Numeri, dati, i centri di riferimento: la diagnosi dell'adulto nella provincia di Matera - Carmela Bagnato

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Numeri, dati, i centri di riferimento: la diagnosi dell'adulto nella provincia di Matera - Carmela Bagnato
Numeri, dati, i centri di
riferimento: la diagnosi dell’adulto
      nella provincia di Matera

          Carmela Bagnato
                 U.O.S.D Nutrizione Clinica e Dietetica
               Ospedale Madonna delle Grazie, Matera
Numeri, dati, i centri di riferimento: la diagnosi dell'adulto nella provincia di Matera - Carmela Bagnato
•   La celiachia o malattia celiaca (MC) è una patologia di tipo autoimmune, primariamente
    localizzata nell'intestino tenue ma di natura sistemica scatenata dall'ingestione di glutine nei
    soggetti geneticamente predisposti

•   La celiachia è una patologia permanente colpisce circa 1% della popolazione generale su scala
    nazionale e mondiale

•   È piu frequente nel genere femminile (1,5 - 2 volte rispetto ai maschi)

                                          1%
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60.340.328
  popolazione italiana                                       0,25%

il numero teorico di celiaci dovrebbe
essere intorno ai   600.000

                                    Rapporto M:F = 1:2

       dati Relazione annuale al Parlamento sulla celiachia - Anno 2017
Numeri, dati, i centri di riferimento: la diagnosi dell'adulto nella provincia di Matera - Carmela Bagnato
206.561 CELIACI DIAGNOSTICATI

70% celiachia «nascosta»

   circa il 70 % dei casi sfugge tuttora alla diagnosi
         (parte sommersa dell'iceberg celiaco)
constatazione che potrebbe suggerire, per il futuro,
l’ opportunità di uno screening sierologico di massa

    dati Relazione annuale al Parlamento sulla celiachia - Anno 2017
Numeri, dati, i centri di riferimento: la diagnosi dell'adulto nella provincia di Matera - Carmela Bagnato
Analizzando l’andamento delle diagnosi risulta che negli ultimi sei anni sono state
registrate 57.899 nuove diagnosi (Δ = diagnosi 2017 – diagnosi 2012), con una
media di circa 10.000 nuove diagnosi all’anno
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Dai dati 2017 emerge in maniera sempre più evidente che quasi i 2/3 della popolazione celiaca è di sesso femminile
(donne 145.759 e uomini 60.802) con una proporzione media di 1M:2F.
Numeri, dati, i centri di riferimento: la diagnosi dell'adulto nella provincia di Matera - Carmela Bagnato
Nel 2017 il numero delle nuove diagnosi è stato
di 8.134, circa la metà delle diagnosi
registrate l’anno precedente. Le regioni in cui si
sono registrate maggiori diagnosi sono il
Lazio con + 1.738, seguito da Marche con + 1.068
e Campania con + 953
Numeri, dati, i centri di riferimento: la diagnosi dell'adulto nella provincia di Matera - Carmela Bagnato
PROTOCOLLO PER LA DIAGNOSI E IL FOLLOW-UP DELLA
                       CELIACHIA
                 AGGIORNAMENTO 2015

ITER DIAGNOSICO

  FOLLOW UP
Numeri, dati, i centri di riferimento: la diagnosi dell'adulto nella provincia di Matera - Carmela Bagnato
Totale Pazienti ASM 473

• 190 femmine 54,9 %
• 156 maschi 45,08 %
• età media 39 anni
• 195 hanno meno di 40 anni
•1 paziente 90 anni

Prevalenza celiachia ASM 0,23 %
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PROTOCOLLO PER LA DIAGNOSI E IL FOLLOW-UP DELLA
                                        CELIACHIA

                                               ASPETTI CLINICI
La presentazione della celiachia e' estremamente variabile, tanto che questa condizione e' stata definita «un
camaleonte clinico».
 Si distinguono le seguenti forme:
                     a) classica (o tipica)
                     b) non classica (o atipica)
                     c) Silente
                     d) potenziale
PROTOCOLLO PER LA DIAGNOSI E IL FOLLOW-UP DELLA
                                        CELIACHIA

                                                  Sierologia
   •La celiachia e' caratterizzata dalla presenza di anticorpi specifici, diretti contro un auto-antigene,
   ovvero la transglutaminasi di tipo 2 (anti-TG2), e contro la gliadina deaminata (DGP).

   •Gli anticorpi antiendomisio (EMA) sono rivolti contro la transglutaminasi extracellulare.

   • Eccezion fatta per gli anti-DGP, gli anticorpi utili per la diagnosi appartengono alla classe IgA,
   ma in individui affetti da deficit di IgA e' utile ricercare lo stesso tipo di anticorpi di classe IgG.

    - La positivita' degli anti-TG2 e/o degli EMA e' associata ad un'alta probabilita' di celiachia.
      - La positivita' isolata degli anti-TG2, in particolare se caratterizzata da bassi valori, puo'
    essere associata anche ad altre condizioni, quali malattie autoimmuni o epatiche, psoriasi.
        - Gli EMA, presentano una specificita' maggiore poiché associati solo alla celiachia.

  Gli anti-DGP hanno una performance inferiore rispetto agli anti-TG2 e agli EMA, presentano bassa
sensibilita' e specificita', e non vanno presi in considerazione nella diagnostica della celiachia ma hanno
un ruolo nei soggetti con deficit di IgA e nei bambini di eta' inferiore ai 2 anni con forte sospetto clinico e
                                 negativita' degli anticorpi anti-transglutaminasi.
PROTOCOLLO PER LA DIAGNOSI E IL FOLLOW-UP DELLA
                                    CELIACHIA

                                           Sierologia

Gli anticorpi tipici della celiachia vanno testati quando il soggetto è a dieta libera,
contenente glutine, e la prima volta vanno associati a una determinazione delle Ig totali,
per escludere un deficit di IgA, condizione morbosa che puo' causare falsi negativi e
che tra l'altro e' in associazione con la celiachia.

       Nei soggetti asintomatici a rischio, con positivita' per l'HLA , gli anti-
        TG2 vanno determinati una volta ogni 2-3 anni o in caso di comparsa di
                      sintomatologia suggestiva di celiachia.
PROTOCOLLO PER LA DIAGNOSI E IL FOLLOW-UP DELLA
                                     CELIACHIA

                                   STRATEGIE DIAGNOSTICHE

Predisposizione gentetica Importanza diagnostica del HLA :

valore predittivo negativo
 - la negativita' per entrambi gli aplotipi ( DQ2-DQ8)rende improbabile la diagnosi di
malattia celiaca; .

- La negativita' del HLA rende inutile lo screening con metodiche sierologiche.

La tipizzazione HLA andrebbe eseguita
- ai pazienti con diagnosi incerta di celiachia, come in caso di negativita' per la
    sierologia e clinica altamente predittiva di celiachia ;

- nell'approccio al paziente a dieta senza glutine con pregressa diagnosi dubbia.
PROTOCOLLO PER LA DIAGNOSI E IL FOLLOW-UP DELLA
                                    CELIACHIA
                              AGGIORNAMENTO 2015

                                       Biopsia e istologia

•La biopsia va eseguita mediante esofagogastroduodenoscopia.

•Per quanto riguarda le sedi del campionamento, andrebbero prelevati almeno 4 frammenti
dalla seconda/terza porzione del duodeno e almeno uno dal bulbo.

                                   Una seconda biopsia
                                        va considerata
          in pazienti che pur essendo a dieta senza glutine rimangono sintomatici
                                         non e' necessaria
         nei celiaci a dieta senza glutine che presentano risoluzione della sintomatologia e
                               negativizzazione della sierologia.
U.O.S. Nutrizione clinica e dietetica -Centro
                     Aziendale Celiachia - Presidio Ospedaliero Matera

                          Day Service Celiachia

 Accoglienza

   DATI ANAGRFACI, PESO, ALTEZZA , PRESSIONE ARTERIOSA

Prelievi Venosi e invio campioni al Laboratorio analisi

                                            ECOTIROIDE
                                            ECOADDOME
 Gestione appuntamenti                     DENSITOMETRIA
                                            EVENTUALI ALTRI ESAMI E CONSULENZE
                                            IN RELAZIONE ALLE ESIGENZE CLINICHE
                                            VISITA MEDICA

Raccolta referti e certificati
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                                         CELIACHIA
                                         FOLLOW UP: tempi ed indagini
•Primo controllo controllo entro 6-12 mesi dalla diagnosi , successivamente, ogni 1-2 anni (salvo
complicanze)
• verificare la compliance alla terapia dietetica senza glutine,
• diagnosticare la comparsa di malattie auto-immuni e/o alterazioni metaboliche
• diagnosticare precocemente l'eventuale comparsa di complicanze.
•Ad ogni controllo, il soggetto celiaco dovrebbe essere sottoposto a:
                          • visita medica
                          • valutazione dietetica
                          • controllo dell'emocromo e dosaggio anticorpi serici
                            anti-transglutaminasi di classe IgA (o IgG se vi e' deficit delle IgA).
•Sideremia e ferritinemia) e la folatemia eseguiti al primo controllo e, se alterati, ripetuti ai successivi fino
alla normalizzazione.
• Inoltre, il dosaggio di sideremia, ferritinemia e folatemia va eseguito in caso i valori di emoglobinemia
e/o volume globulare medio risultino alterati.

 La valutazione dell'autoimmunita' per tireopatia, presente in circa il 5% dei celiaci, va effettuato come
segue:
dosaggio TSH e anticorpi anti TPO alla diagnosi:
        1) entrambi nella norma → TSH ogni 3 anni
        2) entrambi alterati → 3 tireopatia autoimmune (percorso seguente ben codificato per tale patologia in
        esenzione)
        3) uno dei due alterato → endocrinologo per valutare tireopatia autoimmune
Nell'adulto, la densitometria ossea di routine una volta almeno, dopo 18 mesi di dieta senza glutine e
ripetuta periodicamente su indicazione del curante, solo se patologica o vi siano indicazioni cliniche.
 Altri esami strumentali e specialistici vanno effettuati se la valutazione clinica lo suggerisce.
U.O.S. Nutrizione clinica e dietetica -Centro
                                  Aziendale Celiachia - Presidio Ospedaliero Matera

FOLLOW UP

 Calcolo del BMI mediante rapporto (kg/m2)

 Compliance alla terapia dietetica priva di glutine

 Esami ematochimici per valutare gli indici metabolico nutrizionali : profilo lipidico

 Bioimpendenzometria elettrica (BIA) per l’ analisi della composizione corporea
quando necessaria

 Valutazione clinica, strumentale e di laboratorio per eventuale insorgenza di
complicanze e/o Patologie associate
PROTOCOLLO PER LA DIAGNOSI E IL FOLLOW-UP DELLA
                                 CELIACHIA
                           LE COMPLICANZE DELLA MALATTIA CELIACA

Fattori predisponenti allo sviluppo di complicanze sono rappresentati da una
diagnosi tardiva e/o da una insufficiente compliance alla dieta aglutinata.

      Le principali complicanze si manifestano in
           circa il 5 % dei pz con MC sono:

                •    la celiachia refrattaria
                •    il linfoma T-cellulare
                •    l'atrofia della milza.

                                               Complicanze metaboliche :
                                               • dislipidemia
Altre patologie : totale pazienti 346

Malattie associate             Prev    Patologie infiammatorie   3
                               alen    intestinali
                               za %                              2
                                       Dabete gestazionale
Tiroidite cronica              21
                                       Stomatite aftosa          2
autoimmune
Anemia                         13      Artriti                   2
Iposideremia                   13      Ipertransaminasemia       2
Ridotta tolleranza al          20      Psoriasi                  1
lattosio
                                       Diabete tipo I            1
Disturbi neurologici           11
                                       Dermatite erpetiforme     1
Infertilità e poliabortività   7
linfoma                        0,008   Osteoporosi               1
Miastenia gravis               5       Manifestazioni apparato
                                       uro-nefrologico           5
Epatite autoimmune             3
Totale Pazienti: 346

 • pazienti sottopeso 10,2 %
 • pazienti normopeso 72,2 %
 • pazienti sovrappeso 13,8 %
 • pazienti obesità 3,6 %

circa il 18   % dei pazienti celiaci correla con sovrappeso/obesità.
dieta GF e rischio cardiovascolare

       La dieta aglutinata può influenzare il profilo
                          lipidico
                 del soggetto con celiachia
Colesterolo LDL – 312 pz
       • colesterolo LDL normale < 110 mg/dl
       • borderline 110-129 mg/dl
       • elevato > 130 mg/dl.

 la percentuale dei soggetti con livelli borderline di colesterolo LDL aumenta
durante la dieta priva di glutine (dal 14 % al 23% ) a 2 anni dalla diagnosi
Errori alimentari della popolazione celiaca centro Aziendale riferimento celiachia ASM
                  sovrapponibili alla popolazione non celiaca

        • Scarso consumo di alimenti con fibra
                  (frutta, verdura, cereali alternativi)

        • Elevato consumo di grassi saturi
                (carni, formaggi, insaccati)

        • Elevato consumo di zuccheri semplici
                 (bevande, dolciumi,prodotti confezionati, snacks)

                                      =
La dieta senza glutine
    Educazione alimentare
E quindi attenzione a:
pasta di ogni tipo, pasta ripiena, pane comune e speciale, pangrattato,
grissini, crackers, pizza, crusca, malto d’orzo, birra, dolci…
Il glutine può trovarsi in molti alimenti:

• come ingrediente (ad esempio nel pane, nella pasta, nei biscotti…)
• come additivo (per esempio in insaccati, maionese, salse pronte)

                    Il glutine ha un ruolo primario

       Nella produzione
                                        Nell’industria
      di sfarinati di varia
                                      alimentare che lo
           natura ma
                                         utilizza quale
        soprattutto nel
                                     additivo proteico in
      pane, pasta e pizza
                                         vari alimenti
                                         confezionati
Cereali naturalmente privi di glutine
           e loro derivati
•riso
•mais
•grano saraceno
•tapioca
•miglio
•quinoa

•amaranto
fonte alternativa di carboidrati:

possono inoltre rappresentare una valida
  alternativa :
• patate
• legumi
• farina di ceci
• farina di castagne
Il giusto equilibrio

Dietoterapeutici        Alimenti natualmente
                            privi di glutine
Evoluzione dell’ approccio nutrizionale

    …  Ieri

  LA QUALITÀ principale che si
 esigeva da un alimento per la
         celiachia era la             SICUREZZA ALIMENTARE
garanzia dell’assenza di GLUTINE

                                   …Oggi
Dieta sana ed equilibrata

Equilibrio – Moderazione - Varietà
 patologia rara

 limitata essenzialmente all’Europa

 con esordio quasi esclusivamente in età pediatrica

 manifestazioni classiche della sindrome da malassorbimento
intestinale
 patologia frequente

 universalmente diffusa

 non solo bambini

 con una presentazione clinica multiforme
                                             ?
Medico competente

Ieri

         Pediatra e Gastroenterologo

                         Oggi

             PEDIATRA - GASTROENTEROLOGO -
                     DIETOLOGO…….

 ……ENDOCRINOLOGO ,GINECOLOGO,DERMATOLOGO
 NEUROLOGO,EMATOLOGO …………etc
Grazie dell’attenzione!!!
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