IL LICEO SCIENTIFICO "LEONARDO DA VINCI"

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CAPITOLO 1
 IL LICEO SCIENTIFICO "LEONARDO DA VINCI"

1.   La storia e il contesto

   Con R.D. del 9 settembre 1923 n° 1915, veniva istituito in Firenze il primo Liceo Scientifico, un
tipo di scuola superiore che costituiva una novità nel sistema scolastico italiano e che La Nazione
del 30 settembre-1 ottobre di quell'anno, esprimendo la soddisfazione per l'istituzione a Firenze di
questa nuova scuola, definiva come "Il più bel fiore nel campo scolastico offerto dal nuovo
indirizzo dato in Italia all'istruzione pubblica".
Il Liceo ebbe sede in via della Colonna, "nei bei locali della soppressa Scuola Normale
Complementare Carducci": così scrisse l'articolista, mentre il Preside, con toni più realistici,
descrisse l'ambiente scolastico "comodo certo per la sua ubicazione, e passabilmente igienico e
decoroso; ma, per rispetto ai bisogni, insufficiente del tutto": otto aule per due corsi di quattro classi
l'uno, "due stanzucce poco salubri, e quasi indecorose" per la presidenza e per i docenti, un'aula di
disegno ricavata nella stanza della segreteria, da questa divisa solo da una semiparete di legno e di
tela; ma soprattutto, niente gabinetti scientifici, niente sale per la biblioteca e per la conservazione
del materiale scientifico e didattico, niente alloggio per il custode.
La coscienza della inadeguatezza dei locali maturò via via che trascorreva il primo anno scolastico
e si sollecitò una sistemazione più idonea e più soddisfacente, che fu trovata affittando "tutto il
locale dell'ex Scuola Normale Tornabuoni alle Cure" nel viale Regina Vittoria (attuale Viale Don
Minzoni) fin dall'inizio del successivo anno 1924/25, quando il Liceo ebbe anche la sua
intitolazione: il Collegio dei Docenti, riunitosi il 29 giugno 1924, aveva deliberato che il Liceo
venisse intitolato a Leonardo da Vinci e il 28 agosto dello stesso anno il Ministero della Pubblica
Istruzione ratificò con R.D. la scelta dei docenti.
Nuove esigenze determinarono, con il passar degli anni, altri trasferimenti di sede, finché negli anni
Cinquanta l'Amministrazione Provinciale provvide alla costruzione di un nuovo edificio che è
l'attuale sede del Liceo.
Ubicato in Via Giovanni de' Marignolli 1, l'istituto si colloca all'interno del Distretto scolastico
n° 13, il cui territorio costituisce il suo naturale, se pur non esclusivo, bacino di utenza.
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2. Le "risorse" umane e materiali

    Per le competenze e le funzioni più oltre descritte, nell'istituto operano :

-    il Dirigente scolastico
-    n° 78 Docenti
-    n° 3 Assistenti tecnici (n. 2 Scienze, n. 1 Informatica)
-    n° 3 lettori madrelingua (Inglese, Francese, Tedesco)
-    n° 2 unità di personale addetto alla Biblioteca di Istituto
-    n° 1 Istruttore di nuoto
-    n° 2 Assistenti alla pratica del nuoto
-    il Direttore dei servizi generali e amministrativi (D.S.G.A.)
-    n° 7 Assistenti amministrativi
-    n° 24 Collaboratori scolastici

-    n° 981 Alunni

-    i Genitori degli alunni

Le componenti sopra elencate si organizzano e operano nei seguenti Organi collegiali (le cui
funzioni sono descritte nel paragrafo successivo):

- Collegio dei Docenti: presieduto dal Dirigente scolastico, è composto da tutti i Docenti
dell'istituto; opera sia nella sua collegialità sia attraverso le seguenti articolazioni che lo stesso
collegio elegge o designa: Comitato per la valutazione del servizio docenti; Commissioni:
Continuità con la Scuola Media, Biblioteca, Formazione classi prime, Elettorale; Funzioni
strumentali per l’attuazione del Piano dell’Offerta Formativa (sostegno attività docenti, sostegno
attività alunni, attuazione progetti di accoglienza, orientamento e riorientamento); Referenti di
progetti speciali (Educazione alla salute, Educazione all'ambiente, Protezione civile, Settimana della
Cultura Scientifica, ecc.); Responsabili dei singoli laboratori, delle aule speciali, della palestra e
piscina;

- Dipartimenti disciplinari: Religione, Lettere biennio, Lettere triennio, Lingua straniera,
Matematica biennio, Matematica e Fisica, Scienze naturali, Disegno, Educazione fisica: ciascuno è
costituito dai docenti della stessa disciplina; per ognuno è designato un docente coordinatore;

- Consigli di Classe: ciascuno è costituito dai docenti della classe e da due rappresentanti degli
alunni e due dei genitori, annualmente eletti; per ogni Consiglio sono designati un docente
coordinatore e uno con funzioni di segretario, cioè incaricato della verbalizzazione delle riunioni;

- Consiglio di Istituto: è composto dal Dirigente scolastico (unico membro di diritto), dai
rappresentanti delle singole componenti, e precisamente: 8 docenti, 2 unità di personale A.T.A., 4
genitori (eletti ogni tre anni) e 4 alunni (eletti ogni anno); il Consiglio elegge sia il suo presidente
tra i quattro genitori (può designare anche un vicepresidente), sia un docente, un rappresentante del
personale A.T.A., un genitore e un alunno quali componenti della Giunta esecutiva del
Consiglio medesimo, della quale fanno anche parte, come membri di diritto, il DSGA e il Dirigente,
che ne è il presidente;
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- Assemblea degli studenti: è costituita da tutti gli alunni iscritti i quali possono esprimere il
Comitato studentesco, formato dai rappresentanti degli studenti nei consigli di classe;

- Assemblea dei genitori: è costituita da tutti i genitori degli alunni iscritti; può esprimere il
Comitato dei genitori, secondo modalità e nel numero che la legge prevede.

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Il Liceo è dotato di:
- 40 aule normali;
- locali riservati agli uffici;
- 11 aule speciali: 4 disegno, 3 scienze, 2 fisica, 2 audiovisivi;
- laboratori: fisica, informatica, chimica, biologia (multifunzionale), multimediale per le lingue
    straniere;
- biblioteca di istituto: oltre 20.000 opere di cui alcuni volumi antichi, registrazioni sonore,
    cassette VHS, CD rom, abbonamenti a periodici correnti, con incremento annuo di circa 200
    volumi; collegamenti con Internet, rete civica, INDIRE;
- consistente corredo di attrezzatura scientifica: strumenti e apparecchiature di notevole interesse
    storico, appartenenti all'antica dotazione dell'istituto; strumenti moderni, per utilizzazione
    nell'attività didattica;
- sussidi didattici: strumenti multimediali, apparecchiature televisive e di registrazione, lavagne
    luminose, fotocopiatrici, fotoriproduttore, PC, film, audio e videocassette, CD ROM;
- impianti sportivi: campi e piste all'aperto, palestra con spogliatoi e docce, piscina;
- spazi verdi;
- una descrizione articolata delle caratteristiche dell’Istituto e dei servizi offerti sul sito Web del
    Liceo www.liceodavincifi.it.

3.   Organizzazione e funzionamento

Il personale e gli organi sopra descritti agiscono con specifiche competenze e funzioni:
   a) il D i r i g e n t e s c o l a s t i c o : è il capo d'istituto, di cui ha la rappresentanza legale, ed
       esercita la funzione direttiva; promuove le attività di istituto, le coordina e, a tal fine, ha la
       totale gestione della scuola (attività, servizi, personale, risorse finanziarie); procede alla
       stipula dei contratti per assunzione di personale o per conferimento di incarichi o per acquisto
       di materiali e servizi; presiede alla gestione unitaria della scuola, assicura l'esecuzione delle
       delibere degli organi collegiali, esercita funzioni di ordine amministrativo; assolve inoltre alle
       altre funzioni e ai compiti che le vigenti disposizioni di legge gli attribuiscono; in particolare,
       ha l’intera responsabilità dei risultati che l’istituzione scolastica consegue in termini di
       efficienza e di efficacia.
   b) il Collegio dei Docenti: ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico
       dell'istituto e formula, perciò, il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.); decide la suddivisione
       dell'anno scolastico in trimestri o quadrimestri; provvede all'adozione dei libri di testo;
       formula criteri generali e proposte circa l'orario delle lezioni, la valutazione degli alunni, le
       iniziative di recupero e di sostegno; promuove e valuta le attività integrative e
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       extracurricolari, iniziative di sperimentazione e di aggiornamento dei docenti; elegge i
       docenti a cui assegnare le funzioni strumentali (cfr. anche Cap. 3, p. 32), ne determina i
       compiti e le attività, ne valuta l’operato.
       Si riunisce, in seduta ordinaria: all'inizio dell'anno scolastico; nel mese di ottobre per
       deliberare, anche attraverso le sue articolazioni, su programmazione, sperimentazione e
       aggiornamento docenti; nel mese di maggio per adozione dei libri di testo, per valutazione del
       P.O.F. e preliminari di programmazione per l'anno scolastico successivo; si riunisce, in seduta
       straordinaria, ogni qualvolta ve ne sia la necessità.
  c)   i Dipartimenti disciplinari: formulano proposte e promuovono intese su
       programmazione didattica e metodologica; costituiscono la sede in cui si rielaborano i
       curricoli, si progettano nuovi percorsi didattici e se ne controllano gli esiti.
  d)   i Consigli di Classe: formulano al Collegio dei docenti proposte in ordine all'azione
       educativa e didattica e a iniziative di sperimentazione; esprimono pareri o proposte su attività
       integrative e extracurricolari inerenti alle singole classi; agevolano ed estendono i rapporti
       reciproci tra docenti, genitori e alunni.
       Si riuniscono sia nella sola componente dei docenti sia in compresenza di tutte le componenti,
       secondo le indicazioni normative.
  e)   il Consiglio di Istituto: ha potere deliberante per quanto concerne la programmazione
       annuale e il conto consuntivo, e più in generale per il funzionamento amministrativo
       dell'istituto; delibera, inoltre, fatte salve le competenze del Collegio dei docenti,
       sull'organizzazione e la programmazione dell'attività della scuola; decide in merito alle
       proposte di acquisto, all'innovazione e alla conservazione di apparecchiature, impianti,
       strumenti, attrezzature varie, sussidi per la didattica, materiale bibliografico; adotta il
       regolamento interno dell'istituto; esprime criteri circa l'attuazione di iniziative integrative,
       extracurricolari, di sostegno e di recupero e delle altre attività complementari (viaggi di
       istruzione, visite guidate, partecipazione di alunni a concorsi o competizioni di carattere
       culturale e/o sportivo); detta i criteri relativi alle iscrizioni alle classi prime e alla formazione
       delle classi; stabilisce l'utilizzazione dei locali scolastici per attività effettuate da enti,
       associazioni, soggetti esterni; assolve inoltre alle altre funzioni e ai compiti di cui all'art. 10
       del D. Leg.svo n° 297/94.
  f)   la Giunta esecutiva del Consiglio: predispone la programmazione annuale e il conto
       consuntivo; prepara i lavori del Consiglio d'Istituto, in particolare in materia di
       provvedimenti amministrativi; cura l'esecuzione delle delibere adottate dal Consiglio.
       Si riunisce di norma qualche giorno prima di ogni seduta del Consiglio.
  g)   l’Assemblea degli studenti e dei genitori: sono organi con funzioni propositive e
       consultive.
  h)    La segreteria del Liceo, coordinata dal D.S.G.A., è organizzata in due sezioni distinte: la
       segreteria didattica svolge compiti di supporto all’attività didattica, soprattutto con la
       produzione o l’elaborazione di pratiche e atti relativi ad essa; la segreteria amministrativa
       svolge funzioni finalizzate alla realizzazione del buon funzionamento dell’istituto,
       producendo o elaborando atti relativi alla gestione del personale, alla contabilità, all’acquisto
       di beni e servizi e ad ogni altra necessità di ordine amministrativo.

 Il Liceo inoltre
- è sede di corsi di aggiornamento (organizzati da Università, Ufficio Scolastico Regionale,
     Centro Servizi Amministrativi e altri Enti o dal Liceo stesso), di riconversione, di abilitazione
     e/o formazione per il personale docente (interno o esterno);
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-    collabora con la SSIS (Scuola di Specializzazione per l’Insegnamento Secondario): offre
     laboratori e aule per lezioni rivolte agli specializzandi; accoglie, attraverso alcuni docenti tutor
     dell’Istituto, docenti tirocinanti individuati dalla stessa SSIS.

4. C o m u n i c a z i o n e

L’Istituto dispone dei seguenti “canali” di comunicazione con i quali può raggiungere e contattare i
suoi referenti e da essi può essere raggiunto e contattato:
a) corrispondenza postale all’indirizzo: Via Giovanni de’ Marignolli, 1 – CAP 50127 Firenze
b) telefono: 055 366951/2
c) telefax: 055 351089
d) sito web: www.liceodavincifi.it
e) e-mail: lsdavincifi@tin.it
 Il Liceo è titolare del conto corrente postale n°10399509 intestato a Liceo Scientifico L. da Vinci; il
codice fiscale del Liceo è 80022370482.

La comunicazione si attua anche nelle seguenti altre forme:
a) Comunicazioni scuola-famiglia:
- colloqui dei genitori con i docenti: a) ogni docente riceve settimanalmente in orario
   antimeridiano; b) i docenti ricevono collegialmente una volta al quadrimestre in orario
   pomeridiano
- il Dirigente riceve i genitori normalmente tre giorni alla settimana, in orario antimeridiano e
   previo appuntamento telefonico
- l’accesso agli uffici di segreteria è ogni giorno dalle ore 8.15 alle 9.15 e dalle ore 11.00 alle 12.30
- recapito di avvisi, circolari, ecc. ai genitori, per posta, per telefono o tramite gli alunni.
b) Comunicazioni interne:
   la Dirigenza comunica
- con i docenti con circolari interne, consegnate o date in visione individualmente o poste a
   disposizione di tutti in appositi raccoglitori in sala insegnanti
- con gli alunni con circolari interne, inviate in lettura (a cura del docente) in ogni classe e talora
   conservate nel registro di classe
- con il personale A.T.A. con circolari interne, consegnate o date in visione individualmente
- in particolari casi, direttamente a mezzo interfono.

5.    Regolamento interno di Istituto

L’emanazione dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti ha comportato una revisione
pressoché radicale del preesistente regolamento interno di Istituto. A tale revisione ha provveduto
una Commissione designata dal Consiglio di Istituto e costituita dal Preside, da due docenti, da un
non docente e da due alunni.
La Commissione ha prodotto il nuovo testo tuttora vigente, approvato dal Consiglio d’Istituto e
allegato, in appendice, al presente P.O.F.
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CAPITOLO 2
    L’IDENTITÀ FORMATIVA DELL’ISTITUTO

L’impegno formativo della Scuola tra istruzione e didattica

   L’Istituto, nell’intento di valorizzare la propria identità culturale di Liceo ad indirizzo scientifico,
cura il confronto critico sui temi dell’insegnamento e dell’apprendimento e tende all’individuazione
di strategie, metodi e strumenti che favoriscano il docente nella difficile mediazione tra l’impegno
culturale che gli è assegnato e le esigenze, le aspettative, la preparazione, la disponibilità degli
studenti.
   Il Liceo concentra le sue risorse nel processo di formazione degli studenti, lo indirizza e lo
sostiene nel rispetto delle diverse individualità, ne osserva l’evoluzione e le fasi, promuove
iniziative di riflessione e di ricerca per migliorare l’efficacia e l’efficienza dell’azione didattica e
garantirne l’equità.

A. I diversi tipi di corsi attivati

Caratteri e finalità generali

Il Liceo presenta diverse opzioni: tre corsi con sperimentazione di Scienze Chimico-Biologiche
(sezioni A, E, F); tre corsi sperimentali di Matematica e Fisica secondo il Piano Nazionale di
Informatica (sezioni B1, G e H); due corsi sperimentali con insegnamento di due lingue straniere, il
francese e l’inglese nella sezione C, il tedesco e l’inglese nella sezione D.

L’Istituto promuove una formazione integrale e insieme specializzante, criticamente attenta alle
trasformazioni in atto nei diversi settori culturali della nostra età.
Pur nella varietà dei percorsi didattici, l’azione educativa mira a finalità formative comuni:
- favorire, attraverso la specificità degli apporti disciplinari, l’acquisizione di un sapere organico e
    ampio per conoscenze, corretto nel metodo e per rigore formale;
- coltivare le qualità degli allievi nel riconoscimento dei valori civili e di relazione;
- proporre esperienze e percorsi che negli allievi facilitino il riconoscimento di sé in rapporto alle
    scelte già compiute e alle scelte da compiere.

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  La sperimentazione del Piano Nazionale di Informatica è stata introdotta nell’a.s. 2004/2005 e si estende, al momento
attuale, alle classi 1a, 2a, 3a, mentre mantengono l’assetto ordinario la 4a e la 5a classe.
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Tutti i corsi in cui si articola l’assetto complessivo dell’Istituto presentano la consueta suddivisione
interna nei due livelli dell’istruzione liceale (il Biennio e il Triennio), che differiscono nelle
materie di studio, nel quadro orario, ma specialmente negli obiettivi e nelle competenze.
 I corsi sperimentali di Scienze e di Matematica e Fisica presentano il curricolo potenziato negli
insegnamenti scientifici e, nelle condizioni attuali, non possono essere riuniti in un’unica tipologia
per non appesantire eccessivamente gli orari; entrambi, tuttavia, con l’incremento dell’apporto
formativo dell’area scientifica, concorrono a rafforzare una formazione complessiva più adeguata
alla rapida evoluzione del sapere scientifico; le discipline del settore scientifico vengono così a
coprire rispettivamente una percentuale di ore del 32 e del 30 per cento sull’orario complessivo.
Una sperimentazione più di recente introdotta, inoltre, ha aggiunto l’insegnamento dell’inglese a
quello del francese nella sezione C e a quello del tedesco nella sezione D.
Sebbene le sperimentazioni in corso investano solo alcune aree, anche gli altri ambiti disciplinari,
che pure mantengono l’assetto ordinario, risentono talora delle pratiche innovative e delle differenti
procedure didattiche. Tale scambio, che può costituire un notevole potenziale didattico per la
definizione di percorsi comuni, sarà, per quanto possibile, sottratto all’episodica occasionalità: una
revisione dei percorsi curriculari e della distribuzione dei carichi di lavoro consentirà di rafforzare
la ricerca di possibili punti di contatto, ferme restando le specificità disciplinari.

Quadro orario

                    Corso Ordinario                             Corsi Sperimentali
                                                 Scienze              P.N.I.                  Lingua
Classi           1      2   3   4     5   1    2 3 4       5     1 2 3 4 5           1      2 3 4         5
Religione                        1    1    1    1 1 1       1    1 1 1 1 1            1      1 1 1         1
Italiano                         3    4    4    4 4 3       4    4 4 4 3 4            4      4 4 3         4
Latino                           4    3    4    5 4 4       3    4 5 4 4 3            4      5 4 4         3
1a Lingua Stran.                 3    4    3    4 3 3       4    3 4 3 3 4            3      3 3 3         3
2a Lingua Stran.                 -    -    -    - - -       -    - - - - -            4      4 3 3         3
Storia                           2    3    3    2 2 2       3    3 2 2 2 3            3      2 2 2         3
Geografia                        -    -    2    - - -       -    2 - - - -            2      - - -         -
Filosofia                        3    3    -    - 2 3       3    - - 2 3 3            -      - 2 3         3
Matematica                       3    3    5    4 3 3       3    5 5 5 5 5            5      4 3 3         3
Fisica                           3    3    -    - 2 3       3    3 3 3 3 3            -      - 2 3         3
Scienze naturali                 3    2    3    4 4 4       3    - 2 3 3 2            -      2 3 3         2
Disegno                          2    2    1    3 2 2       2    1 3 2 2 2            1      3 2 2         2
Educaz. Fisica                   2    2    2    2 2 2       2    2 2 2 2 2            2      2 2 2         2
TOTALE ORE                      29   30   28   29 29 30    31   28 31 31 31 32       29     30 31 32      32

  Sez. A       Sez. B    Sez. C       Sez. D           Sez. E        Sez. F      Sez. G        Sez. H
  Scienze    Ordinaria  Inglese(I)   Inglese(I)       Scienze       Scienze       P.N.I.        P.N.I.
 (Inglese)   (Inglese) Francese(II) Tedesco(II)      (Inglese)     (Inglese)    (Inglese)     (Inglese)
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1. Il B i e n n i o

 Le finalità formative
                 - agevolare la conoscenza delle peculiarità dello studio liceale e il confronto con
                    altre possibili offerte formative, promuovendo le condizioni per un
                    apprendimento in cui parimenti siano garantite la continuità con il precedente
                    percorso e la preparazione per il successivo;
                - consolidare ed eventualmente correggere l’orientamento in rapporto a quanto
                   già avvenuto nella Scuola Media, favorendo il riconoscimento di risorse e
                   attitudini, come pure lo sviluppo delle potenzialità individuali;
                - svolgere attività propedeutica in vista delle esigenze di studio del triennio,
                   coinvolgendo in tale processo tutte le discipline,
                - sistemare in un tessuto organico le competenze già acquisite, orientandone
                   l’efficacia verso gli specifici ambiti disciplinari;
                - introdurre progressivamente ai linguaggi, ai metodi, alle problematiche proprie
                   delle singole aree disciplinari;
                - educare parimenti al rigore e alla flessibilità nei processi specifici di
                   apprendimento;
                - rafforzare le strategie di intervento nello studio e, particolarmente, nell’attività
                   di documentazione;
                - favorire l’autonomia nelle esperienze conoscitive e nei percorsi formativi in cui
                   sia possibile impiegare la personale creatività;
                - destinare una particolare attenzione alla crescita armonica dell’adolescente
                   in rapporto a se stesso e agli altri.

a) Il settore letterario, linguistico e storico

Finalità e obiettivi generali
Finalità:
                  - formare le competenze atte alla comprensione e produzione di testi di varia
                      tipologia, attraverso metodologie utili all’analisi e al commento, con l’impiego
                      di strumenti efficaci ed aggiornati;
                  - sollecitare l’attività critico-argomentativa nei confronti di documenti relativi e
                      alla tradizione e alla realtà contemporanea.

Obiettivi generali:
Nel biennio l’insegnamento delle discipline del settore letterario linguistico e storico
                - potenzia le abilità linguistiche come mezzo di accesso al sapere e di
                    partecipazione alla realtà;
                - rafforza la competenza testuale ‘attiva’ e ‘passiva’, in rapporto alla produzione
                    orale e scritta;
                - guida alla riflessione sulla lingua: evidenzia la relazione funzionale tra lingua,
                    pensiero, comportamento; crea le premesse per un uso più consapevole delle
                    abilità di base e per una più organica e rigorosa sistemazione delle conoscenze;
                - favorisce, per quanto possibile, la convergenza tra studio dell’italiano, studio
                    del latino e studio della lingua straniera;
                - sollecita,      attraverso     i   procedimenti     interpretativi,    le  attitudini
                    critico-argomentative;
                - rende più duttile, grazie all’attività della traduzione, il processo di
                    codificazione, decodificazione e ricodificazione degli atti linguistici;
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                 -   sviluppa il gusto estetico attraverso l’educazione letteraria, che conduce
                     l’allievo a farsi lettore accorto del testo in prosa e in poesia;
                 -   costruisce una memoria storica, porta alla scoperta della ‘cultura di
                     appartenenza’ e invita parimenti alla riflessione sul mondo odierno;
                 -   promuove l’incontro e il confronto con il diverso, nella prospettiva di
                     un’educazione interculturale.

Conoscenze, abilità, competenze
Alla fine del biennio lo studente dovrà
                 - esprimersi in forme corrette e adeguate alle diverse situazioni comunicative,
                     con una padronanza delle strutture linguistiche dell’italiano spendibile anche
                     nella comprensione dei testi in altra lingua;
                 - padroneggiare la testualità nei diversi ambiti dell’insegnamento linguistico;
                 - essere in grado sia di sfruttare la competenza linguistica e testuale acquisita sia
                     di attivare consapevolmente le risorse critico-argomentative nel processo
                     interpretativo e nell’attività di traduzione;
                 - essere capace di riconoscere i tratti caratteristici del testo letterario in prosa e in
                     poesia;
                 - avere consapevolezza di una memoria storica e culturale utilizzabile anche nel
                     confronto con civiltà diverse dalla propria.

Metodologie adottate
L’esperienza maturata attraverso anni di pratica, riflessione e confronto tra docenti del settore
letterario, linguistico e storico ha favorito la definizione di alcune linee metodologiche condivise,
che non escludono, tuttavia, la molteplicità delle opzioni individuali:
                  - ricerca di forme dell’azione didattica non meramente trasmissive, ma
                      fortemente centrate sul soggetto dell’apprendimento e volte sia a sollecitarne le
                      reazioni sia a sorvegliarne il consapevole ricorso alle capacità logiche e di
                      sistemazione del sapere;
                  - individuazione di nuclei trasversali tra le discipline dell’area, ma anche, sia
                      pure in proporzioni più modeste, in rapporto agli altri settori dell’azione
                      formativa;
                  - decisa accentuazione dell’interesse rivolto alle abilità linguistiche di base e
                      specifiche delle diverse discipline;
                  - progressivo spostamento, anche nelle forme di un ‘cauto eclettismo’, verso
                      modelli di riflessione sulla lingua non semplicemente normativi e più
                      funzionali al controllo degli atti comunicativi;
                  - rinnovata concezione del valore formativo dei contenuti, visti nella loro
                      efficacia per il raggiungimento degli obiettivi e perciò scelti con una maggiore
                      attenzione alla loro qualità piuttosto che alla loro quantità;
                  - sperimentazione di attività di ‘laboratorio’, con interventi di ricerca,
                      documentazione e produzione;
                  - proposta di percorsi volti al riconoscimento dello specifico letterario, con
                      costante cura dell’attività di analisi e commento;
                  - collaborazione con le proposte della Biblioteca, soprattutto in rapporto alle
                      strategie della documentazione e alla promozione della lettura.
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Il corso sperimentale di lingue straniere

Con l’introduzione della seconda lingua straniera sperimentale in due sezioni, l’offerta di lingue
straniere si concretizza in un corso curriculare di inglese (I lingua) in tutte le sezioni, oltre al corso
curriculare di francese nella sezione C e di tedesco nella sezione D (II lingua). Nelle sezioni con
sperimentazione linguistica, per le due lingue curriculari è previsto un orario settimanale
differenziato, secondo lo schema di p. 000 (per la I lingua: n° 3 ore settimanali in ciascuna classe;
per la II lingua: n° 4 ore settimanali nella prima e nella seconda classe, n°3 ore settimanali nella
terza, nella quarta e nella quinta classe), in ragione del fatto che la I lingua risulta il proseguimento
di uno studio già avviato nel corso della Scuola Media. La differenza oraria e la denominazione di
prima e seconda lingua non vanno pertanto attribuite ad una graduatoria di importanza: al contrario,
le due lingue hanno pari dignità nel curricolo e pari finalità formative. Entrambe si propongono gli
obiettivi di tipo pratico-comunicativo accanto agli obiettivi culturali precedentemente enunciati
nella parte generale, portando gli allievi da un livello ‘principiante’ o ‘elementare’ di partenza a un
livello B1 (A 2 per il tedesco) nel biennio, secondo il quadro europeo di riferimento.

Note in margine

Nel biennio, l’insegnamento delle discipline dell’area linguistico-letteraria deve misurarsi con una
persistente problematicità, che, con il passar del tempo e per ragioni diverse, si è complicata e aggravata,
tanto da creare serio ostacolo all’apprendimento degli allievi. Non è questo l’ambito in cui le difficoltà
possano essere enumerate ed analizzate, giova però accennare, almeno, agli interventi con cui i docenti
hanno cercato di fronteggiarle. E’ stata principalmente un’attività di studio, di riflessione, di scambio, con
una diretta ricaduta sul lavoro quotidiano, ed ha trovato la sua legittimazione non nel culto della novità, ma
nell’esigenza oggettiva di un’azione didattica che riducesse contraddizioni e squilibri.
Le rapide indicazioni che seguono, sebbene non consentano una compiuta ricostruzione del quadro degli
impegni – peraltro in continua evoluzione -, mettono però in luce le zone più critiche e lasciano scorgere i
percorsi intrapresi alla ricerca di idonee soluzioni.

- L’attività di auto-aggiornamento - prima concentrata sulle pratiche dell’educazione alla scrittura – ha
mutato orientamento e si è volta verso altri ambiti in cui altrettanto urgevano interventi di modifica e
innovazione: la didattica del latino e la didattica della storia.
1. Nell’a.s. 2000/2001 è stato definito un progetto per l’insegnamento della lingua e della civiltà latina. Alla
    luce di precedenti esperienze professionali e di studio e sulla base di una revisione della disciplina nei
    suoi essenziali nuclei di apprendimento, è stato delineato un itinerario di lavoro che correggesse almeno
    alcune delle contraddizioni, promettendo un rapporto più proporzionato tra risorse spese nell’azione
    didattica e risultati ottenuti in termini di apprendimento. Dall’a.s. 2001/2002, mentre perdurava lo
    scambio professionale soprattutto tra i docenti direttamente interessati, è stata avviata in alcune prime
    classi la sperimentazione del progetto.
2. Nella fase iniziale dell’a.s. 2002/2003, i docenti di storia del biennio, per il disagio che ancora
    produce – specialmente nell’insegnamento della storia antica e medievale - la riforma dei programmi
    della disciplina, si sono dedicati ad un’attività di studio e confronto che consentisse di attenuare almeno
    gli scompensi più gravosi e di creare un più agevole raccordo con il triennio. E’ stato così possibile sia
    ridisegnare il profilo dei contenuti giudicati essenziali, in modo che selezioni, contrazioni e tagli non
    offuschino la dimensione critica della complessità e della distanza storica, sia raccogliere spunti per
    aggiornare metodi e strumenti nella didattica della disciplina.
- L’offerta formativa di lingue straniere dell’Istituto è stata arricchita, con corsi pomeridiani, dal Progetto
di Potenziamento delle lingue straniere, finalizzato alla Certificazione esterna, secondo il Protocollo del
Ministero per il Progetto Lingue 2000: per l’inglese presso il British Institute, per il conseguimento dei
diplomi (B1 e B2) dell’Università di Cambridge, per il francese presso l’Istituto Francese di Grenoble (B1 e
B2) e per il tedesco (B1) presso l’Istituto Goethe. (Per il credito a cui i diplomi danno titolo, cfr. p. 000).
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b) Il settore scientifico

Il curricolo
Obiettivi Generali
L’area matematico-scientifica nel biennio tradizionale propone essenzialmente lo studio della
matematica (5 ore settimanali nella prima classe, 4 nella seconda); le due ore di scienze naturali in
seconda contribuiscono alla formazione scientifica.
Oltre all’acquisizione dei contenuti specifici (in termini di conoscenze essenziali), l’insegnamento
delle discipline menzionate si propone lo sviluppo delle capacità logiche e il potenziamento delle
capacità di analisi e sintesi unito ad un primo livello di formalizzazione ed astrazione. Sono poco
pronunciati i procedimenti caratteristici dell’indagine scientifica sperimentale.

Conoscenze, abilità, competenze
Alla fine del biennio l’allievo dovrà dimostrare di:
- essere in grado di utilizzare consapevolmente le regole di calcolo;
- aver acquisito familiarità con il linguaggio matematico;
- saper dimostrare le proprietà delle figure geometriche e collegarle alla risoluzione di problemi.

Metodologie adottate
L’attività di insegnamento viene svolta prevalentemente mediante lezioni frontali; l’insegnante,
durante la lezione, coinvolge gli allievi con interventi finalizzati allo stimolo di osservazioni e alla
verifica della comprensione degli argomenti anche attraverso la risoluzione di esercizi.
I temi sono scelti e inseriti in un contesto culturale più ampio di cui l’allievo prende
consapevolezza sotto la guida dell’insegnante.

Il corso sperimentale P.N.I.

Obiettivo generale del corso è quello di rafforzare le conoscenze e le competenze dell’area
scientifica, anche ai fini del proseguimento degli studi in questo ambito, sia attraverso un aumento
delle ore di insegnamento di matematica e fisica, sia mediante l’introduzione di nuove tecnologie e
di un approccio didattico diverso.

Nel biennio viene introdotta la fisica, con tre ore di lezione per ciascuna delle due classi, e risultano
aumentate le ore di matematica rispetto al corso tradizionale (cfr. quadro orario, p.000).

Finalità e obiettivi
Gli obiettivi generali dell’area scientifica vengono potenziati, nella matematica, in particolare con
l’approfondimento di argomenti volti a sviluppare le capacità logiche e intuitive e con
l’introduzione degli elementi essenziali di un linguaggio di programmazione.
L’insegnamento della fisica, con un approccio problematico ai fenomeni naturali e con l’uso del
laboratorio, ha lo scopo di introdurre metodi ed elementi dell’indagine scientifica come
procedimento di un’interpretazione della realtà applicabile anche al di fuori dello stretto ambito
disciplinare.

Conoscenze, abilità, competenze
Oltre all’acquisizione di quelle comuni al biennio ordinario, l’allievo, alla fine del biennio
sperimentale, dovrà dimostrare di conoscere gli elementi essenziali degli argomenti specifici
trattati, di saper eseguire correttamente misure di grandezze valutando l’errore sperimentale
commesso, elaborare i dati raccolti da esperimenti quantitativi utilizzando anche strumenti
informatici, realizzare, con la guida del docente, nell’ambito di una situazione problematica,
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esperimenti atti a verificare ipotesi precedentemente formulate, costruire semplici applicazioni in un
linguaggio di programmazione.

Metodologie adottate
La metodologia adottata è quella “per problemi“: l’approccio agli argomenti è a partire da esempi
concreti e situazioni reali, collegabili alle conoscenze pregresse degli allievi.
Particolare rilievo assumono in tal senso l’uso del laboratorio di fisica - finalizzato sia a potenziare
certe specifiche abilità sia a rafforzare l’attitudine alla riflessione critica, con la costante attenzione
verso gli aspetti problematici del metodo sperimentale - e l’uso del laboratorio di strumenti
informatici. Sono momenti dell’attività didattica in cui gli allievi imparano ad affrontare e a
risolvere in prima persona, quindi in modo attivo, anche problemi tecnici contingenti.

Il corso sperimentale di Scienze
L’attuale corso sperimentale di Scienze è il risultato delle modifiche di quello introdotto oltre
25 anni fa nel Liceo come sperimentazione autonoma di “Scienze coordinate”. Scopo di questa
sperimentazione, ancora più valida oggi, è quello di ovviare almeno in parte alla ormai
insostenibile mancanza di insegnamenti scientifico-sperimentali nel biennio, soprattutto del Liceo
Scientifico, con l’introduzione di alcuni moduli di Chimica-Fisica e di Biologia calibrati per la
fascia d’età degli allievi del biennio, e potenziare nel triennio l’insegnamento della Chimica, della
Biologia e delle Scienze della Terra.
Facendo riferimento al biennio, che rappresenta la componente più innovativa del progetto,
vengono introdotti in alcuni corsi al I anno 1 modulo di area Chimico-Fisica con 4 Unità Didattiche
(U.D.) e 1 modulo di area Biologico-naturalistica con 2 U.D. (3 ore settimanali), al II anno 1
modulo di area chimico-fisica con 5 U.D. e 1 modulo di area Biologico-naturalistica di 4 U.D.
(4 ore settimanali).
Finalità e obiettivi
Le finalità del corso del biennio sono quelle di offrire all’allievo un approccio problematico ad
alcuni temi e concetti di Fisica, Chimica e Biologia attraverso un metodo che all’inizio è di tipo
essenzialmente induttivo e successivamente anche ipotetico-deduttivo. Lo stimolo al lavoro parte in
genere da “oggetti” o fenomeni propri dell’esperienza quotidiana e, attraverso la formulazione di
ipotesi interpretative, della successiva attività sperimentale compiuta in laboratorio e, soprattutto
con la successiva concettualizzazione (attraverso la discussione nel gruppo di lavoro e con il do-
cente), conduce all’acquisizione progressiva di metodi scientifici di indagine dei fenomeni naturali.
Conoscenze, abilità, competenze
Alcuni esempi di conoscenze e abilità che si pongono alla base delle competenze che l’allievo
dovrebbe raggiungere alla fine del biennio sono i seguenti:
- analizzare fatti osservabili e imparare a descriverli usando un linguaggio appropriato;
- impiegare alcune procedure sperimentali ed effettuare esperimenti anche quantitativi,
   eseguendo correttamente misure di alcune grandezze;
- interpretare correttamente i dati ricavati e formulare considerazioni funzionali relative al
   fenomeno studiato;
- fare uso del modello particellare della materia e della teoria atomica di Dalton per interpretare
   fenomeni fisici e chimici;
- riferire in modo sintetico le varie tappe seguite nell’indagine;
- rilevare le caratteristiche qualitative e quantitative di strutture biologiche facendo uso della
   tecnica microscopica;
- descrivere criteri per la classificazione degli organismi viventi;
- ricostruire il percorso filogenetico dei viventi;
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-   riconoscere le caratteristiche essenziali della cellula sia strutturali sia funzionali;
-   impiegare le tecnologie informatiche sia come sussidio al laboratorio sia per la ricerca di
    documentazione.
Metodologie adottate
Lo sviluppo cognitivo degli allievi del biennio si trova in una fase di passaggio dalle operazioni
intellettuali concrete a quelle formali. Le metodologie usate, pur presentando alcune differenze tra i
vari corsi, sono fondate su aspetti fenomenologici, su concetti operativi e danno importanza
essenziale alla traduzione in linguaggio, soprattutto scritto, di ciò che si osserva e si sperimenta. Al
progressivo crescere della capacità di astrazione degli allievi si avvia una sempre più avanzata
modellizzazione e formalizzazione.
Importante ai fini dell’orientamento al termine dell’attuale obbligo scolastico è che si cominci a
questo livello a presentare una disciplinarietà progressiva che delimita gli ambiti di intervento e le
modalità di approccio sempre più specifici.

2. Lo status del biennio e il raccordo con il Triennio

  L’attività nel Biennio, che da tempo risente in modo accentuato delle difficoltà prodotte dalla
differente impostazione del lavoro nel Liceo e nella Scuola Media, a partire dall’approvazione della
Legge 9/99 ha ricercato i mezzi per rafforzare la propria fisionomia di ‘ponte’ tra istruzione
obbligatoria e istruzione liberamente scelta.
L’impegno volto alla sistemazione organica delle competenze pregresse, al consolidamento e
all’affinamento delle abilità di base, alla ricerca di strategie dell’apprendimento più funzionali e
rigorose si è fatto così più vigile, soprattutto in rapporto alle situazioni individuali, ed ha cercato di
corrispondere parimenti alle esigenze sia dell’orientamento sia della licealizzazione.
Nonostante l’interesse riservato al problema e nonostante le scelte operative compiute per
fronteggiarlo, nel confronto dialettico tra i due livelli dell’insegnamento liceale pure restano
attualmente zone fluide: devono ancora essere raggiunte conclusioni condivise su saperi e abilità
nella formazione liceale, su accoglienza e orientamento, su percorsi e procedure didattiche da
seguire verticalmente, in una prospettiva allargata a comprendere l’intero quinquennio.

La proposta formativa del Liceo, tenendo conto delle problematiche connesse con il passaggio dal
biennio al triennio, ricerca un corretto equilibrio tra i differenti stili di apprendimento e affida ai
Consigli di Classe il compito di favorire tale passaggio nei seguenti modi:
                  - rilevamento delle diverse situazioni iniziali, individuali e della classe;
                  - conoscenza e informazione riguardo ai programmi e alle attività svolte nel
                      biennio, in occasione di sedute congiunte dei Consigli delle seconde e terze
                      classi, tenute nella fase iniziale dell’anno scolastico;
                  - esplicitazione della programmazione collegiale dei Consigli di Classe e di
                      quella individuale dei docenti.
Ad una diretta collaborazione sono poi chiamati gli insegnanti del biennio e del triennio, nel
momento della progettazione delle attività integrative e di verifica destinate agli alunni promossi
alla terza classe con debito formativo.

La ricerca metodologica a cui alcuni docenti si sono dedicati nel corso degli ultimi anni, inoltre, ha
sempre considerato essenziali i problemi della continuità e ne ha favorito l’identificazione in
termini di linguaggi, metodi e strumenti, più che di contenuti.
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3. Il T r i e n n i o

Le finalità formative

                 -   sviluppare, in continuità col Biennio, lo studio di tutte le discipline,
                     indirizzandolo verso una più sicura identificazione dei linguaggi, dei contenuti,
                     dei metodi e delle problematiche proprie dei diversi ambiti disciplinari;
                 -   valorizzare i metodi di osservazione, di analisi, di sintesi, di rielaborazione per
                     promuovere l’acquisizione e lo sviluppo delle capacità di astrazione, di
                     formalizzazione, di confronto critico;
                 -   consolidare l’educazione al rigore e alla flessibilità nei processi di
                     apprendimento per favorire l’autonomia e la responsabilizzazione degli allievi
                     nell’iter formativo;
                 -   favorire l’acquisizione e l’affinamento delle abilità, trasversali alle discipline,
                     di studio e di ricerca, di analisi dei bisogni informativi e di valutazione
                     dell’utilità delle diverse fonti documentarie;
                 -   educare alla complessità, proponendo dei fenomeni culturali una visione
                     ampiamente articolata e varia nei suoi elementi costitutivi;
                 -   potenziare l’acquisizione di capacità progettuali, comunicative, relazionali e di
                     gestione di situazioni complesse;
                 -   costruire, valorizzandoli, categorie e concetti inter e pluridisciplinari, anche
                     attraverso il confronto con diverse realtà storiche ed espressioni culturali;
                 -   sollecitare alla consapevolezza dell’identità personale nel rispetto dei valori
                     civici e del rapporto diritti/doveri;
                 -   realizzare attività e percorsi culturali che orientino gli allievi verso l’esperienza
                     post-liceale, nel confronto con aspetti e problematiche della società
                     contemporanea.

a) Il settore letterario, linguistico e storico-filosofico

Obiettivi
Nel triennio l’insegnamento delle discipline del settore riprende e conferma il quadro degli
obiettivi impostato al Biennio; in particolare favorisce e sviluppa:
- competenze linguistiche nei modi della comprensione, della produzione, della fruizione;
- capacità espressive a diversi livelli della comunicazione attraverso l’argomentazione,
   l’esposizione critica o creativa;
- l’acquisizione di capacità/competenze trasversali di lettura, in senso lato, di testi, espressi in
   differenti linguaggi e codici;
- l’acquisizione di conoscenze specifiche per discipline diverse, ma legate in un forte rapporto di
   interrelazione;
- l’inquadramento dei sistemi di pensiero all’interno del tempo storico di cui furono espressione;
- la capacità di analizzare i fenomeni storici, culturali e sociali nella loro valenza autonoma e
   peculiare.
Conoscenze, abilità, competenze
Alla fine del triennio lo studente dovrà
- essere capace di individuare i fatti letterari, le problematiche storiche, le manifestazioni del
   pensiero, le espressioni artistiche che costituiscono un quadro sistematico e organico della
   vicenda culturale;
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-   sapere utilizzare le conoscenze acquisite secondo una prospettiva problematica e critica, con
    proprietà di linguaggio e sicurezza argomentativa;
- conoscere i fondamenti storico-giuridici dello Stato italiano e i contenuti essenziali della
    Costituzione italiana;
- essere in grado di costruire autonomamente percorsi di studio, di ricerca e di selezione delle
    informazioni, utilizzando ogni tipo di supporto e sfruttando in modo appropriato le risorse
    offerte da centri documentari di diverso livello presenti sia sul territorio che nella rete Internet.
L’ambito delle conoscenze maturate è quello del quadro culturale e disciplinare delineato dalle
indicazioni ministeriali in vigore; al suo interno trovano spazio esperienze di arricchimento del
sapere e di innovazione nell’organizzazione della didattica curricolare, come indicato nei piani di
lavoro dei singoli docenti e dei Consigli di Classe.

Metodologie adottate
L’impostazione metodologica ha caratteri comuni nella maggior parte degli insegnamenti
esprimendosi in forme di intervento didattico generalmente sperimentate:
- sviluppo del programma attraverso lezioni frontali;
- momenti di dialogo e di intervento attivo da parte degli allievi;
- confronto con i testi (lettura, interpretazione, commenti, raffronti, riferimenti, ecc.);
- preparazione e cura di esposizioni ed elaborazioni scritte ed orali;
- esercitazione di tipo scritto, orale, e di laboratorio;
- utilizzazione delle strutture e di tutti i materiali didattici offerti dall’Istituto;
- attività di raccordo e di confronto interdisciplinare;
- utilizzazione della biblioteca dell’istituto come “laboratorio didattico”, spazio dedicato
    all’apprendimento e alla messa in atto di metodi idonei per un uso competente delle
    informazioni, con una particolare attenzione ad una pratica finalizzata e consapevole delle
    nuove tecnologie.
Per alcuni insegnamenti sono previste metodologie più innovative: dalla flessibilità oraria
all’apertura dell’unità classe verso l’esterno (istituzioni scolastiche, culturali ed altro).
L’orientamento metodologico delle singole esperienze può trovare idoneo sviluppo sulla base di
quanto concordato nel Consiglio di Classe.

Il corso sperimentale di lingue straniere

Fermo restando quanto enunciato precedentemente in relazione al Biennio (cfr. p. 000), la
sperimentazione procede al Triennio con lo stesso monte ore settimanale (3) per le due lingue e con
gli stessi obiettivi culturali e comunicativi (livello B2 del Quadro Europeo di riferimento) comuni a
tutti i corsi dell’Istituto. Data la vocazione linguistica della sperimentazione, i corsi si caratterizzano
per le tendenze a sviluppare principalmente l’aspetto linguistico rispetto a quello storico-letterario.

Come già indicato a p. 000, anche nel triennio l’offerta formativa delle lingue straniere dell’Istituto
è stata arricchita, con corsi pomeridiani, da un Progetto di Potenziamento delle lingue straniere, che
è finalizzato alla Certificazione esterna, secondo il Protocollo del Ministero per il Progetto Lingue
2000: per l’inglese presso il British Institute, per il conseguimento dei diplomi B1, B2 e C1
dell’Università di Cambridge, per il francese presso l’Istituto Francese di Grenoble (B1 e B2) e per
il tedesco (B1) presso l’Istituto Goethe.
I diplomi ottenuti sono riconosciuti a livello europeo e da varie facoltà universitarie, come crediti
(sostitutivi) per gli esami di lingue.
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b) Il settore scientifico

Il curricolo

Obiettivi Generali
Nel triennio tradizionale l’insegnamento della fisica, delle scienze biologiche e chimiche si
aggiunge a quello della matematica e del disegno.
Lo studio organico di queste discipline
- cura l’affinamento delle capacità di astrazione e di formalizzazione e l’attitudine a riesaminare
   criticamente e sistemare in modo logico le conoscenze acquisite;
- evidenzia il valore concettuale del pensiero matematico ed il suo rapporto con quello filosofico,
   nonché il contributo della matematica nello sviluppo delle scienze sperimentali;
- sottolinea la valenza formativa della costruzione del pensiero scientifico-sperimentale.

Conoscenze, abilità, competenze
Alla fine del triennio l’allievo dovrà
- essere in grado di utilizzare consapevolmente le regole del calcolo infinitesimale;
- utilizzare con disinvoltura il linguaggio matematico;
- saper dimostrare i teoremi fondamentali dell’analisi e collegarli alla risoluzione di problemi;
- aver acquisito consapevolezza del metodo sperimentale attraverso lo studio della fisica e delle
   scienze;
- conoscere le leggi fondamentali della natura, i loro limiti e ambiti di validità;
- essere in grado di costruire autonomamente percorsi di studio, di ricerca e di selezione delle
   informazioni, utilizzando ogni tipo di supporto e sfruttando in modo appropriato le risorse
   offerte da centri documentari di diverso livello presenti sia sul territorio che nella rete Internet.

Metodologie adottate
La lezione viene gestita in modo articolato (tenendo conto della recettività degli allievi, della
necessità di interruzioni per il sostegno o per approfondimenti) e funzionale alla tipologia della
classe (rispondenza migliore ad una lezione frontale o interattiva o ad un lavoro di gruppo) o al
particolare momento didattico; è diffuso l’uso dei laboratori e di supporti audiovisivi nell’ambito
delle discipline sperimentali (fisica, chimica e biologia) e delle discipline artistiche (disegno e storia
dell’arte).
La riflessione e il confronto tra i docenti del settore hanno evidenziato alcune linee metodologiche
condivise, che non escludono, tuttavia, opzioni individuali.
- I contenuti sono scelti e sviluppati secondo criteri di diretta funzionalità al raggiungimento degli
    obiettivi e con l’attenzione rivolta, perciò, più alla loro qualità che alla loro quantità.
- L’azione didattica è fortemente centrata sul soggetto dell’apprendimento e mira a sollecitarne le
    reazioni e a sorvegliarne la consapevolezza.
- Il processo di insegnamento/apprendimento è favorito dalla utilizzazione della biblioteca
    dell’istituto, spazio dedicato all’apprendimento e alla messa in atto di metodi idonei per un uso
    competente delle informazioni, con una particolare attenzione alla pratica finalizzata e
    consapevole delle nuove tecnologie.
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Il corso sperimentale P.N.I.

Il numero delle ore di lezione di matematica è di cinque per ogni anno scolastico (con un aumento
di due ore per classe rispetto al corso tradizionale) e quello di fisica di tre (con un incremento di
un’ora nella classe terza).

Finalità e obiettivi
Le finalità generali dell’insegnamento delle due discipline sono innanzi tutto quelle proprie
dell’area scientifica nel triennio del liceo, ma il programma è diversificato. In particolare si realizza
un ampliamento delle conoscenze nelle due discipline finalizzato a migliorare le capacità
logico-deduttive, l’attitudine a vagliare e correlare le conoscenze scientifiche in un più ampio
quadro culturale di riferimento, le capacità di sintesi e di valutazione.

Conoscenze, abilità, competenze
In matematica le consuete conoscenze e competenze del triennio sono rafforzate con
approfondimenti nell’ambito dell’analisi matematica, con l’introduzione di concetti di logica, di
probabilità e di statistica, con applicazioni di tecniche risolutive più complesse.
Gli argomenti della fisica classica, comuni al triennio ordinario, vengono integrati con la trattazione
di argomenti di Fisica del XX secolo; l’insegnamento della disciplina, come prosecuzione del
lavoro svolto nel biennio, sposta l’attenzione dagli aspetti prevalentemente empirici a quelli
concettuali e di formalizzazione teorica, con particolare attenzione alla riflessione sulla validità e i
limiti dei modelli di interpretazione della realtà.

Metodologie adottate
Anche nel triennio, i diversi argomenti vengono affrontati in modo problematico, stimolando gli
allievi ad individuare soluzioni sia con il confronto con modelli precedentemente acquisiti che con
l’individuazione di possibili percorsi logico-deduttivi.
Particolare importanza ha, nelle due discipline, la tecnica risolutiva degli esercizi intesa non come
procedimento meccanico ma come ricerca il più possibile autonoma e personale.
L’attività del laboratorio di fisica comprende prevalentemente esperimenti presentati
dall’insegnante, mentre si fa uso, in generale, dell’elaboratore elettronico come strumento per la
risoluzione di particolari problemi.

Il corso sperimentale di scienze

Nel triennio abbiamo l’aggiunta di un’ora di Scienze per ciascun anno, con il potenziamento e la
riqualificazione dei programmi relativi e l’arricchimento della parte sperimentale. In particolare, in
entrambe le classi III e IV si sviluppa un programma fondato su moduli di chimica e biologia,
mentre nella classe V il programma di Geografia Generale e Geologia viene approfondito in alcune
parti per garantire una più solida preparazione all’Esame di Stato.

Finalità, obiettivi, metodologie adottate
Lo studio della Biologia, della Chimica e delle Scienze della Terra, con la sistemazione logica dei
contenuti, la razionalizzazione, formalizzazione e modellizzazione della realtà fisica, produce un
approfondimento nel metodo e nelle conoscenze particolarmente utile per gli studi universitari di
ambito scientifico.
Per quanto riguarda la metodologia, a livello di triennio, si perfeziona l’orientamento già seguito nel
biennio, con l’introduzione progressiva di sempre più ampi elementi di astrazione.
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4. Lo status del triennio

Gli studi triennali sono caratterizzati dal progetto di potenziare gli ambiti disciplinari, la loro
interazione per la ricerca, il rafforzamento delle abilità di documentazione e argomentazione, la
capacità di trasferimento delle esperienze in contesti nuovi con la graduale acquisizione di livelli
soddisfacenti nelle competenze.
Il raggiungimento di tali obiettivi costituisce lo status di questo ciclo di studi, che trova un
momento significativo di verifica e valutazione nella prova ministeriale di fine ciclo.
L’attuale esame di Stato comporta, fin dal terzo anno, l’adozione di modalità operative idonee:
- il potenziamento del carattere pluridisciplinare dell’azione del Consiglio di Classe e il suo
    impegno verso atteggiamenti didattici esplicitati e concordati;
- il dimensionamento di alcuni aspetti dei programmi con l’individuazione di percorsi didattici
    particolari, anche per la promozione delle scelte culturali degli allievi;
- l’inserimento di una metodologia specifica sulle tecniche di effettuazione delle prove d’esame
    (le tre prove scritte e il colloquio);
- l’applicazione di criteri di valutazione relativi al sistema di debito e credito scolastico e
    formativo.
Il processo di apprendimento così avviato si apre ad esperienze di orientamento che guidino gli
allievi a più consapevoli scelte post-liceali.

5. Settore dell’educazione fisica
Dall’anno scolastico 2003/04 è introdotta un’importante innovazione: l’insegnamento della materia
non avviene più per squadre, ma per singole classi: l’organizzazione dell’attività didattica, in molti
suoi aspetti, diventa così più funzionale e agile.
Obiettivi
- Miglioramento delle capacità condizionali (forza, velocità, resistenza, mobilità articolare),
   coordinative generali (apprendimento, adattamento e controllo motorio) e speciali (equilibrio,
   anticipazione, ecc.);
- Arricchimento e padronanza degli schemi motori di base, in modo da adeguarli alle nuove
   situazioni dovute alla normale crescita corporea;
- Presa di coscienza delle reali capacità del proprio corpo;
- Capacità di padroneggiare tecniche specifiche delle varie discipline sportive di squadra ed
   individuali;
- Capacità di coinvolgimento psicologico e sociale nel gruppo con l’accettazione di regole
   comuni;
- Conoscenze teoriche relative alle principali specialità sportive di squadra ed individuali;
- Consapevolezza dei comportamenti idonei per la prevenzione degli infortuni e la tutela della
   salute;
- Conoscenza teorica di argomenti specifici finalizzati alla preparazione per l’esame di Stato.

Competenze, conoscenze, abilità
Alla fine del corso di studi lo studente deve dimostrare di:
- avere compiuto un percorso evolutivo personale rispetto alle condizioni iniziali;
- aver raggiunto una buona padronanza del proprio corpo e di saper gestire le proprie capacità
   nell’ambito di situazioni dinamiche tipiche dei giochi sportivi;
- avere competenze organizzative nella gestione di tornei interni e di classe con funzioni diverse e
   specifiche;
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