Istituto Comprensivo "Aldo Moro" - ic aldo moro fabriano

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Istituto Comprensivo "Aldo Moro" - ic aldo moro fabriano
Istituto Comprensivo “Aldo Moro”
Via Aldo Moro - 60044 fabriano (AN)
tel. +39 0732 779005 Fax +39 0732 709353

e-mail: anic84500p@istruzione.it
P.e.c. : anic84500p@pec.istruzione.it

sito web: www.icaldomorofabriano.gov.it

                                    PTOF
                                  2016/2019
                 Piano triennale dell’ offerta formativa
Istituto Comprensivo "Aldo Moro" - ic aldo moro fabriano
“L’ Essenziale è invisibile agli occhi.
Lo si vede bene solo con il cuore.”
              A.De Saint Exupéry (Tratto dal “Piccolo Principe”)
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SOMMARIO
pag. 1 Premessa

pag. 2 Introduzione

pag. 3 Analisi del tessuto sociale e dell’ utenza

pag. 4 Le nostre linee di indirizzo

da pag. 5 Le nostre scelte educative, valutative, inclusive e per gli alunni stranieri

pag.11 Le nostre attività di orientamento

pag.12 Progettazione curricolare – pag. 17 link al curricolo d’Istituto

pag. 18 Risultati prove INVALSI

pag. 24 Priorità traguardi e strategie

pag. 25 Azioni di miglioramento

pag. 26 Il “farsi” del P.T.O.F. –proposte e pareri provenienti dal territorio e
       dall’utenza

              Scelte conseguenti alle previsioni di cui alla L 107/2015

             pag. 28 a. Fabbisogno di organico di posti comuni e di sostegno

             pag. 29    Organico dell’autonomia

             pag. 32 b. Fabbisogno di organico di personale ATA

             pag. 32 c. Fabbisogno di attrezzature ed infrastrutture materiali

             pag. 33 d. Scelte di gestione e di organizzazione

             pag. 38 e. Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale

             pag. 39 f. Formazione in servizio dei docenti

Appendice
pag. 40   Piano triennale di miglioramento
pag. 56   Piano triennale di Formazione
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PREMESSA

       1. “… La relazione educativa, pur nella naturale diversità dei ruoli e delle fun-
zioni tra docente e allievo, implica l’accettazione incondizionata l’uno dell’altro, così
come si è, perché si è, al di là di ciò che si possiede e del ruolo che si svolge. Nella
relazione educativa ci si prende cura l’uno dell’altro come persone: l’altro ci sta a
cuore, e si sente che il suo bene è, in fondo, anche la realizzazione del nostro… Quan-
do si entra in questo clima, gli studenti apprendono meglio” (Indicazioni Nazionali
per i Piani di Studio personalizzati nella scuola secondaria di 1° grado). I ragazzi sono
massimamente disponibili ad apprendere, ma molto resistenti agli apprendimenti di
cui non comprendono motivazione e significato, che vogliono sottometterli e non re-
sponsabilizzarli… Quindi (sono necessari) una disponibilità umana all’ascolto e al
dialogo, esempi di stili di vita positivi, testimonianza di valori, condivisione cordiale
di esperienze, problemi e scelte, significatività del proprio ruolo di adulti e di in-
segnanti, coinvolgimento delle famiglie…”.
       2. L’educazione, nel nostro modo di concepire le cose, non è una preparazione
alla vita, ma un’esperienza di vita. Noi andiamo a scuola per imparare l’uno dall’altro
e, attraverso queste informazioni, cominciare a guardare il mondo nel modo più am-
pio possibile.
       3. L’apprendimento, la conoscenza è perciò un incontro; è l’incontro che il
bambino dell’ infanzia o l’universitario fa con la realtà, l’incontro tra un soggetto
umano e un oggetto reale, un incontro che svela un senso, che apre il cammino al
significato esauriente dell’oggetto. Il compito degli insegnanti è quello di introdurre
e accompagnare quest’incontro, cioè di essere testimoni di come quell’incontro ha già
fatto in se stessi un pezzo di cammino. E questo si è chiamati a mostrarlo dall’interno
della disciplina che si spiega, attraverso il contenuto delle singole materie. Questa è
la sfida che deve sempre rimanere aperta: come è possibile che insegnando questa
cosa che è un pezzo, un “brano”, un aspetto, io posso collaborare all’educazione, alla
formazione di quella persona?

     Allora l’insegnante offre, prima di tutto, gli strumenti che possano favorire la
disponibilità del ragazzo a rischiare la propria libertà e a giocare i propri talenti nel
paragonarsi con ciò che gli viene proposto così che possa trovare una strada per sé.

      S’impara facendo. Il docente offre con passione ciò che è e ciò che sa, mentre
l’alunno apre la mente e il cuore, mosso dalla curiosità e dal desiderio di aprirsi e di
introdursi, da protagonista, nella totalità della realtà”.
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INTRODUZIONE

      Ai sensi del comma 14 della Legge 107 del 13 luglio 2015, il Piano Triennale dell’
Offerta Formativa è il documento programmatico della scuola: ne definisce l’essenza
culturale e sociale, gli scopi e le finalità didattiche e formative, svelando e rendendo
palese la propria identità.
      Elaborato dal Collegio dei Docenti, sulla base degli indirizzi per le attività della
scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico,
il piano è approvato dal Consiglio d’ Istituto. Risponde alle necessità dei soggetti
destinatari del servizio scolastico, alunni e famiglie, opera in sinergia con l’ Ente Lo-
cale e le altre agenzie formative attive nel territorio, ha una validità triennale e ogni
anno può essere rivisto entro il mese di ottobre.

Linee guida:

           V                  Scelte educative

           V                  Scelte valutative

           V                   Scelte inclusive

           V          Progettazione curricolare

           V          Azioni di miglioramento

           V             Proposte del territorio

           V                  Progetti e attività

            V   Scelte organizzative e gestionali
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Analisi del tessuto sociale ed esigenze formative dell’ utenza

           L’Istituto Comprensivo “Aldo Moro” è situato nella Zona Est di Fabriano, una
    cittadina nella Regione Marche in Provincia di Ancona. Fabriano sorge in una vallata
    dell’Appennino Umbro - Marchigiano centrale alla confluenza fra il fiume Esino e il
    torrente Giano, alle pendici dei monti Catria, Cucco e San Vicino.
           La città, dotata di sevizi in materia sanitaria, ferroviaria e delle comunicazioni, è
    una città prevalentemente industriale con imprese, anche di fama internazionale, che
    fino a pochi anni fa hanno consentito l’ingresso in città di molte famiglie provenienti
    da altre realtà culturali in cerca di una sicura occupazione, apportando benessere e
    una diffusa agiatezza familiare.
           Il salto di carattere economico che si è verificato a livello locale nei decenni
    trascorsi, non si è raccordato con un altrettanto progresso sul piano culturale.
           Le giovani generazioni hanno mostrato disinteresse per le pe-
    culiarità storiche e culturali del territorio ed una modesta consape-
    volezza della propria identità locale.
           Attualmente le condizioni economiche hanno subito delle
    sostanziali modifiche, il momento congiunturale che sta vivendo
    l’economia mondiale e locale ha portato nel territorio a una crisi
    occupazionale, a una precarietà e discontinuità lavorativa che sta
    determinando nelle famiglie diffusi sintomi negativi, una sorta di
    piccola atomizzazione sociale con un aumento della litigiosità tra gruppi di persone
    o all’interno degli stessi nuclei familiari, un propagato malessere accompagnato
                      da insoddisfazione, perfino nelle categorie un tempo considerate
                      meno a rischio come in talune fasce scolari, un’accentuazione di al-
                      cune fobie come il razzismo.
                        È indubbio che le nuove generazioni sono chiamate a vivere uno dei
                      più traumatici passaggi degli ultimi decenni a livello mondiale.
                        Tra i nostri alunni e studenti emerge quotidianamente il desiderio e,
                      a volte, la necessità di parlare, di dialogare, di riflettere con i docenti,
                      con i compagni di classe e con esperti, poiché i
    giovani vivono la scuola anche come uno dei pochi momenti del-
    la giornata in cui c’è il tempo per parlarsi e per confrontarsi.

          La scuola dal nostro Istituto Comprensivo è concepita non
    solo come luogo di apprendimento, ma anche come ambiente dove
    poter stare bene insieme, in presenza di condizioni favorevoli al
    raggiungimento dell’autorealizzazione e del pieno sviluppo di
    sé.

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Istituto Comprensivo "Aldo Moro" - ic aldo moro fabriano
Le nostre linee di indirizzo

                              VALORIZZAZIONE
       La scuola mette al centro del suo agire formativo le esigenze educative
e di apprendimento dei bambini e dei ragazzi che la frequentano. Promuove
lo sviluppo delle diverse intelligenze degli alunni e considera come parimenti
importanti tutte le discipline e i linguaggi espressivi e comunicativi.

                               ACCOGLIENZA
       La scuola è particolarmente attenta alle esigenze degli alunni più deboli
o in situazione di difficoltà.

                            CONVIVENZA CIVILE
       La scuola si impegna a creare un ambiente di convivenza Civile dove gli
alunni possano sviluppare la propria personalità, nella consapevolezza che i
diritti/doveri di ogni singolo finiscono laddove inizia l’esercizio del diritto/do-
vere dell’altro.
                                               http://icaldomorofabriano.gov.it/accoglienza-2/

                                 CONTINUITA’
      La scuola fornisce la conoscenza reciproca e la collaborazione fra i tre or-
dini di scuola appartenenti all’Istituto Comprensivo.

                                 INCLUSIONE
       La scuola opera in base ad un principio di qualità del servizio, ossia di
soddisfazione delle legittime esigenze degli utenti interni ed esterni. Promuove
il dialogo fra alunni, insegnanti e genitori al fine di definire i propri indirizzi
educativi.COOPERAZIONE

     La scuola opera in collaborazione con le altre Scuole e con altre Agenzie
formative del territorio per l’attuazione di iniziative concordate.

                            LEARNING BY DOING
       La scuola persegue l’obiettivo dell’approfondimento della conoscenza
della lingua inglese per lo sviluppo delle competenze necessarie alla certifi-
cazione KET. Sin dalla scuola primaria vengono seguiti percorsi con docenti spe-
cializzati che impiegano il loro monte orario esclusivamente nell’insegnamento
della lingua inglese.

                                                                                                 4
Le nostre scelte educative

          ... In un tempo molto breve abbiamo vissuto il passaggio da una società relativa-
    mente stabile a una società caratterizzata da molteplici cambiamenti e discontinuità
    che stanno determinando per ogni persona sia rischi che opportunità.
          Gli ambienti in cui la scuola è immersa sono più ricchi di stimoli culturali, ma
    anche più contradditori. Oggi l’apprendimento scolastico è solo una delle tante espe-
    rienze di formazione che i bambini e gli adolescenti vivono e per acquisire compe-
    tenze specifiche spesso non vi è bisogno dei contesti scolastici ...

    La Scuola deve
    Educare istruendo le giovani generazioni, dentro la trasmissione delle competenze,
    dei saperi e delle abilità come sfida dell’individuazione di un senso.
           La scuola è luogo dove si riconosce significato a ciò che si fa e dov’è possibile
    la trasmissione dei valori che danno appartenenza, identità, passione. Primo fra tutti
    il rispetto di sé e degli altri che nasce dalla consapevolezza che esiste un valore in-
    tangibile: la dignità di tutti e di ciascuno. Educare istruendo è un’aggiunta di re-
    sponsabilità del docente come del genitore che si traduce nell’essere maestri di vita,
    testimoni di ciò che si trasmette.
    Comunicare adeguatamente il passato. E’ un compito enorme, ma c’è un grande
    strumento per affrontarlo ed è il lavoro delle generazioni che ci hanno preceduto.
    Compito della scuola è consegnare il patrimonio culturale che ci viene dal passato, ac-
    compagnare il bambino e il ragazzo alla scoperta del senso e promuovere la capacità
    di innovare e di costruire il futuro che ogni singola persona ha.
           La tradizione non è un dato da cogliere passivamente, ma uno strumento con
    cui ciascuno deve affrontare il proprio compito, l’ipotesi da verificare, da mettere alla
    prova. Questo lavoro si chiama CRITICA che deriva da un termine greco VAGLIARE,
    SCEGLIERE: ciascuno è come se prendesse in mano quel che il passato
    gli ha consegnato per usarlo in modo personale, consapevole, in modo da poter dire
    alla fine “sì è vero” oppure “no, non mi convince, non è adeguato, devo cercare un’altra
    strada”. La tradizione, cioè deve giocarsi nel presente. Il presente è il luogo in cui la
    tradizione è assunta consapevolmente e messa alla prova per affrontare ogni aspetto
    della vita e del mondo.

    Chi educhiamo?
    …”Lo studente
    è posto al centro dell’azione educativa
    in tutti i suoi aspetti:
    cognitivi, affettivi,
    relazionali
    corporei, estetici
    etici, spirituali, religiosi”….

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Educare “LA PERSONA”: essere unico e irripetibile.
Ogni bambino, ogni ragazzo ha la necessità di essere educato, nel senso etimologico
del termine, che deriva dal latino e - ducere, tirar fuori, ha bisogno di essere aiutato a
scoprire il valore di se stesso, delle cose e della realtà. Questa persona può essere edu-
cata a conoscere, ad accettare, a tirar fuori e costruire sé, solo entrando in rapporto con
la realtà che lo circonda. E la realtà è fatta di persone, di fatti, di eventi, del presente e
del passato, di cui il presente è figlio.

       Le finalità della scuola devono quindi essere definite a partire dalla persona che
apprende, con l’originalità del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete
di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali.
       La promozione e lo sviluppo di ogni persona stimola, in maniera vicendevole,
la promozione e lo sviluppo delle altre persone: ognuno impara meglio nella relazione
con gli altri. Non basta convivere nella società, ma questa stessa società bisogna
crearla continuamente insieme.

Costruire un luogo accogliente, che coinvolge in questo compito gli studenti stessi.
Sono importanti condizioni per favorire lo star bene a scuola e ottenere la parteci-
pazione più ampia degli alunni a un progetto educativo condiviso. La formazione di
importanti legami di gruppo non contraddice la scelta di porre la persona al centro
dell’azione educativa, ma è al contrario, “conditio sine qua non” per lo sviluppo della
personalità di ognuno.

È necessario dedicare particolare cura alla formazione della classe come gruppo, alla
promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti, alla gestione degli inevita-
bili conflitti indotti dalla socializzazione.

Inoltre, se si favoriscono nel gruppo – classe atteggiamenti collaborativi, si crea un
ambiente capace di attivare modalità funzionali a sostenere zone di sviluppo prossi-
male anche in soggetti in difficoltà, proprio perché l’ambiente si fa accogliente sul pi-
ano emozionale e affettivo. La qualità del comunicare in classe dipende dalla qualità
delle relazioni che l’attraversano e la qualità di queste relazioni è il fattore fondamen-
tale perché l’allievo, di qualsiasi età e di qualsiasi cultura sia portatore, si senta accolto
in una comunità.

                                            La scuola si impegna per realizzare appieno
                                                           la propria funzione pubblica,
                              il successo scolastico e formativo di tutti i suoi studenti.

                                                                                                 6
L’ Istituto attua la sua missione educativa attraverso la scelta e l’utilizzo di vari e di-
    versi approcci metodologici che la letteratura pedagogica ha validato e consolidato
    nel corso dei secoli.

          IL NOSTRO ISTITUTO come ...

         luogo di incontro e di crescita di persone. Persone sono gli allievi, persone
    sono gli insegnanti, persone sono i genitori.

          I NOSTRI ALUNNI come …

           persone che con le loro storie , con le loro attitudini, con le loro peculiarità, con
    le loro curiosità arricchiscono la comunità di valore e da questa possono acquisire le
    conoscenze, le abilità e le competenze funzionali a gestire la complessità della realtà
    in cui vivono e ad operare scelte sempre più consapevoli e responsabili.

          L’INSEGNANTE come …

           l’adulto che aiuta l’alunno a dare una forma al mondo, che con la propria
    esperienza e competenza può offrire al ragazzo l’appoggio di cui ha necessità per
    esercitare la propria libertà.
    L’insegnante che nella relazione educativa mette in gioco la propria persona, che ap-
    passionato alla realtà permette al ragazzo di accostarvisi in forme adeguate, che non
    evita le incertezze e le novità, ma si immerge assieme agli alunni e con loro cerca vie
    di uscita e soluzioni diverse.

          LA FAMIGLIA come …

          luogo primario dell’esperienza degli alunni, perché è il primo luogo in cui
    un’esperienza e una concezione di vita si comunicano da una generazione all’altra.
    Pertanto la scuola riconosce il valore della famiglia e promuove il dialogo e l’ascolto
    attivo per una continuità famiglia – scuola nella corresponsabilità del compito educa-
    tivo.

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Le nostre scelte valutative

      Il complesso sistema valutativo che coinvolge la vita di un Istituto Compren-
sivo si può esemplificare in due fondamentali linee operative:

                         La valutazione didattica (rivolta ad apprezzare i processi e gli
                  esiti dell’apprendimento) da cui emergono le dinamiche dei processi
                  d’insegnamento volti al raggiungimento di obiettivi specifici legati
                  ad un preciso contesto operativo.

                         L’autovalutazione che coinvolge i soggetti stessi che compiono
                  l’attività attraverso l’ esplorazione delle variabili interne. Ciò va di
                  pari passo con la conquista dell’autonomia che tende allo sviluppo
                  di una cultura e di un’ attitudine valutativa.

       Il legame tra i due momenti valutativi deve rimanere vivo e costante poichè dal
loro intersecarsi emerge la qualità del sistema dell’ istruzione messo in campo dall’
istituto, misurata attraverso i risultati ottenuti al termine di ogni anno scolastico, ed
in particolare con il monitoraggio delle classi ponte e delle classi sottoposte ai test
INVALSI.

                                                  Le famiglie vengono costantemente
                                           coinvolte nel processo valutativo dei propri
                                           figli, nella scuola primaria attraverso incon-
                                           tri periodici con i docenti e nella scuola sec-
                                           ondaria con l’apertura del registro elettron-
                                           ico per la visione dei voti e di tutte quelle
                                           annotazioni che coinvolgono la vita degli
                                           studenti nel loro essere persone cittadine
                                           del mondo.

      L’ istituto da sempre ricerca una buona sinergia scuola/famiglie che miri alla
crescita motivazionale dei ragazzi e alla responsabilizzazione da parte dell’ agenzia
educativa primaria verso la formazione di persone competenti.
      Per rendere ancora più partecipata la valutazione nel sito della scuola è stato
inserito il Curricolo verticale della valutazione.

                                                 http://icaldomorofabriano.gov.it/valutazione/

                                                                                                 8
Le nostre scelte inclusive

               Il concetto di “inclusione” si applica a tutti gli alunni come garanzia diffusa e stabile
       di poter partecipare alla vita scolastica sviluppando le proprie potenzialità.
       L’Istituto Comprensivo “Aldo Moro”promuove culture, politiche e pratiche inclusive at-
       traverso una più stretta collaborazione fra tutte le componenti della comunità educante,
       per rispondere in modo efficace alle necessità di ogni alunno che, con continuità o per
       determinati periodi, manifesti Bisogni Educativi Speciali.
               A tal fine opera per creare un ambiente accogliente e supportivo e per sostenere
       l’apprendimento nelle sue diverse forme, sviluppando attenzione educativa in tutta la
       scuola e riducendo le barriere che limitino la crescita personale e la partecipazione so-
       ciale.
               Destinatari dell’intervento a favore dell’inclusione scolastica sono, in modo par-
       ticolare, gli alunni con Bisogni Educativi Speciali comprendenti: 1. Disabilità (ai sensi
       della Legge 104/92, Legge 517/77); 2. Disturbi evolutivi specifici (Legge 170/2010, Legge
       53/2003); 3. Alunni con svantaggio socio-economico; svantaggio linguistico e/o culturale
       (Direttiva ministeriale 27/12/2012).
       Un bisogno educativo speciale è una difficoltà che si evidenzia in età evolutiva negli am-
       biti di vita dell’educazione e/o apprenditivo. Si manifesta in un funzionamento problema-
       tico, anche per il soggetto, in termini di danno, ostacolo o stigma sociale; necessita di
       un piano educativo individualizzato o personalizzato. La Direttiva ministeriale del 27
       dicembre 2012 ricorda che “ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può
       manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per
       motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e
       personalizzata risposta”.
               Per gli alunni BES l’Istituto elabora, all’interno dei vari gruppi di lavoro, interventi
       e percorsi formativi personalizzati correlati quanto più possibile al piano di lavoro della
       classe di appartenenza, per favorire un’effettiva inclusione, offrire a tutti adeguate oppor-
       tunità formative e facilitare la conquista di abilità e competenze sulla base delle proprie
       potenzialità.
               Sono previste due specifiche Funzioni Strumentali per il coordinamento delle at-
       tività di inclusione (una per la scuola primaria e dell’infanzia e una per la scuola second-
       aria).
               Esiste inoltre il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI) che prevede la partecipazi-
       one del Dirigente Scolastico, dei docenti dell’Istituto, dell’Assessore ai Servizi Sociali del
       Comune di Fabriano, degli operatori locali dell’UMEE e del Centro di riabilitazione Santo
       Stefano, della Coordinatrice dei servizi educativi comunali e di una rappresentanza dei
       genitori.
               Il nostro Istituto ha inoltre redatto e sottoscritto un Protocollo di accoglienza per gli
       alunni con Bisogni Educativi Speciali e annualmente elabora il PAI (Piano Annuale Inclu-
       sività), nel quale sono riassunti i principali dati inerenti la presenza di alunni BES, i punti
       di forza e le criticità degli interventi di inclusione operati dalla scuola nell’anno scolastico
       trascorso e un’ipotesi di utilizzo delle risorse umane e finanziarie specifiche, al fine di
       migliorare la capacità inclusiva della scuola nell’anno successivo.
http://icaldomorofabriano.gov.it/wp-content/uploads/sites/19/2013/10/Protocollo-accoglienza-alunni-BES.pdf
                                                       http://icaldomorofabriano.gov.it/wp-content/uploads/
   9                                                   sites/19/2013/10/Piano-Annuale-Inclusivit%C3%A0-2016-2017.pdf
Le nostre scelte inclusive per gli alunni stranieri

L’Istituto “Aldo Moro” ha adottato un’ottica interculturale nel senso più ampio del
termine, con l’obiettivo di costituire un ambiente inclusivo. Ciò implica che non ci si
limitaad assumere mere strategie di integrazione degli alunni immigrati o a ricorrere a
misure compensatorie di carattere speciale ma si fa carico di promuovere l’intercultura
come modus vivendi. Parallelamenteintende sostenere il processo di acquisizione
linguistica attraverso modalità appositamente costituite e non prettamente legate ai
contenuti disciplinari.
Ha redatto un Protocollo di Accoglienza, in linea con i principi essenziali sanciti dalla
normativa di rifermento sull’inserimento degli alunni stranieri e sull’insegnamento
della L2. Alla base dell’approvazione di questo documento è ravvisabile l’intento di
creare un clima di accoglienza per sostenere i neoarrivati nella fase di adattamento,
di definire e attivare pratiche condivise, di promuovere azioni di recupero e
potenziamento linguistico calibrati sulle effettive esigenze riscontrate. I docenti
possono programmare adattamento dei programmi (art. 45, comma 4, del D.P.R. n.
394 del 31 agosto 1999), percorsi di facilitazione linguistica,modalità più efficaci di
apprendimento e di valutazione; considerano la possibilità di predisporre un Piano
di Studio Personalizzato in risposta ai bisogni rilevati (D.M. 27/12/2012, Alunni con
svantaggio socio-economico; svantaggio linguistico e/o culturale)
Nel nostro Istituto è presente una Funzione Strumentale per coordinare la progettazione
e la realizzazione delle attività svolte a sostenere scelte di natura interculturale e
prevedere interventi di sostegno linguistico; è coadiuvata dalla Commissione per
l’Intercultura, composta da un docente per ogni segmento di scuola.
 Nel corso degli anni sono stati realizzati progetti volti a favorire il successo scolastico,
sia nella Scuola Primaria che nella Secondaria. Sia nella Scuola dell’Infanzia che
nella Scuola Primaria sono attivi laboratori di ampliamento lessicale. Nell’ottica
della pedagogia dell’inclusione il potenziamento della conoscenza e padronanza
dell’italiano risulta funzionale per ciascun alunno. Da diversi anni, infatti, il Collegio
dei Docenti ha scelto di orientare le ore dell’attività alternativa alla Religione Cattolica
verso percorsimiranti allo sviluppo delle competenze linguistiche poiché
«condizione indispensabile per la crescita della persona e per l’esercizio pieno della
cittadinanza, per l’accesso critico a tutti gli ambiti culturali e per il raggiungimento del
successo scolastico in ogni settore di studio»(Indicazioni Nazionali per il curricolo,
2012).
Alcuni alunni della Scuola Secondaria sono stati coinvolti in orario extrascolastico
in un progetto regionale volto all’acquisizione della certificazione linguistica per la
lingua italiana come L2
( CertificazioneCILS).
Nella sede della Scuola Primaria Marco Mancini è aperto un Centro di Documentazione
Interculturale (CDI) che offre in prestito materiali, testi, dizionari e sussidi specifici
per l’insegnamento dell’italiano come L2.
            http://icaldomorofabriano.gov.it/wp-content/uploads/sites/19/2016/03/Protocollo-Accoglienza.jpg
http://icaldomorofabriano.gov.it/centro-documentazione-interculturale-2/
                                                                                                              10
Le nostre attività di orientamento

             Orientare significa dare informazioni per poter scegliere in modo autonomo e consapev-
     ole, seppure guidato. L’orientamento inizia in seconda media, e si attua con una prima fase per
     l’auto-orientamento, l’esplorazione e la riflessione sulle proprie aree di interesse congiuntamente
     alla proprie potenzialità , attitudini e capacità. Parallelamente si inizia ad illustrare l’Offerta
     Formativa Territoriale, divisa sia per aree tematiche che per tipologia di scuola (Liceale, Tecnica
     e Professionale), fornendo indicazioni sugli sbocchi di lavoro e/o di prosecuzione degli studi
     futuri, aggiungendo la considerazione che la versatilità e la flessibilità sono caratteristiche im-
     prescindibili da perseguire in ogni percorso.
             I supporti didattici ed informativi per illustrare agli alunni il panorama delle possibilità
     sono tutti reperibili sul nostro sito scolastico attraverso link sia alle scuole di secondo grado che
     alle piattaforme predisposte dal Miur e sono esperite dagli alunni in classe con la guida della
     Funzione Strumentale. Il Centro per L’Impiego e la Confederazione Artigianato offrono tutto
     il loro supporto. Vengono attivate esperienze laboratoriali per conoscere le aree disciplinari e gli
     ambienti formativi delle scuole superiori di Fabriano, spesso con progetti elaborati congiunta-
     mente con i docenti e/o gli studenti delle scuole superiori, in continuità verticale. Tali attività
     vengono programmate di pomeriggio per rendere più efficaci e proficue le collaborazioni.
             Sono altresì organizzate per gli alunni di terza media le giornate di “studente per un gior-
     no”, in orario antimeridiano, durante le quali, piccoli gruppi di nostri alunni sono inseriti nelle
     classi del primo superiore delle scuole su cui si sta valutando una scelta. “Scuola aperta” durante
     i weekend, consente all’alunno di recarsi con la propria famiglia a frequentare laboratori, visitare
     ambienti e conoscere i docenti.
     Il Consiglio di classe elabora e consegna alle famiglie un documento non prescrittivo, il “Con-
     siglio Orientativo” che indica, la tipologia di scuola o la specifica scuola ritenuta più opportuna
     per il successo formativo dell’alunno.
                                                            http://icaldomorofabriano.gov.it/orientamento/
11
Progettazione curricolare

Che cos’è il curricolo?
       Nel rispetto e nella valorizzazione dell’autonomia scolastica, le Indicazioni
costituiscono il quadro di riferimento nazionale per la progettazione curricolare che è
affidata alle singole scuole.
       La costruzione del curricolo si afferma come il principale strumento della pro-
gettualità didattica: il curricolo, infatti organizza e descrive l’intero percorso forma-
tivo dello studente, dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di primo grado,
durante il quale si intrecciano e si fondono gli insegnamenti, i saperi, i processi cogni-
tivi e affettivo - relazionali.
       Ogni scuola è chiamata a predisporre il proprio curricolo nel rispetto delle fi-
nalità, dello sviluppo delle competenze e dei traguardi di apprendimento posti dalle
Indicazioni.
L’impianto curriculare delle scuole dell’Istituto Comprensivo, orientando la propria
didattica alla costruzione di saperi a partire da concreti bisogni formativi,

               offre agli studenti occasioni di apprendimento di saperi e dei linguag-
               gi culturali di base;

               permette ai ragazzi di acquisire gli strumenti di pensiero necessari per
               apprendere e selezionare le informazioni;

               promuove negli alunni la capacità di elaborare metodi e categorie che
               siano in grado di far da bussola negli itinerari personali; favorisce
               l’autonomia di pensiero nei propri allievi.

                                                                                             12
Come apprende il bambino?

             “ La prima condizione
          per un’ educazione, cioè per
       trasmettere la capacità di entrare
            nella realtà, è che i passi
           del bambino siano sempre
        motivati da qualcosa che poggi
          su un’ esperienza da lui già
                    acquisita.

                                                             In tal senso la proposta
                                                           educativa nella sua globalità
                                                          deve entrare in sintonia con il
                                                         vissuto del bambino, con la sua
                                                             domanda di conoscere.”

           La conoscenza avviene sempre attraverso una reciprocità, cioè all’interno di un
     rapporto significativo con l’adulto attraverso il quale il bambino si accorge della realtà
     che ha intorno e diventa curioso, si accorge di sé e scopre che le sue domande possono
     trovare una risposta esauriente.
           Non si vuole incrementare solo la curiosità, ma abituare a un lavoro, perché
     in esso il ragazzo sperimenta la bellezza della realtà, l’armonia della natura, dei lin-
     guaggi e dell’opera dell’uomo.

13
Raccomandazioni UE

                                            L’elevamento dell’obbligo di istruzione
                                      (ai sensi del DM 139 22/08/2007) a dieci anni in-
                                      tende favorire il pieno sviluppo della persona
                                      nella costruzione del sé, di corrette e significa-
                                      tive relazioni con gli altri e di una positiva in-
                                      terazione con la realtà naturale e sociale.

     Le Competenze chiave di Cittadinanza sono le com-
petenze necessarie ad ogni persona per la realizzazione e
lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione so-
ciale e l’occupazione. Acquisite al termine del periodo ob-
bligatorio di formazione serviranno da base al proseguimento
dell’apprendimento nel quadro dell’educazione e della for-
mazione permanente.

                                 Si riferiscono, pertanto a tre aspetti fondamentali
                           nella vita di ciascuna persona:

                           la realizzazione e la crescita personale
                           (capitale culturale);

                           la cittadinanza attiva e l’integrazione
                           (capitale sociale);

                           la capacità di inserimento professionale
                           (capitale umano).

                                                                                           14
Competenze chiave di cittadinanaza

     Al termine del percorso di studi obbligatori (DM 139 22/08/2007)
     [... Nessun giovane può interrompere il proprio percorso formativo senza aver conse-
     guito entro il 18°anno di età un titolo di studio o una qualifica professionale...] devono
     essere acquisite le otto competenze chiave di cittadinanza:

            * Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando,
     scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale,
     non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del
     proprio metodo di studio e di lavoro.

            * Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di
     studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e
     le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e veri-
     ficando i risultati raggiunti.

             * Comunicare: comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico,
     scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico,
     scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei,informatici e multimediali) o rap-
     presentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo,
     emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e di-
     verse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali).

            * Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista,
     valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento
     comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali
     degli altri.

            * Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consape-
     vole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo
     quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.

            * Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipo-
     tesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo
     soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.

            * Individuare collegamenti e relazioni: rappresentare, elaborando argomentazioni
     coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a di-
     versi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica,
     individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura proba-
     bilistica.

     * Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente
     l’informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutan-
     done l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.

15
Curricolo d’ Istituto

       Gli assi culturali dei linguaggi, matematico, scientifico - tecnologico, storico -
sociale sono declinati nei campi di esperienza della scuola dell’Infanzia e nelle disci-
pline (aree disciplinari) della scuola Primaria e Secondaria di Primo grado.
Tutti questi ambiti concorrono alla costruzione di competenze disciplinari indispen-
sabili per la Formazione di Base e favoriscono la maturazione delle Competenze tras-
versali di cittadinanza.

    SCUOLA INFANZIA                                SCUOLA PRIMARIA      SCUOLA SEC DI PRIMO GRADO
   CAMPI DI ESPERIENZA                                          AREE DISCIPLINARI
   I campi di esperienza sono luoghi del         Nella scuola del primo ciclo la progettazione didattica promuove l’organizzazione degli
  fare e dell’agire del bambino, orientati   apprendimenti in maniera progressivamente orientata ai saperi disciplinari; promuove inoltre la
  a favorire il percorso educativo di ogni          ricerca delle connessioni fra i saperi disciplinari e la collaborazione tra i docenti.
  bambino, aiutandolo a orientarsi nella
     molteplicità e nella diversità degli    Il raggruppamento delle discipline in aree indica una possibilità di interazione e collaborazione
           stimoli e delle attività                   fra le discipline (sia all’interno di una stessa area, sia fra tutte le discipline).

   I DISCORSI E       Comunicazione,                                Italiano, lingue                                  Italiano, lingue
    LE PAROLE         lingua, cultura             AREA           comunitarie,religione            AREA             comunitarie,religione
                                              LINGUISTICO          cattolica/attività         LINGUISTICO            cattolica/attività
   IMMAGINI,          Gestualità, arte,
                                               ARTISTICA              alternativa              ARTISTICA                alternativa
     SUONI E              musica,
                                              ESPRESSIVA           Arte e immagine,            ESPRESSIVA
     COLORI           multimedialità                                                                              Arte e immagine, musica
                                                                         musica
                          Identità,               AREA            Corpo, movimento e                             Corpo, movimento e sport
  IL CORPO E IL
                         autonomia,          PSICOMOTORIA                sport                    AREA
  MOVIMENTO
                           salute                                                            MATEMATICO-
                                                  AREA           Matematica, scienze         SCIENTIFICA E
        LA           Numero e spazio.                                                                              Matematica, scienze
                                             MATEMATICO-             naturali e              TECNOLOGICA
  CONOSCENZA             Oggetti,                                                                                 naturali e sperimentali,
                                             SCIENTIFICA E         sperimentali,
   DEL MONDO         fenomeni viventi                                                                                   tecnologia
                                             TECNOLOGICA             tecnologia
      IL SÉ E
     L’ALTRO.                                                                                     AREA
                                             AREA STORICO
        LA            Storia, geografia                            Storia e geografia           STORICO               Storia e geografia
                                              GEOGRAFICA
  CONOSCENZA                                                                                  GEOGRAFICA
   DEL MONDO
                         Le grandi
                                                  AREA              Cittadinanza e                AREA                 Cittadinanza e
      IL SÉ E           domande, il
                                              AFFETTIVO-             Costituzione,             AFFETTIVO-               Costituzione,
     L’ALTRO          senso morale, il
                                             RELAZIONALE            comportamento            RELAZIONALE               comportamento
                       vivere insieme

                                                                                                                                                 16
Struttura

            E’ organizzato per competenze chiave europee.
            E’ distinto per scuola dell’infanzia e primo ciclo, quello del primo ciclo è in
     verticale.
            E’ organizzato in sezioni per ogni competenza chiave (A-B, B1-C-D).
            La sezione A riporta la descrizione dei traguardi per lo svilup-
     po delle competenze fissati dalle indicazioni nazionali per il curriculo 2012.
            La sezione B, B1 riporta i risultati di apprendimento declinati in competenze,
     abilità e conoscenze. Le competenze di base, iscritte nelle competenze chiave,
     sono state individuate con riferimento ad altri documenti: il DM 139/07 sul nuovo
     obbligo di istruzione (Allegato 1, allegato 2); l’ OM 236/93; le abilità sono gli obiettivi
     per i traguardi delle indicazioni, laddove utilizzabili; le conoscenze sono inferite
     dagli obiettivi e dal testo delle indicazioni.
            La sezione C riporta le “evidenze”, ovvero i comportamenti “dell’agire
     competente” e gli esempi di compiti significativi da affidare agli alunni.
            La sezione D riporta la descrizione articolata in 3 livelli di padronanza attesa
     della competenza dall’inizio della scuola primaria a fine ciclo.

     All. (1) Si fa riferimento alla proposta di Raccomandazione del Parlamento europeo
     e del Consiglio del 7 settembre 2006. Il Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli
     contiene le seguenti definizioni:

            “Conoscenze”: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraver-
     so l’apprendimento.
     Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore
     di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.

             “Abilità”, indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how
     per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come
     cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano
     l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).

           “Competenze” indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e
     capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e
     nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine
     di responsabilità e autonomia.

           L’Istituto attraverso la piattaforma digitale del sito, dirama a tutti i docenti
     la modulistica didattica relativa al Piano di lavoro annuale e alla formulazione e
     costruzione delle Unità di Apprendimento pluridisciplinari.

                                                    Si riporta il link al curricolo d’ Istituto
                                                 www.icaldomorofabriano.gov.it/curricula/
17
Prove INVALSI del biennio 2016-2017

       Legenda di lettura, le linee tratteggiate si riferiscono: la rossa alla media nazionale, la verde alla me-

dia del Centro Italia e la gialla alla media delle Marche, i segnalini neri presenti nei grafici rappresentano la

performance delle classi per la disciplina indicata.

Scuola primaria
                                             prova di italiano classi seconde anno scolastico 2016/2017

prova di matematica classi seconde anno scolastico 2016/2017

                                                                                                                    18
classi II a.s. 2015/2016

     prova di italiano classi seconde anno scolastico 2015/2016

                                       prova di matematica classi seconde anno scolastico 2015/2016

19
prova di italiano classi quinte anno scolastico 2016/2017

prova di matematica classi quinte anno scolastico 2016/2017

                                                                                            20
classi V a.s. 2015/2016

     prova di italiano classi quinte anno scolastico 2015/2016

                                       prova di matematica classi quinte anno scolastico 2015/2016

21
Risultati delle prove INVALSI all’ esame della scuola
secondaria di primo grado

                                                prova di italiano anno scolastico 2016/2017

prova di matematica anno scolastico 2016/2017

                                                                                              22
Esami di Stato a.s. 2015/2016

     prova di italiano anno scolastico 2015/2016

                                                   prova di matematica anno scolastico 2015/2016

23
Priorità, traguardi e strategie

              Il presente piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’ istituto, così
      come contenuta nel Rapporto di autovalutazione (RAV), presente sul portale Scuola
      in Chiaro del Ministero dell’ Istruzione, dell’ Università e della Ricerca, all’ indirizzo
      http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/
              In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi dettagliata del
      contesto in cui opera l’ Istituto, l’inventario delle risorse mate-
      riali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti
      documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione
      dei processi organizzativi e didattici messi in atto.
      Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza
      per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV.
Priorità per il prossimo         Traguardi di lungo                 Obiettivi di processo
triennio                         periodo                                   Area “Inclusione e differenziazione”
1. Miglioramento dei ri-         1. Riduzione del 3% della          Progettazione di moduli per il recupero delle
sultati nelle valutazioni        percentuale di studenti col-       competenze.
dell’ Esame di Stato             locati nella fascia di voto sei      Area “Offerta formativa e curricolo verticale”
                                 e sette per consolidare i ri-      Utilizzo di modelli comuni per la progettazione
                                 sultati già raggiunti.             didattica, con la definizione di criteri di valutazi-
                                                                    one condivisi.
                                                                    Utilizzo di spazi multimediali per un ambiente di
                                                                    apprendimento più ricco e stimolante.
                                                                    Area “Integrazione con il territorio e rapporti
                                                                                      con le famiglie”
                                                                    Responsabilizzazione delle famiglie sulle attività
                                                                    di recupero che la scuola svolgerà a favore dei
                                                                    propri alunni.

2. Miglioramento degli esi-      2. Aumento del 3% della per-            Area “Curricolo, progettazione e valutazione”
ti degli studenti in italiano,   centuale di studenti che con-     Utilizzo di modelli comuni per la progettazione didat-
matematica ed inglese nel        fermano o migliorano il pro-      tica, con la definizione di criteri di valutazione condi-
passaggio dalla scuola pri-      prio risultato in italiano, in    visi e prove comuni strutturate e progettate, in entrata
maria alla secondaria di         matematica e in inglese.          e finali.
primo grado                                                                     Area “Continuità e orientamento”
                                                                   Progettazione di modalità e strategie didattiche in con-
                                                                   tinuità.
                                                                                Area “Continuità e orientamento”
                                                                   Predisposizione di attività in continuità.
                                                                         Area “Sviluppo e valorizzazione delle risorse
                                                                                             umane”
                                                                   Costituzione di un gruppo di lavoro tra i docenti delle
                                                                   attuali classi quinte e i docenti della scuola secondaria
                                                                   di italiano, matematica ed inglese.
                                                                     Area “Orientamento strategico e organizzaione della
                                                                                             scuola”
                                                                    Coinvolgimento dei dipartimenti disciplinari per even-
                                                                             tuali modifiche del curricolo d’istituto.

                                                                                                                        24
Azioni di miglioramento

           In base alle priorità e agli obiettivi di processo, stabiliti in seno al Collegio Do-
     centi, la Commissione PTOF ha elaborato delle attività, meglio definite azioni di
     miglioramento, in grado di stimolare le attitudini degli alunni a organizzare le cono-
     scenze possedute, rielaborandole e mettendole al servizio di quelle competenze cui il
     processo di insegnamento-apprendimento conduce per suo naturale sviluppo.

              Miglioramento dei risultati nelle valutazioni dell’ Esame di Stato
           Lo sviluppo di questa priorità passa attraverso due momenti fondamentali:
     1.    progettazione di moduli di recupero, al di fuori dall’ orario scolastico, per
     gruppi di ragazzi che si attestano in una fascia di valutazione “di rischio”.
     I gruppi hanno lo scopo di proporre ai ragazzi delle classi terze medie una riorgan-
     izzazione dei contenuti o un differente processo di ragionamento (logico, intuitivo,
     creativo...) in grado di facilitare il loro accesso alla conoscenza e all’utilizzo della
     stessa per l’acquisizione di quelle competenze fondamentali allo sviluppo della
     persona nella sua sfera sociale ed affettiva.
     2.     Attività in continuità tra docenti delle classi quinte della scuola prima-
     ria e prime della scuola secondaria di primo grado. L’ I.C. ha, negli anni scorsi,
     costruito percorsi curriculari dalla scuola dell’ infanzia alla secondaria di primo
     grado; ogni anno è fondamentale che ci sia una destrutturazione e ricostruzione
     di questi percorsi in virtù delle difficoltà emergenti in ogni classe o gruppo classe.
           La continuità si articola in due momenti differenti
           Momenti di dialogo e confronto aperto tra docenti di ordine diverso per misurar-
           si e ragionare su percorsi e metodologie applicati.
           Costruzione di attività didattiche in continuità verticale, da sottoporre agli
           alunni, per meglio veicolare l’inserimento degli stessi nell’ordine di scuola di
           grado superiore.
     Miglioramento degli esiti degli studenti in italiano, matematica ed inglese nel pas-
     saggio dalla scuola primaria alla secondaria di primo grado

            Il raggiungimento di questa seconda priorità strategica vede l’utilizzo di tutte
     le buone pratiche di condivisione e socializzazione dell’insegnamento sia in conti-
     nuità verticale che orizzontale (progettazioni comuni, prove di verifica standardiz-
     zate, progettazione e realizzazione di UDA per classi paralleli e non, e via dicendo).
            Per poter innescare la curiosità e far venir fuori la “bravura” dei discenti, si
     è pensato di costruire lavori didattici autentici, attraverso momenti reali di confronto
     tra i docenti dei due ordini di scuola.

25
Il “farsi” del PTOF - Proposte e pareri dall’ utenza

      Nella stesura e nel procedimento di adozione del PTOF tutte le componenti
della comunità scolastica devono intervenire: il PTOF è la risultanza di una proget-
tualità condivisa nell’ambito dell’ istituzione scolastica, arricchita e integrata da con-
crete e proficue sinergie interistituzionali.
      Nella fase dell’elaborazione tre sono i punti fondamentali che devono essere
garantiti:
          Il rispetto delle definizioni normative e delle innovazioni del settore

         La raccolta di dati, informazioni, pareri e proposte interni alla scuola

          Il contatto sinergico con il contesto esterno
       Il Dirigente Scolastico promuove, valorizza e coordina tutte le componenti
professionalmente coinvolte nel PTOF, esplicitando la sua funzione di indirizzo e
di gestione della politica formativa, raccordandosi con le componenti del Consiglio
d’Istituto e del Collegio Docenti. Garantisce le relazioni e gli accordi con il territorio
e le sue agenzie formative, sia dirette che indirette, individuando i giusti contatti e
interlocutori per la scuola.
       I soggetti che intervengono in base a quanto sopra indicato sono:

Ente Comunale
                              Consiglio Comunale Junior
                              Attività teatrali per alunni
                              Assistenza educativa scolastica e domiciliare per il supporto
                              ad alunni in situazioni di handicap
                              Assistenza educativa domiciliare ad alunni in situazione di
                              forte disagio socio-familiare

                                                    Fondazione Onlus “Marco Mancini”

 Borsa di studio per studenti delle classi V, del plesso scuola primaria
 “Marco Mancini”, che si sono distinti per merito

Società sportiva-atletica fabrianese

               Percorsi di atletica in orario curriculare a supporto delle attività motorie
               (convenzione con l’Istituto)

                                                                                              26
Area Vasta 7
     -     Dipartimento di prevenzione Servizio igiene alimentare e nutrizione
           Progetti di promozione della salute - Convenzione con l’Istituto -

     Università
                        Tirocini dei laureandi in scienze della formazione primaria o corsi spe-
                        cializzandi nel sostegno

                                                            Unione Montana dell’ Esino Frasassi

     Accordo di partenariato per l’utilizzo del servizio civile in progetti scolastici

     Fondazione CARIFAC

                     Collaborazione con la Fondazione CARIFAC per il supporto all’esame KET

                                                                                 Accordi di scopo
     AU.MI.RE. - autovalutazione e miglioramento d’ Istituto -
     scuola capofila I.C. Via Tacito - Civitanova Marche
     Sicurezza - formazione in materia di sicurezza del personale scolastico -
     scuola capofila ITCG “Cuppari” di Jesi
     PSND (laboratori territoriali per l’occupabilità nell’ambito del PSND)
     scuola capofila ITIS “Merloni” di Fabriano
     Settimana sulla neve - attività sportive -
     scuola capofila I.C. “Aldo Moro” Fabriano
     Settimana studio in Inghilterra - lingua straniera -
     scuola capofila I.C. “Imondi Romagnoli” Fabriano

     Pace e legalità - competenze sociali e civiche -
     scuola capofila I.C. “Marco Polo” Fabriano

     Realizzazione del piano pluriennale di formazione per Dirigenti, Docenti e personale ATA
     di scuole ad alta incidenza di alunni stranieri -
     scuola capofila I.C. “Grazie Tavernelle” Ancona
     Pratica Psicomotoria Educativa -
     scuola capofila I.C. “Pinocchio Montesicuro” Ancona

                     Collaborazioni della scuola sec di primo grado

27
Scelte conseguenti alle previsoni di cui alla L 107/015

a. Fabbisogno di organico di posti comuni e di sostegno

                                                                               Posti di sostegno /org.
                                                  Posti comuni/org. diritto    diritto
                              a.s. 2016/017       29                           3
      Scuola dell’
                                                  26                           3
        infanzia              a.s. 2017/018
                                                  25                           3
                              a.s. 2018/019
                                                  45 posti comuni              10
                                  a.s. 2016/017
                                                  5 posti di potenziamento     1 posto di potenziamento
   Scuola primaria
                                                  43 posti comuni              10
                                  a.s. 2017/018   5 posti di potenziamento     1 posto di potenziamento

                                                  43 posti comuni              10
                                  a.s. 2018/019   5 posti di potenziamento     1 posto di potenziamento

Scuola secondaria di primo grado – funzionamento con 12 classi – org.di diritto
                              a.s. 2016/017                    a.s. 2017/018       a.s. 2018/019
 A022
                              6                          6                         6
 A028
                              4                          4                         4
 AA25
                              2                          2                         2
 AB25
                              1                          1                         1
 A001
                              1                          1                         1
 A030
                              1                          1                         1
 A049
                              1                          1                         1
 A060
                              1                          1                         1
 AD00 sostegno
                              5                          6                         7

                              A022 – 12 h                A022 – 12 h               A022 – 12 h
                              A001 – 6 h                 A001 – 6 h                A001 – 6 h
 Spezzoni necessari per il
                              A030 – 6 h*                A030 – 6 h*               A030 – 6 h*
 funzionamento di 12 classi
                              A049 – 6 h                 A049 – 6 h                A049 – 6 h
                              A030 – 6 h                 A030 – 6 h                A030 – 6 h
 Potenziamento posti          A030 – 1                   A030 – 1                  A030 – 1
 comuni
 Totale posti comuni          17                         17                        17

*Da considerare la nota n. 867 del 12 agosto 2016 della Direzione Regionale delle Marche

                                                                                                          28
Organico dell’autonomia e obiettivi prioritari adottati dalla scuola
fra quelli indicati dalla legge (comma7)

           Al fine di incrementare l’ offerta didattica, tra gli obiettivi formativi elencati al
     comma 7 della legge, con i progetti resi possbili dall’organico di potenziamento si è
     scelto di intervenire nelle seguenti aree:

     -      linguistiche
     -      scientifiche e logico-matematiche
     -      musicali
     -      digitali

                      RECUPERO E POTENZIAMENTO DELLA LINGUA ITALIANA
         PRIORITÀ                   Migliorare gli esiti degli studenti nella lingua italiana, in particolar
                                    modo nelle classi terminali della scuola primaria.
         OBIETTIVO DI PROCESSO      1 - Fornire un supporto professionale agli insegnanti per realizzare
                                    percorsi individualizzati e personalizzati per il potenziamento in
                                    lingua italiana, attuando una didattica per competenze.
                                    2 – Fornire agli alunni un supporto per acquisire e migliorare un
                                    personale metodo di studio, recuperare e rafforzare le abilità
                                    linguistiche.
         SITUAZIONE SU CUI          In tutti e tre i plessi della scuola sono necessari interventi a causa
         INTERVIENE                 della presenza di alunni con difficoltà di attenzione, concentrazione,
                                    apprendimento, adattamento ai ritmi e ai tempi scolastici.
         SUPPORTO DIDATTICO         1 – adattamento della metodologia in funzione delle caratteristiche
         ALLE CLASSI (ATTIVITÀ      individuali degli alunni.
         PREVISTE)                  2 – recupero individualizzato, consolidamento e potenziamento, per
                                    piccoli gruppi in orario scolastico.
         RISORSE UMANE              Le attività saranno svolte dai docenti appartenenti all’organico
                                    dell’autonomia nella scuola primaria.
         ALTRE RISORSE              Le dotazioni didattiche e di laboratorio già esistenti a scuola.
         NECESSARIE
         MIGLIORARE I RISULTATI     1 – migliorare la padronanza linguistica in lettura, comprensione e
         IN ITALIANO IN VISTA DEL   rielaborazione scritta e/o orale di differenti tipologie testuali
         PASSAGGIO ALLA SCUOLA      2 – migliorare le capacità di sintesi e valutazione di un testo
         SEC DI PRIMO GRADO         letterario.
                                    Migliorare i risultati nelle prove strutturate come ad esempio le
                                    prove INVALSI.
         INDICATORI UTILIZZATI      1 – valutazione degli apprendimenti al termine del primo e del
                                    secondo quadrimestre per gli alunni della scuola primaria.
                                    2 – esiti delle prove INVALSI.

29
RECUPERO E POTENZIAMENTO NELL’AREA LOGICO-MATEMATICA E SCIENTIFICA
PRIORITÀ                 Migliorare gli esiti degli studenti in matematica e scienze, in
                         particolar modo nelle classi terminali della scuola primaria.
OBIETTIVO DI PROCESSO    1 - Fornire un supporto professionale agli insegnanti per realizzare
                         percorsi individualizzati e personalizzati per il potenziamento in
                         matematica e scienze attuando una didattica per competenze.
                         2 – Fornire agli alunni un supporto per acquisire e migliorare un
                         personale metodo di studio, recuperare e rafforzare le abilità logico-
                         matematiche e scientifiche.
SITUAZIONE SU CUI        In tutti e tre i plessi della scuola sono necessari interventi a causa
INTERVIENE               della presenza di alunni con difficoltà di attenzione, concentrazione,
                         apprendimento, adattamento ai ritmi e ai tempi scolastici.
SUPPORTO DIDATTICO       1 – adattamento della metodologia in funzione delle caratteristiche
ALLE CLASSI (ATTIVITÀ    individuali degli alunni.
PREVISTE)                2 – recupero individualizzato, consolidamento e potenziamento, per
                         piccoli gruppi in orario scolastico.
RISORSE UMANE            Le attività saranno svolte dai docenti appartenenti all’organico
                         dell’autonomia nella scuola primaria.
ALTRE RISORSE            Le dotazioni didattiche e di laboratorio già esistenti a scuola.
NECESSARIE
MIGLIORARE I RISULTATI   1 – migliorare la preparazione degli alunni in ordine alla capacità di
IN MATEMATICA IN VISTA   affrontare una situazione problematica, anche tratta dalla vita reale.
DEL PASSAGGIO ALLA       2 - Migliorare i risultati nelle prove strutturate come ad esempio le
SCUOLA SEC DI PRIMO      prove INVALSI.
GRADO                    3 – migliorare l’uso di strumenti, procedure e conoscenze
                         matematico-scientifiche
INDICATORI UTILIZZATI    1 – valutazione degli apprendimenti al termine del primo e del
                         secondo quadrimestre per gli alunni della scuola primaria.
                         2 – esiti delle prove INVALSI.

                                                                                                  30
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