel 1971 venne costituita
l'Associazione per la gestione della scuola con proprio statuto.
Attualmente l'edificio è di proprietà della Parrocchia "S. BENEDETTO DA NORCIA".
Nel 2001 la scuola ottiene la parità scolastica.
Il 24 novembre 2004 il sisma che colpì la Valle Sabbia e il Garda provocò ingenti danni all’edificio,
che divenne inagibile. La scuola venne perciò ospitata nel area dell’ex FALCK di Vobarno per
garantire la continuità del servizio a tutte le famiglie. La struttura danneggiata dal terremoto fu
demolita e ricostruita secondo le vigenti norme antisismiche.
La nostra Scuola Materna è di ispirazione cristiana e affonda le proprie radici negli ideali e nei
valori testimoniati e diffusi dal Vangelo. Per questo è un'istituzione educativa nella quale la
centralità della persona costituisce criterio regolatore e ispiratore della prassi educativa e, allo
stesso tempo si afferma quale elemento fondativo di quell'umanesimo integrale che implica la
tutela e il rispetto dell'integrità del soggetto educante, concepita nell'insieme dei suoi bisogni e di
tutto il suo potenziale umano.

IL TERRITORIO: ANALISI DEL CONTESTO E DEI BISOGNI

LA FRAZIONE DI POMPEGNINO….
…un tempo…….
Pompegnino è una frazione del Comune di Vobarno in provincia di Brescia.
Già noto ai romani, nel medioevo era un piccolo villaggio con una chiesetta dedicata a S.Benedetto
e, come ricorda un documento del 9 aprile 1183 era di proprietà del vescovo di Brescia.
Pompegnino si trova a 240m s.l.m geologicamente in zona alluvionale formatasi dal fiume
circondato da rocce di varie epoche e da boschi cedui. La Chiesa di Pompegnino risale al X secolo.
Attualmente ci sono 170 famiglie e 406 abitanti.
…oggi…..
Per le attività produttive, associazioni culturali, sportive e varie la frazione fa capo a Vobarno. In
Pompegnino esiste una piazza con una piastra polivalente appositamente attrezzata per varie
attività sportive e ricreative. Esiste un oratorio, un coro locale dei "Cantori della stella" con una
canzone propria appositamente scritta. ll gruppo alpini locale è sempre presente e
particolarmente attivo. La scuola materna è l’unica presente nella frazione di Pompegnino,
accoglie bambini della frazione, del comune e provenienti da paesi limitrofi e non (ad esempio
bambini i cui genitori lavorano in zone circostanti).

                                                    4
PTOF PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA - a.a. 2019/2022
La nostra scuola vanta un valido aiuto di collaborazione con la Parrocchia e con l'oratorio, dove
vengono spesso svolte attività particolari, feste: di conseguenza vi è un coinvolgimento di tutta la
Comunità. Comunità al cui interno assume un ruolo primario la famiglia diventando colonna
portante, sia per il contributo materiale che per l'organizzazione di strutture operative e gestionali
che ci permettono infine di realizzare il progetto educativo e didattico.
La Scuola dell’Infanzia di Pompegnino opera in un contesto sociale ed economico produttivo e
negli ultimi anni si è vista la necessità di rispondere alle diverse esigenze e richieste delle famiglie.
La scuola dell’infanzia rappresenta per l’intera comunità un’importante realtà di socializzazione

    ASSOCIAZONI CON CUI COLLABORA LA SCUOLA
-oratorio
-parrocchia
-gruppo alpini
-comunità di Pompegnino
-gruppo la Giovane stella di Pompegnino

CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLA SCUOLA

Ordine Scuola: SCUOLA DELL’INFANZIA
Codice Meccanografico: BS1A232001
Indirizzo: via asilo 5/7 Pompegnino
Telefono: 0365 598038
Fax: 0365 598038
Email: s.infanziasacrocuore@libero.it
Pec: scm.pompegnino@coopmaternebs.postecert.it
Sito Web: www.asilopompegnino.it
Numero sezioni: 3 sezioni materna e 1 sezione primavera
Numero alunni: 76
Con annesso Nido “le coccole” gestito dalla scuola: 16 bambini

L’ispirazione cristiana della nostra scuola considera la centralità del bambino quale criterio
ispiratore della prassi educativa, i genitori i primi e principali responsabili della vita e
dell’educazione dei figli e ha come obiettivo fondamentale quello di dare ai bambini, che la
frequentano, la possibilità di fare esperienze positive, piacevoli e costruttive per essere educati ai
valori cristiani della vita.
Si propone quindi di soddisfare i bisogni affettivi - relazionali e cognitivi dei bambini, oltre che la
loro cura e il loro accudimento. L’idea di bambino che noi abbiamo è quella di un soggetto attivo,
protagonista della sua crescita fatta di corpo, psiche e mente e a cui verrà offerta la possibilità di
costruire attivamente un rapporto significativo ed equilibrato tra sé e l’ambiente circostante.

                                                    5
PTOF PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA - a.a. 2019/2022
Il benessere di ogni bambino è il motore del nostro modus operandi a cui contribuiscono
molteplici identità:

                                     ENTE
                                    GESTORE

                                 BENESSERE
           GENITORI                 DEL                      SCUOLA
                                  BAMBINO

                                   OPERATORI

La scuola è il principale strumento di cultura ed educazione. E’ anche luogo di formazione per gli
adulti, i genitori, e le giovani famiglie.
La nostra scuola è riferimento per tante famiglie del comune di Vobarno, dei comuni limitrofi e
non solo. Accoglie complessivamente 77 bambini (anno scolastico 2018/2019) suddivisi in Sezione
Primavera e nelle tre sezioni della Scuola dell’Infanzia e 17 nel Nido.

LA NOSTRA SCUOLA DELL’INFANZIA E’ :
                                     DEL BAMBINO
                                     IN FUNZIONE

                                  AMBIENTE

                                                   6
PTOF PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA - a.a. 2019/2022
GLI SPAZI E LE ATTREZZATURE

STRUTTURE EDILIZIE PERFETTAMENTE RISPONDENTI ALLE NORME DI SICUREZZA E
ADEGUATAMENTE RAPPORTATE AL NUMERO DEI BAMBINI FREQUENTANTI
La scuola è disposta su due piani, al primo piano si trovano le sezioni della materna e la sezione
primavera, al secondo piano è ospitato il nido. Inoltre al piano terra si trova un salone adibito alle
attività psicomotorie e il giardino attrezzato con giochi e sabbionaia.
Le strutture edilizie e gli spazi, sono rapportati al numero dei bambini frequentanti e sono
rispondenti alle norme di legge in vigore.
La scuola dispone di ampi spazi e di locali idonei e attrezzati

MATERNA:

                                            Tre aule da 48mq ciascuna adibite a sezione,
                                            Corridoio con armadietti per accoglienza
                                            Salone per l’accoglienza e il gioco libero
                                            Servizi igienici 36mq
                                            1 bagno per personale predisposto per accesso ai
                                             portatori di handicap

                                         LA SEZIONE E’ il
                                         cuore delle
                                         relazioni, per
                                         costruire nuove
                                         amicizie, vivere
                                         esperienze; è il
                                         punto di
                                         riferimento
                                         primario dei
                                         bambini. E’
                                         strutturata in
                                         angoli con una
                                         precisa valenza affettiva ed educativa:

                                                   7
PTOF PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA - a.a. 2019/2022
ANGOLO DEI TRAVESTIM ENTI E DELLA CUCINA
Qui il bambino, "giocando” alla mamma, al papà, al negozio ecc., sperimenta il gioco simbolico e proiettivo.
Il bambino esprime, interpreta ruoli precisi attraverso il linguaggio verbale e corporeo, comunica sentimenti
ed emozioni in relazione all'esperienza familiare. Nel gioco dei "far finta" i bambini imparano ad
organizzarsi ed a interagire tra di loro, definendo i ruoli di ciascuno e gestendo il materiale a disposizione;

ANGOLO DELLE COSTRUZIONI
In questo spazio il bambino ha a sua disposizione materiale diverso: lego, mattoncini di legno, legnetti,
macchinine, piste, animali, ecc. Il bambino progetta quello che vuole fare, pensa, riflette, risolve intoppi, si
accorge per esempio che per costruire un ponte deve usare due pezzi di legno della stessa altezza, c'è un
continuo porre e porsi quesiti e risolverli: “se… .… allora....… " è la radice di ogni ragionamento. Tutto
questo è apprendimento a pieno titolo e pone le basi per ogni apprendimento futuro. Il gioco delle
costruzioni favorisce l'operare in gruppo per obiettivi comuni (es. costruiamo insieme);

ANGOLO ESPRESSIVO
I bambini sono educati all'uso adeguato del materiale messo a loro disposizione (pennarelli, pastelli a cera e
di legno, colla, forbici, tempere, pennelli). In questo spazio il bambino ha la possibilità di esprimersi
attraverso il materiale scelto;

ANGOLO DEI GIOCHI LOGICI
Il materiale messo a disposizione è vario e graduato secondo l'età. L'uso dei giochi strutturati (tombole,
domino, puzzle, sequenze logiche, materiale di seriazione, classificazione, corrispondenza, giochi con
regole, blocchi logici ecc..) permette al bambino di fissare, sistematizzare le esperienze, i vissuti ed i
processi logici avviati nel rapporto con il reale;
In ogni sezione e in salone sono a disposizione dei bambini libri.
tutte le sezioni sono arredate con tavoli e seggioline a misura bambino, con scaffalature e cassetti che
consentano al bambino di muoversi e agire con la maggiore autonomia possibile

SEZIONE PRIMAVERA
        Dall’anno scolastico 2007/2008 la Scuola Materna ha
        attivato, con l’autorizzazione del Ministero della
        Pubblica Istruzione, al suo interno, una Sezione
        Primavera. Il servizio ai bambini dai 24 ai 36 mesi.
        La sezione primavera occupa l’ala destra del primo
        piano dello stabile ed è così strutturata:

             Zona ingresso con armadietti per accoglienza
             Salone per accoglienza e gioco
             Refettorio /stanza per laboratori
             Stanza “nanna”
             Servizi igienici con fasciatoio per cambio
             1 servizi igienici predisposti per portatori di
              handicapp
             1 bagno per il personale
             Corridoio

                                                        8
L’ambiente è:
- proporzionato alle capacità motorie, operative, percettive e mentali del bambino per
permettergli di gestirlo e padroneggiarlo;
- funzionale per aiutarlo a capire le molteplici funzioni dei diversi laboratori, degli arredi e dei
materiali didattici;
- motivante e attraente per sviluppare il rispetto e l’amore per le cose e per l’ambiente, secondo
regole condivise da tutti.
-È strutturato in angoli:

L’ANGOLO DELLA LETTURA
per promuovere l’approccio al libro, l’ascolto delle prime storie e dei primi testi narrativi. Questo spazio è
caratterizzato da tappeti morbidi, piccoli divani in gommapiuma e numerosi libri ed ha il compito di favorire
la concentrazione e la conversazione con libri e materiali alla portata dei bambini, per essere “letti” e
consultati in piena autonomia

L’ANGOLO MORBIDO
con un tappeto, alcuni divani morbidi e cuscini che può ospitare sia il momento della lettura che quello
dell’accoglienza e dove i bambini possono cercare e trovare attimi propri di tranquillità.

L’ANGOLO SIMBOLICO
allestito sia con vestiti, accessori e uno specchio a figura intera, sia con l’angolo cucina compreso di
tavolino, sedie, lavello, forno e utensili quali piatti, bicchieri, pentoline… per proiettare vissuti,
sperimentare azioni e comportamenti e per comunicare emozioni e stati d’animo individualmente o a
piccoli gruppi.

L’ANGOLO DEL GIOCO
che mette a disposizione dei bambini contenitori con costruzioni di plastica e di legno, macchinine,
animaletti per giocare da soli o in piccolo gruppo, inventando, costruendo e assemblando, per scoprire le
caratteristiche degli oggetti e realizzare strutture, sviluppando la motricità fine, la creatività e il pensiero
logico. Inoltre, a seconda dell’attività proposta vengono introdotti in sezione materiali naturali/ alimentari
e/o attrezzature motorie e musicali.

LA STANZA DEL “PRANZ O” E DEI LABORATORI
Arredata con tavoli e seggioline a misura di bambino
usata per il pranzo e per alcuni laboratori

LA STANZA DEL BAGNO
attrezzata con un grande fasciatoio per il cambio del pannolino, con
piccoli water stillati dapprima come gioco, poi per il loro uso reale
(controllo sfinterico) e con lavabi ad altezza di bambino usati per
lavarsi mani e bocca da soli o aiutati.

IL DORMITORIO
è organizzato con lettini, in una situazione di penombra e con
sonorità rilassanti.
                                                        9
NIDO:
           Salone gioco e accoglienza strutturato ad angolo
           Zona ingresso con armadietti per accoglienza
           Zona pranzo
           Stanza “nanna”/ spazio per laboratori
           Servizi igienici con fasciatoio per cambi
           Servizi igienici per personale
           corridoio

       CUCINA
       1 SPOGLIATOIO PER INSEGNANTI
       1 SPOGLIATOIO PER PERSONALE AUSILIARIO E DI CUCINA
       1 MAGAZZINO

Il collegamento tra i tre piani è reso possibile da un’ampia scala e da una piattaforma per disabili e
per il trasporto di materiali. L’organizzazione degli spazi è momento pedagogico. Gli spazi si
presentano accoglienti e ben organizzati, governati da regole chiare che tutelano la sicurezza degli
alunni e danno punti di riferimento. Uno spazio organizzato e pensato promuove l’autonomia,
favorisce l’apprendimento e le relazioni.

MENSA INTERNA:

La nostra scuola dispone di un servizio mensa interno efficiente e funzionale in grado di soddisfare
le esigenze di ogni alunno frequentante, rispettando le normative ASL.
La scuola è dotata di riscaldamento a gas metano autonomo e di impianto elettrico a norma come
da dichiarazione allegata.

GLI SPAZI ESTERNI:

                                             La scuola è dotata di un giardino, un ampio spazio verde
                                             con giovani piante, delimitato e protetto da reti e
                                             ringhiere. L L’area è arredata con una struttura in legno
                                             con torrette, ponticello e due scivoli, con cavallini a
                                             dondolo fissi, una sabbionaia, una casetta in legno e altri
                                             giochi in plastica, oltre a tricicli e biciclettine.
                                             La scuola può usufruire inoltre di una tettoia a veranda
                                             in condivisione con l’oratorio.
                                        La collocazione dell’edificio in prossimità della bella pista
                                        ciclabile che collega Roè Volciano a Vobarno, passando
per Pompegnino permette di fare uscite in sicurezza con i bambini.

                                                    10
LA SCUOLA È ATTREZZATA CON:

     Sussidi audiovisivi, televisione, videoregistratore, lettori DVD, telecamera, macchinette
      fotografiche digitali, video proiettore.
     2 fotocopiatrici e stampanti
     materiale didattico strutturato e non
     materiale di facile consumo
     Connessione internet
     Telefoni in ogni sezione
     fax
     3 pc portatili che vengono utilizzati per determinate attività per cui sono necessari
     videoproiettore

                                                11
PRIORITA’ STRATEGICHE DI SVILUPPO

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF), che rappresenta il documento
fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni
scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e
organizzativa, viene integrato (comma 14 dell’art. 1 L. 107/2015) da alcune
proposte migliorative per la Scuola dell’Infanzia che dovranno confluire Piano di
Miglioramento dell’istituzione scolastica, previsto dal D.P.R. 28 marzo 2013.

Quanto descritto in questo capitolo è ancora in fase di sviluppo .

PRIORITA’ DESUNTE DAL RAV

La scuola risponde alle esigenze delle famiglie del territorio, che residenti nel comune, oppure nei
paesi limitrofi o ancora per motivi lavorativi, scelgono la nostra scuola come servizio a cui affidare i
propri figli.
Nel corso degli anni si è prestata molta attenzione alle esigenze delle famiglie cercando di
rispondere ai loro bisogni, si è prolungato l’orario di aperture della scuola per garantire un servizio
più efficiente ai genitori.
Anche la collaborazione con le associazioni del territorio e con le realtà presenti nel comune
vengono valorizzate dalla nostra scuola come fonte di ricchezza per una crescita globale del
bambino.
Le feste e gli eventi organizzati dalla scuola sono spesso in collaborazione con l’oratorio, il gruppo
alpini e gli abitanti della frazione che riconoscono il valore della nostra scuola sul territorio e ne
promuovono la conoscenza.
Per il prossimo triennio la volontà del collegio docenti è di migliorare costantemente la propria
offerta formativa andando incontro alle esigenze di bambini e famiglie, fornendo un servizio che
sia sempre più adeguato al repentino cambiamento del mondo che ci circonda.
In particolar modo le priorità desunte dal RAV sono:

POTENZIARE L’EFFICACIA DELLA PROGETTAZIONE
       usando metodologie di apprendimento diversificate fra tradizione e innovazione : incremento delle
       potenzialita’ e delle occasioni di apprendimento per i bambini, da attuarsi anche attraverso
       l’utilizzo delle tecnologie digitali, sarebbe auspicabile l’acquisto di una lim.

RENDERE CONTINUATIVE E SIGNIFICATIVE SUL TERRITORIO LE RELAZI ONI E LE AZIONI
ATTRAVERSO LE QUALI “I SAPERI DELLA SCUOLA” INCONTRANO IL MONDO:
       incremento delle iniziative che possano favorire l’incontro dei bambini con il territorio ecomunita’
       locale anche in vista di una condivisione sempre piu’ ampia del concetto di “comunita’ educante”,
       che si prende a cuore collettivamente dello sviluppo di ogni fanciullo delle nuove generazioni.
       Sviluppo e valorizzazione dell'educazione all’intercultura, alla pace, al rispetto delle differenze, al
       dialogo tra le culture, al sostegno nell'assunzione di prime responsabilita' e azioni di solidarietà.

                                                      12
VALUTAZIONE

La valutazione è un momento importante che riguarda tutto il sistema scolastico formativo nel suo
insieme, ma anche le specifiche aree di intervento educativo didattico.

Deve essere intesa come forma di azione promozionale nei confronti dei bambini e
autovalutazione per l'insegnante che provvederà in itinere a formulare proposte educative sempre
rispondenti alle reali esigenze dei bambini.
ll Collegio Docenti quindi, mette in atto azioni di verifica e di valutazione in momenti diversi
dell'anno:
     un momento iniziale, volto a delineare un quadro delle capacità con cui il bambino accede
      alla scuola dell'infanzia
     momenti interni al percorso educativo condivisi da tutte le insegnanti
     un momento finale di sintesi per la verifica degli esiti formativi che permettono di cogliere
      del bambino:
      - le competenze raggiunte
      - Lo sviluppo affettivo-emotivo
      - modalità di relazione

Nello specifico, gli atti di verifica e valutazione del Collegio Docenti si realizzano nei diversi periodi
dell'anno attraverso l'impiego di strumenti e criteri specifici (griglia delle competenze) inerenti alle
attività strutturate proposte, tenuto conto anche delle informazioni provenienti dall'osservazione
occasionale realizzata durante gli altri momenti della giornata.

Responsabilità del Collegio Docenti è l’autovalutazione, che ha la funzione di introdurre modalità
riflessive sull’intera organizzazione dell’offerta educativa e didattica della Scuola.
I processi di autovalutazione possono aiutare ad essere:
      maggiormente consapevoli delle ragioni fondative dell’essere scuola a servizio dei bambini
         e delle famiglie
      maggiormente capaci di ricollocarci in realtà sociali a costante e veloce mutamento
      maggiormente aderenti all’ispirazione cristiana delle scuole Fism e consapevoli
         dell’appartenenza alla realtà ecclesiale.

Il collegio docenti a tal fine ha individuato dei livelli ritenuti ottimali in cui si dovrebbe realizzare la
proposta educativa della nostra scuola e realizzato una griglia di autovalutazione quale strumento
di rilevazione del livello di qualità della proposta scolastica.
I risultati ottenuto danno lo spunto di riflessione per l’avvio di progetti di miglioramento.

Anche il PTOF è oggetto di valutazione per essere costantemente migliorato.
Viene annualmente aggiornato sulla base dei cambiamenti che intercorrono all’interno della scuola.
Il collegio docenti valuta la chiarezza, la completezza e l’aderenza delle informazioni contenute nel
documento.

                                                    13
LA NOSTRA SCUOLA: L’OFFERTA FORMATIVA

FINALITA’ DELLA SCUOLA DELL’INZANZIA DALLE INDICAZIONI VIGENTI

BAMBINI IN ETÀ TRE/SEI ANNI INSERITI SECONDO LE MODALITÀ PREVISTE DALLE VIGENTI
DISPOSIZIONI IMPRONTATE A CRITERI DÌ FUNZIONALITÀ ED EFFICACIA
La nostra scuola dell'infanzia promuove la formazione integrale della personalità dei bambini dai 3
ai 6 anni di età, nella prospettiva di formare soggetti liberi, responsabili e attivamente partecipi
alla vita della comunità locale, nazionale e internazionale. La nostra scuola valutando il bambino
come soggetto attivo cerca di aiutarlo a raggiungere traguardi di sviluppo partendo da una
maturazione dell'identità', alla conquista dell'autonomia per giungere poi allo sviluppo della
competenza.
Tutto ciò avviene attraverso:

                                           MATURAZIONE
                                             IDENTITA’
                                              FISICA
                                             (sviluppare
                                           atteggiamenti
                                             autostima,
                                           sicurezza etc)

                                         TRAGUARDI
                                                DI
                                          SVILUPPO

                                                 14
IL CURRICOLO

La nostra scuola dell’infanzia, ha scelto di operare secondo le direttive ministeriali (Nuove
Indicazioni per il Curriculo 16 novembre 2012) pur mantenendo alcune modalità adottate negli
anni precedenti, ritenute valide e secondo il nuovo documento di lavoro "Indicazioni nazionali e
nuovi scenari" emanato dal Miur con nota 1° marzo 2018. In quest’ultimo si trovano molte
conferme dei temi e delle attenzioni contenuti nelle Indicazioni nazionali del 2012: convivenza
civile, educazione alla cittadinanza, educazione interculturale come "modello che permette a tutti
i bambini e ragazzi il riconoscimento reciproco e dell'identità di ciascuno".
Nelle nuove indicazioni si pone al centro del contesto educativo la cittadinanza come sfondo
integratore e punto di riferimento di tutte le discipline che concorrono a definire il curriculo della
scuola dell’infanzia.

La PROMOZIONE DELLA CITTADINANZA, è un punto centrale delle nuove indicazioni, intesa come
EDUCAZIONE alla CITTADINANZA ATTIVA che si espleta:
-nel prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente
- nel mettere in atto forme di cooperazione e di solidarietà
Nella scuola dell’infanzia le possibili aree di apprendimento della cittadinanza sono:

                                                  STARE BENE
                                            educazione all’affettività

     LA PARTECIPAZIONE A                                                                 FARE SPORT
           SCUOLA
                                                                                      regole sportive
Relazioni interne al gruppo
                                                                                         gare sportive
classe, alla scuola, fra scuola e
famiglia, fra scuola e territorio                                                  prevenzione infortuni

                                            CITTADINANZA

           LA SALUTE
           stili di vita,                                                         L' AMBIENTE NATURALE
         alimentazione,                                                            conoscere l'ambiente
rr                                                                               comportamenti sostenibili
        attività motoria

                                                 LA SOCIALITÀ
                                                  Comunicare
                                                   convivere
                                                   interagire
                                            relazioni15
                                                      interpersonali
Tutte le azioni educative promosse saranno quindi finalizzate a riconoscere, ascoltare,
sostenere valorizzare ciascun bambino favorendo un percorso educativo rispondente al suo
bisogni, e nel contempo attento agli aspetti relazionali con i pari e con l’adulto .

Il primo periodo viene dedicato all’accoglienza organizzata in modo differenziato sia come tempi,
che come spazi per le diverse età promuovendo attività e situazioni favorevoli all'osservazione, si
segue poi la programmazione annuale (vedi allegato).

OBIETTIVI FORMATIVI

La nostra scuola dell'infanzia si impegna a garantire, mediante il proprio intervento educativo, il
raggiungimento del traguardi per lo sviluppo delle competenze, gli obiettivi così individuati si
realizzano in continuità rispetto a quanto previsto dai Nuovi Orientamenti del 2012. l traguardi
educativi che la scuola punta a far raggiungere ad ogni bambino nel rispetto delle sue capacità e
caratteristiche fanno riferimento a specifici campi di esperienza così sintetizzabili:
      Il sé e l'altro (le grandi domande, a senso morale, il vivere insieme)

      ll corpo In movimento (identità, autonomia, salute)

      immagini, suoni e colori (arte, musica, multimedialità)

      discorsi e lo parole (comunicazione, lingua, cultura)

      la conoscenza del mondo( ordine, misura, spazio tempo, natura)

Fondamentale è la valenza del curricolo implicito ossia il percorso che affida grande importanza
alle attività ricorrenti di vita quotidiana, assunte nella progettazione didattica come occasione per
sviluppare identità, autonomia, competenza
          INGRESSO E USCITA                  -acquisire norme di vita sociale
                                             -superare e controllare la propria emotività
                                             -acquisire norme di vita pratica
            USO DEL BAGNO                    -curare autonomamente la pulizia e l’ordine personale
                                             -essere autonomo
                PRANZO                       -accettare la varietà dei cibi
                                             -sviluppare e rispettare la libertà del gusto personale
                                             -essere autonomo
       RIORDINO DEL MATERIALE                -saper collocare il materiale negli appositi spazi
                                             -aver rispetto del materiale durante l’uso e il riordino
                                             -rafforzare la capacità di collaborare in vista di una meta
                                             comune
               INCARICHI                     -saper assumere la responsabilità del ruolo rivestito

                                                    16
PRINCIPI ISPIRATORI DEL PROGETTO EDUCATIVO

                                                     BISOGNO DI ACCOGLIENZA E
                                                         RICONOSCIMENTO
                                                         “essere qualcuno”

          PRINCIPI ISPIRATORI                      BISOGNO DI VALORIZZAZIONE
            DEL PROGETTO                           E DI BENESSERE E AUTONOMIA
              EDUCATIVO                                “Avere e dare amore”

                                                     BISOGNO DI CONOSCENZA DI
                                                           SPIRITUALITÀ
                                                   “conoscere il mondo, esplorare
                                                             la realtà”

La nostra proposta educativa è improntata su questi principi fondamentali:

      COLLABORAZIONE                     PROPOSTA
                                         EDUCATIVA                     ATTIVITA’ DI SEZIONE
      SCUOLA -FAMIGLIA
                                         DIDATTICA

                                              17
SOGGETTI COINVOLTI

BAMBINI
l bambini che arrivano alla scuola dell'infanzia hanno tutti una loro storia che li differenzia molto
gli uni dagli altri, alcuni provengono dal nido altri no, hanno livelli di autonomia, competenze,
capacità relazionali e vissuti emotivi molto diversi. La scuola deve essere in grado di rilevare ed
accogliere tali differenze, potenziare le capacità di ciascuno e promuovere quelle mancanti o in
evoluzione, deve saper rispondere alle domande a volte impegnative e inaspettate che i bambini
pongono attraverso la cura degli ambienti e l'organizzazione di situazioni di apprendimento
adeguate.
LE FAMIGLIE
Sono il primo ambiente sociale che il bambino incontra, il più influente per lo sviluppo affettivo e
cognitivo; nonostante le diversità culturali, etiche e religiose, sono da considerare come portatrici
di risorse che la scuola non può non valorizzare e far crescere in una rete di scambi comunicativi e
di responsabilità condivise. La scuola può diventare un momento in cui i genitori, ma anche i nonni
sempre più importanti nell'organizzazione famigliare saranno stimolati a condividere finalità
contenuti e strategie educative concrete ed efficaci e a prendere coscienza delle loro
responsabilità educative. La scuola offre uno spazio pubblico per costruire nuovi rapporti e legami
anche le famiglie di bambini con disabilità troveranno nella scuola un supporto adeguato capace di
promuovere rapporti di sostegno e mutuo aiuto in contesti educativi inclusivi e accoglienti, un
ambiente dove le diversità portate dalla presenza di culture diverse da quella italiana ed europea
diventano un patrimonio di crescita e condivisione
I DOCENTI
Un indispensabile fattore di qualità della scuola è dato dalla presenza di insegnanti preparati,
motivati, attenti e sensibili alle necessità dei bambini nello stile educativo dei docenti volto
all'ascolto, alla partecipazione emotiva, all'accompagnamento, al sostegno, all’osservazione,
all’incoraggiamento; è fondamentale nella promozione di un contesto educativo la progettualità
intenzionale di spazi, tempi, routine e attività didattiche. La professionalità dei docenti si
arricchisce attraverso la formazione continua in servizio, la comunità professionale ricca di
relazioni orientate alla costruzione di una riflessione e all'innovazione e alla condivisione, nonché
di una leadership stimolante ed educativa.

PER TUTTI BAMBINI CHE NE FACCIANO RICHIESTA

Dagli orientamenti del '91 “l’ambientazione e accoglienza rappresentano un punto privilegiato
d'incontro tra scuola e famiglie, in quanto favoriscono preziose opportunità' di conoscenza e
collaborazione, che possono venire avviate tramite contatti e incontri già prima della presenza dei
piccoli"
L'accoglienza nella nostra scuola avviene per tutti quei bambini che ne hanno fatto richiesta nel
periodo antecedente l'inizio dell'anno scolastico, questo per motivi organizzativi e di regolamento.
Non viene data la precedenza ai residenti ma a chi si iscrive entro i limiti di numero; anche se la
scuola essendo ubicata in un piccolo paese porta a conoscenza delle iscrizioni tutte le famiglie per
tempo debito. L'accoglienza è un'offerta educativa progettualmente strutturata in senso unitario
                                                  18
per controbilanciare il senso di discontinuità' dell'esperienza di vita del rispettare le esigenze del
bambino, della famiglia e della scuola materna. Nell’accoglienza la scuola si rivolge ai bambini,
all'adulto docente e all'adulto genitore. Tutto ciò implica delle azioni particolari tra le quali:
un'idonea organizzazione degli spazi, un flessibile utilizzo dei tempi, un'attenzione ai materiali.
L'adozione di ritmi, strategie di inserimento, una puntuale osservazione ed un rispetto dei tempi
del distacco.

                                                   19
PROGETTO EDUCATIVO

TRADIZIONE, NOVITÀ, CONTINUITÀ
Le Scuole dell’infanzia autonome vivono ed esprimono operativamente, in ogni angolo della
Provincia il vocabolario della presenza: libertà, popolarità, autonomia, solidarietà, qualità
educativa. Esse si collocano nel solco della tradizione e continuano a costruire tradizione, cioè
novità e continuità insieme. Gli elementi costanti di questa tradizione sono cosi identificabili:
      la comunità
      la famiglia
      il bambino
      l'educazione

LE FINALITÀ
La Scuola dell’infanzia autonoma ha come finalità primaria la formazione integrale del bambino
nella sua individualità, irrepetibilità e globalità.
La sua proposta educativa mira allo sviluppo di potenzialità del bambino per far si che si pongano
le basi per la formazione di una personalità che caratterizza per
      la ricerca del senso della propria vita
      la sicurezza affettiva e l'autonomia
      l'apertura alla relazione con gli altri
      il desiderio di scoprire e di conoscere

LO STILE EDUCATIVO
La Scuola dell’infanzia autonoma si qualifica per i valori di riferimento, ma anche per lo stile
nell'interazione con i bambini e nell’organizzazione delle attività.
L'improvvisazione, la non coerenza, il non rispetto dei tempi di sviluppo e di apprendimento,
rendono negativa una esperienza scolastica in se potenzialmente positiva va quindi sottolineato
che:
     nella scuola materna sono indispensabili le attività individualizzate
     dai tre ai sei anni sono essenziali le esperienze di apprendimento a livello di gruppo
     le attività di sezione e intersezione, devono svolgersi in modo da consentire ai vari gruppi
      di avere le risposte necessarie a livello educativo.
     La scuola materna non deve chiudersi in se stessa ma realizzarsi come istituzione aperta

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA E EDUCATIVA
Vedi programmazione annuale allegata
        LA DIDATTICA NELLA NOSTRA SCUOLA
       Il Collegio dei docenti elabora la Progettazione educativa che ha lo scopo primario di
       proporre un modello di percorso formativo.
       Tenendo presenti gli elementi del contesto circostante (modelli culturali, storie individuali,
       ambiente), consente al bambino il raggiungimento di traguardi di sviluppo definiti. Il punto
                                                  20
di partenza per qualsiasi progetto educativo e didattico è l’osservazione dei bambini nei
       primi mesi di scuola, che consente di individuare le modalità e i contenuti più adeguati al
       processo di apprendimento.

LABORATORI E PROGETTI PERMANENTI

I progetti permanenti Durante l’anno scolastico vengono proposti ai bambini alcuni progetti che
sono i capi saldi della nostra offerta formativa:
          PROGETTO DI ACCOGLIENZA (per i nuovi iscritti e per i bambini già frequentanti del 2° e 3° anno
          che si svolge nella prima parte dell’anno da settembre a novembre circa)
          PROGETTO ANNUALE I.R.C. (Insegnamento della Religione Cattolica per tutti)
          LABORATORIO PSICOMOTRICITÀ (per tutti)
          LABORATORIO INGLESE per gruppi mezzani e grandi
          PROGETTO CONTINUITÀ tra Nido e Sezione Primavera e Scuola dell’Infanzia
          PROGETTO CONTINUITÀ TRA SCUOLA DELL’INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA (solo per bambini
          del 3° anno)

IRC
L’Insegnamento della Religione Cattolica è centrale nella nostra scuola.
C’è apertura e accoglienza nei confronti delle altre espressioni della religiosità, tuttavia la
testimonianza che caratterizza e esprime la scuola è quella delle fede cattolica.
Una particolare attenzione viene data allo sviluppo delle conoscenze dei valori cristiani in ogni
aspetto della vita scolastica caratterizzandola in modo originale e diverso proprio in base a tali
valori fondamentali e di riferimento. Viene dedicato, inoltre, un tempo specifico di formazione nel
laboratorio religioso attraverso il quale i bambini, una volta alla settimana, possono conoscere la
vita di Gesù, della sacra famiglia e degli apostoli, riflettere su tematiche importanti attraverso
l'analisi delle parabole e dei significati dei simboli religiosi legati alle festività in particolare del
Natale e di Pasqua.

Le scuole dell'Infanzia cattoliche o di ispirazione cristiana paritarie come la nostra hanno la loro
ragione d'essere nel fatto che sono nate con lo scopo di offrire una proposta educativa originale e
specifica, rispetto alla proposta offerta da altri tipi di scuole dell'infanzia, come possono essere ad
esempio le scuole dell'infanzia statali.

Il Progetto Educativo della scuola cattolica paritaria è caratterizzato con aspetti specifici della sua
proposta culturale: la scuola è cattolica in quanto fa riferimento "alla vera concezione cristiana
della realtà.
L'identità cattolica emerge chiaramente:
        nel suo Progetto Educativo (PE), nel PTOF;
        nella proposta culturale;
        nella testimonianza personale di tutta la Comunità Educante.

Questa identità viene condivisa con i Genitori che scelgono una scuola di ispirazione cristiana.
L'I.R.C. nella nostra scuola dell'Infanzia viene proposta per almeno 60/65 ore annue da

                                                   21
insegnanti che hanno l'IDONEITA' all'I.R.C. rilasciato dal Vescovo. L’IRC viene proposta a cadenza
settimanale fissa, il giorno dedicato è il VENERDI’, dalle ore 10.00 alle ore 11.00, i bambini
vengono divisi in gruppi omogenei d’età (piccoli, mezzani e grandi). Ciascun gruppo lavora sullo
stesso tema, proposto in modo differente a seconda delle età.

Per la stesura del progetto di Insegnamento della Religione Cattolica, si richiamano il documento
del decennio 2010-2020 della C.E.I. "Educare alla Vita Buona del Vangelo", l'INTESA tra STATO
ITALIANO e C.E.I. della Chiesa Cattolica del giugno 2012 e il D.P.R. 11 febbraio 2010 pubblicato
sulla G.U. del 07.05.2010 n. 105, recante a titolo: “Approvazione dei traguardi per lo sviluppo delle
competenze e gli obiettivi di apprendimento dell’insegnamento della religione cattolica per la
scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione.”

LABORATORIO DI PSICOMOTRICITA’

Il Progetto è realizzato in collaborazione con gli PSICOMOTRICISTI della COOPERTIVA LUDICA di
Borgosatollo e prevede che l’attività di psicomotricità si realizzi con un incontro settimanale per
tutto l’anno (24 incontri) da ottobre a maggio, più un incontro finale con i genitori.

“L’esperienza Motoria è la base del rapporto che si crea e che si sviluppa fin dalla nascita con la realtà
vitale. E’ l’ambito dal quale si sviluppano le capacità intellettive e relazionali. Concorre alla strutturazione
della personalità e, se adeguatamente progettata e proposta in relazione ai processi di sviluppo, incide
positivamente sulle potenzialità dell’individuo.”

Gli obiettivi generali collegati al Progetto risultano:

        la sperimentazione e il potenziamento degli schemi motori di base e lo sviluppo dello
         schema corporeo attraverso il gioco strutturato, libero e simbolico;
        lo stimolo allo sviluppo delle funzioni percettive attraverso l’attività di movimento, che
         dovrebbe aiutare i bambini nel processo di creazione di una struttura mentale di
         percezione del mondo. In particolare i bambini vengono indirizzati nella scoperta del
         mondo attraverso sperimentazione di Relazioni Spaziali, Relazioni temporali e Relazioni
         con il proprio Schema corporeo;
        lo sviluppo dei prerequisiti agli apprendimenti formali attraverso le attività di movimento
         (con attività ludico e motorie che sollecitino all’analisi visiva e uditiva degli ambienti, degli
         oggetti, degli eventi).

LABORATORIO DI INGLESE PER MEZZANI E GRANDI

Sono previsti incontri di 45 minuti a cadenza settimanale per i gruppi di bimbi mezzani e grandi.
L’inserimento di un corso di Lingua Inglese, tenuto da un insegnante bilingue, risponde ad
un’esigenza sempre più avvertita in contesti comunicativi e funzionali della società
contemporanea, in cui lo scambio interculturale e interlinguistico diviene esperienza quotidiana a
partire dall’infanzia.

                                                       22
I bambini hanno una grande elasticità e apertura verso parole, suoni, intonazioni e ritmi diversi,
che li rendono più facilitati all’apprendimento di una lingua nuova: per questo motivo sono in
grado di imparare contemporaneamente la lingua di origine ed una diversa; anzi il confronto tra le
due li stimola e li rende ancora più curiosi di imparare entrambe. Queste esperienze aiutano il
bambino a crescere nelle relazioni quotidiane e nelle piccole sfide di ogni giorno sostenendolo
nell’esplorazione/conoscenza/espressione della realtà che lo circonda. Con questo progetto il
bambino, attraverso il gioco e l'attività strutturata, è messo nelle condizioni di accostarsi alla
musicalità e al significato della lingua straniera secondo le medesime dinamiche con cui impara la
lingua materna.
 L'approccio esclusivamente ludico è caratterizzato da autenticità linguistica e mira a promuovere
partecipazione e creatività.

CALENDARIO E ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA

APERTURA SCUOLA
La scuola è aperta dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle ore 16.00, con possibilità di entrata
anticipata alle ore 7.30 e di uscita posticipata fino alle ore 18.00. Il funzionamento della scuola,
non trascurando le esigenze delle famiglie, pone in primo piano il rispetto dei diritti fondamentali
dei bambini. Il calendario scolastico è aperto alle esigenze delle famiglie e della comunità
espressamente strutturato a misura di bambino. Coincidente, per quanto possibile con quello in
vigore per altre scuole, statali e non presenti sul territorio. Tale calendario pone quindi l'apertura
dell'istituto il 1° settembre e la chiusura il 30 giugno.
Il calendario scolastico viene consegnato alle famiglie a conclusione dell’anno scolastico
precedente.
GIORNATA A SCUOLA

ORARIO                   ATTIVITA’
7.30-8.00               ACCOGLIENZA ANTICIPATA
8.00-9.15               MOMENTO DI ACCOGLIENZA
9.30-11.15              ATTIVITÀ' DI SEZIONE O INTERSEZIONE
11.15-11.30             EDUCAZIONE ALL'IGIENE
11.30-13.00             PASTO
13.00-13.15             USCITA INTERMEDIA
13.00-13.45             GIOCO LIBERO PER INTERSEZIONE NEL SALONE DELL'ACCOGLIENZA
13.45-14.00             EDUCAZIONE ALL'IGIENE
14.00-15.30             ATTIVITÀ' DI INTERSEZIONE DIVISA PER GRUPPI: GRANDI E MEZZANI;
                        I PICCOLI FANNO IL RIPOSINO POMERIDIANO
15.30-16.00             USCITA
16.00-18.00             MERENDA, GIOCO E USCITA POSTICIPATA

                                                  23
APERTURA ESTIVA

Nel mese di Luglio la scuola viene aperta con una programmazione specifica e attività di gioco per
bambini che hanno esigenza di frequentare, l’orario di aperture è dalle ore 7.30 alle ore 16.00.

SCUOLA INCLUSIVA E LE SCELTE EDUCATIVE (PAI)

RIFERIMENTI NORMATIVI
La nostra scuola si propone di essere una scuola inclusiva. Il viaggio fatto per raggiungere questo
concetto è stato un viaggio lungo che ha visto come sua prima tappa la legge 517 e che ha trovato
uno snodo di rilancio e approfondimento attorno al tema della disabilità e con la 104, è continuato
Ha avuto una tappa fondamentale nel 2010 con la legge n. 170 (Nuove norme in materia di
disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico), laddove le attenzioni educative
personalizzate vengono applicate anche a quegli studenti che vivono l'esperienza in difficoltà
iniziando così a erodere il concetto che personalizzazione sia uguale a individualizzazione e sia
dunque inerente a persona disabile. Nel frattempo si è approfondita anche la questione dei
rapporti tra persone appartenenti a culture differenti, abbozzando una “via italiana"
all'intercultura con quel prezioso Documento di indirizzo ministeriale dell'ottobre 2007 (La via
italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri). Ma viaggio della scuola
inclusiva in Italia ha trovato il suo compimento nella Direttiva del MIUR del 27 dicembre 2012
Strumenti d'intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per
l'inclusione scolastica. Bastano le parole iniziali della Premessa per cogliere il quadro nuovo che,
finalmente, si apre e si compie in una cultura che sottolinea l'importanza del contesto dove si
considera la persona nella sua totalità, in una prospettiva bio-psico-sociale. Fondandosi sul profilo
di funzionamento e sull'analisi del contesto, il modello ICF consente di individuare i Bisogni
Educativi Speciali (BES) dell’ alunno prescindendo da preclusive tipizzazioni.
In questo senso, ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni
Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali
rispetto ai quali è necessario che la nostra scuola offra una adeguata e personalizzata risposta.

NEL CONCRETO
Va quindi potenziata la cultura dell'inclusione, e ciò anche mediante un approfondimento delle
relative competenze degli insegnanti curricolari, finalizzata ad una più stretta interazione tra tutte
le componenti della comunità educante. Per questo la nostra scuola è consapevole che per essere
inclusiva una scuola si deve ricordare che il bambino è della scuola tutta, non solo della insegnante
di sezione. Se questo vale per ogni bambino vale a maggior ragione per il bambino fragile che
necessita di sguardi plurali, di azioni congiunte e interconnesse.
La nostra scuola si propone quindi di essere una scuola inclusiva o meglio una scuola attenta alle
persone e per le persone che sono tutte diverse, ciascuna nella propria unicità, da conoscere,
riconoscere, amare, valorizzare. È una scuola che sa farsi prossimo a ciascuno, che sa mettersi
accanto, compagna di strada, ma anche capace di connettere tra loro le diverse esperienze che i
bambini vivono. Una scuola che sa leggere con attenzione e con spirito riflessivo le domande e i
bisogni che i tempi odierni ci chiedono.

                                                    24
La nostra scuola ha identificato delle buone prassi che permettono di vivere in una scuola
accogliente e inclusiva:
     Tempo per osservare, mettersi in ascolto empatico e comprendere i bisogni speciali dei
      bambini per realizzare una progettazione adeguata
     Valorizzare tempo del gioco con materiali specifici
     Progettazione e allestimento di spazi che rispondano alle esigenze del bambino e ne
      facilitino la sperimentazione in modo autonomo
     Facilitare l’interazione con il gruppo scegliendo e proponendo attività e giochi specifici
     Progettazione di centri d’interesse e laboratori specifici che stimolino l’apprendimento
     Coinvolgimento delle famiglie nella progettazione
     Sostegno e empatia alle famiglie

SOGGETTI PORTATORI DI HANDICAP
Il processo di integrazione di soggetti portatori di handicap nella scuola materna rafforza
l'essenziale obiettivo della scuola di base: quello cioè di assecondare il processo di sviluppo delle
potenzialità' di ogni allievo. Questa scelta, che trova nella legge n°517 del 4 agosto 1977 un preciso
punto di riferimento formale e sostanziale, impegna a promuovere un costante adeguamento
organizzativo e didattico che tenga conto delle esperienze maturate e della verifica dei risultati
raggiunti onde realizzare un insegnamento sempre più personalizzato, i compiti quindi della nostra
scuola nel caso in cui dovesse esserci la frequenza di un bambino portatore di handicap sono:
una specifica formazione in servizio dei docenti
la possibile prestazione di servizio di altri insegnanti
l'utilizzazione, nell'ambito delle disponibilità' di bilancio, di fondi devoluti all'acquisto di materiali o
sussidi inerenti la programmazione.
Per ciascun bambino diversamente abile la scuola deve avere la diagnosi clinica e funzionale e il verbale di
accertamento dell’ASL ed alla luce di questi documenti, in collaborazione con la famiglia e con gli specialisti del
servizio territoriale di Neuropsichiatria infantile, predispone il profilo dinamico funzionale (PDF) da cui discende il
Progetto Educativo Individualizzato (PEI). La Scuola pone attenzione anche ai bambini con Bisogni Educativi Speciali
(BES): con l’utilizzo di supporti osservativi e di esperti, si costruisce un Piano Didattico Personalizzato (PDP) per
favorire lo sviluppo del bambino comprendendo e supportando i suoi bisogni specifici.

RELAZIONI SCUOLA FAMIGLIA
La famiglia entra nella scuola quale rappresentante dei bambini e come tale partecipa del
contratto educativo condividendone responsabilità e impegni nel rispetto reciproco di
competenze e ruoli.
La scuola:
     rende nota la propria offerta educativa
     motiva le proprie scelte didattiche
     esplica le strategie, sceglie gli strumenti di verifica, stabilisce i criteri di valutazione
La famiglia:
     condivide il progetto educativo
     collabora alle attività proposte
     esprime pareri e formula proposte
                                                            25
MODALITÀ DI RELAZIONE
La scuola si impegna a favorire lo scambio scuola famiglia attraverso:
   -   INCONTRO DI PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA nel mese di maggio per i genitori dei
       bambini nuovi iscritti
   -   INCONTRO ASSEMBLEARE DI PRESENTAZIONE DELL'ANNO SCOLASTICO mese di ottobre
   -   INCONTRI INDIVIDUALI programmati o su richiesta nel caso ci fossero particolari necessità
   -   INCONTRI DI SEZIONE
   -   INCONTRI INFORMATIVI assembleari
   -   INCONTRI DI FORMAZIONE PER GENITORI su tematiche inerenti lo sviluppo del bambino
   -   INCONTRI A SCOPO AGGREGATIVO in tempi che vanno oltre la prassi scolastica (feste,
       natale, carnevale, festa della mamma del papà)

SERVIZIO 0-3 ANNI
La nostra scuola materna ospita al suo interno un nido, NIDO LE COCCOLE, che accoglie bambini
dai 9 mesi ai 2 anni di età e una SEZIONE PRIMAVERA per bambini dai 2 ai 3 anni. Nido e Sezione
Primavera offrono un servizio di apertura 11 mesi l’anno.

SEZIONE PRIMAVERA
Si rivolge a bambini da 24 a 36 mesi, la sua organizzazione è pensata esclusivamente in funzione di
un gruppo “omogeneo” di bambini, in spazi adeguati, con gruppi ridotti (da 15 a 20 bambini) con
un rafforzamento della presenza degli insegnanti/educatori in modo da non superare il rapporto
1:10.
Il progetto pedagogico specifico
è finalizzato ad un apprendimento dei bambini attraverso un ambiente di cura educativa, quindi
con una attenzione forte al tema
    dell’accoglienza,
    del benessere,
    della corporeità,
    dell’accompagnamento delle prime forme di linguaggio,
    creatività, immaginazione.

LA CONTINUITÀ EDUCATIVA

SCUOLA CHE SI RAPPORTA CON LA FAMIGLIA E CON IL TERRITORIO

CONTINUITÀ' ORIZZONTALE
La nostra scuola propone una continuità orizzontale come itinerario che assicuri i rapporti costanti
con i genitori finalizzati alla condivisione dei valori fondativi del progetto, ad un loro
coinvolgimento per la conoscenza del bambino, all'analisi progressiva e mediata della
documentazione didattica (tutto ciò tramite incontri con i genitori, coinvolgimento scuola famiglia)

                                                 26
CONTINUITÀ' VERTICALE
La continuità verticale avviene con Nido e sezione Primavera, tramite passaggio di informazioni tra
le insegnanti e con profili dei bambini. I bambini del Nido e della Sezione Primavera conoscono le
insegnanti della scuola materna essendo già all’interno della stessa struttura e partecipando
durante l’anno a feste e eventi in collaborazione con la materna.
La continuità verticale avviene costantemente ogni anno con un paio di incontri con le insegnanti
della scuola primaria per un utile scambio di informazioni e per evitare al bambino traumi di
transito.

    Fascicolo personale: la scuola è in possesso per ogni iscritto del fascicolo personale, come
       supporto indispensabile alla programmazione educativa e didattica. Non solo, serve alla
       scuola come strumento di verifica e valutazione dell’attività educativa e resta come
       documento relativo alla prima esperienza didattica. Il circolo didattico con cui operiamo
       richiede solitamente la "CARTA DIDENTITA".

    La documentazione
    Per ogni bambino le insegnanti documentano ll percorso formativo, raccogliendo:
      Le informazioni date dalla famiglia;
      Le descrizioni dei profili educativi del bambino
      Gli elaborati più significativi dei bambini
      Alcune foto
Le attività saranno documentate per genitori, colleghi e bambini tramite i prodotti dei bambini
stessi, tale materiale sarà in parte esposto all'interno della scuola durante l'anno scolastico e alla
fine raccolto e consegnato alle famiglie. Foto, filmati, diapositive costituiranno materiale
interessante per i percorsi fatti e daranno modo alle insegnanti documentare di comunicare,
confrontarsi sul lavoro.
La scuola si avvale di un sito internet (www.asilopompegnino.it) aggiornato e consultabile per la
conoscenza degli aspetti organizzativi, educativo-didattici e la modulistica.

                                                   27
Puoi anche leggere