Forza Italia sostiene Bruno Di Cunzolo ma Gigi Casciello incontra la sindaca Francese - Cronache ...

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Forza Italia sostiene Bruno Di Cunzolo ma Gigi Casciello incontra la sindaca Francese - Cronache ...
Forza Italia sostiene Bruno
Di Cunzolo ma Gigi Casciello
incontra la sindaca Francese
Non c’è pace per Forza Italia che, a poche settimane dal voto,
non riesce a ricomporre la frattura interna che caratterizza
il partito, a livello provinciale. Segno evidente di questa
spaccatura la decisione dei forzisti di sostenere la
candidatura a sindaco di Brunello Di Cunzolo con il Nuovo Psi
in coalizione e, a poche ore dall’annuncio ufficiale, il
parlamentare salernitano Gigi Casciello annuncia di aver
incontrato il sindaco uscente Cecilia Francese per programmare
il futuro della città. “Oggi a Battipaglia con il consigliere
comunale Giuseppe Salvatore ho incontrato il sindaco Cecilia
Francese per un confronto e le iniziative da assumere perché
Battipaglia svolga il ruolo di nodo ferroviario strategico per
l’alta velocità, di piattaforma integrata per l’alta capacità
e di hub intermodale Ferro/gomma – ha scritto Casciello – Nel
frattempo il sindaco chiede che la Freccia Rossa Taranto-
Torino attualmente in partenza dalla città della Piana alle
ore 8.26, per lavori in corso sulla rete potentina, possa
rimanere anche oltre, visto il grande successo e il notevole
afflusso di utenti”. Intanto, in casa Udc non sembra essersi
concretizzato l’accordo con Fernando Zara che dopo la
decisione di ritirare la sua candidatura a sindaco ha scelto
di sostenere Antonio Visconti, espressione del centrosinistra.
Dall’Udc sarebbe però giunto lo stop alla sua candidatura al
consiglio comunale ma resterebbero invece confermati i
fedelissimi di Zara.
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Bomba d’acqua in costiera
Amalfitana,     esonda    il
torrente Dragone ad Atrani
di Antonio Abate

Il maltempo che si è abbattuto ieri pomeriggio sulla provincia
di Salerno ha creato forti disagi in Costiera Amalfitana. A
causa della forte pioggia è venuto giù una tale quantità di
terriccio e detriti che le acque antistanti i comuni di Atrani
e Maiori si sono colorate di marrone per lungo tempo. Il
movimento franoso più importante si è verificato sotto l’area
urbana del Comune di Ravello che, per fortuna, non ha
coinvolto le abitazioni civili ma solamente insediamenti
agricoli situati sul costone. Paura, invece, ad Atrani dove il
fiume Dragone è uscito fuori dagli argini facendo scattare il
piano di emergenza: al suono delle sirene innescato dal
sistema di monitoraggio elettronico, è stata liberata dalle
auto via dei Dogi. «C’è stato qualche danno ma – ha dichiarato
Il sindaco Luciano De Rosa Laderchi – fortunatamente, nulla di
grave». Contestualmente sono stati fatti chiudere alcuni
ristoranti ed è stata sgomberata la piazza. «Siamo stati
previdenti perchè l’esperienza insegna», ha sottolineato il
primo cittadino facendo indirettamente riferimento alla frana
che nel settembre 2010 provocà la morte di una ragazza. Al
lavoro sono stati impiegati i volontari che hanno provveduto a
ripulire le caditoie, per gran parte otturate. Gravi disagi si
sono registrati anche nel Comune di Minori dove un fiume di
acqua e fango ha otturato un canale del Genio Civile in
località Villamena, probabilmente a causa di una frana a
monte. L’abitato è stato invaso da fango, acqua e pietre,
tanto da indurre il sindaco Andrea Reale a raccomandare fare
attenzione ed ha invitato i cittadini a lasciare i piani bassi
delle proprie abitazioni e delle attività commerciali. Diversi
metri cubi di materiale, terra e pietrisco hanno invaso la
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strada che collega il centro alle frazioni. Sono entrati
subito in azione alcuni mezzi meccanici per ripulire l’arteria
con il supporto di Vigili del Fuoco e uomini della Protezione
Civile Millenium che hanno assistito la popolazione in
difficoltà nelle operazioni di estrazione dell’acqua, mediante
pompe idrovore, da garage, seminterrati e negozi che risultano
allagati. Il sindaco Andrea Reale ha svolto anche un
sopralluogo, accompagnato dai tecnici del Genio Civile
prontamente intervenuti, per fare una prima stima dei danni.
Le operazioni di sgombero si sono concluse intorno alle 19.00
e la strada è tornata transitabile. Durante il pomeriggio un
elicottero dei vigili del fuoco del comando provinciale di
Salerno ha perlustrato la zona per una verifica del costone a
monte dell’area interessata dalla frana. Sul posto sono
prontamente giunti una squadra del distaccamento di Maiori con
due automezzi, una squadra di Nocera Inferiore con due
automezzi e una squadra antincendio boschivo di Maiori con un
automezzo.

Cantine Palo, la scommessa di
un giovane imprenditore
di Pina Ferro

Nonostante la giovane età Giuseppe Palo di Pontecagnano in
pochissimo tempo ha saputo affermarsi nel mondo
dell’imprenditoria. Grazie alla sua tenacia, caparbietà e
resilienza, oggi, le Cantine Palo sono un punto di
riferimento. Un sogno che è divenuto realtà grazie ad un
immenso spirito di sacrificio e alla consapevolezza che i
sogni possono trasformarsi in realtà se coltivati nel modo
giusto. Come nasce il progetto “Cantine Palo”? «Il progetto
Cantine Palo parte da lontano, la mia famiglia lavora da
sempre nel campo dell’agricoltura, io stesso ho sempre creduto
in questo settore, fondando un’ associazione, la “Gera” e uno
sportello che indicasse alle giovani generazioni un percorso
imprenditoriale con strumenti utili alla realizzazione di vere
start up innovative agricole. Da qui ho avuto modo e piacere,
di conoscere numerosi professionisti del settore e grazie alla
spinta della mia famiglia come dicevo, che sono la spina
dorsale dell’azienda, siamo partiti (lavorando in squadra),
con un grande vigneto in uno splendido paesaggio tra le due
costiere, dove la flora e la fauna oltre alla tranquillità dei
luoghi, rendono “Cantine Palo” il posto ideale per riposare e
passare giornate spensierate in compagnia stringendo tra le
mani un calice di buon vino, ovviamente, targato Palo. Quali
difficoltà hai incontrato lungo questo percorso? «Le
difficoltà in ogni settore ci sono sempre ma la formazione, lo
stare al passo coi tempi, seguire le evoluzioni del mercato,
non solo italiano, sono elementi imprescindibili per restare
sulla cresta dell’onda. Come le spiegavo all’inizio, Cantine
Palo è un vero e proprio luogo dove fare passeggiate,
trekking, ma anche dove poter mangiare cibo sano all’aria ape
rta con aree gazebo e barbecue
attrezzate e un’ area giochi per bambini. Ovviamente è uno
spazio adatto anche ai nostri amici a quattro zampe. In questi
mesi stiamo riprendendo l’attività dei compleanni e feste
private, nel rispetto di tutte le norme anticovid e non c’è
soddisfazione maggiore che vedere le persone andare via felici
e ritornare dopo qualche settimana con amici e conoscenti».

San   Cipriano   Picentino,
Zoccola:    «Auspico    che
l’Autorità     giudiziaria,
faccia luce sulle recenti
vicende»
di Pina Ferro

Il consigliere comunale di minoranza Massimo Zoccola boccia
l’esecutivo di San Cipriano Picentino guidato da Sonia Alfano.
L’esponente dell’Assise non le manda a dire e, come un fiume
in piena elenca quanto, a suo parere non va a partire dalla
pressione fiscale. Il consigliere auspica anche che l’autorità
giudiziaria possa presto fare luce su alcune questioni. Se
dovesse fare un bilancio dell’Amministrazione Alfano, come
sarebbe? «Assolutamente negativo, pessimo oserei dire. In
campagna elettorale l’attuale sindaco (da ben 17anni membro
del Consiglio comunale e da 12 in maggioranza) ebbe il
coraggio di copiare il mio slogan professando il cambiamento.
Dal mio, dal nostro canto, denunciammo il rischio che la sua
elezione avrebbe solo significato, invece, una continuità che
non avrebbe portato a nulla di buono a partire dalla
competizione interna con il sindaco uscente e così è stato.
Continuità in una gestione clientelare della cosa pubblica,
continuità nell’indebitamento scellerato(nuovi debiti fuori
bilancio, una anticipazione di liquidità di circa 3,5milioni
di euro per bollette e fatture inevase dal 2013 che i
cittadini sconteranno per i prossimi 28 anni,contrazione
sciagurata di mutui e finanziamenti), continuità nel monopolio
del dialogo politico, continuità nell’aumento della pressione
fiscale per coprire sprechi e cocciuta incompetenza (la
tariffa Tari, ad esempio, quest’anno ha avuto l’ennesima
impennata), continuità nell’incapacità di reperire fonti
sovracomunali e nella superficiale e oltremodo onerosa
amministrazione dei beni e dei servizi, nel completo
disinteresse per l’ordinaria manutenzione del territorio… e
cosa più grave,continuità nel prendere costantemente in giro,
anche sui social, i cittadini e l’opposizione spesso
sottacendo,ancora più spesso camuffando le proprie pecche
dietro falsi alibi». Come ha gestito,a suo parere, l’emergenza
Covid l’Esecutivo? Sono state diverse le interrogazioni
presentate al primo cittadino durante la pandemia, avete
ottenuto risposte? «Guardi, per la mia professione, ahimè, ho
vissuto l’emergenza Covid in prima linea dalla prima ora e
proprio perché combatto questo “mostro invisibile” ancora oggi
da vicino quotidianamente, è stato da subito mio dovere nonché
bisogno pensare e contribuire alle misure e agli aiuti
necessari     per    tutelare     ed   assistere     la    mia
comunità…altrettanto non sempre è stato fatto dall’Esecutivo.
Non sono mancate approssimazione e superficialità anche in
questo frangente: nonostante il mio Gruppo abbia cercato
sempre la collaborazione (come dimostrato,ad esempio, nel
reperimento di mezzi e scorte per il Banco Alimentare della
Croce Rossa), depositando interrogazioni ed interpellanze
contenenti non solo sollecitazioni ma anche e soprattutto
suggerimenti sulla gestione economica, sociale e sanitaria
della pandemia, spesso siamo stati ignorati e o liquidati
sommariamente. E lo stesso atteggiamento ha caratterizzato
pure l’avvio della campagna vaccinale nel nostro
Comune,partita in ritardo ed a rilento per la mancanza delle
richieste delle debite autorizzazioni. Se fino al 2019 la
mancanza del Puc sembrava essere la causa di tutti i mali, ora
tutti i ritardi, le inefficienze e gli errori
trovano,ignobilmente,giustificazione nel Covid. Ecco uno degli
alibi cui mi riferivo». La presidenza del Consiglio alla
minoranza può essere vista come un’apertura verso
l’opposizione o un invito alla collaborazione? «Nè l’una né
l’altro. È semplicemente il finale di un intreccio, di una
farsa nata già in campagna elettorale. La dimostrazione? Dopo
la nomina, quella parte di opposizione già estremamente blanda
e remissiva nel suo ruolo che si limitava all’astensione e a
qualche sporadico intervento su cenni storici, diviene
suggeritrice, quasi consulente di parte, del primo cittadino
durante le assise e vota costantemente a favore di tutto. Il
3volte sindaco Naddeo, acerrimo avversario per storia ed
appartenenza politica, avalla addirittura l’aumento dei
tributi (giusto per dirne una) senza batter ciglio! Qualcosa
non tornava e non torna». Cosa auspica per il futuro?
Nell’immediato, ora come ora, il mio primissimo augurio è che
l’Autorità giudiziaria, già a lavoro, faccia luce sulle
recenti vicende, interne e non,che stanno minando non solo il
clima della Casa comunale ma soprattutto l’opinione
pubblica:tutto ciò che sta accadendo ed emergendo non fa bene
a nessuno ed il mio Paese, i miei concittadini non lo
meritano. In un quadro più generico, se già prima San Cipriano
aveva bisogno di rinnovamento, di nuova linfa, di nuove idee
ed amministratori, dopo questi 2 anni tutto questo è urgente e
vitale! All’indomani della sconfitta abbiamo perso qualche
adepto scoraggiato dal risultato e, strada facendo, un nostro
consigliere con ambizioni personali ha preferito proseguire da
solo come era prevedibile ma la costanza della nostra presenza
sul territorio, della nostra vicinanza alle persone, il nostro
stare tra la gente e lavorare per loro ci sta facendo
raccogliere ed accogliere tante,tantissime nuove energie,
nuove adesioni,deluse, frustrate e tradite dall’aver riposto
fiducia ancora una volta nei candidati sbagliati. Guardi, è
facile accattivare i lettori dei social con belle frasi, con
buoni propositi e ancora di più lo è riscuotere consenso
promuovendo le politiche sociali e le iniziative pubbliche ma
(nulla togliendo a ciò, anzi) amministrare non può essere solo
questo:la qualità della vita della nostra comunità, le
famiglie,i commercianti sono in ginocchio…non è più tempo di
chiacchiere,ora è tempo di fatti. Il nostro progetto è più
vivo che mai e continua a crescere #ConiCittadini».

Diagnosi sballate e cure
insufficienti: nei guai i
medici degli ospedali di
Nocera e Vallo
Finirà in tribunale la sfortunata vicenda di un signore di
Montoro, il 62enne B.I.G., che è stato vittima di una rovinosa
caduta da un albero di ciliegie. Per la verità la sfortuna è
stata doppia: la caduta ha avuto serie conseguenze sulla sua
salute ma una grossa mano a rendere le cose più difficili
sarebbe stata l’assistenza ospedaliera avuta da ben tre
nosocomi della provincia di Salerno e che hanno provocato il
ricorso alla magistratura per quello che, secondo l’avvocato
Rosaria Vietri del Foro di Avellino e legale dell’uomo, viene
definito un evidente caso di mala sanità La vicenda ha origine
verso le ore 9,00 circa del mattino del 29 giugno scorso
quando il 62enne cade rovinosamente da un albero di ciliegie
procurandosi, almeno stando alla diagnosi del pronto soccorso
dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore dove l’uomo è
stato portato dopo l’intervento dei soccorsi del 118, una
frattura composta alla vertebra D8, un edema polmonare ed una
seria frattura facciale. Tutto ciò non ritenuto di alcuna
necessità d’intervento chirurgico I familiari vengono
avvertiti che comunque l’uomo può essere dimesso ma sorgono i
primi dubbi tra i parenti del traumatizzato, confermati dal
fatto che una volta giunti all’Umberto I vengono informati,
dallo stesso medico che voleva dimetterlo, che il 62enne
doveva restare in osservazione ed il 30 giugno viene anche
sottoposto ad ulteriori accertamenti. I medici, pur avendo
ribadito che secondo loro non necessitava di intervento,
chiedono la consulenza di un noto medico chirurgo esperto
maxillo facciale nel trattamento della frattura del volto che,
a sua volta e dopo 10 giorni dal ricovero, dispone per il
paziente il trasferimento presso l’ospedale di Roccadaspide,
ritenuto più adeguato per un intervento di questa tipologia.
Giunto al nuovo ospedale, senza cartella clinica ed esami
diagnostici, vengono disposti per il 62enne nuovi
accertamenti. Il 14 luglio l’ospedale di Roccadaspide contatta
i parenti del paziente per comunicare loro che l’intervento
disposto per il 16 luglio era stato sospeso ed il 62enne era
stato trasferito d’urgenza presso il reparto di neurochirurgia
dell’ospedale San Luca di Vallo della Lucania perché da una
risonanza effettuata era stata riscontrata una stenosi del
tratto cervicale con sofferenza grave del midollo e ben 4
fratture scomposte, dalla D8 alla D11, del tratto vertebrale e
necessitava di intervento d’urgenza. All’ospedale di Vallo
della Lucania, però, la situazione s’ingarbuglia a tal punto
che nonostante venti giorni di degenza il paziente non solo
non viene operato ma, in netto contrasto con la diagnosi che
imponeva l’intervento d’urgenza per il serio rischio di
diventare tetraplegico, si tenta più volte e senza spiegazioni
plausibili di imporre ai familiari la dimissione del 62enne
che versava in reparto senza adeguata assistenza. E nonostante
le continue richieste di trasferire il paziente presso
struttura sanitaria superiore, secondo l’avvocato Rosaria
Vietri l’atteggiamento tenuto soprattutto dai medici del
nosocomio di Vallo della Lucania, che sono anche giunti a
minimizzare le condizioni del paziente, è considerato se non
poco professionale pure lesivo della salute del 62enne, che
rischiava di restare paralizzato, ed in netto contrasto con il
giuramento d’Ippocrate. Oltre alla messa in mora inoltrata
all’Asl Salerno, a finire nel mirino sono ora una dottoressa
dell’ospedale di Vallo della Lucania, il responsabile del
reparto di neurochirurgia dello stesso ospedale ed il
direttore sanitario del medesimo nosocomio. Denuncia
contestuale anche per il direttore sanitario, dell’equipe
medica del reparto di neurochirurgia e chirurgia d’urgenza
dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore. Per tutti è
contestato il reato di negligenza, omissione di soccorso,
lesioni gravissime, abuso ed omissione d’atti d’ufficio.

Conte    ad     Eboli                                  per
Damiano Capaccio
Giovedì il candidato alla carica di sindaco Damiano Capaccio,
espressione di un’ampia coalizione che unisce il Movimento
Cinque Stelle, il Partito Democratico, una parte di Liberi e
Uguali ed altre forze del Centrosinistra, ha incontrato l’ex
Primo Ministro della Repubblica Italiana Giuseppe Conte.
Spalla a spalla con i due esponenti politici, Cosimo Adelizzi,
vicepresidente del Movimento Cinque Stelle alla Camera dei
Deputati, ha presenziato all’incontro amichevole che suggella
la scelta di dare nuova dignità alla città di Eboli con una
coalizione che trova ispirazione nel modello Napoli. Con
l’occasione si sono consolidate importanti intese costruite
nel corso di diversi mesi di lavoro e Giuseppe Conte ha
confermato che presto verrà ad Eboli per incontrare le
cittadine e i cittadini ebolitani, sostenere la candidatura di
Damiano Capaccio e la lista del Movimento Cinque Stelle. «Ho
avuto l’onore di incontrare l’ex premier Giuseppe Conte,
presidente e leader del MoVimento 5 stelle. Durante
l’incontro, al quale ha presenziato l’onorevole Cosimo
Adelizzi, abbiamo discusso a lungo delle linee programmatiche
e condiviso gli obiettivi strategici che esprimono la nostra
visione del futuro della Città di Eboli –dichiara Damiamo
Capaccio-. Se Napoli rappresenta una valida esperienza di
queste forze politiche alleate, Eboli come Napoli oggi può
essere espressione del futuro di un centrosinistra unito. Il
presidente Giuseppe Conte, nel rinnovarci la sua fiducia,
verrà a far visita ad Eboli nel corso delle prossime
settimane. Il percorso tracciato è importante. Lo sento».
«Insieme al candidato alla carica di sindaco della nostra
coalizione, Damiano Capaccio, ho avuto il piacere di
incontrare il presidente Conte – spiega Cosimo Adelizzi-.
Nelle prossime settimane verrà in città per incontrare le
ebolitane e gli ebolitani e per sostenere Damiano Capaccio e
la lista del MoVimento 5 Stelle. Una lista composta da donne e
uomini che non vedono l’ora di dare a questa città
un’opportunità di rinascita e di rimettere il cittadino al
centro della politica. Saranno i cittadini i veri protagonisti
del patto per Eboli, e insieme realizzeremo il programma che
la nostra città merita».
“Forza Italia sostiene con
convinzione Fernando Zara”
Forza Italia sostiene con convinzione, con la propria lista,
la candidatura a sindaco di Battipaglia di Fernando Zara.
Riteniamo che sia la migliore espressione, non solo del
centrodestra, ma della politica della città. Ha una solida
esperienza e potrà affrontare i delicati problemi che la
comunità di Battipaglia dovrà risolvere. A Fernando Zara
daremo pieno e completo sostegno convinti che poi al
ballottaggio possa rappresentare l’intera area di centrodestra
che in lui troverà il rappresentante piu’ forte, più
qualificato, piu’ dotato di esperienza politica ed
amministrativa”. Cosi’ in una nota il senatore Maurizio
Gasparri, responsabile nazionale settore Enti locali di Forza
Italia, d’intesa con il coordinatore provinciale di Forza
Italia Salerno, l’onorevole Enzo Fasano. “Siamo certi –
proseguono – che insieme a Forza Italia altre realtà civiche
sosterranno immediatamente Zara e attendiamo poi gli altri,
quando sarà la prova del consenso a dimostrare quale sia la
migliore e più’ qualificata espressione del centrodestra e
della città di Battipaglia”.

Amalfi,             parla           il       sindaco
Milano
di Antonio Abate
In Costiera Amalfitana è tutto sold out. Da Vietri a Positano
il pienone è servito e guai a quel turista che si affida al
‘fai da te’ perché rischia di dormire in spiaggia o su di una
panchina. Alberghi, b&b, casa vacanze, appartamenti, ma anche
ristoranti, pizzerie e bar stanno lavorando a pieno regime ed
i brutti ricordi dell’anno scorso sembrano dimenticati. Certo
manca lo straniero, gli americani e gli inglesi che in
costiera sono di casa non si vedono ancora come nel periodo
pre-Covid, ma in compenso ci sono davvero tanti italiani che
hanno saggiamente scelto di fare le vacanze nel loro paese. E
la ‘divina’ costa d’Amalfi accoglie a braccia aperte quanti
hanno deciso di farci un salto, forse anche troppo accogliente
nonostante gli spazi. Si, perché il traffico sta mettendo a
serio la tenuta dei nervi a tutti, turisti ed operatori
compresi, e le vie del mare non bastano. «Effettivamente si
sta riproponendo in tutta la sua gravita il problema
dell’eccessivo traffico – commenta Daniele Milano, sindaco di
Amalfi – dettato dal numero spropositato di veicoli che si è
riversato sulla statale, complice anche la nuova ordinanza
Anas che prevede il non accesso di bus turistici. Erano
previste anche le targhe alterne ma i timori di bassi flussi,
avanzati da varie categorie commerciali, hanno fatto
propendere per la sospensione. Invece sulle nostre strade si
sono riversati molti autoveicoli perché è stata la soluzione
più gettonata, complice anche la comprensibile prudenza
nell’evitare assembramenti, per viaggiare senza pericoli.
Credo che l’unica soluzione per risolvere l’atavico problema
del traffico in costiera sia l’adozione della ZTL territoriale
che è in fase di progettazione territoriale da parte della
Regione Campania tramite Acamir. Questo sistema prevede dei
varchi controllati all’ingresso della costiera amalfitana a
Vietri, a Positano, ad Agerola e Valico di Chiunzi. Questo
consentirebbe di contingentare il transito di bus e di mezzi
ingombranti e soprattutto quello delle auto in certi periodi.
Da studi sappiamo che i momenti più critici sono durante i
weekend estivi ma anche durante i ponti dal bollino nero che
spesso si verificano nei periodi di Pasqua, venticinque
aprile, primo maggio e due giugno. Nelle more le targhe
alterne avrebbero dovuto temporaneamente regolare gli accessi
in attesa dell’entrata in vigore del dispositivo, ma sappiamo
com’è andata quest’anno». Indubbiamente l’arrivo di tanti
turisti ha consentito di tirare un sospiro di sollievo.
«Infatti dobbiamo salutare comunque con favore l’arrivo di
tanta gente perché questo consente di dare ossigeno
all’economia locale dopo il periodo nel della pandemia –
ammette Milano – è chiaro però che non si può avere la botte
piena e la moglie ubriaca. A qualcosa si deve sempre
rinunciare». Per il futuro Amalfi intende non farsi trovare
impreparata. «Stiamo preparando il piano di sviluppo turistico
ed assieme alle varie categorie stiamo studiando delle azioni
di rilancio per farci trovare pronti per i prossimi tre anni.
– svela il sindaco Daniele Milano – Abbiamo già incaricato
degli esperti che stanno curando la pianificazione la cui
prima bozza potremmo dare un’occhiata già alla fine di
settembre. Abbiamo bisogno di metterci alle spalle un periodo
molto difficoltoso: prima la pandemia, poi la frana del
febbraio scorso ed infine le mareggiate che non pochi ed
ulteriori danni hanno provocato. Abbiamo affrontato tante
emergenze, abbiamo cercato di risolverle nel migliore dei modi
per far trovare la città di Amalfi pronta per la ripartenza
della stagione turistica. Fa piacere vedere tanta gente che ha
scelto di venire ad Amalfi e ci auguriamo di migliorare ancora
di più la nostra accoglienza»

Cava, «Una città di oltre 50
mila abitanti meritava ben
altra guida»
di Pina Ferro

«Una città di oltre 50 mila abitanti meritava ben altra guida.
Il sindaco Servalli e la sua di giunta, secondo Il mio parere,
stanno fallendo sotto tutti i punti di vista. Io sono presente
sul territorio, parlo con la gente, discuto e sento. Oggi sono
in diversi che non voterebbero più per Servalli. La città, e
lo dico con convinzione, è abbandonata a sé stessa, molto più
sporca di prima, non vi è manutenzione.
Ho contestato, ho proposto, intervenendo energicamente in
Consiglio Comunale. alcune soluzioni e qualcosa sono riuscito
ad ottenerle. Ho sollecitato interventi adeguati, da farsi
sulle frazioni, ma non mi sono giunti segnali di buona
volontà».
A sostenerlo è il consigliere comunale e capogruppo de “La
Fratellanza”, Luigi Petrone il quale sottolinea che:«Il
fallimento di Servalli è tutto racchiuso nel bilancio
consuntivo 2020 con un disavanzo di 12 milioni di euro. Stiamo
ancora aspettando, fuori termine, la delibera di approvazione
del bilancio di previsione 2021-2023 e di poter leggere il
parere rilasciato dall’Organo di Revisione.
Siamo fortemente critici e formuliamo un giudizio,
complessivamente negativo, sull’operato dell’attuale Giunta
Comunale. Riassumo schematicamente i principali elementi su
cui si basa questo giudizio negativo: latitano le
realizzazioni (almeno quelle che starebbero a cuore di tanti
cittadini); la città appare sempre meno vivibile (traffico,
parcheggi, cura dell’ambiente, ecc.); crescono le imposte (in
una misura particolarmente vistosa); appaiono mal utilizzate
le risorse a disposizione (non soltanto quelle finanziarie,
beninteso); si è deciso di vendere parte del patrimonio
comunale per fare cassa; è disastrosa la situazione degli
impianti sportivi; si è proseguita la politica degli “annunci”
in materia di recupero dei “contenitori storici” è diminuita
la capacità d’intervento dell’amministrazione in materia di
servizi sociali; infine, ultima in elenco ma prioritaria per
importanza, la corretta e chiara elaborazione del Puc.
Ma al peggio non c’è mai fine».
Cosa poteva essere fatto in questo periodo di Covid e non è
stato fatto per i cavesi?
«Il covid-19 ci ha fatto aprire gli occhi, non solo sulla
pochezza e fragilità dell’uomo di fronte alla natura.
Le istituzioni hanno emanato disposizioni estremamente
restrittive che hanno avuto una ricaduta in termini economici
molto pesante su quasi tutti i settori della nostra città.
A Cava, nonostante le roboanti dichiarazioni di Servalli,
effettuate nel corso del Consiglio Comunale del 21 gennaio
2021, l’Amministrazione riuscì, solo dopo un mese, a rendere
idonei, presso l’attuale sede della Protezione Civile ex
Circoscrizione, i locali da utilizzare per la campagna
vaccinale dei nostri concittadini.
Per colpa della inettitudine dell’amministrazione, la campagna
vaccinale a Cava iniziò con grave ritardo. Grazie alla loro
manifesta incapacità, l’ospedale Santa Maria dell’Olmo di Cava
de’ Tirreni non fu inserito tra quelli in cui si effettuavano
le vaccinazioni degli over 80. I cittadini ultra 80enni cavesi
furono invitati a recarsi a Salerno per la somministrazione
del vaccino.
Occorreva invece intervenire con forza, per tutelare i più
fragili e i più colpiti da questa epidemia. Occorreva
limitarne il più possibile i disagi dei nostri anziani.
Bisognava anche chiedere la presenza dell’Esercito sul
territorio di Cava, per accelerare la logistica con presidi
mobili.
Importante rimane il ruolo delle famiglie nella gestione
dell’emergenza     scolastica.     Occorre    istaurare  una
collaborazione attiva tra “scuola e famiglie”, che dovranno
continuare a mettere in pratica i comportamenti generali
previsti per il contrasto alla diffusione dell’epidemia, nel
contesto di una responsabilità condivisa e collettiva.
Particolare attenzione deve essere rivolta ai referenti
scolastici per Covid-19 che vanno adeguatamente istruiti e
inseriti in una rete con le altre figure analoghe. In ogni
scuola devono svolgere un ruolo di interfaccia con l’Asl e le
famiglie».
Pulizia piazza San Francesco, c’è chi rimpiange la sua
presenza di un tempo …
«Il santuario è un punto di riferimento per tutta la comunità
cavese. A suo tempo, non ho fatto nulla di straordinario. Ho
curato, sotto l’aspetto organizzativo, il flusso del turismo-
religioso ed ho evitato il degrado della piazza San Francesco,
chiedendo e ottenendo la manutenzione dal Comune. In molte
circostanze, con l’aiuto di alcuni fedeli, ho curato il verde
e le fioriere presenti sul sacrato.
Ho cercato poi il confronto con i giovani che stazionavano e
stazionano, tutt’ora, sul sacrato il sabato sera. Mi sono
dibattuto con loro, tra il massimalismo e l’interpretazione
“morbida”, tra la scelta dell’educazione sistematica e quella
della presenza nei luoghi, tra una certa interpretazione della
prevenzione e i progetti di recupero, tra la considerazione
delle nuove forme di marginalità e rischio».
Ospedale di Cava verso quale futuro?
«Il nuovo ospedale per la città di Cava de’ Tirreni è un
progetto ambizioso, che ho portato all’attenzione della
cittadinanza. Insieme all’architetto Vincenzo Sorrentino, ho
proposto, la costruzione di un presidio ospedaliero nella zona
Asi della frazione Santa Lucia, rispolverando un vecchio
progetto del sindaco Eugenio Abbro.
Il 17 giugno u.s., l’idea del nuovo nosocomio cavese è
arrivata in Consiglio comunale ed è stata approvata
dall’Assise cittadina. Un piccolo passo per la realizzazione
del progetto che, nasce anche per fronteggiare la difficile
situazione dell’attuale ospedale cavese, il “Santa Maria
Incoronata dell’Olmo”.
La situazione dell’attuale ospedale è drammatica. Tra qualche
anno, obbligatoriamente per legge, l’attuale ospedale di Cava
de’ Tirreni, non avrà più la struttura con i requisiti minimi
e dovrà chiudere definitivamente.
Vogliamo prevedere il futuro?
Quello che ci interessa è che tutta la città, attraverso i
consiglieri, vuole andare dalla Regione per il nuovo ospedale.
Un anno fa non si parlava del nuovo ospedale. Per progettare
la chiesa mi ci sono voluti 15 anni. Tre volte a settimana
bisognava andare alla sovrintendenza, quindi è un iter molto
lungo. Noi siamo qui per raccogliere la volontà popolare. Se
tutti quanti portiamo avanti l’idea del popolo cavese alla
Regione, il nuovo ospedale ci sarà!
L’ospedale è il fiore all’occhiello per tutti quanti noi. Non
è la volontà della Fratellanza, ma la volontà comune di tutti
i cittadini cavesi!»
A Cava ci si lamenta dell’assenza degli spazi verdi a
sufficienza per i bambini.
Cosa proponete?
«In città vi sono alcuni Parchi Giochi con spazio verde in
completo stato di degrado e abbandono.
Si tratta delle pochissime strutture comunali sparse un po’
per della città, dove quotidianamente si ritrovano i bambini
che dovrebbero poter giocare in sicurezza, ma qualcosa negli
anni è cambiato, trasformando i luoghi in parchi fantasma. il
gruppo de La Fratellanza, ha più volte fatto richiesta
all’Amministrazione Comunale di “adottare provvedimenti
urgenti per la manutenzione” ottenendo, in alcuni casi, solo
una superficiale pulizia dei luoghi.
Una volta questi Parchi erano un punto di attrazione anche per
le famiglie, mentre oggi versano nell’incuria più totale. A
preoccupare è soprattutto il pessimo stato di manutenzione dei
giochi utilizzati dai bambini che, rischiano di farsi male.
La sicurezza deve essere al primo posto, purtroppo però
l’Amministrazione Comunale continua a prediligere altre
situazioni. Così, è stato inevitabile richiedere formalmente
un intervento urgente. Ovviamente, la richiesta nasce
soprattutto in seguito alle numerose segnalazioni e lamentele
palesate dai cittadini. Attendiamo speranzosi.
Cosa proponiamo?
A Cava manca un Parco Inclusivo (accessibile ai diversamente
abili).
Abbiamo in mente un progetto per la realizzazione di un nuovo
Parco Inclusivo attrezzato con ludoteca e aree gioco per i più
piccini.
I bambini non accedono ai giochi tutti nello stesso modo ma
tutti hanno il diritto di poter giocare.
Giostrine senza barriere si devono integrare con arredi e le
pavimentazioni devono essere facilmente percorribili con un
passeggino o una carrozzina (sedia a rotelle)».

Guasta   Minori:   Il   primo
grande evento con Green Pass
di Monica De Santis

“Ci stiamo avvicinando al grande evento: 25 anni di Gusta
Minori. Non è una sagra, ma è una narrazione della Costiera
Amalfitana con le sue tradizioni popolari, il suo patrimonio
archeologico, la sua cucina. L’evento inaugurale sarà con
Peppe Barra e Gigi Marzullo il 21 Agosto alle ore 21 e 30 in
Piazza Cantilena. Il 24 vivremo in Agosto, in Costiera
Amalfitana, il Natale di Minori, con zampognari e non solo,
menù natalizi nei ristoranti e negli alberghi. Vie del Gusto e
Vie dell’Arte, dunque. Molto dettagliata sarà la parte
relativa alle escursioni”. Così Antonio Porpora, Direttore di
Produzione di Gusta Minori, che quest’anno festeggia la sua
25esima edizione. Taglio del nastro Sabato 21 agosto ore 21,30
in piazza Cantilena con “Letto ad una piazza” con Gigi
Marzullo E Peppe Barra. Per “A tavola nella città del gusto” I
limoni e le portatrici di limoni. Il 22 Agosto appuntamento
con “Minori Religiosa”, in collaborazione con la Pro Loco di
Minori. In un itinerario tra arte e religiosità si
percorreranno le viuzze, si visiteranno gli slarghi e si farà
tappa nelle Chiese principali di Minori. Ad esempio la
Basilica di Santa Trofimena è il principale monumento
religioso della città. Si tratta di architettura risalente al
XVIII secolo in Costiera Amalfitana. Nel VII – VIII sec. d.C.
nei pressi della spiaggia di Minori furono rinvenute le ossa
di Trofimena, divenuta poi Santa, martire di Patti, in
Sicilia. Le cronache medievali hanno ampiamente riportato e
documentato tali fatti. I resti di Santa Trofimena vennero
depositati in un tempietto edificato per l’occasione. Nel 987
a Minori, divenuta sede vescovile, venne eretta una Cattedrale
che però cadde in deperimento e dunque venne abbattuta. Nel
1747 iniziarono i lavori della nuova Basilica. La facciata
principale si presenta rivolta verso il mare, da cui la chiesa
dista poche decine di metri. Negli anni 50 la facciata della
Basilica fu arricchita con le statue degli evangelisti Luca,
Marco, Matteo e Giovanni. Il campanile è di stile neoclassico.
Gusta Minori narrerà anche questo patrimonio culturale e
religioso. Si prosegue il 23 agosto ore 21,00 Piazzetta
Maggiore Garofalo “Minori letteraria”, ricordando Luigi Di
Lieto, Fulvio Di Lieto e Daniele Lembo. Coordina Alfonso
Bottone. E poi ancora martedì 24 agosto ore 19 Piazza
Cantilena Convegno “Il panettone e le tradizioni del Natale”
Consegna del Premio “Stelle d’Italia” e del Premio “Alfonso
Pepe”, con i saluti di Andrea Reale, sindaco di Minori, Dott.
Francesco Russo, prefetto di Salerno, Dott. Felice Casucci,
assessore regionale. Introduzione: Salvatore De Riso e Claudio
Gatti, Partecipano:. Domenico De Masi, Don Alfonso Iaccarino,
Alessandro Siani, Giuseppe Gargano, Luigi Di Ruocco e Angelo
Amato. Dalle ore 20,30 La notte del panettone italiano in riva
al mare, degustazioni tra le melodie natalizie A tavola nella
città del gusto: Accussì Natalea. Il programma prevede ancora
Mercoledì 25 agosto ore 21,30 Piazzetta Maggiore Garofalo
“Minori solidale… per la vita”. Presentazione del libro di don
Antonio Ruccia “È vita. Storia di un bambino scartato,
abbandonato… affidato” Coordina Francesco Del Pizzo A tavola
nella città del gusto: Mareinfavola, Mareintavola. Da Giovedì
26 a Sabato 28 agosto al mattino e al pomeriggio “Sui passi
delle Formichelle” Visita al Sentiero dei Limoni a cura della
Pro Loco di Minori Area Archeologica di Villa Romana Drama de
Antiquis 5.0 spettacoli ore 20.00 – 21,15 e 22,30 Per la
sezione a tavola nella città del gusto questi gli
appuntamenti: Giovedì 26: A tavola con Masaniello Venerdì 27:
Tabula Amaphitana, a tavola col Doge Sabato 28: Anno 79 D.C. –
I Romani a tavola Domenica 29 agosto ore 21,30 in Piazza
Cantilena, sSerata finale della 25ma edizione del Gusta Minori
“Cantata popolare” il Ritmo della Felicità con Carlo Faiello,
Giovanni Mauriello, Fausta Vetere, Antonella Morea, Patrizia
Spinosi e la Santa Chiara Orchestra A tavola nella città del
gusto: La ricetta di Gustaminori 25. Sono già in corso
escursioni alla Villa Marittima Romana di Minori in anteprima
per Gusta Minori 2021. C’è poi l’Antiquarium che nelle sue
sale custodisce i materiali provenienti dallo scavo come
oggetti relativi alla vita quotidiana degli antichi romani, ed
alcuni pannelli con affreschi del III stile e la ricostruzione
della vasca”. E proprio nella Villa Romana uno spettacolo di
grande successo: “Drama de Antiquis 5.0” con la
venticinquesima edizione di Gusta Minori. “Da Gusta Minori
lanceremo un format adeguabile a tutti gli altri siti
archeologici italiani. Sarà un format che mettendo insieme la
tecnologia del videomapping, il canto, la danza, la
recitazione, può esportare nel mondo i siti archeologici
italiani. Lo spettacolo farà rivivere la Villa Romana di
Minori nella stessa Villa Romana, con il suo proprietario – ha
dichiarato Gerardo Buonocore, Direttore Artistico di Gusta
Minori ed autore ma anche co – regista con Lucia Amato – gli
amori, gli intrighi e la forza che promana dal centro del
mondo, Roma”.
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