Biosicurezza, gestione ambientale, corretto utilizzo del farmaco e antibioticoresistenza - Bologna, 21 febbraio 2019 - Alimenti & Salute
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Bologna, 21 febbraio 2019 Biosicurezza, gestione ambientale, corretto utilizzo del farmaco e antibioticoresistenza Norma Arrigoni Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna, Sezione di Piacenza
aprile 2018 Dati AISA (Associazione Nazionale Imprese Salute Animale) relativi al rapporto ESVAC 2015 • Vendite complessive nelle specie DPA: 1300 ton • Vendite complessive nella specie bovina 18 ton (1,38% del totale) • Iniettabili 8,34 ton (46%) • Orali 8,11 ton (45%) • Intramammari 1,55 ton (9%) La filiera bovina ha un’importanza limitata nell’insorgenza del fenomeno AMR 2
Cosa si intende per uso prudente? • “Modalità dell’uso degli antimicrobici che ne massimizza l’effetto terapeutico, minimizzando lo sviluppo di resistenza” (OMS) • “Insieme di misure pratiche e raccomandazioni volte a garantire benefici alla salute pubblica e animale” (OIE) • Presuppone la collaborazione tra allevatori, veterinari aziendali, veterinaria pubblica e altre parti coinvolte • Obiettivo: • ridurre l’insorgenza dei fenomeni di AMR • preservare l’efficacia degli AM negli animali e nell’uomo • evitare la presenza di residui negli alimenti di OA • preservare la salute del consumatore (e la sua fiducia!!!) 3
Regolamento (UE) 2019/6 del Parlamento Europeo e del Consiglio 11.12.2018 relativo ai medicinali veterinari (GU 7.1.2019) Ar#colo 107: Impiego dei medicinali an#microbici 1. I medicinali an.microbici non sono u.lizza. in modo sistema.co né impiega. per compensare un'igiene carente, pra.che zootecniche inadeguate o mancanza di cure, o ancora una ca
RILEVAZIONE CONSUMO (DDD) 2016 IN 121 ALLEVAMENTI RER VIE DI SOMMINISTRAZIONE NELLE VACCHE Intrauterini; 4,84% Intramammari Asciutta; 32,17% Iniettabili; 40,72% Paste Ad Uso Orale; 0,01% >50% Intramammari Polveri Ad Uso Orale; 0,01% Lattazione; 22,25% 6
RILEVAZIONE CONSUMO 2016 (DDD) IN 121 ALLEVAMENTI RER : VIE DI SOMMINISTRAZIONE NEI VITELLI Paste Ad Uso Orale; 0,63% Iniettabili; 15,50% Soluzioni Ad Uso Orale; 33,12% Polveri Ad Uso Orale; 50,74% 7
PROGETTO PSR (2016-2019) «Approccio integrato per ridurre il consumo di antibiotici nella produzione del latte destinato alla produzione di formaggi DOP Regionali, contribuendo a diminuire il rischio di insorgenza di fenomeni di antibiotico-resistenza» • 76 aziende bovine (41 stabulazione libera e 35 fissa) conferenti a 3 caseifici (1GP e 2 PR) • Valutati benessere, biosicurezza e consumo di farmaco • Azioni di formazione specifici per migliorare le criticità riscontrate • Modello utilizzato: “Procedure per la valutazione del benessere e della biosicurezza nell’allevamento bovino da latte” (Bertocchi et al. 2017) • 4 aree: • Animal based measures • Strutture e attrezzature • Management aziendale • Impiego di antimicrobici 8
Criticità più riscontrate 41 allevamenti a stabulazione libera (percentuale di stalle con valutazione peggiorativa) BIOSICUREZZA BENESSERE ANIMALE CONTATTO AUTOMEZZI/ANIMALI 90,24% PULIZIA ANIMALI (MANZE) 82,93% PRECAUZIONI INGRESSO ESTRANEI 87,80% PULIZIA ANIMALI (ASCIUTTA) 70,73% CONDIZIONE SANITARIA IBR 80,49% PULIZIA ANIMALI (LATTAZIONE) 48,80% DISINFEZIONE AUTOMEZZI 78,05% INFERMERIA 43,90% GESTIONE INGRESSO VISITATORI ABITUALI 51,22% TRATTAMENTI PER MASTITI CLINICHE ANNO 41,46% CONTROLLO PREVENZIONE MASTITI 41,46% SUPERFICIE PER IL DECUBITO (MANZE) 34,15% NON CONFORMITÀ LEGISLATIVE • STABULAZIONE INDIVIDUALE SENZA POSSIBILITÀ CONTATTO (VISIVO E TATTILE) CON ALTRI VITELLI • VITELLI < 8 SETTIMANE IN BOX SINGOLO DI DIMENSIONI INSUFFICIENTI O VITELLI LEGATI • MUTILAZIONI NON CONSENTITE E/O BOVINE MISTE CON E SENZA CORNA • ASSENZA LETTIERA VITELLI 8 SETTIMANE IN BOX SINGOLO O COLLETTIVO CON SPAZIO INSUFFICIENTE 9
Criticità più riscontrate 35 allevamenti a stabulazione fissa (percentuale di stalle con valutazione peggiorativa) BIOSICUREZZA BENESSERE ANIMALE DISINFEZIONI AUTOMEZZI 94,29% PULIZIA ANIMALI (MANZE) 91,43% CONDIZIONE SANITARIA PARATBC 88,57% CONDIZIONE SANITARIA IBR 85,71% PULIZIA ANIMALI (LATTAZIONE) 82,86% POSSIBILITÀ CONTATTO AUTOMEZZI/ANIMALI 82,86% INFERMERIA 71,43% PRECAUZIONI GENERALI INGRESSO ESTRANEI 74,29% CONTROLLO PREVENZIONE MASTITI 62,86% PULIZIA ANIMALI (ASCIUTTA) 71,43% NON CONFORMITÀ LEGISLATIVE • STA B U L A Z IO N E IN D IV ID U A L E S E N Z A P O S S IB IL ITÀ D I C O N TAT T O (V IS IV O E TAT T IL E ) CON ALTRI VITELLI • VIT E L L I 8 S E T T IM A N E IN B O X S IN G O LO O C O L L E T T IV O C O N S PA Z IO INSUFFICIENTE • MUTILAZIONI NON CONSENTITE E/O BOVINE MISTE CON E SENZA CORNA • AS S E N Z A L E T T IE R A V IT E L L I
Gestione delle asciutte PROGETTO PSR (2016-2019) SU 76 ALLEVAMENTI IN RER 100% ANIMALI SPORCHI 90% ADEGUATO 20% 30% SUFFICIENTE 20% 10% SPORCO SCARSO SCARSO SPORCO 0% pulizia aree non igiene pulizia e superficie superficie pulizia degli animali adibite al decubito gestione aree disponible per il disponible per il (solo libera) adibite al decubito decubito decubito pre-parto (solo libera) 11
Gestione lattazione PROGETTO PSR (2016-2019) SU 76 ALLEVAMENTI IN RER 100% ANIMALI SPORCHI 90% ADEGUATA 20% 30% UTILIZZO 50-70% 20% 10% SCARSA UTILIZZO
Acquisto e quarantena PROGETTO PSR (2016-2019) SU 76 ALLEVAMENTI IN RER 100% 90% 80% NESSUN ACQUISTO MAI O QUARANTENA (ULTIMI 3 ANNI) 70% CORRETTA 60% 50% 40% QUARANTENA PARZIALE 30% SALTUARIAMENTE 20% QUARANTENA 10% NON OTTIMALE FREQUENTEMENTE 0% acquisto e/o movimentazione quarantena 13
Mastite: terapia e diagnosi PROGETTO PSR (2016-2019) SU 76 ALLEVAMENTI IN RER 100% 90% PRESENZA DI ANALISI INDIVIDUALI 80% E CONSEGUENTI PIANI DI CONTROLLO 70% 80% 10% 0% trattamenti per mastite controllo e prevenzione clinica annuali mastiti 14
Indagine 2015 sul latte di massa delle aziende in provincia di Piacenza: risultati Indagine condotta in collaborazione AUSL e IZSLER Piacenza % 40 39,7 35 29,4 30 27,4 25 S.aureus 20 Prototheca 15 10,9 13,7 S.agalactiae 10 5,0 6,4 Mycoplasma 5 1,3 3 6,7 0 0,7 2 1 campione 2 campione totale 3% (9/300) di aziende positive per MRSA 15
LE L IN E E G U ID A P E R L’U S O R E S P O N S A B IL E DELL’ANTIMICROBICO 16
LINEE GUIDA: FILIERA BOVINA • Biosicurezza ed indicatori gestionali di allevamento • Principi generali IMPORTANZA DELLA • Piano di Gestione Sanitaria nell’allevamento bovino da latte PREVENZIONE • Indicatori gestionali PER LA • La diagnosi come requisito per uso prudente dell’antibiotico RIDUZIONE • Diagnostica della mastite DEL • Diagnostica della diarrea neonatale dei vitelli CONSUMO DI • Diagnostica delle forme respiratorie ANTIBIOTICO • Test di sensibilità all’antibiotico • La terapia antibiotica • Principi di uso prudente • Gestione dell’antibiotico in azienda • Criteri di scelta della terapia antibiotica 17
PIANO DI GESTIONE SANITARIA • Biosicurezza esterna • Rispe(o dei confini dell’allevamento • Acquisto di animali e quarantena • Igiene ambienrezzature e stru>ure • Alimen9 • Acqua di abbeverata • Controllo infestan9 e animali estranei • Strumentazione veterinaria • Locali di stabulazione (stru(ure, aria, deiezioni) • Procedure di pulizia e disinfezione • Ges
LA DIAGNOSI COME REQUISITO PER USO PRUDENTE DELL’ANTIBIOTICO PROTOCOLLI RACCOMANDATI In caso di Esami diagnostici da eseguire Materiale da campionare Brucella, Salmonella, Listeria, Trueperella, Campylobacter, Coliformi, Streptococchi, Mycoplasma, Leptospira, Coxiella, Chlamydia , Feto abortito, placenta inclusi cotiledoni (tessuti freschi) Aspergillus, Neospora, IBR, BVD, virus di Schmallenberg Aborto Anticorpi vs: Brucella, IBR, BVD, Chlamydia , Leptospira, Neospora, Coxiella, virus di Sangue materno Schmallenberg Paratubercolosi, BVD, Coronavirus, Salmonella, Clostridium, Feci fresche in contenitore ermetico Diarrea degli coproparassiti Carcasse di animali venuti a morte animali adulti Anticorpi vs: Sangue Paratubercolosi, BVD E.coli patogeni, Salmonella, Clostridium, Rotavirus, Coronavirus, BVD, Diarrea dei vitelli Carcasse di animali venuti a morte Feci fresche Cryptosporidium, Giardia, Coccidi, nematodi e cestodi Analisi di routine su • trimestrale: S.agalactiae, S.aureus, Mycoplasma bovis, Prototheca Latte di massa, prelevato dalla superficie del tank dopo latte di massa • bimestrale/trimestrale: BVD virus, IBR anticorpi accurata agitazione (>5 min), con attrezzature sterili. Mastite clinica e S.agalactiae, S.aureus, Mycoplasma bovis, Prototheca e batteri ambientali Latte individuale di quarto o pool di mammella subclinica (Streptococcus uberis , E.coli, Klebsiella, Proteus, Serratia ecc.) Prelievo sterile prima della mungitura S.agalactiae, S.aureus, Mycoplasma bovis, Prototheca Latte individuale di quarto o pool di mammella Controllo prima dell’acquisto BVD virus, IBR Ab (totali e gE), Paratubercolosi Ab (>24-36 mesi), Neospora Sangue Ab, Mycoplasma Ab Tamponi nasali Mannheimia, Pasteurella, Histophilus, Trueperella, Mycoplasma, IBR, BVD, Forme respiratorie Lavaggi bronco-alveolari VRS, Coronavirus, PI3, IDV Carcasse di animali venuti a morte Piani di controllo BVD, IBR, Paratubercolosi, Neospora e certificazione (frequenza definita dal piano sanitario) Sangue e/o latte specifici Sospetto FPT Dosaggio IgG Colostro (failure passive transfer) Dosaggio IgG e gamma-GT Sangue del vitello (2-4 gg di età) 19
Persorso diagnostico terapeutico Classificare la forma clinica di mastite (Ruegg 2017): 1. LIEVE (40-50%): solo alterazioni del latte (acquoso, denso, con fiocchi, sangue) 2. MODERATA (30-40%): latte alterato e sintomi mammari (calore, gonfiore, rossore) 3. GRAVE (5-15%): sintomi generali (febbre, disidratazione, depressione, calo ingestione) • Registrare quarto e livello di gravità e prelevare un campione sterile di latte • Verificare periodicamente la distribuzione dei livelli di gravità per validare il livello di sensibilità nella rilevazione delle mastiti di tipo 1 20
SCHEMA DI INTERVENTO PER LA TERAPIA DELLA MASTITE CLINICA, SECONDO I PRINCIPI DELL’USO RESPONSABILE DEL FARMACO MASTITE CLINICA Classificare gravità 1: lieve (alterazione latte) 3: grave (sintomi generali) 2: moderata (sintomi locali mammari) Valutazione storia clinica vacca Terapia immediata con antibiotici per via parenterale e terapia di supporto sfavorevole favorevole Valutare opzioni alternative alla Terapia solo IMM terapia OFC presunGva sulla base dello antibiotica storico aziendale E.coli Streptococchi S.aureus Non trattare, Trattare secondo Valutare le chances di rivalutare le LG guarigione 21
MASTITE LIVELLO 1 E 2: TRATTARE O NON TRATTARE? • Tra3are con an8bio8co solo se le probabilità di guarigione ba3eriologica sono buone • CONOSCENZA DELL’ANAMNESI Fa$ori di rischio (probabile insuccesso): • Numero di la$azioni (>2) • > 2 preceden: tra$amen: per mas:: cliniche nella la$azione corrente • SCC ripetutamente alte (3 conte ≥ 700.000/ml) nella la$azione corrente • Più di un quarto colpito • Patologie croniche concomitan: (zoppie, problemi riproduIvi ecc.) • DISPONIBILITA’ DATI DI LABORATORIO • Infezioni da Prototheca e Lievi:: terapia an8bio8ca inefficace • Infezioni Mycoplasma, Pasteurella, Pseudomonas, Serra:a, T. pyogenes, S.aureus: terapia scarsamente efficace 22
Stima della probabilità di guarigione batteriologica in base all’eziologia e alla durata della terapia i.m. di mastiti cliniche in bovine primipare e pluripare (Pinzon-Sanchez C. et al. JDS, 2010, 94) Durata della terapia Probabilità guarigione batteriologica % Eziologia Fonte bibliografica (giorni) Primipare Pluripare 0 5 0 Gillespie 2002 2 15 10 S.aureus Deluyker 2005 5 25 20 Oliver 2004 8 40 35 0 30 25 Morin 1998 2 60 55 Deluyker 2005 Streptococchi ambientali Hoe 2005 5 70 65 8 80 75 McDougall 2007 0 60 55 Oliver 2004, Hoe 2005, 2 75 70 CNS McDougall 2007, 5 80 75 Van den Borne 2010 8 85 80 0 80 75 Wilson 1999 2 90 85 McDougall 2007 E.Coli 5 90 85 Bradley 2009 Van den Borne 2010, 8 90 85 Suojala 2010 0 40 35 Smith 1985 2 50 45 Pyorala 1998 Klebsiella Roberson 2004 5 50 45 8 50 45 Hoe 2005 0 95 90 2 95 90 Roberson 2004 Negativo Pinzon-Sanchez 2010 5 95 90 8 95 90 23
Dati IZSLER 2012: Percentuali di isolamento da 22.800 analisi da sospette mastiti cliniche Ci sono spazi per la riduzione del consumo dei farmaci se si tratta su base eziologica Roberson, VCNA 2003: “La terapia antibiotica non è giustificata per il 50-80% dei casi di mastite clinica” 24
SCHEMA DI INTERVENTO PER LA TERAPIA DELLA MASTITE CLINICA, SECONDO I PRINCIPI DELL’USO RESPONSABILE DEL FARMACO MASTITE CLINICA Classificare gravità 1: lieve (alterazione latte) 3: grave (sintomi generali) 2: moderata (sintomi locali mammari) Valutazione storia clinica vacca Terapia immediata con antibiotici per via parenterale e terapia di supporto sfavorevole favorevole Valutare opzioni alternative alla Terapia solo IMM terapia OFC presuntiva sulla base dello antibiotica storico aziendale E.coli Streptococchi S.aureus Non trattare, TraJare secondo Valutare le chances di rivalutare le LG guarigione 25
ESEMPIO DI TRACCIABILITÀ 26
SCHEMA DI INTERVENTO PER LA TERAPIA DELLA MASTITE CLINICA, SECONDO I PRINCIPI DELL’USO RESPONSABILE DEL FARMACO MASTITE CLINICA Classificare gravità 1: lieve (alterazione latte) 3: grave (sintomi generali) 2: moderata (sintomi locali mammari) Valutazione storia clinica vacca Terapia immediata con antibiotici per via parenterale e terapia di supporto sfavorevole favorevole Valutare opzioni alternative alla OFC Terapia solo IMM terapia (coltura in allevamento) presunHva sulla base dello antibiotica storico aziendale E.coli Streptococchi S.aureus Non trattare, Trattare secondo Valutare le chances di rivalutare le LG guarigione 27
DIAGNOSI IN ALLEVAMENTO (ON FARM CULTURE) Prelievo Semina Incubazione Le5ura a 18-24 ore Interpretazione Terapia mirata 28
DIAGNOSI ON FARM (IN ALLEVAMENTO) ATTIVITÀ IZSLER PIACENZA • Sperimentazione in 5 allevamenti aderenti al PSR (200-290 vacche in mungitura) • Registrazione casi mastite clinica e relativo livello di gravità (1,2,3) • Semina campione e incubazione piastra a 37 °C per 18-24 ore in allevamento • Interpretazione dei risultati (con supporto IZSLER) • Applicazione protocollo terapeutico (vedi Linee Guida Emilia Romagna) • Consegna campioni al laboratorio IZSLER per validazione dati di campo • Follow-up a 30 giorni • Stima costo-beneficio 29
Diagnosi on farm: risultati • Riduzione del consumo di antibiotico 53% (44 - 71% nei 5 allevamenti) • Percentuale di casi di mastite di grado 1 o 2 in cui il trattamento antibiotico avrebbe potuto essere evitato: 64% • Controllo a 30 gg delle bovine non trattate (secondo i criteri delle LG): favorevole (circa 70% dei campioni negativi all’esame batteriologico e con SCC
MA…condizioni per la diagnosi on farm • Monitoraggio sistematico mastite clinica e SCC • Prelievo sterile del campione • Esami sistematici in parallelo in un laboratorio diagnostico (esame batteriologico ed antibiogramma sui principali patogeni) • Norme di igiene e sicurezza (igiene e disinfezione del luogo di lavoro, igiene del personale, corretto smaltimento dei rifiuti) 31
Terapia/profilassi in asciutta: ieri e oggi IERI Dagli anni ‘50 uno dei capisaldi della lotta alle mastiti contagiose OGGI Mutata situazione epidemiologica: • calo di infezioni da contagiosi • calo BTMCSS 32
Selezione bovine per SDT (Selective dry treatment) VALUTAZIONE DELLA MANDRIA • SCC del la)e di massa • Incidenza di mas11 cliniche • Situazione generale sanitaria (presenza patogeni contagiosi e prevalenza ambientali) e ges1onale VALUTAZIONE DELLA BOVINA • Storia clinica della bovina • Ricerca di patogeni mammari (esame colturale o PCR) • SCC totale 200.000 : Se 70% e Sp 63% nell’iden1ficare bovine con IMI all’asciu)a (Torres 2008) • SCC differenziale Miglioramento dell’accuratezza (Damm 2017) Migliore è la situazione dell’azienda e più stringente è il criterio di selezione delle bovine, minori sono i rischi di infezione in lattazione 33
SDCT: quali criteri? • Olanda: SCC>50.000 (pluripare) e SCC>150.000 (primipare) • Danimarca: positiva in PCR o in coltura • Irlanda: almeno un dato SCC >200.000 degli ultimi 3 in lattazione • Nuova Zelanda: SCC> 150.000 (pluripare) e SCC>120.000 (primipare) • UK: soglia SCC individuale variabile in funzione del valore di BTMSCC 34
35
Terapia selettiva: proposta delle LG ER 1) Allevamen8 potenzialmente in grado di ado1are la terapia sele3va: • assenza di patogeni contagiosi (S.aureus e S.agalac,ae) • bassa prevalenza di infezioni da altri Streptococchi ambientali • cellule soma=che del la1e di massa sempre
Profilassi: utilizzo del sigillante • Le IMI insorgono a seguito della penetrazione di germi patogeni per via intracanalicolare nelle prime e nelle ultime settimane di asciutta • L’antibiotico deve combattere un’ampia gamma di batteri e potrebbe non essere efficace nelle ultime fasi di asciutta • Il 50% dei canali dei capezzoli risulta ancora aperto dopo 10 giorni dalla messa in asciutta (Williamson 1995) • Sviluppo di un sigillante (subnitrato di bismuto) che mima il processo naturale di chiusura del capezzolo in maniera più efficace (Meaney, 1977) • Da utilizzare secondo criteri stringenti di asepsi, altrimenti può diventare un fattore di rischio per IMI anziché di protezione (Crispie 2004) 37
LINEE GUIDA: FILIERA BOVINA • Biosicurezza ed indicatori gestionali di allevamento • Principi generali • Piano di Gestione Sanitaria nell’allevamento bovino da latte • Indicatori gestionali • La diagnosi come requisito per uso prudente dell’antibiotico • Diagnostica della mastite • Diagnostica della diarrea neonatale dei vitelli • Diagnostica delle forme respiratorie • Test di sensibilità all’antibiotico • La terapia antibiotica • Principi di uso prudente • Gestione dell’antibiotico in azienda • Criteri di scelta della terapia antibiotica 38
WHO list of Critically Important Antimicrobials (CIA) • Gli anµbici vengono classifica& in: • Cri$cally important • Highly important • Important • Highest priority CIA • Fluorochinoloni • Cefalosporine di 3a e 4a generazione • Macrolidi • Polimixine • Obie8vo: dare un contributo alle azioni di priori&zzazione nell’ambito di strategie di risk assessment e risk management per combaCere il fenomeno dell’AMR dovuto all’uso di an&bio&ci nell’uomo e negli animali
Criteri di scelta • Farmacodinamica • Farmacocinetica • Importanza dell’antibiotico per l’uomo (WHO) Antibiotico Diagnosi Trattamento Trattamento di massa individuale Metafilassi* Profilassi* I scelta Clinica: sintomatologia Da preferire Possibile Da evitare e/o limitare a casi eccezionali II scelta Diagnosi eziologica + test sensibilità: Da preferire Possibile Da evitare e/o resistenza e/o inefficacia antibiotici limitare a casi di I scelta eccezionali III scelta Diagnosi eziologica + test sensibilità: Esclusivamente Solo in casi Non accettabile resistenza e/o inefficacia antibiotici eccezionali di I e II scelta *solo se previsto in AIC 40
Conclusioni • L’uso responsabile e la riduzione del consumo dell’antibiotico fanno parte di un percorso che è stato avviato • La profilassi (igienica, vaccinale, uso di sigillanti, corretta colostratura) dovrà essere intensificata • Il ricorso alla diagnosi di laboratorio dovrà essere intensificato • La diagnosi on farm ha dimostrato risultati promettenti sia dal punto di vista dell’uso prudente che dal punto di vista economico, ma va adottata con cautela per i problemi di sicurezza e di affidabilità dei risultati • L’asciutta selettiva è imprescindibile da alcuni fattori (stato sanitario della mandria, dall’ottimizzazione della gestione, raccolta e gestione efficiente dei dati) • Negli allevamenti con caratteristiche sanitarie e gestionali ottimali, l’asciutta selettiva può anche comportare un significativo risparmio economico • La formazione di veterinari e allevatori è fondamentale per la trasmissione dei concetti di uso prudente su cui deve basarsi la scelta terapeutica (Linee guida RER) • Le Linee Guida sull’uso responsabile dell’antibiotico nell’allevamento bovino sono disponibili sul sito Alimenti-Salute della Regione Emilia Romagna 41
Grazie per l’a+enzione norma.arrigoni@izsler.it 42
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