Educare giocando - Cesvi Onlus

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Educare giocando - Cesvi Onlus
Kit didattico
   sulla sostenibilità
creato dagli studenti
    per altri studenti
                     Educare
                     giocando
Educare giocando - Cesvi Onlus
Educare giocando - Cesvi Onlus
Educare
giocando
    Kit didattico
    sulla sostenibilità
    creato dagli studenti
    per altri studenti
Educare giocando - Cesvi Onlus
Autori
    Caterina Agnelli, Chiara Antenozio,
    Elisa Bellantoni, Cecilia Bello, Caterina Bonzi,
    Matteo Brambilla, Paolo Carnevale Baraglia,
    Alexandra Dancs, Irene Dri, Federico Evangelista,
    Alessia Francese, Nicolò Garini,
    Rosastella Guida, Matilde Lorenzetti,
    Riccardo Lucchese, Valeria Manna,
    Camilla Muritti, Irene Pallavera, Gaia Preite,
    Federica Pugliese, Thomas Sanyas,
    Stefania Tanzariello, Mariana Vasylkova,
    Marta Votta.

    Coordinamento editoriale e revisione
    Teresa Pietravalle, Valentina Prati,
    Arianna Previdi.

    Grafica e impaginazione
    New Target Agency
    Bergamo

    Questa pubblicazione è stata realizzata
    con il contributo dell'Agenzia Italiana per la
    Cooperazione allo Sviluppo.
    I contenuti sono di esclusiva responsabilità di
    Cesvi Fondazione Onlus e non rappresentano
    necessariamente il punto di vista dell’Agenzia.

    Cesvi Fondazione Onlus
    Via Broseta 68/a,
    24128 Bergamo, Italia
    Tel. +39 035 2058058
    Fax +39 035 260958
    cesvi@cesvi.org

    Questa pubblicazione è disponibile
    per il download sul sito
    www.cesvi.org

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Educare giocando - Cesvi Onlus
INTRODUZIONE                                    4
sommario
           Il progetto educativo                           4
           Il progetto Agente0011                          5
           Note metodologiche                              6

           ROMPERE IL GHIACCIO: GIOCHI DI CONOSCENZA        7
           Nomi e gesti
           La carta d’identità
                                                            8
                                                            9
                                                                A
           Indovina chi                                     9
           Che animale sei?                                10
           Fammi un complimento                            10

           EDUCARE LE GIOVANI MENTI IN AMBITO AMBIENTALE   11

           Educazione ambientale                           12
                                                                B
           Il puzzle della mia giornata                    12
           Il parco ideale                                 13
           Il viaggio del semino di grano                  13
           Dal bosco alla classe                           15

           La gestione dell’acqua                          16
           La democrazia dell’acqua                        16
           Goccia a goccia                                 17

           La raccolta differenziata                       18
           I quattro cantoni                               18
           Il quiz del cittadino responsabile              19
           Impara la differenza                            19

           Riciclo creativo                                20
           Raccontami una storia                           20
           Se fossi…                                       21

           L’EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITÀ SOCIALE         22
           L’unione fa la forza
           Cantiamo insieme
                                                           23
                                                           23
                                                                C
           La città arcobaleno                             24

           APPROFONDIMENTI                                 26

           COMMENTI E TESTIMONIANZE                        31

                                                                    3
Educare giocando - Cesvi Onlus
IL PROGETTO EDUCATIVO
                                         Il presente kit didattico raccoglie i laboratori che gli studenti della classe 4C del
                                         Liceo delle Scienze Umane Virgilio di Milano (anno scolastico 2017-2018) hanno
                                         redatto per educare gli alunni delle scuole primarie sui temi dell’Agenda 2030
                                         delle Nazioni Unite.
                                         È essenziale far capire alle generazioni di domani che, prendendosi cura
                                         insieme dell’ambiente e della propria comunità, si è più forti e che, per far sì
                                         che la speranza di un futuro migliore sia realizzabile, è necessario perseguire
    Cesvi è un’organizzazione            l’integrazione e tenere sempre in conto la sostenibilità delle nostre azioni. In
    umanitaria italiana laica e          virtù di queste considerazioni, gli studenti del Liceo Virgilio si sono impegnati
    indipendente, fondata nel 1985       a creare diverse tipologie di attività che avessero come obiettivo quello di
    a Bergamo, che opera in tutti i      far comprendere ai bambini, attraverso il gioco, un concetto complesso
    continenti per affrontare ogni
                                         come quello della sostenibilità, declinata nelle due accezioni di sostenibilità
    tipo di emergenza e ricostruire
    la società civile dopo guerre e      ambientale e sostenibilità sociale.
    calamità. Realizza progetti di       Questo kit è stato realizzato all’interno di un percorso di formazione sui temi
    lotta alla povertà e iniziative di   dello sviluppo sostenibile e dell’educazione alla sostenibilità a cura di Cesvi,
    sviluppo sostenibile, facendo
                                         al termine del quale gli studenti hanno progettato dei laboratori ludico-didatti-
    leva sulle risorse locali e sulla
    mobilitazione delle popolazioni
                                         ci che potessero educare i più piccoli al rispetto dell’ambiente e al tema dell’in-
    beneficiarie. In Italia ed Europa,   clusione sociale attraverso il gioco. Al fine di calibrare la difficoltà delle attività
    Cesvi realizza iniziative di         proposte sulla base delle competenze dei bambini di diversa età, è stata indi-
    sensibilizzazione ed educazione      cata volta per volta la fascia d’età destinataria. Una volta progettati i laboratori,
    sui temi della sicurezza             gli studenti della 4C del Liceo Virgilio li hanno portati nelle classi, realizzando
    alimentare e dello sviluppo
                                         le attività insieme ai bambini della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo di
    sostenibile.
                                         via Palmieri di Milano.
                                                                                                Promuovere il senso di
                     6/7                  10                         10                         gruppo e aumentare la
                     anni                 minuti                     minuti                     confidenza fra i compagni
                                                                                                di classe

                                                                   ciascun bambino, con l’intento di far comprendere
                                                                   che, pur avendo ognuno le proprie peculiarità e
                                                                   la propria individualità, insieme si è più forti e le
                                                                   diverse caratteristiche di ognuno non possono far
                                                                   altro che arricchire il gruppo.

    “Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco”. Confucio.

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Educare giocando - Cesvi Onlus
NOMI
IL   E GESTI AGENTE0011
   PROGETTO
                                                                                                                 Far emergere le affinità e
                                                                             Fogli di carta,
        POVERTÀ6/10                   FAME 30                        SALUTE Ematite,         ISTRUZIONE          promuovere   una migliore
                                                                                                                        UGUAGLIANZA

                                                                                                                                                    INTRODUZIONE
        ZERO anni                     ZERO minuti                    BENESSERE               DI QUALITÀ          conoscenza
                                                                                                                        DI GENEREpropri
                                                                                                                             dei
                                                                             pennarelli
                                                                                                                 compagni di classe

ETÀ: 6/7 ANNI                                                               quell’oggetto.
Ogni bambino si presenterà a tutta la classe                     ETÀ: 8/10 ANNI
        ACQUA PULITA            ENERGIA PULITA           LAVORO DIGNITOSO          INDUSTRIA               RIDURRE LE
dicendo     il proprio
        E IGIENE       nome,  un’attività  che
                                E ACCESSIBILE   gli piace        All’inizio dell’attività
                                                         E CRESCITA                        sarà il gruppo classe
                                                                                   INNOVAZIONE                     stesso a
                                                                                                           DISUGUAGLIANZE
fare, il suo sport e il suo colore preferito. Quando     ECONOMICA
                                                                 stabilire quali Esono
                                                                                     INFRASTRUTTURE
                                                                                          le domande e le informazioni
possibile, l’educatore o l’insegnante sottolineerà               che ritiene necessarie per imparare a conoscere
le eventuali somiglianze con le presentazioni degli              l’altro. In seguito, ciascun bambino risponderà
altri compagni di classe. Successivamente, a ogni                a queste domande su una scheda personale,
bambino verrà chiesto di disegnare su un foglio                  compilando in questo modo la propria “carta
di carta il proprio autoritratto (“questo sono io”),             d’identità”. Al termine dell’attività, l’educatore     farà
        CITTÀ E COMUNITÀ                                                                                   CONSUMO
scrivendo      accanto
        SOSTENIBILI    il proprio nome.   In  alternativa,       presentare    a  ciascun   alunno,   a turno, la propria
                                                                                                           E PRODUZIONE
al posto del proprio autoritratto, a ogni bambino
potrà essere chiesto precedentemente di                     GLI OBIETTIVI                                  RESPONSABILI
                                                                 carta d’identità davanti a tutta la classe,      invitando
                                                                 a individuare le affinità e gli eventuali elementi in
portare a scuola un oggetto che lo rappresenta,
chiedendogli di motivare davanti ai propri
                                                            di Sviluppo Sostenibile
                                                                 comune fra il bambino che si è presentato e altri
                                                                 compagni di classe.
compagni di classe come mai abbia scelto proprio

        AGIRE                         LA VITA                        LA VITA                   PACE, GIUSTIZIA            PARTNERSHIP
        PER IL CLIMA                  SOTT'ACQUA                     SULLA TERRA               E ISTITUZIONI              PER GLI OBIETTIVI

NOMI E GESTI
                                                                                               FORTI

                                                                                                                 Far emergere le affinità e
                                                                            Fogli di carta,
                   6/10                       30                                                                 promuovere una migliore
                                                                            matite,
                   anni                       minuti                                                             conoscenza dei propri
                                                                            pennarelli
Questo kit didattico è realizzato nell’ambito del progetto                  frique. Il compito di Agente0011     compagni
                                                                                                                     è quello didipromuovere
                                                                                                                                   classe
Agente0011 – gli studenti delle scuole italiane si attivano sul             la sensibilizzazione e la comprensione critica dei temi
territorio per città più sostenibili e inclusive (SDG11) e per              dello sviluppo sostenibile in linea con l’Agenda 2030 del-
un’Italia più responsabile verso l’Agenda 2030 co-finanzia-                 le Nazioni Unite, rafforzando la consapevolezza di stu-
ETÀ:
to     6/7 ANNIItaliana per la Cooperazione allo Svilup-
   dall’Agenzia                                                              quell’oggetto.
                                                                            denti   e cittadini sul proprio ruolo attivo per contribuire a
po  (AICS).
Ogni bambino   Il progetto     unisce diverse
                       si presenterà      a tutta  realtà   del mondo
                                                      la classe             raggiungere
                                                                             ETÀ: 8/10 ANNI   i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile che
associativo,
dicendo           formativo
             il proprio        e privato
                            nome,          nella promozione
                                      un’attività     che gli piace delle   riguardano tutte le dimensioni della vita umana e del
                                                                             All’inizio dell’attività sarà il gruppo classe stesso a
tematiche
fare,  il suodello    sviluppo
                  sport   e il suosostenibile      attraverso
                                     colore preferito.           un per-
                                                              Quando        Pianeta e che dovranno essere raggiunti da tutti i paesi
                                                                             stabilire quali sono le domande e le informazioni
corso innovativo
possibile,              di didattica
                l’educatore            digitale e co-progettazione
                                 o l’insegnante        sottolineerà         del mondo entro il 2030. Protagonisti del progetto sono
                                                                             che ritiene necessarie per imparare a conoscere
territoriale     in sei  città  italiane  nel
le eventuali somiglianze con le presentazioni  corso      dell’annualità
                                                                   degli    i giovani, gli Agenti0011, agenti speciali del cambiamen-
                                                                             l’altro. In seguito, ciascun bambino risponderà
2017-2018.
altri compagni    La rete   del partenariato
                       di classe.                  vede protagonisti
                                     Successivamente,           a ogni      to  che, a partire
                                                                             a queste     domande   dal proprio
                                                                                                         su unaterritorio    di riferimento, si
                                                                                                                  scheda personale,
ActionAid, verrà
bambino         Amref,chiesto
                          ASviS –diAlleanza
                                       disegnare Italiana
                                                       su unper   lo Svi-
                                                               foglio       fanno    portavoce     dell’urgenza
                                                                             compilando in questo modo la propriadi frenare   lo sviluppo
                                                                                                                                    “carta inso-
luppo
di carta Sostenibile,
            il proprioCesvi,       La Fabbrica,
                           autoritratto     (“questoCittadinanzattiva
                                                           sono io”),       stenibile   e  promotori     di proposte   sostenibili
                                                                             d’identità”. Al termine dell’attività, l’educatore      e inclusive
                                                                                                                                            farà
e VIS – Volontariato
scrivendo        accanto Internazionale
                            il proprio nome.  per In  lo alternativa,
                                                         Sviluppo, con      per   le loro  città,  rappresentando     così dei
                                                                             presentare a ciascun alunno, a turno, la propria    modelli  di cit-
la posto
al collaborazione
             del proprio del Ministero     dell’Istruzione,
                               autoritratto,     a ogni bambino dell’Uni-   tadini    attivi e consapevoli
                                                                             carta d’identità        davanti aper   tutto
                                                                                                                tutta     il Paese.invitando
                                                                                                                       la classe,     Nella città
versitàessere
potrà     e della Ricerca
                    chiesto(MIUR).      Sul territorio collaborano,
                                precedentemente            di               di  Milano,   il progetto   Agente0011     è stato   coordinato
                                                                             a individuare le affinità e gli eventuali elementi in            da
inoltre, laaSapienza
portare        scuola un   Università
                               oggettodicheRoma,     l’Università degli
                                               lo rappresenta,              Cesvi,   con   la  collaborazione  nelle  attività
                                                                             comune fra il bambino che si è presentato e altri  in classe di Co-    Edu
Studi  di  Torino,    l’Università    Cattolica
chiedendogli di motivare davanti ai propri        del   Sacro Cuore di      operativa
                                                                             compagniSociale         Pandora, e ha goduto del patrocinio
                                                                                             di classe.                                             care
Milano, l’Università
compagni         di classe Orientale
                              come mai  di Napoli
                                            abbia esceltoTam Tam     d’A-
                                                                proprio     del Comune e del Municipio 3 di Milano.
                                                                                                                                                    gio
                                                                                                                                                    can
                                                                                                                                                    do

                                                                                                                                                    5
Educare giocando - Cesvi Onlus
NOTE METODOLOGICHE
    L’anno della quarta, nell’indirizzo di Scienze Umane del      Nel primo quadrimestre, dunque, ci siamo dedicati a
    nostro Istituto, propone, tra le esperienze formative più     conoscere sotto vari profili il tema dell’anno, la sosteni-
    attese, lo stage di due settimane presso un ente o, più       bilità, attraverso letture di documenti, lezioni frontali,
    spesso, una scuola primaria. Per la prima volta dall’inizio   lavori di gruppo e una ricca serie di incontri con realtà
    del liceo gli studenti incontrano per un periodo di tempo     del terzo settore che operano sul territorio in ambito
    continuativo, anche se non lungo, una delle realtà nelle      educativo, ambientale e di solidarietà. A questa fase
    quali potrebbero un giorno trovarsi ad operare.               è seguita quella della progettazione di laboratori sui
    Da qualche anno, il Dipartimento di Materia propone           temi della sostenibilità ambientale e sociale da realiz-
    progetti di stage che non si limitano alla semplice osser-    zare presso l’Istituto Comprensivo di via Palmieri, pre-
    vazione e registrazione di strategie e tecniche didattiche,   sidio educativo vivace e coraggioso, che ci ha accolto
    ma che puntano a un intervento attivo dei ragazzi nel-        e accompagnato in questa importante esperienza. Gli
    la realtà in cui si trovano a fare esperienza. La finalità    studenti, divisi in 6 gruppi, hanno lavorato a scuola e a
    di questo approccio, oltre a quella di sperimentare sul       casa in modo creativo e del tutto autonomo, sottopo-
    campo teorie e metodi che sono oggetto di studio nelle        nendo periodicamente al vaglio critico dei compagni,
    discipline pedagogiche e psicologiche, è anche quella di      della sottoscritta e dei referenti Cesvi e Cooperativa
    progettare attività ludico-didattiche per veicolare impor-    Sociale Pandora lo stato dei lavori.
    tanti contenuti di valore formativo e culturale a bambi-      Nella seconda parte dell’anno, nel mese di marzo, gli
    ni della scuola primaria. Tali finalità, inoltre, sarebbero   studenti hanno proposto e realizzato i laboratori con i
    di per sé poco significative se non si accompagnassero        bambini e le insegnanti dell’Istituto Comprensivo di via
    a una fondamentale presa di coscienza, da parte degli         Palmieri, dalla classe prima alla quinta. Fondamentali
    alunni, delle proprie caratteristiche e dei propri progetti   sono state la generosità, l’esperienza professionale e
    per il futuro; uno degli scopi fondamentali della scuola è    l’apertura della Dirigente Scolastica prof.ssa Paola Tiro-
    infatti l’acquisizione dell’autoconsapevolezza, elemento      ne, delle maestre e dei maestri della scuola. In partico-
    base per diventare cittadini partecipi e critici.             lare ringrazio a nome di tutta la classe le maestre Giusy
    Il progetto Agente0011 per l’a.s. 2017-2018 ha offerto        Tinaglia e Angela Bonvini, insieme al maestro Mario
    agli studenti (24 alunne e alunni della 4C del Liceo Virgi-   Atria. Essi fanno ormai parte degli incontri importan-
    lio di Milano) e alla sottoscritta docente di scienze uma-    ti per la crescita umana e culturale delle ragazze e dei
    ne un’occasione preziosa di acquisizione di conoscenza        ragazzi della 4C e della sottoscritta vecchia insegnante.
    e competenze e, soprattutto per me, di aggiornamento          Il risultato “tangibile” di questa esperienza è nelle pa-
    didattico. L’argomento sul quale la classe ha lavorato è      gine che seguono. Ve le proponiamo con umiltà, con-
    quello della sostenibilità sociale e ambientale, un tema      sapevoli che molto ancora ci sarebbe da migliorare e
    difficile e complesso che ha richiesto, a partire dal mese    soprattutto inventare, ma, credeteci, il nostro motto è
    di ottobre, numerose ore di formazione per conoscere          stato, “del nostro meglio!”.
    e approfondire il concetto di sostenibilità in una serie di
    sue declinazioni. È infatti epistemologicamente infonda-
    to e didatticamente inefficace promuovere competenze          Paola Feltrin
    attraverso l’esperienza diretta senza una solida base di      Docente di Scienze Umane,
    conoscenze e di rielaborazione concettuale.                   referente del percorso educativo realizzato nella classe

6
Educare giocando - Cesvi Onlus
ROMPERE                                                                                           A
IL GHIACCIO: GIOCHI
DI CONOSCENZA

Il gioco di conoscenza è un’attività tanto
semplice quanto importante per “rompe-
re il ghiaccio”, permettendo ai bambini di
abbattere la diffidenza nei confronti dell’e-
ducatore e aiutando, soprattutto, quelli più
timidi a inserirsi nel contesto di lavoro col-
lettivo. L’obiettivo dei giochi di conoscenza
è, quindi, quello di favorire la conoscenza      laborazione. Per lo svolgimento delle atti-
e la confidenza tra l’educatore e i bambini,     vità collettive è importante, infatti, mettere
nonché di approfondire quella solitamente        subito a proprio agio i partecipanti e creare
preesistente tra i bambini stessi, ricreando     una situazione che favorisca un impatto po-
così il gruppo e instaurando un clima di col-    sitivo sui bambini.

                                                                                                  Edu
                                                                                                  care
                                                                                                  gio
                                                                                                  can
                                                                                                  do

                                                                                                  7
Educare giocando - Cesvi Onlus
NOMI E GESTI

                                                                    Promuovere il senso di
               6/7                   10                             gruppo e aumentare la
                                                          Nessuno
               anni                  minuti                         confidenza fra i compagni
                                                                    di classe

    I bambini verranno fatti sedere in cerchio e a cia-
    scuno, uno per volta, verrà chiesto di dire il proprio
    nome e di compiere un gesto con una o più parti
    del corpo.
    Nome e gesto verranno ripetuti da tutto il gruppo
    classe dopo la presentazione di ciascun bambino,
    con l’intento di far comprendere che, pur avendo
    ciascuno le proprie peculiarità e la propria indivi-
    dualità, insieme si è più forti e le diverse caratteri-
    stiche di ognuno non possono far altro che arricchi-
    re il gruppo.

8
LA CARTA D'IDENTITÀ                                                                                                           A
                                                                             Far emergere le affinità e
                                                   Fogli di carta,

                                                                                                                    ROMPERE IL GHIACCIO: GIOCHI DI CONOSCENZA
           6/10               30                                             promuovere una migliore
                                                   matite,
           anni               minuti                                         conoscenza dei propri
                                                   pennarelli
                                                                             compagni di classe

ETÀ: 6/7 ANNI                                             ETÀ: 8/10 ANNI
Ogni bambino si presenterà a tutta la classe dicen-       All’inizio dell’attività sarà il gruppo classe stesso a
do il proprio nome, un’attività che gli piace fare, il    stabilire quali sono le domande e le informazioni
suo sport e il suo colore preferito.                      che ritiene necessarie per imparare a conoscere
Quando possibile, l’educatore o l’insegnante sotto-       l’altro.
lineerà le eventuali somiglianze con le presentazio-      In seguito, ciascun bambino risponderà a queste
ni degli altri compagni di classe. Successivamente,       domande su una scheda personale, compilando in
a ogni bambino verrà chiesto di disegnare su un           questo modo la propria “carta d’identità”.
foglio di carta il proprio autoritratto (“questo sono     Al termine dell’attività, l’educatore farà presentare
io”), scrivendo accanto il proprio nome.                  a ciascun alunno, a turno, la propria carta d’identi-
In alternativa, al posto del proprio autoritratto,        tà davanti a tutta la classe, invitando a individuare
a ogni bambino potrà essere chiesto preceden-             le affinità e gli eventuali elementi in comune fra il
temente di portare a scuola un oggetto che lo             bambino che si è presentato e altri compagni di
rappresenta, chiedendogli di motivare davanti ai          classe.
propri compagni di classe come mai abbia scelto
proprio quell’oggetto.

INDOVINA CHI
                                                                             Far emergere le affinità e
                                                   Cartoncini,
           8/10               30                                             promuovere una migliore
                                                   matite,
           anni               minuti                                         conoscenza dei propri
                                                   pennarelli
                                                                             compagni di classe

A ogni bambino verrà consegnato un cartoncino
sul quale dovrà scrivere cosa gli piace fare nel tem-
po libero e cosa non gli piace fare.
Tutti i cartoncini verranno raccolti in una busta o
in un cesto e, estratti poi casualmente, verranno
letti davanti a tutta la classe chiedendo ai bambini
a quale compagno, secondo loro, appartiene il car-
toncino estratto.
In questo modo, agli alunni potrà capitare di sco-
prire qualche informazione in più sui propri com-
pagni di classe di cui non erano a conoscenza.
                                                                                                                    Edu
                                                                                                                    care
                                                                                                                    gio
                                                                                                                    can
                                                                                                                    do

                                                                                                                    9
CHE ANIMALE SEI?

                                                           Fogli di carta,                 Far emergere le
                8/10                40                     cartoncini, matite,             affinità e valorizzare
                anni                minuti                 pennarelli, pastelli            le peculiarità
                                                           a cera, colla stick             individuali

     A ciascun bambino verrà chiesto di disegnare l’ani-            disegnare e di scrivere, tutti i disegni verranno messi
     male che sente più affine a sé e di elencare, scriven-         vicini e condivisi con tutta la classe, indentificando
     dole, le caratteristiche che sente di avere in comune          quali sono quelle caratteristiche comuni a più ani-
     con quello. Quando ogni bambino avrà terminato di              mali e quali le caratteristiche proprie di uno solo.

     FAMMI UN COMPLIMENTO
                                                                                           Ricomporre i
                8/10                  20                        Fogli di carta,
                                                                                           conflitti e rafforzare
                anni                  minuti                    penne
                                                                                           il gruppo classe

     A ogni bambino verrà chiesto di scrivere su un fo-           verranno raccolti in una busta e, successivamente,
     glietto un complimento da rivolgere a un suo com-            letti ad alta voce davanti a tutta la classe sfidando
     pagno di classe, precedentemente assegnatogli                i bambini a riconoscere chi possa essere il desti-
     dall’educatore o dall’insegnante.                            natario di ciascun complimento. In questo modo,
     Il destinatario del complimento verrà scritto sul bi-        anche gli alunni meno popolari all’interno della
     gliettino, ma non dovrà essere svelato. Al termine           classe verranno valorizzati e rivalutati agli occhi dei
     della fase di scrittura, tutti i fogli con i complimenti     compagni.

10
EDUCARE LE GIOVANI
MENTI IN AMBITO                                                                                  B
AMBIENTALE

Il concetto di sostenibilità ambientale na-
sce tra gli anni ‘70 e ‘80, quando a livello
mondiale si inizia a prendere coscienza
della necessità di cambiare il modello di
sviluppo globale. La sostenibilità ambien-
tale, nata poco più che come una corren-
te di pensiero, si configura oggi come una
vera e propria necessità, trovandoci a do-
ver soddisfare i bisogni del presente senza      devono essere consapevoli delle conse-
intaccare eccessivamente le risorse a no-        guenze delle loro azioni sull’ambiente.
stra disposizione e senza compromettere          Per riuscire a trasmettere efficacemente
la possibilità, per le generazioni future, di    questo messaggio ai bambini, bisogna ri-
poter soddisfare a loro volta i propri bi-       manere legati al loro vissuto evitando di
sogni. La sostenibilità ambientale pone          utilizzare concetti troppo astratti e di dare
quindi al centro la tutela del territorio, as-   per scontate le loro conoscenze, coinvol-
sicurandone il rinnovamento delle risorse        gendoli in attività alla loro portata e ren-
naturali e del patrimonio, e mira a svilup-      dendoli soggetti attivi.
pare una cultura di impegno solidale ed          Il tema della sostenibilità ambientale ver-
etico.                                           rà di seguito ulteriormente suddiviso in
È fondamentale sensibilizzare i bambini          tematiche chiave: educazione ambientale,
alla sostenibilità ambientale perché, tro-       gestione dell’acqua, raccolta differenziata
vandosi a essere la generazione futura,          e riciclo creativo.
EDUCAZIONE AMBIENTALE

     L’educazione ambientale è un’espressione usata spesso per indicare l’insegnamento, all’interno del sistema
     scolastico, al rispetto dell’ambiente, con l’obiettivo di educare le giovani generazioni a un comportamento
     responsabile che non alteri l’equilibrio naturale degli ecosistemi. In Italia si è rivelato fondamentale il raf-
     forzamento della collaborazione fra il Ministero dell’Ambiente e quello dell’Istruzione, che nel 2016 hanno
     firmato un protocollo d’intesa sull’educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile nelle scuole.

     IL PUZZLE DELLA MIA GIORNATA
                                        Disegni da                     Riflettere sulla sostenibilità delle
                6/7                     colorare,                      proprie azioni quotidiane per
                anni                    pennarelli,                    correggerle e ridurre sprechi e
                                        matite                         inquinamento

     Alla classe verranno proposte delle immagini da co-       di colorare solamente quelle che illustrano degli at-
     lorare, scaricabili agli indirizzi web riportati sotto,   teggiamenti corretti.
     dove sono rappresentate azioni corrette e azioni          L’educatore, al termine dell’attività, stimolerà una
     scorrette dal punto di vista del rispetto dell’ambien-    riflessione su quanto anche le semplici azioni quoti-
     te e dell’educazione alla sostenibilità ambientale.       diane possano avere ricadute positive sull’ambiente:
     www.midisegni.it/scuola/azioni_quotidiane.shtml           non buttare le cartacce, chiudere il rubinetto quan-
     www.midisegni.it/disegni/progetto_acqua.shtml             do ci si sta lavando i denti o insaponando sotto la
     www.midisegni.it/disegni/rifiuti.shtml                    doccia, ridurre il più possibile l’uso dell’automobile o
     Queste immagini, tuttavia, verranno presentate            condividerla con chi fa il nostro stesso tragitto, predi-
     frammentate, tagliate in più pezzi come se si trattas-    ligere la bicicletta all’automobile, fare attenzione alla
     se di un puzzle. Ai bambini verrà chiesto di ricostru-    raccolta differenziata e riciclare quando possibile,
     ire le immagini originali e, dopo averle commentate,      comprare prodotti alimentari locali e di stagione.

12
IL PARCO IDEALE                                                                                                                     B
                                Fogli di carta, pennarelli,
                                                                            Educare al rispetto
                                matite, pastelli a cera,
           6/7                                                              dell’ambiente e riflettere

                                                                                                                         EDUCARE LE GIOVANI MENTI IN AMBITO AMBIENTALE
                                pezzi di plastica, carta
           anni                                                             sull’importanza di vivere in un
                                o cartone, foglie, erba,
                                                                            territorio pulito e sostenibile
                                muschio, fiori, colla stick

L’educatore introdurrà l’attività chiedendo ai bam-           Verrà, infine, ripresa la riflessione innescata inizial-
bini se nel tempo libero vanno al parco a gioca-              mente per trarre delle conclusioni che verranno
re, stimolandoli a una riflessione sulla salubrità e          scritte in fondo al cartellone: se l’ambiente in cui
sulla pulizia dell’ambiente in cui giocano e interro-         vivo non è sostenibile e il parco in cui gioco è spor-
gandoli sulle conseguenze che avrebbe sulla loro              co, ne va della mia salute.
salute vivere in un ambiente sporco e degradato.              Un luogo degradato, inoltre, attira altro degrado
Gli alunni verranno quindi invitati a disegnare indi-         e scoraggia la presenza di altri bambini e altre fa-
vidualmente il parco ideale in cui desidererebbero            miglie.
giocare; per realizzare questo scenario, potranno
utilizzare a piacere del materiale della natura rac-
colto nel giardino della scuola. Successivamente,
con il materiale a disposizione, verrà chiesto loro
di disegnare su un altro foglio un parco in cui non
desidererebbero giocare e in cui non si sentireb-
bero al sicuro. Al termine del lavoro, tutti i disegni
dei bambini verranno appesi su un grande cartel-
lone diviso idealmente in due, incollando da un
lato gli scenari positivi e dall’altro quelli negativi.

IL VIAGGIO DEL SEMINO DI GRANO
                                                              Capire l’importanza di consumare
                               Post-it,
           8/10                                               alimenti locali e di stagione,
                               planisfero
           anni                                               riducendo il più possibile il tragitto
                               terrestre
                                                              dal produttore alla tavola

Il laboratorio verrà introdotto dal racconto della            essere ripetuta per altri prodotti alimentari impor-
storia di un seme di grano che, dal Paese in cui vie-         tati da lontano, chiedendo ai bambini quali sono,
ne coltivato, raggiunge le nostre tavole, servendosi          secondo loro, gli alimenti e gli oggetti presenti nel-
della mappa del suo viaggio proposta nella pagina             le loro case che arrivano da molto lontano e quali,
successiva.                                                   invece, secondo loro sono approssimativamente
Al termine della presentazione, sarà possibile ri-            locali.
percorrere insieme ai bambini il viaggio del semino           L’attività verrà, dunque, conclusa con una rifles-
di grano sul planisfero presente in classe, incollan-         sione sulle ricadute in termini di sostenibilità delle
do dei post-it che segnino tappa per tappa il tragit-
to compiuto da questo alimento per arrivare nel
                                                              importazioni di lunga distanza e sull’importanza di
                                                              consumare alimenti il più possibile a km zero e di
                                                                                                                         Edu
nostro Paese. Sui post-it sarà possibile disegnare o          stagione.
                                                                                                                         care
sagomare il seme di grano e la stessa attività potrà
                                                                                                                         gio
                                                                                                                         can
                                                                                                                         do

                                                                                                                         13
IL VIAGGIO DEL GRANO
                               IL GRANO LAVORATO IN ITALIA PROVIENE
                               PRINCIPALMENTE DA PAESI NORDAFRICANI
                               COME MAROCCO, ALGERIA, LIBIA ED EGITTO.
                               Lo sai che la distanza tra Milano e Tunisi
                               è di circa 1000 km?
                               Per andare a Tunisi a piedi s’impiegherebbero
                               220 ore (9 giorni interi di camminata).

                                                   Il mio viaggio inizia in un lontano
         Ciao!
                                                  campo di grano… Durante l’estate il
         Io sono Adriano.
                                                  contadino miete la spiga su cui vivo.
         Sto per affrontare un
                                                 Pazientemente poi, prende tutti noi
         lunghissimo viaggio,
                                                semini e ci mette in grossi sacchi. Carica
         vieni con me?
                                                tutti i sacchi su un grosso camion e ci
                                               saluta sorridente... Da qui inizia il nostro
                                              lunghissimo viaggio.

                    Purtroppo il camion su cui ci
                   troviamo fa tantissimo fumo!
                   Voi sapete dove finiscono
                  tutti questi fumi? Nell’aria! Per
                 essere più precisi nell’atmosfera!                    Ma il mio
                 Purtroppo pero‛ questi fumi                          viaggio non finisce
                rendono difficile la respirazione di                  qui… Io e i miei amici
               tutti gli esseri viventi!                              semini veniamo messi
                                                                     su una grande nave,
                                                                     ma anche questa nave
                                                                     fa tantissimo fumo!

     Finalmente
     noi semini arriviamo in italia! Ora
     verremo trasportati in tutti i vari
     mulini dove ci macineranno!
     Il lungo viaggio dei semini di grano
     purtroppo ha prodotto moltissimo
     fumo danneggiando la nostra
     salute!

                                  COSA POSSIAMO FARE NOI
                                 PER DIMINUIRE QUESTO FUMO
                                    GRIGIO E FASTIDIOSO?
                             Possiamo comprare prodotti coltivati vicino
                              a noi! Così verranno usati meno mezzi di
                                trasporto per farci arrivare la farina
                                e potremmo essere più felici e vivere
                                        in un mondo più pulito!
14
DAL BOSCO ALLA CLASSE                                                                                                          B
                                                             Riflettere sullo spreco della
           8/10                 Cartoncini,                  carta e correggere il proprio

                                                                                                                    EDUCARE LE GIOVANI MENTI IN AMBITO AMBIENTALE
           anni                 forbici                      comportamento per preservare
                                                             le risorse forestali

L’educatore coinvolgerà i bambini in un brain-stor-        l’educatore chiederà alla classe quanti alberi in tut-
ming sull’utilizzo della carta nella nostra vita quo-      to hanno simbolicamente “tagliato” per i loro con-
tidiana, evidenziando che consumiamo la carta              sumi quotidiani e come pensano che sia possibile
anche senza accorgercene (si pensi alle scatole dei        diminuire questo numero.
cereali per la colazione, alle etichette sui baratto-      Dopo averli stimolati a riflettere sulla quantità di
li, ai “fogli di brutta” per scrivere il tema in classe,   alberi che vengono abbattuti ogni anno dall’uomo,
ecc…) e che in Europa il consumo pro-capite an-            con pesanti ricadute anche sull’utilizzo delle risor-
nuale di carta si attesta sui 125 chilogrammi.             se idriche e sulle emissioni di anidride carbonica
In seguito a questa riflessione, chiederà a ciascun        derivanti dal processo di produzione della carta,
alunno quanti fogli di carta pensa di utilizzare           l’educatore darà agli alunni dei suggerimenti per
complessivamente ogni giorno e, in base a questo           ridurre l’utilizzo di carta, scrivendo, per esempio,
numero, gli si daranno degli alberelli di carta pre-       su entrambe le facciate del foglio oppure utiliz-
cedentemente ritagliati seguendo la sagoma pro-            zando fogli stampati solo da un lato e destinati a
posta in questa pagina (un albero ogni due fogli di        essere buttati per scrivere la “brutta” dei temi in
carta utilizzati quotidianamente).                         classe, o ancora preferendo sempre la carta rici-
Dopo aver distribuito gli alberelli a ogni bambino,        clata a quella vergine.

                                                                                                                    Edu
                                                                                                                    care
                                                                                                                    gio
                                                                                                                    can
                                                                                                                    do

                                                                                                                    15
LA GESTIONE DELL’ACQUA
                                                                Tra tutte le risorse naturali, l’acqua è certamente
                                                                la più importante: senza acqua non potrebbe es-
                                                                serci vita. Il 71% del pianeta Terra è ricoperto da
                                                                oceani, mari, fiumi, laghi e a scuola ci viene inse-
                                                                gnato il ciclo dell’acqua, secondo il quale l’acqua,
                                                                una volta evaporata, ritorna sempre sotto forma
                                                                di pioggia e attraverso i fiumi. Per questo motivo le
                                                                risorse idriche ci sembrano illimitate e rinnovabili,
                                                                ma non è così.
                                                                In realtà, la quantità di acqua dolce disponibile per
                                                                tutti gli esseri viventi è solo lo 0,65% e diminuisce
                                                                ogni anno, e si calcola che entro il 2030 le risorse
                                                                idriche a nostra disposizione potrebbero diminui-
                                                                re del 40% (rapporto World Water Development,
                                                                ONU, 2015). Oltre 1 miliardo, inoltre, sono le per-
                                                                sone che nel mondo non hanno accesso all’acqua
                                                                potabile e il 70% delle terre emerse è a rischio de-
                                                                sertificazione.
                                                                L’Italia è al primo posto in Europa per i consumi di
                                                                acqua pro capite e questo dovrebbe farci riflettere
                                                                sulle nostre abitudini quotidiane. È sempre più ur-
                                                                gente, quindi, una gestione responsabile dell’ac-
                                                                qua, per far sì che le risorse idriche disponibili sul
                                                                nostro pianeta non si esauriscano nel giro di pochi
                                                                decenni e che, al tempo stesso, tutta la popolazio-
                                                                ne mondiale possa usufruirne e in egual misura.

     LA DEMOCRAZIA DELL’ACQUA
                                     Due cartelloni,                 Comprendere il valore
                8/10                 foglietti colorati,             dell’acqua e stimolare il
                anni                 colla stick, matite             senso di responsabilità nelle
                                     e pennarelli                    piccole azioni quotidiane

     L’educatore leggerà i 9 principi della democrazia          Successivamente, il secondo cartellone verrà
     dell’acqua tratti dal testo “Le guerre dell’acqua”         idealmente diviso in due: sulla prima metà gli
     dell’attivista e ambientalista indiana Vandana Shiva       alunni disegneranno ed elencheranno le azioni
     e riportati nel capitolo “Approfondimenti” a pag. 26.      quotidiane che richiedono l’utilizzo dell’acqua (fare
     Ispirandosi a questa lettura, l’educatore darà avvio       la doccia, fare il bagno nella vasca, lavarsi i denti,
     a una discussione partecipata sul consumo delle ri-        lavare i piatti, ecc…), mentre nella seconda metà
     sorse idriche e sul valore dell’acqua. Al termine della    elencheranno e disegneranno le buone pratiche
     riflessione, verrà chiesto ai bambini di ideare e dise-    volte alla riduzione del consumo e dello spreco
     gnare un logo, un simbolo per ognuno dei 9 principi,       delle risorse idriche a nostra disposizione.
     ispirandosi alla tabella degli Obiettivi di Sviluppo So-
     stenibile presenti a pag. 5.

16
GOCCIA A GOCCIA                                                                                                              B
                                                                     Riflettere sullo spreco delle
                                Cartoncini su cui
           6/7                                                       risorse idriche e stimolare

                                                                                                                  EDUCARE LE GIOVANI MENTI IN AMBITO AMBIENTALE
                                sono raffigurate
           anni                                                      un cambiamento del
                                delle gocce d’acqua
                                                                     comportamento

Verranno messe a disposizione del gruppo clas-           le persone che non hanno accesso all’acqua, si
se un numero limitato di gocce d’acqua di carta,         consiglia di lasciare fuori un bambino su sette e di
precedentemente ritagliate seguendo la sagoma            calcolare un numero di gocce adatto a soddisfare i
proposta in questa pagina. Verrà stabilito un nu-        bisogni di sei settimi della classe.
mero di gocce necessario per ogni attività svolta        Verrà quindi chiesto a ogni bambino di fare mente
durante il giorno (per esempio, due gocce per la-        locale sulle proprie abitudini quotidiane e di calco-
varsi i denti, quattro gocce per fare la doccia, ecc…)   lare approssimativamente quante gocce d’acqua
e lo si moltiplicherà per il totale dei bambini pre-     usa durante il giorno.
senti in classe (tenendo fuori dal calcolo qualche
                                                         In questo modo, a ogni alunno verrà dato il nume-
bambino). Dal momento che, su una popolazione
                                                         ro di gocce utilizzato quotidianamente, sottraen-
mondiale di 7 miliardi di abitanti, sono 1 miliardo
                                                         dolo dal totale a disposizione della classe. Gli ulti-
                                                         mi bambini non avranno a disposizione neanche
                                                         una goccia d’acqua.
                                                         L’educatore farà seguire, quindi, una discussione
                                                         su quanta acqua tendiamo inconsapevolmente a
                                                         usare e quanta acqua venga sprecata senza un
                                                         reale bisogno, con il fine di suggerire ai bambini
                                                         un comportamento più virtuoso e attento a ridur-
                                                         re gli sprechi.

                                                                                                                  Edu
                                                                                                                  care
                                                                                                                  gio
                                                                                                                  can
                                                                                                                  do

                                                                                                                  17
LA RACCOLTA DIFFERENZIATA
                                                                                    La raccolta differenziata è un siste-
                                                                                    ma di raccolta dei rifiuti che pre-
                                                                                    vede una prima differenziazione,
                                                                                    da parte del cittadino, in base alla
                                                                                    natura e al materiale di cui è costi-
                                                                                    tuito l’oggetto da buttare.
                                                                                    Tutto ciò che può essere riciclato
                                                                                    viene separato dalla cosiddetta
                                                                                    raccolta indifferenziata nella spe-
                                                                                    ranza che possa avere nuova vita,
                                                                                    contribuendo a rallentare il ritmo
                                                                                    di sfruttamento delle risorse e del-
                                                                                    le materie prime a nostra dispo-
                                                                                    sizione e a ridurre il volume della
                                                                                    spazzatura che inquina e sporca il
                                                                                    nostro pianeta; solo nei corsi d’ac-
                                                                                    qua, infatti, sono 2 milioni le ton-
                                                                                    nellate di rifiuti riversate ogni gior-
                                                                                    no in tutto il mondo.

     I QUATTRO CANTONI
                                    Immagini di animali, rifiuti e                  Imparare a fare la raccolta
                                    materiale di scarto (cartacce,                  differenziata e a sentire
                6/7                                                                 l’ambiente circostante
                anni                bucce di banana, bottigliette di
                                    plastica, ecc…), quattro sacchetti              più vicino a sé attraverso
                                    della spazzatura                                l’immedesimazione

     Verrà chiesto innanzitutto ai bambini di identificarsi       temente collocati quattro sacchetti della spazzatura.
     nell’animale a cui si sentono più affini, scegliendo fra     I bambini dovranno fare attenzione a non sporcare,
     le foto e le immagini proposte dall’educatore. Succes-       durante la corsa, il resto del campo con i loro rifiuti
     sivamente, verrà spiegato che i quattro angoli della         e a collocarli nel sacchetto corretto (rifiuti organici,
     palestra rappresentano, per approssimazione, quat-           carta, plastica, indifferenziata).
     tro habitat (savana e deserto, mare e oceano, monta-         Il gruppo che più velocemente avrà terminato la
     gna e foresta, pianura e città) e verrà chiesto loro di      propria raccolta differenziata verrà dichiarato vin-
     raggrupparsi nell’habitat in cui vive l’animale che han-     citore ma, attenzione, la sfida non è finita qui! Al
     no scelto. Una volta raggiunto il proprio angolo della       termine del gioco l’educatore controllerà all’interno
     palestra, tuttavia, i bambini vi troveranno dei rifiuti,     dei sacchetti che la raccolta differenziata sia stata
     precedentemente posizionati dall’educatore, il quale         effettuata correttamente; se troverà un rifiuto nel
     farà riflettere sull’inquinamento degli habitat naturali     sacchetto sbagliato, dichiarerà la sconfitta dell’inte-
     degli animali e sulla distruzione degli ecosistemi.          ro pianeta, revocando la vincita anche al gruppo più
     Per risolvere il problema e ripulire il mondo, rappre-       veloce.
     sentato in questo caso dalla palestra della scuola, i        Questa penalizzazione collettiva verrà motivata
     quattro gruppi dovranno raccogliere un rifiuto per           spiegando che il bene e la salute del pianeta sono
     volta e raggiungere il più velocemente possibile il cen-     interesse di tutti, anche di coloro che hanno la for-
     tro del campo da gioco, dove saranno stati preceden-         tuna di godere di buone condizioni di vita.

18
IL QUIZ DEL CITTADINO RESPONSABILE B
                               Cartoncini, cinque cestini
           6/10                della spazzatura per                            Imparare a fare la raccolta

                                                                                                                            EDUCARE LE GIOVANI MENTI IN AMBITO AMBIENTALE
           anni                plastica, carta, vetro,                         differenziata
                               indifferenziato, umido

                                                                  L’educatore trasferirà gli indovinelli proposti a
                                                                  pag. 27, inventandone a piacere di nuovi, su dei
                                                                  cartoncini colorati, ritagliando ciascun indovinello
                                                                  in strisce.
                                                                  La classe verrà quindi divisa in piccoli gruppi e a
                                                                  ciascun gruppo verrà consegnato un certo nume-
                                                                  ro di indovinelli, che a turno i bambini dovranno
                                                                  leggere per svelare l’oggetto “nascosto”. Una volta
                                                                  risolto l’indovinello, il bambino dovrà scegliere in
                                                                  quale dei cestini buttare il rifiuto indovinato.
                                                                  A ogni turno, spetterà alla classe confermare se il
                                                                  compagno stia effettuando correttamente la rac-
                                                                  colta differenziata o meno, assegnando la vittoria
                                                                  al gruppo che, al termine dell’attività, conterà il
                                                                  minor numero di errori.

IMPARA LA DIFFERENZA
                                Cinque cartelloni (misura suggerita 50x70
                                cm), pennarelli, foto di diversi tipi di rifiuti             Imparare a
           8/10
                                (cartone, bottiglie di plastica, lattine                     fare la raccolta
           anni
                                del tonno, vasetti di conserve, bucce di                     differenziata
                                banana, ecc.), patafix

Dopo essersi informato circa la suddivisione dei                   presentata dal primo cartellone. Successivamente,
rifiuti secondo la raccolta differenziata operata dal              i bambini dovranno alzarsi a turno e attaccare con
comune in cui è situata la scuola, l’educatore spie-               il patafix ciascuna delle foto selezionate al cartel-
gherà che ogni cartellone di colore diverso rappre-                lone, che rappresenterà così una sorta di “bidone
senta una differente categoria della raccolta dif-                 della spazzatura”. Una volta esaurite le foto della
ferenziata: bianco quello della carta, giallo quello               prima categoria di rifiuti, l’attività verrà replicata
della plastica, marrone quello dei rifiuti organici,               allo stesso modo per tutti gli altri cartelloni.
verde quello del vetro, grigio l’indifferenziato.                  Completate tutte le cinque categorie, l’educatore
La classe verrà quindi divisa in piccoli gruppi di                 chiederà ai bambini se sono soddisfatti della rac-
quattro o cinque alunni e a ciascun gruppo ver-
ranno date delle foto di diversi tipi di rifiuti. L’edu-
                                                                   colta differenziata operata dalla classe e chiederà
                                                                   eventualmente di spostare nella categoria corretta
                                                                                                                            Edu
catore chiederà a ogni gruppo di identificare, fra                 i rifiuti finiti nel cartellone sbagliato.
                                                                                                                            care
quelle a propria disposizione, tutte le foto che se-
                                                                                                                            gio
condo loro rientrano nella categoria di rifiuti rap-
                                                                                                                            can
                                                                                                                            do

                                                                                                                            19
RICICLO CREATIVO

     Riciclare significa recuperare e riutilizzare materiali            Se il riciclo della plastica o della carta prevede
     di scarto e di rifiuto, ed è un’attività fondamentale              solitamente un processo di trasformazione
     perché riduce il volume dei rifiuti da depositare in               complesso, il riciclo creativo è alla portata di tutti
     discarica e consente di risparmiare materie prime                  ed è un ottimo modo per coinvolgere i bambini in
     ed energia.                                                        attività artistiche.

     RACCONTAMI UNA STORIA
                                     Fogli di carta, pennarelli, matite
                                     colorate, materiale di recupero                       Comprendere
                6/7                  vario (tappi di plastica, piume                       l’importanza del
                anni                 sintetiche, fogli di giornale, fili di                riciclare gli oggetti che
                                     lana, ecc…), colla vinilica                           non ci servono più

     Vengono letti alla classe i racconti proposti a pag. 28            anche del materiale di recupero per realizzare i
     sul riciclo della carta, del vetro, della plastica e della         disegni con la tecnica del collage.
     creazione del compost. I bambini verranno quindi                   Al termine dell’attività, l’educatore farà esporre
     divisi in quattro gruppi e a ciascun gruppo verrà                  al resto della classe il lavoro di ciascun gruppo,
     assegnata una delle storie, chiedendo ai bambini                   chiedendo ai bambini di spiegare come mai hanno
     di disegnare il momento preciso del racconto che                   scelto quel determinato momento e che cosa hanno
     hanno preferito. A piacere, potrà essere utilizzato                imparato dalla storia a loro assegnata.

20
SE FOSSI...                                                                                                                     B
                               Cartoncini colorati, materiale di                  Comprendere
           8/10                recupero (contenitori di cartone                   l’importanza di non

                                                                                                                     EDUCARE LE GIOVANI MENTI IN AMBITO AMBIENTALE
           anni                delle uova, bottoni, giornali, tappi,              disperdere i rifiuti
                               cannucce, ecc…), colla vinilica                    nell’ambiente

Verrà chiesto a ciascun bambino di pensare a un             Riuscirei a respirare? Come sarebbe la mia vita se
animale a cui si sente affine o di individuare il pro-      il clima del mio habitat cambiasse? Riuscirei a tro-
prio animale preferito, avendo cura di prediligere          vare del cibo o dell’acqua per poter sopravvivere?
animali che vivono liberi in natura rispetto ad ani-        Successivamente, i bambini racconteranno ai com-
mali addomesticati. Ogni alunno realizzerà, con i           pagni la storia del proprio animale e l’educatore
cartoncini e il materiale di recupero a disposizione,       concluderà l’attività con una riflessione finale sugli
una maschera di carnevale che raffiguri l’animale           effetti dell’inquinamento
scelto.                                                     e del cambiamento cli-
Una volta completata la maschera, verrà chiesto a           matico sugli ecosistemi
ciascuno di inventare per il proprio animale anche          e sulle specie animali
una nuova identità e una nuova storia, con parti-           a rischio d’estinzione.
colare attenzione a descrivere come potrebbe es-
sere la vita di quell’animale prima e dopo l’inquina-
mento del suo habitat naturale e/o prima e dopo i
cambiamenti climatici. Qualche esempio potrebbe
essere l’assenza di acqua nella savana per il leone
o la zebra, il rischio di estinzione dell’orso polare
a causa dello scioglimento dei ghiacci, i pesci e le
tartarughe marine che restano incastrati nei rifiuti
di plastica dispersi nel mare, le api che scompaio-
no a causa degli agenti inquinanti nell’aria. Per gui-
dare gli alunni in questo processo di identificazio-
ne, l’educatore potrà porre delle domande: come
sarebbe l’ambiente in cui vivo se fosse inquinato?

                                                                                                                     Edu
                                                                                                                     care
                                                                                                                     gio
                                                                                                                     can
                                                                                                                     do

                                                                                                                     21
L’EDUCAZIONE
 ALLA SOSTENIBILITÀ SOSTENIBILITÀ
 SOCIALE

     Mentre si accendevano i riflettori sulla soste-
     nibilità ambientale ed economica, la sosteni-
     bilità sociale è rimasta per decenni in ombra.
     I nuovi cambiamenti globali e i fenomeni che
     sono sempre più al centro del dibattito pub-
     blico, tuttavia, hanno riportato in auge que-        economica
     sto concetto e hanno reso necessario, ora più

                                                                      ambientale
     che mai, tornare a occuparsi maggiormente
     di inclusione, integrazione, uguaglianza ed
     equità.
     Per sostenibilità sociale si intende la capaci-
     tà di garantire equamente una condizione di                        sociale
     benessere in tutti i settori della vita umana,
     indipendentemente dal genere, dall’etnia,
     dalla fascia economico-sociale, dalla presen-     le differenze non sono ostacoli per il per-
     za di una disabilità intellettiva o motoria.      seguimento di fini comuni e del progresso
     Al fine di raggiungere la piena sostenibilità     della comunità stessa. Allo stesso modo, è
     sociale, è necessario non solo soddisfare le      fondamentale innescare nei bambini una
     necessità primarie dell'individuo, ma anche       visione paritaria, e non emarginante, della
     rendere effettivi i diritti economici, sociali,   diversità: la diversità non può essere fonte
     politici e culturali di una comunità, nonché      di pregiudizi o di antipatie ma, al contrario,
     intraprendere azioni e orientare politiche per    può essere la base per costruire qualcosa di
     la parità di genere e la non discriminazione      meraviglioso.
     culturale o di orientamento sessuale.
     In un mondo in cui culture ed etnie diverse
     coesistono all’interno di una medesima so-
     cietà, è importante spiegare ai bambini che

22
L’UNIONE FA LA FORZA                                                                                                                  C
                               Tempere colorate, pennelli,
                                                                             Comprendere il concetto
           6/7                 piatti di plastica, cartellone

                                                                                                                          L’EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITÀ IN AMBITO SOCIALE
                                                                             di inclusione e accettare la
           anni                bianco, testo “Piccolo blu e
                                                                             diversità
                               piccolo giallo” di Leo Lionni

Dopo la lettura del testo “Piccolo blu e piccolo gial-          ducatore, con il contributo dei bambini, il titolo
lo” di Leo Lionni, o la visione del video disponibile al        dell’attività e la classe (ad esempio, “L’unione della
link www.youtube.com/watch?v=NQwXPlEEjWM,                       2°A fa la forza”).
l’educatore guiderà i bambini nel riassumere bre-               Il risultato finale sarà quindi quello di un cartellone
vemente la storia per coglierne la morale.                      con tutte le impronte della classe, in cui i diversi
Successivamente verranno versati i colori a tem-                colori – richiamando la diversità fra individui e, in
pera in alcuni piatti di plastica e verrà chiesto a             questo caso, fra singoli bambini – convivono in ar-
ogni bambino di scegliere un colore primario o di               monia. L’educatore potrà trarre spunto da questa
mischiare due o più colori fra quelli proposti per              attività per far riflettere i bambini sul tema della
creare una nuova tonalità.                                      diversità e sulla necessità di abbattere i pregiudizi,
Una volta scelto il colore, a turno gli alunni faranno          concludendo che restare uniti rende più forti e che
l’impronta della propria mano sul cartellone, sul               insieme si possono fare cose straordinarie, che da
quale sarà stato precedentemente scritto dall’e-                soli non sarebbe possibile fare.

CANTIAMO INSIEME
                                 Strumenti musicali,
                                                                      Promuovere
           6/10                  testo della canzone
                                                                      l’accoglienza e
           anni                  “Aggiungi un posto
                                                                      l’inclusione
                                 a tavola”

Dopo aver letto una volta il testo della canzone                ne come sottofondo musicale e guidare i bambini
“Aggiungi un posto a tavola”, disponibile a pag. 30,            nel cantare e nel battere il ritmo con percussioni,
e avere discusso in gruppo sul significato di inclu-            triangoli, mani.
sione e accoglienza, l’educatore in collaborazione              Rendere i bambini protagonisti e farli collabora-
con l’insegnante responsabile del laboratorio di                re in una sorta di ensemble musicale è un ottimo
musica coinvolgerà i bambini in una piccola esibi-              modo per rafforzare le amicizie e il gruppo classe;
zione musicale.                                                 la scelta della canzone, inoltre, è utile per insegna-
Se i bambini suonano già uno strumento musicale,                re ad accogliere sempre l’altro, dal momento che
sarà possibile insegnare loro una versione sempli-              in compagnia “raddoppia l’allegria”.
ficata della canzone proposta, altrimenti sarà suf-
ficiente tenere la versione registrata della canzo-

                                                                                                                          Edu
                                                                                                                          care
                                                                                                                          gio
                                                                                                                          can
                                                                                                                          do

                                                                                                                          23
LA CITTÀ ARCOBALENO

                                            Cartellone, colo-
                  8/10                      ri, testo “Le città          Valorizzare le diversità e
                  anni                      invisibili” di Italo         promuovere la convivenza
                                            Calvino

     Dopo aver letto un brano – si suggerisce, ad esempio,
     Le città e i segni. 3. (Zoe), Le città e gli scambi. 4. (Ersilia)
     oppure Le città e gli scambi. 5. (Smeraldina) – tratto da
     “Le città invisibili” di Italo Calvino come introduzione
     all’attività, l’educatore chiederà alla classe di disegna-
     re sul cartellone i contorni degli elementi costitutivi di
     una città (ad esempio, solo i contorni di case, alberi,
     strade, ecc…). Ciascun bambino dovrà quindi sceglie-
     re un solo colore e colorare una piccola parte della
     città, con il fine di realizzare una piccola metropoli
     colorata.
     A conclusione dell’attività, l’educatore darà spazio a
     un momento di riflessione in cui farà notare come, da
     soli, avrebbero potuto creare soltanto una città mo-
     nocromatica mentre, insieme, hanno dato vita a un
     arcobaleno di colori. La discussione avrà l’obiettivo di
     far comprendere ai bambini come le differenze che
     esistono fra le persone, allo stesso modo del diverso
     colore scelto da ognuno in questa attività, sono fon-
     damentali per la creazione di una comunità migliore,
     più ricca e meno monotona. In questo modo, ogni
     bambino risulta importante per ciò che è, e la sua
     diversità da tutti gli altri bambini può solo essere un
     valore aggiunto per il gruppo.

24
APPROFONDIMENTI
     LA DEMOCRAZIA                                               3. LA VITA È INTERCONNESSA MEDIANTE

     DELL’ACQUA (PAG. 16)                                           L’ACQUA
                                                                    L’acqua connette tutti gli esseri umani e ogni par-
     Nel box sottostante sono elencati i                            te del pianeta attraverso il suo ciclo. Noi tutti ab-
     9 principi che stanno alla base della                          biamo il dovere di assicurare che le nostre azioni
     democrazia dell’acqua teorizzata dalla                         non provochino danni ad altre specie e ad altre
     attivista e ambientalista indiana Vandana                      persone.
     Shiva in “Le guerre dell’acqua” (2004).
                                                                 4. L’ACQUA DEVE ESSERE GRATUITA
                                                                    PER LE ESIGENZE DI SOSTENTAMENTO
                                                                    Poiché la natura ci concede l’uso gratuito dell’ac-
     1. L’ACQUA È UN DONO DELLA NATURA
                                                                    qua, comprarla e venderla per ricavarne profitto
        Noi riceviamo l’acqua gratuitamente dalla na-
                                                                    viola il nostro insito diritto al dono della natura e
        tura. È nostro dovere nei confronti della natura
                                                                    sottrae ai poveri i loro diritti umani.
        usare questo dono secondo le nostre esigenze di
        sostentamento, mantenerlo pulito e in quantità           5. L’ACQUA È LIMITATA ED È SOGGETTA
        adeguata. Le deviazioni che creano regioni aride            A ESAURIMENTO
        o allagate violano il principio della democrazia            L’acqua è limitata e può esaurirsi se usata in ma-
        ecologica.                                                  niera non sostenibile. Nell’uso non sostenibile
                                                                    rientra il prelevarne dall’ecosistema più di quan-
     2. L’ACQUA È ESSENZIALE ALLA VITA
                                                                    to la natura possa ridiffonderne (non-sostenibili-
        L’acqua è la fonte della vita per tutte le specie.
                                                                    tà ecologica) e il consumarne più della propria le-
        Tutte le specie e tutti gli ecosistemi hanno il dirit-
                                                                    gittima quota ai danni del diritto degli altri a una
        to alla loro quota di acqua sul pianeta.
                                                                    giusta parte (non-sostenibilità sociale).

                                                                 6. L’ACQUA DEV’ESSERE CONSERVATA
                                                                    Ognuno ha il dovere di conservare l’acqua e usar-
                                                                    la in maniera sostenibile, entro limiti ecologici ed
                                                                    equi.

                                                                 7. L’ACQUA È UN BENE COMUNE
                                                                    L’acqua non è un’invenzione umana. Non può es-
                                                                    sere confinata e non ha confini. È per natura un
                                                                    bene comune. Non può essere posseduta come
                                                                    proprietà privata né venduta come merce.

                                                                 8. NESSUNO HA IL DIRITTO DI DISTRUGGERLA
                                                                    Nessuno ha il diritto di impiegare in eccesso,
                                                                    abusare, sprecare o inquinare i sistemi di circo-
                                                                    lazione dell’acqua. I permessi di inquinamento
                                                                    commerciabili violano il principio dell’uso equo e
                                                                    sostenibile.

                                                                 9. L’ACQUA NON È SOSTITUIBILE
                                                                    L’acqua è intrinsecamente diversa da altre risor-
                                                                    se e prodotti. Non può essere trattata come una
                                                                    merce.

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APPROFONDIMENTI
IL QUIZ DEL CITTADINO                      MI USI PER SOFFIARE IL NASO
RESPONSABILE (PAG. 19)                     F                          O
Di seguito alcuni indovinelli proposti
per l’attività, sulla base dei quali       MI USI PER PULIRTI LA BOCCA A TAVOLA
potranno esserne pensati molti altri
ispirandosi ad alimenti e oggetti di uso   T                          O
quotidiano.
                                           MI USI PER DISEGNARE

                                           F             O
CONTENGO L’ACQUA E POSSO
ESSERE DI DIVERSE DIMENSIONI               SE PRENDI L’AUTOBUS HAI BISOGNO DI ME

B                     A                    B                      O

MI USI PER CHIUDERE LA BOTTIGLIA           SONO GIALLA E SCIVOLI SE MI CALPESTI

T        O                                 B             A DI B           A

LO USI PER METTERCI LA SPESA               SE MI MANGI LASCI IL TORSOLO

S                     O                    M     A

LO USI PER LAVARTI I DENTI                 LE SCARTI QUANDO MANGI IL POLLO

S                         O                O     A

MI BUTTI DOPO CHE MANGI LO YOGURT          MI APRI QUANDO MANGI LA NOCE

V             O                            G                      O

SONO GIORNALIERO E FORNISCO NOTIZIE        MI PUOI MANGIARE AL PESTO O AL SUGO     Edu
                                                                                   care
G                 E                        P         A                             gio
                                                                                   can
                                                                                   do

                                                                                   27
minò lungo il sentiero e poi si fermò su una panchi-

     RACCONTAMI UNA STORIA                                      na per disegnare. Aveva già iniziato buona parte del
                                                                disegno quando si accorse di aver sbagliato. Cercò
     (PAG. 20)                                                  la gomma nelle tasche convinto di averla presa, ma
                                                                non la trovò. Arrabbiato, strappò via il foglio, lo ap-
                                                                pallottolò e lo buttò per terra.
     DAL COMPOST                                                Il foglio di carta appallottolato si riaprì come prima.
     A NUOVA VITA                                               Si mise in piedi e, camminando come un robot, si
     Ieri, passando vicino a un cassonetto marrone,             avvicinò a Martino. Con uno dei due angoli verticali
     quasi svenivo per la puzza. Tornato a casa, chiesi         toccò la gamba di Martino, ma lui non se ne accorse.
     alla mamma perché quei cassonetti marroni erano            Foglio lo punzecchiò ancora e gli disse: “Ehi, tu! Per-
     così puzzolenti. Mi sembrava una vera schifezza! La        ché mi hai buttato per terra? Lo sai che è un enorme
     mamma, allora, mi spiegò che cosa succedeva alla           sbaglio?”.
     buccia della banana che stavo mangiando dopo aver          Martino a testa bassa così da riuscire a vedere Fo-
     pranzato. Mi disse: “Caro Giulio, sappi che la buccia      glio esclamò: “Scusami, ma non lo sapevo! Mi puoi
     della tua banana insieme alle foglie di insalata, alla     dire perché ho sbagliato?” e Foglio rispose: “Volen-
     pasta avanzata, ai torsoli di mela e alle croste di for-   tieri”. Con un balzo saltò sopra la panchina e iniziò
     maggio, una volta marciti, si trasformano in una nuo-      a spiegare: “Ci sono tanti motivi per cui hai sbagliato
     va sostanza che si chiama compost. Il compost vie-         a buttarmi per terra. Uno di questi è semplice: non
     ne usato per rendere più fertile il terreno, di modo       si deve sporcare il bosco con cartacce, o bottiglie di
     che possano crescere più forti gli alberi di banane        plastica o vetro. Fa male agli alberi, ai fiori e anche
     e di mele, produrre magnifiche insalate ed erbetta         agli animali. Un altro motivo è che io sono un foglio
     succulenta che le mucche mangiano volentieri pro-          di carta e se fa troppo caldo posso anche prendere
     ducendo poi il buon latte con cui fare del buon for-       fuoco; questi alberi brucerebbero insieme a me in
     maggio. Caro Giulio, non ti saresti mai immaginato         un secondo e qui non crescerebbe più niente per
     che dalla buccia marcia e puzzolente di una banana         tanto tempo. C’è ancora un motivo ancora più im-
     potesse nascere tanta buona roba da mangiare. A            portante per cui non devi gettarmi a terra: tu lo sai
     volte anche le cose che ci sembrano brutte possono         che un foglio di carta si fa con il legno degli alberi?”.
     trasformarsi in cose belle!”.
                                                                Martino fece cenno di no con la testa, così il foglio
                                                                continuò dicendo: “La carta viene fatta dagli alberi.
     LA STORIA DI MARTINO                                       Persone esperte trasformano il legno in un foglio
     E FOGLIO                                                   di carta; per questo vengono tagliati tanti alberi. C’è
     Martino, bambino sempre col sorriso e in movimen-          chi, però, ha creato dei contenitori dove buttare la
     to, amava passeggiare nei boschi e, poiché gli piace-      carta usata per rigenerarla e poterla poi riutilizzare:
     va tanto disegnare, portava sempre con sé un album         in questo modo si salvano tanti alberi. Hai capito
     da disegno, una matita e una gomma.                        ora, perché non devi gettarmi per terra?”.

     Un giorno andò nel bosco a passeggiare e, come             Martino aveva capito bene e si era anche un po’ ver-
     sempre, portò con sé l’album e la matita ma, stra-         gognato, ma a lui nessuno aveva mai insegnato che
     namente, dimenticò la gomma per cancellare. Cam-           un pezzo di carta poteva essere ancora utile. Raccol-
                                                                se il foglio, lo appallottolò di nuovo e lo mise in tasca.
                                                                Mentre stava tornando a casa, trovò un contenitore
                                                                per la carta e buttò il foglio, che cadendo disse: “Gra-
                                                                zie, hai fatto la cosa giusta!”.

                                                                LA BOTTIGLIA
                                                                ABBANDONATA
                                                                C’era una volta una bottiglia di vetro verde che giace-
                                                                va da ormai molti giorni sul ciglio della strada vicino
                                                                a un cespuglio. Ogni volta che passava qualcuno sul
                                                                marciapiede, la bottiglia iniziava a lamentarsi, con la
                                                                speranza che qualcuno si accorgesse di lei, ma non
                                                                c’era nulla da fare: tutti tiravano dritto fingendo di

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