ISTITUTO COMPRENSIVO CARONDA POF 2012-2015

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ISTITUTO COMPRENSIVO
       CARONDA
      POF 2012-2015
INDICE
                                PARTE PRIMA- PRINCIPI GENERALI

1.1 Premessa
1.2 Analisi caratteristiche territorio
1.3 Finalità dell'Istituto
1.4 Principi fondamentali

             PARTE SECONDA- PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA

2.1 Obiettivi generali
2.2 Obiettivi formativi
2.3 Metodologie e strategie
2.4 Valutazione
2.5 Regolamento d'istituto
2.6 Patto educativo di corresponsabilità

                                         PARTE TERZA- ORGANIZZAZIONE

3.1 Struttura della scuola
3.2 Strutture e dotazioni della scuola
3.3 Sicurezza
3.4 Organigramma dell'istituto
3.5 Articolazione oraria delle lezioni
3.6 Calendario scolastico
3.7 Piano annuale delle attività

              PARTE QUARTA – ARRICCHIMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA

4.1 Continuità
4.2 Orientamento
4.3 Attività di recupero
4.4 Inserimento alunni diversamente abili
4.5 Educazione interculturale
4.6.Istruzione domiciliare
4.7 Progetti
4.8 Attività didattiche extrascolastiche

                       PARTE QUINTA – AUTOVALUTAZIONE D'ISTITUTO

5.1 Finalità e obiettivi
5.2 Modalità operative
5.3 Formazione e aggiornamento

                                           INFO E CONTATTI
PARTE PRIMA- PRINCIPI GENERALI
1.1 PREMESSA
 La Scuola è chiamata a garantire a tutti gli alunni le condizioni culturali, relazionali, didattiche e
organizzative idonee a “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale” che limitando di fatto
     la libertà e la giustizia dei cittadini, “impediscono il pieno sviluppo della persona umana”
  indipendentemente dal sesso, dalla razza, dalla lingua, dalla religione, dalle opinioni politiche e
                    dalle condizioni personali e sociali (art. 3 della Costituzione).

         Con il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) ci proponiamo di fornire ai genitori delle alunne
e degli alunni, ed a quanti nel territorio si interessano della vita della scuola, le informazioni
essenziali sul servizio che eroghiamo, nell’intento di renderlo sempre più trasparente e
comprensibile.
         Il POF esprime un progetto educativo che si concretizza nell’organizzazione delle attività
del nostro Istituto – nella sua interezza ed in ogni singolo plesso – in risposta ai bisogni degli
alunni, delle loro famiglie e del territorio.
         Attraverso questo documento desideriamo dunque far conoscere la realtà nella quale
operiamo e con la quale interagiamo, perché pensiamo che conoscere la nostra scuola sia il
presupposto indispensabile per una collaborazione proficua con chi condivide con noi gli obiettivi
ed i problemi della formazione delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi.
         Il Piano dell'Offerta Formativa (P.O.F.) è, dunque, il documento con cui ogni scuola
comunica e rende comprensibile ai genitori e al territorio la progettazione educativa e didattica e le
ragioni pedagogiche che la sostengono.
         Il P.O.F è la carta d'identità della scuola; in esso vengono illustrate le linee distintive
dell'istituto, l'ispirazione culturale pedagogica che lo muove, la progettazione curricolare,
extracurricolare, didattica e organizzativa delle sue attività.
         Il Piano dell'Offerta Formativa diventa occasione per le istituzioni scolastiche di dotarsi di
percorsi formativi individualizzati che, pur aderendo agli obiettivi generali ed educativi definiti a
livello nazionale, raccolgono e rispondono alle esigenze del contesto culturale, sociale ed
economico in cui le scuole operano.
         La scuola, e con essa gli insegnanti e tutti gli operatori, è agenzia privilegiata di crescita
formativa globale in termini non solo di conoscenze ma anche di competenze educative, sociali e
relazionali.
         La scuola, pertanto, in tutti i suoi gradi, ricopre insieme alla famiglia, che già svolge
prioritariamente tale funzione, il compito specifico di formare i giovani, cioè di mettere in atto tutte
quelle azioni che porteranno gli individui di quella determinata società a riconoscersi in un insieme
di valori, conoscenze ed idealità.
         Il POF è un documento aperto, suscettibile di modifiche e integrazioni ed è sottoposto
periodicamente a revisione sulla base dei risultati conseguiti e di eventuali variazioni del contesto in
cui si opera.
1.2 ANALISI CARATTERISTICHE TERRITORIO
          L'Istituto Comprensivo “Caronda”, che comprende plessi di scuola dell'Infanzia, Primaria e
Secondaria di I grado, rientra nel territorio della I Municipalità del Comune di Catania.
          Il contesto socio-ambientale della scuola abbraccia i rioni di S. Cristoforo, Angeli Custodi e
Fortino. Proprio a quest’ultimo quartiere appartiene la maggior parte degli utenti della Caronda
frequentanti i plessi di via Zammataro e di via Acquicella; il plesso di via Orfanelli, invece, insiste
nella zona che gravita tra via V. Emanuele e via G. Garibaldi.
          Il quartiere “Fortino” prende il nome dalla “Porta Garibaldi” (Porta Ferdinandea) costruita
nel 1768 su disegno di Stefano Ittar (1740-1798) per celebrare il matrimonio di re Ferdinando IV di
Borbone con Carolina d’Austria. Per i catanesi la “Porta Garibaldi” è semplicemente “Il Fortino”.
Quest’errore di denominazione dipende dal fatto che si associa questo nome a quello di un’antica
fortificazione militare di cui rimane un arco in fondo alla via Sacchero (traversa di via Garibaldi).
Il quartiere “Il Fortino” nasce sulla colata lavica del 1669 che raggiunse Catania distruggendola
quasi completamente.
          Questo quartiere, come il limitrofo S. Cristoforo, presenta diversi angoli di degrado:
impianto urbano strutturato su una viabilità angusta, edifici fatiscenti accanto a palazzi di recente
costruzione, qualità di servizi ed attrezzature di interesse collettivo ridotte all'essenziale (scuole e
chiese), spazi pubblici quasi totalmente inesistenti.
Il contesto socio/ambientale di riferimento dell'I.C. “Caronda”, dunque, è caratterizzato da:
     - condizioni di disagio economico;
     - presenza di lavoro in nero e disoccupazione;
     - alto indice demografico;
     - presenza di nuclei familiari di immigrati;
     - basso grado d’istruzione con considerevole percentuale di analfabetismo di ritorno;
     - codice linguistico prevalentemente dialettale;
     -carenti strutture edilizie e luoghi di aggregazione come palestre pubbliche, spazi verdi
     attrezzati, centri d’incontro per anziani.
Le famiglie rappresentano il contesto di riferimento più importante per i bambini; i genitori dei
nostri alunni non sempre riescono però a sostenere i propri figli nelle attività scolastiche, sia perché
il loro livello d’istruzione non è adeguato, sia per una certa disaffezione alla scuola. Si registrano
difficoltà e disagi socio/culturali ed economici in varie famiglie del quartiere.
1.2a Gli alunni
       Per la maggior parte dei nostri studenti la scuola rappresenta, oltre alla famiglia, l'unico
centro di aggregazione sociale, culturale e relazionale.
       La dispersione scolastica nelle scuole elementari e medie è largamente al di sopra della
media cittadina, soprattutto nella versione della frequenza saltuaria e persino della evasione tout
court degli obblighi scolastici.
Gli alunni che frequentano la nostra scuola evidenziano specifiche caratteristiche quali:
       utilizzo prevalente del codice linguistico dialettale e dell'italiano come L2;
       difficoltà attentive, di relazione e di rispetto delle regole;
       bagaglio esperenziale limitato;
       scarsa capacità di decodificare messaggi.
Pertanto i bisogni del territorio nel campo del sapere in riferimento all'età dei nostri alunni
riguardano principalmente:
       sentirsi accolti e riconosciuti nella propria singolarità;
       comunicare il proprio pensiero ed il proprio sentire;
       imparare a rispettare regole, persone e cose;
       acquisire, ampliare e potenziare conoscenze linguistiche/ logiche/scientifiche;
       saper decodificare messaggi;
       potenziare la pratica ludico/sportiva.
FINALITA' GENERALE DELL’ISTITUTO
ACCOMPAGNARE IL PERCORSO DI FORMAZIONE PERSONALE CHE UNO STUDENTE COMPIE SOSTENENDO
    LA SUA RICERCA DI SENSO E IL FATICOSO PROCESSO DI COSTRUZIONE DELLA PROPRIA PERSONALITÀ

     COSÌ DA FORNIRGLI QUELLE COMPETENZE CHE GLI PERMETTERANNO DI COSTRUIRE IL PROPRIO

                          FUTURO IN MODI PLURALI, DIVERSI ED INNOVATIVI.

1.3- FINALITA' DELL'ISTITUTO
       Le finalità della scuola devono essere definite considerando la singolarità e la complessità di
ogni persona, la sua articolata identità, le sue aspirazioni, le sue capacità. Lo studente è posto al
centro dell'azione educativa in tutti i suoi aspetti che si possono raggruppare in tre macro aree:

       socio affettiva relazionale
       organizzativa metodologica
       cognitiva.

        L'istituto “Caronda” individua, tenendo conto delle suddette aree, delle finalità specifiche in
risposta ai bisogni degli alunni scaturiti dall'analisi del contesto territoriale in cui opera la scuola.

AREA                                                 FINALITA'
SOCIO AFFETTIVA RELAZIONALE                                  Educare alla convivenza democratica e
                                                     alla soluzione dei conflitti in modo non violento
                                                             Educare al rispetto delle persone e
                                                     dell’ambiente
                                                             Favorire la conoscenza di sé
                                                             Valorizzare l’individualità e la diversità
                                                     di ciascuno
                                                             Favorire la partecipazione responsabile
                                                     alla vita di gruppo
                                                             Favorire l’integrazione delle differenze
                                                     sia etnico-culturali che socio-economiche o di
                                                     altro tipo come quelle dei portatori di handicap

ORGANIZZATIVA METODOLOGICA                                  Favorire l’autonomia degli alunni
                                                            Sviluppare capacità organizzative
                                                            Promuovere i legami cooperativi
                                                     all’interno del gruppo classe.
                                                            Sviluppare     capacità     critica, di
                                                     autovalutazione e di scelta

COGNITIVA                                                -   Fornire una solida preparazione di base
                                                         -   Sviluppare abilità, saperi e competenze
                                                         -   Consolidare conoscenze e competenze
                                                              perché gli alunni siano in grado di
imparare per tutta la vita, in contesti
                                                              diversi

1.4 PRINCIPI FONDAMENTALI
        Il P.O.F. dell'Istituto “Caronda” si ispira, nella delineazione delle finalità specifiche della
scuola, ai principi fondamentali garantiti a tutti i cittadini del nostro paese dalla Costituzione
Italiana; in particolare ad alcuni articoli che garantiscono la libertà e l'uguaglianza nel rispetto delle
differenze e dell'identità di ciascuno al fine di consentire ad ognuno, secondo le propria possibilità,
di contribuire al progresso della società. Questi i principi fondamentali, punto di riferimento delle
scelte della nostra istituzione scolastica.

       Uguaglianza
Nessuna discriminazione nell'erogazione del servizio scolastico può essere compiuta da parte di
alcun operatore per motivi di sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni
psico-fisiche e socio economiche.

       Equità e imparzialità
Tutti gli operatori di questa Scuola si impegnano ad agire in ogni momento ed in qualunque
situazione secondo criteri di equità e imparzialità.

       Accoglienza e integrazione
La Scuola si impegna, con opportuni ed adeguati atteggiamenti ed azioni di tutti gli operatori del
servizio, a favorire l'accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento e l’integrazione di questi
ultimi, con particolare riguardo alla fase di ingresso alle classi iniziali e alle situazioni di rilevante
necessità. Particolare impegno è prestato per la soluzione delle problematiche relative agli studenti
stranieri o a quelli in situazione di disabilità.
PARTE SECONDA- PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E
                     DIDATTICA

2.1 OBIETTIVI GENERALI

         L'Istituto comprensivo “Caronda” segue il percorso di formazione dei bambini e delle
bambine dai tre anni fino ai tredici, dalla Scuola dell'Infanzia alla Scuola del primo ciclo
d'istruzione che comprende la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di Primo Grado. Punto di
riferimento per l'individuazione degli obiettivi generali di apprendimento sono ovviamente le
Indicazioni per il curricolo emanate dal MIUR nel Settembre del 2007.
         La scuola dell'Infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell'identità,
dell'autonomia e della cittadinanza; consente ai bambini di riconoscersi nella propria unicità e
complessità di ruoli e identità, di governare il proprio corpo, di conoscere e rispettare se stessi, gli
altri e la realtà e di iniziare a riflettere sulla propria esperienza. L'apprendimento avviene attraverso
l'esperienza e l'esplorazione degli altri e del mondo; notevole importanza assume il gioco attraverso
cui i bambini si esprimono, raccontano, interpretano. I bambini rappresentano le loro emozioni e i
loro pensieri anche attraverso il linguaggio espressivo dell'arte nelle sue varie manifestazioni, dal
disegno alla pittura, dalla musica al teatro. La fruizione di questi linguaggi educa al senso del bello,
alla conoscenza di se, degli altri e della realtà. Gli insegnanti della scuola dell'Infanzia, pur in un
approccio globale, identificano nei campi di esperienza (Il se e l'altro – Il corpo in movimento –
Linguaggi, creatività espressione- I discorsi e le parole – La conoscenza del mondo) il delinearsi
dei saperi disciplinari che troveranno piena attuazione nella Scuola del primo ciclo.
         La finalità della scuola del primo ciclo è la promozione del pieno sviluppo della persona. La
scuola svolge un fondamentale ruolo educativo e di orientamento, fornendo agli alunni la
consapevolezza delle proprie risorse e potenzialità, promuovendo il senso della responsabilità verso
se stessi, gli altri e l'ambiente (cittadinanza attiva) e consentendo l'acquisizione degli alfabeti base
della cultura.
         La Scuola Primaria nello specifico mira all'acquisizione degli apprendimenti di base, dando
altresì ai bambini e alle bambine, la possibilità di sviluppare se stessi sotto diversi punti di vista
(cognitivo, affettivo, sociale, emotivo, etico, religioso, corporeo).
         La Scuola Secondaria di Primo grado rappresenta la fase in cui si realizza l'accesso alle
discipline come modalità di interpretazione, simbolizzazione e rappresentazione della realtà. Le
competenze sviluppate nelle varie discipline, in una prospettiva multi e pluri disciplinare,
concorrono allo sviluppo di competenze trasversali necessarie per la piena realizzazione dell'alunno
persona cittadino.
         Nella seguente tabella viene schematizzata l'articolazione del curricolo nei tre ordini di
scuola, dai campi d'esperienza della Scuola dell'Infanzia alle aree disciplinari della Scuola Primaria
sino alle discipline della Scuola Secondaria di Primo grado.

    SCUOLA DELL'INFANZIA                 SCUOLA PRIMARIA               SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO
                                                                                 GRADO
     Campi d’esperienza
                                            Aree disciplinari                      Discipline
       I discorsi e le parole.   Area A: linguistico-artistico-     Italiano
                                  espressiva                         Lingue comunitarie
Linguaggi, creatività,                                               Musica
espressione.                                                        Arte e immagine
                                                                    Corpo movimento sport
Il corpo in movimento
La conoscenza del mondo.      Area B: storico-geografica            Storia
                                                                    Geografia
                                                                    Religione
                              Area C: matematico-scientifico- Matematica
                              tecnologica                     Scienze naturali e sperimentali
                                                              Tecnologia

2.2 OBIETTIVI FORMATIVI

       La nostra scuola accompagna la maturazione degli alunni nel passaggio dall’infanzia alla
preadolescenza ponendo attenzione a tutti gli aspetti che caratterizzano in maniera peculiare la per-
sona. Per ogni ordine di scuola, si intendono promuovere i seguenti obiettivi formativi, raggruppati
secondo tre macro aree.

                              OBIETTIVI                 OBIETTIVI                    OBIETTIVI
                                AREA                      AREA                         AREA
                           SOCIO AFFETTIVA            ORGANIZZATIVA                  COGNITIVA
                            RELAZIONALE               METODOLOGICA

 SCUOLA                  -Imparare a riflettere     -Capacità d’interpretare    -Capacità di prestare
 DELL'INFANZIA           sulle esperienze.          e governare il proprio      attenzione ai discorsi
                         -Scoprire gli altri ed     corpo.                      degli altri-.
                         imparare a gestire i       -Imparare a stare bene      -Capacità            di
                         contrasti     attraverso   ed a sentirsi bene in un    pronunciare
                         regole condivise.          ambiente         sociale    correttamente le parole
                                                    allargato superando la      e organizzare frasi di
                                                    dimensione                  senso compiuto.
                                                    egocentrica.                -Capacità di stabilire
                                                                                relazioni logiche.
                                                                                -Capacità di provare
                                                                                curiosità, desiderio di
                                                                                esplorare e capire.
 SCUOLA PRIMARIA -Accettare e rispettare            -Maturare una positiva       -Imparare ad imparare.
                 l’altro.                           e realistica immagine       - Conoscere i concetti
                 -Considerare la                    di sé.                      fondamentali di
                 diversità delle persone            -Mantenere gli impegni      ciascuna disciplina.
                 e delle culture come               assunti.                    - Utilizzare i linguaggi
                 ricchezza.                         -Assumersi la cura di       specifici delle
                 -Instaurare rapporti               sé, degli oggetti e degli   discipline.
                 aperti con coetanei e              ambienti che si             - Sviluppare
                 con adulti.                        frequentano.                competenze
                 -Essere disponibili al             -Valutare gli esiti delle   metodologiche.
dialogo e al lavoro di    proprie azioni.             - Progettare lo studio
                          gruppo.                   - Essere disponibili al     utilizzando le
                                                    cambiamento.                conoscenze apprese.
SCUOLA                    -Stabilire rapporti di    -Essere consapevole          -Imparare ad imparare.
SECONDARIA DI             collaborazione, di        dei propri limiti e delle   - Conoscere i concetti
PRIMO GRADO               amicizia e di             proprie competenze ed       fondamentali di
                          partecipazione            abilità                     ciascuna disciplina.
                          competente e              - Agire in modo             - Utilizzare i linguaggi
                          responsabile.             autonomo e                  specifici delle
                          -Promuovere la pratica    responsabile.               discipline.
                          consapevole della                                     - Sviluppare
                          cittadinanza attiva.                                  competenze
                          -Prestare particolare                                 metodologiche.
                          attenzione alle varie                                 - Progettare lo studio
                          forme di diversità.                                   utilizzando le
                                                                                conoscenze apprese.

2.3 METODOLOGIE E STRATEGIE DIDATTICHE

        Al fine di conseguire gli obiettivi prefissati, varie e diverse sono le strategie e metodologie
didattiche utilizzate dagli insegnanti dell'I.C. “Caronda”. Le strategie didattiche guidano
l'orientamento complessivo dell'insegnante in quanto facilitatore dei processi di apprendimento; le
metodologie riguardano l'insieme di procedure che l'insegnante attiva nella realizzazione delle
singole unità didattiche che ha progettato.
        Fondamentale risulta innanzitutto il contesto educativo, cioè l'ambiente scolastico in cui
interagiscono insegnanti e studenti. E' importante gestire il gruppo classe attraverso una serie di
regole istituzionali, indispensabili per una serena convivenza civile, che verranno spiegate ai ragazzi
per permettere loro di condividerne a pieno valenza e importanza; questa fase iniziale richiede un
rinforzo continuo durante l'anno scolastico.
        Altra strategia didattica per cementare sia il gruppo classe sia il rapporto insegnante studente
è quella della conversazione giornaliera; questa consente ai ragazzi di sentirsi parte di un gruppo
condividendo con i propri compagni esperienze, riflessioni, emozioni su vari e diversi argomenti;
molti vengono proposti dagli stessi ragazzi, prendendo spunto dalle loro esperienze di vita, altri
dall'insegnante al fine di guidare il gruppo su tematiche di importante valore educativo e formativo.
        Anche per quanto concerne nello specifico l'approccio didattico alla disciplina è
fondamentale la strategia del lavoro di gruppo. Considerando i diversi tempi e stili di
apprendimento dei ragazzi si organizza il gruppo classe per fasce di livello per svolgere attività sia
di recupero sia di approfondimento; i gruppi sono strutturati secondo le modalità d'apprendimento
cooperative learning e collaborative learning. Nella prima ad ogni studente è assegnato un compito
specifico da svolgere, stimolando nello stesso l'autostima. La seconda, invece, incentrata sulla
valorizzazione della collaborazione, prevede che ogni allievo lavori su tutte le parti del compito
complessivo, potenziando così il senso di responsabilità verso se stesso e verso gli altri.
        Molto importante anche l'opzione del tutoring, che prevede l'affiancamento a studenti in
difficoltà di altri compagni con il compito di aiutarli ad organizzare il materiale didattico (appunti,
schede, mappe, tabelle, etc), a scrivere correttamente nel diario i compiti da svolgere a casa, a
stimolarli in classe ad un'attenzione maggiore ed ad incoraggiarli ad una applicazione allo studio
più costante e produttiva.
        Necessaria risulta la predisposizione di una una programmazione individualizzata, valido
strumento per permettere ai ragazzi sia di recuperare lacune pregresse sia di potenziare le proprie
specifiche capacità, tenendo conto dei diversi stili e tempi di apprendimento di ciascun alunno.
         Efficace strategia risulta essere quella della didattica breve, fondamentale per far recuperare
ai ragazzi nel minor tempo possibile le carenze evidenziate per limitare o eliminare del tutto quello
svantaggio che impedisce agli stessi di ottenere il successo scolastico al pari dei loro compagni. Ciò
ovviamente ha un positivo risvolto anche dal punto di vista formativo e socio relazionale, perchè
permette agli alunni in difficoltà sia di accrescere il senso di fiducia in se stessi e l'autostima sia un
miglior inserimento nel gruppo classe, sentendosi al pari dei loro coetanei. La didattica breve non
svolge la sua funzione solo nell'azione di recupero; risulta, infatti, ausilio importante anche
nell'attività di individualizzazione del percorso nel corso dell'anno. Questa strategia consente la
ristrutturazione e razionalizzazione delle discipline secondo il criterio della chiarezza e della
semplicità e la personalizzazione dei programmi secondo il criterio della essenzialità e della
significatività dei contenuti; importante risulta essere l'utilizzo di mappe concettuali e cognitive,
immagini, schemi illustrativi, riassunti, cronologie, studio guidato.
         Indispensabile, infine, la didattica laboratoriale grazie alla quale gli alunni, guidati
dall'insegnante, diventano protagonisti del loro apprendimento, cioè “imparano facendo” (learning
by doing); il laboratorio permette dunque di coniugare teoria e pratica in uno spirito di
problematizzazione, ricerca e progettazione di soluzioni.
         Diverse anche le metodologie didattiche che vengono utilizzate; dal role playing (gioco di
ruoli) al brain storming (flusso libero di idee), dal problem solving (risoluzione di problemi) al
metodo dei casi, dall'azione ricerca alla tradizionale lezione frontale e dialogata.
         La seguente tabella riassume le varie strategie e metodologie didattiche utilizzate nel nostro
istituto nei tre diversi ordini di scuola.

                                  STRATEGIE DIDATTICHE               METODOLOGIE DIDATTICHE
SCUOLA                        Programmazione individualizzata Conversazioni tematiche
DELL'INFANZIA                 Didattica laboratoriale         Drammatizzazioni
                              Giochi didattici                Problem solving
                              Giochi motori
                              Lavori di gruppo

SCUOLA PRIMARIA               Cooperative learning                  Metodo induttivo deduttivo
                              Collaborative learning.               Lezione frontale
                              Tutoring                              Lezione dialogata
                              Programmazione individualizzata.      Lavoro di gruppo
                              Didattica breve                       Azione ricerca
                              Didattica laboratoriale               Metodo dei casi
                                                                    Tecniche del brainstorming
                                                                    Problem solving
                                                                    Role playing
SCUOLA SECONDARIA Cooperative learning                              Metodo induttivo deduttivo
DI I° GRADO       Collaborative learning.                           Lezione frontale
                  Tutoring                                          Lezione dialogata
                  Programmazione individualizzata.                  Lavoro di gruppo
                  Didattica breve                                   Azione ricerca
                  Didattica laboratoriale                           Metodo dei casi
                                                                    Tecniche del brainstorming
                                                                    Problem solving
                                                                    Role playing
2.4 VALUTAZIONE
         La valutazione riveste un ruolo importante nello sviluppo dell'azione educativa della scuola,
anche in riferimento alle diversità individuali e alla promozione di tutte le opportunità educative.
Essa è parte integrante di qualsiasi attività formativa, in quanto consente non solo di verificare i
livelli di apprendimento degli alunni, ma anche l'efficacia dell'azione didattico formativa al fine di
operare eventuali correzioni e migliorie sul progetto educativo.
         La valutazione pertanto è da considerarsi il mezzo più importante per la regolazione e
l'ottimizzazione delle procedure e dell'iter formativo. Essa si articola nei seguenti momenti:

      Valutazione iniziale;

      Valutazione in itinere;

      Valutazione finale.

        La valutazione iniziale definisce il livello di partenza di ciascun alunno e permette di
individuare il percorso formativo più idoneo al conseguimento degli obiettivi programmati.
        La valutazione in itinere permette di monitorare il processo di insegnamento-apprendimento
e, in caso di mancato successo, attivare azioni di recupero e nuove strategie nei confronti degli
alunni.
        La valutazione finale verifica i traguardi raggiunti dall'alunno in relazione al livello di
partenza, al ritmo di apprendimento, al metodo di lavoro acquisito, all'impegno nello studio e alla
partecipazione alle varie attività didattiche.
        Nel nostro Istituto vengono effettuate prove di verifica bimestrali nella scuola Primaria e
Secondaria, in itinere e a conclusione di ogni percorso nella scuola dell’Infanzia.
Nella Scuola dell’Infanzia si utilizza, inoltre, una scheda di osservazione che descrive il profilo del
bambino e il suo percorso nell'anno di riferimento e nell’arco dei tre anni.
        La valutazione viene espressa in decimi in ogni ordine di scuola come richiesto dal Decreto
Legge n°137 del 01/09/2008. Nella Scuola Primaria e Secondaria di I grado la valutazione periodica
e annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite
sono effettuate mediante l'attribuzione di voti; nella Scuola Primaria tali valutazioni e certificazioni
sono illustrate con giudizio analitico relativo al livello di maturazione raggiunto dall'alunno. Nella
Scuola Secondaria di I grado l'esito dell'esame del primo ciclo è espresso non solo con valutazioni
complessive in decimi ma è illustrato con una certificazione analitica dei traguardi di competenza e
del livello globale di maturazione raggiunti dall'alunno. Nella sola scuola secondaria di 1° grado,
infine, anche la valutazione del comportamento è espressa mediante voti numerici espressi in
decimi, secondo le modalità dettate dal DPR n. 122 del 22 giugno 2009.
        Nella seguente tabella vengono presentati i criteri di riferimento utilizzati dai docenti per la
valutazione nell'intento di rendere la stessa quanto più possibile uniforme oggettiva e trasparente.

LIVELLO                   CONOSCENZE                CAPACITA'                 COMPETENZE
4                         - Lacune nella prepara- -Ha difficoltà nell'or-     -Anche se guidato ha
                          zione di base.          ganizzazione del lavoro     difficoltà ad applicare
                                                  -Anche se guidato ha        le conoscenze
                                                  difficoltà ad individua-    -Uso impreciso dei lin-
                                                  re informazioni sempli-     guaggi
                                                  ci                          nella loro specificità.
5    -Conoscenze parziali e -Se guidato riesce ad          -Solo se guidato sa ap-
     frammentarie dei con- utilizzare regole e pro-        plicare le conoscenze
     tenuti.                cedimenti                      - Anche se guidato
                            -Individua informazio-         espone in modo parzia-
                            ni frammentarie                le e incompleto.

6    - Conoscenze elemen-      - Sa utilizzare le proce-   -Applica le conoscenze
     tare dei contenuti        dure in modo semplice       solo in situazioni sem-
                               - Comprende un mes-         plici o note o per imi-
                               saggio semplice             tazione
                                                           - Se guidato l’alunno
                                                           riesce ad esprimere
                                                           concetti semplici

7    - Conoscenza adeguata     -Metodo di lavoro ade-      -Applicazione guidata
     dei                       guato.                      delle conoscenze e del-
     contenuti ed assimila-    - Comprende le infor-       le abilità acquisite nella
     zione                     mazioni essenziali          soluzione dei problemi
     dei concetti                                          e nella deduzione logi-
                                                           ca
                                                           - Esposizione chiara
                                                           con corretta utilizza-
                                                           zione del linguaggio
                                                           specifico.
8    - Conoscenza completa     - Metodo di studio cor-     -Applica correttamente
     ed                        retto                       le conoscenze in situa-
     organizzata dei conte-    -Comprende le infor-        zioni note
     nuti.                     mazioni principali          - Espone in modo cor-
                                                           retto ed organico con
                                                           uso appropriato del lin-
                                                           guaggio specifico.
9    - Conoscenza appro-       - Metodo di lavoro per-     - Applica correttamente
     fondita ed organica dei   sonale, rigoroso e          le conoscenze in situa-
     contenuti anche in mo-    puntuale.                   zioni nuove
     do interdisciplinare.     - Comprende in modo          -Stile espositivo perso-
                               completo un messaggio       nale e sicuro con utiliz-
                                                           zo appropriato del lin-
                                                           guaggio specifico.
10   -Conoscenza completa,     -Metodo di lavoro effi-     -Opera con competenza
     approfondita, organica    cace, propositivo e con     in modo personale e
     ed                        apporti di approfondi-      organizzato in
     interdisciplinare degli   mento                       situazioni nuove.
     argomenti.                personale ed autonomo.      - Esposizione
                               - Comprende con faci-       scorrevole, chiara ed
                               lità e completezza le       autonoma con uso
                               informazioni esplicite      appropriato e critico dei
                               ed implicite                linguaggi specifici.
E' importante, infine, sottolineare la differenza tra misurazione e valutazione: la prima ri-
guarda momenti parziali di indagine e di verifica (prove scritte, orali, grafico-pittoriche, osservazio-
ni sistematiche e non.), mentre la valutazione è riferita a fasi conclusive (esiti, prove d’ingresso,
quadrimestri: Gennaio- maggio) sulle singole discipline
        La scala di misurazione adottata del nostro Istituto, perché basata su dati oggettivi, è riferita
alla percentuale delle risposte o dei dati esatti forniti dall’alunno, rispetto alle prestazioni richieste,
sulle singole prove o verifiche.
La scala di misurazione adottata a partire dall’anno scolastico 2010/2011 è la seguente:
Voto in decimi                 Tipo di prestazione            Giudizio corrispondente

10                             100-96 %                       Pienamente adeguato

9                              95-86%                         adeguato

8                              85-76%                         Complessivamente adeguato

7                              75-66%                         Sufficiente

6                              65-55%                         Quasi adeguato

5-4
quest'ultima parte del regolamento vengono indicate le sanzioni disciplinari deliberate dal Consiglio
d'Istituto per gli alunni che non rispettano le nome generali di comportamento. La Scuola, in
armonia con i principi sanciti dalla Costituzione Italiana, garantisce allo Studente, in quanto persona
inserita nella Comunità Scolastica, l'integrale godimento dei Diritti che gli sono riconosciuti dall'art.
2 dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti e contestualmente chiede all'alunno l'osservanza
dei Doveri previsti dall'art. 3 del medesimo Statuto. Tenuto conto che la responsabilità disciplinare è
personale, nella scuola sono vietate sanzioni disciplinari generalizzate e indiscriminate. Nessuno
alunno può essere sottoposto a sanzione disciplinare senza essere stato prima invitato ad esporre le
proprie ragioni. Nel rapporto con gli alunni il personale scolastico adotta comportamenti rispettosi
della persona, evitando forme di intimidazione e di rivalsa e promuovendo un colloquio pacato
volto al convincimento.
         Il Regolamento d'Istituto è stato adottato dal Consiglio d'Istituto nella riunione del 2
settembre 2011; può essere oggetto di integrazione e correzione su richiesta degli Organi Collegiali
e dopo eventuale approvazione da parte del Consiglio d'Istituto stesso.

2.6 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA'
         Il Patto educativo di corresponsabilità (PEC), introdotto con il D.P.R. n°235 del 21
novembre 2007, è l'espressione di un'alleanza educativa scuola famiglia che, pur nella diversità dei
ruoli, si impegnano insieme per il raggiungimento di un obiettivo comune: il bene dei ragazzi e la
costruzione della loro personalità nel loro cammino di crescita. E' uno strumento col quale
l'istituzione scolastica nella sua autonomia, gli studenti e le famiglie assumono impegno,
responsabilità e condivisione di regole.
         L’obiettivo del patto educativo, in sostanza, è quello di impegnare le famiglie, fin dal
momento dell’iscrizione, a condividere con la scuola i nuclei fondanti dell’azione educativa. La
scuola dell’autonomia può svolgere efficacemente la sua funzione educativa soltanto se è in grado
di instaurare una sinergia virtuosa, oltre che con il territorio, tra i soggetti che compongono la
comunità scolastica: il dirigente scolastico, il personale della scuola, i docenti, gli studenti ed i
genitori. L’introduzione del patto di corresponsabilità è orientata a porre in evidenza il ruolo
strategico che può essere svolto dalle famiglie nell’ambito di un’alleanza educativa che coinvolga la
scuola, gli studenti ed i loro genitori ciascuno secondo i rispettivi ruoli e responsabilità
         Il compito della scuola, infatti, è quello di far acquisire non solo competenze, ma anche
valori da trasmettere per formare cittadini che abbiano senso di identità, appartenenza e
responsabilità. Al raggiungimento di tale obiettivo è chiamata l’autonomia scolastica, che consente
alle singole istituzioni scolastiche di programmare e condividere con gli studenti, con le famiglie,
con le altre componenti scolastiche e le istituzioni del territorio, il percorso educativo da seguire per
la crescita umana e civile dei giovani.
         Sottoscrivendo il PEC i genitori sono richiamati alla loro responsabilità educativa; devono
inoltre essere consapevoli che le infrazioni disciplinari dei propri figli possono dar luogo a sanzioni
finalizzate alla riparazione del danno o altro come disciplinato dal Regolamento d'Istituto.
         Per rendere effettiva l’attuazione di quanto concordato nel Patto educativo di
corresponsabilità, la scuola si impegna, all’inizio di ogni anno scolastico, a creare momenti di
incontro con i genitori e gli insegnanti, per favorire la conoscenza del Patto e la consapevolezza
dell’importanza della collaborazione di tutte le componenti coinvolte.
         Il Dirigente scolastico, quale rappresentante dell'istituzione scolastica, garantirà che i diritti
dei genitori e degli studenti siano pienamente tutelati.
PARTE TERZA- ORGANIZZAZIONE

3.1 STRUTTURA DELLA SCUOLA
         L'Istituto Comprensivo “Caronda”, che comprende sezioni di Scuola Primaria, dell’Infanzia
e Secondaria di I grado, rientra nel territorio della I Municipalità del Comune di Catania. L'Istituto
si articola su tre plessi: la sede centrale in Via Zammataro e due succursali, una in via Acquicella e
l'altra in Via Orfanelli.

SEDE CENTRALE                             PLESSO VIA ORFANELLI PLESSO VIA ACQUICELLA
Via Zammataro n° 22               Via Orfanelli n° 36                   Via Acquicella n° 62
Tel 095- 451522, Fax 095 - 260597 Tel./Fax 095 - 310805                  Tel. 095 - 454307
Codice Ministeriale IC8AA00QCT
E-mail ctic8aa00q@istruzione.it
Sito internet
http://www.scuolacaronda.it

        La Scuola dell'Infanzia, presente in tutte e le tre sedi, ha sezioni a tempo ridotto e sezioni a
tempo normale. La Scuola Primaria, presente nella sede centrale di via Zammataro e in quella di Via
Orfanelli, propone il tempo prolungato solo per alcune classi presenti nel plesso centrale. La Scuola
Secondaria di I Grado è presente in Via Zammataro, due classi sono dislocata nella sede di Via
Orfanelli. Nelle seguente tabelle viene indicato l'organizzazione delle classi nei vari plessi secondo
il diverso ordine di scuola e la loro diversa articolazione oraria.

                                    SCUOLA DELL’INFANZIA

                       VIA ACQUICELLA             VIA ZAMMATARO                VIA ORFANELLI

SEZIONI              4 STATALI                  4 STATALI                   3 STATALI
                     tempo ridotto              tempo normale               1 tempo ridotto
                     ore 8:00-13:00             ore 8:15-16:15              ore 8:00-13:00

                                       SCUOLA PRIMARIA

CLASSI                                    VIA ZAMMATARO                       VIA ORFANELLI
                                                                             (27 ore settimanali)
                                                                               ore 8:15-13:40
PRIME                                              3
                                    (1 tempo pieno ore 8:15-16.15                     1
                                   1 tempo normale ore 8:15 13:40)
SECONDE                                            2
                                    (1 tempo pieno ore 8:15-16.15                     1
                                    1 tempo normale ore 8:15 13:40)
TERZE                                              2
                                    2 tempo pieno ore 8:15-16.15                      1
1 tempo normale ore 8:15 13:40)
QUARTE                                             2
                                     (tempo pieno ore 8:15-16.15)                       1

QUINTE                                            2
                                    (tempo normale ore 8:15 13:40)                      1
TOTALE CLASSI PLESSI
                                                    11                                  5

                              SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

CLASSI                                VIA ZAMMATARO                        VIA ORFANELLI
                                       30 ore settimanali                  30 ore settimanali
                                        ore 8:00 – 14:00                    ore 8:00 – 14:00
PRIME                                          2                                   1
SECONDE                                        2                                   1
TERZE                                          3                                    -
TOTALE CLASSI PLESSI                           7                                   2

3.2 STRUTTURE E DOTAZIONI DELLA SCUOLA
       L'Istituto Comprensivo “Caronda” è dotato in tutte e tre le sedi di una serie di spazi, risorse e
materiali che consentono la realizzazione delle varie attività programmate.

                         PLESSO                        PLESSO                      PLESSO
                    VIA ZAMMATARO                 VIA ACQUICELLA               VIA ORFANELLI
SPAZI            Biblioteca                    Refettori                   Refettorio
                 Sala Informatica              Sala Psicomotricita’
                 Sala Conferenze               Terrazza con giochi
                 Laboratorio Linguistico
                 Laboratorio Scientifico
                 Laboratorio Ceramica
                 Aula Ludico-Psicomotoria
                 Aula Pet Therapy
                 Palestra
                 Refettori
                 Locali O.D.A.
                 Cortile
RISORSE   L.I.M.                               Televisore                  Postazione mobile
MATERIALI Computers                                                        d’informatica
          Proiettori                                                       Televisore
          Pianoforte
          Strumentario Orff
          Lettore Dvd
          Fotocamera Digitale
          Videocamera Digitale
3.3 SICUREZZA

        Il D.Lgs.81 del 9 aprile 2008 recepisce in Italia le direttive della Unione Europea atte a
promuovere la salute e la sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro. Il D.Lgs.81/08 si applica alla
scuola tenendo conto delle particolari esigenze del servizio, individuate dal Ministero della Pubblica
Istruzione col decreto 19 settembre 1998, n° 382. La normativa specifica riguarda il personale che
presta servizio nella scuola, mentre gli studenti sono considerati solo nei casi in cui sono
equiparabili ai lavoratori durante le attività che comportano l'uso di apparecchiature e attrezzature di
lavoro: le esercitazioni in laboratorio e l'educazione fisica.
        La nuova organizzazione è rivolta, comunque a migliorare la sicurezza e la salute di tutte le
persone che partecipano all'attività scolastica, e in primo luogo di tutti gli allievi, durante la loro
permanenza a scuola.
E' importante promuovere una "cultura della prevenzione" finalizzata a:
1.     Garantire la conoscenza a tutti gli operatori scolastici sulle tematiche relative alle
disposizioni normative.
2.       Garantire la diffusione della programmazione della prevenzione e la sua collocazione
all'interno delle normali attività didattiche e non.
3.     Garantire la massima sicurezza negli ambienti di lavoro
4.      Garantire la diffusione e divulgazione delle misure e procedure di emergenza da attuare in
caso di: primo soccorso, antincendio e terremoto.
Nell’ambito scolastico, ai sensi del citato D.Lgs., il Dirigente Scolastico è il Datore di Lavoro per
insegnanti, personale ATA e studenti, che deve:
   •Effettuare l’analisi dei rischi presenti nella scuola o nei plessi scolastici.
   •Valutare tali rischi.
   •Redigere il documento di programmazione della prevenzione.
   •Organizzare la sicurezza e la gestione di emergenza.
   •Nominare il Responsabile della Sicurezza.
   •Informare e formare i lavoratori sui rischi della scuola e sulle misure adottate per la prevenzione
   e la sicurezza.
Il Dirigente Scolastico, insieme al Responsabile del Servizio di Protezione e Prevenzione, si attiva,
quindi, per concretizzare gli adempimenti normativi previsti. Ai docenti è affidato il compito di
organizzare un programma didattico mirato alla conoscenza delle fonti di pericolo presenti a
scuola, a casa e nel territorio e alla corretta modalità di evacuazione dall'edificio scolastico in caso
di calamità naturale. Il Personale Ausiliario si adopera al fine di rendere possibile l'evacuazione. Il
Responsabile della Sicurezza, insieme agli addetti del Servizio di Prevenzione e Protezione (uno
per ogni plesso scolastico), stabilisce il calendario delle prove di evacuazione che si attuano a mesi
alterni durante tutto l'anno scolastico, due delle quali eseguite senza preavviso per i docenti e per
gli alunni.
Ogni Plesso è fornito di un Albo per la Sicurezza contenente tutte le informazioni utili per
chiunque entri nell'edificio scolastico.
In caso di calamità naturali, gli alunni, dopo l'evacuazione dell'istituto, saranno condotti nelle
apposite aree di raccolta e lì sosteranno fino all'ordine del Comandante della Polizia Municipale,
quale responsabile comunale della Protezione Civile. Sarà possibile ai genitori prelevare i propri
figli dopo aver apposto la firma su apposito registro fornito dall'insegnante. Nonni, zii e parenti in
genere dovranno fornire un documento d'identità. A nulla serve intasare le linee telefoniche. I
telefoni servono solo per eventuali telefonate di emergenza. In situazioni di emergenza o di
pericolo è fondamentale evitare il panico.
3.4 ORGANIGRAMMA DELL'ISTITUTO
Dirigente Scolastico: Dott.ssa Adriana Battaglia
Dir. Serv. Gen. Amm.vi: Lunares Bruno

                             COLLABORATORI DIRIGENTE

 1° collaboratore     Ins. Mursia Giuseppina
 Funzione Vicario     (Sostituzione Dirigente Scolastico - Verbalizzazione sedute Collegio
                      Docente)
 2° Collaboratore     Ins. Pintabona Nunzia
                      (Sostituzione del Dirigente in assenza del Vicario)
                          Ins. Bacciulli
                        Via Zammataro
 FIDUCIARI DI                 Infanzia                Coordinamento plesso
    PLESSO                 Ins. Zumbo                 Predisposizione supplenze
                         Via Zammataro                Rapporto con le famiglie
                             Primaria
                        Prof.ssa La Piana
                         Via Zammataro
                            Secondaria
                            Ins. Mursia
                         Via Acquicella
                              Infanzia
                         Ins. Costantino
                           Via Orfanelli
                              Infanzia
                          Ins. Leonardi
                           Via Orfanelli
                             Primaria
                        Prof.ssa La Piana
                           Via Orfanelli
                            Secondaria
                                 FUNZIONI STRUMENTALI
                  Area                       Incarichi
                   1                         Coordinamento POF.
     Coordinamento e gestione POF            Aggiornamento e diffusione della conoscenza del
          Prof.ssa La Ferrara                POF.
                                             Coordinamento della progettazione curriculare e
                                             extracurriculare
                                             Coordinamento con i responsabili di progetto.

                    2                        Coordinamento spettacoli, gite/visite d’istruzione e
         Rapporti con l’esterno              sport.
            Prof.ssa Morana                  Responsabile concorsi
                    3                        Coordinamento Valutazione alunni
              Valutazione                    Autovalutazione d’Istituto
             Ins. Alba                       Gestione prove INVALSI
                    4                        Supporto ai docenti
       Sostegno al lavoro docente            Formazione docenti.
Ins. Napolitani
                    5                      Coordinamento sostegno e integrazione (rapporto
   Interventi e servizi per gli studenti   con A.U.S.L., predisposizione documentazione)
            Pro.ssa Miraglia               Referente progetto continuità e dispersione scola-
                                           stica.
                                           Referente educazione alla salute
                   6                       Gestione e organizzazione laboratorio
      Tecnologia e comunicazione           d’informatica.
             Ins. Zumbo                    Gestione sito internet della scuola.
                                           Coordinamento acquisti e manutenzione sussidi
                                           multimediali.
                    7                      Coordinamento progetti di accoglienza
       Continuità e Orientamento           Coordinamento attività relative all’orientamento
           Prof.re Tomasello               Referente alla legalità

  Responsabile Servizio Prevenzione e      Gestione Piano Sicurezza
              Protezione
             Ins. Zumbo

Personale ATA                              Didattica
Sig.ra Ardito Grazia                       Rapporti con il pubblico
Sig.re Rapisarda Agatino                   Protocollo
Sig.re Calì Marcello                       Circolari interne
                                           Rapporti Enti Locali
                                           Amministrazione del personale docente e ATA-
                                           Servizi contabili

Collaboratori Scolastici                   Accoglienza e sorveglianza degli alunni
Sig. Di Bella Salvatore                    Sorveglianza dei locali scolastici
Sig. Giulini Filippo                       Apertura e chiusura locali e cancelli
Sig. Spadaro Agostino                      Servizio portineria
Sig. Ferlito Giancarlo                     Distribuzione/raccolta di documenti, informazioni,
Sig.ra Stambul Carmela                     materiali vari
                                           Servizi esterni (posta, banche, altre scuole)
                                           Piccoli interventi non specialistici di manutenzio-
                                           ne

Coordinatori                               Coordinamento scuola dell’Infanzia, scuola Pri-
                                           maria, scuola Secondaria di I grado
Coordinatore Equipe pedagogica Sc.
dell’Infanzia
Anni 3 : Ins. Scalisi
Anni 4: Ins. Stagno
Anni 5: Ins. Luca

Coordinatore Equipe pedagogica Scuola
Primaria:
classi prime: Ins. Santonocito
 classi seconde: Ins. Scuderi
 classi terze: Ins. Maiolino
classi quarte: Ins. Guastella
classi quinte: Ins. Ventura

 Coordinatori Classi Scuola Secondaria di
1° grado
Classe 1° A : Prof.ssa Virzì
Classe 1° B : Prof.ssa Puccio
Classe 1° C : Prof.ssa Orlando
Classe 2° A : Prof.ssa Patanè
Classe 2° B : Prof.ssa Fuggetta
Classe 2° C : Prof.ssa Baffo
Classe 3° A : Prof.ssa Altavilla
Classe 3° B : Prof.ssa La Ferrara
Classe 3° C : Prof.ssa Cotronei

Comitato di Valutazione                            Valutazione anno di formazione docenti neo-
                                                   assunti

3.5 ARTICOLAZIONE ORARIA DELLE LEZIONI
         Il Collegio definisce il curricolo della scuola Primaria che risulta essere di 27 ore settimanali
per il tempo normale più tre ore relative alle attività opzionali che vengono distribuite nel corso
dell'intero anno scolastico a completamento del curricolo formale; vengono inoltre determinati nella
stesse sede i tempi minimi da attribuire alle diverse discipline come riportato nella seguente tabella.

DISCIPLINE/ATTIVITA'                   classe 1^              classe 2^           classi 3^ 4^ e 5^
Lingua italiana                            8h                     7h                      6h
Matematica                                 6h                     6h                      6h
Scienze                                    2h                     2h                      2h
Storia                                     2h                     2h                      2h
Geografia                                  2h                     2h                      2h
Tecnologie e informatica                   1h                     1h                      1h
Arte e immagine                            1h                     1h                      1h
Musica                                     1h                     1h                      1h
Corpo movimento sport                      1h                     1h                      1h
Religione cattolica                        2h                     2h                      2h
Lingue comunitarie:inglese                 1h                     2h                      3h
Attività opzionali                         3h                     3h                      3h

           Il collegio docenti organizza il curricolo della scuola secondaria di 1° grado in 29 ore
settimanali più un’ora di approfondimento disciplinare secondo la seguente ripartizione oraria
settimanale.

DISCIPLINE                                           ORE
Italiano                                             6 ore
Storia                                           2 ore
Geografia                                        1 ora
Lingua inglese                                   3 ore
Seconda lingua comunitaria                       2 ore
Scienze matematiche                              6 ore
Tecnologia                                       2 ore
Arte ed immagine                                 2 ore
Musica                                           2 ore
Scienze motorie e sportive                       2 ore
Religione o attività alternativa                 1 ora

3.6 CALENDARIO SCOLASTICO
Da inserire il calendario scolastico dell'a.s. 2012-2013

3.7 PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA'
Da inserire il piano annuale delle attività dell'a.s. 2012-2013
PARTE QUARTA – ARRICCHIMENTO DELL'OFFERTA
                  FORMATIVA

4.1 CONTINUITA'
        Le “Indicazioni per il curricolo” confermano che la scuola di base deve avere un impianto
unitario, superando il salto culturale ed epistemologico che caratterizzava i passaggi fra la Scuola
dell’Infanzia, la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di Primo grado. La continuità culturale e
pedagogica fra i diversi ordini di scuola trova piena attuazione nell'Istituto Comprensivo che
risponde, infatti, alla necessità di dare una struttura unica alle diverse realtà scolastiche sia per
ragioni pedagogico-didattiche sia per rafforzare la sinergia col territorio. Gli alunni, infatti, vengono
seguiti lungo tutto il percorso dell’età evolutiva legato alla scuola di base, con un’offerta formativa
unitaria, progettata, realizzata e valutata in sinergia tra i docenti dei tre ordini di scuola; le famiglie
usufruiscono nel corso degli anni di un rapporto con lo stesse strutture e gli stessi operatori che a
vario titolo lavorano nell’istituto; i docenti e gli operatori della scuola, infine, vengono valorizzati
nelle rispettive professionalità in quanto realizzano uno più stretto legame con la comunità ponendo
di conseguenza una maggiore attenzione verso gli alunni. Consolidare l'integrazione dei tre ordini di
scuola di cui si compone l'Istituto risulta, quindi, fondamentale per elevare la qualità
dell'apprendimento, grazie alla possibilità di costruire un curricolo unico progressivo attraverso la
creazione di gruppi di lavoro didattici unitari; permette, altresì, di rispondere in modo più adeguato
ai bisogni formativi della comunità prevenendo la dispersione scolastica.
        Per realizzare la continuità, l’Istituto si impegna a realizzare i curricoli verticali che,
partendo dalla Scuola dell’Infanzia, sviluppino “a spirale” i saperi essenziali, riprendendoli in
termini di complessità crescente e di varietà di mediatori metodologici, fino alla conclusione della
Scuola Secondaria di Primo grado. La continuità verticale dell’Istituto comprensivo si fonda, infatti,
sul principio della collegialità di progettazione; sono previste, infatti, periodiche riunioni tra docenti
dei vari ordini di scuola per la definizione del curricolo orizzontale e verticale. Questi gruppi di
lavoro si occupano anche della formazione delle classi prime che avviene ogni anno in base ai
seguenti criteri:
       esame dettagliato delle indicazioni dell'ordine di scuola precedente;
       distribuzione degli alunni sul piano quantitativo, in modo che non si verifichino disparità fra
le varie classi;
       distribuzione degli alunni in base alla situazione di apprendimento, in modo che le classi
risultino eterogenee.

         Sono previste, al fine di mettere in atto la continuità tra i vari ordini di scuola, attività
comuni tra le classi ponte quali la partecipazione a visite d'istruzione, laboratori, progetti e qualsiasi
altra iniziativa presente nell'Istituto adatta al perseguimento del suddetto fine. Saranno inoltre
attivati progetti di accoglienza per consentire agli allievi un graduale e consapevole passaggio tra un
ordine di scuola e l'altro; sarà, infine, organizzato un inserimento degli alunni nel nuovo ordine di
scuola con un ampio gruppo di coetanei conosciuti al fine di consentire loro un più facile e rapido
inserimento.
4.2 ORIENTAMENTO
        Tutte le attività che si svolgono nei vari gradi di scuola debbono tendere a mettere ciascun
allievo nelle condizioni di scoprire le proprie capacità e le proprie attitudini, perché possa scegliere
così la propria “strada”. Nel corso della Scuola Secondaria di Primo Grado è necessario aiutare i
ragazzi ad individuare concretamente il percorso per il completamento dell’obbligo scolastico e
formativo e offrire alle famiglie occasioni per approfondire la tematica in modo da essere di
sostegno per i propri figli. L’orientamento deve favorire lo sviluppo degli alunni e porli in
condizione di definire la propria identità. La conoscenza di sé consolida le capacità decisionali,
permettendo ai discenti di fare scelte realistiche nell’immediato futuro. L’attività di orientamento
deve quindi interessare tutta l’azione didattica quotidiana e deve servire a preparare gli allievi a
compiere scelte responsabili.

L’attività di orientamento consta di due momenti:

      Formativo
      Informativo

        Il primo momento punta sulla conoscenza di se da parte dei ragazzi, sviluppando in essi la
consapevolezza dei propri interessi, delle proprie abilità e difficoltà e del proprio percorso
formativo; ciò sarà possibile attraverso la somministrazione agli alunni di test e anche a
conversazioni guidate. Queste attività dovrebbero consentire anche ai ragazzi di sviluppare quel
senso critico necessario per permettere loro di compiere scelte responsabili e confacenti alle loro
attitudini e capacità.
        L'azione informativa verterà sulla conoscenza dei vari indirizzi di Scuola Secondaria di II°
Grado con le loro specifiche caratteristiche e prospettive occupazionali. Verranno distribuiti ai
ragazzi opuscoli illustrativi, organizzati incontri con docenti delle varie Scuole del territorio e
anche delle visite guidate ad alcuni di questi istituti. Verranno coinvolti nell'azione orientativa anche
i genitori con incontri informativi per consentire loro di aiutare i propri figli a compiere scelte
mature e responsabili.
        Ogni Consiglio di Classe, sulla base di osservazioni sistematiche e continue e di colloqui
con gli studenti, con le loro famiglie e dopo il controllo sui risultati delle schede-test, fornisce per
ogni alunno di terza un consiglio orientativo.

4.3 ATTIVITA' DI RECUPERO
        L’Istituto organizza attività di recupero curricolari e corsi di recupero extracurricolari.
Durante l’anno scolastico i Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione effettuano un costante
monitoraggio dei progressi di ciascun alunno. Dopo la consegna delle schede del I° quadrimestre, i
suddetti Consigli individuano gli alunni che necessitano di specifica attività di recupero nelle varie
discipline. Vengono organizzate attività di recupero all’interno dell’orario curricolare di ogni
disciplina, per mezzo di ripassi e ripetizioni di quanto già spiegato, lavori di gruppo ed in coppia
con affiancamento di studenti più sicuri ad altri più incerti, esercitazioni appositamente predisposte,
collaborazioni tra docenti in compresenza. Oltre alle attività sopra descritte, sono proposti corsi di
recupero completamente gratuiti e tenuti dai docenti dell’Istituto in orario pomeridiano. Gli alunni
frequentano i corsi, in gruppi omogenei, secondo un calendario appositamente predisposto e
comunicato alle famiglie.
Gli interventi di recupero si prefiggono le seguenti finalità:
       prevenire il disagio scolastico e offrire risposte ai bisogni differenziati degli alunni, per
garantire loro pari opportunità formative, nel rispetto dei tempi e delle modalità diverse di
apprendimento;
       far acquisire agli alunni un adeguato metodo di studio, insieme al recupero e al
rafforzamento delle abilità linguistiche e logico-matematiche, con un percorso didattico
diversificato, individualizzato e attuato con apposite strategie.

        I laboratori extracurricolari di recupero delle competenze linguistiche e logico –matematiche
sono rivolte a quegli alunni che presentano difficoltà nel seguire il normale ritmo della classe. Ogni
gruppo sarà costituito da 6-max 8 alunni e gestito da docenti che opereranno al di fuori del proprio
orario di servizio. L’impegno dei docenti verrà retribuito con le risorse finanziarie di cui dispone la
scuola.
Questi gli obiettivi specifici che tali interventi di recupero si propongono di conseguire:
       colmare eventuali lacune, relative a singoli argomenti disciplinari;
       consolidare le conoscenze acquisite e rinsaldare le abilità di base;
       migliorare il metodo di studio;
       sviluppare l’interesse;
       recuperare carenze di impegno;
       recuperare carenze di metodo di studio;
       recuperare competenze;
       affinare capacità di ascolto e concentrazione;
       recuperare difficoltà linguistiche e matematiche;
       sviluppare competenze cognitive, relazionali e comportamentali.

        L’esperienza rappresenta un percorso utile non solo nell'ambito didattico ma anche in quello
psicologico. Il progetto prevede, infatti, che alla fine del percorso gli alunni riescano anche a
migliorare la socializzazione e la fiducia in se stessi, a sviluppare la motivazione allo studio, a
conoscere il proprio stile di apprendimento esercitandone la padronanza, a scoprire l'importanza
della comprensione e le condizioni affinché essa si realizzi, per un processo di apprendimento
significativo e formativo, e a scoprire, infine, l'importanza della collaborazione e del lavoro di
gruppo per la crescita cognitiva e socio – affettiva.

4.4 INSERIMENTO ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
        La scuola si pone l’obiettivo della massima integrazione e del pieno sviluppo delle
potenzialità degli alunni che si trovano in situazione di disagio (relazionale, comunicativo,
cognitivo). Tutti i docenti sono tenuti a creare, all’interno di ciascun gruppo classe, un ambiente
favorevole al raggiungimento di una effettiva integrazione dell’alunno disabile. Il nostro Istituto,
offrendo agli alunni diversamente abili ogni possibile opportunità formativa, si prefigge di trovare
un’ampia collaborazione collegiale in grado di ottenere da tutti gli alunni lo svolgimento del
massimo grado delle loro potenzialità educative e, soprattutto, l’apprendimento delle abilità
strumentali di base che li ponga in grado di affrontare la vita con sufficiente autonomia.
        Il percorso di integrazione, inteso come processo che riguarda tutto il contesto, si svolge a
differenti livelli e coinvolge una molteplicità di soggetti. Nelle classi in cui sono presenti alunni
diversamente abili vengono associati docenti aggiuntivi per un numero variabile di ore. Il docente di
sostegno ha il compito di facilitare i processi di apprendimento dell’alunno in difficoltà
predisponendo, in collaborazione con gli altri colleghi del consiglio, percorsi individualizzati e
interventi mirati all’interno della classe, in situazione di piccolo gruppo o singolarmente.
Nell’Istituto funziona, inoltre, un apposito gruppo di lavoro che si riunisce periodicamente sia in
seduta plenaria sia in sottogruppi tecnici con lo scopo di migliorare l'efficacia dell'intervento. Il
gruppo predispone progetti di intervento mirati, avvalendosi, per questo scopo, delle risorse
finanziarie messe a disposizione dall’Istituto stesso, dagli Enti Locali e dal Ministero dell’Istruzione
nell'ambito della legge n.104/92. Il "Gruppo H" di lavoro si costituisce all'inizio dell'anno scolastico
ed è così formato:
    - il Dirigente scolastico
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