L'ECO DEL DISTRETTO - MARINA BALDASSI PLETTI - N. 7 ANNO XIV 2021/2022 - Inner Wheel Italia

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DISTRETTO 206 – ITALIA
 INTERNATIONAL INNER WHEEL

       MARINA BALDASSI PLETTI
                GOVERNATRICE

                                 La danza, Henry Matisse

L’ECO DEL DISTRETTO
         N. 7 ANNO XIV – 2021/2022

      GIANNA MARIA SACCO PAROLARI
                EDITOR
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    COMITATO DEL DISTRETTO 206
   ANNO INNER WHEEL 2021/2022

                Governatrice
            Marina Baldassi Pletti

               Vicegovernatrici
           Cristina Galletti Pagliani
          Daniela Sighel Ioriatti PHF

        Immediate Past Governatrice
       Cristina Groppali Scandelli PHF

                  Segretaria
          Isabella Lombardo Marani

                Tesoriere
         Annamaria Fornara Chenet

          Chairman dell’Espansione
             Carla Saleri Casari

     Chairman del Servizio Internazionale
           Manuela Rizzoli Savoia

                   Editor
         Gianna Maria Sacco Parolari

      Membri del Comitato all’Espansione
            Bruna Bonato Pinat
         Alessandra Calovini Bocchi
        Francesca Miani Giacomazzi
          Anna Morales Brustolon

Membri del Comitato del Servizio Internazionale
              Paola Caobelli Pea
            Silvia Keserue Devidè
            Luisella Pianalto Cozzi
       Alessandra Tomasi Braghiroli

            Responsabile Internet
            Emanuela Ferri Meli

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GIORNATA INTERNAZIONALE
 DEI DIRITTI DELLA DONNA

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                        MESSAGGIO DELLA GOVERNATRICE

Per l’8 marzo: festa della donna

L’8 marzo ricorre la “Giornata internazionale della donna”, in quanto non è solamente
una festa ma soprattutto una riflessione sulla condizione della donna. Infatti l’oggetto
della ricorrenza è la necessità del pieno raggiungimento dei diritti delle donne e della
pace internazionale.
Viene celebrata in tutto il mondo.
L’8 marzo, che già veniva festeggiato in diversi paesi, fu scelto definitivamente come data
ufficiale mondiale.
È stata scelta perché l’8 marzo del 1917 a Pietrogrado sulla Prospettiva Nevsky le donne
russe sfilarono chiedendo pane per i loro soldati, pace per i loro figli e diritti per se
stesse, sfidando la polizia e l’esercito, facendo una dimostrazione per chiedere a gran
voce la fine della guerra, che da lì a poco effettivamente avvenne.
Ripensandoci oggi, questo evento pare non solo molto significativo e incoraggiante, ma
quasi un segnale: infatti dà a noi tutte la speranza di
poter ribadire con forza il nostro proposito di pace.
Può anche alimentare un sogno: e se anche oggi
fossero proprio le donne russe a ribellarsi e a
richiedere la fine della guerra? La fine di questa
tremenda follia?
Ripercorrendo la storia si trova ancora che nella
Giornata Internazionale della Donna del 2016, al
Parlamento europeo, anche quella volta l’8 marzo,
venne stabilito che “Tutti i rifugiati devono
affrontare grandi difficoltà, ma le donne e le ragazze
sono più vulnerabili e cercano protezione dalla
guerra e dalla violenza. Hanno bisogno di una particolare attenzione…”.
Sembrano parole dette oggi per la situazione dei profughi dell’Ucraina, per le donne e i
figli che cercano rifugio nei nostri paesi europei.
Veramente ci sono i corsi e i ricorsi storici!
Ma pensando a voler celebrare questa festa ricordiamo anche che il suo simbolo è la
mimosa, scelta nel 1946 unicamente perché fiorisce in questo periodo, ma, aggiungo io,
perché si presenta solare, allegra, e anche modesta, piena di grazia e di una tenerezza
fatta di tenacia che conquista e, a ciuffetti. Infatti ogni piccola e tenera pallina è vicina a
tante altre quasi a farci capire che bisogna stare assieme per essere apprezzate,
considerate e soprattutto capite ed ascoltate.
C’è un detto di Oscar Wilde che dice: “Fornite alle donne occasioni adeguate e le donne
potranno fare di tutto”.
Ecco care Innerine questa è anche la mia convinzione e il mio augurio per tutte noi.
Buona festa delle donne!
                                                                        La vostra governatrice
                                                                        Marina Baldassi Pletti

                                                                                             5
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                 MESSAGGIO DELLA PRESIDENTE NAZIONALE

Mi piace immaginare che nel momento della sua creazione Dio Padre “alitò su di lei e le
diede vita”! È da quel soffio vitale colmo di infinita tenerezza che è venuta al mondo la
donna, una creatura generante, generosa che nella vita e per la vita ha dato e dà tutto di
sé, nel bene e nel male, nei momenti facili ed in quelli difficili, nelle tribolazioni, nelle
gioie. Questo alito di vita la sostiene nel suo cammino, non si interrompe e non si
interromperà perché con lei è nato.
Oggi 8 marzo sarà bello ricordare che siamo nate da un atto d’amore e che solo per
questo dobbiamo essere amate, rispettate, considerate!
Ci dobbiamo credere, noi per prime! Questo è il mio augurio a tutte noi!
                                                                                    Ettorina

                                                                                           6
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            MESSAGGIO DELLA PRESIDENTE INTERNAZIONALE

                  INTERNATIONAL WOMEN’S DAY MARCH 8, 2022
                              BREAKTHEBIAS

“Gender equality today for a sustainable tomorrow” is the theme for IWD 2022.
Advancing gender equality in the context of the climate crisis is one of the greatest
challenges of this century.
To empower women and girls to participate in decision-making related to climate
change is fundamental for sustainable development.
The theme for IWD, which is aligned with the theme of the 66th Commission on the
Status of Women (CSW66) “Achieving gender equality and the empowerment of all
women and girls in the context of climate change, environmental and disaster risk
reduction policies and program”, will be discussed at a virtual event today, 8th March
2022, in which the Secretary General of the UN, the President of the General Assembly,
the Chair of the Commission on the Status of Women, the Executive Director of UN
Women will participate.

                                                               Ebe Panitteri Martines
                                                               IIW President 2021-22

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LA DONNA NELL’INNER WHEEL

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                            MOTIVAZIONE ED AZIONE

La mia lunga esperienza di Innerina mi conferma costantemente che l’appartenenza alla
nostra Associazione tutta al femminile è sostenuta da due pilastri basilari: LA MOTIVAZIONE
E L’AZIONE.
Margarette Golding, che insieme ad altre mogli di Rotariani ha dato vita al primo Club
Inner Wheel nel lontano 1924, è stata lungimirante e visionaria sfidando tutte le
difficoltà e le diffidenze del periodo nei confronti delle donne che si riunivano in una
Associazione.
Queste donne fondatrici della nostra Associazione hanno contribuito a far nascere un
momento di collettività tramite incontri periodici ed assemblee regolari, che esulavano
da incontri di tipo salottiero, ma erano volti a sviluppare una progettazione di azione.
Hanno aperto la strada per il nostro agire ovvero per concretizzare i principi basilari del
servizio personale, della promozione dell’amicizia e della comprensione internazionale.
Noi Innerine siamo donne pronte ad accettare culture e costumi diversi, gettando ponti
di fratellanza ed abbattendo muri invalicabili. Siamo un corpo associativo capace di
effettuare straordinari services, interpretando le necessità del nostro prossimo.
La motivazione ci rende protagoniste di piccole e grandi storie di solidarietà, di impegno
sociale e di interesse alla vita degli Altri.
La motivazione, inoltre, ci induce ad un particolare atteggiamento mentale e
comportamentale atto a formulare propositi, aspettative e ad aprire finestre sul mondo
per rendere la vita delle persone in difficoltà più lieve.
In tanti anni di appartenenza alla Associazione ho condiviso l’orgoglio della
realizzazione di molti progetti e mi sento di affermare che nei nostri Club la motivazione
ad agire è viva ed operante e ispira interventi che colloca in primo piano il rispetto della
persona.
Le donne Inner Wheel, dunque, hanno un cuore pulsante forte e generoso che sa donare
ed aprirsi agli Altri.
                                                                              Gianna Maria
                                                                                  Editor

                                                                                          9
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STORIA DI UN CONTATTO

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L’ECO DEL DISTRETTO

Nei giorni 11 e 12 marzo 2022 nello splendido scenario veneziano si è finalmente
rinnovato in presenza il CONTATTO DI AMICIZIA FRA I DISTRETTI 204 E 206.
I due Distretti sono legati profondamente, in quanto fino al 1995 facevano parte di un
unico territorio: il Distretto 206, che comprendeva tutte le regioni settentrionali.
Poi, causa l’elevato numero dei Club, si sentì la necessità di dividere il territorio e di
formare due distinti Distretti.

Siccome fra le Socie i legami di amicizia erano
rimasti molto saldi e vivi, per meglio suggellare
tali rapporti amicali nell’aprile 2017, nella città
di Parma, le Governatrici Titti Fusi Parachini
(D204) e Lina De Gioia-Carabellese Cormio
(D206) firmarono la Carta di Contatto fra i
Distretti 204 e 206 alla presenza della
Presidente Nazionale Alessandra Colcelli
Gasperini, della Rappresentante Nazionale Ebe
Martines Panitteri e di molte Socie. Furono due
splendide giornate festose e gioiose, arricchite
da un suggestivo percorso culturale.

L’anno successivo il Contatto si rinnovò con le
                            Governatrici      Daniela
                            Sighel Ioriatti (D206) e
                            Patrizia Possio Barnato
                            (D204) in un fiabesco
                            percorso sul trenino
                            rosso del Bernina da
                            Tirano a Saint Moritz: un
                            viaggio affascinante, dai
                            panorami mozzafiato, fu lo sfondo del rinnovato stretto
                            legame fra i due Distretti.

                                                                                       11
L’ECO DEL DISTRETTO

                         Nell’ottobre 2018 il Contatto si attuò a Pavia nell’ambito del
                         Forum dedicato al cyberbullismo organizzato presso
                         l’Università cittadina dalla Governatrice Anna Carpignano
                         Bardoni, che accolse la Governatrice Anna Paggiaro Tallon e
                         numerose Socie del Distretto 206.
                         Gli eleganti locali della Prefettura ospitarono la cena per
                         celebrare l’incontro e furono riempiti di spirito d’amicizia e di
                         affettuosa condivisione.

                       Nell’anno Inner Wheel 2019/2020 il Contatto si
                       svolse in modalità virtuale. Le due Governatrici
                       Ottilia Caltabiano Lanari (D206) e Barbara
                       Milella Chiosso (D204) salutarono le Socie
                       collegate facendo scorrere sullo sfondo
                       splendide immagini di Venezia, città dove era
                       stato programmato l’incontro.

Ancora una volta in modalità virtuale, nell’anno Inner Wheel 2020/2021, le due
Governatrici Cristina Groppali Scandelli (D206) e Giovanna Cinotto (D204) rinnovarono
il Contatto di Amicizia “dietro le quinte” di un luogo mitico e conosciuto in tutto il mondo:
il Teatro alla Scala di Milano. Le note di un violino e un brindisi augurale rinsaldarono i
rapporti di amicizia che legano i due Distretti.

Quest’anno l’incontro fra le due Governatrici Marina Baldassi Pletti (D206) e Maria
Sangalli Megale (D204), insieme alle numerose Socie intervenute, è avvenuto in
presenza a Venezia in un clima vivace, amicale e di grande gioia.
                                                                       Gianna Maria
                                                                          Editor

                                                                                          12
L’ECO DEL DISTRETTO

     RINNOVO CONTATTO
DISTRETTO 206 E DISTRETTO 204
          VENEZIA

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L’ECO DEL DISTRETTO

               VENERDÌ 11 MARZO

        APERITIVO AL CAFFÈ FLORIAN

            CENA DELL’AMICIZIA

VISITA NOTTURNA ALLA BASILICA DI SAN MARCO

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L’ECO DEL DISTRETTO

              SABATO 12 MARZO

VISITA ALLA FONDAZIONE QUERINI STAMPALIA

          AMMIRANDO VENEZIA

       VISITA AL TEATRO LA FENICE

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L’ECO DEL DISTRETTO

  CENA DI GALA

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L’ECO DEL DISTRETTO

                            VENEZIA 11 E 12 MARZO 2022

Venezia, magica e meravigliosa città, anche questa volta ha saputo regalare grandi
emozioni a chi ha partecipato al Rinnovo del Contatto fra Distretti 206 e 204, venerdì 11
e sabato 12 marzo.
Molte le socie, che come me sono arrivate nella città lagunare grazie al ricco programma
predisposto dalla Governatrice Marina Baldassi Pletti, insieme al CED e con la
collaborazione del Club di Venezia e della sua Presidente Daniela Ginella Busato.
Già durante la registrazione, nella cornice dell’Hotel Monaco & Gran Canal ho potuto
riabbracciare con piacere alcune amiche che non incontravo da tempo, assaporando la
gioia di potersi rivedere in presenza.
Il tempo di lasciare i bagagli ed eccoci catapultate nell’atmosfera settecentesca del Caffè
Florian, uno dei più celebrati luoghi di ritrovo veneziani. Le salette a noi riservate si sono
velocemente riempite di sorrisi, abbracci, brindisi. Molti i visi che ho fotografato, alcuni
noti e conosciuti, altri del tutto nuovi, che mi hanno
permesso di aggiungere in rubrica nomi intrecciati a
storie. Una frizzante e informale Ettorina, seduta
vicino a me, ha saputo rendere felice e allegro il
brindisi fra le socie lombarde e quelle venete, tra selfie
e scoppiettanti risate, facendomi dimenticare che
avevo il privilegio di essere al tavolo con la Presidente
del Consiglio Nazionale Inner Wheel.
Concluso il primo momento di contatto, una piazza San Marco già illuminata dalle luci
                       serali mi ha riempito gli occhi di bellezza: la cornice delle Procuratìe,
                       il campanile – “paròn de casa” – la facciata bizantino – gotica della
                       Basilica, Palazzo Ducale residenza di dogi e
                       dogaresse. Il tutto adagiato sopra una
                       sterminata foresta capovolta, alberi capofitti a
                       testa in giù, tronchi mineralizzati grazie al fango
                       che li ha avvolti evitando che marciscano, in
                       apnea da secoli.
                       Ma la Torre dell’Orologio e la Campana dei Mori
                       mi ricordano che altri appuntamenti stanno per
iniziare: la cena presso il ristorante Le Maschere passando
velocemente sotto la vecia del Morter e più tardi la visita notturna alla
Basilica di San Marco.
Presso la Porta della Carta, sotto la statua del Doge Foscari inginocchiato davanti al
Leone, veniamo suddivise in quattro gruppi. Siamo in tante ad entrare silenziosamente
nella Basilica per la visita guidata.
Le teste all’insù non smettono di ammirare i primi mosaici dell’atrio, una grandissima
Bibbia aperta dove si riconosce l’arca di Noè e molti temi tratti dal Vecchio Testamento.
Ma la vera sorpresa, superato il nartece, è all’interno dove avvolte nel buio ci sediamo.
Dopo qualche istante i fari si accendono ed i maestosi mosaici a fondo oro del XII – XIV
secolo ci appaiono improvvisamente: un’infinita distesa d’oro!

                                                                                             17
L’ECO DEL DISTRETTO

                      Si possono chiaramente distinguere la predicazione agli Apostoli,
                      scene della Pentecoste, il Cristo benedicente e tanto altro. Emozionate
                      ascoltiamo la guida che ci racconta dell’arrivo del corpo di San Marco
                      da Alessandria d’Egitto, del suo nascondiglio talmente segreto che per
                      settecento anni fu dimenticato, del ritrovamento del corpo nel 1811.
                      Dietro l’altare maggiore ammiriamo la Pala d’Oro, uno degli oggetti
                      più preziosi al mondo, tutta dorata e ornata da 3000 pietre preziose.
                      Il pavimento è un tappeto di forme e colori. L’altare sulla destra è
                      sormontato da una antica statua di Maria con Gesù in braccio,
chiamata Nicopeia, considerata da sempre la protettrice di Venezia, ancora oggi molto
venerata. Infine, scendiamo nella cripta dove l’atmosfera è molto suggestiva.
Il giorno seguente ci troviamo in campo Santa Maria Formosa e con le
amiche della sera ci si scambia impressioni, prima di entrare nel
palazzo della Fondazione Querini Stampalia. Il palazzo del 1528 ospita
una copiosa biblioteca pubblica, un museo e una ricca pinacoteca che
abbiamo visitato, partendo dal pianoterra e dal giardino. Qui la
raffinata sistemazione di Carlo Scarpa degli anni ’60 poi completata da
Mario Botta nel 2003, è stata danneggiata dall’acqua alta del novembre
2019, ma grazie al service del Distretto 206, condiviso dal 204, si è
potuto recuperare l’area rovinata riportando alla bellezza i marmi, gli
alabastri e la pietra d’Istria.
Nel pomeriggio ci attende un altro capolavoro della città in aquis fundata: il Teatro La
Fenice. Ci accoglie nel foyer l’architetto Elisabetta Fabbri che ha seguito il progetto
                   architettonico del restauro e della decorazione del teatro dopo il doloso
                   incendio del 1996. Un’occasione unica per poter capire, attraverso le
                   parole di chi ha lavorato sul campo, l’immenso lavoro di ricostruzione
                   ispirandosi al motto «com’era, dov’era», ripreso dal campanile di San
                   Marco. L’impiego di artigiani specializzati in tecniche tradizionali,
                   capaci di rimodellare gli stucchi nelle forme originali e dall’altra
                   l’impiego di tecnologie d’avanguardia per i nuovi spazi scenici ha
                   portato alla riapertura in otto anni sulle note di Beethoven, in un
                   concerto diretto da Riccardo Muti.
All’uscita del teatro c’è ancora tempo per un caffè e uno scambio di opinioni con alcune
socie lombarde, prima di rientrare in hotel attraverso calli e sotoporteghi che mi
ricordano come Venezia rappresenti un laboratorio del vivere diversamente.
La cerimonia conclusiva di queste due gradevoli giornate si svolge nella
Sala del Ridotto dell'Hotel Monaco & Grand Canal, dove prima della
cena di gala, alla presenza delle più importanti Autorità innerine viene
osservato un minuto di silenzio per ricordare i tragici avvenimenti di
guerra in Ucraina.
Mi regalo ancora un giorno a Venezia indossando occhiali da sole molto
scuri perché Venezia può essere letale. La radiazione estetica è
altissima: ogni scorcio sprigiona splendore apparentemente dimesso,
ogni chiesa, campo, fondamenta regala visioni che rimangono negli
occhi e nel cuore.
                                                                        Nicoletta Franzoi
                                                                  Inner Wheel Club Rovereto
                                                                                          18
L’ECO DEL DISTRETTO

                                   L’ANIMA IN FESTA

Un’amicizia mai sopita, tenacemente rincorsa e
finalmente realizzata.
L’incontro di due anime unite nei principi, negli intenti e
nella continuità. Genuini gli abbracci, sinceri gli sguardi
in un crescendo di emozioni culminate nella Cena di Gala
di sabato 12 marzo. Si è suggellato così il rinnovo del
Contatto fra il Distretto 206 e il 204.
Molti i riferimenti al passato che hanno reso possibile
quello che esiste oggi e doverosamente ricordati.
Ciò che è emerso limpido ed impetuoso è il valore
dell’appartenenza, trasversale e univoca. Quella che
unisce al di là di qualsiasi dubbio, che fa parte di un comune sentire: siamo qui per
servire al meglio la nostra Associazione donando la nostra disponibilità all’ascolto, alla
condivisione delle scelte e donando ancora costanza al nostro operare.
La consapevolezza del difficile momento che stiamo attraversando, ha trovato conforto
                            nel raccolto minuto del silenzio, come un mea culpa per non
                            riuscire a risolvere ciò che affligge.
                            E poi, in un clima di raggiunta armonia, la serata è scorsa come
                            un ruscello dai mille rivoli zampillanti di ricordi e di gioie.
                            L’invito, con la Meditation da Thaïs di Massenet, i pezzi
                            romantici di Dvorak, la Berceuse di Fauré e il Salut d’Amour di
                            Elgar, ad una pausa ristoratrice, ci ha avvolti in una atmosfera
                            sospesa fra il librarsi delle note suonate con passione ed il
                            sogno cristallino di un mondo migliore.
                            I saluti, tanti, per tutti, con continuità, quasi a voler fissare, in
                           quel momento e per sempre, l’attimo prima della fine.
Sullo sfondo Venezia, tenera ed accogliente, a far da culla per la notte.
                                                                 Daniela Ginella Busato
                                                          Presidente Inner Wheel Club Venezia

                                                                                              19
L’ECO DEL DISTRETTO

            LA MAGIA DI VENEZIA PER FAVORIRE L’AMICIZIA

È stato grazie all’impegno e alla volontà delle Governatrici che si sono avvicendate nei
Distretti 206 e 204 e che hanno organizzato, fin dall’ormai lontano aprile 2017, le varie
tappe del progetto tra i due Distretti, giunto al rinnovo del Contatto con “INSIEME A
VENEZIA” l’11 e il 12 marzo scorso.
Impossibile descrivere dettagliatamente le giornate che
abbiamo vissuto poiché sono stati solo due giorni
talmente intensi, da sembrare molti di più, ricchi di
contenuti in una città meravigliosa che ritengo essere
unica, la più emozionante e… faticosa città del mondo.
Abbiamo attraversato ponti e ponticelli con tante scale
fino a perdere il conto dei gradini! Impeccabile
l’organizzazione, certamente non facile; tutto
indimenticabile a partire dall’aperitivo nelle
affascinanti e storiche sale del Caffè Florian, il più antico
Caffè italiano, frequentato da personaggi illustri come Casanova o Goldoni. Nonostante
le mascherine, divenute ormai proprie di una parziale normalità, abbiamo sperimentato
la decodificazione delle voci. Ci siamo trovate e riconosciute dalla voce o dagli occhi:
conoscenze compiute grazie a due anni di incontri online. Poche ore sono bastate per
gioire della piacevolezza del parlarsi, del raccontarci la nostra vita privata e associativa
che ci lega fortemente. Innerine provenienti da Genova, Trieste, Verona o Trento unite
in un’unica planetaria Associazione! Momenti – non molti – di riposo, sedute in terrazza
sul Canal Grande con un bel sole che ci scaldava il viso e lo sguardo alle gondole che
accompagnavano ospiti di qua e di là del Canale. Sono state occasioni in cui ci siamo
trovate accomunate da sentimenti di amicizia innerina.
                                           Anche di questo abbiamo parlato, non potevamo
                                           farne a meno mentre trascorrevamo giorni
                                           magici con delle opportunità che vorrei definire
                                           privilegi, come l’occasione irripetibile di
                                           visitare la Basilica di San Marco in notturna a
                                           porte chiuse, godendo del graduale passaggio
                                           dal buio totale alla completa illuminazione per
                                           ammirare il caldo colore dell’oro dei mosaici,
                                           senza folla, nell’intimità del nostro esclusivo
                                           gruppo!
                                           Man mano che si accendevano le luci ci siamo
sentiti immersi in una bellezza rara che nutre lo spirito, mentre calpestavamo
quell’incredibile pavimento che dava la sensazione di essere sulle onde del mare.
Il giorno successivo siamo stati ricevuti alla Fondazione Querini Stampalia, con grande
soddisfazione per essere state protagoniste di un importante Service dei due Distretti,
nella parte colpita dall’inondazione del 2019. All’interno della struttura abbiamo
apprezzato la bravura della progettazione architettonica di Carlo Scarpa che ha saputo
articolare il suo intervento conservativo misurandosi con l’acqua, protagonista assoluta
della vita veneziana, e non contro di essa.

                                                                                         20
L’ECO DEL DISTRETTO

“L’opera di questo grande maestro del ‘900 si articola in
quattro punti: il ponte, l’entrata, il portego e il giardino
intorno ai quali ha lavorato affinché l’acqua divenisse
amica del palazzo e non irrefrenabile devastatrice” ci ha
detto la Direttrice spiegando e mostrandoci gli
interventi di restauro di Scarpa e la sua grande
maestria nell’uso dei materiali.
Il terzo capolavoro che abbiamo visitato è stato il
Teatro La Fenice, nel suo splendore dorato dopo la
ricostruzione a seguito dell’incendio doloso che lo
aveva completamente distrutto la notte del 29 gennaio 1996: un rogo che rischiò di
                                          distruggere un gran pezzo di città! La fortuna di
                                          essere accompagnate dalla Architetta che aveva
                                          diretto i lavori ci ha permesso di individuare e
                                          cogliere le particolarità e le strategie della
                                          ricostruzione, nonché le difficoltà incontrate con
                                          le relative soluzioni. Meravigliosi i palchi, il palco
                                          reale tutti arricchiti da fregi d’oro, ma grande
                                          emozione ci ha indotto il guardare da vicino
                                          alcuni particolari, piccoli uccelli che sembrano
                                          veri e pronti per prendere il volo. Proprio in quel
                                          momento abbiamo fatto una riflessione sul come
sia stato possibile distruggere volontariamente una struttura così importante.
Uscite dal teatro siamo tornate in hotel, godendo dei nostri rapporti sociali che erano
stati messi in pausa dal lockdown e che noi
abbiamo riavvolto per mandarli avanti con grande
piacere, per una grande occasione!
La nostra permanenza a Venezia si è conclusa con
la cena di gala in una bellissima sala gremita delle
massime autorità innerine e la Presidente
Internazionale      Ebe     Martines.      La    nostra
Governatrice Marina ci ha invitati ad un minuto di
silenzio volgendo il pensiero alle moltissime
persone che soffrono la disperazione che una
guerra porta inevitabilmente con sé.
La bellezza di Venezia ancora ci riempie il cuore e gli occhi, liete di aver trovato amiche
e aver allacciato nuove conoscenze piacevolissime con Socie del Distretto 204 che hanno
condiviso con noi esperienze, obiettivi e intenti comuni.
Diciamo sempre che siamo un’Associazione planetaria che, oggi più che mai, deve
bussare alle porte del cuore della gente e si deve mettere ancor di più al servizio
dell’umanità, guardando soprattutto chi soffre.
                                                           Loredana Bettonte Defant
                                                 Presidente Inner Wheel Club Trento Castello

                                                                                             21
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L’ECO DEL DISTRETTO

I PERICOLI DELLA RETE

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L’ECO DEL DISTRETTO

Le tecnologie comunicative oggi sono usate a dismisura. Esse condizionano e orientano
le relazioni sociali e interpersonali coinvolgendo non solo la generazione dei nativi
digitali, che sono cresciuti negli anni in cui i Social facevano già parte della quotidianità,
ma anche ogni singolo utente di qualsiasi età che si trovi connesso al WEB.
È dunque consigliato un USO CONSAPEVOLE E COSCIENTE DEI SOCIAL E DEL WEB IN GENERALE.
Questo perché, pur essendo uno strumento ormai indispensabile, che offre moltissime
opportunità e permette di ampliare la propria cultura, il WEB è allo stesso tempo un
campo minato in cui è facile venire ingannati, derisi e truffati se non si adottano le giuste
precauzioni.
Si rende necessario dunque acquisire competenze che ci permettano di gestire eventuali
rischi e problemi.
Gli adulti devono essere informati dei pericoli a cui espongono i propri figli quando
permettono loro il libero accesso ad Internet.
Per costruire una progettazione educativa efficace, occorre avere ben chiaro quali siano
le motivazioni che spingono i ragazzi all’uso dei Social, che potrebbe essere il bisogno di
connettersi per vincere la noia oppure il desiderio di trovare nuove amicizie e di
allargare le loro relazioni.
I nativi digitali devono essere educati alla responsabilità della propria sicurezza in rete.
È indispensabile che acquisiscano la consapevolezza che Internet può diventare una
forma molto pericolosa di dipendenza e che facciano proprie le competenze necessarie
per diventare utenti digitali consapevoli.
Teoricamente i giovani sono perfettamente in grado di utilizzare i Social con
disinvoltura perché sono abituati a confrontarsi con la tecnologia, ma questo non
significa che siano muniti degli strumenti adeguati per poterli utilizzare in modo sicuro.
È da tener presente che i Social sono piattaforme virtuali e, quindi, l’identità della
persona che sta al di là dello schermo è spesso ignota.
I ragazzi di oggi, forse per una esigenza di mostrarsi al mondo e di affermare il proprio
Io, dimenticano che questo tipo di esposizione mediatica si può trasformare in un vero e
proprio incubo.
Per affrontare tali problematiche riguardanti la sicurezza nella rete, sono necessarie
delle azioni mirate: non vanno colpevolizzate o represse le tecnologie comunicative, ma
occorre fare opera di informazione per garantire l’attivazione di comportamenti corretti
in rete. La rete, infatti, se usata correttamente, può dar vita ad esperienze cognitive e
socio – relazionali costruttive.
L’AZIONE SINERGICA DELLA SCUOLA E DELLA FAMIGLIA gioca un ruolo importante e determinante
per diffondere un approccio positivo all’utilizzo delle tecnologie comunicative,
permettendo che si trasformino in uno strumento di opportunità e di ricchezza
personale. Trattasi, dunque, di un’AZIONE CIVICA DIGITALE PER UN USO CONSAPEVOLE.
                                                                                Gianna Maria
                                                                                   Editor

                                                                                           25
L’ECO DEL DISTRETTO

CYBERBULLISMO

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L’ECO DEL DISTRETTO

                                          Mercoledì 2 marzo il nostro Distretto su
                                          piattaforma Zoom ha ospitato ANNA BARDONI
                                          CARPIGNANO PHF PIETRA BLU, Governatrice del
                                          Distretto 204 anno 2018/19, e la dott.sa SOFIA
                                          PEDRONI, psicologa (Dipartimento sistema
                                          nervoso e del comportamento – Università degli
                                          Studi di Pavia), le quali hanno trattato il tema, dal
                                          forte impatto sociale, del cyberbullismo,
                                          definendo con precisione e competenza come
questo fenomeno si manifesta e quali sono gli strumenti per intervenire in suo contrasto.
Il cyberbullismo è un fenomeno che si è sviluppato a seguito dell’ampio utilizzo di mezzi
di comunicazione online da parte di preadolescenti e adolescenti. La facilità di accesso a
tali mezzi consente al cyberbullo di commettere atti di violenza fisica e psicologica per
lo più in anonimato e di offendere la vittima mediante la diffusione di materiale
denigratorio (foto, video, testi). Il soggetto bullizzato, perciò, può essere colpito da seri
problemi di salute che vanno dagli stati d’ansia agli sbalzi
d’umore fino ad arrivare all’ideazione del suicidio. È
necessario dunque introdurre azioni sinergiche di
intervento e di prevenzione. I genitori, gli insegnanti, i
medici, gli psicologi sono tutte figure decisive per
intercettare      ed    interrompere      questo     fenomeno
psicologicamente doloroso.
Nel mese di maggio 2017 è stata approvata una legge su iniziativa della senatrice Elena
Ferrante (insegnante di Carolina Picchio, una delle prime vittime del cyberbullismo) a
tutela dei minori che ha l’obiettivo di prevenire e contrastare il fenomeno del
cyberbullismo, nonché a costruire la cultura dell’uso consapevole del WEB.
Anna Bardoni, con l’organizzazione presso l’Aula Magna dell’Università di Pavia
                                nell’ottobre 2018 del Forum Cyberbullismo: dalla ricerca
                                 all’intervento, ha con grande competenza posto
                                 l’attenzione verso questo tema sociale molto delicato e
                                 complesso cercando di fornire adeguati strumenti e
                                 strategie per contrastare il fenomeno e innalzare il livello
                                 di consapevolezza per una corretta chiave di lettura del
                                 fenomeno. In seno al convegno è stato ampiamente
                                 illustrato il service distrettuale del Distretto 204 Adotta
                                una Classe finalizzato a dotare i suoi allievi di una “App”
per monitorare e quindi contrastare azioni riconducibili a bullismo o a cyberbullismo.
Anna e Sofia tengono nelle scuole incontri per parlare ai giovani del problema; gli
incontri volti a far conoscere ai docenti ed ai ragazzi i pericoli che si nascondono nel WEB
e offrire un percorso di sensibilizzazione volto a promuovere positive modalità di
relazione e rispetto degli altri sono accolti con grande interesse e riscuotono un grande
successo.
Da tutte le Socie presenti all’incontro un grande ringraziamento alle relatrici per il loro
operato al servizio di una società migliore.
                                                                                Gianna Maria
                                                                                     Editor

                                                                                            27
L’ECO DEL DISTRETTO

LA CONQUISTA DI UNA VETTA

                            28
L’ECO DEL DISTRETTO

Il giorno 22 marzo il Distretto 206 ha avuto l’onore di
ospitare la prof.sa TIZIANA LIPPIELLO, Rettrice
dell’Università degli Studi Ca’ Foscari di Venezia. Il
seminario è stato organizzato su piattaforma Zoom e ha
visto la partecipazione, oltre che di numerose Socie del
nostro e di altri Distretti, anche di Autorità Innerine.
È stato un vero piacere conoscere l’esperienza della
prof.sa Lippiello ed il suo percorso costellato di ostacoli
per arrivare a ricoprire la posizione apicale nell’ambito dell’Università veneziana.
La prof.sa Tiziana Lippiello è un’appassionata sinologa, docente di lingua cinese classica
e filosofia della Cina antica, e non ha mai passato un istante della sua vita senza studiare,
                           senza approfondire, senza avanzare nella sua ricerca. La sua
                           tenacia, la sua ferrea disciplina l’ha premiata, facendola
                           assurgere al ruolo di Rettrice dell’Università degli Studi Ca’
                           Foscari di Venezia. Infatti, ha dovuto lavorare il doppio degli
                           uomini per conciliare professione e vita privata.
                           Uno scranno da “Magnifica”, dove l’Ermellino per la prima volta
                           nella storia del prestigioso Ateneo veneziano si tinge di rosa.
                           La Professoressa è stata ricercatrice all’Università di Trieste e
                           dal 2000 è a Ca’ Foscari, dove è stata Senatrice all’Università,
Direttrice del Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa mediterranea e Prorettrice
Vicaria con delega alle relazioni internazionali.
Oggi la prof.sa Lippiello ricopre il più alto grado accademico.
È stato un cambio importante dopo tanti anni di rettorati nel segno maschile, ha
ammesso la Professoressa, precisando che le donne non devono emulare il modello
maschile, ma devono mostrare di avere reali capacità e visione. Una donna, quando
arriva ai vertici, di solito ha fatto una lunga gavetta, per nulla spaventata dalla mole del
lavoro che su di lei incombe. Noi donne, ha asserito la Professoressa, guardiamo alla
sostanza delle cose, al risultato e cerchiamo di raggiungere l’obiettivo: le donne sono
affidabili e tendono a portare a termine tutto ciò che iniziano.
Ma quanto impegno ci deve essere per superare il
pregiudizio, per raggiungere la vetta? La parola
d’ordine è tenacia unita ad una dose di pazienza e
riflessione. Alla Professoressa sono stati d’aiuto i
duri anni universitari e i soggiorni in Cina, un Paese
in cui la vita era molto difficile per una studentessa,
gli studi orientali, che l’hanno guidata ad assumere
un sano distacco necessario per arrivare alla meta.
Nel pensiero politico orientale cinese, si insegna il
controllo di se stessi e delle proprie pulsioni: tutto ciò viene definito sia dalla Filosofia
Taoista che da quella Confuciana “l’Agire senza Agire”.
Ascoltare la prof.sa Lippiello ci fa intravedere all’orizzonte la nascita di una classe
dirigente di donne che possono contare davvero.
L’Utopia può diventare Realtà.
                                                                                Gianna Maria
                                                                                   Editor

                                                                                          29
L’ECO DEL DISTRETTO

LA FINESTRA SUI CLUB

                        30
L’ECO DEL DISTRETTO

              INNER WHEEL CLUB ABANO TERME – MONTEGROTTO TERME

                        PRESIDENTE: MARGHERITA SARTORI BOROTTO
                     ADDETTA STAMPA: MARIA ALBERTA PEROCCO CASAROLI

                         INTERCLUB INNER WHEEL E ROTARY
            SULLA FIGURA DI UMBERTO CAMPAGNOLO FILOSOFO EUROPEISTA

Giovedì 31 marzo 2022 ci siamo ritrovate all’Hotel Plaza di Abano T. per un Interclub con
il nostro Rotary padrino di Abano e Montegrotto che ci ha ospitato unitamente al Rotary
di Este. Tema della serata la conferenza della Dott. Cosima Campagnolo sulla figura del
                                  padre Umberto Campagnolo, illustre filosofo di Este, dal
                                  titolo Cinque ritratti fotografici per cinque decenni.
                                  Presenti alla conviviale anche le amiche di altri Club I.W.
                                  padovani.
                                  Dopo la piacevole cena trascorsa in compagnia, la Dott.
                                  Campagnolo, presentata dalla nostra Presidente
                                  Margherita Sartori Borotto, amica di famiglia, ci ha
                                  intrattenuto parlandoci del padre, della sua vita, dei suoi
                                  studi e delle sue passioni. Attraverso significative
immagini si è dipanata la vita di Campagnolo, nato nel 1904 e morto nel 1976, professore
di Filosofia della Politica a Padova e di Storia della Filosofia a Venezia, studioso di fama,
europeista convinto nonché fondatore della Società Europea di Cultura di cui a tutt’oggi
la relatrice è Segretaria Generale Internazionale.
Abbiamo avuto modo di ascoltare le vicissitudini dell’uomo, con aneddoti e curiosità ben
rappresentati anche nei ritratti (la foto che lo ritrae bambino con il vestito della
domenica corto di maniche perché in quei tempi la sua famiglia attraversava momenti
di difficoltà economica, la foto di lui giovinetto con la cravatta da repubblicano convinto,
la foto con il senatore Ceschi dove camminano con lo stesso passo perché in tutta la vita
hanno condiviso idee e convinzioni). E poi i suoi studi, i suoi primi lavori (all’Olivetti di
Ivrea si era occupato di “propaganda”, l’odierna pubblicità), l’esilio dall’Italia per motivi
politici per non piegarsi alle imposizioni, il suo ritorno nel periodo di guerra, per
arrivare al 1950 l’anno di fondazione della Société Européenne de Culture che ha
rappresentato per lui un punto di arrivo, il coronamento di un
percorso di vita ed anche un punto di partenza per costruire un
mondo migliore dove la politica doveva abbracciare la cultura; e
ha riunito in questo sodalizio il gotha degli intellettuali del tempo
(B. Croce, De Sanctis, Silone…), una fucina di cervelli che
rappresentava l’anima europeista che poteva dare un contributo
per costruire una Europa unita, senza divisioni di parti, aperta al
dialogo. Un’eredità quella di Campagnolo che oggi è fortemente
messa a dura prova dalle tristi vicende.
Bella relazione esposta con garbo e competenza che ha molto
interessato i presenti; un ringraziamento alla relatrice ed alla
nostra Presidente che ha fortemente voluto la serata.

                                                                                          31
L’ECO DEL DISTRETTO

                         INNER WHEEL CLUB ARZIGNANO (C.A.R.F.)

                            PRESIDENTE: LAURA PASTORELLO LEGNARO
                             ADDETTA STAMPA: LUISA QUIRICI FRIGO

                     VISITA ALLA BIBLIOTECA CAPITOLARE DI VERONA

                          Sabato 5 marzo, noi Innerine di Arzignano con mariti e amici
                          abbiamo visitato la Biblioteca Capitolare di Verona, considerata
                          la più antica e ricca biblioteca ancora esistente al mondo,
                          inserita nel complesso architettonico della Cattedrale. È stata
                          nostra preziosa e dotta guida Monsignor Bruno Fasani, eletto
                          Prefetto dei Canonici. La visita è iniziata negli scavi della prima
                          Basilica paleocristiana di Verona (IV secolo), edificata da San
                          Zeno, per poi passare nel vicino Chiostro dei Canonici, dove nel
                          IV secolo fu istituita la Schola Sacerdotum e lo Scriptorium.
                          Questo sito testimonia il passaggio di Re Teodorico, di Carlo
Magno e di suo figlio Pipino, che qui perfezionò i suoi studi.
La Biblioteca Capitolare nasce come emanazione dello Scriptorium ed
è la biblioteca più antica di area culturale latina; era un’officina
libraria dove venivano prodotti libri su pergamena per l’istruzione
religiosa dei futuri sacerdoti. Gli emanuensi della vicina Cattedrale
erano i Canonici del Capitolo incaricati della copiatura dei testi.
Qui possiamo ammirare: il più antico codice conosciuto (V secolo), il
De civitate Dei di Sant’Agostino, l’ “Indovinello Veronese” che è la più
antica testimonianza scritta dell’evoluzione della nostra lingua, un
libro di preghiere liturgiche in caratteri visigotici (IX secolo) e la
prima rappresentazione grafica della città di Verona dovuta al Vescovo Raterio (X
secolo).
Nella parete esterna della vicina chiesetta di Sant’Elena si può leggere un’iscrizione che
testimonia la presenza in loco di Dante nel 1320 e del Petrarca nel 1345 che qui
soggiornò e consultò i Codici della Capitolare.
Il patrimonio librario della Biblioteca è arricchito con splendidi esempi di miniature
fatte con colori minerari e riflessi in foglia d’oro. Questa ricchissima dotazione attirò le
mire di Napoleone, che riuscì a portare in Francia trentuno Codici e venti incunaboli, solo
                    in parte fatti rientrare in Italia da Antonio Canova. La Biblioteca ha
                     attraversato anche momenti drammatici, come l’inondazione
                     dell’Adige nel 1882 e i bombardamenti del 1945. Ora la Biblioteca è
                     stata restaurata e ampliata, riceve molte donazioni di libri e collabora
                     con altri Istituti Culturali in Italia e all’estero. Al termine della visita
                     nella maestosa Sala centrale della Biblioteca abbiamo potuto
                     ammirare da vicino alcuni dei primi testi a stampa e dei manoscritti
                     con magnifiche miniature. Dopo aver ringraziato Monsignor Bruno
                     Fasani per averci piacevolmente coinvolti nel suo mondo di libri per
più di due ore abbiamo fatto una passeggiata nel centro storico della città.
                                                                        Alida Crosara Stocchero
                                                                                              32
L’ECO DEL DISTRETTO

                     INNER WHEEL CLUB BASSANO DEL GRAPPA (C.A.R.F.)

                                PRESIDENTE: EDDA SANDRI CERANTOLA
                           ADDETTA STAMPA: EMANUELA ARDUINO BEVILACQUA

                                IL FEMMINILE NELLA MUSICA DI PUCCINI

In un anno innerino che ha come motto “Pink first” non poteva mancare un
appuntamento molto femminile ed insolito.

             INNER WHEEL CLUB DI BASSANO DEL GRAPPA CARF

                               ALLA CONFERENZA
                         DEL PROF. GUIDO SNICHELOTTO

                «IL FEMMINILE NELLA MUSICA DI PUCCINI»
                    PRESENTAZIONE E ASCOLTO DELLE PROTAGONISTE
                         MADAME BUTTERFLY, BOHÈME E TOSCA
                  DOMENICA 27 MARZO -
                                                                                                      Inner Wheel Club di Bassano Carf
                   A SEGUIRE APERITIVO IN GIARDINO. OFFERTA LIBERA RESPONSABILE PRO-UCRAINA           Distretto 206 Italia 2021/2022
                                                                                                      International Inner Wheel
            INGRESSO LIBERO CON PRENOTAZIONI                    : iiw.it.bassanodelgrappa@gmail.com

Un pomeriggio piacevole in compagnia della musica di Puccini e della presentazione, da
parte del prof. Guido Snichelotto, delle protagoniste delle opere pucciniane come
Madame Butterfly, Boheme e Tosca.
A concludere un aperitivo in giardino nella cornice di Villa Gioiagrande… e naturalmente
un pensiero per chi sta vivendo momenti difficili con la raccolta di offerte libere
responsabili pro-Ucraina.

                                                                                                                                         33
L’ECO DEL DISTRETTO

                         INNER WHEEL CLUB BELLUNO (C.A.R.F.)

                       PRESIDENTE: PATRIZIA BARCELLONI CORTE TRICHES
                                ADDETTA STAMPA: LUISA COIN

           LUIGI CIMA TRA I MAESTRI DEL VERO, LA SUGGESTIONE DELLA LUCE

Ben allestito e allo stesso tempo coinvolgente il percorso espositivo
della produzione di Luigi Cima e dell’800 veneziano, effettuato
mercoledì 16 marzo dal nostro Club con la guida Isabella Pilo. La
visita alla mostra si è sviluppata in due momenti: il primo a Lentiai
dove, all’Oratorio Toni Piccolotto, abbiamo potuto conoscere in modo
approfondito la figura del maestro, primo artista veneto ad esporre a
fine Ottocento alla Galleria d’Arte Moderna di Roma e
successivamente in altre prestigiose sedi, contribuendo con le sue
opere a diffondere la “bellunesità” in un contesto internazionale. Qui
abbiamo visto documenti d’archivio inediti di grande interesse e
opere di arte sacra fino ad oggi quasi sconosciute, già indicative della
poetica di Cima. Tra queste anche la Madonna del Caravaggio, una dei primi dipinti sul
tema con l’impianto compositivo ideato dall’artista, dipinto realizzato per l’Eremo di San
Donato e ora collocato nella Chiesa Arcipretale di Lentiai. Le due figure protagoniste,
ambientate nel tipico paesaggio naturale bellunese, sono pervase da una calda luce
crepuscolare che inonda entrambe, attirando su di loro un’indiscutibile partecipazione
emotiva, quella stessa che abbiamo provato noi soffermandoci a guardarle.
                                   La seconda parte della visita si è svolta al Palazzo delle
                                   Contesse di Mel, dove il nostro sguardo è stato
                                   immediatamente rapito dalla splendida opera Ritorno
                                   dai campi, eseguita nel 1922 e divenuta immagine
                                   ufficiale della Mostra. L’opera, che rappresenta il
                                   rientro dai campi di una giovane donna con la figlia
                                   sulle spalle, è già una sintesi dei contenuti e del
                                   linguaggio verista di Luigi
                                  Cima e di ciò che l’artista,
uomo sensibile e tanto amato dalla sua gente, ci vuole
comunicare. Ciò che abbiamo colto attraverso i tanti
capolavori è la compartecipazione dell’autore alle scene
descritte, la sua capacità di esprimere la vita che lo
circondava, il suo mondo, la natura, il paesaggio e la civiltà
contadina e paesana di cui ha fatto parte. La nostra visita è
continuata attraverso paesaggi invernali carichi di
suggestione, momenti di vita quotidiana intrisi di realismo e religiosità e allo stesso
tempo curiosi come l’immagine della popolana veneziana “infilaperle”, in un crescendo
di bellezza che ci ha pienamente appagate. La nostra giornata si è piacevolmente
conclusa con un momento conviviale presso il ristorante Al Moro, ancora circondate
dall’aura delle opere dell’artista che tanto ha amato e raccontato della sua terra.
                                                                                         P.T.
                                                                                          34
L’ECO DEL DISTRETTO

                      INNER WHEEL CLUB BRESCIA SUD (C.A.R.F.)

                          PRESIDENTE: AUGUSTA PANCERA OLIVETTI
                             ADDETTA STAMPA: GIUSY FALZONE

                            INCONTRO CON DACIA MARAINI

Il 1° marzo abbiamo incontrato la scrittrice Dacia Maraini in collegamento Zoom
organizzato dalla nostra socia Carla Bisleri.
Dacia Maraini è una delle autrici viventi fra le più attive e
impegnate dell’ultimo secolo. Nata a Fiesole il 13 novembre del
1936, protagonista di una vita frenetica, conta una produzione
letteraria come poetessa, romanziera, saggista, drammaturga e
sceneggiatrice, scrivendo, inoltre, racconti per bambini e
impegnandosi nella promozione delle più varie iniziative
culturali, anche quelle dei piccoli editori nascenti negli ultimi
decenni.
È nel 1962 che pubblica il suo primo romanzo, La vacanza, e
soltanto l’anno successivo raggiunge il successo affermandosi
nel mondo culturale romano e italiano con il romanzo L’età del
malessere. Tra i suoi romanzi più importanti è comunque
annoverato soprattutto La lunga vita di Marianna Ucria, uscito solo nel 1990.
La giornalista poi ha interagito con gli studenti e dottorandi del Collegio Lucchini (una
moderna residenza per studenti universitari inaugurata nel novembre 2013 e
riconosciuta con Decreto del MIUR come Collegio di Merito. Esso opera attraverso uno
specifico percorso culturale e complementare alla formazione universitaria. I ragazzi
hanno così l’opportunità di poter coltivare ed accrescere le loro doti umane,
professionali ed intellettuali in un ambiente stimolante e in una vivace comunità
internazionale), rispondendo alle loro interessanti domande sul mondo scuola – studio
ed opportunità nell’ambito lavorativo.
Un grazie di cuore alla nostra socia dott.ssa Carla Bisleri per aver organizzato con
impeccabile dedizione la serata di alto interesse.

                                                                                      35
L’ECO DEL DISTRETTO

                INNER WHEEL CLUB BRESCIA VITTORIA ALATA (C.A.R.F.)

                            PRESIDENTE: ESTER DI VIETO ROMANO
                         ADDETTA STAMPA: CECILIA FENAROLI VACCHINI

                                   MESE DI MARZO 2022

RINNOVO DEL CONTATTO DISTRETTI 206 E 204. Con grande entusiasmo e in
rappresentanza del nostro Club cinque delle nostre socie hanno partecipato a Venezia al
rinnovo annuale del Contatto fra i due Distretti. L’evento è stato splendidamente
organizzato dalla Governatrice Marina Baldassi Pletti insieme al CED, alla Presidente del
Club di Venezia Daniela Ginella Busato e alla preziosa e instancabile Segretaria
                         distrettuale Isabella Lombardo Marani, che hanno scelto per noi
                         un programma ricco sì di appuntamenti culturali, ma anche di
                         gradevolissimi momenti di socialità, facendoci conoscere luoghi
                         di pura tradizione veneziana. Siamo così passate da un aperitivo
                         al Caffè Florian alla visita della Basilica di S. Marco in notturna,
                         dalla visita alla Fondazione Querini Stampalia e del Teatro La
                         Fenice alla cena di gala nella splendida sala affrescata del
                         Ridotto, all’interno dell’Hotel Monaco & Grand Canal, che un
tempo ospitò il primo casinò del mondo. Quello che comunque ha fatto la differenza in
questi due giorni che abbiamo trascorso a Venezia è stato l’entusiasmo delle socie
presenti per essersi potute trovare di persona scambiandosi opinioni, condividendo
emozioni, rinsaldando amicizie, scoprendone di nuove e allargando i propri confini con
quello spirito di amicizia che caratterizza la famiglia innerina.
Grazie alle organizzatrici, alle mie compagne di viaggio, alle nuove conoscenze e ad una
Venezia che non smette mai di incantarci!!!
VISITA NELLA BRIXIA ROMANA. Veramente interessante il
pomeriggio che il nostro Club ha dedicato alla visita di
Brixia Romana, un tuffo nel passato per rivivere le origini
della nostra città e ammirare da vicino la statua della
Vittoria alata, lo straordinario bronzo romano noto in
tutto il mondo, simbolo della nostra città e di cui il nostro
Club si onora di portare il nome.
Guidate nella visita dalla preparatissima e coinvolgente Dott.ssa Elena Frosio, abbiamo
potuto ammirare i resti del Santuario repubblicano con gli affreschi del I secolo a.C.
                      rimasti magnificamente conservati per poi entrare nell’area che fu
                      un tempo occupata dal Capitolium, all’interno del quale, dopo due
                      anni di restauri presso l’Opificio delle Pietre dure di Firenze, è
                      stata ricollocata la statua della Vittoria alata con il particolare
                      allestimento progettato dall’Architetto Juan Navarro Baldeweg. La
                      visita all’attiguo Teatro romano ha poi concluso il nostro itinerario
                      al termine del quale ci siamo intrattenute in un piacevole
                      momento conviviale per un aperitivo che ci ha permesso di
                      ritrovarci insieme in amicizia e di progettare nuovi incontri per
                      conoscere o riscoprire insieme i luoghi più belli della nostra città.
                                                                                          36
L’ECO DEL DISTRETTO

                          INNER WHEEL CLUB CASALMAGGIORE

                          PRESIDENTE: CHIARA ACQUARONI CHIZZINI
                         ADDETTA STAMPA: GIOVANNA TIRANTI VOLPI

                         LA PERSONA, PRIMA DI TUTTO. SEMPRE!

Sabato 26 marzo il Club ha ospitato il Dr. Vittorio Franciosi, Dirigente presso l’Oncologia
dell’Azienda Ospedaliera di Parma e Rappresentante presso la Società Europea di
Oncologia per l’integrazione dell’Oncologia e le Cure Palliative, per fare chiarezza su
quelle che si possono chiamare “decisioni difficili alla fine della Vita”.
Partendo da alcuni casi clinici, ha puntualizzato come in ogni intervento terapeutico si
debba inizialmente “osservare, ascoltare, rispettare la testimonianza dei pazienti,
piuttosto che seguire ragionamenti teorici”. La PERSONA, prima di tutto. SEMPRE!
Ha illustrato cosa è lecito fare oggi in Italia relativamente alla Terapia del Dolore e alle
Cure Palliative che mirano a migliorare il più possibile la qualità della vita di persone
colpite da gravi malattie, comprendendo tutti gli ambiti (fisico, psicologico, sociale)
unitamente a quello familiare; ha poi chiarito i
concetti di Accanimento Terapeutico, Disposizioni
Anticipate di Trattamento, Pianificazione Condivisa
delle Cure e in fine la profonda differenza tra
Sedazione Palliativa ed Eutanasia. Proprio su
quest’ultimo argomento, oggi così attuale, il
relatore, con un tratto profondamente umano,
rispettoso della libertà individuale ma senza
abbandonare il principio del valore assoluto della
vita quale bene indisponibile, ci ha illustrato i
contenuti essenziale del Disegno di Legge approdato
in Senato e i rischi a cui la nostra società si
esporrebbe qualora diventasse legge. La qualità
della vita del singolo è migliore se si sente amato e
può amare anche in presenza di gravi patologie.
“C’È UNA SOLA FELICITÀ NELLA VITA: AMARE ED ESSERE AMATI”.
L’uditorio molto attento e interessato ha apprezzato la relazione del Dr. Franciosi con il
quale i presenti si sono poi confrontati. La serata è proseguita con la consegna al
rappresentante dell’Associazione Amici dell’Ospedale Oglio – Po, Dr. Claudio Toscani, del
contributo che il Club dispone ogni anno a supporto dell’opera che l’associazione svolge
a favore dell’ospedale locale, quest’anno destinato all’acquisto di un ecografo portatile.

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L’ECO DEL DISTRETTO

            INNER WHEEL CLUB CONEGLIANO – VITTORIO VENETO (C.A.R.F.)

                   PRESIDENTE: PAOLA MARIA MORONI STENGHEN POLLASTRI
                       ADDETTA STAMPA: EMANUELA CESCON TAGLIONI

                                 AMICHE PER LA PELLE
                            TEATRO DINA ORSI DI CONEGLIANO

                       È stata una gioia organizzare insieme al
                       Comune di Conegliano una serata
                       musicale leggera e divertente, in onore
                       della donna, a sostegno di “Amiche Per La
                       Pelle”. È un’associazione di donne per le
                       donne per la prevenzione del tumore alla
                       mammella e l’umanizzazione delle cure.
                       Accompagnando e assistendo le persone non solo durante il
                       percorso terapeutico, ma anche dopo la sua conclusione, tende a
                       garantire il pieno recupero fisico e psichico della persona.
Sono donne che hanno provato sulla loro pelle i segni della
malattia e delle terapie e che hanno ben chiara l’importanza
del sapersi prendere cura di sé e del pieno significato di
“essere donna”.
Il progetto di “coccole e bellezza” attivo nella ULSS2 della
Marca trevigiana le vede volontarie nell’aiutare le donne a
ritrovare la propria immagine e a vivere la femminilità in
armonia.
Carlo Colombo al pianoforte ci ha raccontato LA DONNA attraverso canzoni in cui si
elogia la figura femminile e si esprimono gli affetti più profondi e i sentimenti più diversi
come la paura, la solitudine, il senso di incompletezza e la dipendenza dall’uomo.

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L’ECO DEL DISTRETTO

                           INNER WHEEL CLUB CREMA (C.A.R.F.)

                            PRESIDENTE: PAOLA DI MARTINO BRUSA
                            ADDETTA STAMPA: MARIA LUISA BRAGUTI

SERATA CONVIVIALE PRESENTAZIONE DEL LIBRO “IL MISTERO DELLA PITTRICE RIBELLE”

Piacevole serata conviviale, presso la nostra sede “Il Ridottino” il 16
marzo, per la presentazione del libro della scrittrice cremasca Chiara
Montani. Laureata in architettura, specializzata in arte terapia, ha
condotto per anni laboratori sul potere terapeutico dell’arte. Approda nel
mondo della grande editoria con Il mistero della pittrice ribelle, un thriller
storico ambientato nella Firenze quattrocentesca che ha come
protagonisti Piero della Francesca e una giovane donna di nome Lavinia,
che in un mondo tutto al maschile coltiva il sogno proibito di dedicarsi alla pittura.
Di questo romanzo, uscito nel gennaio 2021, è appena stata pubblicata l’edizione
francese, a fine marzo uscirà l’audiolibro, mentre il 7 giugno è prevista la pubblicazione
di un nuovo episodio dalla trama completamente diversa, che avrà come protagonisti gli
stessi personaggi. “L’idea di questo libro” spiega l’autrice “nasce dalla mia passione per
l’arte, dalla meraviglia che provo di fronte alla creazione artistica, a questa si aggiunge la
fascinazione per Firenze del Rinascimento e per i racconti del mistero”. Da qui la decisione
di mettere in scena il pittore più misterioso del Rinascimento, Piero della Francesca, e la
sua opera più enigmatica, quella Flagellazione di Cristo attorno alla quale si sviluppa
l’intreccio del romanzo, con un misterioso omicidio nel quale Pietro e il suo maestro si
trovano coinvolti. E il personaggio della pittrice ribelle: “Lavinia” spiega ancora la
scrittrice “è la voce narrante del romanzo, un personaggio di invenzione che ho
                       immaginato apprendesse i segreti della pittura nella bottega dello
                       zio; mi piaceva fosse una voce femminile a raccontare un periodo in
                       cui era inconcepibile che una donna si dedicasse all’arte. È un
                       omaggio a molte pioniere del tempo, questa pioniera dell’arte che
                       pagato con la solitudine, l’emarginazione, e infine l’oblio, il prezzo di
                       una storia dell’arte sempre raccontata dagli uomini”. La scrittrice,
                       sollecitata dalla Presidente Paola, ci parla anche dell’arte terapia.
                       L’arte terapia nasce dall’incontro e integrazione tra il mondo
                       dell’arte e il mondo della psicoanalisi. La sua specialità risiede
                      nell’utilizzo dei materiali pittorici e scultorei quali mezzi per dare
forma, colore e voci vissuti e renderli suscettibili di trasformazioni. In arte terapia,
linguaggio per immagini e linguaggio verbale sono come due fili
che si intrecciano. L’approccio psicodinamico dà rilevanza al
processo creativo quale mezzo per lavorare sulla relazione tra
sé e il proprio mondo interiore e sulla relazione tra sé e il mondo
esterno. L’arte terapia è rivolta a persone di tutte le età che
stanno vivendo o hanno vissuto un’esperienza di malattia, di
trauma o stanno subendo trattamenti medici invasivi.
La serata si è conclusa festeggiando i novantadue anni del socio
onorario Carlo con un brindisi ed una buonissima torta.
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