GIORNALE ITALIANO DI MEDICINA RIABILITATIVA - Rivista di Formazione, Informazione, Aggiornamento professionale della SIMFER

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GIORNALE ITALIANO DI MEDICINA RIABILITATIVA - Rivista di Formazione, Informazione, Aggiornamento professionale della SIMFER
Volume 35
                                                                                                                                                                                 N. 2
                                                                                                                                                                                 GIUGNO 2021

                                                                                                                                                                                 GIORNALE ITALIANO DI MEDICINA RIABILITATIVA
                                                                                                                                                                                 Rivista di Formazione, Informazione, Aggiornamento professionale della SIMFER
Pubblicazione periodica trimestrale - Poste Italiane S.p.A. Sped. in a.p. - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1 DCB/CN - ISSN 1827-1995 - Taxe Perçue

                                                                                                                                                                                                                      Direttore
                                                                                                                                                                                                                   Lorenzo Panella
                                                                                                                                                                                                                 Comitato Editoriale
                                                                                                                                                                                                                  Fabrizio Gervasoni
                                                                                                                                                                                                                   Federico Giarda
                                                                                                                                                                                                                    Rosa Rogliani
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BOARD EDITORIALE
                         Direttore Lorenzo Panella

  Comitato Editoriale Fabrizio Gervasoni
 		 Federico Giarda
 		Rosa Rogliani

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                    UFFICIO DI PRESIDENZA SIMFER
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                   Past President:    Paolo Boldrini
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                           Direttivo S.I.M.M.F.i.R.
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              Nazionale SIMFER: P.zza B. Cairoli, 2 - 00186 Roma

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Indice

EDITORIALE
 Districare i concetti di comorbilità, fragilità e disabilità
 Antonio GUAITA, Lorenzo PANELLA                                                              1

L’OPINIONE DI
  Introduzione ad un nuovo concetto di Fragilità
  Alberto CESTER                                                                              5
 Un pensiero al futuro per “curare” le fragilità
 Lorenzo PANELLA                                                                              7

LETTERATURA INTERNAZIONALE
  L’intervento nutrizionale nella sarcopenia
  Elena Cecilia CAPELLO, Giampaolo BIROLI, Edda CAVA, Alessandro COLLO, Sandra PORTALE,
  Sergio RISO                                                                                 10
 Osteoporosi: attuali orientamenti diagnostici e terapeutici
 Francesca ZUCCHI, Massimo VARENNA                                                            14
 Strumenti di misura della fragilità
 Mauro COLOMBO                                                                                20

VOCE ALLE SEZIONI
 Gestione farmacologica del dolore del paziente fragile
 Giovanni TAVEGGIA, Luisella FRANCHI                                                          26

UNIVERSITÀ
 Esercizio terapeutico e supplementazione amminoacidica in pazienti con frattura di femore:
 la miostatina come marker della sarcopenia? A pilot randomized controlled trial
 Alessandro DE SIRE, Lucrezia MOGGIO, Stefano FASANO, Carlo CISARI, Antonio AMMENDOLIA,
 Marco INVERNIZZI                                                                             31

SPAZIO SPECIALIZZANDI
  Management dell’osteoporosi in una popolazione di donne con carcinoma mammario in terapia
  con inibitori dell’aromatasi
  Alessandro DE SIRE                                                                          37
 Cancer Treatment-Induced Bone Loss in donne affette da carcinoma della mammella in terapia
 adiuvante: studio osservazionale trasversale
 Lucrezia MOGGIO, Alessandro DE SIRE, Federica PISANI, Carlo CISARI, Marco INVERNIZZI,
 Antonio AMMENDOLIA                                                                           38

PAGINA DELLE ARTI: MUSICA, TEATRO, CINEMA, EDITORIA IN RIABILITAZIONE
 Rehabilitation After Limb Salvage Surgery
 A cura della Redazione di MR                                                                 42
 Longevità: perché invecchiamo e perché non dobbiamo farlo
 Lorenzo PANELLA                                                                              43
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ARTICOLO ORIGINALE
 Ipovitaminosi D e funzioni cognitive: Review
 Eleonora CELLURA                                                                                   44
 La riabilitazione post COVID-19 nell’esperienza dell’Ospedale San Carlo di Milano
 Luigi BONINI, Eliana CAMPI, Carlo Domenico AUSENDA, Laura PERUCCA,
 Antonino Michele PREVITERA                                                                         47
 I disturbi psichiatrici comuni in età geriatrica: implicazioni diagnostiche e terapeutiche
 Giulia LUCCA, Ivano CASELLI, Davide CENCI, Camilla CALLEGARI                                       52
 SARC-F: una proposta di screening per l’identificazione e il trattamento dei pazienti affetti
 da Sarcopenia nei reparti di degenza ospedaliera
 Michele BERTONI, Marco BATTAGLIA, Fabio AMBROSINI, Daniela BIACCHI, Alessio BARICICH               58
 Lymphedema quality of life questionnaire (LYMQOL): adattamento culturale e validazione
 di un questionario che valuta la qualità di vita dei soggetti con linfedema degli arti superiori
 per carcinoma mammario
 Marco MONTICONE, Nicola FRAU, Igor PILLONI, Giorgio FERRIERO                                       63
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EDITORIALE
Districare i concetti di comorbilità,
fragilità e disabilità
Antonio GUAITA1, Lorenzo PANELLA2
1
  Fondazione Golgi Cenci Abbiategrasso (MI)
2
  Dipartimento di Riabilitazione ASST Pini – CTO Milano

I tre termini, comorbilità, fragilità e       alle prove dinamiche presentano              qualità della vita, maggiore utilizzo
disabilità sono stati usati in modo           scarsa resistenza all’urto, cioè bassa       dell’assistenza sanitaria e aumento
quasi intercambiabile per definire gli        resilienza. Questa definizione è molto       della mortalità [3]. Benché sia sostan-
anziani vulnerabili. Invece una mi-           simile a quella che viene usata in me-       zialmente definita dal numero di affe-
glior chiarezza nella definizione e nei       dicina quando si parla di strutture          zioni croniche presenti, si è cercato di
criteri di distinzione di queste tre con-     specifiche come l’osso. La “fragilità        superare la semplice conta associando
dizioni è utile per migliorare non solo       ossea” indica una alterazione della          anche la valutazione di altri aspetti
l’accuratezza diagnostica ma anche            qualità dell’osso che lo rende più fa-       come la gravità della compromissione
l’efficacia delle strategie di prevenzio-     cilmente soggetto a fratture, così           dei singoli organi o apparati [ CIRS:
ne e di trattamento.                          come si parla di fragilità vascolare o       Cumulative Index Rating Scale [4]] o
Whitehead e Russel nel capitolo inizia-       capillare con lo stesso significato di       anche utilizzando indicatori di comor-
le della “Introduzioni ai Principia Ma-       strutture vicine al limite di rottura.       bilità di riconosciuto valore prognosti-
thematica” partono dal concetto che           Ma diversa è la definizione di fragilità     co [5]. Nonostante questo, non di-
un insieme non può essere il contenuto        quando si tratta di un sistema nel suo       scende da questi indicatori in modo
di sé stesso, con ciò ponendo una fon-        complesso cioè un insieme di ele-            automatico quando e come deve cam-
damentale separazione fra sistema di          menti in un tutto organico e funzio-         biare l’approccio medico e riabilitati-
misura, classificazione o ordine, e il suo    nalmente unitario. Qui la fragilità          vo, anche perché dagli studi risulta af-
contenuto. Questo riguarda da vicino          non è solo strutturale ma anche fun-         fetto da multimorbilità il 23,2% della
anche l’attività medica riabilitativa e la    zionale, cioè riguarda la qualità delle      popolazione generale,[6] e dal 55 al
necessità/difficoltà di definire e misura-    relazioni fra gli elementi.                  98% degli anziani! [7]. Questi numeri
re quello che trattiamo. Questa “umil-        Quindi la “fragilità” in medicina riabi-     sono estremamente alti, troppo per
tà” scientifica è utile per avventurarsi      litativa è una condizione di ridotta ri-     applicare metodologie specifiche o co-
nella definizione di concetti in appa-        serva funzionale, cioè una minor ca-         stose. Per questo le linee guida della
renza sfuggenti che riguardano l’orga-        pacità di rispondere agli stress con         NICE individuano delle condizioni as-
nismo nel suo complesso e ancor di più        conseguente difficoltà a ritornare alla      sociate alla comorbilità che rendono
il suo mutare invecchiando come sono          precedente condizione di equilibrio.         necessario un approccio specifico per-
appunto fragilità, disabilità e comorbili-    Più formalmente secondo la definizio-        sonalizzato[8][2]. Quindi la comorbi-
tà. Il “campo semantico” di questi tre        ne di Clegg, “...È uno stato di vulnera-     lità è complicata in pazienti che:
termini è diverso, anche se non posso-        bilità che comporta una scarso recupe-       • trovano difficile gestire i loro trat-
no non esserci strette relazioni e so-        ro dell’omeostasi dopo un evento                  tamenti o le attività giornaliere;
vrapposizioni. Il concetto di disabilità e    stressante ed è una conseguenza del          • ricevono cure e supporto da più
di comorbilità è più famigliare, per cui è    declino cumulativo in molti sistemi fi-           servizi e necessitano di servizi ag-
opportuno iniziare a definire le loro re-     siologici nel corso della vita.”[1].              giuntivi;
lazioni con il più sfuggente dei tre ter-                                                  • hanno condizioni di salute fisica e
                                                                                                mentale a lungo termine;
mini, la fragilità.                           Comorbilità/Multimorbilità                   • hanno fragilità o cadute;
                                              La Multimorbilità è definita dalle linee     • cercano spesso cure di emergenza
Fragilità                                     guida del NICE (National Institute For       • vengono prescritti più farmaci da
Per la fragilità è necessario un adatta-      Health And Care Excellence, UK)                   assumere regolarmente.
mento concettuale rispetto al lin-            come presenza di due o più condizioni
guaggio comune. Nella tecnologia dei          a lungo termine, che attualmente non         Quindi la condizione di fragilità e di
materiali, “fragilità” è la proprietà ca-     possono essere curate, ma possono es-        disabilità/dipendenza vengono valu-
ratteristica dei materiali che alle pro-      sere controllate attraverso farmaci o        tate come elementi di gravità della
ve meccaniche statiche presentano             altri trattamenti [2]. La presenza di        multimorbilità, ma più spesso sono
un carico di elasticità molto prossimo        multimorbilità comporta un maggior           citati come conseguenze della condi-
a quello di rottura e dei materiali che       rischio di declino funzionale, scarsa        zione comorbida, sequenza confer-

                                                                     Vol. 35 - N. 2 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa      1
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EDITORIALE

    Figura 1 Sequenza evolutiva dalla comorbilità alla fragilità [modificato da [3]].

    mata anche da studi longitudinali                                                                               namente hanno a che fare con la clas-
    [7].                                                                                                            sificazione del WHO, l’ICF del 2001,
    In alte pubblicazioni più chiaramen-                                                                            versione breve 2005, che qui viene
    te veniva proposta la sequenza ripor-                                                                           richiamata brevemente e in cui l’ac-
    tata in figura 1, dove la fragilità ve-                                                                         cento è posto sul funzionamento
    niva proposta come possibile conse-                                                                             mentre “disabilità” serve come termi-
    guenza di danni non riparabili ([3]).                                                                           ne ombrello per menomazioni, limi-
    Una meta analisi sui rapporti fra                                                                               tazioni dell’attività o restrizioni della
    multimorbilità e fragilità condotta da                                                                          partecipazione.       (https://apps.who.
    un ampio gruppo di ricercatori euro-                                                                            int/iris/bitstream/hand-
    peo ha potuto valutare i dati di                                                                                le/10665/42417/9788879466288_
    14.704 anziani, quantificando la so-                                                                            ita.pdf;jsessionid=29B258AC21FAE-
    vrapposizione fra le due condizioni                                                                             D1B3CDE1DDF98109713?sequen-
    [9]. Fragilità e multimorbidità sono                                                                            ce=4 )
    considerati biomarcatori clinici pro-                                                                           Lo schema tratto dalla citata pubbli-
    mettenti per lo studio dei meccani-                                                                             cazione e riportato in figura 3 illustra
    smi alla base del processo di invec-                                                                            la relazione fra le componenti.
    chiamento. Entrambi hanno dimo-                                                                                 Viene quindi superata la visione tra-
    strato di essere associati al rischio di              Figura 2 Prevalenza rispettiva e rapporti fra mul-        dizionale “lineare” sostituendo ai ter-
    disabilità, ospedalizzazione e morta-                 timorbilità e fragilità [dati dalla meta analisi di Ve-   mini negativi:
    lità, nonché all’aumento dei costi re-                trano DL e coll, che ha riguardato 14.704 an-             malattia => danno => disabilità =>
                                                          ziani, di cui 7.220 (49%) erano liberi da ambe-
    lativi alla salute.                                                                                             handicap, quelli positivi:
                                                          due le condizioni].
    La prevalenza di multimorbilità era                                                                             salute => funzione => attività => par-
    del 48%, mentre quella della fragilità                                                                          tecipazione.
    del 9%. Essi hanno trovato che la                                                                               I componenti vengono visti in una in-
    quota di multimorbilità nei soggetti                  coesistenza di più malattie (vedi fi-                     terrelazione reciproca. Il deficit fun-
    fragili era del 68%, mentre la preva-                 gura 2).                                                  zionale non viene “dopo” la malattia
    lenza dei soggetti fragili in chi aveva                                                                         ma può essere un sintomo di una o
    multimorbilità era solo del 12% (fi-                                                                            più patologie che persistono e a sua
    gura 2). Quindi nella popolazione
                                                          Disabilità                                                volta condizionare un aggravamento
    generale i soggetti anziani con ambe-                 Disabilità e fragilità sono concetti che                  della patologia (pensiamo solo ai dan-
    due le condizioni, fragilità e multi-                 possono sovrapporsi e generare an-                        ni da immobilizzazione). In questo
    morbosità, sono solo il 6%. Conclu-                   che errori, essendo entrambi associati                    schema si possono inserire comorbilità
    dono quindi che “.,. Fragilità e multi-               all’invecchiamento e con possibili                        e fragilità: salute => condizioni di salu-
    morbilità sono due condizioni corre-                  zone di sovrapposizione [10]. Ad                          te/ invecchiamento/ comorbilità; fun-
    late negli anziani. La maggior parte                  esempio in Wikipedia “fragilità”                          zioni e strutture corporee=> riserva
    degli individui fragili sono anche                    nell’anziano, viene così definita: “La                    funzionale /resilienza/fragilità, come
    multimorbosi, ma pochi adulti anzia-                  fragilità è quella condizione per la                      riportato in figura 4.
    ni multimorbosi presentano anche                      quale un anziano è incapace di svol-                      Le tre condizioni analizzate nell’ambi-
    fragilità.”                                           gere, in maniera autonoma, le attività                    to di un ampio studio longitudinale
    In effetti, una certa quantità di so-                 di base della vita quotidiana da solo o                   presentano i dati di prevalenza e le so-
    vrapposizione tra le due condizioni                   con l’aiuto di mezzi o strumenti.” [ht-                   vrapposizioni fra le tre condizioni [11].
    è biologicamente plausibile ed è                      tps://it.wikipedia.org/wiki/Fragili-                      In totale su 2762 partecipanti con co-
    probabile una relazione causale bi-                   t%C3%A0_degli_anziani]                                    morbilità e / o disabilità e / o fragilità,
    direzionale tra di loro. La fragilità                 Con ciò creando una grande confu-                         368 partecipanti erano fragili, 2576
    può predisporre le persone allo svi-                  sione fra fragilità e disabilità. La defi-                complessivamente con 2 o più delle se-
    luppo di più malattie croniche, ma                    nizione di disabilità è famigliare ai fi-                 guenti 9 malattie: infarto del miocar-
    la fragilità può anche derivare dalla                 siatri e ai fisioterapisti che quotidia-                  dio, angina, insufficienza cardiaca con-

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EDITORIALE

Figura 3 Relazione fra le componenti funzionali legate alla attività/disabilità secondo l’ICF.

Figura 4 Proposta di schema ICF con inserimento di comorbilità, disabilità e fragilità.

Tabella I. Numerosità e distribuzione percentuale di Fragilità, comorbilità e disabilità (modificata da : [11])

                                             Nessuna                                                                          Tutte
                                                                  Fragilità         Comorbilità           Disabilità                            Totale
                             N              Condizione                                                                  le 3 condizioni
                                                                    (%)                (%)                   (%)                                 (%)
                                           associata (%)                                                                       (%)

 disabilità          363                         18                  6                    54                  =               22          100

 comorbilità         2576                        83                  7                    =                   7               3           100

 fragilità           368                         27                  =                    46                  6               21          100

gestizia, claudicatio, artrite, cancro,                base della vita quotidiana; di questi,                 solo il 7% di chi presenta comorbilità è
diabete, ipertensione, broncopneumo-                   100 (in totale) erano anche fragili.                   anche fragile, mentre chi è fragile ha
patia cronica ostruttiva. Di questi, 249               (vedi tabella I). Si conferma quindi                   anche comorbilità nel 46% dei casi,
(in totale) erano anche fragili. Inoltre,              che le tre condizioni, pur sovrapposte                 addirittura 77% se si aggiungono i fra-
363 con limitazioni nelle attività di                  sono distinte e con diverso significato:               gili con tutte e tre le condizioni.

                                                                                     Vol. 35 - N. 2 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa        3
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    Conclusioni                                      condizioni e suggeriscono l’impor-                  org/10.1016/0895-4356(94)90129-
                                                                                                         5
                                                     tanza clinica di differenziarle in
    La stessa Linda Fried in un suo arti-            modo da identificare gli interventi
                                                                                                     6.  Barnett K, Mercer SW, Norbury M, et
    colo spiega con sufficiente chiarezza                                                                al (2012) Epidemiology of multimorbi-
                                                     appropriati che potrebbero preveni-                 dity and implications for health care,
    le relazioni complesse fra comorbili-            re una condizione, dato che il suo                  research, and medical education: A
    tà, fragilità e disabilità: “...la fragilità     precursore è presente”. [11]                        cross-sectional study. Lancet 380:37–
    è distinta, ma sovrapposta, sia alla                                                                 43.      https://doi.org/10.1016/S0140-
    comorbilità che alla disabilità. Inol-                                                               6736(12)60240-2
    tre, sia la fragilità che la comorbilità         Bibliografia                                    7.  Marengoni A, Angleman S, Melis R, et
                                                                                                         al (2011) Aging with multimorbidity:
    predicono la disabilità, adattandosi             1.   Clegg A, Young J, Iliffe S, et al (2013)
                                                          Frailty in elderly people. Lancet              A systematic review of the literature.
    a vicenda; la disabilità può benissi-                                                                Ageing Res Rev 10:430–39. https://doi.
                                                          381:752–62. https://doi.org/10.1016/
    mo esacerbare la fragilità e la co-                                                                  org/10.1016/j.arr.2011.03.003
                                                          S0140-6736(12)62167-9
    morbilità e le malattie concomitanti             2.   National Guidelines Centre at The          8.  National Institute for Health and Care
    possono contribuire, almeno in                        Royal College of Physicians (2016)             Excellence (2016) Multimorbidity: cli-
    modo additivo, allo sviluppo della                    Multimorbidity: clinical assessment            nical assessment and management |
                                                          and management (NG56). UK                      Guidance and guidelines | NICE
    fragilità la presenza di disabilità o                                                            9.  Vetrano DL, Palmer K, Marengoni A,
                                                     3.   Yarnall AJ, Sayer AA, Clegg A, et al
    fragilità potrebbe contribuire allo                   (2017) New horizons in multimorbidi-           et al (2018) Frailty and Multimorbidi-
    sviluppo o alla progressione di ma-                   ty in older adults. Age Ageing 46:882–         ty: A Systematic Review and Meta-a-
    lattie croniche, forse attraverso i li-               88.     https://doi.org/10.1093/ageing/        nalysis. Journals Gerontol Ser A
    velli di attività più bassi associati                 afx150                                         74:659–666. https://doi.org/10.1093/
                                                     4.   Parmelee PA, Thuras PD, Katz IR,               gerona/gly110
    alle prime due condizioni, o attra-
                                                          Lawton MP (1995) Validation of the         10. Topinková E (2008) Aging, disability
    verso altri percorsi che influenzano                  Cumulative Illness Rating Scale in a           and frailty. Ann Nutr Metab 52:6–11.
    alcuni meccanismi biologici di base                   Geriatric Residential Population. J Am         https://doi.org/10.1159/000115340
    essenziali per il mantenimento                        Geriatr Soc 43:130–137. https://doi.or-    11. Fried LP, Ferrucci L, Darer J, et al
    dell’omeostasi, come l’infiammazio-                   g/10.1111/j.1532-5415.1995.                    (2004) Untangling the Concepts of Di-
                                                          tb06377.x                                      sability, Frailty, and Comorbidity: Im-
    ne, o l’equilibrio simpatico-para-
                                                     5.   Charlson M, Szatrowski TP, Peterson            plications for Improved Targeting and
    simpatico. Queste relazioni causali                   J, Gold J (1994) Validation of a com-          Care. Journals Gerontol - Ser A Biol
    forniscono una spiegazione per la                     bined comorbidity index. J Clin Epi-           Sci Med Sci 59:255–63. https://doi.
    frequente co-occorrenza di queste                     demiol 47:1245–51. https://doi.                org/10.1093/gerona/59.3.m255

4           Vol. 35 - N. 2 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa
GIORNALE ITALIANO DI MEDICINA RIABILITATIVA - Rivista di Formazione, Informazione, Aggiornamento professionale della SIMFER
L’OPINIONE DI

Introduzione ad un nuovo concetto
di Fragilità
La fragilità è ancora un modello attuale ai tempi del Covid?
Alberto CESTER
Geriatra e Fisiatra

Da tempo si parla di fragilità nel pa-      tito se la fragilità rappresenti appunto      trati su aspetti globali di funzione, che
ziente anziano, quasi quale fosse una       un ingresso reale di malattia, un fat-        su singoli domini e sui vari livelli di
sorta di stereotipo dell’invecchiamen-      tore di rischio o sia una sorta di sin-       disabilità.
to. Molti di noi ne hanno scritto ed        drome da predisposizione alle malat-          Ora gli avanzamenti ottenuti con tali
hanno partecipato a dibattiti sul tema.     tie ed alla loro cronicizzazione. E an-       strumenti, sono ormai patrimonio e
La fragilità è certo parte integrante       cora, se e quanto, influenzi la soglia        rappresentano le vere frecce in fare-
dell’esistere da vecchi, e si compendia     del declino e di malattia di ogni indi-       tra di ogni professionista che a qualsi-
in maniera individualmente molto            viduo.                                        asi livello si interessi alla salute
variabile, assieme alla comorbilità,        Il dibattito speculativo su questi temi       bio-psico-fisica e sociale di ogni an-
alla sarcopenia, alla polifarmacotera-      confesso che non mi ha mai molto              ziano. La valutazione, la conoscenza
pia, con altre patologie preminenti ed      entusiasmato, anche se culturalmen-           e il peso prognostico della fragilità, ci
altre peculiarità specie/specifiche         te affascinante. Per me, medico prati-        sono quindi ben noti. Interessanti a
dell’invecchiamento.                        co, è bastata la valutazione e la dimo-       tal proposito anche di longevità sana,
Ma cosa è la fragilità? Da sempre la        strazione che la velocità del cammino in      gli ultimi scritti di David A. Sinclair
definizione che culturalmente mi ap-        tutte decadi avanzate, sia un marca-          con le ricerche, le intuizioni e le nuo-
partiene di più, è quella di Fretwell:      tore financo preventivo di salute (Fit        ve risultanze su sirtuine, vitamina D,
marcata vulnerabilità e diminuita ca-       or Frailty). Una sorta di certificato di      ed altre sostanze e sul digiuno e dieta
pacità omeostatica come una sorta di        abilità, malattia e salute.                   appropriata (Longevità di David A.
predittore di malattia. Da sempre           Quanto sia importante il tema della           Sinclair Verduci Editore).
inoltre mi ha convinto la metafora          fragilità, lo si può anche rilevare dal       Ma il quesito che mi pongo e vi pon-
della Fragilità come un’auto in riserva,    fatto che una prestigiosa rivista come        go adesso è quali fragilità sono state
che mantiene garanzie di efficienza e       Aging and clinical and experimental           messe a più dura prova o sono emer-
di potenziale raggiungimento delle          research, già nel 2002 aveva dedicato         se durante la lunga condizione socia-
sue velocità di punta, ma con minor         un intero supplemento al tema della           le, affettiva e fisica impostaci dalla
possibilità di sostenere viaggi e di-       fragilità. A seguire una delle lettera-       pandemia da SARS Covid 19? Inten-
stanze rilevanti e maggiore capacità        ture più vivaci sia in ambito geriatrico      do nuove fragilità nei pazienti anzia-
di “rotture” da usura.                      che riabilitativo, seppur con sfumatu-        ni, ma anche nei modelli assistenziali
La fragilità impatta in maniera rile-       re diverse.                                   ed anche nel nostro.
vante sul substrato psico-fisico di ogni    I modelli di Valutazione MultiDimen-          Intanto è emersa se ve ne fosse stato
anziano. Vi è un momento in cui da          sionale (VMD) Geriatrica hanno con-           bisogno, l’impotenza del nostro sape-
vecchi ci sentiamo noi stessi più fragi-    tribuito molto efficacemente a detta-         re di fronte ad una infezione indotta
li. A determinare questa condizione,        gliare i confini delle fragilità attraver-    da un banale virus del raffreddore
può essere un evento clinico, il con-       so la valutazione allargata dei vari          modificato. Grandi le ferite narcisisti-
fronto sugli esiti fratturativi di una      domini psico-fisico-funzionali e so-          che alla nostra supremazia di specie,
caduta, l’inizio di alcune patologie        ciali nell’anziano (tra gli autori più        alla nostra sapienza medica, enfatiz-
più spesso correlate con l’invecchia-       rilevanti in tema di VMD, cito solo:          zate le falle di un modello sanitario
mento, ma è un processo assoluta-           Linda Fried, Ken Rockwood, fino al            organizzato prevalentemente sui no-
mente individuale.                          Multidimensional Prognostic Index -           stri bisogni, incapace di adattarsi rapi-
Gli aspetti funzionali della fragilità      MPI di Alberto Pilotto).                      damente ad una malattia ad alta dif-
nei vecchi, si riverberano anche pe-        Altrettanto validi e approfonditi i si-       fusibilità, ad una pandemia globale,
santemente sulle capacità di perfor-        stemi di valutazione funzionale in            in un sistema delle cure che molto
mance, di endurance e funzione.             uso in ambito riabilitativo (FIM ed al-       spesso rappresenta una sorta di presta-
Vi è stato in letteratura un fitto dibat-   tri modelli), certamente più concen-          zionificio egoista. Siamo stati troppo

                                                                    Vol. 35 - N. 2 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa      5
L’OPINIONE DI

    convinti che la salvaguardia di luoghi          Tralasciando aspetti generali di pan-     che è caducità versus continuità… cosa
    e regioni a scapito di altre, allontanas-       demia, vorrei lanciare qualche con-       comporterà? Ancora: essere conte-
    se il baratro della diffusione pandemi-         cetto e pensiero su come la pandemia      nuti in un ambiente che azzera le
    ca di un qualsivoglia virus. Anche ciò          abbia toccato pesantemente il mondo       relazioni di vicinanza fisica, non è
    che sta avvenendo in termini di cam-            degli anziani, in termini non solo di     un poco come essere ancora più tragi-
    pagne vaccinali e supremazia di paesi           incidenza di malattia, di morti e         camente soli ? Non è una ennesima
    avanzati rispetto a paesi più poveri, la        lutti, ma altresì in termini di esiti     “contenzione psico-affettiva”? La
    dice lunga su come non riusciremo a             ancora non del tutto qualificabili        solitudine non è solo condizione di
    sconfiggere questo virus se non pen-            e quantificabili nei pazienti an-         mancata vicinanza fisica, di assenza è
    sando ogni azione a livello di sanità           ziani. Ricordo che solo ora si delinea    spesso quasi un sentimento indi-
    mondiale e non di singoli paesi o con-          il contorno della poliedrica “sindro-     viduale, “ci si sente soli”, anche
    tinenti.                                        me post Covid” e Long Covid, e            quando magari non lo si è fisicamen-
    Ci manca e ci è mancata una necessa-            queste cosa lasceranno negli anziani?     te. Solo per citare alcuni degli aspetti
    ria visione globale e mondiale della            Solo fibrosi polmonari? Problemi ad       neuro-affettivi che ci lasceremo alle
    pandemia, una visione non centrata              altri organi ed apparati e gli aspetti    spalle, ma che incideranno sulle mo-
    solo su confronti tra diffusione, casi,         neuropsicologici? I trattamenti riabi-    tivazioni riabilitative dei nostri pa-
    morti e incidenza delle varianti del vi-        litativi delle lunghe immobilità per      zienti.
    rus, ma su strategie concertate ad              pazienti che siano sopravvissuti a        Gli anziani come sempre stanno pa-
    armi pari con “tutti” gli stati del mon-        trattamenti respiratori invasivi, alla    gando e pagheranno il prezzo più alto
    do. Solo agendo in senso globale con            sarcopenia da inattività, sindrome di     alla pandemia, ma quando ne uscire-
    la coralità di interventi che richiede-         per sé non banale: ma saremo pronti       mo dimostreremo che oltre alla lon-
    rebbe la gravità dei tempi che stiamo           a trattare i numeri che gli esiti della   gevità posseggono anche la resilien-
    vivendo, potremo pensare a sconfig-             pandemia ci imporranno?                   za psicologica.
    gere SARS Covid-19, e potremo ri-               E ancora, in termini di solitudini im-    Quindi Fragilità e Covid sono
    prendere a viaggiare liberamente ed a           poste dalle norme di isolamento, la       un’altra prova per i nostri vecchi,
    vivere e forse ad affrontare altre con-         mancanza non solo di presenza, di vi-     che loro sapranno come sempre af-
    dizioni emergenziali, ed anche a cu-            cinanza, ma di abbracci, carezze, cosa    frontare e vivere.
    rare altre malattie che certo non sono          lasceranno ai nostri anziani? Saremo      Anche noi che ci occupiamo delle fra-
    scomparse con la pandemia…                      in grado di ricordare questi tragici      gilità dei nostri vecchi dovremo esse-
    Questo ci deve anche aiutare a trova-           “frame” di vita, e quanto incideran-      re all’altezza di questi temi, saremo
    re insieme un nuovo modello di sape-            no sul futuro nostro e dei nostri vec-    messi a dura prova dai nuovi bisogni
    re medico condiviso, solo se si lavora          chi? Ricordiamo che i vecchi in gene-     che emergeranno dopo che avremo
    insieme condividendo i nostri saperi            re non hanno la fretta dei giovani, ma    sconfitto, speriamo, questo maledetto
    fuori dalle corporazioni, si possono            hanno meno tempo di vita, certo           virus.
    affrontare le gravi difficoltà, come            anche le giovani generazioni hanno        Dovremo ripensare quindi alla fragili-
    quella che stiamo vivendo, senza ri-            subito privazioni e limiti impensabili    tà dell’esistere da vecchi, soprattutto
    schiare un collasso organizzativo.              per le nostre generazioni, ma gli an-     negli oldest old che rappresentano la
    Qualsiasi altra strategia suprematista          ziani sono la categoria più fragile,      “palestra” più difficile per tutti noi in
    nei confronti del virus e nella fatti-          come sopra citato e le solitudini im-     termini di qualità dei trattamenti, di
    specie il modello America first, coniato        posteci dalla pandemia e dalle conse-     timing degli interventi riabilitativi e
    nobilmente da Thomas Woodrow                    guenti norme restrittive, hanno im-       delle loro durate oltre che della loro
    Wilson ed usato più recentemente da             posto separazioni ed interruzioni         complessità.
    un presidente degli USA in maniera              più gravose per i vecchi. Pensiamo        Bene, la riabilitazione Italiana e mon-
    quantomeno più miope, ha già per-               poi alla diffusione del virus, giova-     diale credo sia matura per intelligen-
    so ! Il mondo è uno scacchiere troppo           ni paucisintomatici, vettori virali,      za, competenze e capacità di riflessio-
    complesso per pensare di risolvere si-          quindi da allontanare dai vecchi… le      ne su questi temi, per affrontare an-
    tuazioni di tale complessità ritirando-         separazioni nonni-nipoti. Inter-          che questa sfida, dopo l’infezione da
    si dentro i propri confini umani, cul-          rompere la continuità di un rapporto      SARS Covid-19. Noi ci saremo per
    turali ed epidemiologici.                       affettivo delicatissimo come questo,      affrontare queste ed altre fragilità.

6          Vol. 35 - N. 2 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa
L’OPINIONE DI

Un pensiero al futuro per “curare” le fragilità
Lorenzo PANELLA
Dipartimento di Riabilitazione ASST Pini – CTO Milano

Il termine fragilità, dimensione che          sulla cura della singola malattia è oggi      gio, memoria, percezione visuo-spa-
caratterizza soggetti prevalentemente         del tutto anacronistico se non addirit-       ziale, capacità di giudizio, capacità di
anziani ma non solo, è diventato di           tura dannoso. Esso, infatti, non tiene        risolvere problemi; funzione affettiva:
uso comune nei media. Se ne fa un             conto della comorbilità, dell’influen-        interesse, qualità del sonno, stato
gran parlare ma spesso confondendo            za dei fattori psicologici, culturali ed      dell’umore, sensazione di benessere
o sovrapponendo concetti in appa-             ambientali dello stato di salute; così        ed infine stato sociale: supporti fami-
renza simili come fragilità, cronicità,       come del fatto che i pazienti, soprat-        liari, amicizie, aiuti sociali, situazione
vulnerabilità e disabilità, dimensioni        tutto se anziani, possono avere priori-       economica tutto questo inserito in un
tra loro diverse che possono essere           tà differenti rispetto agli obiettivi sto-    contesto di valutazione secondo
presenti singolarmente sulla persona          ricamente perseguiti dal medico, pri-         quanto definito concettualmente
o in sovrapposizione1.                        vilegiando la qualità della vita alla sua     dall’ICF, International Classification
Ragionando su questi aspetti vorrei           durata2.                                      of Functioning4.
proporvi alcune considerazioni di             Altra importante considerazione ri-           Se la domanda è “come si può costru-
pragmatismo applicativo nel tentati-          guarda il rapporto esistente tra co-          ire e favorire la capacità umana di
vo di trovare risposte concrete ma che        morbilità, età anagrafica e disabilità.       adattarsi e adeguarsi”? la probabile
non possono prescindere da alcune             L’età avanzata, soggetti maggiori di          risposta sta nella valutazione multidi-
note di letteratura.                          65 anni, è caratterizzata dalla coesi-        mensionale della persona e del difetto
Prima tra queste il dibattito tenuto          stenza nello stesso individuo di mul-         di autonomia, e non solo della pato-
dal BMJ nell’editoriale di Fiona God-         tiple patologie legate all’invecchia-         logia, in relazione alla prevalenza di
lee. L’argomento in discussione era           mento: la maggioranza delle persone           una funzione rispetto all’altra e nella
“cosa si debba intendere oggi per sa-         tra 65 e 79 anni presenta 4,9 malat-          considerazione della capacità e per-
lute”. Alex Jadad e Laura O’Grady in-         tie, mentre i soggetti con più di 80          formance, attività e partecipazione
vitarono a una “conversazione globa-          anni hanno un numero medio di pa-             integrati o meglio adattati ai fattori
le” su questo tema che si concluse un         tologie di 5,4. In particolare l’asso-        ambientali.
anno dopo arrivando alla conclusione          ciazione di particolari malattie croni-       Ma cosa offre il mercato della salute?
che la salute è: la capacità di adattarsi     che nel paziente anziano, quali la            Possiamo avere un ruolo di orienta-
e di autogestirsi di fronte alle sfide so-    cardiopatia organica e l’osteoartrosi         mento anche politico?
ciali, fisiche ed emotive cui la vita         aumentano il rischio relativo di disa-        In maniera provocatoria citiamo il
inevitabilmente espone. Si superò             bilità di 13,6 volte, rispetto ad un ri-      Dottor Google che offre infinite of-
così la vecchia definizione OMS del           schio isolato di 4,4 per l’osteoartrosi       ferte terapeutiche tra le più svariate:
1948: “la salute è uno stato di com-          e 2,3 per la cardiopatia organica.            ampeloterapia, apiterapia, argillote-
pleto benessere fisico, mentale e so-         Con l’invecchiamento la presenza di           rapia, clownterapia, coreoterapia,
ciale e non consiste soltanto in assen-       comorbilità aumenta in maniera si-            cosmomedicina, Chavutti Thirumal
za di malattia”. Ma se la nuova defi-         gnificativa, in larga parte perché la         Arnold Mindell, cristalloterapia, cro-
nizione di salute proposta dal BMJ            frequenza delle malattie croniche             moterapia, danzaterapia, digiunote-
significa “capacità di adattarsi e di         aumenta con l’età3.                           rapia, biodanza, biblioterapia, fitoali-
autogestirsi di fronte alle sfide sociali,    Se condividiamo questa lettura viene          murgia, litoterapia, psammoterapia,
fisiche ed emotive cui la vita inevita-       da considerare come sia del tutto fuo-        opoterapia, oligoterapia, neuraltera-
bilmente espone”, la domanda che              ri luogo ragionare su proposte di so-         pia, idrocolonterapia, massaggio con
viene da farsi è: “come si può costrui-       luzioni centrate sulla malattia ma            le sfere, impattoterapia, geoterapia
re e favorire la capacità umana di            debba essere presa in considerazione          Ki-Sung, euritmia terapeutica, natu-
adattarsi e adeguarsi”?                       la persona e le aree funzionali che la        ropatia, rebirthing, Qi Gong, Mi
Secondo elemento di discussione: in-          caratterizzano e su queste dimensio-          Zong, Reiki, rolfing, Sali di Schussler
trodotto da Mary Tinetti, che sostiene        nare le risposte. Funzione fisica: for-       e molto altro ancora. Mi sono ferma-
come l’approccio tradizionale della           za, motilità, resistenza, destrezza,          to a 318 voci. Lungi da me l’idea di
medicina occidentale degli ultimi sei-        equilibrio, ecc.; funzione cognitiva:         dare giudizi su approcci che non co-
cento anni, basato sulla diagnosi e           attenzione, orientamento, linguag-            nosco ma certo è che se lo standard

                                                                      Vol. 35 - N. 2 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa       7
L’OPINIONE DI

    di riferimento è l’evidence based me-                   riore comprende tutte le strutture                     trattenimento (lo spazio cinema frui-
    dicine, forse siamo lontani anni luce                   ospedaliere e l’altra metà il territorio               to dentro e fuori l’ospedale).
    dall’evidenza.                                          con RSA, RSD, CDI, Case albergo, re-                   L’ospedale non può essere più un
    Ma rimane il problema: dobbiamo                         sidenzialità protetta ADI (Figura 1).                  centro isolato dal contesto del territo-
    avere un ruolo di orientamento non                      Queste due emisfere mantengono il                      rio in cui è inserito. La dimissione
    solo etico, in quanto operatori sanita-                 collegamento attraverso i MMG a tu-                    dall’ospedale e la gestione del territo-
    ri, ma anche economico, gestionale e                    tela degli assistiti. Il bisogno di salute             rio vanno organizzate ripensando ad
    politico, di corretto allocamento delle                 richiesto è quindi soddisfatto da                      un percorso circolare della persona
    risorse.                                                quanto il SSN esprime.                                 nel contesto delle offerte di salute
    Quali sono i bisogni delle persone? I                   Abbiamo strutture sanitarie di eccel-                  possibili.
    bisogni sono definiti da aree funzio-                   lenza e non abbiamo sostanziali criti-                 Fondamentale è il ruolo dei MMG in-
    nali che ne definiscono funzione fisi-                  cità nel rispondere alla patologia: sia-               terfaccia tra i due sistemi. Fondamen-
    ca, affettiva, cognitiva e stato sociale.               mo bravissimi nel fare protesi, inter-                 tale è la comunicazione informatizza-
    La prevalenza di una o più di queste                    venti cardiochirurgici, diagnostica di                 ta da ospedale vs MMG e il trasferi-
    aree ne rappresenta la priorità e le ri-                alta complessità e molto altro. Una                    mento reciproco dei dati. I MMG or-
    sposte vanno pertanto organizzate                       buona rete di continuità riabilitativa                 ganizzati in presidi territoriali di equi-
    sulla definizione di queste priorità                    sia intensiva che estensiva.                           pe, come già esiste in alcune realtà,
    che derivano dalla stratificazione del-                 L’ospedale va reinterpretato come                      ma che oltre alla cura della malattia
    le funzioni che sottendono al rappor-                   centro di servizio aperto alla popola-                 considerino la stratificazione delle
    to tra numero di patologie (comorbi-                    zione ripensando il tempo della de-                    funzioni sulla quale definire i bisogni.
    lità) ed età che insieme correlano au-                  genza, quando possibile, creando                       La scelta delle risposte può avvenire
    mentando la disabilità. Si stabilisce                   proposte fruibili in grado di opporsi al               sulla base della valutazione multidi-
    quindi una gerarchia di bisogni fisici,                 disagio emotivo relazionale del rico-                  mensionale secondo un’organizzazio-
    sociali, di sicurezza, protezione ai                    vero con attività non sanitarie (esem-                 ne hub and spoke. Hub può essere
    quali va data una risposta.                             pio cinema, musica, racconto, servizi                  l’ospedale o il MMG e spoke le comu-
    La risposta nasce da un ripensamento                    alla persona) e aprendo gli spazi delle                nità o i servizi erogatori (es. gruppi
    delle strutture ospedaliere che si de-                  strutture alla popolazione con spor-                   afa e di cammino, ginnastica a domi-
    vono integrare con la continuità ter-                   telli o attività di informazione (es:                  cilio, telemedicina, pet therapy). Ogni
    ritoriale.                                              sportello demenza) (es riunioni con i                  struttura organizzata spoke può al
    Immaginiamo il SSN rappresentato                        quartieri di aggiornamento sulla salu-                 tempo stesso essere hub per altre atti-
    da due emisfere dove la parte supe-                     te gestite da operatori sanitari) e in-                vità con ruolo di coordinamento (Fi-
                                                                                                                   gura 2).
                                                                                                                   Per rispondere alle situazioni geogra-
                                                                                                                   ficamente complesse può essere utile
                                                                                                                   rivalutare i presidi territoriali esistenti
                                                                                                                   già con organizzazione sanitaria pre-
                                                                                                                   sente (es. RSA CDI RSD) possibili
                                                                                                                   erogatori di servizi di prima necessità,
                                                                                                                   pensiamo ad esempio a punti prelie-
                                                                                                                   vo, attività di riabilitazione ambulato-
                                                                                                                   riale, diagnostica di primo livello,
                                                                                                                   mappatura delle situazioni di isola-
                                                                                                                   mento.
                                                                                                                   Tutto questo va contestualizzato nel­
                                                                                                                   l’ambiente nel quale si vive. Chiun-
                                                                                                                   que penso preferisca vivere in luoghi
                                                                                                                   ameni, non inquinati, con aria salu-
                                                                                                                   bre, senza traffico rispetto a situazioni
                                                                                                                   in cui le polveri sottili superano il li-
                                                                                                                   vello di soglia, il traffico e il rumore
                                                                                                                   sono prevalenti. Le barriere ambien-
                                                                                                                   tali e i facilitatori conseguenti sono
                                                                                                                   quindi un altro elemento, come ci in-
                                                                                                                   segna l’ICF, che contribuisce alla ri-
                                                                                                                   sposta di salute e all’organizzazione
                                                                                                                   dei servizi per la salute. Alcune solu-
    Figura 1 Ipotesi di rappresentazione grafica del Sistema Sanitario: due emisfere dove la parte superiore       zioni già esistono: le migliori piante
    comprende le strutture ospedaliere e l’altra metà il territorio con RSA RSD CDI Case albergo, residenzialità
    protetta, ADI.
                                                                                                                   contro l’inquinamento urbano: bago-
    ADI Assistenza Domiciliare; CDI Centri Diurni Integrati; MMG Medici di Medicina Generale; RSA Resi-            laro, tigli, aceri, leccio, ginko biloba
    denza Sanitaria Assistita; RSD Residenza Sanitaria per Disabili.                                               ecc. Il cotoneaster franchetii ha mo-

8            Vol. 35 - N. 2 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa
L’OPINIONE DI

                                                                                                         piedi ed in gruppo; ogni gruppo è gui-
                                                                                                         dato da due o più adulti. La speri-
                                                                                                         mentazione ad Ancona e Jesi, dove in
                                                                                                         tre mesi i PurifyGo ripuliranno dalle
                                                                                                         polveri sottili 4,2 miliardi di litri d’a-
                                                                                                         ria, pari a quella contenuta in un’area
                                                                                                         di 210 ettari fino a due metri di altez-
                                                                                                         za. Il sistema filtrante che cattura il
                                                                                                         particolato è installato sul tetto di tre
                                                                                                         autobus impiegati nelle linee urbane
                                                                                                         di Ancona e di uno attivo a Jesi. Il di-
                                                                                                         spositivo sul tetto, “Hurdust”, è stato
                                                                                                         realizzato da Ansaldo Trasporti: è un
                                                                                                         cassonetto in alluminio con due filtri
                                                                                                         dedicati rispettivamente alla raccolta
                                                                                                         delle Pm10 e delle finissime Pm 2.5.
                                                                                                         Filtra 486mila litri d’aria all’ora.
                                                                                                         Non impediremo certo nel futuro che
                                                                                                         le persone diventino fragili, croniche,
                                                                                                         vulnerabili o disabili ma vale la pena
                                                                                                         ragionare su quali oggi siano le solu-
                                                                                                         zioni possibili da adottare.

                                                                                                         Bibliografia
                                                                                                         1.    Leocadio Rodriguez-Mañas, Linda P
Figura 2 Ipotesi di rappresentazione grafica delle attività organizzate per centri Hub e Spoke.                Fried. Frailty in the clinical scenario
                                                                                                               The Lancet 2014; DOI:https://doi.
                                                                                                               org/10.1016/S0140-6736(14)61595-6
strato una capacità di assorbimento                  piantare alberi alti non è consigliato              2.    Mary Tinetti, Terry Fried The end of
                                                                                                               the disease era The American Journal
delle particelle inquinanti nell’aria                perché le chiome bloccherebbero lo                        of Medicine 2004; 116:179-185
superiore fino al 20% rispetto ad altre              smog: meglio il verde verticale sulle               3.    P. Abete, G. Testa, Et Al. Comorbility
piante arbustive. Cosa fare ad esem-                 fiancate degli edifici o siepi basse ai                   in the elderly: epidemiology and clini-
pio quando si crea un ristagno di                    lati della carreggiata.                                   cal features G Gerontol 2004;52:267-
smog nelle strade fiancheggiate da                   L’Airlite, la pittura che assorbe lo                      272
                                                                                                         4.    International Classification of Functio-
palazzi molto alti e con uno scarso ri-              smog come una foresta. Il Pedibus è                       ning, Disability and Health - trad. it.
cambio di aria fresca? In questo sce-                uno scuolabus per pedoni, utilizzan-                      ICF, Trento, Erikson, 2002, pp. 14 - 22,
nario, chiamato “effetto canyon”,                    do il quale i bambini vanno a scuola a                    ISBN 978-88-7946-628-8.

                                                                                   Vol. 35 - N. 2 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa           9
LETTERATURA INTERNAZIONALE

 L’intervento nutrizionale nella sarcopenia
 Elena Cecilia CAPELLO, Giampaolo BIROLI, Edda CAVA, Alessandro COLLO, Sandra PORTALE, Sergio RISO
 S.C. Scienza dell’Alimentazione e Dietetica, Azienda Ospedaliero-Universitaria “Maggiore della Carità”, Novara
 Corresponding author: elenacecilia.capello@maggioreosp.novara.it

 Introduzione                                    logici e psicosociali, rendono conto       fiancate da quelle finalizzate al preco-
                                                 dell’elevata prevalenza della mal-         ce riconoscimento del rischio di
 La sarcopenia è definita come un                nutrizione nell’anziano: 15% nei           sarcopenia e di disfagia.
 disordine generalizzato della mu-               soggetti non istituzionalizzati, 25-
 scolatura scheletrica, associato ad             60% in RSA/Case di Riposo e 35-
 una maggiore probabilità di outco-                                                         Valutazione dello stato nutrizionale
                                                 65% in Ospedale [4].
 me avverso come cadute, fratture,               Un contributo importante allo svi-         La Società Europea di Nutrizione
 declino funzionale, aumento del­                luppo di malnutrizione è dato dalla        Clinica e Metabolismo (ESPEN) sug-
 l’ospedalizzazione e della durata               disfagia, la cui prevalenza è compre-      gerisce come metodica di screening
 dei ricoveri, peggior qualità di vita           sa tra il 13% e il 38% nell’anziano        della malnutrizione l’utilizzo del Nu-
 e mortalità.                                    che vive in comunità, ma raggiunge         trition Risk Screening-2002 (NRS-
 Numerosi sono i fattori responsabili            valori più elevati in ospedale (30%)       2002) o del Malnutrition Universal
 di questa perdita di massa muscola-             e in RSA/Case di Riposo (68%) [4].         Screening Tool (MUST). Il Mini Nu-
 re: il processo d’invecchiamento in             All’origine della disfagia vi sono una     tritional Assessment, nella forma
 sé, una suscettibilità genetica, fatto-         serie di cambiamenti fisiologici           short (MNA-SF), viene invece consi-
 ri ambientali (dieta non ottimale,              età-correlati relativi a struttura, mo-    derato il gold standard per l’anziano
 prolungato allettamento, stile di               tilità, sensibilità e coordinazione, re-   istituzionalizzato o in un setting am-
 vita sedentario), malattie croniche e           sponsabili di un complessivo rallen-       bulatoriale. Nel soggetto riconosciu-
 farmaci. Nella maggior parte degli              tamento del transito del bolo              to a rischio di malnutrizione deve
 anziani l’eziologia è multifattoriale           alimentare (presbifagia primaria) e        essere successivamente effettuata la
 e solo quando l’unica causa eviden-             che pongono l’anziano in una condi-        valutazione dello stato nutrizionale
 te è l’invecchiamento la sarcopenia             zione di “fragilità” della deglutizio-     finalizzata alla diagnosi e alla defini-
 viene definita primaria (età-correl-            ne, caratterizzata da una minor ca-        zione del grado di severità della mal-
 ata) [1, 2].                                    pacità di compenso nei confronti di        nutrizione. Un recente documento
 La malnutrizione riveste un ruolo               “stressori” esterni (patologie e far-      di consenso di ESPEN propone l’uti-
 chiave nella patogenesi della sarco-            maci) predisponenti lo sviluppo di         lizzo di alcuni criteri fenotipici ed
 penia. Anoressia, edentulìa, disgeu-            una disfagia vera e propria (presbifa-     eziologici per la diagnosi di malnu-
 sia, disfagia, alterazioni gastrointe-          gia secondaria). L’inadeguato intake       trizione: % di calo ponderale, BMI,
 stinali (rallentamento dello svuota-            proteico ed energetico conseguente         massa muscolare, intake per os, in-
 mento gastrico, elevazione CCK,                 alla difficoltà di deglutizione è causa    fiammazione [5,6].
 rallentato transito intestinale), disa-         di malnutrizione. La sarcopenia che        Il test di screening SARC-F e la suc-
 bilità motoria e visiva, rappresenta-           ne consegue, può interessare anche         cessiva valutazione della forza mu-
 no cause fisiologiche e fisiche che             la muscolatura coinvolta nella de-         scolare, mediante Hand Grip o il
 possono compromettere una ade-                  glutizione (soprattutto se presente        Chair stand test, rappresentano validi
 guata assunzione di nutrienti. An-              anche disuso) e peggiorare la stessa       strumenti per definire come probabi-
 che altri fattori, come un’aumentata            disfagia. Si parla, in questi casi, di     le la presenza di sarcopenia e giustifi-
 frequenza e severità di malattie acu-           “disfagia sarcopenica” che, attraver-      care, nella pratica clinica, l’avvio di
 te e croniche e le politerapie farma-           so un circolo vizioso, è responsabile      un intervento nutrizionale [1].
 cologiche (responsabili di malassor-            di un ulteriore peggioramento dello        Per quanto riguarda lo screening
 bimento, disturbi gastrointestinali,            stato nutrizionale.                        della disfagia, nel paziente ambula-
 perdita di appetito) hanno un rico-             È necessario pertanto riconoscere          toriale o nell’anziano istituzionaliz-
 nosciuto ruolo eziologico. Senza di-            precocemente il soggetto anziano a         zato, può essere utilizzato, anche in
 menticare poi le cause psicosociali             rischio di malnutrizione per poter         autosomministrazione, il test EAT-
 come isolamento, povertà, decadi-               pianificare terapie nutrizionali mirate    10. Un ulteriore strumento di scree-
 mento cognitivo, demenza e depres-              al miglioramento dell’outcome. Le          ning, utilizzabile soprattutto in am-
 sione [3]. Nel loro insieme tutti               metodiche di screening della malnu-        bito ospedaliero, è rappresentato dal
 questi fattori fisiologici, fisici, pato-       trizione dovrebbero inoltre essere af-     Test del bolo d’acqua. In caso di posi-

10      Vol. 35 - N. 2 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa
LETTERATURA INTERNAZIONALE

tività a uno di questi test di scree-       logia acuta/critica, in assenza di trat-      menti Nutrizionali Orali (Oral Nutri-
ning deve essere effettuata una valu-       tamento sostitutivo, si consiglia di ga-      tional Supplements – ONS) proteici,
tazione clinica ed eventualmente            rantire un apporto proteico di almeno         in polvere, o calorico-proteici, liquidi,
strumentale (FEES) della capacità di        1 g/kg/die [8].                               secondo necessità.
deglutizione.                               Un’adeguata distribuzione della quo-          Rispetto alla componente proteica
                                            ta proteica ai pasti, con un apporto di       degli ONS è importante fare una di-
                                                                                          stinzione tra proteine fast e slow.
Intervento nutrizionale                     proteine in almeno 2 pasti principali
                                            di circa 0.4 g/kg di peso, costituisce        Sono considerate fast le proteine del
Nel paziente malnutrito o a rischio di      una strategia potenzialmente efficace         siero di latte (whey protein), a diffe-
malnutrizione devono essere messi in        nel contrastare la sarcopenia, attra-         renza della caseina considerata slow.
atto una serie di interventi di intensi-    verso l’ottimizzazione dello stimolo          Le proteine fast presentano una
tà crescente, in funzione del quadro        sulla sintesi proteica muscolare [9].         struttura molecolare che determina
clinico e del setting di cura.              È ampiamente dimostrato che sono le           un profilo cinetico digestivo e
                                            proteine di origine animale, rispetto         post-assorbitivo particolarmente fa-
Counseling nutrizionale e dieta             alle vegetali, a svolgere la maggior          vorevole sulla regolazione della sin-
Nei pazienti in grado di alimentarsi        azione protettiva sulla perdita di mas-       tesi proteica muscolare: maggiore e
per vie naturali il primo step dell’in-     sa e forza muscolare. La maggior              più rapido aumento plasmatico degli
tervento nutrizionale è rappresenta-        azione anabolica delle proteine ani-          aminoacidi rispetto alle proteine
to dal Counseling nutrizionale, mira-       mali è attribuibile, almeno in parte,         slow, anche a parità di contenuto
to all’incremento dell’assunzione di        alla maggior digeribilità (90% vs             aminoacidico. Le sieroproteine pre-
nutrienti attraverso una revisione          50%) ed al maggior contenuto in AA            sentano inoltre un maggior contenu-
della dieta normale, favorendo ali-         essenziali, in particolare leucina, con-      to di leucina [12].
menti ad elevato contenuto calorico         siderata il principale attivatore del         Proprio sulla leucina e sul suo meta-
e proteico, eventualmente modificati        processo di sintesi a livello delle fibre     bolita il b-idrossi-b-metilbutirrato
                                            muscolari [10]. Quindi, latte o yogurt        (HMB) si è concentrato in questi ul-
nella consistenza in caso di disfagia.
                                            a colazione, mentre formaggi, carne,          timi anni l’interesse dei ricercatori.
In presenza di difficoltà di degluti-
                                            pesce, uova, ma anche legumi se ab-           Entrambe le sostanze giocano un
zione è necessario infatti elaborare
                                            binati a cereali, devono essere con-          ruolo importante nei processi anabo-
pasti in funzione delle caratteristiche
                                            templati a pranzo e cena. Questi ali-         lici ed anticatabolici a livello musco-
reologiche degli alimenti (consisten-
                                            menti apportano inoltre anche altri           lare, attivando il complesso mTOR
za, scivolosità, coesione, omogenei-
                                            nutrienti utili alla funzione muscola-        (mammalian rampamycin target
tà) sulla scorta delle indicazioni pro-
                                            re come la vit. D e gli acidi grassi          protein) ed inibendo i processi prote-
venienti dalle valutazioni specialisti-
                                                                                          olitici (in particolare l’autofagia)
che foniatrico/logopediche, al fine di      omega-3.
                                                                                          [13].
garantire la sicurezza del paziente,        Gli acidi grassi omega-3, contenuti in
                                                                                          Due metanalisi suggeriscono che la
evitando il passaggio di cibo nelle vie     maggior quantità nei pesci “grassi”
                                                                                          leucina è in grado di aumentare la
respiratorie.                               come sgombri, sardine, tonno e sal-
                                                                                          sintesi proteica a livello muscolare e,
Rispetto agli apporti calorici, le recen-   mone, sembrano esplicare un effetto
                                                                                          soprattutto in presenza di sarcopenia,
ti linee guida ESPEN, suggeriscono 30       protettivo sul muscolo scheletrico at-
                                                                                          anche la massa muscolare [14,15].
kcal/kg/die, da personalizzare in base      traverso un miglioramento della resi-
                                                                                          Secondo una recente review, com-
a stato nutrizionale, livello di attività   stenza anabolica allo stimolo proteico
                                                                                          prendente studi effettuati su anziani
fisica e presenza di patologia. Oltre       a seguito della riduzione delle citochi-
                                                                                          sarcopenici, gli effetti sull’aumento di
alla quantità di calorie necessarie per     ne proinfiammatorie e dell’emissione
                                                                                          massa muscolare si hanno in partico-
mantenere un peso corporeo ottima-          mitocondriale di specie reattive
                                                                                          lare quando la leucina (nella dose
le, la principale strategia nutrizionale    dell’ossigeno. Una recente metanalisi
                                                                                          giornaliera compresa tra 1.2 e 6 g) ri-
è rappresentata da una dieta che ga-        ha dimostrato che un aumento
                                                                                          sulta associata a vit D (85-800 UI/die)
rantisca un congruo apporto giorna-         dell’assunzione di omega-3 ad alme-           [16]. Si ritiene che questi effetti posi-
liero di proteine, tale da superare la      no 2 g/die, attraverso dieta e supple-        tivi siano dovuti all’azione sinergica
ridotta capacità di sintesi proteica        mentazione, può contribuire ad un             anti-infiammatoria e immunomodu-
muscolare che si riscontra tipicamen-       incremento della massa muscolare e            lante dei due nutrienti.
te nell’anziano rispetto al soggetto        al miglioramento della performance            Un importante studio (Provide Stu-
più giovane. Si raccomanda, pertan-         fisica (velocità del cammino) soprat-         dy), effettuato su 380 anziani sarco-
to, un aumento dell’intake a 1-1.2 g/       tutto per trattamenti superiori a 6           penici con limitazioni funzionali di
kg/die. Tuttavia, in presenza di una        mesi [11].                                    grado lieve-moderato (Short Physical
patologia acuta o cronica la quota                                                        Performance Battery score 4-9) e ri-
proteica deve essere ulteriormente
                                            Supplementi nutrizionali orali
                                                                                          dotto Indice di Massa Muscolare
aumentata a 1.2-1.5 g/kg/die [7]. An-       Qualora il paziente non riesca a co-          Scheletrica (≤ 37% uomo, ≤ 28%
che nei pazienti ospedalizzati con in-      prire con gli alimenti naturali le pro-       donna) alla BIA, dimostra che una
sufficienza renale (acuta, acuta su         prie necessità calorico-proteiche, è          supplementazione per 13 settimane
cronica, cronica) in presenza di pato-      indicata l’integrazione con Supple-           con ONS contenenti sieroproteine ar-

                                                                    Vol. 35 - N. 2 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa   11
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