Hedberg (WindTre): "Sì a rete unica ma con un modello di business wholesale only"
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OTTOBRE 2020 DigitEconomy.24 – RECOVERY FUND, DIGITAL DIVIDE E RETE UNICA L’INTERVISTA ALL’AMMINISTRATORE DELEGATO DELL’AZIENDA Hedberg (WindTre): «Sì a rete unica ma con un modello di business wholesale only» W indTre è favorevole alla rete 5G e ora il Paese ha un vantaggio ché prevede ingenti investimenti nella unica per portare la con- oggettivo rispetto ad altri. Per sfrut- formazione. Uno sforzo che coinvolge nessione Internet in tutto tare questo vantaggio è necessario le università pubbliche e private e altri il Paese, ma a patto che la nuova so- muovere i passi successivi: investire partner. Il Paese ha bisogno di accele- cietà abbia «un modello di business sui servizi pubblici basati sul 5G per rare il passaggio dal mondo della for- wholesale only», cioè che non faccia realizzare un salto di qualità a bene- mazione a quello aziendale attraverso al contempo il fornitore all’ingrosso e ficio di famiglie e imprese, a partire programmi e iniziative coerenti con l’e- il concorrente nella vendita ai clienti. xx Jeffrey Hedberg, dalla sanità, con i modelli di eHeal- voluzione della domanda di lavoro. Che È la posizione di Jeffrey Hedberg, ad di amministratore delegato di WindTre th, e sostenere gli investimenti delle cambia rapidamente, quindi è necessa- WindTre, dopo l’apertura del confronto imprese manifatturiere nel campo rio che la formazione venga organizzata con Governo e Cdp sul progetto di rete almeno il 20% dei fondi del Recovery dell’Internet of Things per accelerare in modo più elastico, più adattativo. unica che coinvolge Tim e Open Fiber. and Resilience Facility sarà destina- sull’Industria 4.0. In un momento in cui, alla luce del Re- to al digitale. Quali ambiti soffrono Oltre alle carenze nell’infrastruttu- >> continua a pag. 3 covery Fund, la digitalizzazione del Pa- del maggiore ritardo e dovrebbero ra, l’Italia ha un grande ritardo nelle ese è al centro del dibattito, Hedberg avere priorità? competenze digitali. Come superare L’INTERVISTA ricorda inoltre che «occorre investire L’Italia ha gestito in modo molto questo gap? sui servizi pubblici basati sul 5G» per efficace la crisi pandemica e ades- Sviluppare le competenze e i talenti Aiip: «La rete unica non perdere il vantaggio accumulato so può rilanciarsi nel quadro inter- è una sfida ancora più complessa di sembra un ritorno dall’Italia. È fondamentale, poi, colmare nazionale anche grazie alle reti 5G quella infrastrutturale, ma è altrettanto al monopolio» il digital divide con la fibra, ma privile- e ultrabroadband, che hanno reso importante. Ognuno può fare la propria giando un approccio pragmatico: «la possibile la continuità produttiva e parte passando dalla retorica all’azione. tecnologia Fwa potrebbe dare un con- l’erogazione di servizi in molti set- In WindTre abbiamo varato un transfor- tributo importante». tori. Noi e le altre aziende di tlc ab- mation plan che è stato molto apprez- Il Consiglio europeo ha deciso che biamo già investito molto sulla rete zato anche dai sindacati, proprio per- IL PIANO DELL’AZIENDA xx Giuliano Peritore, presidente di Aiip «Open Fiber coprirà con l’Fwa i Comuni senza Internet» O pen Fiber porterà con l’Fwa, la tecnologia mista fibra-radio, la dettagliato per coprire rapidamente i comuni che più soffrono la mancan- anticipa l’arrivo della connessione in gran parte delle zone più carenti. L a rete unica è una defini- zione «infelice e semplici- stica»: come viene illustrata e connessione nei comuni ‘No Internet’ za di connessione. Si prevede, con I 204 Comuni “no Internet” identificati discussa «sembra un ritorno al individuati nei mesi scorsi dall’Agcom. un percorso in più tappe della durata dall’Agcom presentano almeno il 10% monopolio» e non pone «parti- L’azienda guidata da Elisabetta Ripa, massima di un anno, di coprire 171 dei civici senza copertura da servizio colare attenzione alle condizio- secondo quanto risulta a DigitEco- dei 204 comuni attualmente definiti fisso. In particolare 46 sono senza ni regolamentari per tutelare la nomy.24 (report del Sole 24 Ore Ra- senza Internet. Per la maggior parte di alcuna copertura di rete fissa, in 130 concorrenza e la parità di ac- diocor e della Luiss Business School) queste stesse aree Open Fiber aveva la quota senza copertura è superiore cesso al mercato». Lo afferma ha, infatti, presentato, nell’ambito del vinto i bandi Bul sulla fibra ottica fi- al 20% dei civici. Se si include anche Giuliano Peritore, presidente di tavolo Pisano aperto nel momento nanziati dall’Unione Europea. Il nuovo 1 >> continua a pag. 2 più tragico del lockdown, un piano piano non modifica il precedente, ma >> continua a pag. 2
>>> DALLA PRIMA PAGINA - IL PROGETTO PER I COMUNI “NO INTERNET” «Copertura in Fwa non cambia i piani di OF sulla fibra» la rete mobile, secondo un requisito Regione Comuni Popolazione Popolazione Popolazione Numero medio Numero medio di velocità minima indoor di 2 Mbps, non coperta non coperta da di popolazione di popolazione non da servizio servizio di tipo non coperta da coperta da servizio il numero di comuni “No Internet”, di tipo fisso fisso (Rame, servizio di tipo di tipo fisso (Rame, scenderebbe da 204 a 73. La maggior (Rame, Fibra, Fibra, FWA) fisso (Rame, Fibra, FWA) e FWA) e mobile Fibra, FWA) mobile parte si concentra in Piemonte (31%), Abruzzo 15 12.460 3.637 1.107 242 73 nelle province di Cuneo, Alessandria, Basilicata 7 12.041 5.768 559 824 79 Torino e Asti, nel Molise, nella Liguria Calabria 13 22.182 5.036 1.881 387 144 Campania 13 16.036 5.115 1.123 393 86 e in Sicilia. Tra i comuni che si trova- Emilia-Romagna 7 5.122 1.206 324 172 46 no in maggiore difficoltà, si contano Friuli V.G. 7 7.008 1.686 275 240 39 Pontechianale, Oncino, Macchia Val- Lazio 2 481 481 80 240 40 Liguria 27 17.954 5.728 2.311 212 85 fortore, Marcetelli, Marmore, Castel- Marche 1 297 47 2 47 2 magno, Bellino, Pradleves, Gorreto, Molise 19 12.620 7.281 1.800 383 94 Valprato Soana, Rondanina, Villami- Piemonte 64 25.181 11.782 3.854 184 60 Puglia 4 11.495 2.862 246 715 61 roglio, Acceglio, Serole, Sant’Alessio Sicilia 13 24.849 9.232 2.048 710 157 in Aspromonte. Una situazione inac- Toscana 3 4.096 488 117 162 39 cettabile per la ministra dell’Innova- Trentino A.A 1 2.571 308 0 308 0 Umbria 1 624 150 60 150 60 zione tecnologica e la digitalizzazione, Veneto 7 11.422 2.564 201 366 28 Paola Pisano, che nei mesi scorsi ha Grand Total 204 186.439 63.371 15.988 310 78 aperto il tavolo e chiesto agli opera- tori di trovare una soluzione. Anche il - la nostra piena disponibilità a co- sti 204 comuni quasi tutti, cioè 196, de con quanto Open Fiber avrebbe gruppo Eolo aveva dato disponibilità prire tali aree bianchissime nell’arco sono coincidenti o hanno sovrappo- dovuto già coprire con l’assegna- per i comuni selezionati dall’Agcom, di pochi mesi con la nostra rete Fwa sizioni con i comuni per i quali Open zione dei bandi. La copertura in Fwa chiedendo però incentivi o aiuti a in- a banda ultra-larga, secondo un op- Fiber ha vinto i bandi per portare la sarà dunque un percorso accelerato vestire in queste aree a fallimento di portuno modello di co-investimento banda ultra-larga fino alle case. Anche rispetto alla fibra, pronto a partire mercato denominate “bianchissime”. pubblico-privato». se poi, analizzando caso per caso, non nell’immediato, ma non modificherà i «Come ribadito nell’ultimo incontro Open Fiber ha proposto una copertu- sempre i civici cosiddetti ‘bianchissi- piani di Open Fiber aggiudicataria dei del tavolo, rinnoviamo – dichiara Ales- ra mantenendo gli oneri delle spese mi’ coincidono con quelli che l’azienda bandi Bul visto che l’azienda è tenuta sandro Verrazzani, responsabile Affari che si aggirano, secondo alcune sti- deve coprire. Volendo esemplificare a portare in quelle stesse aree la co- regolamentari e istituzionali di Eolo me, su 5-10 milioni di euro. Di que- con un numero, il 60-70% corrispon- pertura in ftth. n >>> DALLA PRIMA PAGINA - L’INTERVISTA AL PRESIDENTE DI AIIP, GIULIANO PERITORE Aiip, l’associazione degli Internet provider. Aiip, Quali rischi intravede? luogo, chiederemo che vengano messe bene in che «al momento non è stata convocata per par- Il progetto di rete unica, per come viene illustrato, chiaro le regole dell’ operazione sulla rete per capire tecipare al dibattito», ritiene che «voler ricon- sembra un ritorno al monopolio; non si pone par- qual è il perimetro e quali saranno le azioni volte a durre tutto al progetto di rete unica, che in realtà ticolare attenzione alle condizioni regolamentari tutelare la parità di trattamento e la concorrenzia- sarebbe l’integrazione fra due operatori primari, per tutelare la concorrenza e la parità di accesso al lità del mercato italiano. Qualsiasi sia l’evoluzione, sembra far scomparire dal discorso il fatto che il mercato. La nostra associazione è stata fondata da se ci sarà cioè il controllo da parte di un organismo Paese abbia bisogno di un disegno più comples- quelle aziende che per prime hanno portato Internet indipendente ovvero si adotterà il modello di un sivo delle telecomunicazioni per i cittadini e per in Italia e per tanti anni si sono trovate ad operare in operatore verticalmente integrato, prospettiva che le imprese». un contesto normativo difficoltoso. Più volte le im- non ci piace, quello che conta sono le regole con cui Siete stati chiamati nell’ambito del dibattito sul- prese si sono trovate in contrasto con gli operatori verrà gestita l’infrastruttura. la unica? dominanti davanti alle autorità. La liberalizzazione Si è parlato dell’estensione della rete unica ad al- A noi, come associazione, piace parlare di teleco- ha portato alla fioritura di tante reti indipendenti tre tecnologie. Che cosa ne pensa? municazioni, ma non siamo stati convocati per la e infine alla nascita della rete di Open Fiber che ha È già complicato e ambizioso realizzare il progetto discussione in atto relativa alla rete unica. Peraltro, provocato un certo scossone al mercato. Fare un della cosiddetta rete unica, pensare di allargarla la rete unica è una definizione infelice e semplicisti- passo indietro, tornando a un’unica rete di dimen- ai data center, o ad altre tipologie di servizi, è una ca, in Italia già ci sono decine di reti di dimensioni sioni più grandi, pone interrogativi in relazione al visione troppo ottimistica. In Italia, inoltre, sono differenti in competizione tra loro; Internet, che controllo della nuova entità e a quelle che saranno le già presenti tante infrastrutture, tanti data cen- per definizione è una serie di reti inter-operanti, ci regole, che vanno dalla parità di trattamento all’ac- ter, il rischio è che se ne costruiscano altri sen- insegna che le cose vengono bene quando sono cesso disaggregato alle componenti di rete. I nostri za tener conto di quello che c’è. Siamo di fronte, semplici e integrate. Voler ricondurre tutto a un’u- associati vogliono continuare a restare sul mercato, cioè, ad aziende che hanno investito, hanno un nica rete, che in realtà sarebbe l’integrazione fra fare investimenti, far crescere le proprie reti. certo numero di dipendenti, indotto e soprattut- due operatori primari, sembra far scomparire dal Che cosa chiederete al governo? to competenze sul territorio. Abbiamo contribuito discorso il fatto che il Paese abbia bisogno di un Innanzitutto chiederemo di ascoltare qual è il con- tantissimo a combattere il digital divide con inizia- disegno più organico delle telecomunicazioni per i tributo dei nostri associati che sono su Internet da tive wireless e fibra. E’ necessario che quanto fatto 2 cittadini e per le imprese. 25 anni, parliamo di circa 50 aziende. In secondo venga rispettato. n
L’INTERVENTO DEL CAPO REGIONE ITALIA E SUD EUROPA DEL CEBF, ROBERTO OPILIO «Progetti locali per connettere le aree grigie» P er portare la banda ultra-larga nelle aree grigie del Paese, per le quali i bandi sono stati posticipati al 2021, 40 milioni di euro per la realizzazione della rete in fibra ottica nelle aree grigie della regione Lazio. grandi per realizzare questo tipo di opere». L’operatività del fondo è delimitata alle c’è un progetto del fondo europeo Scendendo nei dettagli della nuova aree grigie. Questo perché non può Connecting Europe Broadband Fund società, Unifiber è partecipata per il investire sulle aree bianche, a fallimen- (Cebf) che in Italia sta dando i primi 30% da Unidata e per il restante 70% to di mercato, dove già ci sono bandi frutti. Di recente è infatti stato firma- da Cebf. Unidata controllerà Unifiber, vinti e risorse europee impegnate né to l’accordo tra il fondo e Unidata per xx Roberto Opilio, capo regione nominando la maggioranza dei com- il fondo vuole investire in quelle nere, portare la banda ultra-larga nelle aree Italia e Sud Europa del Cebf ponenti del consiglio di amministra- dove già c’è la concorrenza tra opera- grigie del Lazio, e altri tre progetti stan- zione e, pertanto, prevede il conso- tori. «Vogliamo andare – spiega Opilio no andando avanti: uno al Centro, uno Commissione europea, Eib, KfW, Cdc e lidamento dei suoi risultati. Unifiber - nelle zone dove non ci sono infra- al Nord e uno al Sud del Paese. A fare il l’italiana Cdp, oltre a investitori privati. potrà, inoltre, contare su un apporto strutture, principalmente nelle aree punto con DigitEconomy.24, report del «All’inizio dell’anno prossimo ed entro da parte dei due soci pari a 18,5 mi- industriali e nei piccoli comuni». Tra i Sole 24 Ore-Radiocor e della Luiss Bu- la prima metà del 2021 partirà un altro lioni, di cui 15 milioni investiti da Cebf progetti del fondo in Europa, solo per siness School, è Roberto Opilio, a capo paio di progetti», precisa Opilio. e 3,5 milioni da Unidata a fronte di fare un esempio, ci sono le aree rurali dalla regione Italia e Sud Europa (Gre- Il fondo non entra in società già esi- un investimento complessivo da 40 della Croazia. In più, prosegue Opilio, cia, Cipro e Malta) del Cebf, voluto dalla stenti, ma crea col partner una nuova milioni. Al verificarsi di determinate il nostro «è l’unico fondo che aiuta le Commissione europea per portare, realtà che, nel caso di Unidata, si chia- condizioni, Cebf potrà effettuare ul- Pmi. Anche nelle future gare sulle aree attraverso progetti in parternariato di ma Unifiber. Per il progetto con Unida- teriori apporti in Unifiber fino al limite grigie, infatti, le Pmi sono in pratica ta- medie dimensioni, la banda ultra-larga ta, racconta Opilio, «si stanno siglando massimo di 30 milioni. gliate fuori, e l’unico modo di lavorare è soprattutto nelle aree industriali dove gli ultimi dettagli e la rete dovrebbe I nostri progetti, spiega Opilio, «han- quello di realizzare la loro piccola infra- c’è poco interesse degli operatori a partire entro l’anno». Unidata e Cebf no la fortuna di essere piccoli, locali; struttura». Il caso delle piccole impre- investire. I finanziamenti del fondo investiranno in una rete di alta qualità gli imprenditori coinvolti conoscono se sfata anche il mito, secondo Opilio, sono pari al massimo a 30 milioni per in fibra ottica, ad accesso aperto agli bene, dunque, il funzionamento della dell’operatore wholesale only a favore ogni progetto. Cebf, che in totale ha utenti residenziali e aziendali della pubblica amministrazione locale, le in- dell’operatore verticalmente integrato, raccolto 420 milioni di euro e ha un Regione Lazio. La rete coprirà oltre frastrutture e il sistema in cui lavorano. come è oggi Tim: «per sopravvivere le target di 600 milioni, vede il coinvolgi- 100.000 famiglie e 5.000 aziende. Nei Tutto ciò li aiuta a evitare le lungaggini. piccole imprese devono infatti avere il mento di istituzioni pubbliche come la prossimi anni Unifiber investirà oltre Inoltre i piccoli spendono meno dei possesso dell’infrastruttura». n >>> DALLA PRIMA PAGINA - L’INTERVISTA ALL’AMMINISTRATORE DELEGATO DI WINDTRE, JEFFREY HEDBERG I bandi per le aree grigie, inizialmen- glie e imprese in grado di accedere alla dolente, anche a causa della ipercom- imprese di continuare a investire. te previsti entro l’estate, sono stati rete a banda ultra-larga. petitività che ha innescato una spirale Siete di recente stati convocati dal rimandati. Si potrebbero sfruttare Negli anni scorsi, WindTre ha parte- deflazionistica sui prezzi. Con il pas- Governo per il progetto rete unica. altre tecnologie, come l’Fwa, per cipato all’asta per le frequenze 5G saggio alla fase applicativa, al benefi- Siete soddisfatti dell’interlocuzione portare al più presto la connessione? che ha portato a un esborso notevo- cio per il Paese corrisponderà anche in corso? Quale ruolo potrebbe gio- Sulle tecnologie dobbiamo essere le per gli operatori. Servono stimoli un ritorno sugli investimenti. care WindTre? pragmatici perché evolvono rapida- all’adozione di nuovi servizi basati su Il settore delle tlc vive da anni una Il Governo ha condiviso con gli opera- mente, anche con scarti improvvisi. Al questa tecnologia? situazione di ricavi e margini in calo, tori la propria determinazione ad ac- momento abbiamo una certezza: che Come accennavo prima, le infra- ma con richieste di investimenti celerare in tutto il Paese la diffusione la tecnologia Ftth, cioè la fibra ottica strutture sono già a buon punto. Il sempre più alti. Quale futuro si pro- della banda ultra-larga basata sulla fino all’utenza, è quella che garantisce beneficio per le famiglie e le imprese spetta? fibra ottica. Noi siamo molto favorevo- le prestazioni richieste da tutte le ap- si concretizza con le applicazioni, in In Italia le telco hanno investito 90 li, è un obiettivo importante per tutto plicazioni che possiamo immaginare particolare quelle nei servizi pubblici e miliardi di euro in 10 anni, di cui 13 il Paese. L’Italia può ricoprire un ruolo oggi. Per colmare il digital divide e te- nell’ambito B2B. Per questo serve un miliardi solo per le frequenze, in importante nella Gigabit society che nere insieme il Paese, creando oppor- investimento in tale direzione, che au- un mercato che ha tariffe tra le più si va costruendo in Europa, se non ral- tunità anche nelle aree più remote ed menta l’efficienza del sistema-Paese e basse del Continente e che vede la lenta e continua invece a investire sulle evitare che vengano abbandonate per lo stimolo alla domanda di tecnologia richiesta di connettività in continua infrastrutture digitali. WindTre c’è e ci affollare le città, bisognerebbe conti- per sollecitare gli interventi privati, che crescita, accelerata negli ultimi mesi sarà. Abbiamo segnalato al Governo, nuare nello sforzo di portare la fibra. aumentano la competitività. WindTre anche dal lockdown. Credo che il insieme con altri operatori, che una Tuttavia, è giusto tenere un approccio ha in corso un piano di investimenti da Governo e le autorità dovrebbero società nuova, creata per realizzare pragmatico e cercare soluzioni con un sei miliardi di euro in cinque anni che sviluppare una visione strategica del un’infrastruttura unica, deve avere un rapporto ragionevole tra costi e bene- si completa nel 2021, grazie al quale la settore, in cui accanto alla tutela del modello di business wholesale only, fici e in questo quadro noi crediamo nostra rete mobile è certificata come consumatore nel breve termine ven- cioè che non faccia il fornitore e il con- che la tecnologia Fwa potrebbe dare la più veloce d’Italia da un numero cre- gano perseguiti gli interessi del Pa- corrente al tempo stesso e garantisca un contributo importante ad accre- scente di istituti internazionali. Il ritor- ese nel lungo termine. E questo im- a tutti parità di condizioni di accesso 3 scere rapidamente il numero di fami- no sugli investimenti è quindi un tasto plica condizioni che consentano alle alla rete. n
L’INTERVENTO DI ANTONIO PERRUCCI, DIRETTORE DEL LABORATORIO ECOSISTEMA DIGITALE DI ASTRID «Digitale trasversale e cruciale per la ripresa» N ei giorni scorsi, sono accaduti due eventi di grande importanza per il ruolo che il digitale può svolgere per il rilancio dell’economia. Il 2 ot- mini duplicazioni e sprechi, senza produrre effetti rilevanti per l’efficienza del sistema produttivo e la qualità della vita dei cittadini. tobre, il Consiglio Europeo ha stabilito che almeno In merito a una visione di sistema, va detto che le il 20% dei fondi del Recovery and Resilience Faci- Linee Guida, rinviando al Piano di Rilancio presen- lity sarà destinato al digitale. A metà settembre, il tato dal primo ministro nel giugno scorso, si richia- Governo italiano ha presentato le Linee Guida del mano a tre linee strategiche (modernizzazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Paese, transizione ecologica, inclusione sociale e nell’ambito del Next Generation EU (NGEU), at- territoriale). Tuttavia, queste linee strategiche, ma tualmente all’esame del Parlamento Europeo. anche le 6 missioni e l’elenco di 13 obiettivi quan- xx Antonio Perrucci, direttore del laboratorio La proposta di Linee Guida ha tenuto conto delle titativi indicati nel documento, non definiscono di ecosistema digitale di Astrid indicazioni “operative” della Commissione Euro- per sé una chiara visione del ruolo dell’economia pea, emanate il 17 settembre: tra l’altro, fornire I problemi, invece, si presentano quando si passa italiana nel contesto europeo, alla luce delle ri- un quadro delle principali sfide (main challenges) alla implementazione del PNRR, con l’individuazio- voluzioni digitale e verde. Ad esempio, nel docu- e degli obiettivi delle parti in cui si articola il Piano ne dei progetti, ognuno riconducibile a un cluster. mento, a differenza delle conclusioni del Consiglio (objectives of component). Una specifica richiesta A questo riguardo, le Linee Guida dicono chia- Europeo, non si menziona l’espressione politica della Commissione riguarda la necessità di indica- ramente che le proposte formulate dalle Ammi- industriale, strumento necessario a migliorare la re in che misura ogni parte del Piano contribuirà nistrazioni, dagli enti territoriali e da potenziali competitività. alle transizioni digitale e verde. co-investitori, saranno raccolte, per procedere suc- In particolare, qual è il modello di specializzazio- Quest’ultima osservazione è utile per capire come cessivamente a una selezione, secondo un insieme ne che si ha in mente? In alcuni passaggi, sembra mai le tematiche del digitale ricorrano con grande di criteri, a cominciare da quelli definiti dalla Com- manifestarsi la scelta per la conferma dell’attuale, frequenza in questo documento del Governo. missione, in un apposito Regolamento, ma anche centrato sull’export e su produzioni “tradizionali”, In primo luogo, la digitalizzazione è la prima del- prevedendone ulteriori da parte del Governo. con l’indicazione di favorire processi di reshoring; le sei missioni in cui si articola l’ipotesi di PNRR, in altri momenti, il documento sembrerebbe invece “ subito seguita da “rivoluzione verde e transizione propendere per un riposizionamento verso produ- ecologica”. Le altre quattro missioni riguardano: in- «Chiarire il modello zioni a più alto contenuto tecnologico, a più alta frastrutture per la mobilità; istruzione, formazione, di specializzazione intensità di digitale; ad esempio, laddove si sostie- ricerca e cultura; equità sociale, di genere e terri- prima ne che “l’Italia deve ambire ad essere un Paese in- toriale; salute. di individuare novatore, leader nelle tecnologie di frontiera”. Sa- ” All’interno della prima missione, il digitale assume rebbe opportuno fare chiarezza su questo aspetto un rilievo cruciale in oltre la metà dei clusters in i progetti» cruciale, prima di individuare gli specifici progetti cui le missioni si articolano. Più precisamente, in 8 da finanziare. clusters su 15, il digitale svolgerà un ruolo impor- In tal senso, si dovrebbe assumere che il lungo In conclusione, il complesso processo che si è tante. Questo è il caso delle iniziative per le infra- elenco di progetti per il PNRR predisposti dai vari messo in moto con la pubblicazione delle Linee strutture a banda ultra-larga (completamento rete ministeri rivesta una valenza indicativa, non vin- Guida dovrebbe chiarire se gli interventi del Go- nazionale in fibra ottica; interventi per lo sviluppo colante. Bisogna augurarsi che sia davvero così; verno riguardano esclusivamente le politiche di delle reti 5G; data center e cloud), ma anche degli in caso contrario, troverebbero conferma le giuste contesto (riforme di PA, istruzione, ricerca etc) e interventi che riguardano la Pa, la Giustizia, le filie- perplessità avanzate da influenti economisti, in infrastrutturali – comunque necessarie - oppure re produttive, i cittadini. relazione alla mancanza di una visione di sistema, se l’adozione del PNRR sia anche un’opportunità In secondo luogo, anche per le altre 5 missioni il all’assenza di coordinamento, con il rischio che per ridiscutere la collocazione dell’economia italia- digitale viene chiamato in causa, esplicitamente o questa molteplicità di progetti sul digitale deter- na nel contesto europeo ed internazionale. n meno. Così è, ad esempio, per la missione “istru- zione, formazione, ricerca e cultura” che, al primo posto dell’elenco dei clusters, prevede la digitaliz- zazione dei processi e degli strumenti di appren- dimento. Analogo discorso può essere fatto per la missione “salute”, dove si prevede la digitalizzazio- ne dell’assistenza medica e dei servizi di preven- zione. Risulta quindi naturale che il digitale, oltre a co- stituire una specifica missione, sia presente nelle altre missioni: ciò deriva dal carattere trasversale che le tecnologie digitali hanno assunto da tem- po, permeando ogni sfera dell’attività umana e della società. Sotto questo profilo, l’impostazione seguita dalla Linee Guida per il PNRR appare con- 4 divisibile.
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