Fenologia: cicli di crescita e sviluppo delle piante - Venerdì 12 ottobre 2012 Costantino Bonomi Museo delle scienze

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Fenologia: cicli di crescita e sviluppo delle piante - Venerdì 12 ottobre 2012 Costantino Bonomi Museo delle scienze
Corso di formazione e aggiornamento
“Fenologia: cicli vegetativi e cambiamenti
  climatici” La scuola incontra la ricerca
                A.S. 2012/13

               Modulo 1
   Fenologia:
cicli di crescita
e sviluppo delle
     piante

   Venerdì 12 ottobre 2012

           Costantino Bonomi
           Museo delle scienze
Fenologia: cicli di crescita e sviluppo delle piante - Venerdì 12 ottobre 2012 Costantino Bonomi Museo delle scienze
Definizione di Fenologia
La fenologia studia i cicli di sviluppo delle piante, le
     varie fasi in cui si possono dividere, e come
 vengono influenzati dalla stagionalità e dal clima.
                (secondo Larcher, 1995)

             Premessa fondamentale:
         Cenni di Fisiologia dello sviluppo
  come le piante crescono e si sviluppano e come questi
 processi possano essere influenzati da fattori endogeni e
               da fattori ambientali esogeni
Fenologia: cicli di crescita e sviluppo delle piante - Venerdì 12 ottobre 2012 Costantino Bonomi Museo delle scienze
Ontogenesi
  ovvero come gli individui vegetali vengono generati,
           crescono, maturano e invecchiano

Questo processo implica:

- moltiplicazione cellulare
(crescita per divisione)
- aumento in volume
(crescita per
allungamento)
- differenziazione di
organi e tessuti
(morfogenesi)
Fenologia: cicli di crescita e sviluppo delle piante - Venerdì 12 ottobre 2012 Costantino Bonomi Museo delle scienze
Ontogenesi
  ovvero come gli individui vegetali vengono generati,
           crescono, maturano e invecchiano

il tutto regolato da una
complessa interazione di
ormoni vegetali
(presenza, assenza, cambi
in concentrazione) che
rilevano e rispondono ai
cambiamenti
dell’ambiente esterno
Fenologia: cicli di crescita e sviluppo delle piante - Venerdì 12 ottobre 2012 Costantino Bonomi Museo delle scienze
Fattori ambientali esterni
- luce (intensità, durata e composizione spettrale)
- temperatura (valori medi e fluttuazioni giornaliere e
  stagionali - fotoperiodo)
- disponibilità idrica
- altri agenti: gravità, vento, copertura nevosa, agenti
  chimici

che agiscono sulle piante in diversi modi:
- induttivo (inizio o termine di una fase)
- quantitativo (velocità)
- formativo (morfogenesi)
Luce
- fotostimolazione (fotosintesi e crescita)
- fototropiasmo (direzione della crescita)
- fotonastia
- Fotoinduzione (morfogenesi e fotoperioidismo)

La luce viene percepita da vari specifici fotorecettori
(fitocromo, criptocromo, pigmenti che assorbono UV)
posti nelle gemme, nei fiori, nei frutti, nei semi e nelle
foglie
In particolare il fitocromo gioca un ruolo chiave nella
percezione della durata del giorno e della notte
Ombra e luce, giorno e notte
- Nella luce solare diretta il rapporto R/RL
  (660/730nm) è di 0,5, all’ombra scende fino a 0,1

 il fitocromo permette alla piante di percepire l’ombra
 (ad es. influenza la germinazione dei semi)
 e la durata del giorno e delle stagioni
 (fotoperioidismo diurno e stagionale)
 fornendo un segnale astronomico, indipendente dal
 clima (es. induzione a fiore, sviluppo e caduta foglie,
 dimorfismi stagionali – tipo foglie in Phlomis)
 individuati oltre 20 schemi di fioritura adattati a
 giorni lunghi o corti
Ombra e luce, giorno e notte
Ombra e luce, giorno e notte
Temperatura
- effetto quantitativo – energia per metabolismo
- effetto regolativo – termoinduzione,
  termoperioidismo, termomorfismo

 esempi noti
 - stimolo germinazione semi
 - crescita rami e radici (crescita radici da 2-5°C in
 foreste temperate, almeno 10°C per agrumi)
 - formazione fiori (vernalizzazione, gemme fiorali
 devono essere esposte a basse temperature
Temperatura - esempi

Le gemme fiorali
devono essere
esposte
continuativamente
a basse
temperature 15°C
contatore di freddo
riparte.
Fasi dello sviluppo
- Ciclo vitale di una pianta
Fasi dello
  sviluppo

Importante notare
come la fase
precedente spesso
influenza la
successiva – effetto di
precondizionamento
Fasi dello sviluppo
peso fresco / peso secco (g)

                              0
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                                 (mass maturity)            po                     e)
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                                 Maturità fisiologica

tempo dalla fioritura
                                                               le c i s
                                                                  co s i
                        9
                                                                                                                Embriogenesi

                                                                      nn on
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                                                                           si v e
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                                                                   40
                                                                                       50

                                                                                 sc
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peso fresco / peso secco (g)

                              0
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                              2
                              3
                              4
                              5
                              6
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                              8
                              9
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                        1
                        2
                        3
                        4
                        5
                        6
                                                                                                  alla dispersione

                        7
                                                                                  3.
                                                                                                 Massima longevità

                                                                                       po
                                                                La r e c st
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                                                                  lo i s e a b s
                                                                    ng l e c i

tempo dalla fioritura
                                                                        e v c o ssi
                        9
                                                                            i t à n n on
                                                                                  de es e (v
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                                 Lenta e progressiva acquisizione

                                                                           4.          e m ni g
                                 della resistenza alla disidratazione

                                                                       (il di             e va o n o
                                                                                            au sc
                        11

                                                                   M s e spe                  m ol
                                                                      as m r s                 en ar
                                                                         si e v i o               ta i)
                                                                            m i n
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                                                                                 a en e
                                                                                  lo e
                                                                                    ng ri
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                                                                        20
                                                                             30
                                                                                   40
                                                                                            50

                                                                                          ità cia
                                                 contenuto in acqua (%)                          to
                                                                                                    )
Embriogenesi
- Formazione e sviluppo dei semi
 Imprinting dal genitore - La qualità e vitalità dei semi
 dipende dalle condizioni del genitore alla
 fruttificazione
 - Individui senescenti e stressati producono pochi
 semi e di cattiva qualità: piccoli, con poche riserve e
 protezioni.
 - Le condizioni ambientali possono causare sterilità
 (es. riso e tiglio in zone settentrionali: le basse
 causano sterilità maschile, nel sorgo invece questo è
 causato dalle temperature troppo alte).
Dormienza dei semi
- L’incapacità di un seme di germinare anche in
  presenza di condizioni adatte è definita dormienza e si
  classifica in

 - dormienza fisica (impedimento meccanico
 tegumento duro e impermeabile)
 - dormienza fisiologica (impedimento fisiologico,
 bisogno di freddo o caldo)
 - dormienza morfologica (impedimento morfologico -
 embrione indifferenziato)
 - dormienza morfo-fisiologica (le ultime 2 combinate)
Germinazione e sviluppo
- Sviluppo repentino

 Fase caratterizzata da alta mortalità:
 - il germoglio è molto più sensibile delle piante
 adulte alle variazioni di temperatura e
 all’essiccazione e vive nell’ambiente più estremo la
 zona di contatto tra suolo e atmosfera
 - la mortalità dei germogli è il fattore limitante per lo
 sviluppo e la diffusione di una specie in un dato
 ambiente
Germinazione e sviluppo
- Sviluppo repentino
Fase vegetativa
- Sviluppo bilanciato apparato radicale e fusti vegetativi
fase di massima crescita vegetativa

 La crescita delle foglie è predeterminata, il numero
 delle cellule predefinito nel primordio fogliare dove
 si espandono fino a 50 volte in superficie
Fase riproduttiva
- L’avvio di questa fase o induzione fiorale può essere
  endogena o esogena o mista e porta alla formazione
  fiorale

 Induzione endogena:
 - età
 - dopo un centro numero di primordi fogliari
 - raggiunta una certa dimensione
 Induzione esogena:
 - luce (soglia o fotoperiodo)
 - temperatura (soglia o termoperiodo)
 - disponibilità idrica (scarsità induce)
Formazione fiorale
- La fase può essere lunga e intermittente, è
  condizionata dalla fase precedente con cui compete
  per le risorse

 - nelle piante annuali è continua e segue la fase
 vegetativa, può essere soppressa se mancano risorse
 - nelle piante bienni fase vegetativa e riproduttiva
 sono separate da un anno e l’effetto di
 precondizionamento è molto forte
 - nelle piante perenni, le 2 fasi competono e possono
 alternarsi anche a intervalli molto lunghi. La fase
 riproduttiva può costare tra il 5% (pini) e il 50%
 (agrumi) della produzione dell’anno della pianta
Formazione fiorale
- può richiedere risorse differenti tra maschi e
femmine nelle piante dioiche (in Simmondsia chinensis
– jojoba – maschio 10%, femmina 40%)
- può causare dimorfismo sessuale
- può essere continua se le risorse sono abbondanti
(es. limone, cocco, caffè cacao, papaia)
- può essere discontinua, precondizionata dalle
risorse accumulate nell’anno precedente
- si possono alternare annate ad alta e bassa
produttività con intervalli che si allungano alle alte
latitudini e altitudini dove le condizioni sono più
difficili
Formazione fiorale
- spesso prende avvio l’anno prima, a volte in climi
difficili anche 2 anni prima
Senescenza
- Riduzione delle attività di sviluppo e crescita, può
  durare fino a 1/3 della vita di una pianta

 - metabolismo rallentato, foglie, fiori e frutti più
 piccoli, attività meristematica ridotta, porzioni
 secche, scarsa attività del cambio, più difficile
 trasporto soluti

 - annualmente è programmata la senescenza delle
 foglie per una pronta transizione nella fase di
 dormienza invernale. Viene influenzata da molti
 fattori.
Differenti Strategie di crescita
- Crescita continua solo nelle specie annuali e in alcune
  piante tropicali (pale, papaia, felci arboree)
- La crescita è più spesso intermittente anche nelle zone
  tropicali

 - una crescita intermittente nelle zone tropicali
 favorisce protegge dagli attacchi di erbivori e
 parassiti
 - nelle zone temperate ci sono spesso due periodi di
 crescita, uno primaverile e uno tardo estivo (es.
 querce e faggi) altre specie invece crescono per tutta
 la stagione favorevole (es. pioppi, betulle, tiglio)
Sincronizzazione crescita e clima
- La crescita è regolata da foto e termoperiodicità,
  spesso variabile tra ecotipi e popolazioni differenti
  della stessa specie

Esperimenti
di trapianto
tra ecotipi
differenti
provano
l’adattamen
to specifico
tra piante e
ambiente
- Esperimenti di trapianto tra ecotipi differenti
provano l’adattamento specifico tra piante e
ambiente
Dormienza invernale nelle zone temperate
- Nella dormienza invernale (interruzione della crescita
  regolata da stimoli interni e esterni) si hanno 3 fasi

- predormienza iniziata dal fotoperiodo brevidiurno e
da temperatura
Fenofasi
- Resgistrano la durata dei diversi stadi di sviluppo
  delle piante

- possono essere usate diverse scale, le due più usate
in Italia sono
- scala di Marcello (Giardini Fenologici Nazionali)
- BBCH (Biologische Bundesanstalt,
Bundessortenamt and CHemical industry) messa a
punto a livello europeo da uun gruppo di lavoro di
Istituzioni tedesche.
Fenofasi              - scala BBCH - vegetativo
 Stadio principale di crescita 0: Sviluppo delle gemme

          Dormienza invernale o periodo di riposo.
    00
    01    Rigonfiamento prime gemme. (almeno il 10% delle gemme deve
          evidenziare rigonfiamento)
    03    Gemme rigonfie. (La totalità delle gemme sono rigonfie).
    07    Apertura delle prime gemme (almeno il 10%) con foglioline ripiegate
          (bud breaking).

Stadio principale di crescita 1: Sviluppo delle foglie del germoglio apicale
I – occorre considerare un numero rappresentativo di gemme sulla pianta (almeno 10).
II - si considera la fase fenologica superiore se presente in almeno il 10% delle gemme.

          Inizio distensione fogliare. Prima foglia distesa (o coppia di foglie)
   11
          per gemma
  12-18   Da 2 a 8 foglie (o coppie di foglie) giovani distese.
          9 o più foglie (o coppie di foglie) giovani distese oppure prime foglie
   19
          adulte.
Fenofasi               - scala BBCH - vegetativo

Stadio principale di crescita 9: Senescenza

         Le foglie sono completamente sviluppate, presenza di sole foglie adulte.
  91
  92     Inizio della decolorazione fogliare. La chioma inizia ad essere decolorata.
  93     Inizio della caduta delle foglie. Presenza di foglie a terra.
         Le foglie sono prevalentemente ingiallite. La chioma è prevalentemente
  94
         decolorata.
  95     Le foglie sono prevalentemente cadute. Prevalenza di foglie a terra.
  97     Pianta spoglia. Totalità di foglie a terra.
Fenofasi              - scala BBCH - riproduttivo

Stadio principale di crescita 5: Emergenza delle infiorescenze
         Le infiorescenze sono prevalentemente rigonfie (più del 50%); i fiori
         sono ancora chiusi e raggruppati tra loro. I boccioli o gli amenti sono
  55
         visibili ma non hanno ancora completato il proprio sviluppo.
         Le infiorescenze sono pienamente sviluppate (90%), i boccioli sono
  59     prossimi alla schiusura: è visibile il colore dei petali; gli amenti sono
         completamente sviluppati con antere intatte che non emettono polline.

Stadio principale di crescita 6: Fioritura

         Evidenza dell’inizio fioritura. Il 20% dei Boccioli e degli amenti
  62     completamente sviluppati emettono polline.
         Piena fioritura: Boccioli e amenti prevalentemente (più del 50%) maturi che
  65
         emettono polline.
  67     Gran parte (70%) dei fiori e amenti hanno completato la fioritura.
         Fine della fioritura. La fioritura è stata completata e sulla pianta rimangono
  69
         fiori appassiti o amenti che non rilasciano più polline.
Fenofasi              - scala BBCH - riproduttivo

Stadio principale di crescita 7: Sviluppo dei frutti

       Gli ovari fecondati sono visibili.
 71
       I giovani frutti iniziano ad ingrossarsi; sono visibili
 74
       frutti nelle prime fasi di accrescimento.
 79    I frutti sono ben visibili, ma immaturi.

Stadio principale di crescita 8: Maturazione dei frutti

       Il 90% dei frutti sono maturi e cambiano consistenza
  89   (intenerimento dei carnosi e indurimento nei secchi).
Diagrammi fenologici
- I dati così registrati possono essere utilizzati per
  realizzare

- diagrammi
sinfenologici
di vario tipo
Diagrammi fenologici

linee verticali indicano bassa influenza ambientale e
alta influenza endogena, linee inclinate il contrario
Diagrammi fenologici
- Alcune considerazioni generali
Nei climi temperati
- nella prima metà dell’anno le fenofasi sono spesso
influenzate da soglie di temperatura
- nella seconda metà dell’anno le fenofasi sono spesso
influenzate dalla somma termica (la somma delle
temperature medie giornaliere) e dal fotoperiodo

Nei climi tropicali
- si nota una alternanza idroperiodica dovuta
all’alternarsi delle stagioni umide e secche
- le piante sono molto più sensibili a piccole variazioni
- la crescita spesso avviene agli equinozi
Diagrammi fenologici
- I dati così registrati possono essere utilizzati per
  realizzare

- mappe fenologiche che riportano le ISOFANE
spesso realizzate con remote sensing
Applicazioni
Agricoltura – programmazione e durata interventi
              colturali

Allergologia – previsioni e bollettino pollinico

Bioclimatologia - Studio degli effetti dei cambiamenti
             climatici sulla flora
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