Buon compleanno Maglia Rosa! 2021 - quella

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Buon compleanno Maglia Rosa! 2021 - quella
Buon compleanno Maglia Rosa!
Ecco    quella   del    2021
disegnata da Castelli e per
il sesto anno sponsorizzata
da Enel

Il Giro d’Italia celebra i 90 anni della Maglia Rosa, vestita
dalla sua nascita da 254 corridori. Quella che verrà indossata
nel 2021 avrà i nomi dei vincitori tono su tono all’interno
delle fasce trofeo in evidenza. Inoltre una frase della
Divina Commedia di Dante Alighieri, scelta tra quelle più
significative arrivate tramite una call to action sui social
del Giro, “Disposto a salire a le stelle”, sarà impressa
all’interno del colletto. Per l’occasione è stato messo a
punto anche un progetto di comunicazione che inizierà l’8
marzo con una mostra virtuale, in collaborazione col Museo del
Ghisallo, sulla storia della Maglia Rosa. Ogni settimana,
inoltre, un’ iniziativa social settimanale racconterà un
decennio di storia della Maglia Rosa a partire dal 1931.
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Milano, 2 marzo 2021 – Il Giro d’Italia si prepara a celebrare
il proprio simbolo: la Maglia Rosa, che compie 90 anni. Un
percorso da marzo a settembre che coinvolgerà tutti gli
appassionati del grande ciclismo e in particolare la fan base
della Corsa Rosa.

Icona del ciclismo professionistico, la Maglia Rosa venne
introdotta nel 1931 da Armando Cougnet, giornalista sportivo
de La Gazzetta dello Sport, il giornale che oltre vent’anni
prima aveva ideato il Giro d’Italia. L’idea fu individuare un
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simbolo che rendesse visibile il corridore al comando della
classifica, per dare modo agli spettatori di distinguerlo tra
tutti gli altri. Una tradizione, questa della maglia da
assegnare al leader della classifica generale, che ancora oggi
vive nella più importante corsa a tappe ciclistica del mondo.
Quell’anno, il lontano 1931, il primo a indossarla fu il
mantovano Learco Guerra.

L’ispirazione per la Maglia Rosa 2021 è arrivata tramite il
vincitore del Giro 2020 Tao Geoghegan Hart in Rosa per la
prima volta sul podio finale di Milano. Chi veste questa
maglia iconica entra nella storia del ciclismo e indossa i
nomi dei vincitori precedenti che lo avvolgono proprio come
nel Trofeo Senza Fine. Un vero omaggio ai 90 anni della Maglia
Rosa che si fa notare con un logo dorato sulla parte superiore
della schiena, abbinato alla zip dorata e ai simboli del
Trofeo presenti sulle maniche.

Non viene celebrato solo il passato con questa Maglia. La
nuova Maglia Rosa è stata sviluppata nella galleria del vento
per assicurarne l’aerodinamicità, senza compromettere
leggerezza e traspirabilità. Insieme al produttore di tessuti
Sitip, sono stati utilizzati filati riciclati al 100% per
ridurre l’impatto ambientale di una Maglia che celebra il
passato mentre guardando al futuro.

Da inizio marzo, RCS Sport, organizzatore del Giro d’Italia,
darà inizio a un percorso dedicato alla celebrazione della
Maglia Rosa. Da lunedì 8, in particolare, sarà on line una
mostra virtuale interattiva, studiata in collaborazione con il
Museo del Ghisallo e con ACdB, che consentirà agli
appassionati di immergersi nella storia del Giro d’Italia.

A partire da quello stesso giorno, e nelle 9 settimane
seguenti, un racconto con immagini, video inediti, articoli,
prime pagine de La Gazzetta dello Sport delle più grandi
imprese della Maglia Rosa. Il racconto sarà diviso per decenni
e i contenuti saranno visibili sui profili social del Giro
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d’Italia.

Tra marzo e aprile andrà in scena anche un’iniziativa social
rivolta alla community della Corsa Rosa (oltre 3 milioni di
persone). Con il titolo La Maglia Rosa dei 90 anni, verranno
inviati a votare la Maglia Rosa più amata di sempre.

                           #Giro

Splendida affermazione di Ott
Tänak sulle nevi dell’Arctic
Rally    Finland,   stupisce
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sempre più Kalle Rovanperä
Grande prova di Ott Tänak all’Arctic Rally Finland, secondo
appuntamento del Campionato del Mondo Rally disputatosi nel
fine settimana in Lapponia, l’estone sembra aver finalmente
“preso in mano” come si deve la Hyundai i20 conducendo la gara
dall’inizio alla fine quasi senza alcuna sbavatura. Dopo
essersi aggiudicato lo shakedown, Tänak ha iniziato ad
infilare una serie di scratch sulle velocissime prove
finlandesi aggiudicandosi ben 5 delle 10 speciali in
programma, rimanendo sempre in testa alla classifica generale,
fino a conquistare una meritatissima vittoria finale.

  Ott Tanak

Grande, anzi grandissima, anche la gara del baby fenomeno
Kalle Rovanperä, il giovanissimo figlio d’arte – non
particolarmmente soddisfatto delle sue prestazioni – ha
afermato candidamente di non essere riuscito a vincere la gara
come avrebbe voluto. D’accordo, non avrà vinto ma ha
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dimostrato un sangue freddo eccezionale aggiudicandosi, fra
l’altro, la SS 7 e la power stage finale conquistando così il
secondo posto della classifica assoluta e trovandosi
meritatamente proiettato in testa al mondiale piloti.

  Kalle Rovanpera

Terzo posto per Thierry Neuville, mai in grado di impensierire
il duo di testa ma che riesce comunque ad aggiudicarsi una
prova speciale e con questo risultato si porta al secondo
posto nella classifica conduttori Wrc.
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Una gara affascinante quella lappone, anche se con poche prove
speciali, le cortissime giornate che caratterizzano il circolo
polare artico hanno costretto i concorrenti a montare ed
utilizzare i fari supplementari molto presto, le loro
sciabolate di luci illuminavano le piste finlandesi e nel buio
delle notti polari ricordavano le spade laser della nota saga
Star Wars.

Le immagini della gara hanno però evidenziato anche la
pressochè totale assenza di pubblico, immagini asettiche –
complice anche il bianco della neve – mancanti della classica
coreografia delle gare del nord Europa: le innumerevoli
colorate bandiere scandinave, i copricapi con le corna delle
renne e gli abitanti del luogo con la birra in mano (e la
pancia fuori) nonostante le temperature polari.

Veniamo quindi ad alcune considerazioni su piloti e team:

Il team Hyundai sceglie i “cavalli” giusti da schierare nei
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toboga finlandesi con Tänak che con una
scorpacciata di alce orchestra
abbastanza tranquillamente tutta
la gara e agguanta il primo
posto, se non fosse stato per la
leggera strusciata contro uno
snow bank (i muraglioni di neve
che delimitano il tracciato a
bordo strada) nella seconda prova del sabato – la SS4
Kaihuavaara 1 – che ha fatto trattenere il fiato a molti
tifosi, la sua sarebbe stata una gara pressochè perfetta.

Il compagno di squadra Thierry Neuville deve ancora affinare
il feeling con il nuovo copilota Martijn Wydaeghe, i due non
commettono errori – penalizzati però dalla posizione di
partenza in prova – e chiudono in terza posizione assoluta con
una prestazione onorevole che porta punti utili soprattutto
nella classifica costruttori.

La vera sorpresa di questo weekend in casa Hyundai sono state
le ottime prestazione dell’irlandese Craig Breen, navigato da
Paul Nagle, che ha tallonato i piloti al vertice della gara in
quasi tutte le prove aggiudicandosi infine la quarta posizione
assoluta, dopo essere stati anche in seconda posizione nelle
fasi iniziali del rally, e chiudendo il rally con un bel
bottino di punti per la casa coreana.
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Craig Breen

Continua invece l’apprendistato per Pierre-Louis Loubet,
penalizzato da problemi al motore che non gli hanno permesso
di mettersi in evidenza.

Prestazioni parzialmente deludenti invece quelle della Toyota,
in particolare quella del francese
Sebastien Ogier che non è sembrato
particolarmente in forma per questa
tappa del mondiale, sul finale –
ultima prova del sabato, la SS 8
Siikakämä 2- ha anche accumulato 20
minuti di ritardo per essersi
incagliato in uno snow bank dove, in assenza di pubblico, gli
ci è voluto parecchio tempo per riuscire a estrarre la vettura
dal cumulo di neve e terminare la prova; concluderà la gara in
ventesima posizione assoluta.
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Elfyn Evans

Migliori le prestazioni dei due compagni di squadra, Elfyn
Evans, quinto assoluto, e soprattutto quella di Kalle
Rovanperä, secondo assoluto e autore di prestazioni
eccezionali nel velocissimo percorso lappone caratterizzato
dai muri di neve a bordo strada dove Kalle con la sua guida un
po’ sporca ricordava una pallina da flipper che rimbalzava
continuamente da una parte all’altra del tracciato. Le loro
prestazioni hanno portato alla squadra un malloppo non certo
esaltante ma che permette comunque alla Toyota di rimanere ai
vertici della classifica costruttori – anche se con un margine
più risicato – ma soprattutto vede il piccolo prodigio
approdare in prima posizione nella classifica piloti WRC.
Kalle Rovanpera

Ah si, ci stavamo quasi dimenticando di Katsuta Takamoto che
finalmente è riuscito a portare la vettura ancora integra al
termine della gara e anche qualche punticino costruttori che
fa sempre comodo, un Katsuta che ha svolto correttamente i
compiti e comunque sempre più consistente e attento.

Non da ultimo abbiamo il team Ford, con Teemu Suninen e Gus
Greensmith che concludono il rally con un passo regolare,
anche se lontani dalle posizioni di vertice (rispettivamente
ottavo e nono) e facendo ricredere i tifosi sulle loro
capacità di guida. Ricordiamo che Suninen era stato
protagonista di un bruttissimo incidente nelle prime centinaia
di metri del Monte-Carlo, cosa che sembrava averlo appiedato
anzitempo dal team M-Sport, successivamente smentita proprio
dalla sua partenza all’Arctic. Sfortunato Janne Tuohino che ha
dovuto abbandonare la compagnia al termine della penultima
giornata dopo essere scivolato – a piedi – sul ghiaccio
all’uscita di una sauna rigeneratrice.
Teemu Suninen                     Gus Greensmith

Non si può non citare inoltre un altro baby prodigio nonche
figlio d’arte pure lui: Oliver Solberg, al debutto su una Wrc
con delle prestazioni eccezionali che, in
qualche tratto, hanno fatto sembrare che
al volante potesse esserci il padre
Petter (in un meme sui social – foto a
destra – si nota che alla guida anche le
espressioni sono le medesime) il piccolo
Solberg comincia a sgomitare per mettersi
in evidenza; un ottimo weekend dunque
dove porta a casa la settima posizione
assoluta e qualche punticino comodo in
casa Hyundai.

Da notare il suo rapporto problematico con gli occhiali che
Oliver riesce spesso a dimenticare o a perdere, cosa fra
l’altro successa anche all’Arctic…. ci pare di vedere il padre
Petter rincorrerlo per riportarglieli.
OliverSolberg

Non possiamo infine tralasciare la splendia prestazione di
Esapekka Lappi che, fuori dal giro delle Wrc Plus, si piazza
al decimo posto della gara lappone aggiudicandosi il primo
posto del Wrc 2, grande prova di forza per lui che si mette
dietro un altro ex ufficiale come Andreas Mikkelsen e un
sempre più consistente Nikolay Gryazin.
Esapekka Lappi

In gara con una Wrc Plus anche il nostro Lorenzo Bertelli che
dopo 2 anni è risalito su una vettura da assoluto, tanto
divertimento ma poca fortuna per lui costretto ad una gara di
rincorsa dopo essersi innevato causa un testacoda.
Lorenzo Bertelli

Si chiude così il secondo appuntamento con il mondiale rally,
un evento che nonostante la pandemia è andato regolarmente in
scena ed ha portato i concorrenti nelle lontane lande di Babbo
Natale, la prossima tappa – sempre Covid permettendo – si
disputerà con ben altre temperature in Croazia dal 22 al 25
aprile.

Servizio: Dario e Guendy Furlan – Foto: Honza Fronêk

Panchine                   d’artista                     al
Granfiume:                   spazio                    agli
artisti e alla bellezza
Sono aperte sul sito www.granfiume.it le candidature per
partecipare al progetto Panchine d’artista, finalizzato alla
decorazione di 4 panchine, dipinte e personalizzate da artisti
locali, che verranno poi collocate nel piazzale antistante il
centro commerciale. Una volta realizzate ispirandosi al tema
proposto, “La primavera”, prenderà il via un contest che
raccoglierà sia le votazioni on line sia quelle raccolte
tramite totem interattivi in galleria. Il vincitore o la
vincitrice, riceverà come premio la possibilità di esporre le
proprie opere per 14 giorni all’interno del centro
commerciale, con l’allestimento di una mostra personale. Gli
artisti possono aderire alla selezione compilando un form sul
sito del Granfiume fino al 18 marzo, inviando anche alcune
opere già realizzate. Per definire la rosa dei 4 candidati
verranno valutati originalità, tema ed estetica. I 4 artisti
selezionati potranno poi personalizzare le panchine (una per
artista), in un’area appositamente allestita nel centro
commerciale: il work in progress verrà documentato con delle
riprese che verranno trasmesse on line. Conclusi i lavori di
personalizzazione da parte dei 4 artisti selezionati, inizierà
il contest per decretare il vincitore (dal 29 marzo al 4
aprile): il pubblico potrà votare il proprio artista preferito
attraverso diversi canali: il totem interattivo presente in
galleria; sul sito www.granfiume.it; attraverso il contest
online su Facebook. Il totale dei voti raccolti attraverso i 3
canali, a cui si aggiungerà la valutazione di una commissione
artistica, determinerà il vincitore. “Con questo progetto –
afferma la direttrice del Granfiume Marta Rambuschi – vogliamo
valorizzare i talenti degli artisti locali e non, e portare la
bellezza e l’arte a contatto diretto della nostra clientela,
facendola entrare con leggerezza nella vita quotidiana delle
persone”. La premiazione è prevista il 4 aprile. L’esposizione
delle opere dell’artista vincitore è in programma dal 19
aprile al 3 maggio. Il contest Panchine d’artista è un
concorso rivolto a tutti gli artisti (dai 16 anni in su) o
gruppi di artisti, professionisti e non del territorio. Sono
ammesse tutte le tecniche di arte figurativa: pittura, street
art, stencil art…

Aperte   le  iscrizioni                                  al
Premio Alberto Cesa 2022
Aperte le iscrizioni al Premio Alberto Cesa 2022

Il Premio Alberto Cesa cresce ancora consolidando la propria
formula. Giunto alla sua diciasettesima edizione il premio ha
saputo ritagliarsi un posto di primo piano nell’ambito dei
concorsi nazionali dedicati alla musica, segnalandosi per
l’originalità della formula e attirando l’attenzione di RAI
Radio 1 che ha deciso di appoggiare e sponsorizzare la
manifestazione, così come il Nuovo Imaie che ha aggiunto al
Premio una ricca dotazione in denaro

Partecipazione al concorso gratuita.
Iscrizioni online dal 2 marzo al 31 ottobre 2021.
Non una semplice competizione fra artisti ma un premio pensato
per valorizzare tutta quella musica che, al di là dell’essere
classificata come folk, folk-rock, etnico, etno-jazz, world,
new acoustic, minimalista, chitarristico e canzone d’autore
che sappia dare voce a una o più radici culturali di qualsiasi
parte del mondo.

                  Clicca qui per iscriverti

            Info e regolamento su www.folkest.com
20° GLOCAL FILM FESTIVAL
11-15 marzo 2021 in streaming
su Streeen.org
        20° GLOCAL FILM FESTIVAL
       11 – 15 marzo 2021, online su streeen.org

      33 TITOLI per 5 GIORNATE DI CINEMA LOCALE e GLOBALE

                  APERTURA | Giovedì 11 marzo ore 21.00

    Manuale di storie dei cinema di Stefano D’Antuono e Bruno Ugioli

            Incontro online con i registi dal Cinema Massimo

Il cinema del reale protagonista del concorso PANORAMICA DOC è più che
mai di respiro nazionale ed internazionale e compone la vetrina del
meglio della produzione regionale 2020 pur portando lo spettatore
altrove: L’Avana, Miami, New York, Londra, Parigi, Amsterdam, Copenaghen
ma anche Milano, Roma, Firenze, Bologna e Genova sono alcune delle
location dei documentari in programma.

I 6 titoli – selezionati da Gabriele Diverio, Carlo Griseri e Federica
Zancato tra 38 iscritti – saranno valutati dalla GIURIA composta da Sarah
Bellinazzi (Creative Europe Italia), Carlo Cresto-Dina (Produttore –
Tempesta Film) e Matteo Marelli (Critico e giornalista) per ambire al
Premio Torèt Alberto Signetto (2.500 €), dopo essere stati presentati a
festival come la Festa del cinema di Roma, il Festival dei Popoli, il
Thessaloniki Documentary Festival e La Havana International Film
Festival.

Il doc prodotto dalla torinese Indyca CUBAN DANCER (domenica 14, ore 21)
di Roberto Salinas segue che tra L’Avana e Miami il giovane ballerino
Alexis costretto a trasferirsi negli USA dove dovrà iniziare daccapo il
suo percorso artistico per inseguire il suo sogno; DISCO RUIN (sabato 13,
ore 21) di Lisa Bosi e Francesca Zerbetto è un visionario viaggio
nell’Italia del clubbing alla scoperta di una cultura spesso denigrata,
accompagnato dai volti che hanno scritto la storia “della notte italiana”
come Albertino e Claudio Coccoluto raccontano ascesa a declino di questi
luoghi dal Piper di Roma – e il gemello torinese – al Plastic di Milano,
ormai enormi ruderi architettonici.

SLOW NEWS (domenica 14, ore 19) del regista torinese Alberto Puliafito,
indaga il mondo del giornalismo mordi e fuggi in cui ad avere la peggio è
l’accuratezza dell’informazione, mentre alcune redazioni in Italia e
all’estero lavorano per far tornare al centro il ruolo sociale del
giornalismo; UMBERTO B. – IL SENATUR (sabato 13, ore 19), ultimo lavoro
del torinese Francesco Amato (Ma che ci faccio qui, candidato al David
Donatello e ai Globi d’oro; Cosimo e Nicole – Premio Prospettive Italia
Festival di Roma), traccia la biografia di una delle figure più
sfaccettate e indecifrabili della storia italiana politica e sociale che
nella sua vita ha ricoperto ruoli e difeso posizioni differenti e non
sempre in accordo fra loro: Umberto Bossi. LIBRO DI GIONA (venerdì 12,
ore 20) di Zlatolin Donchev, prodotto dai registi Gianluca e Massimiliano
De Serio, mostra la quotidianità di un senzatetto che si troverà a fare i
conti con sé stesso quando un’inattesa eredità gli permetterà di voltare
pagina; mentre ne LA MIA STORIA SI PERDE E SI CONFONDE (venerdì 12, ore
22) i registi Daniele Gaglianone e Imogen Kusch, conducono gli allievi e
le allieve della Scuola Volonté di Roma a esplorare il confine fra
finzione e verità, interprete e personaggio, utilizzando una tecnica
sull’uso del corpo e dell’emotività messa a punto da Kusch.

Il contest SPAZIO PIEMONTE presenta i 16 cortometraggi selezionati tra i
106 che hanno risposto al bando riservato alle opere brevi di filmmaker
piemontesi, registi che hanno scelto il Piemonte come set o che in
regione hanno trovato supporto e collaborazioni. I curatori Dario
Cerbone, Chiara Pellegrini e Roberta Pozza hanno composto la rosa dei
finalisti che si mostrerà al pubblico del Glocal in quattro appuntamenti
su streeen.org durante i quali non mancherà al pubblico la possibilità di
riconoscere volti noti come quelli di Angela Finocchiaro (Veridiana),
Giovanni Storti (Gli Atomici Fotonici) e Roberto Accornero (Tempi Morti).
La GIURIA di Spazio Piemonte, formata da Davide Catalano (Corti in
Cortile), Joana Fresu de Azevedo (Sedicicorto)                e Roberto Gagnor
(sceneggiatore), assegnerà il Premio Torèt Miglior Cortometraggio (1.500
€) oltre al Premio O.D.S. – Miglior Attore, Premio O.D.S. – Miglior
Attrice e Premio Miglior Animazione. Le giurie partner del festival
proclameranno   inoltre       i   vincitori   dei   premi     speciali:    Premio
Cinemaitaliano.info      –   Miglior   Cortometraggio      Documentario,   Premio
Machiavelli Music – Miglior Colonna Sonora e Premio Scuola Holden –
Miglior Sceneggiatura.

Oltre ai premi delle sezioni competitive, il Glocal Film Festival riserva
a personaggi e professionisti di spicco legati alla regione, il PREMIO
RISERVA CARLO ALBERTO che quest’anno verrà assegnato alla scenografa
PAOLA BIZZARRI, nata a Roma ma torinese d’adozione. Paola Bizzarri sarà
ospite del festival lunedì 15 marzo alle 19 insieme a SILVIO SOLDINI, per
un incontro trasmesso online sulla pagina Facebook del festival che
ripercorrerà la sua carriera con momenti e aneddoti del sodalizio col
regista, per il quale ha reinventato le strade di Torino nel Il
comandante e la cicogna oltre ad aver collaborato ad altri suoi celebri
film come Pane e Tulipani e Agata e la tempesta.

Scenografa dalla carriera decennale tra teatro, opera e tv, è vincitrice
del Nastro d’argento alla migliore scenografia e del David di Donatello
per il Miglior Scenografo per Habemus Papam di Nanni Moretti ed ha
firmato le scenografie della fortunata serie tv Braccialetti Rossi. A
moderare l’incontro i giornalisti Fabrizio Dividi e Carlo Griseri, che
hanno curato l’omaggio del Glocal a Paola Bizzarri.

Il 20° Glocal Film Festival si compone anche di spazi in cui riflettere
sui temi della realtà quotidiana attraverso il cinema oppure in cui è il
settore cinematografico ad essere oggetto di discussione.

Ne è un esempio il focus FROM LOCAL TO GLOBAL: LET’S ACT ‘GLOCAL’
TOGETHER! che propone 4 cortometraggi provenienti da altrettanti festival
italiani con cui il Glocal è gemellato – Corti in Cortile, Lago Film
Fest,   Sedicicorto   Forlì       International     Film    Festival   e   Skepto
International Film Festival – per mostrare la varietà e la qualità della
produzione di film brevi nelle diverse regioni e a questi si aggiunge 1
film breve internazionale.

Da quest’anno il raggio d’azione del corto infatti si amplia con una
‘REGIONE OSPITE’ che per questo 2021 saranno i Paesi Baschi (Spagna),
territorio     contraddistinto    non   solo    dalla       vasta    produzione
cinematografica, ma anche da molteplici realtà che supportano e divulgano
il cinema basco tra cui il celebre San Sebastián Film Festival e Kimuak,
ente che si occupa di promuovere il cinema dei Paesi Baschi nel mondo e
che proporrà al Glocal un corto dal proprio catalogo.

Il tema della produzione regionale convergerà nel panel ORIZZONTE CORTI:
UNO SGUARDO REGIONALE, durante il quale rappresentanti dei festival e
delle realtà gemellate si confronteranno e racconteranno la realtà
cinematografica delle rispettive regioni – Paesi Baschi, Emilia Romagna,
Sardegna, Sicilia e Veneto.

Il momento che stiamo vivendo, il lockdown e la pandemia si sono impressi
anche negli occhi di alcuni registi iscritti a Spazio Piemonte, per
questo il Glocal dedica una sezione fuori concorso a questo argomento,
dal titolo LOCK & SHORT, in cui vengono mostrati 3 dei lavori con lo
sguardo più interessante sull’emergenza che stiamo ancora vivendo. Il
diario personale, frammentario e onirico di Imperfetto presente (voci dal
primo lockdown) di Maddalena Merlino e Claudio Paletto, la riscoperta di
un territorio dopo il lockdown per mano di più artisti in Passeggiate a
Nord Ovest di Matteo Bellizzi e Manuele Cecconello, e infine la
rappresentazione di due emergenze in A letto con la cena di Silvia Pesce:
quella nuova, il Coronavirus, e quella spesso dimenticata della crisi
alimentare.

Un altro focus è quello dedicato alla videodanza, grazie al rapporto
consolidato con COORPI il Glocal Film Festival presenta il cortometraggio
Wasteplanet diretto da Susanna della Sala, vincitrice del Premio speciale
alla Produzione della VII edizione del contest La danza in 1 minuto.

Il Glocal non rinuncia alle occasioni formative e per la settima edizione
del   Premio   Professione    Documentario     (500€)   è    stato   scelto   il
documentario We Are The Thousand di Anita Rivaroli, prodotto dalla casa
torinese Indyca, che verrà proposto agli studenti dei 10 istituti
scolastici del Piemonte che hanno aderito al progetto, i quali potranno
confrontarsi con il lavoro e la regista, per avvicinarli al cinema come
opportunità di impiego e per formare gli spettatori di domani. Inoltre,
tra i cortometraggi iscritti a Spazio Piemonte sono stati 25 quelli
realizzati all’interno delle scuole e tra questi è stato selezionato il
vincitore del Premio Comix.

Lo staff del festival introdurrà gli appuntamenti del Glocal con delle
dirette    Facebook    sulla   pagina   @PiemonteMovieGlocalNetwork      in   cui
interverranno gli autori dei film in programma.

I film del 20° Glocal Film Festival sono disponibili dalla data di messa
online e per le 48 ore successive (biglietto singolo 3,50 €, abbonamento
festival    12   €)   sulla    piattaforma   streaming   dedicata   al   cinema
indipendente e d’autore streeen.org.

20° Glocal Film Festival è organizzato da Associazione Piemonte Movie,
realizzato con il contributo di Regione Piemonte, il patrocinio di Città
di Torino e Città Metropolitana di Torino, e il supporto di Film
Commission Torino Piemonte e di Museo Nazionale del Cinema – Torino Film
Festival. Main Partner O.D.S. Operatori Doppiaggio e Spettacolo. Main
Sponsor Carlo Alberto.

Info info@piemontemovie.com / 328.8458281 / www.piemontemovie.com /
www.facebook.com/PiemonteMovieGlocalNetwork                                     /
www.instagram.com/piemontemovie

NOVITA’ IN LIBRERIA : Elbrus
di Giuseppe Di Clemente e
Marco Capocasa
 Eccola l’arroganza dell’uomo che erode gli equilibri che la
 natura ha costruito in milioni di anni, a opinione di molti
 l’ennesimo sopruso, un abominio di leghe di metallo.

Anno Domini 2113. La Terra è al collasso. I cambiamenti
climatici prodotti dal riscaldamento globale hanno determinato
nuovi equilibri geopolitici. Il sovrappopolamento e le
migrazioni di massa verso i paesi “non più freddi” sono parte
di un problema più esteso: l’imminente scarsità di risorse che
permettano il sostentamento del genere umano nel prossimo
futuro. L’esplorazione spaziale ha fallito nel suo obiettivo
fondamentale, la fondazione di colonie autosufficienti dove
l’Uomo del futuro potesse emanciparsi. Gli ostacoli non sono
quelli dovuti alle tecnologie disponibili, ma alla natura
stessa della specie umana. Ma la soluzione è dietro l’angolo e
viene da un altro sistema solare, dalle cui profondità
siderali, decine di anni più tardi, un messaggio risveglierà
il Viaggiatore e con lui tutti i suoi simili.

Giuseppe Di Clemente nasce a Roma nel 1976. Appassionato fin
da ragazzo di astronomia e fantascienza, la necessità di
comprendere talune dinamiche della nostra esistenza lo porta a
conseguire la laurea in economia, il che dà un’ulteriore
impronta alla sua personalità, contribuendo a una visione
complessa e contraddittoria del mondo. Nasce così il suo primo
romanzo Oltre il Domani (L’Erudita – Giulio Perrone Editore,
2019), un racconto trasversale, dove la fantascienza è genere
e pretesto per interrogarsi sul futuro degli uomini.

Marco Capocasa, antropologo molecolare, deve la sua passione
per la fantascienza alle letture dei classici di questo
genere. Laureato in Scienze Biologiche e in Antropologia
Culturale, successivamente ha conseguito un dottorato di
ricerca in Antropologia Molecolare. Autore di decine di
articoli su riviste scientifiche internazionali, insieme a
Giovanni Destro Bisol ha recentemente pubblicato due libri di
divulgazione scientifica: Italiani. Come il DNA ci aiuta a
capire chi siamo (Carocci, 2016) e Intervista impossibile al
DNA. Storie di scienza e umanità (il Mulino, 2018). Elbrus è
il suo esordio nella narrativa del fantastico.

                                                         E,L.
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