QUEL TRENO PER YANGON - Da un Burma Discovery - Viaggi Avventure nel Mondo

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QUEL TRENO PER YANGON - Da un Burma Discovery - Viaggi Avventure nel Mondo
avventu.re/9585
   RACCONTI DI VIAGGIO | Iran                                                         RACCONTI DI VIAGGIO | Birmania

 QUEL TRENO
 PER YANGON
                                                                                              Da un Burma Discovery

   Testo e foto del coordinatore Giulio Seva

  U
         n viaggio nel cuore di un Paese gentile fra i   possibile, prima dell’arrivo del turismo di massa,    un luogo dove è ancora difficoltoso leggere il menù
         sorrisi della sua gente e lo splendore delle    prima che venga meno il sorriso contagioso            al ristorante o comprare una bottiglia d’acqua per
         sue meraviglie dorate.                          del suo popolo e che i carretti trainati dai buoi     strada, un posto dove la globalizzazione non è
  Isolato per decenni e oppresso da un sanguinoso        siano sostituiti dalle automobili d’importazione      ancora riuscita a prendere il sopravvento quasi
  regime dittatoriale, il Myanmar, un tempo chiamato     giapponese. Malgrado la sua economia sia in una       fosse congelato nel tempo. Il Myanmar è un
  Birmania, è oggi un Paese che corre veloce verso       fase di espansione nettamente superiore a tutte       paese d’oro, d’oro come le sue numerose statue
  la modernità, una terra di grande fascino e incanti    le altre nazioni del sud-est asiatico, ancora oggi    di Buddha, i tetti delle pagode, gli stupa, il cuore
  velati, purtroppo ancora combattuta tra una            rimane infatti uno dei posti che conserva meglio la   dei suoi abitanti. Qui la dimensione onirica di un
  democrazia appena sbocciata e le tensioni legate       sua identità e la maestosità dei suoi paesaggi dove   misterioso passato si mescola a immagini che
  alla tragedia umanitaria dei musulmani Roinghya        ci si può immergere in atmosfere che sembrano         guardano al futuro. Sentivo che questo luogo mi
  che la stanno dilaniando.                              ancora ferme nel tempo, vivendo il fascino antico     avrebbe conquistato ancor prima di arrivarci.
  Il Myanmar è una nazione saldamente ancorata           dell’Asia che altrove è andato ormai perduto. Il      È arrivato il momento di chiudere gli occhi e
  ai propri valori, un paese che va visitato il prima    Myanmar è un amalgama di etnie, usi e costumi,        rivivere quest’intensa avventura.

 60 - Avventure nel mondo 2 | 2019
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RACCONTI DI VIAGGIO | Birmania Myanmar

20-21 Aprile: Italia/Yangon                                 stampata la faccia della leader Aung San Suu Kyi
È il tardo pomeriggio di sabato 20 Aprile quando mi         fino a dvd di cantanti locali che potrebbero far
incontro con tutto il gruppo a Malpensa.                    rimpiangere l’ultima hit di Emma Marrone. Bene, ma
Siamo in dieci, di cui ben otto donne. Altre due ci         non benissimo.
raggiungeranno direttamente l’indomani a Yangon             Per le vie sfrecciano pick-up pieni di gente
con un rapporto finale di dodici a due. A me e ad           aggrappata dentro e fuori, fanno parte del sistema di
Andrea è chiaro da subito che è indispensabile              trasporto locale, ad occhio garantiscono un comfort
stringere una fortissima alleanza. La sopravvivenza         non molto difforme dal nostro.
prima di tutto.                                             Ci facciamo convincere da Mary e alla prima
Ci imbarchiamo su un lungo volo che via Muscat e            bancarella proviamo il durian, a suo dire un must
Bangkok ci farà atterrare in Myanmar la tarda sera          have per un viaggiatore che si reca nel sud-est
del 21 Aprile.                                              asiatico, per la maggior parte del gruppo un frutto
Yangon, conosciuta un tempo come Rangoon, è                 puzzolente col retrogusto di aglio. Un successone.
stata capitale dell’allora Birmania fino al 2005,           Dopo una rapida visita alla Chaukhtatgyi Paya che
quando la giunta militare al potere la trasferì             conserva un buddha sdraiato di sessantacinque
improvvisamente trecentoventi chilometri più a nord,        metri decorato con diamanti e pietre preziose,
in una remota area di foreste di bambù e campi di           saliamo sulla Circle Line, il convoglio ex-urbano
canna da zucchero, a Naypyidaw, una città fantasma          che attraversa la capitale e che rappresenta uno
costruita appositamente e di nascosto per ricoprire         spaccato di vita sui suoi abitanti.
questo ruolo. Rimane comunque Yangon ancor                  È un viaggio che non porta da nessuna parte, parte
oggi il principale centro economico e commerciale           dalla Central Station e lì ci torna dopo tre ore e
del Paese, una città complessa, testimonianza più           quarantasei chilometri, dopo essersi spinto fin nella
autentica del suo travagliato passato.                      periferia industriale e nei campi delle campagne che
Sbrighiamo le classiche pratiche doganali e saliamo         circondano la città.
sul nostro bus, occhi ai finestrini e diamo un primo        Sul treno non ci sono altri turisti, i convogli avanzano
sguardo a quel posto a noi nuovo. Qui non ci sono           lentamente e dal finestrino sembra quasi di entrare
alti grattacieli a dominare lo skyline come nelle           nelle case di chi vive ai suoi margini; possiamo così
principali capitali del sud est asiatico, da Bangkok a      osservare quelle persone mentre cucinano, dormono
Singapore a Kuala Lumpur; questa è la città giardino        sulle panchine , camminano e fanno acquisti nei
dell’Asia, un luogo dove tra viali alberati e splendidi     mercati locali. Poi ci sono coloro che salgono e
parchi si trovano antichi palazzi coloniali, classico       scendono dal treno ad ogni fermata, uomini e donne
esempio dell’architettura fin de siecle.                    che prima ci osservano straniti per poi sorriderci
Arriviamo in albergo che ormai è notte, andiamo             divertiti, c’è chi chi vende mercanzia di ogni genere,
a dormire, non prima di aver conosciuto Giulia e            dalle uova di quaglia a frutti di ogni tipo, anziani che
Simona, arrivate poche ore prima di noi.                    tornano dal mercato stracarichi di merce, bambini
                                                            che corrono tra i sedili e giovani che discutono
22 Aprile: Yangon/Mandalay                                  animatamente tra loro.
Traffico, caldo e smog...benvenuti a Yangon.
In Birmania ci sono tre stagioni, una piovosa, una
fresca e secca e una calda premonsonica che arriva
fino alla prima metà di maggio con temperature che
oscillano tra i trenta e i quaranta gradi.
Oggi ce ne devono essere all’incirca quarantacinque
con una percentuale di umidità del duecento
percento; usciamo dall’albergo e dopo dieci minuti
l’unica cosa di cui realmente avremmo bisogno
è una doccia in cui morirci per l’intera giornata a
seguire. Questo vale per tutti tranne che per Paola
ben avvolta nel suo caldo piumino con la perplessità
degli astanti. Mistero.
Ma noi tra lo stoico e l’incapacità di intendere e volere
cominciamo la scoperta di questa città,Yangon, che
dal principio ci appare come una vecchia signora e
l’istinto non può che farcela guardare con la dolcezza
di chi ha una lunga storia da raccontare. È un luogo
che sta cambiando, non più fermo e silenzioso come
vent’anni fa, ma una città che guarda al futuro,
malgrado il degrado e la povertà siano comunque
implacabili.
Sugli edifici coloniali del centro non resta che
qualche traccia di quei delicati colori pastello che
li caratterizzavano durante il periodo coloniale
britannico, pochi sono quelli conservati con cura.
Le strade sono piene di venditori che provano a
venderti la qualunque, dalla frutta a borsette con

                                                                   Avventure nel mondo 2 | 2019 - 61
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RACCONTI DI VIAGGIO | Birmania Myanmar

Un treno senza nome e senza numero ma con tante            dove non esistono marciapiedi, si cammina per
storie da raccontare, storie di vita vissuta in un         strada nel bel mezzo del traffico di macchine, bici
viaggio indietro nel tempo, nel ventre di una città        e motorini.
affascinante malgrado tutto, questa è la Circle Line.      È mattina presto, la città si sta risvegliando, aprono
Scendiamo alla fermata di Kyeemyindine, un giro            i mercati, i bambini vanno a scuola, le preghiere
nel mercato rionale di banane e cocchi e ritorniamo        buddiste cominciano a risuonare ad ogni angolo
verso il centro.                                           della strada, mentre noi seguiamo la nostra guida,
Simbolo della città è la Shwedagon pagoda che con          Mr Kyaw Oo, autorinominatosi per nostra comodità
i suoi novantanove metri di altezza sembra perdersi        Alessio, cominciando la giornata imbarcandoci per
nel cielo terso di Yangon. Uno stupa dorato arroccato      Mingun. Un breve tragitto di un’ora separa Mandalay
su una collina a troneggiare sui vecchi tetti di lamiera   da questo villaggio che sorge sulla sponda opposta del
circostanti.                                               fiume Irrawaddy, il fiume Madre, corso d’acqua che
Siamo al cospetto di un luogo che custodisce i tesori      nasce sull’Himalaya e si getta nell’Oceano Indiano.
più preziosi di tutto il Myanmar: la punta impreziosita    Appena arrivati la prima testimonianza di quello che
di4.531 diamanti, il più grande dei quali è di ben 76      fu l’antico splendore dell’ex capitale ci appare come
carati, e di 2.317 tra gemme, rubini e zaffiri, non è      un enorme monolito che domina l’intero paesaggio
che l’involucro di un patrimonio ancor più prezioso,       dall’alto dei suoi cinquanta metri di altezza. Un
quegli otto capelli di Buddha che secondo una              grattacielo di tempio. È il Mingun Paya, struttura
leggenda furono affidati a due mercanti e da loro          voluta dal re Bodawpaya e progettata per diventare
portati al re Okkalapa che li racchiuse nello stupa là     la più grande al mondo nel suo genere. Tuttavia la
dove in seguito sarebbe sorta la pagoda.                   costruzione di quello che doveva essere un grande
Il suo splendore e la complessa geometria della            monito per la vista e il ricordo delle genti fu interrotta,
sua forma ci affascinano da subito, ci togliamo le         prima per mancanza di manodopera e poi per la
scarpe come da usanza e cominciamo a visitarla.            morte del sovrano, quando era arrivata ad appena
La temperatura del pavimento ci farà presto                un terzo del progetto iniziale, e da qui l’appellativo di
rimpiangere le camminate sul fuoco del Giucas              “Pagoda incompiuta”. Oggi ci si presenta come una
Casella dei tempi migliori.                                piramide tronca, irrimediabilmente squarciata nel
Nell’aria c’è un acre profumo d’incenso, intorno a noi     mezzo dal terremoto del 1838 che aprì nei fianchi
gli abitanti di Yangon coi loro longyi colorati avvolti    della costruzione profonde crepe sulle più grandi
alla vita portano doni e pregano. Questo è infatti uno     delle quali sono state costruite delle scalinate che
dei luoghi più sacri per i buddisti birmani, simbolo       portano ad una terrazza sovrastante la struttura che
del loro credo e della loro cultura, un posto che è        fa da privilegiato punto di osservazione.
tutto un delirio di spiritualità, oltre che d’incontro e   Poco distante Mingun Bell, fatta costruire dal re per         salendo su Mandalay Hill, un luogo sacro dove la
conversazione.                                             la sua pagoda; con le sue novanta tonnellate è la             tradizione vuole che lo stesso Buddha sia salito a
Ci rimaniamo quasi fino al tramonto, quando il             campana più grande al mondo tra quelle funzionanti,           profetizzare la fondazione di una grande città che
cielo comincia a cambiare colore e gli stupa dorati        anche se fosse solo per le dimensioni il primato              arrivò 2400 anni dopo. Da qui si dovrebbe godere
sembrano quasi accendersi sotto i raggi del sole.          rimarrebbe a quella abbandonata nel cortile del               di un bellissimo panorama sulla città. Non oggi, oggi
Verso sera andiamo alla fermata del bus notturno che       Cremlino a Mosca. Sembra che suonarla porti                   pare di essere nella bassa a Novembre.
ci porterà a nord verso Mandalay lungo una di quelle       fortuna, e io non mi tiro di certo indietro che qua non
autostrade di nuova costruzione che sono simbolo           se ne ha mai abbastanza.                                      24 Aprile: Mandalay/Amarapura/Sagaing/Inwa/
di un Paese proiettato verso il futuro. Prima però ci      Continuiamo visitando la bianchissima pagoda di               Mandalay
concediamo una cena nel piazzale della stazione            Hsinbyume, caratterizzata da uno stile architettonico         Il Regno di Mingun aveva l’usanza di spostare
che vedrà Benedetta impegnata come non mai in un           completamente diverso da tutte quelle altre che               continuamente la sua capitale, ed è per questo che
lavoro certosino di separazione di ogni chicco di fried    visiteremo nei giorni a venire: una base concentrica a        a poca distanza dalla cittadina, tutte collegate dal
rice dal suo ingrediente segreto, le formiche.             sette terrazze ondulate che vanno ad indicare le sette        fiume Irrawaddy e nel raggio di venti chilometri circa,
Sul night bus fa un freddo polare, ci mettiamo addosso     catene montuose che salgono al monte Meru, centro             si possono visitare in giornata tre di esse: Sagaing,
più strati possibili, nemmeno fosse Sant’Ambrogio e        dell’universo della cosmologia buddista, su ognuna            Inwa e Amarapura Incominciamo da quest’ultima, la
ci trovassimo a Madonna di Campiglio in vacanza.           delle quali è possibile ammirare mostri mitologici            “città dell’Immortalità”, al suo apogeo, nel periodo
Ci addormentiamo sperando di non far la fine di Jack       posti all’interno di apposite nicchie. Sicuramente            konbaung, capitale per ben due volte del regno del
Torrance in Shining. Impavidi.                             una delle pagode più belle che vedremo in questo              Myanmar, oggi ormai considerata parte integrante
                                                           meraviglioso viaggio, col suo marmo bianco che                della conurbazione di Mandalay. Affacciata sul
23 Aprile: Mandalay/Mingun/Mandalay                        diventa ancor più accecante per via del riverbero del         lago Taungthaman, che prende il nome da un orco
È l’alba quando arriviamo a Mandalay, l’ultima             sole che picchia attraverso un cielo carico di umidità.       giunto fin qui alla ricerca di Buddha, è una piacevole
capitale dell’impero birmano prima della sua               Ritorniamo a Mandalay e visitiamo il Shwenandaw               cittadina immersa in una florida vegetazione, nota
caduta durante l’occupazione britannica e la fuga          Kyaung Temple. Realizzato completamente in                    per la tessitura di seta e cotone.
rocambolesca del suo sovrano in India. Costruita su        teak e lavorato con motivi di fiori di loto e pavoni,         Qui si respira un’atmosfera di autentica spiritualità
una collina da re Mindon nel 1857 e racchiusa da           inizialmente si trovava all’interno delle mura del            avvolta da un silenzio irreale, dove i fasti di quel
imponenti mura erette a difesa, oggi è una cittadina       palazzo reale, per poi essere trasferito e convertito         passato glorioso sono ancora ben testimoniati
che aspira a diventare metropoli, la seconda del           a monastero in onore del re Mindon. Poco distante si          dalla pagoda di Mahamuni e dal monastero di
Paese, importante polo commerciale, ma soprattutto         trova la Kuthodaw Paya, il libro più grande del mondo         Mahagandayon, dove vivono più di settecento
culturale e religioso. È un luogo al tempo stesso          scritto in pietra; ben 729 lastre di marmo, ciascuna          monaci che permettono ai visitatori di assistere a
antico e rinnovato dove si trovano più di settecento       racchiusa nel suo stupa, che riportano l’intero               quei rituali che vanno a scandire la loro quotidianità.
tra stupa e monasteri che attraggono fedeli da tutte       canone buddista, i quindici testi sacri che formano il        Ogni giorno alle dieci è possibile infatti assistere al
le aree del Myanmar e che le conferiscono il titolo di     Tripitaka. Maestoso, imponente.                               loro pranzo, il secondo e ultimo pasto della giornata. È
“Città del Buddismo”. Mandalay è una città caotica         Prendiamo un truck e terminiamo la giornata                   particolarmente suggestivo guardarli avvolti nei loro

 62 - Avventure nel mondo 2 | 2019
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RACCONTI DI VIAGGIO | Birmania Myanmar

                                                            di primissima importanza, evidenziato dall’enorme          termico di trenta gradi con l’esterno e un’aria
                                                            quantità di monaci di tutte le età che ogni mattina        condizionata a tutta potenza che ricorda vagamente
                                                            si recano nei vari monasteri nascosti nel verde della      il ciclone del Mago di Oz. Il viaggio è più corto, ma
                                                            vegetazione a studiare e meditare.                         molto più impegnativo, il bus è più piccolo e un
                                                            Riscendiamo, prendiamo un battello e, dopo una             problema di overbooking lascia qualcuno in piedi,
                                                            breve traversata del fiume, arriviamo ad Ava, la           fortunatamente non noi. Giulia e Simona danno vita
                                                            “città delle gemme”, una piccola isola artificiale         ad una delle loro performance migliori della vacanza
                                                            considerata un’area archeologica di tutto prestigio.       con la prima che mette in evidente imbarazzo la
                                                            È stata capitale per talmente tanto tempo che nel          seconda per qualche apprezzamento di troppo fatto
                                                            passato ci si riferiva alla Birmania come il “Regno        su un turista straniero salito sul bus. Ne ridiamo tutti,
                                                            di Ava”. Ad accoglierci un microcosmo quasi                tranne lui che a simpatia sta ai minimi termini.
                                                            irreale dove il tempo sembra essersi fermato
                                                            a quando questa era la capitale del regno del              25 Aprile: Mandalay/Bagan
                                                            Siam, un’atmosfera che è riuscita a preservarsi            Arriviamo a Bagan appena dopo la mezzanotte,
                                                            dalla modernità che avanza. Qui gli unici mezzi di         andiamo in hotel a riposare qualche ora.
                                                            trasporto sono calessi coloratissimi, ci dividiamo a       Siamo ai piedi del monte Popa, l’Olimpo della
                                                            coppie e incominciamo la nostra visita tra fortezze,       Birmania, e, adagiata nell’ampia valle del fiume
                                                            stupa, architetture ormai corrose dal tempo e case         Irrawady e bruciata dai raggi cocenti del sole si
                                                            fatte di paglia e fango, tutti luoghi dall’atmosfera       estende per quaranta chilometri quadrati la Piana
                                                            intima che trasudano ancora i fasti di quel glorioso       di Bagan, un gigantesco altopiano sabbioso che
                                                            passato. L’unico rumore sono le campanelle che             divenne il centro del potere politico birmano nel IX
                                                            risuonano nell’aria del monastero di Maha Aungmye          secolo d.C. sotto il regno di Anawratha, il re che
                                                            Bonzan, una scolorita e dissestata costruzione in          unificò il Paese sotto il buddismo Theravada ponendo
                                                            mattoni molto diversa dai soliti monasteri birmani in      le basi dello stato moderno. Qui tra il 1047 e il 1287,
                                                            legno, dove troviamo ad accoglierci un gruppo di           anno dell’invasione dei mongoli, fu ordinata la
                                                            bambini con la testa rasata e la tunica color cipria.      costruzione di circa quattromila templi, un’opera
                                                            Vediamo anche la torre d’osservazione di Nanmyin,          titanica frutto di una frenesia edilizia quasi
                                                            ossia quanto rimane del vecchio palazzo reale, ed il       incontrollata.
                                                            monastero in legno di Bagaya.                              Sono circa le nove quando cominciamo il nostro tour
                                                            Ad Ava gli affari si sprecano, o meglio i venditori        in questo pezzo di Storia, sempre accompagnati
                                                            fanno grossi affari con la nostra Alice a cui riescono     dalla nostra guida Alessio, un uomo fantastico,
                                                            a vendere la qualunque, tra cui un gong in legno di        preparato, auto-ironico ed educato. Sceglierlo per
mantelli color rosso vermiglio mentre si dispongono         dubbia utilità pagato quanto una cena completa in          accompagnarci in quest’avventura è sicuramente
ordinatamente su due file con la ciotola ben stretta        uno dei migliori ristoranti della città. Fossimo rimasti   stato uno dei motivi del suo successo.
tra le mani ad attendere che donne vestite con abiti        ancora qualche minuto molto probabilmente avrebbe          Davanti a nostri occhi le glorie dell’impero di
da cerimonia riempiano quei contenitori. Questa, tra        rogitato per una capanna al prezzo di Milano centro        Bagan, oggi non tutte visibili, alcuni templi sono
l’altro, è anche l’unica occasione in cui un monaco         #imprenditrice.                                            andati distrutti e dei rimanenti alcuni sono stati
può ricevere qualcosa dalle mani di una donna,              Ritorniamo ad Amarapura, al centro del lago si
altrimenti fermamente proibito. Sono tantissimi, lo         trova l’U Bein Bridge, il ponte in teak più lungo e
sguardo rivolto verso il basso, una fila che sembra         vecchio del mondo, 1.200 metri costruiti nel 1800
non avere mai fine. Li osserviamo incuriositi mentre        dal sindaco della cittadina recuperando le colonne
consumano il loro pasto in rigoroso silenzio per            dell’antico palazzo reale, quando il Re Mindon decise
poi riprendere la vita del monastero. E mentre              di spostare la capitale del regno a Mandalay. Non
loro tornano alla loro normalità lontano da occhi           attrae solo per la maestosità della sua struttura
indiscreti, Chiara ha un leggero mancamento dovuto          che collega la città con i villaggi della periferia ma
al caldo che anche oggi ci accompagna.                      perché risulta essere parte integrante della vita
Al termine della cerimonia riesco a defilarmi dalla         della comunità stessa, attraversato tutto il giorno
massa di turisti ed entrare nel complesso del               da centinaia di persone di ogni età. La presenza di
monastero perdendomi tra i suoi viali alberati e            qualche venditore di souvenir non riesce comunque
i mantelli dei monaci stesi al sole ad asciugare, li        a scalfire quell’atmosfera aulica di una Birmania che
osservo rientrare, chi va a lavare la sua ciotola, chi si   sta gradualmente scomparendo, con le sue barche a
rifugia in casa, chi va nelle docce in cortile, irrompo     remi colorate e i pescatori che tirano le reti sotto un
nella loro quotidianità con discrezione vivendo da          sole cocente.
vicino uno spaccato di una vita tanto lontana dalla         Un gioiello, sicuramente uno degli scorci più
nostra.                                                     fotografati del Myanmar.
Proseguiamo per Sagaing, la più grande delle                Alla sera il mondo sembra fermarsi qui; il ponte ci
quattro città storiche e per questo capoluogo della         appare altissimo, d’altronde siamo nella stagione
regione. Da lontano si notano già i centinaia di stupa      secca e le acque di quel lago caratterizzato da un
bianchi e dorati che punteggiano il suo paesaggio.          profilo che si assottiglia verso il centro sono molto
Prendiamo un truck e risaliamo la Sagaing Hill fino al      basse. Lo fissiamo mentre si colora delle tonalità
Soon U Ponya Shin, il santuario dell’elemosina dove         pastello del tramonto, quasi come un quadro dipinto
sono delle rane in bronzo a fungere da raccoglitori         con la tecnica dell’acquarello.
per la questua. Da qui si gode di un panorama che           Prendiamo il bus notturno per Bagan. A questo giro
spazia per chilometri sul fiume, abbracciando tutta         non ci facciamo cogliere alla sprovvista e ci saliamo
la spianata circostante. Sagaing è un centro religioso      adeguatamente equipaggiati. C’è il solito sbalzo

                                                                                                                              Avventure nel mondo 2 | 2019 - 63
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RACCONTI DI VIAGGIO | Birmania Myanmar

ristrutturati mentre altre si trovano in un triste stato   a scorrazzare lungo la piana per tutta la mattinata       i tipi, dall’alabastro al mattone al cartongesso, la
di abbandono.                                              restante, tra templi, strade sterrate, risaie, campi e    più vecchia viene fatta risalire al 1773, alcune sono
Centinaia di pagode, stupa, monasteri buddisti erti a      pagode. Ci siamo infilati nelle strade più strette e      testimonianze uniche di scuole religiose ormai
celebrare la magnificenza del tempo che si perdono         malridotte e tra le erbacce ci siamo fatti stupire da     scomparse. Guardarle è come sfogliare un catalogo
verso l’orizzonte. Questa è Bagan, una città dove          maestosi templi che ci apparivano all’improvviso e        dell’intera iconografia buddista. L’interno della grotta
nell’aria aleggia un fascino che trasuda antichità,        che il giorno prima nemmeno avevamo scorto.               è stupefacente e illuminata sprigiona un fascino
cultura, energia, un luogo incantato dove bisogna          Bagan è immensa ed è quasi impossibile prevedere          mistico che ha pochi eguali.
solo chiudere gli occhi e respirare quella storia          cosa vedere o meno. Meglio andare ad istinto,             Una leggenda narra che sotto di essa ci sia una strada
che in passato tanti uomini hanno visto nascere e          perdersi nella sua imponenza è stato indimenticabile      che conduce direttamente a Bagan, mentre un’altra
tramontare davanti ai loro occhi. Di sicuro ai tempi       e molto divertente.                                       che un tempo fosse abitata da un ragno che teneva
non potevano godere dell’immagine di Yulia che             Nella via del ritorno il mio motorino elettrico si        prigioniera una principessa, poi liberata, come in
vede un palo e ci regala un paio di acrobazie di pole      scarica e rimaniamo a piedi. Lo abbandoniamo              ogni happy ending che si rispetti, dal suo principe.
dance.                                                                    lungo la strada ed è subito Pechino        Da qui il nome Pindaya che significa proprio “ragno”
Oggi per cambiare ci concediamo                                           Express Myanmar Ediction, autostop         ed evidentemente anche quell’orribile riproduzione
una pausa pranzo in un ristorante che                                     e ci facciamo dare un passaggio dalla      pelosa dell’animale che troneggia all’ingresso.
offre una cucina vegetariana rivisitata                                   prima macchina che passa.                  Riprendiamo il bus e ci dirigiamo verso Kakku,
in chiave moderna, e i nostri palati ne                                   Giusto il tempo che liberasse il sedile    un piccolo gioiello relativamente ancora poco
usciranno talmente soddisfatti che ci                                     posteriore da quei settemila oggetti       conosciuto, espressione della più sopraffina
torneremo anche il giorno seguente.                                       che lo occupavano. Nella strada verso      architettura buddista di quest’area del Paese.
Finalmente qualcosa di diverso dal                                        l’albergo recuperiamo anche Mary e         Per raggiungere il sito è obbligatorio passare per
solito fried rice e noodle con pollo non                                  Alice incorse nel nostro stesso destino.   Taunggyi, capitale dello stato Shan a 1.430 metri
ci sembra vero.                                            Nel pomeriggio ci immergiamo nella cultura della          di altezza, un tempo apprezzata stazione climatica,
A Bagan il momento migliore è il tramonto quando le        gastronomia birmana. Dall’Italia avevo prenotato una      oggi un posto piuttosto caotico fulcro di commerci
pagode dardeggiano agli ultimi raggi del sole e tutto      lezione di cucina da Pennywort, un’associazione che       e mercati della zona. Qui conosciamo anche quella
si colora di oro. Rimaniamo su una collinetta nel bel      dona parte del suo ricavato alla libreria locale per      che sarà la nostra guida per la giornata di oggi, un
mezzo della piana fino a quando le silhouettes dei         incentivare la lettura tra la popolazione. Incontriamo    venticinquenne laureato in zoologia, Mr Khun Kyaw
tempi in lontananza diventano sempre più scure e           Miss May ed insieme a lei cominciamo questo               Zin Latt, appartenente ai Pa-Oh, una delle principali
arriva la notte a mangiarsi quel pezzo di Storia.          viaggio fra sapori e odori a noi nuovi.                   minoranze etniche che popolano il Myanmar e che,
Ritorniamo in albergo per un tuffo ristoratore in          In Myanmar il cibo è un fondamentale elemento             secondo un’antica leggenda, discendono dai draghi
piscina. Dopo cena alcuni di noi decidono di fare un       di condivisione e convivialità per la popolazione e       e per questo utilizzano un copricapo per nascondere
giro in motorino. Tutto intorno un assordante silenzio,    questa è la prima cosa che tentano di comunicarci         le corna.
nel buio della piana emergono illuminate quelle            appena arrivati.                                          Ancora un’oretta di strada in mezzo a campi coltivati
pagode che avevamo ammirato durante il giorno e            Quella birmana è una cucina di contaminazione, una        perlopiù ad ortaggi e si arriva in una grande boscaglia
ci sembrano ancora più suggestive.                         sorta di eredità del passato di quando il paese era       di alberi secolari, poi all’improvviso tra quei rami
                                                           più aperto e subiva le influenze di stati vicini come     aggrovigliati come corde nodose si apre davanti ai
26 Aprile: Bagan/Pindaya Caves                             Cina, Thailandia e India.                                 nostri occhi la vera meraviglia di questa regione: il
Bagan è uno stato d’animo che oggi incominciamo a          Qui colori, gusti e tecniche si mescolano in una          complesso templare di Kakku, un quadrato quasi
vivere piuttosto presto.                                   babele di pietanze uniche. Noi cerchiamo di fare il       perfetto su cui sorgono 2.478 pagode di diverse
Sono le 5:30 del mattino quando usciamo                    nostro meglio per non sfigurare destreggiandoci tra       forme e dimensioni con punte fino a quaranta metri,
dall’albergo e andiamo su un monastero diroccato           ingredienti che molti di noi mai avevano visto prima      a formare un labirinto intorno al tempio centrale.
per assistere all’alba.                                    ma le capacità sono quelle che sono, le mie nulle ad      Le sue origini risalgono al sedicesimo secolo, ma fu
In teoria non si potrebbe, poiché dopo il terremoto        esempio. A brillare è Simona, masterchef del gruppo.      scoperto solo nel 1996 da un giornalista occidentale
del 2016 è vietato salire su tutti gli edifici storici,    Ritorniamo nel nostro hotel ed in attesa
ma il giorno precedente il ragazzo che ci ha affittato     dell’ennesimo night bus rimaniamo in reception ad
i motorini si era proposto di accompagnarci e non          ammirare la quanto mai meravigliosa popolazione di
potevamo non approfittarne. Fuori il cielo è ancora        cinesi che ha invaso il nostro albergo, dalla signora
decorato con le sue stelle e la sua mezzaluna ci           attempata che in pigiama rosa con animali e ciabatte
illumina la via da percorrere.                             da camera esce dall’albergo per recarsi salcavolo
Intorno a noi un silenzio che stordisce, un complesso      dove e non tornare più, almeno nell’ora a seguire, al
maestoso delicatamente appoggiato su un cielo              signore che tranquillo va in giro in boxer adamitici a
incantato che si sta svegliando dai torpori della notte.   chiedere informazioni a caso. Noi BHO.
Guardare il sole sorgere o tramontare è uno
spettacolo. Lo è da sempre, ma in alcuni posti lo è        27 Aprile: Pindaya Caves/Kakku/Nyaung Shwe
ancora di più, e Bagan è certamente uno di questi.         Ci risvegliamo a Kalaw, piccola cittadina di
Malgrado la foschia che anche questa mattina               montagna, al nostro arrivo ancora avvolta nelle
decide di perseguitarci facendoci perdere parte            tenebre della notte.
di quello spettacolo che caratterizza l’alba sulla         Sono le cinque del mattino. Ci trasciniamo su un
piana, il sole che accende una dopo l’altra le guglie      altro bus e dopo un’oretta arriviamo alle Pindaya
della città come dentro un’opera d’arte rimane uno         Caves, adagiate su una cresta rocciosa affacciata sul
scenario unico al mondo.                                   lago Botoloke, casa dell’etnia Danu. Ci troviamo in
Mentre tutti tornano in albergo per colazione io e         un luogo imperdibile per ogni viaggiatore che viene
Camilla approfittiamo della temperatura ancora             in Myanmar; all’interno di queste grotte lunghe circa
clemente per perderci tra i templi che le prime luci       duecento metri sono custodite più di ottomila statue
del mattino cominciano a far brillare di mille riflessi.   e immagini del buddha portate fin qui per secoli dai
Ritorniamo in albergo e poi tutti insieme andiamo          pellegrini di tutto il mondo. Le statue sono di tutti

 64 - Avventure nel mondo 2 | 2019
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RACCONTI DI VIAGGIO | Birmania Myanmar

giunto qui per approfondire la cultura del luogo.         quindi ad essere la fonte primaria dell’esistenza di       Rock, un piccolo stupa alto poco più di sette metri
Respiriamo un’atmosfera di quiete, tranquillità           questo popolo ed i pescatori la sua icona; i “figli        per quindici di diametro, costruito sulla sommità di
e serenità, un silenzio rotto solo dal tintinnare dei     dell’acqua” li vedi danzare su quelle imbarcazioni         un masso di granito ricoperto da numerosi strati di
campanelli che dominano le guglie, suono che viene        stando in piedi sulla poppa su una gamba e                 foglie d’oro, a 1.100 metri di altitudine sulle colline
confuso da Gloria per i campanacci delle mucche           utilizzando l’altra insieme al remo per darsi la spinta.   Kelasa, duecento km a nord-est di Yangon nello
al pascolo. Il caldo ed i suoi effetti collaterali.       Uno stile così particolare di navigazione che li ha resi   stato di Mon. La strada per arrivarci è piuttosto
Sembra quasi di trovarsi in un luogo magico,              famosi in tutto il mondo. Questa mattina prendiamo         monotona, tra risaie e campi di canna da zucchero.
fiabesco. Ci addentriamo per quei vialetti, dove          tre barche di legno e ci immergiamo in quel mondo
il gioco delle prospettive cambia ad ogni passo, e        a noi nuovo. Questa settimana il mercato è a In Dein;
viviamo un’esperienza multi-sensoriale. Le struttura      infatti una peculiarità di queste parti è che il mercato
differenziano tutte tra loro, alcune sono più antiche e   sia rotante, ossia ogni cinque giorni si sposta in una
mostrano tutti i segni del tempo passato e di un clima    località diversa in modo tale da riuscire a coprire nel
che da queste parti è decisamente poco clemente,          tempo tutta la superficie del lago, ben centosedici
mentre altre di un bianco abbagliante sono figlie di      chilometri quadrati, permettendo così a tutte le oltre
una ristrutturazione recente. Ci perdiamo per quei        trenta tribù dell’altopiano di Shan di raggiungerlo per
vicoli per più di un’ora prima di partire verso Nyaung    vendere o comprare le varie mercanzie. Spesso per
Shwe, una piccola cittadina un paio di chilometri a       gli abitanti, questi mercati arrivano ad essere ad una
nord del lago Inle.                                       notte di cammino di distanza, ma solo questo sistema
                                                          di rotazione garantisce loro la partecipazione,
28 Aprile: Nyaung Shwe                                    altrimenti la distanza da percorrere sarebbe ancor
Esiste un mondo che vive sospeso nell’acqua e che         maggiore. Si recano qui di buon mattino, indossando
di questa ne è complice, buon amico e amante.             il loro abito migliore ed il mercato diventa uno
Questo è il lago Inle, un suggestivo specchio             spaccato di vita con le sue bancarelle colorate
d’acqua dello stesso colore del cielo dove convivono      assortite di ogni tipo di verdura, pesce o prodotto
armoniosamente natura e cultura. Siamo a                  dell’artigianato locale. Noto persino un barbiere in
novecento metri d’altezza, sempre nello Stato Shan,       attesa di clientela. È il regno delle donne coi loro
una zona impervia della Birmania, caratterizzata          visi segnati dal tempo e quegli occhi che riflettono       Poco più di tre ore e arriviamo a Kinpun, un piccolo
da gole profonde e alte vette, dove vive un popolo        un mondo da raccontare. Stanno lì sedute in terra,         paesino alla base del monte Kyaiktiyo. Qui non c’è
indipendente e fiero che in passato difficilmente è       ad urlare, ridere, a scambiarsi merce, socialità e         assolutamente nulla, se non i trucks che ti portano
andato a piegarsi al regime militare di Yangon, gli       vita perché il mercato non è solo un’occasione             in cima alla Golden Rock. La salita è un viaggio nel
Intha, anche detti “i bambini del lago”, insediatosi      economica ma anche d’incontro.                             viaggio, sedici km di ripidi tornanti che percorriamo
qui fin dall’era medievale.                               Risalendo uno stretto canale nascosto dalla                sfrecciando a gran velocità stipati sulle panchine di
Sono una comunità di pescatori e agricoltori la cui       boscaglia circostante arriviamo al sito archeologico       legno di questi camion rigorosamente scoperti che
vita si svolge a stretto contatto con l’acqua. Qui        di Shwe Inn Thein, un luogo che ci ricorda da vicino il    in circa quarantacinque minuti di pura adrenalina
tutto è costruito su di essa, dai villaggi ai templi      mondo di Kakku del giorno precedente. Siamo in un          ci portano in cima al montagna. In realtà lo stesso
agli orti, coltivati perlopiù a pomodori. Le case sono    luogo sospeso nel tempo, un complesso costruito tra        percorso si potrebbe fare interamente a piedi in
costruite con pareti di bambù intrecciate su strutture    il quattordicesimo e il diciottesimo secolo e costituito   circa cinque ore, come è usanza per i pellegrini che
in teak, sotto ognuna di esse c’è almeno una barca        da più di mille templi, di cui molti ormai in rovina e     sfidano le alte temperature ripetendo quel percorso
ormeggiata. È nel lago che si vive, ci si lava, si        mangiati dai rovi. Una foresta di pagode di diversi        tre volte l’anno, ricevendo in cambio benessere e
puliscono le stoviglie o più semplicemente ci si tuffa    colori immerse nel silenzio.                               ricchezza. Arriviamo in cima, una ventina di minuti
per combattere l’afa opprimente o per semplice            Proseguiamo il nostro giro prima dalle Donne Giraffa       di cammino e all’improvviso si apre davanti ad i
divertimento. Il lago, la piscina del Myanmar, viene      e poi andiamo ad assistere alla produzione di sigari       nostri occhi un luogo mistico e stupefacente dove
                                                          e di tessuti realizzati con fibre estratte dalla pianta    la poesia lascia spazio alla religiosità di quei fedeli
                                                          del loto, dove Paola compra un quantitativo di             che arrivano qui da ogni zona del Paese. Siamo
                                                          sciarpe tale che con i regali di Natale sta a posto        di fronte infatti al terzo luogo di pellegrinaggio
                                                          fino al 2050 #lungimirante. Riprendiamo la barca e         buddhista più importante del Paese dopo la Pagoda
                                                          torniamo indietro, in tempo per goderci l’ennesimo         Shwedagon e il Tempio di Mahamuni. La Roccia
                                                          tramonto birmano col sole che si arrende sfinito e         d’Oro ci appare come dondolare sull’orlo dell’abisso
                                                          scende rapido all’orizzonte mentre le acque del            sottostante; guardandola si ha come l’impressione
                                                          lago si colorano a festa e i pescatori ci regalano uno     che possa cadere da un momento all’altro, rotolando
                                                          spettacolo danzante un po’ turistico, come d’altronde      pericolosamente a valle, quando in realtà è nella
                                                          è normale che sia. Trascorriamo la serata all’Ostello      stessa posizione immobile da almeno duemila anni,
                                                          Bello con un altro gruppo di Avventure, verso le 23        mantenuta in equilibrio secondo la leggenda da un
                                                          vaghiamo per la città per cercare un posto dove bere       capello di Buddha. Questa infatti narra che fu proprio
                                                          qualcosa ma a Nyaung Shwe gli unici ancora svegli          il Buddha durante uno dei suoi innumerevoli viaggi a
                                                          a parte noi sono branchi di cani randagi. Quindi ci        donare una ciocca della sua chioma all’eremita Taik
                                                          arrendiamo e andiamo a riposare anche noi.                 Tha, il quale la portò al proprio re col desiderio che
                                                                                                                     fosse custodita come reliquia al di sotto di una roccia
                                                          29 Aprile: Nyaung Shwe/Heho/Yangon/Golden                  che avesse le sembianze della sua testa. Il re, figlio
                                                          Rock                                                       di un potente mago e di una donna dragone, sfruttò
                                                          È mattina presto quando lasciamo il lago Inle e            i suoi poteri sovrannaturali per trovare una roccia di
                                                          andiamo a Heho, località ad un’ora da Nyaung Shwe          tali dimensioni in fondo al mare, per poi farla
                                                          dove ci imbarchiamo sul nostro volo per Yangon.            trasportare con una nave sulla cima del monte
                                                          Ad attenderci il nostro bus che oggi ci porterà alla       Kyaiktiyo, riconosciuto come luogo ideale per la
                                                          Pagoda Kyaiktiyo, più conosciuta come Golden               costruzione di un apposito reliquiario che custodisse

                                                                                                                            Avventure nel mondo 2 | 2019 - 65
QUEL TRENO PER YANGON - Da un Burma Discovery - Viaggi Avventure nel Mondo
RACCONTI DI VIAGGIO | Birmania Myanmar

la ciocca, posizionarci sopra la pietra ed erigerci         monte. Noi e una fiumana di pellegrini che lascia           La nostra avventura in Myanmar è purtroppo
in cima una pagoda. Sempre secondo la leggenda              in massa il sito nel nostro stesso istante. Il nostro       terminata, andiamo in aeroporto e partiamo per
la nave si trasformò in pietra non appena la roccia         tempo in quest’incantevole luogo è terminato. Un            Bangkok. È arrivata l’ora salutare questo paese dal
venne messa in bilico sul capello ed è ancora               altro avventuroso tragitto in truck, dove io riesco a       cuore gentile.
oggi visibile a pochi metri dalla Roccia d’Oro ed è         battere ogni record addormentandomi mestamente              1 Maggio: Bangkok/Italia
chiamata Pagoda Kyaukthanban, letteralmente lo              e saliamo sul bus in direzione Bago. Quella che oggi        Saliamo sul nostro volo che da Bangkok ci riporterà
stupa della nave di pietra. Il nome della Golden Rock       sembra una cittadina di passaggio, un reticolo di           via Muscat a Milano.
deriva dallo strato dorato che la riveste, in quanto è      strade polverose e molto trafficate, un tempo è stata       Se chiudo gli occhi rivedo i sorrisi commoventi della
usanza dei fedeli attaccare sulla pietra in segno di        la capitale del più importante dei regni                                   sua gente, le mani dei bambini che
devozione sottilissime lamine di foglia d’oro, prodotte     del popolo Mon. La sua posizione                                           salutano da lontano, mi sembra quasi
artigianalmente a base di colpi di mazza scanditi da        sul fiume Pegu fu determinante sia                                         di risentire il suono di tutti i mingalaba
un metronomo e venduti in piccoli pacchetti in carta        per la sua affermazione come porto                                         che ci hanno accolto in qualsiasi
di bambù; tuttavia, come per tutti gli altri luoghi sacri   marittimo, una porta verso l’Europa,                                       posto entrassimo e a qualsiasi ora. La
del Myanmar, toccare la roccia è concesso solo agli         che per la sua graduale decadenza,                                         Birmania ti assale con la meraviglia
uomini, mentre le donne possono solo avvicinarsi            quando un evento naturale modificò il                                      delle cose che sembrano le più banali,
senza entrare nell’ultimo cancello. Questo in quanto        corso del fiume escludendo alla città                                      come la dolcezza e l’ospitalità del suo
il Myanmar, da Paese conservatore quale è, segue            l’accesso diretto al mare. Oggi questo                                     popolo. Questa è stata un’avventura
i dettami del buddhismo Theravada, ossia la più             fastoso passato sembra tuttavia essersi dissolto nel        che ci si è cucita a misura sull’anima, un viaggio
antica delle due correnti che lo contraddistinguono,        nulla e a                                                   in un tempo lontano in un luogo che è riuscito ad
secondo il quale le donne nel ciclo della vita e della      dominare la città è rimasto il rumore del traffico delle    avvolgerci con la sua spiritualità, la sua educazione
reincarnazione buddhista si trovano in uno stato            sue caotiche strade. Prima di arrivare ci fermiamo          e cortesia.
inferiore rispetto all’uomo e pertanto per poter            in un centro di recupero per elefanti sovvenzionato         Terra di pagode e paesaggi costellati ancora da un
accedere alla Roccia non li resta che comportarsi           dal governo. In un attimo ritorniamo bambini e ci           avvenire incerto, abbiamo vissuto un Paese in una
bene in vita e reincarnarsi uomini. E buona fortuna         mettiamo a dar da mangiare canna da zucchero                fase fondamentale della sua transizione, con un
anche. Galleggiando tra le nuvole il suo fascino            agli adulti e ad allattare i piccoli orfani. Particolare    popolo che ha sete di libertà e che lotta per ottenerla.
incredibile e misterioso attira turisti da tutto il         successo lo riscuote Gloria, da oggi Queen of the           Ma il Myanmar è anche altro, è anche i Rohingya,
mondo, la vista sul silenzio e sulle colline verdi che      Elephants, l’unica che riesce ad avvicinarsi senza          quel popolo che chiede di avere un futuro e la cui
ne fanno da cornice non può che ripagarci della lunga       che loro si scompongano minimamente.                        questione si perde nelle nebbie polverose di una
strada fatta per arrivarci. Ma il momento migliore          Proseguiamo per Bago e, come in ogni città della            storia che li vede perseguitati da sempre, amati da
deve ancora arrivare. È nel tardo pomeriggio, tra           Birmania, visitiamo la pagoda della città. Questa, la       mai. Ci si può provare ad informare, ma basta uno
il profumo inebriante d’incenso e le preghiere dei          Shwemawdaw, è visibile da chilometri di distanza            sguardo per intuire che certi argomenti non vadano
fedeli, che la roccia si accende delle tonalità del         per via dei 114 metri del suo stupa, il più alto di tutto   affrontati, non ci appartengono, non potremmo
tramonto, iniziando a cambiare repentinamente               il Myanmar, persino di quello di Yangon. Costruita più      capire.
colore con il calare del sole fino a tingersi di rosso.     di mille anni fa inizialmente era alta appena 23 metri      Torniamo a casa arricchiti dalla cultura e dalle
La tavolozza di colori in cielo si sfoga in tutte le        per poi essere alzata nel corso degli anni. Dalla parte     contraddizioni di questo paese, un mondo a noi
sue possibili sfumature e noi rimaniamo lì rapiti da        opposta del fiume c’è lo Shwethalyaung, il Buddha           lontano, ma che ha saputo accoglierci con un
quella rappresentazione maestosa della natura fino          sdraiato, dove in pochi sfidano gli ottantamila gradi       delicato e coinvolgente entusiasmo.
all’ultimo. Lo spettacolo più antico del mondo che va       dell’asfalto per avvicinarcisi a piedi scalzi. In questa    Anche questa volta Avventure nel Mondo ci ha
in scena ogni sera, un colpo d’occhio sempre diverso        città pare non abbiano lesinato sulle grandezze, qua        regalato una parte di Mondo, oltre ad altre undici
in base a dove si sia posizionati ad applaudirlo. La        sono ben cinquanta metri di lunghezza per sedici di         persone da continuare a vivere una volta ritornati
luce si attenua sempre più, le candele accese dai           altezza. Mastodontico.                                      alla nostra quotidianità.
pellegrini illuminano l’oscurità della sera e la Golden     Proseguiamo per il Monastero del Serpente, dove             A presto, al prossimo bellissimo viaggio.
Rock si infuoca dell’oro che la plasma.                     vediamo un boa di 115 anni che si narra sia la              Appassionatamente
L’ultima cena la trascorriamo in quello che doveva          reincarnazione di un monaco e che vive libero nel           Giulio
essere il ristorante migliore, peccato che a me, Chiara     tempio.
e Giulia abbiano servito gamberi che aspettavano
d’essere mangiati forse dall’anno precedente ed
è già bello se siamo qui a raccontarlo. Certo che
scegliere di mangiare pesce nel luogo meno pulito
del Myanmar non è da considerarsi propriamente
geniale.
Dopo cena ritorniamo alla Roccia dove si respira
un’atmosfera unica e mistica di veglie fatte di canti
e preghiere e dove la devozione a cui si assiste è
impressionante; intere famiglie, bambini, anziani e
monaci si siedono in terra ad improvvisare una cena
e sistemare le coperte per la notte che passeranno
intorno al piazzale, mentre noi torniamo al nostro
albergo.

30 Aprile: Golden Rock/Bago/Yangon/Bangkok
Ci svegliamo ovviamente che è ancora notte e,
già che ci troviamo in cima decidiamo di andare
ad assistere all’alba alla Roccia. Un nuovo giorno
è così arrivato e ripartiamo verso la base del

 66 - Avventure nel mondo 2 | 2019
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