Istituto Comprensivo "L.B.ALBERTI" - Istituto Comprensivo ...
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Istituto Comprensivo “L.B.ALBERTI” TOIC8AZ00C (Via Tolmino) - TOAA8AZ019 (Via Bracc.,63) - TOEE8AZ01E (Santarosa) - TOMM8AZ01D (Scuola I°Grado) Segreteria: via Tolmino 40 c.a.p. 10141 Tel. 011/19710282 011/3825252 Fax 011/ 3852874 Scuola dell'Infanzia Via Braccini 63 Tel 011/337167 Scuola Primaria “Santorre di Santarosa” Via Braccini 70 Tel. /fax 011/331507 Scuola Secondaria di Primo Grado: via Tolmino 40 c.a.p. 10141 Tel. 011/19710282 011/3825252 Fax 011/ 3852874 URL www.icalberti.gov.it E-Mail toic8az00c@istruzione.it PEC: toic8az00c@pec.istruzione.it PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA (P.T.O.F) EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015 2016/2019 Aggiornamento del 24 ottobre 2018 1
INDICE Pag. 5 SEZIONE 1 IL PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA PREMESSA Pag. 6 1. PIANO DI MIGLIORAMENTO: PRIORITÀ, TRAGUARDI ED OBIETTIVI PER IL TRIENNIO 2016-2019 Pag. 14 2. SCELTE CONSEGUENTI AI RISULTATI DELLE PROVE INVALSI Pag. 16 3. ULTERIORI OBIETTIVI CHE LA SCUOLA HA SCELTO DI PERSEGUIRE Pag. 17 4. PROPOSTE E PARERI PROVENIENTI DAL TERRITORIO E DALL’UTENZA Pag. 18 5. PIANO DI MIGLIORAMENTO Pag. 18 6. SCELTE CONSEGUENTI ALLE PREVISIONI DI CUI ALLA LEGGE 107/15 Pag. 26 6.1 Finalità della legge e compiti della scuola Pag. 26 6.2 Fabbisogno di attrezzature ed infrastrutture materiali Pag. 26 6.3 Scelte organizzative e gestionali Pag. 27 6.4 Educazione alle pari opportunità e prevenzione Pag. 31 della violenza di genere 6.5 Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale Pag. 31 6.6 Valorizzazione del merito Pag. 32 7. PROGETTI ED ATTIVITÀ Pag. 32 8. SCELTE DERIVANTI DA PRIORITÀ ED OBIETTIVI ASSUNTI NEGLI ANNI PRECEDENTI Pag. 36 9. USO DEI LOCALI AL DI FUORI DEI PERIODI DI ATTIVITÀ DIDATTICHE Pag. 37 10. PIANO TRIENNALE PER FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DOCENTI 2016-2019 Pag. 37 10.1 Normativa di riferimento Pag. 37 10.2 Proposte di formazione e aggiornamento Pag. 38 10.2.1 Iniziative progettate autonomamente dalla scuola o consorziate in rete o con enti Pag. 38 10.2.2 Partecipazione a momenti informativi e formativi organiz- 2
zati nel territorio, dal MIUR e sue articolazioni periferiche Pag. 38 10.2.3 Attività formative da realizzare in autoaggiornamento e/o online 10.3 Documentazione e verifica Pag. 39 Pag. 39 11.FORMAZIONE IN SERVIZIO PERSONALE ATA Pag. 39 SEZIONE 2 L'ISTITUTO COMPRENSIVO Pag. 40 1. SITUAZIONE DEL CONTESTO Pag. 41 1.1 Situazione socio-ambientale Pag. 41 1.2 Rapporti con il territorio Pag. 41 1.3 Necessità dell'utenza Pag. 42 2. RISORSE DELLA SCUOLA Pag. 43 2.1 Spazi, strutture e dotazioni Pag. 43 2.1.1 Scuola dell’Infanzia Pag. 43 2.1.2 Scuola Primaria Pag. 44 2.1.3 Scuola Secondaria di Primo Grado Pag. 45 2.2 Programma finanziario Pag. 46 2.3 Dati informativi su numero classi, allievi e docenti Pag. 47 2.4 Modello organizzativo – orario Pag. 47 2.5 Organigramma Pag. 49 2.6 Servizi di segreteria Pag. 49 3. CALENDARIO SCOLASTICO Pag. 50 4. COLLABORAZIONE CON ENTI ESTERNI - RETI Pag. 51 5. R.A.V. VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE D'ISTITUTO Pag. 52 6. RAPPORTI CON LE FAMIGLIE Pag. 53 7. VALUTAZIONE Pag. 55 9.1 Valutazione alunni Pag. 55 7.1.1. La valutazione interna Pag. 55 7.1.2 La valutazione esterna Pag. 60 8. SICUREZZA Pag. 62 3
SEZIONE 3 LA SCUOLA DELL'INFANZIA Pag. 63 1. CAMPI DI ESPERIENZA EDUCATIVA Pag. 64 2. PROGETTI, ATTIVITA' E LABORATORI Pag. 67 2.1 Progetti trasversali nei diversi ordini di scuola Pag. 67 2.2 Arricchimento dell'offerta formativa Scuola dell'Infanzia Pag. 68 2.3 Laboratori interni Pag. 68 2.4 Laboratori esterni Pag. 69 2.5 Laboratori in collaborazione con insegnante Istituto Compr. Pag. 69 2.6 Laboratori realizzati con Crescere in Città Pag. 69 2.7 Laboratorio realizzato con la Regione Piemonte: “Mangiando Pag. 69 imparo in sicurezza” 2.8 Programmazione Educativo-Didattica Pag. 70 3. SOLUZIONI ORGANIZZATIVE Pag. 73 3.1 Tempo scuola Pag. 73 3.2 Mensa Pag. 73 3.3 Pre / Post-scuola Pag. 73 SEZIONE 4 LA SCUOLA PRIMARIA Pag. 74 1. PROGRAMMAZIONI DIDATTICHE Pag. 75 1.1 Attività di insegnamento Pag. 79 1.2 Lingua straniera Pag. 79 2. PROGETTI ED ATTIVITÁ EXTRACURRICOLARI Pag. 80 2.1 Progetti trasversali Pag. 80 2.2 Attività di arricchimento dell’offerta formativa Pag. 81 2.3 Ulteriori attività di arricchimento Pag. 81 3. ORARI Pag. 81 SEZIONE 5 LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Pag. 82 1. ORGANIZZAZIONE DIDATTICA Pag. 83 1.1 Corso a indirizzo musicale Pag. 83 1.2 Attività pomeridiane (Coop. Freetime) Pag. 84 1.3 Mensa Pag. 84 2. PROGETTI, ATTIVITA' ed INIZIATIVE Pag. 85 2.1 Attività Espressive Pag. 87 2.2 Attività Sportive Pag. 87 2.3 Attività di Orientamento Pag. 88 2.4 Biblioteca studenti Pag. 89 2.5 Prestito d'uso Pag. 89 2.6 Servizi di Istruzione Domiciliare e di scuola in ospedale Pag. 89 3. ATTESTATI PER MERITO SCOLASTICO Pag. 90 4
SEZIONE 1 IL PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA 5
PREMESSA • Il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa, relativo all’Istituto Comprensivo “L.B.Alberti ” di Torino, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”; • il piano è stato elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo prot. 3499/A19 del 6 ottobre 2015; • il piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei Docenti nella seduta del 13 gennaio 2016 ed è stato aggiornato nella seduta del Collegio dei Docenti del 24 ottobre 2018; • il piano è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 20 gennaio 2016; • il piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato; • il piano è pubblicato sul sito istituzionale www.icalberti.gov.it. • L’Offerta Formativa del nostro Istituto si ispira a: • Raccomandazioni del Consiglio e del Parlamento Europeo in materia di istruzione e formazione e Trattato di Lisbona (2008) D.L. n. 59 del 19/02/2004 “Definizione delle norme generali relative alla scuola dell'infanzia e al primo ciclo dell'istruzione, a norma dell'articolo 1 della legge 28 marzo 2003, n. 53”; • Indicazioni per il curricolo per la Scuola dell’Infanzia e per il Primo Ciclo di Istruzione (2007); • DPR 289/2009 Riordino della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo; • DPR 122/2009 Coordinamento delle norme per la valutazione degli alunni. • Indicazioni nazionali per l’infanzia e il primo ciclo d’istruzione (4 settembre 6
2012) • DPR 275/99 come modificato dalla L. 107/2015 • L. 107/2015 e relativi Decreti attuativi • Piano Nazionale per la Scuola Digitale • Piano Nazionale per la Formazione dei Docenti La scuola rappresenta un microcosmo, una realtà in miniatura all’interno della quale potersi “allenare” al vivere quotidiano attraverso percorsi che consentano la formazione di personalità aperte, curiose, disponibili all’apprendimento e al rapporto con gli altri in libertà e autonomia, nel rispetto reciproco, con atteggiamenti attenti e corretti e dove ciascuno, con un proprio ruolo e con proprie mansioni, possa assolvere al proprio compito. Scopo precipuo dell’Istituto è quindi quello di fornire agli allievi la possibilità di affrontare esperienze formative che li stimolino a consolidare le proprie capacità sino a trasformarle in “competenze”, in una prospettiva che tenda allo sviluppo equilibrato ed armonico di tutte le dimensioni della persona-studente. La nostra scuola dunque assume consapevolmente la responsabilità di accompagnare ed assistere ogni ragazzo in questo passaggio delicato per la costruzione del suo progetto di vita impegnandosi a fornire le basi culturali ed educative indispensabili per affrontare in modo consapevole e positivo le sue future esperienze. La scuola sa di operare in un contesto sociale caratterizzato da cambiamenti e discontinuità, perciò la “mission” del nostro Istituto è in sostanza quella di formare ciascun studente sul piano cognitivo e culturale in modo che sia in grado di affrontare positivamente la mutevolezza degli scenari sociali e professionali e che possa usufruire dell’esercizio di una piena cittadinanza. Per compiere questo compito, in accordo con quanto enunciato nelle Indicazioni e tenendo presenti i criteri di Accoglienza, Continuità, Orientamento e Flessibilità che sono alla base delle scelte educative e didattiche dell’Istituto, emergono le seguenti 7
finalità educative: • promuovere il pieno sviluppo della persona potenziando le abilità cognitive, espressive e creative in vista di un inserimento critico e consapevole nella società; • promuovere il senso di responsabilità nello svolgimento delle varie attività e il rispetto, avendo cura di sé, degli oggetti, degli ambienti che si frequentano sia naturali, sia sociali; • sostenere la formazione dell’identità degli alunni favorendo atteggiamenti di sicurezza, di stima di sé, di fiducia nelle proprie capacità; • educare all’autonomia di pensiero e di azione potenziando e valorizzando la curiosità, l’operatività, il rigore metodologico e la responsabilità di ciascuno; • sviluppare competenze strategiche che consentano agli allievi di utilizzare al meglio le conoscenze; • acquisire la pratica consapevole della cittadinanza attiva, attraverso esperienze significative con gli altri e con l’ambiente, utili a favorire forme di cooperazione, di solidarietà e di legalità; • promuovere l’acquisizione di atteggiamenti di interesse e di rispetto per culture diverse, valorizzando la diversità come strumento di conoscenza e di pace; • programmare forme particolari di sostegno e integrazione per alunni diversamente abili e di bambini in situazione di disagio e di marginalità socio-economica. La proposta educativa e didattica offerta tende in sintesi alle seguenti FINALITA’ : - educare al rispetto verso se stessi, gli altri e l’ambiente; - educare alla cittadinanza; - promuovere il successo formativo di ciascuno; - potenziare le capacità individuali. Obiettivi a livello educativo Le Indicazioni Nazionali, a cui l’Istituto si attiene, fissano i traguardi delle 8
competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo con Raccomandazioni del 18 dicembre 2006: Competenze sociali e civiche: • Educare al rispetto di regole discusse e condivise :è un valore irrinunciabile del vivere civile e quindi un valore al quale tutti i cittadini devono ispirarsi. L’azione della scuola è dunque quella di rendere consapevoli gli studenti della necessità di darsi delle regole che, una volta discusse e condivise, accrescano in ciascuno il senso di responsabilità e di corresponsabilità necessari al vivere comune. • Educare al rispetto delle persone: la scuola, in collaborazione soprattutto con i genitori, avvia i ragazzi ad una più approfondita conoscenza di sé, delle proprie attitudini e degli eventuali punti di debolezza affinché a ciascuno sia data l’opportunità di sviluppare al meglio le proprie potenzialità attraverso un percorso di crescita e di maturazione. Il raggiungimento di un buon livello di autostima, di autocontrollo è condizione necessaria alla realizzazione di rapporti positivi con gli altri che si fondino prima di tutto sul rispetto delle diverse opinioni, delle diverse tradizioni sia culturali che religiose. La scuola sa di generare una ampia convivialità relazionale, intessuta di linguaggi affettivi ed emotivi ed opera per promuovere la condivisione di quei valori che inducono i membri della società a sentirsi parte integrante di una comunità vera e propria. • Educare a partecipare ed a collaborare: la scuola è anche una comunità che cresce, si sviluppa e diviene luogo di esperienze significative se tutti quelli che vi fanno parte, seppur a titolo diverso, sono motivati a partecipare costruttivamente collaborando con gli altri. Dunque è indispensabile che nell’ambiente scolastico chi vi opera , perciò anche gli studenti, siano stimolati sia a fornire ciascuno il proprio contributo sia ad apprezzare il vantaggio reciproco che scaturisce da una consolidata abitudine alla collaborazione. La complessità dello scenario in cui i futuri cittadini saranno obbligati ad inserirsi e ad orientarsi necessita anche della capacità di adattarsi in modo costruttivo alle situazioni nuove sia a livello relazionale che di lavoro. Occorre 9
che la scuola favorisca la crescita di atteggiamenti partecipativi e collaborativi negli alunni affinché essi dispongano di strumenti necessari per costruire la propria vita in modo attivo e consapevole. • Educare al rispetto delle risorse comuni: gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture ed i sussidi didattici che la scuola mette a loro disposizione. Ogni danno provocato al patrimonio scolastico ha necessariamente una ricaduta negativa su tutti gli altri fruitori. Ogni alunno dunque deve essere consapevole del rispetto con cui occorre gestire le risorse comuni affinché in ciascuno di essi maturi la conoscenza e la coscienza del cittadino nei confronti dell’ambiente di vita in cui si trova ad agire. Spirito di iniziativa e imprenditorialità: • Educare alla capacità di tradurre le idee in azione mettendo in campo la creatività,l’innovazione, la capacità di pianificare e gestire progetti per raggiungere obiettivi. Consapevolezza ed espressione culturale: • Educare alla capacità di tradurre in un’ampia varietà di mezzi di comunicazione esperienze ed emozioni. Obiettivi a livello didattico L’Istituto si fa interprete delle problematiche del contesto territoriale su cui agisce, delle aspettative dei genitori e degli alunni, dei bisogni determinati dai continui mutamenti del mondo attuale, per individuare le priorità formative da perseguire attraverso il curricolo, la progettualità e le varie attività presenti nel Piano dell’Offerta Formativa. Secondo questa prospettiva l’introduzione delle Indicazioni per il curricolo è diventata per l’Istituto lo stimolo per una ri-progettazione del curricolo attraverso 10
un’attenta lettura del testo e un confronto aperto per l’ individuazione di aspetti e modalità di attuazione condivisi. L’obiettivo è quello della compartecipazione alla elaborazione di una visione unitaria della conoscenza in grado di attivare la pratica di un insegnamento disciplinare non frammentato e di favorire l’interdisciplinarietà e il lavoro collegiale tra docenti. La formalizzazione e la documentazione anche creativa dei progetti, documentati nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa, permette di condividere sia all’interno sia all’esterno la specificità e l’originalità delle esperienze didattiche. Anche le attività di formazione e di aggiornamento sono pensate e realizzate in un’ottica di compartecipazione e di unitarietà e sono strettamente correlate ai contenuti curricolari e progettuali dell’Istituto. Il curricolo deve offrire l’opportunità di acquisire i saperi irrinunciabili sviluppando, al tempo stesso, le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose di ciascun alunno, puntando alla formazione della persona. A ciò concorrono le esperienze di trasversalità e i progetti che hanno la funzione di trovare interconnessioni e raccordi fra le indispensabili conoscenze disciplinari e i problemi complessi della realtà odierna, perché mettono in atto approcci integrati, atti a promuovere modalità di elaborazione diverse e sempre più complesse. Ne conseguono i seguenti obiettivi: Comunicazione nella madre-lingua: • ampliare e consolidare le competenze comunicative : è compito fondamentale della scuola garantire ai propri allievi lo sviluppo della capacità di comprendere, costruire, argomentare, criticare affermazioni e discorsi per dare significato alle proprie esperienze e per difendersi da messaggi talvolta ambigui in termini di verità e di valore; • obiettivo prioritario è quello di dedicare molta attenzione sia alla comprensione che 11
alla produzione del discorso parlato e scritto per migliorare l’efficacia della comunicazione e consolidare la validità del ragionamento; • tra le competenze comunicative la scuola intende valorizzare al massimo anche quelle che si acquisiscono attraverso l’utilizzo consapevole delle nuove tecnologie, lo studio delle lingue comunitarie, l’accostarsi all’arte, all’immagine, alla musica. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia: • sviluppare le componenti logico-razionali, percettivo-motorie ed affettivo-sociali in un sistema integrato che ponga al suo centro la formazione della persona: l’esperienza quotidiana si compone di diverse matrici che devono essere integrate dall’azione didattica affinché la formazione della persona sia il più possibile completa e contribuisca al suo equilibrio dinamico. Imparare ad imparare: • potenziare le abilità di studio e di lavoro autonomo: dovere dello studente è quello di assolvere assiduamente agli impegni di studio, dovere della scuola è quello di insegnare ad apprendere. Lo studio e l’applicazione individuale sono attività complesse che necessitano non solo della motivazione (la cosiddetta “voglia di studiare”) ma anche la maturazione di processi cognitivi, l’acquisizione di tecniche specifiche, l’utilizzo corretto di nuove tecnologie e di strumenti didattici diversificati; • promuovere la padronanza dei singoli ambiti disciplinari ponendo costante attenzione alle loro molteplici connessioni in modo da superare la frammentazione delle discipline ed integrarle in nuovi quadri d’insieme. Definizione sintetica degli interventi Nel contesto territoriale descritto, al fine di valorizzare le potenzialità di ciascun alunno, il Collegio dei Docenti attraverso i diversi gruppi di lavoro: • individua le conoscenze irrinunciabili e le competenze prioritarie che ciascuno studente deve consolidare; • elabora progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa. 12
• elabora progetti e strategie didattiche che favoriscano in ogni allievo una crescita sui versanti educativo e culturale ponendo particolare attenzione alle situazione di disagio e svantaggio sia di tipo sociale sia cognitivo. Di fronte a problemi di integrazione, di disagio, di difficoltà di apprendimento e di demotivazione, la scuola elabora progetti, i Team e i Consigli di Classe adottano una programmazione personalizzata, orientata, se necessario, secondo i livelli minimi dei singoli obiettivi e delle singole discipline, scegliendo le strategie più appropriate, collaborando in modo sistematico con i genitori ed attivando tutte le risorse, anche esterne, che possano contribuire ad un equilibrato sviluppo dello studente. L’Istituto Comprensivo si muove, nell’autonomia, in una direzione che privilegia le seguenti linee di azione: • accoglienza e continuità con la Scuola dell’Infanzia, la Scuola Primaria, Secondaria di Primo Grado e Secondaria di II grado; • costruzione di curricoli di abilità-competenze in tutte le discipline che accompagnino l’alunno dal momento del suo ingresso nella Scuola dell’Infanzia alla sua uscita dalla Scuola Secondaria di I grado; • collaborazione con le famiglie (patto educativo di corresponsabilità); • percorsi individualizzati ed arricchimenti formativi; • orientamento e collegamento con la Scuola Secondaria superiore nell'ottica di un percorso di curriculum verticale finalizzato ad un'impostazione per la formazione permanente dell'individuo (come indicato dalla Raccomandazione del Parlamento Europeo); • apertura al territorio ed alle sue risorse: laboratori e attività esterne, come quelle offerte dal Comune di Torino, dal Coni, da Fondazioni private e altro. La scuola si impegna anche producendo progetti autonomi che possono ricevere sovvenzioni dalla Circoscrizione, dal Distretto, dal Comune o dal Miur, da progetti europei. Sono altresì utilizzate dalla scuola, come risorse culturali esterne, le uscite didattiche e le visite d’istruzione. 13
1. PIANO DI MIGLIORAMENTO: PRIORITÀ, TRAGUARDI ED OBIETTIVI PER IL TRIENNIO 2016-2019 A seguito del complesso processo di autovalutazione d’istituto, sintetizzato nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), il Collegio dei Docenti ha elaborato un Piano di Miglioramento nel quale sono stati individuati, partendo dai punti di forza e di debolezza rilevati, le priorità, i traguardi e gli obiettivi di miglioramento per il triennio di riferimento. In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’Istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto. Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo. Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio si possono così riassumere : sviluppare le competenze; migliorare le performance degli alunni di scuola primaria e secondaria; abbattere l’insuccesso scolastico e valorizzare le eccellenze; permettere agli alunni di affrontare il corso di studi in maniera più consapevole senza rischio di abbandono o disagio scolastico attraverso una didattica basata sullo sviluppo delle competenze chiave e l’uso di nuove metodologie (problem solving, cooperative learning, peer education, flipped classroom...) e ambienti di apprendimento più innovativi; monitorare gli esiti dei nostri studenti dopo la scuola secondaria di I grado. I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono i seguenti: alla fine del triennio riduzione del 20% della varianza fra classi II in italiano e 14
matematica, fra le classi V primaria e terze secondaria in matematica, negli esiti delle prove standardizzate nella scuola primaria; i risultati raggiunti dall'Istituto nelle prove standardizzate nazionali non sono uniformi né rispetto alle discipline oggetto di rilevazione, né fra le classi parallele. Nella scuola primaria i valori medi sono per le seconde migliori in matematica (leggermente superiori ai valori di riferimento) rispetto a italiano e per le quinte migliori invece in italiano, pur non discostandosi molto dagli stessi. In entrambi i gruppi si rilevano però differenze in negativo anche consistenti fra le classi. I risultati delle prove quadrimestrali di scuola non sembrano avvalorare la tesi che tali differenze siano diffuse negli altri gruppi di classi parallele. E' possibile che, in particolare le quinte scontino un avvio di ciclo modularizzato corretto nel tempo ma che può aver influito sulla difficoltà ad assicurare esiti uniformi. La variabilità FRA le classi è maggiore di quella DENTRO le classi stesse. Per migliorare i risultati scolastici, i docenti stanno procedendo alla diffusione di attività per classi aperte con azioni di recupero e potenziamento. Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha individuato per realizzare le priorità sono: realizzare il Curricolo d’istituto: dall’infanzia alla scuola secondaria; creare ambienti di apprendimento innovativi e utilizzare metodologie alternative; creare un sistema di monitoraggio degli esiti dopo la scuola secondaria di I grado. Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti: • l'utilizzo di una didattica più innovativa e basata sullo sviluppo delle competenze chiave sin dalla scuola dell'infanzia, che valorizzi le diversità e l'individualità, contribuirà a formare studenti più motivati, coscientemente attori dell'apprendimento, consapevoli della funzionalità e dell'importanza 15
della scuola come percorso del progetto della propria vita, più preparati alla complessità della secondaria di II grado e del mondo del lavoro, e a limitare gli abbandoni, rendendo la scuola un posto dove si va con piacere e che si ritiene fondamentale per l'inserimento nella società civile e nel mondo professionale. 2. SCELTE CONSEGUENTI AI RISULTATI DELLE PROVE INVALSI L’analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove standardizzate nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce i seguenti Punti di forza: I risultati raggiunti dalla scuola secondaria nelle prove standardizzate in italiano sono più alti o in linea rispetto ai valori di riferimento di Piemonte e nord Est. Per quanto riguarda le prove di matematica hanno rispecchiato la media nazionale. Le prove di inglese si sono attestate su un livello medio -alto in tutte le sezioni, risultando uniformi nei livelli, senza differenze significative tra le varie classi. Alla primaria i risultati raggiunti in italiano sono accettabili rispetto alla media nazionale, tenuto conto del livello delle famiglie di origine. Se si confrontano i risultati degli ultimi due anni scolastici si rileva sia un miglioramento significativo nelle prove di italiano con una media che passa dal 37,8% al 51,3%, sia un leggero miglioramento nelle prove di matematica (47,6% rispetto a 45,5% dell’anno precedente). Punti di debolezza: i risultati raggiunti dall'Istituto nelle prove standardizzate nazionali non sono uniformi, né rispetto alle discipline oggetto di rilevazione, né fra le classi parallele. Nella scuola primaria i valori medi per le seconde sono migliori in italiano 16
(leggermente superiori ai valori di riferimento) rispetto a matematica. Anche per le quinte, i risultati sono migliori in italiano, mentre in matematica sono ancora sotto la media nazionale. Nella scuola secondaria, sebbene i risultati siano in media rispetto ai dati nazionali sia per italiano sia per matematica, emergono differenze significative tra le classi; da un'analisi più attenta dei dati, si nota una differenza importante nel background familiare. 3. ULTERIORI OBIETTIVI CHE LA SCUOLA HA SCELTO DI PERSEGUIRE • Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale, del rispetto delle regole, della legalità; • sviluppo e miglioramento delle competenze digitali degli studenti con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro, rendendo la tecnologia uno strumento didattico di costruzione delle competenze in generale; • valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano L2, nonché alle lingue comunitarie; • consolidamento dell’identità musicale e artistica dell’Istituto, già dotato di indirizzo musicale nella scuola secondaria, potenziando l’insegnamento della musica sin dalla scuola dell’infanzia, nonchè sostenendo la conoscenza storico- critica del patrimonio culturale, lo sviluppo della creativita' delle alunne e degli alunni tramite un'ampia varietà di forme artistiche. 17
4. PROPOSTE E PARERI PROVENIENTI DAL TERRITORIO E DALL’UTENZA L’Istituto collabora da diversi anni con Rappresentanze e associazioni dei Genitori, Enti locali (Comune, Circoscrizione 3, Asl TO1), Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Fondazione Agnelli, Forze dell’Ordine, associazioni impegnate nell’ambito della promozione della legalità e nel sociale (es. Libera, Gruppo Abele, UNICEF), associazioni del tempo libero (Associazione sportiva Studentesca, Ars et Labor, Associazione Eufemia, Diskolé), con il Centro Orientamento Scolastico Professionale, con Università degli Studi Facoltà di Scienze della Formazione Primaria e Politecnico di Torino, CONI, Museo Diffuso della Resistenza, per l’arricchimento dell’offerta formativa attraverso progetti e percorsi didattici. 5. PIANO DI MIGLIORAMENTO Il miglioramento è un ciclo continuo di azioni capaci di attuare un cambiamento organizzato volto ad accrescere la soddisfazione di tutti gli attori coinvolti. Tale ciclo si compone di 4 fasi: • Pianificazione - definizione di obiettivi chiari e condivisi, definizione delle azioni da intraprendere e dei relativi tempi, assegnazione delle risorse, definizione delle attività di monitoraggio e relativi indicatori, definizione delle modalità con cui le attività sono diffuse e condivise: si tratta della pianificazione in senso stretto (piano inteso come documento tecnico previsionale di lavoro). • Realizzazione - realizzazione delle attività pianificate, rispettando quanto previsto nella pianificazione. • Monitoraggio e valutazione – monitoraggio in itinere delle azioni svolte 18
(legate agli obiettivi di processo), valutazione in itinere e finale dei traguardi (legati agli esiti), rispettando quanto previsto nella pianificazione. • Riesame - analisi dei risultati ottenuti in relazione a quelli attesi ed eventuali proposte di modifiche e/o aggiunte alla pianificazione (fase 1) e successiva diffusione a tutti gli interessati. Eventuale cambiamento – se è il caso - nella realizzazione delle attività (fase 2) che prosegue nel tempo. La sequenza è riconducibile al c.d. ciclo PDCA (plan, do, check, act). Il Piano di Miglioramento viene a sua volta articolato in: • scelta degli obiettivi strategici (scelta già definita a conclusione dell’autovalutazione); • individuazione non generica delle azioni utili a perseguire e realizzare ciascun obiettivo di processo (in alcuni casi, l’individuazione delle azioni è già stata fatta in conclusione dell’autovalutazione); • pianificazione delle azioni per ciascun processo. a) Scelta degli obiettivi strategici (scelta già formalizzata nel RAV in conclusione dell’autovalutazione) Passo 1: verificare la congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi (sviluppo tabella finale 5.2.1 RAV) • Priorità: migliorare le performance degli alunni di scuola primaria e secondaria per abbattere l’insuccesso scolastico e permettere loro di affrontare il nuovo corso di studi in maniera più consapevole senza rischio di abbandono o disagio scolastico attraverso l’uso di nuove metodologie (problem solving, cooperative learning, peer educazione,…) e la realizzazione di ambienti di apprendimento più innovativi. • Obiettivi di processo 1 : curricolo d'Istituto: dall'Infanzia alla Scuola Secondaria di 19
Lettere, Matematica e Scienze, Lingue Straniere e progressivamente nelle altre discipline. Azioni: • Azione 1: Formazione docenti allargata sulla didattica per competenze Organizzazione di attività di formazione al fine di motivare e coinvolgere maggiormente i docenti dell’Istituto nel superamento della preparazione di lezioni tradizionali per lasciar spazio alla didattica per competenze anche mediante l’uso delle nuove tecnologie e metodologie. E' stata avviata una formazione abbastanza estesa sull'intero I.C., attraverso corsi in rete con altre scuole e percorsi di ricerca -azione. Nelle riunioni per dipartimenti i docenti hanno proceduto alla progettazione di compiti di realtà condivisi e alla costruzione di rubriche valutative. Il percorso in rete ha favorito il confronto tra gli insegnanti e la condivisione di strumenti, materiali e metodologie, da cui poter attingere nella pratica quotidiana in classe. • Azione 2: realizzazione del Curricolo d'Istituto per competenze Progettazione e realizzazione del Curricolo. Incremento del lavoro per dipartimenti nella primaria nella secondaria. Diffusione di prove comuni per competenze per le diverse discipline. • Obiettivi di processo 2: ambiente di apprendimento e diffusione metodologie alternative. Azioni: • Azione 1: Introdurre la tecnologia nella scuola dell’infanzia (collegamento a Internet, LIM) e incrementarne l’utilizzo nella scuola primaria e secondaria di I grado. • Azione 2: inclusione e differenziazione Diffusione delle metodologie alternative anche e soprattutto per alunni in situazione di disagio, anche socio-economico e culturale. 20
Allestimento e utilizzo della classe 2.0. Sviluppo di attività su temi interculturali e valorizzazione delle diversità. Contributo degli obiettivi di processo nel raggiungimento delle priorità L'utilizzo di una didattica più innovativa sin dalla scuola dell'infanzia, basata sulle competenze e che valorizzi le diversità e l'individualità dovrebbe contribuire a formare studenti più motivati, più preparati alla complessità della secondaria di II grado e del mondo del lavoro, a limitare gli abbandoni, rendendo la scuola un posto dove si va con piacere e che si ritiene importante, anzi fondamentale per l'inserimento nella società civile e nel mondo professionale. Tabella 1– attese e indicatori di monitoraggio obiettivo di processo Risultato atteso indicatore scelto modalità di rilevazione per monitorare 1. CURRICOLO DI Stesura del curricolo Aumento del numero di Coordinamento degli ISTITUTO raccordando i risultati incontri incontri e della prodotti all’interno dei documentazione prodotta dipartimenti (Lingue dai dipartimenti straniere, Lettere e Matematica e Scienze). Focus sulla condivisione dei criteri di valutazione. 2. Ambiente di Superare la preparazione Miglioramento delle Somministrare prove apprendimento e di lezioni tradizionali perfomance degli comuni oggettive da diffusione metodologie anche con l’utilizzo delle studenti misurato effettuarsi a metà e fine innovative e inclusive nuove tecnologie. attraverso anno scolastico. Analisi Uniformità di somministrazione di dei risultati delle prove somministrazione e prove per competenze comuni e auto- valutazione delle prove Riduzione della valutazione deviazione standard tra le valutazioni finali nelle prove comuni. 21
b) Individuazione delle azioni per perseguire e realizzare ciascun obiettivo di processo Tabella 2– effetti attesi e rischio di effettinegativi obiettivo di processo 1 (CURRICOLO D'ISTITUTO) Azione Medio termine Lungo termine prevista Effetti positivi Possibili effetti Effetti positivi Possibili effetti negativi negativi AZIONE 1 Maggiore consa- Resistenza al Cambiamento di Step 1Formazione pevolezza dei cambiamento mentalità da parte di parte del docenti rispetto del Collegio con personale docente alla didattica per conseguente mo- sulla metodologia competenze. didattica tramite Acquisizione di difica di alcuni esperti esterni nuove competenze aspetti della meto- nella metodologia dologia didattica didattica anche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie Step 2 Monitoraggio Difficoltà Raggiungimento di Possibile dislivello Formazione colle- delle classi che ad un livello di tra le classi rispetto giale da parte dei hanno intrapreso estendere a aggiornamento alle esperienze docenti coinvolti nuove azioni tutti la didattiche e metodologico nella ricerca-azione didattiche formazione metodologiche di nuove meto- comune dologie didattiche AZIONE 2 Facilitare il Ricaduta sempre Realizzare la Step 1 coordinamento sugli stessi soggetti progettazione Individuare il coor- comune per dinatore di Diparti- Dipartimento mento di Lingue Straniere, Lettere e Matematica e Scienze Step 2 Condivisione della Resistenze da parte Stesura del Organizzare tre in- metodologia dei singoli docenti curricolo per contri con un preci- didattica al cambiamento Dipartimento so ordine del giorno Step 3 Confronto a livello Resistenze da parte Valutare e Stesura di prove di dipartimento sui di alcuni colleghi al autovalutare le oggettive comuni a risultati ottenuti cambiamento dei proprie competenze cadenza 22
quadrimestrale dalle diverse sezioni criteri di valutazione professionali Step 4 Raggiungimento di Resistenze da parte Adozione d’istituto Revisione dei alcuni obiettivi di alcuni colleghi al di obiettivi comuni criteri di comuni e condivisi cambiamento dei e condivisi valutazione criteri di valutazione Step 5 Confronto e Raggiungimento Stesura curricolo di condivisione sulle delle competenze istituto per le competenze da previste dalle Indi- discipline sviluppare negli cazioni nazionali individuate allievi e sulle alla fine del I ciclo metodologie migliorando il livel- lo di risultati all'in- terno di ogni singola sezione OBIETTIVO DI PROCESSO 2 Tabella 3– effetti attesi e rischio di effetti negativi obiettivo di processo 2 (Ambiente di ap- prendimento e diffusione meto- dologie innovative e inclusive) Medio termine Lungo termine Azione prevista Effetti positivi Possibili effetti Effetti positivi Possibili effetti negativi negativi AZIONE 1 Possibilità di una Non sufficiente Miglioramento Step 1 didattica più preparazione sulle performance allievi Potenziare risorse innovativa nuove tecnologie da informatiche pre- parte del collegio senti nella scuola Step 2 Miglioramento Resistenza all'utiliz- Miglioramento Formazione dei della zo delle nuove della didattica di docenti su utilizzo consapevolezza tecnologie ogni singolo nuove tecnologie Non sufficienti dell'utilizzo delle insegnante strumenti informa- nuove tecnologie tici a disposizione delle classi AZIONE 2 Prendere Difficoltà ad Superamento del Step 1 attivamente in individualizzare i disagio e diminu- 23
Differenziazione e considerazione le percorsi didattici zione dell'insuc- individualizzazione difficoltà all'interno cesso scolastico della didattica della classe e modificare obiettivi e metodologie OBIETTIVO DI PROCESSO 1 Tabella4–aspetti innovativi da evidenziare e valorizzare Azione prevista Innovazione Innovazione organizzativa didattica-educativa AZIONE 1 Step 1-2 Consapevolezza della formazione Formarsi per formare Formazione e ricaduta sul in vista della ricaduta sui colleghi Maggiore condivisione e Collegio Aggiornamento della didattica confronto Realizzazione e utilizzo della didattica per competenze da parte dell’intero collegio con attuazione di percorsi di ricerca- azione AZIONE 2 Step1 Punto di riferimento per i docenti Sollecitare e monitorare l’impiego Individuare il coordinatore di del proprio dipartimento come e l’utilizzo di nuove strategie Dipartimento mediatore delle istanze di ciascun metodologiche (peer to peer, docente, garante del cooperative learning, problem funzionamento, della correttezza solving) e trasparenza del dipartimento Portavoce di eventuali difficoltà presenti nel proprio dipartimento al Collegio e al dirigente scolastico. Step 2 Stabilire traguardi comuni da Maggiore condivisione degli Organizzare un numero definito raggiungere per ciascuna obiettivi e degli strumenti utili al di incontri con un preciso ordine disciplina e le strategie usate raggiungimento degli stessi ( LIM, del giorno laboratorio d’informatica) 24
Step 3 Costruzione di competenze Individuazione di livelli di Stesura di prove oggettive tramite prove strutturate non sulla competenza diversi per adeguare comuni a cadenza quadrimestrale conoscenza. la progettazione e somministrare prove diversificate per fasce livello Step 4 Individuazione di nuovi criteri Utilizzo condiviso di criteri Revisione dei criteri di che tengano conto nella comuni nell’ambito della valutazione valutazione delle competenze valutazione acquisite e non soltanto delle conoscenze Step 5 Realizzazione di un curricolo Rafforzamento della condivisione, Stesura curricolo di istituto per le verticale basato sulle competenze del confronto, della ricerca-azione, discipline individuate che sin dalla scuola dell’infanzia della formazione permetta di lavorare per il raggiungimento del profilo dello studente in uscita alla fine del I ciclo di istruzione OBIETTIVO DI PROCESSO 2 Tabella4–spetti innovativi da evidenziare e valorizzare Azione prevista Innovazione Innovazione didattica-educativa organizzativa AZIONE 1 Step 1 Possibilità di una didattica più Ripensamento della Potenziare risorse informatiche innovativa organizzazione e degli spazi di presenti nella scuola apprendimento Step 2 Riflessione sulla propria didattica Formarsi per formare Formazione dei docenti su e sulle possibilità di Maggiore condivisione e utilizzo nuove tecnologie rinnovamento confronto Step 3 Possibilità di valorizzare e Attuazione di una didattica Differenziazione e sviluppare i diversi stili di cooperativa individualizzazione della apprendimento didattica 25
6. SCELTE CONSEGUENTI ALLE PREVISIONI DI CUI ALLA LEGGE 107/15 6.1 Finalità della legge e compiti della scuola • Innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti, rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento, per contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali; • prevenire e recuperare l'abbandono e la dispersione scolastica; • potenziare i saperi e le competenze delle studentesse e degli studenti; • valorizzare le potenzialità di ciascuno e i diversi stili di apprendimento; • garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di apprendimento per tutto l’arco della vita; • realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva; • garantire la partecipazione alle decisioni degli organi collegiali. 6.2 Fabbisogno di attrezzature ed infrastrutture materiali A seguito del finanziamento ottenuto tramite i Progetti Operativi Nazionali (PON) avviso Prot. n. 9035 del 13/7/2015, è stato possibile potenziare/realizzare la rete W- LAN nei tre plessi; in seguito al finanziamento del Progetto relativo agli ambienti di apprendimento, come da avviso Prot. n. 12810 del 15/10/2015, sono state incrementate le attrezzature informatiche (PC, LIM, tablet, proiettori) onde creare ambienti di apprendimento 2.0 e rendere possibile una didattica innovativa, oltre a realizzare gli obiettivi previsti dal PNSD (§ 6.8); si è investito nell’acquisto di nuovi strumenti musicali per arricchire l’offerta formativa artistico-musicale. Il progetto “Riconnessioni in corso” finanziato dalla “Fondazione per la Scuola” attraverso il potenziamento della infrastruttura di rete e laboratori di formazione per docenti, dirigente e genitori, permetterà di innovare i contenuti e le metodologie didattiche. 26
6.3 Scelte organizzative e gestionali Il Dirigente scolastico si avvale di due collaboratori che svolgono anche il ruolo di referenti rispettivamente del plesso della secondaria e della primaria, e di un referente per il plesso di scuola dell’infanzia,con le seguenti funzioni: coadiuvare il Dirigente scolastico nella gestione dell’istituzione scolastica e rappresentarlo in sua assenza o impedimento o su delega, anche negli Organi Collegiali, redigendo atti, firmando documenti interni, curando i rapporti con l’esterno; svolgere funzioni di segretario del Collegio dei Docenti; provvedere alla sostituzione dei docenti assenti; collaborare nella predisposizione delle circolari ed ordini di servizio; partecipare alle riunioni di coordinamento indette dalla Dirigente; collaborare all’assegnazione docenti alle classi; accogliere i nuovi docenti e i supplenti informandoli sull’organizzazione della scuola e sulle disposizioni interne; collaborare all’organizzazione interna della scuola, uso delle aule e dei laboratori; collaborare nel controllo dei materiali inerenti la didattica: registri, verbali, calendari, circolari; provvedere alla gestione delle comunicazioni esterne e raccolta di documentazioni; collaborare con la Dirigente scolastica alla ricerca di sponsor per eventi, manifestazioni, investimenti in strutture didattiche; partecipare, su delega del Dirigente scolastico, a riunioni o manifestazioni esterne; fornire ai docenti documentazione e materiale vario inerente la gestione interna dell’Istituto; collaborare alla predisposizione del Piano Annuale delle Attività. 27
Al fine di garantire la piena attuazione delle diverse attività didattiche previste dal PTOF, in ogni plesso è istituita la figura dei referenti, i cui compiti sono così definiti: coadiuvare il Dirigente e i suoi collaboratori nella gestione dei singoli plessi; organizzare la sostituzione dei docenti temporaneamente assenti o la vigilanza nelle classi “scoperte”; provvedere alla messa a punto dell’orario scolastico di plesso (accoglienza docenti supplenti, orario ricevimento docenti, ore eccedenti, recuperi, ecc.); provvedere alla diffusione di circolari – comunicazioni – informazioni al personale in servizio nel plesso e controllare le firme di presa visione, organizzando un sistema di comunicazione interna rapida e funzionale; raccogliere e vagliare adesioni a iniziative generali, in collaborazione con i Coordinatori di Classe; raccogliere le esigenze relative a materiali, sussidi, attrezzature necessarie al plesso; redigere a maggio/giugno un elenco di interventi necessari nel plesso, per agevolare l’avvio del successivo anno scolastico; sovrintendere al corretto uso del fotocopiatore, del telefono e degli altri sussidi facendosi portavoce delle necessità espresse dal personale scolastico; calendarizzare le attività extracurriculari; segnalare tempestivamente eventuali situazioni di rischi; riferire sistematicamente al Dirigente Scolastico circa l’andamento ed i problemi del plesso; controllare le scadenze per la presentazione di relazioni, domande, etc. Oltre che nell’ambito organizzativo, al referente di plesso spetta un ruolo importante anche nell’ambito relazionale per quanto riguarda i rapporti con i colleghi, con gli studenti e con le loro famiglie. Con i colleghi e con il personale in servizio ha l’importante compito di: 28
essere punto di riferimento organizzativo; riferire comunicazioni, informazioni e/o chiarimenti avuti dal Dirigente o da altri referenti; con gli alunni la sua figura deve rappresentare il Dirigente scolastico in veste di responsabile di norme e regole ufficiali di funzionamento della scuola; raccogliere, vagliare adesioni ad iniziative generali. Con le famiglie ha il dovere di: disporre che i genitori accedano ai locali scolastici nelle modalità e nei tempi previsti dai regolamenti interni all’Istituto e dall’organizzazione dei docenti in caso di convocazioni; essere punto di riferimento per i rappresentanti di classe / sezione. Con persone esterne alla scuola ha il compito di: accogliere ed accompagnare personale delle scuole del territorio, dell’ASL, del Comune, in visita nel plesso; avvisare la Segreteria circa il cambio di orario di entrata / uscita degli alunni, in occasione di scioperi/assemblee sindacali, previo accordo con il Dirigente; controllare che le persone esterne abbiano un regolare permesso della Direzione per poter accedere ai locali scolastici; essere punto di riferimento nel plesso per iniziative didattico-educative promosse dagli Enti locali. E’ altresì istituita, per ogni Consiglio di Classe, la figura del coordinatore del Consiglio di Classe per la scuola secondaria di I grado e di interclasse e intersezione per le scuole primaria e dell’infanzia, che ha i seguenti compiti in relazione alle attività previste dal PTOF e dagli ordinamenti della scuola: stesura del piano didattico della classe; controllo e redazione di tutti gli atti burocratici del consiglio di classe che presiede, in assenza del Dirigente scolastico; 29
monitoraggio dell’andamento didattico della classe e delle assenze degli alunni; comunicazione alle famiglie di tutte le situazioni particolari; contatti frequenti con tutti i docenti della classe; informazione al Dirigente scolastico sugli avvenimenti più significativi della classe facendo presente eventuali problemi emersi; filtro, ove possibile, di alcune problematiche senza fare intervenire in prima persona il Ds; presidenza degli scrutini intermedi e quelli finali, nel caso il Dirigente Scolastico sia impossibilitato. Come previsto dal Piano di Miglioramento si istituisce la figura del responsabile di dipartimento che funga da punto di riferimento per i docenti del proprio dipartimento come mediatore delle istanze di ciascun docente, garante del funzionamento, della correttezza e trasparenza del dipartimento; portavoce di eventuali difficoltà presenti nel proprio dipartimento al Collegio e al Dirigente Scolastico. Ogni progetto o attività presente nel presente Piano ha un referente con compiti di elaborazione/stesura del progetto o attività, coordinamento dell’eventuale commissione di cui può avvalersi, monitoraggio delle attività svolte e relazione intermedia e finale circa la validità/ successo dell’attività svolta, rendicontazione finale. La presenza delle risorse di potenziamento nelle discipline di Arte e Musica nella scuola secondaria e su posto sia comune che di sostegno nella scuola primaria, ha permesso di strutturare le attività didattiche e di progettazione in forma flessibile e “a pacchetti” di ore, pertanto l’orario di servizio dei docenti prevede, accanto alle ore di attività didattica, alcune ore dedicate a progetti di arricchimento dell’offerta formativa nonché ad attività organizzative e gestionali in collaborazione con il DS (sicurezza, “pronto soccorso digitale”, gestione plessi). L’organico di potenziamento ha altresì consentito l’utilizzo di docenti anche in ordini di scuola diversi dal proprio 30
per il potenziamento delle attività musicali e motorie nelle scuole dell’infanzia e primaria. 6.4 Educazione alle pari opportunità e prevenzione della violenza di genere In collaborazione con il Comune di Torino, nell’ambito di percorsi didattici eventualmente attivati attraverso “Crescere in città”, verranno realizzati interventi di educazione alla differenza, intesa come conoscenza dell’altro al fine dell’accettazione e del rispetto. 6.5 Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale Progetti: Alfabetizzazione informatica e “Hour of Code” La funzione strumentale “Nuove Tecnologie riveste il ruolo fondamentale di coordinare e sviluppare, nell’ambito dell’istituzione scolastica, i temi e i contenuti del PNSD, in particolare: la formazione interna alla scuola, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi, favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi; il coinvolgimento della comunità scolastica favorendo la partecipazione e stimolando il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa; la creazione di soluzioni innovative, individuando soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre 31
figure. 6.6 Valorizzazione del merito L'istituto “L.B.Alberti” si pone come esigenza la valorizzazione e la promozione di attività ed iniziative nelle quali gli alunni si sono dimostrati motivati e partecipi, mettendo a frutto abilità individuali peculiari, riconoscendo il merito, i talenti e i livelli di eccellenza all'interno della scuola. L'obiettivo è coinvolgere gli studenti in percorsi di studio di elevata qualità per offrire occasioni di approfondimento delle abilità individuali, in una prospettiva per la quale il merito aggiunge valore alla qualità della scuola e incentiva gli allievi a raggiungere risultati sempre più elevati nel contesto sociale cui appartengono. In quest'ottica si avviano gli alunni ad ottenere certificazioni linguistiche e musicali, si organizzano attività musicali (OMT, Masterclass, MiTO, …) e corsi propedeutici allo studio del Latino. 32
7. PROGETTI E ATTIVITÀ I seguenti progetti, radunati in aree progettuali, vengono talvolta declinati con titolazione e/o modalità differenti nei tre ordini di scuola per adattarli alle diverse età degli alunni. Ciascun progetto è corredato di una scheda contenente gli obiettivi, il riferimento al PdM e al RAV, le attività previste, le risorse umane, materiali e finanziarie necessarie, i tempi e modalità di realizzazione, i risultati attesi. Descrizione dettagliata in allegato. SCUOLA AREE SCUOLA INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SECONDARIA PROGETTUALI DI I GRADO LETTURA Progetti lettura BIBLIOTECHE Progetti Biblioteche Alternanza Scuola-Lavoro C.L.I.L. Educhange Stage linguistico Teatro in Inglese Diderot:“I speak LINGUE contemporary” Open classes (per livello) EMILE PON: moduli "Learning by Learning" e "Learning by Learning 1" “Affrontare il divario di Laboratori di scienze MATEMATICA E SCIENZE genere in matematica in “Giochi d'Autunno” Uni- Piemonte” versità Bocconi Geometriko CliC2 – la scuola cambia il clima 33
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