Il cambiamento possibile - ANNO XVI N 33 - Soroptimist International d'Italia
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Il Soroptimist International è un’associazione mondiale di donne impegnate a promuovere attraverso azioni concrete il potenziale delle donne, le pari opportunità, la promozione dei diritti umani, l’accoglienza, la trasparenza e l’accet- tazione della diversità. La mission è sostenere l’avanzamento della condizione femminile e creare opportunità per trasformare la vita delle donne attraverso la rete globale delle socie e la cooperazione internazionale. E favorire e La Voce de migliorare l’accesso delle donne alla giustizia, all’educazione, all’empowerment, alla leadership, oltre a contrastare la violenza di genere. I valori sono diritti umani per tutti, pace, trasparenza, sistema democratico nelle decisioni. Rivista trimestrale del Soroptimist International d’Italia Direttrice responsabile Anno XV Numero 33 marzo 2020 Francesca Visentin Rivista trimestrale di informazione del Direttrice editoriale Soroptimit International d’Italia Mariolina Coppola Via Cenuschi, 4 - 20129 Milano Segretaria di redazione Registrazione tribunale di Milano Carlotta Ferrari Lelli n°18 del 18/01/2010 In redazione Carlotta Ferrari Lelli Adriana Bazzi Lidia Luberto Damiana Schirru Federica Augusta Rossi Progetto editoriale e coordinamento Francesca Visentin Hanno collaborato Michela Marzano Magda Bianco Cristina Obber Anna Paola Merone Cristina Greggio Claudia Rabellino Becce Progetto grafico Kulta Srl Stampa Tecnostampa - Pigini Group Printing Division Loreto - Trevi sep@soroptimist.it www.soroptimist.it Twitter @SIItalia Instagram italiasi In copertina: Marta Cartabia, Beatrice Venezi, Stefania Auci, Fabiola Giannotti La redazione si riserva di intervenire e modificare i testi che saranno pubblicati. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa, con qualsiasi mezzo, compresa stampa, copia e ogni altra forma, se non autorizzata dall’editore. L’editore è a disposizione per eventuali inesattezze nella citazione delle fonti.
Sommario elle Donne Editoriale della presidente Mariolina Coppola Pag. 4 Intervento della direttrice responsabile Pag. 6 Gender Gap: i dati e le proposte di Francesca Visentin Pag. 8 Divario di genere: il convegno Soroptimist a Roma Pag. 10 Soroptimist: la nascita dell’Unione Pag. 13 Intervista Linda Laura Sabbadini direttora Istat di Damiana Schirru Pag. 14 La rubrica di Michela Marzano Pag. 16 Bambine, ragazze e la passione per la scienza di Federica Augusta Rossi Pag. 18 La rubrica di Cristina Obber Pag. 20 Il consiglio Soroptimist: intervista alle candidate Pag. 22 La rubrica di Magda Bianco Pag. 24 “Un passo indietro” la parodia contro il sessismo di Francesca Visentin Pag. 26 La rubrica di Adriana Bazzi Pag. 28 Piazze e strade dedicate alle donne di Federica Augusta Rossi Pag. 30 La rubrica di Cristina Greggio Pag. 32 Le italiane che hanno lasciato il segno di Federica Augusta Rossi Pag. 34 La rubrica di Lidia Luberto Pag. 36 L’orgoglio dell’età di Claudia Rabellino Becce Pag. 38 La rubrica di Anna Paola Merone Pag. 40 Le nuove bambole ispirate alle donne vere di Damiana Schirru Pag. 42 I corsi contro sessismo e discriminazioni in azienda Pag. 44 Notizie dai Club Soroptimist di Carlotta Ferrari Lelli Pag. 46
Diversità e inclusione di MARIOLINA COPPOLA* “ L’Unione italiana del Soroptimist International ha focalizzato la sua linea di azione dei prossimi anni sulla sfida del protagonismo delle donne per una società equa e sostenibile. Come? Svolgendo il ruolo di advocacy, per diffondere la cultura di una parità di genere sostan- ziale e per rafforzare una responsabilità sociale contemporanea, con una nuova prospettiva per una partecipazione paritaria alle decisioni strategiche. Il concetto è semplice: la valorizzazione delle donne dà equilibrio all’intera società e porta a risultati migliori. Un video proiettato alcuni anni fa alla Women’s International Network Conference era molto allegorico. Rappresentava la razza umana come un uccello che per volare aveva bisogno di en- trambi le ali. Le ali sono gli uomini e le donne, con un’ala sola non si vola. Le aziende, le organiz- zazioni, le istituzioni che non riconoscono le capacità e le competenze delle donne hanno un’ala spezzata. E le donne che raggiungono posti di potere senza avere un’ottica di genere rafforzano l’ala maschile, sbilanciando ancora di più il volo. Abbiamo bisogno di un nuovo femminismo che non sia ideologico e rivendicativo, ma che muo- va da una fase di consapevolezza della diversità ad un’azione concreta per accelerare il cam- biamento. Non dobbiamo aspettare che altri lo facciano per noi, dobbiamo essere protagoniste accanto agli uomini che riconoscono la necessità di nuove regole. Facciamo “un passo avanti”, senza aspettare che qualcuno ci apra la porta per lasciarci passare. Apriamo una breccia, apria- 4
mo i varchi e chiediamo alle altre Aumentare la consapevolezza socia- fessionalizzazione delle sportive, donne di varcare con noi quel pas- le della improcrastinabilità di alcune di povertà educativa che aumenta saggio guadagnando posizioni, pri- scelte, che fino ad ora sono state i differenziali di genere, ma se vo- ma che si innalzino altri muri. condizionate e rallentate da stere- gliamo trasformare questi concetti La parità delle opportunità passa otipi culturali e sociali (gli uomini analizzati in migliaia di convegni, per una svolta culturale che mette italiani sono quelli che si dedicano quasi esclusivamente femminili, in al centro delle agende istituzionali meno alle attività domestiche com- una reale presa di coscienza colletti- una politica di welfare complessa, pensando con orari più lunghi di la- va, dobbiamo agire su un profondo dall’educare la generazione futura, voro), spingere le istituzioni a trova- cambiamento culturale che coin- al sostegno della genitorialità, alla re soluzioni a lungo raggio, di ampio volga le nuove generazioni, per una partecipazione delle donne al mer- respiro, non dettate da urgenze di società equa e inclusiva. cato del lavoro, favorendo il contri- consenso politico, aprire alle nuove Per questo il Soroptimist s’impegna buto attivo alla vita collettiva socia- generazioni lo scenario di una vera in un fortissimo progetto “educa- le e non solo economica. Il lavoro è possibilità di occupazione, che non tional” che coinvolge i ragazzi e le un potente sistema d’integrazione e passa solo dai lavori tecnologici (il ragazze under diciotto, le famiglie di sviluppo. cosiddetto STEM Sciences, Techno- e le scuole, mirato a diffondere la Alla crescita della partecipazione logy, Engineering, Mathematics), ma consapevolezza sull’uguaglianza di femminile corrispondono tassi di soprattutto da quelli digitali, quindi genere, intesa come valore inclusivo natalità maggiori. Una strategia po- non solo scienziate, ma anche anali- della diversity: la parità dei sessi, i litica ed economica è di particolare ste di big data, design, sviluppatrici ruoli di genere non stereotipati, il urgenza ed è inderogabile. Il proble- di software, esperte di marketing rispetto reciproco, la soluzione non ma della mancanza di strumenti per e professioni creative che oggi non violenta dei conflitti, la prevenzione la conciliazione, di servizi per l’infan- sappiamo neanche immaginare, ma della violenza contro le donne. Ma zia deve essere messo al centro del che passano dalle nuove tecnologie anche la valorizzazione dei talenti dibattito per vari motivi: il processo e dalle nuove competenze, che po- e delle competenze, la lotta alla di- d’invecchiamento della popolazione trebbero addirittura trasformarsi in scriminazione nel mondo dell’istru- in Italia è fra i più veloci al mondo, un vantaggio competitivo. zione e del lavoro, l’importanza di il calo demografico stimato a questi Continuiamo a parlare di soffitto di un orientamento scolastico scevro ritmi è attorno ai sei milioni di per- cristallo, di scalini rotti nella scala da pregiudizi e di politiche che pos- sone nel 2050, con una diminuzione economica e sociale, di gender gap sano davvero incidere sul welfare del Pil attorno al 7%. Se da una parte che rallenta il successo delle azien- del nostro Paese e sulle reali oppor- la tecnologia potrebbe promuovere de, di femminilizzazione di alcuni tunità delle ragazze di essere prota- il lavoro flessibile, è anche vero che ruoli apicali, svuotati di potere ef- goniste del proprio futuro. ” le donne sono meno presenti nei fettivo, di differenziali di retribu- Ricordiamoci sempre che le donne settori che producono innovazione zione, di lavoro agile, di congedo scavarono Pompei. e potrebbero svolgere ancora una parentale, di medicina di genere, volta un ruolo marginale. di quote per la partecipazione alla Che cosa può fare concretamente vita politica e alle società quotate *Presidente nazionale una storica associazione di genere? o di evidenza pubblica, di non pro- Soroptimist International Italia 5
Il cambiamento possibile di FRANCESCA VISENTIN* “ Il cambiamento possibile. Ci crediamo, ce la stiamo mettendo tutta. Ognuna di noi sta facendo la sua parte: nel quotidiano, sul lavoro, nell’educazione dei figli, nel fare rete. E alzando la voce, quando è necessario. Questo maledetto gender gap lo cancelleremo. E pazienza se ci vorranno altri duecento anni. Il cambiamento è iniziato. È inarrestabile. Quanti esempi virtuosi raccontiamo in questo numero della rivista “La Voce delle Donne”, sia dentro che fuori il mondo Soroptimist. Da questi esempi dobbiamo trarre forza e stimoli. Ce la faremo. Anche se in questo periodo due ricerche in particolare fanno riflettere. Una, è quella riportata dal New York Times, che evidenzia i risultati di un’inchiesta tra giovani coppie di età tra i 18 e i 34 anni. Gli uomini di queste coppie credono nell’uguaglianza di genere, dicono, e nell’affermazione professionale delle donne fuori casa, ma quando si parla di distribuzione del carico di lavoro do- mestico, allora ripropongono stereotipi di oltre 50 anni fa, della serie: i lavori domestici? Roba da donne. Insomma, il giovane uomo dice: mi va bene se lavori, fai carriera, guadagni bene e con- tribuisci al mantenimento della famiglia, ma in casa il mocho e l’aspirapolvere devi continuare a passarli tu. Ci sarebbe da sorridere se non fosse un atteggiamento culturale agghiacciante, che spiega meglio di ogni altro dato perchè la previsione per arrivare a una reale parità di genere parla di altri 257 anni. Sulla stessa linea, l’altra ricerca, di Startupitalia, che denuncia quanto i pregiudizi di genere ostacolino i finanziamenti alle imprese femminili. Per una donna che avvia un’impresa è mol- to più difficile ottenere finanziamenti rispetto a un uomo. E se ci riesce, quello che ottiene è inferiore del 5% di quello che avrà un uomo a parità di condizioni. È provato che gli investitori preferiscono investire in imprese e progetti di uomini. Lo stereotipo di genere emerge anche 6
nel modo di porre le domande per Anche la politica deve fare la sua la concessione dei finanziamenti: parte e l’attenzione specifica de- agli uomini viene chiesto di sot- v’essere all’impatto di genere di tolineare il punto di forza dei pro- qualsiasi decisione, per una visione getti, alle donne i rischi. Anche qui, più organica: si chiama gender main- il cambiamento culturale sembra streaming. Inclusione delle donne lontano. nel mondo del lavoro e ai vertici, Per fortuna la preziosa legge Gol- armonizzazione dei tempi di vita, fo-Mosca ha portato le donne nei parità di stipendi, parità decisionale Cda al 36,6%. Ma i Ceo donna sono e eliminazione degli stereotipi dall’e- solo il 6%. ducazione, fanno parte di una visio- ” La sfida è quindi quella di volare ne che mette al centro la persona, oltre gli obblighi di legge: servono non il genere. Non molliamo. più donne nei ruoli esecutivi, per Buona lettura. incidere realmente su strategie e politiche delle imprese e quindi nel *giornalista, direttrice cambiamento. rivista “La Voce delle Donne” 7
Il cambiamento possibile Gender Gap: i dati e le proposte Stipendi: 257 anni per arrivare alla parità di FRANCESCA VISENTIN Stipendi: servono 257 anni per arrivare alla parità Sul pessimo risultato dell’Italia pesa soprattutto il diva- di retribuzione tra uomo e donna. Lo dice il Global rio di stipendi e di carriera. Le donne in Italia faticano Gender Gap Report 2020 del World Economic Forum, a fare carriera e a infrangere il “tetto di cristallo”. Una che segnala ci vorranno cento anni per raggiungere donna italiana guadagna in media 17.900 euro all’an- una parità globale. Nessuno di noi e dei nostri figli no, a fronte dei 32mila di un uomo e a molte più ore vedrà quindi nella vita realizzata la parità di gene- lavorate. In generale, le donne sono pagate il 20% in re. Ma questo non deve rallentare la mobilitazione in meno rispetto agli uomini: dato del Global Wage Re- atto per abbattere stereotipi e barriere. Gli ultimi dati port dell’International Labour Organization. del Global Gender Gap Report non sono consolanti: Il World Economic Forum ribadisce con chiarezza che se l’Italia è al 76esimo posto mondiale su 153 Paesi e ha il divario di genere venisse colmato, porterebbe mag- perso sei posizioni. In Rwanda, che è al nono posto, le giore benessere economico a tutto il mondo e farebbe cose vanno molto meglio sul fronte della parità. E il aumentare il Pil di 5,3 milioni di dollari. Nicaragua è al quinto posto. Insomma, è ora di darci una mossa. 8
Empowerment al femminile Gli esempi virtuosi da seguire ci sono. Basta guardare bambini. Penso anche a corsi di aggiornamento e for- l’Islanda, che è al primo posto nella classifica mondiale mazione su questi temi per forze armate e nei tribunali”. e che dal 2018 ha una legge che impone a istituzioni Tunia Gentili di Soroptimist Fermo, punta su una reale pubbliche e private e a chi ha più di 25 dipendenti di riforma del welfare aziendale. “Il welfare deve diven- garantire la parità di stipendi. Le multe per chi non lo tare un fenomeno di dimensione sociale - afferma - ed fa sono stangate. esserci realmente dentro le aziende. C’è bisogno di una Pochi sanno che anche l’Italia ha una legge al riguardo, sinergia virtuosa. Per questo Soroptimist sta promuoven- l’articolo 46 del decreto 11 aprile 2006 su principio di do con Comuni e Fondazioni i servizi per la famiglia e in parità di trattamento tra uomini e donne in materia di particolare la creazione di nuovi asili Nido e di centri estivi”. occupazione. Ma evidentemente è una normativa non Cinzia Brunazzo di Soroptimist Rimini, per ripensare i conosciuta, non applicata e su cui non esiste alcuna vi- tempi delle donne e delle famiglie e garantire la parità, gilanza. è impegnata nel tavolo tecnico di una proposta di legge rivoluzionaria (firmatario il deputato Alessandro Fu- Soroptimist International Italia è in prima linea per ac- sacchia), in materia dei diritti di maternità e paternità. celerare il cambiamento culturale e ottenere una reale “Tutte le tutele che la donna ha in materia di paternità parità in tutti gli ambiti della società. Questo impegno devono essere estese anche agli uomini - spiega- per è uno degli obiettivi del mandato della presidente na- rendere pari le condizioni di lavoro e l’atteggiamento zionale Mariolina Coppola. delle aziende. Non sarà quindi più conveniente assu- E nel mondo Soroptimist tante voci illustri si fanno sentire. mere un uomo al posto di una donna o preferire nella Barbara Pozzo di Soroptimist Como, cattedra Unesco carriera un uomo, se i congedi di maternità e altre tutele per le Pari Opportunità, eletta nell’Istituto di autodisci- diventeranno uguali per uomini e donne. Questo è il ful- plina pubblicitaria, sottolinea: “È tutta una questione cro della proposta di legge”. di educazione. Il vero cambiamento si avrà solo con un percorso educativo che parte dalle scuole elementari. Si lavora alacremente per arrivare a una reale parità. In- Come giurista dovrei puntare sulla norma giuridica. E tanto, la presidente del Parlamento europeo Ursula von un quadro giuridico e normativo di riferimento, chiaro e der Leyen ha promesso di fare della parità di retribuzio- rigoroso con applicazioni coerenti, serve. Ma il successo ne il principio fondante della nuova Strategia europea si ottiene con un cambiamento culturale, partendo dai di genere. 257 9
Il convegno nazionale Soroptimist Divario di genere: cambiamo le regole Tante le difficoltà, ma la svolta è iniziata Tanti i passi avanti, ma ancora esistono (e resistono) Soroptimist International d’Italia. Un incontro affollato difficoltà da superare. Eliminare la differenza di ge- all’Università La Sapienza di Roma e molto seguito, in nere è uno dei temi su cui le donne, in ogni ambito, cui si sono confrontate donne ai vertici di enti, associa- sono più strenuamente impegnate. In prima linea zioni e istituzioni. Soroptimist International d’Italia, che ha organizza- La presidente nazionale Soroptimist Mariolina Cop- to a Roma il convegno nazionale “Divario di genere: pola introducendo il convegno, ha ricordato che “la cambiano le regole”. Iniziativa per fare il punto sulla mancanza di un adeguato welfare e di Politiche sociali situazione attuale e illustrare i progetti Soroptimist, penalizza le donne sul lavoro, blocca carriere e crea un celebrando così i 70 anni della fondazione dell’Unione gap permanente, in cui la conciliazione tra lavoro e ma- 10
Empowerment al femminile ternità diventa insostenibile. La società e le istituzioni perchè vengano effettivamente utilizzati. hanno il dovere di affrontare temi cardine come il con- Barbara Pozzo, cattedra Unesco per la gender equali- gedo di paternità, i servizi per l’infanzia, il lavoro agile”. ty, ha ricordato il lungo e faticoso percorso per arrivare Mariolina Coppola ha sottolineato poi il ruolo della in Università ad attivare il primo corso sui diritti delle politica, evidenziando che “cambiare le regole è un per- donne. corso che va fatto insieme agli uomini e lavorando in Valeria Valente, senatrice e presidente della Commis- Rete e con le istituzioni. L’impianto legislativo paritario sione d’inchiesta sul femminicidio, ha evidenziato che le da noi c’è, la sua applicazione molto meno. Bisogna in- donne in politica sono elemento di grande rinnovamen- vestire sul welfare e sulla scuola”. to. E ha denunciato il blocco delle carriere e la mancanza La consapevolezza dell’empowerment femminile, so- di adeguate Politiche Sociali e welfare di sostegno per le prattutto nelle giovani generazioni, è fondamentale per donne che lavorano, come grave causa di risorse (fem- il cambiamento culturale. In questo senso è importante minili) sprecate dal mondo del lavoro. “Bisogna pensare il progetto di leadership femminile 4.0 che Soroptimist a un sistema di welfare con responsabilità famigliari porta avanti con Sda Bocconi e che in questi anni ha condivise - ha scandito Valeria Valente - per evitare coinvolto centinaia e centinaia di ragazze. discriminazioni delle donne sul lavoro. Anche la crisi Daniela Giacoletto, responsabile del corso di leader- demografica è collegata a questo: mettete le donne in ship femminile, ha illustrato i punti di forza dell’inizia- condizione di lavorare e faranno figli”. tiva e la grande capacità di lavorare in sinergia e fare network delle ragazze che hanno partecipato al pro- getto. Cambiare le regole, significa anche per le donne attrezzarsi dal punto di vista economico e finanziario. Magda Bianco della Banca d’Italia, ha puntato su quanto innalzare le competenze finanziarie aiuti a ri- durre il gender gap. E i corsi di educazione finanziaria da lei sviluppati, perseguono proprio questo obiettivo. “In- cidere sui comportamenti - ha detto Bianco - attrezza le donne ad affrontare sempre nuove sfide. La compe- tenza finanziaria ha conseguenze dirette sul benessere individuale e sulla cittadinanza attiva”. Linda Laura Sabbadini, direttrice generale Istat, ha fatto notare che “se dal dopoguerra ad oggi un grande gap delle donne è stato colmato dalla scolarizzazione, il divario professionale invece resta aperto. Così le tante ragazze che studiano e si laureano con l’eccellenza poi vengono bloccate nell’avanzamento della carriera. Su questo bisogno lavorare”. Anna Maria Isastia dell’Università La Sapienza, ha affrontato la questione del doppio cognome. “Quasi nessuno si pone il problema - ha detto Isastia- , ma il doppio cognome è un segnale importante di parità ef- fettiva. La gravidanza, il sangue, la genealogia e l’iden- tità sociale vengono cancellate nel figlio dal cognome unico del padre, una consuetudine che non contempla di fatto l’esistenza della madre. La filosofa Francesca Rigotti lo chiama furto di maternità”. Secondo Isastia, nonostante esistano leggi e regolamenti che permetto- no il doppio cognome, serve un cambiamento culturale 11
L’autonomia economica è anche alla base della lotta ambasciatrice britannica in Italia e San Marino, Anna- contro la violenza sulle donne. maria Colao professoressa ordinaria all’Università Fe- “È una battaglia culturale - ha ribadito Valeria Valen- derico II di Napoli, Teresa Gualtiero Club Unesco Italia, te - . La violenza contro le donne non si vince con la presidente Ficlu, Sila Mochi di Inclusione Donna. Ognu- repressione. Il vero antidoto è creare condizioni per no degli interventi ha chiarito gli aspetti del gender gap l’autonomia delle donne, che consenta loro di fare relativi a società e norme e illustrato il punto di vista scelte di libertà e affrancarsi da relazioni di violenza delle libere professioni. e abuso”. Al convegno, moderato da Valeria Maneri di “Le Contemporanee”, da Lucia Taormina vicepresidente nazionale Soroptimist e da Tunia Gentili presidente Comitato Pari Opportunità Soroptimist, hanno parte- cipato anche con interessanti interventi, Guido Alpa, professore ordinario di diritto civile all’Università La Sapienza, Lello Spoletini, presidente Comitato Pari Opportunità Ordine Avvocati Roma, Rita Turci Or- dine dei Commercialisti di Rimini, Marina Cosi vi- cepresidente Giulia Giornaliste, il colonnello Paolo Vincenzoni dell’Arma dei Carabinieri, Jill Morris 12
Empowerment al femminile Soroptimist: la nascita dell’Unione di FRANCESCA POLI Portiamo indietro l’orologio del tempo a 70 anni fa, quando il 15 e 16 gennaio del 1950 le presidenti e le delegate dei club Bologna, Milano, Firenze e Roma, si riu- nirono a Milano alla Casa di alta moda di Jole Veneziani, socia del club Milano, in via Montenapoleone 8. Proviamo ad immaginare Olga Morisani del club Firenze, Alda Rossi da Rios Presidente Fondatrice discutere e gettare le basi program- matiche che hanno guidato la storia dell’Associazione in Italia, tra i manichini dialoganti in modo armonico con le creazioni della Veneziani. Uno spaccato della borghesia della Milano del Novecento, dei salotti e dello sfarzo di un tempo. Le donne che faranno parte del Soroptimist devono rappresentare non solo l’ec- cellenza professionale, ma avere anche un elevato spirito sociale e perseguire gli ideali soroptimisti: donne disposte a impegnarsi non solo nel club ma anche a sprigionare la solidarietà umana. I discorsi della Fondatrice e delle altre cariche ebbero come leit motiv l’esaltazione a “diventare delle ottime sorelle perché questo costituisce il vero e autentico spirito soroptimista”. Alla fine di un paio di giorni di lavoro, vennero elette le cariche nazionali. Per il ruolo fondamentale che ebbe in tutto questo, Emilia Rosselli Kuster del club Milano fu nominata Presidente Nazionale. Le altre cariche: Alessandra Bonfanti Viotti di Milano Segretaria, Olga Monsani di Firenze e Lilla Lipparini di Bologna come Gouverneurs, Angiola Sbaiz di Bologna e Maria Martone Napolitano di Roma, vice Presidenti. Alla Sbaiz fu assegnata anche la carica di Tesoriera. Emilia Rosselli Kuster, personalità di grande rilievo nella Milano del dopoguerra, aveva fondato la rivista Novità, portavoce dell’Alta Moda Italiana e internazionale che divenne poi Vogue Italia. Già nel ‘34 aveva fondato con Giò Ponti la rivista Fili grazie alla quale il merletto non era più un ricamino, uno dei tanti lavori don- neschi fatti in casa, ma una manifestazione di arte, lavoro, storia e cultura. La testimonianza della socia Rosita Lévy Pisetsky: “La ricordo bionda, esile, fine, avvolta in quell’aura di dolce riserbo che la rendeva un po’ remota e dava alla sua persona una calma luce che faceva pensare allo splendore diffuso del ple- nilunio”. Eppure Emilia aveva dimostrato un coraggio singolare: lasciare la sua città, la sua casa, i suoi cari, e trasferirsi a Milano per lavorare in una redazione prettamente maschile, battendosi in mezzo a difficoltà organizzative e ammi- nistrative notevoli. La nascita dell’Unione venne festeggiata con un cocktail in casa Veneziani, se- guito da uno spettacolo al Piccolo Teatro e infine la cena ufficiale al Ristorante Tantalo in Via Silvio Pellico in centro a Milano. Foto dell’epoca raccontano di signore raffinate e molto eleganti con cappellino e veletta. 13
Lavoro, stipendi, violenza di genere La libertà delle donne, un obiettivo di tutti Linda Laura Sabbadini direttora Istat: “L’Italia è ancora molto indietro Troppi gli svantaggi di genere” di DAMIANA SCHIRRU Differenze di genere ancora solidamente radicate, di- slivello nelle retribuzioni tra donne e uomini: il gender gap continua a resistere strenuamente, nonostante il cambiamento culturale e sociale in atto. Linda Laura Sabbadini, direttora centrale dell’Istat. Commendatora della Repubblica e una pioniera degli studi di genere, eletta una delle 100 eccellenze ita- liane nel 2015. Che fa parte anche di gruppi di alto livello all’interno di Onu, Eurostat e Ocse. Al vertice persone Lgbt, evidenziandone discriminazioni e bisogni. Ha guidato il processo di misurazione di fenomeni come la violenza contro le donne, le discriminazioni per orien- tamento sessuale, la povertà, il bullismo, il mobbing, la corruzione. Qual è la situazione del gender gap in Italia? “L’Italia è un Paese dove le differenze di genere nei per- corsi lavorativi sono particolarmente accentuate. I gap Is dell’Istat ha guidato il processo di rinnovamento delle retributivi si raggiungono per il cumularsi di svantaggi statistiche sociali e di genere, dando visibilità nelle per le donne man mano che cresce l’età. Alle donne ven- statistiche ufficiali agli invisibili: donne, giovani, bam- gono dati meno straordinari e premi. Le donne subisco- bini, disabili, migranti, poveri, senzatetto, anziani, no conseguenze al momento della nascita di un figlio. 14
Empowerment al femminile Un quinto delle donne lascia il lavoro. Ricorrono di più al Perchè le donne hanno livelli cosi bassi di occu- part time per conciliare i tempi di vita. Tutto ciò porta pazione se hanno livelli alti di istruzione? a perdita di opportunità, maggiore frammentazione dei “In realtà le donne residenti in Italia che hanno il diplo- percorsi e minore retribuzione. La sintesi finale è la pen- ma o la laurea sono solo il 63,8%, in Europa 15 punti di sione con il 40% in meno rispetto ad un uomo”. più. Continuiamo ad avere 8 punti di scarto anche tra le giovani. Il che vuol dire che questo problema viene Donne, lavoro e posizioni di vertice: cosa dicono da lontano, ma gli altri Paesi europei sono molto più le statistiche? avanti nella sua risoluzione. Quindi, anche se le donne “Le donne che svolgono lavoro retribuito sono ancora sono più istruite degli uomini dobbiamo essere coscienti poche. Solo una donna su due in Italia. E per di più sono che abbiamo un problema serissimo, troppe donne con sovraccariche. La distanza con l’ Europa è elevata e si basso titolo di studio. Inoltre scelgono indirizzi che de- evidenzia particolarmente una forte divaricazione tra terminano maggiori difficoltà a trovare lavoro. E anche donne del Nord e del Sud dove il tasso di occupazione è a mantenerlo perchè specie nel privato sono percepite intorno al 30%. Siamo i penultimi in Europa prima del- più come un costo che come una risorsa” la Grecia per situazione dell’occupazione femminile. La crisi ha penalizzato meno le donne degli uomini essen- Violenza di genere, su questo tema qual è oggi in do questi maggiormente presenti nell’industria e nelle Italia la vera emergenza (a parte quella culturale)? costruzioni. Gli uomini non hanno ancora recuperato i “Che la violenza di genere è impunita. I dati ci dicono livelli di occupazione pre-crisi. Ma la qualità del lavoro che il fenomeno è molto diffuso, quasi 10 milioni han- delle donne è peggiorata. È aumentata la sovra istru- no subito violenza psicologica, fisica o sessuale ma il zione, e così il part time involontario, che ha raggiunto sommerso supera il 90%. Certo, è cresciuta la condanna il 60% del totale, è peggiorata la possibilità di conciliare sociale, se ne parla di più e ciò favorisce l’emergere del- i tempi di vita. Certo sono cresciute non solo le profes- la reazione femminile. Le donne sono comunque molto sioni non qualificate ma anche le libere professioniste, sole di fronte alla violenza. C’è bisogno di potenziare la avvocate, psicoterapeute, analiste di sistema, contabili rete dei centri che accompagnano le donne nel percor- di 200 mila unità. Sono cresciute nei luoghi decisionali, so di uscita dalla violenza sia pubblica che privata. La seppure il balzo si è avuto solo laddove sono state uti- libertà femminile aumenta, e così diminuiscono le vio- lizzate misure antimonopolio maschile, come nel caso lenze più lievi perchè le donne interrompono prima la stat della presenza nei cda delle aziende, ampiamente sopra relazione violenta, ma aumenta anche l’intensità della il 30% grazie alla Legge Golfo Mosca” violenza degli uomini e le donne che dichiarano di aver avuto paura per la vita. La libertà femminile deve essere obiettivo di tutti. È un obiettivo di civiltà”. 15
Twitter: @MichelaMarzano BRICIOLE di MICHELA MARZANO MULTITASKING: L’ENNESIMO STEREOTIPO Multitasking. Se c’è una parola che conto, invece di limitarsi a guardarci mette a organizzare le giornate per è capace di farmi subito innervosire sgranando gli occhi, oppure, peggio, i figli, i nipoti, i genitori anziani e via non appeno la sento pronunciare è a trattarci da isteriche quando ma- di seguito è tutta energia tolta al proprio questa. Di solito attribuita gari ci innervosiamo perché almeno lavoro. Allora sì, c’è scuramente un alle donne. Come se, per le donne, al pane ci potevano pensare loro, no? problema di “soffitto di cristallo” e di fosse automatico e semplice pas- Non mi avevi detto di prenderlo, tipica altre barriere che impediscono alle sare da un’attività all’altra: dalla risposta. Almeno è così che dice sem- donne di fare carriera o di assume- scrittura di un articolo o di un libro pre mio marito quando gli chiedo re posizioni di responsabilità – non alla cucina, dalla cucina alla spesa, se, per caso, al pane ha pensato lui. facciamo rete, non siamo abbastan- dalla spesa alla pulizia della casa, Come se il problema fosse comprarlo za solidali le une con le altre, non dalla pulizia della casa di nuovo alla questo benedetto pane, e non invece abbiamo sufficientemente fiducia scrittura. Talvolta anche provando pensarci. in noi stesse, ecc. – ma c’è anche, e a fare contemporaneamente tut- Quanta energia, ogni giorno, impie- forse soprattutto, il dramma della to: mentre l’acqua bolle, finisco la ghiamo a riempire la lista delle cosa gestione della quotidianità che, a frase; mentre preparo la lavatrice, da fare affinché sia sempre tutto in parte rarissime eccezioni, riposa an- penso a cosa si può mangiare sta- ordine? Non è un caso che gli anglo- cora tutto sulle nostre spalle. Come sera; mentre mangio, penso alle sassoni abbiano coniato un’espres- se i maschietti, sin dall’inizio, doves- lezioni di domani in università. sione che trovo geniale: la sindrome sero essere preservati, e potessero Facile? Manco per niente. Sarebbe della to-do-list. Visto che il proble- quindi concentrarsi solo sull’essen- utile che i maschietti, una buona ma non è tanto (o solo) fare le cose, ziale, mentre le femminucce, loro, volta per tutte, se ne rendessero ma pensarci. E che l’energia che si essendo multitasking, dovessero 16 Equality
Empowerment al femminile per forza assumersi l’onere dell’or- re le nostre liste quotidiane oppure ganizzazione a 360° di tutto. C’è perché, molto più banalmente, ab- persino chi prova a cercare spiega- biamo visto farlo alle nostre madri zioni biologico-genetiche al mul- (che a loro volta l’avevano visto titasking, invocando ad esempio fare alle madri) e, nostro malgrado, gli ormoni – che permetterebbero abbiamo imparato? Quand’è che alle donne un minor dispendio di capiremo che è solo modificando le energia nel passare da un’attività mentalità, l’educazione, e gli esempi all’altra rispetto agli uomini. Ma che diamo ai nostri figli e alle nostre è davvero grazie ai nostri ormoni figlie che le cose potranno vera- che passiamo ore e ore a compila- mente cambiare? 17
Il cambiamento possibile Bambine, ragazze e la passione per la scienza di FEDERICA AUGUSTA ROSSI Le donne scienziate hanno rivoluzionato il sapere. Lo impegnate nei primi programmi spaziali della Nasa alle raccontano bene Sara Sesti, docente di matematica astronome dei primi cataloghi stellari dell’Ottocento. e nell’Associazione donne e scienza e Liliana Moro, Un settore di cruciale importanza, quello scientifico. docente di italiano e storia, nel libro “Scienziate nel L’assemblea generale delle Nazioni Unite dal 2015 ha tempo. 100 biografie”. Un volume e una ricerca che istituito ogni 11 febbraio la Giornata internazionale delle sfata una volta per tutte lo stereotipo secondo cui donne e delle ragazze nella scienza. Una data, patroci- le donne non sono portate per la scienza. Nel libro, nata dall’Unesco, dalla forte valenza simbolica, voluta le storie di donne protagoniste di scoperte uniche e per porre l’accento su un tabù duro a morire: l’apporto rivoluzionarie, tra cui Premi Nobel del calibro di Marie femminile nella ricerca in ambito Stem (scienza, tec- Curie e Rita Levi Montalcini, vincitrici della medaglia nologia, ingegneria e matematica). Vittima di un pre- Fileds, astronome, docenti universitarie nella Bologna giudizio lontano dall’essere scardinato, che registra un del Settecento, la prima donna a dirigere il Cern di gender gap a doppia cifra, ma attorno al quale stanno Ginevra, Fabiola Gianotti. Ma anche casi di impor- crescendo la consapevolezza e la voglia di diminuire il tanti lavori collettivi: dalle scienziate afroamericane divario. 18
Empowerment al femminile Le azioni per raggiungere l’obiettivo sono molteplici. A cominciare dall’orientamento universitario e dalla cre- azione di borse di studio a sostegno di quante intra- prendano il percorso accademico in ambito scientifico. Uno studio dell’Osservatorio Talents value ha rivela- to che nell’anno accademico 2017-2018 in Italia solo il 17,71% delle donne iscritte all’università ha scelto un corso Stem (in Europa il valore si attesta al 16%), men- tre un’indagine di AlmaLaurea del 2019 ha evidenziato che le donne in quelle materie hanno un voto di laurea lievemente più alto degli uomini e un percorso di studi più regolare. Il libro sulle scienziate di Sara Sesti e Liliana Moro è quindi fondamentale per fare capire il grande contribu- to delle donne alla scienza. Oggi alle aspiranti scienziate e ricercatrici i modelli di riferimento non difettano di certo. Quello che ancora manca, invece, è la parità del tasso di occupazione tra donne e uomini e la parità del livello di retribuzione. Condizioni imprescindibili per realizzare l’obiettivo indi- viduato dalle Nazioni Unite. Scienza Fabiola Giannotti 19
Twitter: @CristinaObber L’altalena TRA STEREOTIPI E SESSISMO di CRISTINA OBBER Quote rosa ecco perché non sono un recinto «Le quote rosa ci mettono nel re- alle raccomandazioni del Consiglio La legge sulle quote aveva una sca- cinto», «Le quote rosa discrimina- d’Europa che invitano gli stati mem- denza (da poco rinnovata) proprio no le donne meritevoli, le quote bri a dare a uomini e donne le stesse per la sua natura riparativa. Aveva rosa discriminano gli uomini». È opportunità di accedere ai servizi, e ha uno sguardo lungimirante. Allo vero, ogni imposizione che favori- alle professioni, ai diritti. stesso modo nella politica le quote sce un genere penalizza l’altro; le Le quote non sono privilegi ben- sono importanti per dare possibilità quote impongono una presenza sì un forzatura per mettere fine ai alle donne di confrontarsi e aprire femminile, e questo può andare a privilegi degli uomini in un mondo nuove strade, di segnare il passo in discapito del merito maschile. del lavoro che ci ha viste esprimere un mondo maschile che ancora non Facciamo un passo indietro e chie- le nostre capacità negli uffici, nelle sa reggere un confronto leale e ri- diamoci perchè e come sono nate scuole, nelle fabbriche, negli ospe- spettoso avulso dal sessismo e altre le quote di genere, a cui peraltro è dali, nell’arte, nelle aziende grandi e forme di ricatto e sottomissione. stato dato il nome Quote rosa (lo piccole, senza poter mai prendere le La visibilità pubblica delle donne ha ritroviamo anche su Treccani) per decisioni che contano. inoltre una grande importanza sim- allinearle a quella narrazione che Esecutrici brillanti di un lavoro orga- bolica. P ci relega fin dall’infanzia in un uni- nizzato da altri, da chi ha per anni Qualche anno fa fece sorridere la verso monocromatico e glamour. beneficiato del talento femminile notizia che un bambino tedesco La legge 120/2011 Golfo-Mosca (retribuendolo meno del dovuto) aveva chiesto alla madre se un ma- non è stata una concessione alle per accrescere il proprio successo e schio potesse diventare cancelliere; donne, ma un provvedimento che senza obblighi mai avrebbe co- per lui la normalità era una donna necessario per diminuire le discri- minciato a condividere, giammai a al comando. minazioni in corso, per rispondere cedere, lo scettro del potere. Vedere le donne occupare ruoli di 20
Empowerment al femminile prestigio costruisce immaginari, Ben vengano dunque in politica an- proiezioni, consuetudini. che le donne arroganti, impreparate, Per non pensare più che siano gli opportuniste. uomini a prendere le decisioni im- Non siamo più severe con loro ri- portanti per l’economia, il lavoro, spetto a un mondo maschile di cui la finanza, la politica interna e in- accettiamo l’arroganza, la mediocri- ternazionale, a guidare il mondo. tà e l’opportunismo senza scanda- Dobbiamo apprezzare le quote an- lizzarci. che a costo di avere donne in poli- Quando saremo un Paese più equili- tica che non ci piacciono, che non brato, quando saliremo dal 76esimo corrispondono al nostro ideale, che posto del gender gap index, allora non rappresentano i nostri valori. sarà una gioia dirci che non abbiamo Ciò che conta è che una ragazza più bisogno di alcuna quota, che si che accende la televisione non corre alla pari e che abbiamo trova- veda una sua simile parlare soltan- to rappresentanza. to di gossip e di cosmesi. Le quote non creano alcun recinto, Che non proietti se stessa in un siamo già nel recinto, ci siamo sem- universo unicamente privato se pre state e il salto della staccionata gossip e cosmesi non le interessa- è appena cominciato. no, se non aspira a fare l’influencer ma la ricercatrice, se non sogna di cantare ma di aprire esofagi e im- piantare shunt. Che il suo interesse per la politi- ca internazionale possa lasciarle immaginare di diventare ministra degli esteri. Che anziché stare un passo in- dietro al suo compagno desideri trascinarlo al suo fianco in tante avventure. Parità 21
Adriana Adriana Macchi “UN NETWORK SUL TERRITORIO PER DARE PIÙ FORZA AI PROGETTI” NOME: Ariana Macchi ambiti diversi (Università, Istituti di ricerca, Quali delle skills umane e professiona- ETÀ: 61 anni aziende profit e no profit) per dinamiche in- li acquisite, come donna e professioni- NOTE: Carriera lavorativa prima in ambito terpersonali, logiche organizzative e obietti- sta, sono più importanti? universitario e di ricerca, poi nel Settore edi- vi strategici. Questa varietà mi ha abituato “Capacità di ascolto, curiosità, attenzione toriale a Milano. Presidentessa di una Fon- ad imparare senza dar troppo per scontati all’ambiente circostante, unite al senso del dazione Onlus che gestisce una residenza competenze e risultati acquisiti, e aiutato a dovere, responsabilità nell’impegno quo- assistita per anziani. sviluppare capacità di adattamento per af- tidiano, spirito di servizio. Conoscenza dei frontare situazioni eterogenee”. meccanismi relazionali e comportamentali, Perché candidarti? che aiutano ad avere un approccio più re- “Soroptimista appassionata e convinta an- Nell’ambito Soroptimist quali dei tuoi alistico dei compiti e una maggiore visione che per tradizione familiare, con incontri po- incarichi e progetti sono stati più utili? d’insieme. La componente caratteriale di sitivi e trascorsi associativi gratificanti. Sulla “Tutti mi hanno regalato utili insegnamen- passionalità e pure una buona dose di spi- scorta di queste esperienze e inclinazioni ti e soddisfazioni. La presidenza di club rito critico (e anche autocritico) che permet- vorrei poter dare il mio contributo metten- per comprendere l’importanza di coltivare tono di tenere la rotta nelle difficoltà”. do a disposizione conoscenze e sensibilità il senso di appartenenza. Il mandato all’E- maturate nel corso dei precedenti incarichi. stensione, il più formativo ed entusiasman- Il percorso personale fino a qui compiuto dovrebbe avere creato le condizioni per im- te, per il confronto con le diverse difficoltà, toccare con mano le potenzialità del “fuori” Il consiglio Soroptimist pegnarsi in questa prova”. e maturare maggiore consapevolezza del grande lavoro da svolgere. La vicepresiden- Intervista La tua missione? za per avermi messo in connessione diretta “Conciliare la preziosa diversità dei club con con la vivacità dei club e avvicinato a realtà progetti che caratterizzino la nostra pre- delle quali non avevo conoscenza”. senza per dare concreta attuazione verso l’esterno alla nostra mission, cogliere i nuovi Le tue linee programmatiche? alle candidate bisogni per offrire adeguate risposte. Ri- “Costruire un networking territoriale con pensamento del modello organizzativo in- protocolli e intese nazionali e soprattutto Il Consiglio Nazionale delle Delegate terno (con relative criticità), attenzione alla locali per incidere realmente e rendere più (Cnd) sarà a Foligno dal 22 al 24 mag- formazione, maggiore interazione tra club, calzante la nostra progettualità. Operare gio, organizzato dal club Valle Umbra. comunicazione più efficace (ma ordinata e dentro e fuori dai club per la diffusione del- In quell’occasione Adriana Macchi e istituzionale) con l’Unione, valorizzazione la cultura del rispetto e della responsabili- Giovanna Guercio presenteranno la loro dei progetti-pilota ideati dai club, sostegno tà. Continuità sui progetti per la parità e i candidatura alla carica di presidente na- convinto all’estensione”. diritti umani, impegno per la prevenzione e zionale per il biennio 2021-2023 il contrasto della violenza naturalmente, ma Cosa vuoi cambiare? focalizzazione e attenzione particolari alla Adriana Macchi “Stimolare maggiore proattività non solo nel sostenibilità rispetto a tre emergenze strut- Entrata nel Club di Novara nel 2001, dal fare ma anche nell’ideare, utilizzando gli ap- turali: ambiente, lavoro, educazione”. 2006 in Alto Novarese, ha ricoperto ruoli puntamenti istituzionali quali opportunità di presidente e Pd. per valutare scenari in funzione dei veloci Come Soroptimist può incidere nel Per due incarichi è stata presidente del e profondi mutamenti che devono vederci cambiamento in corso? Comitato nazionale Estensione e vice protagoniste sempre più attive. Individuare “Rivolgendoci alle generazioni più giovani, in presidente nazionale. strumenti di sostegno economico alla pro- rete con altre associazioni, possiamo contri- gettualità dei club. Rivedere i Regolamenti, buire a questa erosione carsica (definizione Giovanna Guercio inserendo necessari adeguamenti alla nor- che rende bene l’idea del percorso che ci È stata due volte presidente del Club di mativa nazionale, procedendo ad una sem- attende) aumentando consapevolezza; fa- Asti. È stata vice presidente nazionale e plificazione e alleggerimento”. cendo pressione e reclamando per l’adozione per due volte gouverneur. di politiche di sostegno più decise, e vigilan- I punti forti della tua esperienza per- done sull’applicazione; ispirando e diffondendo sonale? le buone pratiche a livello territoriale. E suppor- “Cresciuta in ambiente aperto e ricco di sti- tando donne e ragazze con azioni specifiche moli, ho avuto la possibilità di lavorare in volte alla valorizzazione delle differenze”. 22
Giovanna Giovanna Guercio “AUTONOMIA FEMMINILE E SOSTENIBILITÀ: LE PRIORITÀ” NOME: Giovanna Guercio che vorrei sostenere al massimo è la valorizza- affrontare un intenso lavoro di revisione degli ETÀ: 66 zione del patrimonio del Soroptimist, costitui- Statuti e Regolamenti, lavorando in gruppo NOTE: Intenso percorso lavorativo quale di- to dalle socie e dalle loro idee, lavorando all’ot- con le Gouverneur delle altre Unioni. Nello rigente multinazionale americana nel cam- timizzazione della progettualità e delle azioni”.stesso periodo ho contribuito con convinzio- po dell’informatica, su aspetti tecnici, com- ne al progetto SI Forma, avviamento al lavoro merciali e organizzativi nella realizzazione I punti forti della tua esperienza per- per giovani donne, sia nell’ambito del gruppo di sistemi complessi per aziende private e sonale? di lavoro di Unione, che come mentore”. pubbliche di grandi dimensioni. “La mia esperienza professionale mi ha inse- Oggi in pensione dopo 40 anni di attività. gnato ad andare al nocciolo delle questioni, Le tue linee programmatiche? a trovare soluzioni appropriate, a coinvol- “Il mio programma focalizza due aspetti : Perché candidarti? gere e motivare le persone, consentendo a l’autonomia femminile, da raggiungere at- “Perché dal 1993 quando entrai nel Club di ciascuna di esprimere al meglio le proprie traverso l’educazione e il lavoro, e la soste- Asti il Soroptimist ha progressivamente ac- potenzialità. L’esperienza Soroptimista, di nibilità ambientale e sociale, come ho più quisito una parte sempre più importante vita nel mio club, di cui sono stata due volte diffusamente illustrato nelle linee program- tra le mie passioni. La mia coconsiderazione Presidente, di membro del Comitato di Pre- matiche allegate alla candidatura”. del Soroptimist, del suo valore e delle sue sidenza dell’Unione (VicePresidente e Gou- potenzialità è aumentata man mano che verneur) mi ha consentito un campo visuale Come Soroptimist può incidere nel ho avuto occasione di allargare la visuale particolarmente ampio. Dopo la Vice Presi- cambiamento in corso? dal club, all’Italia e all’Europa. Con questa denza nazionale, bellissima per il rapporto “La questione femminile comincia ad affac- consapevolezza, mi sono sentita stimolata umano e di collaborazione, instauratosi con ciarsi nell’agenda delle Istituzioni. La dif- a mettere a disposizione dell’Associazione i club del mio territorio, è stata molto utile ferenza di genere ha ancora un alto costo i miei valori, le mie competenze ed ener- l’esperienza di Gouverneur che mi ha per- sociale e la parità uomo-donna, pur sancita gie, la mia progettualità e il mio tempo. Le messo di allargare l’ orizzonte a livello euro- per legge, non trova effettiva applicazione presidenti, le past presidenti del mio club peo ed è stata occasione di conoscere modi nella realtà quotidiana. Il Soroptimist, da e numerose altre amiche Soroptimiste co- variegati nell’interpretare e vivere il Sorop- sempre, ha al centro dei propri obiettivi e nosciute durante il mio percorso mi hanno timist, luogo di scambio di esperienze, di della propria attività l’avanzamento della sollecitata nel tempo, in maniera sempre più confronto, di progettualità condivisa, dove condizione femminile: oggi si tratta di pro- forte, a candidarmi alla presidenza naziona- ho consolidato relazioni personali interes- muovere nella società una nuova cultura di le, incoraggiandomi ad accettare una così santi e costruttive. Mi sembra il momento rispetto delle differenze, di collaborare con grande sfida”. di mettere a disposizione la mia esperienza le Istituzioni e con gli operatori territoriali e condividerla attivamente. Dalla mia vita attraverso un cambio di passo”. La tua missione? professionale ho imparato a mettermi in “Credo che la nostra Associazione, con i suoi gioco senza timori e con le mie sole forze”. Quali delle skills umane e professionali Statuti e Regolamenti, se pur da rinnovare, acquisite sono più importanti? rappresenti un esempio di democrazia di cui Nell’ambito Soroptimist quali dei tuoi “Credo che la mia curiosità e il mio interesse dobbiamo andare fiere. Solo rispettando le incarichi e progetti sono stati più utili? profondo per gli altri, in particolare per le regole che con il processo democratico ci sia- “Le presidenze di club sono state esperienze altre donne, sia alla base delle competen- mo date, possiamo assicurare la continuità e importanti, per avermi consentito di ideare e ze relazionali e di ascolto che negli anni ho l’integrità del Soroptimist. Da quelle norme realizzare nuovi progetti di forte impatto sul sviluppato, così come della mia propensione dobbiamo partire per agire, creare e costrui- territorio in collaborazione con le istituzioni a condividere in gruppo e collaborare nella re le azioni soroptimiste, senza inutili rigidità locali, lavorando in squadra con tutto il club e definizione di idee, progetti e percorsi di re- e con profondo rispetto di quei fondamenti. coinvolgendo le socie e a volte anche le loro alizzazione”. La mia missione, in caso di elezione, sarà di famiglie. Come Vice Presidente di Unione ho essere prima inter pares”. avuto modo di occuparmi della evoluzione del corso Bocconi, della formulazione del pro- Cosa vuoi cambiare? getto “Donne Diritti Dignità” contro le forme “Sono consapevole della complessità della di pubblicità lesive della dignità femminile e nostra organizzazione e la mia formazione mi di fare molta formazione rivolta alle Socie, porta a considerare i cambiamenti come op- approfondendo al tempo stesso, la mia co- portunità, tenendo conto che possono essere noscenza del Soroptimist. Utile è stata l’espe- utili, indispensabili, ma anche pericolosi. Ciò rienza di Gouverneur: ho dovuto, tra l’altro, 23
Twitter: @MagdaBianco FINANZA E GENDER EQUALITY di MAGDA BIANCO Discriminazioni, carriere bloccate e differenze di stipendi Una maggiore cultura finanziaria aiuta Le differenze di salario tra uomi- un confronto a parità di posizione particolare le donne. A questa si ag- ni e donne sul mercato del lavoro lavorativa, caratteristiche del lavo- giungono le interruzioni nel percor- sono uno dei principali segnali del- ro (quindi livello, posizione, setto- so di carriera legate alla maternità la permanenza di divari, anche se re), caratteristiche personali (quindi o all’esigenza di cura di altri com- i dati della Commissione Europea età, titolo di studio), il divario sale ponenti della famiglia. Ancora, la mostrano come negli ultimi anni in dal 5-8% al 13%. Inoltre in Italia, più presenza femminile si concentra in tutti i paesi Europei il differenziale che negli altri paesi d’Europa, nel settori con più bassa retribuzione (le salariale tra uomini e donne si sia periodo della crisi il divario è cre- donne ancora oggi tendono a sce- complessivamente ridotto. sciuto invece che diminuire, perché gliere campi di studio che sono poi L’Italia è tra i paesi dove il diva- c’è stato un ingresso nel mercato del associati nel periodo successivo a rio sembra molto contenuto, ma lavoro delle donne ma in segmenti retribuzioni mediamente più basse). questa evidenza dipende in parte medio-bassi. Vi sono poi gli ostacoli al raggiun- dal fatto che il differenziale ap- Le cause del persistere del divario gimento di posizioni apicali legati pare più basso nei paesi dove la- sono diverse. Pesa innanzi tutto la a meccanismi di discriminazione vora una quota minore di donne: mancanza di flessibilità sugli orari e esplicita (anche se sempre mino- queste sono tipicamente le più sui tempi di lavoro: la previsione di re) e discriminazione implicita (che qualificate, per cui il dato medio una presenza continuativa sul luogo resta invece rilevante e difficile da “nasconde” il differenziale. Se si fa di lavoro continua a svantaggiare in combattere). Quest’ultima ha a che 24
Empowerment al femminile fare sia con il lato della domanda come le quote di genere nei consi- di lavoro (per cui si tende a sele- gli di amministrazione, ma anche la zionare e preferire nei passaggi di fissazione di target da raggiungere carriera la componente maschile, all’interno delle aziende in termini anche quando chi seleziona è una di composizione maschile e fem- donna) , sia con quello dell’offerta minile nelle posizioni apicali (che si (legato alla scelta dei campi pro- traducono in una riduzione del dif- fessionali, la maggiore avversione ferenziale salariale). al rischio o la minore preferenza Sul piano dell’offerta di lavoro un per la competizione delle donne, tema rilevante è quello della cultura che in molti campi le svantaggia- finanziaria, in Italia molto bassa, che no). Ma quando compaiono queste presenta differenze importanti tra differenze? Studi recenti sembrano maschi e femmine. Le donne hanno suggerire che non siano presenti in generale un livello di educazione tra i bambini delle scuole primarie finanziaria più basso di quello degli ma che comincino con l’adolescen- uomini (ovunque, ma in modo parti- za. E’ difficile capire se il fenomeno colare in Italia), con un effetto signi- sia da attribuire al percorso edu- ficativo sulla capacità di costruire cativo o a meccanismi genetici ricchezza durante la propria vita, e come la presenza del testosterone. in particolare in vista della pensio- Un’evidenza della presenza di di- ne. Una maggiore cultura finanziaria scriminazione implicita è nei dati potrebbe incidere anche sulla ca- AlmaLaurea che mostrano come a pacità delle donne di interagire col distanza di soli 5 anni dalla laurea datore di lavoro sulla propria retri- magistrale vi sia già un differenzia- buzione e quindi di sapere chiedere le salariale tra ragazzi e ragazze di di più. quasi 260€. Lavoro Che fare quindi per combattere i gap salariali? La tecnologia può essere un impor- tante alleato: riduce l’importanza di assicurare grande flessibilità sul luogo di lavoro, anche se nel nostro paese la struttura produttiva (con la prevalenza di PMI) ne riduce in parte l’impatto positivo, per la dif- ficoltà delle imprese di utilizzarla in modo significativo. Per ridurre la discriminazione im- plicita sul luogo di lavoro occor- re poi coinvolgere i vertici delle strutture, per assicurare di incidere sulla cultura d’impresa. Possono incidere meccanismi distorsivi 25
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