L'ECO DEL DISTRETTO - MARINA BALDASSI PLETTI - N. 7 ANNO XIV 2021/2022 - Inner Wheel Italia
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DISTRETTO 206 – ITALIA INTERNATIONAL INNER WHEEL MARINA BALDASSI PLETTI GOVERNATRICE La danza, Henry Matisse L’ECO DEL DISTRETTO N. 7 ANNO XIV – 2021/2022 GIANNA MARIA SACCO PAROLARI EDITOR
L’ECO DEL DISTRETTO COMITATO DEL DISTRETTO 206 ANNO INNER WHEEL 2021/2022 Governatrice Marina Baldassi Pletti Vicegovernatrici Cristina Galletti Pagliani Daniela Sighel Ioriatti PHF Immediate Past Governatrice Cristina Groppali Scandelli PHF Segretaria Isabella Lombardo Marani Tesoriere Annamaria Fornara Chenet Chairman dell’Espansione Carla Saleri Casari Chairman del Servizio Internazionale Manuela Rizzoli Savoia Editor Gianna Maria Sacco Parolari Membri del Comitato all’Espansione Bruna Bonato Pinat Alessandra Calovini Bocchi Francesca Miani Giacomazzi Anna Morales Brustolon Membri del Comitato del Servizio Internazionale Paola Caobelli Pea Silvia Keserue Devidè Luisella Pianalto Cozzi Alessandra Tomasi Braghiroli Responsabile Internet Emanuela Ferri Meli 2
L’ECO DEL DISTRETTO MESSAGGIO DELLA GOVERNATRICE Per l’8 marzo: festa della donna L’8 marzo ricorre la “Giornata internazionale della donna”, in quanto non è solamente una festa ma soprattutto una riflessione sulla condizione della donna. Infatti l’oggetto della ricorrenza è la necessità del pieno raggiungimento dei diritti delle donne e della pace internazionale. Viene celebrata in tutto il mondo. L’8 marzo, che già veniva festeggiato in diversi paesi, fu scelto definitivamente come data ufficiale mondiale. È stata scelta perché l’8 marzo del 1917 a Pietrogrado sulla Prospettiva Nevsky le donne russe sfilarono chiedendo pane per i loro soldati, pace per i loro figli e diritti per se stesse, sfidando la polizia e l’esercito, facendo una dimostrazione per chiedere a gran voce la fine della guerra, che da lì a poco effettivamente avvenne. Ripensandoci oggi, questo evento pare non solo molto significativo e incoraggiante, ma quasi un segnale: infatti dà a noi tutte la speranza di poter ribadire con forza il nostro proposito di pace. Può anche alimentare un sogno: e se anche oggi fossero proprio le donne russe a ribellarsi e a richiedere la fine della guerra? La fine di questa tremenda follia? Ripercorrendo la storia si trova ancora che nella Giornata Internazionale della Donna del 2016, al Parlamento europeo, anche quella volta l’8 marzo, venne stabilito che “Tutti i rifugiati devono affrontare grandi difficoltà, ma le donne e le ragazze sono più vulnerabili e cercano protezione dalla guerra e dalla violenza. Hanno bisogno di una particolare attenzione…”. Sembrano parole dette oggi per la situazione dei profughi dell’Ucraina, per le donne e i figli che cercano rifugio nei nostri paesi europei. Veramente ci sono i corsi e i ricorsi storici! Ma pensando a voler celebrare questa festa ricordiamo anche che il suo simbolo è la mimosa, scelta nel 1946 unicamente perché fiorisce in questo periodo, ma, aggiungo io, perché si presenta solare, allegra, e anche modesta, piena di grazia e di una tenerezza fatta di tenacia che conquista e, a ciuffetti. Infatti ogni piccola e tenera pallina è vicina a tante altre quasi a farci capire che bisogna stare assieme per essere apprezzate, considerate e soprattutto capite ed ascoltate. C’è un detto di Oscar Wilde che dice: “Fornite alle donne occasioni adeguate e le donne potranno fare di tutto”. Ecco care Innerine questa è anche la mia convinzione e il mio augurio per tutte noi. Buona festa delle donne! La vostra governatrice Marina Baldassi Pletti 5
L’ECO DEL DISTRETTO MESSAGGIO DELLA PRESIDENTE NAZIONALE Mi piace immaginare che nel momento della sua creazione Dio Padre “alitò su di lei e le diede vita”! È da quel soffio vitale colmo di infinita tenerezza che è venuta al mondo la donna, una creatura generante, generosa che nella vita e per la vita ha dato e dà tutto di sé, nel bene e nel male, nei momenti facili ed in quelli difficili, nelle tribolazioni, nelle gioie. Questo alito di vita la sostiene nel suo cammino, non si interrompe e non si interromperà perché con lei è nato. Oggi 8 marzo sarà bello ricordare che siamo nate da un atto d’amore e che solo per questo dobbiamo essere amate, rispettate, considerate! Ci dobbiamo credere, noi per prime! Questo è il mio augurio a tutte noi! Ettorina 6
L’ECO DEL DISTRETTO MESSAGGIO DELLA PRESIDENTE INTERNAZIONALE INTERNATIONAL WOMEN’S DAY MARCH 8, 2022 BREAKTHEBIAS “Gender equality today for a sustainable tomorrow” is the theme for IWD 2022. Advancing gender equality in the context of the climate crisis is one of the greatest challenges of this century. To empower women and girls to participate in decision-making related to climate change is fundamental for sustainable development. The theme for IWD, which is aligned with the theme of the 66th Commission on the Status of Women (CSW66) “Achieving gender equality and the empowerment of all women and girls in the context of climate change, environmental and disaster risk reduction policies and program”, will be discussed at a virtual event today, 8th March 2022, in which the Secretary General of the UN, the President of the General Assembly, the Chair of the Commission on the Status of Women, the Executive Director of UN Women will participate. Ebe Panitteri Martines IIW President 2021-22 7
L’ECO DEL DISTRETTO MOTIVAZIONE ED AZIONE La mia lunga esperienza di Innerina mi conferma costantemente che l’appartenenza alla nostra Associazione tutta al femminile è sostenuta da due pilastri basilari: LA MOTIVAZIONE E L’AZIONE. Margarette Golding, che insieme ad altre mogli di Rotariani ha dato vita al primo Club Inner Wheel nel lontano 1924, è stata lungimirante e visionaria sfidando tutte le difficoltà e le diffidenze del periodo nei confronti delle donne che si riunivano in una Associazione. Queste donne fondatrici della nostra Associazione hanno contribuito a far nascere un momento di collettività tramite incontri periodici ed assemblee regolari, che esulavano da incontri di tipo salottiero, ma erano volti a sviluppare una progettazione di azione. Hanno aperto la strada per il nostro agire ovvero per concretizzare i principi basilari del servizio personale, della promozione dell’amicizia e della comprensione internazionale. Noi Innerine siamo donne pronte ad accettare culture e costumi diversi, gettando ponti di fratellanza ed abbattendo muri invalicabili. Siamo un corpo associativo capace di effettuare straordinari services, interpretando le necessità del nostro prossimo. La motivazione ci rende protagoniste di piccole e grandi storie di solidarietà, di impegno sociale e di interesse alla vita degli Altri. La motivazione, inoltre, ci induce ad un particolare atteggiamento mentale e comportamentale atto a formulare propositi, aspettative e ad aprire finestre sul mondo per rendere la vita delle persone in difficoltà più lieve. In tanti anni di appartenenza alla Associazione ho condiviso l’orgoglio della realizzazione di molti progetti e mi sento di affermare che nei nostri Club la motivazione ad agire è viva ed operante e ispira interventi che colloca in primo piano il rispetto della persona. Le donne Inner Wheel, dunque, hanno un cuore pulsante forte e generoso che sa donare ed aprirsi agli Altri. Gianna Maria Editor 9
L’ECO DEL DISTRETTO Nei giorni 11 e 12 marzo 2022 nello splendido scenario veneziano si è finalmente rinnovato in presenza il CONTATTO DI AMICIZIA FRA I DISTRETTI 204 E 206. I due Distretti sono legati profondamente, in quanto fino al 1995 facevano parte di un unico territorio: il Distretto 206, che comprendeva tutte le regioni settentrionali. Poi, causa l’elevato numero dei Club, si sentì la necessità di dividere il territorio e di formare due distinti Distretti. Siccome fra le Socie i legami di amicizia erano rimasti molto saldi e vivi, per meglio suggellare tali rapporti amicali nell’aprile 2017, nella città di Parma, le Governatrici Titti Fusi Parachini (D204) e Lina De Gioia-Carabellese Cormio (D206) firmarono la Carta di Contatto fra i Distretti 204 e 206 alla presenza della Presidente Nazionale Alessandra Colcelli Gasperini, della Rappresentante Nazionale Ebe Martines Panitteri e di molte Socie. Furono due splendide giornate festose e gioiose, arricchite da un suggestivo percorso culturale. L’anno successivo il Contatto si rinnovò con le Governatrici Daniela Sighel Ioriatti (D206) e Patrizia Possio Barnato (D204) in un fiabesco percorso sul trenino rosso del Bernina da Tirano a Saint Moritz: un viaggio affascinante, dai panorami mozzafiato, fu lo sfondo del rinnovato stretto legame fra i due Distretti. 11
L’ECO DEL DISTRETTO Nell’ottobre 2018 il Contatto si attuò a Pavia nell’ambito del Forum dedicato al cyberbullismo organizzato presso l’Università cittadina dalla Governatrice Anna Carpignano Bardoni, che accolse la Governatrice Anna Paggiaro Tallon e numerose Socie del Distretto 206. Gli eleganti locali della Prefettura ospitarono la cena per celebrare l’incontro e furono riempiti di spirito d’amicizia e di affettuosa condivisione. Nell’anno Inner Wheel 2019/2020 il Contatto si svolse in modalità virtuale. Le due Governatrici Ottilia Caltabiano Lanari (D206) e Barbara Milella Chiosso (D204) salutarono le Socie collegate facendo scorrere sullo sfondo splendide immagini di Venezia, città dove era stato programmato l’incontro. Ancora una volta in modalità virtuale, nell’anno Inner Wheel 2020/2021, le due Governatrici Cristina Groppali Scandelli (D206) e Giovanna Cinotto (D204) rinnovarono il Contatto di Amicizia “dietro le quinte” di un luogo mitico e conosciuto in tutto il mondo: il Teatro alla Scala di Milano. Le note di un violino e un brindisi augurale rinsaldarono i rapporti di amicizia che legano i due Distretti. Quest’anno l’incontro fra le due Governatrici Marina Baldassi Pletti (D206) e Maria Sangalli Megale (D204), insieme alle numerose Socie intervenute, è avvenuto in presenza a Venezia in un clima vivace, amicale e di grande gioia. Gianna Maria Editor 12
L’ECO DEL DISTRETTO RINNOVO CONTATTO DISTRETTO 206 E DISTRETTO 204 VENEZIA 13
L’ECO DEL DISTRETTO VENERDÌ 11 MARZO APERITIVO AL CAFFÈ FLORIAN CENA DELL’AMICIZIA VISITA NOTTURNA ALLA BASILICA DI SAN MARCO 14
L’ECO DEL DISTRETTO SABATO 12 MARZO VISITA ALLA FONDAZIONE QUERINI STAMPALIA AMMIRANDO VENEZIA VISITA AL TEATRO LA FENICE 15
L’ECO DEL DISTRETTO CENA DI GALA 16
L’ECO DEL DISTRETTO VENEZIA 11 E 12 MARZO 2022 Venezia, magica e meravigliosa città, anche questa volta ha saputo regalare grandi emozioni a chi ha partecipato al Rinnovo del Contatto fra Distretti 206 e 204, venerdì 11 e sabato 12 marzo. Molte le socie, che come me sono arrivate nella città lagunare grazie al ricco programma predisposto dalla Governatrice Marina Baldassi Pletti, insieme al CED e con la collaborazione del Club di Venezia e della sua Presidente Daniela Ginella Busato. Già durante la registrazione, nella cornice dell’Hotel Monaco & Gran Canal ho potuto riabbracciare con piacere alcune amiche che non incontravo da tempo, assaporando la gioia di potersi rivedere in presenza. Il tempo di lasciare i bagagli ed eccoci catapultate nell’atmosfera settecentesca del Caffè Florian, uno dei più celebrati luoghi di ritrovo veneziani. Le salette a noi riservate si sono velocemente riempite di sorrisi, abbracci, brindisi. Molti i visi che ho fotografato, alcuni noti e conosciuti, altri del tutto nuovi, che mi hanno permesso di aggiungere in rubrica nomi intrecciati a storie. Una frizzante e informale Ettorina, seduta vicino a me, ha saputo rendere felice e allegro il brindisi fra le socie lombarde e quelle venete, tra selfie e scoppiettanti risate, facendomi dimenticare che avevo il privilegio di essere al tavolo con la Presidente del Consiglio Nazionale Inner Wheel. Concluso il primo momento di contatto, una piazza San Marco già illuminata dalle luci serali mi ha riempito gli occhi di bellezza: la cornice delle Procuratìe, il campanile – “paròn de casa” – la facciata bizantino – gotica della Basilica, Palazzo Ducale residenza di dogi e dogaresse. Il tutto adagiato sopra una sterminata foresta capovolta, alberi capofitti a testa in giù, tronchi mineralizzati grazie al fango che li ha avvolti evitando che marciscano, in apnea da secoli. Ma la Torre dell’Orologio e la Campana dei Mori mi ricordano che altri appuntamenti stanno per iniziare: la cena presso il ristorante Le Maschere passando velocemente sotto la vecia del Morter e più tardi la visita notturna alla Basilica di San Marco. Presso la Porta della Carta, sotto la statua del Doge Foscari inginocchiato davanti al Leone, veniamo suddivise in quattro gruppi. Siamo in tante ad entrare silenziosamente nella Basilica per la visita guidata. Le teste all’insù non smettono di ammirare i primi mosaici dell’atrio, una grandissima Bibbia aperta dove si riconosce l’arca di Noè e molti temi tratti dal Vecchio Testamento. Ma la vera sorpresa, superato il nartece, è all’interno dove avvolte nel buio ci sediamo. Dopo qualche istante i fari si accendono ed i maestosi mosaici a fondo oro del XII – XIV secolo ci appaiono improvvisamente: un’infinita distesa d’oro! 17
L’ECO DEL DISTRETTO Si possono chiaramente distinguere la predicazione agli Apostoli, scene della Pentecoste, il Cristo benedicente e tanto altro. Emozionate ascoltiamo la guida che ci racconta dell’arrivo del corpo di San Marco da Alessandria d’Egitto, del suo nascondiglio talmente segreto che per settecento anni fu dimenticato, del ritrovamento del corpo nel 1811. Dietro l’altare maggiore ammiriamo la Pala d’Oro, uno degli oggetti più preziosi al mondo, tutta dorata e ornata da 3000 pietre preziose. Il pavimento è un tappeto di forme e colori. L’altare sulla destra è sormontato da una antica statua di Maria con Gesù in braccio, chiamata Nicopeia, considerata da sempre la protettrice di Venezia, ancora oggi molto venerata. Infine, scendiamo nella cripta dove l’atmosfera è molto suggestiva. Il giorno seguente ci troviamo in campo Santa Maria Formosa e con le amiche della sera ci si scambia impressioni, prima di entrare nel palazzo della Fondazione Querini Stampalia. Il palazzo del 1528 ospita una copiosa biblioteca pubblica, un museo e una ricca pinacoteca che abbiamo visitato, partendo dal pianoterra e dal giardino. Qui la raffinata sistemazione di Carlo Scarpa degli anni ’60 poi completata da Mario Botta nel 2003, è stata danneggiata dall’acqua alta del novembre 2019, ma grazie al service del Distretto 206, condiviso dal 204, si è potuto recuperare l’area rovinata riportando alla bellezza i marmi, gli alabastri e la pietra d’Istria. Nel pomeriggio ci attende un altro capolavoro della città in aquis fundata: il Teatro La Fenice. Ci accoglie nel foyer l’architetto Elisabetta Fabbri che ha seguito il progetto architettonico del restauro e della decorazione del teatro dopo il doloso incendio del 1996. Un’occasione unica per poter capire, attraverso le parole di chi ha lavorato sul campo, l’immenso lavoro di ricostruzione ispirandosi al motto «com’era, dov’era», ripreso dal campanile di San Marco. L’impiego di artigiani specializzati in tecniche tradizionali, capaci di rimodellare gli stucchi nelle forme originali e dall’altra l’impiego di tecnologie d’avanguardia per i nuovi spazi scenici ha portato alla riapertura in otto anni sulle note di Beethoven, in un concerto diretto da Riccardo Muti. All’uscita del teatro c’è ancora tempo per un caffè e uno scambio di opinioni con alcune socie lombarde, prima di rientrare in hotel attraverso calli e sotoporteghi che mi ricordano come Venezia rappresenti un laboratorio del vivere diversamente. La cerimonia conclusiva di queste due gradevoli giornate si svolge nella Sala del Ridotto dell'Hotel Monaco & Grand Canal, dove prima della cena di gala, alla presenza delle più importanti Autorità innerine viene osservato un minuto di silenzio per ricordare i tragici avvenimenti di guerra in Ucraina. Mi regalo ancora un giorno a Venezia indossando occhiali da sole molto scuri perché Venezia può essere letale. La radiazione estetica è altissima: ogni scorcio sprigiona splendore apparentemente dimesso, ogni chiesa, campo, fondamenta regala visioni che rimangono negli occhi e nel cuore. Nicoletta Franzoi Inner Wheel Club Rovereto 18
L’ECO DEL DISTRETTO L’ANIMA IN FESTA Un’amicizia mai sopita, tenacemente rincorsa e finalmente realizzata. L’incontro di due anime unite nei principi, negli intenti e nella continuità. Genuini gli abbracci, sinceri gli sguardi in un crescendo di emozioni culminate nella Cena di Gala di sabato 12 marzo. Si è suggellato così il rinnovo del Contatto fra il Distretto 206 e il 204. Molti i riferimenti al passato che hanno reso possibile quello che esiste oggi e doverosamente ricordati. Ciò che è emerso limpido ed impetuoso è il valore dell’appartenenza, trasversale e univoca. Quella che unisce al di là di qualsiasi dubbio, che fa parte di un comune sentire: siamo qui per servire al meglio la nostra Associazione donando la nostra disponibilità all’ascolto, alla condivisione delle scelte e donando ancora costanza al nostro operare. La consapevolezza del difficile momento che stiamo attraversando, ha trovato conforto nel raccolto minuto del silenzio, come un mea culpa per non riuscire a risolvere ciò che affligge. E poi, in un clima di raggiunta armonia, la serata è scorsa come un ruscello dai mille rivoli zampillanti di ricordi e di gioie. L’invito, con la Meditation da Thaïs di Massenet, i pezzi romantici di Dvorak, la Berceuse di Fauré e il Salut d’Amour di Elgar, ad una pausa ristoratrice, ci ha avvolti in una atmosfera sospesa fra il librarsi delle note suonate con passione ed il sogno cristallino di un mondo migliore. I saluti, tanti, per tutti, con continuità, quasi a voler fissare, in quel momento e per sempre, l’attimo prima della fine. Sullo sfondo Venezia, tenera ed accogliente, a far da culla per la notte. Daniela Ginella Busato Presidente Inner Wheel Club Venezia 19
L’ECO DEL DISTRETTO LA MAGIA DI VENEZIA PER FAVORIRE L’AMICIZIA È stato grazie all’impegno e alla volontà delle Governatrici che si sono avvicendate nei Distretti 206 e 204 e che hanno organizzato, fin dall’ormai lontano aprile 2017, le varie tappe del progetto tra i due Distretti, giunto al rinnovo del Contatto con “INSIEME A VENEZIA” l’11 e il 12 marzo scorso. Impossibile descrivere dettagliatamente le giornate che abbiamo vissuto poiché sono stati solo due giorni talmente intensi, da sembrare molti di più, ricchi di contenuti in una città meravigliosa che ritengo essere unica, la più emozionante e… faticosa città del mondo. Abbiamo attraversato ponti e ponticelli con tante scale fino a perdere il conto dei gradini! Impeccabile l’organizzazione, certamente non facile; tutto indimenticabile a partire dall’aperitivo nelle affascinanti e storiche sale del Caffè Florian, il più antico Caffè italiano, frequentato da personaggi illustri come Casanova o Goldoni. Nonostante le mascherine, divenute ormai proprie di una parziale normalità, abbiamo sperimentato la decodificazione delle voci. Ci siamo trovate e riconosciute dalla voce o dagli occhi: conoscenze compiute grazie a due anni di incontri online. Poche ore sono bastate per gioire della piacevolezza del parlarsi, del raccontarci la nostra vita privata e associativa che ci lega fortemente. Innerine provenienti da Genova, Trieste, Verona o Trento unite in un’unica planetaria Associazione! Momenti – non molti – di riposo, sedute in terrazza sul Canal Grande con un bel sole che ci scaldava il viso e lo sguardo alle gondole che accompagnavano ospiti di qua e di là del Canale. Sono state occasioni in cui ci siamo trovate accomunate da sentimenti di amicizia innerina. Anche di questo abbiamo parlato, non potevamo farne a meno mentre trascorrevamo giorni magici con delle opportunità che vorrei definire privilegi, come l’occasione irripetibile di visitare la Basilica di San Marco in notturna a porte chiuse, godendo del graduale passaggio dal buio totale alla completa illuminazione per ammirare il caldo colore dell’oro dei mosaici, senza folla, nell’intimità del nostro esclusivo gruppo! Man mano che si accendevano le luci ci siamo sentiti immersi in una bellezza rara che nutre lo spirito, mentre calpestavamo quell’incredibile pavimento che dava la sensazione di essere sulle onde del mare. Il giorno successivo siamo stati ricevuti alla Fondazione Querini Stampalia, con grande soddisfazione per essere state protagoniste di un importante Service dei due Distretti, nella parte colpita dall’inondazione del 2019. All’interno della struttura abbiamo apprezzato la bravura della progettazione architettonica di Carlo Scarpa che ha saputo articolare il suo intervento conservativo misurandosi con l’acqua, protagonista assoluta della vita veneziana, e non contro di essa. 20
L’ECO DEL DISTRETTO “L’opera di questo grande maestro del ‘900 si articola in quattro punti: il ponte, l’entrata, il portego e il giardino intorno ai quali ha lavorato affinché l’acqua divenisse amica del palazzo e non irrefrenabile devastatrice” ci ha detto la Direttrice spiegando e mostrandoci gli interventi di restauro di Scarpa e la sua grande maestria nell’uso dei materiali. Il terzo capolavoro che abbiamo visitato è stato il Teatro La Fenice, nel suo splendore dorato dopo la ricostruzione a seguito dell’incendio doloso che lo aveva completamente distrutto la notte del 29 gennaio 1996: un rogo che rischiò di distruggere un gran pezzo di città! La fortuna di essere accompagnate dalla Architetta che aveva diretto i lavori ci ha permesso di individuare e cogliere le particolarità e le strategie della ricostruzione, nonché le difficoltà incontrate con le relative soluzioni. Meravigliosi i palchi, il palco reale tutti arricchiti da fregi d’oro, ma grande emozione ci ha indotto il guardare da vicino alcuni particolari, piccoli uccelli che sembrano veri e pronti per prendere il volo. Proprio in quel momento abbiamo fatto una riflessione sul come sia stato possibile distruggere volontariamente una struttura così importante. Uscite dal teatro siamo tornate in hotel, godendo dei nostri rapporti sociali che erano stati messi in pausa dal lockdown e che noi abbiamo riavvolto per mandarli avanti con grande piacere, per una grande occasione! La nostra permanenza a Venezia si è conclusa con la cena di gala in una bellissima sala gremita delle massime autorità innerine e la Presidente Internazionale Ebe Martines. La nostra Governatrice Marina ci ha invitati ad un minuto di silenzio volgendo il pensiero alle moltissime persone che soffrono la disperazione che una guerra porta inevitabilmente con sé. La bellezza di Venezia ancora ci riempie il cuore e gli occhi, liete di aver trovato amiche e aver allacciato nuove conoscenze piacevolissime con Socie del Distretto 204 che hanno condiviso con noi esperienze, obiettivi e intenti comuni. Diciamo sempre che siamo un’Associazione planetaria che, oggi più che mai, deve bussare alle porte del cuore della gente e si deve mettere ancor di più al servizio dell’umanità, guardando soprattutto chi soffre. Loredana Bettonte Defant Presidente Inner Wheel Club Trento Castello 21
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L’ECO DEL DISTRETTO I PERICOLI DELLA RETE 24
L’ECO DEL DISTRETTO Le tecnologie comunicative oggi sono usate a dismisura. Esse condizionano e orientano le relazioni sociali e interpersonali coinvolgendo non solo la generazione dei nativi digitali, che sono cresciuti negli anni in cui i Social facevano già parte della quotidianità, ma anche ogni singolo utente di qualsiasi età che si trovi connesso al WEB. È dunque consigliato un USO CONSAPEVOLE E COSCIENTE DEI SOCIAL E DEL WEB IN GENERALE. Questo perché, pur essendo uno strumento ormai indispensabile, che offre moltissime opportunità e permette di ampliare la propria cultura, il WEB è allo stesso tempo un campo minato in cui è facile venire ingannati, derisi e truffati se non si adottano le giuste precauzioni. Si rende necessario dunque acquisire competenze che ci permettano di gestire eventuali rischi e problemi. Gli adulti devono essere informati dei pericoli a cui espongono i propri figli quando permettono loro il libero accesso ad Internet. Per costruire una progettazione educativa efficace, occorre avere ben chiaro quali siano le motivazioni che spingono i ragazzi all’uso dei Social, che potrebbe essere il bisogno di connettersi per vincere la noia oppure il desiderio di trovare nuove amicizie e di allargare le loro relazioni. I nativi digitali devono essere educati alla responsabilità della propria sicurezza in rete. È indispensabile che acquisiscano la consapevolezza che Internet può diventare una forma molto pericolosa di dipendenza e che facciano proprie le competenze necessarie per diventare utenti digitali consapevoli. Teoricamente i giovani sono perfettamente in grado di utilizzare i Social con disinvoltura perché sono abituati a confrontarsi con la tecnologia, ma questo non significa che siano muniti degli strumenti adeguati per poterli utilizzare in modo sicuro. È da tener presente che i Social sono piattaforme virtuali e, quindi, l’identità della persona che sta al di là dello schermo è spesso ignota. I ragazzi di oggi, forse per una esigenza di mostrarsi al mondo e di affermare il proprio Io, dimenticano che questo tipo di esposizione mediatica si può trasformare in un vero e proprio incubo. Per affrontare tali problematiche riguardanti la sicurezza nella rete, sono necessarie delle azioni mirate: non vanno colpevolizzate o represse le tecnologie comunicative, ma occorre fare opera di informazione per garantire l’attivazione di comportamenti corretti in rete. La rete, infatti, se usata correttamente, può dar vita ad esperienze cognitive e socio – relazionali costruttive. L’AZIONE SINERGICA DELLA SCUOLA E DELLA FAMIGLIA gioca un ruolo importante e determinante per diffondere un approccio positivo all’utilizzo delle tecnologie comunicative, permettendo che si trasformino in uno strumento di opportunità e di ricchezza personale. Trattasi, dunque, di un’AZIONE CIVICA DIGITALE PER UN USO CONSAPEVOLE. Gianna Maria Editor 25
L’ECO DEL DISTRETTO CYBERBULLISMO 26
L’ECO DEL DISTRETTO Mercoledì 2 marzo il nostro Distretto su piattaforma Zoom ha ospitato ANNA BARDONI CARPIGNANO PHF PIETRA BLU, Governatrice del Distretto 204 anno 2018/19, e la dott.sa SOFIA PEDRONI, psicologa (Dipartimento sistema nervoso e del comportamento – Università degli Studi di Pavia), le quali hanno trattato il tema, dal forte impatto sociale, del cyberbullismo, definendo con precisione e competenza come questo fenomeno si manifesta e quali sono gli strumenti per intervenire in suo contrasto. Il cyberbullismo è un fenomeno che si è sviluppato a seguito dell’ampio utilizzo di mezzi di comunicazione online da parte di preadolescenti e adolescenti. La facilità di accesso a tali mezzi consente al cyberbullo di commettere atti di violenza fisica e psicologica per lo più in anonimato e di offendere la vittima mediante la diffusione di materiale denigratorio (foto, video, testi). Il soggetto bullizzato, perciò, può essere colpito da seri problemi di salute che vanno dagli stati d’ansia agli sbalzi d’umore fino ad arrivare all’ideazione del suicidio. È necessario dunque introdurre azioni sinergiche di intervento e di prevenzione. I genitori, gli insegnanti, i medici, gli psicologi sono tutte figure decisive per intercettare ed interrompere questo fenomeno psicologicamente doloroso. Nel mese di maggio 2017 è stata approvata una legge su iniziativa della senatrice Elena Ferrante (insegnante di Carolina Picchio, una delle prime vittime del cyberbullismo) a tutela dei minori che ha l’obiettivo di prevenire e contrastare il fenomeno del cyberbullismo, nonché a costruire la cultura dell’uso consapevole del WEB. Anna Bardoni, con l’organizzazione presso l’Aula Magna dell’Università di Pavia nell’ottobre 2018 del Forum Cyberbullismo: dalla ricerca all’intervento, ha con grande competenza posto l’attenzione verso questo tema sociale molto delicato e complesso cercando di fornire adeguati strumenti e strategie per contrastare il fenomeno e innalzare il livello di consapevolezza per una corretta chiave di lettura del fenomeno. In seno al convegno è stato ampiamente illustrato il service distrettuale del Distretto 204 Adotta una Classe finalizzato a dotare i suoi allievi di una “App” per monitorare e quindi contrastare azioni riconducibili a bullismo o a cyberbullismo. Anna e Sofia tengono nelle scuole incontri per parlare ai giovani del problema; gli incontri volti a far conoscere ai docenti ed ai ragazzi i pericoli che si nascondono nel WEB e offrire un percorso di sensibilizzazione volto a promuovere positive modalità di relazione e rispetto degli altri sono accolti con grande interesse e riscuotono un grande successo. Da tutte le Socie presenti all’incontro un grande ringraziamento alle relatrici per il loro operato al servizio di una società migliore. Gianna Maria Editor 27
L’ECO DEL DISTRETTO LA CONQUISTA DI UNA VETTA 28
L’ECO DEL DISTRETTO Il giorno 22 marzo il Distretto 206 ha avuto l’onore di ospitare la prof.sa TIZIANA LIPPIELLO, Rettrice dell’Università degli Studi Ca’ Foscari di Venezia. Il seminario è stato organizzato su piattaforma Zoom e ha visto la partecipazione, oltre che di numerose Socie del nostro e di altri Distretti, anche di Autorità Innerine. È stato un vero piacere conoscere l’esperienza della prof.sa Lippiello ed il suo percorso costellato di ostacoli per arrivare a ricoprire la posizione apicale nell’ambito dell’Università veneziana. La prof.sa Tiziana Lippiello è un’appassionata sinologa, docente di lingua cinese classica e filosofia della Cina antica, e non ha mai passato un istante della sua vita senza studiare, senza approfondire, senza avanzare nella sua ricerca. La sua tenacia, la sua ferrea disciplina l’ha premiata, facendola assurgere al ruolo di Rettrice dell’Università degli Studi Ca’ Foscari di Venezia. Infatti, ha dovuto lavorare il doppio degli uomini per conciliare professione e vita privata. Uno scranno da “Magnifica”, dove l’Ermellino per la prima volta nella storia del prestigioso Ateneo veneziano si tinge di rosa. La Professoressa è stata ricercatrice all’Università di Trieste e dal 2000 è a Ca’ Foscari, dove è stata Senatrice all’Università, Direttrice del Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa mediterranea e Prorettrice Vicaria con delega alle relazioni internazionali. Oggi la prof.sa Lippiello ricopre il più alto grado accademico. È stato un cambio importante dopo tanti anni di rettorati nel segno maschile, ha ammesso la Professoressa, precisando che le donne non devono emulare il modello maschile, ma devono mostrare di avere reali capacità e visione. Una donna, quando arriva ai vertici, di solito ha fatto una lunga gavetta, per nulla spaventata dalla mole del lavoro che su di lei incombe. Noi donne, ha asserito la Professoressa, guardiamo alla sostanza delle cose, al risultato e cerchiamo di raggiungere l’obiettivo: le donne sono affidabili e tendono a portare a termine tutto ciò che iniziano. Ma quanto impegno ci deve essere per superare il pregiudizio, per raggiungere la vetta? La parola d’ordine è tenacia unita ad una dose di pazienza e riflessione. Alla Professoressa sono stati d’aiuto i duri anni universitari e i soggiorni in Cina, un Paese in cui la vita era molto difficile per una studentessa, gli studi orientali, che l’hanno guidata ad assumere un sano distacco necessario per arrivare alla meta. Nel pensiero politico orientale cinese, si insegna il controllo di se stessi e delle proprie pulsioni: tutto ciò viene definito sia dalla Filosofia Taoista che da quella Confuciana “l’Agire senza Agire”. Ascoltare la prof.sa Lippiello ci fa intravedere all’orizzonte la nascita di una classe dirigente di donne che possono contare davvero. L’Utopia può diventare Realtà. Gianna Maria Editor 29
L’ECO DEL DISTRETTO LA FINESTRA SUI CLUB 30
L’ECO DEL DISTRETTO INNER WHEEL CLUB ABANO TERME – MONTEGROTTO TERME PRESIDENTE: MARGHERITA SARTORI BOROTTO ADDETTA STAMPA: MARIA ALBERTA PEROCCO CASAROLI INTERCLUB INNER WHEEL E ROTARY SULLA FIGURA DI UMBERTO CAMPAGNOLO FILOSOFO EUROPEISTA Giovedì 31 marzo 2022 ci siamo ritrovate all’Hotel Plaza di Abano T. per un Interclub con il nostro Rotary padrino di Abano e Montegrotto che ci ha ospitato unitamente al Rotary di Este. Tema della serata la conferenza della Dott. Cosima Campagnolo sulla figura del padre Umberto Campagnolo, illustre filosofo di Este, dal titolo Cinque ritratti fotografici per cinque decenni. Presenti alla conviviale anche le amiche di altri Club I.W. padovani. Dopo la piacevole cena trascorsa in compagnia, la Dott. Campagnolo, presentata dalla nostra Presidente Margherita Sartori Borotto, amica di famiglia, ci ha intrattenuto parlandoci del padre, della sua vita, dei suoi studi e delle sue passioni. Attraverso significative immagini si è dipanata la vita di Campagnolo, nato nel 1904 e morto nel 1976, professore di Filosofia della Politica a Padova e di Storia della Filosofia a Venezia, studioso di fama, europeista convinto nonché fondatore della Società Europea di Cultura di cui a tutt’oggi la relatrice è Segretaria Generale Internazionale. Abbiamo avuto modo di ascoltare le vicissitudini dell’uomo, con aneddoti e curiosità ben rappresentati anche nei ritratti (la foto che lo ritrae bambino con il vestito della domenica corto di maniche perché in quei tempi la sua famiglia attraversava momenti di difficoltà economica, la foto di lui giovinetto con la cravatta da repubblicano convinto, la foto con il senatore Ceschi dove camminano con lo stesso passo perché in tutta la vita hanno condiviso idee e convinzioni). E poi i suoi studi, i suoi primi lavori (all’Olivetti di Ivrea si era occupato di “propaganda”, l’odierna pubblicità), l’esilio dall’Italia per motivi politici per non piegarsi alle imposizioni, il suo ritorno nel periodo di guerra, per arrivare al 1950 l’anno di fondazione della Société Européenne de Culture che ha rappresentato per lui un punto di arrivo, il coronamento di un percorso di vita ed anche un punto di partenza per costruire un mondo migliore dove la politica doveva abbracciare la cultura; e ha riunito in questo sodalizio il gotha degli intellettuali del tempo (B. Croce, De Sanctis, Silone…), una fucina di cervelli che rappresentava l’anima europeista che poteva dare un contributo per costruire una Europa unita, senza divisioni di parti, aperta al dialogo. Un’eredità quella di Campagnolo che oggi è fortemente messa a dura prova dalle tristi vicende. Bella relazione esposta con garbo e competenza che ha molto interessato i presenti; un ringraziamento alla relatrice ed alla nostra Presidente che ha fortemente voluto la serata. 31
L’ECO DEL DISTRETTO INNER WHEEL CLUB ARZIGNANO (C.A.R.F.) PRESIDENTE: LAURA PASTORELLO LEGNARO ADDETTA STAMPA: LUISA QUIRICI FRIGO VISITA ALLA BIBLIOTECA CAPITOLARE DI VERONA Sabato 5 marzo, noi Innerine di Arzignano con mariti e amici abbiamo visitato la Biblioteca Capitolare di Verona, considerata la più antica e ricca biblioteca ancora esistente al mondo, inserita nel complesso architettonico della Cattedrale. È stata nostra preziosa e dotta guida Monsignor Bruno Fasani, eletto Prefetto dei Canonici. La visita è iniziata negli scavi della prima Basilica paleocristiana di Verona (IV secolo), edificata da San Zeno, per poi passare nel vicino Chiostro dei Canonici, dove nel IV secolo fu istituita la Schola Sacerdotum e lo Scriptorium. Questo sito testimonia il passaggio di Re Teodorico, di Carlo Magno e di suo figlio Pipino, che qui perfezionò i suoi studi. La Biblioteca Capitolare nasce come emanazione dello Scriptorium ed è la biblioteca più antica di area culturale latina; era un’officina libraria dove venivano prodotti libri su pergamena per l’istruzione religiosa dei futuri sacerdoti. Gli emanuensi della vicina Cattedrale erano i Canonici del Capitolo incaricati della copiatura dei testi. Qui possiamo ammirare: il più antico codice conosciuto (V secolo), il De civitate Dei di Sant’Agostino, l’ “Indovinello Veronese” che è la più antica testimonianza scritta dell’evoluzione della nostra lingua, un libro di preghiere liturgiche in caratteri visigotici (IX secolo) e la prima rappresentazione grafica della città di Verona dovuta al Vescovo Raterio (X secolo). Nella parete esterna della vicina chiesetta di Sant’Elena si può leggere un’iscrizione che testimonia la presenza in loco di Dante nel 1320 e del Petrarca nel 1345 che qui soggiornò e consultò i Codici della Capitolare. Il patrimonio librario della Biblioteca è arricchito con splendidi esempi di miniature fatte con colori minerari e riflessi in foglia d’oro. Questa ricchissima dotazione attirò le mire di Napoleone, che riuscì a portare in Francia trentuno Codici e venti incunaboli, solo in parte fatti rientrare in Italia da Antonio Canova. La Biblioteca ha attraversato anche momenti drammatici, come l’inondazione dell’Adige nel 1882 e i bombardamenti del 1945. Ora la Biblioteca è stata restaurata e ampliata, riceve molte donazioni di libri e collabora con altri Istituti Culturali in Italia e all’estero. Al termine della visita nella maestosa Sala centrale della Biblioteca abbiamo potuto ammirare da vicino alcuni dei primi testi a stampa e dei manoscritti con magnifiche miniature. Dopo aver ringraziato Monsignor Bruno Fasani per averci piacevolmente coinvolti nel suo mondo di libri per più di due ore abbiamo fatto una passeggiata nel centro storico della città. Alida Crosara Stocchero 32
L’ECO DEL DISTRETTO INNER WHEEL CLUB BASSANO DEL GRAPPA (C.A.R.F.) PRESIDENTE: EDDA SANDRI CERANTOLA ADDETTA STAMPA: EMANUELA ARDUINO BEVILACQUA IL FEMMINILE NELLA MUSICA DI PUCCINI In un anno innerino che ha come motto “Pink first” non poteva mancare un appuntamento molto femminile ed insolito. INNER WHEEL CLUB DI BASSANO DEL GRAPPA CARF ALLA CONFERENZA DEL PROF. GUIDO SNICHELOTTO «IL FEMMINILE NELLA MUSICA DI PUCCINI» PRESENTAZIONE E ASCOLTO DELLE PROTAGONISTE MADAME BUTTERFLY, BOHÈME E TOSCA DOMENICA 27 MARZO - Inner Wheel Club di Bassano Carf A SEGUIRE APERITIVO IN GIARDINO. OFFERTA LIBERA RESPONSABILE PRO-UCRAINA Distretto 206 Italia 2021/2022 International Inner Wheel INGRESSO LIBERO CON PRENOTAZIONI : iiw.it.bassanodelgrappa@gmail.com Un pomeriggio piacevole in compagnia della musica di Puccini e della presentazione, da parte del prof. Guido Snichelotto, delle protagoniste delle opere pucciniane come Madame Butterfly, Boheme e Tosca. A concludere un aperitivo in giardino nella cornice di Villa Gioiagrande… e naturalmente un pensiero per chi sta vivendo momenti difficili con la raccolta di offerte libere responsabili pro-Ucraina. 33
L’ECO DEL DISTRETTO INNER WHEEL CLUB BELLUNO (C.A.R.F.) PRESIDENTE: PATRIZIA BARCELLONI CORTE TRICHES ADDETTA STAMPA: LUISA COIN LUIGI CIMA TRA I MAESTRI DEL VERO, LA SUGGESTIONE DELLA LUCE Ben allestito e allo stesso tempo coinvolgente il percorso espositivo della produzione di Luigi Cima e dell’800 veneziano, effettuato mercoledì 16 marzo dal nostro Club con la guida Isabella Pilo. La visita alla mostra si è sviluppata in due momenti: il primo a Lentiai dove, all’Oratorio Toni Piccolotto, abbiamo potuto conoscere in modo approfondito la figura del maestro, primo artista veneto ad esporre a fine Ottocento alla Galleria d’Arte Moderna di Roma e successivamente in altre prestigiose sedi, contribuendo con le sue opere a diffondere la “bellunesità” in un contesto internazionale. Qui abbiamo visto documenti d’archivio inediti di grande interesse e opere di arte sacra fino ad oggi quasi sconosciute, già indicative della poetica di Cima. Tra queste anche la Madonna del Caravaggio, una dei primi dipinti sul tema con l’impianto compositivo ideato dall’artista, dipinto realizzato per l’Eremo di San Donato e ora collocato nella Chiesa Arcipretale di Lentiai. Le due figure protagoniste, ambientate nel tipico paesaggio naturale bellunese, sono pervase da una calda luce crepuscolare che inonda entrambe, attirando su di loro un’indiscutibile partecipazione emotiva, quella stessa che abbiamo provato noi soffermandoci a guardarle. La seconda parte della visita si è svolta al Palazzo delle Contesse di Mel, dove il nostro sguardo è stato immediatamente rapito dalla splendida opera Ritorno dai campi, eseguita nel 1922 e divenuta immagine ufficiale della Mostra. L’opera, che rappresenta il rientro dai campi di una giovane donna con la figlia sulle spalle, è già una sintesi dei contenuti e del linguaggio verista di Luigi Cima e di ciò che l’artista, uomo sensibile e tanto amato dalla sua gente, ci vuole comunicare. Ciò che abbiamo colto attraverso i tanti capolavori è la compartecipazione dell’autore alle scene descritte, la sua capacità di esprimere la vita che lo circondava, il suo mondo, la natura, il paesaggio e la civiltà contadina e paesana di cui ha fatto parte. La nostra visita è continuata attraverso paesaggi invernali carichi di suggestione, momenti di vita quotidiana intrisi di realismo e religiosità e allo stesso tempo curiosi come l’immagine della popolana veneziana “infilaperle”, in un crescendo di bellezza che ci ha pienamente appagate. La nostra giornata si è piacevolmente conclusa con un momento conviviale presso il ristorante Al Moro, ancora circondate dall’aura delle opere dell’artista che tanto ha amato e raccontato della sua terra. P.T. 34
L’ECO DEL DISTRETTO INNER WHEEL CLUB BRESCIA SUD (C.A.R.F.) PRESIDENTE: AUGUSTA PANCERA OLIVETTI ADDETTA STAMPA: GIUSY FALZONE INCONTRO CON DACIA MARAINI Il 1° marzo abbiamo incontrato la scrittrice Dacia Maraini in collegamento Zoom organizzato dalla nostra socia Carla Bisleri. Dacia Maraini è una delle autrici viventi fra le più attive e impegnate dell’ultimo secolo. Nata a Fiesole il 13 novembre del 1936, protagonista di una vita frenetica, conta una produzione letteraria come poetessa, romanziera, saggista, drammaturga e sceneggiatrice, scrivendo, inoltre, racconti per bambini e impegnandosi nella promozione delle più varie iniziative culturali, anche quelle dei piccoli editori nascenti negli ultimi decenni. È nel 1962 che pubblica il suo primo romanzo, La vacanza, e soltanto l’anno successivo raggiunge il successo affermandosi nel mondo culturale romano e italiano con il romanzo L’età del malessere. Tra i suoi romanzi più importanti è comunque annoverato soprattutto La lunga vita di Marianna Ucria, uscito solo nel 1990. La giornalista poi ha interagito con gli studenti e dottorandi del Collegio Lucchini (una moderna residenza per studenti universitari inaugurata nel novembre 2013 e riconosciuta con Decreto del MIUR come Collegio di Merito. Esso opera attraverso uno specifico percorso culturale e complementare alla formazione universitaria. I ragazzi hanno così l’opportunità di poter coltivare ed accrescere le loro doti umane, professionali ed intellettuali in un ambiente stimolante e in una vivace comunità internazionale), rispondendo alle loro interessanti domande sul mondo scuola – studio ed opportunità nell’ambito lavorativo. Un grazie di cuore alla nostra socia dott.ssa Carla Bisleri per aver organizzato con impeccabile dedizione la serata di alto interesse. 35
L’ECO DEL DISTRETTO INNER WHEEL CLUB BRESCIA VITTORIA ALATA (C.A.R.F.) PRESIDENTE: ESTER DI VIETO ROMANO ADDETTA STAMPA: CECILIA FENAROLI VACCHINI MESE DI MARZO 2022 RINNOVO DEL CONTATTO DISTRETTI 206 E 204. Con grande entusiasmo e in rappresentanza del nostro Club cinque delle nostre socie hanno partecipato a Venezia al rinnovo annuale del Contatto fra i due Distretti. L’evento è stato splendidamente organizzato dalla Governatrice Marina Baldassi Pletti insieme al CED, alla Presidente del Club di Venezia Daniela Ginella Busato e alla preziosa e instancabile Segretaria distrettuale Isabella Lombardo Marani, che hanno scelto per noi un programma ricco sì di appuntamenti culturali, ma anche di gradevolissimi momenti di socialità, facendoci conoscere luoghi di pura tradizione veneziana. Siamo così passate da un aperitivo al Caffè Florian alla visita della Basilica di S. Marco in notturna, dalla visita alla Fondazione Querini Stampalia e del Teatro La Fenice alla cena di gala nella splendida sala affrescata del Ridotto, all’interno dell’Hotel Monaco & Grand Canal, che un tempo ospitò il primo casinò del mondo. Quello che comunque ha fatto la differenza in questi due giorni che abbiamo trascorso a Venezia è stato l’entusiasmo delle socie presenti per essersi potute trovare di persona scambiandosi opinioni, condividendo emozioni, rinsaldando amicizie, scoprendone di nuove e allargando i propri confini con quello spirito di amicizia che caratterizza la famiglia innerina. Grazie alle organizzatrici, alle mie compagne di viaggio, alle nuove conoscenze e ad una Venezia che non smette mai di incantarci!!! VISITA NELLA BRIXIA ROMANA. Veramente interessante il pomeriggio che il nostro Club ha dedicato alla visita di Brixia Romana, un tuffo nel passato per rivivere le origini della nostra città e ammirare da vicino la statua della Vittoria alata, lo straordinario bronzo romano noto in tutto il mondo, simbolo della nostra città e di cui il nostro Club si onora di portare il nome. Guidate nella visita dalla preparatissima e coinvolgente Dott.ssa Elena Frosio, abbiamo potuto ammirare i resti del Santuario repubblicano con gli affreschi del I secolo a.C. rimasti magnificamente conservati per poi entrare nell’area che fu un tempo occupata dal Capitolium, all’interno del quale, dopo due anni di restauri presso l’Opificio delle Pietre dure di Firenze, è stata ricollocata la statua della Vittoria alata con il particolare allestimento progettato dall’Architetto Juan Navarro Baldeweg. La visita all’attiguo Teatro romano ha poi concluso il nostro itinerario al termine del quale ci siamo intrattenute in un piacevole momento conviviale per un aperitivo che ci ha permesso di ritrovarci insieme in amicizia e di progettare nuovi incontri per conoscere o riscoprire insieme i luoghi più belli della nostra città. 36
L’ECO DEL DISTRETTO INNER WHEEL CLUB CASALMAGGIORE PRESIDENTE: CHIARA ACQUARONI CHIZZINI ADDETTA STAMPA: GIOVANNA TIRANTI VOLPI LA PERSONA, PRIMA DI TUTTO. SEMPRE! Sabato 26 marzo il Club ha ospitato il Dr. Vittorio Franciosi, Dirigente presso l’Oncologia dell’Azienda Ospedaliera di Parma e Rappresentante presso la Società Europea di Oncologia per l’integrazione dell’Oncologia e le Cure Palliative, per fare chiarezza su quelle che si possono chiamare “decisioni difficili alla fine della Vita”. Partendo da alcuni casi clinici, ha puntualizzato come in ogni intervento terapeutico si debba inizialmente “osservare, ascoltare, rispettare la testimonianza dei pazienti, piuttosto che seguire ragionamenti teorici”. La PERSONA, prima di tutto. SEMPRE! Ha illustrato cosa è lecito fare oggi in Italia relativamente alla Terapia del Dolore e alle Cure Palliative che mirano a migliorare il più possibile la qualità della vita di persone colpite da gravi malattie, comprendendo tutti gli ambiti (fisico, psicologico, sociale) unitamente a quello familiare; ha poi chiarito i concetti di Accanimento Terapeutico, Disposizioni Anticipate di Trattamento, Pianificazione Condivisa delle Cure e in fine la profonda differenza tra Sedazione Palliativa ed Eutanasia. Proprio su quest’ultimo argomento, oggi così attuale, il relatore, con un tratto profondamente umano, rispettoso della libertà individuale ma senza abbandonare il principio del valore assoluto della vita quale bene indisponibile, ci ha illustrato i contenuti essenziale del Disegno di Legge approdato in Senato e i rischi a cui la nostra società si esporrebbe qualora diventasse legge. La qualità della vita del singolo è migliore se si sente amato e può amare anche in presenza di gravi patologie. “C’È UNA SOLA FELICITÀ NELLA VITA: AMARE ED ESSERE AMATI”. L’uditorio molto attento e interessato ha apprezzato la relazione del Dr. Franciosi con il quale i presenti si sono poi confrontati. La serata è proseguita con la consegna al rappresentante dell’Associazione Amici dell’Ospedale Oglio – Po, Dr. Claudio Toscani, del contributo che il Club dispone ogni anno a supporto dell’opera che l’associazione svolge a favore dell’ospedale locale, quest’anno destinato all’acquisto di un ecografo portatile. 37
L’ECO DEL DISTRETTO INNER WHEEL CLUB CONEGLIANO – VITTORIO VENETO (C.A.R.F.) PRESIDENTE: PAOLA MARIA MORONI STENGHEN POLLASTRI ADDETTA STAMPA: EMANUELA CESCON TAGLIONI AMICHE PER LA PELLE TEATRO DINA ORSI DI CONEGLIANO È stata una gioia organizzare insieme al Comune di Conegliano una serata musicale leggera e divertente, in onore della donna, a sostegno di “Amiche Per La Pelle”. È un’associazione di donne per le donne per la prevenzione del tumore alla mammella e l’umanizzazione delle cure. Accompagnando e assistendo le persone non solo durante il percorso terapeutico, ma anche dopo la sua conclusione, tende a garantire il pieno recupero fisico e psichico della persona. Sono donne che hanno provato sulla loro pelle i segni della malattia e delle terapie e che hanno ben chiara l’importanza del sapersi prendere cura di sé e del pieno significato di “essere donna”. Il progetto di “coccole e bellezza” attivo nella ULSS2 della Marca trevigiana le vede volontarie nell’aiutare le donne a ritrovare la propria immagine e a vivere la femminilità in armonia. Carlo Colombo al pianoforte ci ha raccontato LA DONNA attraverso canzoni in cui si elogia la figura femminile e si esprimono gli affetti più profondi e i sentimenti più diversi come la paura, la solitudine, il senso di incompletezza e la dipendenza dall’uomo. 38
L’ECO DEL DISTRETTO INNER WHEEL CLUB CREMA (C.A.R.F.) PRESIDENTE: PAOLA DI MARTINO BRUSA ADDETTA STAMPA: MARIA LUISA BRAGUTI SERATA CONVIVIALE PRESENTAZIONE DEL LIBRO “IL MISTERO DELLA PITTRICE RIBELLE” Piacevole serata conviviale, presso la nostra sede “Il Ridottino” il 16 marzo, per la presentazione del libro della scrittrice cremasca Chiara Montani. Laureata in architettura, specializzata in arte terapia, ha condotto per anni laboratori sul potere terapeutico dell’arte. Approda nel mondo della grande editoria con Il mistero della pittrice ribelle, un thriller storico ambientato nella Firenze quattrocentesca che ha come protagonisti Piero della Francesca e una giovane donna di nome Lavinia, che in un mondo tutto al maschile coltiva il sogno proibito di dedicarsi alla pittura. Di questo romanzo, uscito nel gennaio 2021, è appena stata pubblicata l’edizione francese, a fine marzo uscirà l’audiolibro, mentre il 7 giugno è prevista la pubblicazione di un nuovo episodio dalla trama completamente diversa, che avrà come protagonisti gli stessi personaggi. “L’idea di questo libro” spiega l’autrice “nasce dalla mia passione per l’arte, dalla meraviglia che provo di fronte alla creazione artistica, a questa si aggiunge la fascinazione per Firenze del Rinascimento e per i racconti del mistero”. Da qui la decisione di mettere in scena il pittore più misterioso del Rinascimento, Piero della Francesca, e la sua opera più enigmatica, quella Flagellazione di Cristo attorno alla quale si sviluppa l’intreccio del romanzo, con un misterioso omicidio nel quale Pietro e il suo maestro si trovano coinvolti. E il personaggio della pittrice ribelle: “Lavinia” spiega ancora la scrittrice “è la voce narrante del romanzo, un personaggio di invenzione che ho immaginato apprendesse i segreti della pittura nella bottega dello zio; mi piaceva fosse una voce femminile a raccontare un periodo in cui era inconcepibile che una donna si dedicasse all’arte. È un omaggio a molte pioniere del tempo, questa pioniera dell’arte che pagato con la solitudine, l’emarginazione, e infine l’oblio, il prezzo di una storia dell’arte sempre raccontata dagli uomini”. La scrittrice, sollecitata dalla Presidente Paola, ci parla anche dell’arte terapia. L’arte terapia nasce dall’incontro e integrazione tra il mondo dell’arte e il mondo della psicoanalisi. La sua specialità risiede nell’utilizzo dei materiali pittorici e scultorei quali mezzi per dare forma, colore e voci vissuti e renderli suscettibili di trasformazioni. In arte terapia, linguaggio per immagini e linguaggio verbale sono come due fili che si intrecciano. L’approccio psicodinamico dà rilevanza al processo creativo quale mezzo per lavorare sulla relazione tra sé e il proprio mondo interiore e sulla relazione tra sé e il mondo esterno. L’arte terapia è rivolta a persone di tutte le età che stanno vivendo o hanno vissuto un’esperienza di malattia, di trauma o stanno subendo trattamenti medici invasivi. La serata si è conclusa festeggiando i novantadue anni del socio onorario Carlo con un brindisi ed una buonissima torta. 39
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