Le interazioni tra popolazioni - AulaWeb
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Le interazioni tra popolazioni All’interno di un ecosistema alcune popolazioni di specie diverse interagiscono tra loro e costituiscono una comunità ecologica. A livello della singola specie le interazioni possono avere effetti di tre tipi: + positivi 0 neutri - negativi
Naturalmente le interazioni devono essere interpretate contemporaneamente per le specie che interagiscono tra loro: + 0 commensalismo + - predazione, parassitismo + + mutualismo - - competizione
La competizione • Competizione (intra- o interspecifica): Uso di risorse da parte di un individuo che ne riduce la disponibilità per altri individui • Risorsa: Qualsiasi fattore o sostanza che viene consumato da un organismo e la cui disponibilità può aumentare il tasso di accrescimento di una popolazione. (ATTENZIONE: i fattori non consumabili - temperatura, densità dell’acqua, pH, ecc. - sono condizioni ma non sono risorse)
Il concetto di risorsa • Risorse non rinnovabili (es. spazio, i siti riproduttivi) • Risorse rinnovabili (es. foraggio, prede, nutrienti, ecc.) Tre tipi di risorse rinnovabili: • Generate all’esterno del sistema e non influenzabili dai consumatori (es. luce solare, precipitazioni, detrito organico per il benthos marino) • Generate all’interno del sistema e direttamente influenzate dai consumatori (es. piante per gli erbivori, prede per i predatori) • Generate all’interno del sistema, ma solo indirettamente influenzabili dal consumatore (es. nitrati per le piante)
La competizione è presente quando una o più risorse sono limitanti • Risorse limitanti: quelle disponibili in quantità più limitata rispetto alla necessità delle due specie. L’accesso alle risorse limitanti è determinato dalle interazioni competitive tra le specie. • Se le risorse disponibili nell’ambiente non sono limitanti, allora la competizione non può essere dimostrata. Questo concetto è alla base della segregazione di nicchia ecologica che permette la coesitenza di più specie con esigenze simili in una stessa comunità ecologica.
Il principio di esclusione competitiva (Gause) • Se due specie che vivono nello stesso ambiente utilizzano la stessa risorsa limitante (totale sovrapposizione di nicchia), allora una delle due finirà per estinguersi a causa della competizione. Questo fenomeno si definisce esclusione competitiva.
Cosa consente alle specie di coesistere? Esistono meccanismi che possono impedire la perdita di specie per esclusione competitiva e quindi mantengono un elevatolivello di diversità: 1. Le specie hanno differenti nicchie ecologiche, ovvero esiste un insieme di condizioni o di microhabitat in cui ciascuna di esse risulta più adattata rispetto ai suoi competitori. 2. Le specie sono molto simili tra loro in termini di fitness. Il processo di eliminazione della specie meno adattata è talmente lento che nel frattempo le condizioni possono mutare per l’avvento di una nuova specie per evoluzione o per invasione da altre regioni
Cosa consente alle specie di coesistere? Esistono meccanismi che possono ridurre l’esclusione competitiva e quindi mantengono un elevato livello di diversità: 3. La competizione è ridotta o annullata perché le popolazioni teoricamente in competizione tra loro sono contenute numericamente da un disturbo fisico, [es. basse temperature, sostanze tossiche] o biologico [predazione e/o malattie ]. Il sistema ecologico varia nel tempo e nello spazio, per cui le popolazioni prevalgono alternativamente in momenti diversi o luoghi diversi,.
La predazione permette la persistenza di più specie bentoniche Esempio: intertidale roccioso dello stato di Washington.
Stambecco e Camoscio, invece, non sono risultati in competizione:
Il principio di esclusione competitiva • Se due specie che vivono nello stesso ambiente utilizzano la stessa risorsa limitante (totale sovrapposizione di nicchia), allora una delle due finirà per estinguersi a causa della competizione. Questo fenomeno si definisce esclusione competitiva. • Affinché due specie simili possano coesistere nello stesso ambiente è necessario che esse si specializzino nello sfruttare in modo o proporzioni diverse le risorse disponibili (segregazione di nicchia).
Character displacement I fringuelli di Darwin nelle Galapagos I Specie di frinquelli di dimensioni simili si cibano di semi coriacei di dimensioni simili e hanno becchi di dimensioni simili, quando vivono su isole separate. Geospiza fuliginosa Geospiza fortis
Quando però si trovano sulla stessa isola (sintopia) allora una specie mantiene le dimesioni del becco originarie, mentre l’altra aumenta le dimesioni del becco per potersi nutrire di semi più grandi
L’esito della competizione può dipendere dalle condizioni ambientali Tribolium castaneum e Tribolium confusum (coleotteri tenebrionidi)
Fatti accrescere assieme in provette con farina di frumento: in condizioni calde e secche prevale T. confusum in condizioni calde e umide prevale T. castaneum (anche se entrambi prediligono condizioni calde e umide) T, castaneum T. confusum Caldo/umido Caldo secco
Meccanismi di competizione (secondo Schoener): 1. per consumo (sottrazione di risorse rinnovabili) 2. per prelazione (occupazione di spazio aperto) 3. per sovraccrescimento (crescita di un individuo su un altro, con sottrazione di luce, acqua, ecc.) 4. chimica (produzione di tossine diffuse nell’ambiente) 5. territoriale (difesa dello spazio) 6. per scontro (interazione transitoria riguardo a una risorsa, con danno fisico, perdita di tempo o di energia, furto di alimento) Il meccanismo 1 è chiamato anche competizione per sfruttamento; i meccanismi 4, 5, 6 sono detti anche competizione per interferenza (influenza diretta attraverso mezzi fisici o chimici)
Un altro esempio di competizione Scoiattolo grigio Scoiattolo europeo Sciurus carolinensis Sciurus vulgaris
Definizione di specie aliena Specie, sottospecie, varietà o popolazione di specie introdotta dall’uomo all’esterno della sua distribuzione naturale passata o presente. Specie aliena invasiva specie aliena la cui introduzione e/o diffusione minaccia la diversità biologica.
Le conseguenze dell’invasione…. Danni Danni alla economici: biodiversità: Danneggiamento Le specie aliene Danni alla salute di colture, sono la seconda degli animali e foreste, causa di perdita dell’uomo: allevamenti, di biodiversità Diffusione di virus e arginature nel mondo (es. altri patogeni isole, acque dolci, “alieni”, “effetto aree perturbate…) serbatoio”per patogeni altrimenti non virulenti
Predazione Ibridazione diretta sulle specie con specie indigene fino alla loro autoctone… estinzione… Le conseguenze Alterazione fisica dell’habitat delle “invasioni” Competizione ecologica con Veicolazione di patologie specie autoctone alle autoctone
Sciurus vulgaris Linnaeus 1758 Lo scoiattolo comune è lungo circa 25 cm senza la coda (lunga da 15-20 cm). Il peso va da 250 a 350 g
Mantello rosso, bruno (nero), ventre bianco; peli sui padiglioni auricolari Roditore Diastema Sono solitari, ma non strettamente territoriali. Gli adulti in genere non difendono parte del bosco impedendovi l’accesso ad altri animali, ma le femmine adulte che si riproducono difendono la porzione di territorio che usano più intensamente (core-area) dall’accesso di altre femmine riproduttive. In inverno tendono ad essere meno attivi ma non vanno in letargo.
Il nido di grandi dimensioni 25-45 cm di diametro, costruito con rametti intrecciati, in genere vicino al tronco o alla biforcazione dei rami I nidi non sono esclusivi; un singolo scoiattolo può usare fino a 3-4 nidi e lo steso nido può essere usato da diversi animali in giorni successivi. Maschi e femmine possono usare lo stesso nido nel periodo riproduttivo, ma sarà poi la femmina da sola ad allevare i piccoli in un nido grande e ben isolato. Il periodo degli accoppiamenti è in genere compreso tra gennaio e giugno, e i parti (dopo una gestazione di sei settimane) avvengono da marzo ad agosto. Negli anni in cui il cibo è abbondante le femmine possono avere due parti all’anno, ma in condizioni di scarsità alimentare, la riproduzione può essere unica o anche assente
Sciurus carolinensis Gmelin 1788 Misura circa 25 cm di lunghezza, cui se ne sommano altrettanti di coda, per un peso totale che può raggiungere il mezzo chilogrammo. Il colore è sempre grigio, con un alone chiaro intorno alla coda e senza peli sulle orecchie
Nido di forma sferica, con diametro di circa 30 cm; collocato a 4-5 m dal suolo, spesso in cavità negli alberi foderate con muschio o erba Riproduzione: due periodi riproduttivi all’anno: alla fine dell’inverno e verso metà estate. Il successo riproduttivo è correlato alla disponibilità di cibo: femmine con peso inferiore ai 300g non vanno in estro. La femmina partorisce da 1 a 4 piccoli, svezzati in 2 mesi. In inverno non va in letargo!
Gli scoiattoli in autunno accumulano risorse alimentari (prevalentemente semi e frutta secca) che nascondono in cavità dei tronchi d'albero o in buche scavate nel terreno, successivamente ricoperte (dispense). Ciascun animale possiede alcune centinaia di rifugi per il cibo, per localizzare i quali si serve di segnali olfattivi e memoria spaziale. Grigio e rosso se sintopici entrano in competizione per le risorse trofiche e spaziali. Il grigio essendo attivo tutto l’anno e maggiormente terricolo è in grado di scovare e consumare le riserve di cibo del rosso che d’inverno resta senza cibo e stenta a riprodursi.
In N America ci sono fino a tre specie di scoiattoli nella stessa regione (due arboricoli e uno volante) In Europa c’è una sola specie di scoiattolo arboricolo (lo scoiattolo volante Pteromys è solo in Siberia)
Scoiattolo Rosso Scoiattolo Grigio Lunghezza testa-corpo 180-200 240-290 Peso (g) 250-350 400-500 Longevità (anni) 6-8 7-9 Incremento annuale di peso 10% 20% (rispetto al peso corporeo) Attività arborea (rispetto al tempo 67% 14% di attività media annuale) Habitat ottimali Boschi di conifere Boschi di latifoglie Digerisce le ghiande poco Sì Densità animali/ha Boschi di conifere
In Gran Bretagna, l’esclusione competitiva tra queste due specie è mediata anche dalla presenza di un Poxvirus degli scoiattoli: gli scoiattoli grigi, coevoluti col virus, sono resistenti e agiscono da vettori, mentre gli scoiattoli rossi che ne entrano in contatto si ammalano e muoiono in poco tempo.
In Italia i grigi introdotti a Nervi e in Piemonte a Stupinigi (Torino). In Piemonte nucleo in forte e continua espansione a scapito dei rossi che scompaiono quando entrano in simpatria.
In Piemonte l’espansione dei grigi è stata costante. Nelle aree colonizzate dalle popolazioni di grigio, quelle di rosso si estinguono in pochi anni
Meccanismi di competizione tra scoiattolo rosso e grigio 1. per consumo (sottrazione di risorse rinnovabili) 2. per prelazione (occupazione di spazio aperto) 3. per sovraccrescimento (crescita di un individuo su un altro, con sottrazione di luce, acqua, ecc.) 4. chimica (produzione di tossine diffuse nell’ambiente) 5. territoriale (difesa dello spazio) 6. per scontro (interazione transitoria riguardo a una risorsa, con danno fisico, perdita di tempo o di energia, furto di alimento)
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