ENDOSCOPIA COME E QUANDO USARLA - LE MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI Confronto tra MMG ed Endoscopista - Paolo Sossai
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LE MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI ENDOSCOPIA COME E QUANDO USARLA Confronto tra MMG ed Endoscopista URBINO, 12 NOVEMBRE 2011 SALA SERPIERI DEL COLLEGIO RAFFAELLO Dott. Massimo Tatali U.O.S Endoscopia Digestiva e Gastroenterologia Urbino
RUOLO DELL’ENDOSCOPIA Diagnosi differenziale tra IBD e altre patologie Diagnosi differenziale tra Colite Ulcerosa (CU) e Malattia di Crohn (MC) Valutare attività ed estensione di malattia Manovre terapeutiche Sorveglianza neoplastica
QUADRI CLINICI Diarrea muco-ematica con/senza tenesmo. Diarrea cronica e/o dolore addominale persistente specie nel quadrante inferiore destro.
DATI ANAMNESTICI ESAME OBIETTIVO Visita generale, pallore, febbre, stato nutrizionale e di idratazione, PA e FC Esame dell’addome Ispezione anale Esplorazione rettale ESAMI DI LABORATORIO UTILIZZANDO I DATI CLINICO-ANAMNESTICI-LABORATORISTICI PER LA DIAGNOSI DIFFERENZIALE SI HA UN GRADO DI ACCORDO CON LA DIAGNOSI FINALE DEL 86%
DIARREA CON SANGUE VALUTAZIONE GRAVITA’ COLITE SEVERA : COLITE LIEVE O RICOVERO? MODERATA ESAMI DI LABORATORIO ESAMI DI LABORATORIO •Emocromo, VES, PCR, •Emocromo,VES, PCR, sideremia,QPE Sideremia, QPE •Elettroliti, funzione renale, •Leucociti fecali EGA •Coprocoltura e parassitologico •Leucociti fecali •Coprocoltura e parassitologico RX DIRETTA ADDOME RETTOSIGMA/COLONSCOPIA PANCOLONSCOPIA
COLITE ACUTA SEVERA SENZA PREPARAZIONE INTESTINALE RETTOSIGMOIDOSCOPIA CON BIOPSIE VALORE PROGNOSTICO
COLITE ACUTA Infettiva (batteri, virus, parassiti) Iatrogena ( antibiotici, Fans, chemioterapici, attinica, contraccettivi orali) Ischemica IBD Autolimitante Da diversione Altre cause rare
DOLORE ADDOMINALE E/O DIARREA CRONICA ESAMI DI LABORATORIO Emocromo, VES, PCR, sideremia, elettroforesi proteica calprotectina fecale ECOGRAFIA INTESTINALE COLONSCOPIA TOTALE + ILEOSCOPIA
IBS/IBD GIOVANI DOLORE ADDOMINALE/DIARREA SINTOMI ESACERBATI DA EVENTI STRESSANTI
QUANDO RICHIEDERE L’ENDOSCOPIA: CONSIDERAZIONI Storia familiare Abitudine al fumo Appendicectomia Durata, severità ed andamento dei sintomi Segni/sintomi sistemici Manifestazioni extraintestinali Patologia perianale Test di laboratorio Ecografia intestinale
PERCHE’ RICHIEDERE L’ENDOSCOPIA L’ileocolonscopia con biopsie è l’esame più accurato per diagnosticare la malattia di Crohn E’ possibile diagnosticare il 92.5 % dei casi La diagnosi precoce può modificare la storia naturale della malattia
DIAGNOSI DIFFERENZIALE TRA RCU E MC
DIAGNOSI DIFFERENZIALE COLITE ULCEROSA MALATTIA DI CROHN 1. Retto interessato 1. Retto indenne 2. Distribuzione continua 2. Lesioni discontinue 3. Perdita reticolo vascolare 3. Ulcere aftoidi 4. Eritema diffuso 4. Ulcere lineari 5. Erosioni e microulcere 5. Ulcere serpiginose 6. Vaste ulcerazioni superficiali 6. Vaste ulcerazioni profonde 7. Granulosità mucosa 7. Mucosa ad acciotolato 8. Fragilità mucosa 8. Rara fragilità mucosa 9. Assenza di fistole 9. Fistole 10. Ileo indenne 10. Ileo interessato
Diagnosi - CU Aspetti macroscopici Flogosi superficiale estesa alla mucosa • Iperemia e fragilità • Erosioni • Ulcere • Essudati muco-purulenti • Polipi infiammatori • Stenosi • Tubularizzazione
Diagnosi - CU Aspetti microscopici • Congestione vascolare • Assottigliamento epitelio • Deplezione mucipara • Infiltrato flogistico acuto • Ascessi criptici • Distruzione ghiandolare
LESIONI MACROSCOPICHE - Distribuzione discontinua - Ispessimento parietale - Fissurazioni - Distribuzione transmurale - Sierosite - Stenosi - Aspetto a selciato romano (“cobblestone”) - Ulcere aftoidi LESIONI MICROSCOPICHE Infiltrato cronico (linfociti-plasmacellule) focale Granulomi, irregolarità focale delle cripte Edema, ispessimento muscolare, fibrosi Impegno infiammatorio di tutte le tuniche Infiltrati infiammatori perivascolari Fibrosi, edema Edema mucosa e sottomucosa Ulcere superficiali con aggregati linfocitari-macrofagici focali nella mucosa
Ulcera aftoide Cobblestone
VALUTARE ATTIVITA’ ED ESTENSIONE DI MALATTIA
Colite ulcerosa (CU): diagnosi Endoscopia (biopsia) LIEVE iperemia, fragilità mucosa, alt. PVM MODERATA + scarse erosioni, essudati, muco-pus SEVERA + sanguinamento spontaneo, ulcere ed essudati abbondanti
SCORE ENDOSCOPICO- ISTOLOGICO DI ATTIVITA’ NELLA MC IN BASE ALLA PRESENZA DI ULCERE E ALLA LOCALIZZIONE DELLA MALATTIA (POCO UTILIZZATO) SCORE ISTOLOGICO DI ATTIVITA’ DI MALATTIA POCO UTILIZZATO DAI PATOLOGI SCARSA CORRELAZIONE CON I SINTOMI E ALTRI INDICATORI DI ATTIVITA’ DI MALATTIA
SIGNIFICATO DELLA PANCOLONSCOPIA CON ILEOSCOPIA VALUTAZIONE ESTENSIONE UTILE PER LA DIAGNOSI DIFFERENZIALE, DECISIONI TERAPEUTICHE VALUTAZIONE ATTIVITA’ DI MALATTIA CON PRELIEVI BIOPTICI MULTIPLI ANCHE SU MUCOSA MACROSCOPICAMENTE INDENNE NELLE COLITI SINISTRE BIOPSIE ANCHE NEI TRATTI A MONTE MACROSCOPICAMENTE INDENNI 1. RISCHIO NEOPLASTICO 2. MANCATA RISPOSTA A TERAPIA O RIACUTIZZAZIONE PRECOCE
EGDS Interessamento prime vie quasi sempre si accompagna a malattia del piccolo e/o grosso intestino Prevalenza (17%-75%), maggiore nei sintomatici Può essere utile nelle coliti non definite Eritema, ulcere aftoidi, nodularità, ulcere profonde, stenosi Granulomi presenti sino 83% nelle aree coinvolte (specie antro e duodeno) Diagnosi di esclusione (H.p.; farmaci)
STUDIO DEL PICCOLO INTESTINO ECOGRAFIA ENTERO-TC ENTERO-RM VIDEOCAPSULA ENTEROSCOPIA
VIDEOCAPSULA LO STUDIO CON VIDEOCAPSULA VA RISERVATO A PAZIENTI DOVE IL SOSPETTO CLINICO DI CROHN RIMANE ELEVATO NONOSTANTE LA NEGATIVITA’ DELLE INDAGINI RADIOLOGICHE IL RUOLO NEL CROHN NOTO RIMANE DA VALIDARE 1. Gravità ed estensione 2. Diagnosi precoce di recidiva post-chirurgica 3. Colite indeterminata
Enteroscopio a “doppio pallone”
ENTEROSCOPIA Conferma istologica di lesioni sospette per malattia di Crohn Dilatazione pneumatica di stenosi
ENDOSCOPIA TERAPEUTICA
ENDOSCOPIA TERAPEUTICA NELLA MALATTIA DI CROHN Esperienza di molti anni nelle dilatazioni pneumatiche di stenosi Primo report risale al 1991 Casistiche disomogenee per numero di pazienti, tecniche, follow-up
PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELLE STENOSI SEDE Anastomosi ileo-colica 66% Colon 13% Ileo neoterminale 7% Valvola ileo-cecale 6% Ileo 4%, tratto superiore 3%, anastomosi c-c 2% ESTENSIONE < 3 cm nel 65% < 5 cm nel 84%
Systematic review: endoscopic dilatation in Crohn’s disease C. Hassan et al. APT 2008
SORVEGLIANZA NEOPLASTICA
La principale complicanza delle IBD di lunga durata è lo sviluppo della displasia; essa è legata alla flogosi della mucosa che comporta mutazioni genetiche cellulari che portano in 1/3 dei casi a sviluppare CCR Dysplasia at the base Dysplasia at the lower part of the crypts La prevenzione del of the crypts cancro nelle IBD si basa sulla sua identificazione precoce e trattamento Riddel 1983, Rubin 1992, Connel 1994 Tygat 1995, Matsumoto 1996
CCR: IBD vs sporadico Insorge prevalentemente prima dei 50 anni Il colon sinistro non è la sede preferenziale Non sempre preceduto da displasia Non sempre sequenza LGD HGD carcinoma Delaunoit T et al. Clin Gastroenterol Hepatol 2006 Itzkowitz SH et al. Gastroenterology 2004 Lesioni neoplastiche iniziali: – 40% non visibili con endoscopia standard – 60% DALM (similadenomatose o non) Rubin D et al. Gastrointest Endosc 2007
Fattori di rischio Durata della malattia: RCU 2% a dieci anni, 8,3% a venti anni, 18,4% a 30 anni dalla diagnosi Crohn (solo se colite) RR 5,6 % spt < 50 anni Estensione della malattia : il rischio – CD: colite > 1/3 colon – UC CCR 1.7 (proctite) 2.8 (colite sx) 14.8 (pancolite) Colangite sclerosante (33% dopo 20 anni, 40% dopo 30 anni) Storia familiare di CCR (2x) Loftus EV et al. Gut 2005; Velayos FS et al. Gastroenterol ogy 2006
Fattori di rischio controversi • Diagnosi in età giovanile (4x se in < 15 anni di età) • Gravità del processo infiammatorio • Backwash ileitis Ekbom A et al N Engl J Med 1990 Rutter M et al. Gastroenterol 2004 Hueschen UA et al. Gastroenterol 2001 Fattori protettivi • colectomia profilattica totale • regolare follow up clinico • sorveglianza endoscopica • chemioprevenzione Karlen P et al. Gut 1998 Eaden J et al. Aliment Pharmacol Ther 2000
Sorveglianza endoscopica: quando? Timing : > 8 anni alla diagnosi in caso di pancolite/colite di Crohn > 15 anni dalla diagnosi per lesioni limitate al colon sinistro Frequenza dei controlli: Ogni 3 anni dopo 10-20 anni di malattia Ogni 2 anni da 20-30 anni di malattia Ogni anno dopo 30 anni di malattia Se diagnosi di PSC/familiarità CCR: controlli annuali Proctite : non raccomandata Collins PD, Cochrane Review 2009 Barther M et al. Endoscopy 2005
Sorveglianza endoscopica: come? Colonscopia completa In pancolite: biopsie random sui quattro quadranti ogni 10 cm Ogni 5 cm nel retto e nel sigma (?) Standard minimo 30-40 biopsie + biopsie (o polipectomia) delle lesioni visibili + e mucosa circostante le lesioni Colite sx: biospie mirate No sorveglianza in proctiti ASGE guideline Gastrintest Endosc 2006 Collins PD, Cochrane Review 2009
IBD e DISPLASIA Aspetti molteplici di presentazione della displasia : nodulo, polipo, placca, massa (DALM, ALM) modificazioni su mucosa piatta (colore, superficie, vascolarizzazione) stenosi, convergenza plicale, depressione
Diagnosi di displasia confermata da 2˚ patologo HGD/ LGD multifocale su mucosa non rilevata colectomia DALM LGD unifocale: no consenso (follow up a 3-6 mesi) Polipi adenomatosi su mucosa circostante senza displasia: polipectomia ASGE guideline Gastrointest Endosc 2006
Limiti della sorveglianza endoscopica nella pratica clinica Linee guida disattese da una parte sostanziale dei gastroenterologi intervalli di sorveglianza campionamento bioptico adesione ai protocolli in corso di rilievo di displasia Scarsa compliance dei pazienti Basso livello di interobserver agreement tra anatomopatologi nel grading della displasia (40-77%) Eaden, JA J Pathol 2001 Rubin D et al. Gastrointest Endosc 2007 Van Rijn Afet al. World J Gastroenterol 2009
CROMOENDOSCOPIA INDACO BLU DI CARMINIO METILENE Colorante di Colorante vitale contrasto Non assorbito Assorbito Effetto Effetto tardivo immediato Lavaggio: no Lavaggio: si
Cromoendoscopia: vantaggi • Diagnosi DALM • Eseguire biopsie mirate • Porre corretta indicazione al trattamento endoscopico • Valutare la radicalità del trattamento endoscopico
Videoendoscopia ad alta definizione Videoendoscopia Fujiinon 450 ZM a magnificazione •Aumento numero pixel •Ampio campo di visione •Maggiore profondita’ •Miglioramento resa colore •Zoom ottico (fino a x 150)
CROMOENDOSCOPIA e MAGNIFICAZIONE: VALUTAZIONE del PIT PATTERN Pitt pattern cerebriforme (tipo IV sec. Kudo) Istol: Adenoma tubulare displasia severa
SISTEMI DI VIDEOENDOSCOPIA AD ALTA RISOLUZIONE E MAGNIFICAZIONE DI IMMAGINE CHE UTILIZZANO TECNOLOGIA “A BANDA STRETTA” (NBI-FICE) Aumentano la capacità di visualizzazione del pit pattern mucoso e del microcircolo vascolare superficiale, senza uso di coloranti, permettendo una valutazione completa ed in real time, con risparmio di tempo e materiali
DISPLASIA: NUOVE TECNICHE DIAGNOSTICHE L’ENDOSCOPIA AVANZATA (cromoendoscopia con alta risoluzione e magnificazione, cromoscopia virtuale) si è dimostrata essere assai utile nell’identificare lesioni displasiche con grado di accuratezza diagnostica superiore a quello della endoscopia tradizionale
Endoscopia avanzata e IBD Migliora significativamente la accuratezza diagnostica identificando anche piccole lesioni piatte o depresse, singole o multifocali Consente un minore numero di biopsie Consente un’elevata correlazione tra quadro endoscopico ed istologico Verifica l’avvenuta completa resezione delle lesioni e consente nuove prospettive terapeutiche
Rinunciare alle biopsie random? Attualmente attenersi: alle linee guida della sorveglianza al protocollo bioptico standard Attenta ricerca delle lesioni neoplastiche iniziali piatte scarsamente visibili Auspicabile l’uso della cromoendoscopia Studi per validare nuove metodiche oltre la cromoendoscopia tradizionale (AFI, NBI, confocale)
RUOLO DELL’ENDOSCOPIA Diagnosi differenziale tra IBD e altre patologie Diagnosi differenziale tra Colite Ulcerosa (CU) e Malattia di Crohn (MC) Valutare attività ed estensione di malattia Manovre terapeutiche Sorveglianza neoplastica
QUANDO RIPETERE ESAME ENDOSCOPICO Colite non classificabile/Rivalutazione della diagnosi ( specie se in previsione di un intervento chirurgico) Colite refrattaria Riacutizzazione Overlap IBS-IBD Recidiva post-chirurgica
QUANDO RIPETERE ESAME ENDOSCOPICO VALUTAZIONE DELLA RISPOSTA ALLA TERAPIA RCU SEVERA CROHN-TERAPIA BIOLOGICA Minori probabilità di recidive Minori probabilità di ospedalizzazioni Minori probabilità di chirurgia Discrepanza nel 25% dei pazienti tra quadro clinico e guarigione della mucosa
QUANDO NON RIPETERE ESAME ENDOSCOPICO REMISSIONE CLINICA
EFFICACIA DI UN TEST DIAGNOSTICO Risultati di studi controllati (efficacia teorica) Risultati nella popolazione generale (efficacia reale) Risultati nella propria realtà ( efficacia nel singolo paziente) L’UTILIZZO DI QUALUNQUE METODICA DIAGNOSTICA (SOPRATTUTTO QUELLE INVASIVE) E’ SUBORDINATO AL FATTO CHE L’ESITO DETERMINI UNA MODIFICAZIONE DELL’ATTEGGIAMENTO TERAPEUTICO O DEI PROCESSI DECISIONALI
QUALITA’ DELLA VITA ( QOL) Fattori che influenzano negativamente la QOL: Attività della malattia Sesso femminile Numero delle indagini eseguite EFFICACIA CLINICA Capacità di migliorare lo stato di salute del paziente con il minimo disagio, rischio e costo
Schema per il calcolo del punteggio CDAI Valutazione dell’attività nella Malattia di Crohn (Crohn disease activity index, CDAI) Schema per il calcolo del punteggio CDAI (meno di 150 = malattia in fase di quiescenza) Fattore di moltiplicazione Subtotale N. scariche liquide-non composte ultima settimana X2 Somma score del dolore addominale/ ultima settimana (0=assente, 1=lieve, 2=moderato, 3=severo) X5
Somma score del benessere/ultima settimana (0=bene, 1=discreto, 2=scarso, 3=molto scarso, 4=terribile) X7 N° dei sintomi extraintestinali (score 1 per ciascuno) X 20 a. artrite-artralgia b. irite, uveite c. pyoderma, eritema nodoso, stomatite aftosa d. fistole, ascessi ragadi anali e. altre fistole f. febbre (> 38°C) Assunzione di antidiarroici X20 (1=si, 0=no)
Massa addominale X 10 (0=assente, 2=dubbia, 5=confermata) Ematocrito (maschi: 47 ematocrito; femmine: 42 X6 ematocrito) Peso corporeo X1 (% rispetto al peso standard) CDAI TOTALE Best WR, Becktel JM, Singleton JW, Kern F. Development of a Crohn’s disease activity index. Gastroenterology 1976: 70: 439-444.
Modificata da Langholz E, Munkholm P, Davidsen M, Binder V. Colorectal cancer risk and mortality in patients with ulcerative colitis. Gastroenterology 1992; 103: 1444-1451. Il riscontro, anche se occasionale, di un’ area di displasia di alto grado , rappresenta una indicazione all’intervento di proctocolectomia totale. Questa osservazione implica la necessità di una corretta valutazione dei campioni bioptici da parte di personale competente ed esperto, poiché nel caso contrario può portare alla mancata identificazione della lesione displasica con scelte terapeutiche sbagliate. Displasia di basso grado ?
Attività endoscopica nella Colite Ulcerosa Grado di attività Aspetto Quiescente Disegno vascolare assente o alterato. Aspetto granuloso della mucosa Lieve Iperemia diffusa o focale Sanguinamento al contatto Moderato Essudato mucopurulento Ulcere singole e multiple Severo Ulcere di grandi dimensioni (> di 5 mm, in numero > di 10 in un tratto di 10 cm.)
Sorveglianza endoscopica IBD: razionale CCR causa morte 10-15% IBD 43 aa età media di diagnosi CCR in IBD vs 60 aa popolazione generale Prevalenza CCR in UC: 3,7% Incidenza annuale in decremento: da 0,3% (*) a 0,06-0,16% (^) *Eaden JA et al. Gut 2001 Jess T et al. Am J Gastroenterol ogy 2005 ^Lakatos PL et al. World J Gastroenterol ogy 2008
TECNICHE DIAGNOSTICHE L’endoscopia tradizionale non consente di diagnosticare con sicurezza la displasia e piccole lesioni mucose possono non essere identificate (accuratezza diagnostica 20-50%) Altre nuove tecniche per identificare la displasia ed i pazienti a rischio come la microscopia confocale, la spettroscopia, l’endoscopia a fluorescenza, gli studi genetici (ricerca fecale del DNA), costituiscono tecniche rivoluzionarie nella sorveglianza della displasia ma sono ancorain fase di ottimizzazione Kiesslich R., 2003, Rutter 2004, Hurlstone D.P.,2005
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