John Axelrod Enrico Dindo - violoncello - Orchestra della Toscana
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CITTÀ METROPOLITANA DI FIRENZE 41a Stagione Concertistica 2021 / 2022 violoncello Enrico Dindo CONCERTO DI INAUGURAZIONE direttore John Axelrod
CONCERTO DI INAUGURAZIONE Firenze, Teatro Verdi venerdì 8 ottobre 2021 ore 21:00 John Axelrod direttore Enrico Dindo violoncello Ogni volta che sale sul podio, John Axelrod porta con sé Cosa qualcosa di più del talento musicale. Porta la sua storia. Stagione Avvincente come sa esserlo quella di un americano che ascoltiamo si è fatto da sé. Uno che dapprima ha lavorato nel settore Concertistica questa sera discografico, poi è stato manager rock, in seguito boss di 2021 / 2022 una azienda di vini in California. Poi è tornato alla musica, e ha studiato con due bacchette leggendarie: Leonard Bernstein e, in Russia, Ilya Musin, maestro che ha sfornato una marea di fuoriclasse della direzione. * commissione Fondazione ORT in occasione delle celebrazioni Richard Danielpour Una storia la porta anche il violoncellista Enrico Dindo. per i 700 anni dalla morte A ventidue anni era primo violoncello alla Scala. Dieci di Dante Alighieri Voci dal Purgatorio anni dopo vinceva il prestigioso Concorso Rostropovich per orchestra (2021) * di Parigi che lo proiettava verso una carriera da solista. prima esecuzione assoluta Ora, cinquantaseienne, rappresenta al meglio l’Italia nei cartelloni concertistici internazionali. In questo programma Dindo sfida il Concerto di Antonín Dvořák, pagina tra le più temibili per i violoncellisti. Il padre del nazionalismo musicale Antonín Dvořák ceco la compose negli ultimi anni dell’Ottocento durante il Concerto n.2 in si minore soggiorno americano da direttore del Conservatorio di New per violoncello e orchestra op.104 con il contributo di York, mettendoci dentro perfino melodie folk statunitensi. Invece al solo Axelrod spetta confrontarsi con la Sinfonia Allegro n.4 di Robert Schumann: questa sera ascolteremo la Quasi improvvisando: Adagio ma non troppo prima versione del 1841. L'opera fu poi rivista dall'autore Finale: Allegro moderato e riproposta a Düsseldorf nel 1853. Quest'ultima edizione verrà invece eseguita dallo stesso Axelrod tra qualche giorno, *** il 22 ottobre, quando dirigerà nel capoluogo lombardo concerto trasmesso l'Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi. in differita da Rai Radio 3 Un’opera desiderosa di oltrepassare i nove capolavori sinfonici di Beethoven, la cui inarrivabile grandezza, si Rai Radio Robert Schumann pensava allora, avrebbe inibito la creatività di ogni altro compositore successivo. Invece Schumann smentì la registrazione audio Sinfonia n.4 in re minore op.120 profezia. a cura di Ziemlich langsam – Lebhaft, attacca SoundStudioService In apertura la commissione ORT in prima esecuzione Romanze: Ziemlich langsam, attacca assoluta ispirata alla Divina Commedia di Dante a firma di Scherzo: Lebhaft, attacca Richard Danielpour: Voci dal Purgatorio. Langsam - Lebhaft
La musica Ecco, ora potete accomodarvi sulle poltrone del vostro teatro e ascoltare l’ORT dal vivo. Siamo di nuovo in comunione armonica, e oltre ... felici di vedervi tutti quanti: vecchie conoscenze e nuovi ascoltatori. La vostra orchestra vi aspettava, proprio qui, in questa sala, per celebrare con voi l’inizio di questa stagione di concerti, che finalmente è in presenza. Ripartiamo carichi di entusiasmo e di belle novità. La più importante è che questa è la prima vera stagione di Daniele Rustioni come direttore artistico dell’ORT, il quale, scoprirete, ha stilato un programma con molti giovani musicisti emergenti: bacchette e solisti che poco si sono ascoltati qui da noi, alcuni dei quali al loro debutto in Italia. Non mancano, però, nomi più familiari, presenze consolidate nel panorama dei concerti italiani, come John Axelrod, che oggi è sul podio. Mark "Personalmente, credo che anche la sua visita L’immagine del Dante di marmo, che dall’alto “guata” piazza nell’altro mondo sia stata un sogno, ma non Santa Croce deserta, è il simbolo di ciò che è stato; qualcosa Twain che le note di Danielpour possono aiutarci a elaborare e curare. volli ferirlo esprimendo tale opinione" Per sottolineare questo sentimento abbiamo scelto un bellissimo quanto originale scatto di Massimo Sestini realizzato per la Fra il maestro statunitense (allievo di Leonard Bernstein, dinamico, mostra itinerante Dante 700 inaugurata dal presidente Mattarella Piazza Santa Croce presso il Palazzo del Quirinale nell'ottobre dello scorso anno Massimo Sestini coltissimo) e il pubblico dell’ORT c’era una promessa. Il suo, infatti, è stato il primo concerto annullato nel triste ottobre del proprio come apertura delle celebrazioni dantesche. 2020 2020, e il primo a essere trasmesso in streaming. Dopo tanta Una piazza Santa Croce deserta durante il lockdown dal punto Firenze attesa, abbiamo il piacere di ascoltare la sua direzione senza di vista del sommo poeta: un incrocio di prospettive che è anche i filtri del virtuale, per regalare al maestro e ai nostri professori la cifra stilistica di questo grande fotoreporter. quegli applausi negati dallo streaming senza pubblico di un La serata prosegue e si completa con il Concerto n.2 per anno fa. Evviva! violoncello di Dvořák, un concerto fra malinconia romantica e Il programma è diverso da quel lontano ottobre, e nuovo. virtuosismo, molto amato ed eseguito, che stasera ascolterete Anzi, nuovissimo. Si apre, infatti, con una prima assoluta: nell’interpretazione di Enrico Dindo, e la Sinfonia n.4 di Voci dal Purgatorio commissionata dall’ORT a Richard Schumann, scritta nel 1841 in appena quattro giorni, e poi Danielpour per il settimo centenario della morte di Dante rielaborata per oltre dieci anni. Alighieri. Il compositore newyorkese lega la visione dantesca Una fatica che però ci ha regalato una sinfonia da godere tutta dell’aldilà alla pandemia, e come spiega nell’introduzione alla d’un fiato: i quattro movimenti, infatti, si susseguono uno dietro partitura, dedica quest’opera proprio a noi italiani, “che abbiamo l’altro, senza pause, con un finale a rotta di collo, in picchiata sofferto ed eroicamente prevalso sul male in questo periodo che verso gli applausi. non ha precedenti”. Ancora una volta, bentornati, e buon ascolto. Timeline | La vita | Le opere 1700 1800 1900 2000
Enrico Dindo Figlio d'arte torinese, viene iniziato allo studio del violoncello fin dall'età di sei anni. Diplomato al Conservatorio Verdi di Torino, John si è poi perfezionato sotto la guida di Antonio Janigro. La sua carriera come Axelrod solista inizia nel 1997 dopo la vittoria nel concorso Rostropovich di Parigi. Da allora ha fatto il giro del mondo assieme alle orchestre più prestigiose e al fianco di grandissimi direttori del calibro di Gianandrea Noseda, Myung-Whun Chung, Riccardo Muti, Yutaka Sado, Paavo Järvi, Valerij Gergiev, Jurij Temirkanov, Daniele Gatti e Riccardo Chailly. Nel 2001 ha fondato “... per essere un buon direttore ci vogliono maturità ed esperienza, l'ensemble cameristico “I Solisti di Pavia” non solo musicale ma anche di vita”. di cui è tuttora direttore stabile; il suo avvicinamento alla direzione d'orchestra lo Questo è il credo di Axelrod, le cui esperienze lavorative eclettiche sono state ha portato poi a collaborare con assieme alla formazione d'eccellenza il fondamento della sua carriera. Considerato l’Orchestra Giovanile Italiana, l’Orchestra uno dei direttori più versatili e innovativi del panorama sinfonico e operistico della Svizzera Italiana, la Filarmonica della odierno, dal 1996 ha diretto quasi 200 orchestre in tutto il mondo, 33 opere e Scala e con la Sinfonica Nazionale della 60 prime assolute. Dal 2019 è Direttore Ospite Principale della Kyoto Symphony, RAI. Dal 2014 è direttore musicale della e negli anni è stato protagonista di primo piano presso grandi istituzioni tra cui HRT Symphony Orchestra di Zagabria, spiccano la Real Orquesta Sinfónica de Sevilla - dove è stato direttore generale e dal 2022 ricoprirà il ruolo di direttore e artistico fino al 2020 - l'Orchestra Sinfonica “G.Verdi” di Milano, l’Orchestre artistico alla Filarmonica Romana. National des Pays de la Loire, la Luzerner Sinfonie Orchester, e l'OrchestraX di Al suo impegno concertistico si affianca Houston, di cui è stato anche fondatore. Appassionato sostenitore delle nuove l'attività didattica: è docente presso il generazioni, collabora con diverse orchestre giovanili professionali, insegna agli Conservatorio della Svizzera Italiana di studenti di tutto il mondo attraverso la sua “Conductors Masterclass Online” e, Lugano, presso la Pavia Cello Academy e dal 2013, è fondatore dell’associazione CultureALL che promuove una fruizione nel 2012 è stato nominato Accademico di culturale accessibile a tutti, in particolare alle persone svantaggiate. Santa Cecilia.
/ New York 1956 / Nelahozeves 1841 / Praga 1904 Richard Antonín Danielpour Dvořák Voci dal Purgatorio Concerto n.2 per violoncello Dvořák fu trattato con ogni riguardo in America, per orchestra (2021) e orchestra op.104 dove abitò dal 1892. Stima, ammirazione, rispetto lo accompagnavano ovunque andasse. commissione Fondazione ORT A lui, che ricambiò tale accoglienza elargendo durata: 10 minuti circa durata: 45 minuti circa ai suoi ospiti pagine notevoli come il quartetto nota dell'autore nota di Gregorio Moppi e il quintetto per archi, conosciuti entrambi con il nomignolo di Americano, e la Sinfonia Dal Nuovo Mondo, lo stile di vita di quella società “La bellezza risveglia l'animo non andava troppo a genio, però. Caos, stress, "Voci dal Purgatorio" è stata composta a maggio Il più sontuoso tra i Concerti per violoncello, poco tempo per meditare, lo spinsero a ritornare a Los Angeles, durante il corso della pandemia ad agire...” Dante Alighieri quello di Antonín Dvořák, è un frutto inatteso a casa sua nella primavera del 1895. 20/21 e dedicata a quegli italiani che hanno del soggiorno americano del compositore, sigillo La partitura del Concerto in si minore op.104 sofferto e sopportato strenuamente questi tempi alla sua triennale avventura newyorkese sempre fu completata proprio in coincidenza della difficili. Lo stesso Dante visse a cavallo di una Il pluripremiato compositore Richard intrisa di struggente nostalgia per l'Europa; partenza; il debutto avvenne l'anno dopo a grave epidemia in Italia, quella della peste. Nel Danielpour si è affermato come uno dei inoltre cela l'omaggio a un'antica fiamma sul Londra. Fiorì inaspettata perché Dvořák, già momento in cui scrivo questa nota introduttiva, compositori più dotati e ricercati della sua letto di morte. Dvořák, boemo profondamente autore in gioventù di un Concerto per violoncello mi auguro che assisteremo al declino di questo generazione. La sua musica ha attratto una radicato nella cultura e nelle tradizioni della sua lasciato senza orchestrazione e manoscritto terribile virus. Questo brano, pensato per una schiera internazionale e illustre di campioni nazione, non avrebbe mai immaginato di potersi (la prima edizione uscirà, postuma, nel 1929), classica orchestra, è sia una riflessione sul trasferire oltreoceano per lavoro. Eppure la aveva spesso dichiarato che non si sarebbe mai e, come devoto mentore ed educatore, ha secondo libro della Divina Commedia, sia cocciutaggine di una ricca signora americana più interessato a uno strumento che negli acuti anche avuto un impatto significativo sulle l'equivalente contemporaneo e figurativo del lo spinse a farlo, chissà quanto di buona voglia. suona nasale e nei gravi ringhia e borbotta. Ma “Purgatorio” vissuto in tutto il mondo durante giovani generazioni di compositori. Il suo Certo a persuaderlo contribuì l'offerta di 15 mila negli States cambiò idea. Merito, forse, di un questa pandemia. In questo periodo, sono linguaggio compositivo attuale è eclettico dollari annui, il quintuplo del suo stipendio al violoncellista d'origine irlandese e tedesco di rimasto colpito dalla grande bellezza del nostro e aperto alla contaminazione: partendo Conservatorio di Praga. La storia andò così. formazione, Victor Herbert, suo collega al mondo che in qualche modo è stata vissuta da dalle sonorità della orchestra tradizionale, Jeanette Thurber, moglie di un facoltoso Conservatorio di New York e autore, per se una prospettiva diversa. Tale bellezza ci è stata racchiude ispirazioni provenienti da generi commerciante di generi coloniali, nel 1888 aveva stesso, di un Concerto che evidentemente completamente nascosta a causa del nostro diversi come jazz, pop e rock. Le sue fondato a New York il National Conservatory of sorprese Dvořák facendolo indietreggiare dal suo isolamento e della nostra incapacità di stare opere sono state commissionate da nomi Music con l'intento di favorire la nascita di una proposito. In realtà è probabile che già da con coloro che amavamo. Ci è stato tolto quel scuola di strumentisti e compositori statunitensi. qualche tempo stesse mutando opinione a di primo piano del panorama musicale bisogno fondamentale, degli esseri umani, di Gli studenti erano principalmente afroamericani proposito delle manchevolezze dello strumento, stare gli uni con gli altri, che è di per sé una cosa contemporaneo come Jessye Norman, e nel curriculum scolastico figuravano anche lo altrimenti non si vede per quale ragione avrebbe bella. Molti di noi, ora che stiamo lentamente Frederica von Stade e Yo-Yo Ma, e studio degli inni religiosi, degli spiritual e del trascritto proprio per violoncello e orchestra tornando a una parvenza di vita normale, istituzioni illustri tra cui la New York repertorio dei nativi. Ciò che serviva a questa La calma del bosco, un pezzo di dieci anni sperimenteranno senza dubbio un sincero Philharmonic e l'Orchestre National de istituzione era un direttore di gran nome, e non prima per pianoforte a quattro mani. Tuttavia risveglio della vera bellezza insita in molte France. Tra le sue composizioni più celebri poteva che provenire dall'Europa dato che il Concerto op.104 è dedicato non a Herbert, relazioni. Non più sequestrati, possiamo vedere l'oratorio The passion of Yeshua, premiato nella giovane America di musicisti prestigiosi bensì al compatriota Hanuš Wihan, e su sua e abbracciare la vita, si spera, questa volta, con il Grammy per la migliore performance non ne era cresciuto ancora nessuno. Dvořák istanza Dvořák dichiarò d'averlo concepito. E senza darla per scontata. Tutto sommato, coloro fu la seconda scelta - dopo il finlandese Jean sebbene dell'amico accogliesse alcune richieste corale, e la sua prima opera Margaret che in tutto il mondo hanno sofferto e perso i Sibelius, che non era stato possibile avvicinare. di aggiustamenti tecnici per la parte del solista, Garner, che ha debuttato nel 2005, creata propri cari, coloro che hanno lottato e hanno Mica male, comunque: compositore serio di recisamente ne rigettò il capriccio di voler inserire vinto questa crisi, sono stati i veri eroi del nostro insieme al premio nobel Toni Morrison. impronta brahmsiana (quindi devoto ai generi di un'ampia cadenza virtuosistica nell'ultimo tempo. tempo. È per loro che questa opera è stata È docente all'Università della California a derivazione classica tipo sinfonie, concerti e Non ci sarebbe stata bene, gli ripeté più e più composta. È offerta con gratitudine e spero sia Los Angeles. La sua vasta discografia è quartetti) che tuttavia era solito bagnare la sua volte. Ma siccome Wihan faceva orecchie da accolta con spirito di apertura. incisa da Naxos e Sony Classical. ispirazione nelle melodie popolari delle terra natia. mercante, Dvořák mise per iscritto al suo
/ Zwickau 1810 / Endenich Bonn 1856 Robert Schumann editore che al Concerto non avrebbe dovuto Sinfonia n.4 op.120 certo dalla saldezza costruttiva dell’edificio tra l’altro prevedeva la chitarra nella strumenta- esser cambiata neanche una nota, da nessuno, formale. La quarta sinfonia (nata in realtà per zione del secondo movimento, ebbe un’acco- senza il suo consenso preventivo, perché tutto seconda e successivamente rielaborata) è la più glienza tutt’altro che positiva: dopo la prima quel che vi si trova è stato a lungo meditato e vistosa manifestazione dell’anelito di Schumann esecuzione, avvenuta a Lipsia il 6 dicembre 1841 non può che esser eseguito così: specie il finale, durata: 29 minuti circa al raggiungimento di esiti formali inediti e grandio- alla presenza di Mendelssohn e sotto la direzione affermò, "che chiude in graduale diminuendo, nota di Marco Mangani si, e proprio per questo è stata oggetto di di Ferdinand David, il temibile periodico come un sospiro, con reminiscenze degli altri frequenti censure. Falliti tutti i tentativi di affermar- “Allgemeine musikalische Zeitung” parlò di due movimenti, mentre il solista va a morire si sulla scena musicale viennese, nel 1839 mancanza d’attenzione e di scarsa rifinitura; fu verso un 'pianissimo' per poi risollevarsi di nuovo; Schumann decise di mettere ordine nella propria per questo motivo che Schumann decise di le ultime battute spettano all'orchestra al Quando il tedesco parla di sinfonie, parla di vita: venduta l’azienda libraria paterna, si lanciò metterla da parte per lungo tempo. La versione completo, e il tutto termina in modo burrascoso". Beethoven: i due nomi costituiscono per lui nella causa che lo avrebbe condotto finalmente riveduta, più turgida nell’orchestrazione e ampia- Alla fine è come se lo spleen che infagotta gran un’unità inscindibile, sono la sua gioia, il suo a sposare Clara, la figlia del suo ex maestro mente ristrutturata, ma sostanzialmente fedele al parte della partitura se ne volasse via. Una orgoglio... le creazioni di questo maestro... Friedrich Wieck, e cominciò al tempo stesso a progetto originario (in un primo momento, il catarsi che scaccia la nostalgia pervasiva. Quella dovrebbero aver lasciato delle tracce profonde, progettare sistematiche incursioni nei generi compositore aveva accarezzato l’idea di ribattez- che nell'Allegro iniziale - malgrado l'indicazione in grado di manifestarsi in primo luogo nei lavori compositivi “maggiori”, dichiarando implicitamen- zarla “fantasia sinfonica”), fu terminata nel 1851, di “grandioso” per certi interventi di un'orchestra del periodo successivo appartenenti allo stesso te concluso il suo “periodo pianistico”. Vennero ma non ebbe pubblica esecuzione fino al 3 corposa che comprende anche tromboni e tuba genere. Ma non è così. Risonanze ne troviamo così alcuni anni che possiamo definire monote- marzo 1853, quando lo stesso Schumann poté e nonostante il “risoluto” richiesto all'attacco del certo (anche se per lo più, stranamente, si tratta matici, nel senso che in ciascuno di essi dirigerla a Düsseldorf (l’anno successivo, il tenta- solista - viene espressa dal timbro languido e di risonanze delle prime sinfonie di Beethoven, Schumann si concentrò quasi esclusivamente tivo di suicidio gettandosi nel Reno e l’interna- malleabile dei clarinetti e dalla voce del corno, come se ogni singolo lavoro richiedesse un certo su di un unico genere: il 1840 era stato l’anno mento nel manicomio di Endenich): da allora, la evocatrice di spazi vasti, solitari, come le praterie tempo prima di essere compreso e imitato), dei Lieder (solo per citarne alcuni, i cicli Myrthen, sinfonia godette di quell’accoglienza calorosa americane. e sono anche troppo numerose e marcate; Frauenliebe und Leben e Dichterliebe); nel 1842 che ancora oggi le è universalmente assicurata. Il Concerto è pure un tributo segreto a ma solo raramente, a parte alcune eccezioni, sarebbe stata la volta della musica da camera Restarono, tuttavia, alcune autorevoli voci “fuori un'infatuazione giovanile, Josefina Čermáková, troviamo quella retta condotta e quel dominio (i tre quartetti per archi op.41, il quintetto e il dal coro”, tra cui quella, autorevolissima, di allieva di piano amata senza fortuna una trentina della grande forma dove a ogni passaggio le quartetto con pianoforte) e nel 1843 quella degli Johannes Brahms, che trovava la prima versione di anni prima, e di cui poi, nel 1873, Antonín idee appaiono mutevoli, eppur connesse da un oratori (Il Paradiso e la Peri): ma l’anno in cui più lieve, chiara ed elegante. Nonostante l’oppo- aveva sposato la sorella minore Anna – mentre intimo legame spirituale... Schumann si pose alla ricerca delle possibili vie sizione dell’amica Clara, vedova di Robert, nel Josefina, attrice, qualche tempo dopo Per ironia della sorte, questo giudizio espresso nuove verso la sinfonia fu il 1841. Videro così la 1891 Brahms fece pubblicare una partitura che abbandonerà le scene per diventare moglie del da Schumann nel 1839 sarebbe divenuto uno luce la Prima, op.38 (detta “Sinfonia della comprendeva entrambe le versioni. conte Václav Kounic, influente patriota e politico dei principali argomenti usati contro di lui dai Primavera”), che si atteneva al tradizionale schema Nel progetto della Quarta, Schumann mostra cèco. Durante le ultime settimane di soggiorno a numerosi critici della sua produzione sinfonica. A in quattro movimenti distinti, cercando però di con evidenza la sua posizione artistica, in bilico New York i Dvořák ebbero notizia che Josefina parte le riserve sulla qualità della strumentazione unificarli con un progetto poetico comune, e tra la voglia di esprimere il nuovo e una fiducia stava male, molto male, a tal punto che il (la sua orchestra è ritenuta in genere troppo alcuni lavori sperimentali, che tentavano soluzioni nei generi strumentali della tradizione che, col 27 maggio 1895 spirò. Prima, in omaggio pesante), si imputa a Schumann proprio la formali inedite: una Ouverture, Scherzo e Finale tempo, si sarebbe fatta sempre più incrollabile. all'inferma Anna, il compositore aveva innestato mancanza di coerenza formale, il suo lavorare in mi maggiore, op.52, una Fantasia per piano- In altre parole, tutta l’impalcatura delle ripetizioni come motivo secondario del movimento lento la per blocchi giustapposti, anziché puntando sul forte e orchestra in la minore (poi rifusa nel cele- tematiche, prevista dalla tradizionale forma di citazione di una sua lirica per canto e piano da coerente sviluppo dei temi. Le cause di ciò berrimo Concerto in la minore del 1845), lo sinfonia per ogni singolo movimento, è qui lei prediletta, Lasciami solo op.82 n.1. E al vengono generalmente individuate nella radice schizzo di una piccola sinfonia in do minore e, abbandonata, in favore di un organico sviluppo momento del decesso della donna, nel finale lirica del pensiero compositivo di Schumann, soprattutto, la prima versione di quella che dopo delle premesse che si compie solo nel finale. fu inserita la sezione contemplativa, quella che che si era rivolto ai generi formalmente più un decennio, opportunamente rielaborata, Tale organicità è garantita, in primo luogo, da sfuma nel sospiro di morte. impegnativi solo dopo aver creato una messe sarebbe divenuta la Quarta Sinfonia (la Seconda due fattori immediatamente percepibili: la di pezzi pianistici, dove la fantasia e la qualità e la Terza avevano visto la luce, rispettivamente, successione ininterrotta dei quattro movimenti dell’invenzione sono sorrette magari da un nel ’46 e nel ’50.) (ognuno deve essere attaccato senza indugi notevole sperimentalismo armonico, ma non La prima versione della sinfonia in re minore, che dopo il precedente), che tra lo scherzo e il finale
dà luogo anche a un efficacissimo raccordo, L'International Classical Music Award ha conferito memore di analoghe soluzioni beethoveniane; nel 2020 al maestro Axelrod un premio speciale e l’uso sistematico dei legami tematici tra i per le sue interpretazioni perspicaci e profonde. movimenti medesimi. Non c’è, infatti, in questa A tal poposito Axelrod apre la sua stagione sinfonia, un solo movimento tematicamente 21/22 con un progetto che enfatizza questo irrelato: l’introduzione lenta (Ziemlich langsam = aspetto di unicità, prima con l'ORT e a fine mese piuttosto adagio) si ripercuote nella Romanza; con l'Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe la sezione centrale di quest’ultima, un tenero Verdi (con l'esecuzione della seconda versione arabesco del primo violino, fornisce il materiale al Trio dello Scherzo (Lebhaft = Vivace); a sua del 1851), in nome di una consolidata e profonda collaborazione negli ultimi anni. Caro pubblico dell'ORT, volta, lo Scherzo basa la propria sezione princi- In questo modo Axelrod offre l'opportunità rara siamo felici di ritrovarvi! pale su un’idea strettamente imparentata con il di ascoltare entrambe le versioni della Quarta primo motivo del Vivace iniziale. Ma è soprattutto Sinfonia di Schumann. La versione originale - "Anche per quest'anno avremo l'opportunità di farvi il legame tra i due movimenti esterni (primo e che identifica come Florestaniana per le sue compagnia dalle pagine dei programmi di sala per tutto il ultimo) a caratterizzare l’unicità del progetto. Il sonorità cameristiche e per la sua energia esube- corso di questa bellissima stagione. primo Vivace (Lebhaft), che pure espone il rante - composta ed eseguita nel 1841 e pubbli- Vi proporremo, come d'abitudine, suggerimenti musicali e materiale tematico secondo la tradizionale cata quasi 50 anni dopo dal suo pupillo Brahms letterari relativi agli artisti e al repertorio, senza tralasciare contrapposizione tra due distinte aree tonali, e la versione rivisitata del 1851 (considerata qualche "chicca" fuori programma. Per questo concerto è caratterizzato da una sezione centrale artico- Eusebiana per la sua orchestrazione più ampia e inaugurale abbiamo esclusivamente proposte dedicate al lata in tre blocchi, che solo con un certo sforzo per il suo carattere più oscuro e contemplativo) violoncello che è uno dei nostri strumenti preferiti. può definirsi “sviluppo” nel senso beethoveniano promossa e custodita dalla sua vedova Clara del termine (donde le critiche cui si accennava in Schumann. Entrambe offrono spunti per raccon- Buon inizio di stagione e buon ascolto!" (Silvia Venturi) apertura); ma soprattutto, questo primo movi- tare la storia delle due persone che più amarono Quando si parla di violoncello non si può fare a meno di mento è privo della convenzionale riesposizione Schumann, e di come queste due versioni citare Enrico Dindo, qui in un programma fuori dai canoni conclusiva, che lascia invece il posto a un’ampia riflettano la sua stessa natura ambivalente. tradizionali. Alla guida dei "suoi" Solisti di Pavia si cimenta coda. Solo il finale, basato in sostanza sullo stesso materiale del primo movimento, porta a "Dopo aver registrato le Sinfonie di Brahms e nel Concerto per violoncello op.103 dello "sconosciuto" compimento una regolare forma-sonata (espo- i Lieder di Clara Shumann mi sono ritrovato Nikolai Kapustin, pianista e compositore ucraino, sizione – sviluppo – ripresa + coda), appagando completamente immerso nella vita di Robert scomparso lo scorso anno, che ha unito classica e jazz. così le aspettative dell’ascoltatore, rimaste fin lì Shumann, nel suo amore, e nella sua lunga Seguono pagine di Astor Piazzolla (Decca 1 cd €10,00). disattese. Lo sperimentalismo formale di questo lotta coi problemi di salute mentale. Mentre Altra esecuzione di riferimento è il bellissimo Concerto di lavoro, certo lontano dal solco del tematismo molte delle sue opere e dei suoi scritti riflettono il suo disturbo bipolare, queste due versioni, Dvořák in programma questa sera, qui nell'interpretazione tracciato da Beethoven, era destinato a non aver di Mischa Maisky accompagnato dai Berliner Philharmo- seguito: o si proseguiva spaccando definitiva- una composta durante un anno di fervida produzione creativa e l'altra invece creata niker (Deutsche Grammophon 1 cd €8,00). mente la forma (Liszt) o si cercava una nuova via ripristinando la solidità delle strutture della tradi- nel bel mezzo di una fase di disperazione, mi Chiude la vetrina un rarissimo cd del violoncellista offrono un vividissimo ritratto di lui e del suo ungherese János Starker contenente una dozzina di zione (Brahms). Questa bella sinfonia, anche coi spirito romantico. Dal mio punto di vista è stato famosi brani normalmente eseguiti come bis (1 cd €10,00). suoi “difetti”, è la testimonianza d’una volontà al profondamente interessante, e la mia speranza tempo stesso pervicace e disperata. è quella di condividere questa scoperta musicale Questi e altri titoli disponibili presso la sede di Dischi con i musicisti che mi accompagneranno e con Questa sera verrà eseguita la prima versione Fenice in via Santa Reparata 8/B a Firenze da lun a ven il pubblico stesso. Forse potremo tutti imparare del 1841, in nome del progetto Classicismo qualcosa di nuovo riguardo quest'uomo che 10-14 e 15:30-19:30; sab 10-13:30 e 15:30-19:00. radicale intrapreso da John Axelrod. tuttora è per molti un oggetto di mistero". Info e prenotazioni tel. 055 3928712 (anche whatsapp) John Axelrod info@dischifenice.it
MUSICA DIVINA Fondata a Firenze nel 1980, per iniziativa della Regione Toscana, della Provincia e del Comune di Firenze, è considerata una tra le migliori orchestre in Italia. L'Orchestra della Toscana nel 2021 ha voluto dare il proprio contributo alle inziative legate ai 700 anni dalla morte di Dante Nel 1983, durante la direzione artistica di Luciano Berio, è Alighieri. diventata Istituzione Concertistica Orchestrale per riconoscimento Sotto la dicitura di Musica Divina si è articolato un ricco del Ministero del Turismo e dello Spettacolo. L'organico medio è programma di progetti, inizialmente dedicati al tema del di 44 musicisti che si suddividono anche in agili ensemble. viaggio, lo stesso che ha ispirato il poeta per scrivere la Divina L’Orchestra ha sede a Firenze nello storico Teatro Verdi, dove Commedia. presenta la propria stagione di concerti; è stata ospite delle più Un percorso che nel nostro caso è diventato musicale e che importanti Società di concerti italiane, tra cui il Teatro alla Scala, per ulteriore metafora si è fatto espressione della volontà di l’Auditorium del Lingotto di Torino, l’Accademia di Santa Cecilia riaffermare le funzioni essenziali della musica e dei musicisti. di Roma e nelle più importanti sale europee e d’oltreoceano, dalla Nella prima parte della nostra programmazione l'iniziativa si è Carnegie Hall di New York al Teatro Coliseo di Buenos Aires, a concretizzata con una serie di concerti in streaming, l'unica Hong Kong e in Giappone. Il direttore artistico è Daniele Rustioni, possibilità che avevamo di rimanere in contatto con il pubblico, nominato nel settembre 2020 dopo aver ricoperto per i nove anni e con alcune incisioni discografiche. precedenti la carica prima di direttore ospite principale e poi di Musica Divina si completa in questi ultimi mesi dell'anno con direttore principale. La storia artistica è segnata dalla presenza di tre commissioni esclusive ispirate alla Divina Commedia: si illustri musicisti come Salvatore Accardo, Martha Argerich, Rudolf tratta di prime assolute rispettivamente dell'americano Richard Barshai, Yuri Bashmet, Frans Brüggen, Myung-Whun Chung, Danielpour intitolata Voci dal purgatorio (che ascolteremo Gianluigi Gelmetti, Daniel Harding, Eliahu Inbal, Yo-Yo Ma e Uto questa sera), e poi Affreschi danteschi di Lamberto Curtoni Ughi. L’ORT è interprete duttile di un ampio repertorio e si distingue (29 ottobre) e per finire Forse seimila miglia di lontano di per l’eccellenza dei musicisti di cui è composta. Questa qualità Alberto Cara (12 novembre). artistica gli permette di poter interpretare musiche dal Barocco Lo spunto dantesco ci ha consentito di parlare del bisogno al classico romantico, al Novecento storico, con una particolare che l'uomo ha di musica e di riflettere al tempo stesso attenzione al contemporaneo, partecipando a manifestazioni quali sull'importanza da attribuire all'arte in questo periodo tanto la Biennale Musica di Venezia e il Festival Musica di Strasburgo. difficile. I suoi concerti sono trasmessi da RadioRai 3 e Rete Toscana Classica; incide per Emi, Ricordi, Agorà, VDM Records, Sony Classical, Warner Music Italia e NovAntiqua Records. Comunicazioni al pubblico
TORNANO GLI SPETTACOLI PER I BAMBINI Violini Primi Contrabbassi Basso Tuba William Esteban Chiquito * Amerigo Bernardi * Riccardo Tarlini * Daniele Giorgi * Luigi Giannoni ** Virginia Ceri * Giovanni Ludovisi Timpani Angela Asioli Matteo Modolo * Stefano Bianchi Flauti Gabriella Colombo Claudia Bucchini * Percussioni Clarice Curradi Fabio Fabbrizzi * Marco Farruggia Francesco Di Cuonzo Yu Fang Annie Hsu Oboi Arpa Susanna Pasquariello Alessio Galiazzo * Cinzia Conte * Paolo Brunello * Violini Secondi L'ORT riparte a pieno carico, così da ritrovare il suo pubblico Franziska Clara Schötensack* Clarinetti di bambini e famiglie a cui rivolge una rassegna dedicata: Tutti Patrizia Bettotti ** Emilio Checchini * al Teatro Verdi! Produzioni di concerti e teatro musicale, volti Fiammetta Casalini Marco Ortolani * alla propodeutica e alla sensibilità all'ascolto, in programma il Chiara Foletto pomeriggio del sabato, dopo aver debuttato la mattina per il Alessandro Giani Fagotti cartellone "I Concerti per le Scuole", la rassegna più storica, Marco Pistelli Paolo Carlini * che vede la Fondazione ORT impegnata fin dalla sua fondazione Elisa Scudeller Umberto Codecà * nei primi anni '80. Angela Tomei Saranno due i sabati da segnare in calendario. Sabato 5 febbraio Corni con Mozart in equilibrio: un modo diverso di avvicinarsi alle Viole Andrea Albori * grandi pagine del genio di Salisburgo in una nuova e inedita Stefano Zanobini * Paolo Faggi * produzione firmata ORT in collaborazione con il circo acrobatico Marcello Schiavi * Gabriele Galluzzo MagdaClan. La musica di Mozart, eseguita dal vivo dall’orchestra, Caterina Cioli ** Tea Pagliarini si fonde in un turbinio avventuroso di numeri acrobatici proposti Sabrina Giuliani da MagdaClan, una delle compagnie italiane di circo acrobatico progetto promosso da Giulia Panchieri Trombe più apprezzate. Pierpaolo Ricci Stefano Benedetti * * prime parti Sabato 5 marzo è invece la volta di un bel ritorno, quello della Luca Betti * ** concertino compagnia Venti Lucenti con lo spettacolo Le straordinarie Violoncelli Donato De Sena * avventure della piccola Alice. Una lettura del romanzo Luca Provenzani * di Lewis Carroll che ne esalta i caratteri visionari e onirici e Augusto Gasbarri * Tromboni Ispettore che trova una naturale cornice nella musica eseguita dal vivo ORARIO SPETTACOLI Andrea Landi ** Paolo Masi * d’orchestra dall’Orchestra della Toscana e nell'allestimento curato nei minimi ore 16:30 Simone Centauro Marcello Angeli e archivista dettagli nella regia di Manu Lalli. Vi aspettiamo! BIGLIETTI Giovanni Simeone Cosimo Iacoviello Alfredo Vignoli Bambini € 5,00 info sul sito al link: bit.ly/ORT-tutti-al-teatro-verdi Adulti € 8,00 Comunicazioni al pubblico
FONDAZIONE Consiglio di Amministrazione ORCHESTRA Amministrazione Simone Grifagni Maurizio Frittelli presidente Cristina Ottanelli REGIONALE Nazzareno Carusi vice TOSCANA Elisabetta Bardelli Servizi tecnici Antonella Centra Angelo Del Rosso Via Verdi, 5 - 50122 Firenze Maria Luisa Chiofalo direttore tel. (+39) 055 2340710 Ospitalità e sala Daniel Cohen Revisore unico Teatro Verdi tel. (+39) 055 2342722 Vittorio Quarta Fulvio Palmieri fax (+39) 055 2008035 Paolo Malvini Direttore generale info@orchestradellatoscana.it Francesco Bazzani Marco Parri orchestradellatoscana.it Pietro Carnera Direttore artistico Tommaso Cellini Daniele Rustioni Gaia Cugini Elena Fabbrucci Direttore onorario Giorgio Aristide Foffa James Conlon CO Istituzioni oncertistiche rchestrali Leone Fossati Vittoria Frassinelli Direttore ospite principale Nil Venditti Enrico Guerrini Beatrice Venezi Caterina Lupi Giulia Marinacci Direzione artistica Giulia Mazzone Cristian Carrara Francesca Rigutini Paolo Frassinelli Vieri Ulivi Valoriani Progetto grafico e Tiziana Goretti Alice Zanobini 41a Stagione Concertistica impaginazione Giulia Nuti Ambra Greco Palcoscenico 2021 / 2022 Direzione generale, Teatro Verdi Crediti Foto sviluppo e personale Walter Sica Massimo Sestini (5) Elisa Bonini Carmelo Meli Adriano Heitmann (cop, 7) Andrea Gianfaldoni Sandro Russo Stefano Bottesi (cop, 6) Stefania Tombelli Alessandro Goretti musiche di Marco Borrelli (14) Comunicazione LIGETI, BRITTEN, Gustav Doré (15) Stefano Casati (17) Riccardo Basile Ambra Greco BEETHOVEN Kaupo Kikkas (18) Sara Bertolozzi Kalpesh Lathigra (18) 22 Contributi BIGLIETTERIA Gregorio Moppi (2, 9-10) Via Ghibellina, 97 - Firenze Rosaria Parretti (4-5) tel. (+39) 055 2123020 Francesca Mercuriali (6-7) aperta lun, mer, ven Richard Danielpour (8) TEATRO VERDI ore 10-13 e 15-17 OTTOBRE Marco Mangani (10-12) Via Ghibellina, 99 - Firenze e nei giorni di spettacolo venerdì ore 21:00 tenore John Axelrod (12) teatroverdifirenze.it 10-13; 16-19 e 20-21 Ian Bostridge
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