ELEZIONI DIRETTORE TRIENNIO 2019-2022 - Candidato Prof. Piero Di Egidio Linee programmatiche
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ELEZIONI DIRETTORE TRIENNIO 2019-2022 Candidato Prof. Piero Di Egidio Linee programmatiche CONSERVATORIO DI MUSICA “NICCOLÒ PICCINNI” – BARI
PREMESSA Il presente programma elettorale è rivolto principalmente ai Colleghi elettori, ma è esteso, in forma di condivisione ideale, a tutta la comunità accademica del “Piccinni” stesso e a tutto il mondo esterno che vi si rapporta. E’ pertanto rivolto anche a tutti gli organi statutari, Presidente - con l’augurio che possa insediarsi quanto prima (alla data di stesura di questo programma non è ancora stato nominato) - e CdA, al Consiglio Accademico uscente, ai docenti a contratto (non titolari di elettorato attivo, ma che hanno comunque un ruolo importante nell’Istituzione), alla Consulta degli Studenti, alla Direzione Amministrativa e a tutto il Personale Tecnico/ Amministrativo e ausiliario, ma soprattutto al vero cuore pulsante dell’Istituzione, ovvero gli studenti, dai più piccoli fino ai laureandi e ai laureati del secondo livello accademico, agli iscritti ai corsi singoli e naturalmente a tutte le famiglie e all’intera utenza, reale e potenziale. Nelle linee di quanto scriverò più avanti, è un programma aperto alla Città, agli Enti e alle Associazioni del territorio, all’Università e alle Scuole, alle altre Istituzioni AFAM italiane e straniere, a qualunque stakeholder sia interessato a connettersi, in ogni guisa, ad una Istituzione che ci si augura finalmente pulsante e perno basilare della formazione, della produzione e della ricerca musicale della provincia, della regione e di molta parte del territorio circostante (non dimentichiamo che il Conservatorio di Bari è il secondo in Italia per numero di docenti incardinati). Resta naturalmente un programma “cantiere”, ovvero suscettibile di integrazioni ed aggiustamenti, sia nel corso del confronto elettorale che nelle fasi successive, anche al contributo di ogni portatore di interesse che voglia interagire con proposte compatibili con le linee guida nella gestione accademica dell’Istituzione. La mia storia personale è fatta di ascolto, condivisione, capacità di aggregazione, libertà di pensiero, attenzione alle idee, alle richieste e ai suggerimenti di chiunque e soprattutto alla soluzione dei problemi, per i quali esiste SEMPRE una via d’uscita, utilizzando le armi della calma, della concertazione, della preparazione, della competenza, della lucidità di pensiero, e della assunzione di responsabilità. Vostro, Piero. “La mente umana è come un paracadute, funziona solo quando è aperta” (Frank Zappa) 2 PROGRAMMA ELETTORALE PROF. PIERO DI EGIDIO
LE RAGIONI DI UN IMPEGNO Spirito di Servizio, ovvero Competenza, Amore, Disponibilità Come mai un docente da soli tre anni titolare a Bari si impegna nella disponibilità all’incarico apicale? Innanzitutto i “soli” tre anni sono tanti, per una mente vigile, per rilevare meriti e criticità di una Istituzione, soprattutto nel momento in cui esse vengono messe a confronto con quanto accade altrove, grazie ad una vita lavorativa da docente ordinario più che trentennale, con ulteriore esperienza in svariati incarichi accademici e istituzionali (sono stato Direttore, Vicedirettore, Consigliere di Amministrazione, Consigliere Accademico, Coordinatore di Dipartimento e/o di scuola, RSA e RSU, sono attualmente Esperto ANVUR, Presidente e Componente di Nuclei di valutazione, Commissario in esami, procedure valutative e graduatorie, concorsi a cattedre, etc.) Anzi sotto questo punto di vista l’esperienza e la competenza della vita lavorativa presso altre Istituzioni, il confronto continuo e giornaliero con direttori e docenti di altre sedi, il continuo e pluridecennale aggiornamento in merito alla legislazione del nostro sistema, i ruoli di verifica e valutazione svolti da anni, sono un valore aggiunto, magari rispetto a chi ha lavorato sempre e prevalentemente nel medesimo hortus conclusus . Una candidatura non nasce solo dall’ambizione personale, che è sempre e comunque un valore non commendevole e non denigrabile. Una candidatura nasce dalla percezione - da parte di un gruppo non trascurabile, in quantità e in qualità - di colleghi che evidentemente non ritengono tutelata e valorizzata l’Istituzione e le sue peculiarità da altre proposte. La mia candidatura nasce da tre elementi principali tutti a mio giudizio riassumibili nel termine SERVIZIO, che è da 33 anni la mia stella polare nell’ amministrare la “res publica”. Servizio per me significa soprattutto tre cose. Competenza. La competenza messa a disposizione di tutti, nelle dinamiche burocratiche, accademiche, di programmazione didattica e artistica, relative al reclutamento e ad ogni momento della vita giornaliera del Conservatorio. Amore. Amore per Bari e la Puglia, terra solare e meravigliosa che mi ha da sempre PROGRAMMA ELETTORALE PROF. PIERO DI EGIDIO 3
LE RAGIONI DI UN IMPEGNO stregato, amore per un territorio ove il talento musicale sgorga come sorgente naturale, ma soprattutto amore per un Conservatorio che ha delle potenzialità enormi non sfruttate. Disponibilità. Presenza assidua e continua, costante, attenta alle esigenze di tutte le componenti con cui l’ufficio di direzione si interfaccia, che siano colleghi, allievi, genitori, amministratori, amministrativi, coadiutori o semplici utenti, presenza oggi peraltro facilitata dai nuovi media. Vuol dire inoltre promettere sin da oggi la garanzia di dedicarsi per un triennio, con costanza e totale dedizione, h24 e 365 gg, alla vita dell’Istituzione, anche se ciò dovesse comportare un allentamento o addirittura una sospensione di un’attività artistico/professionale personale fortunatamente non effimera. Vuol dire, naturalmente, come già sto facendo, trasferire in pianta stabile il proprio domicilio - e soprattutto uno dei propri pianoforti, questa sì scelta personale di grande valore simbolico - a Bari per poterci essere SEMPRE. Servizio vuol dire anche una quarta cosa, ovvero essere un primus inter pares con gli oltre duecento colleghi, non un’entità astratta o distante. Questo argomento, tuttavia, meriterà un piccolo capitolo a parte, che seguirà più avanti. 4 PROGRAMMA ELETTORALE PROF. PIERO DI EGIDIO
LO SCATTO DI CRESCITA Un Conservatorio aperto al mondo, all’altrove Una premessa. Fondamentale e ineludibile. La terra di Puglia è una miniera di talento musicale. Lo è nell’humus, lo è nella tradizione (basta pronunciare le parole “banda”, “ottoni”, “pianisti pugliesi”,“Riccardo Muti”, “prime parti nelle orchestre di tutto il mondo”), lo è nella volitività musicale e culturale della sua gente. Il Conservatorio di Bari è indiscutibilmente, per numeri, centralità, tradizione e risorse umane, il centro nevralgico formativo e artistico di questo territorio. Eppure la percezione diffusa è che il Conservatorio di Bari sia simile ad un garage in cui giacciono delle Ferrari quasi colpevolmente inutilizzate. Ci sono numerosi docenti di primissime qualità professionali. Abbiamo allievi di livello straordinario. Ma quanti di loro NON partecipano assiduamente alle attività artistiche del Conservatorio? Ma quanti docenti di valore NON partecipano assiduamente alle attività artistiche del Conservatorio? Quante opportunità - per fare un solo esempio - di suonare da solisti con l’Orchestra Sinfonica NON sono state date in questi ultimi anni a docenti e soprattutto allievi che onorano il “Piccinni” dappertutto? Serve uno scatto di fantasia, serve un moto di rinnovata unità e consapevolezza delle proprie qualità. Senza nulla togliere ai colleghi e agli allievi che già con merito e preparazione partecipano alle attività dell’Istituzione, è necessario il coinvolgimento di TUTTI, con modi e sistemi che consentano ad ognuno di esprimere i propri talenti, che non sono solo quelli squisitamente esecutivi, musicologici, teorici o compositivi, ma anche organizzativi, aggregativi, critici, comunicativi, magari in settori talora ben distanti dalla disciplina di titolarità. Contestualmente è necessario anche che le attività specifiche vengano curate da chi ha competenze specifiche (esempio l’Orchestra affidata nella pianificazione e nella PROGRAMMA ELETTORALE PROF. PIERO DI EGIDIO 5
LO SCATTO DI CRESCITA programmazione anche con l’apporto di chi “fa orchestra” come attività primaria, e lo fa con grande riconoscimento di merito altrove). Serve elasticità mentale, voglia di ascoltare i desiderata di tutti, senza la conventio ad excludendum che purtroppo si è spesso percepita nel recente passato. Il Conservatorio di Bari ha nei propri ranghi la possibilità di estendere a tutti la partecipazione. Ci sono – ripeto - risorse umane di qualità e anche le risorse finanziarie possono essere meglio spese con una economia di scala (di questo scriverò più avanti in un paragrafo dedicato alla programmazione artistica). SERVE UNO SCATTO IN AVANTI, in una situazione quasi ingessata nella quale viviamo, mitigata - ripeto ancora una volta - dalla grandissima qualità dei nostri docenti e allievi che riescono a sopperire anche alle carenze di sistema. Se il collegio dei docenti vorrà onorarmi della responsabilità della direzione, la mia promessa e il mio impegno saranno quelli di valorizzare l’impegno, la competenza e soprattutto il talento di TUTTI, senza rendite di posizione, senza canali preferenziali, senza gruppi più o meno palesi di “consiglieri occulti”. Lo scatto in avanti per diventare davvero “guida di eccellenza” nell’AFAM italiano passa per il necessario coinvolgimento di tutti. Allo stesso modo, il Conservatorio non può restare un hortus conclusus, dove l’eccellenza della produzione e della didattica restano troppo spesso all’interno delle mura di Via Michele Cifarelli. Serve un’apertura all’esterno, al mondo, all’altrove che - almeno questa è la percezione attuale - oggi non c’è, o quantomeno è molto minore di quanto potrebbe. I successivi paragrafi, argomento per argomento - produzione artistica, rapporti con Enti e Associazioni, Erasmus, attività di convegnistica e di ricerca, web tv - avranno tutti, come linea di condotta e stella polare, questo assunto: UN CONSERVATORIO APERTO AL MONDO. Un Conservatorio in cui si esca da una logica di “piccolo cabotaggio”, senza alcuna paura di affrontare qualunque sfida in mare aperto. 6 PROGRAMMA ELETTORALE PROF. PIERO DI EGIDIO
LA DIGNITÀ DEL DOCENTE: TRASPARENZA E SEMPLIFICAZIONE Autorizzazione e comunicazione: il mio primo provvedimento Qualche giorno fa, colloquiando amabilmente con un collega di lungo corso e di lucidissima intelligenza, condividevamo l’idea che, progressivamente, nel Conservatorio di Bari negli anni vi sia stata quasi una “autocloroformizzazione” del personale docente rispetto ad alcuni diritti primari del proprio status lavorativo. Nel senso che progressivamente, quasi senza accorgersene, ci si è adattati a situazioni che non hanno simili altrove. Il docente ha dei doveri, e questi doveri devono essere tutti assolti, “senza se e senza ma”. Tuttavia il docente ha anche dei diritti e il primo di questi è il diritto alla dignità del proprio status lavorativo. Tra le varie criticità percepite in questi anni nel Conservatorio di Bari, due appaiono lampanti a chi “viene da fuori” e ha esperienze di lavoro in altre sedi. Ma non sono le sole, sono solo le più evidenti. La prima, di assoluta gravità: da circa due anni non vi è mai modo di leggere affisso, o pubblicato sul sito o in altra sede, un Verbale di Consiglio Accademico o di CdA o di altri organismi. Spesso e volentieri, per avere notizie di un progetto, di una richiesta, di una iniziativa, bisogna far ricorso alla cortesia di uno dei componenti di detti organismi (spesso persone estremamente disponibili, sia chiaro) che “riferisce” - talora in modo forzatamente lacunoso - quanto accaduto e quanto deciso. Il mondo non funziona in questo modo. È come vivere in un paese in cui si debba rispettare la legge, ma lo Stato non si incarichi di far sapere ai cittadini quale sia le Legge da rispettare, quali siano i provvedimenti da seguire o, eventualmente, cui opporsi. Una situazione surreale. È diritto di ogni docente, anzi di ogni soggetto attivo del Conservatorio, essere informato nei modi corretti della vita dell’Istituzione. Non possiamo confondere il diritto con la concessione o con la cortesia. Non possono esistere docenti di serie A (informati) e di serie B (non informati). L’accesso alle informazioni DEVE, sottolineo DEVE essere diritto di tutti. La mia direzione sarà caratterizzata su questo aspetto da un semplice gesto. PROGRAMMA ELETTORALE PROF. PIERO DI EGIDIO 7
LA DIGNITÀ DEL DOCENTE: TRASPARENZA E SEMPLIFICAZIONE Ogni verbale degli organismi suddetti sarà, appena approvato, inviato via mail a TUTTI i docenti, e pubblicato con la maggior trasparenza e pubblicità possibile all’Albo e sul sito. Seconda criticità, che purtroppo sta rendendo il Conservatorio di Bari un unicum in tutta Italia: l’attuale disciplina delle autorizzazioni e delle comunicazioni riguardo alle attività artistico/professionali è farraginosa, penalizzante e anche non tutelante delle privacy. Farraginosa perchè, soprattutto in merito alle comunicazioni, il dover protocollare singolarmente OGNI attività comporta una maggior quantità di burocrazia, per i docenti e per gli uffici. Lo stesso numero di protocollo del Decreto elettorale (n°4738 del 9 aprile 2019) lascia desumere una media di 1500 protocolli al mese, ergo - eliminando le domeniche - almeno 60 al giorno, numeri assolutamente non conformi a quanto avviene altrove e ad ogni logica di snellimento amministrativo. Penalizzante perché il limite dei trenta giorni non consente di poter svolgere delle attività che - a volte - vengono proposte con una tempistica inferiore. (Certo, non è mancata in passato la disponibilità a venire incontro a fattispecie di questo tipo, ma anche qui non è possibile che il diritto si trasformi in concessione). Lesiva della privacy in quanto lasciare a un coadiutore una richiesta con indicate date, luoghi e compensi di una attività professionale non credo sia cosa corretta. E non perché vi sia stato qualcuno che abbia fatto uso improprio di tali informazioni, tutt’altro, ma perché appunto non è corretto per principio che dati così sensibili siano accessibili. Se i colleghi riterranno di aver fiducia in me e affidarmi la responsabilità della direzione per il 2019-22, prometto fin d’ora che il 2 novembre 2019, come primo atto simbolico del mio incarico emetterò una nota (ovviamente concordata preliminarmente con gli uffici) con la quale semplificherò radicalmente, nei modi, nella modulistica e soprattutto nella tempistica - che sarà molto ridotta rispetto ad oggi e prevederà la possibilità di accorpare varie attività professionali in un’unica richiesta - l’attuale disciplina delle autorizzazioni e soprattutto delle comunicazioni, nella linea di quanto avviene in quasi tutte le altre Istituzioni italiane. 8 PROGRAMMA ELETTORALE PROF. PIERO DI EGIDIO
LA DIGNITÀ DEL DOCENTE: TRASPARENZA E SEMPLIFICAZIONE Non vado oltre, anche se vi sarebbero altre numerose criticità, meno eclatanti, da segnalare. Insomma, in breve DIGNITA’, TRASPARENZA e SEMPLIFICAZIONE. Aggiungo due piccoli ma non insignificanti corollari a questo paragrafo, proposte operative che credo possano essere di facile realizzazione, che vanno anch’esse nella linea dell’attenzione verso i docenti. La prima riguarda il badge. Non sono un fanatico della sua esistenza o della sua eliminazione. Non lo ritengo determinante, ma se proprio deve esserci, allora proporrei la personalizzazione del badge, con nome, qualifica e foto, come avviene in molte altre Isituzioni. È una piccola cosa, ma anch’essa significativa della dignità e dell’orgoglio di essere parte del “Piccinni”, trasformando ciò che alcuni leggono come una ingiustizia in un momento positivo. Inoltre, come ho visto fare in molte altre Istituzioni, la verifica dell’effettivo svolgimento del servizio andrà affidata a un docente dedicato (anche lo stesso che gestisce l’orario), ovviamente con una funzione obiettivo giustamente riconosciuta, e solo in caso di palesi irregolarità la pratica andrà trasferita agli uffici. Anche questo è un piccolo segnale di attenzione verso una fattispecie che viene percepita da alcuni colleghi come una vessazione. La seconda è la possibilità, per evitare spiacevoli episodi di microcriminalità accaduti in passato nelle zone limitrofe al Conservatorio, di attivare una convenzione col vicino parcheggio di Villa Romanazzi Carducci. PROGRAMMA ELETTORALE PROF. PIERO DI EGIDIO 9
UN NUOVO STILE Una direzione senza porte chiuse, un direttore primus inter pares La mia sarà una direzione h24 (reale e virtuale) in cui troverete tutti sempre la porta aperta (sarà chiusa solo se ovviamente il mio/i miei interlocutori dovranno parlare di questioni riservate), la disponibilità totale, la reperibilità continua, la risposta immediata, la capacità di confrontarsi sempre e comunque e a mettersi a disposizione per risolvere i desiderata di tutti, la competenza e l’ascolto, il non dimenticare niente e nessuno, la voglia di “girare per le classi” non certo per controllare la didattica dei colleghi - essa è per me sacra e garantita dalla Costituzione - ma per vivere il Conservatorio, la presenza - per quanto possibile non possedendo il dono dell’ubiquità - a manifestazioni, convegni, saggi, concerti, a vivere la città e il territorio a relazionarsi con essi in tutto. Sarà una direzione creativa, aperta, solare, dove si fatica, si lavora, si pensa, si collabora, si crea, ma soprattutto SI SORRIDE al mondo (non dimentichiamo che abbiamo la sorte di svolgere il lavoro più bello del mondo). Sarà una direzione di emozioni e di concretezza, di apertura al mondo, di curiosità e di competenza ma soprattutto, sarà una direzione di servizio e non di vetrina. Non dimenticherò mai che il direttore è un primus inter pares, uno dei duecento docenti che – TEMPORANEAMENTE - ha un incarico di responsablità, gestione e coordinamento, ma che resta sempre un collega. E nulla più. Un direttore identico ai propri colleghi, ai quali chiederà nella funzione dei rispettivi ruoli competenza, collaborazione, collegialità, trasparenza, apertura mentale, partecipazione. E ai quali ricambierà competenza, collaborazione, collegialità, trasparenza, apertura mentale, partecipazione. 10 PROGRAMMA ELETTORALE PROF. PIERO DI EGIDIO
LA SQUADRA Le caratteristiche professionali e l’impegno del direttore non possono che rispecchiarsi anche nei collaboratori, “la squadra”. Ci sono molte cose da fare, ci sono molti incarichi da delegare, ci sono competenze già utilizzate con grande efficienza nel “Piccinni” (l’organizzazione delle aule e dell’orario docenti ne è un esempio, da tutti e da me riconosciuto) da non perdere, ma ci sono anche molte competenze artistiche, professionali, organizzative e di gestione inutilizzate, che attendono solo di potersi evidenziare ed emergere. Tutti saranno coinvolti, se lo vorranno, nelle attività di formazione, produzione e ricerca oltre i doveri contrattuali, con adeguato riconoscimento delle professionalità di tutti e senza rendite di posizione (penso alla necessaria turnazione nelle produzioni orchestrali, ma è solo uno dei tanti esempi), nonché nel coadiuvare la direzione. Quanto a quei collaboratori che vorranno ricoprire i ruoli di massimo impegno, sarò disponibile ad ascoltare i desiderata, la disponibilità di tutti, anche di coloro che in campagna elettorale dovessero aver legittimamente preferito uno dei miei competitors, ovvero i competitors stessi, se lo vorranno, saranno i benvenuti in squadra. L’importante sarà partire innanzitutto dal mettere in campo la massima disponibilità possibile, con la voglia di mettersi in gioco nella mia stessa maniera, totale, condivisa, trasparente, competente, disponibile all’ascolto. Entusiasmo e competenza, senza naturalmente voler disperdere quel patrimonio di esperienza che alcuni di noi, per aver svolto incarichi apicali o comunque di servizio in altre realtà o in questa, potranno apportare. Una squadra fresca e numerosa, con - mi auguro - una forte presenza di indispensabile competenza e sensibilità femminile sin dai ruoli di maggior visibilità e peso. In questo senso ovviamente, vorrei evitare che vi siano colleghi con doppio incarico, proprio per favorire una maggior pluralità di presenza nella vita quotidiana della struttura. PROGRAMMA ELETTORALE PROF. PIERO DI EGIDIO 11
UNA DIDATTICA EFFICIENTE ED EFFICACE Le Istituzioni AFAM sono, ai sensi della Legge 508/99, “sedi primarie” di alta formazione, ricerca e produzione musicale. È però indispensabile ricordare che la formazione, la didattica, restano da sempre la vocazione iniziale e fondamentale delle nostre Istituzioni, la loro ragion d’essere. Gli studenti sono il nostro tesoretto. Ed è ancora più importante ricordarlo nel momento in cui, su base nazionale, si ha notizia di una fase di razionalizzazione delle Istituzioni che sicuramente non toccherà Bari (ricordiamo, secondo Conservatorio in Italia per numero di docenti) ma che deve comunque invitare a conciliare, come sempre, il mantenimento di numeri adeguati con l’eccellenza della formazione. GLI ALLIEVI SONO IL NOSTRO PRIMO IMPORTANTISSIMO TESORO. Gli ultimi anni sono stati abbastanza importanti, nella dimensione nazionale e anche sovranazionale, per ridefinire corsi di studio e programmi. Nello specifico, la creazione dei corsi propedeutici e la “messa a ordinamento” dei bienni hanno creato la filiera definitiva di sistema (alla quale ci auguriamo di poter quanto prima aggiungere un livello ancora superiore, mai tanto atteso, e soprattutto capire “cosa” accadrà prima dei propedeutici) con cui confrontarci in futuro. A fronte pertanto di un percorso finalmente - dal 2019/20 - definito con chiarezza (la filiera Nuovi propedeutici/Trienni/Bienni ordinamentali), sebbene restino ancora nelle Istituzioni (e ci resteranno ancora per un pò) spezzoni di preaccademico e persino di ordinamento tradizionale, è dovere dell’Istituzione, a fronte della richiesta fatta ai discenti di una frequenza e di un impegno chiari, consapevoli e certi, dare certezze e sicurezze. Quest’anno, non lo si può negare, anche a causa di nomine ritardate su cattedra da graduatorie nazionali, ma non solo, siamo giunti al punto che ancora a fine marzo/inizio aprile molte attività didattiche ed organizzative fossero in un regime di “provvisorietà”. Il “Piccinni” non sta dando a tutti i suoi iscritti una didattica efficiente ed efficace, almeno nella parte normativa. Allo stesso modo leggiamo che le campagne per le nuove immatricolazioni negli altri conservatori, in particolare quelli limitrofi, sono già in corso. Dal “Piccinni” nessuna notizia. 12 PROGRAMMA ELETTORALE PROF. PIERO DI EGIDIO
UNA DIDATTICA EFFICIENTE ED EFFICACE Questa deve restare una spiacevole gravissima eccezione, perché a novembre di ogni anno l’organizzazione didattica DEVE ESSERE chiara e definita per tutti. Il sito internet, finalmente attivo giusto in tempo per la scadenza elettorale sebbene non sia stata pubblica evidenza della sua nuova attivazione, non è solo uno strumento di promozione della propria identità e delle attività culturali promosse dal Conservatorio. È in primis uno strumento di lavoro messo a disposizione di docenti e studenti, anche per condividere informazioni di servizio in tempo reale, quali assenze dei docenti, spostamenti, calendario quotidiano delle attività, esami, possibilmente aula lezione, anche per evitare viaggi a vuoto degli studenti pendolari. Il tutto naturalmente a cura di uno o più responsabili che - doverosamente retribuiti secondo accordi contrattuali - ne abbiano la cura continua e lo aggiornino con costanza quotidiana. Allo stesso modo esso deve rappresentare il portale di accesso per chiunque voglia iscriversi o comunque informarsi sulle attività formative del Conservatorio. Pertanto è necessario che normative, piani di studio, modulistica, informazioni, siano pronte e disponibili. Propongo inoltre il recupero del periodo ottobrino per il completamento del monte/ore, venendo incontro alle esigenze, legittime e giustificatissime, che molti colleghi hanno segnalato. È mia intenzione inoltre rivedere sensibilmente il metodo di costituzione delle classi che, in alcuni settori, ha portato a frizioni e rigidità tra colleghi assolutamente non edificanti. Meno discrezionalità e più oggettività. Mi fermo qui per decoro. Invito semplicemente i colleghi, se lo riterranno, a rileggere quanto scritto nel programma elettorale precedente 2016/2019 in materia, in particolare nella sezione “Una didattica all’avanguardia” (riassumo in breve, per comodità: nuovo sito web in inglese e cinese, implementazione servizi on-line, miglioramento comunicazione con gli studenti, attivazione Master di secondo livello e corsi di specializzazione, istituzione titoli congiunti) e a valutare se detto programma sia stato attuato. Solo due parole sull’offerta formativa del Conservatorio. PROGRAMMA ELETTORALE PROF. PIERO DI EGIDIO 13
UNA DIDATTICA EFFICIENTE ED EFFICACE Un programma elettorale del direttore, già vasto di suo, non entra nel dettaglio dell’offerta formativa, competenza comunque delle strutture accademiche dedicate. Eventuali modifiche ed aggiornamenti dei percorsi accademici non sono certo da proporre in questa sede, fermo restando che, come detto, la mia disponibilità all’ascolto e alla innovazione sono conclamati. Quello che presento è solo “un esempio tra tanti” di ciò che si potrebbe realizzare. L’offerta accademica del “Piccinni” è vasta e copre in maniera molto ampia lo spettro dei possibili percorsi didattici attivabili (per esempio non esiste il pop, vocazione per la quale sicuramente in questo momento il Conservatorio di Bari non sente il bisogno, e tanto è anche il mio pensiero), con specifico riferimento alla attivazione di bienni che coprano le esigenze didattiche di strumenti specifici della tradizione strumentale, attualmente non presenti nella offerta formativa (ad esempio, il “Flicorno sopranino e soprano” e il “Flicorno tenore e baritono”). Il Conservatorio di Bari ha al suo interno forze ben capaci di poter integrare queste realtà accademiche nel proprio monte/ore, sia per le discipline teoriche che ovviamente per quelle esecutive. Particolare attenzione poi vorrei porre anche verso i linguaggi musicali popolari, etnici, che nella terra di Ernesto De Martino e Matteo Salvatore sono storia, a tutti gli effetti. Lo sono in senso assoluto, lo sono nei rapporti con la tradizione medievale e rinascimentale profana, ma anche con tutte le successive commistioni moderne, soprattutto jazzistiche. Il tutto, naturalmente, con solide basi di preparazione armonica e soprattutto di una chiara sistematizzazione musicologica. 14 PROGRAMMA ELETTORALE PROF. PIERO DI EGIDIO
GLI ALLIEVI Senza nulla voler togliere al ruolo di produzione e di ricerca che la legge 508/99 e le norme Statutarie e Regolamentari assegnano all’Istituzione, gli allievi restano il primo vero motivo di vita della stessa. La formazione è la nostra mission originaria. Diceva Aristotele: “Noi siamo quel che facciamo costantemente e pertanto l’eccellenza non deve essere un atto, ma un’abitudine”. In questa linea deve esistere un patto tacito Istituzione / studenti: l’Istituzione deve pretendere e, al contempo, l’allievo deve fornire il fondamentale rispetto della qualità, degli obblighi formativi e dei doveri accademici, delle percentuali di frequenza stabilite ope legis, etc. Le stesse cose devono essere “speculari” e, pertanto, gli studenti DEVONO pretendere, e l’Istituzione deve garantire, qualità, rispetto dei propri doveri, accesso all’offerta formativa. L’Istituzione può e deve fornire anche altro: aiuto, tutela, indirizzo verso la soluzione di problemi che a volte appaiono a prima vista insormontabili e che invece, con competenza e buon senso, si possono risolvere talora facilmente. (Dispiace peraltro anche qui che - nella cronica mancanza di trasparenza e accesso alla documentazione che affligge il “Piccinni” - non siano a disposizione gli esiti dei questionari sulla qualità del servizio redatti dal Nucleo di Valutazione. Sarebbero indispensabili per valutare quali siano le sacche di criticità e quali i settori di soddisfazione). Voglio un Conservatorio che “non si metta di traverso” rispetto alle sacrosante esigenze degli studenti, con eccessi burocratici o mancanza di volontà per trovare soluzioni, ma che sia il più possibile vicino alle loro esigenze, laddove esse siano plausibili. La mia linea di condotta è questa, e ovviamente prevede la massima collaborazione e il massimo ascolto delle esigenze degli studenti, tutti, sia singolarmente che attraverso gli organismi di loro tutela, in primis la Consulta. PROGRAMMA ELETTORALE PROF. PIERO DI EGIDIO 15
GLI ALLIEVI Rinnovo pertanto sin d’ora la mia disponibilità all’ascolto e all’incontro, sia in questa fase preelettorale, sia successivamente. Due provvedimenti però si possono anticipare da subito e prometto che saranno da me presi in tempi brevissimi in caso di elezione. Si tratta di due “sportelli di ascolto” per la soluzione di ogni criticità che gli studenti dovessero trovare nel corso della loro vita accademica, a cura degli studenti stessi ma con la determinante collaborazione di uno o più docenti appositamente delegati e formati. Il primo, più dettagliato, per gli studenti italiani. Il secondo, per eventuali esigenze più “basiche” dedicato soprattutto agli studenti cinesi che ormai, volenti o nolenti, sono una realtà sempre più importante e numerosa nelle nostre strutture. 16 PROGRAMMA ELETTORALE PROF. PIERO DI EGIDIO
LA PRODUZIONE ARTISTICA Valorizzare, programmare, semplificare ed economizzare La produzione artistica accresce il ruolo culturale e sociale del Conservatorio sul territorio. Questa non è solo una logica e quasi scontata affermazione di principio indiscutibile, ma DEVE essere una stella polare della gestione direttoriale. Come ho scritto sopra, il “Piccinni” è una fucina di docenti ed allievi di qualità musicale invidiabile. La scuola pianistica barese, com’è noto, è una delle più prestigiose e numerose in Italia. Dell’eccellenza degli ottoni, e più in generale degli strumenti a fiato, ho già scritto sopra, ma anche in tutti gli altri settori (un dipartimento invidiabile di jazz, uno di canto che riesce addirittura a produrre opere, archi, musica elettronica, musica barocca, discipline compositive, musicologia, etc.) vi sono straordinari esempi di professionisti di primissimo livello e di allievi che portano alto il nome del “Piccinni”. Per non parlare della qualità professionale dell’Orchestra e dei grandi e piccoli ensembles. Tutte queste realtà DEVONO essere tutelate e valorizzate. L’ampia produzione artistica, favorita dalla possibilità di utilizzare le due sale dell’Auditorium, oltre ad altri spazi più ridotti, da qualche mese si vede riassunta in un manifesto mensile, che a volte è addirittura stato pubblicato in ritardo rispetto allo svolgimento di alcune attività. Bene, ma non basta. Quello che viene pubblicato ogni mese non è un progetto artistico articolato e coerente, ma è semplicemente la sommatoria, direi l’addizione, dei progetti redatti dai dipartimenti o dai singoli ed approvati dal Consiglio Accademico. Non vi è un fil rouge, un filo conduttore, una ratio che sovraintenda agli spettacoli stessi. Vi è semplicemente un qualcuno che calendarizza (vivaddio) le manifestazioni in modo che non si sovrappongano date e orari. PROGRAMMA ELETTORALE PROF. PIERO DI EGIDIO 17
LA PRODUZIONE ARTISTICA Non vi è un “marchio di fabbrica”, c’è forse una riconoscibilità grafica, ma non vi è una IDENTITA’ CULTURALE E ARTISTICA del “Piccinni”. Non entro nel merito delle singole manifestazioni che sono spesso, come detto, frutto della progettazione dipartimentale, ma francamente non aver quasi mai visto in questi ultimi anni concerti dei migliori allievi (per non dire di alcuni docenti di livello internazionale) con l’Orchestra Sinfonica, come è d’uopo dappertutto, mi pare una linea culturale e soprattutto accademica totalmente inaccettabile. Ci sarebbe molto da dire poi sulla predisposizione delle location. Mi è capitato, come credo sia capitato a tutti, di assistere a serate per le quali sarebbe bastata la Sala Piccola, e invece erano state inopinatamente posizionate in Sala Grande, con relativa maggiorazione delle spese, sebbene quel che più infastidisce è il “senso di vuoto” che pervade il pubblico quando la Sala è occupata al 10 o al 20% della capienza. Ancor di più dispiace è il fatto che, in assenza di un calendario “ragionato”, ci siano talora manifestazioni di valore assoluto che - mal posizionate quanto a orario e data - finiscono per attrarre molto meno pubblico di quanto si potrebbe richiamare, a causa di sovrapposizione con altri eventi all’esterno. Un esempio tra tutti: le manifestazioni inerenti i gruppi di dimensioni importanti - Orchestra, Orchestra di Fiati, Big Band – andrebbero in qualche modo istituzionalizzate, calendarizzate con congruo anticipo avendo sin da subito una organizzazione a largo respiro e una produzione strutturata. Insomma, come spesso accade, il “Piccinni” risulta scollegato con il resto del territorio e questo va a suo esclusivo svantaggio. Inoltre ritengo che una programmazione, sempre delegata alle proposte delle strutture didattiche ma centralizzata riguardo alla organizzazione, potrebbe portare ad un consistente risparmio in spese di progettazione, stampa, pubblicità e tipografia, consentendo economia di scala, il che consentirebbe o di risparmiare risorse, o di avere budget migliori o di effettuare più manifestazioni o comunque di pagare meglio gli artisti. Anche la modulistica e la modalità progettuale vanno rivedute, nel senso di quell’aspetto di semplificazione della vita di tutti nell’Istituzione che non può non essere un obiettivo condiviso. 18 PROGRAMMA ELETTORALE PROF. PIERO DI EGIDIO
I RAPPORTI CON L’AMMINISTRAZIONE: LA CONCERTAZIONE L’ Amministrazione è il vero e proprio ganglio determinante della struttura. Lo scrivo subito a scanso di equivoci: non è pensabile lo svolgimento di qualunque attività (che sia artistica, didattica, di ricerca, di rapporti con Enti e Associazioni come - ad esempio - la produzione di concerti decentrati) senza un rapporto di concertazione e di chiara collaborazione con gli Uffici amministrativi. Non ritengo assolutamente possibile una gestione di una Istituzione complessa senza un rapporto franco, chiaro, quotidiano e di mutuo scambio di vedute con gli Uffici amministrativi. CONCERTAZIONE: questa è la parola d’ordine. Solo per fare un esempio: se c’è da realizzare l’iniziativa “x”, è nella fase di concertazione che andranno definiti i confini, le risorse, le modalità, le voci di spesa dell’iniziativa stessa. Solo dopo questa fase, sarà compito delle singole strutture dedicate decidere “chi fa cosa”. La mia esperienza quasi ventennale di ruoli apicali in altra struttura è SEMPRE stata informata al criterio della concertazione. Quindi è giusto chiedere trasparenza, correttezza dei rapporti e certezza di modi e tempi agli uffici. Allo stesso modo, anche la componente docente e il direttore, che ne è primus inter pares, dovrà porsi con le medesime trasparenza, correttezza e certezza. Insomma, un patto chiaro di rispetto e concertazione, sulla base di trasparenza e correttezza reciproci. Mi corre l’obbligo di segnalare che nei miei tre anni di presenza barese ho sempre avuto rapporti correttissimi e collaborativi con tutto il personale non docente (dal Direttore Amministrativo all’ultimo dei coadiutori), e credo di aver mostrato uguale correttezza e collaborazione. La linea di condotta non può che essere questa. PROGRAMMA ELETTORALE PROF. PIERO DI EGIDIO 19
L’AUDITORIUM Sull’Auditorium credo di dover spendere poche parole. Non perché sia un argomento da eludere, tutt’altro, ma perché sicuramente sarà oggetto di riflessione, di discussione e di programmazione nei prossimi mesi, anche nei rapporti con gli Enti sovraordinati. Molte decisioni, in proposito, saranno obbligatoriamente prese in altri ambiti. Non ho comunque timore a esprimere la mia opinione. In primo luogo (così come non ho timore a criticare, allo stesso modo non ho remore ad elogiare) dò atto all’attuale direzione, e ovviamente alle strutture amministrative, di aver portato a soluzione una vicenda che si stava mostrando come l’ennesima italica inefficienza. Pertanto, complimenti per aver riportato alla fruizione pubblica un bene di grande valore e che pochi in Italia hanno simile. Come spesso avviene per le opere pubbliche importanti, una volta risolto il problema (grosso) della costruzione o della ristrutturazione, sorge quello - ancor più impegnativo - della gestione quotidiana. L’Auditorium è del Conservatorio. È bellissimo e permette al “Piccinni” di esprimere al meglio le proprie potenzialità e la propria produzione artistica. È uno spazio pubblico importante e DEVE essere primariamente dedicato alle attività del Conservatorio. Ho già segnalato in precedenza che va usato con cautela, in particolare per quelle manifestazioni in cui non si riesca a raggiungere un numero decoroso di presenze nella Sala grande. Non è da escludere però - nella linea di una programmazione chiara, dell’apertura al mondo esterno, del coordinamento delle attività, della trasparenza e della collaborazione - prevedere, laddove sia possibile, un’apertura all’esterno, a quegli stakeholders interessati. Il tutto naturalmente con regole chiare e trasparenti, rispetto reciproco e soprattutto spese sorvegliate. C’ è un esempio virtuoso in Italia: l’Auditorium del Conservatorio di Milano. Non solo è un polmone vitale del Conservatorio stesso, ma è addirittura portatore di risorse economiche aggiuntive. Può rappresentare un esempio da emulare. 20 PROGRAMMA ELETTORALE PROF. PIERO DI EGIDIO
LA LOGISTICA, I SERVIZI E LE ATTREZZATURE La prima criticità da risolvere Nel programma 2016-19 dell’attuale triennio di direzione, si leggevano le seguenti priorità: - Superamento complessità burocratiche - Messa in sicurezza e ammodernamento delle strutture e degli spazi - Ampliamento spazi per la didattica - Abbattimento barriere architettoniche - Adeguamento acustico generale - Rinnovo e ripristino beni strumentali, attrezzature didattiche, etc. - Adeguamento servizi di biblioteca - Incremento strumenti di studio per il prestito agli studenti - Aule per didattica innovativa - Ottimizzazione della dotazione tecnologica del Conservatorio per digitalizzare le carriere scolastiche, i piani di studio, le certificazioni etc. - Miglioramento wi-fi Ognuno dei colleghi può farsi un’idea, ahimè, di quali di queste parti del programma siano state realizzate. La mia non è una critica (mi attendo già la risposta: “la questione Auditorium ha portato via la gran parte delle risorse, sia economiche che di tempo speso per la soluzione dei problemi”) ma un’amara considerazione. Non posso pensare che “non si siano volute realizzare”. Vuol dire che non “le si è potute realizzare” o “non si è stati capaci”. Tutti questi obiettivi elencati devono essere ancora in gran parte raggiunti. Aggiungerei la urgenza e la indispensabilità di una dotazione tecnologica di base per il corretto ed adeguato svolgimento di lezioni collettive, individuando almeno 4-5 Aule con adeguato numero di posti a sedere (almeno 15) dotandole di tecnologie alla portata delle disponibilità dell’Istituzione, ovvero: schermo 55 pollici o simile / 2 casse audio di media potenza / dispositivi di collegamento HDMI. In questo modo ogni docente potrà utilizzare il proprio PC senza bisogno di altra tecnologia, restituendo al personale ausiliario a fine lezione il telecomando dello schermo. PROGRAMMA ELETTORALE PROF. PIERO DI EGIDIO 21
LA LOGISTICA, I SERVIZI E LE ATTREZZATURE Il Conservatorio “Piccinni” ha sacche di malfunzionamento - aule ai limiti della fatiscenza, strumenti malridotti, isolamento acustico inadeguato - alle quali è necessario porre rimedio IMMEDIATAMENTE. Ho visto gli occhi pieni di stupore, ovviamente in senso negativo, di ospiti Erasmus che visitavano la struttura e probabilmente la confrontavano con la loro. Idem credo sia capitato a tutti noi visitando altri Conservatori, stranieri ma anche italiani. Questa è probabilmente la prima emergenza del “Piccinni”, alla quale dedicare forze, risorse e intelligenze: urge SUBITO una “OPERAZIONE DECORO” che interessi in particolare, almeno con una ripulitura e una tinteggiatura, gli ambienti della Villa storica. Il mio impegno sarà ovviamente totale, nella linea di quanto lucidamente e chiaramente presentato già tre anni fa e, purtroppo, realizzato solo in minima parte. 22 PROGRAMMA ELETTORALE PROF. PIERO DI EGIDIO
RICERCA E PUBBLICAZIONI - RAPPORTI INTERNAZIONALI ED ERASMUS Solo due parole su quella che la Legge 508/99 definisce come una delle mission fondamentali del nostro settore, ovvero, assieme a formazione e produzione, la ricerca nel campo musicale. È cosa nota come da 20 anni, in ogni Conservatorio italiano, questo settore stenti a decollare. Da una parte una resistenza senza pari del mondo universitario, dall’altra una normativa che ancora non mette in opera, nemmeno sotto forma di sperimentazione, corsi di studio “oltre il biennio” (dottorati et similia), rendono poco attuabile questa prescrizione di Legge. Ma alcune cose si possono fare. Atti di convegni, pubblicazioni a stampa inerenti quei progetti artistici che abbiano previsto anche una parte di ricerca, audiovisivo degli stessi eventi, progetti di ricerca condivisi con altre Istituzioni - anche estere - o autonomi sono obiettivi comunque realizzabili anche in mancanza di un quadro normativo nazionale. Altre Istituzioni da anni realizzano queste fattispecie. E’ INTOLLERABILE che il “Piccinni” non abbia una produzione dedicata. Il mio intento, in questo anche alla luce del mio passato e presente di musicologo, sarà quello di riparare immediatamente a tale vulnus. Il percorso di internazionalizzazione del “Piccinni” - ne va dato atto a chi se ne occupa - è positivamente in atto, in particolare riguardo alle collaborazioni Erasmus. È ovviamente un settore che va assolutamente potenziato, sia riguardo all’incremento della mobilità di docenti e studenti, di attivazione di titoli congiunti, di ampliamento dei partenariati e soprattutto di possibilità di accedere a fondi europei (in questo ho una esperienza pregressa dedicata) che ci sono, sono spesso consistenti e talora non spesi per negligenza o mancanza di informazione. Ovviamente sarà mio obiettivo aumentare quanto più possibile la presenza del “Piccinni”nel settore. PROGRAMMA ELETTORALE PROF. PIERO DI EGIDIO 23
LA “TERZA MISSIONE” Nelle schede di valutazione ANVUR che mi capita di redigere e valutare nel mio incarico di “esperto di sistema”, una delle più importanti è quella della “Terza Missione” comune alle Università e al nostro settore. Per “terza missione” si intende, oltre agli obiettivi fondamentali della formazione, della ricerca e della produzione musicale, tutto quanto il Conservatorio mette in atto per favorire l’applicazione diretta, la valorizzazione e l’impiego della conoscenza per contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico della Società. Questa è un’altra delle criticità immediatamente da risolvere della nostra Istituzione. Come ho scritto più volte, la percezione del “Piccinni” sul territorio è spesso è volentieri quella di un hortus conclusus medievale, un “giardino delle delizie” autosufficiente ma anche autoreferenziale che non si rapporta, o lo fa in modo alquanto insufficiente, col “mondo fuori”. Lo “scatto in avanti”, il “rapportarsi col fuori” del quale ho ripetutamente scritto in queste pagine, DEVE necessariamente attivarsi anche e soprattutto in questo settore. Non bastano gli Open Day, peraltro poco pubblicizzati anche ai docenti stessi, a favorire una interazione tra il mondo esterno e il “Piccinni”. Serve molto di più. La mia intenzione è quella di aprire un canale ufficiale (reale e telematico) con docenti appositamente dedicati, e conseguentemente riconosciuti quanto alla loro professionalità, una sorta di “Commissione per la divulgazione della musica”, che operi sia in sede che in periferia. Consci che, nella divulgazione della musica, un ruolo decisivo è svolto dalle Istituzioni che operano sul territorio nel campo della formazione, della ricerca e della produzione, va appunto potenziata l’apertura verso il territorio (anche in una logica “di rientro” di reperimento di allievi) con attività soprattutto in decentramento. Pertanto è indispensabile il coinvolgimento delle scuole di ogni ordine e grado in primis, sia come soggetti “ospiti” del “Piccinni” sia come destinatari di apposite iniziative (lezioni/ concerto, incontri con docenti ed allievi, concerti dedicati, prove aperte, presentazione degli strumenti musicali, conferenze, etc.) che da una parte riaffermino il ruolo del “Piccinni” come vertice della piramide formativa del territorio, ma che nel contempo ne facciano chiaramente avvertire la presenza, la disponibilità, quasi una sorta di “sovraintendenza” rispetto a tutto il mondo formativo musicale del territorio. Sia nell’esperienza di Teramo, per molti anni, sia in quella della mia docenza a Pescara, ho avuto l’onore della delega per questo settore, confrontandomi quotidianamente con il mondo formativo del territorio. E’ mia intenzione riaffermare fortemente questo legame Conservatorio/territorio che non può che essere foriero di mutuo e forte scambio positivo per entrambi. 24 PROGRAMMA ELETTORALE PROF. PIERO DI EGIDIO
UFFICIO STAMPA E COMUNICAZIONE - WEB TV - BIBLIOTECA Un Conservatorio aperto al mondo, sempre più presente nello scacchiere dell’Alta Formazione Artistica e Musicale nazionale e internazionale, un Conservatorio vivo e attivo non può non dotarsi di un Ufficio stampa e comunicazione che dia adeguata eco mediatica alle attività realizzate, che curi con attenzione e precisione i rapporti con gli organi di stampa al fine di tutelare gli interessi dell’Istituzione. Allo stesso modo il rapporto con i principali social, che - piaccia o meno - sono un primario mezzo di comunicazione e condivisione, dovrà essere sempre più chiaramente aperto. Nel corpo docente abbiamo colleghi con professionalità adeguate che potranno sicuramente occuparsi con qualità e pregio del predetto obiettivo. Vado oltre con un’idea che credo abbia dei costi sostenibili e congrui in relazione ai benefici attesi. Si tratta della creazione di una WEB TV, che trasmetta con tecnologie professionali tutte le manifestazioni del Conservatorio, fungendo sia da cassa di risonanza di queste, rilanciate pertanto sia in diretta che in differita su YouTube, sui social e ovunque lo si ritenga (previo autorizzazione concessa dagli interessati, ça va sans dire) fungendo quindi anche da banca dati definitiva di ogni manifestazione stessa, che pertanto verrà conservata nel tempo, offerta in modo gratuito alla disponibilità delle emittenti televisive locali che vogliano coprire servizi tg dedicati utilizzando le immagini di proprietà della web tv del “Piccinni”. Pensate, per fare solo un esempio, al recente partecipatissimo concerto per il quarantennale della scomparsa di Nino Rota, che è stato fruito solo da chi ha potuto essere presente “fisicamente”: quanti altri avrebbero potuto apprezzare questo concerto con la trasmissione della serata in diretta o in differita, proposta su vari canali mediatici? Questa fattispecie di diffusione delle attività artistiche del “Piccinni” - che per la verità alcuni colleghi, e io tra essi, già adottano meritoriamente “in proprio” - DEVE diventare best practice istituzionale (sempre naturalmente ove approvata dal diretto artista interessato). Naturalmente la web tv potrà essere anche uno strumento di supporto alla didattica, alla struttura amministrativa, alla comunicazione istituzionale per ogni evenienza in PROGRAMMA ELETTORALE PROF. PIERO DI EGIDIO 25
UFFICIO STAMPA E COMUNICAZIONE - WEB TV - BIBLIOTECA materia (per esempio raggiungere in modo rapido e funzionale gli studenti in occasione delle varie scadenze). Vado ancora oltre. Con metodi naturalmente da organizzare con apposite e condivise regole, la web tv può/ deve essere anche uno strumento di valorizzazione delle attività artistico/professionali dei docenti e degli studenti del “Piccinni” anche FUORI dal diretto svolgimento interno. Pensate al risalto che si può dare a un concerto particolarmente prestigioso di un collega in una sede internazionale rilevante o alla partecipazione di un allievo a un importante Concorso Internazionale, dato che ormai è prassi di queste manifestazioni rilanciare mediaticamente le prove concorsuali su canali dedicati. Quanto alla Biblioteca, questa deve diventare un centro di supporto logistico per i docenti e per gli studenti, sia per le normali funzioni d’uso (spartiti, partiture, libri di teoria musicale, testi musicologici per le necessità didattiche e di studio di tutti gli insegnamenti attivati presso il Conservatorio), sia per le funzioni di ricerca (fondi storici, manoscritti musicali, testi musicologici destinati soprattutto a studi specialistici di studiosi e ricercatori). A tal fine occorre supportare i responsabili della biblioteca nel favorire innanzitutto una migliore fruizione oraria della biblioteca, predisponendo una o più postazioni informatiche che garantiscano la possibilità di accesso ai servizi, gratuiti e a pagamento offerti dalla rete: a partire da IMSLP- Petrucci Music Library, che di fatto ormai è un supporto fondamentale per ogni musicista, a JSTOR, biblioteca digitale statunitense fondata nel 1995 e ai dizionari della Oxford Music (New Grove, Dizionario dell’opera, etc.) E’ inoltre fondamentale accreditarsi stipulando convenzioni con le principali biblioteche universitarie mondiali, europee e soprattutto americane. Tra il materiale di supporto dovrà essere predisposta una stampante/fotocopiatrice a schede, a disposizione di allievi e docenti. 26 PROGRAMMA ELETTORALE PROF. PIERO DI EGIDIO
LAST BUT NOT LEAST….. Nel leggere questo programma molti dei colleghi avranno pensato “… ma la donazione del Sultano dell’Oman?” Come nel mio stile, non intendo evadere la domanda, né a me stesso né a chi mi legge. Anche in questa storia si riflettono alcune delle criticità che emergono nell’attuale vita del “Piccinni”. La storia della donazione del Sultano viene da lontano, da almeno 4 mandati di direzione. Ha attraversato almeno tre direttori e dovrà essere affrontata anche dal prossimo. “Voci di corridoio” affermano che in tempi relativamente brevi questi denari torneranno nella piena disponibilità del “Piccinni”. Se così sarà, sarò il primo a complimentarmi e a darne atto a tutti i soggetti (l’attuale Direttore in primis e la struttura amministrativa) che avranno contribuito al raggiungimento di tale obiettivo. Voglio fidarmi appunto di queste “voci”, non avendo altre certezze informative, ed essere ottimista. Ma mi impegno anche a fare chiarezza sull’intera questione, perché non possiamo accontentarci di voci di corridoio in una vicenda importante che ci riguarda direttamente. Cosa fare di questi denari? Utilizzarli per gli scopi per cui sono stati donati, ovvero il beneficio per gli studenti di oggi e di domani. E per me beneficio vuol dire due cose: 1) Borse di studio -per reddito e/o per merito- e comunque utilizzo a favore degli studenti capaci e meritevoli. 2) Ove non si riuscisse con altri mezzi - per i quali comunque garantisco il mio sforzo quotidiano per la ricerca di fondi - un utilizzo parziale per quelle criticità (logistiche e di dotazione) indifferibili. Beneficio per gli studenti vuol dire anche farli studiare in luoghi decorosi e salubri, con strumenti musicali e strumentazioni di adeguato livello. Io credo che comunque bisogna prendersi la responsabilità di scegliere, decidere e fare. Non è il tempo di tirarsi indietro e “galleggiare”, e non è mia intenzione farlo. PROGRAMMA ELETTORALE PROF. PIERO DI EGIDIO 27
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