Buon compleanno Maglia Rosa! 2021 - quella
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Buon compleanno Maglia Rosa! Ecco quella del 2021 disegnata da Castelli e per il sesto anno sponsorizzata da Enel Il Giro d’Italia celebra i 90 anni della Maglia Rosa, vestita dalla sua nascita da 254 corridori. Quella che verrà indossata nel 2021 avrà i nomi dei vincitori tono su tono all’interno delle fasce trofeo in evidenza. Inoltre una frase della Divina Commedia di Dante Alighieri, scelta tra quelle più significative arrivate tramite una call to action sui social del Giro, “Disposto a salire a le stelle”, sarà impressa all’interno del colletto. Per l’occasione è stato messo a punto anche un progetto di comunicazione che inizierà l’8 marzo con una mostra virtuale, in collaborazione col Museo del Ghisallo, sulla storia della Maglia Rosa. Ogni settimana, inoltre, un’ iniziativa social settimanale racconterà un decennio di storia della Maglia Rosa a partire dal 1931.
Milano, 2 marzo 2021 – Il Giro d’Italia si prepara a celebrare il proprio simbolo: la Maglia Rosa, che compie 90 anni. Un percorso da marzo a settembre che coinvolgerà tutti gli appassionati del grande ciclismo e in particolare la fan base della Corsa Rosa. Icona del ciclismo professionistico, la Maglia Rosa venne introdotta nel 1931 da Armando Cougnet, giornalista sportivo de La Gazzetta dello Sport, il giornale che oltre vent’anni prima aveva ideato il Giro d’Italia. L’idea fu individuare un
simbolo che rendesse visibile il corridore al comando della classifica, per dare modo agli spettatori di distinguerlo tra tutti gli altri. Una tradizione, questa della maglia da assegnare al leader della classifica generale, che ancora oggi vive nella più importante corsa a tappe ciclistica del mondo. Quell’anno, il lontano 1931, il primo a indossarla fu il mantovano Learco Guerra. L’ispirazione per la Maglia Rosa 2021 è arrivata tramite il vincitore del Giro 2020 Tao Geoghegan Hart in Rosa per la prima volta sul podio finale di Milano. Chi veste questa maglia iconica entra nella storia del ciclismo e indossa i nomi dei vincitori precedenti che lo avvolgono proprio come nel Trofeo Senza Fine. Un vero omaggio ai 90 anni della Maglia Rosa che si fa notare con un logo dorato sulla parte superiore della schiena, abbinato alla zip dorata e ai simboli del Trofeo presenti sulle maniche. Non viene celebrato solo il passato con questa Maglia. La nuova Maglia Rosa è stata sviluppata nella galleria del vento per assicurarne l’aerodinamicità, senza compromettere leggerezza e traspirabilità. Insieme al produttore di tessuti Sitip, sono stati utilizzati filati riciclati al 100% per ridurre l’impatto ambientale di una Maglia che celebra il passato mentre guardando al futuro. Da inizio marzo, RCS Sport, organizzatore del Giro d’Italia, darà inizio a un percorso dedicato alla celebrazione della Maglia Rosa. Da lunedì 8, in particolare, sarà on line una mostra virtuale interattiva, studiata in collaborazione con il Museo del Ghisallo e con ACdB, che consentirà agli appassionati di immergersi nella storia del Giro d’Italia. A partire da quello stesso giorno, e nelle 9 settimane seguenti, un racconto con immagini, video inediti, articoli, prime pagine de La Gazzetta dello Sport delle più grandi imprese della Maglia Rosa. Il racconto sarà diviso per decenni e i contenuti saranno visibili sui profili social del Giro
d’Italia. Tra marzo e aprile andrà in scena anche un’iniziativa social rivolta alla community della Corsa Rosa (oltre 3 milioni di persone). Con il titolo La Maglia Rosa dei 90 anni, verranno inviati a votare la Maglia Rosa più amata di sempre. #Giro Splendida affermazione di Ott Tänak sulle nevi dell’Arctic Rally Finland, stupisce
sempre più Kalle Rovanperä Grande prova di Ott Tänak all’Arctic Rally Finland, secondo appuntamento del Campionato del Mondo Rally disputatosi nel fine settimana in Lapponia, l’estone sembra aver finalmente “preso in mano” come si deve la Hyundai i20 conducendo la gara dall’inizio alla fine quasi senza alcuna sbavatura. Dopo essersi aggiudicato lo shakedown, Tänak ha iniziato ad infilare una serie di scratch sulle velocissime prove finlandesi aggiudicandosi ben 5 delle 10 speciali in programma, rimanendo sempre in testa alla classifica generale, fino a conquistare una meritatissima vittoria finale. Ott Tanak Grande, anzi grandissima, anche la gara del baby fenomeno Kalle Rovanperä, il giovanissimo figlio d’arte – non particolarmmente soddisfatto delle sue prestazioni – ha afermato candidamente di non essere riuscito a vincere la gara come avrebbe voluto. D’accordo, non avrà vinto ma ha
dimostrato un sangue freddo eccezionale aggiudicandosi, fra l’altro, la SS 7 e la power stage finale conquistando così il secondo posto della classifica assoluta e trovandosi meritatamente proiettato in testa al mondiale piloti. Kalle Rovanpera Terzo posto per Thierry Neuville, mai in grado di impensierire il duo di testa ma che riesce comunque ad aggiudicarsi una prova speciale e con questo risultato si porta al secondo posto nella classifica conduttori Wrc.
Una gara affascinante quella lappone, anche se con poche prove speciali, le cortissime giornate che caratterizzano il circolo polare artico hanno costretto i concorrenti a montare ed utilizzare i fari supplementari molto presto, le loro sciabolate di luci illuminavano le piste finlandesi e nel buio delle notti polari ricordavano le spade laser della nota saga Star Wars. Le immagini della gara hanno però evidenziato anche la pressochè totale assenza di pubblico, immagini asettiche – complice anche il bianco della neve – mancanti della classica coreografia delle gare del nord Europa: le innumerevoli colorate bandiere scandinave, i copricapi con le corna delle renne e gli abitanti del luogo con la birra in mano (e la pancia fuori) nonostante le temperature polari. Veniamo quindi ad alcune considerazioni su piloti e team: Il team Hyundai sceglie i “cavalli” giusti da schierare nei
toboga finlandesi con Tänak che con una scorpacciata di alce orchestra abbastanza tranquillamente tutta la gara e agguanta il primo posto, se non fosse stato per la leggera strusciata contro uno snow bank (i muraglioni di neve che delimitano il tracciato a bordo strada) nella seconda prova del sabato – la SS4 Kaihuavaara 1 – che ha fatto trattenere il fiato a molti tifosi, la sua sarebbe stata una gara pressochè perfetta. Il compagno di squadra Thierry Neuville deve ancora affinare il feeling con il nuovo copilota Martijn Wydaeghe, i due non commettono errori – penalizzati però dalla posizione di partenza in prova – e chiudono in terza posizione assoluta con una prestazione onorevole che porta punti utili soprattutto nella classifica costruttori. La vera sorpresa di questo weekend in casa Hyundai sono state le ottime prestazione dell’irlandese Craig Breen, navigato da Paul Nagle, che ha tallonato i piloti al vertice della gara in quasi tutte le prove aggiudicandosi infine la quarta posizione assoluta, dopo essere stati anche in seconda posizione nelle fasi iniziali del rally, e chiudendo il rally con un bel bottino di punti per la casa coreana.
Craig Breen Continua invece l’apprendistato per Pierre-Louis Loubet, penalizzato da problemi al motore che non gli hanno permesso di mettersi in evidenza. Prestazioni parzialmente deludenti invece quelle della Toyota, in particolare quella del francese Sebastien Ogier che non è sembrato particolarmente in forma per questa tappa del mondiale, sul finale – ultima prova del sabato, la SS 8 Siikakämä 2- ha anche accumulato 20 minuti di ritardo per essersi incagliato in uno snow bank dove, in assenza di pubblico, gli ci è voluto parecchio tempo per riuscire a estrarre la vettura dal cumulo di neve e terminare la prova; concluderà la gara in ventesima posizione assoluta.
Elfyn Evans Migliori le prestazioni dei due compagni di squadra, Elfyn Evans, quinto assoluto, e soprattutto quella di Kalle Rovanperä, secondo assoluto e autore di prestazioni eccezionali nel velocissimo percorso lappone caratterizzato dai muri di neve a bordo strada dove Kalle con la sua guida un po’ sporca ricordava una pallina da flipper che rimbalzava continuamente da una parte all’altra del tracciato. Le loro prestazioni hanno portato alla squadra un malloppo non certo esaltante ma che permette comunque alla Toyota di rimanere ai vertici della classifica costruttori – anche se con un margine più risicato – ma soprattutto vede il piccolo prodigio approdare in prima posizione nella classifica piloti WRC.
Kalle Rovanpera Ah si, ci stavamo quasi dimenticando di Katsuta Takamoto che finalmente è riuscito a portare la vettura ancora integra al termine della gara e anche qualche punticino costruttori che fa sempre comodo, un Katsuta che ha svolto correttamente i compiti e comunque sempre più consistente e attento. Non da ultimo abbiamo il team Ford, con Teemu Suninen e Gus Greensmith che concludono il rally con un passo regolare, anche se lontani dalle posizioni di vertice (rispettivamente ottavo e nono) e facendo ricredere i tifosi sulle loro capacità di guida. Ricordiamo che Suninen era stato protagonista di un bruttissimo incidente nelle prime centinaia di metri del Monte-Carlo, cosa che sembrava averlo appiedato anzitempo dal team M-Sport, successivamente smentita proprio dalla sua partenza all’Arctic. Sfortunato Janne Tuohino che ha dovuto abbandonare la compagnia al termine della penultima giornata dopo essere scivolato – a piedi – sul ghiaccio all’uscita di una sauna rigeneratrice.
Teemu Suninen Gus Greensmith Non si può non citare inoltre un altro baby prodigio nonche figlio d’arte pure lui: Oliver Solberg, al debutto su una Wrc con delle prestazioni eccezionali che, in qualche tratto, hanno fatto sembrare che al volante potesse esserci il padre Petter (in un meme sui social – foto a destra – si nota che alla guida anche le espressioni sono le medesime) il piccolo Solberg comincia a sgomitare per mettersi in evidenza; un ottimo weekend dunque dove porta a casa la settima posizione assoluta e qualche punticino comodo in casa Hyundai. Da notare il suo rapporto problematico con gli occhiali che Oliver riesce spesso a dimenticare o a perdere, cosa fra l’altro successa anche all’Arctic…. ci pare di vedere il padre Petter rincorrerlo per riportarglieli.
OliverSolberg Non possiamo infine tralasciare la splendia prestazione di Esapekka Lappi che, fuori dal giro delle Wrc Plus, si piazza al decimo posto della gara lappone aggiudicandosi il primo posto del Wrc 2, grande prova di forza per lui che si mette dietro un altro ex ufficiale come Andreas Mikkelsen e un sempre più consistente Nikolay Gryazin.
Esapekka Lappi In gara con una Wrc Plus anche il nostro Lorenzo Bertelli che dopo 2 anni è risalito su una vettura da assoluto, tanto divertimento ma poca fortuna per lui costretto ad una gara di rincorsa dopo essersi innevato causa un testacoda.
Lorenzo Bertelli Si chiude così il secondo appuntamento con il mondiale rally, un evento che nonostante la pandemia è andato regolarmente in scena ed ha portato i concorrenti nelle lontane lande di Babbo Natale, la prossima tappa – sempre Covid permettendo – si disputerà con ben altre temperature in Croazia dal 22 al 25 aprile. Servizio: Dario e Guendy Furlan – Foto: Honza Fronêk Panchine d’artista al Granfiume: spazio agli
artisti e alla bellezza Sono aperte sul sito www.granfiume.it le candidature per partecipare al progetto Panchine d’artista, finalizzato alla decorazione di 4 panchine, dipinte e personalizzate da artisti locali, che verranno poi collocate nel piazzale antistante il centro commerciale. Una volta realizzate ispirandosi al tema proposto, “La primavera”, prenderà il via un contest che raccoglierà sia le votazioni on line sia quelle raccolte tramite totem interattivi in galleria. Il vincitore o la vincitrice, riceverà come premio la possibilità di esporre le proprie opere per 14 giorni all’interno del centro commerciale, con l’allestimento di una mostra personale. Gli artisti possono aderire alla selezione compilando un form sul sito del Granfiume fino al 18 marzo, inviando anche alcune opere già realizzate. Per definire la rosa dei 4 candidati verranno valutati originalità, tema ed estetica. I 4 artisti selezionati potranno poi personalizzare le panchine (una per artista), in un’area appositamente allestita nel centro commerciale: il work in progress verrà documentato con delle riprese che verranno trasmesse on line. Conclusi i lavori di personalizzazione da parte dei 4 artisti selezionati, inizierà il contest per decretare il vincitore (dal 29 marzo al 4 aprile): il pubblico potrà votare il proprio artista preferito attraverso diversi canali: il totem interattivo presente in galleria; sul sito www.granfiume.it; attraverso il contest online su Facebook. Il totale dei voti raccolti attraverso i 3 canali, a cui si aggiungerà la valutazione di una commissione artistica, determinerà il vincitore. “Con questo progetto – afferma la direttrice del Granfiume Marta Rambuschi – vogliamo valorizzare i talenti degli artisti locali e non, e portare la bellezza e l’arte a contatto diretto della nostra clientela, facendola entrare con leggerezza nella vita quotidiana delle persone”. La premiazione è prevista il 4 aprile. L’esposizione delle opere dell’artista vincitore è in programma dal 19 aprile al 3 maggio. Il contest Panchine d’artista è un
concorso rivolto a tutti gli artisti (dai 16 anni in su) o gruppi di artisti, professionisti e non del territorio. Sono ammesse tutte le tecniche di arte figurativa: pittura, street art, stencil art… Aperte le iscrizioni al Premio Alberto Cesa 2022 Aperte le iscrizioni al Premio Alberto Cesa 2022 Il Premio Alberto Cesa cresce ancora consolidando la propria formula. Giunto alla sua diciasettesima edizione il premio ha saputo ritagliarsi un posto di primo piano nell’ambito dei concorsi nazionali dedicati alla musica, segnalandosi per l’originalità della formula e attirando l’attenzione di RAI Radio 1 che ha deciso di appoggiare e sponsorizzare la manifestazione, così come il Nuovo Imaie che ha aggiunto al Premio una ricca dotazione in denaro Partecipazione al concorso gratuita. Iscrizioni online dal 2 marzo al 31 ottobre 2021. Non una semplice competizione fra artisti ma un premio pensato per valorizzare tutta quella musica che, al di là dell’essere classificata come folk, folk-rock, etnico, etno-jazz, world, new acoustic, minimalista, chitarristico e canzone d’autore che sappia dare voce a una o più radici culturali di qualsiasi parte del mondo. Clicca qui per iscriverti Info e regolamento su www.folkest.com
20° GLOCAL FILM FESTIVAL 11-15 marzo 2021 in streaming su Streeen.org 20° GLOCAL FILM FESTIVAL 11 – 15 marzo 2021, online su streeen.org 33 TITOLI per 5 GIORNATE DI CINEMA LOCALE e GLOBALE APERTURA | Giovedì 11 marzo ore 21.00 Manuale di storie dei cinema di Stefano D’Antuono e Bruno Ugioli Incontro online con i registi dal Cinema Massimo Il cinema del reale protagonista del concorso PANORAMICA DOC è più che mai di respiro nazionale ed internazionale e compone la vetrina del meglio della produzione regionale 2020 pur portando lo spettatore altrove: L’Avana, Miami, New York, Londra, Parigi, Amsterdam, Copenaghen ma anche Milano, Roma, Firenze, Bologna e Genova sono alcune delle location dei documentari in programma. I 6 titoli – selezionati da Gabriele Diverio, Carlo Griseri e Federica Zancato tra 38 iscritti – saranno valutati dalla GIURIA composta da Sarah Bellinazzi (Creative Europe Italia), Carlo Cresto-Dina (Produttore – Tempesta Film) e Matteo Marelli (Critico e giornalista) per ambire al Premio Torèt Alberto Signetto (2.500 €), dopo essere stati presentati a festival come la Festa del cinema di Roma, il Festival dei Popoli, il Thessaloniki Documentary Festival e La Havana International Film Festival. Il doc prodotto dalla torinese Indyca CUBAN DANCER (domenica 14, ore 21) di Roberto Salinas segue che tra L’Avana e Miami il giovane ballerino
Alexis costretto a trasferirsi negli USA dove dovrà iniziare daccapo il suo percorso artistico per inseguire il suo sogno; DISCO RUIN (sabato 13, ore 21) di Lisa Bosi e Francesca Zerbetto è un visionario viaggio nell’Italia del clubbing alla scoperta di una cultura spesso denigrata, accompagnato dai volti che hanno scritto la storia “della notte italiana” come Albertino e Claudio Coccoluto raccontano ascesa a declino di questi luoghi dal Piper di Roma – e il gemello torinese – al Plastic di Milano, ormai enormi ruderi architettonici. SLOW NEWS (domenica 14, ore 19) del regista torinese Alberto Puliafito, indaga il mondo del giornalismo mordi e fuggi in cui ad avere la peggio è l’accuratezza dell’informazione, mentre alcune redazioni in Italia e all’estero lavorano per far tornare al centro il ruolo sociale del giornalismo; UMBERTO B. – IL SENATUR (sabato 13, ore 19), ultimo lavoro del torinese Francesco Amato (Ma che ci faccio qui, candidato al David Donatello e ai Globi d’oro; Cosimo e Nicole – Premio Prospettive Italia Festival di Roma), traccia la biografia di una delle figure più sfaccettate e indecifrabili della storia italiana politica e sociale che nella sua vita ha ricoperto ruoli e difeso posizioni differenti e non sempre in accordo fra loro: Umberto Bossi. LIBRO DI GIONA (venerdì 12, ore 20) di Zlatolin Donchev, prodotto dai registi Gianluca e Massimiliano De Serio, mostra la quotidianità di un senzatetto che si troverà a fare i conti con sé stesso quando un’inattesa eredità gli permetterà di voltare pagina; mentre ne LA MIA STORIA SI PERDE E SI CONFONDE (venerdì 12, ore 22) i registi Daniele Gaglianone e Imogen Kusch, conducono gli allievi e le allieve della Scuola Volonté di Roma a esplorare il confine fra finzione e verità, interprete e personaggio, utilizzando una tecnica sull’uso del corpo e dell’emotività messa a punto da Kusch. Il contest SPAZIO PIEMONTE presenta i 16 cortometraggi selezionati tra i 106 che hanno risposto al bando riservato alle opere brevi di filmmaker piemontesi, registi che hanno scelto il Piemonte come set o che in regione hanno trovato supporto e collaborazioni. I curatori Dario Cerbone, Chiara Pellegrini e Roberta Pozza hanno composto la rosa dei finalisti che si mostrerà al pubblico del Glocal in quattro appuntamenti su streeen.org durante i quali non mancherà al pubblico la possibilità di riconoscere volti noti come quelli di Angela Finocchiaro (Veridiana),
Giovanni Storti (Gli Atomici Fotonici) e Roberto Accornero (Tempi Morti). La GIURIA di Spazio Piemonte, formata da Davide Catalano (Corti in Cortile), Joana Fresu de Azevedo (Sedicicorto) e Roberto Gagnor (sceneggiatore), assegnerà il Premio Torèt Miglior Cortometraggio (1.500 €) oltre al Premio O.D.S. – Miglior Attore, Premio O.D.S. – Miglior Attrice e Premio Miglior Animazione. Le giurie partner del festival proclameranno inoltre i vincitori dei premi speciali: Premio Cinemaitaliano.info – Miglior Cortometraggio Documentario, Premio Machiavelli Music – Miglior Colonna Sonora e Premio Scuola Holden – Miglior Sceneggiatura. Oltre ai premi delle sezioni competitive, il Glocal Film Festival riserva a personaggi e professionisti di spicco legati alla regione, il PREMIO RISERVA CARLO ALBERTO che quest’anno verrà assegnato alla scenografa PAOLA BIZZARRI, nata a Roma ma torinese d’adozione. Paola Bizzarri sarà ospite del festival lunedì 15 marzo alle 19 insieme a SILVIO SOLDINI, per un incontro trasmesso online sulla pagina Facebook del festival che ripercorrerà la sua carriera con momenti e aneddoti del sodalizio col regista, per il quale ha reinventato le strade di Torino nel Il comandante e la cicogna oltre ad aver collaborato ad altri suoi celebri film come Pane e Tulipani e Agata e la tempesta. Scenografa dalla carriera decennale tra teatro, opera e tv, è vincitrice del Nastro d’argento alla migliore scenografia e del David di Donatello per il Miglior Scenografo per Habemus Papam di Nanni Moretti ed ha firmato le scenografie della fortunata serie tv Braccialetti Rossi. A moderare l’incontro i giornalisti Fabrizio Dividi e Carlo Griseri, che hanno curato l’omaggio del Glocal a Paola Bizzarri. Il 20° Glocal Film Festival si compone anche di spazi in cui riflettere sui temi della realtà quotidiana attraverso il cinema oppure in cui è il settore cinematografico ad essere oggetto di discussione. Ne è un esempio il focus FROM LOCAL TO GLOBAL: LET’S ACT ‘GLOCAL’ TOGETHER! che propone 4 cortometraggi provenienti da altrettanti festival italiani con cui il Glocal è gemellato – Corti in Cortile, Lago Film Fest, Sedicicorto Forlì International Film Festival e Skepto International Film Festival – per mostrare la varietà e la qualità della
produzione di film brevi nelle diverse regioni e a questi si aggiunge 1 film breve internazionale. Da quest’anno il raggio d’azione del corto infatti si amplia con una ‘REGIONE OSPITE’ che per questo 2021 saranno i Paesi Baschi (Spagna), territorio contraddistinto non solo dalla vasta produzione cinematografica, ma anche da molteplici realtà che supportano e divulgano il cinema basco tra cui il celebre San Sebastián Film Festival e Kimuak, ente che si occupa di promuovere il cinema dei Paesi Baschi nel mondo e che proporrà al Glocal un corto dal proprio catalogo. Il tema della produzione regionale convergerà nel panel ORIZZONTE CORTI: UNO SGUARDO REGIONALE, durante il quale rappresentanti dei festival e delle realtà gemellate si confronteranno e racconteranno la realtà cinematografica delle rispettive regioni – Paesi Baschi, Emilia Romagna, Sardegna, Sicilia e Veneto. Il momento che stiamo vivendo, il lockdown e la pandemia si sono impressi anche negli occhi di alcuni registi iscritti a Spazio Piemonte, per questo il Glocal dedica una sezione fuori concorso a questo argomento, dal titolo LOCK & SHORT, in cui vengono mostrati 3 dei lavori con lo sguardo più interessante sull’emergenza che stiamo ancora vivendo. Il diario personale, frammentario e onirico di Imperfetto presente (voci dal primo lockdown) di Maddalena Merlino e Claudio Paletto, la riscoperta di un territorio dopo il lockdown per mano di più artisti in Passeggiate a Nord Ovest di Matteo Bellizzi e Manuele Cecconello, e infine la rappresentazione di due emergenze in A letto con la cena di Silvia Pesce: quella nuova, il Coronavirus, e quella spesso dimenticata della crisi alimentare. Un altro focus è quello dedicato alla videodanza, grazie al rapporto consolidato con COORPI il Glocal Film Festival presenta il cortometraggio Wasteplanet diretto da Susanna della Sala, vincitrice del Premio speciale alla Produzione della VII edizione del contest La danza in 1 minuto. Il Glocal non rinuncia alle occasioni formative e per la settima edizione del Premio Professione Documentario (500€) è stato scelto il documentario We Are The Thousand di Anita Rivaroli, prodotto dalla casa
torinese Indyca, che verrà proposto agli studenti dei 10 istituti scolastici del Piemonte che hanno aderito al progetto, i quali potranno confrontarsi con il lavoro e la regista, per avvicinarli al cinema come opportunità di impiego e per formare gli spettatori di domani. Inoltre, tra i cortometraggi iscritti a Spazio Piemonte sono stati 25 quelli realizzati all’interno delle scuole e tra questi è stato selezionato il vincitore del Premio Comix. Lo staff del festival introdurrà gli appuntamenti del Glocal con delle dirette Facebook sulla pagina @PiemonteMovieGlocalNetwork in cui interverranno gli autori dei film in programma. I film del 20° Glocal Film Festival sono disponibili dalla data di messa online e per le 48 ore successive (biglietto singolo 3,50 €, abbonamento festival 12 €) sulla piattaforma streaming dedicata al cinema indipendente e d’autore streeen.org. 20° Glocal Film Festival è organizzato da Associazione Piemonte Movie, realizzato con il contributo di Regione Piemonte, il patrocinio di Città di Torino e Città Metropolitana di Torino, e il supporto di Film Commission Torino Piemonte e di Museo Nazionale del Cinema – Torino Film Festival. Main Partner O.D.S. Operatori Doppiaggio e Spettacolo. Main Sponsor Carlo Alberto. Info info@piemontemovie.com / 328.8458281 / www.piemontemovie.com / www.facebook.com/PiemonteMovieGlocalNetwork / www.instagram.com/piemontemovie NOVITA’ IN LIBRERIA : Elbrus di Giuseppe Di Clemente e
Marco Capocasa Eccola l’arroganza dell’uomo che erode gli equilibri che la natura ha costruito in milioni di anni, a opinione di molti l’ennesimo sopruso, un abominio di leghe di metallo. Anno Domini 2113. La Terra è al collasso. I cambiamenti climatici prodotti dal riscaldamento globale hanno determinato nuovi equilibri geopolitici. Il sovrappopolamento e le migrazioni di massa verso i paesi “non più freddi” sono parte di un problema più esteso: l’imminente scarsità di risorse che permettano il sostentamento del genere umano nel prossimo futuro. L’esplorazione spaziale ha fallito nel suo obiettivo fondamentale, la fondazione di colonie autosufficienti dove l’Uomo del futuro potesse emanciparsi. Gli ostacoli non sono quelli dovuti alle tecnologie disponibili, ma alla natura stessa della specie umana. Ma la soluzione è dietro l’angolo e viene da un altro sistema solare, dalle cui profondità siderali, decine di anni più tardi, un messaggio risveglierà il Viaggiatore e con lui tutti i suoi simili. Giuseppe Di Clemente nasce a Roma nel 1976. Appassionato fin da ragazzo di astronomia e fantascienza, la necessità di comprendere talune dinamiche della nostra esistenza lo porta a conseguire la laurea in economia, il che dà un’ulteriore impronta alla sua personalità, contribuendo a una visione complessa e contraddittoria del mondo. Nasce così il suo primo romanzo Oltre il Domani (L’Erudita – Giulio Perrone Editore, 2019), un racconto trasversale, dove la fantascienza è genere e pretesto per interrogarsi sul futuro degli uomini. Marco Capocasa, antropologo molecolare, deve la sua passione per la fantascienza alle letture dei classici di questo genere. Laureato in Scienze Biologiche e in Antropologia Culturale, successivamente ha conseguito un dottorato di
ricerca in Antropologia Molecolare. Autore di decine di articoli su riviste scientifiche internazionali, insieme a Giovanni Destro Bisol ha recentemente pubblicato due libri di divulgazione scientifica: Italiani. Come il DNA ci aiuta a capire chi siamo (Carocci, 2016) e Intervista impossibile al DNA. Storie di scienza e umanità (il Mulino, 2018). Elbrus è il suo esordio nella narrativa del fantastico. E,L.
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