GIORNALE ITALIANO DI MEDICINA RIABILITATIVA - Rivista di Formazione, Informazione, Aggiornamento professionale della SIMFER

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GIORNALE ITALIANO DI MEDICINA RIABILITATIVA - Rivista di Formazione, Informazione, Aggiornamento professionale della SIMFER
Volume 34
                                                                                                                                                                                 N. 2
                                                                                                                                                                                 GIUGNO 2020

                                                                                                                                                                                 GIORNALE ITALIANO DI MEDICINA RIABILITATIVA
                                                                                                                                                                                 Rivista di Formazione, Informazione, Aggiornamento professionale della SIMFER
Pubblicazione periodica trimestrale - Poste Italiane S.p.A. Sped. in a.p. - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1 DCB/CN - ISSN 1827-1995 - Taxe Perçue

                                                                                                                                                                                                                      Direttore
                                                                                                                                                                                                                   Lorenzo Panella
                                                                                                                                                                                                                 Comitato Editoriale
                                                                                                                                                                                                                  Fabrizio Gervasoni
                                                                                                                                                                                                                   Federico Giarda
                                                                                                                                                                                                                    Rosa Rogliani
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BOARD EDITORIALE
                         Direttore Lorenzo Panella

  Comitato Editoriale Fabrizio Gervasoni
 		 Federico Giarda
 		Rosa Rogliani

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Indice
EDITORIALE
 Fisiatri al tempo del covid-19
 A cura della Redazione di MR                                                                        1
GRUPPI REGIONALI
 Gruppo Regionale Simfer Sardegna
 Mauro PIRIA, Raffaella GAETA, Silvia FRESU, Cristina SANNA, Giuseppe BERTI, Roberta PILI            5
ARTICOLO ORIGINALE
 Adattamento culturale e analisi psicometrica della versione italiana della scala
 di valutazione del dolore craniofacciale e della disabilità in pazienti con patologie
 croniche temporo-mandibolari
 Marco MONTICONE, Francesca CORONA, Emanuela DESSÌ                                                   7
 PMIC 2020
 Protocollo di valutazione riabilitativa di Minima della persona con Ictus Cerebrale Versione 2020
 Mariangela TARICCO, Francesca CECCHI, Anna CASSIO, Susanna LAVEZZI, Federico SCARPONI,
 Andrea MONTIS, Giordano GATTA, Chiara BERNUCCI, Marco FRANCESCHINI, Stefano PAOLUCCI,
 Stefano BARGELLESI                                                                                  11
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EDITORIALE
Fisiatri al tempo del COVID-19
A cura della Redazione di MR

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             febbraio 2020: primo caso       chiamati a fronteggiare l’emergenza            VID19 e con l’incremento esponen-
             di paziente positivo per        in prima linea, a gestire pazienti acu-        ziale della positività al COVID19 dei
             Coronavirus. Dopo pochi         ti, instabili dal punto di vista respira-      degenti nel nostro centro di riabilita-
giorni l’OMS ha dichiarato lo stato di       torio, frequentemente con necessità            zione e di moltissimi operatori. L’im-
pandemia. La rapida diffusione del           di supporto respiratorio esterno. E se         pegno si fa ancora più forte nel mo-
COVID-19, così è stato chiamato il           è vero che tutta la Sanità italiana, da        mento in cui tutti i centri di riabilita-
nuovo Coronavirus, ci ha presto co-          Nord a Sud è stata coinvolta e stravol-        zione monospecialistica del­l’area bre-
stretto ad un drastico cambiamento           ta dagli eventi, la Lombardia è risulta-       sciana vengono coinvolti attivamente
delle nostre abitudini di vita e al tanto    ta la regione più colpita, quella che ha       dall’ATS Brescia nell’accoglimento e
odiato distanziamento sociale. Ma            pagato e sta ancora pagando il prezzo          nella cura dei pazienti COVID19, in-
non solo. Il virus ha avuto soprattutto      più alto. La provincia del lodigiano,          viati immediatamente dagli ospedali
un rapido ed importante impatto sul-         da cui tutto è partito e, rapidamente,         per acuti, entrando a pieno regime
la pratica della medicina e della riabi-     quella di Brescia, Bergamo e del Cre-          nella rete di cura COVID19. La stam-
litazione. Qualcosa di simile era già        masco, si sono trovate investite con           pa locale ha denominato “ospedale
successo nel 2004, con la SARS, ma           tale rapidità e violenza dagli eventi da       diffuso” lo sforzo collegiale dei quat-
all’epoca il nostro paese non era stato      lasciare inizialmente tutti in apnea e         tro centri che si mettono a disposizio-
particolarmente interessato. In Cina,        sono riuscite pian piano a riemergere          ne, ben rappresentando la collegialità
ad Hong Kong, Singapore, dove si era         da quelle giornate colorate di nero,           dello sforzo e delle risorse sanitarie
concentrata l’epidemia, alla riabilita-      perdite, di grande fatica ed incertezza        messe in campo. Non è superfluo ri-
zione ed ai fisiatri era stato richiesto     per medici, infermieri e tutti gli ope-        cordare che la provincia di Brescia è
un grande sforzo di trasformazione           ratori che hanno lavorato senza sosta.         tragicamente la seconda provincia
del proprio ruolo. Ed è successo an-         E ci è sembrata la cosa forse più bana-        lombarda ed italiana per numero di
che a noi. Solo che ci ha trovato del        le ma anche più giusta da fare trasfor-        contagi. L’incessante domanda di ac-
tutto impreparati a questa violenza e        mare l’editoriale di questo numero,            cogliere pazienti con polmonite da
velocità di contagio. I più fortunati si     riportando la testimonianza di chi ha          COVID19, talora ancora ventilati
sono ritrovati, oggi con domani, a do-       vissuto in prima persona il cambia-            meccanicamente, da parte di tutti gli
ver affrontare le proprie giornate la-       mento, la fatica e anche a volte la            ospedali della zona (Brescia, Chiari,
vorative utilizzando fastidiose, ma          paura di quelle giornate. Una telecro-         Desenzano, Crema) determina la de-
necessarie, protezioni individuali. I        naca che è un doveroso ringrazia-              cisione di aprire due reparti COVID -
meno fortunati, invece, a lavorare           mento a chi ha saputo reagire con              denominati COVID 1 e 2 - per alloca-
con l’angoscia di non potersi proteg-        dedizione al COVID 19.                         re i degenti su livelli di intensità, nel
gere da questo invisibile nemico, per                                                       pieno rispetto dell’organizzazione del
insufficienza delle stesse. Il nostro la-    Dssa Silvia Galeri- Centro di Riabilitazio-    centro “Spalenza”. In totale 60 de-
voro è stato stravolto da decreti mini-      ne “E. Spalenza”- Fondazione don Carlo         genti COVID, e 40 degenti nell’unico
steriali e protocolli aziendali. Le seve-    Gnocchi onlus- Rovato (Brescia)                reparto superstite di “riabilitazione”,
re misure di controllo adottate hanno        Sono passati solo due mesi, dal DPCM           che rimane COVID free. Abbiamo do-
fin da subito limitato l’interazione         dell’8 marzo ad oggi, 8 maggio, gior-          vuto trasformarci in poche ore da
multidisciplinare, poiché l’uso dei di-      no in cui scrivo questo contributo.            luogo di cura riabilitativa, in cui il la-
spositivi di protezione individuale          Due mesi che sembrano due anni. I              voro in team, la comunicazione tra
non solo funge da barriera fisica ma         primi segnali della tempesta che stava         tutti i componenti e la disponibilità di
anche psicologica all’interno di una         per travolgerci hanno inizio negli ul-         ampi spazi terapeutici erano le strate-
terapia che si basa molto sul contatto       timi giorni di febbraio in cui, in adem-       gie chiave per un recupero di vita in-
umano. In poco tempo interi reparti          pimento alle disposizioni regionali,           dipendente, ad una modalità di lavo-
di riabilitazione sono stati chiusi a se-    vengono avviate una serie di azioni            ro in isolamento, sia dei pazienti, che
guito del contagio non solo dei pa-          che limiteranno progressivamente gli           dei luoghi; una modalità estranea a
zienti ma anche della maggior parte          accessi esterni sia per i visitatori che       tutti noi. “Nessuno si è tirato indie-
del personale medico ed infermieri-          per le prestazioni ambulatoriali. Poi,         tro” credo sia la frase che meglio rap-
stico. Molti altri riconvertiti, per acco-   la tempesta si palesa definitivamente          presenti le risorse che sono state mes-
gliere pazienti Covid 19 e noi fisiatri      con la comparsa del primo caso CO-             se in campo. Tutto il team - medici,

                                                                      Vol. 34 - N. 2 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa       1
GIORNALE ITALIANO DI MEDICINA RIABILITATIVA - Rivista di Formazione, Informazione, Aggiornamento professionale della SIMFER
EDITORIALE

    psicologhe, infermieri, operatori so-           che l’arma vincente messa in campo                alla dimissione da guariti è stata la sensa-
    cio-sanitari, fisioterapisti, logopedi-         dal nostro centro sia stata proprio               zione più forte”.
    ste, terapiste occupazionali - ha af-           l’organizzazione per livelli di intensi-
    frontato l’emergenza mettendosi re-             tà e per competenze trasversali dei               Dott. Luigi Memelli - Riabilitazione Neu-
    ciprocamente a disposizione, supe-              team, che si è velocemente adattata               romotoria ASST Crema - P.O. S. Marta
    rando la logica delle competenze. I             ad una organizzazione COVID. Il mo-               Rivolta d’Adda
    medici hanno indossato il camice di             dello organizzativo-gestionale oriz-              Lavoro presso l’ASST di Crema uno
    intensivisti ed infettivologi studiando         zontale e non verticale è risultato vin-          dei territori che più ha sofferto con
    giorno e notte e, guidati dai più esper-        cente, e ciò è dimostrato dai numeri              l’esplosione della epidemia di CO-
    ti, hanno curato più di 160 pazienti            di pazienti accolti e guariti e dalla bas-        VID-19. La nostra professione di ria-
    COVID, oltre ai degenti di “ordinaria           sissima mortalità. Tutti abbiamo im-              bilitatori è tesa, di norma, a migliora-
    riabilitazione”. È stato definito un Pro-       parato a gestire e a collaborare a solu-          re la qualità di vita dei nostri pazienti.
    getto Riabilitativo Individuale COVID,          zioni organizzative che potevano va-              L’emergenza portata dal virus ha
    che garantisse la necessità di rappre-          riare di giorno in giorno e per questa            cambiato la nostra missione: abbiamo
    sentare sinteticamente gli obiettivi e          disponibilità sono infinitamente grata            salvato vite umane. La nostra ASST è
    gli interventi personalizzati, identifi-        a tutte le persone con cui ho condivi-            composta da 2 presidi ospedalieri, l’o-
    cando le principali aree di intervento          so questa esperienza umana e lavora-              spedale di Crema con reparti per acu-
    da monitorare. Infermieri e operatori           tiva. Non ci rimane che attendere di              ti, dove è presente un servizio riabili-
    sociosanitari hanno sostenuto tutti i           vincere la battaglia contro il CO-                tativo per pazienti ambulatoriali e ri-
    bisogni primari di persone deboli, fra-         VID19, per poi vincere la nostra guer-            coverati e quello situato preso il pre-
    gili, spaventate. I fisioterapisti hanno        ra: riaprire tutta la struttura per le            sidio ospedaliero di Rivolta d’Adda, a
    contribuito sia al programma riabili-           attività di riabilitazione, sia in degen-         circa 25 KM. In questo contesto i re-
    tativo fisioterapico di area respirato-         za che ambulatoriali. Vorrei conclu-              parti sono 4 per circa 80 posti letto:
    ria che di area motoria, anche coadiu-          dere con alcune frasi simbolo, regi-              uno di riabilitazione neuromotoria
    vando il personale di assistenza nelle          strate durante un’intervista a colle-             gestita da fisiatri, neurologi e interni-
    mobilizzazioni dei pazienti. Le logo-           ghe e colleghi in occasione di questo             sta; una riabilitazione cardiologica ge-
    pediste hanno contribuito allo svez-            contributo personale richiestomi dal              stita da cardiologi, una riabilitazione
    zamento dalla tracheocannula e al               Giornale Italiano di Medicina Riabili-            respiratoria gestita da pneumologi, e
    recupero della disfagia. Le psicologhe          tativa, che ringrazio per l’ospitalità e          un reparto di riabilitazione delle di-
    si sono occupate dell’assistenza psico-         per la sensibilità al tema.                       pendenze gestito da internisti e psi-
    logica ai degenti e soprattutto, alle           “Lavorare in un reparto isolato COVID             chiatri. La nostra specificità fatta di
    loro famiglie. Le terapiste occupazio-          non è come lavorare in un reparto “tra-           attività di reparto ed ambulatoriale è
    nali hanno identificato gli ausili più          dizionale”, oltre ad imparare ad utilizza-        stata letteralmente stravolta tra la
    adatti ad una stanza di isolamento. Il          re correttamente i dispositivi di protezione      fine di Febbraio e gli inizi di Marzo
    mandato riabilitativo del centro “Spa-          individuale (DPI) per evitare di con­ta­giarsi,   dall’emergenza COVID.
    lenza” è stato garantito dal flusso di          bisogna saper creare un “linguaggio co-           Su Crema a fine Febbraio hanno ini-
    trasferimento dai reparti COVID19 al            mune” tra le diverse professionalità al           ziato ad arrivare pazienti provenienti
    reparto riabilitazione dei pazienti ne-         fine di ridurre al minimo il rischio di er-       dalle zone del lodigiano e del cremo-
    gativizzati all’infezione, portatori di         rore che è inevitabilmente maggiore do-           nese, dove ormai i rispettivi ospedali
    disabilità da recuperare in degenza             vendo affrontare una “patologia nuova”            erano al collasso, oltre a pazienti pro-
    intensiva. L’intera organizzazione del          in un “setting” particolare, senza una            venienti dal cremasco dove, nel frat-
    centro, organizzata su livelli di inten-        terapia specifica precisa e con elevato ri-       tempo l’epidemia iniziava a dilagare.
    sità e complessità per le degenze, con          schio di complicanze sia precoci che tar-         Parecchi medici e infermieri del polo
    team riabilitativi fissi e specializzati        dive                                              di Crema, sono stati contagiati, man-
    sul livello di intensità e sulle tipologie                                                        dando ulteriormente in crisi la strut-
    di bisogni riabilitativi, è stata rivista       “Il COVID19 ci ha portati alla realizzazio-       tura ospedaliera.
    creando team COVID multi speciali-              ne dei nostri limiti, umani e professionali,      Il nostro presidio riabilitativo è stato
    stici e multidisciplinari, con l’intento        ma ci ha anche offerto la possibilità di met-     chiuso e nel giro di pochi giorni i pa-
    di focalizzare e rispondere alle esigen-        terci alla prova per tentare di superarli”.       zienti trasferiti o dimessi. L’Ospedale
    ze cliniche, assistenziali e riabilitative                                                        è stato rimodulato con uno sforzo im-
    delle persone ricoverate. Sempre                “Un’esperienza surreale… il senso d’im-           ponente da parte di tutto il personale:
    team insomma, solo che è stato tutto            potenza lievemente attutito dall’unione           i reparti di chirurgia sono stati accor-
    inaspettatamente e drammaticamen-               tra colleghi… la forza di imparare a sorri-       pati; triplicati i posti di terapia inten-
    te diverso. Nonostante la paura e lo            dere con gli occhi, l’importanza di una           siva, utilizzando anche le sale opera-
    stress di fronte agli aspetti più ignoti e      carezza e di una voce rassicurante”.              torie; raddoppiati i reparti di medici-
    controversi delle manifestazioni clini-         “Non so se sono riuscita a curarli bene, ci       na e triplicati quelli di pneumologia.
    che dell’infezione da COVID19, si è             ho messo tutta me stessa per riuscire a far-      Per far fronte all’emergenza è stato
    plasmato un gruppo di lavoro assai              lo. Sicuramente loro sono riusciti a farmi        montato un ospedale da campo sul
    coeso e interattivo, proattivo verso            crescere come persona. I loro “grazie” sono       piazzale antistante l’ospedale. Noi fi-
    soluzioni di lavoro inusuali. Ritengo           stati la cosa più bella, vederli sorridere        siatri siamo stati destinati a vari re-

2          Vol. 34 - N. 2 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa
GIORNALE ITALIANO DI MEDICINA RIABILITATIVA - Rivista di Formazione, Informazione, Aggiornamento professionale della SIMFER
EDITORIALE

parti per acuti su Crema. Chi nelle          per superare un momento drammati-              sioterapisti, terapisti occupazionali e
OBI allargate, chi nei reparti di Medi-      co. È stata dura, in alcuni momenti            logopedisti hanno affiancato il perso-
cina, chi in quelli di Pneumologia. Io       ho pensato di non farcela sia fisica-          nale infermieristico nelle manovre
sono stato dapprima destinato ad una         mente che psicologicamente. Questa             assistenziali 7 giorni su 7.
delle due OBI allargate, impiegato           esperienza mi ha lasciato qualche fe-          Ad inizio aprile 2020 con riapertura
come medico di PS. Avevo in carico           rita che certamente il tempo guarirà           di un modulo assistenziale (14 letti
circa 18 pazienti tutti con insufficien-     ma ha risvegliato una dimensione               per un totale di 35 posti letto totali)
za respiratoria acuta in ossigeno-tera-      umana inimmaginabile.                          abbiamo iniziato a ricoverare pazienti
pia ad alti flussi. Successivamente           “Non c’è notte più buia che possa impedi-     post covid (covid negativizzati) affe-
sono stato spostato in uno dei reparti       re all’alba di sorgere”                        renti da ICU del Papa Giovanni 23° e
di Pneumologia implementati nel                                                             da altre rianimazioni (sia italiane che
giro di 48 ore dai colleghi della riabi-     Dott. Guido Molinero – Riabilitazione          estere), pazienti che presentano qua-
litazione respiratoria giunti da Rivolta     Specialistica- Oaspedale Papa Giovanni         dri neurologici centrali (sequele di le-
d’Adda con tutti i ventilatori e le cpap     XXIII, Bergamo                                 sioni ischemico/emorragiche) e neu-
disponibili, costituito da 38 letti e ge-    Siamo stati immersi in una pandemia            ropatie periferiche (critical illness
stito da 5 medici. Il lavoro giornaliero     di proporzioni non immaginabili. Il            myopathy e neuropathy e sdr di Guil-
fronteggiato è stato molto faticoso sia      1° paziente positivo è stato ricoverato        lain Barré) oltre a decondizionamen-
fisicamente che psicologicamente. La         presso l’ospedale Papa Giovanni di             to muscolare. Riguardo alla sdr di
nuova routine, se così possiamo defi-        Bergamo il 22.2.2020, dopo una set-            Guillain Barré si sono osservati nel
nirla, era costituita dal giro visite,       timana già 2 reparti ( 96 posti letto)         periodo di marzo e aprile 14 casi
EGA arteriose mattutine e pomeridia-         erano occupati da pazienti covid. Ne-          quando la media annuale del nostro
ne; dal calcolo del tanto famigerato         gli stessi giorni sono iniziati i corsi di     ospedale è di 7- 9 casi/anno.
P/F che guidava le nostre decisioni          formazione per dipendenti ( medici e           In degenza è stato strutturato un per-
sulla ventilazione dei pazienti. E an-       operatori) riguardanti il corretto uso         corso di rieducazione neuromotoria,
cora modifiche dei parametri ventila-        dei DPI e la gestione dei devices per          valutazione neuropsicologica e riedu-
tori o richieste di consulenze ai colle-     insufficienza respiratoria con la par-         cazione respiratoria per tutti i pazien-
ghi rianimatori per eventuale intuba-        tecipazione di circa 4500 persone (di-         ti post Covid. Tutti pazienti con sinto-
zione dei pazienti. Si è lavorato per        pendenti e volontari). Il 18.3.2020 il         mi neurologici centrali sono sottoposti
8-10 ore al giorno completamente             numero dei pazienti covid positivi in          a controllo con RMN, se non già effet-
“bardati” con DPI senza bere e man-          ospedale era 550 di cui 92 in ICU; in          tuato in area acuti, mentre i pazienti
giare per evitare eventuali manovre a        totale nei mesi di Febbraio, Marzo e           con sintomatologia ipostenica dei 4
rischio di contaminazione. Chi riusci-       aprile sono stati 1911 i pazienti rico-        arti sono sottoposti a valutazione
va, evitava di fare anche i propri biso-     verati in ospedale per Covid oltre al          ENG-EMGrafica. La difficoltà di ge-
gni fisiologici. Ed infine ho lavorato       migliaio di accessi in Pronto Soccor-          stione delle richieste di ricovero riabi-
anche presso l’ospedale da campo mi-         so. Lo stravolgimento dell’attività sa-        litativo nel territorio bergamasco
litare con la “brigata” di colleghi Cu-      nitaria ha determinato, nel caso della         (1.100.00 abitanti) è amplificata dal
bani. Una volta dismesso come OBI lo         Riabilitazione dell’ASST Papa Gio-             fatto che in epoca Covid il 75% di letti
abbiamo riconvertito a struttura di          vanni 23° la chiusura di 26 posti letto        di riabilitazione specialistica codice 56
riabilitazione multidisciplinare.            su 49 in seguito alla necessità di for-        (394 su un totale di 528) sono stati
Quello che non scorderò mai di questa        nire due medici e due infermieri ai            convertiti in posti letto Covid, con ov-
esperienza sono l’ansia che saliva al        reparti Covid. Nei giorni precedenti si        vie importanti difficoltà nel garantire
momento della vestizione per la paura        è operata una riorganizzazione                 un corretto percorso al paziente che
di essere contagiati ed a mia volta di       dell’attività riabilitativa sia nei reparti    necissita di riabilitazione; è da conside-
contagiare i miei famigliari. La difficol-   per acuti che in degenza riabilitativa.        rare anche la chiusura sul territorio
tà di respirare dovuta alle mascherine       Sono stati trasferiti nelle terapie in-        provinciale di tutti i 259 posti letto di
FP2 ed FP3 insieme al senso di costri-       tensive 1 medico fisiatra, 3 fisiotera-        Riabilitazione estensiva codice 60 (affe-
zione degli altri DPI. Il sibilo delle       pisti, 1 terapista occupazionale e una         renti a RIA SAN e RIA FAM ex art. 26).
cpap, quando l’impianto di ossigeno          logopedista in aggiunta ai 12 fisiote-         Per quanto riguarda i trattamenti am-
andava ben oltre la regolare portata,        rapisti già in organico in area acuti;         bulatoriali finora siamo l’unica Riabi-
interrotto dalle sirene del viavai delle     ciò sia per supporto al personale in-          litazione, sul territorio bergamasco, a
ambulanze. Il rito della telefonata          fermieristico per le manovre di pro-           garantire accessi per urgenze riabili-
quotidiana ai parenti, e il pensiero che     nazione e prevenzione delle patolo-            tative e per pazienti “neoplastici” con
molti famigliari non hanno potuto ne-        gie terziarie, sia per la riabilitazione       necessità riabilitative e per valutazio-
anche salutare e vedere per l’ultima         neuromotoria, rieducazione respira-            ne per protesi/ausili complessi.
volta i propri congiunti.                    toria e logopedica nei pazienti porta-         Con il concorso di due enti riabilitati-
Mentre scrivo queste righe, abbiamo          tori di cannula tracheostomica, con            vi della città di Bergamo è stato ini-
riaperto da alcuni giorni il nostro pre-     presa incarico di circa 100 pazienti al        ziato un percorso di presa in carico
sidio ospedaliero riappropriandoci           giorno 7 giorni su 7. In degenza riia-         riabilitativa domiciliare per i pazienti
della nostra specificità di riabilitatori    bilitativa, per sopperire alla mancan-         post covid di tutta la provincia dopo
certi di aver dato il nostro contributo      za di personale ammalato, tutti i fi-          valutazione fisiatrica effettuata all’in-

                                                                      Vol. 34 - N. 2 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa       3
EDITORIALE

    terno della nostra UO di Riabilitazio-          vede la presa in carico valutativa sia      lutazione pneumologica, con eventua-
    ne Specialistica. Il 5.5.2020 abbiamo           infermieristica, che riabilitativa da       le richiesta di TC torace, valutazione
    iniziato la teleriabilitazione sottofor-        parte di fisioterapista esperto (con        cardiologica e neurologica e presa in
    ma di teleconsulto medico e riabilita-          somministrazione di scale funzionali        carico riabilitativa se necessario. È pre-
    zione logopedica per afasia.                    per e post Covid – Barthel e FIM e          visto come care manager uno speciali-
    Il 4.5.2020 in ospedale Papa Giovanni           Brief Inventory fatigue), oltre all’ese-    sta infettivologo. Il progetto ha un
    23° è iniziato il progetto di valutazio-        cuzione di esami di laboratorio, Rx         tempo di esecuzione di 90 gg cui se-
    ne di follow up per tutti i 1220 pa-            torace e spirometria + valutazione psi-     guirà una fase di follow up, diviso per
    zienti COVId dimessi; progetto che              cologica. In 2° step viene effettuata va-   specialità, della durata di 18 mesi.

4          Vol. 34 - N. 2 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa
GRUPPI REGIONALI
Gruppo Regionale SIMFER
Sardegna
Mauro PIRIA, Segretario SIMFER; Raffaella GAETA, Formazione; Silvia FRESU, Attività scientifica;
Cristina SANNA, Rapporti con i giovani medici; Giuseppe BERTI, Segretario SIMMFiR; Roberta PILI, Vicesegretario SIMMFiR

L
        a storia dell’attuale Gruppo          va iscrizione alla Società Scientifica,       maggiori esperti nazionali e anche
        Regionale della Simfer Sarde-         ritenendo che questo potesse essere il        internazionali.
        gna risale al lontano 2008            primo passo per maturare il senso di          La formazione a chilometro zero è
quando il Direttivo, il cui segretario è      appartenenza ad un Gruppo vivace e            stata senz’altro una delle principali
al suo quarto mandato, con grande             attivo.                                       esigenze che il Gruppo ha perseguito,
pazienza e perseveranza, gettò le basi        Successivamente il Gruppo ha elabo-           ma non la sola; anche la coesione tra
per avviare un’organizzazione, che si         rato l’organizzazione di un ciclo di          colleghi è molto importante, infatti
può definire ormai consolidata.               seminari, che si sono svolti nel 2010,        siamo convinti che rappresenti il pri-
Le principali iniziative messe in opera       invitando alla partecipazione le équipe       mo passo per elaborare insieme stra-
erano tese ad obiettivi via via sempre        ospedaliere o i singoli specialisti che       tegie di lavoro utili, sia a migliorare
più ambiziosi.                                avrebbero esposto, durante l’evento,          l’assistenza, che a rendere più snello
Inizialmente c’è stata l’esigenza di          l’argomento specifico di riabilitazione       un sistema burocratico che spesso im-
implementare la rete di conoscenze            del quale si occupavano principal-            pedisce a noi operatori di portare a
tra i colleghi fisiatri della Sardegna,       mente.                                        termine il percorso riabilitativo.
rete fino ad allora estremamente dis­         Con questo ciclo di seminari si è rag-        Per questo il Gruppo Regionale è sem-
gregata ed a compartimenti stagni, tra        giunto il primo obiettivo e, inoltre, si      pre stato convinto di doversi rivolgere
ospedalieri e territoriali, pubblici,         è iniziato a tessere la rete di contatti,     anche alle istituzioni e al mondo della
convenzionati e privati puri.                 demolendo le barriere e la diffidenza.        politica con il quale ha tentato e tenta
Quest’aspetto di disgregazione è vis-         Il passo successivo, nel 2012, è stato        sempre di dialogare, nella convinzione
suto come un limite della nostra so-          determinante per il Battesimo del             che, senza il supporto organizzativo,
cietà scientifica anche da molti soci a       gruppo regionale a livello nazionale,         anche il professionista più virtuoso ri-
livello nazionale e può, in una certa         e cioè l’organizzazione del Corso Na-         schia di disperdere le proprie compe-
misura, essere il motivo dello scarso         zionale della SIMFER a Cagliari               tenze non raggiungendo gli effetti te-
incremento di adesioni alla società           dal titolo “RICERCA E RIABILITAZIO-           rapeutici sperati.
stessa da parte dei giovani fisiatri, e       NE-DALLA METOTOLOGIA AI RISUL-                È anche per perseguire quest’altro
non solo, che nella maggior parte dei         TATI CLINICI”.                                obiettivo, creazione del dialogo con il
casi sono impegnati nel settore priva-        La vera svolta si è avuta nel 2013 con        mondo delle istituzioni, che dal 2015,
to e non si identificano nelle temati-        l’organizzazione del primo ciclo delle        alle cinque Giornate di Studio si è ag-
che che più frequentemente vengono            Giornate di Studio Simfer Sarde-              giunto un altro appuntamento au-
affrontate dalla società, riguardanti         gna, che quest’anno hanno raggiun-            tunnale, in genere svolto alle Antiche
per lo più la riabilitazione ospedaliera      to la loro ottava edizione.                   Terme di Sardara, pensato come un
e i livelli assistenziali per le disabilità   Le Giornate, cinque per ogni ciclo e          “LABORATORIO PER LA GE-
complesse.                                    aperte a medici, in particolare fisiatri      STIONE DELLA DISABILITÀ”.
In una fase iniziale, pertanto, risulta-      soci Simfer, ai quali viene proposta          Il Gruppo, oltre ad avere collaborato
va importante conoscersi per apprez-          l’iscrizione sempre con un certo anti-        attivamente con l’Università di Ca-
zare le specifiche competenze di cia-         cipo rispetto all’iscrizione ufficiale per    gliari, ha ritenuto necessario lottare
scuno e poter collaborare tra i diversi       tutti e a quota agevolata, e operatoti        perché la scuola di specializzazione
ambienti e settings riabilitativi.            sanitari (fisioterapisti, logopedisti,        in Medicina Fisica e Riabilitativa,
Ma ancor prima di tutto è stato neces-        tecnici ortopedici etc.) sono cresciute       chiusa nel 2012, fosse riaperta e che
sario “censire” gli specialisti anche         negli anni diventando sempre più di           questa riapertura rappresentasse an-
negli angoli più remoti dell’isola, rin-      elevata qualità scientifica, senza per-       che una nuova epoca della Fisiatria
tracciare i loro contatti e informarli        dere mai attrattiva nei confronti dei         in Sardegna.
sulle iniziative che il Direttivo aveva       discenti.                                     Il sogno era creare una scuola che
intenzione di intraprendere così da           Ogni giornata affronta un argomen-            avesse come Direttore un Professo-
stimolare la partecipazione al Gruppo         to specifico di riabilitazione e i rela-      re di estrazione fisiatrica pura, che
anche attraverso il rinnovo o la nuo-         tori sono sempre stati scelti tra i           gli specializzandi diventassero da

                                                                      Vol. 34 - N. 2 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa     5
GRUPPI REGIONALI

    subito parte integrante del Gruppo              tando in Sardegna per la maggior par-        componenti del direttivo sono legitti-
    Regionale e apportassero nuova                  te del tempo.                                mati a partecipare al tavolo tecnico in
    linfa vitale alla nostra comunità               Il Direttivo ha comunque intenzione          questione, o ad identificare i colleghi
    scientifica.                                    di battersi ancora per rivendicare l’e-      ritenuti maggiormente idonei.
    Anche quest’altro obiettivo è stato in          sigenza di una scuola che abbia sede         Gli argomenti salienti da definire
    parte raggiunto; in parte perché, pur-          ufficiale a Cagliari.                        riguardano il recepimento del
    troppo, a causa della mancanza del              Il dialogo con le istituzioni è sempre       P.IN.D.RIA del 2011 e la creazione del
    secondo professore, la scuola di Ca-            vivo, ma disseminato di ostacoli e           dipartimento della riabilitazione, tap-
    gliari è stata di nuovo formalmente             non facile. Si ritiene di vitale impor-      pa fondamentale, come si legge an-
    chiusa nel 2019, anche se sopravvive            tanza la creazione di un tavolo tecni-       che nelle ultime linee di indirizzo na-
    come rete formativa dell’Università di          co regionale per la riabilitazione e che     zionali per la riabilitazione del 2019,
    Roma Tor Vergata e, grazie a questo             vi partecipino i medici fisiatri identifi-   perché si possa perfezionare l’assi-
    “escamotage”, tre studenti sardi al­            cati dal direttivo regionale della           stenza riabilitativa, seguendo l’intero
    l’anno (quattro nel 2019) possono               Simfer in quanto, essendo stati votati       iter diagnostico terapeutico del pa-
    iscriversi alla scuola in MFR, frequen-         dalla maggior parte dei fisiatri sardi, i    ziente che viene preso in carico.

6          Vol. 34 - N. 2 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa
ARTICOLO ORIGINALE
Adattamento culturale e analisi psicometrica
della versione italiana della scala
di valutazione del dolore craniofacciale
e della disabilità in pazienti con patologie
croniche temporo-mandibolari
Marco MONTICONE°§, Francesca CORONA°, Emanuela DESSÌ°
° Scuola di Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitativa, Università degli Studi di Cagliari.
°§ SC Neuroriabilitazione, Dip. Neuroscienze e Riabilitazione, Azienda Ospedaliera Brotzu di Cagliari.

Abstract                                     Conclusioni. La versione cross-cul-           buona affidabilità, stabilità temporale
                                             turalmente adattata del CF-PDI ha             e validità, mediante correlazioni sod-
Scopo dello studio. Adattare in lin-         mostrato proprietà psicometriche sod­         disfacenti con misure di disabilità, del
gua italiana ed analizzare psicometri-       disfacenti che replicano quelle della         dolore e cognitivo-comportamentali
camente un questionario sulla disabi-        versione originale e, pertanto, può           [2].
lità da dolore cranio-facciale (CF-PDI)      essere implementato nella valutazio-          Del tutto recentemente è stato adat-
nei pazienti con disturbi tempo-             ne clinica delle persone italiane affet-      tato culturalmente il CF-PDI in lingua
ro-mandibolari (TMD).                        te da TMD.                                    italiana, analizzandone psicometrica-
Metodi. Il CF-PDI è stato adattato se-       Parole chiave: questionario sulla di-         mente le sue proprietà in pazienti con
condo gli standard internazionali. Le        sabilità del dolore cranio-facciale, di-      TMD [3].
analisi psicometriche includevano af-        sturbi temporo-mandibolari, adatta-
fidabilità (consistenza interna, alfa di
Cronbach; stabilità temporale, coeffi-
                                             mento culturale, psicometria, valida-         Lo studio
                                             zione italiana.
ciente di correlazione intraclasse,                                                        Sono stati coinvolti pazienti ambula-
ICC), validità del costrutto mediante                                                      toriali che accedevano a due UO di
ipotesi di correlazione (correlazione        Introduzione                                  Medicina Fisica e Riabilitativa nel pe-
di Pearson) a priori tra il CFPDI e un       I disturbi temporo-mandibolari (TMD),         riodo compreso tra gennaio 2015 e
questionario di disabilità cervicale         dovuti a problemi muscolari, articola-        giugno 2017. Criteri di inclusione:
(Neck Disability Index, NDI), di in-         ri o misti, rappresentano i secondi di-       dolore attribuibile a TMD, dolore > 6
tensità del dolore (0-10 Numerical           sturbi muscolo-scheletrici dopo la            mesi, età adulta, capacità di parlare
Rating Scale, NRS), di catastrofismo         lombalgia cronica e provocano dolore          fluentemente l’italiano. Criteri di
(Pain Catastrophising Scale, PCS), di        cranio-facciale, mal di testa e disturbi      esclusione: malattie sistemiche, defi-
kinesiophobia (Tampa Scale of Kine-          dell’umore [1]. Appare utile quantifi-        cit mentali e psichiatrici, recenti
siophobia, TSK) e della disabilità pro-      care il dolore, la disabilità e lo stato      eventi acuti cerebrovascolari e cardia-
vocata da emicrania (MIDAS).                 funzionale dei pazienti con TMD se-           ci. Sono stati inclusi 212 pazienti (177
Risultati. 212 pazienti con TMD cro-         condo la visione bio-psicosociale. A          femmine e 35 maschi; età media 47,7
nica hanno completato lo studio. Il          tal fine, nel 2014 in Spagna è stato          ± 14,2 anni). 13 pazienti presentava-
questionario è risultato internamente        sviluppato il questionario sul dolore e       no dolore miogenico, 56 artrosico e
coerente (α=0,95) con una stabilità          la disabilità cranio-facciale (CF-PDI)        143 correlato a disturbi del disco.
temporale elevata (ICC=0,91). Come           [2] in pazienti con dolore dovuto a           Il CF-PDI è stato adattato in lingua
ipotizzato, i dati di validità hanno         TMD. È un questionario composto da            italiana seguendo gli standard della
mostrato che il CFPDI correlava forte-       21 domande a cui i pazienti rispondo-         Letteratura internazionale [4].
mente con il NDI (r=0,66) e modera-          no usando un punteggio variabile da           In ambito psicometrico è stato valuta-
tamente con il NRS (r=0,48), la PCS          1 (nessun problema) a 4 (problema             to il tempo necessario per completare
(r=0,37), la TSK (r=0,35) e la MIDAS         grave). La valutazione delle sue pro-         il CF-PDI. Inoltre, l’affidabilità è stata
(r=0,47).                                    prietà psicometriche ha mostrato              studiata mediante analisi di consi-

                                                                     Vol. 34 - N. 2 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa       7
ARTICOLO ORIGINALE

    stenza interna (alfa di Cronbach, con           dolore, catastrofismo e kinesiopho-                     Rocca B, Dal Farra F, Foti C. Develop-
    stime comprese tra 0,70 e 0,90 consi-           bia. Inoltre, si è riscontrata correla-                 ment of the Italian version of the neck
                                                                                                            disability index: cross-cultural adapta-
    derate accettabili) e di stabilità tem-         zione moderata tra CFPDI-I e MIDAS.
                                                                                                            tion, factor analysis, reliability, validity,
    porale mediante ri-somministrazione                                                                     and sensitivity to change. Spine (Phila
    del CF-PDI dopo circa 7-10 giorni               Conclusioni                                             Pa 1976) 2012;37(17):E1038–E1044.
    (coefficiente di correlazione intraclas-                                                          6.    Monticone M, Baiardi P, Ferrari S, Foti
    se; ICC 2,1, con buona ed eccellente            La versione italiana del CF-PDI ha                      C, Mugnai R, Pillastrini P, Rocca B, Van-
    affidabilità indicata da valori di 0,70-        mostrato buone proprietà psicometri-                    ti C. Development of the Italian version
                                                    che e il suo uso può essere suggerito                   of the Pain Catastrophising Scale
    0,85 e >0,85, rispettivamente). Infi-                                                                   (PCS-I): cross-cultural adaptation, fac-
    ne, la validità di costrutto è stata stu-       in ambito clinico e di ricerca dei sog-
                                                                                                            tor analysis, reliability, validity and sen-
    diata ipotizzando a priori la correla-          getti con TMD. Questo nuovo stru-                       sitivity to change. Qual Life Res.
    zione del CFPDI con una misura di               mento può aiutare clinici e ricercato-                  2012;21(6):1045–1050.
    disabilità cervicale (Neck Disability           ri italiani in termini di diagnosi e trat-        7.    Monticone M, Giorgi I, Baiardi P, Bar-
                                                    tamento, favorendo approcci clinici                     bieri M, Rocca B, Bonezzi C. Develop-
    Index, NDI) [5], una scala di valuta-
                                                    multidisciplinari basati su esercizi                    ment of the Italian version of the Tam-
    zione numerica dell’intensità del do-                                                                   pa Scale of Kinesiophobia (TSK-I):
    lore (0-10, Numerical Rating Scale,             specifici e terapia cognitivo-compor-                   cross-cultural adaptation, factor analy-
    NRS), una scala di valutazione del ca-          tamentale, come suggerito dal mo-                       sis, reliability, and validity. Spine (Phila
    tastrofismo (Pain Catastrophising               dello bio-psicosociale della persona                    Pa 1976) 2010;35(12):1241–1246.
    Scale, PCS) [6], una scala di valuta-           con disabilità.                                   8.    D’Amico D, Mosconi P, Genco S, Usai S,
                                                                                                            Prudenzano AM, Grazzi L, Leone M,
    zione della kinesiofobia (Tampa Scale                                                                   Puca FM, Bussone G. The Migraine Di-
    of Kinesiophobia (TSK) [7] e una sca-           Bibliografia                                            sability Assessment (MIDAS) question-
    la di valutazione della disabilità pro-         1.   Schiffman E, Ohrbach R, Truelove E, et             naire: translation and reliability of
    vocata da emicrania (Migraine Disa-                  al. Diagnostic Criteria for Temporoman-            the Italian version. Cephalalgia.
    bility Assessment Score Questionnai-                 dibular Disorders (DC/TMD) for Clini-              2001;21(10):947–52.
                                                         cal and Research Applications: recom-        9.    Silveira A, Gadotti IC, Armijo-Olivo S,
    re, MIDAS) [8]. (Correlazioni di Pear-                                                                  Biasotto-Gonzalez DA, Magee D. Jaw
    son: r
ARTICOLO ORIGINALE

                                                        - Appendice -

Questionario della disabilità e del dolore cranio-facciale
Per favore, legga attentamente le istruzioni.
Questo questionario è stato creato per capire in che modo il dolore alla faccia, alla testa e alla mandibola influenzi le sue
attività quotidiane. Per cortesia, risponda a tutte le domande possibili, segnando per ognuna solo la risposta che più si
avvicina alla sua situazione. Anche se per qualche domanda esiste più di una opzione che si avvicina alla sua situazione,
segni solo quella che rappresenta meglio il suo problema.

1.   Prova dolore alla faccia?               7.   Prova dolore alla mandibola?            12. Ha difficoltà ad aprire la bocca?
     a. Non provo dolore.                         a. Non provo dolore.                        a. Non ho difficoltà ad aprire la
     b. A volte provo dolore.                     b. Provo dolore solo quando la                 bocca.
     c. Provo spesso dolore.                         muovo.                                   b. Ho lieve difficoltà ad aprire la
     d. Provo sempre dolore.                      c. Anche se non la muovo, a                    bocca.
                                                     volte provo dolore.                      c. Ho difficoltà moderata ad apri-
2.   La sua qualità di vita è condizio-           d. Provo un dolore continuo, in-               re la bocca.
     nata da questo dolore?                                                                   d. Ho difficoltà intensa ad aprire
                                                     dipendentemente da ciò che
     a. Non è condizionata.                                                                      la bocca.
                                                     faccio.
     b. È condizionata solo un po’.
     c. È condizionata molto.                8.   Sente qualche rumore quando             13. Intensità del dolore a parlare.
     d. È condizionata moltissimo.                muove la mandibola?                         a. Non provo dolore.
                                                  a. Non sento nessun rumore.                 b. Provo un dolore lieve.
3.   Intensità del dolore alla faccia.
                                                  b. Sento rumore solo in qualche             c. Provo un dolore moderato.
     a. Non provo dolore.
                                                     movimento.                               d. Provo un dolore forte.
     b. Provo un dolore leve.
                                                  c. Sento rumore e provo anche
     c. Provo un dolore moderato.
                                                     dolore nella maggior parte dei       14. Ha paura a muovere la mandibola?
     d. Provo un dolore forte.
                                                     movimenti.                               a. Non ho paura a muovere la
4.   Il suo dolore le impedisce di ave-           d. Sento rumore e provo anche                  mandibola.
     re relazioni affettuose come baci,              dolore in ogni movimento.                b. A volte evito di fare alcuni
     abbracci, rapporti sessuali...?                                                             movimenti della mandibola,
     a. Non ho nessuna difficoltà ad         9.   Sente che la sua mandibola esce
                                                                                                 perché ho paura che il mio
         avere queste relazioni affet-            di posto o si blocca?
                                                                                                 problema possa peggiorare.
         tuose.                                   a. Non sento niente di strano.
                                                                                              c. Spesso evito di fare alcuni
     b. Posso averle, ma con un dolore            b. A volte sento che la mia man-
                                                                                                 movimenti della mandibola,
         lieve alla faccia e/o alla mandi-            dibola esce di posto o si bloc-
                                                                                                 perché ho paura che il mio
         bola.                                        ca.
                                                                                                 problema possa peggiorare.
     c. Posso averle, ma con un dolo-             c. Sento spesso che la mia man-
                                                                                              d. Faccio solo i movimenti stret-
         re moderato alla faccia e/o                  dibola esce di posto o si bloc-
                                                                                                 tamente necessari, perché ho
         alla mandibola.                              ca.
                                                                                                 paura che il mio problema
     d. Non le ho a causa del dolore              d. Sento sempre che la mia
                                                                                                 possa peggiorare.
         grave che provo.                             mandibola esce di posto o si
                                                      blocca.
                                                                                          15. Alimentazione.
5.   Prova dolore quando ride?
                                             10. Intensità del dolore quando si               a. Posso mangiare qualsiasi ali-
     a. Non provo dolore.
                                                 mastica.                                        mento.
     b. Provo un dolore leve.
                                                 a. Non provo dolore.                         b. Non posso mangiare alcuni
     c. Provo un dolore moderato.
                                                 b. Provo un dolore lieve.                       alimenti di consistenza dura.
     d. Provo un dolore forte.
                                                 c. Provo un dolore moderato.                 c. Posso mangiare solo alimenti
6.   Il suo dolore le impedisce di sor-          d. Provo un dolore forte.                       morbidi.
     ridere, parlare o masticare?                                                             d. Assumo solo alimenti liquidi.
     a. Posso compiere queste azioni         11. Prova stanchezza alla mandibola
         senza alcun problema.                   quando parla o mangia?                   16. Con che frequenza prova dolore
     b. A volte le evito per il dolore           a. Non provo stanchezza.                     al collo?
         che mi provocano.                       b. Provo una lieve stanchezza.               a. Non provo dolore al collo.
     c. Molto spesso le evito per il             c. Provo una stanchezza mode-                b. A volte provo dolore al collo.
         dolore che mi provocano.                   rata.                                     c. Spesso provo dolore al collo.
     d. Le evito sempre per il dolore            d. Provo una stanchezza inten-               d. Provo continuamente dolore
         che mi provocano.                          sa.                                           al collo.

                                                                    Vol. 34 - N. 2 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa    9
ARTICOLO ORIGINALE

 17. Con che frequenza prova mal di                   b. Se esercito una pressione lie-      21. Il dolore interferisce con la sua
     testa?                                              ve con le dita sulla faccia, mi         attività lavorativa?
     a. Non provo mal di testa.                          fa un po’ male.                         a. Non interferisce con la mia
     b. A volte provo mal di testa.                   c. Se esercito una pressione lie-              attività lavorativa.
     c. Spesso provo mal di testa.                       ve con le dita sulla faccia mi fa       b. A volte interferisce con la mia
     d. Provo continuamente mal di                       molto male.                                 attività lavorativa.
         testa.                                       d. Non posso toccarmi la faccia,           c. Spesso interferisce con la mia
                                                         perché solo sfiorarla mi fa                 attività lavorativa.
 18. Con che frequenza prova mal                                                                 d. Interferisce sempre con la mia
                                                         molto male.
     d’orecchi?                                                                                      attività lavorativa.
     a. Non provo mal d’orecchi.
                                                 20. Il dolore turba il suo sonno?
     b. A volte provo mal d’orecchi.
     c. Spesso provo mal d’orecchi.                  a. Il dolore non turba il mio son-
     d. Provo continuamente mal                          no.
        d’orecchi.                                   b. A volte il dolore non mi per-
                                                         mette di prendere sonno.
 19. Cosa prova quando tocca la zona                 c. Spesso il dolore non mi per-
     che le fa male?                                     mette di prendere sonno.
     a. Se esercito una pressione lie-               d. Non posso dormire perché il
        ve con le dita sulla faccia, non                 dolore non mi permette di ad-
        mi fa male.                                      dormentarmi.

10      Vol. 34 - N. 2 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa
ARTICOLO ORIGINALE
PMIC 2020
Protocollo di valutazione riabilitativa
di Minima della persona con
Ictus Cerebrale Versione 2020
GRUPPO DI LAVORO
Mariangela TARICCO Coordinatore (AOU S. Orsola, Bologna); Francesca CECCHI (Università di Firenze, IRCCS Fondazione
don Carlo Gnocchi, Firenze); Anna CASSIO (AUSL Piacenza); Susanna LAVEZZI (AOU Ferrara); Federico SCARPONI (USL
Umbria 2, Foligno); Andrea MONTIS (Ospedale S Martino, Oristano); Giordano GATTA (SIMFER, Ravenna); Chiara BER-
NUCCI (AUSL Romagna, Rimini); Marco FRANCESCHINI (IRCCS San Raffaele Pisana, Roma); Stefano PAOLUCCI (IRCCS
Fondazione S. Lucia, Roma); Stefano BARGELLESI (AULSS 2 Marca Trevigiana, Ospedale Ca’ Foncello, Treviso).

Introduzione                                dovuto essenzialmente alla minore              rappresenta una sfida impegnativa
                                            mortalità nella fase acuta, sia per l’i-       non solo sul piano clinico, ma anche
Nei paesi occidentali l’ictus ed in par-    ctus ischemico, passata dal 2,7% del           organizzativo.
ticolare le problematiche legate alle       1990 al 4,9% del 2010, che per quel-           La valutazione della persona con ictus
sue conseguenze, rappresentano sem­         lo emorragico, passato dal 1,0% del            costituisce un momento fondamenta-
pre più una emergenza clinico-assi-         1990 a 1,9% del 2010 [1]. La mortali-          le ai fini della presa in carico riabilita-
stenziale.                                  tà globale per ictus (standardizzata           tiva e della messa a punto del Proget-
Un recente rapporto del King’s Col-         per età) si è ridotta del 20% nell’i-          to Riabilitativo Individuale. Essa deve
lege London per la Stroke Alliance          ctus ischemico e del 25% nell’ictus            essere la più esaustiva possibile ed
for Europe (SAFE) ha previsto un            emorragico[1].                                 inglobare le varie problematiche che
aumento del 34% del numero totale           Un terzo circa dei sopravvissuti pre-          influiscono sullo stato di salute, ma
di ictus nell’Unione Europea tra il         senta una rilevante disabilità[2;3] con        essere anche facilmente applicabile
2015 e il 2035, con un passaggio da         necessità di uno specifico trattamento         nei diversi setting e condivisibile dal
613.148 casi nel 2015 a 819.771 nel         riabilitativo, spesso in regime di rico-       team riabilitativo per tutta la evolu-
2035[1]. Tale previsione è legata a di-     vero, nella fase acuta e post acuta. La        zione del percorso.
versi fattori. Infatti, malgrado la ri-     riabilitazione della persona con ictus         Nel 2004 la SIMFER e l’IRCCS Fon-
duzione dell’incidenza, essenzial-          è rivolta non solo alla compromissio-          dazione S. Lucia costituirono un
mente legata ad un migliore                 ne senso-motoria, ma deve affrontare           gruppo di lavoro per redigere la pri-
controllo dei fattori di rischio, si è      tutte le problematiche che tale pato-          ma versione del protocollo di minima
osservato un aumento della preva-           logia comporta, quali dolore, depres-          che potesse seguire la persona con
lenza, sia per la maggiore longevità        sione, difficoltà cognitive, di comuni-        ictus dalla fase acuta a quella territo-
della popolazione, che per una mi-          cazione, di linguaggio, di deglutizione,       riale. Nel 2008 il “Protocollo di mini-
nore mortalità nella fase acuta. I dati     problematiche sfinteriche e respirato-         ma per l’ictus – PMIC” [6], venne pub-
Italiani sono in linea con i dati euro-     rie[4;5]. Inoltre, l’aumento dell’età del-     blicato e nell’applicazione pratica si
pei. In Italia si è registrato infatti da   la popolazione condiziona un bisogno           rilevò sufficientemente esaustivo e
una parte un calo dell’incidenza            assistenziale/riabilitativo a lungo ter-       veloce nella somministrazione, con
(standardizzata per età) dell’ictus         mine in relazione anche alle proble-           un tempo medio di esecuzione
ischemico, da 128/100.000 casi/             matiche psicosociali nella fase di rein-       16.15±1.43 minuti [7]. Tuttavia, con il
anno del 1990 a 114/100.000/anno            tegro nella comunità.                          passare del tempo si sono evidenzia-
nel 2013, ma non dell’ictus emorra-         Gli esiti disabilitanti dopo l’ictus sono      te, nei vari reparti che hanno imple-
gico, la cui incidenza invece è risul-      un problema di particolare rilevanza           mentato il PMIC, alcune criticità
tata stabile (53 vs 54 casi per 100.000     sanitaria e sociale. Per la Medicina Ri-       nell’uso quotidiano che hanno indot-
all’anno). Dall’altra parte si eviden-      abilitativa la presa in carico e il tratta-    to la SIMFER a costituire, attraverso
zia un aumento della prevalenza,            mento del paziente e della famiglia            la sua sezione di approfondimento

                                                                     Vol. 34 - N. 2 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa    11
ARTICOLO ORIGINALE

 dedicata all’ictus, un nuovo gruppo di          del testo, comprensivo di Scheda di          riferimento, oltre agli Item della
 lavoro per migliorarlo rendendolo               Valutazione e di una Appendice con-          NIHSS, al MMSE già contenuto nella
 più attuale e fattibile. Innanzitutto, ci       tenente gli strumenti di valutazione         prima versione. Sia la OCS che la MAS
 si è resi conto che la presenza di 3 di-        adottati e le istruzioni per la loro         rimangono comunque consigliate
 verse schede per ognuna delle fasi del          compilazione.                                come eventuali strumenti di appro-
 percorso di cura (fase acuta, di riabili-                                                    fondimento, in ambito clinico e di ri-
 tazione ospedaliera e territoriale) non         Obiettivo del PMIC 2020                      cerca. Per la valutazione del dolore,
 era funzionale e che di fatto solo la                                                        oltre alla scala verbale NRS, si è voluto
 scheda di riabilitazione ospedaliera            Il PMIC 2020 si propone di fornire ad        inserire anche una scala non verbale.
 veniva compilata con una certa rego-            ogni fisiatra/Team Riabilitativo uno         Dopo confronto collegiale si è concor-
 larità. Inoltre, in linea con le innova-        strumento uniforme per la valutazio-         dato per l’utilizzo della “PAINAD” che
 zioni proposte dalla pratica clinica e          ne della persona con ictus nelle diver-      è uno strumento validato e rapido ed è
 dalla più recente letteratura, si rende-        se fasi di malattia, da quella acuta         stato utilizzando anche nello stroke.
 va necessario rivedere ed aggiornare            ospedaliera a quella di riabilitazione       Per la valutazione delle ADL primarie
 alcuni strumenti di valutazione. Un             territoriale.                                è stato inserito il Barthel Index Modi-
 esempio su tutti è dato dalla National          Il protocollo dovrà permettere la rac-       ficato (BIM) nella Versione a 100 pun-
 Institutes of Health Stroke Scale               colta di una serie di variabili clini-       ti con 5 livelli discriminanti, validato
 (NIHSS)[8], regolarmente oggi utiliz-           co-funzionali ritenute essenziali, in        su un campione di soggetti con ictus;
 zata sia nei reparti per acuti sia in           base all’esperienza clinica e ai dati di     in Appendice viene comunque ripor-
 quelli di Medicina Riabilitativa e che          letteratura, a fini prognostici/valuta-      tato anche il BI originale e la corri-
 di fatto ha reso obsoleta la Canadian           tivi finalizzati alla elaborazione del       spondenza con il BIM.
 Neurological Scale.                             Progetto Riabilitativo Individuale ed
                                                 alla sua verifica. Il protocollo costitui­
 Compito pertanto del nuovo gruppo
                                                 sce una base di partenza comune,
                                                                                              Struttura del protocollo
 di lavoro è stato quello di aggiornare
 il PMIC per renderlo più funzionale,            semplice e riproducibile che punta a         Il PMIC 2020 fa riferimento alla clas-
 anche nell’ottica indicata dalla stes-          facilitare la comunicazione tra centri.      sificazione ICF dell’OMS[11] e alle li-
 sa SAFE, là dove raccomanda che “la             Nella selezione delle variabili si è te-     nee guida più aggiornate[2, 12]. I campi
 Commissione Europea e il Centro                 nuto conto dei seguenti aspetti:             di valutazione sono stati organizzati
 Comune di Ricerca (Joint Research               – necessità di avere un sufficiente          al fine di elaborare il Progetto Riabili-
 Centre) dovrebbero sostenere e pro-                  valore informativo;                     tativo Individuale orientato all’outco-
 muovere a livello europeo lo svilup-            – necessità di mantenere un livello          me[13]. Sono state quindi seguite le
 po di un set di strumenti per valuta-                di minima, con possibilità di som-      differenti Aree di intervento: stabilità
 re le necessità di prevenzione e di                  ministrazione in tutti i setting, da    internistica, funzioni vitali di base,
 cura, così come la qualità dell’assi-                quello della degenza da parte del       menomazioni comunicativo relazio-
 stenza lungo tutto il percorso dell’i-               team multiprofessionale, a quello       nali e cognitivo comportamentali,
 ctus”[1].                                            ambulatoriale dove il fisiatra può      menomazioni senso motorie, mobili-
                                                      trovarsi anche da solo ad effettua-     tà e trasferimenti, autonomia nelle
                                                      re tutta la valutazione;                attività della vita quotidiana, adatta-
 Metodologia di lavoro                           – possibilità di reperire effettiva-         mento e reinserimento sociale.
 Sul piano metodologico il gruppo di                  mente i dati nella maggior parte        Rispetto alla precedente versione (co-
 revisione ha operato attraverso riu-                 dei contesti;                           stituita da 3 schede separate), il pro-
 nioni collegiali degli esperti e comu-          – utilizzo di strumenti di valutazio-        tocollo attuale è un unicum ed è co-
 nicazioni via mail con le seguenti tap-              ne possibilmente validati a livello     stituito di due parti:
 pe. È stata fatta dapprima una revisio-              internazionale e in lingua italiana.    Nella prima parte sono contenute in-
 ne critica del protocollo già esistente         Dopo condivisione collegiale, la prima       formazioni demografiche ed anam-
 discutendone limiti e criticità, seguita        modifica apportata al PMIC originale,        nestiche, da raccogliere necessaria-
 da una condivisione degli obiettivi             è stata la sostituzione della Canadian       mente al momento del primo contatto
 previsti per la nuova versione. Si è ef-        Neurological Scale con la National In-       con la persona con ictus, indipenden-
 fettuata una ricognizione della lette-          stitutes of Health Stroke Scale (NIHSS)      temente dal setting di valutazione.
 ratura nazionale e internazionale per           [8]
                                                    . Molti degli strumenti della versione    La seconda parte è costituita da dati
 valutare la validità degli strumenti            precedente risultavano ancora validi e       clinici relativi all’ictus e agli interventi
 utilizzati e la possibilità di inserire         sono stati confermati. Sono stati poi        effettuati in acuto (sede lesione, ische-
 nuove modalità. Per ogni proposta               esclusi dal PMIC 2020 alcuni strumen-        mico, emorragico, sindromi, tromboli-
 avanzata, la discussione è stata colle-         ti valutativi come ad esempio la Oxford      si/trombectomia patologie associate/
 giale cercando di raggiungere un con-           Cognitive Scale (OCS)[9] e la Modified       comorbilità). Segue poi la valutazione
 senso in caso di opinioni contrastanti.         Ashworth Scale (MAS)[10], utilizzabili       clinica, con strumenti di minima uti-
 Sono state elaborate diverse bozze              comunque come approfondimento                lizzabili nelle diverse fasi del percorso
 con proposte di modifica del PMIC               del dato descrittivo già rilevato nella      di cura e nei diversi setting, ripetibili
 2020 condividendo la versione finale.           scheda. Per quanto riguarda le funzio-       ogni volta lo si ritenga necessario per il
 Infine, si è proceduto alla redazione           ni cognitive il PMIC 2020 farà quindi        monitoraggio del paziente.

12      Vol. 34 - N. 2 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa
ARTICOLO ORIGINALE

Di seguito in sintesi ICF le aree di in-   Bibliografia                                     7. Pratesi L, Paolucci S, Albuzza M, France-
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– Nutrizione, Respirazione, Conti-
                                              2017.                                             ler JR, Barsan WG, Biller J, Spilker J,
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  non verbale PAINAD                          ving after stroke: a systematic review.           tion of a Stroke-Specific Short Cognitive
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– Tono dell’umore                             Bird ML, Eng J, English C, Teixeira-Sal-      10. Pandyan AD, Johnson GR, Price CI,
                                              mela LF, MacKay-Lyons M, Melifonwu                Curless RH, Barnes MP, Rodgers H.A
                                              R, Sunnerhagen KS, Solomon JM, Thi-
Attività                                      larajah S, Mead G: Improving life after
                                                                                                review of the properties and limitations
                                                                                                of the Ashworth and modified Ashwor-
– RANKIN Modificata Pre-morbosa               stroke needs global efforts to imple-             th Scales as measures of spasticity. Clin-
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  Index
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Partecipazione                                veloping a minimum data set for stroke            ciation/American Stroke Association
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