IL CASO DI GIORGIO . DIARREA ACUTA, DIARREA CRONICA, DIARREA PROTRATTA - di Gastroenterologia ...
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DIARREA ACUTA, DIARREA CRONICA, DIARREA PROTRATTA IL CASO DI GIORGIO…. Marina Aloi e Salvatore Cucchiara Sapienza Università di Roma Dipartimento di Pediatria e Neuropsichiatria Infantile Unità Complessa di Gastroenterologia e Epatologia Pediatrica www.gastropediatriaroma.it (Dir. Prof. Salvatore Cucchiara)
Giorgio 7 anni: storia di diarrea cronica Dopo episodio di gastroenterite, il bambino ha cominciato a presentare 3-4 scariche al giorno di feci semiformate, senza sangue ne muco e flatulenza. In anamnesi, bambino in terapia con IPP da 1 anno per MRGE Esame obiettivo: Altezza cm 121 (50° centile) – Peso Kg 22,200 (25°-50° centile) ADDOME: trattabile, no anse tese tumefatte, no dolore, no resistenza NO SEGNI SISTEMICI – principali organi o apparati indenni LIEVE IPEREMIA ANALE (no fissure) Ansia parentale – Piccolo “molto disturbato” dall’intervento continuo dei genitori Madre: estremamente presente – padre assente (in disparte) Ultime settimane: dieta “in bianco”, pochissimo olio d’oliva e altri condimenti; pasta in bianco, carne cotta al vapore, no verdure, no legumi, no proteine del latte vaccino, no soia (assume cosiddetto latte di riso !) Risultato: quadro immodificato
Giorgio anni 7: storia di diarrea cronica - Valutazione del Pediatra esame INDAGINI inappropriato 1. SCREENING CELIACHIA IgA sieriche, Anti-Transglutaminasi, Anti-Endomisio, AGA Deamidati IgG e IgA 2. Esame chimico-fisico delle feci: INUTILE !!! 3. CALPROTECTINA feci: 50 mcg/g 4. Esame Parassitologico Nella norma 5. Coprocoltura Nella norma 6. Ecografia addome ? Nella norma
VISITA SPECIALISTICA, decisa dai genitori, contro il parere del PdF Indagini bioumorali estese: ? Funzionalità epatica, VES, PCR, Emocromo, indagini nutrizionali pANCA, cANCA, ASCA, ripetizione markers della celiachia Ripetizione ecografia anse ileali: si conferma assenza di segni di infiammazione transmurale Viene proposta colonscopia: i genitori sono restii – il PdF è nettamente contrario Non verrà eseguita !!!
Giorgio anni 7: storia di diarrea cronica - Valutazione del Pediatra Ipotesi: SINDROME DELL’INTESTINO IRRITABILE, da sospetta DISBIOSI INTESTINALE (post-enteritica) Breath test H2 Trial empirico con con glucosio Rifaximina 30 per diagnosi di mg/kg/die per 2 contaminazione settimane, seguito batterica del da probiotico tenue multistrain (LB + BB) MIGLIORAMENTO STABILE
Giorgio anni 7: storia di diarrea cronica - Sindrome Intestino Irritabile Si poteva diagnosticare prima ? Su base clinica ? SINDROME DELL’INTESTINO IRRITABILE: criteri diagnostici di ROMA III Disturbi o dolori addominali da almeno 2 mesi associato a 2 delle caratteristiche seguenti: a. Migliorano con la defecazione b. Si associano a cambio della frequenza delle evacuazioni c. Si associano a cambio della forma ed aspetto delle feci Assenza di infiammazione ed alterazioni anatomiche o malattia metabolica o tumorale. Non è una diagnosi di esclusione!!!
SEGNI DI ALLARME PER DISORDINE CRONICO GI NON FUNZIONALE: 1. Perdita di peso e di velocità di crescita; ritardo puberale 2. Diarrea cronica (specie durante il sonno) 3. Vomito cronico 4. Dolore notturno; dolore addominale a destra, quadrante superiore o inferiore 5. Sangue nelle feci 6. Febbre 7. Artrite 8. Storia familiare di IBD o malattia celiaca 9. Fissurazioni perianali, fistole
150 pazienti con disturbi gastrointestinali; 94/150 (63%) avevano overgrowth batterico (40% SIBO, 26% SIFO e 34% SIBO/SIFO) valutati con aspirato duodenale. Disturbi motilità presenti nel 53% dei pazienti, valutati con manometria antro-duodeno-digiunale. Jacobs C, et al. Aliment Pharmacol Ther 2013; 37: 1103–1111
DIARREA ACUTA, DIARREA CRONICA, DIARREA PROTRATTA Ripercorrere le Linee Guida: presentazione di algoritmi e protocolli Marina Aloi Sapienza Università di Roma Dipartimento di Pediatria e Neuropsichiatria Infantile Unità Complessa di Gastroenterologia e Epatologia Pediatrica www.gastropediatriaroma.it (Dir. Prof. Salvatore Cucchiara)
DEFINIZIONI DIARREA ACUTA (< 7 giorni) DIARREA PROLUNGATA (≥ 7 e < 14 giorni) DIARREA PROTRATTA O CRONICA (≥ 14 GIORNI) DIARREA INTRATTABILE (“UNTREATABLE” ,“UNTRACTABLE”) Gastroenterology 2010;139:1156–1164; JPGN 2008; 47:260-265
EPIDEMIOLOGIA DIARREA ACUTA DIARREA CRONICA • 0.5-2 episodi/anno/bambini < 3 aa in • Prevalenza: 2-7% (US); 3-20% dei Europa bambini nel mondo (WHO) • 2-3 milioni di morti/anno (nel mondo) • Deficit di lattasi: 50% adulti in • 1.800.000 bambini morti/ anno Italia (600.000 da Rotavirus) • Diarrea iatrogena: 15% dei casi di • 250.000/anno ospedalizzazioni (US) diarrea “idiopatica” • Diarrea del viaggiatore: > 40% dei • 350.000.000 USD/anno persi solo viaggiatori (zone endemiche) in giornate lavorative UNICEF/WHO. Why children are still dying and what can be done. Geneva: WHO Press 2009; pp 1-68
DIARREA ACUTA: CAUSE PRINCIPALI Acute gastroenteritis in children. Elliot EJ . BMJ 2007;334;35-40
STAGIONALITA’ AGENTE STAGIONE Rotavirus Inverno Virus di Norwalk Tutto l’anno Adenovirus Tutto l’anno (soprattutto estate) Astrovirus Tutto l’anno (soprattutto inverno)
APPROCCIO AL LATTANTE CON DIARREA ACUTA QUESITI E’ NECESSARIO VISITARE IL PAZIENTE? IL BAMBINO E’ DISIDRATATO? E’ NECESSARIO IL RICOVERO? COME REIDRATARE IL PAZIENTE ? COME INTERVENIRE SULLA DIETA ? QUALI FARMACI SOMMINISTRARE ?
Quali sono gli indicatori della necessità di una visita medica? Un triage telefonico è appropriato nella gestione di una gastroenterite non complicata o per valutare la necessità di visitare il bambino. Indicazioni a visitare il paziente: 1.Età < 2 mesi (forza dell’evidenza III, grado di raccomandazione C) 2.Malattia cronica sottostante (D) 3.Vomito persistente (III, C) 4.Diarrea importante (>8 episodi/die) (III, C) 5.Riportati segni di disidratazione da parte della famiglia (D) European Society for Pediatric Gastroenterology, Hepatology, and Nutrition/European Society for Pediatric Infectious Diseases Evidence-Based Guidelines for the management of Acute Gastroenteritis in Children in Europe: Update 2014. Guarino A, et al. JPGN 2014;59:132-152
La migliore misura della disidratazione è la percentuale di perdita di peso; i 3 migliori segni clinici sono: tempo di riempimento capillare allungato, turgore cutaneo e pattern respiratorio anormali European Society for Pediatric Gastroenterology, Hepatology, and Nutrition/European Society for Pediatric Infectious Diseases Evidence-Based Guidelines for the management of Acute Gastroenteritis in Children in Europe: Update 2014. Guarino A, et al. JPGN 2014;59:132-152
INDICAZIONI AL RICOVERO 1. Shock 2. Disidratazione severa (>9% del peso) 3. Segni neurologici 4. Vomito incoercibile o biliare 5. Sospetta patologia chirurgica 6. Fallimento della reidratazione orale 7. Incapacità della famiglia a gestire il problema. European Society for Pediatric Gastroenterology, Hepatology, and Nutrition/European Society for Pediatric Infectious Diseases Evidence-Based Guidelines for the management of Acute Gastroenteritis in Children in Europe: Update 2014. Guarino A, et al. JPGN 2014;59:132-152
REIDRATAZIONE ORALE O EV? • Le ORS sono la terapia ideale nella prevenzione e nel trattamento della disidratazione. • Se l’apporto orale è inadeguato è possibile utilizzare un sondino naso-gastrico. • In alternativa può essere utilizzata la via endovenosa, tenendo presente che le vie orali ed ev sono ugualmente efficaci nel trattamento della disidratazione lieve-moderata ma che la via ev è più costosa in quanto richiede ospedalizzazione ed è gravata da alcuni rischi (squilibri elettrolitici da inadeguata preparazione, infiltrazione nella sede della cannula, ecc….) Spandorfer PR, et al. Pediatrics 2005; Hartling L, et al. Cochrane Database Syst Rev 2006; Hahn S, et al. Cochrane Database Syst Rev 20020; Guarino A, et al. JPGN 2014
E L’ALIMENTAZIONE? • I bambini devono tornare alla loro dieta abituale (incluso il latte) appena ritorna l’appetito. • La rialimentazione precoce riduce la durata della diarrea. • I cibi contenenti alti quantitativi di zuccheri semplici (succhi di frutta, cola etc..) avendo un alta osmolarità possono esacerbare la diarrea e quindi vanno evitati. • Nel bambino allattato al seno l’allattamento non deve essere sospeso, ma supplementato con ORS. Elliott EJ. BMJ 2007;334;35-40; Guarino A. JPGN 2014; 59:132-152
PROBIOTICI NELLA DIARREA ACUTA I probiotici sono “supplementi alimentari, contenenti microorganismi viventi che migliorano l’equilibrio microbiologico dell’ospite e hanno - per questo fatto - effetti benefici sulla salute” (Gut 1991;32:439-442) La somministrazione di alcuni ceppi di probiotici (in aggiunta alla ORS) riduce la durata dell’ospedalizzazione e può essere considerata nei bambini con gastroenterite acuta (forza evidenza, grado B) • Ci sono solo scarse evidenze sull’efficacia dei probiotici nel ridurre la durata della diarrea. • Lactobacillus rhamnosus GG e S. boulardii ceppi più studiati. European Society for Pediatric Gastroenterology, Hepatology, and Nutrition/European Society for Pediatric Infectious Diseases Evidence-Based Guidelines for the management of Acute Gastroenteritis in Children in Europe: Update 2014. Guarino A, et al. JPGN 2014;59:132-152
Guarino A, et al. J Clin Gastroenterol 2015;49:37–45
ANTIMICROBICI NELLA DIARREA ACUTA SOLO IN POCHISSIME CONDIZIONI! • Nessun sintomo permette di differenziare sicuramente una gastroenterite batterica da una virale. • La presenza di febbre elevata, sangue nelle feci, dolore addominale, segni neurologici, suggeriscono un’eziologia batterica. • Vomito e sintomi respiratori sono più frequenti nelle forme virali. • Nessuna indagine di laboratorio dovrebbe essere fatta routinariamente nel bambino con gastroenterite. • Una terapia antibiotica dovrebbe essere cominciata solo per specifici patogeni e sulla base del germe identificato o dell’epidemiologia locale. Wiegering V, et al. Int J Infect Dis 2011;15:401-7; Kaiser P, et al. Eur J Pediatr 2012;171:337-45; Guarino A, et al. JPGN 2014; 59:132-152
FARMACI NELLA DIARREA ACUTA Il racecadotril può essere considerato nella gestione del bambino con gastroenterite acuta (II,B) La diosmectite può essere considerata nella gestione del bambino con gastroenterite acuta (II,B) L’ondansetron può essere efficace in bambini con vomito legato alla gastroenterite; tuttavia sono necessari ulteriori studi di sicurezza (II,B); altri emetici non andrebbero utilizzati. Lo zinco può essere utile in paesi in via di sviluppo, in bambini >6 mesi; nelle zone dove il deficit di zinco è raro non c’è indicazione ad usarlo (I,A). European Society for Pediatric Gastroenterology, Hepatology, and Nutrition/European Society for Pediatric Infectious Diseases Evidence-Based Guidelines for the management of Acute Gastroenteritis in Children in Europe: Update 2014. Guarino A, et al. JPGN 2014;59:132-152
Gordon M, et al. Arch Dis Child 2016;101:234–240
ESPGHAN/ESPID Evidence-Based Guidelines for the Management of Acute Gastroenteritis in Children in Europe 1. La severità della gastroenterite è legata all’eziologia, più che all’età, e il rotavirus è responsabile dei casi più severi. 2. La disidratazione è il principale quadro clinico della gastroenterite e riflette la severità. Perdita di peso, tempo di riempimento cpaillare prolungato, turgore cutaneo, pattern respiratorio alterato sono I principali predittori di disidratazione. 3. L’ospedalizzazione dovrebbe essere riservata a bambini che richiedono procedure non eseguibili a domicilio, in particolare la reidratazione endovenosa. 4. Indagini microbiologiche non sono generalmente necessarie. 5. La reidratazione è il trattamento chiave. Soluzioni orali a ridotta osmolarità dovrebbero essere usate e offerte ad libitum. 6. L’alimentazione normale dovrebbe continuare subito dopo la reidratazione. Latti a normale contenuto di lattosio sono appropriate nella vasta maggioranza dei casi. 7. I farmaci non sono di solito necessari; tuttavia alcuni probiotici possono ridurre la durata della diarrea. 8. La terapia antibiotica non è generalmente consigliata. Guarino A, et al. J Ped Gastroenterol Nutr 2008; 46:619–621
DIARREA ACUTA, DIARREA CRONICA, DIARREA PROTRATTA
CHRONIC DIARRHEA IN CHILDREN. Guarino A, Lo Vecchio A, Berni Canani R.
APPROCCIO AL BAMBINO CON DIARREA PERSISTENTE Familiarità, esordio, pattern, durata, viaggi ANAMNESI Caratteristiche delle feci Dolori addominali, perdita di peso, altri sintomi. Diarrea iatrogena VALUTAZIONE CLINICA Curva di crescita (peso/altezza), generale, cute, addome, segni di patologia sistemica. Red flags ESAMI DI LABORATORIO Emocromo, stato nutrizionale, DI I LIVELLO elettroliti, indici di flogosi, screening celiachia Calprotectina, (Gap osmotico) ESAMI FECALI Esami fecali aggiuntivi (se sospetto): steatocrito, α1-AT, coprocolture, esame parassitologico, sangue occulto +/- DIARREA SECRETORIA DIARREA INFIAMMATORIA DIARREA OSMOTICA DIARREA GRASSA
RED FLAGS NEL BAMBINO CON DIARREA CRONICA Presenza di muco e sangue, con dolori addominali, premiti, tenesmo RITARDO DI CRESCITA PONDERALE E/O LINEARE, non spiegato, specie se associato a segni bioumorali di malnutrizione o di attività Diarrea cronica non spiegata, anche senza muco e sangue, specie se ad insorgenza notturna e associata a segni bioumorali di malnutrizione o di attività Dolore addominale importante, invalidante, specie se associato a malnutrizione, insorgenza notturna, e associato a segni bioumorali di malnutrizione o di attività I segni e sintomi precedenti in associazione a manifestazioni extraintestinali (epatopatia cronica, artrite, uveite, eritema nodoso, pioderma gangrenoso)
ELETTROLITI FECALI E GAP OSMOTICO 300 DIARREA SECRETORIA Quasi tutta l’attività osmotica del mmol/L contenuto fecale è determinata dagli elettroliti (2 × ([Na+] + [K+] = ~ 290 mmol/L) DIARREA OSMOTICA: 150 Gli elettroliti contribuiscono in minima parte all’osmolarità fecale Sostanze osmotiche non misurate Bicabonati/anioniorganici Cl - K+ Na + 0
DIARREA SECRETORIA Rara, sia diurna che notturna, indipendente dall’alimentazione, evacuazioni frequenti ed abbondanti CAUSE ENTEROTOSSINE BATTERICHE: V. cholerae, E. coli enterotossigeno, Shigella, Salmonella, Campylobacter, Pseudomonas, Y. Enterocolitica, Clostridium, Cryptosporidium ENTEROTOSSINE VIRALI: proteina nonstrutturale 4 (NSP4) del Rotavirus, HIV Tat ORMONI: VIP, gastrina, secretina, acetilcolina, serotonina, FT3 e FT4 FATTORI ENDOGENI: istamina, IL-1beta e 8, CCK, acidi biliari LASSATIVI NON OSMOTICI, DROGHE E VELENI
DIARREA OSMOTICA Frequente, in genere diurna, dipendente dall’alimentazione, evacuazioni in genere meno frequenti ed abbondanti CAUSE MALASSORBIMENTO/MALDIGESTIONE (carboidrati, grassi, proteine) ACCELERATO TRANSITO INTESTINALE (eccessiva alimentazione, diarrea aspecifica del lattante, sindrome dell’intestino irritabile) INFEZIONI (batteriche, virali, parassitarie, sovracrescita batterica dell’intestino tenue, opportunisti nel paziente immunocompromesso) PROCESSI INFIAMMATORI NON INFETTIVI DEL TENUE O DEL COLON (ipersensibilità alle PLV, gastroenterite eosinofila, celiachia, IBD, colite microscopica) FARMACI o SOSTANZE OSMOTICAMENTE ATTIVE (lassativi, antiacidi contenenti magnesio, citotossici, antibiotici, sorbitolo)
DIARREA GRASSA Evacuazione di feci chiare, maleodoronati, untuose per malassorbimento degli acidi grassi CAUSE SINDROMI DA MALASSORBIMENTO (patologie della mucosa, sindrome dell’intestino corto, diarrea postresezione) INSUFFICIENZA PANCREATICA (fibrosi cistica, pancreatite cronica, sindrome di Shwachman-Diamond) DEFICIT ACIDI BILIARI
DIARREA INFIAMMATORIA Presenza di sangue e muco nelle feci secondaria a processi infiammatori intestinali con infltrazione e distruzione della mucosa CAUSE INFEZIONI (batteriche, virali, parassitarie) INFIAMMAZIONI NON INFETTIVE DEL TENUE E DEL COLON (ipersesnsibilità alle PLV, gastroenterite eosinofila, porpora di Schonlein-Henoch, LES, IBD, colite microcopica, colite linfocitica) INCONTINENZA FECALE STIPSI
ALGORITMO DIAGNOSTICO Guarino A, et al. Best Practice & Research Clinical Gastroenterology 2012
DIARREA CRONICA NON-SPECIFICA Guarino A, et al. Best Practice & Research Clinical Gastroenterology 2012
ALGORITMO DIAGNOSTICO Indagini non invasive 1. fecali (calprotectina, alfa-1 AT, steatocrito, elastasi, sangue occulto) 2. ematiche (parametri nutrizionali ed infiammatori) Guarino A, et al. Best Practice & Research Clinical Gastroenterology 2012
Normal blood tests do not exclude the diagnosis of IBD Dati tratti dai registri delle IBD pediatriche dimostrano che circa il 54% dei bambini con CU ed il 21% dei bambini con MC lieve-moderata presentano normali valori di emoglobina, VES e PCR alla diagnosi Fecal calprotectin (FC) is superior to any blood marker for detection of intestinal inflammation (EL2, RGC) Il livello di CF alla diagnosi è superiore ai markers sierici nell’identificare un processo infiammatorio intestinale ed è utile nella diagnosi differenziale tra IBD e patologie gastrointestinali di natura non infiammatoria
Meta-analysis of FC for suspected pediatric IBD including 394 IBD patients and 321 non- IBD controls demonstrated pooled sensitivity and specificity for the diagnostic utility of FC of 0.978 (95% confidence interval 0.947–0.996) and 0.682 (95% confidence interval 0.502– 0.863), respectively Henderson P, at al. Am J Gastroenterol 2012; 107:941–949
Faecal Calprotectin for Screening of Patients with Suspected Inflammatory Bowel Disease: Diagnostic Meta-Analysis Causes of Abnormal Results for Faecal Calprotectin Other than Inflammatory Bowel Disease Infections Food Allergy (untreated) disease Giardia Lamblia Other gastrointestinal diseases Bacterial Dysentery Gastro-oesophageal reflux disease Viral gastroenteritis (untreated) Cystic fibrosis Helicobacter Pylori Gastritis Coeliac disease (untreated) Drugs Diverticular disease Non steroidal anti-inflammatory drugs Protein losing enteropathy Proton Pump Inhibitor Colrectal adenoma Malignancies Juvenile polyp Colorectal cancer Autoimmune enteropathy Gastric carcinoma Microscopic colitis Intestina lymphoma Liver cirrhosis Young age (< 5 years) BMJ 2010; 341:3369
Ultrasonography is a valuable screening tool in the preliminary diagnostic workup of pediatric patients with suspected IBD, but should be complemented by more sensitive imaging of the small bowel [EL3, RGC]
VANTAGGI Priva di radiazioni ionizzanti Non-invasiva e ben tollerata dal paziente Basso costo Diffusa sul territorio Immediato riscontro clinico Possibilità di studiare morfologia e struttura della parete intestinale e la presenza di alterazioni extra-parietali
ISPESSIMENTO DI PARETE: NON È SEMPRE CROHN BWT: Diagnosi Differenziale Interessamento appendicolare in circa il 20% APPENDICITE ACUTA dei pz con MC Yersinia, Campylobacter, Salmonella, Shigella. COLITE INFETTIVA Infezioni virali: CMV Ispessimento mesentere, linfoadenomegalia, ADENOMESENTERITE versamento tra le anse Linfoma: ispessimento transmurale PATOLOGIE NEOPLASTICHE asimmetrico, perdita stratificazione,, vascolarizzazione aumentata BWT intermedio, in genere ai limiti superiori IPERPLASIA LINFOIDE della norma, linfoadenomegalia mesenterica BWT secondario ad edema, può riguardare il duodeno, digiuno, ileo. PORPORA DI SHONLEIN-HENOCH Importante iperemia della sottomucosa. Complicanze: invaginazione e perforazione
ECOGRAFIA INTESTINALE: LIMITI Operatore-dipendente Impossibilità di visualizzare l’intestino nella sua interezza Bassa sensibilità per le lesioni digiunali Sottostima l’estensione di malattia FP: Ispessimento di parete compatibile anche con altre patologie FN: pazienti obesi, pazienti con lesioni mucose superficiali
Combined use of noninvasive tests is useful in the diagnostic approach to a child with suspected inflammatory bowel disease. Berni Canani R et al. J Ped Gastroenterol Nutr 2006;42:9-15 45 children with symptoms of IBD underwent clinical, laboratory (ASCA IgA and IgG, pANCA IgG, fecal calprotectin), transabdominal ultrasonography measurement of bowel thickness
ALGORITMO DIAGNOSTICO Guarino A, et al. Best Practice & Research Clinical Gastroenterology 2012
IL RAZIONALE DI COPROCOLTURA E PARASSITOLOGICO…. Chacku KA, et al. Inflamm Bowel Dis 2016
APPROCCIO TERAPEUTICO 1. SUPPORTO GENERALE - reidratazione 2. RIABILITAZIONE NUTRIZIONALE - adeguato intake calorico (>50% delle raccomandazioni per sesso ed età): eventualmente aumentare densità calorica - se steatorrea: trigliceridi a media catena - supplementazione di micronutrienti e vitamine - nutrizione enterale con sondino NG o gastrostomia o parenterale - diete di esclusione (senza lattosio in tutti i bambini con diarrea cronica) 3. TERAPIA SPECIFICA 4. ANTIDIARROICI 5. NUTRIZIONE PARENTERALE (trapianto intestinale)
Lee K. Intest Res 2015;13:306-312
DIARREA INTRATTABILE DEL LATTANTE: definizione • entità eterogenea con eziologie differenti • diarrea acquosa profusa (>100 ml/Kg/die) • esordio precoce • in alcune forme alterazioni istologiche intestinali persistenti • decorso prolungato malgrado terapie immunosoppressive • può essere sindromica • necessità di supporto nutrizionale parenterale e enterale di lunga durata e trapianto intestinale DIARREA PROTRATTA DEL LATTANTE
DIARREA PROTRATTA DEL LATTANTE • Risponde al riposo intestinale e/o alla alimentazione enterale • Di solito si risolve dopo settimane di alimentazione parenterale o enterale Cause più comuni: deficit immunologico specifico sensibilizzazione a proteine alimentari infezione severa gastrointestinale
(Philip M. Sherman et al. J Ped Gastroenterol Nutr 2004;38:16-26)
A B C D MALATTIA DA INCLUSIONE DEI MICROVILLI. A: atrofia dei villi con cripte relativamente corte. B: Alta magnificazione, citoplasma apicale vacuolato. C: colorazione PAS+va del citoplasma apicale degli enterociti, normale colorazione delle cellule goblet. D: immunoistochimica per la villina, con colorazione patchy lineare della membrana del brush border e occasionali strutture circolari intracitoplasmatiche
A B C D “Tufting enteropathy”. A: atrofia dei villi, moderata ipertrofia delle cripte, modesto infiltrato infiammatorio intestinale. B: “tufts” epiteliali a maggiore ingrandimento. C: PAS, colorazione patchy della membrana di superficie senza positività intracitoplasmatica. D: microscopia elettronica di enterociti di superficie che mostrano normali microvilli del brush border, il nucleo cellulare e organelli citoplasmatici ben conservati.
“Enteropatia autoimmune”. A: biopsia digiunale ottenuta da un bambino con enteropatia autoimmune che mostra atrofia totale dei villi, iperplasia delle cripte, marcato infiltrato mononucleato nella lamina propria (ematossilina eosina). B. Superficie ed epitelio delle cripte con numerosi linfociti intraepiteliali (alta magnificazione, E & E x200). C: Immunoistochimica con anticorpi anti-CD3 mostra numerose cellule CD3 + infiltranti sia la superficie che l’epitelio delle cripte.
APPROCCIO AL LATTANTE CON DIARREA PERSISTENTE • Accurata anamnesi gravidica e perinatale. • Valutazione stato nutrizionale e segni di disidratazione. • Avvio infusione liquidi ed elettroliti per via parenterale • Valutazione elettroliti fecali • EGDS • AVVIO AD UN CENTRO DI TERZO LIVELLO!
DIARREA ACUTA, DIARREA CRONICA, DIARREA PROTRATTA RACCOMANDAZIONI DA PORTARE A CASA
DIARREA ACUTA, DIARREA CRONICA, DIARREA PROTRATTA 1. UN TRIAGE TELEFONICO E’ APPROPRIATO NELLA MAGGIORPARTE DEI CASI 2. REIDRATAZIONE PER OS…SEMPRE! 3. NO A DIETE INAPPROPRIATE…NON SERVONO A NIENTE! 4. PROBIOTICI…. PROBABILMENTE SI, MA SELEZIONANDO I CEPPI 5. INDAGINI AGGIUNTIVE….QUASI MAI! 6. FARMACI…. QUASI MAI! 7. RICOVERO OSPEDALIERO SOLO PER REIDRATAZIONE EV!
DIARREA ACUTA, DIARREA CRONICA, DIARREA PROTRATTA 1. NEONATO CON DIARREA PROTRATTA… SEMPRE PERICOLOSO! 2. ANAMNESI ED ESAME OBIETTIVO SPESSO SUFFICIENTI (POI CONVINCERE I GENITORI E’ UN’ALTRA COSA!) 3. NO A DIETE DA FAME! 4. LA DIETA NON FUNZIONA….. PROBABILMENTE LA DIAGNOSI E’ SBAGLIATA! 5. INDAGINI NON INVASIVE SPESSO ORIENTATIVE (CALPRO + ECO) 6. CALPRO INUTILE NEL PRIMO ANNO DI VITA 7. ECO IN CENTRI COMPETENTI NELLO STUDIO DELL’INTESTINO
Grazie…..
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