NEUROLOGICHE DEPRESSIONE E MALATTIE - C. Serrati M. Pardini - ANEU

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NEUROLOGICHE DEPRESSIONE E MALATTIE - C. Serrati M. Pardini - ANEU
DEPRESSIONE E MALATTIE
              NEUROLOGICHE

                              C. Serrati
U.O.Neurologia, Azienda Ospedaliera-Universitaria San Martino- IST, Genova

                             M. Pardini
                     DiNOGMI, Università di Genova
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•Outline delle presentazione

     • Quale depressione? Depressione early onset vs. depressione late onset

     •Depressione e demenza

     •Depressione e stroke

     •Comorbidità

     •Che fare?

     • Take home message
NEUROLOGICHE DEPRESSIONE E MALATTIE - C. Serrati M. Pardini - ANEU
•Outline delle presentazione

     • Quale depressione? Depressione early onset vs. depressione late onset

     •Depressione e demenza

     •Depressione e stroke

     •Comorbidità

     •Che fare?

     • Take home message
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Diagnosi
differenziale
difficile in
neurologia
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• Depressione: esordio tardivo vs. esordio precoce
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• Depressione: esordio tardivo vs. esordio precoce
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• Depressione: esordio tardivo vs. esordio precoce
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• Depressione: esordio tardivo vs. esordio precoce

  •Primo episodio depressivo dopo i 65 anni d’età: depressione a esordio tardivo

  • Primo episodio depressivo prima i 65 anni d’età e successivo episodio depressivo
  dopo i 65 anni d’età: depressione a esordio “precoce” (classica)

  •I soggetti affetti da depressione a esordio tardivo presentano minori vissuti di auto-
  svalutazione, anedonia e turbe del pensiero rispetto ai soggetti affetti da
  depressione a esordio “precoce”

  • Gli eventi stressanti precoci, il supporto sociale e il neuroticismo sono più
  associati alla depressione a esordio “precoce” che alla depressione a esordio
  tardivo.

  •La depressione a esordio tardivo è associata a comorbidità somatiche
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•Depressione a esordio precoce

 • Metodi: Volumetria dell’ippocampo in 16 pazienti adulti affetti da depressione
 maggiore e in 16 soggetti di controllo

 •Risultati: ridotto volume ippocampale nei soggetti depressi vs. i controlli
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•Depressione a esordio precoce

• Metodi: Volumetria dell’ippocampo in
38 pazienti adulti affetti da depressione
maggiore. Correlazione tra volume
dell’ippocampo e durata dei periodi di
depressione non trattata (lifetime)

•Risultati:      correlazione   inversa
significativa tra durata dei periodi di
depressione non trattata e volume
dell’ippocampo
•Depressione a esordio tardivo
•Basi biologiche

  •La depressione maggiore esordita nell’adolescenza o nella prima età adulta è
  correlata con una riduzione bilaterale del volume dell’ippocampo

  • Inoltre la durata di una depressione non trattata correla con la gravità dell’atrofia
  ippocampale

  • La depressione late onset è correlata a una disconnessione fronto-striatale
•Outline delle presentazione

     • Quale depressione: depressione early onset vs. depressione late onset

     •Depressione e demenza

     •Depressione e stroke

     •Comorbidità

     •Che fare?

     • Take home message
•Depressione e demenza

 • Lo studio dell’associazione tra demenza e depressione presenta diverse difficoltà
 metodologiche…

     •Condizioni ad alta prevalenza (associazioni casuali?)

     •Costrutti eterogenei (quale depressione per quale demenza?)

     •Overlap nei criteri diagnostici (alterazioni del sonno, ricadute ecologiche)

     • Multiple possibili presentazioni cliniche (depressione               come disturbo
     comportamentale demenza-correlato, depressione come                    pseudo-demenza
     reversibile, depressione come co-morbidità indipendente…)
•Criticità

  • … ma presenta anche diverse ricadute cliniche rilevanti

      •E’ la depressione un fattore di rischio per lo sviluppo di demenza?
             • Aspetto traslazionale: prevenzione primaria attraverso trattamento più
             aggressivo della depressione

      •E’ la depressione un sintomo precoce della demenza?
             • Aspetto traslazionale : riconoscimento precoce in fase pauci-sintomatica

      •E’ la depressione dovuta alla demenza?
             • Aspetto traslazionale : trattamento farmacologico più mirato
•Aspetti neuropatologici
•Epidemiologia
•Epidemiologia
•Quale possibile modello?

                            (Butters et al., 2008)
•Depressione e demenza

  • Depressione, specialmente non trattata, come possibile fattore di rischio per la
  demenza

  • Depressione (a esordio tardivo) come marcatore di       riduzione della riserva
  funzionale da danno (micro)vascolare fronto-striatale

  • Necessità di RCT per la depressione nei soggetti con demenza
•Depressione e demenza: take home message

  • Episodi depressivi come uno dei possibili modulatore della riserva cerebrale
  attraverso l’effetto sul volume ippocampale (sia depressione tardiva che
  «precoce»).

  • Depressione a esordio tardivo come un sintomo delle disconnessioni fronto-
  striatali multiple e la conseguente riduzione della riserva funzionale data dal danno
  vascolare.

  • Possibile modulazione della cascata dell’amiloide (quali vie fisiopatologiche?)
•Outline delle presentazione

     • Quale depressione: depressione early onset vs. depressione late onset

     •Depressione e demenza

     •Depressione e stroke

     •Comorbidità

     •Che fare?

     • Take home message
•Stroke e depressione

Depressione post-stroke:

     - Aspetti epidemiologici

     - Rilevanza clinica

     - Il problema dei confini
•La depressione post-stroke come disturbo post-stroke paradigmatico
•La depressione post-stroke: aspetti epidemiologici
•La depressione post-stroke: aspetti epidemiologici
•Criticità nella valutazione della depressione post-stroke

                                           Depression Screening in Stroke

          by Alyna Turner, John Hambridge, Jennifer White, Gregory Carter, Kerrie Clover,
                                Louise Nelson, and Maree Hackett

                                                         Stroke
                                                 Volume 43(4):1000-1005
                                                     March 26, 2012

  Copyright © American Heart Association
ROC curves for depression measures versus SCID cases of MDE. Area under the curve (95% CI):
  PHQ-2=0.83 (0.72–0.91), z=4.76; PHQ-9=0.82 (0.71–0.90), z=4.93; HADS-D=0.87 (0.77–0.94),
                           z=7.27; BDI-II=0.89 (0.79–0.95), z=8.48.

                               Turner A et al. Stroke 2012;43:1000-1005

 Copyright © American Heart Association
•Criticità nella valutazione della depressione post-stroke
•Perchè la depressione post-stroke è importante?

Methods: A systematic search of
articles using PubMed and Web
of Science databases was
performed. Thirteen studies,
involving     59,598   subjects
suffering from stroke (6,052
with and 53,546 without
depression), had data suitable
for meta-analysis.
Non solo sintomo. Late-onset depression e rischio vascolare
•La difficoltà della diagnosi differenziale: l’apatia
•La difficoltà della diagnosi differenziale:l’apatia
•La difficoltà della diagnosi differenziale: l’apatia

•Nei soggetti non depressi, l'apatia è associata a una ridotta sensibilità al reward (barre
nere nel grafico a sx) (Pardini et al., 2015), che a sua volta è collegata all’innervazione
dopaminergica prefrontale. Lobo frontale come crocevia tra apatia e depressione
•Fatica post-stroke: quali modelli interpretativi?

                                                     (Wu et al.,
                                                     2015)
•Stroke e Depressione post-stroke: punti chiave

Depressione post-stroke:

     - Aspetti epidemiologici

          Rilevabile anche nelle fasi iper-acute
          Mediana prevalenza tra gli studi: 22%
          Studi variabili sulla base degli strumenti, cut-off scelti, valutatori

     - Rilevanza clinica

          Impatto sulla mortalità e morbilità
          Depressione late onset come segno di danno micro-vascolare

     - Il problema dei confini

          Depressione vs. apatia vs. fatica nei soggetti con stroke
•Depressione post-stroke: punti chiave

Depressione come “modello” dei disturbi comportamentali post-stroke

Le difficoltà nell'assessment, date dai sintomi motori, dalla possibile afasia, dal setting,
       impongono l'uso di strumenti validati e semplici per la valutazione della
       depressione post-stroke

Depressione “late-onset” come sintomo ma anche come campanello d'allarme per la
     presenza di patologia vascolare fronto-striatale

                                                                              (Butters et al., 2008)
•Outline delle presentazione

     • Quale depressione: depressione early onset vs. depressione late onset

     •Depressione e demenza

   • Depressione e stroke

     •Comorbidità

     •Che fare?

     • Take home message
•Fatica post-stroke: prevalenza

                                  (Choi-Kwon et al., 2015)
•Fatica post-stroke: ricadute ecologiche
•Fatica post-stroke: quali modelli interpretativi?

                                                     (Wu et al.,
                                                     2015)
•Fatica post-stroke: aspetti terapeutici(?)

 We identified three trials.
 One randomised 83 patients […] to fluoxetine or placebo. After correcting for
 differences in fatigue severity at baseline, there was no significant difference in
 fatigue between groups at follow up.

 The second trial randomised 31 women with subarachnoid haemorrhage to
 tirilazad or placebo. There was no difference in fatigue between the two groups.

 The third trial investigated a chronic disease self-management programme in
 1150 patients with chronic diseases, of whom 125 had had a stroke. There was no
 difference in fatigue at follow up between the treatment and control in the
 subgroup with stroke.
•Delirium

  Esordio e decorso acuto (sec. definizione del DSM V)
  Forma iperattiva con allucinazioni, agitazione psicomotoria
  Forma ipoattiva con letargia e ridotti livelli di motilità
  Forma mista
Incidenza
• Incidenza stimata tra il 10 ed il 40% a seconda della scala di
   valutazione o strumento di diagnosi utilizzato.
Il delirium nello stroke è associato a:
 gravità della lesione
 deficit neurologico severo
 stroke emorragico
 età avanzata
 sesso maschile
 deterioramento cognitivo pregresso
 in alcuni studi è riportata associazione con lesioni
   emisferiche destre, in altri con lesioni emisferiche sinistre.
Delirium in the acute phase after stroke: incidence, risk factors, and outcome. Oldenbeuving AW
et al. . Neurology. 2011 Mar 15;76(11):993-9. 2011b Feb 9.
Epidemiological studies of delirium after stroke

      Study                  Incidence (n° of patients)                 Risk factors

•    Gustafson et al. (3)        48% (n5145)                  Age, left-sided brain lesions, drugs
     with                                                    anticholinergic effects, and severity of
                                                             the stroke
•    He´ non et al.                        (5) 24% (n5202)              Pre-existing cognitive
     decline,                                                                       metabolic and
     infectious disorders

•    Langhorne et al. (89)        24% (n5311)                Not investigated

•    Caeiro et al. (7)           13% (n5218)                 Age, neglect, intracerebral
     hemorrhage,                                                        and medical complications

            Oldenbeuving,2007
Diagnosi e prognosi

• La diagnosi di delirium si basa sui criteri del DSM-V. Esistono
  numerosi altri strumenti, ma non vi è un consenso su quale sia il
  migliore da utilizzare per la diagnosi di delirium post stroke.
• Dai pochIl delirium post stroke, oltre a rappresentare un disagio
  psicofisico per i pazienti stessi o i loro caregivers, raddoppia la
  probabilità di esito infausto o invalidante.
• i studi effettuati sul delirium post stroke, il delirium è associato ad
  una maggiore mortalità, maggiore rischio di istituzionalizzazione,
  maggiore dipendenza dopo la dimissione e punteggio al MMSE
  significativamente inferiore dopo 6-12 mesi dalla dimissione.
Delirium post stroke. A Review. J. Macmanus et al. Age and Ageing 2007; 36; 613-618
4AT
Vantaggi rispetto alle altre scale:
 Brevità (meno di 2 minuti)
 Non richiesto un training specifico
 Permette la valutazione di molti pazienti ritenuti «non testabili»
    (ad esempio quelli troppo soporosi o agitati per sostenere una
    valutazione)
 Incorpora uno screening cognitivo generale
La 4AT è stata recentemente validata per lo screening del delirium
nella popolazione geriatrica, ed è stata dimostrata una elevata
specificità (soprattutto se somministrata a pazienti senza
deterioramento cognitivo preesistente) ed una più elevata sensibilità
se somministrata ai pazienti con demenza.
Validation Of The 4at, A New Instrument For Rapid Delirium Screening: A Study In 234 Hospitalised Older People. Giuseppe Bellelli,
Alessandro Morandi, Daniel H.J. Davis, Paolo Mazzola, Renato Turco, Simona Gentile, Tracy Ryan, Helen Cash, Fabio Guerini, Tiziana
Torpilliesi, Francesco Del Santo, Marco Trabucchi. Age andAgeing2014;43:496–502.
4AT
[1] ALLERTA (CERCHIARE LA RISPOSTA)

    Questo test include pazienti che possono essere considerati soporosi (per esempio pazienti per i quali sia
    difficile svegliarsi e/o cha sono evidentemente soporosi) o pazienti che sono iperattivi /agitati. Osservare il
    paziente. Se dorme, provare a svegliarlo parlandogli o con un leggero tocco sulla spalla; chiedere ai
    pazienti di dichiarare il proprio nome ed indirizzo per collaborare alla valutazione.
•   Normale (completamente attento, ma non agitato, durante la valutazione                            0
•   Moderata sonnolenza per meno di 10 secondi dopo il risveglio, poi normale                         0
•   Evidentemente alterata                                                                            4

[2] AMT4

    Chiedere età, data di nascita, luogo, anno corrente.
•   Nessuno sbaglio                                                                                                   0
•   1 sbaglio                                                                                                         1
•   2 o più sbagli/ paziente intestabile                                                                              2
4AT
[3] ATTENZIONE

Chiedere al paziente: «per favore mi dica i mesi dell’anno in ordine contrario, partendo da Dicembre».
Per aiutare l’iniziale comprensione della domanda, è consentito un suggerimento come: “quale è il mese
prima di dicembre?”
  Mesi dell’anno al contrario:
 • Nomina senza errori 7 mesi o più                                                     0
 • Inizia, ma nomina meno di 7 mesi /si rifiuta di iniziare                               1
 • Test non effettuabile (poichè il paziente è indisposto/assonato/disattento)        2

[4] CAMBIAMENTO ACUTO O DECORSO FLUTTUANTE

Dimostrazione di evidente cambiamento o andamento fluttuante in: attenzione, comprensione o alter
funzioni mentali (ad es. Paranoia, allucinazioni) che si sono presentate nelle ultime 2 settimane, e che sono
presenti ancora nelle ultime 24 ore.
 • No                                                             0
 • Si                                                             4

 Punteggio:
 4 o maggiore: possibile delirium +/- cognitive impairment (necessarie informazioni più dettagliate)
 1-3: possibile cognitive impairment
 0: delirium o severe cognitive impairment improbabile (ma la presenza di delirium è ancora possibile se l’informazione dell’item
     [4] è mancante)
Risultati 1: diagnosi di delirium

  Phase 2. Diagnosis of      Phase 2. Diagnosis of
   delirium with 4AT         delirium with DSM-V

                                              yes
                                              32%
 no
48%
                       yes
                      52%
                              no
                             68%
Risultati 1: diagnosi di delirium

   Phase 2. Consensus
diagnosis (4AT and DSM-
            V)
                          • 32% con criteri del DSM-V
                          • 52% con 4AT
                          • 50% consenso tra 2
                            neurologi      che     hanno
  no             yes        concordato sulla diagnosi
 50%             50%        di delirium (4AT e DSM-V)
                          • Non                differenza
                            statisticamente
                            significativa tra diagnosi di
                            delirium tra DSM-V e 4AT.
•Outline delle presentazione

     • Quale depressione: depressione early onset vs. depressione late onset

     •Depressione e demenza

     •Depressione e stroke

     •Che fare?

     • Take home message
L’antidepressivo ideale dovrebbe soddisfare
              questi cinque punti:

1 efficacia terapeutica documentata
2 tollerabilità e sicurezza
3 assenza di interazioni farmacologiche
4 maneggevolezza d’impiego
5 sicurezza in overdose
Multimodalità: azione farmacologica attraverso almeno
                    2 meccanismi d’azione differenti

          SSRI                           SNRI                                              Agomelatina

SERT                                SERT                                                                  MT1

                                      NAT                                                                 MT2
       1 meccanismo d’azione                                                                              5-HT2C
         (inibizione reuptake)           2 bersagli farmacologici, ma
                                            1 modalità d’azione                     3 bersagli farmacologici
                                            (inibizione reuptake)                     1 modalità d’azione
                                                                                     (attività recettoriale)

   Vilazodone
                                                            Vortioxetina

SERT                                               5-HT1A    SERT                                              5-HT1A

       2 bersagli farmacologici                         6 bersagli farmacologici                               5-HT1B
         2 modalità d’azione                              2 modalità d’azione
                                                                                                               5-HT1D
        (attività recettoriale +                         (attività recettoriale +
       inibizione del reuptake)                         Inibizione del reuptake)                               5-HT3

                                                                                                               5-HT7

  Inibitore reuptake          Agonista          Agonista parziale          Antagonista
                                                            56
•Come trattare la depressione nella demenza?
•Come trattare la depressione post-stroke?

  • 592 soggetti affetti da demenza mista o demenza
  vascolare randomizzati tra galantamina 24 mg/die
  (n=396) o placebo (n=196). Studio randomizzato,
  controllato, multicentrico, della durata di sei mesi
  (Erkinjuntti et al, 2002)

  •Effetto significativo sulle performance cognitive,
  sintomi comportamentali tra cui la depressione e
  qualità della vita.

  •Terapia ben tollerata

  • Nell’analisi post-hoc, gli effetti sono rimasti
  significativi anche considerando separatamente i
  soggetti affetti da demenza mista o da demenza
  vascolare
•Serotoninergici e disabilità post-stroke
   Forest plot of disability at the end of treatment, according to whether depression was present at
                                                recruitment.

                      Mead G E et al. Stroke 2013;44:844-850

   Copyright © American Heart Association
•Che fare?

I soggetti con patologia neurologica non sono stati inclusi negli RCT sulla depressione
      maggiore in ambito psichiatrico.

L’ottimizzazione della terapia con inibitori dell’acetilcolinesterasi rappresenta un primo
       step ragionevole nei soggetti con demenza mista o demenza vascolare

La relazione tra disabilità neurologica e uso di serotoninergici è ancora solo
     parzialmente compresa, come dimostrato dagli effetti positivi della
     somministrazione di SSRI sulla disabità motoria post- stroke
•Outline delle presentazione

     • Quale depressione: depressione early onset vs. depressione late onset

     •Depressione e demenza

     •Depressione e stroke

     •Che fare?

     • Take home message
•Take home message

Il riconoscimento della depressione (e delle sue caratteristiche) è fondamentale nelle
       malattie neurologiche

Sia nella malattia cerebrovascolare che nella demenza la fisiopatologia della
     depressione si interseca con quella della patologia strutturale

      - Depressione non trattata, atrofia ippocampale e demenza
      - Depressione late onset, disconnesione fronto-striatale e danno microvascolare

Da un punto vista clinico, un buon inquadramento psicopatologico non può prescindere
     dalla specificità del quadro neurologico concomitante sia in fase di assessment
     che di terapia
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