Mapic, serve un cambio d'abito - IL SETTIMANALE 25717 novembre 2018 - Il Quotidiano Immobiliare

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Mapic, serve un cambio d'abito - IL SETTIMANALE 25717 novembre 2018 - Il Quotidiano Immobiliare
257 17 novembre 2018

                                   IL SETTIMANALE
                                          de il Quotidiano Immobiliare

                                             Student Housing
                                          Un mercato nei radar
                                              degli investitori

                                                          Mobilità
                                                         elettrica
                                                        Un plus che
                                                          valorizza
                                                           gli asset

  mapic, serve
un cambio d’abito
il Quotidiano Immobiliare a Cannes per la fiera del retail
Mapic, serve un cambio d'abito - IL SETTIMANALE 25717 novembre 2018 - Il Quotidiano Immobiliare
sommario
      articoli
                                         rubriche
pagina 7
il mapic deve cambiare
                                         editoriale

pagina 17
                                         deals
La scommessa del residenziale
per studenti
                                         report

pagina 21                                qitv
Il convegno? Si fa dentro l’outlet

pagina 28
L’immobile nell’era
della mobilità elettrica

   SOMMARIO                          S                2
Mapic, serve un cambio d'abito - IL SETTIMANALE 25717 novembre 2018 - Il Quotidiano Immobiliare
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Mapic, serve un cambio d'abito - IL SETTIMANALE 25717 novembre 2018 - Il Quotidiano Immobiliare
EDITORIALE        di Guglielmo Pelliccioli

Attenti
a quei due
Non si va vestiti così a un convegno. Attenzione,
non ci riferiamo a questi due della copertina ma
a tutti gli altri... vestiti come pinguini. Non ce
ne vogliano i tanti amici che hanno frequentato
il MAPIC in questi giorni di fine autunno, che a
Cannes sembravano di fine estate. Ma qui è ora
che ognuno cambi l’abito di ordinanza e indos-
si i panni di chi si deve inventare il futuro: co-
lorati, sgargianti, soprattutto pieni di fantasia.
Sono anni piuttosto grigi, nonostante la crisi sia
passata: altre nuvole nel frattempo sono venu-
te avanti e riguardano la negativa visione che
dell’Italia hanno gli investitori, le affermazioni
estemporanee di qualche politico che minac-
cia le chiusure festive dei centri commerciali,
la crescita dell’e-commerce, nuove formule per
i centri commerciali che impattino di più sulla
persona. Per cambiare serve una nuova visione,
anche originale, certo non conformista. Ecco
allora il nostro invito a cambiare, a rendersi più
attrattivi, ad andare incontro alle mode dei nuo-
vi stili di vita. Chi ha orecchie per intendere ca-
pisca e non si fermi solo all’abito.

    EDITORIALE                                        S   4
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parma                                           milano
40 milioni                                      37 milioni
Allianz Real Estate ha completato l’ac-         BNP Paribas REIM ha venduto a un
quisizione di un polo logistico nel Nord        investitore istituzionale un immobi-
Italia. L’immobile di 55.000 mq, situato a      le a uso uffici situato in via Pergolesi
10 km a nord della città di Parma, presso       a Milano. L’asset, acquistato nel 2013,
via dell’Industria 9 in un’area chiave del      presenta una superficie di 5.960 metri
corridoio logistico italiano, è stato acqui-    quadri ed è certificato BREEAM. BNP
sito per conto di diverse società del grup-     Paribas REIM ha venduto l’immobile
po Allianz. Il polo è attualmente occupato      per conto del fondo Next Estate Inco-
dal gruppo dolciario Ferrero.                   me Fund (NEIF) gestito da BNP Paribas
                                                REIM Luxembourg.

milano                                          milano
7,5 milioni                                     5,25 milioni
Gabetti Agency è stata advisor nella ces-       Santandrea Luxury Houses ha agito da
sione di un immobile a reddito situato a        advisor nella vendita di un attico dello
Milano in viale Abruzzi 94, mediante un’o-      storico palazzo di Via Spadari 2 a Milano.
perazione di asset deal. L’operazione è         L’edificio, Casa dell’Unione Cooperativa,
scaturita dall’attività di valorizzazione dei   è stato progettato dall’ing. Corrado Ros-
fondi NPL gestiti da Polis Fondi SGR. Le        si e costruito nel 1926. L’attico vendu-
unità immobiliari a destinazione direzio-       to ha un’estensione di 427 mq al piano
nale, locate a BDO Italia, si sviluppano per    6° ed un terrazzo di proprietà esclusiva
complessivi cinque piani fuori terra, per       al 7°piano di 417 mq impreziosito dalla
una superficie lorda di ca. 4.000 mq.           splendida visuale sul Duomo di Milano.

       deals                                                  S             5
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report                                                                                                   a cura di
                                                                                                  tecnocasa

               mercato immobiliare dal 1998 al 2017
                         Trend dei prezzi e delle compravendite: 1998-2017

250

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      1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

                                        Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa

Il grafico mette a confronto l’andamento dei prezzi e quello delle compravendite a partire dal
1998. Si può notare una certa correlazione tra le due serie storiche che evidenziano andamenti
similari: tra il 1998 ed il 2007 le quotazioni immobiliari hanno registrato una crescita più decisa
rispetto a quella delle compravendite. Dal 1998, anno in cui inizia il boom immobiliare, le com-
pravendite crescono più dei prezzi fino ad arrivare al 2001 quando anche questi ultimi decollano
per raggiungere il picco nel 2006, anno in cui termina la crescita del mercato in termini di volumi
e di valori. Segue poi la crisi immobiliare: tra il 2007 ed il 2013 infatti diminuiscono sia i prezzi
sia il numero di compravendite anche in seguito ad una decisa stretta sull’erogazione del credi-
to da parte delle banche e ad un clima generale di incertezza. Il 2012 in particolare è l’anno più
difficile per il mercato immobiliare italiano: si registra la contrazione più importante dei prezzi
(-10,2% in un solo anno) e delle compravendite (-25,8% rispetto al 2011). Nel 2013 queste ultime
raggiungono il picco minimo (403.124) ritornando ai livelli degli anni ’80. Nel 2014 l’immissione
di liquidità da parte della BCE rende più facile l’accesso al credito ad imprese e consumatori che
riprendono fiducia. Questo insieme ai prezzi convenienti presenti sul mercato determinerà, nel
2016, un rialzo delle transazioni del 18,6%, crescita che continuerà negli anni successivi ma a rit-
mi inferiori. I prezzi continuano la loro discesa raggiungendo la stabilità nel 2017. Per una leggera
ripresa di questi ultimi occorre aspettare i primi mesi del 2018 con un aumento medio dei valori
pari a +0,9%. Le previsioni per il secondo semestre del 2018 confermano il trend della prima parte
dell’anno, con prezzi che dovrebbero aumentare ancora di 1 o 2 punti percentuali e le compra-
vendite che continueranno a salire più lentamente rispetto agli ultimi semestri.

      report                                                                       S                     6
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Il MAPIC deve cambiare
    I centri commerciali protagonisti di un cambio epocale
                         di Guglielmo Pelliccioli

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Mapic, serve un cambio d'abito - IL SETTIMANALE 25717 novembre 2018 - Il Quotidiano Immobiliare
Qualcuno, o forse tutti, si chiederanno il perché di questa copertina de Il Settima-
nale de ilQI per celebrare il MAPIC che si è chiuso ieri a Cannes. Cosa c’entrino
Roberto Busso, Amministratore Delegato di Gabetti e soprattutto il sottoscritto,
effigiati in copertina? Nulla, semplicemente che eravamo gli unici due non vestiti
di circostanza con i soliti abiti. Però il messaggio che rappresentiamo è un altro
e piuttosto forte. Anche il MAPIC deve cambiarsi d’abito e indossare qualcosa di
meno formale e più innovativo. La ragione è che sta cambiando il prodotto sotto-
stante, dopo venti e passa anni di scatoloni di cemento piazzati nelle periferie delle
città. È una svolta che avverrà velocemente nei prossimi anni e di cui si intuiscono
le avvisaglie già da qualche anno. Lì dentro, nei centri commerciali, la gente vuo-
le trovare altro, non più solo merci ma servizi. E lo stesso vale per i venditori che

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non si accontentano più di avere uno spazio fisico.
Insomma il centro commerciale diventerà qualcosa
d’altro, un mix di più funzioni, compresa la logisti-
ca, il terziario avanzato, persino una certa fascia di
residenziale per bisogni temporanei. Chi costruirà i
centri commerciali, se fino ad oggi era un operato-
re specializzato, da domani dovrà avere competenze
ed esperienze anche nelle altre tipologie immobiliari.           società
E lo stesso avverrà per il resto della filiera: gli archi-
tetti e i progettisti dovranno declinare questa nuova
versatilità, i gestori saranno più evoluti perché po-
sti di fronte a una clientela diversa e più variegata.
Tra dieci anni non riconosceremo più un centro com-
merciale per come siamo abituati a vederlo oggi. E il
MAPIC? Ecco l’immagine dei due soggetti in coper-
tina con abiti fuori ordinanza rispetto alla tradizione.
Il MAPIC dovrà cambiare se vorrà sopravvivere. Già                mapic
questa edizione non ha suonato la grancassa, ma la
sordina. Alcuni grandi operatori non sono venuti, altri
minacciano di non farlo l’anno prossimo. È l’inizio di

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un’erosione che abbiamo già visto in altre fiere (l’EIRE di Intiglietta, giusto per far
nomi e cognomi). Forse le nuove strutture immobiliari dei prossimi anni saranno
più adatte al MIPIM o probabilmente sarà lo stesso MAPIC a entrare in casa del
fratello maggiore. Da questo punto di vista avrà molto più senso il MAPIC Italy,
almeno per la nostra realtà nazionale, dove invece potrebbe verificarsi il fenome-
no contrario: ossia che il MAPIC locale diventi la vetrina di uno sviluppo più tra-
sversale del Real Estate. Quei due in copertina, a prescindere dalle due figure che
rappresentano, sono un segnale del cambiamento che volente o nolente il MAPIC
dovrà adottare.

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servizi,forum e interviste qitv
                          MAPIC: il CNCC presenta il
                          database dei centri commerciali
                          Il resoconto del primo giorno di fiera

                          MAPIC: quale futuro per il retail
                          italiano?
                          Il resoconto del secondo giorno di fiera

                          Si chiude MAPIC 2018: industria
                          in piena trasformazione
                          Il resoconto del terzo giorno di fiera

                          Sistema Italia a MAPIC

                          Massimo Moretti CNCC
                          Francesco Pupillo Reed MIDEM
                          Stefano Nigro ICE-ITA

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Retail 4.0 in Italia: al MAPIC
                         finanza e settore commerciale

                         Claudio Albertini IGD SIIQ
                         Giuseppe Roveda Aedes SIIQ

                         Retail & online a MAPIC:
                         a che punto è l’integrazione?
                         Pier Luigi Paolettoni CBRE Italia
                         Ermanno Canali Canali&C.
                         Claudio Cocuzza Cocuzza & Associati

                         Retail sostenibile:
                         energia, progettazione e gestione
                         Luigi Novazzi Duff&Phelps REAG
                         Adolfo Suarez Lombardini22
                         Marco Mutti Foruminvest

                         Innovare la gestione retail
                         a MAPIC 2018
                         Christian Recalcati Savills Larry Smith
                         Francesco Dalla Cioppa Cushman&Wakefield
                         Corrado Di Paolo Svicom

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Mapic 2018: High Street
                         e Capital Market in Italy

                         Andrea Di Cave EDARES
                         Alessandro Malchiodi BEL RE

                         Mapic 2018: Nuovi modelli commerciali
                         di successo
                         Filippo Maria Carbonari Aeroporti di Roma
                         Luc Lescault Falcon Malls
                         Paolo Mutti AGIRE - Gruppo IPI

                         MAPIC 2018: Investire per rinnovare
                         il retail italiano
                         Roberto Fraticelli Eurocommercial Properties
                         Giuseppe Amitrano GVA Redilco
                         Davide Dalmiglio JLL

                         La moderna architettura
                         salverà il retail?
                         Massimo Roj Progetto CMR
                         Davide Padoa Design International
                         Nicola Di Troia WiP Architecture Technical Engineering

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Sviluppo immobiliare commerciale
                         al MAPIC 2018

                         Massimo Moretti CDS Holding
                         Edoardo Favro Ceetrus

                         Creazione del valore
                         nel mercato Retail a Mapic 2018
                         Letizia Cantini Svicom
                         Paolo Magnaschi MF Real Estate
                         Luigi Brandi Adhera

                         settore in cerca di una nuova
                         dimensione

                         Leonardo Cavalli One Works

il mapic deve cambiare                                 S   14
gli interventi integrali del convegno
 “italy: new development projects”
                          Cresce la presenza Italiana a MAPIC

                          Francesco Pupillo Reed MIDEM

                          CNCC e ICE insieme al MAPIC 2018
                          Guglielmo Pelliccioli ilQI
                          Massimo Moretti CNCC - CDS Holding
                          Stefano Nigro ICE-ITA

                          Maximo Shopping Arena: un nuovo sviluppo retail
                          per la Capitale

                          Massimo Teppa Parsec 6

                          CDS Holding e il rilancio del Siracusa Mall

                          Enrico Biffi CDS Holding

                          Lingotto: il centro commerciale
                          che fonde Pradera e AXA

                          Roberto Limetti Pradera

 il mapic deve cambiare                                        S    15
La Birreria: un progetto di riqualificazione
                         nel cuore di Napoli
                         Vittorio Saquella Svicom
                         Alberto Deiana Gruppo Cualbu

                         Nuovi sviluppi commerciali in un contesto
                         di profonda trasformazione

                         Roberto Fraticelli Eurocommercial Properties

                         Ceetrus: il nuovo brand e l’ampliamento
                         di “Rescaldina” nei progetti della società

                         Roberta Pelicani Ceetrus

                         Conclusione MAPIC 2018:
                         Italia, c’è voglia di fare
                         Guglielmo Pelliccioli ilQI
                         Massimo Moretti CNCC - CDS Holding

il mapic deve cambiare                                             S    16
La scommessa
               del residenziale
                 per studenti
                 Le potenzialità di un mercato emergente
                                    di Cristina Giua

Una moda, di cui tanto si parla ma poco si fa, oppure una vera e propria asset
class innovativa (se la si guarda naturalmente del punto di vista del mercato ita-
liano, un po’ meno dall’estero), da sviluppare e su cui quindi scommettere? Questo
il dubbio degli operatori di fronte al prodotto residenziale destinato agli studenti
universitari e alla categoria nella fascia subito successiva d’età, rappresentata dai
giovani professionisti che hanno terminato gli studi e che si stanno inserendo nel
mondo del lavoro. In un quadro di questo genere, a stupire – in maniera positiva,
sia detto – è il moltiplicarsi di iniziative (convegni, eventi ed anche un workshop
organizzato da ilQI, visto che fra pochi giorni, il 21 novembre per la precisione, nel-
la nostra sede di Trescore Balneario, ne registreremo uno che vedrà una pattuglia
di relatori misurarsi, davanti alle telecamere della QITV, sul tema del residenziale
alternativo, in cui parleremo non solo di student house, ma anche di senior house,
delle cosiddette Rsa, sigla per Residenze Sanitarie Assistenziali, e di affitti brevi,
in chiave turistica e business).

    la scommessa delle residenze per studenti                 S            17
La settimana appena conclusa, invece, ha visto prota-
gonisti sulla piazza milanese ben due appuntamenti
dedicati alle residenze per studenti. Il primo, targato
Scenari Immobiliari, in collaborazione con Camplus,                      società
è stato il convegno dal titolo New ways to live, share
study & work in Italy in cui è stato presentata la pri-
ma edizione dell’Osservatorio sulle nuove forme di
residenza per studenti, giovani e lavoratori (di cui
potete vedere, al termine di questo articolo, il servizio
sull’evento e una serie di interviste “a margine”; ndr).
Partiamo dunque da qualche numero contenuto nel
dossier, fresco di pubblicazione, giusto per dare un’i-
dea di grandezza di questo settore emergente: se-                   scenari immobiliari
condo le stime di Scenari, si tratta di un mercato con
un potenziale di 50mila posti letto con un margine di
raddoppio dell’offerta attuale, che metterebbe in gio-
co un fabbisogno di circa 3 miliardi di euro di investi-                 società
menti. Oggi in Italia – si legge ancora nel dossier –
l’offerta di posti letto in studentato copre l’8,6% della
domanda di alloggio da parte dei fuori-sede, pari ad
un totale di 52 mila posti letto (in questo conteggio
rientrano i posti offerti dagli enti convenzionati con
gli uffici regionali per il diritto allo studio, dalle strut-
ture aderenti alla conferenza dei collegi di merito e
dall’associazione italiana per i collegi e le residenze
universitarie). Mentre gli studenti che si rivolgono al                  CAMPLUS
mercato privato della locazione toccano quota 620

     la scommessa delle residenze per studenti                  S            18
mila (compresi gli universitari non iscritti presso ate-
nei italiani, ma che frequentano programmi di mobi-
lità internazionale nel nostro Paese). Per una volta,
inoltre, non c’è Milano da sola al centro della scena,
visto anche altre città italiane a vocazione universi-
taria (Bologna, Torino, Firenze, Venezia sono i primi               persona
nomi di una lista non lunghissima) offrono alternati-
va ad un mercato che in altri segmenti dell’immobi-
liare è fin troppo Milano-centrico.
Molto da fare, dunque, e molto da sviluppare per sin-
tonizzare l’offerta su una domanda che ha esigenze
precise, come è emerso dal secondo appuntamento
della scorsa settimana, rappresentato dal The Class
Conference, la conferenza annuale che si è svolta a              DJORDY SEELMANN
Milano presso The mall di Porta Nuova sul tema dello
student housing, organizzata da The Class of 2020,
think thank fondato nel 2011 per monitorare la situa-
zione del mercato dello student housing in Europa.
Parole d’ordine della due giorni di incontri e interven-
ti sono state servizi e creazione di una communi-
ty, ancora prima che qualità di prodotto immobiliare,
data quasi per scontata, soprattuto ora che l’interes-              società
se su questa asset class è alto come non mai, sia
da parte di investitori istituzionali nazionali che in-
ternazionali. “Ci stiamo affacciando sul mercato ita-
liano – ha raccontato a ilQI Djordy Seelmann, CEO di
HousingAnywhere, presente a The Class Conference
come player di riferimento per l’intermediazione im-
mobiliare online – dopo aver consolidato città di riferi-
mento come Rotterdam e Berlino”. “Milano scelta ovvia
– ha aggiunto Seelmann – per una piattaforma come
                                                                 HOUSINGANYWHERE
la nostra, destinata ad un target di utenti internazionali
che difficilmente supera i 25 anni di età e che compren-
de studenti e giovani professionisti che hanno bisogno
di un alloggio per periodi di 8-10 mesi”.

     la scommessa delle residenze per studenti               S          19
servizio e interviste qitv

                                servizio

FRANCESCA ZIRNSTEIN                         MAURIZIO CARVELLI
    SCENARI IMMOBILIARI                            camplus

 GIOVANNI BENUCCI                           MICHELE BUGLIESI
  fabrica immobiliare sgr                    università ca’ foscari

la scommessa delle residenze per studenti         S            20
Il convegno?
                   Si fa dentro l’outlet
          Intervista a Davide Lardera, AD di Scalo Milano, su F-Hub
                                                         di Pietro Zara

il convegno? si fa dentro l’outlet             S          21
persona

                                 davide lardera

         Ai primi di ottobre Scalo Milano, outlet di Locate Triulzi
         (alle porte di Milano) di proprietà del Gruppo Lonati, ha
         inaugurato F-Hub. Cosa è F-Hub? È una struttura pen-
         sata per ospitare congressi ed eventi. La particolarità
         più evidente sta proprio nella combinazione tra turismo
         congressuale e shopping, un incontro quasi emblema-
         tico del cambio di passo che si sta sperimentando nel
         mondo del retail, settore che dà sempre più importan-
         za al fattore “esperienza”. Per conoscere meglio questa
         novità abbiamo intervistato Davide Lardera, ammini-
         stratore delegato di Scalo Milano.

         Dott. Lardera, quello tra turismo congressuale e shop-
         ping è un incontro che possiamo definire “insolito”.
         Come è nata l’idea di F-Hub a Scalo Milano?
         Negli ultimi anni stiamo assistendo a un’evoluzione
         significativa del concetto stesso di shopping, non più
         esclusivamente finalizzato all’acquisto di beni e servi-
         zi ma sempre più inteso come esperienza immersiva
         che include al suo interno momenti dedicati all’intratte-
         nimento, all’approfondimento e al business. In questo
         senso, anche gli spazi tradizionalmente adibiti solo allo
         shopping stanno mutando forma e ampliando il range di
         servizi e funzioni da offrire alle aziende e alle comunità.

il convegno? si fa dentro l’outlet                       S             22
Riteniamo, quindi, che l’inaugurazione di F-Hub proprio
         all’interno di Scalo Milano accolga appieno questa “ri-
         voluzione”, abbracciando anche il settore del turismo
         congressuale di cui il nostro Paese detiene il sesto po-
         sto nel ranking mondiale, come riporta il sito Italia.it.

         Lo spazio è stato concepito all’insegna della flessibi-
         lità. Che tipologia di utilizzi è prevista?
         F-Hub, realizzato in collaborazione con Campus Fan-
         dango Club, è stato progettato per ospitare eventi di
         diversa tipologia: dai meeting più formali, come con-
         vention e giornate di formazione, ad appuntamenti di
         società e networking, come party aziendali e cocktail
         con gli investitori, sino ad arrivare alla possibilità di uti-
         lizzare la location per l’allestimento di temporary store.
         Per citare qualche esempio, lo scorso 20 ottobre abbia-
         mo ospitato un convegno IEO aperto al pubblico per la
         prevenzione della salute femminile, mentre il 3 novem-
         bre un evento di eSports dedicato alle finali dei mondiali
         di League of Legends.

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Che accorgimenti avete preso per rendere gli spazi
         completamente modulabili?
         Per rendere gli spazi completamente modulabili, adat-
         tandosi a qualsiasi tipo di evento, F-Hub è stato proget-
         tato sfruttando l’estrema versatilità della tecnologia più
         innovativa che consente una personalizzazione totale
         dello spazio e una fruizione immersiva dei contenuti. Un
         ulteriore punto di forza risiede nell’ampia versatilità de-
         gli ambienti che la compongono: dalla piazza adiacente
         all’entrata, che può essere sfruttata come estensione
         dello spazio per eventi all’aperto, alla meeting room in-
         terna, ideale per incontri più ristretti e tavole rotonde,
         sino ad arrivare alla sala conferenze che può ospitare
         fino a 150 sedute in modalità platea.

         Uno dei punti di forza di F-Hub è la forte innovazione
         tecnologica. Che soluzioni sono stati installate?
         All’interno degli spazi di F-Hub sono presenti diverse
         soluzioni tecnologiche, fornite da The Rocks, IT e digital
         company di Campus Fandango Club: all’interno sono
         stati collocati sette schemi e un ledwall da 230 polli-
         ci che dialogano con il mega ledwall posizionato sulla
         parete esterna, sopra l’ingresso della location, che può
         trasmettere video e grafiche in alta qualità, offrendo una
         personalizzazione totale anche dello spazio. In più, tutti
         gli schermi della location sono remotizzabili tramite un
         sistema di Digital Signage.

il convegno? si fa dentro l’outlet                       S             24
Parliamo dei materiali. F-Hub è una combinazione tra
         elementi di legno, vetro e cemento. Come si configura-
         no? Presentano anch’essi caratteristiche innovative?
         Quando il team di designer ha progettato il concept ar-
         chitettonico di F-Hub partendo da questi tre elementi,
         l’obiettivo era quello di mettere in risalto le caratteristi-
         che intrinseche dei materiali: il calore del legno, l’ele-
         ganza del vetro e la solidità del cemento. Combinando
         in maniera innovativa questi tre concetti, il team di desi-
         gner di Campus Fandango Club ha progettato uno spa-
         zio moderno, con un costante rimando alla natura. Tutti
         gli arredi sono firmati Calligaris mentre Nimar Industry
         srl si è occupata della parte edile e impiantistica.

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Non solo shopping, dicevamo. L’inaugurazione di
         F-Hub a Scalo Milano si inserisce in un generale cam-
         biamento della concezione dei centri commerciali,
         che superano l’originale format di luoghi deputati allo
         shopping. Come vede questo futuro per Scalo Milano?
         E quanto è lontano questo futuro?
         A sei mesi dal posizionamento come Outlet, Scalo Mi-
         lano prosegue il suo percorso di rinnovamento in pie-
         na continuità con il nuovo concetto di factory outlet. Il
         2018 è stato per noi un anno ricco di successi e di no-
         vità, arricchito da un calendario di appuntamenti imper-
         dibili: dai concerti estivi, come Summer Music & More,
         alle mostre di auto d’epoca fino a progetti legati alla be-
         neficienza e alla responsabilità sociale. Grazie a que-
         sta offerta differenziante e agli oltre 130 negozi dedi-
         cati al mondo della moda e del design, crediamo che
         Scalo Milano rappresenti già un esempio e un punto di
         riferimento della “nuova generazione” di Outlet, luoghi
         in cui in cui al centro ci sia l’esperienza del consuma-
         tore. Il futuro di questo tipo di format a Scalo Milano è
         già realtà, ma continueremo con l’implementazione di
         ulteriori servizi e idee innovative per restare al passo con
         i trend del momento e ove possibile essere trend setter.

il convegno? si fa dentro l’outlet                        S             26
Per il futuro sono dunque previsti ulteriori interventi
         come quello di F-Hub?
         Abbiamo in cantiere molteplici interventi volti sia all’e-
         spansione degli spazi, sia all’aggiornamento dei nostri
         servizi. Da maggio a ottobre 2018 abbiamo inaugurato
         ben 28 nuovi negozi e abbiamo assistito a una crescita
         del 38% del nostro fatturato. Grazie a un ulteriore in-
         vestimento di 5 milioni di euro da parte della proprietà
         Gruppo Lonati, nella primavera-estate del 2019, verrà
         inoltre inaugurata una nuova area che porterà l’intera
         superficie a circa 35.000 mq e accoglierà 25 nuovi ne-
         gozi, contribuendo a generare nuovi posti di lavoro, sia
         diretti che indiretti. Crediamo fortemente che Scalo Mi-
         lano abbia una ricaduta importante sul nostro territorio
         e desideriamo continuare a investire in una realtà che,
         dopo due anni, è diventata un punto di riferimento per la
         città metropolitana di Milano.

il convegno? si fa dentro l’outlet                      S             27
L’immobile nell’era
             della mobilità
               elettrica
           Intervista a Michela Negri, Sales & Marketing
                        Manager di Route220
                                   di Pietro Zara

                                  La mobilità elettrica non è più
              persona             un futuro, è il presente. L’Italia
                                  si sta preparando a questa tra-
                                  sformazione, anche se il lavoro
                                  da fare è ancora lungo. In que-
                                  sto quadro, l’immobiliare può
                                  fare qualcosa per inserirsi al
                                  meglio in questa evoluzione? O
                                  meglio, può il settore trarre van-
                                  taggio dalla tecnologia legata
           michela negri          alla e-mobility, come le stazio-
                                  ni di ricarica, per valorizzare gli
         asset? Lo abbiamo chiesto a Michela Negri che con
         Route220 e la piattaforma evway si occupa fin dal 2014
         delle esigenze di chi guida elettrico.

linee guida per sviluppare le nuove periferie             S             28
Quella della mobilità elettrica,
               società             da scenario futuribile che era
                                   solo qualche anno fa, oggi è
                                   una realtà sempre più diffusa
                                   e di cui si sente parlare ogni
                                   giorno di più. Michela, prima
                                   di addentrarci nel rapporto che
                                   può esistere tra stazioni di ri-
                                   carica e promozione immobi-
                                   liare, ci puoi fare il punto sulla
               route220            mobilità elettrica in Italia?
                                   L’immatricolato cresce dal
         2012. Non parliamo ancora di grandi numeri, ma sicura-
         mente di una crescita esponenziale. Per intenderci: nei
         primi sei mesi del 2018 sono state immatricolate cir-
         ca 4.000 vetture elettriche, tante quante nel 2017, anno
         che raddoppiava già la crescita 2016. Quindi, verissimo:
         l’elettrico è una realtà.

         Cerchiamo di conoscervi meglio. evway è la piatta-
         forma sviluppata da Route220 per offrire servizi inte-
         grati a chi guida elettrico. In cosa consistono questi
         servizi?
         evway garantisce la mappa professionale interoperabi-
         le più completa d’Europa. Per ogni colonnina forniamo
         geolocalizzazione, potenza, tipo di presa, modalità di
         accesso, tariffa. Ma non solo, informazioni di territorio
         (turistiche, commerciali, pratiche) per “riempire” il tem-
         po di ricarica.
         Raggiungiamo tutti i nostri utenti con notifiche push per
         tenerli informati sullo stato della rete, coupon promo-
         zionali, news. Sulla rete interoperabile garantiamo ac-
         cesso completo alle attività di ricarica. Ai nostri clienti
         offriamo una piattaforma di controllo costi, utilizzo, as-
         sistenza remota e utente 24/24 7/7, oltre che una piat-
         taforma promozionale.

linee guida per sviluppare le nuove periferie             S             29
A ottobre Route220 ha stretto
                   un accordo di interoperabilità con EnelX
                  sugli oltre 2.000 punti di ricarica della rete.
                      Scopri su ilQI i termini dell’accordo.

                                   scopri di più

         Michela, nella tua risposta è comparso due volte un
         “parolone” ricorrente quando si parla di infrastrutture
         di ricarica: “interoperabilità”. Cosa significa, detto in
         parole semplici?
         Interoperabilità è la possibilità di accedere attraverso
         un’unica piattaforma alle colonnine di altri operato-
         ri. Come avere un bancomat che permette di preleva-
         re presso tutte le banche e non solo su quella di emis-
         sione. Questo concetto, più “sofisticato” del concetto di
         accessibilità, è prassi in tutto il Nord Europa. E la no-
         stra piattaforma, di ispirazione Europea, nasce già in-
         teroperabile nel 2014, grazie ad accordi con i principa-
         li network europei. Ora l’accordo con EnelX assicura ai
         nostri utenti la ricarica su oltre il 75% della rete pubblica
         anche in Italia.

         Ecco, veniamo agli accordi. Settembre e ottobre sono
         stati mesi molto intensi per Route220. Partiamo dai
         due principali accordi stretti con EnelX e Jaguar. In
         cosa consistono?
         Siamo stati scelti proprio per l’interoperabilità. Grazie
         all’accordo con EnelX garantiamo agli utenti, non solo
         la mappatura di tutte le stazioni EnelX, ma anche la
         possibilità di attivare e pagare. Jaguar attraverso la no-
         stra piattaforma fornirà agli acquirenti elettrici un punto

linee guida per sviluppare le nuove periferie                  S         30
d’accesso privilegiato alla rete di ricarica, offrendo una
         customer experience unica e innovativa. Passaggi im-
         portanti che allargano la rosa dei servizi che offriamo
         ai nostri utenti e clienti e che segnano l’apertura di cui
         questo mercato ha bisogno a livello italiano per poter
         fare il salto.

         Al Lingotto di Torino, invece, avete ricevuto da Iren-
         Go l’incarico per la gestione delle stazioni di ricarica.
         Come si imposta questo lavoro di gestione?
         La collaborazione con IrenGo (e Gruppo IPI) è un altro
         segnale della crescita dell’elettrico. Per IrenGo gestia-
         mo progetti a tutto tondo, partendo dall’hardware, ma
         puntando ancora una volta sulla piattaforma e sulla ge-
         stione. Assicuriamo al cliente un pannello di controllo
         della propria rete e flotta, garantiamo assistenza remo-
         ta 24/24-7/7 e on site in funzione degli SLA (Service
         Level Agreement). Offriamo all’utente l’identificazione
         sulla mappa delle colonnine con informazioni promo-
         zionali e la ricarica in autonomia.

         Un altro lavoro recente è stata l’installazione delle sta-
         zioni di ricarica presso la nuova sede DHL all’Innova-
         tion Campus Milano di Peschiera Borromeo. Che tipo
         di installazione è stata effettuata?
         DHL ha scelto evway per ricaricare e gestire i costi di
         flotta elettrica, ma anche per offrire un servizio in più ai
         propri visitatori e clienti presso la nuova sede. Abbia-
         mo quindi installato punti di ricarica dedicati alla flotta
         aziendale in spazi ad accesso riservato e una colonnina
         di ricarica dedicata ai visitatori nel parcheggio prospi-
         ciente all’ingresso principale del building; un punto di
         visibilità in più. evway gestisce entrambe le classi di
         utenti. Un bel segnale di apertura e innovazione per un
         marchio che da sempre fa del green un proprio valore.

linee guida per sviluppare le nuove periferie             S             31
In un’economia sempre più attenta al green
            e alla CSR, un approccio strategico non può
            che aggiungere valore all’immobile

                                    Torino, l’Innovation Campus,
                                    per non parlare della lunga serie
                                    di hotel di cui ilQI ha dato noti-
                                    zia nei mesi scorsi… Sono molti
                                    gli immobili che si sono dotati
                                    di stazioni di ricarica per veico-
                                    li elettrici. Cosa può rappresen-
                                    tare, agli occhi di un operatore
                                    immobiliare, questo tipo di do-
                                    tazione su un asset?
         La predisposizione di punti di ricarica ormai è una ri-
         chiesta normativa per nuove realizzazioni o riqualifica-
         zioni. In un’economia sempre più attenta al green e alla
         Corporate Social Responsability, approcciare in modo
         strategico e visionario non può che aggiungere valore
         all’immobile. Affiancare all’hardware un sistema di ge-
         stione, visibilità e promozione, assicura a investitori, ge-
         stori e locatori il ritorno di un investimento, rilasciando
         non solo un prodotto, ma anche un servizio distintivo
         che sarà sempre più ricercato e di valore.

         La proiezione di Route220 nel mondo immobiliare si
         inserisce in quell’ottica di integrazione di competenze
         sulla quale si sta sviluppando il nuovo real estate, sor-
         to sulle ceneri della crisi. Come potete essere utili in
         questo percorso orientato alla qualità degli immobili?
         Siamo esperti e unici nella proposta. Ci occupiamo solo
         di elettrico dal 2014. Siamo in grado di affiancare gli
         operatori in fase di progetto e di seguirli fino alla realiz-
         zazione, garantendo il rilascio e la successiva gestione.

linee guida per sviluppare le nuove periferie              S             32
E siamo esperti perché crediamo da sempre nell’elettri-
         co, per primi protagonisti dei nostri progetti: viaggiamo
         solamente in elettrico e conosciamo le dinamiche e le
         difficoltà degli user, potendole ottimizzare con le cono-
         scenze tecniche e di mercato maturate.

         A fine settembre avete partecipato, con un ruolo atti-
         vo, alla prima edizione di “That’s Mobility” a Milano,
         evento dedicato proprio alla mobilità elettrica. Che cli-
         ma avete respirato? Pensate che possa svilupparsi un
         legame più saldo tra il mondo della mobilità elettrica e
         quello dell’immobiliare?
         Dal 2014 ad oggi abbiamo partecipato a molti eventi
         legati alla mobilità elettrica. In passato abbiamo spes-
         so pensato che “non fosse ancora il momento”. That’s
         Mobility ha rappresentato l’evento giusto al momento
         giusto. Da qualche mese l’elettrico è finalmente percepi-
         to come una realtà concreta e la due giorni milanese ha
         interpretato questo cambio di passo. In questo conte-
         sto, crediamo fortemente che non solo possa, ma debba
         svilupparsi un solido legame fra la mobilità elettrica e il
         mondo immobiliare. Il real estate accoglie e mette a di-
         sposizione gli spazi e non può esimersi dall’accogliere e
         interpretare anche i cambiamenti culturali e di abitudini,
         inclusi quelli relativi alla mobilità, alle green economy e
         al digitale. evway c’è, pronta a rispondere alle richieste
         degli operatori.

linee guida per sviluppare le nuove periferie            S             33
qitv

                              Soluzioni integrate per la security
  copernico 40                      nei centri commerciali

                    Oggi nei centri commerciali la sicurezza è gestita attraver-
                    so soluzioni integrate. Si può propriamente parlare di “smart
                    security”, un’impostazione che vede il coinvolgimento di nu-
                    merose tecnologie. Il tema della security si declina in diverse
                    aree: il controllo degli accessi, la video sorveglianza, la rile-
                    vazione incendio e l’antitaccheggio. Ce lo spiega Ivan Maz-
                    zoni, direttore commerciale di Johnson Controls.
formazione

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