IL CASO DI GIORGIO . DIARREA ACUTA, DIARREA CRONICA, DIARREA PROTRATTA - di Gastroenterologia ...

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IL CASO DI GIORGIO . DIARREA ACUTA, DIARREA CRONICA, DIARREA PROTRATTA - di Gastroenterologia ...
DIARREA ACUTA, DIARREA CRONICA, DIARREA PROTRATTA

                   IL CASO DI GIORGIO….
                    Marina Aloi e Salvatore Cucchiara
                        Sapienza Università di Roma
             Dipartimento di Pediatria e Neuropsichiatria Infantile
        Unità Complessa di Gastroenterologia e Epatologia Pediatrica
                         www.gastropediatriaroma.it
                       (Dir. Prof. Salvatore Cucchiara)
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Giorgio 7 anni: storia di diarrea cronica
Dopo episodio di gastroenterite, il bambino ha cominciato a presentare 3-4
scariche al giorno di feci semiformate, senza sangue ne muco e flatulenza.
In anamnesi, bambino in terapia con IPP da 1 anno per MRGE

Esame obiettivo:
Altezza cm 121 (50° centile) – Peso Kg 22,200 (25°-50° centile)
ADDOME: trattabile, no anse tese tumefatte, no dolore, no resistenza
NO SEGNI SISTEMICI – principali organi o apparati indenni
LIEVE IPEREMIA ANALE (no fissure)

Ansia parentale – Piccolo “molto disturbato” dall’intervento continuo dei genitori
Madre: estremamente presente – padre assente (in disparte)

Ultime settimane: dieta “in bianco”, pochissimo olio d’oliva e altri condimenti; pasta
in bianco, carne cotta al vapore, no verdure, no legumi, no proteine del latte
vaccino, no soia (assume cosiddetto latte di riso !)
Risultato: quadro immodificato
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Giorgio anni 7: storia di diarrea cronica - Valutazione del Pediatra

                                                                       esame
  INDAGINI                                                          inappropriato
1. SCREENING CELIACHIA

IgA sieriche, Anti-Transglutaminasi, Anti-Endomisio, AGA
Deamidati IgG e IgA
2. Esame chimico-fisico delle feci:            INUTILE !!!

3. CALPROTECTINA feci:                           50 mcg/g
4. Esame Parassitologico                       Nella norma

 5. Coprocoltura                               Nella norma

 6. Ecografia addome       ?                   Nella norma
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VISITA SPECIALISTICA, decisa dai genitori, contro il parere del PdF

Indagini bioumorali estese:
                                               ?
Funzionalità epatica, VES, PCR, Emocromo, indagini nutrizionali

pANCA, cANCA, ASCA, ripetizione markers della celiachia

Ripetizione ecografia anse ileali: si conferma assenza di segni di
infiammazione transmurale

   Viene proposta colonscopia: i genitori sono restii – il PdF è
                     nettamente contrario

                      Non verrà eseguita !!!
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Giorgio anni 7: storia di diarrea cronica - Valutazione del Pediatra

                   Ipotesi: SINDROME
             DELL’INTESTINO IRRITABILE, da
             sospetta DISBIOSI INTESTINALE
                     (post-enteritica)

Breath test H2                                  Trial empirico con
con     glucosio                                Rifaximina       30
per diagnosi di                                 mg/kg/die per 2
contaminazione                                  settimane, seguito
batterica    del                                da       probiotico
tenue                                           multistrain (LB +
                                                BB)

                                        MIGLIORAMENTO STABILE
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Giorgio anni 7: storia di diarrea cronica - Sindrome Intestino Irritabile

Si poteva diagnosticare prima ? Su base clinica ?

  SINDROME DELL’INTESTINO IRRITABILE: criteri diagnostici di ROMA III

Disturbi o dolori addominali da almeno 2 mesi associato a 2 delle caratteristiche
seguenti:
a. Migliorano con la defecazione
b. Si associano a cambio della frequenza delle evacuazioni
c. Si associano a cambio della forma ed aspetto delle feci

Assenza di infiammazione ed alterazioni anatomiche o malattia metabolica o
tumorale.
Non è una diagnosi di esclusione!!!
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SEGNI DI ALLARME PER DISORDINE CRONICO GI NON
                     FUNZIONALE:

1. Perdita di peso e di velocità di crescita; ritardo puberale
2. Diarrea cronica (specie durante il sonno)
3. Vomito cronico
4. Dolore notturno; dolore addominale a destra, quadrante superiore o
inferiore
5. Sangue nelle feci
6. Febbre
7. Artrite
8. Storia familiare di IBD o malattia celiaca
9. Fissurazioni perianali, fistole
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150 pazienti con disturbi gastrointestinali; 94/150 (63%) avevano overgrowth batterico (40% SIBO, 26%
SIFO e 34% SIBO/SIFO) valutati con aspirato duodenale. Disturbi motilità presenti nel 53% dei pazienti,
valutati con manometria antro-duodeno-digiunale.

                                                  Jacobs C, et al. Aliment Pharmacol Ther 2013; 37: 1103–1111
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DIARREA ACUTA, DIARREA CRONICA, DIARREA PROTRATTA

Ripercorrere le Linee Guida: presentazione di
            algoritmi e protocolli
                          Marina Aloi

                        Sapienza Università di Roma
             Dipartimento di Pediatria e Neuropsichiatria Infantile
        Unità Complessa di Gastroenterologia e Epatologia Pediatrica
                         www.gastropediatriaroma.it
                       (Dir. Prof. Salvatore Cucchiara)
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DEFINIZIONI

DIARREA ACUTA (< 7 giorni)

DIARREA PROLUNGATA (≥ 7 e < 14 giorni)

DIARREA PROTRATTA O CRONICA (≥ 14 GIORNI)

DIARREA INTRATTABILE (“UNTREATABLE” ,“UNTRACTABLE”)

                             Gastroenterology 2010;139:1156–1164; JPGN 2008; 47:260-265
EPIDEMIOLOGIA

        DIARREA ACUTA                                    DIARREA CRONICA

•   0.5-2 episodi/anno/bambini < 3 aa in        •   Prevalenza: 2-7% (US); 3-20% dei
    Europa                                          bambini nel mondo (WHO)
•   2-3 milioni di morti/anno (nel mondo)       •   Deficit di lattasi: 50% adulti in
•   1.800.000 bambini morti/ anno                   Italia
    (600.000 da Rotavirus)                      •   Diarrea iatrogena: 15% dei casi di
•   250.000/anno ospedalizzazioni (US)              diarrea “idiopatica”
•   Diarrea del viaggiatore: > 40% dei          •   350.000.000 USD/anno persi solo
    viaggiatori (zone endemiche)                    in giornate lavorative

                                     UNICEF/WHO. Why children are still dying and what can be done.
                                                                Geneva: WHO Press 2009; pp 1-68
DIARREA ACUTA: CAUSE PRINCIPALI

              Acute gastroenteritis in children. Elliot EJ . BMJ 2007;334;35-40
STAGIONALITA’

AGENTE             STAGIONE
Rotavirus          Inverno
Virus di Norwalk   Tutto l’anno
Adenovirus         Tutto l’anno
                   (soprattutto estate)
Astrovirus         Tutto l’anno
                   (soprattutto inverno)
APPROCCIO AL LATTANTE CON DIARREA ACUTA

                       QUESITI

          E’ NECESSARIO VISITARE IL PAZIENTE?

              IL BAMBINO E’ DISIDRATATO?

             E’ NECESSARIO IL RICOVERO?

            COME REIDRATARE IL PAZIENTE ?

           COME INTERVENIRE SULLA DIETA ?

           QUALI FARMACI SOMMINISTRARE ?
Quali sono gli indicatori della necessità di una visita
                      medica?

  Un triage telefonico è appropriato nella gestione di una gastroenterite non
  complicata o per valutare la necessità di visitare il bambino.
  Indicazioni a visitare il paziente:
  1.Età < 2 mesi (forza dell’evidenza III, grado di raccomandazione C)
  2.Malattia cronica sottostante (D)
  3.Vomito persistente (III, C)
  4.Diarrea importante (>8 episodi/die) (III, C)
  5.Riportati segni di disidratazione da parte della famiglia (D)

European Society for Pediatric Gastroenterology, Hepatology, and Nutrition/European
Society for Pediatric Infectious Diseases Evidence-Based Guidelines for the
management of Acute Gastroenteritis in Children in Europe: Update 2014. Guarino A, et
al. JPGN 2014;59:132-152
La migliore misura della disidratazione è la percentuale di perdita di
peso; i 3 migliori segni clinici sono: tempo di riempimento capillare
allungato, turgore cutaneo e pattern respiratorio anormali

 European Society for Pediatric Gastroenterology, Hepatology, and Nutrition/European
 Society for Pediatric Infectious Diseases Evidence-Based Guidelines for the
 management of Acute Gastroenteritis in Children in Europe: Update 2014. Guarino A, et
 al. JPGN 2014;59:132-152
INDICAZIONI AL RICOVERO

    1.   Shock
    2.   Disidratazione severa (>9% del peso)
    3.   Segni neurologici
    4.   Vomito incoercibile o biliare
    5.   Sospetta patologia chirurgica
    6.   Fallimento della reidratazione orale
    7.   Incapacità della famiglia a gestire il problema.

European Society for Pediatric Gastroenterology, Hepatology, and Nutrition/European
Society for Pediatric Infectious Diseases Evidence-Based Guidelines for the
management of Acute Gastroenteritis in Children in Europe: Update 2014. Guarino A, et
al. JPGN 2014;59:132-152
REIDRATAZIONE ORALE O EV?

     •   Le ORS sono la terapia ideale nella prevenzione e nel
         trattamento della disidratazione.
     •    Se l’apporto orale è inadeguato è possibile utilizzare un
         sondino naso-gastrico.
     •    In alternativa può essere utilizzata la via endovenosa, tenendo
         presente che le vie orali ed ev sono ugualmente efficaci nel
         trattamento della disidratazione lieve-moderata ma che la via ev
         è più costosa in quanto richiede ospedalizzazione ed è gravata
         da      alcuni       rischi      (squilibri       elettrolitici      da      inadeguata
         preparazione, infiltrazione nella sede della cannula, ecc….)

Spandorfer PR, et al. Pediatrics 2005; Hartling L, et al. Cochrane Database Syst Rev 2006; Hahn S, et al.
Cochrane Database Syst Rev 20020; Guarino A, et al. JPGN 2014
E L’ALIMENTAZIONE?

•   I bambini devono tornare alla loro dieta abituale (incluso il
    latte) appena ritorna l’appetito.
•   La rialimentazione precoce riduce la durata della diarrea.
•   I cibi contenenti alti quantitativi di zuccheri semplici (succhi
    di frutta, cola etc..) avendo un alta osmolarità possono
    esacerbare la diarrea e quindi vanno evitati.
•   Nel bambino allattato al seno l’allattamento non deve
    essere sospeso, ma supplementato con ORS.

                             Elliott EJ. BMJ 2007;334;35-40; Guarino A. JPGN 2014; 59:132-152
PROBIOTICI NELLA DIARREA ACUTA
  I probiotici sono “supplementi alimentari, contenenti microorganismi
  viventi che migliorano l’equilibrio microbiologico dell’ospite e hanno
  - per questo fatto - effetti benefici sulla salute” (Gut 1991;32:439-442)

  La somministrazione di alcuni ceppi di probiotici (in aggiunta alla ORS)
  riduce la durata dell’ospedalizzazione e può essere considerata nei
  bambini con gastroenterite acuta (forza evidenza, grado B)

  •   Ci sono solo scarse evidenze sull’efficacia dei probiotici nel ridurre la
      durata della diarrea.
  •   Lactobacillus rhamnosus GG e S. boulardii ceppi più studiati.

European Society for Pediatric Gastroenterology, Hepatology, and Nutrition/European
Society for Pediatric Infectious Diseases Evidence-Based Guidelines for the
management of Acute Gastroenteritis in Children in Europe: Update 2014. Guarino A, et
al. JPGN 2014;59:132-152
Guarino A, et al. J Clin Gastroenterol 2015;49:37–45
ANTIMICROBICI NELLA DIARREA ACUTA
                     SOLO IN POCHISSIME CONDIZIONI!

  •   Nessun sintomo permette di differenziare sicuramente una
      gastroenterite batterica da una virale.
  •   La presenza di febbre elevata, sangue nelle feci, dolore addominale,
      segni neurologici, suggeriscono un’eziologia batterica.
  •   Vomito e sintomi respiratori sono più frequenti nelle forme virali.
  •   Nessuna indagine di laboratorio dovrebbe essere fatta routinariamente
      nel bambino con gastroenterite.
  •   Una terapia antibiotica dovrebbe essere cominciata solo per specifici
      patogeni e sulla base del germe identificato o dell’epidemiologia locale.

Wiegering V, et al. Int J Infect Dis 2011;15:401-7; Kaiser P, et al. Eur J Pediatr 2012;171:337-45;
Guarino A, et al. JPGN 2014; 59:132-152
FARMACI NELLA DIARREA ACUTA

 Il racecadotril può essere considerato nella gestione del bambino con
 gastroenterite acuta (II,B)

 La diosmectite può essere considerata nella gestione del bambino con
 gastroenterite acuta (II,B)

 L’ondansetron può essere efficace in bambini con vomito legato alla
 gastroenterite; tuttavia sono necessari ulteriori studi di sicurezza (II,B);
 altri emetici non andrebbero utilizzati.

 Lo zinco può essere utile in paesi in via di sviluppo, in bambini >6 mesi;
 nelle zone dove il deficit di zinco è raro non c’è indicazione ad usarlo (I,A).

European Society for Pediatric Gastroenterology, Hepatology, and Nutrition/European
Society for Pediatric Infectious Diseases Evidence-Based Guidelines for the
management of Acute Gastroenteritis in Children in Europe: Update 2014. Guarino A, et
al. JPGN 2014;59:132-152
Gordon M, et al. Arch Dis Child 2016;101:234–240
ESPGHAN/ESPID Evidence-Based Guidelines for the
 Management of Acute Gastroenteritis in Children in Europe

1. La severità della gastroenterite è legata all’eziologia, più che all’età, e il rotavirus è
responsabile dei casi più severi.
2. La disidratazione è il principale quadro clinico della gastroenterite e riflette la
severità. Perdita di peso, tempo di riempimento cpaillare prolungato, turgore cutaneo,
pattern respiratorio alterato sono I principali predittori di disidratazione.
3. L’ospedalizzazione dovrebbe essere riservata a bambini che richiedono procedure
non eseguibili a domicilio, in particolare la reidratazione endovenosa.
4. Indagini microbiologiche non sono generalmente necessarie.
5. La reidratazione è il trattamento chiave. Soluzioni orali a ridotta osmolarità
dovrebbero essere usate e offerte ad libitum.
6. L’alimentazione normale dovrebbe continuare subito dopo la reidratazione. Latti a
normale contenuto di lattosio sono appropriate nella vasta maggioranza dei casi.
7. I farmaci non sono di solito necessari; tuttavia alcuni probiotici possono ridurre la
durata della diarrea.
8. La terapia antibiotica non è generalmente consigliata.

                                                Guarino A, et al. J Ped Gastroenterol Nutr 2008; 46:619–621
DIARREA ACUTA, DIARREA   CRONICA, DIARREA
PROTRATTA
CHRONIC DIARRHEA IN CHILDREN.   Guarino A, Lo Vecchio A, Berni Canani R.
APPROCCIO AL BAMBINO CON DIARREA PERSISTENTE
                                        Familiarità, esordio, pattern, durata,
                                        viaggi
     ANAMNESI                           Caratteristiche delle feci
                                        Dolori addominali, perdita di peso, altri
                                        sintomi. Diarrea iatrogena

VALUTAZIONE CLINICA                     Curva di crescita (peso/altezza),
                                        generale, cute, addome, segni di
                                        patologia sistemica. Red flags

ESAMI DI LABORATORIO                    Emocromo, stato nutrizionale,
     DI I LIVELLO                       elettroliti, indici di flogosi, screening
                                        celiachia

                                        Calprotectina, (Gap osmotico)
    ESAMI FECALI                        Esami fecali aggiuntivi (se sospetto):
                                        steatocrito, α1-AT, coprocolture, esame
                                        parassitologico, sangue occulto +/-

                   DIARREA SECRETORIA   DIARREA INFIAMMATORIA

                   DIARREA OSMOTICA     DIARREA GRASSA
RED FLAGS NEL BAMBINO CON DIARREA CRONICA

               Presenza di muco e sangue,
          con dolori addominali, premiti, tenesmo

  RITARDO DI CRESCITA PONDERALE E/O LINEARE, non
    spiegato, specie se associato a segni bioumorali di
                 malnutrizione o di attività
 Diarrea cronica non spiegata, anche senza muco e sangue,
    specie se ad insorgenza notturna e associata a segni
           bioumorali di malnutrizione o di attività
   Dolore addominale importante, invalidante, specie se
associato a malnutrizione, insorgenza notturna, e associato a
       segni bioumorali di malnutrizione o di attività

I segni e sintomi precedenti in associazione a manifestazioni
      extraintestinali (epatopatia cronica, artrite, uveite,
            eritema nodoso, pioderma gangrenoso)
ELETTROLITI FECALI E GAP OSMOTICO

300
                                DIARREA SECRETORIA
                                Quasi tutta l’attività osmotica del
mmol/L

                                contenuto fecale è determinata dagli
                                elettroliti
                                (2 × ([Na+] + [K+] = ~ 290 mmol/L)

                                DIARREA OSMOTICA:
150                             Gli elettroliti contribuiscono in minima
                                parte all’osmolarità fecale

                                         Sostanze osmotiche non
                                         misurate
                                         Bicabonati/anioniorganici
                                         Cl -
                                         K+
                                         Na +
         0
DIARREA SECRETORIA

Rara, sia diurna che notturna, indipendente dall’alimentazione, evacuazioni frequenti
ed abbondanti

                                      CAUSE
  ENTEROTOSSINE BATTERICHE: V. cholerae, E. coli enterotossigeno,
  Shigella, Salmonella, Campylobacter, Pseudomonas, Y. Enterocolitica,
  Clostridium, Cryptosporidium
  ENTEROTOSSINE VIRALI: proteina nonstrutturale 4 (NSP4) del Rotavirus,
  HIV Tat
  ORMONI: VIP, gastrina, secretina, acetilcolina, serotonina, FT3 e FT4
  FATTORI ENDOGENI: istamina, IL-1beta e 8, CCK, acidi biliari
  LASSATIVI NON OSMOTICI, DROGHE E VELENI
DIARREA OSMOTICA

Frequente, in genere diurna, dipendente dall’alimentazione, evacuazioni in genere
meno frequenti ed abbondanti

                                     CAUSE
MALASSORBIMENTO/MALDIGESTIONE (carboidrati, grassi, proteine)
ACCELERATO TRANSITO INTESTINALE (eccessiva alimentazione, diarrea
aspecifica del lattante, sindrome dell’intestino irritabile)
INFEZIONI (batteriche, virali, parassitarie, sovracrescita batterica dell’intestino
tenue, opportunisti nel paziente immunocompromesso)
PROCESSI INFIAMMATORI NON INFETTIVI DEL TENUE O DEL COLON
(ipersensibilità alle PLV, gastroenterite eosinofila, celiachia, IBD, colite
microscopica)
 FARMACI o SOSTANZE OSMOTICAMENTE ATTIVE (lassativi, antiacidi
contenenti magnesio, citotossici, antibiotici, sorbitolo)
DIARREA GRASSA

Evacuazione di feci chiare, maleodoronati, untuose per malassorbimento degli
acidi grassi

                                   CAUSE

SINDROMI DA MALASSORBIMENTO (patologie della mucosa, sindrome
   dell’intestino corto, diarrea postresezione)
INSUFFICIENZA PANCREATICA (fibrosi cistica, pancreatite cronica, sindrome di
   Shwachman-Diamond)
DEFICIT ACIDI BILIARI
DIARREA INFIAMMATORIA

Presenza di sangue e muco nelle feci secondaria a processi infiammatori intestinali
con infltrazione e distruzione della mucosa

                                       CAUSE
INFEZIONI (batteriche, virali, parassitarie)
INFIAMMAZIONI NON INFETTIVE DEL TENUE E DEL COLON (ipersesnsibilità
alle PLV, gastroenterite eosinofila, porpora di Schonlein-Henoch, LES, IBD, colite
microcopica, colite linfocitica)

 INCONTINENZA FECALE                                   STIPSI
ALGORITMO DIAGNOSTICO

   Guarino A, et al. Best Practice & Research Clinical Gastroenterology 2012
DIARREA CRONICA NON-SPECIFICA

                    Guarino A, et al. Best Practice & Research Clinical Gastroenterology 2012
ALGORITMO DIAGNOSTICO

Indagini non invasive
1. fecali (calprotectina,
alfa-1 AT, steatocrito,
elastasi, sangue occulto)
2. ematiche (parametri
nutrizionali ed
infiammatori)

                               Guarino A, et al. Best Practice & Research Clinical Gastroenterology 2012
Normal blood tests do not exclude the diagnosis of IBD

Dati tratti dai registri delle IBD pediatriche dimostrano che circa il 54% dei
bambini con CU ed il 21% dei bambini con MC lieve-moderata presentano
normali valori di emoglobina, VES e PCR alla diagnosi

Fecal calprotectin (FC) is superior to any blood marker for
detection of intestinal inflammation (EL2, RGC)
Il livello di CF alla diagnosi è superiore ai markers sierici nell’identificare un
processo infiammatorio intestinale ed è utile nella diagnosi differenziale tra
IBD e patologie gastrointestinali di natura non infiammatoria
Meta-analysis of FC for suspected pediatric IBD including 394 IBD patients and 321 non-
IBD controls demonstrated pooled sensitivity and specificity for the diagnostic utility of FC of
0.978 (95% confidence interval 0.947–0.996) and 0.682 (95% confidence interval 0.502–
0.863), respectively

                                                   Henderson P, at al. Am J Gastroenterol 2012; 107:941–949
Faecal Calprotectin for Screening of Patients with Suspected
    Inflammatory Bowel Disease: Diagnostic Meta-Analysis

Causes of Abnormal Results for Faecal Calprotectin Other than
               Inflammatory Bowel Disease
 Infections                              Food Allergy (untreated) disease
 Giardia Lamblia                         Other gastrointestinal diseases
 Bacterial Dysentery                     Gastro-oesophageal reflux disease
 Viral gastroenteritis (untreated)       Cystic fibrosis
 Helicobacter Pylori Gastritis           Coeliac disease (untreated)
 Drugs                                   Diverticular disease
 Non steroidal anti-inflammatory drugs   Protein losing enteropathy
 Proton Pump Inhibitor                   Colrectal adenoma
 Malignancies                            Juvenile polyp
 Colorectal cancer                       Autoimmune enteropathy
 Gastric carcinoma                       Microscopic colitis
 Intestina lymphoma                      Liver cirrhosis
                                         Young age (< 5 years)
                                                                       BMJ 2010; 341:3369
Ultrasonography is a valuable screening tool in the preliminary
diagnostic workup of pediatric patients with suspected IBD, but
should be complemented by more sensitive imaging of the small
bowel [EL3, RGC]
VANTAGGI

  Priva di radiazioni ionizzanti
  Non-invasiva e ben tollerata dal paziente
  Basso costo
  Diffusa sul territorio
  Immediato riscontro clinico
  Possibilità di studiare morfologia e struttura della
   parete intestinale e la presenza di alterazioni
   extra-parietali
ISPESSIMENTO DI PARETE: NON È SEMPRE CROHN

                      BWT: Diagnosi Differenziale
                                  Interessamento appendicolare in circa il 20%
APPENDICITE ACUTA
                                  dei pz con MC
                                  Yersinia, Campylobacter, Salmonella, Shigella.
COLITE INFETTIVA
                                  Infezioni virali: CMV
                                  Ispessimento mesentere, linfoadenomegalia,
ADENOMESENTERITE
                                  versamento tra le anse
                                  Linfoma: ispessimento transmurale
PATOLOGIE NEOPLASTICHE            asimmetrico, perdita stratificazione,,
                                  vascolarizzazione aumentata
                                  BWT intermedio, in genere ai limiti superiori
IPERPLASIA LINFOIDE
                                  della norma, linfoadenomegalia mesenterica
                                  BWT secondario ad edema, può riguardare il
                                  duodeno, digiuno, ileo.
PORPORA DI SHONLEIN-HENOCH
                                  Importante iperemia della sottomucosa.
                                  Complicanze: invaginazione e perforazione
ECOGRAFIA INTESTINALE: LIMITI

 Operatore-dipendente

 Impossibilità di visualizzare l’intestino nella sua interezza

 Bassa sensibilità per le lesioni digiunali

 Sottostima l’estensione di malattia

 FP: Ispessimento di parete compatibile anche con altre patologie

 FN: pazienti obesi, pazienti con lesioni mucose superficiali
Combined use of noninvasive tests is useful in the diagnostic approach to a child
with suspected inflammatory bowel disease. Berni Canani R et al. J Ped
Gastroenterol Nutr 2006;42:9-15

 45 children with symptoms of IBD
 underwent       clinical, laboratory
 (ASCA IgA and IgG, pANCA IgG,
 fecal calprotectin), transabdominal
 ultrasonography measurement of
 bowel thickness
ALGORITMO DIAGNOSTICO

               Guarino A, et al. Best Practice & Research Clinical
               Gastroenterology 2012
IL RAZIONALE DI COPROCOLTURA E PARASSITOLOGICO….

                                 Chacku KA, et al. Inflamm Bowel Dis 2016
APPROCCIO TERAPEUTICO
1. SUPPORTO GENERALE
      - reidratazione
2. RIABILITAZIONE NUTRIZIONALE
     - adeguato intake calorico (>50% delle raccomandazioni per sesso ed
      età): eventualmente aumentare densità calorica
     - se steatorrea: trigliceridi a media catena
     - supplementazione di micronutrienti e vitamine
     - nutrizione enterale con sondino NG o gastrostomia o parenterale
     - diete di esclusione (senza lattosio in tutti i bambini con diarrea cronica)
3. TERAPIA SPECIFICA
4. ANTIDIARROICI
5.     NUTRIZIONE PARENTERALE (trapianto intestinale)
Lee K. Intest Res 2015;13:306-312
DIARREA INTRATTABILE DEL LATTANTE: definizione

• entità eterogenea con eziologie differenti
• diarrea acquosa profusa (>100 ml/Kg/die)
• esordio precoce
• in alcune forme alterazioni istologiche intestinali persistenti
• decorso prolungato malgrado terapie immunosoppressive
• può essere sindromica
• necessità di supporto nutrizionale parenterale
e enterale di lunga durata e trapianto intestinale

                         DIARREA PROTRATTA DEL LATTANTE
DIARREA PROTRATTA DEL LATTANTE

    • Risponde     al riposo intestinale e/o
         alla alimentazione enterale
   • Di solito si risolve dopo settimane di
    alimentazione parenterale o enterale

             Cause più comuni:
      deficit immunologico specifico
   sensibilizzazione a proteine alimentari
     infezione severa gastrointestinale
(Philip M. Sherman et al. J Ped Gastroenterol Nutr 2004;38:16-26)
A                                                     B

C                                                     D
MALATTIA DA INCLUSIONE DEI MICROVILLI. A: atrofia dei villi con cripte relativamente corte. B: Alta
magnificazione, citoplasma apicale vacuolato. C: colorazione PAS+va del citoplasma apicale degli
enterociti, normale colorazione delle cellule goblet. D: immunoistochimica per la villina, con colorazione
patchy lineare della membrana del brush border e occasionali strutture circolari intracitoplasmatiche
A                                                    B

  C                                                     D
“Tufting enteropathy”. A: atrofia dei villi, moderata ipertrofia delle cripte, modesto infiltrato
infiammatorio intestinale. B: “tufts” epiteliali a maggiore ingrandimento. C: PAS, colorazione patchy
della membrana di superficie senza positività intracitoplasmatica. D: microscopia elettronica di
enterociti di superficie che mostrano normali microvilli del brush border, il nucleo cellulare e organelli
citoplasmatici ben conservati.
“Enteropatia autoimmune”. A: biopsia
digiunale ottenuta da un bambino con
enteropatia autoimmune che mostra atrofia
totale dei villi, iperplasia delle cripte, marcato
infiltrato mononucleato nella lamina propria
(ematossilina eosina). B. Superficie ed epitelio
delle cripte con numerosi linfociti
intraepiteliali (alta magnificazione, E & E
x200). C: Immunoistochimica con anticorpi
anti-CD3 mostra numerose cellule CD3 +
infiltranti sia la superficie che l’epitelio delle
cripte.
APPROCCIO AL LATTANTE CON DIARREA PERSISTENTE

 • Accurata anamnesi gravidica e perinatale.
 • Valutazione stato nutrizionale e segni di
 disidratazione.
 • Avvio infusione liquidi ed elettroliti per via parenterale
 • Valutazione elettroliti fecali
 • EGDS
 • AVVIO AD UN CENTRO DI TERZO LIVELLO!
DIARREA ACUTA, DIARREA CRONICA, DIARREA PROTRATTA

  RACCOMANDAZIONI DA PORTARE A CASA
DIARREA ACUTA, DIARREA CRONICA, DIARREA
PROTRATTA

 1. UN TRIAGE TELEFONICO E’ APPROPRIATO NELLA
    MAGGIORPARTE DEI CASI
 2. REIDRATAZIONE PER OS…SEMPRE!
 3. NO A DIETE INAPPROPRIATE…NON SERVONO A NIENTE!
 4. PROBIOTICI…. PROBABILMENTE SI, MA SELEZIONANDO I
    CEPPI
 5. INDAGINI AGGIUNTIVE….QUASI MAI!
 6. FARMACI…. QUASI MAI!
 7. RICOVERO OSPEDALIERO SOLO PER REIDRATAZIONE
    EV!
DIARREA ACUTA, DIARREA   CRONICA, DIARREA
PROTRATTA

1. NEONATO CON DIARREA PROTRATTA… SEMPRE
   PERICOLOSO!
2. ANAMNESI ED ESAME OBIETTIVO SPESSO SUFFICIENTI
   (POI CONVINCERE I GENITORI E’ UN’ALTRA COSA!)
3. NO A DIETE DA FAME!
4. LA DIETA NON FUNZIONA….. PROBABILMENTE LA
   DIAGNOSI E’ SBAGLIATA!
5. INDAGINI NON INVASIVE SPESSO ORIENTATIVE (CALPRO
   + ECO)
6. CALPRO INUTILE NEL PRIMO ANNO DI VITA
7. ECO IN CENTRI COMPETENTI NELLO STUDIO
   DELL’INTESTINO
Grazie…..
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