Forza Italia sostiene Bruno Di Cunzolo ma Gigi Casciello incontra la sindaca Francese - Cronache ...
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Forza Italia sostiene Bruno Di Cunzolo ma Gigi Casciello incontra la sindaca Francese Non c’è pace per Forza Italia che, a poche settimane dal voto, non riesce a ricomporre la frattura interna che caratterizza il partito, a livello provinciale. Segno evidente di questa spaccatura la decisione dei forzisti di sostenere la candidatura a sindaco di Brunello Di Cunzolo con il Nuovo Psi in coalizione e, a poche ore dall’annuncio ufficiale, il parlamentare salernitano Gigi Casciello annuncia di aver incontrato il sindaco uscente Cecilia Francese per programmare il futuro della città. “Oggi a Battipaglia con il consigliere comunale Giuseppe Salvatore ho incontrato il sindaco Cecilia Francese per un confronto e le iniziative da assumere perché Battipaglia svolga il ruolo di nodo ferroviario strategico per l’alta velocità, di piattaforma integrata per l’alta capacità e di hub intermodale Ferro/gomma – ha scritto Casciello – Nel frattempo il sindaco chiede che la Freccia Rossa Taranto- Torino attualmente in partenza dalla città della Piana alle ore 8.26, per lavori in corso sulla rete potentina, possa rimanere anche oltre, visto il grande successo e il notevole afflusso di utenti”. Intanto, in casa Udc non sembra essersi concretizzato l’accordo con Fernando Zara che dopo la decisione di ritirare la sua candidatura a sindaco ha scelto di sostenere Antonio Visconti, espressione del centrosinistra. Dall’Udc sarebbe però giunto lo stop alla sua candidatura al consiglio comunale ma resterebbero invece confermati i fedelissimi di Zara.
Bomba d’acqua in costiera Amalfitana, esonda il torrente Dragone ad Atrani di Antonio Abate Il maltempo che si è abbattuto ieri pomeriggio sulla provincia di Salerno ha creato forti disagi in Costiera Amalfitana. A causa della forte pioggia è venuto giù una tale quantità di terriccio e detriti che le acque antistanti i comuni di Atrani e Maiori si sono colorate di marrone per lungo tempo. Il movimento franoso più importante si è verificato sotto l’area urbana del Comune di Ravello che, per fortuna, non ha coinvolto le abitazioni civili ma solamente insediamenti agricoli situati sul costone. Paura, invece, ad Atrani dove il fiume Dragone è uscito fuori dagli argini facendo scattare il piano di emergenza: al suono delle sirene innescato dal sistema di monitoraggio elettronico, è stata liberata dalle auto via dei Dogi. «C’è stato qualche danno ma – ha dichiarato Il sindaco Luciano De Rosa Laderchi – fortunatamente, nulla di grave». Contestualmente sono stati fatti chiudere alcuni ristoranti ed è stata sgomberata la piazza. «Siamo stati previdenti perchè l’esperienza insegna», ha sottolineato il primo cittadino facendo indirettamente riferimento alla frana che nel settembre 2010 provocà la morte di una ragazza. Al lavoro sono stati impiegati i volontari che hanno provveduto a ripulire le caditoie, per gran parte otturate. Gravi disagi si sono registrati anche nel Comune di Minori dove un fiume di acqua e fango ha otturato un canale del Genio Civile in località Villamena, probabilmente a causa di una frana a monte. L’abitato è stato invaso da fango, acqua e pietre, tanto da indurre il sindaco Andrea Reale a raccomandare fare attenzione ed ha invitato i cittadini a lasciare i piani bassi delle proprie abitazioni e delle attività commerciali. Diversi metri cubi di materiale, terra e pietrisco hanno invaso la
strada che collega il centro alle frazioni. Sono entrati subito in azione alcuni mezzi meccanici per ripulire l’arteria con il supporto di Vigili del Fuoco e uomini della Protezione Civile Millenium che hanno assistito la popolazione in difficoltà nelle operazioni di estrazione dell’acqua, mediante pompe idrovore, da garage, seminterrati e negozi che risultano allagati. Il sindaco Andrea Reale ha svolto anche un sopralluogo, accompagnato dai tecnici del Genio Civile prontamente intervenuti, per fare una prima stima dei danni. Le operazioni di sgombero si sono concluse intorno alle 19.00 e la strada è tornata transitabile. Durante il pomeriggio un elicottero dei vigili del fuoco del comando provinciale di Salerno ha perlustrato la zona per una verifica del costone a monte dell’area interessata dalla frana. Sul posto sono prontamente giunti una squadra del distaccamento di Maiori con due automezzi, una squadra di Nocera Inferiore con due automezzi e una squadra antincendio boschivo di Maiori con un automezzo. Cantine Palo, la scommessa di un giovane imprenditore di Pina Ferro Nonostante la giovane età Giuseppe Palo di Pontecagnano in pochissimo tempo ha saputo affermarsi nel mondo dell’imprenditoria. Grazie alla sua tenacia, caparbietà e resilienza, oggi, le Cantine Palo sono un punto di riferimento. Un sogno che è divenuto realtà grazie ad un immenso spirito di sacrificio e alla consapevolezza che i sogni possono trasformarsi in realtà se coltivati nel modo giusto. Come nasce il progetto “Cantine Palo”? «Il progetto
Cantine Palo parte da lontano, la mia famiglia lavora da sempre nel campo dell’agricoltura, io stesso ho sempre creduto in questo settore, fondando un’ associazione, la “Gera” e uno sportello che indicasse alle giovani generazioni un percorso imprenditoriale con strumenti utili alla realizzazione di vere start up innovative agricole. Da qui ho avuto modo e piacere, di conoscere numerosi professionisti del settore e grazie alla spinta della mia famiglia come dicevo, che sono la spina dorsale dell’azienda, siamo partiti (lavorando in squadra), con un grande vigneto in uno splendido paesaggio tra le due costiere, dove la flora e la fauna oltre alla tranquillità dei luoghi, rendono “Cantine Palo” il posto ideale per riposare e passare giornate spensierate in compagnia stringendo tra le mani un calice di buon vino, ovviamente, targato Palo. Quali difficoltà hai incontrato lungo questo percorso? «Le difficoltà in ogni settore ci sono sempre ma la formazione, lo stare al passo coi tempi, seguire le evoluzioni del mercato, non solo italiano, sono elementi imprescindibili per restare sulla cresta dell’onda. Come le spiegavo all’inizio, Cantine Palo è un vero e proprio luogo dove fare passeggiate, trekking, ma anche dove poter mangiare cibo sano all’aria ape
rta con aree gazebo e barbecue attrezzate e un’ area giochi per bambini. Ovviamente è uno spazio adatto anche ai nostri amici a quattro zampe. In questi mesi stiamo riprendendo l’attività dei compleanni e feste private, nel rispetto di tutte le norme anticovid e non c’è soddisfazione maggiore che vedere le persone andare via felici e ritornare dopo qualche settimana con amici e conoscenti». San Cipriano Picentino, Zoccola: «Auspico che l’Autorità giudiziaria, faccia luce sulle recenti vicende» di Pina Ferro Il consigliere comunale di minoranza Massimo Zoccola boccia l’esecutivo di San Cipriano Picentino guidato da Sonia Alfano. L’esponente dell’Assise non le manda a dire e, come un fiume
in piena elenca quanto, a suo parere non va a partire dalla pressione fiscale. Il consigliere auspica anche che l’autorità giudiziaria possa presto fare luce su alcune questioni. Se dovesse fare un bilancio dell’Amministrazione Alfano, come sarebbe? «Assolutamente negativo, pessimo oserei dire. In campagna elettorale l’attuale sindaco (da ben 17anni membro del Consiglio comunale e da 12 in maggioranza) ebbe il coraggio di copiare il mio slogan professando il cambiamento. Dal mio, dal nostro canto, denunciammo il rischio che la sua elezione avrebbe solo significato, invece, una continuità che non avrebbe portato a nulla di buono a partire dalla competizione interna con il sindaco uscente e così è stato. Continuità in una gestione clientelare della cosa pubblica, continuità nell’indebitamento scellerato(nuovi debiti fuori bilancio, una anticipazione di liquidità di circa 3,5milioni di euro per bollette e fatture inevase dal 2013 che i cittadini sconteranno per i prossimi 28 anni,contrazione sciagurata di mutui e finanziamenti), continuità nel monopolio del dialogo politico, continuità nell’aumento della pressione fiscale per coprire sprechi e cocciuta incompetenza (la tariffa Tari, ad esempio, quest’anno ha avuto l’ennesima impennata), continuità nell’incapacità di reperire fonti sovracomunali e nella superficiale e oltremodo onerosa amministrazione dei beni e dei servizi, nel completo disinteresse per l’ordinaria manutenzione del territorio… e cosa più grave,continuità nel prendere costantemente in giro, anche sui social, i cittadini e l’opposizione spesso sottacendo,ancora più spesso camuffando le proprie pecche dietro falsi alibi». Come ha gestito,a suo parere, l’emergenza Covid l’Esecutivo? Sono state diverse le interrogazioni presentate al primo cittadino durante la pandemia, avete ottenuto risposte? «Guardi, per la mia professione, ahimè, ho vissuto l’emergenza Covid in prima linea dalla prima ora e proprio perché combatto questo “mostro invisibile” ancora oggi da vicino quotidianamente, è stato da subito mio dovere nonché bisogno pensare e contribuire alle misure e agli aiuti necessari per tutelare ed assistere la mia
comunità…altrettanto non sempre è stato fatto dall’Esecutivo. Non sono mancate approssimazione e superficialità anche in questo frangente: nonostante il mio Gruppo abbia cercato sempre la collaborazione (come dimostrato,ad esempio, nel reperimento di mezzi e scorte per il Banco Alimentare della Croce Rossa), depositando interrogazioni ed interpellanze contenenti non solo sollecitazioni ma anche e soprattutto suggerimenti sulla gestione economica, sociale e sanitaria della pandemia, spesso siamo stati ignorati e o liquidati sommariamente. E lo stesso atteggiamento ha caratterizzato pure l’avvio della campagna vaccinale nel nostro Comune,partita in ritardo ed a rilento per la mancanza delle richieste delle debite autorizzazioni. Se fino al 2019 la mancanza del Puc sembrava essere la causa di tutti i mali, ora tutti i ritardi, le inefficienze e gli errori trovano,ignobilmente,giustificazione nel Covid. Ecco uno degli alibi cui mi riferivo». La presidenza del Consiglio alla minoranza può essere vista come un’apertura verso l’opposizione o un invito alla collaborazione? «Nè l’una né l’altro. È semplicemente il finale di un intreccio, di una farsa nata già in campagna elettorale. La dimostrazione? Dopo la nomina, quella parte di opposizione già estremamente blanda e remissiva nel suo ruolo che si limitava all’astensione e a qualche sporadico intervento su cenni storici, diviene suggeritrice, quasi consulente di parte, del primo cittadino durante le assise e vota costantemente a favore di tutto. Il 3volte sindaco Naddeo, acerrimo avversario per storia ed appartenenza politica, avalla addirittura l’aumento dei tributi (giusto per dirne una) senza batter ciglio! Qualcosa non tornava e non torna». Cosa auspica per il futuro? Nell’immediato, ora come ora, il mio primissimo augurio è che l’Autorità giudiziaria, già a lavoro, faccia luce sulle recenti vicende, interne e non,che stanno minando non solo il clima della Casa comunale ma soprattutto l’opinione pubblica:tutto ciò che sta accadendo ed emergendo non fa bene a nessuno ed il mio Paese, i miei concittadini non lo meritano. In un quadro più generico, se già prima San Cipriano
aveva bisogno di rinnovamento, di nuova linfa, di nuove idee ed amministratori, dopo questi 2 anni tutto questo è urgente e vitale! All’indomani della sconfitta abbiamo perso qualche adepto scoraggiato dal risultato e, strada facendo, un nostro consigliere con ambizioni personali ha preferito proseguire da solo come era prevedibile ma la costanza della nostra presenza sul territorio, della nostra vicinanza alle persone, il nostro stare tra la gente e lavorare per loro ci sta facendo raccogliere ed accogliere tante,tantissime nuove energie, nuove adesioni,deluse, frustrate e tradite dall’aver riposto fiducia ancora una volta nei candidati sbagliati. Guardi, è facile accattivare i lettori dei social con belle frasi, con buoni propositi e ancora di più lo è riscuotere consenso promuovendo le politiche sociali e le iniziative pubbliche ma (nulla togliendo a ciò, anzi) amministrare non può essere solo questo:la qualità della vita della nostra comunità, le famiglie,i commercianti sono in ginocchio…non è più tempo di chiacchiere,ora è tempo di fatti. Il nostro progetto è più vivo che mai e continua a crescere #ConiCittadini». Diagnosi sballate e cure insufficienti: nei guai i medici degli ospedali di Nocera e Vallo Finirà in tribunale la sfortunata vicenda di un signore di Montoro, il 62enne B.I.G., che è stato vittima di una rovinosa caduta da un albero di ciliegie. Per la verità la sfortuna è stata doppia: la caduta ha avuto serie conseguenze sulla sua salute ma una grossa mano a rendere le cose più difficili
sarebbe stata l’assistenza ospedaliera avuta da ben tre nosocomi della provincia di Salerno e che hanno provocato il ricorso alla magistratura per quello che, secondo l’avvocato Rosaria Vietri del Foro di Avellino e legale dell’uomo, viene definito un evidente caso di mala sanità La vicenda ha origine verso le ore 9,00 circa del mattino del 29 giugno scorso quando il 62enne cade rovinosamente da un albero di ciliegie procurandosi, almeno stando alla diagnosi del pronto soccorso dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore dove l’uomo è stato portato dopo l’intervento dei soccorsi del 118, una frattura composta alla vertebra D8, un edema polmonare ed una seria frattura facciale. Tutto ciò non ritenuto di alcuna necessità d’intervento chirurgico I familiari vengono avvertiti che comunque l’uomo può essere dimesso ma sorgono i primi dubbi tra i parenti del traumatizzato, confermati dal fatto che una volta giunti all’Umberto I vengono informati, dallo stesso medico che voleva dimetterlo, che il 62enne doveva restare in osservazione ed il 30 giugno viene anche sottoposto ad ulteriori accertamenti. I medici, pur avendo ribadito che secondo loro non necessitava di intervento, chiedono la consulenza di un noto medico chirurgo esperto maxillo facciale nel trattamento della frattura del volto che, a sua volta e dopo 10 giorni dal ricovero, dispone per il paziente il trasferimento presso l’ospedale di Roccadaspide, ritenuto più adeguato per un intervento di questa tipologia. Giunto al nuovo ospedale, senza cartella clinica ed esami diagnostici, vengono disposti per il 62enne nuovi accertamenti. Il 14 luglio l’ospedale di Roccadaspide contatta i parenti del paziente per comunicare loro che l’intervento disposto per il 16 luglio era stato sospeso ed il 62enne era stato trasferito d’urgenza presso il reparto di neurochirurgia dell’ospedale San Luca di Vallo della Lucania perché da una risonanza effettuata era stata riscontrata una stenosi del tratto cervicale con sofferenza grave del midollo e ben 4 fratture scomposte, dalla D8 alla D11, del tratto vertebrale e necessitava di intervento d’urgenza. All’ospedale di Vallo della Lucania, però, la situazione s’ingarbuglia a tal punto
che nonostante venti giorni di degenza il paziente non solo non viene operato ma, in netto contrasto con la diagnosi che imponeva l’intervento d’urgenza per il serio rischio di diventare tetraplegico, si tenta più volte e senza spiegazioni plausibili di imporre ai familiari la dimissione del 62enne che versava in reparto senza adeguata assistenza. E nonostante le continue richieste di trasferire il paziente presso struttura sanitaria superiore, secondo l’avvocato Rosaria Vietri l’atteggiamento tenuto soprattutto dai medici del nosocomio di Vallo della Lucania, che sono anche giunti a minimizzare le condizioni del paziente, è considerato se non poco professionale pure lesivo della salute del 62enne, che rischiava di restare paralizzato, ed in netto contrasto con il giuramento d’Ippocrate. Oltre alla messa in mora inoltrata all’Asl Salerno, a finire nel mirino sono ora una dottoressa dell’ospedale di Vallo della Lucania, il responsabile del reparto di neurochirurgia dello stesso ospedale ed il direttore sanitario del medesimo nosocomio. Denuncia contestuale anche per il direttore sanitario, dell’equipe medica del reparto di neurochirurgia e chirurgia d’urgenza dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore. Per tutti è contestato il reato di negligenza, omissione di soccorso, lesioni gravissime, abuso ed omissione d’atti d’ufficio. Conte ad Eboli per Damiano Capaccio Giovedì il candidato alla carica di sindaco Damiano Capaccio, espressione di un’ampia coalizione che unisce il Movimento Cinque Stelle, il Partito Democratico, una parte di Liberi e Uguali ed altre forze del Centrosinistra, ha incontrato l’ex Primo Ministro della Repubblica Italiana Giuseppe Conte.
Spalla a spalla con i due esponenti politici, Cosimo Adelizzi, vicepresidente del Movimento Cinque Stelle alla Camera dei Deputati, ha presenziato all’incontro amichevole che suggella la scelta di dare nuova dignità alla città di Eboli con una coalizione che trova ispirazione nel modello Napoli. Con l’occasione si sono consolidate importanti intese costruite nel corso di diversi mesi di lavoro e Giuseppe Conte ha confermato che presto verrà ad Eboli per incontrare le cittadine e i cittadini ebolitani, sostenere la candidatura di Damiano Capaccio e la lista del Movimento Cinque Stelle. «Ho avuto l’onore di incontrare l’ex premier Giuseppe Conte, presidente e leader del MoVimento 5 stelle. Durante l’incontro, al quale ha presenziato l’onorevole Cosimo Adelizzi, abbiamo discusso a lungo delle linee programmatiche e condiviso gli obiettivi strategici che esprimono la nostra visione del futuro della Città di Eboli –dichiara Damiamo Capaccio-. Se Napoli rappresenta una valida esperienza di queste forze politiche alleate, Eboli come Napoli oggi può essere espressione del futuro di un centrosinistra unito. Il presidente Giuseppe Conte, nel rinnovarci la sua fiducia, verrà a far visita ad Eboli nel corso delle prossime settimane. Il percorso tracciato è importante. Lo sento». «Insieme al candidato alla carica di sindaco della nostra coalizione, Damiano Capaccio, ho avuto il piacere di incontrare il presidente Conte – spiega Cosimo Adelizzi-. Nelle prossime settimane verrà in città per incontrare le ebolitane e gli ebolitani e per sostenere Damiano Capaccio e la lista del MoVimento 5 Stelle. Una lista composta da donne e uomini che non vedono l’ora di dare a questa città un’opportunità di rinascita e di rimettere il cittadino al centro della politica. Saranno i cittadini i veri protagonisti del patto per Eboli, e insieme realizzeremo il programma che la nostra città merita».
“Forza Italia sostiene con convinzione Fernando Zara” Forza Italia sostiene con convinzione, con la propria lista, la candidatura a sindaco di Battipaglia di Fernando Zara. Riteniamo che sia la migliore espressione, non solo del centrodestra, ma della politica della città. Ha una solida esperienza e potrà affrontare i delicati problemi che la comunità di Battipaglia dovrà risolvere. A Fernando Zara daremo pieno e completo sostegno convinti che poi al ballottaggio possa rappresentare l’intera area di centrodestra che in lui troverà il rappresentante piu’ forte, più qualificato, piu’ dotato di esperienza politica ed amministrativa”. Cosi’ in una nota il senatore Maurizio Gasparri, responsabile nazionale settore Enti locali di Forza Italia, d’intesa con il coordinatore provinciale di Forza Italia Salerno, l’onorevole Enzo Fasano. “Siamo certi – proseguono – che insieme a Forza Italia altre realtà civiche sosterranno immediatamente Zara e attendiamo poi gli altri, quando sarà la prova del consenso a dimostrare quale sia la migliore e più’ qualificata espressione del centrodestra e della città di Battipaglia”. Amalfi, parla il sindaco Milano di Antonio Abate
In Costiera Amalfitana è tutto sold out. Da Vietri a Positano il pienone è servito e guai a quel turista che si affida al ‘fai da te’ perché rischia di dormire in spiaggia o su di una panchina. Alberghi, b&b, casa vacanze, appartamenti, ma anche ristoranti, pizzerie e bar stanno lavorando a pieno regime ed i brutti ricordi dell’anno scorso sembrano dimenticati. Certo manca lo straniero, gli americani e gli inglesi che in costiera sono di casa non si vedono ancora come nel periodo pre-Covid, ma in compenso ci sono davvero tanti italiani che hanno saggiamente scelto di fare le vacanze nel loro paese. E la ‘divina’ costa d’Amalfi accoglie a braccia aperte quanti hanno deciso di farci un salto, forse anche troppo accogliente nonostante gli spazi. Si, perché il traffico sta mettendo a serio la tenuta dei nervi a tutti, turisti ed operatori compresi, e le vie del mare non bastano. «Effettivamente si sta riproponendo in tutta la sua gravita il problema dell’eccessivo traffico – commenta Daniele Milano, sindaco di Amalfi – dettato dal numero spropositato di veicoli che si è riversato sulla statale, complice anche la nuova ordinanza Anas che prevede il non accesso di bus turistici. Erano previste anche le targhe alterne ma i timori di bassi flussi, avanzati da varie categorie commerciali, hanno fatto propendere per la sospensione. Invece sulle nostre strade si sono riversati molti autoveicoli perché è stata la soluzione più gettonata, complice anche la comprensibile prudenza nell’evitare assembramenti, per viaggiare senza pericoli. Credo che l’unica soluzione per risolvere l’atavico problema del traffico in costiera sia l’adozione della ZTL territoriale che è in fase di progettazione territoriale da parte della Regione Campania tramite Acamir. Questo sistema prevede dei varchi controllati all’ingresso della costiera amalfitana a Vietri, a Positano, ad Agerola e Valico di Chiunzi. Questo consentirebbe di contingentare il transito di bus e di mezzi ingombranti e soprattutto quello delle auto in certi periodi. Da studi sappiamo che i momenti più critici sono durante i weekend estivi ma anche durante i ponti dal bollino nero che spesso si verificano nei periodi di Pasqua, venticinque
aprile, primo maggio e due giugno. Nelle more le targhe alterne avrebbero dovuto temporaneamente regolare gli accessi in attesa dell’entrata in vigore del dispositivo, ma sappiamo com’è andata quest’anno». Indubbiamente l’arrivo di tanti turisti ha consentito di tirare un sospiro di sollievo. «Infatti dobbiamo salutare comunque con favore l’arrivo di tanta gente perché questo consente di dare ossigeno all’economia locale dopo il periodo nel della pandemia – ammette Milano – è chiaro però che non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca. A qualcosa si deve sempre rinunciare». Per il futuro Amalfi intende non farsi trovare impreparata. «Stiamo preparando il piano di sviluppo turistico ed assieme alle varie categorie stiamo studiando delle azioni di rilancio per farci trovare pronti per i prossimi tre anni. – svela il sindaco Daniele Milano – Abbiamo già incaricato degli esperti che stanno curando la pianificazione la cui prima bozza potremmo dare un’occhiata già alla fine di settembre. Abbiamo bisogno di metterci alle spalle un periodo molto difficoltoso: prima la pandemia, poi la frana del febbraio scorso ed infine le mareggiate che non pochi ed ulteriori danni hanno provocato. Abbiamo affrontato tante emergenze, abbiamo cercato di risolverle nel migliore dei modi per far trovare la città di Amalfi pronta per la ripartenza della stagione turistica. Fa piacere vedere tanta gente che ha scelto di venire ad Amalfi e ci auguriamo di migliorare ancora di più la nostra accoglienza» Cava, «Una città di oltre 50 mila abitanti meritava ben
altra guida» di Pina Ferro «Una città di oltre 50 mila abitanti meritava ben altra guida. Il sindaco Servalli e la sua di giunta, secondo Il mio parere, stanno fallendo sotto tutti i punti di vista. Io sono presente sul territorio, parlo con la gente, discuto e sento. Oggi sono in diversi che non voterebbero più per Servalli. La città, e lo dico con convinzione, è abbandonata a sé stessa, molto più sporca di prima, non vi è manutenzione. Ho contestato, ho proposto, intervenendo energicamente in Consiglio Comunale. alcune soluzioni e qualcosa sono riuscito ad ottenerle. Ho sollecitato interventi adeguati, da farsi sulle frazioni, ma non mi sono giunti segnali di buona volontà». A sostenerlo è il consigliere comunale e capogruppo de “La Fratellanza”, Luigi Petrone il quale sottolinea che:«Il fallimento di Servalli è tutto racchiuso nel bilancio consuntivo 2020 con un disavanzo di 12 milioni di euro. Stiamo ancora aspettando, fuori termine, la delibera di approvazione del bilancio di previsione 2021-2023 e di poter leggere il parere rilasciato dall’Organo di Revisione. Siamo fortemente critici e formuliamo un giudizio, complessivamente negativo, sull’operato dell’attuale Giunta Comunale. Riassumo schematicamente i principali elementi su cui si basa questo giudizio negativo: latitano le realizzazioni (almeno quelle che starebbero a cuore di tanti cittadini); la città appare sempre meno vivibile (traffico, parcheggi, cura dell’ambiente, ecc.); crescono le imposte (in una misura particolarmente vistosa); appaiono mal utilizzate le risorse a disposizione (non soltanto quelle finanziarie, beninteso); si è deciso di vendere parte del patrimonio comunale per fare cassa; è disastrosa la situazione degli impianti sportivi; si è proseguita la politica degli “annunci” in materia di recupero dei “contenitori storici” è diminuita
la capacità d’intervento dell’amministrazione in materia di servizi sociali; infine, ultima in elenco ma prioritaria per importanza, la corretta e chiara elaborazione del Puc. Ma al peggio non c’è mai fine». Cosa poteva essere fatto in questo periodo di Covid e non è stato fatto per i cavesi? «Il covid-19 ci ha fatto aprire gli occhi, non solo sulla pochezza e fragilità dell’uomo di fronte alla natura. Le istituzioni hanno emanato disposizioni estremamente restrittive che hanno avuto una ricaduta in termini economici molto pesante su quasi tutti i settori della nostra città. A Cava, nonostante le roboanti dichiarazioni di Servalli, effettuate nel corso del Consiglio Comunale del 21 gennaio 2021, l’Amministrazione riuscì, solo dopo un mese, a rendere idonei, presso l’attuale sede della Protezione Civile ex Circoscrizione, i locali da utilizzare per la campagna vaccinale dei nostri concittadini. Per colpa della inettitudine dell’amministrazione, la campagna vaccinale a Cava iniziò con grave ritardo. Grazie alla loro manifesta incapacità, l’ospedale Santa Maria dell’Olmo di Cava de’ Tirreni non fu inserito tra quelli in cui si effettuavano le vaccinazioni degli over 80. I cittadini ultra 80enni cavesi furono invitati a recarsi a Salerno per la somministrazione del vaccino. Occorreva invece intervenire con forza, per tutelare i più fragili e i più colpiti da questa epidemia. Occorreva limitarne il più possibile i disagi dei nostri anziani. Bisognava anche chiedere la presenza dell’Esercito sul territorio di Cava, per accelerare la logistica con presidi mobili. Importante rimane il ruolo delle famiglie nella gestione dell’emergenza scolastica. Occorre istaurare una collaborazione attiva tra “scuola e famiglie”, che dovranno continuare a mettere in pratica i comportamenti generali previsti per il contrasto alla diffusione dell’epidemia, nel contesto di una responsabilità condivisa e collettiva. Particolare attenzione deve essere rivolta ai referenti
scolastici per Covid-19 che vanno adeguatamente istruiti e inseriti in una rete con le altre figure analoghe. In ogni scuola devono svolgere un ruolo di interfaccia con l’Asl e le famiglie». Pulizia piazza San Francesco, c’è chi rimpiange la sua presenza di un tempo … «Il santuario è un punto di riferimento per tutta la comunità cavese. A suo tempo, non ho fatto nulla di straordinario. Ho curato, sotto l’aspetto organizzativo, il flusso del turismo- religioso ed ho evitato il degrado della piazza San Francesco, chiedendo e ottenendo la manutenzione dal Comune. In molte circostanze, con l’aiuto di alcuni fedeli, ho curato il verde e le fioriere presenti sul sacrato. Ho cercato poi il confronto con i giovani che stazionavano e stazionano, tutt’ora, sul sacrato il sabato sera. Mi sono dibattuto con loro, tra il massimalismo e l’interpretazione “morbida”, tra la scelta dell’educazione sistematica e quella della presenza nei luoghi, tra una certa interpretazione della prevenzione e i progetti di recupero, tra la considerazione delle nuove forme di marginalità e rischio». Ospedale di Cava verso quale futuro? «Il nuovo ospedale per la città di Cava de’ Tirreni è un progetto ambizioso, che ho portato all’attenzione della cittadinanza. Insieme all’architetto Vincenzo Sorrentino, ho proposto, la costruzione di un presidio ospedaliero nella zona Asi della frazione Santa Lucia, rispolverando un vecchio progetto del sindaco Eugenio Abbro. Il 17 giugno u.s., l’idea del nuovo nosocomio cavese è arrivata in Consiglio comunale ed è stata approvata dall’Assise cittadina. Un piccolo passo per la realizzazione del progetto che, nasce anche per fronteggiare la difficile situazione dell’attuale ospedale cavese, il “Santa Maria Incoronata dell’Olmo”. La situazione dell’attuale ospedale è drammatica. Tra qualche anno, obbligatoriamente per legge, l’attuale ospedale di Cava de’ Tirreni, non avrà più la struttura con i requisiti minimi e dovrà chiudere definitivamente.
Vogliamo prevedere il futuro? Quello che ci interessa è che tutta la città, attraverso i consiglieri, vuole andare dalla Regione per il nuovo ospedale. Un anno fa non si parlava del nuovo ospedale. Per progettare la chiesa mi ci sono voluti 15 anni. Tre volte a settimana bisognava andare alla sovrintendenza, quindi è un iter molto lungo. Noi siamo qui per raccogliere la volontà popolare. Se tutti quanti portiamo avanti l’idea del popolo cavese alla Regione, il nuovo ospedale ci sarà! L’ospedale è il fiore all’occhiello per tutti quanti noi. Non è la volontà della Fratellanza, ma la volontà comune di tutti i cittadini cavesi!» A Cava ci si lamenta dell’assenza degli spazi verdi a sufficienza per i bambini. Cosa proponete? «In città vi sono alcuni Parchi Giochi con spazio verde in completo stato di degrado e abbandono. Si tratta delle pochissime strutture comunali sparse un po’ per della città, dove quotidianamente si ritrovano i bambini che dovrebbero poter giocare in sicurezza, ma qualcosa negli anni è cambiato, trasformando i luoghi in parchi fantasma. il gruppo de La Fratellanza, ha più volte fatto richiesta all’Amministrazione Comunale di “adottare provvedimenti urgenti per la manutenzione” ottenendo, in alcuni casi, solo una superficiale pulizia dei luoghi. Una volta questi Parchi erano un punto di attrazione anche per le famiglie, mentre oggi versano nell’incuria più totale. A preoccupare è soprattutto il pessimo stato di manutenzione dei giochi utilizzati dai bambini che, rischiano di farsi male. La sicurezza deve essere al primo posto, purtroppo però l’Amministrazione Comunale continua a prediligere altre situazioni. Così, è stato inevitabile richiedere formalmente un intervento urgente. Ovviamente, la richiesta nasce soprattutto in seguito alle numerose segnalazioni e lamentele palesate dai cittadini. Attendiamo speranzosi. Cosa proponiamo? A Cava manca un Parco Inclusivo (accessibile ai diversamente
abili). Abbiamo in mente un progetto per la realizzazione di un nuovo Parco Inclusivo attrezzato con ludoteca e aree gioco per i più piccini. I bambini non accedono ai giochi tutti nello stesso modo ma tutti hanno il diritto di poter giocare. Giostrine senza barriere si devono integrare con arredi e le pavimentazioni devono essere facilmente percorribili con un passeggino o una carrozzina (sedia a rotelle)». Guasta Minori: Il primo grande evento con Green Pass di Monica De Santis “Ci stiamo avvicinando al grande evento: 25 anni di Gusta Minori. Non è una sagra, ma è una narrazione della Costiera Amalfitana con le sue tradizioni popolari, il suo patrimonio archeologico, la sua cucina. L’evento inaugurale sarà con Peppe Barra e Gigi Marzullo il 21 Agosto alle ore 21 e 30 in Piazza Cantilena. Il 24 vivremo in Agosto, in Costiera Amalfitana, il Natale di Minori, con zampognari e non solo, menù natalizi nei ristoranti e negli alberghi. Vie del Gusto e Vie dell’Arte, dunque. Molto dettagliata sarà la parte relativa alle escursioni”. Così Antonio Porpora, Direttore di Produzione di Gusta Minori, che quest’anno festeggia la sua 25esima edizione. Taglio del nastro Sabato 21 agosto ore 21,30 in piazza Cantilena con “Letto ad una piazza” con Gigi Marzullo E Peppe Barra. Per “A tavola nella città del gusto” I limoni e le portatrici di limoni. Il 22 Agosto appuntamento con “Minori Religiosa”, in collaborazione con la Pro Loco di Minori. In un itinerario tra arte e religiosità si
percorreranno le viuzze, si visiteranno gli slarghi e si farà tappa nelle Chiese principali di Minori. Ad esempio la Basilica di Santa Trofimena è il principale monumento religioso della città. Si tratta di architettura risalente al XVIII secolo in Costiera Amalfitana. Nel VII – VIII sec. d.C. nei pressi della spiaggia di Minori furono rinvenute le ossa di Trofimena, divenuta poi Santa, martire di Patti, in Sicilia. Le cronache medievali hanno ampiamente riportato e documentato tali fatti. I resti di Santa Trofimena vennero depositati in un tempietto edificato per l’occasione. Nel 987 a Minori, divenuta sede vescovile, venne eretta una Cattedrale che però cadde in deperimento e dunque venne abbattuta. Nel 1747 iniziarono i lavori della nuova Basilica. La facciata principale si presenta rivolta verso il mare, da cui la chiesa dista poche decine di metri. Negli anni 50 la facciata della Basilica fu arricchita con le statue degli evangelisti Luca, Marco, Matteo e Giovanni. Il campanile è di stile neoclassico. Gusta Minori narrerà anche questo patrimonio culturale e religioso. Si prosegue il 23 agosto ore 21,00 Piazzetta Maggiore Garofalo “Minori letteraria”, ricordando Luigi Di Lieto, Fulvio Di Lieto e Daniele Lembo. Coordina Alfonso Bottone. E poi ancora martedì 24 agosto ore 19 Piazza Cantilena Convegno “Il panettone e le tradizioni del Natale” Consegna del Premio “Stelle d’Italia” e del Premio “Alfonso Pepe”, con i saluti di Andrea Reale, sindaco di Minori, Dott. Francesco Russo, prefetto di Salerno, Dott. Felice Casucci, assessore regionale. Introduzione: Salvatore De Riso e Claudio Gatti, Partecipano:. Domenico De Masi, Don Alfonso Iaccarino, Alessandro Siani, Giuseppe Gargano, Luigi Di Ruocco e Angelo Amato. Dalle ore 20,30 La notte del panettone italiano in riva al mare, degustazioni tra le melodie natalizie A tavola nella città del gusto: Accussì Natalea. Il programma prevede ancora Mercoledì 25 agosto ore 21,30 Piazzetta Maggiore Garofalo “Minori solidale… per la vita”. Presentazione del libro di don Antonio Ruccia “È vita. Storia di un bambino scartato, abbandonato… affidato” Coordina Francesco Del Pizzo A tavola nella città del gusto: Mareinfavola, Mareintavola. Da Giovedì
26 a Sabato 28 agosto al mattino e al pomeriggio “Sui passi delle Formichelle” Visita al Sentiero dei Limoni a cura della Pro Loco di Minori Area Archeologica di Villa Romana Drama de Antiquis 5.0 spettacoli ore 20.00 – 21,15 e 22,30 Per la sezione a tavola nella città del gusto questi gli appuntamenti: Giovedì 26: A tavola con Masaniello Venerdì 27: Tabula Amaphitana, a tavola col Doge Sabato 28: Anno 79 D.C. – I Romani a tavola Domenica 29 agosto ore 21,30 in Piazza Cantilena, sSerata finale della 25ma edizione del Gusta Minori “Cantata popolare” il Ritmo della Felicità con Carlo Faiello, Giovanni Mauriello, Fausta Vetere, Antonella Morea, Patrizia Spinosi e la Santa Chiara Orchestra A tavola nella città del gusto: La ricetta di Gustaminori 25. Sono già in corso escursioni alla Villa Marittima Romana di Minori in anteprima per Gusta Minori 2021. C’è poi l’Antiquarium che nelle sue sale custodisce i materiali provenienti dallo scavo come oggetti relativi alla vita quotidiana degli antichi romani, ed alcuni pannelli con affreschi del III stile e la ricostruzione della vasca”. E proprio nella Villa Romana uno spettacolo di grande successo: “Drama de Antiquis 5.0” con la venticinquesima edizione di Gusta Minori. “Da Gusta Minori lanceremo un format adeguabile a tutti gli altri siti archeologici italiani. Sarà un format che mettendo insieme la tecnologia del videomapping, il canto, la danza, la recitazione, può esportare nel mondo i siti archeologici italiani. Lo spettacolo farà rivivere la Villa Romana di Minori nella stessa Villa Romana, con il suo proprietario – ha dichiarato Gerardo Buonocore, Direttore Artistico di Gusta Minori ed autore ma anche co – regista con Lucia Amato – gli amori, gli intrighi e la forza che promana dal centro del mondo, Roma”.
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