GESTIONE DEL PAZENTE CON SINDROME DA ALLETTAMENTO - Rosalba Leotta - Associazione ANIMO
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• La sottoscritta Rosalba Leotta • ai sensi dell’art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell’Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009, • dichiara che negli ultimi due anni NON ha avuto rapporti diretti di finanziamento con soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario • che negli ultimi due anni ha avuto rapporti diretti di finanziamento con i seguenti soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario: • - ……………….. • - ………………………. • - ……………………..
Immobilità - Allettamento Immobilità - Allettamento Situazione di “inattività” muscolo scheletrica che viene definita anche “allettamento” Svariati possono essere le motivazioni che possono obbligare una persona a letto...... • INEVITABILE • APPROPRIATA legato all'incapacità funzionale della quando interessa direttamente gli persona di muoversi dal letto (e talvolta nel organi ed apparati di moto letto ) • PRESCRITTA • INAPPROPRIATA non necessariamente è legato ad determinata da una causa che altera il incapacità funzionale della persona precario equilibrio di un paziente fragile ed affetto da polipatologie
Paziente Allettato Paziente Allettato Fattori Eziologici Fattori Predisponenti • Patologie Mediche • Età avanzata • Patologie chirurgiche e • Comorbidità traumatologiche • Attività fisica • Patologie Neuropsichiatriche • Stile di vita • Fattori Sociali • Aspetti psicosociali • Ambiente
Paziente anziano allettato SINDROME DA IMMOBILIZZAZIONE Stato in cui la persona è soggetta/rischia il deterioramento dei sistemi ed apparati dell’organismo in conseguenza di un INATTIVITA’ MUSCOLO SCHELETRICA EFFETTI NEGATIVI DELL’ALLETTAMENTO Le conseguenze dell’allettamento sono a carico di tutto l’organismo e interessano i maggiori apparati del corpo: Sistema Cardiovascolare Sistema Respiratorio Sistema Muscolo-Scheletrico Sistema Gastrointestinale Sistema Urinario Sistema Neuropsichico Sistema Cutaneo
SISTEMA CARDIOVASCOLARE • Riduzione gittata cardiaca • Stasi venosa periferica • Rischio di trombosi venosa e conseguente rischio di embolia polmonare
SISTEMA RESPIRATORIO • Ridotta ventilazione • Aumento delle secrezioni • Ridotto riflesso della tosse
SISTEMA MUSCOLO-SCHELETRICO • Ipotrofia muscolare • Ipostenia muscolare • Fibrosi legamenti strutture tendinee e delle capsule articolari • Osteoporosi
SISTEMA NEUROPSICHICO • Labilità emotiva • Agitazione psicomotoria • Stato confusionale • Senso di frustrazione • Indifferenza verso l’ambiente • Allucinazioni • Depressione
SISTEMA CUTANEO LESIONI DA DECUBITO • Sacro • Grande trocantere • Calcagno • Malleoli • Scapole • Padiglione auricolare • Etc
LESIONI DA DECUBITO FATTORI FAVORENTI FATTORI DI RISCHIO • PRESSIONE – STIRAMENTO • IMMOBILIZZAZIONE ATTRITO • INCONTINENZA URO-FECALE • UMIDITA’ DELLA CUTE • MALNUTRIZIONE • DISIDRATAZIONE CUTANEA • DISIDRATAZIONE • RIDUZIONE DEL TESSUTO • ANEMIA SOTTOCUTANEO • DISTURBI COGNITIVI • RIDUZIONE SENSIBILITA’ PERIFERICA
PREVENZIONE PREVENZIONE Tutto ciò scoraggerà il paziente nei tentativi di rialzarsi e progressivamente si aggraverà sia fisicamente che psicologicamente Cosa fare ? La strategia di intervento è PREVENZIONE attraverso la promozione del movimento
PIANO PIANODIDIASSISTENZA ASSISTENZA • Limitare la permanenza del paziente a letto; • Mettere in opera il più precocemente possibile tutti i presidi necessari alla prevenzione dei decubiti; • Cambiare il decubito del paziente con frequenza nelle 24 ore; • Mantenere la massima igiene; • Stimolare il paziente dal punto di vista intellettivo facendolo partecipare al programma terapeutico; • Adattare l’ambiente alle sue capacità funzionali; • Mobilizzare quotidianamente (mantenimento della posizione seduta per lunghi periodi, brevi tentativi di mantenere la posizione eretta)
TEAMMULTIDISCIPLINARE TEAM MULTIDISCIPLINARE
“Ridurre “Ridurrealalminimo minimoililtempo tempodidi permanenza permanenzaaaletto” letto”!!! !!!
INTERVENTIINFERMIRISTICI INTERVENTI INFERMIRISTICI Cosa è importante fare
Posizionare correttamente il paziente Posizionare correttamente il paziente
Cambiare Cambiarelalapostura postura
Tentare Tentareprecocemente precocementelalaposizione posizione seduta sedutainincarrozzina carrozzina
Stimolare Stimolarelaladeambulazione deambulazione
Collaborazione Collaborazionepaziente paziente
CONTROLLARE CONTROLLARELA LACUTE CUTE
IGIENE IGIENEDEL DELPAZIENTE PAZIENTE
NUTRIZIONE NUTRIZIONEEEIDRATAZIONE IDRATAZIONE
Stimolare Stimolareililpaziente paziente
Comunicazione Comunicazione
INTEGRAZIONE INTEGRAZIONERISORSE RISORSE
OBIETTIVI OBIETTIVI BUONE CONDIZIONI SALUTE E FUNZIONALITA’ PROGRESSO SOLUZIONE PROBLEMA E STATO SALUTE SOLUZIONE PROBLEMA
CONCLUSIONI CONCLUSIONI Presupposto fondamentale per il raggiungimento di questi obiettivi è : La presenza di un team multidisciplinare L’impiego di protocolli validati e standardizzati La continuità del programma terapeutico Il coinvolgimento attivo del malato e della famiglia La formazione professionale
CONCLUSIONI CONCLUSIONI
GRAZIE GRAZIEPER PERL’ATTENZIONE! L’ATTENZIONE!
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