CORSO di livello B1-CILS - CPIA L'Aquila
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CORSO di livello B1-CILS SEDI: Sulmona e Pratola Peligna Carissimi studenti, la lezione che vi propongo è un’attività interdisciplinare, in cui si racchiudono due ambiti disciplinari, quello letterario e quello artistico. Mercoledì 22 aprile è stato il 50esimo anniversario della Giornata Mondiale della Terra. Il tema di quest’anno e’ azione per il clima. Proprio per questo evento, voglio proporvi la lettura della favola “Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza”, del famosissimo autore cileno Luis Sepúlveda, da poco scomparso, colpito dal Coronavirus. Ho voluto onorarlo così, questo fantastico scrittore di storie, che ci ha regalato favole per grandi e per piccoli, ricche di insegnamenti e di coraggio. AMBITO LETTERARIO
LEGGI LA SINTESI DELLA FAVOLA In un prato verde chiamato Paese del Dente di Leone, sotto a una frondosa pianta di calicanto, vive una colonia di lumache, certe di abitare nel posto migliore del mondo. Esse non hanno nomi propri con i quali distinguersi le une dalle altre e amano ripetere le stesse azioni giorno dopo giorno, con la consapevolezza della propria lentezza e vulnerabilità. In questo luogo idilliaco prende vita la “Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza “. Un giorno, una lumaca decide di avere anche lei un nome e di scoprire il motivo della lentezza che tanto la contraddistingue. Inizia a chiedere spiegazioni alle lumache più anziane che, infastidite dalla sua curiosità e invadenza, la deridono e le intimano di accontentarsi di tutto quello che possiede, abbandonandosi come loro alla routine quotidiana, senza fare altre domande. Arrivano persino a minacciarla di mandarla in esilio: «…. ora smettila con queste domande insensate, perché se insisti verrai espulsa dal Paese del Dente di Leone». Arrabbiata e delusa dall’atteggiamento delle compagne, la lumaca curiosa decide di allontanarsi volontariamente dal mondo in cui è nata e cresciuta e farvi ritorno solo dopo aver ottenuto un nome e aver scoperto i motivi della sua lentezza. Comincia così per la protagonista un viaggio all’insegna della curiosità e della conoscenza, scandito dalla lentezza che fa parte del suo essere e dalla voglia di rischiare, mettendo in dubbio tutto ciò che ha conosciuto fino a quel momento. Durante il cammino incontra un gufo malinconico e una saggia tartaruga di nome Memoria, che la aiutano e la sostengono. La tartaruga le attribuisce persino un nome proprio, Ribelle, nome che rispecchia la sua indole forte, indomita a anticonformista. Grazie al suo atto di coraggio, Ribelle scopre che le sue compagne sono in pericolo: l’uomo sta abbattendo grandi prati per trasformarli in strade e abitazioni. La minaccia è imminente e la nostra coraggiosa protagonista deve intervenire. Riuscirà Ribelle ad avvisare in tempo le altre lumache e salvare la colonia? La sua lentezza le sarà di vantaggio o si trasformerà inevitabilmente in un ostacolo? Al termine della sua avventura, capirà finalmente l’importanza della lentezza?
SPIEGAZIONE DELLA FAVOLA Luis Sepúlveda ci ha proposto una nuova favola ricca di insegnamenti velati e atti di coraggio, raccontando il mondo attraverso gli occhi di un piccolo animale lento e anticonformista. Ribelle insegna a non accettare la routine quotidiana se la nostra indole richiede altro, o di diffidare dei preconcetti che vengono proposti e definiti come verità assoluta, se non ci convincono. La lumachina decide di sfidare tutto e tutti, pur di inseguire la sua voglia di conoscenza e curiosità; al rifiuto delle sue compagne risponde con determinazione e convinzione: «Ah, sì? Allora me ne vado, e tornerò soltanto quando saprò perché siamo così lente, e quando avrò un nome». È disposta ad affrontare ostacoli e pericoli, pur di perseguire il suo obiettivo, senza mai tirarsi indietro. Questo la porta a scoprire altre realtà, altri animali, apprendendo che esistono altri stili di vita e altre specie, altrettanto interessanti e degni di nota. La conoscenza è un punto di forza, un valore aggiunto che permette di riflettere e raggiungere una maggior consapevolezza anche del proprio io. Le sue compagne, non volendo muoversi dalla propria percezione del mondo, ignorano le altre realtà: «E siccome non avevano viaggiato non potevano fare confronti […]». L’autore non perde occasione per rievocare il tema ambientalista, una problematica che tocca tutti gli esseri viventi, nessuno escluso. Nel racconto l’uomo continua a costruire case e strade, distruggendo habitat naturali e colonie di animali, senza alcun ritegno e riguardo. “Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza”, è un inno alla riscoperta della lentezza, divenuta al giorno d’oggi quasi una chimera, schiacciata quotidianamente da un mondo veloce, che progredisce anche tecnologicamente senza sosta. Attraverso l’indole di Ribelle, Luis Sepúlveda vuole farci riscoprire la bellezza che risiede dietro i piccoli gesti, i paesaggi e ricordarci quanto sia importante godersi il momento. La vita quotidiana è frenetica, tutto accade velocemente senza dare possibilità di assimilare concetti e sensazioni. La smania non deve dominarci, bisogna
avere la determinazione e l’imposizione di rallentare, altrimenti tutto svanisce in un attimo perdendo di significato. Lo stesso autore durante un’intervista ha esposto la sua opinione in merito a questa fiaba, asserendo che «Io difendo il ritmo umano: il tempo preciso, né più né meno, che serve per fare le cose per bene. Per pensare, per riflettere, per non dimenticare chi siamo». La lumaca è il simbolo pedagogico che parte dalla lentezza come valore In questo periodo, siamo tutti a conoscenza dello slogan “IO RESTO CASA” , e del perché bisogna rispettare le indicazioni che ci sono state imposte, non solo per noi stessi ma soprattutto per il nostro prossimo. Le nostre giornate quotidiane sono scandite da altri ritmi, da tempi più lenti. Come la la lumaca “Ribelle” che inizialmente non capiva dell’importanza della sua lentezza, anche noi adesso dobbiamo assaporarla piano piano, capirne la bellezza e non perderci d’animo. Oggi la nostra casa è il nostro rifugio, la nostra fortezza in cui ci sentiamo protetti dal mondo esterno. Cosa accade se i nostri occhi “attraversano” le mura delle nostre case? Cosa c’è “Oltre il muro”? L’OCCHIO attraversa il muro diventa LENTE DI INGRANDIMENTO, occhi e mani frugano l’ambiente decidendo istante per istante che cosa interessa, senza saperlo già da prima, costruendo in questo modo un pensiero che è mobile e produttivo, razionale e immaginativo, e sorretto da una feconda sensibilità sentimentale, emozionale e affettiva. L’occhio è chiamato a vedere e a capire, per costruire pensieri non solo razionali ma anche immaginativi.
INTERAZIONE SCRITTA 1) Se la lumaca è la metafora della lentezza, anche noi in questo tempo viviamo questo valore che stiamo riscoprendo e sicuramente apprezzando. Rifletti proprio su questo concetto, analizzando quale sono le tue priorità, le tue aspettattive e cosa in questi anni, mesi più frenetici ti è più mancato. Ascolta il tuo cuore…. Scrivi un testo di 80 parole. ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________
AMBITO ARTISTICO Banksy è uno Street Art anonimo di Bristol che ha esordito nei tardi anni Novanta e ha conquistato la celebrità internazionale facendo principalmente STENCIL illegali con la bomboletta spray nelle maggiori città del Regno Unito e del Nord America. La cultura dei graffiti esiste sin dalla preistoria, ma la sua manifestazione più recente nasce dall’esplosione della cultura hip-hop avvenuta nei tardi anni Ottanta negli Stati Uniti. In quegli stessi anni l’hip-hop cominciò a spopolare tra i giovani di Bristol, e tra essi c’era un Banksy allora giovanissimo e inesperto. Negli anni Novanta, Bristol era un punto nevralgico della cultura giovanile britannica e in ambito musicale e artistico rispose in modo originalissimo agli influssi dell’hip- hop. Banksy ha cominciato spruzzando con la bomboletta il suo nickname e occasionalmente dei character a mano libera. Negli anni Novanta, avrebbe quasi del tutto abbandonato i graffiti a mano libera optando in modo quasi esclusivo per la tecnica dello STENCIL. Lo stesso Banksy ha motivato questa decisione decidendo che era diventato impossibile eseguire a mano libera pezzi di una certa complessità a causa della rapidità con cui interveniva la polizia. La STREET ART è nata e cresciuta come reazione ai pretenziosi che ci sono nell’arte contemporanea, come dimostrazione che l’arte esiste anche al di fuori dell’aria soffocante delle gallerie. Un’opera è un processo in continua evoluzione, e se è destino che le succeda qualcosa sarebbe snaturarla dal suo contesto. Io preferirei vedere un’opera di Banksy e trovarmi lì dov’è stato lui, piuttosto che vedere staccare a picconate un suo graffito da un muro per poi appenderlo in qualche galleria. Rinchiuderlo là dentro darebbe tutta la maestà di un leone in una gabbia troppo piccola.
Banksy, sa che oltre il muro ci sono i suoi pensieri anticonformisti, ribelli che parlano di politica di tematiche sociali, pacifiste e ambientali…. ATTIVITÀ LABORATORIALE E INTERAZIONE SCRITTA 2) Attraverso uno Stencil creato da te (foglio taglierino/forbici, colori) (attività laboratoriale), come fa Banksy, scrivi in 80 parole, cosa c’è “Oltre il Muro”, esprimendo qualsiasi forma di pensiero ambientale, sociale, pacifista, politico….. THERE IS ALWAYS HOPE
clicca sulla foto per vedere il video Banksy, La bambina con il palloncino, Southbank, Londra, scalinata del Waterloo Bridge lato est Questo pezzo, ancora oggi tra i più apprezzati, denota la sua grande sensibilità di usare la figura infantile in un modo toccante. Le immagini raffiguranti bambini, con la loro carica emotiva, diventeranno un elemento ricorrente della produzione banksiana. ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ Buon lavoro!!
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