I DIRITTI UMANI 70 ANNI DOPO - GINO STRADA - numero 89 (dicembre 2018)
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89. Dicembre 2018 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, LO/MI I DIRITTI UMANI 70 ANNI DOPO GINO STRADA “Il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri percorrendo esattamente la direzione opposta a quella della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, indicata nella Dichiarazione universale, tradendone il costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della principio fondamentale: il riconoscimento della libertà e pace nel mondo”. dell’eguaglianza di ogni essere umano. Il 10 dicembre di quest’anno, la Dichiarazione universale dei Riconoscere questi valori è necessario per non ripetere diritti umani compie settant’anni. In quella carta, nata subito gli errori del passato, per non doverci trovare ancora una dopo la fine della Seconda guerra mondiale, ci è stata data volta a chiederci: “Com’è potuto succedere?”. Com’è potuto una ricetta per uscire dalla spirale delle guerre e costruire succedere che in Europa ci siano stati stermini programmati un mondo giusto e libero. Già nel Preambolo di quel scientificamente? Come è potuto succedere di trovarci in quel documento, la costruzione dei diritti umani è stata identificata baratro di disumanità, di violenza, di brutalità? Non è stato come l’ingrediente fondamentale di un mondo finalmente in un fatto improvviso: è successo un giorno dopo l’altro. È pace. successo perché, ogni volta, ci si è girati dall’altra parte e non si è data importanza a quello che accadeva sotto gli occhi di Nonostante l’umanità abbia fatto progressi nel campo della tutti. scienza, della tecnologia, dell’arte, non ha voluto fare poche scelte semplici: dare a chi ne ha bisogno un tetto, cibo, cure Oggi, in Europa e anche nel nostro Paese, vengono mediche e istruzione. propagandate violenza e paura: l’odio per il diverso prevale sullo spirito di fratellanza, la solidarietà è considerata reato, Stati e governi si erano allora impegnati a promuovere questi l’aiuto viene tacciato di buonismo. diritti, ma sono passati settant’anni e quella carta è diventata carta straccia: a oggi, non uno degli Stati firmatari ha tenuto Ma per fortuna c’è anche chi non la pensa così, e siamo molti. fede ai propri obblighi. Facciamo sentire anche la nostra voce. È tacere, e arrendersi È forse per questo che ci troviamo in un mondo che all’indifferenza, la cosa più pericolosa che possiamo fare invece di andare verso la pacificazione, la prosperità, la oggi. felicità, va verso l’odio, la violenza, il razzismo. Stiamo
Rivista trimestrale dell’associazione EMERGENCY EMERGENCY RINGRAZIA Smemoranda — c/c bancario presso Banca Popolare dell’Emilia Romagna IBAN IT41V0538701600000000713558 IN QUESTO NUMERO Tavola Valdese Coop Centro Italia BIC BPMOIT22XXX DIRETTORE RESPONSABILE — c/c bancario presso Roberto Satolli Per il progetto Uganda Banca Etica, Filiale di Milano EMERGENCY DIRETTORE Stavros Niarchos Foundation IBAN IT86P0501801600000013333331 w w w. e m e r g e n c y. i t Fondazione Prosolidar BIC CCRTIT2T84A Gino Strada REDAZIONE Per l’incontro con gli studenti HANNO delle scuole superiori “La guerra è Bonifico a scadenza regolare con Simonetta Gola il mio nemico – vol.2” addebito automatico (SDD), con il UNA RETE DI ECCELLENZA SCRITTO: HANNO COLLABORATO Camila Raznovich, Giampaolo Musumeci, modulo allegato a questo giornale. Stefano Allievi, Francesco De Scisciolo, PAG. 12-14 Giulia Calluori, Paola Nurnberg, Nico Flux, Marco Porotti, Studio Conti Piro, Giulio Piscitelli, Simonetta Gola, Marchetti, Nico Piro, Antonia Schiavarelli, Codice fiscale 971 471 101 55 GINO STRADA Rossella Palma, Maria Izzo, Claudia tutti gli insegnanti e le scuole che hanno "IL BENE PIÙ PREZIOSO SULLA TERRA" Fondatore di Galal, Paola Marchetti, Costanza partecipato all’evento. PAG. 15-16 Emergency Danovi Copertina FOTOGRAFIE EMERGENCY è un’organizzazione LA SALUTE DEI BAMBINI umanitaria senza fini di lucro, sorta per PAG. 18 MARCO PUNTIN Archivio Emergency, Vincenzo Metodo, iniziativa di medici, infermieri e tecnici Logista e Elena Nebiolo, Giulio Piscitelli, con esperienza di lavoro umanitario in RESILIENZA Grant Manager di Francesco Pistilli, Mathieu Willcocks zone di guerra. Emergency E SPERANZA PROGETTO GRAFICO Gli obiettivi di Emergency sono: Pag. 4-5 Francesco Franchi, Davide Mottes — offrire cure medico chirurgiche gratuite PAG. 10-11 e di elevata qualità alle vittime delle mine NICO PIRO GRAFICA antiuomo, della guerra e della povertà; DOVE L'ERBA TREMA Inviato TG3 Angela Fittipaldi — promuovere una cultura di pace, PAG. 17 Pag. 6-7 solidarietà e rispetto dei diritti umani. STAMPA www.emergency.it GIULIO Stampa Roto3 Industria Grafica, PISCITELLI Registrazione Tribunale di Milano al n° Fotografo 701 del 31.12.1994 Pag. 8-9 AIUTACI CON TIRATURA 75 75 75 75 288.000 copie, 237.000 delle quali — Carta di credito PAOLA spedite ai sostenitori chiamando il numero verde NURNBERG Giornalista REDAZIONE 800 66 77 88 60 60 60 60 Pag. 10-11 via Santa Croce 19 — Versamento su conto corrente 20122 Milano intestato a EMERGENCY Ong CLAUDIA GALAL T +39 02 881 881 Onlus 45 45 Ufficio F +39 02 863 163 36 c/c postale n. 28426203 Italia Comunicazione di info@emergency.it IBAN IT37Z0760101600000028426203 Afghanistan Emergency 30 Iraq 30 www.emergency.it BIC BPPIITRRXXX Pag. 16 15 Africa 15 SIMONETTA CONTATTI GOLA 165 150 135 120 120 135 150 165 105 105 90 75 60 45 30 30 45 60 75 90 0 15 15 0 Ufficio 0 via Santa Croce 19 - 20122 Milano — T +39 02 881881 - F +39 02 86316336 Comunicazione di via dell’Arco del Monte 99/A - 00186 Roma — T +39 06 688151 - F +39 06 68815230 15 15 Emergency Isola della Giudecca 212 - 30133 Venezia — T +39 041 877931 - F +39 041 8872362 Pag. 15-16 30 30 ROSSELLA Informativa ai sensi dell’art. 13 Regolamento UE 2016/679 (GDPR): EMERGENCY ONG ONLUS, Via Santa Croce 19 - 20122 PALMA 45 45 Milano, Titolare del trattamento, in persona del Presidente e legale rappresentante pro tempore, informa che i dati anagrafici e bancari Ufficio Stampa raccolti a seguito della donazione saranno trattati, in forma cartacea ed elettronica, per le seguenti finalità: a) espletamento di tutte le di Emergency fasi connesse alla donazione e/o all’adesione ai progetti e appelli specifici promossi dal Titolare, ivi comprese attività strumentali (es. - comunicazioni sui versamenti, riepiloghi di donazione e rendicontazione); b) rispetto di procedure amministrative interne e adempimento 60 60 60 60 60 60 di obblighi di legge o regolamenti vigenti in Italia (es. comunicazione all’Agenzia delle Entrate – per la predisposizione delle dichiarazioni MARIA dei redditi precompilate – dei dati anagrafici e relativi alle donazioni effettuate, ai sensi del D.M. Economia e Finanze 30.01.2018); c) l’invio IZZO di comunicazioni di natura informativa, promozionale e di raccolta fondi relative alle attività e iniziative di EMERGENCY, con opportuna Programma Italia personalizzazione in funzione degli interessi e preferenze manifestate partecipando alle nostre iniziative. Il conferimento dei dati per le 75 75 75 75 75 75 di Emergency finalità di cui al punto a) e b) sono necessari per garantire rispettivamente l’esecuzione dei rapporti contrattuali e il rispetto di procedure Pag. 17 amministrative interne, adempimento di obblighi di legge o regolamenti vigenti in Italia. I trattamenti “personalizzati” di cui alla lettera c), cioè quelli relativi all’invio di comunicazioni di natura informativa, promozionale e di raccolta fondi relative alle attività e iniziative di PAOLA EMERGENCY, saranno effettuati sulla base del legittimo interesse di EMERGENCY. MARCHETTI I dati personali trattati saranno conosciuti solo da personale specificamente incaricato delle operazioni di trattamento e potranno essere Grant Manager di comunicati: a) alle banche per la gestione dei mezzi di pagamento e, ove richiesto, all’Agenzia delle Entrate per la predisposizione delle Emergency dichiarazioni dei redditi precompilate; b) a terzi per comunicazioni e altre attività di trattamento (per es. anagrafiche comunicate a Pag. 18 fornitori terzi per l’invio della rivista o altro materiale cartaceo, per la gestione di telefonate, email o SMS), per ottemperare a norme di ELEZIONI SOTTO ATTACCO legge o regolamenti (adempimenti amministrativi), ovvero per particolari iniziative volte a far conoscere le attività dell’associazione. I PAG. 4-5 GIULIA dati personali non saranno diffusi. CALLUORI Per esercitare i diritti di cui all’art. 15 GDPR, scrivi al Responsabile del trattamento – Alessandro Bertani, EMERGENCY ONG ONLUS, L'ATTESA DEL VOTO Ufficio legale di Via Santa Croce, 19 – 20122 Milano, o a privacy@emergency.it. Per opporti alla trasmissione all’Agenzia delle Entrate dei dati per la Emergency predisposizione delle dichiarazioni dei redditi precompilate scrivi a opposizioneutilizzoerogazioniliberali@agenziaentrate.it o via fax al PAG. 6-7 Pag. 22-23 numero 06 50762650, oppure a privacy@emergency.it. Responsabile per la protezione dei dati personali è Concetto Signorino, che puoi contattare a dpo@emergency.it oppure all’indirizzo della sede di EMERGENCY sopra indicata. Consulta l’informativa completa sul nostro WALAS BIBI E ZUBAIDA sito: www.emergency.it/privacy/. PAG. 8-9 ILLUSTRAZIONE DI COPERTINA: "Peace and doves" ©Michaela Pointon Dicembre 2018 — 3
ELEZIONI SOTTO ATTACCO AFGHANISTAN Dal nostro ospedale di Kabul, Da Kabul il racconto della difficile giornata elettorale del 20 ottobre, segnata da numerosi attentati in tutto il Paese. MARCO PUNTIN Dopo tre anni di rinvii, al Centro chirurgico nel resto dell'Afghanistan. di Emergency a Kabul l'attesa per le elezioni Verso le 10 riceviamo i primi pazienti, parlamentari in Afghanistan è carica di accompagnati dalle urla disperate dei loro apprensione, soprattutto ripensando a come parenti e familiari al cancello dell'ospedale. Tra sono andate l'ultima volta. loro, un bambino di 10 anni già morto all’arrivo. Il giorno precedente, Dejan Panic, Coordinatore Alcuni feriti sono molto gravi, altri meno, ma del programma, ci ha riunito per fare il punto tutti sono sotto shock. sulla situazione: “Domani può succedere di Un nuovo pensiero mi entra in testa: “Ecco tutto, dobbiamo essere pronti!”. l'ennesima mass casualty, sono già state 26 Aveva ragione. quest’anno”. MASS CASUALTY A KABUL DA Lavoriamo tutti per soccorrere i feriti, come INIZIO 2018: 26 Sabato 20 ottobre, ci svegliamo prima del ingranaggi di una macchina che non può solito per andare tutti insieme in ospedale permettersi di incepparsi. Gli infermieri con almeno mezz'ora di anticipo. Già nazionali e internazionali si dividono tra dalle 7 del mattino i primi messaggi della ambulatori e l’area di triage, il radiologo è International NGO Safety Organisation sempre impegnato, così come il laboratorio per (INSO), un’organizzazione che si occupa i prelievi del sangue: ne servirà molto, ma per di monitorare le condizioni di sicurezza e fortuna i tanti donatori, parenti delle vittime e allertare le Ong presenti in Afghanistan, anche sconosciuti, faranno la fila tutto il giorno. cominciano ad avvisarci del trambusto del Anche la sala operatoria è attiva dalle prime ore peggioramento delle condizioni di sicurezza che del mattino. Sarà una giornata lunga per tutti, sta riguardando tutto il Paese: “Ongoing armed Paolo, Valentina, Enrica, Misa lavoreranno fino clashes; Explosions – conflitti armati in corso; a notte fonde per esaurire una lista operatoria esplosioni”. che pare infinita. Appena arrivati in ospedale, Michele ed io, responsabili della logistica, predisponiamo Le esplosioni proseguono in tutta la città, il NUMERO l'area per le mass casualty, coordinandoci con flusso dei feriti è incessante: ne riceviamo 50 e DEI PAZIENTI Dejan e Giorgia, la nostra Medical coordinator. ne ammettiamo 33, mentre 17 ricevono le cure RICEVUTI IL necessarie in ambulatorio. Sono due le persone In pochissimo tempo è tutto pronto: barelle, GIORNO DELLE ELEZIONI: lettini, materassi e mass casualty box, dove che arrivano già morte. 50, c’è il materiale indispensabile per la gestione Guardo negli occhi i miei colleghi e vedo la loro 2 morti all'arrivo tristezza. “Nassim, tutto ok?”, chiedo. La risposta immediata dei feriti. è prevedibile: “No good”. Due semplicissime Intanto, INSO invia ininterrottamente sms parole riassumono la situazione del Paese. con informazioni tempestive su esplosioni, Alle 16 l’ospedale è già pieno e non possiamo attacchi, azioni intimidatorie su larga scala e più ammettere pazienti, nonostante abbiamo aggiunto altri letti extra nei vari reparti. Ci 01 altri avvenimenti che si susseguono in molte zone adiacenti ai seggi elettorali. La domanda coordiniamo con gli altri ospedali della zona situazione degenera, qualcuno punta addirittura rimediare ai ritardi tecnici o alle chiusure ricorrente nella mia mente è una sola: Kabul per trasferire i pazienti meno gravi giunti dopo dei Kalashnikov sul nostro staff. causate dagli attentati. Ci troviamo tutti a sarà risparmiata per oggi? È un pensiero fisso. l’ultima grossa esplosione. Finalmente verso sera la situazione nel Paese chiederci la stessa cosa: domani sarà come Alle 9.40 arriva il messaggio tanto temuto: si calma, mentre le nostre sale operatorie oggi? “INSO ALERT – KABUL CITY – EXPLOSION”. Continuano ad arrivare feriti tra ambulanze continuano a lavorare. È soltanto il primo di una lunga serie di e macchine private: i guardiani dell’ospedale aggiornamenti sulle esplosioni avvenute a sono costretti ad annunciare con il megafono Leggiamo sui media afgani che alcuni seggi Kabul: saranno 20 a fine giornata, almeno 200 che non possiamo ammettere più nessuno. La saranno aperti anche il giorno dopo per 01 Un ferito al Pronto soccorso 4 — N° 89 Dicembre 2018 — 5
L’ATTESA DEL VOTO di Kabul: un camion-cisterna imbottito di esplosivo esploso nella zona verde. Da allora nelle strade del centro non ci sono più solo Il presidente Ghani plaude al successo elettorale, mentre, a livello informale, la “comunità internazionale” a Kabul tira un posti di blocco e muri anti-esplosione in sospiro di sollievo: a lungo si era temuto che cemento precompresso, ma anche delle sbarre queste elezioni non si sarebbero svolte. – come quelle che vediamo al parcheggio di un AFGHANISTAN Il disastro annunciato del voto afgano nostro centro commerciale – che impediscono Il giorno del voto è stato fallimentare, ma non Da Kabul tra attacchi terroristici e incapacità organizzativa. ai veicoli più alti di 2,50 metri di passare (principalmente) per motivi legati alla sicurezza, entrando in centro. nonostante gli attacchi in tutto il Paese (si pensi al caso di Kunduz, per quasi tutta la giornata NICO PIRO I seggi sono ingolfati da lunghe file. In passato, sotto una pioggia di razzi) e nella capitale (a queste stesse code ci davano speranza. Ci fine giornata se ne conteranno oltre 20). Il raccontavano della volontà del popolo afgano vero problema è stata l’incapacità di svolgere di uscire nonostante le minacce e di andare a in maniera controllata le operazioni di voto. scegliersi i propri rappresentanti. Oggi non è Così queste elezioni politiche rappresentano così. un'enorme ipoteca per il ben più cruciale voto per l’elezione del presidente, previsto in Entro in una scuola del distretto PD6 contro la primavera. Un altro fallimento potrebbe portare quale, da poco, è stata lanciata una granata, per l’intero edificio “democratico” a crollare. fortuna senza fare vittime. Il cortile è ingolfato di gente, riesco a vedere La città è semi-deserta, se non fosse per lo NUMERO quello che succede nei seggi solo attraverso schieramento delle forze di sicurezza afgane: ATTENTATI A KABUL: 20 le finestre, tale è la folla. Per mezz’ora assisto in strada ci sono tutti i corpi, dai commando alla stessa scena: uno scrutatore che cerca di delle forze speciali dell’esercito all’Ancop della registrare un anziano elettore e non ci riesce. polizia. Eppure lo smartphone continua a Queste elezioni arrivano in ritardo, si sarebbero trillare, le notizie di attacchi non si fermano. dovute svolgere tre anni fa, ma sono state L’ultimo attentato, il peggiore della giornata, rinviate per difficoltà politiche e organizzative. arriva a sera, quando un kamikaze si fa Un mese e mezzo prima dell’appuntamento esplodere davanti a un seggio del PD17, sulla elettorale, le polemiche sui brogli – tallone strada verso il nord: 15 morti e dozzine di feriti. d’Achille del voto – hanno spinto le autorità Mentre la macchina va e Kabul scorre nel a introdurre dispositivi biometrici (scansione finestrino, mi trovo a riflettere su quanto della retina e rilevazione delle impronte digitali) vulnerabile sia la città con – probabilmente – la per validare il voto. più alta concentrazione di fucili d’assalto per Purtroppo il personale non è stato formato per metro quadrato al mondo; cinque dirigibili NUMERO maneggiare questi dispositivi complessi che, con telecamere a ultra-ingrandimento che ELETTORI: per giunta, non riescono bene a connettersi alla sorvegliano le strade; posti di blocco ovunque; 8.918.107 rete cellulare. milizie religiose che si aggiungono alle forze il 45% degli aventi diritto Il risultato è il caos, aggravato dalla mancanza governative; guardie private che sorvegliano le 01 case dove ci sia qualcosa da rubare o qualcuno di materiali per il voto in alcuni seggi e da La giornata comincia con un rumore sordo che quindi è meglio non andarci. Esattamente il ritardi nell’apertura (prevista per le 7 del da rapire; ogni tipo di protezione anti-bomba ULTIME ELEZIONI squarcia il cielo soleggiato di Kabul. Chiedi contrario di quello che vuole fare un giornalista, mattino, spesso spostata alle 10 se non alle 12). per gli obiettivi “sensibili”; perquisizioni PARLAMENTARI: “Che cos’è stato?”. Non è una domanda strana ma dobbiamo aspettare che si facciano almeno E lo scrutatore continua a puntare il dispositivo per entrare in un ristorante qualsiasi o in un settembre 2010 da queste parti, qui lo chiedi anche quando il le 10. negli occhi dell’anziano, sperando che questa negozio. cielo è carico di nuvole e in un altro posto del Ieri sera avevo parlato a lungo con un amico volta la scansione vada a buon fine. Questo scenario di guerra perenne è la mondo non penseresti che ai tuoni. “Nulla”, ti che ha buoni contatti con i servizi afgani, mi dimostrazione che l’unica sicurezza possibile è risponde una delle guardie armate della casa ha raccomandato: non uscire prima delle 10, le Quando il sole comincia a spegnersi sul cielo quella garantita dalla pace. dove fai base, una palazzina che – negli anni due ore iniziali di apertura dei seggi saranno di Kabul intasato di smog, i seggi dovrebbero – ha preso ad assomigliare sempre più a un drammatiche. Aveva ragione. chiudere, ma continuano a restare aperti fino a fortino che a un “bed and breakfast”. “Nulla”, tardi per smaltire le file. ma è solo un modo per darsi coraggio, quello Inoltre, le cose per i giornalisti si sono Il buio è calato e il governo certifica il fallimento che evidentemente nemmeno l’AK47, il fucile complicate: dal 3 maggio (9 reporter uccisi in organizzativo, annunciando che il voto d’assalto che gli penzola in mano, riesce a una sola esplosione, 11 complessivamente verrà prorogato: seggi aperti anche il giorno dargli. nel Paese) è ormai chiaro che chi fa cronaca, successivo. Ovviamente l’ordine non vale per straniero o afgano, è considerato un obiettivo quelle province e quei distretti – zone non Lo smartphone comincia a trillare: le notizie militare al pari di soldati e poliziotti. amministrate dal governo ma dai talebani – sulle esplosioni e gli attacchi nella capitale dove per motivi di sicurezza i seggi non sono si rincorrono. Via messaggio gli “alert” delle Bisogna essere molto cauti: il timore è quello stati proprio allestiti. Parliamo all’incirca di un società di intelligence e di sicurezza ti avvisano di un enorme attacco, sulla scia di quello del 31 terzo del totale teorico. che in una certa zona è accaduto qualcosa, maggio, il peggiore della storia “democratica” 01 Seggio elettorale a Kabul 6 — N° 89 Dicembre 2018 — 7
WALAS BIBI Le due bambine trascorrono spesso la giornata insieme. Giocano e si divertono insieme agli dimenticarsi del dolore delle ferite provocate da una guerra che là fuori continua a fare tanto E ZUBAIDA altri bambini, oppure con i fiori che colorano rumore. il giardino dell’ospedale. È così che provano a AFGHANISTAN Un incontro di amicizia in un Paese in guerra. Da Lashkar-gah GIULIO PISCITELLI Nei mesi scorsi, l’Afghanistan ha vissuto una combattimenti nella zona hanno coinvolto per nuova escalation di violenza. In occasione delle lo più la popolazione civile. ultime elezioni, esplosioni e attentati - anche ai A settembre, il fotografo Giulio Piscitelli è seggi - hanno causato decine di morti e di feriti, tornato in Afghanistan per raccontare quello soprattutto a Kabul. Secondo l’ultimo report di che succede nel nostro Centro chirurgico per UNAMA (United Nation Assistance Mission in vittime di guerra di Lashkar-gah, capoluogo Afghanistan), l’Helmand è ancora tra le cinque della provincia dell’Helmand ed è lì che ha province più pericolose del Paese e i continui incontrato Walas Bibi e Zubaida. Walas Bibi, 10 anni, era vicino a casa sua, nel distretto di Nad Ali, quando durante un conflitto a fuoco è stata ferita al braccio destro e all'addome. Abitare nell’Helmand, significa vivere quotidianamente la realtà della guerra. La sua famiglia, da sempre abituata agli scontri, provava a condurre una vita normale, senza pensare continuamente al rischio di essere colpiti. Quel giorno, però, la guerra ha bussato alla loro porta. Walas Bibi è stata subito trasferita al nostro Centro chirurgico per vittime di guerra a Lashkar-gah e dopo alcune settimane ha iniziato a stare meglio. Il braccio destro ha ancora una brutta ferita, per questo Progetto deve restare ancora un po'. RITORNO A SANGIN co-finanziato da Per offrire assistenza immediata ai feriti, abbiamo aperto nei distretti intorno a Lashkar-gah 7 Posti di primo soccorso (FAP). In queste strutture, gli infermieri locali offrono la prima assistenza ai feriti e li trasferiscono al nostro ospedale o ad altre strutture Zubaida, 8 anni, è stata ferita alle gambe limitrofe con l’ambulanza in caso di necessità. dall'esplosione di un mortaio mentre stava Nel maggio 2016, per tutelare l'incolumità dei nostri pazienti e del nostro staff dai Protezione civile e aiu umanitari andando a prendere dell'acqua vicino casa, combattimenti nella zona, eravamo stati costretti a chiudere il Posto di primo soccorso dell'Unione europea nella città di Sangin. Anche lei è arrivata al di Sangin. Anche nel 2017, nonostante gli sforzi, riaprirlo era stato impossibile. nostro ospedale e, dopo essere stata curata dal nostro staff, le sue condizioni ora sono A Sangin i bisogni sono grandi: eppure non avevamo scelta perché Sangin è uno dei stabili. Il giorno dedicato alle visite dei parenti villaggi più pericolosi dell'Helmand a causa dei continui combattimenti fra talebani e è un giorno triste per Zubaida: il padre è morto forze governative. Quest’anno finalmente siamo riusciti a tornare: da inizio ottobre un qualche settimana prima e la madre, a causa nuovo FAP a Sangin garantisce un accesso alle cure più facile alla popolazione della zona. dell'insicurezza delle strade, non riesce a Nel 2018, più di 1 paziente su 4 sul totale delle ammissioni dell’ospedale di Lashkar-gah è raggiungere l’ospedale. Lei rimane in silenzio lì stato stabilizzato e trasferito tramite i nostri FAP. In poco più di un mese il FAP di Sangin nel corridoio, e osserva la folla di parenti venuti ha fornito assistenza a oltre 260 persone tra riferiti e trattati in loco. in visita e lo staff indaffarato. 8 — N° 89 Dicembre 2018 — 9
RESILIENZA E SPERANZA IRAQ Ciò che nessuno di noi vorrebbe mai essere: uno sfollato, un rifugiato, una persona costretta Dal Campo a lasciare la propria casa e a vivere in un campo profughi. profughi di Ashti PAOLA NURNBERG 02 sera. La vita continua nella vivacità dei bambini la fatica di quelle vite in cui gli inverni sono quando gridano all’uscita da scuola e quando troppo freddi e le estati troppo calde. Ho visto giocano nelle pentole impilate o nelle coperte mamme giovanissime e tanti figli, e nei bambini piegate e riposte con cura che vengono tirate molti sorrisi e un’allegria talora inspiegabile. fuori la notte, quando quell’unico spazio in Li ho guardati giocare nel fango anche quando cui si vive anche in sei si trasforma da salotto fuori è il gelo, o sotto il sole cocente quando il in camera da letto. Ho sempre provato tanta suolo diventa polvere che si respira. Mi sono curiosità per il valore degli oggetti di queste chiesta tante volte dove trovassero la forza, e persone: potrebbero rappresentare tutto ciò che la risposta più ovvia è stata che forse riescono gli è rimasto, oppure essere solo cose, la cui ad avere speranza quando vedono che c’è chi funzione si esaurisce tutta nel loro utilizzo. li aiuta davvero. L’aiuto umanitario, in quei Vivono così migliaia di persone che un giorno, contesti, è praticamente tutto. 01 forse da un paese europeo, racconteranno A prima vista, il campo di Ashti, alle porte di benessere - dovesse per forza essere associata quello che hanno passato a qualcuno che Sulaimaniya, si presenta come uno dei tanti alla sporcizia e alla confusione. La confusione non può immaginare. Negli ultimi anni ne ho campi profughi disseminati in Medio Oriente. per loro è piuttosto interiore: un ammasso incontrate tante, ho dentro di me il ricordo dei È una grande distesa di tende dell’UNHCR, infinito e informe di ricordi, di paure, di desideri loro sguardi stanchi, ho provato a immaginare 01 - 02 Nel Campo profughi di Ashti l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i che devono restare inespressi, in quella vita Rifugiati, un simbolo che denota la presenza sospesa chissà per quanto e rivolta verso un di ciò che nessuno di noi vorrebbe mai essere. futuro che non ha ancora nome e luogo. Uno sfollato. I campi di Libano, Giordania, Nel campo di Ashti, alcuni sfollati lavorano nel IL CENTRO SANITARIO DI EMERGENCY NEL CAMPO DI ASHTI Siria, Turchia sono tutti uguali, perché in Centro sanitario di Emergency. Come Murhad, A giugno 2015, abbiamo aperto il primo Centro sanitario all’interno del campo di Ashti, mezzo a quelle residenze che dovrebbero logista che sogna di andare in Europa, e Nadya, che oggi ospita oltre 11.000 persone, di cui più della metà bambini e ragazzi. Un anno essere temporanee si annullano i riferimenti che si occupa delle pulizie del Centro sempre dopo ne abbiamo aperto un secondo, per poter garantire un’assistenza medica più geografici. E in certi casi si annullano anche le tirato a lucido. Sono entrambi di etnia yazida accurata a adulti e bambini. identità. ed è stata una lezione vedere con quanto Con il disimpegno della comunità internazionale e l’inizio del piano di rientro per gli PRESTAZIONI Nel Kurdistan iracheno, l’emergenza è orgoglio svolgono ogni giorno il loro dovere. sfollati nelle zone di origine, Emergency ha ridotto la propria attività all’interno dei SANITARIE nuovamente esplosa nel 2014, con l’Iraq in Ma i profughi e gli sfollati in generale mi campi nel Kurdistan iracheno. Dal 1° agosto 2018, le attività dei due Centri sanitari sono DAL 2015: 230 MILA guerra contro l’ISIS e un esodo di milioni di hanno sempre insegnato una cosa dal valore state unite in un’unica struttura, attualmente co-finanziata dalla Direzione generale per persone. Nel settembre del 2018 la crisi era inestimabile: la dignità. Una dignità alimentata gli aiuti umanitari e la protezione civile della Commissione europea (ECHO). NEL CENTRO in parte rientrata ma per chi ancora non può dalla resilienza e dalla speranza, forse, di un Ogni giorno il Centro effettua più di 150 visite. Oltre alla medicina di base, ogni SANITARIO tornare a casa, l’esistenza si svolge tutta qui. ritorno o di un domani che si può solo sognare. settimana garantiamo circa 130 visite ginecologiche e di ostetricia per le donne e un DI ASHTI 1 PAZIENTE SU 4 Ho sempre avuto una sorta di timore Nel frattempo, però, si vede che la vita continua programma di vaccinazioni e di controllo della crescita per i bambini. È UN BAMBINO reverenziale a entrare in quegli alloggi, dove in quei campi, come mi fa notare Tommaso, Dall’inizio delle attività a oggi abbiamo effettuato oltre 30 mila vaccini. Attraverso la SOTTO I 5 ANNI ad attirare l’attenzione spesso sono l’ordine e logista di Emergency, quando mi spiega che formazione, abbiamo dato avvio anche a un’attività di medicina preventiva sia nella la pulizia che vi regna. Come se la povertà - ma molti di loro hanno aperto delle piccole attività, clinica sia nel campo, per raggiungere il numero più alto possibile di persone con l'aiuto questo forse è un pensiero condizionato che dei negozietti, nelle loro tende. Qualcuno ha di educatori sanitari. abbiamo noi occidentali abituati alla pace e al trovato un lavoro fuori dal campo e rientra la 10 — N° 89 Dicembre 2018 — 11
UNA RETE DI ECCELLENZA AFRICA Dal Sudan all'Uganda nel segno di una sanità d'eccellenza per l'Africa. Da Khartoum a Entebbe CLAUDIA GALAL 02 un rapporto dell’Organizzazione mondiale della i firmatari riconobbero il “diritto a essere sanità, le cardiopatie diventeranno la prima curati” come un “diritto fondamentale e causa di mortalità in Africa, perciò diventa inalienabile appartenente a ciascun membro sempre più importante fornire cure a elevata della famiglia umana”, chiedendo una sanità specializzazione come la cardiochirurgia. basata sull’eguaglianza, sulla qualità e sulla responsabilità sociale. Il secondo nodo fu stretto nel maggio del Questi principi fondamentali, sintetizzati 2008, quando le delegazioni dei ministeri nell'acronimo EQS (Equality, Quality, Social della Sanità di otto Paesi africani si riunirono responsibility), caratterizzano l'idea di cura sull'isola veneziana di San Servolo, invitate portata avanti da Emergency fin dalla sua da Emergency, per partecipare al seminario nascita e dovrebbero trovare diffusione in tutti “Costruire medicina in Africa”. Insieme ai i luoghi del mondo, soprattutto dove guerre e 01 rappresentanti di Repubblica Centrafricana, povertà rendono più difficile l'accesso ai servizi C'è un filo rosso, il rosso di Emergency, Il primo nodo fu stretto nel 2007, quando Repubblica Democratica del Congo, Egitto, sanitari. che lega l'Italia al continente africano. E che Emergency ha inaugurato il Centro Salam Eritrea, Ruanda, Sierra Leone, Sudan e Uganda, i mostra alcuni nodi fondamentali, stretti di cardiochirurgia a Khartoum, in Sudan, affrontammo un tema importante: la necessità Il terzo risale al 2009, quando grazie a un nel corso degli anni e riconosciuti dalle più per offrire assistenza gratuita e altamente di garantire ai cittadini africani il diritto a una intenso lavoro di scambio e confronto fra i importanti istituzioni sanitarie. A partire dal qualificata a pazienti affetti da patologie sanità gratuita e di alto livello. firmatari del Manifesto, gli stessi principi EQS “Manifesto per una medicina basata sui diritti cardiovascolari congenite e acquisite di Le conclusioni di quel seminario, che diventarono il fulcro della creazione dell'ANME, umani”, il Centro Salam di cardiochirurgia interesse chirurgico. I pazienti operati al rappresentò una vera e propria svolta nel African Network of Medical Excellence – aperto nel 2007 a Khartoum è legato dallo Centro Salam (“pace”) soffrono soprattutto di modo di pensare la salute e la cura della Rete sanitaria d'eccellenza in Africa, che ha stesso filo al Centro di eccellenza in chirurgia patologie valvolari di origine reumatica, la cui persona per il continente africano, furono l'obiettivo di promuovere la nascita di centri pediatrica di Entebbe, che stiamo costruendo in incidenza è molto alta nei giovani: il 56% dei elaborate nel “Manifesto per una medicina medici di eccellenza di portata regionale. A Uganda. pazienti operati ha meno di 26 anni. Secondo basata sui diritti umani”, attraverso il quale questo scopo, nel febbraio 2010, Emergency e il 12 — N° 89 Dicembre 2018 — 13
SALUTE "IL BENE PIÙ PREZIOSO 03 SULLA TERRA" ministero della Sanità sudanese organizzarono Emergency e TAMassociati, che verrà terminato a Khartoum un incontro regionale con i ministri alla fine del 2019. e le autorità sanitarie di 11 Paesi africani (Ciad, Insieme agli altri Paesi della rete ANME, il Egitto, Eritrea, Etiopia, Gibuti, Repubblica governo ugandese aveva espresso la necessità Centrafricana, Repubblica Democratica del un ospedale di riferimento per i per bambini Congo, Somalia, Sudan, Sud Sudan, Uganda) con particolari necessità chirurgiche provenienti e lanciarono un appello per chiedere sostegno dall'Uganda e da tutta l’Africa. Come sottolinea alla comunità internazionale, presentando il Roberto Crestan, coordinatore della Building Centro Salam come modello di riferimento. Division di Emergency: “La decisione di Infatti, non solo questa struttura offre cure e partecipare attivamente al progetto, donando prestazioni gratuite e di altissimo livello, ma è un bellissimo lotto di terreno sulle rive del stata costruita utilizzando soluzioni innovative Lago Vittoria, dimostra la consapevolezza per ridurre al minimo il consumo di energia. delle autorità del valore e dell'importanza Dagli Obiettivi di sviluppo del millennio L’aspirazione del progetto è di coniugare strategica della struttura. Con l'assegnazione alla gratuità delle cure, la visione del diritto architettura all'avanguardia e medicina di del terreno e il coinvolgimento dello studio eccellenza, creando l’ambiente ideale per il di architettura di Renzo Piano, il progetto ha alla salute di Tedros Adhanom Ghebreyesus, trattamento e la guarigione dei pazienti. finalmente avuto un avvio concreto e, dopo la Direttore generale dell’Organizzazione posa della prima pietra dell'ospedale, abbiamo mondiale della sanità. Dal 2007 a oggi al Centro Salam di Khartoum iniziato la costruzione cominciata tra giugno e sono stati effettuati circa 8 mila interventi luglio del 2017. Oggi la struttura è completata, i chirurgici e quasi settantamila visite lavori di finitura sono a buon punto e il tetto è Durante il suo discorso di apertura al Global Health Summit sanità è promuovere la salute, tenere il mondo al sicuro e specialistiche, curando pazienti provenienti da stato chiuso a metà novembre. Prevediamo di (Incontro sulla Salute Globale), ha detto recentemente che la occuparci dei più fragili. È un obiettivo che mette al centro 28 Paesi. perfezionare allestimenti e arredi tra settembre salute è il bene più prezioso sulla terra. Cosa intendeva dire? la salute come bene più prezioso al mondo, un obiettivo che Il Centro Salam è l'unico ospedale di e ottobre 2019 per inaugurare il Centro entro la possiamo tutti sottoscrivere. cardiochirurgia totalmente gratuito in un'area fine del 2019 con le sue tre sale operatorie e i 72 In buone condizioni di salute, tutto è possibile. Senza, abitata da oltre 300 milioni di persone. posti letto”. anche uscire dal letto diventa una sfida. La salute permette Guardando gli obiettivi, possiamo dire che il mondo non è a persone, famiglie, comunità e intere nazioni di essere riuscito a raggiungere molti degli MDGs (Obiettivi di Sviluppo Lo scorso ottobre, al Centro è arrivato il produttive e di prosperare. del Millennio). Adesso ci stiamo adoperando per gli SDGs Direttore generale dell'Organizzazione La salute è un obiettivo di per sé perché è un diritto (Obiettivi di Sviluppo Sostenibile) con un approccio più ampio. mondiale della sanità, il Dr. Tedros Adhanom fondamentale. Ma è anche una piattaforma di lancio per Quali sono le sfide principali dal punto di vista della salute? Ghebreyesus, il quale, durante la riunione uno sviluppo sostenibile – per l’istruzione, per la crescita regionale dell'OMS, ha pubblicamente economica, per porre fine alla povertà e per promuovere Non dimentichiamoci che abbiamo fatto grandi progressi con riconosciuto il Centro e il programma di società pacifiche e inclusive. gli MDGs. La povertà estrema si è ridotta significativamente, eccellenza sanitaria basato sui principi Garantire l’accesso universale alle cure non produce soltanto la mortalità materna e la mortalità infantile sono precipitate, EQS come modello per l'intera regione, migliori condizioni di salute. Riduce anche la povertà abbiamo cambiato il corso dell’epidemia di HIV, abbiamo condividendo la determinazione di portare in eliminandone una delle cause; crea lavoro per gli operatori evitato milioni di morti di malaria e ci sono state molte altre Africa una sanità di alto livello e gratuita. sanitari e gli assistenti sociali; guida una crescita economica vittorie. generale assicurandosi che le persone siano in salute e in Ma il progresso non è stato uniforme, sia tra i diversi Ulteriore passo in questa direzione è grado di lavorare; e promuove l’uguaglianza di genere, Paesi che al loro interno. Persiste una differenza di 31 l'apertura del Centro di eccellenza in chirurgia perché sono spesso le donne a essere escluse dai servizi anni tra i Paesi con l’aspettativa di vita più alta e quelli pediatrica di Entebbe, in Uganda, un progetto sanitari. con l’aspettativa di vita più bassa. Alcuni Paesi hanno 01 Nella sala operatoria del Centro Salam disegnato da Renzo Piano Building Workshop, 02 - 03 Il cantiere del Centro di eccellenza di chirurgia La salute può addirittura fungere da ponte per la pace. fatto progressi significativi, ma spesso la media nazionale in collaborazione con l’ufficio tecnico di pediatrica in Uganda Il nostro obiettivo all’Organizzazione mondiale della nasconde il fatto che alcune comunità siano state lasciate 14 — N° 89 Dicembre 2018 — 15
indietro. Oltre al lavoro incompiuto degli MDGs, siamo anche davanti a sfide nuove come le malattie non trasmissibili, l’inquinamento atmosferico e il cambiamento DOVE L’ERBA TREMA climatico. Una delle conseguenze impreviste degli MDGs era che portavano ad approcci isolati che si concentravano su Vite invisibili nelle campagne d’Italia. specifiche malattie e condizioni di salute. L’essenza degli ITALIA SDGs è che sono “uniti e indivisibili” – nessuno può essere Campania realizzato senza gli altri. Puglia Calabria Per quanto riguarda la salute, è chiaro che fare passi avanti ROSSELLA PALMA E MARIA IZZO in direzione di un accesso universale alle cure, basato su sistemi sanitari forti, sia la chiave per raggiungere tutti gli altri obiettivi legati alla salute. Al momento attuale, almeno la metà della popolazione mondiale non ha accesso ai servizi sanitari di base, e quasi 100 milioni di persone all’anno sono L’OMS continuerà a lavorare con partner come questo La morte di 16 lavoratori ridotte alla povertà estrema a causa di spese sanitarie al di per estendere le competenze e salvare più vite. agricoli, avvenuta lo scorso sopra delle loro possibilità. agosto in un incidente stradale Il nuovo Programma generale di lavoro dell’OMS (il nostro Può una medicina basata sui diritti umani rappresentare in provincia di Foggia, ha piano strategico quinquennale) si basa sugli SDGs ed è un modello d’intervento per rafforzare i sistemi sanitari e riportato per l’ennesima volta progettato per aiutare i paesi a rispettare la tabella di marcia garantire l’accesso universale alle cure? ma solo per un momento, per raggiungere gli obiettivi legati alla salute. come consuetudine, Le sue tre priorità strategiche – accesso universale alle Sì. Casualmente, quest’anno cade il settantesimo anniversario l’attenzione sulla condizione cure, sicurezza sanitaria e migliori condizioni di salute e della costituzione dell’OMS ma anche della Dichiarazione di sfruttamento dei lavoratori benessere – richiedono una risposta unitaria, coordinata tra universale dei diritti umani. Entrambi affermano che stranieri e non impiegati nella settori diversi per confrontarsi con i determinanti sociali, la salute è un diritto umano di tutte le persone, non un raccolta di frutta e ortaggi nelle economici, commerciali e ambientali della salute. privilegio di chi può permettersela. campagne del nostro Paese. Benché questa idea non sia nuova, sta acquisendo maggiore Storie che finiscono nelle Il mese scorso ha visitato il Centro Salam di cardiochirurgia attrattiva da quando sempre più paesi si rendono conto degli cronache locali e poi vengono a Khartoum. Qual è stata la sua impressione? enormi benefici derivanti dall’investire nella sanità. dimenticate in fretta, tornando Molti paesi includono il diritto alla salute nelle loro ad essere invisibili. Sono rimasto colpito dal Centro Salam. costituzioni, mentre altri hanno leggi che mirano ad Come “invisibili” sono, in Mentre mi trovavo lì, ho incontrato un ragazzino di 13 assicurarlo. Non c’è un’unica strada per garantire l’accesso Italia, le circa 430 mila vittime 01 anni, Hassab Al Karim, del Darfur Meridionale. Soffriva di universale alle cure; ciascun paese deve trovare la propria di sfruttamento lavorativo, in A dispetto dei materiali volatili incrociano con quelle di italiani anemia falciforme, che richiede trasfusioni continue. tenendo conto del contesto sociale, politico ed economico. molti casi di caporalato. Di di cui sono fatti, i nuovi e stranieri perfettamente Durante un ricovero nell’ospedale locale, gli è stata Ma la convinzione che la salute sia un diritto umano queste, circa 130 mila vivono ghetti sono chiusi da confini regolari, ma “fuoriusciti” dal diagnosticata anche una cardiopatia reumatica oltre ad essere dev’essere il punto di partenza. in condizioni paraschiavistiche invalicabili creati dalla spietata sistema sanitario dopo aver risultato positivo alla malaria – una tripla sfida. perché fortemente vulnerabili.* barriera dell’esclusione e della perso lavoro, casa e diritti. Aveva il fiato corto, non poteva fare attività fisica e qualche Conserva qualche ricordo in particolare della sua visita? negazione della dignità. Qualunque sia la loro lingua, volta non riusciva nemmeno a frequentare la scuola. Senza “Dove l’erba trema. Vite qualunque sia il viaggio che li un’operazione chirurgica, Hassab probabilmente non avrebbe Non dimenticherò mai Hassab. Recentemente mi hanno invisibili nelle campagne “Dove l’erba trema” è un ha condotti da noi, sono prima superato i 18 anni, ma la sua famiglia non si sarebbe mai mandato una sua foto al momento della dimissione d’Italia” è un progetto editoriale viaggio che parte da Castel di tutto persone, esseri umani potuta permettere di pagare l’operazione. dall’ospedale. Aveva un bel sorriso grande sul viso. Lui è di Emergency, realizzato con la Volturno, passa per la Puglia spinti al margine della società Però, grazie ai servizi gratuiti offerti al Centro Salam, è stato un forte monito del perché la salute sia il bene più prezioso collaborazione di 4 fumettisti: e arriva fino alla Calabria, per da un destino di povertà e diritti operato gratuitamente per sostituire le sue valvole cardiache sulla terra. Gianluca Costantini, Simona raccontare che vivere in un negati. con protesi meccaniche. Binni, Mattia Surroz e Sio, che ghetto può essere fatale. Chi lo nasce per raccontare una realtà abita non ha casa e né diritti, Il primo capitolo del Che valore riconosce a questo progetto? SIMONETTA GOLA che sfrutta, calpesta diritti e si neanche quelli più elementari, progetto Dove l’erba trema arricchisce delle fatiche dei più come il diritto alle cure - Sul Margine di Primavera. Quello che mi ha colpito di più del Centro Salam è che sia vulnerabili; degli sfruttati, che il mediche, riconosciuto come Racconti da Castel Volturno - è finanziato a metà tra Emergency e il governo del Sudan, e lavoro priva di dignità e rende inalienabile, ma nella pratica stato illustrato da Gianluca offra cure gratuite. Questo è un modello di collaborazione “nuovi schiavi”. E, infine, di chi spesso disatteso. Costantini ed è disponibile, da tra pubblico e privato che dovrebbe essere replicato altrove, difende i diritti fondamentali di A pagarne le conseguenze sono fine dicembre, sul sito web con il governo che gradualmente si assume sempre maggiore queste persone. i più vulnerabili, che spesso dovelerbatrema.emergency.it responsabilità per il finanziamento e il funzionamento si scontrano, nell’accesso alle dei servizi. Negli ultimi anni l’Italia ha cure, con ostacoli di diversa (*Osservatorio “Placido Abbiamo bisogno di altri progetti basati sugli stessi scoperto, forse stupita, forse natura. Sono le persone che Rizzotto” della Flai Cgil). principi – servizi di elevata qualità che permettano anche no, i propri ghetti, non più incontriamo nelle strutture di a casi complessi di essere trattati secondo gli standard blindati da minacciosi recinti, Emergency, dove le vicende internazionali. ma ugualmente senza uscita. di migranti appena arrivati si 01 Il Polibus nelle campagne foggiane 16 — N° 89 Dicembre 2018 — 17
LA SALUTE A N ATA LE FAI REGALI DI PACE DEI BAMBINI CON E M E RGE NCY AFRICA I risultati di 3 progetti terminati nel 2018 destinati ai bambini e alle loro famiglie. Da Goderich a Bangui PAOLA MARCHETTI Il progetto in collaborazione con la ONG locale “Precious Gems Rescue Mission International (PGRMI)”, il ministero della Sanità locale e il Consiglio Distrettuale dell’area rurale occidentale (WARDC), ci ha permesso di visitare oltre 100 mila pazienti minori di 14 anni nel nostro Centro pediatrico. Di questi più di 35 mila sono stati i bambini trattati o ricoverati per malaria, una delle principali cause della mortalità infantile in Sierra Leone. Abbiamo molto insistito sul tema dell'educazione e della sensibilizzazione, garantendo lezioni - grazie a due insegnanti 01 di PGRMI - a 630 bambini ricoverati nel NeI 2018 abbiamo concluso tre progetti per Centro e coinvolgendo 60 scuole del distretto Tanti prodotti di qualità, dalle ceste natalizie al calendario “Sguardi oltre la guerra”… rafforzare i Sistemi sanitari nazionali e aiutare dell'area occidentale con oltre 4.500 sessioni di Tutti hanno in comune un grande valore: il loro acquisto contribuirà a garantire le cure un numero crescente di persone in Sierra Leone educazione sanitaria per bambini, insegnanti e mediche per le vittime della guerra negli ospedali di Emergency in Afghanistan e in Iraq. e in Repubblica Centrafricana, co-finanziati famiglie su buone pratiche di igiene, importanza dall’Unione Europea (UE). dei vaccini, effetti della malaria, corretta Scopri tutti i prodotti e scegli i tuoi regali online su natale.emergency.it alimentazione ecc. Infine, abbiamo formato 54 Nel Centro pediatrico di Emergency a Bangui, persone dello staff locale del Centro pediatrico di in Repubblica Centrafricana, abbiamo portato a Emergency. termine il Progetto triennale “RESAS – Référence Sanitaire Sauve-vie” (Trasferimento sanitario Sempre in Sierra Leone, il progetto “Potenziare da €7 salva vita), creando un sistema di trasferimento la risposta sanitaria, chirurgica e traumatologica, € 20 gratuito dei pazienti tra la provincia di Ombella nelle due aree più colpite da Ebola in Sierra Mpoko e la capitale, in collaborazione con la Leone: Port Loko e Western Area” ci ha permesso CALENDARIO CESTE NATALIZIE ONG locale Dispensaire le Peuple Santé pour di costruire una rete di riferimento tra i Centri Dolci e salate, composte da DI EMERGENCY Tous (DPST). Grazie a questo progetto oltre 800 sanitari aperti e gestiti da Emergency a Waterloo prodotti alimentari Altro Dall’Afghanistan all’Italia, pazienti sono stati trasferiti in urgenza dalla e nell’area di Port Loko e il Centro chirurgico Mercato e Solidale Italiano i volti dei pazienti e dello staff di EMERGENCY provincia a Bangui e dal dispensario DPST al dell’associazione a Goderich. Centro pediatrico di Emergency; sono stati In oltre due anni di attività, abbiamo effettuato visitati circa 95 mila bambini e quasi 20 mila più di 32 mila visite ambulatoriali nei Centri I tre progetti sono stati donne hanno ricevuto servizi di assistenza sanitari e oltre 66 mila persone hanno prenatale e/o pianificazione familiare. Inoltre, partecipato alle attività di educazione sanitaria. co-finanziati da abbiamo formato 20 persone dello staff della Al Centro chirurgico di Emergency abbiamo VIENI A TROVARCI NEGLI SPAZI DI NATALE: ONG locale per il riconoscimento, primo curato oltre 1.100 pazienti traumatizzati, a Milano, Roma, Bologna, Brescia, Cagliari, Firenze, Genova, trattamento e trasferimento delle urgenze, e altre provenienti dai distretti di Port Loko e dell'area L’Aquila, Napoli, Padova, Perugia, Pisa, Torino, Trento. 32 persone dello staff del Centro pediatrico di occidentale. Abbiamo inoltre trattato più di 51 UNIONE EUROPEA Emergency. mila persone e formato oltre 800 persone dello Cerca dove siamo su: eventi.emergency.it staff locale. A Goderich, in Sierra Leone, abbiamo concluso il Progetto “La sanità pediatrica in Sierra Oltre ai gadget di Emergency, negli spazi di Natale trovi un’ampia scelta di idee regalo per i tuoi cari: Leone: una rete per l’erogazione di servizi e di coordinamento tra le organizzazioni della società giocattoli e libri per bambini, prodotti di bellezza, bigiotteria, vini e prodotti alimentari del nostro 01 Una mamma all’ingresso del Centro pediatrico di civile, le autorità locali, le istituzioni governative”. Emergency a Bangui territorio donati da aziende che hanno scelto di dare il loro contributo ai nostri progetti. 18 — N° 89 Dicembre 2018 — 19
GRUPPI Gruppo di Fermo Gruppo della Valle d’Itria (TA) Gruppo di Lucca Gruppo di Belluno 328 40 50 710 347 23 16 093 328 06 56 258 / 346 21 05 986 335 80 14 325 fermo@volontari.emergency.it valleditria@volontari.emergency.it lucca@volontari.emergency.it belluno@volontari.emergency.it TERRITORIALI Gruppo di Macerata SARDEGNA Gruppo di Massa Carrara Gruppo di Padova 338 65 77 818 320 06 61 420 340 39 49 797 / 349 12 66 562 macerata@volontari.emergency.it Gruppo di Cagliari massacarrara@volontari.emergency.it padova@volontari.emergency.it 347 87 32 616 Gruppo di Fano (PU) cagliari@volontari.emergency.it Gruppo di Pisa Gruppo di Rovigo 340 53 29 677 345 77 68 041 331 11 24 828 fano@volontari.emergency.it Gruppo di Budoni (NU) pisa@volontari.emergency.it rovigo@volontari.emergency.it 329 42 11 744 / 340 33 96 803 PIEMONTE budoni@volontari.emergency.it Gruppo di Volterra (PI) Gruppo di Treviso Il volontariato è una componente fondamentale fondi (banchetti promozionali, organizzazione 349 88 21 421 320 76 37 965 Gruppo di Torino Gruppo della Maddalena (OT) volterra@volontari.emergency.it treviso@volontari.emergency.it dell’attività di Emergency. Sul territorio italiano di iniziative locali, presentazione di progetti 340 97 25 387 349 22 45 867 sono attivi circa 2.500 volontari, divisi in specifici agli enti locali, sviluppo sul territorio torino@volontari.emergency.it lamaddalena@volontari.emergency.it Gruppo di Pistoia Gruppo di Verona 349 68 93 334 347 48 60 690 circa 150 Gruppi. I volontari contribuiscono a delle campagne promosse dall’associazione…). Gruppo del Canavese (TO) Gruppo di Sassari pistoia@volontari.emergency.it verona@volontari.emergency.it 380 32 34 359 079 251 630 / 339 32 12 345 informare e sensibilizzare l’opinione pubblica, I volontari offrono anche un supporto prezioso canavese@volontari.emergency.it sassari@volontari.emergency.it Gruppo di Prato Gruppo di Vicenza 348 72 04 865 a diffondere una cultura di pace (attraverso alle attività degli uffici delle sedi di Milano e Gruppo di Pinerolo (TO) Gruppo di Alghero (SS) 347 62 68 785 prato@volontari.emergency.it vicenza@volontari.emergency.it la partecipazione a conferenze, incontri nelle Roma. Per ulteriori informazioni: 340 34 45 431 340 10 18 499 pinerolo@volontari.emergency.it alghero@volontari.emergency.it Gruppo di Siena SVIZZERA scuole e nei luoghi di lavoro…) e a raccogliere volontariato@emergency.it 340 10 18 499 Gruppo di Santena (TO) Gruppo di Serrenti (VS) siena@volontari.emergency.it Gruppo del Canton Ticino 349 58 73 401 / 347 22 83 350 328 67 64 872 0041 787 122 941 santena@volontari.emergency.it serrenti@volontari.emergency.it Gruppo della Lunigiana (MS) 0041 786 051 131 345 34 46 302 emergency-ticino@bluewin.ch Gruppo di Alessandria SICILIA lunigiana@volontari.emergency.it ABRUZZO EMILIA ROMAGNA Gruppo di Frosinone Gruppo della Valle Camonica (BS) 338 71 19 315 348 59 13 736 347 78 19 984 / 339 82 63 272 alessandria@volontari.emergency.it Gruppo di Agrigento TRENTINO ALTO ADIGE Gruppo de L’Aquila Gruppo di Bologna frosinone@volontari.emergency.it vallecamonica@volontari.emergency.it 349 71 96 468 349 25 07 878 / 333 41 85 801 333 13 33 849 Gruppo di Biella agrigento@volontari.emergency.it Gruppo di Trento laquila@volontari.emergency.it bologna@volontari.emergency.it Gruppo di Cisterna (LT) Gruppo di Como / 340 82 79 856 339 41 00 351 339 77 13 051 335 58 63 135 333 67 81 585 biella@volontari.emergency.it Gruppo di Palermo trento@volontari.emergency.it Gruppo di Pescara Gruppo di Imola (BO) cisterna@volontari.emergency.it como@volontari.emergency.it 331 33 82 057 / 328 69 50 895 328 08 94 451 0546 656 433 / 338 28 91 027 Gruppo di Cuneo palermo@volontari.emergency.it Gruppo dell’Alto Garda (TN) pescara@volontari.emergency.it imola@volontari.emergency.it Gruppo di Latina Gruppo di Crema e Cremona 393 37 27 184 347 77 28 054 320 74 13 285 331 13 88 298 cuneo@volontari.emergency.it Gruppo di Caltanissetta altogarda@volontari.emergency.it Gruppo di Roseto Pineto Gruppo di Ferrara latina@volontari.emergency.it crema-cremona@volontari.emergency.it 380 31 19 338 329 57 35 892 333 99 40 136 Gruppo di Alba (CN) caltanissetta@volontari.emergency.it Gruppo di Fiemme e Fassa (TN) roseto-pineto@volontari.emergency.it ferrara@volontari.emergency.it Gruppo della Tuscia (VT) Gruppo di Lecco e Merate 339 65 30 243 349 80 42 968 340 10 18 499 329 02 11 011 / 348 58 60 883 alba@volontari.emergency.it Gruppo di Catania fiemme-fassa@volontari.emergency.it Gruppo di Teramo Gruppo di Forlì Cesena tuscia@volontari.emergency.it lecco-merate@volontari.emergency.it 347 65 59 756 349 80 11 706 339 85 20 011 / 349 28 00 575 Gruppo di Novara catania@volontari.emergency.it Gruppo delle Giudicarie (TN) teramo@volontari.emergency.it forli-cesena@volontari.emergency.it LIGURIA Gruppo di Lodi 347 14 31 790 328 40 25 330 335 80 48 178 novara@volontari.emergency.it Gruppo di Enna giudicarie@volontari.emergency.it BASILICATA Gruppo di Modena Gruppo di Genova lodi@volontari.emergency.it 328 83 64 244 347 64 11 699 349 81 27 861 Gruppo di Arona (NO) enna@volontari.emergency.it Gruppo di Rovereto (TN) Gruppo di Potenza modena@volontari.emergency.it genova@volontari.emergency.it Gruppo di Mantova 338 34 72 829 339 12 42 484 347 84 67 282 328 20 12 380 arona@volontari.emergency.it Gruppo di Piazza Armerina rovereto@volontari.emergency.it potenza@volontari.emergency.it Gruppo di Parma Gruppo della Valpolcevera (GE) mantova@volontari.emergency.it 333 99 98 642 339 10 93 599 / fax 0524 680 212 339 35 82 558 Gruppo di Verbania piazzarmerina@volontari.emergency.it Gruppo di Bolzano Gruppo del Lagonegrese (PZ) parma@volontari.emergency.it valpolcevera@volontari.emergency.it Gruppo di Monza e Brianza 348 72 66 991 339 69 36 469 339 29 55 200 335 30 49 02 verbania@volontari.emergency.it Gruppo di Messina bolzano@volontari.emergency.it lagonegrese@volontari.emergency.it Gruppo di Piacenza Gruppo di La Spezia monza-brianza@volontari.emergency.it 340 55 64 124 335 10 25 263 / 392 54 16 955 328 21 20 050 Gruppo di Lago D’Orta (VB) messina@volontari.emergency.it UMBRIA Gruppo di Matera piacenza@volontari.emergency.it laspezia@volontari.emergency.it Gruppo di Usmate Velate (MB) 349 76 31 718 329 59 21 341 039 673 324 / 039 672 090 lagodorta@volontari.emergency.it Gruppo di Vittoria (RG) Gruppo di Perugia matera@volontari.emergency.it Gruppo di Ravenna Gruppo di Savona usmatevelate@volontari.emergency.it 338 13 03 373 329 97 85 186 338 69 77 693 349 81 27 861 Gruppo dell’Ossola (VB) vittoria@volontari.emergency.it perugia@volontari.emergency.it CALABRIA ravenna@volontari.emergency.it savona@volontari.emergency.it Gruppo di Pavia 340 91 59 363 333 44 23 542 ossola@volontari.emergency.it Gruppo di Siracusa Gruppo di Città di Castello (PG) Gruppo di Reggio Calabria Gruppo di Faenza (RA) Gruppo di Ventimiglia pavia@volontari.emergency.it 349 05 87 122 347 12 19 021 340 30 42 340 327 18 27 439 346 58 54 949 Gruppo di Vercelli siracusa@volontari.emergency.it cittadicastello@volontari.emergency.it reggiocalabria@volontari.emergency.it faenza@volontari.emergency.it ventimiglia@volontari.emergency.it Gruppo della Valchiavenna (SO) 347 96 04 409 348 91 34 577 / 348 98 16 053 vercelli@volontari.emergency.it Gruppo di Trapani Gruppo di Foligno (PG) Gruppo di Catanzaro Gruppo di Reggio Emilia LOMBARDIA valchiavenna@volontari.emergency.it 0923 53 91 24 / 347 99 60 368 347 69 33 216 / 340 23 41 989 345 87 04 829 347 41 84 461 PUGLIA trapani@volontari.emergency.it foligno@volontari.emergency.it catanzaro@volontari.emergency.it reggioemilia@volontari.emergency.it Gruppo di Cinisello B. e Cusano Mi. (MI) Gruppo della Valtellina (SO) 348 04 13 702 / 349 85 85 127 347 72 03 955 / 339 56 77 424 Gruppo di Bari Gruppo di Pozzallo Gruppo di Terni Gruppo di Cosenza Gruppo di Rimini e San Marino cinisello-cusano@volontari.emergency.it valtellina@volontari.emergency.it 340 10 18 499 366 26 17 964 / 339 41 03 473 339 76 44 365 349 35 34 098 350 57 45 447 bari@volontari.emergency.it pozzallo@volontari.emergency.it terni@volontari.emergency.it cosenza@volontari.emergency.it rimini-sanmarino@volontari.emergency.it Gruppo di San Vittore Olona (MI) Gruppo di Varese 0331 516 626 334 77 80 766 Gruppo di Molfetta (BA) TOSCANA VALLE D’AOSTA Gruppo di Piana e Polistena (RC) FRIULI VENEZIA GIULIA sanvittoreolona@volontari.emergency.it varese@volontari.emergency.it 342 60 60 007 334 30 46 882 molfetta@volontari.emergency.it Gruppo di Firenze Gruppo di Aosta polistena-piana@volontari.emergency.it Gruppo di Trieste Gruppo di Sesto San Giovanni (MI) Gruppo di Busto Arsizio (VA) 333 49 65 491 339 45 19 810 347 29 63 852 335 12 30 864 / 347 24 81 347 0331 341 424 / 333 91 34 636 Gruppo di Monopoli (BA) firenze@volontari.emergency.it aosta@volontari.emergency.it CAMPANIA trieste@volontari.emergency.it sestosangiovanni@volontari.emergency.it bustoarsizio@volontari.emergency.it 333 97 55 441 / 339 89 81 503 monopoli@volontari.emergency.it Gruppo di Empoli (FI) VENETO Gruppo di Napoli Gruppo di Gorizia e Monfalcone Gruppo di Settimo Milanese (MI) Gruppo di Saronno (VA) 338 75 89 872 338 99 90 787 342 60 60 007 335 54 54 619 / 333 82 52 545 339 76 70 908 Gruppo di BAT empoli@volontari.emergency.it Gruppo di Venezia napoli@volontari.emergency.it gorizia-monfalcone@volontari.emergency.it settimomilanese@volontari.emergency.it saronno@volontari.emergency.it 342 60 60 007 349 42 10 105 bat@volontari.emergency.it Gruppo di Sesto F.no e Calenzano (FI) venezia@volontari.emergency.it Gruppo di Avellino Benevento Gruppo di Pordenone Gruppo di Carugate (MI) MARCHE 328 48 96 382 EMERGENCY interviene nelle scuole 347 40 00 567 / 349 37 29 700 340 10 18 499 338 16 91 905 Gruppo di Pr. Brindisi (BR) sestofiorentino@volontari.emergency.it Gruppo del Miranese (VE) con progetti di informazione e sensibilizzazione avellino-benevento@volontari.emergency.it pordenone@volontari.emergency.it carugate@volontari.emergency.it Gruppo di Ancona 329 44 77 143 333 27 37 789 basati sulla sua esperienza umanitaria. 327 85 30 577 brindisi@volontari.emergency.it Gruppo di Arezzo miranese@volontari.emergency.it Gruppo di Caserta Gruppo di Udine Gruppo di Bergamo ancona@volontari.emergency.it 340 10 18 499 Per informazioni e prenotazioni scrivi a 338 98 17 703 0432 580 894 / 339 82 68 067 339 20 93 716 Gruppo di Foggia arezzo@volontari.emergency.it Gruppo di Riviera del Brenta (VE) scuola@emergency.it o contatta caserta@volontari.emergency.it udine@volontari.emergency.it bergamo@volontari.emergency.it Gruppo di Fabriano (AN) 347 23 16 093 349 37 93 990 il gruppo territoriale più vicino. 339 58 60 696 foggia@volontari.emergency.it Gruppo Maremma rivieradelbrenta@volontari.emergency.it Gruppo del Cilento (SA) LAZIO Gruppo dell’Isola Bergamasca (BG) fabriano@volontari.emergency.it 340 10 18 499 339 12 22 497 / 339 45 67 945 389 21 53 125 maremma@volontari.emergency.it Gruppo del Veneto Orientale (VE) cilento@volontari.emergency.it Gruppo di Colleferro (RM) isolabergamasca@volontari.emergency.it Gruppo di Jesi (AN) Gruppo del Salento (LE) 335 72 77 849 / fax 0421 560 994 COORDINAMENTO VOLONTARI MILANO 335 65 45 313 349 49 44 690 / 0731 208 635 320 64 86 660 Gruppo di Livorno venetorientale@volontari.emergency.it T 02 881 881 - volontari.milano@emergency.it Gruppo del Salerno colleferro@volontari.emergency.it Gruppo di Brescia jesi@volontari.emergency.it salento@volontari.emergency.it 340 10 18 499 329 18 29 392 / 348 86 05 868 335 17 67 627 / 333 32 89 937 livorno@volontari.emergency.it COORDINAMENTO VOLONTARI ROMA salerno@volontari.emergency.it brescia@volontari.emergency.it T 06 688 151 - volontari.roma@emergency.it 20 — N° 89 Dicembre 2018 — 21
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