Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) del Comune di Milano - 3 aprile 2019 - Centro Studi PIM
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Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) del Comune di Milano Ing. Stefano Mondani, Comune di Milano ‐ Area Pianificazione e Programmazione Mobilità 3 aprile 2019 1
Percorso di formazione del Piano Consultazione • Catalogazione e • Linee di mappatura indirizzo • Cittadini delle richieste • Rapporto • Consigli di Zona • Analisi preliminare • Comuni di area propedeutiche metropolitana allo sviluppo I Conferenza di • Associazioni degli scenari di valutazione Piano Elaborazione Proposta di Piano • Messa a • Valutazione disposizione • Documento di • Adozione DCC • Selezione Piano • Raccolta e Valutazione 13 del 8.6.17 • Rapporto • Osservazioni osservazioni Ambientale Scenari di • Approvazione … II Conferenza Piano di Valutazione 2
Domanda di mobilità Gravitazione su Milano della domanda di mobilità Spostamenti totali giornalieri verso Milano Spostamenti Spostamenti interni a di scambio Milano 3
Trasporto Pubblico Urbano e di Area Urbana 103 fermate di Metropolitana 4 linee di metropolitana 180 Km di rete di metropolitana 4.700 fermate di mezzi di superficie 18 linee di tram 323 Km di rete di tram 4 linee di filobus 77 Km di rete di filobus 117 linee di bus 2.106 Km di rete di bus Vetture x km convenzionali Rete urbana migliaia di passeggeri/anno 4
Servizio Ferroviario Regionale Saronno Lodi MI Rogoredo‐Mariano Comense MI Cadorna‐Saronno MI Cadorna‐Camnago‐Lentate Servizi attuali Varese‐Treviglio Novara‐Treviglio Mi Porta Garibaldi‐Molteno‐Lecco Mi Porta Garibaldi‐Camnate‐Lecco Albairate‐Vermezzo‐Saronno Mi Porta Garibaldi‐Chiasso Mi Bovisa‐Pavia 5
Infrastrutture Itinerari ciclabili (180 km) Zone 30 (454.000 mq) ZTL (152.000 mq) 300.500 posti auto su strada 2.023 km di rete stradale Aree Pedonali (530.000 mq) 717 regolatori semaforici 6
Tasso di motorizzazione 1.200.000 800 1.000.000 700 Autovetture Autovetture/1000 600 immatricolate abitanti 800.000 500 2003 794.578 625 600.000 400 300 2013 701.301 518 400.000 200 200.000 Variazione 2003‐2013 ‐ 93.277 ‐ 107 100 0 0 Variazione % ‐ 12% ‐ 17% 1985 1987 1989 1991 1993 1995 1997 1999 2001 2003 2005 2007 2009 2011 2013 Autovetture immatricolate Autovetture/1000 abitanti 7
Piano Urbano della Mobilità Sostenibile….. una visione nuova….. Visione strategica di lungo periodo e PUMS Principali chiaro piano di implementazione caratteristiche Approccio partecipativo Sviluppo equilibrato e integrato di tutte le modalità di trasporto Integrazione orizzontale e verticale Valutazione della performance corrente e futura Monitoraggio regolare, valutazione e revisione Considerazione dei costi esterni per tutte le modalità di trasporto
Piano Urbano della Mobilità Sostenibile….. una visione nuova….. Pianificazione tradizionale dei PUMS trasporti Si mette al centro il traffico Si mettono al centro le persone Obiettivi principali: capacità di flusso Obiettivi principali: accessibilità e qualità della vita, di traffico e velocità sostenibilità, fattibilità economica, equità sociale, salute Focus modale Sviluppo delle varie modalità di trasporto, incoraggiando al contempo l’utilizzo di quelle più sostenibili Focus infrastrutturale Gamma di soluzioni integrate per generare soluzioni efficaci ed economiche Documento di pianificazione di settore coerente e Documento di pianificazione di coordinato con i documenti di piano di aree correlate settore (urbanistica e utilizzo del suolo, servizi sociali, salute, pianificazione e implementazione delle politiche cittadine, ecc) Piano di breve‐ medio termine Piano di breve e medio termine, ma in un’ottica strategica di lungo termine Relative ad un’area amministrativa Relativo ad un’area funzionale basata sugli spostamenti per ogni motivazione di viaggio Dominio degli ingegneri trasporti e Gruppi di lavoro interdisciplinari e Pianificazione a cura di esperti Pianificazione che coinvolge i portatori di interesse attraverso un approccio trasparente e partecipato Monitoraggio e valutazione dagli Monitoraggio regolare e valutazione degli impatti impatti limitati nell’ambito di un processo strutturato di apprendimento e miglioramento continui 9
Obiettivi generali e specifici Equità, Innovazione Mobilità sicurezza, Qualità ed efficienza sostenibile inclusione ambientale economica sociale Ridurre le emissioni Garantire l’equilibrio Garantire elevata Ridurre l’incidentalità atmosferiche economico del sistema accessibilità inquinanti della mobilità Ridurre la dipendenza Ridurre l’esposizione Ridurre i consumi Internalizzare i costi dal mezzo privato della popolazione al energetici e le ambientali, sociali e motorizzato rumore ed agli emissioni di gas sanitari nelle politiche inquinanti atmosferici climalteranti pubbliche Ridistribuire lo spazio Ridurre le barriere di Prevenire e contenere Promuovere l’efficienza pubblico a favore della accesso ai servizi di l’inquinamento economica del traffico mobilità attiva mobilità acustico commerciale Incentivare il rispetto Aumentare la libertà di delle regole di Migliorare la qualità del Ottimizzare l’utilizzo scelta a favore di modi circolazione e sosta dei paesaggio urbano delle risorse di mobilità di mobilità sostenibile veicoli 10
Risultati attesi e indicatori Il Piano risulta efficace nel Ripartizione modale (%) riequilibrio modale a favore Tipo di spostamento Modalità prevalente Stato di fatto Target di Piano del trasporto pubblico e Autovettura delle modalità sostenibili Spostamenti di scambio 58,5% 51,3% Trasporto pubblico 36,8% 43,7% Autovettura Spostamenti interni 30,2% 22,9% Trasporto pubblico 56,7% 63,0% Tempo medio di spostamento nell’ora di punta (minuti) La diminuzione del tempo Spostamenti interni 18,8 18,3 (‐ 2,6%) medio di spostamento Auto privata corrisponde a una Spostamenti di scambio 24,3 22,7 (‐ 6,6%) maggiore efficienza dell’offerta di mobilità a Spostamenti interni 33,3 30,2 (‐ 9,3%) disposizione di residenti, Trasporto pubblico city users e pendolari Spostamenti di scambio 56,6 53,2 (‐ 6%) 11
Risultati attesi L’aumento della velocità commerciale dei mezzi pubblici è determinante sia Velocità commerciale TPL nell’ora di punta (km/h) per il miglioramento della qualità del Modo Tipo di spostamento Stato di fatto Target di Piano servizio sia per le condizioni di sostenibilità economica Trasporto pubblico Spostamenti interni 12,6 14,8 (+ 17,5%) Popolazione residente servita da linee di forza TPL % Modo Servizio Stato di fatto Target di Piano Residenti a meno di 500 m da La presenza di una linea di forza ‐ una fermata della metropolitana o di una linea 30,5% 41,6% comprese le fermate ferroviarie ‐ ferroviaria suburbana entro una distanza raggiungibile a piedi costituisce un fattore Trasporto pubblico Residenti a meno di 500 m da determinante per il livello di una fermata della servizio effettivo e percepito e, metropolitana o di una linea ferroviaria suburbana o a 30,5% 73,7% conseguentemente, per meno di 400 metri da una linea rapida di forza di l’attrattività del trasporto superficie pubblico 12
Risultati attesi Il Piano si dimostra in grado di incidere Congestione della rete stradale positivamente sui tre indicatori considerati per Modo Livello di accessibilità Stato di fatto Target di Piano valutare la congestione della rete stradale urbana: riduce l’indice complessivo di Rapporto congestione (‐ 10%), la lunghezza della rete in flussi/capacità nell’ora 0,35 0,31 congestione (‐11%) e aumenta il rapporto fra di punta (‐11,4%) velocità nelle ore di punta e velocità a rete Rapporto velocità rete scarica (+4%) in Trasporto privato congestione/velocità 0,72 0,75 Incidentalità totale – incidenti con libero deflusso (+ 4,2%) feriti/ anno Modo Stato di fatto Target di Lunghezza rete in Piano congestione nell’ora di punta ‐ f/c > 0.9 – 57,7 55,2 (km) (‐ 4,3%) Mobilità privata 9.635
Risultati attesi Emissioni atmosferiche annue (t/anno) interne ai confini Inquinante Stato di fatto Target di Piano PM 10 175 112 (‐36%) Le emissioni annue atmosferiche degli inquinanti locali diminuiscono con percentuali di riduzione (‐45%) PM 2.5 121 66 sopra il 76% per EC e NO2, di circa il 36% per il PM10 e di circa il 45% per il PM2.5 NO2 586 138 (‐76%) EC‐BC 43 10 (‐77%) Popolazione residente esposta a classi di variazione dei Una quota significativa della popolazione livelli di rumore dovuti al traffico veicolare (38,7%) trae beneficio dall’attuazione del Classe di variazione (db) Reference Vs SDF Piano Vs SDF PUMS (decremento dei livelli di esposizione) Riduzione rumore (Δ ≥ ‐0,5) 12,3% 38,7% Variazione trascurabile di rumore (‐0,5 < Δ < 0,5) 76,5% 45,0% Incremento di rumore (Δ ≥ 0,5) 11,2% 16,3% 14
Potenziamento dei servizi ferroviari sul nodo di Milano Passante ferroviario 3’45’’ assetto a regime 6’ Passante ferroviario servizi attuali 15
Capillarità dei servizi di cintura e nuove fermate ferroviarie urbane 16
Evoluzione del sistema delle linee “S” verso un vero sistema ferroviario metropolitano Stazione con P & R CINTURA DENSA MILANO Linea metropolitana urbana Linee S-bus e altri sistemi leggeri NUCLEI URBANI Linea SECONDA CINTURA ferroviaria (SFR) Prolungamento MM Adduzione gomma 17
Prolungamento metropolitane (e di linee tranviarie esistenti) 18
Nuove linee di metropolitana – M6 e riqualificazioni extraurbane di linee tranviarie esistenti 19
Incremento dei livelli di sicurezza - Trasporto Pubblico Riqualificazione di assi e nodi 01/04/2015 20
Città 30 ePubblico Trasporto Zone 30 - Scenario di Piano ZONA 30 Ambiti con funzione prevalentemente residenziale o a fruizione pedonale interessati da interventi a favore della riduzione del traffico, della riduzione delle velocità e da interventi di riuso e funzionalizzazione degli spazi a favore dell’uso pedonale e ciclistico. CITTÀ 30 adozione diffusa del limite di velocità a 30 km/h. Il limite di velocità può essere esteso a tutte le strade che non svolgono un ruolo strategico nell’organizzazione generale della circolazione e del trasporto 01/04/2015 pubblico. 21
Interventi di ricucitura e riqualificazione della rete viaria 4 1. Viabilità Bovisa 2. Caracciolo Lancetti 1 5 3 3. Viabilità scalo Farini e 2 variante Bovisasca 6 4. Bruzzano 5. Collegamento Monza 7 Gobba 10 6. Fornice Ortica 8 9 7. Varsavia Carbonera 8. Porta sud e tratto urbano Paullese 9. Connessione Ortles Antonini 10. Connessione Merula Chiodi 22
Sviluppo della mobilità ciclistica Individuazione della rete degli itinerari portanti da dedicare alla ciclabilità: il “telaio portante” punta ad efficienza e continuità dei percorsi. Realizzazione di un sistema di itinerari ciclabili sia radiali che anulari per favorire gli spostamenti tra le diverse centralità urbane. Integrazione con la realizzazione degli ambiti a traffico moderato (zone 30) per favorire un sistema di ciclabilità diffusa nel tessuto urbano di quartiere. 23
Sviluppo della mobilità ciclistica - Servizi Sviluppo del servizio di Bike Sharing nelle aree periferiche Realizzazione di Bicistazioni per lo sviluppo dell’intermodalità Sviluppo della mobilità ciclistica Incremento della dotazione di rastrelliere Comunicazione e marketing 24
Comunicazione e Marketing Comunicazione e marketing (social, pubblicazioni ecc.) Nuovo sistema di segnaletica mirata Comunicare i cambiamenti in atto e una nuova visione di città che, attraverso una sinergia di azioni (moderazione del traffico, itinerari prioritari, sistemi pedonali), favorisca la sicurezza e incentivi tutti gli utenti. 25
Governo della domanda di mobilità delle persone e delle merci Sosta Pricing e regolazione della Governo della circolazione domanda di mobilità delle persone e delle merci Servizi alla mobilità condivisa e innovazione City logistics 01/04/2015 26
Area C Pubblico Trasporto Il PUMS ha studiato e valutato alternative di sviluppo che hanno portato alla definizione di Area B 27
Area B Area B è una LOW EMISSION ZONE (LEZ). Si intende una ZONA A TRAFFICO LIMITATO con DIVIETO di accesso, circolazione e sosta per alcune categorie veicolari (in determinati giorni/orari) e con REGOLAMENTAZIONI specifiche per altri (es. obbligo di sostare o seguire percorsi specifici). Il perimetro della LEZ include la pressoché totalità dell’abitato 28
Car sharing ampliare l’offerta di servizi di sharing oggi presenti, ad esempio il servizio elettrico con veicoli leggeri; accrescere la complementarietà con altri sistemi quali trasporto pubblico e bicicletta; riconoscere l’importanza della complementarietà tra modello a flusso libero e quello a stazioni fisse, sinergici tra loro; proporre gli indirizzi progettuali anche per il suo sviluppo in termini territoriali. 29
Scooter sharing L’inserimento dello scooter sharing costituisce un ulteriore contributo alla strategia che affianca ed integra l’uso del mezzi collettivi con l’uso collettivo dei mezzi. Elevate performance in termini di impatto Tipologia mezzo ambientale da utilizzare per servizio Utilizzo di sistemi di sicurezza La sperimentazione dovrà essere verificata attraverso sistema di monitoraggio, al fine di verificare il successo e la capacità di innescare cambiamenti positivi nel modello di mobilità. 30
Mobilità Pubblico Trasporto elettrica Mobilità aziendale Mobilità su due ruote Ambiti di intervento Sharing elettrico Taxi e parco veicoli TPL Logistica urbana delle merci 01/04/2015 31
Servizi alla mobilità condivisa e innovazione L’obiettivo finale è quello di integrare i vari modi di trasporto in un sistema che crea esperienze di viaggio, attraverso l’uso di tecnologie smart: la mobilità come un concetto di servizio (Mobility as a Service - MAAS). Questo nuovo paradigma della mobilità (MAAS) offre nuove opportunità per migliorare la libertà di scelta di mobilità dell’utente, sostenendo una maggiore efficienza nel modo in cui i nostri servizi di trasporto vengono forniti. 32
City logistics Trasporto Pubblico Controllo e gestione aree di carico e scarico Progetto, controllo e tracciatura delle merci pericolose City logistics Centri di distribuzione urbana ZTL Merci Progetti pilota 01/04/2015 33
Grazie Ing. Stefano Mondani, Comune di Milano ‐ Area Pianificazione e Programmazione Mobilità stefano.mondani@comune.milano.it 3 aprile 2019 34
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