Invasione mini-van: strade e parcheggi bloccati dall'assedio - Uritaxi
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Invasione mini-van: strade e parcheggi bloccati dall’assedio Limitarne la circolazione è oggettivamente difficile: i minivan che trasportano i turisti per le strade della Città eterna, spesso infischiandone di regole e buonsenso, sono omologati come normali autovetture e, grazie alle licenze da noleggio con conducente, hanno accesso anche alle corsie preferenziali e, con qualche eccezione, alle zone a traffico limitato. Ma nella Capitale alcuni autisti, quelli più indisciplinati, creano grossi disagi ad automobilisti e pedoni. Sostando, per esempio, in aree dove non sarebbe possibile: dalla Bocca della Verità al Pantheon, da piazza Venezia a via del Traforo. Bloccano il traffico in continuazione. Non solo per scaricare i turisti nelle aree a loro più comode, ma spesso anche per prendere nuove “corse”, mettendo così in campo una concorrenza illegale ai danni dei taxi regolari. Una giungla, quella romana, composta da migliaia di minivan che ogni giorno attraversano la città con autorizzazioni rilasciate da altri Comuni, non solo del Lazio. Ci sono pulmini con licenze calabresi, siciliane, toscane, abruzzesi. Autisti che hanno garage o rimessa distante centinaia di chilometri dalla città, che trovano conveniente (almeno sulla carta) venire ogni giorno a Roma a portare il cliente per poi fare rientro una volta terminata la prenotazione, facendo sorgere il sospetto di non lasciare realmente la Capitale a fine servizio. A volte, poi, questi mezzi sono anche abusivi. Come la cinquantina di pulmini che quotidianamente trasportano viaggiatori cinesi, sette alla volta, che amano affidarsi a chi
parla mandarino (o cantonese) come loro. Con tanto applicazioni per gli smartphone diffuse nella Repubblica Popolare che consentono all’uomo di affari o al turista cinese di prenotare il taxi abusivo direttamente dal luogo di partenza. Quando i vigili urbani fermano questi minivan con i vetri oscurati, che magari parcheggiano a ridosso di Fontana di Trevi per fare scendere i turisti, si trovano in difficoltà a comunicare con chi guida ma anche con i passeggeri. Se poi riescono a chiedere spiegazioni, quasi sempre il passeggero-turista risponde dicendo di essere un parente o un amico del conducente. A quel punto la possibilità di colpire il taxi abusivo è piuttosto limitata. Per contrastare questo fenomeno il Campidoglio, in assenza di norme del Codice della strada che lo aiutino nel compito, si affida a un incremento dei controlli della polizia locale, a cui è stata data indicazione di stringere le maglie in particolare nelle aree a grande afflusso turistico, dove si concentrano le attività irregolari di vario tipo. Su impulso dell’assessore alla mobilità Linda Meleo, controlli e sanzioni stanno riguardando soprattutto le aree pedonali e le Ztl: in primis il Tridente, con piazza Fontanella Borghese su tutte, ma anche altre zone del centro storico, come piazza Farnese, e Trastevere. Leggi l’articolo completo su Ncc Ragusano a Roma denunciato per truffa
Nella giornata di ieri è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Roma un romano di anni 59 che, utilizzando i dati anagrafici di un ragusano in possesso di regolare licenza NCC (noleggio con conducente), e sostituendosi allo stesso, metteva in atto delle truffe nella zona di Roma. In particolare, l’indagine prende avvio dalla denuncia presentata alla polizia stradale di Ragusa da un ragusano, lo scorso novembre 2017, che aveva ricevuto un avviso di proroga indagini dalla Procura di Roma per il reato di truffa, commesso attraverso l’utilizzo di una licenza NCC a lui illecitamente intestata, rilasciata dal Comune di Monterosso Almo. Gli agenti della Polizia Stradale, pertanto, avviavano le indagini partendo proprio da quest’ultimo Comune accertando che, all’interno del carteggio relativo alla regolare licenza del ragusano, vi era una nota pervenuta dal Comune di Roma che, al fine di rilasciare un permesso di circolazione all’interno della zona ZTL di Roma, chiedeva ulteriori notizie sulla licenza di NCC intestata al ragusano rilasciata proprio dal Comune di Monterosso. La Polizia Stradale proseguiva gli accertamenti presso il Comune di Roma acquisendo tutta la documentazione presentata a quel comune; dagli atti si rilevava che con i dati anagrafici del ragusano era stata costituita una società di trasporto persone, che, con l’utilizzo di un veicolo Mercedes, avrebbe dovuto effettuare i trasporti all’interno della zona ZTL di Roma. Da ulteriori accertamenti presso la Motorizzazione e presso l’ufficio ACI è emerso
che la vettura Mercedes, utilizzata dalla falsa ditta NCC, era intestata ad un afghano che aveva redatto un contratto di affitto del mezzo con il romano di 59 anni. Attraverso la consultazione della banca dati interforze veniva accertato che aveva diversi precedenti penali per riciclaggio di veicoli, simulazione di reato e truffa. Analizzando inoltre gli atti acquisiti si rilevava che, oltre ad utilizzare i dati del ragusano, il romano aveva allegato al comune di Roma una licenza NCC rilasciata dal Comune di Monterosso Almo, risultata, per come accertato presso quest’ultimo Comune, artefatta e quindi falsa. Per i fatti accertati a seguito della denuncia del cittadino ragusano, il cinquantanovenne romano veniva pertanto denunciato per i reati di uso di atto falso, sostituzione di persona e trattamento illecito di dati personali. Leggi l’articolo completo su Ragusa Oggi. It Roma, giro di vite su taxi e Ncc: licenze sospese, vetture sequestrate Oltr e 1.20 0 veic oli cont roll ati tra taxi e Ncc da gennaio a oggi, 221 multe, veicoli sequestrati e licenze sospese. E’ il bilancio dell’attività di controllo dei vigili presso la stazione Termini, la porta di accesso a Roma,
più volte bersagliata da liti e risse tra conducenti di veicoli per il trasporto pubblico. Una piazza, quella di Termini, presa di mira abitualmente da autisti abusivi, quelli che cercano di accaparrarsi il turista di turno, poi truffato con corse sovrastimate. I CONTROLLI – Dal primo gennaio al primo ottobre, le 765 unità dei vigili hanno effettuato controlli su 1.234 veicoli: 904 i taxi sottoposti a verifiche e 47 gli Ncc. I tassisti multati sono stati 174 multe e in 25 casi si è trattato di gravi irregolarità di servizio tali da comportare la sospensione della licenza per un massimo di 15 giorni. LE SANZIONI – Quanto agli Ncc sono state 47 le multe. Dai controlli sono emerse irregolarità così gravi che i vigili hanno dovuto procedere con cinque fermi amministrativi e 10 ritiri della carta di circolazione. Controlli sugli abusivi anche attraverso pedinamenti: dal 22 al 29 settembre sono stati sanzionati tre abituali tassisti abusivi. Le divise bianche hanno applicato anche la sanzione accessoria del sequestro amministrativo dei veicolo. Leggi l’articolo completo su Taxi e Ncc abusivi smascherati dalla polizia locale: circolavano senza autorizzazione Circ olav ano senz a ness una auto rizz azio ne, e in uno dei casi anche senza l’assicurazione obbligatoria: vere attività ben
remunerate e a “costo zero” scoperte dagli agenti della squadra vetture del Gpit che, muovendosi in base a indagini o segnalazioni, sono sempre a caccia degli abusivi che effettuano “corse” utilizzando veicoli privati, o talvolta con finti taxi bianchi: ben due la scorsa settimana, ben camuffati, con tanto di insegna, numero di servizio pubblico (clonato) e tassametro. Uno smascherato era alla guida di un taxi Fiat 500: ben attento a non farsi “beccare”, adottava accorgimenti che lo rendevano poco rintracciabile, quali evitare gli “stalli” ufficiali o evitare di passare sotto le telecamere della Ztl di Roma, preferendo percorsi lontani. Ed è proprio a ridosso del centro commerciale di Castel Romano, sulla Pontina, che l’uomo concentrava il suo lavoro ed è stato scoperto. Gli agenti lo hanno fermato appena partito verso Roma: per lui è scattato il ritiro della patente, il sequestro del veicolo per confisca e tre sanzioni, che verranno stabilite dal Prefetto, non inferiori a 3000 Euro. Il secondo taxi, invece, preferiva il centro città e le aree della movida, lavorando prevalentemente la notte: al volante di una Fiat Bravo bianca, “caricava” turisti e stranieri ben lontano dai posteggi taxi, anche lui per evitare le denunce dei “colleghi” regolari. Gli agenti, che operano in borghese, lo hanno fermato alle 2 di notte a Trastevere: dai controlli hanno subito scoperto l’illecito. Anche in questo caso sono scattate le stesse sanzioni, con verbali salati e sequestro ai sensi dell’art.86 del codice della strada. Il terzo, un uomo di nazionalità indiana, era alla guida di un veicolo di 8 posti, titolare in passato di licenza fornita da una cooperativa Ncc. Alla fine della collaborazione, però, anziché fermare l’attività aveva continuato a lavorare abusivamente: è stato fermato dagli agenti al centro di Roma con turisti a bordo. Anche a lui sono sono stati contestati verbali per esercizio abusivo dell’attività, con trasporto del veicolo al deposito giudiziario. Leggi l’articolo completo su
Napoli: Stretta della polizia locale sui Taxi all’aeroporto Una seri e di cont roll i sono stat i effe ttua ti dalla polizia locale su taxi, veicoli a noleggio con conducente e bus turisti all’aeroporto di Capodichino. I caschi bianchi hanno messo a segno una vera e propria operazione di controllo su una serie di mezzi nell’area per evitare ogni tipo di irregolarità nel trasporto di persone. In particolare i vigili hanno contestato delle violazioni sia ad otto tassisti che a dieci noleggiatori abusivi verificando che i mezzi non erano adibiti al trasporto di persone. A questi ultimi è stata anche ritirata la carta di circolazione ed è stato sottoposto il mezzo a fermo amministrativo. Addirittura gli uomini in divisa hanno scoperto che un’agenzia funebre trasportava i familiari di persone defunte presso il luogo dove doveva avvenire la cremazione dei cari estinti. In un altro caso i vigili hanno scoperto un noleggiatore che ha chiesto 120 euro ad un turista straniero per trasportarlo in un luogo non lontano dall’aeroporto. Leggi l’articolo completo su
Anche Ncc sul piede di guerra: “Incontro al Mit deludente, non escluso sciopero” Inco ntro “a dir poco delu dent e” e un decr eto che “non tiene conto delle esigenze delle 80.000 imprese Ncc”. Così Mauro Ferri, presidente Anitrav giudica l’incontro di oggi al Mit nel corso del quale è stato illustrata la bozza dei decreti interministeriali che dovrebbero far entrare in vigore la modifica alla Legge Quadro dei servizi pubblici non di linea. Pollice verso dunque da parte dei noleggiatori che non escludono, annuncia ancora Ferri, “un fermo nazionale della categoria con manifestazione a Roma, come quella che nel 2009 portò in piazza oltre 10.000 noleggiatori”. L’impegno assunto dal ministro Delrio con le sigle dei tassisti rischia di mettere in ginocchio il settore del noleggio con conducente. L’emanazione di decreti attuativi riferiti alla Legge 21/1992 farebbe infatti entrare in vigore la norma di modifica che da 9 anni è sospesa per criticità costituzionali e la discriminazione su principi di localizzazione degli operatori NCC andrebbe a relegare l’esercizio dell’attività al territorio del comune che ha rilasciato l’autorizzazione Ncc”, prosegue Ferri che comunque annuncia la presentazione di ‘controproposte’ entro il 6 aprile, termine indicato dal ministero. “Abbiamo convocato un’assemblea nazionale per il giorno 3 aprile al fine di illustrare alla categoria Ncc cosa accadrebbe se detti Decreti venissero emanati e per decidere quali iniziative intraprendere nel caso in cui il Ministro dei Trasporti e quello per lo Sviluppo Economico non accettassero di inserire alcuni
indispensabili emendamenti al testo sottopostoci oggi e che produrremo entro il termine concessoci di 6 giorni”, conclude. Leggi l’articolo completo su Largo Argentina, tassista trascinato da un’auto Ncc dopo una lite Una lite per una clie nte tra un tass ista e un cond ucen te Ncc è degenerata la scorsa notte a Roma. Poco prima delle 3 una donna è salita a bordo di un’auto Ncc in largo Argentina, nel cuore di Roma, dove c’erano alcuni taxi in sosta. Così è nata una discussione. Secondo quanto si è appreso, quando l’Ncc ha messo in moto un tassista si è aggrappato al cofano per non farlo partire, ma il conducente ha ingranato la marcia ed è andato via trascinandolo fino a via della Traspontina, a San Pietro. Durante la corsa ha dato l’allarme al 112. Sul posto la polizia, che indaga sulla vicenda, polizia municipale e 118. Il tassista
è stato soccorso e portato in ospedale, ma non sarebbe in gravi condizioni. Entrambi sono stati identificati. La loro posizione è ora al vaglio. Rischiano la denuncia. Leggi l’articolo completo su Centomila multe evase la maxi- truffa degli Ncc In dodi ci mesi un’a uto imma tric olat a a Berg amo ha collezionato 1684 multe per ingressi abusivi nella Ztl capitolina, ma l’intestatario, un Ncc, è irrintracciabile. Il postino non ha trovato la sede della società, così tutte le raccomandate sono state rispedite al mittente. Nel 2016, stando agli ultimi accertamenti della polizia municipale, sono più di centomila (per l’esattezza 100.681) le multe che il Comune di Roma ha tentato di notificare agli Ncc invano. Sanzioni spedite per raccomandata a un esercito di trasgressori residenti altrove, ma che puntualmente ritornano al mittente, per un mancato introito stimato di circa 8 milioni di euro. Un bel gruzzoletto che viene meno alle casse del Campidoglio non certo floride. Il motivo per cui non si riesce a notificare le multe è sempre lo stesso: «Il destinatario è sconosciuto o non si trova». Il 25 per cento dei verbali, secondo le verifiche dei vigili
urbani di via della Consolazione, riguarderebbe società che, almeno sulla carta, noleggiano auto con a bordo il conducente. Ditte con sedi nel Frusinate, in Toscana, nelle Marche, in Campania e in Calabria. Un labirinto di sigle commerciali, con licenze sospette rilasciate da piccoli Comuni, molti dei quali del profondo meridione. Non hanno una sede, né un garage. Ditte fantasma. Ottengono l’autorizzazione, non si sa come, e scappano via. Destinazione, Roma. Al centro dei controlli incrociati dei vigili urbani sono finite decine e decine di auto intestate a società di Ncc. Vetture pescate dall’occhio vigile della telecamera. I dati che emergono dagli accertamenti sono desolanti: nel 2016, sono state ben 24.474 le multe che non si è riusciti a notificare ai noleggiatori “fuori sede”, per un importo che sfiora il tetto dei 2 milioni di euro. «Delle due l’una – esordisce una fonte bene informata – o gli indirizzi sono errati o i postini sono complici. Le licenze sono state rilasciate da piccoli Comuni, luoghi in cui si conoscono un po’ tutti». Il Vicecomandante Coordinati dal vicecomandante Antonio Di Maggio gli agenti della polizia municipale indagano per sbrogliare la matassa e recuperare le somme. Lo scorso anno, una vettura immatricolata a Firenze ha accumulato più di 800 multe. Un’altra immatricolata in provincia di Roma 1200. Un’altra ancora 988. Leggi l’articolo completo su Uber, l’app anti-controlli è nata in Italia
«L’h ai lett o il pezz o del New York Time s su “Gre yball” e il nuovo complotto di Uber? L’hanno spacciato per una genialata americana, ma è farina del nostro sacco. La “palla grigia” – come la chiamavamo noi – è nata qui in Italia, altro che Boston e Portland… Abbiamo dovuto inventarcela per rispondere alla guerra dichiarataci a Milano dalla giunta Pisapia. È stata un’arma indispensabile per rispondere ai metodi illegali adottati contro i nostri autisti dai ghisa milanesi e da un gruppo di tassisti che lavoravano in combutta con loro». L’ex manager di Uber Italia mi guarda con un sorrisino compiaciuto, poi – vista la mia perplessità – ripete «ma, insomma, l’hai letto l’articolo del New York Times ?» L’articolo di cui parla Roberto, chiamiamolo così, è uscito sabato e riassume le rivelazioni di alcuni ex dipendenti americani di Uber. Rivelazioni in cui si spiega come la compagnia più odiata dai tassisti abbia utilizzato un sofisticato software per neutralizzare le trappole di poliziotti e agenti delle amministrazioni cittadine mandati a individuare gli autisti al soldo del gruppo. Su quel software, battezzato «Greyball» (palla grigia), venivano trasferite le chiamate di chi chiamava ripetutamente e a vuoto le auto dell’agenzia ed era, per questo, sospettato di essere un agente pubblica incaricato di rilevare targhe ed identità dei dipendenti di Uber. Ma quel che il New York Times non sapeva e Il Giornale è in grado di rivelare è l’origine e la paternità tutta italiana della sofisticata applicazione parallela. Un’applicazione apparentemente simile a quella reale, ma assolutamente virtuale. Un’app che nonostante gli apparenti movimenti delle autovetture sullo schermo del telefonino si conclude inesorabilmente con una cancellazione del servizio per indisponibilità di autisti e mezzi. «L’idea di mettere a punto un’applicazione parallela – racconta Roberto – ci venne quando la sede di Milano segnalò la
guerra senza esclusione di colpi messa in atto contro di noi dalla Giunta Pisapia. I primi a compiere atti di palese illegalità furono i vigili urbani e un gruppo di tassisti loro complici. I vigili delle Frecce, l’unità speciale incaricata d’identificare e sanzionare i nostri collaboratori, si registravano con nomi di fantasia sulla nostra applicazione e prenotavano le corse senza presentarsi all’appuntamento. Il piano era chiaro. Puntavano solo a registrare le targhe e a seguire i nostri autisti. Volevano dimostrare che non partivano da una rimessa come previsto, ma pigliavano le chiamate al volo al pari dei tassisti. Così potevano sanzionarli e provare l’illegalità del servizio. La cosa più grave era però la complicità di un gruppo di tassisti che facevano lo stesso giochino e passavano targhe e nomi alle Frecce. A quel punto abbiamo deciso di render pan per focaccia prendendoli un po’ in giro. Assieme al nostro esperto di software ci siamo inventati quella che in italiano suonava come “palla grigia”. In pratica dopo aver classificato tutti i nominativi degli autori di troppe chiamate a vuoto abbiamo creato un automatismo per deviare tutte quelle chiamate sospette sulla “palla grigia”, un’applicazione assolutamente virtuale dove avrebbero atteso inutilmente l’arrivo di un’auto o di un’autista da sanzionare. Il sistema ha funzionato benissimo e in breve è stato adottato da Parigi e da tutte le altre sedi nel mirino delle autorità locali. Ora hanno scoperto che l’usavano anche in America, ma l’origine di “greyball” è uno scherzetto tutto italiano». Leggi l’articolo completo su
Aiuto M5S a Uber e Ncc: «Licenze regolarizzate con una maxi-sanatoria» Una sana tori a per rego lari zzar e tutt e le lice nze degl i ncc emesse dai 121 comuni della provincia di Roma. E lo sblocco delle autorizzazioni dopo la sospensione decisa dalla Regione nel 2005. A una settimana dalla protesta dei tassisti che hanno paralizzato il centro della Capitale, con la sindaca Virginia Raggi schierata con le auto bianche, ieri il M5S ha tentato il blitz nel Consiglio metropolitano per approvare il nuovo regolamento dei noleggi con conducente, compresi gli affiliati a Uber. Le nuove norme, se approvate, faranno in modo che «tutte le autorizzazioni già assegnate dai Comuni alla data di approvazione del regolamento potranno permanere, anche se in numero superiore a quelle previste dall’applicazione» dei nuovi criteri. Non solo: il regolamento permetterà alle amministrazioni comunali dell’hinterland di emettere licenze aggirando, di fatto, il rapporto tra il numero delle autorizzazioni e la popolazione residente, un principio stabilito dalla legge regionale 58 del 1993. Il documento presentato ieri in Consiglio metropolitano dal M5S, infatti, consentirà ai piccoli centri di inserire, nel calcolo della popolazione, un «coefficiente correttivo» per includere anche «poli generatori/attrattori di mobilità ancorché non presenti sul proprio territorio». Basterà che siano «localizzati in comuni limitrofi o che interferiscano funzionalmente con il territorio dell’amministrazione comunale». L’ALGORITMO AGGIRATO Il rischio è che qualunque Comune della provincia possa rilasciare più
autorizzazioni rispetto a quelle previste dal «fabbisogno teorico» (un algoritmo che conteggia i residenti effettivi, i flussi turistici, la presenza di ospedali, stazioni ferroviarie e aeroporti) sfruttando i grandi numeri della Capitale. La proposta di delibera, si legge in testa al provvedimento, è già stata «approvata dal vicesindaco metropolitano» (e primo cittadino di Pomezia, già in odore di campagna elettorale: si vota in primavera) Fabio Fucci (M5S). E ieri è approdata sui banchi dell’aula di Palazzo Valentini per la votazione finale. La manovra a sorpresa del gruppo pentastellato, però, non è riuscita. IN AULA Dopo le proteste dell’opposizione, la discussione è stata rinviata ma solo di qualche giorno. Per Maurizio Politi, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, «resta una mina pronta a esplodere nel caos della mobilità romana, anche perché dopo questo rinvio i Cinquestelle possono mettere ai voti il provvedimento quando vogliono, nelle prossime settimane». Secondo Fdi, «la Raggi è contraddittoria, prima scende in piazza con i tassisti poi dà un assist agli ncc di fuori Roma con una maxi-sanatoria che trasformerebbe il settore in un far west». Per Giovanni Libanori, capogruppo di Conservatori e Riformisti in Consiglio metropolitano, «la sindaca non tiene in considerazione quanto sta accadendo a livello nazionale e non ha coinvolto le parti sociali». Leggi l’articolo completo su
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