Il MESSAGGIO della Santa Casa di Loreto - APRILE 2019 - Santuario Loreto
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MENSILE - N.4 2019 - ANNO 139°- POSTE ITALIANE spa - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art.1, comma 1, CN/AN APRILE 2019 della Santa Casa di Loreto il MESSAGGIO
MENSILE - N.4 2019 - ANNO 139°- POSTE ITALIANE spa - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art.1, comma 1, CN/AN il MESSAGGIO APRILE 2019 della Santa Casa di Loreto SOMMARIO 115 IL GRAZIE DELL'ARCIVESCOVO FABIO PER LA VISITA DI PAPA FRANCESCO Mons. Fabio Dal Cin SPIRITUALITÀ 117 Lettere a "Il Messaggio" 118 La forza della Risurrezione Sor Francesca Entisciò In copertina: “Christus vivit”, Papa Francesco a Loreto firma 120 IL DIO CHE INVITA ALLA FESTA DI NOZZE Valentino Salvoldi l’esortazione post sinodale dedicata ai giovani. OGNI SANTITÀ PASSA PER LORETO 123 Suor Maria Addolorata Luciani P. Marcello Montanari “il MESSAGGIO della Santa Casa” Mensile del Santuario di Loreto - anno 139o Delegazione Pontificia 124 TESTIMONIANZA MARIA PAOLA E MARINO SU NOSTRA FIGLIA AURORA. Congregazione Universale della Santa Casa P.zza della Madonna 1- 60025 Loreto (AN) Registrazione Tribunale di Ancona 128 INTERVISTA ALL'AMBASCIATORE DI ISRAELE PRESSO SANTA SEDE, OREN DAVID n.7 del 12/08/1948 Vito Punzi Iscritto nel ROC con il numero 2120 Direttore Responsabile 129 SPECIALE: PAPA FRANCESCO A LORETO FOTOGRAFIA E SPIRITUALITÀ 145 Vito Punzi I riti della Settimana Santa negli scatti di tre fotografi Direttore Editoriale Padre Giuseppe Santarelli ARTE INCISORIA Consiglio di Redazione 146 Le quattro pareti del rivestimento marmoreo riprodotte in una stampa di Antonio Jaffei Padre Franco Carollo SEGNALAZIONI LIBRARIE 148 Don Bernardino Giordano Lucia Bugianesi Il secondo volume sulla Via Lauretana di Giacomo Alimenti Segreteria - Archivio fotografico 149 Pubblicato il Diario di Carla Zichetti degli anni 1963-1986 Roberto Stefanelli TESTIMONIANZE DI CRISTIANITÀ Imprimi Potest 150 Il digiuno che io voglio Lucilla † Mons. Fabio Dal Cin - Delegato Pontificio Loreto, 1 Aprile 2019 LORETO NEL MONDO Questo periodico è associato all’USPI 152 Scoperto nel molise un antico affresco lauretano (Unione Stampa Periodica Italiana) La collaborazione alla rivista è gratuita 153 Un’edicola lauretana nella città di Fano Dono al Santuario di una statua della Beata Vergine VITA DEL SANTUARIO Impaginazione Grafica Letizia Di Nicola 154 Convegno Internazionale su Lorenzo Lotto Giornata della Vita Consacrata Stampa Industria grafica Tecnostampa - Loreto 155 Esercizi Spirituali per Vescovi e Presbiteri Pellegrinaggio del Cardinale Kurt Koch tel 071 9747511 - fax 071 7500092 www.piginigroup.com 156 NOTIZIE FLASH “il MESSAGGIO” esce anche in inglese: “The Shrine of the Holy House”
MONS. FABIO DAL CIN - ARCIVESCOVO DI LORETO Il grazie dell'Arcivescovo Fabio per la visita di Papa Francesco sta giornata. Abbiamo lavorato insieme, abbiamo avuto tante riunioni preparatorie, abbiamo rincor- so il tempo e fatto, direi, l’impossibile. Ringrazio tutti e tutte di vero cuore, conoscendo e constatan- do la fatica, il dono gratuito e instancabile di tanti, che si è trasformato in gioia. Ringrazio il Comitato che è stato istituito per la circostanza. Un comitato operativo presieduto dal Delegato Episcopale per la Visita Don Bernardino Giordano. Ringrazio le Istituzioni che si sono adoperate affin- ché tutto andasse per il meglio: la Regione, la Pre- fettura e la Questura di Ancona, le Forze Armate e di sicurezza. Ringrazio poi con viva cordialità i volontari del- A ll’indomani dalla visita di Papa Francesco, la Santa Casa, dell’Agesci e del Masci, la comunità in questo sacro rito desidero esprimere la Foulard Bianchi delle Marche, l’Unitalsi, la Co- mia più sincera gratitudine a Dio, al San- munità Cenacolo, i giovani della GMG di Panama to Padre e a tutti coloro che sono venuti a Loreto o che hanno vissuto in comunione con noi questo grande e significativo evento. È stato un grande Dono di Dio, grazie al quale ci siamo sentiti confermati nella fede. Per questo rin- graziamo prima di tutto il Signore, che ci ha be- nedetti, permettendo la realizzazione serena della visita del Santo Padre qui a Loreto. Ringrazio il Santo Padre Papa Francesco, che si è fatto pellegrino, esprimendo la propria devozio- ne e amore verso la Vergine Madre, celebrando in Santa Casa. Sono grato per la sua cordialità e semplicità. Si è fatto prossimo a tutti: giovani, famiglie, ammalati, fratelli in difficoltà…per manifestare l’amore e la vicinanza di Dio verso tutti. Per tutti noi è stata un’ occasione di viva comunio- ne e amicizia, di incontro e di scambio, di confron- to e di relazione con tutti. Un momento ricco di ecclesialità e di fraterna comunione. Perciò ringrazio quanti hanno reso possibile que- Foto di Pino Curtale IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - Aprile 2019 115
MONS. FABIO DAL CIN - ARCIVESCOVO DI LORETO sempre più ascolto alla Parola, a curare il discernimento e a esse- re coraggiosi e fedeli nelle scelte che ne conseguono. Rinnovati dall’ardore della fede e della comunione vissuta tra noi e con il successore di Pietro, au- guro a tutti e a ciascuno che la grazia vissuta in questa giornata sia luce per un rinnovato “Sì”, “per accogliere il Vangelo nella propria vita alla scuola di Maria”. Ieri il Santo Padre ha voluto la- sciarmi la prima copia dell’Esor- tazione Apostolica, con la sua Foto di Pino Curtale firma autografa. Data l’eccezio- delle diocesi delle Marche, la Pa- dicare ai giovani, per la loro nalità del gesto di Papa France- storale Giovanile di Pesaro, con partecipazione nelle diverse sco, ho pensato di esporre l’E- don Enrico Giorgini, la Pastora- modalità: come volontari, come sortazione al Museo Pontificio le Giovanile di Macerata, con la animatori, come partecipanti. Il Santa Casa, dove tutti potranno Parrocchia di Porto Recanati e loro entusiasmo e il loro slancio vederla. don Luca Beccacece, i semina- ci aiutano a sperare e soprattut- Fratelli e sorelle, ci accompagni- risti di Ancona, l’Associazione to ad accogliere l’impegno che è no le parole del Santo Padre, po- Laboratorio della speranza di scaturito da quanto abbiamo ap- ste quasi alla fine di questo do- Ascoli, e i giovani accompagnati pena vissuto. L’esortazione apo- cumento, è la sua preghiera per da don Paolo Sabatini. stolica, “Cristo vive”, a loro dedi- ciascuno di noi: «Possa [Maria] Un grazie sentito va anche a tutti cata e firmata proprio nella Santa rinnovare la tua giovinezza con i volontari: a quelli della Prote- Casa, oltre che i giovani sprona la forza della sua preghiera e ac- zione Civile, ai medici, agli infer- anche noi tutti, giovani da molti compagnarti sempre con la sua mieri, alle parrocchie e a tutti i anni ormai, ad impegnarci nella presenza di Madre». religiosi/e di Loreto, come anche bellezza della vita battesimale, Omelia pronunciata durante la ai cantori e ai musicisti, alle varie che ci ha resi partecipi della Vita messa celebrata in Basilica il 26 Associazioni e Movimenti e a chi stessa di Dio. Ci invita a prestare marzo 2019. si è occupato degli ammalati. Un grazie sentito lo rivolgo al La Delegazione Pontificia ringrazia quanti hanno contribuito fat- personale della Delegazione Pon- tivamente alla riuscita della visita di Papa Francesco a Loreto: tificia di Loreto, all’Amministra- zione Comunale, ai giornalisti e * Lauretana srl a tutti gli operatori dei media, ai * Il Massello snc di Malatini Andrea e Kety tecnici che si sono occupati degli * Banca di Filottrano allestimenti e degli impianti, agli * Associazione "Un'avventura per sè" albergatori e ai commercianti di * Sgalla srl Loreto, agli allievi e al personale * Damiano Pirani docente e non docente dell’Isti- * Fileni Simar Srl tuto Alberghiero “Einstein-Neb- * ALAT - Associazione Lauretana Alberghi e Turismo bia” di Loreto, alle aziende, agli * Banco Marchigiano Civitanova enti e alle tante singole persone * Edilmusone che hanno dato il loro contribu- * Falegnameria SEM Snc to di preghiera, tempo, lavoro e * Associazione Commercianti del Centro Storico denaro. * Pieralisi F.lli Spa Un grazie speciale lo voglio de- 116 IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - Aprile 2019
SPIRITUALITÀ Lettere a “Il Messaggio” Sono pervenute a questa rivista due lettere, una di carattere culturale, firmata dal noto studioso della Santa Casa Nanni Monelli, che illustra un disegno, detto “Sole delle Alpi”, da lui interpretato come simbolo dei cristiani siriani dei primi secoli, e una di carattere spirituale, dovuta a una giovane suora coreana inferma. Le pubblichiamo qui di seguito per il loro interesse. cordare che tale segno è molto, ma molto comune in Siria all’esterno delle case e sulle pareti esterne delle chiese. Molti di questi segni sono in prossi- mità delle luci delle porte per i locali a piano ter- ra della pubblica via. Il materiale di tali superfici è la pietra locale. I luoghi a cui si riferisce sono, per esempio, nella zona sopra ad Aleppo (Siria), nel retroterra della cristianissima Antiochia e preci- samente a Dar Qita. Baqirba, Qirkbizze e Sinkhar, visibili nei ruderi. Quanto sopra non per una precisazione culturale, ma soprattutto per rimarcare che l’affresco della re- liquia lauretana potrebbe avere avuto origine da un uomo crociato o non, interessato alla salvaguardia della stessa e per uno specifico riferimento a Na- zareth, molto prossima spazialmente e quindi alla “Sole delle Alpi”. storia della traslazione della Camera della Madon- Interpretazione di un antico simbolo na dalla Terra Santa nelle Marche. Nel numero 1 del gennaio 2019 de “Il Messaggio Nanni Monelli della Santa Casa”, a pagina 27, viene resa nota l’im- magine della Madonna di Loreto come affresco Preghiera di una suora inferma esistente in una casa privata di Ameno, in provin- Sono Veronica Byun Hyun Ja, giovane coreana, cia di Novara, raffigurazione documentata da foto carmelitana scalza di clausura a Roma, colpita set- e seguita da un interessante commento. te anni fa da un tumore all’intestino con metastasi, Questo breve appunto vuole segnalare un’inter- per cui ho subito tre interventi e 32 cicli di chemio- pretazione di quella parte dell’articolo che illustra terapia. Sono serena, ma spesso la tortura è tanta e un disegno letto come “Sole delle Alpi”, che però difficile da sopportare. induce a pensare ad un aspetto simbolico più pre- Mio buon Signore, sia fatta la tua volontà! Ma tu gnante. Se questa interpretazione è vera, la realtà è permettimi, per la preghiera di tanti, di glorificare che non sembra importante ed esaustiva, ma che la tua potenza per la testimonianza che darò nel il soggetto della rappresentazione è da collegarsi mio Paese lontano. Santa Madre di Dio e Madre alla Santa Casa che fu traslata dal vicino Oriente mia onorata a Loreto e a Naju, dove sei apparsa nel nelle Marche. Il disegno di cui si parla è un cerchio 1985, ascolta la mia preghiera e quelle di tanti fra- contenente archi di circonferenza come riportato telli e sorelle per il bene dei quali io pregherò nella nell’articolo, che può essere considerato anche un carità cristianamente scambiata. Ave Maria, tu sei simbolo usato dai cristiani siriani nei primi secoli benedetta tra tutte le donne. dell’era cristiana, il II o il III secolo. È doveroso ri- Suor Veronica Byun Hyun Ja IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - Aprile 2019 117
SPIRITUALITÀ SOR FRANCESCA ENTISCIÒ - FFB La forza della Risurrezione «Ciò di cui abbiamo bisogno è una risurrezione che in noi è più forte di quella spirituale, ma ci vuole abbia la stessa forza rivelativa di quella data ai di- poi uno scatto di fede che ci consenta di mollare scepoli al terzo giorno, una risurrezione che possa gli ormeggi e permettere a Dio di attraversare la correggere tutti i nostri errati concetti di paura della nostra vita facendosi compagno di viaggio, spesso sofferenza e della croce e diventi un punto di parten- non togliendoci le croci, ma affrontandole con noi. za per la nostra fede e una forza dalla quale trarre la Il punto di partenza allora, è proprio quello di sce- capacità non solo di capire il potere che ha la croce gliere di avere un Dio compagno di viaggio, uno al di perdonare i nostri peccati, ma anche di sopportare quale interessa la mia storia, la mia sofferenza, che le stesse sofferenze della croce ripieni di gioia. Non tiene conto delle mie paure, che non mi giudica sarà più un’agonia, ma una comunione nella gloria, quando gemo sotto il peso di tanta fatica, dell’in- come ha scoperto san Paolo: «Se partecipiamo alle giustizia di un lavoro che manca, di una vita non sue sofferenze parteciperemo anche alla sua gloria accolta, di un matrimonio fallito, di una malattia (Rm 8,17)» (Matta El Meskin, Comunione nell’a- senza via d’uscita. more, ed. Qiqajon, 1999, pag. 215). Far passare la luce della sua risurrezione è non fer- Parlare della risurrezione ci mette sempre in crisi. marsi al presente doloroso, ma camminare con la Come fosse un evento lontano che riguarda qual- fiducia che è provvisoria la croce che sono chia- cun altro, un mistero da credere ma che in realtà mato a portare e soprattutto la buona notizia è che non ha nessuna attinenza con la nostra vita reale, Qualcuno la condivide con me dal di dentro. Ci concreta. Eppure è il nucleo centrale, il fuoco da sono di sicuro delle persone, una o più, che abbia- cui prende luce tutta la nostra fede se è davvero mo incontrato che, seppure in mezzo a tante sof- tale, poiché senza la risurrezione di Gesù, nessun ferenze, erano gioiose, ma di una gioia sopranna- dolore, nessuna croce ha senso. Si ferma tutto lì, turale, profonda, che guarda oltre. Anzi che dà a non c’è riscatto, non c’è futuro, non c’è niente. E tutto ciò che umanamente scarteremmo un valore aspettare niente è morire. immenso. Grande è il potere della risurrezione, Il modo migliore per far entrare la luce della ri- già in questa vita e non solo nella speranza dopo surrezione nella nostra vita è quello di guardare ai la morte. risorti che ci vivono accanto, cioè a tutti coloro che 2. Comunione nella gloria riescono, non in virtù di qualità umane, personali Avere delle paure è normale, guardare le conse- particolarmente spiccate, a far passare la luce nelle guenze che il dolore ha nella nostra vita è umano, ferite e così a rendere il dolore una fonte di gioia ma nella vita spirituale c’è un di più, che si chiama pura. Questa è un’operazione che compie solo Dio comunione nella gloria. Far entrare la luce della ri- in noi, ma a noi sta il compito di lasciarlo fare. surrezione nella nostra sofferenza è permettere a Dio di farci passare la luce già in questa vita e ci 1. Il punto di partenza rende partecipi della vita di Cristo che, in quan- La risurrezione inizia a dare frutti di luce e di gioia to uomo, ha voluto condividere questa condizione nella nostra vita quando riusciamo a guardare in di caducità con noi, trasformandola dal di dentro. faccia le nostre paure e a dargli un nome. Ad esem- Anzi, di più, entrare nella comunione con queste pio dirci sinceramente che abbiamo paura della sofferenze è partecipare della sua gloria. Per questo morte, della sofferenza, dell’abbandono. Paura di nella vita dei santi c’è sempre un riferimento al do- non farcela a sopportare una croce troppo pensan- lore inteso come partecipazione ad un amore più te. Questo è lo sguardo orizzontale, di per sé è giu- grande. Ad esempio San Francesco diceva ai suoi sto essere realisti e ammettere che la parte umana frati: “tanto è il bene che mi aspetto, che ogni pena 118 IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - Aprile 2019
SPIRITUALITÀ SOR FRANCESCA ENTISCIÒ - FFB mi è diletto”, solo dalla bocca di qualcuno che ha imparato a soffrire offrendo possono uscire tali parole. La forza della risurrezione sta proprio in questa comunione di gloria che passa però attraverso il dolore. Il frutto da cui si riconosce che riusciamo a far passare questa luce in noi nonostante la fatica, che non manca, è la gioia. Una gioia pulita, frutto buono di un cuore purificato, che dall’umano sguardo orizzon- tale è passato allo sguardo spirituale che è verticale. La gioia più grande per il cristiano, allora, è proprio quella di essere associato a Cristo non solo nella sofferenza, ma nella comunione della gloria immortale. « La risurrezione ha fatto sedere Cristo nei cieli come Re dei re e Signore dei signori, e padrone di tutte le età, e ha fatto della morte di Cristo non solo una propiziazione per la remissione dei peccati e la riconciliazione del mondo con Dio, ma anche un rinnovamento della creazione dell’uomo e un cambiamento radicale nella stessa natura dell’umanità da una vita secondo la carne a una vita nello Spirito, per preparare il corruttibile ad essere reso incorruttibile e il mortale ad essere reso immortale» (Matta El Meskin, ibid. pag. 219). Ludovico Seitz, Gesù risorto appare alla Madre, Basilica di Loreto, Cappella Tedesca (1892-1902).
VALENTINO SALVOLDI Il Dio che invita alla festa di nozze Per salvare la gioia degli sposi Le feste si devono celebrare a porte aperte: nessuno deve sentirsi escluso dalla gioia degli sposi di gri- dare al mondo il loro amore. Chi passa nel luogo in cui si celebra un matrimo- nio nei molti villaggi africani, è spesso invitato a fermarsi anche solo un momento, a provare un boccone del cibo disponibile, bere un sorso del vino di palma e – se vuole – lasciare un’ offerta agli sposi affinché la festa continui serena, aperta a nuovi viandanti. Questo è quanto avveniva anche ai tempi di Gesù, allorché le celebrazioni del matri- monio si protraevano per una settimana, tra canti, danze e… tanti discorsi, a volte simili alle odierne omelie! Il Vangelo di Giovanni (2,1-11) attribuisce mol- ta importanza alla presenza di Gesù alle nozze di Cana, dove, come tutti i commensali, avrà pranza- to, cantato e danzato. Così ha espresso la sua fede nell’amore umano, soprattutto nell’amore di cop- pia. A “guastare” la festa a suo Figlio è stata la Madon- na: controvoglia, Cristo ha operato il primo mira- Libro delle Ore del Duca di Berry (1380-1412), Nozze di Cana, colo. Il suo rivelarsi come Messia è stato la causa Parigi, Biblioteca Nazionale di Francia. di un anticipo della sua morte. E poiché Gesù era uomo, anche Lui ha avuto paura della sofferenza e Il primo miracolo del Maestro non è avvenuto per della morte. Ha cambiato l’acqua in vino a causa guarire una persona ammalata, ma per dimostrare dell’insistenza di sua Madre, alla quale, però, non che il nostro è il Dio della festa e della danza: ha ha risparmiato parole dure: «Donna, che vuoi da operato un prodigio perché la gioia di una cop- me?». Non l’ha chiamata “Mamma”, ma “gunai” o, pia non venisse meno. La sua presenza alle nozze in maniera più dura, secondo alcuni manoscritti, ha santificato l’amore coniugale. Ben sapeva Gesù “gunaika”: donna. quanto fosse fragile l’istituto del matrimonio. Ieri 120 IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - Aprile 2019
VALENTINO SALVOLDI come oggi. Vincolo prezioso perché fragile dall'interno e dall'esterno del rapporto coniugale, Fragile è la speranza degli sposi. Questi avvertono Dio protegge la coppia che crede nell’Amore. Dà la il bisogno di credere nell’amore, di vivere nel tota- grazia di essere fedeli, la gioia di vivere l’indisso- le, reciproco dono di sé, ma sperimentano pure che lubilità del matrimonio e la certezza di sapere che la loro speranza è una virtù fragile come un fiore nessuna potenza terrena, nessuna tentazione, nes- che, o si coltiva costantemente, o non si possiede suna debolezza potranno sciogliere ciò che Gesù quando se ne avrebbe più bisogno. Virtù da ravvi- ha unito. Lui che ha anticipato la sua morte perché vare tutti i giorni della vita matrimoniale, nella co- non venisse a mancare il vino a due sposi novelli. scienza che il vincolo coniugale è prezioso proprio perché fragile. Questa precaria situazione fa comprendere agli sposi che la loro fede nel vincolo matrimoniale è una virtù tipicamente cristiana. In un mondo che rapidamente cambia e che prospetta solo il suc- cesso legato a prosperità, popolarità e potere, la coppia fonda la sua speranza sulla povertà, sul na- scondimento, sulla debolezza. Vive di attesa. Con- ta sui tempi lunghi. Valorizza tutto ciò che capita, convinta che «Tutto è grazia». Scommette sull’av- venire. Vive il mistero dell’Incarnazione che valo- rizza al massimo sia la nascita che la morte, la vita presente e quella futura, la crescita nell’amore e la fecondità dell’umana esistenza. Alfa e Omega. Inizio e fine. E ponte tra queste due realtà è quell’amore che dà un senso al nascere, una bellezza al vivere e un’aspettativa anche riguardo al morire. Cristo, garante dell’amore umano Il sacramento del matrimonio, come qualsiasi evento importante di questa nostra vita, è un invito ad accogliere l’inedito, è credere oggi a quello che si compirà e si capirà domani, è decidersi a diven- tare uomini, assumendosi responsabilità che non possono fare paura a chi crede che la speranza non è qualche cosa, ma Qualcuno: Cristo. Egli non solo non è geloso del nostro amore, ma ne è il garante. Chi celebra il matrimonio con questi sentimenti, con tanta fede, con indomita speranza, con inef- fabile amore, può affrontare le eventuali crisi che saranno come opportunità per aggrapparsi sem- pre più al Signore e cambiare continuamente vita. “Chi celebra il matrimonio con tanta fede, con indomita Cambiare l’acqua in vino. Cambiare in meglio, fa- speranza e con ineffabile amore, può affrontare le eventuali cendo degli errori del passato uno stimolo a cor- crisi che saranno come opportunità per aggrapparsi sempre più al Signore e cambiare continuamente vita”. reggersi e a migliorare la propria arte d’amare. Foto Lorenzo Pagliai Cambiare ogni giorno, per essere sempre nuovi, originali e inediti. Ciò è possibile proprio per la grazia tipica del sacramento del matrimonio. Di fronte ad ogni pericolo, ad ogni minaccia IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - Aprile 2019 121
Gli appuntamenti Programma per la Settimana Santa “La Chiesa celebra ogni anno i grandi misteri dell’umana redenzione dalla Messa vespertina del Giovedì nella Cena del Signore, fino ai Vespri della domenica di Risurrezione. Questo spa- zio di tempo è ben chiamato il “triduo del crocifisso, del sepolto e del risorto” ed anche Triduo pasquale, perché con la sua celebrazione è reso presente e si compie il mistero della Pasqua, cioè il passaggio del Signore da questo mondo al Padre. Con la celebrazione di questo mistero la Chiesa, attraverso i segni liturgici e sacramentali, si associa in intima comunione con Cristo suo Sposo.” (Lettera della Congregazione per il Culto Divino,16 gennaio 1988, n. 38) • 14 aprile - Domenica delle Palme ore 11:00 Benedizione delle palme in piazza Garibaldi e processione ore 11:30 Santa Messa solenne • 18 aprile - Giovedì Santo ore 7:30 Liturgia delle Ore ore 10:30 Messa del Crisma Sacro Triduo Pasquale della passione, morte e Resurrezione del Signore ore 18.30 Messa nella Cena del Signore • 19 Aprile - Venerdì Santo (La Santa Casa rimane chiusa tutta la giornata) ore 7:30 Liturgia delle Ore ore 17:00 Liturgia della Passione • 20 aprile - Sabato Santo ore 7:30 Liturgia delle Ore ore 9:00 - 14:30 Venerazione della statua della Madonna nella Santa Casa Pasqua di Resurrezione • 20/21 aprile ore 22:00 Santa Veglia Pasquale ore 11:30 Santa Messa solenne Maggio con Maria Ogni sera in basilica, dal lunedì al sabato, alle ore 21.00 ci sarà la recita del rosario e il canto delle litanie lauretane. Una preghiera semplice ma tanto cara al popolo cristiano per ono- rare la Vergine Madre e per pregare per le necessità della Chiesa e del mondo intero. Alla Madre del Signore affideremo ancora una volta il ministero di Papa Francesco che ha voluto farsi pellegrino a Loreto nella solennità dell’annunciazione del Signore il 25 marzo scorso. • 26 maggio - ore 10:00 Santa Messa - Giornata delle coppie in attesa di un figlio. 122 IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - Aprile 2019
OGNI SANTITA’ PASSA PER LORETO P. MARCELLO MONTANARI Suor Maria la serenità di spirito, la devozione alla Madonna e all’Eucaristia. Era sempre intenta alla preghiera, al Addolorata lavoro, alla penitenza e al sacrificio. Su questa giovane suora, ancora protesa generosa- mente verso il futuro, si abbatté però una tuber- Luciani colosi polmonare che mutò drasticamente tutti i programmi e il suo stile di vita. Suor Addolorata non si smarrì e capì che la sofferenza era la strada maestra da percorrere per giun- Il 7 novembre 2018 Papa France- gere a quella perfezione di vita sco ha autorizzato la promulgazio- che si era proposta: la sua veste di ne del Decreto sulle virtù eroiche Passionista sarebbe stata segnata di Suor Maria Addolorata Luciani, dalla partecipazione alla passione religiosa Passionista, dichiarando- di Gesù per il bene e la salvezza di la così Venerabile. tante anime. Maria Luciani, al Battesimo Maria Fu per lei un grande dolore e una Pasqualina, era nata il 2 maggio forte umiliazione dover lasciare 1920 a Montegranaro, in provincia il Monastero e ricoverarsi prima di Ascoli Piceno. Dopo aver rice- nell’ospedale di Macerata e di Ri- vuto la Prima Comunione, si tra- patransone, poi nel sanatorio di sferì con la famiglia a Morrovalle, Groppino (BG), e infine nel sana- in provincia di Macerata, dove co- torio di Teramo. Ma le sofferenze nobbe i religiosi Passionisti. e le umiliazioni avevano finito per Avvertì la vocazione religiosa a “...Habellezzaparlato della clausura... della della clausura!”. trasformarla; quelli che a Teramo tredici anni, ma pensò di dover poterono avvicinarla furono una- restare accanto a sua madre. La sua bellezza aveva nimi nel dire: “Suor Addolorata è una santa!”. attirato l’attenzione dei suoi coetanei ma lei decise Ha potuto vivere solo brevemente come claustra- di appartenere solo a Dio. A 25 anni quando poté le ma il suo messaggio oltrepassa le mura del mo- realizzare il sogno di consacrarsi totalmente a Dio. nastero e vale per tutti e per sempre. Lo possiamo Il primo impatto con la vita claustrale fu meravi- leggere in una delle sue lettere, dove scrisse: “Sono glioso. Scriveva a casa: “In questo monastero ho tanto contenta di tutto ciò che Gesù mi manda, trovato ogni bene… il Paradiso in terra!”. però mi regala continuamente spine e croci: non Entrata nel monastero delle Suore Passioniste di chiedo altro a Gesù che la forza per compiere fino Ripatransone(AP), si distinse nell’impegno costan- all’ultimo istante della vita la sua adorabile Vo- te a vivere con fedeltà e amore gli impegni della lontà”. Profondamente innamorata di Gesù e della vita religiosa, vivendo nell’umiltà e nel nascondi- Vergine Maria, ha visitato con fede e devozione la mento. Il notevole progresso nel cammino della Santa Casa di Loreto, secondo la radicata tradizio- santità si è reso evidente negli ultimi anni della sua ne marchigiana. vita, provata profondamente dalla malattia che la Morì il 23 luglio 1954 nel sanatorio di Teramo. Le costrinse a trasferirsi in varie case di cura. sue ultime parole furono: “Gesù mio, ti amo con Vestì l’abito religioso il 22 agosto 1946 ed emise tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutte le for- la professione dei voti religiosi l’anno successivo, ze. Ti offro tutta me stessa, fino alle intime fibre cambiando il nome di Maria Pasqualina in quello del cuore!”. Nel 1962 le spoglie di suor Addolo- di Maria Addolorata del Sacro Costato. rata sono state esumate e trasportate nel piccolo “Farà come S. Gabriele dell’Addolorata”, scrisse cimitero annesso al monastero di Ripatransone e una consorella. E sembrò che suor Addolorata si successivamente nella chiesa del Monastero delle fosse proposta il santo Passionista come modello, Passioniste. per imitarne il fervore, la generosità, la prontezza, IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - Aprile 2019 123
SPIRITUALITÀ Testimonianza Maria Paola e Marino su nostra figlia Aurora In occasione della Giornata internazionale della donna, celebrata a Loreto il 10 marzo nella sala Pa- olo VI e guidata da Maria Teresa Schiavoni, Consi- gliere del C.I.F. provinciale, alla presenza dell’Arci- vescovo Fabio Dal Cin, di Paolo Niccoletti Sindaco di Loreto, di Moreno Pieroni, Assessore Regionale e di un folto pubblico, è stata consegnata la “Mi- mosa d’oro” non ha una singola donna ma ad una famiglia, in sintonia con il progetto di spirituali- tà familiare “Casa di Maria, casa di ogni famiglia” promosso dalla Delegazione Pontificia di Loreto. La “Mimosa d’oro” è stata consegnata ai coniugi Maria Paola Vecchione e a suo marito Marino. Ma- ria Paola ha pronunciato la seguente testimonianza sensazione che il mio bambino sarebbe diventato sulla loro bambina Aurora, battezzata appena nata Santo… e morta subito dopo. Pubblichiamo la toccante te- Nei primi mesi, come era già successo in prece- stimonianza ad edificazione dei lettori. denza, ho avuto qualche problema e sono rimasta a letto per varie settimane, ma questa volta il cuore Ringrazio di cuore per il dono di questo ricono- del mio bambino ha continuato a battere e, quasi scimento. Vorrei dedicarlo a tutte le mamme che incredula, sono arrivata alla fine del quarto mese, il apprezzano il valore e la bellezza della vita fin dal tempo della prima ecografia morfologica. suo concepimento. Il mio ginecologo il Dott. Alessandro Cecchi era all’estero così ci siamo recati da un altro dottore, Mi chiamo Maria Paola, sono una mamma di 39 curiosi di sapere il sesso di nostro figlio. La per- anni, sono sposata da quasi due anni con mio ma- plessità però fu grande quando ci è stato riferito rito Marino. che c’era un problema agli arti e che dovevamo fare In questa testimonianza vi racconterò l’incredibile subito un’ecografia di secondo livello a Loreto, nel storia d’amore che abbiamo vissuto grazie a nostra centro di diagnosi prenatale. Certi che si trattasse figlia Aurora, nata il 14 gennaio di quest’anno. di un errore dovuto alle vecchie strumentazioni di Aurora è stata concepita nel mese di maggio a questo dottore, ho contattatto subito il mio gineco- Medjugorje, io e mio marito avevamo chiesto alla logo per prendere un appuntamento. Madonna di donarci la pace e di farci accettare la Ricordo che la notte prima dell’ecografia non perdita dei nostri due figli, avvenuta nei primi mesi riuscivo a dormire e nella mia mente pensavo in di gravidanza. continuazione al Vangelo dell’Annunciazione di Tornati a casa però la nostra gioia fu grande perché Luca, scandendo a memoria parola per parola, ero di nuovo incinta e nel mio cuore ho ringrazia- soffermandomi sul Sì di Maria alla profezia dell’an- to Maria per avermi fatto questo dono immenso, gelo e sulla frase: “Nulla è impossibile a Dio”. chiedendole la sua materna protezione su questa I piani del Signore infatti erano ben diversi da ciò nuova gravidanza e promettendole che sarei tor- che immaginavamo, come era successo a Maria, nata da Lei con mio figlio fra le braccia. Avevo la anche noi avremmo dovuto accettare qualcosa di 124 IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - Aprile 2019
SPIRITUALITÀ umanamente incomprensibile. avrebbero fatto questi genitori se avessero scoperto Due giorni dopo sono stata ricevuta dal Dott. Cec- qualche malformazione? Se i loro figli non avesse- chi il quale, appena ha posizionato lo strumento ro corrisposto al senso di perfezione che ci impone ecografico sulla mia pancia, ci ha comunicato che il mondo… nostra figlia aveva gli arti corti ma, dopo pochi Con i risultati genetici arrivò la “sentenza” della istanti, si è accorto che la diagnosi era ben più gra- mia bambina: il gene mutato era stato identificato, ve di una disabilità: le ossa del costato non cresce- si trattava di una malattia rarissima, chiamata di- vano e ciò rivelava una malattia incompatibile con splasia tanatofora, non correlata ai precedenti la vita, con una prognosi infausta, la nostra bam- aborti che avevo avuto e della quale né io né mio bina sarebbe morta soffocata alla nascita perché i marito eravamo portatori sani. Mi disse la Dotto- polmoni non si sarebbero potuti espandere. ressa che attualmente non c’erano altri casi al mon- In quel momento io e mio marito ci siamo guardati do dimostrati geneticamente che avessero portato avanti la gravidanza e che la prognosi mortale era certa. Quando è arrivata questa risposta sono andata con un’amica a ritirarla perché mio marito era fuori regione per lavoro. Il nostro ginecologo era stato molto chiaro riguardo alla diagnosi ma la risposta genetica confermava definitivamente quanto ci era stato detto. La mia reazione è stata forte, ho pianto e chiesto più volte se in qualche modo potessi esse- re stata responsabile di quanto accaduto. I primi periodi sono stati i più difficili, mio mari- to non era convinto della mia decisione riguardo all’aborto perché aveva timore dell'ignoto che ci si prospettava mentre conosceva bene il grado di con grande sgomento, paralizzati da una simile no- dolore che avevamo già sperimentato con la perdi- tizia che non riuscivamo nemmeno a capire bene, ta dei nostri due figli. Ricordo che una mattina mi dopo pochi istanti ho cominciato a rendermi con- rimproverò di aver scelto di portare avanti questa to e nella disperazione ho chiesto ripetutamente gravidanza senza consultarlo e se ne andò al lavo- conferma della prognosi di mia figlia. Non potevo ro molto triste. Io gli scrissi un messaggio: “Amore credere che una disgrazia simile stesse capitando mio, mi dispiace che non condividiamo gli stessi proprio a me, dopo tutto quello che avevo passato intenti ma devi sapere che non abbiamo scelta, con le precedenti gravidanze! l’interruzione della gravidanza non è una soluzio- Sono stata sottoposta ad una visita genetica e ad ne possibile e sono sicura che Dio ci aiuterà perché un’amniocentesi d’urgenza per identificare il tipo questa vita è un Suo dono”. di malattia e verificare se io o mio marito ne erava- Marino ha meditato nel suo cuore queste parole e mo portatori sani. mi ha rispettato, pur non capendo in profondità, La dottoressa genetista mi ha riferito che la situa- mi è stato vicino con tutto l’amore, cercando di far- zione era molto grave e che in questi casi si poteva mi forza, spesso nascondendo le lacrime...io sono interrompere la gravidanza con un aborto terapeu- stata sempre sostenuta dalla fede, ma lui ha matu- tico. Io le ho risposto che qualunque fosse stata la rato questa decisione di apertura alla vita trovando diagnosi non avrei abortito, umanamente non sa- un senso profondo e umano a ciò che stava acca- pevo come avrei fatto ad andare avanti, ma nel mio dendo. cuore sentivo chiaramente che non potevo inter- Entrambi eravamo consapevoli di accompagnare rompere volontariamente la vita di mia figlia. la nostra bambina fin dove avremmo potuto per- La mattina dell’amniocentesi ricordo che guardavo ché lei in pancia stava benissimo, “eliminare” quel- perplessa le mamme e i papà in attesa di effettuare lo che per la maggior parte delle persone costituiva questo esame, io sapevo già la diagnosi e bramavo un problema sarebbe stato solo un atto egoistico per la vita della mia bambina, chiedendomi cosa che apparentemente ci avrebbe fatto soffrire di IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - Aprile 2019 125
SPIRITUALITÀ meno ma che in realtà non sarebbe stato così. La strada non era facile ma il Signore ci è stato sempre vicino, attraverso il supporto di tante persone: primo fra tutti il nostro ginecologo, il Dott. Alessandro Cecchi e la sua fantastica équipe, che per noi sono stati come un faro in mezzo alla tempesta, un porto sicuro dove riparar- ci con i nostri mille dubbi e insicurezze. Senza il loro co- stante appoggio non credo che avremmo avuto la gioia lizzino i suoi disegni, nella consapevolezza che la di abbracciare Aurora. sua salvezza e il suo aiuto giungano a noi, a volte Abbiamo conosciuto anche delle famiglie ecce- in modo diverso dalle nostre aspettative, certi che zionali che ci hanno aperto le porte di casa come l’unica misura autentica della vita è l’amore con cui fratelli e con le loro testimonianze ci hanno fatto Dio ama ogni vita umana, anche quella portatrice capire che poteva esserci la luce alla fine del tunnel. di disabilità. La vita vulnerabile ci indica la via di Il gruppo del Rinnovamento nello Spirito e tante uscita, la via per salvarci da un’esistenza ripiegata altre persone venute a conoscenza di questa storia su sé stessa e scoprire la gioia dell’amore”. inoltre ci hanno supportati con la preghiera e con Poi è avvenuto molto più di quello che potevamo la loro vicinanza. Ricordo con tanta commozione immaginarci: il miracolo della sua nascita. Quando anche la telefonata di sua Eccellenza l’Arcivescovo Marino ha visto per la prima volta sua figlia mi ha Fabio Dal Cin, ricevuta la sera del parto. subito detto che era bellissima e si è sciolto del tut- Ma la forza più grande l’ho sperimentata grazie alla to, manifestando in modo pieno i sentimenti di un presenza di mia figlia nel grembo, quando sentivo padre, innamorato della sua bambina, inondato di che si muoveva e che mi dava tanti calcetti, come gioia e di emozione e trafitto dal dolore nel doverla per dimostrarmi che c’era e che io ero la sua mam- lasciare così presto. Io ero completamente persa… ma. Appena Aurora è venuta alla luce ha emanato un Aurora è stata sempre in posizione podalica, con gemito e poi ha aperto i suoi occhi azzurri fissando la testa sotto al mio cuore, strette in un grande ab- la sua mamma: un attimo di eternità, un soffio di braccio fino alla sua nascita, io la accarezzavo e le vita che ci ha ripagato di tutte le sofferenze prova- parlavo, provando una grande tenerezza e cercan- te. In quel momento ho potuto sperimentare cosa do di vivere in pienezza ogni momento che mi era significa l’amore vero, incondizionato, infinito: l’a- concesso di stare con lei. Aurora, in cambio, mi more di una madre verso sua figlia. Poi i medici donava tanta pace e sicurezza: avevo il privilegio di l’hanno battezzata e questo per noi genitori è stato accompagnare questo angelo, che avrebbe sfiorato un dono immenso, sapere che veniva accolta tra le la terra in Paradiso. braccia di Gesù pura, piena di Spirito Santo. Stac- Verso gli ultimi mesi di gravidanza ho scritto una cato il cordone ombelicale non ha più potuto respi- lettera a Papa Francesco e la Sua risposta è arriva- rare ma il suo cuoricino ha continuato a battere per ta poco prima del parto, dandomi conforto e spe- più di un’ ora. In questo tempo l’ho tenuta sempre ranza. Il Santo Padre dice di essere paternamente fra le mie braccia, scaldandola con il mio corpo e commosso da quanto appreso, mi ha ringraziato coprendola con la copertina regalata dalla nonna per aver accolto nel grembo Aurora e fa giungere dove era stata ricamata la scritta: “Aurora ti voglio a noi genitori la Sua spirituale presenza. Ci invita bene”. La mia bambina è rimasta attaccata alla vita inoltre a non cadere nello sconforto affermando più che ha potuto, non voleva lasciarci. Quando è che “fidarsi di Dio significa accettare che si rea- arrivato il momento della separazione il mio cuo- 126 IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - Aprile 2019
SPIRITUALITÀ re si è spezzato, Aurora è stata vestita con l’abitino della nascita con il suo nome, emanava purezza e rosa che le avevo preparato e avvolta con tanta cura faceva percepire un contatto con il cielo. È stata in un telo di plastica bianco; Marino l’ha presa in celebrata la liturgia degli angeli, le campane suo- braccio accompagnandola all’obitorio dove è stata navano a festa, il gruppo del Rinnovamento nello lasciata sola; il suo corpicino al quale sarebbe do- Spirito ha animato la Messa con i canti, io e Marino vuto spettare una calda culla ora stava su un tavolo alla fine abbiamo salutato Aurora con una testimo- freddo, lontano dalla mamma e dal papà. Quando nianza e tutti i presenti si sono commossi e ci sono mio marito è tornato però ha detto una frase bellis- venuti a ringraziare invece di farci le condoglianze. sima: “Non piangere, Maria Paola, perché Aurora Quando abbiamo accompagnato Aurora al cimite- è qui con noi, il suo corpo è un involucro”. Infatti ro e la sua bara è stata coperta di terra io e mio il mio amore era già in Paradiso, fra le braccia del marito abbiamo percepito chiaramente un senso di vero Padre e della Mamma Celeste, insieme ai suoi resurrezione. fratellini Maurizio e Margherita. Le ultime parole di questa esperienza tanto mera- Un genitore vuole il meglio per i suoi figli e sicu- vigliosa quanto dolorosa sono dedicate a te cara ramente Aurora stava già in quel luogo a cui tutti Aurora, amore della mamma e del papà, figlia tan- siamo destinati, quindi eravamo felici per lei pur to attesa e desiderata, che in poco tempo hai fatto nel dolore immenso di non poterla abbracciare, di così tanto, hai smosso le coscienze e sciolto molti non poter più sentire tutti i calci nel pancione, di cuori, abbiamo avuto il dono di poterti vedere e non poter più pregare insieme mentre era con noi abbracciare per pochi istanti, attimi di eternità, che e la presentavo tutte le volte a Gesù, chiedendogli rimarranno impressi per sempre dentro di noi. la forza di accettare la Sua Volontà o il miracolo Ti ho nutrito con il mio cordone ombelicale ora della guarigione. Di miracoli però ce ne sono stati sarai te a nutrirci con il cordone spirituale che ne- perché la sera dopo il parto sentivamo una pace anche la morte può spezzare. Ci rivedremo in Pa- particolare e un’unione profonda con mio marito radiso! che non avevamo mai provato prima. Al funerale Grazie Signore di averci donato questa figlia e di la chiesa era piena e si respirava un’atmosfera cele- averci fatto sperimentare il Tuo Amore attraverso stiale: la piccola bara bianca, circondata da un giar- di lei. dino di fiori, sulla quale era appeso il fiocco rosa IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - Aprile 2019 127
VITO PUNZI Intervista a Oren David Ambasciatore di Israele presso la Santa Sede Nella giornata di martedì 19 febbraio 2019 l’Arci- vescovo di Loreto, Mons. Fabio Dal Cin, ha rice- vuto la visita dell’Ambasciatore d’Israele presso la Santa Sede, Oren David. Di seguito all’incontro, cordiale e foriero di idee e progetti utili a rafforzare il legame tra la Santa Casa nazaretana di Maria e la Terra Santa, l’ Ambasciatore ha visitato il Museo Pontificio e la Basilica lauretana. Con l’ occasione gli abbiamo posto alcune domande. Loreto e Nazareth sono legate da secoli in virtù delle pietre che, secondo tradizione, erano parte della casa di Maria, la madre di Cristo. I rappor- ti tra le due città sono stati fino ad oggi flebili, limitati a qualche visita-pellegrinaggio da parte italiana. Ritiene che possa esserci spazio per uno Certamente. Questa è un’altra bella idea espressa sviluppo di questi rapporti? In quale direzione? dall’Arcivescovo. Questo luogo rappresenta vera- Sì, questa idea è stata espressa anche dall’Arcive- mente un posto particolare di scambio d’idee dove scovo con cui ho avuto l’onore di un fruttifero ed questo può e deve avvenire. Abbiamo parlato di interessante incontro. Credo che le due città abbia- Loreto come realtà che, con il suo patrimonio sto- no molto in comune e che quindi ci debba esse- rico e spirituale, unisce comuni virtù e valori, ebrei re più attenzione nella promozione di quello che e cristiani che uniscono l’ebraismo ed il cristiane- hanno in comune, anche come storia di entrambe. simo. Invito i cittadini di Loreto a venire in Israele, la mia terra, la terra dove si trova Nazareth, per poter spe- In un suo recente libro, lo storico dell’architet- rimentare in prima persona le bellezze, le similitu- tura C.L. Frommel ipotizza che il progetto edi- dini, le particolarità della Terra Santa e così vedere ficatorio originario per il Santuario di Loreto, con i propri occhi e sentire con le proprie orecchie poi modificato fino alla configurazione attuale, il linguaggio vivente della Bibbia in questa terra e si ispirasse alla Cupola della Roccia di Gerusa- sentire la spiritualità che le due città esprimono. lemme. Che cosa ne pensa? Se avvalorata, si trat- terebbe di un’ipotesi che rafforzerebbe ancor più Il Santuario di Loreto ha tra le sue specificità la il legame tra Loreto e la Terra Santa, non crede? presenza, accumulatasi nei secoli, di un ingente Anche questo può essere un esempio di come ci patrimonio d’arte: non crede che questo patri- siano punti di similitudine tra le due religioni, la monio potrebbe essere anche utile strumento, profonda unione del patrimonio artistico-stori- attraverso scambi, mostre, di dialogo tra ebrei e co che unisce Gerusalemme a Roma, a Loreto, al cristiani? mondo cristiano. 128 IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - Aprile 2019
PAPA FRANCESCO A LORETO Foto di Pino Curtale Carissimi, sono lieto di annunciarvi che Papa Francesco sarà tra noi lunedì 25 marzo 2019, Solennità dell’Annun- ciazione. Verrà come pellegrino alla Santa Casa, tra le cui pareti la giovane Maria di Nazareth ha detto il suo Sì al disegno di Dio. Verrà a confermare nella fede, nella speranza e nella carità i loretani e i pellegrini; nella fedeltà alla missio- ne ecclesiale i sacerdoti e le famiglie; nella testimonianza del Regno di Dio i fratelli e le sorelle consacrate. Porterà consolazione agli ammalati. Incoraggerà i giovani nel loro entusiasmo e li affiderà a Maria, perché li prenda per mano e li guidi alla gioia di un Eccomi! pieno e generoso. Al Santo Padre esprimiamo commossa gratitudine per questa visita, che per tutti noi è un evento di gra- zia, un onore per questa Città e per la nostra terra marchigiana. Disponiamoci sin d’ora all’incontro con Papa Francesco intensificando la nostra preghiera e la prepara- zione spirituale. Sono certo che il Successore di Pietro sarà tra noi messaggero di speranza e porterà una ventata di aria nuova per risvegliare il senso di responsabilità ed impegno ecclesiale e civile. Vi benedico. † Fabio Dal Cin Loreto 23 febbraio 2019 IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - Aprile 2019 129
PAPA FRANCESCO A LORETO Il programma della visita Lunedì, 25 marzo 2019 8:00 Decollo in elicottero dall'eliporto vaticano 9:00 Atterraggio presso il Centro giovanile “Giovanni Paolo II” in Località Montorso. Il Santo Padre è accolto da: • S.E. Mons. Fabio Dal Cin, Arcivescovo Prelato di Loreto; • Dott. Luca Ceriscioli, Presidente della Regione Marche; • Dott. Antonio D’Acunto, Prefetto di Ancona; • Dott. Paolo Niccoletti, Sindaco di Loreto. Trasferimento in auto al Santuario di Loreto. 9:30 Al Santuario, il Santo Padre è accolto: • Padre Franco Carollo, Rettore della Pontificia Basilica della Santa Casa di Loreto; • Don Andrea Principini, Vicario Generale della Delegazione Pontificia per il Santuario della Santa Casa di Loreto; • Padre Vincenzo Mattia, Vicario Generale della Prelatura della Santa Casa di Loreto; • Dott. Claudio Quattrini, Segretario Generale della Delegazione Pontificia per il Santuario della Santa Casa di Loreto. 9:45 Il Santo Padre celebra l’Eucaristia nella Santa Casa. Al termine della Messa il Papa firma la Esortazione post-sinodale ai Giovani. Terminata la celebrazione eucaristica, in sagrestia il Santo Padre saluta la Comunità dei Frati Cap- puccini. In Santuario il Papa saluta gli ammalati presenti e esce sul sagrato del Santuario, per incontrare i fedeli. Saluto di S.E. Mons. Fabio Dal Cin, Arcivescovo Prelato di Loreto. Angelus 12:30 Pranzo con i Vescovi. 14:30 Il Santo Padre lascia il Santuario. 14:45 All’eliporto di Montorso il Santo Padre si congeda dalle Personalità che Lo hanno accolto all’arrivo. 15:45 Atterraggio nell’eliporto del Vaticano. Il comitato organizzatore nominato da Mons. Dal Cin per la visita del Santo Padre In data 25 febbraio 2019 l'Arcivescovo Delegato Pontificio di Loreto, Mons. Dal Cin, ha costituito un apposito comitato organizzatore per la visita del Santo Padre a Loreto, costituito da: don Bernardino Giordano, delegato episcopale ad omnia negotiorum, i coadiutori don Andrea Principini e P. Franco Carollo, e i membri P. Vincenzo Mattia, Dott. Claudio Quattrini, Dott. Vito Punzi, Signora Edi Rossini, Rag. Massimiliano Zandri. 130 IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - Aprile 2019
PAPA FRANCESCO A LORETO LETTERA A TUTTI I FEDELI DELLA PRELATURA E DEL SANTUARIO LAURETANO PER LA VISITA DEL SANTO PADRE FRANCESCO Fratelli e Sorelle, l’annuncio che Papa Francesco verrà a Loreto è stato accolto con grande gioia ed entusiasmo. Il Santo Padre vuole compiere qui un atto unico nel suo genere: firmerà in Santa Casa la Lettera post Sinodale sui giovani, indirizzata a tutto il mondo. La portata di questo gesto è immensa, non solo dal punto di vista storico, ma anche spirituale ed educativo. Tra quelle pareti sono cresciuti la giovane Maria di Nazareth e il giovane Gesù: questo gesto dice quanto al Papa e alla Chiesa stiano a cuore le giovani generazioni, tanto che ancora una volta li affiderà solennemente alla Madre di Dio. E in Santa Casa, dove ha vissuto la Santa Famiglia, celebrerà l’Eucaristia evidenziando la profonda connessione tra la piccola chiesa domestica e la grande famiglia dei figli di Dio, che è la Chiesa universale, di cui il Papa è principio e fondamento visibile di unità (LG 18), la pietra di sostegno e il punto di convergenza di tutta la Chiesa. Il 25 marzo prossimo, nella Sua persona tutta la Chiesa entrerà in Santa Casa per dire Sì a Dio che è venuto ad abitare in mezzo a noi e per attingere la grazia di ripartire con rinnovato entusiasmo nella testimonianza cristiana. In un tempo segnato dall’incertezza, dalla precarietà, dall’insicurezza, il Santo Padre che si fa pellegrino alla Santa Casa indica a tutti, giovani, famiglie, ammalati e sofferenti, uomini e donne alla ricerca 1 IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - Aprile 2019 131
PAPA FRANCESCO A LORETO di una speranza, che è possibile accogliere il senso vero della propria vita aprendoci al dono di Dio, come ha fatto la Vergine Maria. Ancora una volta, nella semplicità e umiltà della Santa Casa si riverbererà la bellezza della Chiesa, che desidera portare a tutti, senza ambiguità, la sola vera ricchezza di ogni uomo, l’unica che resiste a tutte le mode passeggere e non invecchia mai: Gesù Cristo, il Grande Vivente, il Cristo eternamente giovane. In questa fede Papa Francesco viene a confermarci tutti. Sarebbe assai riduttivo sentirci onorati della sua visita solo perché il Papa è un personaggio famoso e un riferimento mediatico mondiale che attirerà l’attenzione sulla nostra Città e su tutta la terra marchigiana. Il valore della sua visita è molto di più! Egli è Vicario di Cristo, il Successore di Pietro: la roccia su cui Cristo ha assicurato la coesione della Chiesa. La Sua missione è quella di tenerci uniti a Cristo e di guidarci verso il Padre, di tenere unita la rete ecclesiale perché solo insieme possiamo essere con Cristo, che è il Signore di tutti. La sua voce esprime dunque la fede autentica vissuta dal popolo di Dio, che da lui è interpretata con la speciale assistenza dello Spirto Santo. La persona del Papa, i suoi gesti, le sue parole e la sua preghiera e benedizione assumono dunque una portata eccezionale, perché ci collegano direttamente a Dio; ci connettono in maniera unica a tutta la Chiesa terrestre e celeste, come diceva S. Ambrogio: Dove c’è Pietro, lì c’è la Chiesa. L’evento che ci attende è un grande dono di Dio! Mi affido a tutte le istituzioni ecclesiali e civili, di ogni ordine e grado, perché questa straordinaria occasione sia preparata sin nei minimi particolari. La visita sarà tanto più fruttuosa quanto meglio ci prepareremo spiritualmente. Ritengo pertanto doveroso rivolgere a tutti l’invito a disporre i nostri cuori ad un autentico rinnovamento personale e comunitario, promuovendo concreti atteggiamenti di comunione e di fraternità, uniti e concordi nella preghiera per essere come Cristo ci vuole: un cuore solo e un’anima sola. 2 132 IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - Aprile 2019
PAPA FRANCESCO A LORETO Per favorire il rinnovamento personale, mi permetto di presentare a tutti voi, fratelli e sorelle nella fede, come pure ai pellegrini e ai visitatori del Santuario, alcuni suggerimenti condivisi con i Sacerdoti, i Parroci e i Religiosi della Prelatura: - In ogni Eucaristia, dopo la preghiera post communio, prima della benedizione, si reciti la preghiera per il Santo Padre. - Invito inoltre a portare la preghiera per il Papa agli ammalati e agli infermi perché la loro invocazione, impreziosita dalla sofferenza, sia di conforto e sostegno al Santo Padre, per il bene della Chiesa e per l’umanità. - Invito tutti, giovani e adulti, a partecipare ogni martedì in Santuario ai Quaresimali: Fa’ venire Pietro e sarai salvato tu e tutta la tua famiglia (At 11,12-13). - In ogni Parrocchia si favorisca l’accompagnamento personale e l’ascolto delle confessioni, si promuovano momenti di catechesi sul ministero del Papa nella Chiesa, secondo la guida del Catechismo della Chiesa Cattolica. - Nella Penitenzieria del Santuario ci sarà ogni giorno un sacerdote disponibile anche durante la pausa pranzo, per il sacramento della riconciliazione. - Ogni sabato sera in Santuario siamo invitati a partecipare alla preghiera del santo Rosario con la fiaccolata per pregare per i giovani, le famiglie, i malati e secondo le intenzioni di Papa Francesco. - Domenica 17 marzo in tutte le celebrazioni, nelle parrocchie e negli istituti religiosi, le offerte raccolte saranno per la carità di Papa Francesco: sarà il nostro regalo per i poveri che egli aiuta. - Venerdì 22 marzo siamo invitati a prepararci anche con il digiuno e la preghiera. In Santuario alle ore 11.00 celebreremo l’Eucaristia con i parroci, i consacrati/e e i fedeli secondo le intenzioni di tutti i loretani e pellegrini. Seguirà l’adorazione eucaristica partecipata a turno dalle parrocchie e dai gruppi ecclesiali. (Dalle 11 saranno sospese tutte le altre Ss. Messe nel Santuario e nelle singole parrocchie). Alle ore 21 il canto dei Vespri, la processione e la solenne benedizione alla Città e al mondo intero a Porta Marina. 3 IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - Aprile 2019 133
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