Il Ruolo del Mais nella Dieta del Celiaco

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Il Ruolo del Mais nella Dieta del Celiaco
Convegno Rischio e Beneficio degli Alimenti:
        la Ricerca di un Equilibrio
          ARPA Emilia-Romagna
         Bologna, 25 marzo 2010

       Il Ruolo del Mais
     nella Dieta del Celiaco
                      Umberto Volta
                      Presidente CSN-AIC
                      Centro di Riferimento per la
                      Diagnosi di Celiachia
                      Dipartimento di Medicina Clinica
                      Policlinico S.Orsola Malpighi
                      Università di Bologna
Il Ruolo del Mais nella Dieta del Celiaco
La Celiachia nell’antichità
           Il termine Koiliakòs (da
           koilia=ventre) fu introdotto da
           Celso nel I° secolo D.C.

           Areteo di Cappadocia, medico
           greco del II° secolo D.C., per
           primo descrisse una forma di
           diarrea cronica, perdita di peso
           e profonda astenia ricondu-
           cibile alla celiachia
Il Ruolo del Mais nella Dieta del Celiaco
L’era moderna della Celiachia
             Samuel Gee diede la prima
             descrizione     moderna       di
             celiachia nella lettura tenuta a
             Londra nel 1887, pubblicata
             sui    Resoconti      del    St.
             Bartholomew Hospital nel
             1888:
             “malattia digestiva cronica che
             colpisce persone di tutte le età,
             ma soprattutto bambini da uno
             a 5 anni, con diarrea
             caratterizzata da feci pastose,
             ma non liquide”
Il Ruolo del Mais nella Dieta del Celiaco
Identificazione del glutine
 come causa di celiachia
          Nel 1950 W. Dicke scoprì che il
          glutine era l’agente scatenante della
          celiachia, partendo dall’osservazione
          della riduzione della diarrea nei celiaci
          nel corso della seconda guerra
          mondiale       e      ripresa      della
          sintomatologia dopo il piano ausiliare
          svedese che forniva farina di grano
          agli olandesi.

          Alla fine degli anni ‘50 fu introdotta la
          biopsia intestinale con capsula di
          Crosby, l’esame che consentì le prime
          diagnosi certe di malattia celiaca.
Il Ruolo del Mais nella Dieta del Celiaco
Il Ruolo del Mais nella Dieta del Celiaco
Malattia Celiaca
Intolleranza alimentare permanente al
   glutine contenuto in alcuni cereali
(frumento, segale, orzo, farro, kamut)
                     ↓
        atrofia dei villi intestinali
                     ↓
     malassorbimento con sintomi
       estremamente variabili
Il Ruolo del Mais nella Dieta del Celiaco
INTESTINO TENUE      INTESTINO TENUE
NORMALE CON VILLI   NELLA CELIACHIA CON
   DIGITIFORMI        ASSENZA DI VILLI
Il Ruolo del Mais nella Dieta del Celiaco
Malattia Celiaca
intolleranza alimentare presente nell’1% nella popolazione generale
  con predisposizione genetica ben definita (HLA-DQ2 e/o DQ8),
   con esordio a tutte le età e con presentazione clinica polimorfa
Il Ruolo del Mais nella Dieta del Celiaco
Patogenesi della Malattia Celiaca
                                Gliadina
                           trigger estrinseco
Fattori precipitanti:                              Altri fattori ambientali
 stress, gravidanza                             (infezioni batteriche e virali)
                                                       Solo Rotavirus?

                           HLA-DQ2 o DQ8
                        stretto legame genetico

                  Transglutaminasi Tissutale
                   principale autoantigene
Il Ruolo del Mais nella Dieta del Celiaco
Identification of tissue
transglutaminase (tTG)
as the autoantigen
 of coeliac disease

Dieterich W, Ehnis T,
Bauer M, Donner P,
Volta U, Riecken EO,
Schuppan D

Nature Medicine 1997;
3:797-801
1.2%           0.5%
0.6%

                1%
0.8%
                      0.8%       ?        Giappone
                                         case finding
                5%                           2%
  0.6%                       0.8%
                     0.2%
                                     ?
       0.8%
                                     0.5%

Prevalenza della celiachia nel mondo
La Celiachia in Italia nel 2009
                                90
                                80

Trend diagnostico in aumento    70
                                60
                                50                                            diagnosi
                                40                                            raddoppiate negli
                                                                              ultimi 7 anni
                                30
                                20
                                10
                                 0
                                      1980   1990   1995   2000   2008

                                        solo 85.000 diagnosi
   Ma ancora l’iceberg delle
diagnosi è sommerso perché si
pensa poco a questa patologia
                                       su oltre 500.000 attese
                                40
                                         prevalenza 1:100
                                35

  Scarsa conoscenza di una      30                     > 20% dopo i 50 anni
                                25
                                                                                            M+F
 patologia che può insorgere    20
                                15
                                                                                            F
                                                                                            M F/M 1.5-2

   ad ogni età (al di là dei    10
                                5

     ritardi diagnostici)       0
                                     1-14aa 15-40aa 41-50aa 51-60aa 61-70aa   >70aa
Celiachia in Emilia-Romagna
              (4.000.000 abitanti)
        Casi attesi            Casi                Casi            Casi
                           diagnosticati       diagnosticati diagnosticati
                           (tutte le età)        14 anni

           40000               4410                1390             2979
           1:100               1:906               1:356           1:1157

                          Range regionale     Range regionale   Range regionale
                          1:580-1:1630         1:290-1:514      1:634-1:2179

               CELIACI NON IDENTIFICATI 35990
Indagine AIC Emilia-Romagna, coordinata da Brusa S., 2006
Celiachia in Emilia-Romagna
              (4.000.000 abitanti)
        Casi attesi            Casi                Casi            Casi
                           diagnosticati       diagnosticati diagnosticati
                           (tutte le età)        14 anni

           40000     Marcato
                        4410 incremento 1390            2979
           1:100         delle diagnosi
                        1:906           1:356          1:1157
                    nel periodo 2006-2009:
                    Range regionale Range regionale Range regionale
                            Soci attuali
                    1:580-1:1630    1:290-1:514 1:634-1:2179
                     AIC Emilia-Romagna
               CELIACI NON >6000IDENTIFICATI 35990
Indagine AIC Emilia-Romagna, coordinata da Brusa S., 2006
Celiachia: una sindrome più che
                un’unica malattia
             sintomatica          sintomi atipici
               classica              ed extra-
                                    intestinali
                           silente
             potenziale              latente

La presentazione clinica è spesso “ingannevole” dal
momento che i sintomi variano spesso da paziente a
                      paziente
Caratteristiche cliniche della
celiachia
                            „   Sintomi:
                            „   generali (astenia, perdita di peso,
                                malessere)
                                gastrointestinali (diarrea, vomito,
„   Sesso (F/M) 2:1         „
                                nausea,       dolori     addominali,
„   Età di esordio:             meteorismo, stipsi, anoressia)
                            „   metabolici (anemia sideropenica,
    qualsiasi epoca della       emorragie,       edemi,      crampi,
                                tetania, ipoplasia dello smalto
    vita, ma con picco          dentario)
    di insorgenza           „   muscolo-scheletrici (osteoporosi,
                                dolori ossei, fratture, miopatia)
    nell’infanzia e nella   „   neuropsichiatrici      (depressione,
    2-3 decade di vita          ansia, parestesie)
                            „   riproduttivi (alterazioni mestruali,
                                aborti ricorrenti, parti prematuri,
                                oligospermia)
SINTOMI EXTRAINTESTINALI ALLA
          DIAGNOSI: 3182 CASI ISS

                                 anemia
                                 iposomia
              11
                                 osteoporosi
          8         39           aftosi orale
          8                      ipertransaminasemia
              10                 ipoplasia smalto
                                 aborti ricorr.
                                 artralgie/mialgie

ISS: Istituto Superiore Sanità
Manifestazioni Cliniche
della Malattia Celiaca
               articolazioni/muscoli
                                cute e cavità orale
  sistema nervoso
                                            fegato
     cuore
                       Organo
                      bersaglio               tiroide
   osso
                   Intestino Tenue
                                           sistema emopoietico
       pancreas                          occhi e ghiandole
                                              salivari
                  sistema riproduttivo
                  femminile e maschile
Patologie associate: possibile spia di
   celiachia

        Autoimmuni                     Idiopatiche         Cromosomiche
„Dermatite erpetiforme        „Cardiomiopatia           „Sindrome di Down

„Diabete mellito tipo 1       dilatativa                „Sindrome di

„Tiroidite autoimmune e       „Patologia neurologica:   Turner
morbo di Graves               -epilessia                „ Sindrome di

„Morbo di Addison             -atassia                  Williams
„Deficit selettivo di IgA     -neuropatia periferica
„Alopecia areata

„Connettiviti (Sd. Sjogren)

„Patologia epatica
COME SI FA DIAGNOSI DI CELIACHIA
                 Un semplice prelievo di sangue
è in grado di identificare con certezza quasi assoluta la presenza
                        di malattia celiaca

     Gli anticorpi antiendomisio (EmA), gli anticorpi anti-
    transglutaminasi (tTGA), anti gliadina deamidata sono
          positivi in > 95% dei casi di malattia celiaca.
    La diagnosi va sempre confermata con EGDS e biopsia
                           duodenale
Terapia della celiachia:
                        dieta aglutinata stretta

    Risoluzione sintomi                 Remissione                 Prevenzione
intestinali ed extraintestinali   istologica e sierologica    patologie autoimmuni

                ...ma soprattutto effetto protettivo della dieta su

 Complicanze neoplastiche                             Complicanze non neoplastiche
   linfoma intestinale                                  digiunoileite ulcerativa
     adenoca. tenue                                       sprue collagenosica
                                                           malattia refrattaria
In attesa del vaccino e della “pillola anti-zonulina” (tempi
       ancora lunghi) la Dieta senza Glutine è l’unica terapia
         per la celiachia con “molte luci” e “poche ombre”

    LUCI                                          OMBRE
                                     ▲ ▲▲
                                                 ▲Possibile deficit di
                                            ▲▲
▲Risoluzione sintomi
  intestinali ed extra-                            minerali e vitamine
  intestinali                                    ▲Problemi
▲Remissione istologica                             psicologici
▲Remissione sierologica                          ▲Sindrome
▲Prevenzione patologie                             metabolica
  autoimmuni                                     ▲Aumentato rischio
▲Protezione da compli-                            cardiovascolare
 canze (linfoma, m.c.                            ▲Disturbi funzionali
 refrattaria)                                    dell’app. gastroenterico
Linee guida per la dieta dei pazienti con
celiachia

„   Cereali vietati: frumento, orzo, segale, farro, kamut
„   L’avena è a basso contenuto di glutine, ma spesso
    contaminata
„   Cereali consentiti: riso, mais, grano saraceno, miglio,
    soia, patata, castagne, legumi (fagioli, lenticchie,
    piselli) sesamo, sorgo, tapioca
„   Fare attenzione alla presenza di glutine negli additivi
    alimentari
„   Utilizzare prodotti commerciali con il simbolo gluten-
    free (contenuto in glutine < 20 ppm, 20 mg/kg)
Norme CE 41/2009 sulla composizione ed
etichettatura dei prodotti alimentari per persone
intolleranti al glutine

 Tipologia di         Glutine         Glutine        Glutine
 prodotti/limiti      100ppm

 Prodotti                              Very low      Non ammesso
 dietetici                              gluten       per celiaci
                       Senza           content
                       glutine
 Prodotti per                          Può contenere tracce di
 tutti                                  glutine oppure glutine
                                      indicato fra gli ingredienti

 Possono essere definiti senza glutine anche i prodotti con impiego di
 amido di frumento purchè garantiscano un contenuto in glutine
Am J Clin Nutr 2007 Jan;85(1):160-6.

„   In celiaci a dieta aglutinata stretta (con biopsia intestinale normale)
    non si osservavano significative modificazioni della sintomatologia
    né della sierologia (a. antitransglutaminasi) dopo challenge per 3
    mesi con somministrazione di una dose di glutine pari a 10 o 50
    mg/die
„   I celiaci, cui veniva somministrata una dose di 50 mg/die di glutine,
    presentavano alterazioni istologiche significative (aumento dei
    linfociti intraepiteliali ed riduzione del rapporto villi/cripte), mentre
    nessuna variazione si osservava nei celiaci che assumevano 10
    mg/die
„   La dose massima di glutine tollerata dalla mucosa intestinale del
    celiaco è 10 mg/die, mentre la dose di 50 mg/die produce effetti
    tossici
Catassi C, Am J Clin Nutr 2007

                                                        From the tolerable daily
                             500                        intake of gluten to the
                                                        threshold in GF food
                             400
GF flours daily intake (g)

                             300

                             200

                             100                                                          10 mg
                                                                                       Gluten x day
                                     0      20 30      100          200             500
                                                Gluten concentration in GF food (ppm)

       0                        10         50         100         500          1000   Daily gluten
                                                                                      intake (mg)
La Piramide Alimentare per i soggetti celiaci
                           Limitare il consumo di
                           grassi (da 1 a 3 porzioni di
                           grassi da condimento)

                           Latte, yogurt formaggi: 1-2
                           porzioni; carne-pollame,
                           pesce legumi, uova: 1-2
                           porzioni

                           Da 3 a 5 porzioni di frutta
                           ed ortaggi

                           Da 2 a 4 porzioni di
                           carboidrati (riso, mais, soia,
                           grano saraceno, pane e
                           pasta senza glutine)
Abitudini alimentari dei
celiaci in Italia
„   I celiaci delle regioni del centro-nord preparano a
    domicilio una quantità maggiore di alimenti,
    utilizzando farine senza glutine e indirizzano la loro
    alimentazione     più    verso   l’uso    di   cereali
    naturalmente privi di glutine (in particolare riso e
    mais) che sul consumo di dietoterapeutici

„   I celiaci delle regioni del centro-sud consumano più
    dietoterapeutici e sono meno abituati a cucinare in
    casa alimenti utilizzando farine senza glutine.
Ansaldi N, Minerva Med 1992
Deficit nutrizionali e Celiachia
                    Alla diagnosia     Dieta priva di   Prodotti privi       Dieta priva di
                                          glutinea       di glutinea        glutine a lungo
                                                                            termine (8-12
                                                                                 anni)b
Calorie/proteine            ∗

Fibra                       ∗                ∗                  ∗                     ∗
Ferro                       ∗                ∗                  ∗
Calcio                      ∗                ∗
Vit. D                      ∗                ∗
Magnesio                    ∗                ∗

Zinco                       ∗
                   B1 (tiamina),       B1, B2, B6       B1, B2             B12
Vitamine           B2 (riboflavina)    B12              Folati             Folati
                   B6 (piridosamina)
                                       Folati           Niacina            Niacina
                   B12 (cobalamina)
                                       Niacina
                   Folati
                   B3/PP (Niacina)

                                                 a: Thomson et al 200;   b: Hallert et al 2002
Sovrappeso ed obesità nella celiachia

                                        • In aumento la percentuale di
  Congresso Mondiale sulla                celiaci (dal 5% al 39%) che al
Celiachia, New York Nov. 2006             momento della diagnosi sono in
                                          una condizione di sovrappeso
                                          (BMI 25-30) o obesità (BMI
                                          >35).

                                        • Dopo 1 anno di dieta aglutinata
                                          un ulteriore 20% di celiaci,
                                          normopeso alla diagnosi,
                                          sviluppa una condizione di
                                          sovrappeso o di obesità

     W. Dickey et al., Am J Gastroenterol 2006
Elevato contenuto lipidico nei
          dietoterapeutici “gluten-free”

•   Sostituti del pane (fette biscottate, crackers, grissini)
        4 contenuto in grassi da 1.5% a 20%
        4 contenuto calorico da 353 a 466 kcal per 100 g
        4 pochissimi riportano il contenuto di saturi
        4 la maggior parte dei preparati contiene “oli e/o
            margarine vegetali”

• Dolci, biscotti e merendine
     4 contenuto in grassi da 5 a 30%
     4 contenuto calorico da 300 a 550 kcal per 100 g
     4 la totalità dei preparati contiene “oli o margarine
         vegetali (oli di palma, cocco e colza)”
Body Mass Index (BMI) (kg/m2) in 240 (F/M 3:1) celiaci
    consecutivi alla diagnosi e dopo 1 anno di dieta aglutinata
      Centro di Riferimento per la Diagnosi Policlinico S.Orsola-Malpighi,
                            Bologna Resp. U. Volta
    90
    80                                                             diagnosi
    70                                                             GFD 1 anno

    60
    50                                      15% in sovrappeso
%   40                                         o obesità dopo
    30
                                              dieta aglutinata
    20
    10
     0
         sottopeso        normale        sovrappeso         obesità
           BMI               BMI               BMI             BMI
           30.0
Sintomi funzionali dell’apparato gastroenterico
secondari al consumo di dietoterapeutici

„   In una percentuale di celiaci con apporto di cereali basato
    sull’uso prevalente di dietoterapeutici si ha lo sviluppo di
    sintomi funzionali gastroenterici, quali nausea, vomito,
    alterazioni dell’alvo e meteorismo, non presenti prima
    della diagnosi o risolti nella fase iniziale della dieta
„   Tali sintomi sono attribuibili alla presenza di conservanti
    ed addensanti nei dietoterapeutici.
„   Questi pazienti traggono grande beneficio dalla
    sostituzione dei dietoterapeutici con cereali naturalmente
    privi di glutine, in particolare mais, riso, grano saraceno,
    tef (riduzione sintomi dal 61% al 17%)
 Hopman E, Scand J Gastroenterol 2008
Possibile associazione di celiachia ed
allergia al grano

„   Esiste la possibilità che il celiaco soffra di una
    concomitante allergia al grano
„   In questi casi anche la piccola quantità di glutine (fino a
    20 p.p.m.) contenuta nei dietoterapeutici è in grado di
    scatenare manifestazioni allergiche che possono
    raggiungere anche fenomeni di notevole gravità
„   La soluzione obbligata è l’uso di cereali naturalmente
    privi di glutine

Volta U, Medicina Clinica 2009
Vantaggi dell’uso di cereali
          alternativi nella dieta del celiaco

       Riso
                               1. Miglior apporto di vitamine,
       Mais                       sali minerali e fibra

                               2. Prevenzione della sindrome
       Grano                      metabolica
       Saraceno
       Tef                     3. By-pass dell’eventuale allergia
                                  al grano associata a celiachia
       Miglio
       Soia
Lee AR, J Hum Nutr Diet 2009
Il mais nella dieta del celiaco

„   Cereale, appartenente alla famiglia delle graminacee,
    ricco in residui di leucina ed alanina, privo delle
    sequenze delle prolamine del grano tossiche per la
    mucosa intestinale dei celiaci
„   E’ utilizzato sia come alimento come tale (chicchi
    sgranati, corn-flakes, pop corn) che come ingrediente
„   La farina di mais è utilizzata nelle preparazione di
    polenta, alcuni tipi di pane, pasta e dolci
„   L’amido di mais (maizena) è utilizzato anche per la
    preparazione di dietoterapeutici per celiaci e, come
    eccipiente, nella preparazione dei farmaci
Consumo di mais nella popolazione
 generale e nella celiachia (valore medio
          in g per persona/die)

                              Cons. di mais     Periodo di
                              per persona in   osservazione
                                   g/die
Non celiaci Canada                 3.0            1992

Non celiaci Europa                 7.2            1994

Non celiaci Olanda                 2.6         1970-1972

Celiachia Olanda                 162.0            1992
De Nijs M, J Food Prot 1998
Composizione chimica e valore energetico
       della farina di mais vs farina di frumento

 Farina di mais                   Farina di frumento
  (Zea mays)                      (Triticum aestivum)

                    carboidrati                         carboidrati

                    proteine                            proteine

                    lipidi                              lipidi

Parte edibile (%)        100        Parte edibile (%)             100
H2O (g)                  12.5       H2O (g)                       14.2
Proteine (g)              8.7       Proteine (g)                  11.5
Lipidi (g)                2.7       Lipidi (g)                     1.0
Carboidrati              80.8       Carboidrati                   76.2
Kcal.                   362.0       Kcal.                        341,0
Confronto fra vari cereali commestibili per i
     celiaci: Val. energetico per 100g di parte edibile
                         Mais   Riso   Grano saraceno
  Proteine(g)            8.7    7.3          12.4
  Lipidi(g)              2.7    0.5          3.3
  Carboidrati(g)         80.8   87.0         62.5
  Amido(g)               72.1   79.1          0
  Fibra(g)               3.1    1.0          6.0
  Vitamina A(μg)         67.0    0            0
  Kcalorie               362    360          314
Tabelle Alimenti INRAN
Solo vantaggi per il celiaco
dal consumo del mais?
Pericolo Fumonisine:
Le fumonisine sono micotossine ad azione
cancerogena sull’animale e con evidenza di
aumentata incidenza di ca. dell’esofago
nell’uomo dopo esposizione ad elevate dosi
di fumonisina B1 (FB1).
L’UE ha elevato i limiti consentiti per
fumonisine per il mais a consumo diretto a
1000μg/kg e per i prodotti finiti contenenti
mais a 800μg/kg.
In this study the overall median value of fumonisins
was below the EU legal limit for foods for human
consumption (800 μg/kg), but in some samples
fumonisins reached very strong contamination levels
(3300 μg/kg)

Considering the limitations of the diet of patients with
coeliac disease and the potential high intake of maize
in this population, fumonisin contamination could
represent a serious problem for the health of coeliacs.

Detailed studies are needed to evaluate the
indicaction of a lower legal limit for coeliac population.
Indagine AIC per contenuto percentuale di mais
nei dietoterapeutici    e per monitoraggio
micotossine

 Azienda     Prodotti        % di mais       Limiti max       Tipologia e
             contenenti mais prodotti finiti micotossine      freq. controlli
 Azienda 1   pasta              30%             400 pbb       Tutti i lotti

 Azienda 2   Non utilizzo di    -               -             -
             mais
 Azienda 3   Pasta, biscotti,   20-30%          400 pbb       Mat. prima
             snack,                                           ogni 2 mesi
 Azienda 4   pasta              50% farina      400-800 pbb Tutti i lotti
                                pregelatiniz.
 Azienda 5   Pasta, biscotti,   15-30%          49-326 pbb    Tutti i lotti
             snack
Progetto di ricerca AIC in
collaborazione con Istituto
    Superiore di Sanità

 Valutazione dell’esposizione da
 micotossine in soggetti affetti da
            celiachia

      Responsabili del progetto:
     Carlo Brera, Marina Miraglia
     Istituto Superiore di Sanità
     Reparto OGM e Micotossine
Take home message
„   Il mais è sicuramente un cereale di primo piano per
    l’alimentazione del celiaco
„   Consente un valido apporto calorico ed, unitamente
    ad altri cereali naturalmente privi di glutine, permette
    al celiaco di prevenire gli effetti collaterali da
    dietoterapeutici ingeriti in eccesso (sindrome
    metabolica, deficit di fibra e vitamine, ipersensibilità
    anche a basse dosi di glutine)
„   E’ peraltro indispensabile una valutazione del rischio
    da esposizione da micotossine nei celiaci, in
    particolare alla luce del recente rialzo dei limiti
    consentiti per le micotossine nei prodotti finiti a base
    di mais, di sempre più frequente consumo da parte
    della popolazione di celiaci.
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