ISTITUTO COMPRENSIVO SAVONA II PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA E CARTA DEI SERVIZI A.S. 2012/2013
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ISTITUTO COMPRENSIVO SAVONA II PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA E CARTA DEI SERVIZI A.S. 2012/2013
INDICE Carta dei Servizi Pag. 1- 10 Premessa Pag. 11 Indirizzi generali POF 2012/2013 Pag. 12 Introduzione Pag. 13 Finalità formativa generale Criteri elaborati dal Collegio Docenti e adottati Pag. 14 dal Consiglio di Istituto Rapporti con il territorio: collaborazioni Pag. 15 Principi formativi Pag. 16 – 19 Scelte didattiche - Scelte curricolari Integrazione alunni diversamente abili Pag. 20 Continuità Pag. 21 Rapporti scuola – famiglia Pag. 22 Accoglienza e integrazione Pag. 23 - 24 Orari di apertura, di ricevimento del pubblico e Pag. 25 chiusure dell’unità scolastica Realtà organizzative dell’Istituto Pag. 26 Orario delle lezioni Pag. 27 Analisi dell’ambiente socio-culturale Pag. 28 – 31 Descrizione dei servizi e delle risorse dei singoli Pag. 32 – 35 plessi Piano Annuale di indirizzo e delle attività Pag. 36 – 39 funzionali all’insegnamento Progettualità di circolo Pag. 40 Aggiornamento e formazione Pag. 41 – 42 Progetti per il potenziamento e lo sviluppo Pag. 43 - 45 dell’offerta formativa Condizioni essenziali di fattibilità Pag. 46 Le risorse professionali Pag. 47 - 49 Le risorse finanziarie Pag. 50 – 53 Monitoraggio e aggiornamento del P.O.F Pag. 54 2
CARTA DEI SERVIZI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO “SAVONA II” (Integrata nel P.O.F. A.S. 2012/2013) (Riferita al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 07/06/1995) La seguente carta dei servizi dell’ Istituto Comprensivo “Savona II”ha quali principi ispiratori gli articoli 3, 33 e 34 della Costituzione italiana. Essa si compone di: Parte I: Principi fondamentali Parte II: Fattori di qualità Parte III: Definizione degli standard Area Organizzativa – Area Servizi – Area Ambientale – Area Didattica Parte IV: Controllo e valutazione dei servizi Parte V: Procedure di reclamo Parte VI: Attuazione PARTE PRIMA : PRINCIPI FONDAMENTALI Al fine di potenziare gli impegni educativi ed organizzativi oltre che il dialogo con le famiglie ed il territorio, la scuola fa propri i principi fondamentali di uguaglianza e imparzialità, garantendone la completa attuazione con le disposizioni che si articolano in: • Uguaglianza • Imparzialità e Regolarità • Accoglienza e Integrazione • Obbligo scolastico e frequenza • Partecipazione • Efficienza e trasparenza • Libertà di insegnamento e di aggiornamento del personale. 3
UGUAGLIANZA Nessuna discriminazione nell’erogazione del servizio scolastico sarà compiuta per motivi riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socio-economiche. La scuola, nell’erogazione del proprio servizio, si impegna a perseguire il diritto allo studio nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, sociali e culturali di ciascun bambino. IMPARZIALITA' E REGOLARITA' I soggetti erogatori del servizio scolastico agiscono secondo criteri di obiettività ed equità. La scuola, attraverso tutte le sue componenti, garantisce, attraverso tutte le sue componenti, la regolarità e la continuità del servizio. ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE La scuola si impegna a favorire l’accoglienza degli alunni, il loro inserimento e l’integrazione con particolare riguardo nella fase di ingresso delle classi iniziali. Particolare impegno è dato alla soluzione delle problematiche riguardante gli alunni in situazione di handicap e di svantaggio. OBBLIGO SCOLASTICO E FREQUENZA La scuola si impegna a prevenire e controllare l’evasione e la dispersione scolastica attraverso il monitoraggio continuo della regolarità delle frequenze ed il controllo dell’elenco degli obbligati. PARTECIPAZIONE La scuola promuove la partecipazione di tutte le sue componenti sia per tutelare il diritto ad un corretto servizio, sia per favorire la collaborazione degli utenti ed una gestione partecipata e democratica. La scuola si impegna a favorire quelle attività che evidenzino la scuola stessa come centro di promozione culturale, sociale e civile. EFFICIENZA E TRASPARENZA La scuola garantisce la semplificazione delle procedure in modo di fornire all’utenza un’informazione completa e trasparente delle attività promosse. Tutta l’attività scolastica poggia su criteri di flessibilità nell’organizzazione dei servizi amministrativi, dell’attività didattica e dell’offerta formativa. LIBERTA' DI INSEGNAMENTO ED AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE Nella programmazione si assicura il rispetto della libertà d’insegnamento al fine di garantire la formazione dell’alunno e contribuire allo sviluppo armonico della sua personalità, nel rispetto degli obiettivi formativi nazionali e comunitari, generali e specifici. L’esercizio della libertà d’insegnamento si fonda sulla conoscenza aggiornata delle teorie psico-pedagogiche, delle strategie didattiche, delle moderne tecnologie educative. L’aggiornamento è un obbligo per l’amministrazione e un diritto- dovere per il docente. Il Collegio dei Docenti favorisce l’aggiornamento degli insegnanti. Il Collegio dei Docenti favorisce l’aggiornamento degli insegnanti. 4
PARTE SECONDA : FATTORI DI QUALITA' Per fattori di qualità si intendono quegli elementi che definiscono e determinano la qualità di un servizio, nonché le prestazioni che la scuola offre in modo misurabile e verificabile. La scuola, con l'apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione delle famiglie e delle istituzioni, è responsabile della qualità educativa e si impegna a garantire l'adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni favorendo una partecipazione attiva e dinamica tra i soggetti. I fattori di qualità a cui ogni progetto dell'area formativa si deve uniformare, sono: • Partecipazione Assunzione di responsabilità da parte di tutti i membri delle diverse componenti della scuola in relazione al loro ruolo e competenza. • Efficienza Stato di funzionamento del sistema scolastico. • Efficacia Capacità del sistema di realizzare le finalità e gli obiettivi programmati. • Trasparenza Accesso agli atti della scuola che devono essere resi comprensibili per i non addetti. • Flessibilità Adozione del criterio negli aspetti didattici ed organizzativi all'interno delle strutture come l'orario delle lezioni, la calendarizzazione delle attività didattiche, ecc.. • Accoglienza Predisposizione di orari di colloquio, incontri collegiali ed individuali, assemblee dei genitori e colloqui con le famiglie dei nuovi alunni. • Informazione Incontri informativi, pubblicizzazione delle regolamentazioni interne, accesso agli atti scolastici. • Valutazione dei processi formativi Analisi della situazione socio-ambientale degli alunni e dell'evoluzione dei loro apprendimenti, controllo sull'attuazione delle attività programmate, considerazione del parere degli utenti sulla qualità del servizio. • Uso razionale delle risorse Impegno a favorire l'uso ottimale delle risorse umane e materiali. • Potenziamento delle risorse Promozione dei rapporti con gli enti locali ed i servizi presenti sul territorio. • Clima educativo Garanzia di rapporti interpersonali positivi, sereni e proficui, rispetto e valorizzazione delle specificità individuali, accoglienza ed attenzione individuale al momento evolutivo. 5
• Adeguatezza delle scelte didattiche Coordinamento didattico che favorisca continuità, orientamento, verifica e valutazione degli alunni, elaborazione collegiale dei documenti. • Individualizzazione dell’insegnamento Organizzazione delle attività didattiche per rinforzo, recupero e sviluppo degli apprendimenti. PARTE TERZA : DEFINIZIONE DEGLI STANDARD Al fine di rendere chiari i ruoli di ogni soggetto interessato, vengono definiti gli standard qualitativi generali per la prestazione dei servizi, che costituiscono strumento di verifica sia dell'efficienza del servizio, sia della soddisfazione dell'utente stesso. Tali standard sono suddivisi in quattro aree specifiche: • Area Organizzativa - Struttura dell’Istituto Comprensivo • Area Servizi - Rapporti e comunicazioni con l'utenza • Area Ambientale - Situazione logistica dell’Istituto • Area Didattica - Continuità educativa e sviluppo della personalità dell'allievo AREA ORGANIZZATIVA Il personale dell’Istituto Comprensivo è formato da: • Dirigente Scolastico • Personale docente con compiti di collaborazione con il Dirigente Scolastico • Personale docente • Direttore dei servizi generali e amministrativi (DSGA) • Assistenti amministrativi • Collaboratori scolastici Il Collegio dei Docenti, costituito e presieduto ai sensi del D.P.R. 16.04.74 n. 416, si organizza in Commissioni che si occupano delle seguenti aree: • sicurezza (L. 626/94 - Testo Unico 2008 e succ.) • servizi integrati • sostegno e disagio • elettorale • pof • progetti • orario • continuità 6
Tra il personale docente in servizio, il Collegio designa i seguenti soggetti: • Responsabile del servizio di prevenzione e protezione • Referente educazione alimentare e alla salute • Referente educazione ambientale • Referente educazione motoria • Referente alunni diversamente abili • Referente educazione stradale • Referente informatica • Referente continuità • Referente dislessia • Referente tirocinio • Responsabili di plesso • Responsabili di progetto In base al comma 2 dell’art.33 del C.C.N.L./2007 il Collegio identifica le seguenti Funzioni Strumentali al P.O.F. • Area 1 : Gestione del Piano dell’Offerta Formativa – Coordinamento delle attività del P.O.F. con particolare riferimento alla Progettualità di Circolo – 1 docente • Area 1 : Ampliamento dell’offerta formativa, contatti con il Territorio, organizzazione attività sportiva – 1 docente • Area 1 :Coordinamento delle attività del P.O.F. con particolare riferimento alla gestione del piano di formazione, aggiornamento e all’autovalutazione d’Istituto – 1 docente • Area 4 : Supporto informatico e sostegno al lavoro dei docenti – 1 docente Il Consiglio di Istituto e la Giunta Esecutiva costituiti e presieduti ai sensi del D.P.R. 16.04.74 n.417 curano la stesura e le successive eventuali revisioni del Regolamento interno di Istituto, nel quale sono definiti gli aspetti organizzativi generali e di funzionamento del Circolo e vi si trovano esposti i criteri deliberati per quanto riguarda le seguenti argomentazioni: 1. Funzionamento degli Organi Collegiali 2. Piano dell’Offerta Formativa. 3. Disposizioni riguardanti la vita generale della scuola 4. Regolamentazione delle attività del Circolo 5. Rapporti scuola -famiglia 6. Orari 7. Visite guidate e viaggi di integrazione culturale 8. Disposizioni finali La scuola ne garantisce la pubblicizzazione. 7
AREA SERVIZI La Scuola, al fine di garantire l'efficacia e l'efficienza dei servizi amministrativi individua i seguenti fattori di qualità: • celerità delle procedure • trasparenza • informatizzazione dei servizi di segreteria • tempi di attesa agli sportelli • flessibilità degli uffici a contatto con il pubblico, sulla base delle indicazioni che provengono dal Piano dell’Offerta Formativa • tutela della privacy. AREA AMBIENTALE Le condizioni ambientali costituiscono un fattore rilevante per la realizzazione del progetto formativo che la scuola propone; si evidenzia perciò la necessità di individuare i seguenti fattori di qualità: • ambiente scolastico pulito, accogliente e sicuro: le condizioni sono garantite dall'Ente Locale e dalle Istituzioni interessate, secondo le normative vigenti • locali adeguati allo svolgimento delle attività didattiche • dotazione adeguata di sussidi didattici • abbattimento delle barriere architettoniche • predisposizione di sistemi di sicurezza e piani di evacuazione • utilizzo di spazi esterni per attività sportive o ricreative. La situazione dei plessi appartenenti all’Istituto è esplicitata nel P.O.F. AREA DIDATTICA La scuola, con l’apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione ed il concorso delle famiglie e delle istituzioni, si impegna ad adeguare le attività educative alle esigenze culturali e formative degli alunni nel rispetto delle finalità istituzionali. Al fine di assicurare la continuità educativa la scuola individua ed elabora un piano d’attività realizzabile, sia per continuità orizzontale che verticale, nei tre ordini della scuola di base. Le iniziative riguarderanno: • incontri con i docenti degli alunni di passaggio • incontri degli alunni delle classi iniziali e terminali per attività comuni • coordinamento dei curricoli e delle programmazioni didattiche. Nella scelta dei libri di testo e delle strumentazioni didattiche, la scuola assume come criteri di riferimento la validità culturale e la funzionalità educativa con particolare riguardo agli obiettivi formativi e la rispondenza alle esigenze dell’utenza. Nella programmazione dell’azione educativa e didattica i docenti devono adottare, con il coinvolgimento delle famiglie, soluzioni idonee a rendere possibile un’equa distribuzione dei testi scolastici, in modo da evitare, un sovraccarico di materiali didattici da trasportare. I docenti cercheranno di equilibrare, nell’arco della settimana, l’assegnazione dei compiti per assicurare il tempo da dedicare al gioco o all’attività sportiva. Nel rapporto con gli allievi, i docenti stabiliscono, in un clima di serenità, strategie didattiche fondate sulla gratificazione ed adottano forme adeguate di coinvolgimento. 8
La scuola garantisce l’elaborazione, l’adozione e la pubblicizzazione (altrochè del Regolamento di Circolo) dei seguenti documenti: 1. Piano dell'Offerta Formativa (contenente la presente Carta dei servizi) 2. Programmazione educativa e didattica 1.Piano dell’Offerta Formativa ( P.O.F. ) Il P.O.F. contiene dati strutturali della scuola, la progettazione curricolare educativa ed organizzativa, le attività di formazione ed azione, le finalità e gli obiettivi, i processi di verifica e valutazione, i progetti. Integrato dal Regolamento di Istituto, definisce il piano organizzativo in funzione delle proposte culturali, delle scelte educative e degli obiettivi elaborati dai competenti organi della scuola. In particolare regola l’uso delle risorse d’istituto e pianifica le attività di potenziamento, di recupero, di orientamento e di formazione integrata. 2.Programmazione educativa e didattica La programmazione educativa e didattica, elaborata dal Collegio dei docenti, propone i percorsi formativi correlati alle finalità ed agli obiettivi proposti nelle Indicazioni per il curricolo; individua strumenti per la rilevazione della situazione iniziale e finale e per la verifica e la valutazione dei percorsi didattici; elabora le attività riguardanti il recupero degli alunni con difficoltà nei processi di apprendimento e stabilisce gli interventi individualizzati, pianifica e utilizza momenti di verifica e di valutazione per adeguare l’azione didattica alle esigenze emergenti “in itinere”. PARTE QUARTA : CONTROLLO E VALUTAZIONE DEI SERVIZI La Scuola mette a disposizione degli utenti la documentazione a carattere amministrativo e didattico. Allo scopo di raccogliere elementi utili alla valutazione del servizio reso e per elevare il livello qualitativo, sono effettuate periodiche rilevazioni relative agli aspetti organizzativi, didattici e amministrativi. Per migliorare il servizio sono istituite commissioni all’interno del Collegio dei Docenti e/o del Consiglio di Istituto. Al termine di ogni anno scolastico, le suddette commissioni analizzano i risultati conseguiti in rapporto agli obiettivi stabiliti e prevedono i relativi adeguamenti. 9
PARTE QUINTA : PROCEDURE DI RECLAMO Nel clima di collaborazione che caratterizza la vita della scuola, le proposte, i reclami, il monitoraggio e la valutazione del servizio sono concepiti come strumenti per il miglioramento del servizio stesso; in tale prospettiva i momenti della partecipazione e della valutazione sono considerati interdipendenti e legati tra loro, infatti, ogni valutazione del servizio ha come condizione la partecipazione effettiva alla vita ed alla gestione della scuola da parte di tutti i soggetti coinvolti. Tutti i soggetti protagonisti del processo educativo (genitori, personale docente e non docente) possono avanzare proposte di miglioramento del servizio. In presenza di disservizi, di atti o comportamenti che appaiono in contrasto con i contenuti della presente Carta, gli utenti possono effettuare segnalazioni secondo le seguenti modalità: 1. qualora insorga un problema, risulta più opportuno, in primo luogo, che sia ricercata una soluzione tra i diretti interessati; se si tratta di aspetti generali o il problema investe l'intera scuola, può essere fatta una segnalazione al docente responsabile di plesso. 2. se il disservizio rimane o se esso è di particolare gravità od urgenza, ci si può rivolgere al Dirigente Scolastico ed eventualmente sporgere reclamo. I reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, telefonica o via fax e devono contenere le generalità, l'indirizzo e la reperibilità del proponente; i reclami telefonici o via fax devono essere successivamente sottoscritti. Il Capo di Istituto, valutati i motivi e la fondatezza del reclamo, risponde in forma scritta, entro i trenta giorni successivi dalla pronuncia del reclamo, attivandosi per rimuovere le cause che lo hanno originato. Qualora il reclamo non sia di competenza del Capo d'Istituto, al reclamante sono fornite indicazioni circa il corretto destinatario. PARTE SESTA : ATTUAZIONE La presente Carta dei Servizi, approvata dal Collegio Docenti e dal Consiglio di Istituto, è pubblicizzata nei modi indicati ai paragrafi precedenti. Essa, in quanto parte integrante del P.O.F., è soggetta a revisioni e ad aggiornamenti annuali su proposta di chiunque ne abbia interesse all’interno della comunità scolastica e sulla base delle indicazioni degli Organi Collegiali. 10
PREMESSA IL saluto caloroso che rivolgo alle bambine e ai bambini nuovi iscritti, a coloro che già frequentano le scuole dell’ Istituto, unitamente ai loro genitori, vuole essere indice dell’accoglienza che rappresenta, per questa Istituzione Scolastica un importante elemento di riferimento nei comportamenti della quotidianità scolastica e, soprattutto, nelle scelte educative.. Scelte mirate a realizzare le migliori condizioni possibili in cui ciascuno possa trovare gli incentivi e le opportunità per star bene con se stesso e con gli altri, per essere gradualmente e sempre più consapevolmente autore e protagonista del progetto formativo che lo riguarda e su cui fondare il proprio progetto di vita Il Piano dell’Offerta Formativa,P.O.F, riportato nelle pagine seguenti: comprende le linee portanti del progetto formativo su cui si fonda la vita scolastica del nostro Istituto, in un rapporto di insegnamento/apprendimento fondato sulla considerazione delle esigenze e delle potenzialità di tutti e di ciascuno; illustra il progetto specifico di questa istituzione scolastica , un’ipotesi complessiva di lavoro quali riferimenti essenziali per l’interno (personale docente e non docente) oltre che strumento conoscitivo ,e per questo di partecipazione formativa,per l’esterno(famiglie,istituzioni locali…) Criterio fondante per l’impostazione del POf è stata la coerenza con gli obiettivi generali ed educativi definiti a livello nazionale, rapportati alle esigenze del contesto culturale,sociale ed economico in cui le scuole dell’Istituto operano. Il Piano,infatti,mira a valorizzare ,pur nell’ambito di un progetto formativo comune, i diversi soggetti e le competenze esterne fornite dal territorio.. Il processo di autonomia delle istituzioni scolastiche impegna tutti noi, unitamente alle famiglie degli alunni/e, a dare autentica e significativa concretezza alle scelte che ad esso si ispirano. L’autonomia è stata assunta nelle scuole dell’Istituto come principio regolatore dell’azione formativa, organizzata nelle sue diverse componenti, di cui le famiglie sono parte integrante, e nelle sue diverse fasi, come sistema di aiuto e di guida agli alunni ed alle alunne che progressivamente si allenta e si diversifica. Gli impegni assunti sono ,per tutto il personale della scuola, di indubbia responsabilità; responsabilità per la quale diventano elementi essenziali ed irrinunciabili la costante partecipazione e la condivisione delle famiglie nell’attuazione di un percorso formativo di cui la scuola è promotrice e garante per le competenze che le sono attribuite, ma che inizia , prosegue e si integra prioritariamente nel contesto familiare e successivamente nel più ampio contesto sociale. Savona, Novembre 2012 Cordialmente Il Dirigente Scolastico ( Prof. Ottorino Bianchi) 11
INDIRIZZI GENERALI POF 2012/2013 Garantire le stesse Aprirsi al territorio opportunità formative ATTIVITA’ DELLA SCUOLA Valorizzare ed Promuovere la integrare la diversità padronanza della pluralità dei linguaggi FINALITA’ FORMATIVA GENERALE PRIORITARIA Promuovere il successo formativo di ciascun alunno PER LE SCELTE GENERALI DI PER LE SCELTE GENERALI AMMINISTRAZIONE DI GESTIONE - trasparenza - trasparenza e partecipazione - partecipazione dei genitori - miglioramento della qualità e - moduli organizzativi della sicurezza differenziati - adeguati servizi integrati educativamente validi 12
INTRODUZIONE L’offerta formativa della scuola mira a garantire a tutti le stesse opportunità formative recuperando le carenze e valorizzando le eccellenze , affinché la personalità di ogni alunno possa maturare pienamente nel rispetto della Costituzione italiana (art. 3 , 33, 34) e della normativa vigente. Nell’ambito di una proficua collaborazione educativa con l’utenza, gli insegnanti si impegnano a promuovere un continuo processo di ricerca di modelli di lavoro che valorizzino la professione docente come animazione culturale , umana , tecnica ed organizzativa, rispettando le potenzialità individuali e la dignità del singolo, qualunque sia lo stato e la condizione in cui si trova. FINALITA’ FORMATIVA GENERALE PRIORITARIA Promuovere il successo formativo di ciascun alunno iscritto alla frequenza nelle classi/sezioni dell’Istituto. INDIRIZZI GENERALI Per le attività della scuola Garantire le stesse opportunità formative - garantire a ciascuno adeguate conoscenze e competenze di base - promuovere l’acquisizione di un metodo di studio e di lavoro efficace per garantire il rafforzamento delle attitudini personali - favorire un percorso armonico e graduale per tutta l’esperienza scolastica - educare alla convivenza, mediante l’accoglienza, l’inserimento e l’integrazione di ogni alunno - indirizzare verso i più importanti valori individuali e sociali Valorizzare ed integrare la diversità - rendere gli alunni più autonomi e responsabili - potenziare le capacità interpretative, critiche ed organizzative - collaborare con enti ed istituzioni pubblici e privati presenti sul territorio per favorire una migliore integrazione degli alunni diversamente abili - offrire opportunità culturali extracurricolari - favorire l’integrazione multietnica Aprirsi al territorio - arricchire la proposta formativa della scuola con attività diverse , anche in collegamento con iniziative presenti sul territorio - promuovere la collaborazione con enti ed istituzioni del territorio - valorizzare l’identità culturale locale Favorire la padronanza di una pluralità di linguaggi - promuovere la collaborazione con enti ed istituzioni del territorio Per le scelte generali di gestione Rispettare i criteri di: - trasparenza - partecipazione dei genitori - offrire tempi e moduli organizzativi differenziati - organizzare adeguati servizi integrati educativamente validi Per le scelte generali di amministrazione - rispettare i criteri di trasparenza e di partecipazione - collegare le spese alle reali esigenze e destinarle prioritariamente al miglioramento della qualità e della sicurezza, effettuando periodici monitoraggi al fine di verificare l’efficacia e la qualità delle scelte e proporre eventuali modifiche - disporre di tempi distesi per il rispetto delle scadenze 13
CRITERI ELABORATI DAL COLLEGIO DOCENTI PER GARANTIRE EFFICIENZA ED EFFICACIA NELL’AMBITO COMUNICATIVO ED ORGANIZZATIVO OBIETTIVI: - Migliorare l’efficacia e l’efficienza del gruppo di lavoro - Migliorare l’efficacia e l’efficienza dei: docenti referenti, docenti F.S., collaboratori, responsabili di Plesso, commissioni - Migliorare l’utilizzo delle risorse - Migliorare l’utilizzo delle competenze AZIONI - Ponderare i compiti - Accompagnare l’esplicitazione del compito con strumenti adeguati - Assumere in modo responsabile e personalmente condiviso i compiti stabiliti dal Collegio Docenti negli ambiti di competenza - Divulgare il metodo e i contenuti dei lavori delle commissioni - Monitorare in itinere e al termine l’attività svolta - Predisporre un piano di acquisti coerente con le scelte formative dell’ Istituto, rispettando l’equa distribuzione delle risorse tra le scuole dell’Istituto - Avviare iniziative concrete per l’acquisizione ed il miglioramento delle competenze dei Docenti e del personale ATA - Proseguire le iniziative di autovalutazione di Istituto STRUMENTI DI VERIFICA Incontri collegiali: confronto e rilevazione opinioni focus group brain-storming Analisi dei progetti Schede di monitoraggio Questionari ed interviste Osservazioni Documentazione 14
RAPPORTI CON IL TERRITORIO: COLLABORAZIONI Il nostro Istituto collabora con Istituzioni, Enti pubblici e privati , cooperative di servizi educativi, associazioni di volontariato, altre scuole, società sportive, esperti esterni. ISTITUZIONI - ENTI PUBBLICI MIUR– USR– CSA Comune di Savona – Provincia di Savona Biblioteca civica - Pinacoteca civica – Opera Giocosa Musei archeologici di Savona e Finale L. Piscina comunale - Teatro Chiabrera - Filmstudio A.S.L. n. 2 – Ferrovie di Savona Capitaneria di porto - Corpo Forestale dello Stato – ANPI – ARPAL – Istituto storico della Resistenza – Rete educazione stradale Laboratorio territoriale di educazione ambientale - Coldiretti Università degli Studi di Genova RETI DI SCUOLE Rete Sicurezza Rete motoria (capofila) Rete filosofia per bambini e ragazzi (capofila) Progetto ESABAC (progetto europeo Italia/Francia) ALTRE SCUOLE Scuole Secondarie di 2° grado Scuola di musica “A Toscanini” Scuola di musica “Cilea” Altri Istituti Comprensivi del territorio COOPERATIVE DI SERVIZI CSI - Cooperarci - Percorsi - Leprecauno - Centro EDUCATIVI Millepiedi - Il Faggio - Progetto Città – Arci - IS.FOR.COOP - Cooperativa Tracce SOCIETA’ SPORTIVE CSI - Federazione Baseball - Savona Basket – Circolo Hockey Savona – Lega Navale – Circolo del golf - Federazione Italiana Rugby – Circolo scherma - Cestistica Savonese – Canottieri Sabazia- CONI- Società Sportive del Comune di Savona – Scuola di sci Limone / Artesina ENTI PRIVATI La Nostra Famiglia AIAS Fondazione “De Mari” Carisa Interlogos Solar Technology Group (prof. Suetta) Coop Liguria – La Bottega della Solidarietà – AIFO- Savona nel cuore dell’Africa Solidarietà – Unicef - AVIS; La Campanassa – Auser – Il Secolo XIX - La Stampa - Solidarbus – EMERGENCY - La Pace di corsa Per la consulenza, la costruzione dell’offerta formativa, il monitoraggio, l’autovalutazione dell’istituto, la verifica dei processi prodotti in termini di qualità e la nostra scuola si avvale del contributo e del supporto di INVALSI, EX-INDIRE e EX-IRRE Liguria. 15
PRINCIPI FORMATIVI L’attività dell’Istituto trae ispirazione dai seguenti principi educativi Il diritto allo studio Il diritto all’educazione Il diritto al benessere e al rispetto dei propri ritmi di apprendimento e di crescita Il rispetto delle potenzialità individuali e della dignità del singolo Valorizzazione delle diversità culturali intese come risorse formative Valorizzazione della funzione docente sotto il profilo culturale, sociale e gestionale-organizzativo. Condivisione degli stili educativi e dei criteri di valutazione nel rispetto della libertà di insegnamento. Continuità educativa e didattica sul piano della progettualità e dell’offerta formativa. SCELTE DIDATTICHE PROCESSO ANALISI analisi dei bisogni formativi analisi del territorio e delle risorse PROGETTAZIONE strutturazione moduli disciplinari, di didattica per progetti programmazione e per sfondi integratori collegiale e pianificazione delle modalità di controllo e di revisione della disciplinare programmazione organizzazione dell’attività dei gruppi di classe e di sezione GESTIONE ATTIVITA’ gestione dei gruppi di classe e/o di sezione gestione delle attività di recupero, di sostegno e di potenziamento gestione delle attività di continuità VALUTAZIONE La valutazione accompagna i processi di insegnamento e apprendimento e consente un costante adeguamento della programmazione e dell’organizzazione didattica, in quanto permette ai docenti di : • personalizzare gli interventi formativi per favorire i processi di apprendimento e potenziarne l’efficacia attraverso la valutazione del possesso delle competenze pregresse • esprimere un giudizio più esteso dell’apprendimento e cioè della capacità di pensiero critico, di soluzione dei problemi, di metacognizione, di efficienza nelle prove, di lavoro di gruppo, di ragionamento e apprendimento permanente • individuare collegialmente strategie mirate al recupero di alunni in situazione di insuccesso • accrescere la motivazione scolastica • sviluppare negli alunni la capacità di autovalutazione Nella scuola dell’Infanzia gli strumenti valutativi fanno riferimento soprattutto all’osservazione qualitativa e sistematica degli apprendimenti. Gli insegnanti della scuola Primaria utilizzano prove di verifica in ingresso, in itinere e nel momento terminale. La valutazione degli apprendimenti è espressa in decimi 16
Nella Scuola Secondaria di 1° grado la valutazione degli apprendimenti degli alunni è espressa in decimi. I criteri utilizzati nella valutazione dell’apprendimento degli studenti sono: • la gradualità (attraverso una valutazione formativa all’inizio del ciclo di studi, per conoscere le capacità in uscita dalla scuola primaria, e altre valutazioni nel corso del processo didattico; in modo da effettuare ove necessario attività di recupero individualizzato o di gruppo); • la sistematicità (come controllo regolare al termine di ogni argomento trattato); • l’oggettività (come valutazione dell’effettivo conseguimento degli obiettivi specifici di apprendimento fissati per le varie fasce di livello). La valutazione avverrà attraverso prove scritte, strutturate ed aperte, prove orali e grafiche. La valutazione intermedia e finale è attivata ai sensi della Legge 169/3 e della C.M. 100 dell’11/12/2008, e sarà attuata dai singoli Consigli di classe. Gli insegnanti o gli esperti eventualmente impegnati nello svolgimento di attività aggiuntive faranno pervenire una relazione sulle attività svolte con l’indicazione delle assenze effettuate e del profitto conseguito, al coordinatore della relativa classe. La validità dell’anno scolastico sarà accertata in relazione al numero delle ore di frequenza (non inferiore ai tre quarti del monte ore annuo). L’ammissione all’esame di Stato avverrà previo conseguimento della votazione di almeno 6/10 in ciascuna disciplina di studi. Il Consiglio di classe, a maggioranza, delibera l’ammissione all’esame di Stato degli alunni frequentanti il terzo anno formulando un giudizio di idoneità o di non ammissione. Valutazione comportamento degli alunni La valutazione periodica e finale del comportamento sarà espressa in decimi e terrà conto dell’intero periodo di permanenza nella sede scolastica, anche con riferimento alle attività realizzate al di fuori di essa. La valutazione del comportamento concorre, unitamente a quella relativa agli apprendimenti, alla complessiva valutazione dello studente. La valutazione finale del comportamento inferiore ai sei decimi, adottata in casi di estrema gravità, comporta la non ammissione dell’allievo all’anno successivo o all’esame conclusivo del ciclo. Al termine del 1 quadrimestre e alla fine dell’anno scolastico ai genitori verrà consegnata una copia della scheda di valutazione che potranno trattenere. Essa certifica i risultati conseguiti in ogni disciplina e il comportamento, con un voto Valutazione profitto alunni di lingua nativa non italiana Per gli alunni di lingua madre non italiana che si trovino nel primo anno di scolarizzazione all’interno del sistema di istruzione nazionale viene attivato un corso di alfabetizzazione all’interno della scuola, la valutazione periodica e annuale mirerà a verificare la preparazione soprattutto nella conoscenza della lingua italiana considerando il livello di partenza dell’alunno, il processo di conoscenza, la motivazione, l’impegno e le sue potenzialità di apprendimento. Valutazione profitto alunni disabili La valutazione degli alunni diversamente abili da parte dei docenti della classe è riferita alle discipline e alle attività svolte sulla base del profilo dinamico funzionale e del piano educativo individualizzato previsti dall’art. 12, comma 5, della legge 5 febbraio 1992. Alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento La valutazione e la verifica degli apprendimenti, incluse quelle relative all’esame finale del 1° ciclo degli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA), adeguatamente certificate, prevedono, secondo la vigente normativa, l’adozione delle previste misure dispensative e l’impiego di strumenti compensativi, con l’elaborazione, da parte del Consiglio di Classe, in collaborazione con la famiglia e secondo le indicazioni fornite dall’Ente certificatore, del Piano Didattico Personalizzato che accompagnerà l’alunno nel corso della sua carriera scolastica. 17
AZIONI FORMATIVE Sul piano formativo: - formazione di gruppi per lavori a classi aperte - formazione di gruppi omogenei e\o eterogenei per l’attuazione di attività laboratoriali: o laboratori nel gruppo classe o laboratori nei gruppi classe e a classi aperte o laboratori attrezzati: attività informatiche o laboratori di lingue: italiano, inglese, francese o laboratori di attività espressive ( teatro, mimo, danza, canto ) o attività motorie e sportive ( giochi di squadra, corsi di nuoto…) o laboratori di recupero e sviluppo degli apprendimenti Sul piano metodologico: - personalizzazione intesa come sviluppo della personalità Sul piano didattico: - costruzione di un curricolo verticale integrato che elabori congiuntamente piani di insegnamento e piani di apprendimento Sul piano culturale: - Internet e reti con scuole e università italiane, EX-IRRE, INVALSI e EX-INDIRE - sistemi scolastici europei Sul piano continuità e orientamento: - progetti linguistico-espressivi Sul piano partecipativo: - gestione comunitaria dell’autonomia Dal punto di vista organizzativo: - flessibilità orario docenti - flessibilità disciplinari e per campi d’esperienza - flessibilità e adattamento del calendario scolastico - flessibilità servizi integrati para / inter / pre / post scolastici SCELTE CURRICOLARI Per l’anno scolastico 2012/2013 la Programmazione Generale dell’Istituto, per quanto concerne la Scuola dell’Infanzia, è redatta sulla base delle Indicazioni per il curricolo che prevede il raggiungimento dei traguardi per lo sviluppo della competenza: - Il sé e l’altro - Il corpo in movimento: identità, autonomia, salute. - Linguaggi, creatività, espressione: gestualità, arte, musica, multimedialità. - I discorsi e le parole: comunicazione, lingua , cultura. - Conoscenza del mondo: ordine, misura, spazio, tempo, natura. 18
La finalità del primo ciclo di istruzione è la promozione del pieno sviluppo della personalità grazie al miglioramento della qualità del sistema di istruzione. Per raggiungere questi risultati, la scuola deve costituirsi come un contesto idoneo all’apprendimento e garantire il successo formativo di tutti gli alunni grazie alle seguenti metodologie: - Valorizzare l’esperienza e la conoscenza degli alunni. - Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità. - Favorire l’esplorazione e la scoperta - Incoraggiare l’apprendimento collaborativo - Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere ( Imparare ad apprendere) - Realizzare percorsi in forma di laboratorio per favorire l’operatività. La scuola deve accompagnare gli alunni nelle elaborazioni del senso della propria esperienza, deve promuovere la pratica consapevole della cittadinanza attiva e l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura. Nella scuola secondaria di 1° grado vengono individuate le seguenti aree disciplinari: area linguistico-artistico-espressiva, che comprende italiano, lingue comunitarie, musica, arte e immagine, corpo movimento sport; area storico-geografica; area matematico-scientifica; area tecnologica. Per consentire alle Scuole dell’Istituto di divenire un ambiente educativo di apprendimento, nel quale ogni alunno trovi le occasioni per maturare le proprie capacità di autonomia, di azione diretta, di relazioni umane, di progettazione e verifica, di esplorazione, di riflessione logico-critica e di studio personale verranno realizzati Progetti di Qualità, ispirati ai valori della democrazia, della solidarietà, dell’uguaglianza, della tolleranza, dell’accettazione della diversità come risorsa che costituiscono parte integrante del "Progetto di autonomia" della nostra Scuola e che riguardano le seguenti tematiche: • Valorizzare ed integrare le diversità • Aprirsi al territorio • Pluralità dei linguaggi • Benessere Ciascuna classe/sezione dell’Istituto partecipa ad uno o più di tali progetti, secondo una programmazione didattica annuale e periodica elaborata dai relativi gruppi di docenti nelle sedi e nei tempi previsti (Collegio dei docenti, Consigli d'Interclasse, di dipartimento e di classe, Gruppi di lavoro per singoli progetti, programmazione di classe). ACCOGLIENZA TIROCINANTI DEL CORSO DI LAUREA DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE La scuola favorisce l’accoglienza di studenti tirocinanti del Corso di Laurea di Scienze della Formazione. L’esperienza di tirocinio intende avviare i futuri insegnanti della scuola primaria e dell’infanzia all’osservazione dell’ambiente scolastico, alla progettazione e all’azione didattica 19
INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Processo 1. Analisi dei bisogni formativi , analisi del territorio e delle risorse. 2. Progettazione: • adeguamento e raccordo della programmazione di classe/sezione alle esigenze degli alunni in continuità, in particolare negli anni-ponte. • Programmazione individualizzata ricca di stimoli verbali e non verbali, flessibile e articolata. • Pianificazione delle modalità di controllo e di revisione della programmazione e della collaborazione con gli operatori dell’ASL e degli Enti convenzionati e con le famiglie. • Piano educativo personalizzato stilato dall’unità multidisciplinare sulla base del Profilo Dinamico Funzionale e della Diagnosi Funzionale. 3. Gestione delle attività: • Organizzazione delle attività in piccoli gruppi e/o in classi/sezioni aperte. • Cogestione delle attività di recupero sostegno e potenziamento. • Cogestione delle attività di continuità. 4. Verifica dell’apprendimento: valutazione formativa, revisione della programmazione, valutazione in itinere, intermedia e a lungo termine. Azioni formative L’azione formativa è volta a favorire lo svolgersi armonico e continuo di un progetto educativo individualizzato che si propone i seguenti obiettivi: - L’organizzazione-maturazione ed affermazione di un’identità personale originale in relazione al deficit. - L’educazione e l’istruzione in un contesto di coeducazione, di scambio reciproco, di apprendimento cooperativo. La metodologia seguirà una logica operativa che rispetti i bisogni emergenti di ogni singolo alunno. La Commissione per l’integrazione degli alunni diversamente abili opera con i seguenti obiettivi: • Migliorare la qualità dell’integrazione • Adottare strategie comuni per la valorizzazione delle diversità • Costruire programmazioni didattiche di classe e P.E.I. interconnessi • Favorire la circolazione di programmazioni integrate e di esperienze personali I docenti della classe intervengono in rapporto alle esigenze degli alunni rilevate e valutate. Programmazioni didattiche e P.E.I. vengono concepiti ed attuati come intreccio del patrimonio virtuale, diverso per ogni bambino, di competenze, padronanze, capacità socio-affettive, motorie e creative, con i sistemi di alfabetizzazione culturale, che società e scuola utilizzano. Scuola, famiglia, A.S.L. si riuniscono nei Gruppi Integrati, per ricercare insieme e fornire le risposte più funzionali alle richieste / esigenze degli alunni. ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Nell’Istituto sono presenti 2 docenti referenti per la dislessia come stabilito dal MIUR. Tali referenti sono stati formati nell’ambito del Progetto MIUR-AID e hanno un ruolo strategico rispetto a: - richieste di counseling interno alla scuola in cui operano; - programmazione di indagini di screening; - comunicazioni tra scuola, famiglia, servizi sanitari - promozione di azioni di formazione-aggiornamento - comunicazioni tra AID, Uffici Scolastici Regionali, CSA, MIUR, Servizi Sanitari Per gli alunni in possesso di una diagnosi di DSA viene steso e condiviso con la famiglia il Piano Didattico Personalizzato (PDP) documento dove viene esplicitato il percorso educativo specifico previsto per rispondere alle esigenze degli allievi.
EDUCAZIONE DEGLI ADULTI L’Istituto Comprensivo è sede del Centro Territoriale Permanente per l’educazione, l’istruzione e la formazione in età adulta (C.T.P.), che, sulla base delle richieste della popolazione, organizza annualmente diversi corsi. Nel corrente anno scolastico sono istituiti due corsi finalizzati al conseguimento di titolo di studio: - un corso di alfabetizzazione per stranieri - presso la sede di Via Caboto; - un corso di licenza media, in orario pomeridiano/serale, presso la sede di Via Caboto. Inoltre sono annualmente tenuti , presso la sede di Via Caboto o in ambito distrettuale, vari corsi brevi: - corsi di lingua inglese su cinque livelli: cinque corsi da 45 ore; - corsi di lingua spagnola su due livelli: due corsi da 30 ore; - corsi di informatica su tre livelli: sette corsi da 30 ore; CONTINUITA’ La continuità ha come obiettivo primario garantire all’alunno un percorso formativo organico e completo, secondo una logica di sviluppo che valorizzi le competenze già acquisite, prevenendo le difficoltà di inserimento che spesso si riscontrano nel passaggio tra i diversi ordini di scuola dell’obbligo e che creano casi di abbandono scolastico. Gli strumenti realizzativi utilizzati sono : - Asili Nido del bacino di utenza SCUOLE DI - Scuole dell’Infanzia: Carando, Piramidi, Munari. RIFERIMENTO - Scuole Primarie: Carando, Colombo, Mameli. - Scuole Secondarie di 1° grado: “Pertini” - Scuole Secondarie di 2° grado del territorio TEMPI Anno scolastico • Percorsi comuni che prevedono anche incontri ed attività per gruppi misti MODI di alunni al fine di confrontare strumenti professionali • Incontri e riunioni periodiche fra gli insegnanti delle classi quinte e con la scuola secondaria di 1° grado e delle classi prime con la scuola dell’Infanzia per confrontare le rispettive programmazioni didattiche, individuare obiettivi minimi condivisi, programmare i contenuti delle attività che si svolgeranno durante l’anno scolastico. • Iniziative che prevedono la partecipazione dei docenti appartenenti ai diversi ordini di scuola ( asilo nido, infanzia, primaria, secondaria di 1° - 2° grado) per progettare itinerari educativi e didattici di accoglienza • Le scuole dell’Infanzia dell’Istituto operano anche in continuità con il nido per condividere attività comuni e per uno scambio di informazioni , al fine di realizzare una continuità metodologica ed un passaggio ottimale. Continuità scuole dell’Infanzia /nido ATTIVITA’ Scuola dell’Infanzia Piramidi/Nido Piramidi Attività ludico-espressiva-motoria Incontro tra docenti Continuità scuola dell’Infanzia/Primaria Scuola Primaria e dell’Infanzia Carando Attività di animazione alla lettura Scuola Primaria Mameli - dell’Infanzia Munari Attività espressiva: pluralità dei linguaggi Continuità Scuola Primaria/Scuola Secondaria di 1° grado Scuole Primarie Carando - Mameli – Colombo/ Scuola Secondaria di 1° grado Pertini Nel corso dell’anno gli alunni della scuola primaria e della scuola secondaria di 1° grado svolgeranno attività comuni 21
RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA Tipologia degli incontri: - assemblee di classe / sezione - riunioni con i rappresentanti di classe / sezione - colloqui individuali generali ( due volte per ogni anno); (in particolare per la scuola Primaria, durante le due ore di programmazione settimanale, i genitori potranno essere convocati e/o ricevuti su appuntamento, nella Scuola secondaria di 1° grado gli insegnanti ricevono settimanalmente le famiglie, in base all’orario stabilito dal docente o su appuntamento ) - incontri di informazione/formazione Finalità: - rendere la partecipazione più costante , attiva e diffusa - accrescere la significatività degli incontri e del ruolo di rappresentanza - curare la chiarezza delle comunicazioni per instaurare fiducia reciproca - informare e formare i genitori in specifici incontri con esperti su problematiche psico- pedagogiche di particolare rilevanza SCUOLA DELL’INFANZIA INCONTRI TEMPI ASSEMBLEE DI SEZIONE Ottobre, dicembre, aprile, giugno. RIUNIONI CON I Novembre, gennaio, marzo, maggio. RAPPRESENTANTI DEI Quattro incontri per un totale di quattro ore GENITORI COLLOQUI INDIVIDUALI Incontri distribuiti durante l’anno scolastico soprattutto finalizzati al coinvolgimento diretto delle famiglie INCONTRI DI INFORMAZIONE Incontri periodici a livello di Istituto E FORMAZIONE SCUOLA PRIMARIA INCONTRI TEMPI ASSEMBLEE DI CLASSE Settembre (per le classi 1°) - ottobre. RIUNIONI CON I Novembre, gennaio, marzo, maggio. RAPPRESENTANTI DEI Quattro incontri per un totale di quattro ore. GENITORI COLLOQUI INDIVIDUALI Dicembre, febbraio, aprile, giugno. INCONTRI DI INFORMAZIONE Incontri periodici a livello di Istituto E FORMAZIONE SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO INCONTRI TEMPI ASSEMBLEE DI CLASSE Ottobre RIUNIONI CON I Novembre, marzo. RAPPRESENTANTI DEI GENITORI COLLOQUI INDIVIDUALI Dicembre, febbraio, aprile, giugno. Colloqui durante i ricevimenti settimanali INCONTRI DI INFORMAZIONE Incontri periodici a livello di Istituto E FORMAZIONE 22
ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE La scuola intende favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi , con particolare riguardo alla fase d’ingresso alle classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità. In particolare : SCUOLA DELL’INFANZIA INIZIATIVE PREVISTE NUOVE ISCRIZIONI: - Invio materiale illustrativo con offerta formativa. - Scuola aperta anche con attività giocose, mostre didattiche, feste. - Colloqui individuali con i genitori. - Inserimento graduale degli alunni nelle prime settimane di settembre ( Progetto accoglienza) TEMPI Settembre-ottobre, dicembre-gennaio, giugno. MODI Ogni scuola attua l’accoglienza tenendo conto delle caratteristiche socio- culturali del territorio. SCUOLA PRIMARIA INIZIATIVE PREVISTE - Invio materiale illustrativo con offerta formativa. - Incontri con le famiglie per informarle sull’organizzazione scolastica e sull’offerta formativa in occasione delle iscrizioni. - Riunioni con i genitori all’inizio dell’anno scolastico per raccogliere informazioni concernenti i bisogni degli alunni. - Accoglienza degli alunni in un ambiente piacevole. - Assemblee generali di classe. - Scuola aperta. TEMPI Settembre, gennaio/febbraio, maggio-giugno. MODI - Invito rivolto ai genitori e ai futuri alunni a visitare la struttura scolastica. - Presentazione degli insegnanti. - Informazione relativa all’organizzazione scolastica e all’offerta formativa. - Approccio iniziale ludico. 23
SCUOLA SECONDARIA INIZIATIVE PREVISTE - Incontri con le famiglie per informarle sull’organizzazione scolastica e sull’offerta formativa in occasione delle iscrizioni. - Accoglienza degli alunni in un ambiente piacevole - Scuola aperta. TEMPI Settembre, gennaio/febbraio. MODI - Invito rivolto ai genitori e ai futuri alunni a visitare la struttura scolastica. - Informazione relativa all’organizzazione scolastica e all’offerta formativa. - Approccio iniziale accogliente. INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI: L’Istituto Comprensivo opera in un contesto in cui è in costante aumento il numero delle famiglie straniere. Di conseguenza sempre più numerosi sono gli alunni di madre lingua non italiana che necessitano di specifiche azioni per un proficuo inserimento. Per questi allievi è stato predisposto un apposito programma di alfabetizzazione, nel seguente modo: - adozione del protocollo di Istituto per facilitare l’inserimento degli alunni stranieri - progetti specifici al fine di sviluppare le competenze linguistiche di base e favorire l’integrazione nei diversi gruppi classe. 24
ORARI DI APERTURA, DI RICEVIMENTO DEL PUBBLICO E CHIUSURE DELL’UNITA’ SCOLASTICA ORARIO DI APERTURA DEI PLESSI DI SCUOLA SECONDARIA: ⋅ PLESSO “PERTINI - SEDE”: - da lunedì a venerdì: dalle ore 7.15 alle ore 19.30 ⋅ PLESSO “PERTINI - VALLORIA”: - lunedì, mercoledì, venerdì: dalle ore 7.20 alle ore 14.00 - martedì: dalle ore 7.20 alle ore 18.00 - giovedì: dalle ore 7.20 alle ore 17.00 ORARIO DI APERTURA DEI PLESSI DI SCUOLA PRIMARIA: ⋅ PLESSO “COLOMBO”: - da lunedì a venerdì: dalle ore 7.30 alle ore 17.30 - martedì: dalle ore 7.30 alle ore 18.00 ⋅ PLESSO “CARANDO”: - da lunedì a venerdì: dalle ore 7.20 alle ore 17.20 ⋅ PLESSO “MAMELI” - lunedì, mercoledì, venerdì : dalle ore 7.20 alle ore 14.20 - martedì e giovedì: dalle ore 7.20 alle ore 17.20 ORARIO DI APERTURA DEI PLESSI DI SCUOLA DELL’INFANZIA: ⋅ PLESSO “PIRAMIDI”: - da lunedì a venerdì: dalle ore 7.20 alle ore 17.00 ⋅ PLESSO “CARANDO”: - da lunedì a venerdì: dalle ore 7.20 alle ore 17.20 ⋅ PLESSO “MUNARI”: - da lunedì a venerdì: dalle ore 7.20 alle ore 16.20 ORARIO DI FUNZIONAMENTO DEGLI UFFICI DI SEGRETERIA: - lunedì, mercoledì : dalle ore 7.30 alle ore 14.00 - martedì: dalle ore 7.30 alle ore 14.00; dalle 15.00 alle 17.30 - giovedì: dalle ore 7.30 alle ore 14.00; dalle 15.00 alle 17.00 - venerdì : dalle ore 7.30 alle ore 14.00 - ORARIO DI RICEVIMENTO DEL PUBBLICO: - Dirigente scolastico: su appuntamento - Segreteria: da lunedì a venerdì dalle ore 10.30 alle ore 12.30 martedì dalle ore 15.00 alle ore 17.00 CHIUSURE DELL’UNITA’ SCOLASTICA GIORNI DI SOSPENSIONE DELLE LEZIONI Venerdì 2 novembre 2012 Proposte al vaglio del Consiglio di Istituto: Lunedì 24 dicembre 2012 Venerdì 26 aprile 2013 Lunedì 31 dicembre 2012 Martedì 2 aprile 2013 Venerdì 26 aprile 2013 Mercoledì 14 agosto 2013 Venerdì 16 agosto 2013 25
REALTA’ ORGANIZZATIVE SPECIFICHE DELL’ISTITUTO ORARIO DI FUNZIONAMENTO DELLE SCUOLE DELL’ISTITUTO 1-SCUOLA PRIMARIA “C. COLOMBO” ORARIO SETTIMANALE Settimana a cinque giorni (dal lunedì al venerdì) Classi a tempo pieno Classi a modulo con rientri pomeridiani Ingresso ore 8.00 Ingresso ore 8.00 - Uscita ore 13.00 Uscita ore 16.00 Rientri pomeridiani: martedì e giovedì dalle ore 14.00 alle ore 16.00 (13.00/14.00 mensa) Classe 1° rientro solo martedì 2- SCUOLA PRIMARIA “G. MAMELI” ORARIO A MODULO Settimana a cinque giorni (dal lunedì al venerdì) Ingresso ore 8.00 - uscita ore 13.00 Rientri pomeridiani martedì e giovedì ore 14.00-16.00 (13.00/14.00 mensa). Classe 1° rientro solo martedì Rientri pomeridiani in orario integrato (lunedì, mercoledì e venerdì): ore 13.00 – 16.00 con mensa 3- SCUOLA PRIMARIA “E. CARANDO” ORARIO A MODULO Settimana a cinque giorni (dal lunedì al venerdì) Ingresso ore 8.00 - uscita ore 13.00 Rientri pomeridiani martedì e giovedì ore 14.00-16.00 (13.00/14.00 mensa). Classe 1° rientro solo martedì Rientri pomeridiani in orario integrato (lunedì, mercoledì e venerdì): ore 13.00 – 16.00 con mensa 4- SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO “PERTINI - VALLORIA” ORARIO A TEMPO LUNGO Settimana a cinque giorni (dal lunedì al venerdì) Ingresso ore 7.55 uscita ore 13.00 Rientri pomeridiani martedì ore 14.00-17.00 (13.00/14.00 mensa) e giovedì ore 14.00-16.00 (13.00/14.00 mensa) 5- SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO “PERTINI - SEDE” ORARIO SETTIMANALE Settimana a cinque giorni (dal lunedì al venerdì) Classi a tempo corto Classi a tempo lungo Ingresso ore 7.55 uscita ore 13.50 Ingresso ore 7.55 uscita ore 13.00 Rientri pomeridiani martedì ore 14.00-17.00 (13.00/14.00 mensa) giovedì ore 14.00-16.00 (13.00/14.00 mensa) 6 -SCUOLE DELL’INFANZIA PIRAMIDI CARANDO MUNARI DAL LUNEDI’ AL VENERDI’ Ingresso ore 8.00 - 9.00 Ingresso ore 8.00 - 9.00 Ingresso ore 8.00 - 9.00 1°uscita ore 11.50 – 12.00 1°uscita ore 11.45 – 12.00 1°uscita ore 11.50 – 12.00 2° uscita ore 13.15 - 13.30 2° uscita ore 13.00 – 13.15 2° uscita ore 13.00 - 13.30 3° uscita ore 15.35 – 16.00 3° uscita ore 15.30 – 16.00 3° uscita ore 15.45 – 16.00 26
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