IL CONSERVATORIO PER dAL 16AL27gENNAIO 2019 - Conservatorio di Mantova
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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Alta Formazione Artistica e Musicale Conservatorio di Musica “Lucio Campiani” - Mantova in collaborazione con Liceo Musicale e Coreutico “Isabella d’Este” - Mantova Aula Magna del Liceo “Isabella d’Este” • Auditorium “Claudio Monteverdi” • Teatro ACCADEMICO DEL Bibiena • STAZIONE FERROVIARIA CHIESA DI SANTA MARIA DELLA VITTORIA • SINAGOGA NORSA TORRAZZO • MEMORIALE DELLA SHOAH MANTOVANA, ISTITUTO “CARLO D’ARCO” IL CONSERVATORIO PER il Giorno della Memoria 2019 dal 16 al 27 gennaio Dalle radici al cuore della Shoah La rassegna è dedicata al Prof. Sergio Cordibella
Con il sostegno di IL CONSERVATORIO PER il Giorno della Memoria 2019 provincia di mantova Presentazione La rassegna è dedicata al Prof. Sergio Cordibella Prefettura di Mantova 1 L’ impegno del Conservatorio di Mu- stiche e culturali della città di Mantova IL CONSERVATORIO PER il Giorno della Memoria 2019 sica “Lucio Campiani” nella cele- e del suo territorio. È una occasione di brazione della Giornata della Memoria riflessione, di ricerca storica e di espres- della Shoah è consuetudine fondan- sione di un forte messaggio di solidarie- te del suo progetto culturale e della tà rivolto alla società contemporanea: sua missione. Accanto all’istituzione la memoria dello sterminio si deve fare musicale mantovana è presente sin generatrice di umanità perché ancora dall’inizio nella co-produzione artistica c’è bisogno di consapevolezza , di pen- Istituto Mantovano proposta e nel progetto culturale com- siero, di armonia. La musica infatti cura di Storia Contemporanea plessivo il Liceo Musicale e Coreutico e ricompone anche nella narrazione del “Isabella d’Este” diretto dalla prof.ssa dolore e della insensatezza. Invita a per- Maria Rosa Cremonesi. correre la dimensione temporale perché Librerie Coop Nautilus la storia illumini il presente e gli incerti Mantova La celebrazione della Giornata della orizzonti futuri. La ricerca musicale si fa Memoria della Shoah è infatti una occa- ricerca di esistenze, di storie, di comuni- sione importante di produzione artistica tà che ci interpellano e ci richiamo alla “corale” coinvolgente istituzioni scola- pietas e alla responsabilità. Mai come
IL CONSERVATORIO PER Introduzione il Giorno della Memoria 2019 2 3 in questi tempi di difficile convivenza e rappresentazione. Al suo fianco il prof. ARCI, Sucar Drom, Fondazione Carive- L a Rassegna dedicata al Giorno del- bollati dal nazismo come autori di “Musi- IL CONSERVATORIO PER il Giorno della Memoria 2019 IL CONSERVATORIO PER il Giorno della Memoria 2019 di ritorni impensati la celebrazione della Andrea Ranzato, del liceo musicale e rona, Fondazione Comunità Mantovana la Memoria si aprirà quest’anno il ca degenerata”: la Sonata per pianoforte Giornata della Memoria, lontana da ogni coreutico, e docenti e studenti delle due e Fondazione Cariplo. Fondamentale 16 gennaio con una lezione tenuta dal a 4 mani del 1938 e la Sonata per violino retorica, si fa monito di dialogo e riaffer- istituzioni formative coinvolte, coadiuvati è il sostegno di Comune di Mantova e Prof. Marcello Flores, che sarà dedicata e pianoforte Op. 11 numero 1, eseguite da mazione di comunità. da personale non docente e amministra- di Provincia e la presenza di docenti e all’analisi della macchina della propa- Niccolò Spolettini, Roberto Martinelli e tivo. La coralità della rassegna si esprime studenti delle scuole mantovane e della ganda nazista, ovvero a come “scientifi- Riccardo Lui, della Classe di pianoforte Pertanto è prezioso l’impegno della anche in altre fondamentali collaborazio- comunità tutta. camente”, attraverso l’utilizzo dei media del Prof. Antonio Pulleghini e di violino prof.ssa Giovanna Maresta, ricercatrice ni come quella col Coro delle Voci Bian- al tempo disponibili, sia stata costruita della Prof.ssa Fabiana Fabiano. appassionata e regista dell’intera ras- che diretto dal M° Marino Cavalca e con A tutti coloro che si sono adoperati per indi demonizzata ed infine fisicamente segna, nonché del concerto-spettacolo la Compagnia Teatrale Campogalliani; la realizzazione dell’intenso program- soppressa la figura dell’“Altro”, sia questi Mercoledì 23 gennaio mattina, come da ebreo, sinti, rom, omosessuale, testimo- tradizione ormai consolidata, verrà ripro- della serata del 27 gennaio al Teatro preziosa la collaborazione con Fonda- ma di eventi che si dispiega dal 16 al 27 ne di Geova, handicappato, esperantista, posto il Percorso attraverso i Luoghi della Bibiena con musiche e testi che si com- zione Franchetti, con l’Istituto Mantova- gennaio va quindi la nostra più sincera e oppositore politico. La lezione si terrà al Memoria, protagonisti i Cori dei ragazzi pongono in una inedita e struggente no di Storia Contemporanea, con ANPI, profonda gratitudine. ■ mattino per gli studenti ed al pomeriggio del Liceo Musicale “Isabella d’Este”, diret- per la cittadinanza. Al termine di questo ti dal Prof. Romano Adami ed il Coro “Voci secondo incontro, in Auditorium Monte- in Festa”, diretto da Marino Cavalca. Sem- M° Salvatore Spanò prof.ssa FRANCESCA ZALTIERI verdi, si ascolteranno due composizioni pre nuovi allievi provenienti dalle scuole Direttore del Conservatorio Presidente del Conservatorio di Paul Hindemith, uno dei molti artisti medie e medie secondarie di Mantova e
Provincia verranno condotti dai loro co- sto tra la fine del 1940 e gli inizi del 1941 dre, immaginandone l’estremo, struggen- etanei attraverso i luoghi simbolo della nel campo di concentramento di Goerlitz, te commiato; nella seconda, viene pre- Memoria mantovana, dalla Stazione fer- il Quatuor è considerato uno dei più alti sentato il testamento spirituale di Yossl roviaria, attraverso la Sinagoga Torraz- esempi di musica cameristica del XX se- Rakover, che, chiuso nella sua stanza nel Eventi in programma Mercoledì 16 gennaio 2019 | ore 11.00 za Norsa, la Chiesa di Santa Maria della colo. Dedicato all’Apocalisse, ovvero alla ghetto di Varsavia circondato dalle fiam- Vittoria, per giungere al Liceo “Isabella fine del Tempo per definizione, affronta me e prossimo a soccombere, ribadisce 4 d’Este” e all’“Istituto Carlo d’Arco”, sede del Memoriale della Shoah mantovana. come nodo centrale il problema stesso del Tempo, visto attraverso una triplice la sua fede incrollabile nella Legge , pur chiedendo a gran voce a Dio dove si tro- Aula Magna La demonizzazione dell’“altro”. 5 Liceo “Isabella d’Este” Cori, canzoni, testimonianze e la lettura prospettiva religiosa, filosofica e musi- vino i confini della Sua pazienza nel ve- La strategia comunicativa e l’uso IL CONSERVATORIO PER il Giorno della Memoria 2019 via Giuseppina Rippa, 1 IL CONSERVATORIO PER il Giorno della Memoria 2019 dei nomi dei 99 deportati, molti dei quali cale. Giacomo Invernizzi, Primo violino dere l’infinito cammino dei sofferenti ed partiti da Mantova il 5 aprile 1944 alla vol- e Direttore musicale, condurrà Roberto i milioni di massacrati, che hanno il diritto Mantova dei media sotto il nazismo ta di Auschwitz, accompagnata dai suoni Martinelli, Nicol Merzi e Niccolò Nigrelli in di sapere e di avere una risposta. Iniziativa didattica LEZIONE metallici del treno che corre, elaborati, questa avventura musicale tanto affasci- riservata agli allievi con l’ausilio dei sax e dell’elettronica, da nante quanto impervia per le sue difficol- Ed è proprio da questa resistenza spiri- delle Scuole SECONDARIE Igor Bianchini. Il repertorio musicale già tà tecnico interpretative. Ad introduzione tuale, questa incrollabile forza di reazione DI SECONDO GRADO Prof. Marcello Flores ascoltato negli anni precedenti si arricchi- e conclusione del Quartetto, interpretati e di vita che abbiamo tratto il titolo della sce di tre nuove composizioni di Marino da Francesca Campogalliani e Diego Fu- rappresentazione Credo nel sole anche Presentazione a cura del Cavalca per Coro di voci bianche, sui te- sari, due monologhi: il primo tratto da Vita quando non splende, motto dal sapore Prof. Andrea Ranzato sti delle poesie dei bambini internati nel e Destino di Vasilij Grossman, il secondo, apocalittico con cui si apre il testamento (Liceo delle Scienze Umane / Liceo Musicale “Isabella d’Este” di Mantova) campo di Terezin. Nel pomeriggio il Prof. Yossl Rakover si rivolge a Dio, opera di di Yossl. ■ Gabrio Taglietti terrà in Auditorium una le- Zvi Kolitz. Due testimonianze letterarie zione sul Quatuor pour la fin du Temps che hanno come protagonisti due vittime di Olivier Messiaen, che verrà proposto della Shoah. Nella prima si ascoltano le nella serata di domenica 27 gennaio al parole che Anna Semerova, dietro al filo Bibiena, con anteprima per le scuole sa- spinato del ghetto, scrive al figlio, dove bato 26 gennaio in Auditorium. Compo- Grossman ricorda la tragica fine della ma- Giovanna Maresta
Eventi in programma Mercoledì 16 gennaio 2019 | ore 18.00 Eventi in programma Mercoledì 23 gennaio 2019 | dalle ore 8.45 alle 12.45 6 Auditorium “Claudio Monteverdi” La demonizzazione dell’“altro”. Stazione Ferroviaria - Binario 1 Attraverso i luoghi della Memoria 7 Conservatorio di Musica La strategia comunicativa e l’uso Chiesa di Santa Maria della Vittoria E come potevamo noi cantare IL CONSERVATORIO PER il Giorno della Memoria 2019 IL CONSERVATORIO PER il Giorno della Memoria 2019 “Lucio Campiani” via della Conciliazione, 33 Mantova dei media sotto il nazismo Sinagoga Norsa Torrazzo Percorso per gli studenti delle Scuole secondarie Memoriale della Shoah mantovana Iniziativa aperta al pubblico CONFERENZA / CONCERTO Liceo “Isabella d’Este” - Istituto A cura di Giovanna Maresta e Andrea Ranzato In collaborazione con “Carlo d’Arco” Incontro con il Prof. Marcello Flores. Rielaborazione e riscrittura musicale dei cori a cura di Luca Buzzavi. ISTITUTO MANTOVANO DI STORIA Trascrizioni ed elaborazioni delle canzoni dei ghetti a cura di Francesco Bonfà. CONTEMPORANEA Dialoga con il relatore il Prof. Andrea Ranzato del Liceo “Isabella d’Este”. LIBRERIE COOP NAUTILUS MANTOVA ANPI MANTOVA Al termine della conferenza, concerto con musiche di Paul Hindemith Sonata per pianoforte a 4 mani (1938) Niccolò Spolettini e Roberto Martinelli, pianoforte (Classe del Prof. Antonio Pulleghini) Sonata per violino e pianoforte op. 11, n. 1 Riccardo Lui, violino (Classe della Prof.ssa Fabiana Fabiano) Niccolò Spolettini, pianoforte (Classe del Prof. Antonio Pulleghini) Paul Hindemith Campo di Terezín Theresienstadt
1a tappa Die Moorsoldaten (Il canto dei deportati) Andr’oda Taboris è il canto che rievoca i la- menti e le sofferenze dei rom slovacchi rac- 2a tappa Am’cha Israel, Haleluja, Hedad hedad gina k’tana terra dei propri avi come profetizzato nella nacque nel 1934 all’interno del campo di Bibbia. Una delle ipotesi sulle origini di que- Stazione Ferroviaria Boergermoor dove erano rinchiusi i dete- chiusi nei campi di lavoro come quello di Lety Santa Maria della Vittoria I Tre cori ebraici per coro a cappella di ragazzi sta splendida melodia, adattata nel 1888 da nuti politici. Rielaborato da Hanns Eisler, è e che poi conobbero la morte dopo il 1944 furono scritti da Viktor Ullmann nel 1944 du- Samuel Cohen, un immigrato rumeno, riman- Binario 1 divenuto inno della Resistenza tedesca al sotto l’occupazione nazista della Slovacchia. Coro del Liceo Musicale rante il suo internamento nel campo di Terezín da alla tardo-rinascimentale canzonetta “La Coro del Liceo Musicale “Isabella d’Este” Nazismo. Se ne ascolta, dopo l’incipit in te- e dedicati ai tanti ragazzi internati cui si cer- Mantovana” (anche conosciuta come “Ballo “Isabella d’Este” dir. Romano Adami cava di continuare a dare un’educazione pur desco, anche una versione italiana originale Anì Ma’amin (Io credo) è il Credo ebraico ba- di Mantova” ovvero “Fuggi fuggi fuggi”), che 8 dir. Romano Adami dell’epoca. sato sui Tredici Principi di Fede formulati da nella miseria e nella sofferenza della vita del nel Seicento era diventata estremamente po- 9 Mosè Maimonide (Rambam) nel XII secolo nel campo, un’occasione questa perché i ragazzi polare in Europa, comprese le terre di lingua IL CONSERVATORIO PER il Giorno della Memoria 2019 IL CONSERVATORIO PER il Giorno della Memoria 2019 Tsigaynerlied (Canto zigano), composto suo Commento alla Míshnà Sanhedrin 10: l; in godessero di un po’ di sollievo e serenità. E romena da cui Cohen proveniva. Un altro pro- dal violinista e compositore polacco David particolare si tratta del XII dei 13 Principi in cui a Terezín, oltre ad Ullmann, lavorò un grup- babile riferimento consapevole dell’autore fu Beygelman nel 1941, narra delle sofferenze viene ribadita con forza la fede nella venuta po di straordinari compositori come Pavel il notissimo tema della Moldava di Bedřich Am’cha Israel, Haleluja, Hedad hedad gina del popolo rom che il musicista conobbe nel del Messia. Sono le parole che sul treno che lo Haas, Hans Kràsa, Ilse Weber, tutti uccisi ad Smetana, che a sua volta probabilmente lo k’tana, (Tre cori ebraici) ghetto di Łódź e di cui volle essere cantore. portava al lager di Treblinka vennero in mente di Viktor Ullmann Auschwitz-Birkenau nell’ottobre del 1944. trasse da una versione svedese della canzo- Nel ghetto di Łódź, grazie a personaggi come al rabbino cantore Azriel David Fastag, che ne ne italiana. Si tratta di una melodia in scala Die Moorsoldaten Beygelman, venne a costituirsi un’esperienza compose la musica nel 1942. Gli ebrei deportati Dal profondo dell’inferno Dal profondo dell’inferno è un corale, il cui minore, fatto insolito per un inno nazionale, testo di Johann Esser e Wolfgang Langhoff musicale e artistica di grande livello, non si misero a cantarlo nei vagoni del treno e poi di Leonard Krasnodębski testo venne composto nel ‘42 dal giovane po- e in contrasto con il titolo. È divenuto l’inno (rielaborato da Hanns Eisler), dissimile da quella del campo di Terezín. durante la marcia verso le camere a gas. lacco Leonard Krasnodębski. La melodia na- nazionale di Israele dopo la fondazione dello musica di Rudi Goguel Ha-tiqvà Beygelman morì nel febbraio 1945 nel campo di Naftali Herz Imber e Samuel Cohen sce più tardi, nel 1944, ma l’autore non potrà Stato nel 1948. Tsigaynerlied di sterminio di Auschwitz-Birkenau. mai ascoltarla perché, trasferito per punizione di David Beygelman Wiegala al Klinkerwerke, luogo dove si praticava la tor- Wiegala (Ninna… nanna…) è opera di Ilse Wie- Djelem Djelem, “Sono andato per lunghe stra- di Ilse Wieber tura, si era tolto la vita. ber, ebrea cecoslovacca, autrice di letteratura Djelem djelem Rita Gelmetti, voce di Žarko Jovanović de…”, venne composto da Žarko Jovanović e di programmi radiofonici per i ragazzi, che fu su melodie tradizionali. Divenne, dopo la fine In Memoria per flauto solo Il testo di Ha-tiqvà (La speranza) fu scritto nel rinchiusa nel campo di Terezín nel 1942 dove Andr'oda taboris della Seconda Guerra Mondale, l'inno del di Igor Bianchini 1877 da Naftali Herz Imber, un ebreo galiziano scelse di occuparsi dei bambini malati. Ilse fu anonimo popolo rom e ricorda il Porrajmos, il “divora- Dedicato alle vittime mantovane laico e sionista che emigrò in terra d’Israele uccisa ad Auschwitz-Birkenau il 6 ottobre del Anì Ma’amin, mento” del popolo zigano da parte della Le- della deportazione nel 1882. Ha-tiqvà esprime la speranza del 1944 insieme con quei bambini ai quali aveva musica attribuita a Reb Azriel David Fastag gione Nera nazista. Daniele Braghini, flauto solista popolo ebraico di tornare un giorno nella cantato la ninna nanna da lei composta.
3a tappa La farfalla di Pavel Friedman, giovane ebreo Aprile di Anna Frank, nata il 12 giugno 1929, tribuito a re Davide, per il quale l’Eterno è fon- 4a tappa zione del ghetto da parte dei nazisti, ottenne polacco vissuto nel Campo di concentramen- Francoforte sul Meno (Germania), morta nel te di coraggio e conforto anche nei momenti il primo premio. Era stata composta come Sinagoga Norsa Torrazzo to di Terezín e successivamente deportato ad febbraio 1945, Campo di concentramento di più bui dell’esistenza: “Anche se andassi nella Memoriale della Shoah ninna-nanna per trarre in inganno i nazisti; Auschwitz. Bergen-Belsen valle oscura” rivela il senso di smarrimento ma parecchi membri del coro che avrebbero do- Coro di voci bianche con la certezza di una guida certa (“Tu sei il mantovana vuto cantarla al concorso furono uccisi prima “Voci in festa” Città di Mantova L’ultima, proprio l’ultima / di un giallo così Liceo “Isabella d’Este” intenso / così assolutamente giallo, come Prova anche tu / una volta che ti senti solo / o mio bastone, il mio supporto”), che infonderà della presentazione. Shtiler shtiler è una delle dir. Marino Cavalca una lacrima di sole quando cade / sopra infelice o triste / a guardare fuori dalla soffitta coraggio (“Non temerei nessun male”) pro- Istituto “Carlo d’Arco” canzoni più conosciute composte durante il 10 una roccia bianca / così gialla, così gialla! / quando il tempo è così bello. / Non le case prio perché la presenza dell’Onnipotente è periodo tragico della Shoah. 11 L’ultima / volava in alto leggera / aleggiava o i tetti, ma il cielo / Finché potrai guardare il costante e infonde serenità d’animo (“perché Shtiler shtiler IL CONSERVATORIO PER il Giorno della Memoria 2019 IL CONSERVATORIO PER il Giorno della Memoria 2019 sicura / per baciare il suo ultimo mondo. Tra cielo senza timori / sarai sicuro di essere puro Tu sei sempre con me [...] con Te io mi sento testo di Shmerke Kaczerginski, Rivkele del sabato è una delle più famose La farfalla, Il giardino qualche giorno / sarà già la mia settima set- dentro / e tornerai / ad essere felice. tranquillo”). musica di Alex Volkoviski canzoni nate nel ghetto di Białystok, in Polo- su testi di poesie dei bambini timana di ghetto / i miei mi hanno ritrovato Gaia Maestrelli, voce nia. Sin dall’occupazione tedesca della Polo- deportati a Terezín Avinu Malkenu (Nostro padre, nostro re) Hine ma tov (Ecco, quant’è bello…) prende (Liceo Musicale “Isabella d’Este”) nia, erano stati rinchiusi nella cittadina polac- qui / e qui mi chiamano i fiori di ruta / e il Aprile bianco candeliere del castagno nel cortile. ricorda il Padre Nostro cristiano ed è una spunto dal Salmo 133. “Yachad” viene dalla ca oltre 50.000 ebrei della città e dei dintorni, Rivkele del sabato su testo di Anna Frank Ma qui non ho visto nessuna farfalla. / Quel- preghiera solitamente recitata durante le parola “Yachid” che significa assoluta unità testo e musica di Paysakh Kaplan che nonostante le condizioni di estrema mise- musica di Marino Cavalca la dell’altra volta fu l’ultima: / le farfalle non importantissime solennità di Rosh Ha-shanà ed ha un valore più profondo della sempli- Gaia Maestrelli, voce ria della loro esistenza avevano saputo creare vivono nel ghetto. (Capodanno) e dello Yom Kippur (giorno di ce pace o armonia. La questione è posta nel Tommaso Consoli, chitarra (Classe del una comunità con una forte identità e capacità Avinu Malkenu espiazione per il ravvedimento dei peccati Talmud. “Come puoi descrivere l’Eterno?” e di resistenza. I fatti cui si riferisce la canzone, Prof. Francesco Bonfà) musica di Max Janowski commessi) così come nei dieci giorni peniten- la risposta è “Yachid” (assoluta unità). È per composta da Paysakh Kaplan da un’aria tradi- Elena Guerreschi, soprano Il giardino di Franta Brass, nato a Brno nel ziali che intercorrono tra l’una e l’altra solen- questo motivo che la parola “Yachad” ha riso- La canzone Shtiler Shtiler (Zitti, zitti!) fu com- zionale, avvennero sabato 28 giugno 1941; ma Francesco Bonfà, chitarra 1930, deportato nel lager di Terezín nel 1941, nità. La versione qui presentata è quella mo- nanze più significative, in quanto implica una posta nel 1943 da Alex Volkoviski quando già dal giorno prima, detto “il venerdì rosso morto ad Auschwitz il 28 ottobre 1944 Gam gam derna di Max Janowski, compositore ebreo unità non soltanto tra gli uomini, ma anche tra aveva solo 11 anni ed era rinchiuso nel ghet- sangue”, i tedeschi erano penetrati nel ghetto di Elie Botbol Un piccolo giardino, / Fragrante e pieno di di musica liturgica, nato nel 1930 a Berlino ed gli uomini e il Creatore. to di Vilnius, su testo del poeta, educatore e e avevano cominciato a uccidere e deporta- rose. / Il viale è stretto, / Lo percorre un pic- emigrato poi negli Stati Uniti. partigiano Kaczerginski. Racconta dell’eccidio re la popolazione maschile. Tra il venerdì e il Hine ma tov colo bambino. / Un piccolo bambino, un dol- degli ebrei di Vilna (Vilnius) a Ponary e delle Dopo l’inizio dello Shabbat è uso recitare il sabato perirono circa 3000 ebrei del ghetto Elena Guerreschi, soprano ce bambino, / Come quel fiore che sboccia. Gam gam (Anche, anche…) è una canzone canto Shalom Alekhem (“Pace a voi”) com- sofferenze del ghetto. di Białystok. Nacquero così le Shabesdike, le Shalom Alekhem / Quando il fiore arriverà a fiorire / Il piccolo scritta da Elie Botbol che riprende il quarto posto nel XVII secolo da cabbalisti di Tzfat Presentata ad un concorso musicale organiz- “donne del sabato” ovvero le vedove o fidan- Francesco Bonfà, chitarra bambino non ci sarà più. versetto del testo ebraico del Salmo 23 at- (Israele). zato dallo Judenrat poco prima della liquida- zate degli uomini uccisi.
Attraverso i luoghi della Memoria Testimonianze mantovane Introduzione al percorso E come potevamo noi cantare Materiale inedito tratto dalle interviste a 12 Lidia Gallico, Vittorio Jarè, Leonello Levi, Luciana Parigi e Silvana Vivanti. 13 A cura del Prof. Andrea Ranzato. I l percorso attraverso i luoghi della do tedesco di Verona. La destinazione IL CONSERVATORIO PER il Giorno della Memoria 2019 IL CONSERVATORIO PER il Giorno della Memoria 2019 memoria mantovana parte necessa- finale non era più costituita da campi Ricordi di un ragazzo ebreo: una scelta per la vita, riamente dal binario numero 1 della di internamento coatto o di transito, Italo Bassani Stazione ferroviaria. La mattina del 5 come era finora avvenuto, ma dal cen- aprile 1944 da qui ripartì alla volta di Au- tro di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Un ragazzo ebreo a Mantova negli anni del razzismo fascista, schwitz il convoglio numero 09 prove- Al binario 1 ogni anno la mattina del 27 Corrado Vivanti niente da Fossoli con 42 ebrei rastrellati gennaio la comunità di sinti e rom si ri- Memorie di sinti e rom mantovani testimoni della deportazione a Mantova, o altrove, e radunati all’inter- unisce per ricordare le proprie vittime; (Archivio Sucar Drom) no della Casa di Riposo Israelitica di via la comunità ebraica mantovana in Si- Govi (che già accoglieva alcuni anziani nagoga legge i nomi di coloro che non Se questo è un uomo, ebrei anche di nazionalità straniera): un sono più tornati, per ridare loro dignità e Primo Levi vero e proprio campo di concentramen- rispetto. 104 furono gli ebrei mantovani to situato accanto alla odierna Sinagoga o ebrei catturati nel territorio mantova- La notte, Norsa Torrazzo. Le autorità fasciste, ma no deportati verso i campi di concen- Elie Wiesel anche alcuni delatori a caccia di danaro, tramento o verso il centro di sterminio: collaborarono ad individuare le persone soltanto 5 di questi riuscirono a ritor- Testimonianze e brani letti da che dovevano partire per la Germania, nare. Di alcuni testimoni ascolteremo Francesca Campogalliani, Mario Zolin Case del Ghetto di Mantova eseguendo l’ordine arrivato dal coman- brevi, frammentarie e sofferte memorie
durante le tappe successive in Santa pinto della Madonna al posto dell’antica giuridico per la soppressione avvenuta stiana, a sud da via Calvi, ad ovest dal- Signoria dei Gonzaga aveva raggiunto il volontà di emarginazione di una parte di Maria della Vittoria, in Sinagoga e al Me- immagine avrebbe dovuto dar soddisfa- con Napoleone nel 1798), ormai in stato le vie dei Giustiziati e degli Spagnoli e massimo dello splendore anche in campo popolazione della città, peraltro in pas- moriale della Shoah mantovana presso zione al popolo offeso, celebrando al di abbandono e fatiscenza, venne pro- ad est da un breve tratto di via Pompo- artistico grazie al mecenatismo illuminato sato ben integrata. Tuttavia altri e diversi l’Istituto “Carlo d’Arco”. contempo la propria vittoria sui Francesi gressivamente abbattuto tra la metà del nazzo. Fino ad allora non vi erano state a sostegno di artisti come il drammaturgo sono i ghetti che si ricordano nei canti La chiesa di Santa Maria della Vitto- a Fornovo attribuita alla protezione della 1800 con il momento più intenso di de- restrizioni, barriere e zone separate e la Leone de’ Sommi ed il musicista Salomo- ascoltati. Sono quelli istituiti dai nazisti ria ricorda un episodio di intolleranza Vergine. Tale dipinto venne quindi realiz- molizione tra il 1904 e il 1905 e fino agli comunità ebraica aveva potuto cresce- ne Rossi. Ghetto come luogo di separa- nelle città dell’Europa orientale via via oc- religiosa avvenuto sotto la Signoria di zato dal Mantegna, ma il marchese, che anni ’30 del 1900, gli arredi e le opere re e svilupparsi con floridezza. Sotto la tezza, che sottolinea ancora una volta la cupata. Luoghi di segregazione, di fame, 14 15 Francesco II Gonzaga. A quel tempo la di questo si sarebbe accontentato, con- d’arte presenti nella Sinagoga Norsa prospera ed attiva comunità ebraica cit- sigliato poi dal frate eremitano Girolamo Torrazzo vennero fissati in copie fedeli IL CONSERVATORIO PER il Giorno della Memoria 2019 IL CONSERVATORIO PER il Giorno della Memoria 2019 tadina, che dalla fine del 1300, epoca del Redini, che voleva una punizione esem- con calchi di gesso, in modo da ricreare suo insediamento in città, fino a quel mo- plare per il sacrilegio perpetrato, fece in l’antico splendore all’interno del nuovo mento aveva conosciuto un forte svilup- seguito demolire la casa del banchiere edificio che viene a costituire una del- po, era parte integrante e fondamentale Daniel Norsa per edificarvi una chiesa: le più belle sinagoghe al mondo. Parte della vita della città. Nel luglio del 1495 Santa Maria della Vittoria. Un altro di- delle suppellettili delle altre sinagoghe avvenne che il banchiere Daniel Norsa, pinto, di ignoto, ritrae la Madonna che italiane (la Scola grande e la Cases) fu dopo aver chiesto ed ottenuto dal Ve- sovrasta la famiglia Norsa, padre figlio invece inviata e accolta in Israele per scovo due anni prima, dietro pagamen- e rispettive mogli, ritratti in aria smarrita l’arredo di due importanti sinagoghe, to della debita tassa, di cancellare dalla e col cerchio giallo sugli abiti, “marchio” una a Tel Aviv, l’altra proprio a Gerusa- facciata della sua abitazione un’immagi- distintivo dell’essere ebreo. lemme, nella sede del Gran Rabbinato ne della Madonna col Bambino, durante Il percorso ci porta poi alla sola rimasta d’Israele. Il nostro percorso passa an- la processione dell’Ascensione venne delle sei Sinagoghe, tre di rito italiano e che attraverso il ghetto antico che, su fatto oggetto di insulti e sassate da par- tre di rito tedesco, che erano presenti pressione papale, fu istituito nel 1610 da te del popolo. Il marchese Francesco II in città, segno di antico splendore e di Francesco I Gonzaga, tra le contrade del Gonzaga impose al fratello Sigismondo scintillante vivacità culturale della co- Cammello e del Grifone e veniva chiuso di prendere dei provvedimenti e con la munità ebraica. Quando il ghetto antico ad ogni tramonto da quattro portoni. A Immagine di sinistra: Scuola Lombarda, Madonna con bambino. In basso la famiglia del banchiere Norsa, tempera su tela, 1510 - 1515 circa (Mantova, Basilica di commissione al Mantegna di un altro di- (ormai non più tale dal punto di vista nord era delimitato da via Dottrina Cri- Sant’Andrea). Immagine di destra: Sinagoga Norsa Torrazzo.
di miseria, dove rinchiudere gli individui sventura: sofferenze che ritroviamo ad video con le testimonianze dei “bambi- che improvvisamente divenivano inde- esempio in Tsigaynerlied. Pur privati ni nascosti” (Lidia Gallico, Vittorio Jarè, siderati prima di decretarne l’elimina- della libertà, questi musicisti hanno con- Leonello Levi, Luciana Parigi e Silvana zione. Certo, l’opera di emarginazione tinuato disperatamente a conservare la Vivanti) precedute dalla lettura dei 99 degli ebrei era iniziata prima: nel 1938 propria dignità e la propria identità: tutto ebrei, mantovani e non, uccisi nei cam- in Italia si inizia con le leggi razziali, che questo si avverte con forza nei canti e pi di concentramento e di sterminio; la allontanano gli ebrei dalla vita pubblica, nelle musiche che da quei luoghi lontani stanza con le immagini dei luoghi della 16 17 dalle scuole, dal libero esercizio del- ci sono pervenute. Canti religiosi, com- Shoah mantovana; il percorso delle “vite le professioni. Un’eliminazione morale posizioni orchestrali, persino opere liri- spezzate” (in ricordo degli studenti Mara IL CONSERVATORIO PER il Giorno della Memoria 2019 IL CONSERVATORIO PER il Giorno della Memoria 2019 prima che fisica, che li riduce a vivere che. Nel campo di Terezín, ad esempio, Coen, Renzo Finzi, Lidia Tedeschi e della nascosti, senza mezzi e nella paura co- si ebbe un fiorire straordinario di musica professoressa Bianca Ottolenghi espul- stante del peggio. Così avvenne anche leggera, jazz, classica ad opera di artisti si dal Regio Istituto Magistrale “Isabella a Mantova. Molti furono tratti in inganno come Ullmann, Klein, Kràsa, Haas: degni d’Este Gonzaga” nel 1938); l’installazione dalla iniziale “tolleranza” fascista rispetto epigoni alcuni di loro della scuola vien- della stanza dei Volti e dei Nomi degli a quelle che erano le politiche hitleria- nese di Schönberg e Berg. oltre 6000 deportati italiani; un video ne, ma dopo l’8 settembre 1943, con la Il Memoriale della Shoah mantovana, alla scoperta dello Yad Vashem di Ge- Repubblica Sociale, nessuna speranza dove il percorso si conclude, è un’espo- rusalemme, fonte di ispirazione per la trovò più spazio ed iniziarono i tragici sizione temporanea frutto della collabo- realizzazione del Memoriale della Shoah giorni delle retate e delle deportazioni. razione tra gli studenti del Liceo “Isabel- mantovana. ■ Così ascolteremo i canti composti nei la d’Este” impegnati nel laboratorio di campi di lavoro, nei campi di concen- ricerca storica e gli studenti dell’Istituto tramento dove spesso ebrei, sinti, rom, Tecnico-Tecnologico “Carlo d’Arco” atti- si ritrovarono fianco a fianco, come nel vi nel lavoro grafico e in quello relativo ghetto di Łódź, in Polonia. Poeti e canto- all’installazione. Il Memoriale consta di ri ebrei hanno raccolto le sofferenze di cinque aree: il labirinto con i nomi dei Giovanna Maresta coloro che trovarono accomunati nella 104 ebrei mantovani deportati; l’aula del Andrea Ranzato Memoriale della Shoah mantovana, fotografia di Emanuele Mantovani
Eventi in programma Mercoledì 23 gennaio 2019 | ore 18.00 Eventi in programma Credo nel sole anche quando non splende 18 Auditorium “Claudio Monteverdi” I significati musicali, filosofici e religiosi RAPPRESENTAZIONE 19 Conservatorio di Musica “Lucio Campiani” del Quatuor pour la fin du Temps Sabato 26 gennaio 2019 | ore 10.15 IL CONSERVATORIO PER il Giorno della Memoria 2019 IL CONSERVATORIO PER il Giorno della Memoria 2019 via della Conciliazione, 33 Mantova di Olivier Messiaen Auditorium “Claudio Monteverdi”, Conservatorio di Musica “L. Campiani” | Mantova Prova generale aperta agli studenti LEZIONE / CONCERTO delle Scuole secondarie di Secondo grado di Mantova e provincia del Prof. Gabrio Taglietti Introduzione al Quatuor pour la fin du Temps di Olivier Messiaen Domenica 27 gennaio 2019 | ore 21.00 Correlatore Prof. Andrea Ranzato Teatro Accademico del Bibiena | Mantova Rappresentazione aperta alla cittadinanza Saranno eseguiti brani dell’opera di Messiaen Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria: tel. 0376.368362 (da lunedì a venerdì ore 8.30-16.30) Interpreti mail: comunicazione@conservatoriomantova.com Giacomo Invernizzi, violino e direzione musicale Roberto Martinelli, pianoforte (Classe del Prof. Antonio Pulleghini) PROLOGO ALLA RAPPRESENTAZIONE Nicol Merzi, clarinetto (Classe del Prof. Stefano Bertozzi) Lettura dei nomi dei deportati mantovani Niccolò Nigrelli, violoncello Olivier Messiaen, 1930 Francesca Campogalliani, Diego Fusari
Credo nel sole anche quando non splende Vasilij Grossman da Vita e Destino 20 L’ultima lettera dal ghetto della madre al figlio 21 Interprete Francesca Campogalliani IL CONSERVATORIO PER il Giorno della Memoria 2019 IL CONSERVATORIO PER il Giorno della Memoria 2019 Olivier Messiaen (1908 - 1992) Quatuor pour la fin du Temps (1941) Interpreti Prof. Giacomo Invernizzi, violino e direzione musicale Roberto Martinelli, pianoforte (Classe del Prof. Antonio Pulleghini) Grossman madre e figlio Nicol Merzi, clarinetto (Classe del Prof. Stefano Bertozzi) Niccolò Nigrelli, violoncello Zvi Kolitz Yossl Rakover si rivolge a Dio Interprete Diego Fusari Luci Adriano Bigi Fonica Daniele Grassi Ideazione Giovanna Maresta Vasilij Grossman
Quatuor pour la fin du Temps Introduzione di Olivier Messiaen 22 23 S talag di Görlitz, in Slesia: una cittadina gli Inglesi, i Russi, gli Statunitensi. Dopo IL CONSERVATORIO PER il Giorno della Memoria 2019 IL CONSERVATORIO PER il Giorno della Memoria 2019 che oggi segna il confine tra Germa- l’8 settembre 1943, anche molti Italiani; nia e Polonia. L’organizzazione militare con intento punitivo, furono sistemati tedesca aveva assegnato a quel campo nelle baracche già assegnate ai Russi. il numero identificativo VIII A. Una lapide La sera di mercoledì 15 gennaio 1941, all’ingresso, scritta in polacco, ricorda che mentre la temperatura esterna oscillava dal 7 settembre 1939 all’8 maggio 1945, attorno ai 15 gradi sotto zero, nella ba- quando sei giorni dopo la resa della Ger- racca 27 B e per un pubblico formato Veduta dello Stalag VIII A di Görlitz mania il campo venne liberato dall’eser- da cinquemila compagni di prigionia, è cito russo, transitarono lì centoventimila stata creata una musica che evoca e an- re stati percossi, restavano abbassati. Al che sarebbero state la mia consolazione gno 1940. Dopo tre settimane trascorse prigionieri di guerra: «L’elevato numero di nuncia la «Fine del Tempo». Composta violoncello mancava una corda. quando, come gli stessi Tedeschi, avrei in un campo nei pressi di Nancy sono de- morti era causato dalla fame, dal freddo, durante la segregazione e, come ricor- Così Messiaen descrive il proprio arrivo sofferto la fame e il freddo. Questa eclet- stinati a Görlitz, dove incontrano il giova- dalle malattie e dai brutali omicidi com- derà l’autore, «scritta per i musicisti e gli allo Stalag: «Come tutti gli altri prigionieri, tica, piccola libreria, andava dai Concerti ne violinista Jean Le Boulaire, prigioniero messi dai responsabili». strumenti che avevo, per così dire, sotto dovetti spogliarmi. Nudo com’ero, conti- Brandeburgesi di Bach alla Suite lirica di anche lui dall’inizio dell’estate 1940, cat- Durante il periodo della permanenza di mano; pianoforte, violino, violoncello, nuavo a stringere, con uno sguardo spa- Alban Berg». turato negli ultimi giorni che precedettero Olivier Messiaen, i prigionieri erano per clarinetto». ventato, un sacchetto che conteneva tutti Messiaen, il già celebre violoncellista la vittoria tedesca, la resa della Francia, la maggior parte Francesi e Polacchi, Il pianoforte era un modesto verticale e i miei tesori. E cioè una piccola libreria di Etienne Pasquier e il clarinettista Henry la proclamazione dell’armistizio, firmato il con dei Belgi e dei Serbi; verranno poi molti tasti della parte destra, dopo esse- partiture d’orchestra in formato tascabile Akoka vengono catturati insieme nel giu- 25 giugno 1940.
Messiaen e Pasquier verranno liberati nel di film o di programmi radio)». Ad Akoka stato il primo ad andarsene. Nel 1971, rag- cuzione del Quartetto, quarantanni dopo gonata alla bestia, che agisce istigata da febbraio 1941, in quanto ritenuti «soldati non restava che la fuga: era del resto giunta l’età della pensione e lasciata l’Or- la sua creazione. Satana), Messiaen sceglie un solo pas- musicisti». Uomini, cioè, chiamati alle convinto che «un prigioniero, è fatto per chestre Philharmonique de Radio France, Ma nel 1992, pochi mesi prima di morire, saggio, un’unica immagine: armi per suonare nelle bande militari più evadere». Fuggì senza nulla, ma mai iniziò ad aiutare la moglie Jeannette nella presenziò alla riunione dell’Amicale Na- «E vidi un altro Angelo possente, che che per combattere. Qualifica non rico- avrebbe rinunciato al suo clarinetto. Dal gestione della loro farmacia di Parigi. Mo- tionale des Anciens Prisonniers de Guer- scendeva dal cielo avvolto da una nube; nosciuta a Le Boulaire – non era noto 1943 si unì alla Resistenza francese. Non rirà di cancro il 22 novembre 1975. re des Oflags et Stalags VIII e partecipò sopra il capo aveva l’iride, il suo volto era come Messiaen e Pasquier, non poteva rivedrà più suo padre Abraham: arrestato Pochi giorni dopo, Messiaen scrisse una ad una funzione religiosa che commemo- come il sole e le gambe sembravano co- 24 25 dimostrare di svolgere un’attività di mu- dalla polizia francese il 13 dicembre 1941, lettera alla vedova: “Sono sconvolto, pro- rava i compagni di prigionia scomparsi lonne di fuoco. Teneva in mano un picco- sicista professionista come Akoka – che venne rinchiuso nel campo di Pithiviers. fondamente colpito nell’apprendere del- durante l’ultimo anno. lo libro aperto e pose il suo piede destro IL CONSERVATORIO PER il Giorno della Memoria 2019 IL CONSERVATORIO PER il Giorno della Memoria 2019 dovette attendere ancora qualche mese. Il 23 settembre 1942 raggiunse con altri la morte del mio amico Henry Akoka. Lo Nel 1964, André Malraux, allora ministro sul mare e il sinistro sulla terra, poi gridò Anche Akoka era pronto a saltare sul ca- mille ebrei francesi Auschwitz. Sessanta- amavo e lo rispettavo molto, come uomo, francese della cultura, gli aveva chiesto come ruggisce un leone. A questo grido mion che avrebbe riportato in Francia i cinque uomini vennero destinati a diversi come amico, come musicista. Eravamo di comporre un Requiem in memoria dei i sette tuoni fecero sentire le loro voci. E «soldats musicien», ma all’ultimo istante lavori nel Lager, gli altri furono gassati nei assieme nello Stalag VIII A a Görlitz (Sle- caduti della Seconda Guerra Mondiale. Il quando i sette tuoni ebbero parlato, io mi un ufficiale tedesco gli intimò di scende- giorni immediatamente successivi. Abra- sia), ed è stato lui, nello stesso Stalag, a compositore che diceva di sé: «Sono nato accingevo a scrivere, ma sentii una voce re. Alla sua meraviglia, il militare rispose: ham Akoka era tra questi. suonare il clarinetto alla prima esecuzio- credente», rispose: «Perché morti? lo cre- dal cielo che diceva: Metti sotto sigillo le «Ebreo». Finita la guerra, tornati alle loro attività, i ne del mio Quartetto per la fine del Tem- do nella resurrezione». E chiamò il lavo- cose di cui hanno parlato i sette tuoni e Il 3 ottobre 1940 il governo collaborazio- primi interpreti del Quartetto non si rive- po. Poi, ha suonato spesso le mie opere, ro Et expecto resurrectionem mortuorum. non le scrivere. Poi, l’Angelo che avevo nista di Vichy aveva preso le prime mi- dranno più, tutti e quattro insieme; né, tut- in particolare nell’Orchestra Filarmonica A quale tempo pensa Messiaen quando, visto in piedi sul mare e sulla terra alzò la sure contro i cittadini francesi di religione ti e quattro insieme, lo suoneranno anco- di Radio France. Era un uomo affascinan- scrivendo il Quartetto, ne invoca la fine? mano destra verso il cielo e per colui che ebraica: «Devono ritenersi esclusi dai ra. Etienne Pasquier morirà il 14 dicembre te, profondamente intelligente, e un vero Apocalisse, rivelazione. E dall’Apocalis- qui vive per tutta l’eternità, che ha creato diritti elettorali, da posizioni di respon- 1997 in una casa di riposo a Neuilly-sur- artista. Perdiamo molto, nel perderlo, ed se di Giovanni, scritta in greco, attorno il cielo e quanto esso contiene, la terra sabilità nel servizio civile, giudiziario, Seine. Jean Le Boulaire, che abbando- è con tutta la mia ammirazione musicale alla fine del primo secolo dell’era volgare, e quanto in essa vi è, il mare e quanto dal servizio militare; dalle posizioni che nerà presto la musica, diventando attore e tutto il mio affetto che vi porgo le mie probabilmente nell’isola di Patmos duran- racchiude, fece questo giuramento: Non possano influenzare la vita culturale (in- di teatro e di cinema col nome d’arte di condoglianze”. te le persecuzioni contro le prime comu- vi sarà più dilazione di tempo, ma nel gior- segnamento nelle scuole pubbliche, at- Jean Lanier, venne colpito da un ictus e Nel 1981, il compositore declinò l’invito a nità cristiane ordinate dall’imperatore no in cui si farà sentire la voce del settimo tività giornalistica o editoriale, direzioni morì il 9 agosto 1999. Henry Akoka era recarsi a Görlitz per assistere ad un’ese- Opera raffigurante l’Angelo dell’Apocalisse Domiziano (nel testo Roma viene para- Angelo e quando si disporrà a suonare
la tromba, allora il Mistero di Dio sarà psicologico – si divide in mille modi, il della narrazione, nell’alternanza vivacissi- l’immagine prediletta per delineare l’oriz- giubilanti”. I due abissi. Jean Le Boulaire importanza che gli accadeva di organiz- compiuto, come egli stesso ne ha dato più immediato dei quali è una conver- ma – le “moltiplicazioni libere” – di brevi zonte inseguito e sfuggente dell’eternità. ricordava che Messiaen insisteva per- zarlo prima di ogni altro aspetto del lin- l’annuncio ai suoi servi i profeti.» [Apoca- sione perpetua dell’avvenire nel pas- e di lunghe. «Quanto al carattere apocalittico, si co- ché nell’ottavo movimento del Quartet- guaggio; le strutture ritmiche potevano lisse, X, 1-7]. sato. Nell’eternità questi problemi non Il “ritmo non retrogradabile” appare nosce male l’Apocalisse se vi si vede to “si sostenesse la lentezza” del tempo benissimo precedere la scrittura propria- Anni dopo, ricordando le parole pronun- esisteranno più, ma sono i problemi che come l’architrave della concezione rit- soltanto un accumulo di cataclismi indicato (Estremamente lento e tenero, mente detta, in quanto quest’ultima era ciate davanti ai compagni di prigionia la mi sono posto nel mio Quartetto per la mica di Messiaen. È un ritmo che si può e di catastrofi; l’Apocalisse contiene estatico), esattamente come lo aveva in qualche modo l’immagine di quelle. sera della prima esecuzione, il composi- fine del Tempo. A dire il vero essi hanno leggere da destra a sinistra o viceversa, anche luci grandi e meravigliose chiesto a Pasquier nel quinto movimen- Inoltre, egli arricchiva il repertorio ritmi- 26 27 tore rivelerà: «Innanzitutto ho detto loro orientato tutte le mie ricerche sonore e e sempre “l’ordine dei valori resta lo seguite da silenzi solenni. D’altra parte to (Infinitamente lento, estatico). Il tempo co adattando al proprio lessico elementi che il Quartetto era scritto per la fine del ritmiche da una quarantina d’anni a que- stesso”. Un ritmo dinamico, che non in- il mio scopo iniziale era l’abolizione del doveva essere “lento in modo inumano, di un linguaggio desunti da una ricerca IL CONSERVATORIO PER il Giorno della Memoria 2019 IL CONSERVATORIO PER il Giorno della Memoria 2019 tempo, senza alcun gioco di parole con il sta parte”. segue una meta e tende a riproporre se Tempo, cosa infinitamente misteriosa e ma questa lentezza non annoia. Al con- “esterna”, elementi mutuati dall’India o tempo della prigionia, ma in relazione alla Nella Piccola teoria del mio linguaggio stesso, però in una molteplicità di varian- incomprensibile alla maggior parte dei trario, ho l’impressione che questo mon- forme della prosodia greca”. fine delle nozioni di passato e di avveni- ritmico, pubblicata nel 1942 in occasione ti che gli esecutori devono rendere nel filosofi del Tempo, da Platone a Bergson». do che non conosciamo debba avere in “Non vi sarà più dilazione di Tempo, il Tem- re, ovvero con l’inizio dell’eternità». della prima edizione a stampa del Quar- modo più fantasioso: “Gli interpreti non Un mistero nel quale Messiaen sembra sé qualche cosa di ritmico, ma di estre- po sarà esaurito”. È il paradosso estremo Una pubblicazione del 1978, dedicata ai tetto, l’autore è generoso di indicazioni abbiano timore delle sfumature esage- volersi confondere. Il cerchio eracliteo mamente calmo, calmo, calmo. Come per un musicista: la musica è ritmo, misu- suoi settantanni, gli offrì l’opportunità di riguardo al suo “linguaggio ritmico spe- rate, degli accelerando, dei rallentando, del tempo che sempre scorre e sempre una superiorità del silenzio. Quello che ra, cambiamento, divisione. Come può altre riflessioni: «Quando ero prigioniero, ciale”: “Oltre a una segreta predilezione di tutto ciò che rende un’interpretazione ritorna, annulla ogni determinazione e mi sembra bello è questo musicale silen- esistere fuori dal tempo? La “continua l’assenza di cibo mi faceva fare dei sogni per i numeri primi (5, 7, 11 ecc.), le nozioni viva e sensibile”. realizzazione storica dell’uomo e al tem- zio. In questo momento, abbiamo davve- conversione” cui si riferisce Messiaen è colorati: vedevo l’arcobaleno dell’Ange- di ‘misura’ e di ‘tempo’ sono sostituite dal Il nemico è l’uniformità del tempo prescel- po nemico dell’anima si contrappone il ro abbandonato la terra”. anzitutto il procedere della memoria mu- lo e strani turbinii di colori. Ma la scelta sentimento di un valore breve (la doppia to. Il tempo deve invece essere rubato, Tempo senza tempo, libero, luminoso, Pierre Boulez, che di Messiaen è stato sicale, se l’atto stesso di ascoltare richie- dell’«Angelo che annuncia la fine del croma, per esempio) e delle sue moltipli- cioè inventato, sottratto alla prevedibilità, svettante, del canto immutabile da sem- allievo, così scrive in Punti di riferimento: de il simultaneo esercizio del vivo ricordo Tempo» si basa su ragioni molto più se- cazioni libere, e anche da alcune ‘forme restituito – secondo l’intuizione di Clau- pre e per sempre degli uccelli: «Terzo “Messiaen dava al tempo un’attenzione di ciò che si è appena percepito e della rie. Come musicista ho lavorato sul ritmo. ritmiche’ che sono: il valore aggiunto, i dio Monteverdi – al “tempo dell’anima”. movimento - Abisso degli uccelli. L’abis- che gli avevano accordato prima di lui predisposizione a intendere i nuovi suoni Il ritmo è per sua essenza cambiamento ritmi aumentati o diminuiti, i ritmi non re- Il Quartetto ha otto movimenti: “L’otto so è il Tempo, con le sue tristezze, le sue pochi compositori; inoltre, per organiz- che stanno nascendo. e divisione. Studiare il cambiamento e trogradabili, il pedale ritmico”: aumenta- della luce indefettibile, della pace stanchezze. Gli uccelli sono il contrario zarlo, usava mezzi assolutamente origi- Ma lo svolgersi della musica e la condi- la divisione significa studiare il Tempo. re, diminuire, innervare di scansioni non inalterabile”. È la circolarità senza inizio del Tempo; sono il nostro desiderio di nali che scioglievano il ritmo dalla metrica zione dell’ascolto possono farsi metafo- Il Tempo – misurato, relativo, fisiologico, prevedibili la durata dei suoni, la metrica e senza fine del Tempo oltre il tempo, è luce, di stelle, di arcobaleni, di vocalizzi tradizionale. Annetteva al ritmo una tale ra civile. Noi siamo la nostra memoria e
conservare memoria, di noi e di noi nel crità e soprattutto, su noi stessi”. L’anoni- Si ringraziano tempo della storia, è il requisito indero- mo redattore del breve articolo per “Le gabile per conoscere radici, identità, Lumignon”, il mensile dello Stalag stam- Carolina Bellantoni Paola Madio Carlo Berini e Luca Dotti percorsi. La nostra memoria e le nostre pato dai prigionieri francesi dove trovia- Prefetto di Mantova Ufficio Promozione Culturale e Turistica Sucar Drom rimozioni: quello che riusciamo a ricorda- mo la cronaca della prima esecuzione della Città del Comune di Mantova Mattia Palazzi Francesca Campogalliani, re, quanto preferiamo cancellare. del Quartetto per la fine del Tempo, ri- Sindaco di Mantova Emanuele Colorni Diego Fusari, Mario Zolin La musica, che scorre nel tempo, men- portando quell’opinione, annotava: “Può Presidente della Comunità Ebraica 28 29 tre nasce già muore, ma quando svani- esistere un elogio più giusto di questo Massimo Allegretti Aldo Norsa di Mantova sce persiste immateriale nel ricordo e profondo e doloroso pensiero? La cosa Presidente del Consiglio Comunale Presidente dell’Istituto Giuseppe Franchetti IL CONSERVATORIO PER il Giorno della Memoria 2019 IL CONSERVATORIO PER il Giorno della Memoria 2019 sospende la misura del tempo; lo dilata fondamentale, nell’ascoltare questa mu- di Mantova Loredana Leghziel Colorni per il contributo accordato nell’interiorità dell’ascolto, in quello spa- sica, non è ritornare dove siamo, ma a ciò Beniamino Morselli Daniela Ferrari e Marida Brignani, alla produzione zio che si allaga di affetti e di memorie, che siamo”. ■ Presidente della Provincia di Mantova Istituto Mantovano di Storia Contemporanea Luigi Benevelli nella “continua conversione dell’avveni- Moira Sbravati Italo Scajetta e Speranza Galassi Presidente A.N.P.I. Mantova re nel passato”. Può superare il dolore e schiudere, anche nelle occasioni più Responsabile Servizio Turismo Cultura Associazione Amici di Palazzo Te Andrea Ranzato atroci, l’orizzonte della speranza e della e Sport Provincia di Mantova Santa Maria della Vittoria Liceo delle Scienze Umane / Liceo bellezza, senza le quali per un artista ap- Giulia Pecchini Erica Fontana, Matilde Pascale, Musicale “Isabella d’Este”, pare impossibile vivere e creare. Settore Cultura del Comune di Mantova Giancarlo Marostica per la supervisione del progetto L’Angelo che annuncia la fine del Tempo: ed il suo staff Direzione Ferrovie Nord, Direzione il suo mistero non si può rappresentare, Ferrovie dello Stato, Direzione Cento Stazioni non si può vedere. È un mistero che chia- ma la musica. La produzione dello spettacolo fa parte del Progetto Link Coproduzione Quella sera, nella baracca di Görlitz, un anonimo prigioniero commentò così Conservatorio di Musica “Lucio Campiani”, Mantova il Quartetto: “Questa musica ci riscatta Istituto Istruzione Superiore tutti. Un riscatto sulla prigionia, la medio- “Carlo d’Arco - Isabella d’Este”, Mantova
Attraverso i luoghi della Memoria CORI Coro di Voci bianche “Voci in festa” Città di Mantova Interpreti del percorso E come potevamo noi cantare direttore Prof. Marino Cavalca Ginevra Barbieri, Agnese Bertoli, Edoardo Bnà, Vittoria Buzzi, Sara Carletti, Rachele Ferrari, Giulio Miglioli, Vital Mabelly Moura, Chiara Ortu, Michele Reggiani, 30 Sara Romano, Delia Scripcaru, Giacomo Talarico, Federico Tassi 31 CORI Coro del Liceo Musicale “Isabella d’Este” IL CONSERVATORIO PER il Giorno della Memoria 2019 IL CONSERVATORIO PER il Giorno della Memoria 2019 direttore Prof. Romano Adami VOCI SOLISTE Rita Gelmetti, Elena Guerreschi, Gaia Maestrelli Jacopo Andreoli, Damiano Balistrieri, Maria Barbara Bergamaschi, Edoardo Bertozzi, Tania Bertucco, Tommaso Boccafoglia, Giada Bolzacchini, Beatrice Bonardi, Martina Bonisoli, Sabrin Boulanine,Ilaria Brognara, Alessia Caniato, Pietro Chierici, CHITARRE Prof. Francesco Bonfà, Tommaso Consoli Matteo Cerutti, Anna Ciprian, Davide Ciruolo, Andrea Cicogna, Tommaso Consoli, Andrea Conte, Francesco Cosenza, Iris Digirolamo, Matteo Este, Kevin Frasson, LETTORI Francesca Campogalliani, Marco Zolin Indira Gandellini, Federico Garosi, Chiara Giuradei, Benedetta Leorati, Francesco Loconsole, Gaia Maestrelli, Andrea Malavasi, Giovanna Mancini, Gloria Mantovani, Matteo Martinowsky, Elena Miorali, Edoardo Moratelli, Giulia Natali, SCUOLE PARTECIPANTI AL PERCORSO Attraverso i luoghi della Memoria Mattia Nerone, Matilde Oliosi, Sebastiano Paroli, Benedetta Pegorari, Daniele Randon, E come potevamo noi cantare Federico Romitti, Diego Rovaglia, Rita Sabbadini, Mariapia Scalari, Alessandra Sinico, Liceo delle Scienze umane - Liceo Musicale e Coreutico “Isabella d’Este”, Mantova Giorgia Spaggiari, Silvana Turetta, Giacomo Zanchi ITT “Carlo d’Arco”, Mantova Liceo Classico - Liceo Linguistico “Virgilio”, Mantova Istituti “Santa Paola”, Mantova Istituto Comprensivo Mantova 2, Scuola secondaria “Maurizio Sacchi”
32 il Giorno della Memoria 2019 Calendario degli eventi in provincia di Mantova IL CONSERVATORIO PER il Giorno della Memoria 2019 Nelle pagine seguenti compare una parte del palinsesto degli eventi e delle iniziative dedicate alle celebrazioni delle Giornate della Memoria, del Ricordo e dei Giusti, proposte dai comuni, dalle scuole, dagli enti e dalle istituzioni culturali del Mantovano. Il programma complessivo II Ghetto di Varsavia in fiamme, 19 aprile - 16 maggio 1943 si trova sul sito www.giornodellamemoria.mantova.it
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