Educare giocando - Cesvi Onlus
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Autori Caterina Agnelli, Chiara Antenozio, Elisa Bellantoni, Cecilia Bello, Caterina Bonzi, Matteo Brambilla, Paolo Carnevale Baraglia, Alexandra Dancs, Irene Dri, Federico Evangelista, Alessia Francese, Nicolò Garini, Rosastella Guida, Matilde Lorenzetti, Riccardo Lucchese, Valeria Manna, Camilla Muritti, Irene Pallavera, Gaia Preite, Federica Pugliese, Thomas Sanyas, Stefania Tanzariello, Mariana Vasylkova, Marta Votta. Coordinamento editoriale e revisione Teresa Pietravalle, Valentina Prati, Arianna Previdi. Grafica e impaginazione New Target Agency Bergamo Questa pubblicazione è stata realizzata con il contributo dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. I contenuti sono di esclusiva responsabilità di Cesvi Fondazione Onlus e non rappresentano necessariamente il punto di vista dell’Agenzia. Cesvi Fondazione Onlus Via Broseta 68/a, 24128 Bergamo, Italia Tel. +39 035 2058058 Fax +39 035 260958 cesvi@cesvi.org Questa pubblicazione è disponibile per il download sul sito www.cesvi.org 2
INTRODUZIONE 4 sommario Il progetto educativo 4 Il progetto Agente0011 5 Note metodologiche 6 ROMPERE IL GHIACCIO: GIOCHI DI CONOSCENZA 7 Nomi e gesti La carta d’identità 8 9 A Indovina chi 9 Che animale sei? 10 Fammi un complimento 10 EDUCARE LE GIOVANI MENTI IN AMBITO AMBIENTALE 11 Educazione ambientale 12 B Il puzzle della mia giornata 12 Il parco ideale 13 Il viaggio del semino di grano 13 Dal bosco alla classe 15 La gestione dell’acqua 16 La democrazia dell’acqua 16 Goccia a goccia 17 La raccolta differenziata 18 I quattro cantoni 18 Il quiz del cittadino responsabile 19 Impara la differenza 19 Riciclo creativo 20 Raccontami una storia 20 Se fossi… 21 L’EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITÀ SOCIALE 22 L’unione fa la forza Cantiamo insieme 23 23 C La città arcobaleno 24 APPROFONDIMENTI 26 COMMENTI E TESTIMONIANZE 31 3
IL PROGETTO EDUCATIVO Il presente kit didattico raccoglie i laboratori che gli studenti della classe 4C del Liceo delle Scienze Umane Virgilio di Milano (anno scolastico 2017-2018) hanno redatto per educare gli alunni delle scuole primarie sui temi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. È essenziale far capire alle generazioni di domani che, prendendosi cura insieme dell’ambiente e della propria comunità, si è più forti e che, per far sì che la speranza di un futuro migliore sia realizzabile, è necessario perseguire Cesvi è un’organizzazione l’integrazione e tenere sempre in conto la sostenibilità delle nostre azioni. In umanitaria italiana laica e virtù di queste considerazioni, gli studenti del Liceo Virgilio si sono impegnati indipendente, fondata nel 1985 a creare diverse tipologie di attività che avessero come obiettivo quello di a Bergamo, che opera in tutti i far comprendere ai bambini, attraverso il gioco, un concetto complesso continenti per affrontare ogni come quello della sostenibilità, declinata nelle due accezioni di sostenibilità tipo di emergenza e ricostruire la società civile dopo guerre e ambientale e sostenibilità sociale. calamità. Realizza progetti di Questo kit è stato realizzato all’interno di un percorso di formazione sui temi lotta alla povertà e iniziative di dello sviluppo sostenibile e dell’educazione alla sostenibilità a cura di Cesvi, sviluppo sostenibile, facendo al termine del quale gli studenti hanno progettato dei laboratori ludico-didatti- leva sulle risorse locali e sulla mobilitazione delle popolazioni ci che potessero educare i più piccoli al rispetto dell’ambiente e al tema dell’in- beneficiarie. In Italia ed Europa, clusione sociale attraverso il gioco. Al fine di calibrare la difficoltà delle attività Cesvi realizza iniziative di proposte sulla base delle competenze dei bambini di diversa età, è stata indi- sensibilizzazione ed educazione cata volta per volta la fascia d’età destinataria. Una volta progettati i laboratori, sui temi della sicurezza gli studenti della 4C del Liceo Virgilio li hanno portati nelle classi, realizzando alimentare e dello sviluppo le attività insieme ai bambini della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo di sostenibile. via Palmieri di Milano. Promuovere il senso di 6/7 10 10 gruppo e aumentare la anni minuti minuti confidenza fra i compagni di classe ciascun bambino, con l’intento di far comprendere che, pur avendo ognuno le proprie peculiarità e la propria individualità, insieme si è più forti e le diverse caratteristiche di ognuno non possono far altro che arricchire il gruppo. “Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco”. Confucio. 4
NOMI IL E GESTI AGENTE0011 PROGETTO Far emergere le affinità e Fogli di carta, POVERTÀ6/10 FAME 30 SALUTE Ematite, ISTRUZIONE promuovere una migliore UGUAGLIANZA INTRODUZIONE ZERO anni ZERO minuti BENESSERE DI QUALITÀ conoscenza DI GENEREpropri dei pennarelli compagni di classe ETÀ: 6/7 ANNI quell’oggetto. Ogni bambino si presenterà a tutta la classe ETÀ: 8/10 ANNI ACQUA PULITA ENERGIA PULITA LAVORO DIGNITOSO INDUSTRIA RIDURRE LE dicendo il proprio E IGIENE nome, un’attività che E ACCESSIBILE gli piace All’inizio dell’attività E CRESCITA sarà il gruppo classe INNOVAZIONE stesso a DISUGUAGLIANZE fare, il suo sport e il suo colore preferito. Quando ECONOMICA stabilire quali Esono INFRASTRUTTURE le domande e le informazioni possibile, l’educatore o l’insegnante sottolineerà che ritiene necessarie per imparare a conoscere le eventuali somiglianze con le presentazioni degli l’altro. In seguito, ciascun bambino risponderà altri compagni di classe. Successivamente, a ogni a queste domande su una scheda personale, bambino verrà chiesto di disegnare su un foglio compilando in questo modo la propria “carta di carta il proprio autoritratto (“questo sono io”), d’identità”. Al termine dell’attività, l’educatore farà CITTÀ E COMUNITÀ CONSUMO scrivendo accanto SOSTENIBILI il proprio nome. In alternativa, presentare a ciascun alunno, a turno, la propria E PRODUZIONE al posto del proprio autoritratto, a ogni bambino potrà essere chiesto precedentemente di GLI OBIETTIVI RESPONSABILI carta d’identità davanti a tutta la classe, invitando a individuare le affinità e gli eventuali elementi in portare a scuola un oggetto che lo rappresenta, chiedendogli di motivare davanti ai propri di Sviluppo Sostenibile comune fra il bambino che si è presentato e altri compagni di classe. compagni di classe come mai abbia scelto proprio AGIRE LA VITA LA VITA PACE, GIUSTIZIA PARTNERSHIP PER IL CLIMA SOTT'ACQUA SULLA TERRA E ISTITUZIONI PER GLI OBIETTIVI NOMI E GESTI FORTI Far emergere le affinità e Fogli di carta, 6/10 30 promuovere una migliore matite, anni minuti conoscenza dei propri pennarelli Questo kit didattico è realizzato nell’ambito del progetto frique. Il compito di Agente0011 compagni è quello didipromuovere classe Agente0011 – gli studenti delle scuole italiane si attivano sul la sensibilizzazione e la comprensione critica dei temi territorio per città più sostenibili e inclusive (SDG11) e per dello sviluppo sostenibile in linea con l’Agenda 2030 del- un’Italia più responsabile verso l’Agenda 2030 co-finanzia- le Nazioni Unite, rafforzando la consapevolezza di stu- ETÀ: to 6/7 ANNIItaliana per la Cooperazione allo Svilup- dall’Agenzia quell’oggetto. denti e cittadini sul proprio ruolo attivo per contribuire a po (AICS). Ogni bambino Il progetto unisce diverse si presenterà a tutta realtà del mondo la classe raggiungere ETÀ: 8/10 ANNI i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile che associativo, dicendo formativo il proprio e privato nome, nella promozione un’attività che gli piace delle riguardano tutte le dimensioni della vita umana e del All’inizio dell’attività sarà il gruppo classe stesso a tematiche fare, il suodello sviluppo sport e il suosostenibile attraverso colore preferito. un per- Quando Pianeta e che dovranno essere raggiunti da tutti i paesi stabilire quali sono le domande e le informazioni corso innovativo possibile, di didattica l’educatore digitale e co-progettazione o l’insegnante sottolineerà del mondo entro il 2030. Protagonisti del progetto sono che ritiene necessarie per imparare a conoscere territoriale in sei città italiane nel le eventuali somiglianze con le presentazioni corso dell’annualità degli i giovani, gli Agenti0011, agenti speciali del cambiamen- l’altro. In seguito, ciascun bambino risponderà 2017-2018. altri compagni La rete del partenariato di classe. vede protagonisti Successivamente, a ogni to che, a partire a queste domande dal proprio su unaterritorio di riferimento, si scheda personale, ActionAid, verrà bambino Amref,chiesto ASviS –diAlleanza disegnare Italiana su unper lo Svi- foglio fanno portavoce dell’urgenza compilando in questo modo la propriadi frenare lo sviluppo “carta inso- luppo di carta Sostenibile, il proprioCesvi, La Fabbrica, autoritratto (“questoCittadinanzattiva sono io”), stenibile e promotori di proposte sostenibili d’identità”. Al termine dell’attività, l’educatore e inclusive farà e VIS – Volontariato scrivendo accanto Internazionale il proprio nome. per In lo alternativa, Sviluppo, con per le loro città, rappresentando così dei presentare a ciascun alunno, a turno, la propria modelli di cit- la posto al collaborazione del proprio del Ministero dell’Istruzione, autoritratto, a ogni bambino dell’Uni- tadini attivi e consapevoli carta d’identità davanti aper tutto tutta il Paese.invitando la classe, Nella città versitàessere potrà e della Ricerca chiesto(MIUR). Sul territorio collaborano, precedentemente di di Milano, il progetto Agente0011 è stato coordinato a individuare le affinità e gli eventuali elementi in da inoltre, laaSapienza portare scuola un Università oggettodicheRoma, l’Università degli lo rappresenta, Cesvi, con la collaborazione nelle attività comune fra il bambino che si è presentato e altri in classe di Co- Edu Studi di Torino, l’Università Cattolica chiedendogli di motivare davanti ai propri del Sacro Cuore di operativa compagniSociale Pandora, e ha goduto del patrocinio di classe. care Milano, l’Università compagni di classe Orientale come mai di Napoli abbia esceltoTam Tam d’A- proprio del Comune e del Municipio 3 di Milano. gio can do 5
NOTE METODOLOGICHE L’anno della quarta, nell’indirizzo di Scienze Umane del Nel primo quadrimestre, dunque, ci siamo dedicati a nostro Istituto, propone, tra le esperienze formative più conoscere sotto vari profili il tema dell’anno, la sosteni- attese, lo stage di due settimane presso un ente o, più bilità, attraverso letture di documenti, lezioni frontali, spesso, una scuola primaria. Per la prima volta dall’inizio lavori di gruppo e una ricca serie di incontri con realtà del liceo gli studenti incontrano per un periodo di tempo del terzo settore che operano sul territorio in ambito continuativo, anche se non lungo, una delle realtà nelle educativo, ambientale e di solidarietà. A questa fase quali potrebbero un giorno trovarsi ad operare. è seguita quella della progettazione di laboratori sui Da qualche anno, il Dipartimento di Materia propone temi della sostenibilità ambientale e sociale da realiz- progetti di stage che non si limitano alla semplice osser- zare presso l’Istituto Comprensivo di via Palmieri, pre- vazione e registrazione di strategie e tecniche didattiche, sidio educativo vivace e coraggioso, che ci ha accolto ma che puntano a un intervento attivo dei ragazzi nel- e accompagnato in questa importante esperienza. Gli la realtà in cui si trovano a fare esperienza. La finalità studenti, divisi in 6 gruppi, hanno lavorato a scuola e a di questo approccio, oltre a quella di sperimentare sul casa in modo creativo e del tutto autonomo, sottopo- campo teorie e metodi che sono oggetto di studio nelle nendo periodicamente al vaglio critico dei compagni, discipline pedagogiche e psicologiche, è anche quella di della sottoscritta e dei referenti Cesvi e Cooperativa progettare attività ludico-didattiche per veicolare impor- Sociale Pandora lo stato dei lavori. tanti contenuti di valore formativo e culturale a bambi- Nella seconda parte dell’anno, nel mese di marzo, gli ni della scuola primaria. Tali finalità, inoltre, sarebbero studenti hanno proposto e realizzato i laboratori con i di per sé poco significative se non si accompagnassero bambini e le insegnanti dell’Istituto Comprensivo di via a una fondamentale presa di coscienza, da parte degli Palmieri, dalla classe prima alla quinta. Fondamentali alunni, delle proprie caratteristiche e dei propri progetti sono state la generosità, l’esperienza professionale e per il futuro; uno degli scopi fondamentali della scuola è l’apertura della Dirigente Scolastica prof.ssa Paola Tiro- infatti l’acquisizione dell’autoconsapevolezza, elemento ne, delle maestre e dei maestri della scuola. In partico- base per diventare cittadini partecipi e critici. lare ringrazio a nome di tutta la classe le maestre Giusy Il progetto Agente0011 per l’a.s. 2017-2018 ha offerto Tinaglia e Angela Bonvini, insieme al maestro Mario agli studenti (24 alunne e alunni della 4C del Liceo Virgi- Atria. Essi fanno ormai parte degli incontri importan- lio di Milano) e alla sottoscritta docente di scienze uma- ti per la crescita umana e culturale delle ragazze e dei ne un’occasione preziosa di acquisizione di conoscenza ragazzi della 4C e della sottoscritta vecchia insegnante. e competenze e, soprattutto per me, di aggiornamento Il risultato “tangibile” di questa esperienza è nelle pa- didattico. L’argomento sul quale la classe ha lavorato è gine che seguono. Ve le proponiamo con umiltà, con- quello della sostenibilità sociale e ambientale, un tema sapevoli che molto ancora ci sarebbe da migliorare e difficile e complesso che ha richiesto, a partire dal mese soprattutto inventare, ma, credeteci, il nostro motto è di ottobre, numerose ore di formazione per conoscere stato, “del nostro meglio!”. e approfondire il concetto di sostenibilità in una serie di sue declinazioni. È infatti epistemologicamente infonda- to e didatticamente inefficace promuovere competenze Paola Feltrin attraverso l’esperienza diretta senza una solida base di Docente di Scienze Umane, conoscenze e di rielaborazione concettuale. referente del percorso educativo realizzato nella classe 6
ROMPERE A IL GHIACCIO: GIOCHI DI CONOSCENZA Il gioco di conoscenza è un’attività tanto semplice quanto importante per “rompe- re il ghiaccio”, permettendo ai bambini di abbattere la diffidenza nei confronti dell’e- ducatore e aiutando, soprattutto, quelli più timidi a inserirsi nel contesto di lavoro col- lettivo. L’obiettivo dei giochi di conoscenza è, quindi, quello di favorire la conoscenza laborazione. Per lo svolgimento delle atti- e la confidenza tra l’educatore e i bambini, vità collettive è importante, infatti, mettere nonché di approfondire quella solitamente subito a proprio agio i partecipanti e creare preesistente tra i bambini stessi, ricreando una situazione che favorisca un impatto po- così il gruppo e instaurando un clima di col- sitivo sui bambini. Edu care gio can do 7
NOMI E GESTI Promuovere il senso di 6/7 10 gruppo e aumentare la Nessuno anni minuti confidenza fra i compagni di classe I bambini verranno fatti sedere in cerchio e a cia- scuno, uno per volta, verrà chiesto di dire il proprio nome e di compiere un gesto con una o più parti del corpo. Nome e gesto verranno ripetuti da tutto il gruppo classe dopo la presentazione di ciascun bambino, con l’intento di far comprendere che, pur avendo ciascuno le proprie peculiarità e la propria indivi- dualità, insieme si è più forti e le diverse caratteri- stiche di ognuno non possono far altro che arricchi- re il gruppo. 8
LA CARTA D'IDENTITÀ A Far emergere le affinità e Fogli di carta, ROMPERE IL GHIACCIO: GIOCHI DI CONOSCENZA 6/10 30 promuovere una migliore matite, anni minuti conoscenza dei propri pennarelli compagni di classe ETÀ: 6/7 ANNI ETÀ: 8/10 ANNI Ogni bambino si presenterà a tutta la classe dicen- All’inizio dell’attività sarà il gruppo classe stesso a do il proprio nome, un’attività che gli piace fare, il stabilire quali sono le domande e le informazioni suo sport e il suo colore preferito. che ritiene necessarie per imparare a conoscere Quando possibile, l’educatore o l’insegnante sotto- l’altro. lineerà le eventuali somiglianze con le presentazio- In seguito, ciascun bambino risponderà a queste ni degli altri compagni di classe. Successivamente, domande su una scheda personale, compilando in a ogni bambino verrà chiesto di disegnare su un questo modo la propria “carta d’identità”. foglio di carta il proprio autoritratto (“questo sono Al termine dell’attività, l’educatore farà presentare io”), scrivendo accanto il proprio nome. a ciascun alunno, a turno, la propria carta d’identi- In alternativa, al posto del proprio autoritratto, tà davanti a tutta la classe, invitando a individuare a ogni bambino potrà essere chiesto preceden- le affinità e gli eventuali elementi in comune fra il temente di portare a scuola un oggetto che lo bambino che si è presentato e altri compagni di rappresenta, chiedendogli di motivare davanti ai classe. propri compagni di classe come mai abbia scelto proprio quell’oggetto. INDOVINA CHI Far emergere le affinità e Cartoncini, 8/10 30 promuovere una migliore matite, anni minuti conoscenza dei propri pennarelli compagni di classe A ogni bambino verrà consegnato un cartoncino sul quale dovrà scrivere cosa gli piace fare nel tem- po libero e cosa non gli piace fare. Tutti i cartoncini verranno raccolti in una busta o in un cesto e, estratti poi casualmente, verranno letti davanti a tutta la classe chiedendo ai bambini a quale compagno, secondo loro, appartiene il car- toncino estratto. In questo modo, agli alunni potrà capitare di sco- prire qualche informazione in più sui propri com- pagni di classe di cui non erano a conoscenza. Edu care gio can do 9
CHE ANIMALE SEI? Fogli di carta, Far emergere le 8/10 40 cartoncini, matite, affinità e valorizzare anni minuti pennarelli, pastelli le peculiarità a cera, colla stick individuali A ciascun bambino verrà chiesto di disegnare l’ani- disegnare e di scrivere, tutti i disegni verranno messi male che sente più affine a sé e di elencare, scriven- vicini e condivisi con tutta la classe, indentificando dole, le caratteristiche che sente di avere in comune quali sono quelle caratteristiche comuni a più ani- con quello. Quando ogni bambino avrà terminato di mali e quali le caratteristiche proprie di uno solo. FAMMI UN COMPLIMENTO Ricomporre i 8/10 20 Fogli di carta, conflitti e rafforzare anni minuti penne il gruppo classe A ogni bambino verrà chiesto di scrivere su un fo- verranno raccolti in una busta e, successivamente, glietto un complimento da rivolgere a un suo com- letti ad alta voce davanti a tutta la classe sfidando pagno di classe, precedentemente assegnatogli i bambini a riconoscere chi possa essere il desti- dall’educatore o dall’insegnante. natario di ciascun complimento. In questo modo, Il destinatario del complimento verrà scritto sul bi- anche gli alunni meno popolari all’interno della gliettino, ma non dovrà essere svelato. Al termine classe verranno valorizzati e rivalutati agli occhi dei della fase di scrittura, tutti i fogli con i complimenti compagni. 10
EDUCARE LE GIOVANI MENTI IN AMBITO B AMBIENTALE Il concetto di sostenibilità ambientale na- sce tra gli anni ‘70 e ‘80, quando a livello mondiale si inizia a prendere coscienza della necessità di cambiare il modello di sviluppo globale. La sostenibilità ambien- tale, nata poco più che come una corren- te di pensiero, si configura oggi come una vera e propria necessità, trovandoci a do- ver soddisfare i bisogni del presente senza devono essere consapevoli delle conse- intaccare eccessivamente le risorse a no- guenze delle loro azioni sull’ambiente. stra disposizione e senza compromettere Per riuscire a trasmettere efficacemente la possibilità, per le generazioni future, di questo messaggio ai bambini, bisogna ri- poter soddisfare a loro volta i propri bi- manere legati al loro vissuto evitando di sogni. La sostenibilità ambientale pone utilizzare concetti troppo astratti e di dare quindi al centro la tutela del territorio, as- per scontate le loro conoscenze, coinvol- sicurandone il rinnovamento delle risorse gendoli in attività alla loro portata e ren- naturali e del patrimonio, e mira a svilup- dendoli soggetti attivi. pare una cultura di impegno solidale ed Il tema della sostenibilità ambientale ver- etico. rà di seguito ulteriormente suddiviso in È fondamentale sensibilizzare i bambini tematiche chiave: educazione ambientale, alla sostenibilità ambientale perché, tro- gestione dell’acqua, raccolta differenziata vandosi a essere la generazione futura, e riciclo creativo.
EDUCAZIONE AMBIENTALE L’educazione ambientale è un’espressione usata spesso per indicare l’insegnamento, all’interno del sistema scolastico, al rispetto dell’ambiente, con l’obiettivo di educare le giovani generazioni a un comportamento responsabile che non alteri l’equilibrio naturale degli ecosistemi. In Italia si è rivelato fondamentale il raf- forzamento della collaborazione fra il Ministero dell’Ambiente e quello dell’Istruzione, che nel 2016 hanno firmato un protocollo d’intesa sull’educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile nelle scuole. IL PUZZLE DELLA MIA GIORNATA Disegni da Riflettere sulla sostenibilità delle 6/7 colorare, proprie azioni quotidiane per anni pennarelli, correggerle e ridurre sprechi e matite inquinamento Alla classe verranno proposte delle immagini da co- di colorare solamente quelle che illustrano degli at- lorare, scaricabili agli indirizzi web riportati sotto, teggiamenti corretti. dove sono rappresentate azioni corrette e azioni L’educatore, al termine dell’attività, stimolerà una scorrette dal punto di vista del rispetto dell’ambien- riflessione su quanto anche le semplici azioni quoti- te e dell’educazione alla sostenibilità ambientale. diane possano avere ricadute positive sull’ambiente: www.midisegni.it/scuola/azioni_quotidiane.shtml non buttare le cartacce, chiudere il rubinetto quan- www.midisegni.it/disegni/progetto_acqua.shtml do ci si sta lavando i denti o insaponando sotto la www.midisegni.it/disegni/rifiuti.shtml doccia, ridurre il più possibile l’uso dell’automobile o Queste immagini, tuttavia, verranno presentate condividerla con chi fa il nostro stesso tragitto, predi- frammentate, tagliate in più pezzi come se si trattas- ligere la bicicletta all’automobile, fare attenzione alla se di un puzzle. Ai bambini verrà chiesto di ricostru- raccolta differenziata e riciclare quando possibile, ire le immagini originali e, dopo averle commentate, comprare prodotti alimentari locali e di stagione. 12
IL PARCO IDEALE B Fogli di carta, pennarelli, Educare al rispetto matite, pastelli a cera, 6/7 dell’ambiente e riflettere EDUCARE LE GIOVANI MENTI IN AMBITO AMBIENTALE pezzi di plastica, carta anni sull’importanza di vivere in un o cartone, foglie, erba, territorio pulito e sostenibile muschio, fiori, colla stick L’educatore introdurrà l’attività chiedendo ai bam- Verrà, infine, ripresa la riflessione innescata inizial- bini se nel tempo libero vanno al parco a gioca- mente per trarre delle conclusioni che verranno re, stimolandoli a una riflessione sulla salubrità e scritte in fondo al cartellone: se l’ambiente in cui sulla pulizia dell’ambiente in cui giocano e interro- vivo non è sostenibile e il parco in cui gioco è spor- gandoli sulle conseguenze che avrebbe sulla loro co, ne va della mia salute. salute vivere in un ambiente sporco e degradato. Un luogo degradato, inoltre, attira altro degrado Gli alunni verranno quindi invitati a disegnare indi- e scoraggia la presenza di altri bambini e altre fa- vidualmente il parco ideale in cui desidererebbero miglie. giocare; per realizzare questo scenario, potranno utilizzare a piacere del materiale della natura rac- colto nel giardino della scuola. Successivamente, con il materiale a disposizione, verrà chiesto loro di disegnare su un altro foglio un parco in cui non desidererebbero giocare e in cui non si sentireb- bero al sicuro. Al termine del lavoro, tutti i disegni dei bambini verranno appesi su un grande cartel- lone diviso idealmente in due, incollando da un lato gli scenari positivi e dall’altro quelli negativi. IL VIAGGIO DEL SEMINO DI GRANO Capire l’importanza di consumare Post-it, 8/10 alimenti locali e di stagione, planisfero anni riducendo il più possibile il tragitto terrestre dal produttore alla tavola Il laboratorio verrà introdotto dal racconto della essere ripetuta per altri prodotti alimentari impor- storia di un seme di grano che, dal Paese in cui vie- tati da lontano, chiedendo ai bambini quali sono, ne coltivato, raggiunge le nostre tavole, servendosi secondo loro, gli alimenti e gli oggetti presenti nel- della mappa del suo viaggio proposta nella pagina le loro case che arrivano da molto lontano e quali, successiva. invece, secondo loro sono approssimativamente Al termine della presentazione, sarà possibile ri- locali. percorrere insieme ai bambini il viaggio del semino L’attività verrà, dunque, conclusa con una rifles- di grano sul planisfero presente in classe, incollan- sione sulle ricadute in termini di sostenibilità delle do dei post-it che segnino tappa per tappa il tragit- to compiuto da questo alimento per arrivare nel importazioni di lunga distanza e sull’importanza di consumare alimenti il più possibile a km zero e di Edu nostro Paese. Sui post-it sarà possibile disegnare o stagione. care sagomare il seme di grano e la stessa attività potrà gio can do 13
IL VIAGGIO DEL GRANO IL GRANO LAVORATO IN ITALIA PROVIENE PRINCIPALMENTE DA PAESI NORDAFRICANI COME MAROCCO, ALGERIA, LIBIA ED EGITTO. Lo sai che la distanza tra Milano e Tunisi è di circa 1000 km? Per andare a Tunisi a piedi s’impiegherebbero 220 ore (9 giorni interi di camminata). Il mio viaggio inizia in un lontano Ciao! campo di grano… Durante l’estate il Io sono Adriano. contadino miete la spiga su cui vivo. Sto per affrontare un Pazientemente poi, prende tutti noi lunghissimo viaggio, semini e ci mette in grossi sacchi. Carica vieni con me? tutti i sacchi su un grosso camion e ci saluta sorridente... Da qui inizia il nostro lunghissimo viaggio. Purtroppo il camion su cui ci troviamo fa tantissimo fumo! Voi sapete dove finiscono tutti questi fumi? Nell’aria! Per essere più precisi nell’atmosfera! Ma il mio Purtroppo pero‛ questi fumi viaggio non finisce rendono difficile la respirazione di qui… Io e i miei amici tutti gli esseri viventi! semini veniamo messi su una grande nave, ma anche questa nave fa tantissimo fumo! Finalmente noi semini arriviamo in italia! Ora verremo trasportati in tutti i vari mulini dove ci macineranno! Il lungo viaggio dei semini di grano purtroppo ha prodotto moltissimo fumo danneggiando la nostra salute! COSA POSSIAMO FARE NOI PER DIMINUIRE QUESTO FUMO GRIGIO E FASTIDIOSO? Possiamo comprare prodotti coltivati vicino a noi! Così verranno usati meno mezzi di trasporto per farci arrivare la farina e potremmo essere più felici e vivere in un mondo più pulito! 14
DAL BOSCO ALLA CLASSE B Riflettere sullo spreco della 8/10 Cartoncini, carta e correggere il proprio EDUCARE LE GIOVANI MENTI IN AMBITO AMBIENTALE anni forbici comportamento per preservare le risorse forestali L’educatore coinvolgerà i bambini in un brain-stor- l’educatore chiederà alla classe quanti alberi in tut- ming sull’utilizzo della carta nella nostra vita quo- to hanno simbolicamente “tagliato” per i loro con- tidiana, evidenziando che consumiamo la carta sumi quotidiani e come pensano che sia possibile anche senza accorgercene (si pensi alle scatole dei diminuire questo numero. cereali per la colazione, alle etichette sui baratto- Dopo averli stimolati a riflettere sulla quantità di li, ai “fogli di brutta” per scrivere il tema in classe, alberi che vengono abbattuti ogni anno dall’uomo, ecc…) e che in Europa il consumo pro-capite an- con pesanti ricadute anche sull’utilizzo delle risor- nuale di carta si attesta sui 125 chilogrammi. se idriche e sulle emissioni di anidride carbonica In seguito a questa riflessione, chiederà a ciascun derivanti dal processo di produzione della carta, alunno quanti fogli di carta pensa di utilizzare l’educatore darà agli alunni dei suggerimenti per complessivamente ogni giorno e, in base a questo ridurre l’utilizzo di carta, scrivendo, per esempio, numero, gli si daranno degli alberelli di carta pre- su entrambe le facciate del foglio oppure utiliz- cedentemente ritagliati seguendo la sagoma pro- zando fogli stampati solo da un lato e destinati a posta in questa pagina (un albero ogni due fogli di essere buttati per scrivere la “brutta” dei temi in carta utilizzati quotidianamente). classe, o ancora preferendo sempre la carta rici- Dopo aver distribuito gli alberelli a ogni bambino, clata a quella vergine. Edu care gio can do 15
LA GESTIONE DELL’ACQUA Tra tutte le risorse naturali, l’acqua è certamente la più importante: senza acqua non potrebbe es- serci vita. Il 71% del pianeta Terra è ricoperto da oceani, mari, fiumi, laghi e a scuola ci viene inse- gnato il ciclo dell’acqua, secondo il quale l’acqua, una volta evaporata, ritorna sempre sotto forma di pioggia e attraverso i fiumi. Per questo motivo le risorse idriche ci sembrano illimitate e rinnovabili, ma non è così. In realtà, la quantità di acqua dolce disponibile per tutti gli esseri viventi è solo lo 0,65% e diminuisce ogni anno, e si calcola che entro il 2030 le risorse idriche a nostra disposizione potrebbero diminui- re del 40% (rapporto World Water Development, ONU, 2015). Oltre 1 miliardo, inoltre, sono le per- sone che nel mondo non hanno accesso all’acqua potabile e il 70% delle terre emerse è a rischio de- sertificazione. L’Italia è al primo posto in Europa per i consumi di acqua pro capite e questo dovrebbe farci riflettere sulle nostre abitudini quotidiane. È sempre più ur- gente, quindi, una gestione responsabile dell’ac- qua, per far sì che le risorse idriche disponibili sul nostro pianeta non si esauriscano nel giro di pochi decenni e che, al tempo stesso, tutta la popolazio- ne mondiale possa usufruirne e in egual misura. LA DEMOCRAZIA DELL’ACQUA Due cartelloni, Comprendere il valore 8/10 foglietti colorati, dell’acqua e stimolare il anni colla stick, matite senso di responsabilità nelle e pennarelli piccole azioni quotidiane L’educatore leggerà i 9 principi della democrazia Successivamente, il secondo cartellone verrà dell’acqua tratti dal testo “Le guerre dell’acqua” idealmente diviso in due: sulla prima metà gli dell’attivista e ambientalista indiana Vandana Shiva alunni disegneranno ed elencheranno le azioni e riportati nel capitolo “Approfondimenti” a pag. 26. quotidiane che richiedono l’utilizzo dell’acqua (fare Ispirandosi a questa lettura, l’educatore darà avvio la doccia, fare il bagno nella vasca, lavarsi i denti, a una discussione partecipata sul consumo delle ri- lavare i piatti, ecc…), mentre nella seconda metà sorse idriche e sul valore dell’acqua. Al termine della elencheranno e disegneranno le buone pratiche riflessione, verrà chiesto ai bambini di ideare e dise- volte alla riduzione del consumo e dello spreco gnare un logo, un simbolo per ognuno dei 9 principi, delle risorse idriche a nostra disposizione. ispirandosi alla tabella degli Obiettivi di Sviluppo So- stenibile presenti a pag. 5. 16
GOCCIA A GOCCIA B Riflettere sullo spreco delle Cartoncini su cui 6/7 risorse idriche e stimolare EDUCARE LE GIOVANI MENTI IN AMBITO AMBIENTALE sono raffigurate anni un cambiamento del delle gocce d’acqua comportamento Verranno messe a disposizione del gruppo clas- le persone che non hanno accesso all’acqua, si se un numero limitato di gocce d’acqua di carta, consiglia di lasciare fuori un bambino su sette e di precedentemente ritagliate seguendo la sagoma calcolare un numero di gocce adatto a soddisfare i proposta in questa pagina. Verrà stabilito un nu- bisogni di sei settimi della classe. mero di gocce necessario per ogni attività svolta Verrà quindi chiesto a ogni bambino di fare mente durante il giorno (per esempio, due gocce per la- locale sulle proprie abitudini quotidiane e di calco- varsi i denti, quattro gocce per fare la doccia, ecc…) lare approssimativamente quante gocce d’acqua e lo si moltiplicherà per il totale dei bambini pre- usa durante il giorno. senti in classe (tenendo fuori dal calcolo qualche In questo modo, a ogni alunno verrà dato il nume- bambino). Dal momento che, su una popolazione ro di gocce utilizzato quotidianamente, sottraen- mondiale di 7 miliardi di abitanti, sono 1 miliardo dolo dal totale a disposizione della classe. Gli ulti- mi bambini non avranno a disposizione neanche una goccia d’acqua. L’educatore farà seguire, quindi, una discussione su quanta acqua tendiamo inconsapevolmente a usare e quanta acqua venga sprecata senza un reale bisogno, con il fine di suggerire ai bambini un comportamento più virtuoso e attento a ridur- re gli sprechi. Edu care gio can do 17
LA RACCOLTA DIFFERENZIATA La raccolta differenziata è un siste- ma di raccolta dei rifiuti che pre- vede una prima differenziazione, da parte del cittadino, in base alla natura e al materiale di cui è costi- tuito l’oggetto da buttare. Tutto ciò che può essere riciclato viene separato dalla cosiddetta raccolta indifferenziata nella spe- ranza che possa avere nuova vita, contribuendo a rallentare il ritmo di sfruttamento delle risorse e del- le materie prime a nostra dispo- sizione e a ridurre il volume della spazzatura che inquina e sporca il nostro pianeta; solo nei corsi d’ac- qua, infatti, sono 2 milioni le ton- nellate di rifiuti riversate ogni gior- no in tutto il mondo. I QUATTRO CANTONI Immagini di animali, rifiuti e Imparare a fare la raccolta materiale di scarto (cartacce, differenziata e a sentire 6/7 l’ambiente circostante anni bucce di banana, bottigliette di plastica, ecc…), quattro sacchetti più vicino a sé attraverso della spazzatura l’immedesimazione Verrà chiesto innanzitutto ai bambini di identificarsi temente collocati quattro sacchetti della spazzatura. nell’animale a cui si sentono più affini, scegliendo fra I bambini dovranno fare attenzione a non sporcare, le foto e le immagini proposte dall’educatore. Succes- durante la corsa, il resto del campo con i loro rifiuti sivamente, verrà spiegato che i quattro angoli della e a collocarli nel sacchetto corretto (rifiuti organici, palestra rappresentano, per approssimazione, quat- carta, plastica, indifferenziata). tro habitat (savana e deserto, mare e oceano, monta- Il gruppo che più velocemente avrà terminato la gna e foresta, pianura e città) e verrà chiesto loro di propria raccolta differenziata verrà dichiarato vin- raggrupparsi nell’habitat in cui vive l’animale che han- citore ma, attenzione, la sfida non è finita qui! Al no scelto. Una volta raggiunto il proprio angolo della termine del gioco l’educatore controllerà all’interno palestra, tuttavia, i bambini vi troveranno dei rifiuti, dei sacchetti che la raccolta differenziata sia stata precedentemente posizionati dall’educatore, il quale effettuata correttamente; se troverà un rifiuto nel farà riflettere sull’inquinamento degli habitat naturali sacchetto sbagliato, dichiarerà la sconfitta dell’inte- degli animali e sulla distruzione degli ecosistemi. ro pianeta, revocando la vincita anche al gruppo più Per risolvere il problema e ripulire il mondo, rappre- veloce. sentato in questo caso dalla palestra della scuola, i Questa penalizzazione collettiva verrà motivata quattro gruppi dovranno raccogliere un rifiuto per spiegando che il bene e la salute del pianeta sono volta e raggiungere il più velocemente possibile il cen- interesse di tutti, anche di coloro che hanno la for- tro del campo da gioco, dove saranno stati preceden- tuna di godere di buone condizioni di vita. 18
IL QUIZ DEL CITTADINO RESPONSABILE B Cartoncini, cinque cestini 6/10 della spazzatura per Imparare a fare la raccolta EDUCARE LE GIOVANI MENTI IN AMBITO AMBIENTALE anni plastica, carta, vetro, differenziata indifferenziato, umido L’educatore trasferirà gli indovinelli proposti a pag. 27, inventandone a piacere di nuovi, su dei cartoncini colorati, ritagliando ciascun indovinello in strisce. La classe verrà quindi divisa in piccoli gruppi e a ciascun gruppo verrà consegnato un certo nume- ro di indovinelli, che a turno i bambini dovranno leggere per svelare l’oggetto “nascosto”. Una volta risolto l’indovinello, il bambino dovrà scegliere in quale dei cestini buttare il rifiuto indovinato. A ogni turno, spetterà alla classe confermare se il compagno stia effettuando correttamente la rac- colta differenziata o meno, assegnando la vittoria al gruppo che, al termine dell’attività, conterà il minor numero di errori. IMPARA LA DIFFERENZA Cinque cartelloni (misura suggerita 50x70 cm), pennarelli, foto di diversi tipi di rifiuti Imparare a 8/10 (cartone, bottiglie di plastica, lattine fare la raccolta anni del tonno, vasetti di conserve, bucce di differenziata banana, ecc.), patafix Dopo essersi informato circa la suddivisione dei presentata dal primo cartellone. Successivamente, rifiuti secondo la raccolta differenziata operata dal i bambini dovranno alzarsi a turno e attaccare con comune in cui è situata la scuola, l’educatore spie- il patafix ciascuna delle foto selezionate al cartel- gherà che ogni cartellone di colore diverso rappre- lone, che rappresenterà così una sorta di “bidone senta una differente categoria della raccolta dif- della spazzatura”. Una volta esaurite le foto della ferenziata: bianco quello della carta, giallo quello prima categoria di rifiuti, l’attività verrà replicata della plastica, marrone quello dei rifiuti organici, allo stesso modo per tutti gli altri cartelloni. verde quello del vetro, grigio l’indifferenziato. Completate tutte le cinque categorie, l’educatore La classe verrà quindi divisa in piccoli gruppi di chiederà ai bambini se sono soddisfatti della rac- quattro o cinque alunni e a ciascun gruppo ver- ranno date delle foto di diversi tipi di rifiuti. L’edu- colta differenziata operata dalla classe e chiederà eventualmente di spostare nella categoria corretta Edu catore chiederà a ogni gruppo di identificare, fra i rifiuti finiti nel cartellone sbagliato. care quelle a propria disposizione, tutte le foto che se- gio condo loro rientrano nella categoria di rifiuti rap- can do 19
RICICLO CREATIVO Riciclare significa recuperare e riutilizzare materiali Se il riciclo della plastica o della carta prevede di scarto e di rifiuto, ed è un’attività fondamentale solitamente un processo di trasformazione perché riduce il volume dei rifiuti da depositare in complesso, il riciclo creativo è alla portata di tutti discarica e consente di risparmiare materie prime ed è un ottimo modo per coinvolgere i bambini in ed energia. attività artistiche. RACCONTAMI UNA STORIA Fogli di carta, pennarelli, matite colorate, materiale di recupero Comprendere 6/7 vario (tappi di plastica, piume l’importanza del anni sintetiche, fogli di giornale, fili di riciclare gli oggetti che lana, ecc…), colla vinilica non ci servono più Vengono letti alla classe i racconti proposti a pag. 28 anche del materiale di recupero per realizzare i sul riciclo della carta, del vetro, della plastica e della disegni con la tecnica del collage. creazione del compost. I bambini verranno quindi Al termine dell’attività, l’educatore farà esporre divisi in quattro gruppi e a ciascun gruppo verrà al resto della classe il lavoro di ciascun gruppo, assegnata una delle storie, chiedendo ai bambini chiedendo ai bambini di spiegare come mai hanno di disegnare il momento preciso del racconto che scelto quel determinato momento e che cosa hanno hanno preferito. A piacere, potrà essere utilizzato imparato dalla storia a loro assegnata. 20
SE FOSSI... B Cartoncini colorati, materiale di Comprendere 8/10 recupero (contenitori di cartone l’importanza di non EDUCARE LE GIOVANI MENTI IN AMBITO AMBIENTALE anni delle uova, bottoni, giornali, tappi, disperdere i rifiuti cannucce, ecc…), colla vinilica nell’ambiente Verrà chiesto a ciascun bambino di pensare a un Riuscirei a respirare? Come sarebbe la mia vita se animale a cui si sente affine o di individuare il pro- il clima del mio habitat cambiasse? Riuscirei a tro- prio animale preferito, avendo cura di prediligere vare del cibo o dell’acqua per poter sopravvivere? animali che vivono liberi in natura rispetto ad ani- Successivamente, i bambini racconteranno ai com- mali addomesticati. Ogni alunno realizzerà, con i pagni la storia del proprio animale e l’educatore cartoncini e il materiale di recupero a disposizione, concluderà l’attività con una riflessione finale sugli una maschera di carnevale che raffiguri l’animale effetti dell’inquinamento scelto. e del cambiamento cli- Una volta completata la maschera, verrà chiesto a matico sugli ecosistemi ciascuno di inventare per il proprio animale anche e sulle specie animali una nuova identità e una nuova storia, con parti- a rischio d’estinzione. colare attenzione a descrivere come potrebbe es- sere la vita di quell’animale prima e dopo l’inquina- mento del suo habitat naturale e/o prima e dopo i cambiamenti climatici. Qualche esempio potrebbe essere l’assenza di acqua nella savana per il leone o la zebra, il rischio di estinzione dell’orso polare a causa dello scioglimento dei ghiacci, i pesci e le tartarughe marine che restano incastrati nei rifiuti di plastica dispersi nel mare, le api che scompaio- no a causa degli agenti inquinanti nell’aria. Per gui- dare gli alunni in questo processo di identificazio- ne, l’educatore potrà porre delle domande: come sarebbe l’ambiente in cui vivo se fosse inquinato? Edu care gio can do 21
L’EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITÀ SOSTENIBILITÀ SOCIALE Mentre si accendevano i riflettori sulla soste- nibilità ambientale ed economica, la sosteni- bilità sociale è rimasta per decenni in ombra. I nuovi cambiamenti globali e i fenomeni che sono sempre più al centro del dibattito pub- blico, tuttavia, hanno riportato in auge que- economica sto concetto e hanno reso necessario, ora più ambientale che mai, tornare a occuparsi maggiormente di inclusione, integrazione, uguaglianza ed equità. Per sostenibilità sociale si intende la capaci- tà di garantire equamente una condizione di sociale benessere in tutti i settori della vita umana, indipendentemente dal genere, dall’etnia, dalla fascia economico-sociale, dalla presen- le differenze non sono ostacoli per il per- za di una disabilità intellettiva o motoria. seguimento di fini comuni e del progresso Al fine di raggiungere la piena sostenibilità della comunità stessa. Allo stesso modo, è sociale, è necessario non solo soddisfare le fondamentale innescare nei bambini una necessità primarie dell'individuo, ma anche visione paritaria, e non emarginante, della rendere effettivi i diritti economici, sociali, diversità: la diversità non può essere fonte politici e culturali di una comunità, nonché di pregiudizi o di antipatie ma, al contrario, intraprendere azioni e orientare politiche per può essere la base per costruire qualcosa di la parità di genere e la non discriminazione meraviglioso. culturale o di orientamento sessuale. In un mondo in cui culture ed etnie diverse coesistono all’interno di una medesima so- cietà, è importante spiegare ai bambini che 22
L’UNIONE FA LA FORZA C Tempere colorate, pennelli, Comprendere il concetto 6/7 piatti di plastica, cartellone L’EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITÀ IN AMBITO SOCIALE di inclusione e accettare la anni bianco, testo “Piccolo blu e diversità piccolo giallo” di Leo Lionni Dopo la lettura del testo “Piccolo blu e piccolo gial- ducatore, con il contributo dei bambini, il titolo lo” di Leo Lionni, o la visione del video disponibile al dell’attività e la classe (ad esempio, “L’unione della link www.youtube.com/watch?v=NQwXPlEEjWM, 2°A fa la forza”). l’educatore guiderà i bambini nel riassumere bre- Il risultato finale sarà quindi quello di un cartellone vemente la storia per coglierne la morale. con tutte le impronte della classe, in cui i diversi Successivamente verranno versati i colori a tem- colori – richiamando la diversità fra individui e, in pera in alcuni piatti di plastica e verrà chiesto a questo caso, fra singoli bambini – convivono in ar- ogni bambino di scegliere un colore primario o di monia. L’educatore potrà trarre spunto da questa mischiare due o più colori fra quelli proposti per attività per far riflettere i bambini sul tema della creare una nuova tonalità. diversità e sulla necessità di abbattere i pregiudizi, Una volta scelto il colore, a turno gli alunni faranno concludendo che restare uniti rende più forti e che l’impronta della propria mano sul cartellone, sul insieme si possono fare cose straordinarie, che da quale sarà stato precedentemente scritto dall’e- soli non sarebbe possibile fare. CANTIAMO INSIEME Strumenti musicali, Promuovere 6/10 testo della canzone l’accoglienza e anni “Aggiungi un posto l’inclusione a tavola” Dopo aver letto una volta il testo della canzone ne come sottofondo musicale e guidare i bambini “Aggiungi un posto a tavola”, disponibile a pag. 30, nel cantare e nel battere il ritmo con percussioni, e avere discusso in gruppo sul significato di inclu- triangoli, mani. sione e accoglienza, l’educatore in collaborazione Rendere i bambini protagonisti e farli collabora- con l’insegnante responsabile del laboratorio di re in una sorta di ensemble musicale è un ottimo musica coinvolgerà i bambini in una piccola esibi- modo per rafforzare le amicizie e il gruppo classe; zione musicale. la scelta della canzone, inoltre, è utile per insegna- Se i bambini suonano già uno strumento musicale, re ad accogliere sempre l’altro, dal momento che sarà possibile insegnare loro una versione sempli- in compagnia “raddoppia l’allegria”. ficata della canzone proposta, altrimenti sarà suf- ficiente tenere la versione registrata della canzo- Edu care gio can do 23
LA CITTÀ ARCOBALENO Cartellone, colo- 8/10 ri, testo “Le città Valorizzare le diversità e anni invisibili” di Italo promuovere la convivenza Calvino Dopo aver letto un brano – si suggerisce, ad esempio, Le città e i segni. 3. (Zoe), Le città e gli scambi. 4. (Ersilia) oppure Le città e gli scambi. 5. (Smeraldina) – tratto da “Le città invisibili” di Italo Calvino come introduzione all’attività, l’educatore chiederà alla classe di disegna- re sul cartellone i contorni degli elementi costitutivi di una città (ad esempio, solo i contorni di case, alberi, strade, ecc…). Ciascun bambino dovrà quindi sceglie- re un solo colore e colorare una piccola parte della città, con il fine di realizzare una piccola metropoli colorata. A conclusione dell’attività, l’educatore darà spazio a un momento di riflessione in cui farà notare come, da soli, avrebbero potuto creare soltanto una città mo- nocromatica mentre, insieme, hanno dato vita a un arcobaleno di colori. La discussione avrà l’obiettivo di far comprendere ai bambini come le differenze che esistono fra le persone, allo stesso modo del diverso colore scelto da ognuno in questa attività, sono fon- damentali per la creazione di una comunità migliore, più ricca e meno monotona. In questo modo, ogni bambino risulta importante per ciò che è, e la sua diversità da tutti gli altri bambini può solo essere un valore aggiunto per il gruppo. 24
APPROFONDIMENTI LA DEMOCRAZIA 3. LA VITA È INTERCONNESSA MEDIANTE DELL’ACQUA (PAG. 16) L’ACQUA L’acqua connette tutti gli esseri umani e ogni par- Nel box sottostante sono elencati i te del pianeta attraverso il suo ciclo. Noi tutti ab- 9 principi che stanno alla base della biamo il dovere di assicurare che le nostre azioni democrazia dell’acqua teorizzata dalla non provochino danni ad altre specie e ad altre attivista e ambientalista indiana Vandana persone. Shiva in “Le guerre dell’acqua” (2004). 4. L’ACQUA DEVE ESSERE GRATUITA PER LE ESIGENZE DI SOSTENTAMENTO Poiché la natura ci concede l’uso gratuito dell’ac- 1. L’ACQUA È UN DONO DELLA NATURA qua, comprarla e venderla per ricavarne profitto Noi riceviamo l’acqua gratuitamente dalla na- viola il nostro insito diritto al dono della natura e tura. È nostro dovere nei confronti della natura sottrae ai poveri i loro diritti umani. usare questo dono secondo le nostre esigenze di sostentamento, mantenerlo pulito e in quantità 5. L’ACQUA È LIMITATA ED È SOGGETTA adeguata. Le deviazioni che creano regioni aride A ESAURIMENTO o allagate violano il principio della democrazia L’acqua è limitata e può esaurirsi se usata in ma- ecologica. niera non sostenibile. Nell’uso non sostenibile rientra il prelevarne dall’ecosistema più di quan- 2. L’ACQUA È ESSENZIALE ALLA VITA to la natura possa ridiffonderne (non-sostenibili- L’acqua è la fonte della vita per tutte le specie. tà ecologica) e il consumarne più della propria le- Tutte le specie e tutti gli ecosistemi hanno il dirit- gittima quota ai danni del diritto degli altri a una to alla loro quota di acqua sul pianeta. giusta parte (non-sostenibilità sociale). 6. L’ACQUA DEV’ESSERE CONSERVATA Ognuno ha il dovere di conservare l’acqua e usar- la in maniera sostenibile, entro limiti ecologici ed equi. 7. L’ACQUA È UN BENE COMUNE L’acqua non è un’invenzione umana. Non può es- sere confinata e non ha confini. È per natura un bene comune. Non può essere posseduta come proprietà privata né venduta come merce. 8. NESSUNO HA IL DIRITTO DI DISTRUGGERLA Nessuno ha il diritto di impiegare in eccesso, abusare, sprecare o inquinare i sistemi di circo- lazione dell’acqua. I permessi di inquinamento commerciabili violano il principio dell’uso equo e sostenibile. 9. L’ACQUA NON È SOSTITUIBILE L’acqua è intrinsecamente diversa da altre risor- se e prodotti. Non può essere trattata come una merce. 26
APPROFONDIMENTI IL QUIZ DEL CITTADINO MI USI PER SOFFIARE IL NASO RESPONSABILE (PAG. 19) F O Di seguito alcuni indovinelli proposti per l’attività, sulla base dei quali MI USI PER PULIRTI LA BOCCA A TAVOLA potranno esserne pensati molti altri ispirandosi ad alimenti e oggetti di uso T O quotidiano. MI USI PER DISEGNARE F O CONTENGO L’ACQUA E POSSO ESSERE DI DIVERSE DIMENSIONI SE PRENDI L’AUTOBUS HAI BISOGNO DI ME B A B O MI USI PER CHIUDERE LA BOTTIGLIA SONO GIALLA E SCIVOLI SE MI CALPESTI T O B A DI B A LO USI PER METTERCI LA SPESA SE MI MANGI LASCI IL TORSOLO S O M A LO USI PER LAVARTI I DENTI LE SCARTI QUANDO MANGI IL POLLO S O O A MI BUTTI DOPO CHE MANGI LO YOGURT MI APRI QUANDO MANGI LA NOCE V O G O SONO GIORNALIERO E FORNISCO NOTIZIE MI PUOI MANGIARE AL PESTO O AL SUGO Edu care G E P A gio can do 27
minò lungo il sentiero e poi si fermò su una panchi- RACCONTAMI UNA STORIA na per disegnare. Aveva già iniziato buona parte del disegno quando si accorse di aver sbagliato. Cercò (PAG. 20) la gomma nelle tasche convinto di averla presa, ma non la trovò. Arrabbiato, strappò via il foglio, lo ap- pallottolò e lo buttò per terra. DAL COMPOST Il foglio di carta appallottolato si riaprì come prima. A NUOVA VITA Si mise in piedi e, camminando come un robot, si Ieri, passando vicino a un cassonetto marrone, avvicinò a Martino. Con uno dei due angoli verticali quasi svenivo per la puzza. Tornato a casa, chiesi toccò la gamba di Martino, ma lui non se ne accorse. alla mamma perché quei cassonetti marroni erano Foglio lo punzecchiò ancora e gli disse: “Ehi, tu! Per- così puzzolenti. Mi sembrava una vera schifezza! La ché mi hai buttato per terra? Lo sai che è un enorme mamma, allora, mi spiegò che cosa succedeva alla sbaglio?”. buccia della banana che stavo mangiando dopo aver Martino a testa bassa così da riuscire a vedere Fo- pranzato. Mi disse: “Caro Giulio, sappi che la buccia glio esclamò: “Scusami, ma non lo sapevo! Mi puoi della tua banana insieme alle foglie di insalata, alla dire perché ho sbagliato?” e Foglio rispose: “Volen- pasta avanzata, ai torsoli di mela e alle croste di for- tieri”. Con un balzo saltò sopra la panchina e iniziò maggio, una volta marciti, si trasformano in una nuo- a spiegare: “Ci sono tanti motivi per cui hai sbagliato va sostanza che si chiama compost. Il compost vie- a buttarmi per terra. Uno di questi è semplice: non ne usato per rendere più fertile il terreno, di modo si deve sporcare il bosco con cartacce, o bottiglie di che possano crescere più forti gli alberi di banane plastica o vetro. Fa male agli alberi, ai fiori e anche e di mele, produrre magnifiche insalate ed erbetta agli animali. Un altro motivo è che io sono un foglio succulenta che le mucche mangiano volentieri pro- di carta e se fa troppo caldo posso anche prendere ducendo poi il buon latte con cui fare del buon for- fuoco; questi alberi brucerebbero insieme a me in maggio. Caro Giulio, non ti saresti mai immaginato un secondo e qui non crescerebbe più niente per che dalla buccia marcia e puzzolente di una banana tanto tempo. C’è ancora un motivo ancora più im- potesse nascere tanta buona roba da mangiare. A portante per cui non devi gettarmi a terra: tu lo sai volte anche le cose che ci sembrano brutte possono che un foglio di carta si fa con il legno degli alberi?”. trasformarsi in cose belle!”. Martino fece cenno di no con la testa, così il foglio continuò dicendo: “La carta viene fatta dagli alberi. LA STORIA DI MARTINO Persone esperte trasformano il legno in un foglio E FOGLIO di carta; per questo vengono tagliati tanti alberi. C’è Martino, bambino sempre col sorriso e in movimen- chi, però, ha creato dei contenitori dove buttare la to, amava passeggiare nei boschi e, poiché gli piace- carta usata per rigenerarla e poterla poi riutilizzare: va tanto disegnare, portava sempre con sé un album in questo modo si salvano tanti alberi. Hai capito da disegno, una matita e una gomma. ora, perché non devi gettarmi per terra?”. Un giorno andò nel bosco a passeggiare e, come Martino aveva capito bene e si era anche un po’ ver- sempre, portò con sé l’album e la matita ma, stra- gognato, ma a lui nessuno aveva mai insegnato che namente, dimenticò la gomma per cancellare. Cam- un pezzo di carta poteva essere ancora utile. Raccol- se il foglio, lo appallottolò di nuovo e lo mise in tasca. Mentre stava tornando a casa, trovò un contenitore per la carta e buttò il foglio, che cadendo disse: “Gra- zie, hai fatto la cosa giusta!”. LA BOTTIGLIA ABBANDONATA C’era una volta una bottiglia di vetro verde che giace- va da ormai molti giorni sul ciglio della strada vicino a un cespuglio. Ogni volta che passava qualcuno sul marciapiede, la bottiglia iniziava a lamentarsi, con la speranza che qualcuno si accorgesse di lei, ma non c’era nulla da fare: tutti tiravano dritto fingendo di 28
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