DOPPIA PIRAMIDE 2016 UN FUTURO PIÙ SOSTENIBILE DIPENDE DA NOI - FONDAZIONE BARILLA

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DOPPIA PIRAMIDE 2016 UN FUTURO PIÙ SOSTENIBILE DIPENDE DA NOI - FONDAZIONE BARILLA
Doppia Piramide 2016
Un futuro più sostenibile dipende da noi

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DOPPIA PIRAMIDE 2016 UN FUTURO PIÙ SOSTENIBILE DIPENDE DA NOI - FONDAZIONE BARILLA
Mangiare
                           meglio
                         Mangiare
                           meno                                                                                 Barilla Center
                                                                                                             for Food & Nutrition
                         Mangiare                                                                                     PERSONE, AMBIENTE, SCIENZA, ECONOMIA

                           tutti                                                                                                              www.barillacfn.com

                                                                                         #bcfnforum

7TH INTERNATIONAL FORUM ON FOOD & NUTRITION                                                           Il mondo contemporaneo è attraversato da un’im-
                                                                                                      portante emergenza alimentare. Il cibo che sceglia-
                                                                                                                                                                 verse competenze, offrendo soluzioni e proposte e
                                                                                                                                                                 mettendo la scienza e la ricerca in comunicazione
                         MILANO, UNIVERSITÀ BOCCONI, 1 DICEMBRE 2016                                  mo di mangiare, la filiera con cui lo produciamo, i        con le decisioni politiche e le azioni governative. Il
                                                                                                      modi e i luoghi in cui lo consumiamo e la sua distri-      BCFN dedica un’area di studio e ricerca a ogni tema
                                                                                                      buzione sbilanciata nelle diverse zone del Pianeta         cruciale legato al cibo e alla nutrizione, per affron-
Dire “basta” non basta più. Il nostro pianeta non può continuare a essere obeso e affamato. Non può   incidono profondamente sui meccanismi che rego-
buttare ogni anno le risorse alimentari che basterebbero a sconfiggere la fame. Né può privilegiare                                                              tare le sfide attuali e future: dal problema dell’acces-
                                                                                                      lano la nostra società e la nostra epoca.
la produzione di biocarburanti per le nostre auto alle bocche di chi ha fame. Con la presentazione                                                               so al cibo e della sua distribuzione nel mondo (Food
                                                                                                      Negli ultimi anni è nata l’esigenza di mettere a con-
del Food and Nutrition Sustainability Index, proporremo soluzioni                                                                                                for All) al riequilibrio dell’instabile rapporto tra cibo
                                                                                                      fronto i diversi punti di vista degli attori coinvolti
per superare il presente, trasformandolo in un futuro migliore                                        lungo tutta la filiera, dal campo alla tavola. Fin dalla   e salute attraverso corretti stili di vita (Food for Heal-
per tutti. Il mondo ha fame di gente come te, cambiamolo insieme.                                     sua nascita nel 2009, il Barilla Center for Food &         th), dalla riflessione sulla filiera agroalimentare e la
Per partecipare, registrati online.      www.barillacfn.com/it/forum/                                 Nutrition si è posto come piattaforma privilegia-          valutazione dell’impatto della produzione sull’am-
                                                                                                      ta per questo dialogo corale e ad ampio raggio sui         biente (Food for Sustainable Growth) alla storia del
                                                                                                      temi del cibo e della nutrizione. Lo scopo del BCFN        rapporto tra l’uomo e il cibo per cercare in essa delle
IN COLLABORAZIONE CON:                                                        RESEARCH PARTNER:
                                                                                                      è promuovere un’analisi multidisciplinare tra le di-       buone soluzioni per l’attualità (Food for Culture).
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bcfn

               L’equilibrio
               del pianeta
            è in mano al cibo

    D
             i tutte le numerose emergenze mondiali,            si contano centinaia di milioni di persone denutrite,
             quella della sostenibilità del sistema alimen-     sia i Paesi apparentemente più benestanti, dove die-
             tare potrebbe sembrare meno prioritaria. Ma        te squilibrate comportano sovrappeso e obesità (a
    non è così: tra le cause scatenanti di una situazione       loro volta causa di malattie) per oltre due miliardi di
    globale tanto complessa come quella attuale (riscal-        persone.
    damento globale, conflitti, migrazioni e crisi econo-       Per ritrovare la giusta via di sviluppo e per ridurre
    mica) i paradossi che affliggono il “sistema cibo” oc-      le diseguaglianze, ognuno deve fare la sua parte. Il
    cupano un posto di assoluto primo piano. Purtroppo          primo passo, tanto semplice quanto trascurato, può
    siamo ancora troppo pochi a saperlo e a capirne le          essere quello di seguire un’alimentazione sostenibi-
    implicazioni.                                               le, come quella suggerita dalla Doppia Piramide del
    L’agricoltura, infatti, genera gran parte delle emissio-    BCFN, che tutela il nostro benessere riducendo l’im-
    ni di CO2 che provocano i cambiamenti climatici. Ed         patto ambientale. Per agevolarvi in questo percorso,
    è anche per le conseguenze di questi cambiamen-             anche quest’anno vi proponiamo i risultati delle no-
    ti che aumenta la sofferenza di intere popolazioni          stre ricerche: studi e riflessioni che ci vedono impe-
    e quindi la loro necessità di migrare, alla ricerca di      gnati dal 2010 (anno in cui abbiamo pubblicato la pri-
    cibo, di terre da coltivare e di fonti di acqua potabile.   ma edizione della Doppia Piramide) a capire sempre
    Inoltre, l’attuale sistema agroalimentare, fondato su       meglio i collegamenti tra alimentazione e benessere,
    un’errata percezione del valore del cibo e su una           tra cibo e ambiente.
    visione miope di come esso debba essere prodot-             In questa edizione, in particolare, leggerete qual-
    to e consumato, è cresciuto in modo insostenibile.          cosa di nuovo relativo ai risultati del summit COP21
    Trainato forse più da ragioni economiche e finanzia-        di Parigi; a tutto ciò che si sta facendo nel mondo
    rie che dalla ricerca di benessere condiviso, non ha        per gestire il cibo nelle città in continua crescita; alle
    tenuto in sufficiente considerazione la scarsità delle      controverse diete “di moda”, che troppo spesso ci in-
    risorse naturali (acqua, terra e aria) e i danni arreca-    ducono a scelte alimentari meno sostenibili, per noi
    ti dalla malnutrizione. L’assenza o la scarsità di cibo     e per il Pianeta, di quanto vorremmo.
    sano, infatti, oggi colpiscono sia chi vive nelle aree      Buona lettura.
    più vulnerabili del globo, quelle dove ancora oggi

2                                                                                                                        3
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La filiera
                                              e L’AMBIENTE                                 39                                                    104
                                                                                                                                                 Dieci consigli per mangiare bene,
                                                                                                                                                 spendendo poco
                                              39
                                              L’analisi del ciclo di vita degli alimenti

                                                                                                                                 72
                                                                                                                                                 108
                                              e gli indicatori ambientali                                                                        LiveWell for LIFE: le diete sostenibili per
                                                                                                                                                 Regno Unito, Francia, Spagna e Svezia
                                              42
Doppia piramide                               Gli indicatori utilizzati nella Doppia Piramide                                                    I rituali del cibo:
                                                                                                                                                 la sacralizzazione
2016                                          44
                                              Gli impatti ambientali della filiera alimentare   71
                                                                                                                                                 delle diete                           111
UN FUTURO PIù sostenibile                                                                       L’evoluzione degli accordi internazionali sui    111
dipende da noi                                46                                                cambiamenti climatici                            Cibo e rituali sociali
                                              Cibo a chilometro zero
                                                                                                72                                               112
                                              50                                                Le opinioni sulla cop21                          Il valore della “mediterraneità”
                                              PEF: l’Europa calcola l’impatto ambientale
IL LEGAME TRA CIBO                            dei prodotti                                      73                                               113
E AMBIENTE                                9   UN’alimentazione
                                                                                                Clima e cibo: riflessioni alla luce degli        Identità e cultura del cibo

Alimentazione e salute                   13   che rispetta il pianeta                      53   impegni internazionali della COP21

                                                                                                76
                                                                                                                                                 Il valore simbolico degli
                                                                                                                                                 alimenti nelle fedi religiose
                                              58                                                Accesso al cibo e vulnerabilità
13                                            Le tre piramidi ambientali                        al cambiamento climatico                         114
La dieta mediterranea                                                                                                                            La sacralizzazione dei consumi
                                              62                                                77                                               alimentari
15                                            La Doppia Piramide                                Diete sostenibili e cambiamento climatico
Patrimonio dell’umanità                                                                                                                          117
                                              64                                                78                                               Le tendenze alimentari odierne
18                                            La Doppia Piramide per chi cresce                 Cosa sono le diete sostenibili?
La nutrizione per chi cresce                                                                                                                     118
                                              66                                                80                                               Diete e tendenze alimentari
22                                            Il modello della Clessidra ambientale             Diete sostenibili: la guida Eatwell e altre
Nudging e alimentazione                                                                         indicazioni dalla Gran Bretagna                  123
                                              Il clima nel piatto:                                                                               Carbofobia
24                                            riflessioni alla luce
Sintesi delle linee guida
per chi cresce
                                              della cop21			                               69   81
                                                                                                Cambiare la dieta può fare la differenza?
                                                                                                I menu del BCFN
                                                                                                                                                 124
                                                                                                                                                 Ortoressia: quando mangiare sano diventa
                                              69                                                                                                 un’ossessione nociva
25                                            I negoziati sul clima dal 1992 ad oggi            89
Alimentazione e longevità                                                                       Nutrire le città                                 Le raccomandazioni
28
                                              70
                                                                                                IL COSTO DELLE
                                                                                                                                                 BCFN                                   126
Le indicazioni
                                              COP21: l’impegno per diminuire i gas serra
                                                                                                DIETE SOSTENIBILI                           95   bibliografia
per il “vivere bene”
                                                                                                95
                                                                                                                                                 essenziale                             128
30                                                                                              Il costo dei diversi menu in Italia
Le abitudini alimentari nel mondo
                                                                                                100
34                                                                                              Il dibattito scientifico sul costo delle diete
Stati Uniti: dalla piramide nutrizionale a
Healthy Eating Plate                                                                            101
                                                                                                Il costo delle diete negli Stati Uniti
37
Le linee guida nutrizionali                                                                     103
negli Stati Uniti

                                                66                                                                                                                                  104
                                                                                                Il costo delle diete in Europa

4                                                                                                                                                                                              5
DOPPIA PIRAMIDE 2016 UN FUTURO PIÙ SOSTENIBILE DIPENDE DA NOI - FONDAZIONE BARILLA
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    IL LEGAME TRA CIBO
        E AMBIENTE

    Da sempre siamo consapevoli che la nostra salute          dieta sana per le persone lo è anche per il Pianeta.
    è fortemente condizionata dalle scelte alimenta-          Dal 2010 il fondamento scientifico della Doppia
    ri che facciamo, giorno per giorno. Oggi sappia-          Piramide si è arricchito di anno in anno (lo testi-
    mo che la produzione di cibo condiziona anche             moniano le ben sette edizioni di questo documen-
    la qualità dell’ambiente che ci circonda. Una con-        to) fino a diventare un riferimento internazionale
    sapevolezza cresciuta grazie anche agli studi del         per chi si occupa di sostenibilità in ambito agroa-
    Barilla Center for Food & Nutrition (BCFN), che           limentare. Ogni edizione ha approfondito aspetti
    dal 2009 misura la rilevanza di questo impatto,           ulteriori legati agli impatti ambientali degli alimen-
    cercando di capire come sia possibile ridurlo adot-       ti, raccogliendo nuovi dati e ricerche scientifiche.
    tando uno stile alimentare sostenibile sia per le         Dall’analisi delle esigenze nutrizionali di bambini e
    persone sia per il Pianeta.                               adolescenti alla valutazione della sostenibilità eco-
    Sin dalle prime analisi del BCFN è emerso che gli         nomica delle diete, fino allo studio delle tendenze e
    alimenti a minore impatto ambientale sono gli stes-       delle politiche alimentari internazionali.
    si per i quali i nutrizionisti consigliano un consumo     La Doppia Piramide è comparsa su molte pubbli-
    maggiore, mentre quelli con un’impronta ambien-           cazioni scientifiche, comprese quelle della FAO, e
    tale più alta sono quelli che andrebbero consuma-         ha fatto parlare di sé in diverse occasioni a livello
    ti con moderazione. Una conclusione importante,           internazionale.
    che è alla base di un modello grafico – ormai molto       Con la settima edizione della Doppia Piramide, por-
    noto – che alla classica piramide alimentare (i cui       tando ulteriori evidenze e studi, il BCFN vuole ricor-
    principi coincidono con quelli della dieta mediter-       dare a tutti – anche alla luce di quanto emerso dalla
    ranea) affianca una nuova piramide (capovolta)            conferenza COP21 di Parigi relativamente all’impat-
    “ambientale”, nella quale gli alimenti vengono clas-      to dei sistemi agricoli sul cambiamento climatico e
    sificati in base alla loro impronta ecologica (Ecologi-   alla crescente importanza che sta assumendo il cibo
    cal Footprint), ossia l’impatto che la loro produzione    nel dibattito politico e socio-culturale – quanto sia
    può avere sull’ambiente. Il messaggio veicolato dal-      importante andare avanti nello studio e nella pro-
    la Doppia Piramide BCFN è semplice e diretto: una         mozione di stili alimentari realmente sostenibili.

8                                                                                                                 9
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              alimentazione
                 e salute

     Negli ultimi anni, la crescente consapevolezza             un 50% integrali); un moderato consumo di pesce e
     dell’influenza che l’alimentazione ha sul benes-           prodotti caseari; un ancora più moderato consumo
     sere delle persone ha portato all’elaborazione di          di carne rossa, carne bianca e dolci1. Il corretto equi-
     diverse linee guida nutrizionali per la prevenzio-         librio nutrizionale della dieta mediterranea è emerso
     ne delle malattie croniche non trasmissibili. Il                                            per la prima volta negli
     BCFN le ha studiate attentamente nel corso degli                                            anni Settanta dallo Studio
     anni, scoprendo che, se messe a confronto, risul-                                           dei sette Paesi del biologo
     tano convergere sui principi alla base del model-                                           e fisiologo Ancel Keys2,
     lo alimentare mediterraneo, rendendolo uno dei                                              che ha messo a confron-
     più efficaci in termini di benessere e prevenzione                                          to le diete di sette diver-
     delle patologie croniche.                                                                   si Paesi per verificarne i
                                                                                                 benefici e i punti critici.
     La dieta mediterranea                                                                       Fu proprio la sua analisi
                                                                                                 scientifica a far notare per
     La dieta tradizionalmente adottata nei Paesi dell’a-                                        la prima volta l’esistenza
                                                                La copertina del TIME che
     rea del Mediterraneo si caratterizza per la sua va-        consacrò Ancel Keys alla storia, di forti correlazioni tra il
                                                                13 gennaio 1961.
     rietà e per il suo spiccato equilibrio nutrizionale:                                        modello alimentare adot-
     prevede, infatti, un elevato consumo di verdura, le-       tato dalle persone e il rischio d’insorgenza di malattie
     gumi, frutta fresca e secca, olio d’oliva e cereali (per   croniche, in particolare cardiovascolari.

12                                                                                                                        13
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PATRIMONIO
                                                                                                                                                       DELL’UMANITÀ

Negli anni a seguire molte altre ricerche hanno ap-      minore frequenza di consumo. Nessuna categoria
profondito il rapporto tra alimentazione e salute,       resta esclusa dalla piramide, perché la varietà è uno
confermando che l’adozione di un’alimentazione           dei principi cardine della corretta alimentazione.
mediterranea è correlata a un basso tasso di mor-        Nel corso degli anni, diverse istituzioni e centri di
talità3, una minore incidenza di malattie cardio-        ricerca – tra cui l’OMS (Organizzazione Mondiale
vascolari4, di disfunzioni metaboliche5 e di alcune      della Sanità), il CIISCAM (Centro Interuniversita-
tipologie di tumori6. A più di trent’anni dai primi      rio Internazionale di Studi sulle Culture Alimen-
studi sulla dieta mediterranea, non sono ancora          tari Mediterranee) e la Harvard School of Public
emerse evidenze scientifiche che ne contraddica-         Health – hanno elaborato campagne di comunica-
no gli effetti positivi. Inoltre, come vedremo, se-      zione basate sull’immagine della piramide alimen-
condo studi recenti7 adottare una dieta mediterra-       tare. Le diverse versioni via via pubblicate12 parto-
nea garantirebbe anche maggiore longevità.               no da una base scientifica comune, che viene poi
                                                         adattata a seconda del pubblico al quale si rivolge.
Per la sua unicità in termini di conoscenze prati-
che e tradizioni, e la convivialità che la contraddi-    Per esempio, vengono elaborate soluzioni diverse
stingue, la dieta mediterranea è stata riconosciu-       a seconda dell’età (numerose sono le piramidi mo-
ta dall’UNESCO come patrimonio immateriale               dificate allo scopo di indicare la corretta alimenta-

                                                                                                                                  D
dell’umanità8.                                           zione dei bambini), tradizioni culturali, abitudini                               al 2001 l’UNESCO, oltre alla ben nota lista     o secca, verdure, una moderata quantità di pesce,
Ad essa si è ispirata anche l’attività di informazio-    nutrizionali. Inoltre, negli ultimi anni, lo schema è                             dei siti patrimonio dell’umanità, ha inizia-    latticini e carne, molti condimenti e spezie, il tutto
ne ed educazione alimentare promossa dall’U.S.           stato spesso integrato da raccomandazioni per un                                  to a stilare un elenco di patrimoni culturali   accompagnato da vino o infusi, sempre nel rispetto
Department of Agriculture a partire dai primi anni       corretto stile di vita, come la quantità di acqua da                     immateriali dell’umanità, antiche tradizioni (rap-       delle tradizioni di ogni comunità. Tuttavia, la die-
Novanta, che portò nel 1992 alla pubblicazione           bere, il tempo da dedicare all’attività fisica, ecc.                     presentazioni, conoscenze, oggetti, strumenti) che       ta (dal greco diaita, o stile di vita) mediterranea è
della prima edizione della piramide alimentare9 –                                                                                 le comunità riconoscono come parte del loro patri-       molto più che un semplice modello nutrizionale:
riproposta dalla FAO nel 199710 – per tradurre in                                                                                 monio culturale.                                         promuove la convivialità, poiché il pasto in comune
maniera sintetica le indicazioni scientifiche pre-                                                                                Tra questi, nel 2010, è stata inserita anche la die-     è alla base dei suoi costumi sociali e delle festività
                                                         1
                                                           Trichopoulou et al., 2003.
senti nelle Dietary Guidelines for Americans, le linee   2
                                                            Keys et al., 1970; Keys et al., 1980.                                 ta mediterranea, perché «rappresenta un insieme          condivise, e ha dato luogo a un notevole corpus di
guida nutrizionali per la popolazione.                   3
                                                            Trichopoulou et al., 2003.                                            di abilità, conoscenze, rituali, simboli e tradizioni    conoscenze, canzoni, massime, racconti e leggen-
                                                         4
                                                            Fung et al., 2009; Lopez-Garcia et al., 2014; Estruch et al., 2013.
                                                         5
                                                            Babio et al., 2014.                                                   che vanno dal paesaggio alla tavola, includendo le       de. Questa dieta si fonda sul rispetto per il territorio
Lo schema della piramide permette di comunicare,         6
                                                            Couto et al., 2014.                                                   colture, la raccolta, la pesca, la conservazione, la     e la biodiversità […]13».
in maniera semplice e immediata, quali sono gli ele-
                                                         7
                                                            Cros-Bou et al., 2014; Sears, Ricordi, 2011.
                                                                                                                                  trasformazione, la preparazione e, in particolare, il
                                                         8
                                                            Saulle, La Torre, 2010; Unesco, 2010.
menti che compongono un’alimentazione equilibra-         9
                                                            USDA, 1992.                                                           consumo di cibo. La dieta mediterranea è caratte-
ta11 e quali le porzioni consigliate. Nello schema gli   10
                                                            FAO/WHO, 1997.                                                        rizzata da un modello nutrizionale rimasto costante      13
                                                                                                                                                                                             UNESCO, Commissione Nazionale Italiana, archivio News. “La Die-
                                                         11
                                                             OMS, 2000; CIISCAM, 2009; Harvard School of Public Health,                                                                    ta Mediterranea è patrimonio immateriale dell’Umanità”: www.une-
alimenti vengono rappresentati su diversi livelli: via   2011.                                                                    nel tempo e nello spazio, costituito principalmente      sco.it/cni/index.php/archivio-news/174-la-dieta-mediterranea-e-patri-
via che si sale verso il vertice se ne suggerisce una    12
                                                            EUFIC, 2009; FAO, 2014.                                               da olio extravergine di oliva, cereali, frutta fresca    monio-immateriale-dellumanita.

14                                                                                                                                                                                                                                                         15
                                                                                                                                                                                                                                                            15
DOPPIA PIRAMIDE 2016 UN FUTURO PIÙ SOSTENIBILE DIPENDE DA NOI - FONDAZIONE BARILLA
16   17
Fonte: La Piramide Alimentare per chi cresce del BCFN, 2011
La nutrizione per chi cresce                                 ne dovrebbe passare attraverso alimenti come il pe-                In questa fase, è facile che si manifestino carenze di     peso sono il 20,9% e quelli obesi il 9,8%, compresi
                                                             sce e la frutta secca; mentre per i condimenti vanno               ferro e calcio, i cui livelli adeguati sono il risultato   i severamente obesi che da soli sono il 2,2%16, con
È noto il ruolo fondamentale dell’alimentazione nella        preferiti gli oli vegetali, in particolare quello extra-           di entrate (dieta, alimenti fortificati e integratori)     una maggiore concentrazione nelle regioni del
crescita dei bambini e degli adolescenti; per questo il      vergine di oliva, che consente anche un assorbimen-                e uscite bilanciate, che nel caso dei bambini e degli      Sud e del Centro.
BCFN ha deciso di prendere in considerazione le loro         to ottimale delle vitamine liposolubili (A, D, E, K). Le           adolescenti aumentano con la crescita, le infezioni        Una delle principali cause di questo fenomeno è
esigenze nutrizionali, valutando se la dieta mediter-        proteine sono il principale componente strutturale di              e, nelle femmine, con l’inizio delle mestruazioni15.       la diffusione di abitudini alimentari scorrette e di-
ranea sia anche in questo caso la più indicata.              tutte le cellule del corpo14: funzionano da enzimi, re-            È quindi importante che nella fase adolescenziale          stanti dalla dieta mediterranea, che non favorisco-
Dallo studio sono emerse le necessità specifiche di          cettori sulle membrane, trasportatori e ormoni.                    si consumino alimenti ricchi di ferro, come le car-        no una crescita armonica dei giovani e facilitano
chi è nella fase dello sviluppo. Durante il periodo          Fonti ottimali di proteine di alta qualità sono latte,             ni magre e il pesce, i legumi, i vegetali di colore        l’aumento di peso. Per questo motivo, è sempre più
della prima infanzia – caratterizzato da una crescita        uova, carne, pesce, formaggio e alcuni prodotti di                 verde scuro, le noci, i cereali arricchiti di ferro. An-   importante promuovere una dieta sana durante
molto rapida e dalla sintesi di nuovi tessuti – è ne-        origine vegetale, come soia, legumi e i derivati dal               che il calcio ricopre una funzione essenziale nell’or-     l’infanzia e l’adolescenza, che favorisca uno stato
cessario fornire al bambino una quantità bilanciata di       grano. Accanto ai principali macronutrienti, gli ele-              ganismo dell’adolescente in rapida crescita, perché        di salute, una crescita e uno sviluppo cognitivo ot-
energia: nel primo anno di vita, infatti, il fabbisogno      menti essenziali di una corretta alimentazione per i               entra nella composizione delle ossa e dei denti. È         timali, e che contribuisca alla prevenzione di ma-
energetico per la crescita è notevole, ma si riduce ra-      bambini in età prescolare e scolare sono le vitamine               dunque importante che i ragazzi scelgano cibi ric-         lattie croniche in età adulta. In linea con questa
pidamente, passando dal 35% del primo mese di vita           e i minerali.                                                      chi di calcio e vitamina D, in particolare le ragazze,     necessità, a partire dal 2011 il BCFN ha sviluppato
al 5% del primo anno.                                        L’adolescenza, invece, è il periodo in cui avviene il              che un domani, con la comparsa della menopausa,            il modello della Doppia Piramide dedicata a chi
I carboidrati (amidi e zuccheri) costituiscono, in ter-      passaggio dalla condizione prepuberale a quella adul-              saranno più esposte al rischio di osteoporosi. L’a-        cresce, che fornisce indicazioni utili all’educazio-
mini quantitativi, la prima e più importante fonte           ta, ed è caratterizzato da importanti cambiamenti                  dolescenza è, infine, il periodo in cui i fabbisogni       ne alimentare dei più piccoli e degli adolescenti.
energetica dell’organismo; forniscono energia a tutti        a livello fisico, psichico e sociale, accompagnati da              alimentari diventano più simili a quelli degli adulti.
i tessuti, soprattutto al cervello e ai globuli rossi, che   maggiori fabbisogni sia quantitativi sia qualitativi di            In Italia, negli ultimi decenni si è verificato un
usano solamente il glucosio come “carburante” per le         nutrienti, vitamine, sali minerali, fibre e acqua.                 allarmante aumento del numero di giovani in so-
attività cellulari.                                                                                                             vrappeso o con problemi di obesità. Dalle indagini         15
                                                                                                                                                                                             Ramakrishnan, Yip, 2002.
I grassi rappresentano per il bambino una fonte di                                                                              di “Okkio alla Salute 2014” emerge che, nella pa-           Indagine “Okkio alla Salute 2014”: http://www.epicentro.iss.it/
                                                                                                                                                                                           16

energia e di acidi grassi essenziali, e la loro assunzio-    14
                                                                  Institute of Medicine of the National Academic Press, 2005.   tria della dieta mediterranea, i bambini in sovrap-        okkioallasalute/pdf2015/SINTESI_16gen.pdf.

                                                                                                                                                                                                                                                        19
20   21
NUDGING
              E ALIMENTAZIONE

                                                                                                                    occhi per esempio vengono acquistati più spesso, così          no alla cassa. In un’analoga sperimentazione25, nella
                                                                                                                    come quelli vicino alle casse (se in un supermercato           mensa di un ospedale, i cibi più sani sono stati messi
                                                                                                                    la frutta e la verdura fossero collocati lì, le loro vendite   nei ripiani ad altezza occhi e gli altri negli scaffali più
                                                                                                                    aumenterebbero)20. L’efficacia aumenta negli ambien-           in alto o più in basso; sono state inoltre distribuite
                                                                                                                    ti in cui il nudging non coesiste con altri interventi di      bottigliette di acqua in tutti i frigoriferi. Grazie a que-
                                                                                                                    marketing, come nelle mense scolastiche21. Il profes-          sti piccoli cambiamenti il consumo di cibi meno sani
                                                                                                                    sore Brian Wansink22 ha ideato la “mensa intelligen-           si è ridotto del 5%, quello delle bevande zuccherate
                                                                                                                    te”23 in cui, cambiando il posizionamento dei cibi o il        dell’11% e il consumo delle bevande naturali è au-
                                                                                                                    modo in cui vengono proposti, si portano gli studenti          mentato del 4%. Si è anche osservato che, grazie alla
                                                                                                                    a modificare i propri comportamenti alimentari. Per            maggiore visibilità, gli acquisti di bottigliette d’acqua
                                                                                                                    esempio, spostare i broccoli dalla metà all’inizio del         sono cresciuti addirittura del 26%.
                                                                                                                    banco self-service comporta un incremento del loro             Il nudging è stato ampiamente utilizzato soprattutto

I   l nudging o choice architecture è un concetto in-
    trodotto nel 2008 da due ricercatori americani17
    e basato sull’idea di paternalismo “libertario” o
“soft”: se guidate dolcemente nel loro processo de-
cisionale, senza imposizioni o veri e propri divieti,
                                                         costrittive. Lo ha dimostrato uno studio effettuato
                                                         in una mensa scolastica svedese19 dove sono state
                                                         imposte agli alunni giornate di dieta vegetariana
                                                         provocando un effetto boomerang: in quei giorni
                                                         gli studenti sceglievano di non mangiare a scuola o
                                                                                                                    consumo dal 10% al 15%; mettere i gelati in un fre-
                                                                                                                    ezer con un coperchio scuro ne riduce notevolmente
                                                                                                                    le vendite; promuovere l’uso di vassoi incrementa il
                                                                                                                    consumo di verdure (senza, se ne mangia il 21% in
                                                                                                                    meno); una tazza da 400 grammi rispetto a una da
                                                                                                                                                                                   negli Stati Uniti per contrastare l’obesità e anche per
                                                                                                                                                                                   promuovere comportamenti ecosostenibili in cam-
                                                                                                                                                                                   po alimentare, in particolare per quanto riguarda la
                                                                                                                                                                                   riduzione del consumo di carne26 e il contenimento
                                                                                                                                                                                   degli sprechi alimentari27.
le persone sono più propense a modificare i propri       di portarsi il pasto da casa.                              500 riduce il consumo di cereali a colazione del 24%;
comportamenti.                                           Promuovere invece interventi che influenzino in-           offrire esplicitamente un piatto di insalata aumenta           17
                                                                                                                                                                                      Thaler, Sunstein, 2008.
                                                                                                                                                                                   18
                                                                                                                                                                                      Sunstein, 2014; Gronow, Warde, 2001.
Il nudging rappresenta anche un metodo efficace          direttamente le nostre azioni è spesso la soluzione        di un terzo il suo consumo, mentre collocarla nei              19
                                                                                                                                                                                      Arvola, Liedgren, 2014.
per portare i consumatori verso un’alimentazio-          migliore. Si sa, per esempio, che l’ambiente fisico        pressi delle casse lo triplica.                                20
                                                                                                                                                                                      Goldberg, Gunasti, 2007.
ne più sana e sostenibile18. Le case, i ristoranti, le   incide più di quanto si pensi sulle scelte individuali,    Da un altro studio, effettuato nella mensa di un’uni-
                                                                                                                                                                                   21
                                                                                                                                                                                      Lehner, Mont, Heiskanen, 2015.
                                                                                                                                                                                   22
                                                                                                                                                                                      Professore presso la Cornell University.
mense scolastiche, gli uffici, sono tutti luoghi in      e che anche azioni apparentemente banali come la           versità inglese24, emerge che quando la frutta viene           23
                                                                                                                                                                                      Marino, Pratesi, 2015.
cui azioni realizzate con il metodo del nudging          diversa sistemazione dei cibi sugli scaffali possono       sistemata nelle prime file del buffet, davanti ai dolci        24
                                                                                                                                                                                      Chapman, Ogden, 2012.
                                                                                                                                                                                   25
                                                                                                                                                                                      Thorndike et al., 2012.
risultano più efficaci per promuovere comporta-          essere metodi efficaci per spingere le persone verso       e in porzioni già preparate, il suo consumo aumenta            26
                                                                                                                                                                                      Wellesley et al., 2015.
menti alimentari corretti rispetto a modalità più        determinati acquisti: i prodotti posti all’altezza degli   del 26% rispetto a quando è esposta in cestini vici-           27
                                                                                                                                                                                      Chapman et al., 2012.

22
 22                                                                                                                                                                                                                                      23
                                                                                                                                                                                                                                          23
Sintesi                                     Alimentazione e longevità

                                                      Oltre che nelle fasi di crescita e sviluppo, l’alimen-
                                                                                                                migliorando la produttività e la qualità della vita in
                                                                                                                età più avanzata33.
                                                                                                                Oltre alla restrizione calorica, esistono alcuni fatto-

     delle linee guida                                tazione gioca un ruolo cruciale anche nel mante-
                                                      nimento di un buono stato di salute per le persone
                                                      più anziane. Durante gli ultimi duecento anni l’a-
                                                                                                                ri dietetici, come l’assunzione di nutrienti specifici
                                                                                                                e altre sostanze bioattive, capaci di influenzare e
                                                                                                                rallentare il processo di invecchiamento.

      per chi cresce                                  spettativa di vita è aumentata di circa due anni ogni
                                                      decennio, grazie a una riduzione della mortalità in-
                                                      fantile, al miglioramento dell’assistenza sanitaria e
                                                                                                                La dieta mediterranea tradizionale è l’evidenza più
                                                                                                                forte della correlazione tra regime alimentare e in-
                                                                                                                vecchiamento: l’aderenza a questo regime alimen-
                                                      all’introduzione di politiche sanitarie specifiche per    tare è infatti associata a una bassa mortalità e alla
                                                      la tutela della popolazione più anziana28.                riduzione del rischio di malattie croniche come il

     1                        2
                                  Evita               Tuttavia, l’invecchiamento è il principale fattore di     cancro, la sindrome metabolica e la depressione,
         Scegli una                                   rischio per le malattie croniche più comuni – tra         oltre che di malattie cardiovascolari e neurodegene-
                                  le calorie
         dieta sana                                   cui tumori, malattie cardiovascolari, ictus e demen-      rative34. Inoltre, il consumo di pesce suggerito dalla
                                  in eccesso
         ed equilibrata,
                                  e bilancia          za – che, oltre a minare il benessere della popolazio-    dieta mediterranea è associato a un rischio ridotto
         alternando
                                  alimentazione       ne, comportano un significativo onere per la sanità       di sviluppare l’Alzheimer e altre forme di demenza35.
         i principali
                                  e attività          pubblica. Favorire l’invecchiamento in buona salu-
         alimenti
                                  fisica              te e ridurre la spesa pubblica associata alle malattie    Dieta mediterranea e lunghezza dei telomeri
                                                      croniche in età avanzata sono dunque tra le princi-

 3                            4
                                                      pali sfide del nostro tempo29.                            Un’ulteriore evidenza del legame tra nutrizione
                                  Riduci                                                                        e longevità viene dallo studio dei telomeri, le pic-
         Alterna
                                  al minimo           Gli effetti dell’alimentazione                            cole porzioni di DNA che si trovano alle estremità
         proteine
                                  il consumo di                                                                 dei cromosomi. I telomeri si accorciano con l’in-
         e grassi animali
                                  sale aggiunto       L’invecchiamento è un processo biologico, causato         vecchiamento, determinando la senescenza (ossia
         e vegetali,
                                  per evitare lo
         zuccheri semplici                            da un progressivo deteriorarsi delle macromolecole        il progressivo decadimento) della cellula: in altre
                                  sviluppo
         e complessi                                  che compongono le nostre cellule, come il DNA, le         parole, telomeri più corti sono associati a un’aspet-
                                  di ipertensione
                                                      proteine e i lipidi. Questo fenomeno naturale inte-       tativa di vita più breve e a un aumento dei tassi di
                                                      ressa tutti gli organismi viventi ed è irreversibile,     malattie croniche.

 5                            6
                                                      ma il suo avanzamento può essere influenzato da           La velocità con cui i telomeri si accorciano dipende
         Distribuisci                                 vari fattori, tra cui l’alimentazione.                    da molti fattori, tra cui lo stato di infiammazione
                                  Evita
         il cibo                                      Negli ultimi decenni sono state trovate numerose          “silente” dell’organismo, derivante dall’adozione di
                                  di consumare
         in 5 momenti                                 evidenze degli effetti della nutrizione sul processo      modelli alimentari scorretti e da condizioni di obe-
                                  cibi al di fuori
         della giornata:                              di invecchiamento: ad esempio, un’alimentazione           sità, diabete e presenza di malattie cardiovascola-
                                  dei 5 pasti
         tre pasti                                    eccessiva e uno stile di vita sedentario sono correlati   ri36. Un’alimentazione sana e bilanciata può ridurre
                                  indicati
         e due spuntini
                                                      a un più alto rischio di demenza senile30 e di tutte le   i processi infiammatori e quindi la velocità con cui
                                                      malattie croniche più comuni31. Secondo vari ricer-       avvengono i processi di degenerazione cellulare.

 7                            8
                                                      catori, mangiare meno allunga la vita: un recente
                                  Riduci              studio condotto su individui in sovrappeso ha dimo-
         Fai attività                                                                                           28
                                                                                                                   Kirkwood, 2008.
                                  la vita             strato che, diminuendo del 25% le calorie assunte         29
                                                                                                                   Mathers, 2015.
         fisica
                                  sedentaria          (cosa facilmente attuabile), i benefici per la salute
                                                                                                                30
                                                                                                                   Anstey et al., 2011.
         per almeno                                                                                             31
                                                                                                                   Handschin, Spiegelman, 2008.
                                  trascorsa davanti   sono molteplici32. Secondo altri, mantenendo una
         un’ora al giorno                                                                                       32
                                                                                                                   Changhan, Longo, 2016; Holloszy, Fontana, 2007.
                                  al computer         dieta a basso tenore calorico non solo è possibile ri-    33
                                                                                                                   Redman et al., 2014.
         (attività sportiva
                                  e ai dispositivi    durre il rischio di diabete e malattie cardiovascolari,
                                                                                                                34
                                                                                                                   Mathers, 2015; Chrysohoou, et al., 2013.
         o gioco)                                                                                               35
                                                                                                                   Uauy, Dangour, 2006.
                                  elettronici         ma anche rallentare il processo di invecchiamento,        36
                                                                                                                   Sears, Ricordi, 2011.

24                                                                                                                                                                   25
Un recente studio condotto negli Stati Uniti ha pre-                    Un cambiamento di tre punti rispetto al Modello           zie al suo contenuto di antiossidanti e acidi grassi    National Geographic, ha avviato un progetto per
so in esame l’associazione tra aderenza alla dieta                      Mediterraneo, che corrisponderebbe in media a             omega-3, è stato correlato a una più bassa presenza     identificare e studiare le caratteristiche delle zone
mediterranea e lunghezza dei telomeri. Lo studio                        quattro anni e mezzo di invecchiamento, è parago-         di sintomi depressivi e a un miglioramento della        del mondo in cui la longevità è più alta.
ha evidenziato come la differenza di lunghezza dei                      nabile alla differenza osservata tra i fumatori e i non   funzionalità renale39.                                  Con il tempo, si sono aggiunte alla già citata Sar-
telomeri per variazioni di un solo punto rispetto al                    fumatori37.                                                                                                       degna altre quattro zone blu naturali: l’isola di Ika-
Modello Mediterraneo, valutato con la scala aMED                        Oltre agli studi sugli effetti della dieta mediterra-     Le “zone blu”: i luoghi dove si vive più a lungo        ria in Grecia, Okinawa in Giappone, la penisola di
(alternate Mediterranean Diet Score), corrisponda                       nea nel suo complesso, sono anche stati presi in                                                                  Nicoya in Costa Rica e il villaggio di Loma Linda
in media a un anno e mezzo di invecchiamento.                           esame gli effetti dei singoli alimenti.                   Ulteriori conferme sul nesso tra alimentazione          nella California meridionale.
                                                                        Il consumo di olio extravergine di oliva, per la sua      mediterranea e processi di invecchiamento arri-
                                                                        concentrazione di acidi grassi polinsaturi, è stato       vano dagli studi condotti a partire dal 2004 sulla      Secondo Buettner le popolazioni di queste locali-
                                                                        associato a un ridotto rischio di malattie cardio-        cosiddetta “zona blu”, ossia una particolare località   tà presentano degli elementi in comune41, tra cui
                                                                        vascolari, obesità, sindrome metabolica, diabete di       geografica in cui la popolazione vive in media mol-     una dieta vicina al modello mediterraneo, l’attività
                                                                        tipo 2 e ipertensione; migliora inoltre la circola-       to più a lungo e l’incidenza di malattie croniche       fisica quotidiana e un atteggiamento positivo nei
                                                                        zione sanguigna, promuovendo così un invecchia-           è molto bassa. Il concetto è stato coniato 12 anni      confronti della vita.
                                                                        mento in salute e la longevità.                           fa dagli studiosi Gianni Pes e Michel Poulain, che
                                                                        Un’alimentazione ricca di frutta e verdura allun-         avevano scoperto che la provincia sarda di Nuoro,
                                                                        gherebbe l’aspettativa di vita perché contiene com-       in Italia, era un’area con un’altissima concentrazio-   37
                                                                                                                                                                                             Cros-bou et al., 2014.
                                                                        posti quali polifenoli, carotenoidi, l’acido folico e     ne di centenari40.                                      38
                                                                                                                                                                                             Chrysohoou, 2013.
                                                                        la vitamina C38.                                          La diffusione mediatica dello studio si deve tutta-     39
                                                                                                                                                                                             Chrysohoou, 2011.
                                                                                                                                                                                          40
                                                                                                                                                                                             Poulain et al., 2004.
                                                                        In uno studio epidemiologico sulla longevità con-         via al reporter Dan Buettner, che negli anni a se-      41
                                                                                                                                                                                             Per maggiori informazioni, si vedano: Buettner, 2008; Poulain et
I telomeri sono piccole porzioni di DNA alle estremità dei cromosomi.   dotto a Ikaria, in Grecia, il consumo di pesce, gra-      guire, in collaborazione con lo stesso Poulain e il     al., 2013.

26                                                                                                                                                                                                                                                       27
LE INDICAZIONI PER IL                                     L      e più autorevoli ricerche scientifiche sulla relazione tra cibo e malattie croniche indicano la dieta
                                                                  mediterranea come punto di riferimento per una corretta alimentazione.
                                                                  Ma la sola dieta non basta: a essa dovrebbero essere associati stili di vita sani e attivi. L’attività

     “VIVERE BENE”                                         fisica contribuisce, infatti, a bruciare calorie, scaricare tensione e stress, migliorare lo stato dell’umore e
                                                           del benessere psicologico.
                                                           La pratica costante di attività motoria apporta notevoli benefici all’apparato cardiovascolare e al sistema
                                                           scheletrico, oltre che al metabolismo; favorisce il mantenimento di un peso adeguato e una composi-
                                                           zione corporea ottimale.
     ALIMENTAZIONE E STILE DI VITA sani per tutti          L’attività motoria è particolarmente importante per gli adolescenti perché li fortifica e li abitua a uno stile
                                                           di vita che consentirà loro di affrontare gli anni della maturità in salute.

                                                                                                                                        Limita il

 1                          2                               9                                                        10
     Fai almeno                     Evita di raggiungere                                                                                consumo
     30 minuti                                                            Scegli
                                    condizioni                                                                                          di cibi a
     di attività                                                          condimenti
                                    di sovrappeso                                                                                       elevato
     fisica                                                               vegetali
                                    e obesità                                                                                           contenuto
     al giorno                                                                                                                          di grassi

 3
                                                                                                                                        Limita

                            4                               11                                                       12
     Evita                                                                Limita                                                        il consumo
                                    Adotta
     l’eccessivo                                                          il consumo                                                    di carne e
                                    una dieta
     consumo                                                              di cibo                                                       pollame
                                    equilibrata
     di alcolici                                                          fritto                                                        a 3 o 4 porzioni
                                                                                                                                        alla settimana

                                                                                                                                        Limita

 5                          6                              13                                                        14
                                    Scegli i carboidrati
     Aumenta                                                               Limita                                                       il consumo
                                    complessi e aumenta
     il consumo                                                            il consumo                                                   di cibi e bevande
                                    il consumo
     di frutta                                                             aggiuntivo                                                   ad alto
                                    di cereali
     e verdura                                                             di sale                                                      contenuto di
                                    integrali
                                                                                                                                        zuccheri

 7                           8
     Aumenta                        Consuma
     il consumo                     2 o 3 porzioni
     di legumi                      di pesce
                                    alla settimana

28                                                                                                                                                                     29
Le abitudini alimentari                                  culturale e connotazione geografica ne consumano
nel mondo                                                di più). I consumi di carne sono invece piuttosto
                                                         elevati, in particolare in Australia (354 gr/giorno),
Per valutare le differenze nelle abitudini alimentari    Stati Uniti (323 gr/giorno), Brasile (261 gr/giorno)
dei diversi Paesi, il BCFN ha raccolto e analizzato i    e Italia (241 gr/giorno).
dati sulla quantità giornaliera di alimenti a disposi-   Cina, Turchia e Corea del Sud vantano il primato
zione degli individui in varie regioni del mondo, pre-   di consumo di ortaggi, mentre quello di cereali è
senti nel database Food Balance Sheets della FAO.        abbastanza omogeneo in tutti i Paesi.
Bisogna ricordare che la disponibilità di alimenti       La Svezia si distingue per l’elevato consumo di
di un Paese non corrisponde all’effettivo consumo        latticini.
alimentare, ma ne costituisce una stima42.
                                                         42
                                                           Per ottenere il consumo reale bisognerebbe sottrarre alla disponi-
In generale si nota come il consumo di proteine          bilità gli sprechi che avvengono in sede domestica, dove con “spreco
vegetali sia molto basso in ogni Paese considera-        alimentare” si intendono sia gli scarti non edibili sia il cibo comme-
                                                         stibile che diventa rifiuto, non venendo utilizzato dal consumatore
to, così come quello di pesce (a eccezione della         finale. I dati qui riportati potrebbero sovrastimare i consumi effet-
Corea del Sud e del Giappone, che per tradizione         tivi fino al 50%.

30                                                                                                                                31
DISPONIBIliTà
                      degli alimenti                                                                                                                                                Fonte: Elaborazione BCFN, 2016

                                   1200

                                   1000

                                   800
                       gr/giorno

                                   600

                                   400

                                   200

      disponibilità massima
      disponibilità minima                           Cereali                               Legumi                                Ortaggi                   Frutta   Carne   Pesce       Latte/Latticini

             Stati Uniti                               290                                     9                                    474                     266     323      59                717

             Messico                                   436                                    25                                    183                     276      181     30                313

             Brasile                                   313                                    46                                    193                     381      261     29               422

             Germania                                  314                                     3                                    452                     220      241     39               672

             Italia                                    426                                    13                                    502                     386      241     71               746

             Svezia                                    269                                     5                                    417                     321     227      85               994

             Turchia                                  560                                     37                                    803                     337      94      20               462

             Corea del Sud                             415                                     4                                    656                     184     180      211               82

             Cina                                      415                                     4                                   1099                     232      168     116               92

             Giappone                                  286                                     5                                    361                     140      141     151               195

             Australia                                 239                                     11                                  404                      258     354      71               649

     Disponibilità giornaliera pro capite in grammi al giorno di otto macro categorie alimentari in vari Paesi nel mondo, ordinati su base geografica da
     Occidente a Oriente.

32                                                                                                                                                                                                            33
STATI UNITI:
                                                                                                                      La prima piramide alimentare americana è sta-
                                                                                                                      ta pubblicata dal U.S. Department of Agriculture
                                                                                                                      (USDA) nel 1992 ed è stata ampiamente rico-

    DALLA PIRAMIDE
                                                                                                                      nosciuta nell’ambito scientifico internazionale.
                                                                                                                      MyPyramid, pubblicata dall’USDA nel 2005, rap-
                                                                                                                      presenta l’aggiornamento della prima piramide ed

NUTRIZIONALE A Healthy
                                                                                                                      è stata pensata come strumento di educazione in
                                                                                                                      aggiunta alle Dietary Guidelines for Americans43, in-
                                                                                                                      dirizzate a tutte le persone (a partire dai due anni)

     Eating Plate
                                                                                                                      in normali condizioni di salute.
                                                                                                                      Le raccomandazioni trasmesse da MyPyramid si
                                                                                                                      riferiscono soprattutto alle abitudini alimentari,
                                                                                                                                                                               Fonte: www.mypyramid.gov, 2005
                                                                                                                      ma incoraggiano anche una regolare attività fisica
                                                                                                                      come requisito essenziale del benessere psicologi-
                                                                                                                      co e di un peso corporeo corretto.

                                                                                                                      Nel giugno 2011, MyPlate ha sostituito MyPyra-
                                                                                                                      mid come parte di un’iniziativa più ampia44 di co-
                                                                                                                      municazione sociale, per aiutare i consumatori a
                                                                                                                      fare scelte alimentari migliori. All’inaugurazione,
                                                                                                                      la first lady Michelle Obama ha affermato: «I geni-
                                                                                                                      tori non hanno il tempo di pesare esattamente 85
                                                                                                                      grammi di pollo o di guardare quanto è una porzio-
                                                                                                                      ne di riso con i broccoli... però possono dare un’oc-
                                                                                                                      chiata ai piatti dei loro bambini, e se loro mangia-
                                                                                                                      no le giuste porzioni, se la metà del loro piatto è
                                                                                                                      piena di frutta e verdure, insieme a proteine ma-        Fonte: www.choosemyplate.gov, 2011

                                                                                                                      gre, cereali integrali e latticini a basso contenuto
                                                                                                                      di grassi, allora va bene. È così semplice!»45.
                                                                                                                      MyPlate rappresenta, con un piatto e un bicchiere,
                                                                                                                      cinque gruppi di alimenti. Il piatto è diviso in quat-
                                                                                                                      tro sezioni: 30% di ortaggi, 30% di cereali, 20% di
                                                                                                                      frutta e 20% di proteine; un piccolo cerchio (come
                                                                                                                      se fosse un bicchiere o una piccola ciotola) rappre-
                                                                                                                      senta i prodotti caseari.
                                                                                                                      L’inclusione dei latticini a ogni pasto ha solleva-
                                                                                                                      to, però, le critiche della Harvard School of Public

L      a piramide nutrizionale non è l’unica rappre-
       sentazione grafica che fornisce suggerimenti
       ai consumatori. Negli ultimi decenni, i governi
nazionali dei vari Paesi hanno sviluppato altre imma-
gini per informare ed educare le persone a mantene-
                                                          come, nonostante alcune differenze puntuali dovute
                                                          ad aspetti culturali o alla diffusione di alcuni alimen-
                                                          ti, tutti i modelli nutrizionali sono accomunati da al-
                                                          cuni consigli basilari: un maggiore consumo di frut-
                                                          ta, ortaggi, cereali (in particolare integrali) e legumi,
                                                                                                                      Health che, nel 2011, ha pubblicato la variante del
                                                                                                                      piatto nutrizionale Healthy Eating Plate.
                                                                                                                      Qui i latticini sono inclusi tra le fonti proteiche e
                                                                                                                      il bicchiere rappresenta l’acqua. Inoltre, si consi-
                                                                                                                      glia esplicitamente di preferire i cereali integrali
                                                                                                                                                                               Fonte: http://www.health.harvard.edu/healthy-eating-plate, 2011

                                                                                                                                                                               43
                                                                                                                                                                                  U.S.D.A. e U.S.D.H.H.S., Dietary Guidelines for Americans, 2005.
                                                                                                                                                                               44
                                                                                                                                                                                  U.S.D.A. e U.S.D.H.H.S., Dietary Guidelines for Americans, 2010.
re un’alimentazione equilibrata per una vita sana. Al     e un ridotto consumo di proteine e grassi animali e         a quelli raffinati e di utilizzare oli vegetali come     45
                                                                                                                                                                                  https://www.whitehouse.gov/the-press-office/2011/06/02/remar-
di là dell’aspetto grafico, è interessante sottolineare   zuccheri semplici.                                          l’olio extravergine d’oliva.                             ks-first-lady-food-icon-announcement.

34
 34                                                                                                                                                                                                                                              35
                                                                                                                                                                                                                                                  35
LE Linee guida
                       nutrizionali
                      negli stati uniti

      O         gni cinque anni, il Dipartimento della Salu-
                te e dei Servizi Umani (HHS) e il Diparti-
                mento dell’Agricoltura (USDA) cooperano
      per aggiornare le linee guida nutrizionali statuniten-
      si (Dietary Guidelines for Americans), mantenendole al
                                                                na a modelli di riferimento nutrizionale si deve ai
                                                                numerosi studi scientifici che ne hanno dimostra-
                                                                to i benefici.
                                                                In breve, ecco i messaggi delle linee guida 2015 per
                                                                la popolazione nordamericana.
      passo con le ultime ricerche scientifiche. Il processo
      di aggiornamento inizia con il lavoro dell’Advisory
      Committee, un gruppo di 15 esperti che revisiona le
      linee guida e pubblica un report scientifico con i sug-
                                                                  1      Mantieni un regime alimentare sano e bi-
                                                                         lanciato, adeguato alle tue esigenze.

      gerimenti per formularne di nuove. All’USDA spetta
      il compito di tradurre il contenuto tecnico del report
      in raccomandazioni divulgative.
                                                                  2      Attento a cosa e quanto mangi: opta per la
                                                                         varietà, modera le porzioni.

                                                                  3
      L’ottava edizione delle Dietary Guidelines è stata                 Consuma meno cibi ricchi di zuccheri ag-
      pubblicata a dicembre 2015 e propone una visio-                    giunti, grassi saturi e sale.
      ne ampia dell’alimentazione, che mette l’accento
      sul mantenimento del giusto peso corporeo per la
      prevenzione di malattie croniche come il diabete,
      i disturbi cardiovascolari e alcuni tipi di tumore. A
                                                                  4      Fai la scelta giusta: scegli cibi e bevande
                                                                         nutrienti e sani, evita le cosiddette “calorie
                                                                         vuote”.
      differenza delle precedenti edizioni più focalizzate
      sui singoli nutrienti, le Dietary Guidelines del 2015
      portano l’attenzione sul regime alimentare nel suo
      complesso, che dev’essere vario e bilanciato.
                                                                  5      Cambia le tue abitudini alimentari a picco-
                                                                         li passi: sembrerà meno difficile!

                                                                  6
      Per andare incontro alle diverse esigenze della                    Ricorda di fare attività fisica regolar-
      popolazione, anziché illustrare un unico modello                   mente.
      nutrizionale, le Dietary Guidelines ne propongono
      diversi: la dieta nordamericana tradizionale, la
      dieta mediterranea e la dieta vegetariana. La scelta
      di elevare la dieta mediterranea e quella vegetaria-
                                                                  7      Promuovi delle scelte alimentari sane tra
                                                                         le persone intorno a te (nell’ambiente la-
                                                                         vorativo, scolastico, ecc.).

36
 36                                                                                                               37
                                                                                                                   37
bcfn

                        La filiera
                       e l’ambiente

     Sempre più studi scientifici confermano che quel-        in tutte le sue fasi, disegnando così un quadro com-
     lo che mangiamo ha un effetto, oltre che sulla no-       plessivo dell’impatto ambientale di un alimento.
     stra salute, anche sull’ambiente che ci circonda.        L’analisi del ciclo di vita prevede lo studio di tut-
     Questo impatto ambientale si può calcolare in            ti i passaggi della filiera: dalla fase agricola fino a
     diversi modi, usando specifici indicatori e analiz-      quella di distribuzione e consumo, contemplando,
     zando gli aspetti caratteristici delle singole filiere   se necessaria, anche la cottura.
     alimentari.
                                                              Per rendere comprensibili e comunicabili i risul-
     L’analisi del ciclo                                      tati degli studi LCA si utilizzano degli indicatori di
     di vita degli alimenti                                   sintesi che consentono di rappresentare in modo
     e gli indicatori ambientali                              aggregato e semplice gli impatti ambientali.
                                                              Nel caso delle filiere agroalimentari, gli impatti si-
     Tra tutte le metodologie di valutazione, l’analisi del   gnificativi sono le emissioni di gas serra, l’utilizzo
     ciclo di vita (Life Cycle Assessment, LCA)1 è quella     di acqua e la superficie di territorio necessario per
     che negli ultimi anni ha riscosso il maggiore inte-      produrre le risorse. Pertanto il BCFN ha deciso di
     resse, e questo perché calcola l’impatto della filiera   utilizzare i seguenti indicatori di sintesi:

38                                                                                                               39
Fonte: BCFN. Doppia Piramide, 2011

                                     Rappresentazione del ciclo di vita di un alimento.

                                           Il Carbon Footprint, che valuta le emissio-      È bene osservare che questi indicatori non forni-
                                           ni dei gas a effetto serra responsabili dei      scono una visione esaustiva degli impatti ambien-
                                           cambiamenti climatici, misurate in massa         tali, soprattutto a livello locale, dove hanno effetti
                                           di CO2 equivalente.                              significativi anche l’utilizzo di sostanze chimiche
                                                                                            per la coltivazione e il rilascio di azoto nel terreno.
                                           Il Water Footprint, che calcola il volume
                                           di acqua dolce utilizzato direttamente e         Per esigenza di sintesi, la parte ambientale del-
                                           indirettamente lungo le diverse fasi della       la Doppia Piramide è stata costruita utilizzando
                                           filiera per produrre un alimento, distin-        solo l’Ecological Footprint. Per offrire una visione
                                           guendone la fonte, la quantità necessaria        completa, in questo documento vengono comun-
                                           a diluire gli inquinanti, e il luogo in cui è    que riportati anche gli impatti ambientali calcolati
                                           avvenuto il prelievo; si misura in litri o me-   con gli altri due indicatori: il Carbon e il Water
                                           tri cubi.                                        Footprint.

                                           L’Ecological Footprint, che calcola la su-
                                           perficie di terra (o mare) biologicamente
                                           produttiva necessaria per fornire le risorse
                                           e assorbire le emissioni associate a un si-
                                           stema produttivo; si misura in metri qua-        1
                                                                                              Regolata a livello internazionale dagli standard UNI EN ISO
                                           dri o ettari globali.                            14040:2006 e 14044:2006.

40                                                                                                                                                          41
GLI INDICATORI
             UTILIZZATI NELLA
             DOPPIA PIRAMIDe
CARBON FOOTPRINT                                        Water Footprint                                            Ecological Footprint                                    Queste sei componenti vengono sommate dopo
                                                                                                                                                                           essere state normalizzate utilizzando fattori di
         Conosciuto anche come impronta carbo-                   L’impronta idrica è un indicatore del con-                             L’impronta ecologica permette      equivalenza (equivalence factors) e fattori di ren-
         nica, calcola l’impatto – espresso in ter-              sumo di acqua impiegata per la realizza-                               di misurare la superficie terre-   dimento (yield factors), che tengono conto della
         mini di emissione di anidride carbonica                 zione di un bene o di un servizio durante                              stre o marina (biologicamente      differente produttività dei vari terreni rispetto alla
         equivalente (kg CO2eq) – associato alla                 tutto il suo ciclo di vita. Considera sia i                            produttiva) necessaria a produr-   produttività media di biomassa primaria globale di
produzione di un bene o di un servizio, lungo il        prelievi avvenuti in fase di produzione (contabi-          re le risorse che l’uomo consuma e i rifiuti che pro-   un dato anno.
suo intero ciclo di vita2. Nel calcolarlo si conside-   lizzata attraverso i consumi diretti), sia quelli uti-     duce, in rapporto alla capacità della Terra di rige-    L’Ecological Footprint è quindi un indicatore com-
rano le emissioni di tutti i gas a effetto serra, la    lizzati per produrre le materie prime necessarie           nerare le risorse naturali e assorbire le emissioni.    posito che misura, tramite fattori di conversione ed
cui dimensione è determinata da due variabili:          (consumi indiretti), distinguendo inoltre la fonte         La metodologia è stata individuata dal Global Fo-       equivalenze specifiche, le diverse modalità di utiliz-
la quantità emessa e il suo fattore di impatto in       in cui è avvenuto il prelievo4. Si misura in litri o       otprint Network7 e include nel calcolo le seguenti      zo delle risorse ambientali attraverso un’unica unità
termini di Global Warming Potential (GWP). Le           metri cubi.                                                superfici:                                              di misura: l’ettaro globale (global hectar, gha).
emissioni, infatti, sono tutte convertite in un va-     Il metodo è stato messo a punto dal Water Fo-              • Energy land, il terreno necessario ad assorbire le
lore di CO2 equivalente, come se dal sistema fosse      otprint Network5 e comprende tre componenti                emissioni di CO2 generate dalla produzione di un
emessa solo CO2, attraverso parametri fissi definiti    fondamentali6:                                             bene o servizio;
dall’IPCC3 (Intergovernmental Panel on Climate          • Green Water Footprint, ossia il volume di acqua          • Crop land, il terreno necessario alla coltivazione
Change), un organismo che opera sotto l’egida del-      piovana evapotraspirata. Rappresenta la voce più           dei prodotti agricoli e dei mangimi per l’alleva-
le Nazioni Unite.                                       rilevante nelle filiere agroalimentari e si tratta         mento;
                                                        dell’acqua che passa allo stato di vapore attraver-        • Grazing land, il terreno necessario a sostenere il
                                                        so la traspirazione dalle piante o l’evaporazione          pascolo dei capi di allevamento;
                                                        dal suolo;                                                 • Forest land, il terreno utilizzato per la produzio-   2
                                                                                                                                                                             Per il calcolo del Carbon Footprint di prodotto, nel 2013 è stata re-
                                                        • Blue Water Footprint, il volume di acqua dolce pro-      ne del legno destinato alla realizzazione di materie    alizzata la pubblicazione del nuovo riferimento normativo univoco a
                                                                                                                   prime;                                                  livello internazionale: la ISO 14067.
                                                        veniente da corsi superficiali o falde sotterranee im-                                                             3
                                                                                                                                                                             La versione più recente è stata pubblicata nel 2013 (IPCC, 2013).
                                                        piegato e non restituito al bacino di prelievo;            • Built-up land, il terreno occupato per gli impianti   4
                                                                                                                                                                             Hoekstra, 2013.
                                                        • Grey Water Footprint, il volume di acqua necessa-        adibiti alle attività produttive;                       5
                                                                                                                                                                             Il database è disponibile per la consultazione e il download all’indi-
                                                                                                                                                                           rizzo www.waterfootprintnetwork.org.
                                                        rio a diluire gli inquinanti e a riportare l’acqua al di   • Fishing ground, l’area necessaria alla riproduzione   6
                                                                                                                                                                             Per maggiori informazioni, si veda: Hoekstra et al., 2011.
                                                        sopra degli standard accettabili di qualità.               naturale o all’allevamento dei prodotti ittici.         7
                                                                                                                                                                             Per i dettagli delle ipotesi si veda www.footprintnetwork.org.

www.ipcc.ch                                             www.waterfootprint.org                                     www.footprintnetwork.org

42
 42                                                                                                                                                                                                                                          43
                                                                                                                                                                                                                                              43
GLI IMPATTI AMBIENTALI DELLA                             di lavorazioni minime, come un ortaggio o un frut-      Gli impatti derivanti da questa fase sono dovuti a        comuni rientrano la carta e il cartone, la plastica e
filiera alimentare                                       to, avrà di norma un impatto minore.                    più fattori: la produzione delle sementi; l’utilizzo      il vetro. Solitamente l’impatto ambientale è legato
                                                         In generale, le filiere agroalimentari presentano       dei fertilizzanti (chimici o naturali); gli agrofarma-    sia alla fase di produzione dell’imballaggio stesso
Negli ultimi anni, le filiere agroalimentari sono di-    strutture articolate che possono essere sintetizza-     ci per proteggere le coltivazioni; il gasolio per le      (tipologia del materiale e quantità), sia alla fase di
ventate oggetto di un crescente interesse per due        te in sette fasi, a ognuna delle quali sono associati   operazioni agricole; e l’acqua per l’irrigazione. La      smaltimento finale, mentre è normalmente conte-
motivi principali: la qualità del cibo e la valutazio-   specifici impatti ambientali.                           rilevanza di questi fattori sull’impatto complessi-       nuto l’effetto generato dall’attività vera e propria di
ne degli impatti che generano.                                                                                   vo varia molto a seconda delle tecniche colturali e       confezionamento.
                                                             Coltivazione                                        agronomiche messe in atto dagli agricoltori.
È soprattutto la struttura della filiera produttiva a    Nella fase agricola si coltivano le materie prime de-                                                                     Distribuzione e vendita
determinare l’intensità degli impatti associati a        stinate all’alimentazione umana o a diventare man-      L’adozione di pratiche agronomiche più sostenibi-         In questa fase della filiera il prodotto confezionato
uno specifico alimento: più la filiera è complessa,      gime negli allevamenti. In generale, a questa fase è    li può limitare notevolmente gli impatti della fase       è trasferito dallo stabilimento di trasformazione al
e quindi la materia prima subisce lavorazioni e tra-     riconducibile gran parte degli impatti ambientali       agricola anche se, in molti casi, il beneficio non è      punto di distribuzione e vendita.
sformazioni per arrivare al consumatore, più l’im-       degli alimenti: questo è particolarmente vero per       immediato: tipico esempio è la rotazione colturale        Gli impatti dipendono dal tipo di mezzo di trasporto
patto cresce. Viceversa, un alimento che ha bisogno      cereali, frutta e verdura.                              che, secondo studi fatti sul grano duro, può ridurre      utilizzato e dal numero di chilometri percorsi. Su
                                                                                                                 fino di un terzo il valore complessivo degli impatti      questa fase può incidere anche la catena del freddo,
                                                                                                                 ambientali grazie a un utilizzo più efficiente e mi-      cioè quella che garantisce il mantenimento a tem-
                                                                                                                 rato dei fertilizzanti; oppure l’agricoltura biologica,   peratura costante dei prodotti refrigerati e surgelati
                                                                                                                 che garantisce negli anni vantaggi sulla fertilità dei    lungo tutto il percorso, dalla produzione alla vendi-
                                                                                                                 suoli e sulla biodiversità dell’ecosistema8.              ta. Il suo impatto dipende dalla temperatura di stoc-
                                                                                                                                                                           caggio (4°C o -18°C), dal tempo di conservazione e
                                                                                                                 Anche la stagionalità incide sugli impatti delle col-     dal fatto che si usi un frigo casalingo o una cella di
                                                                                                                 tivazioni: le materie prime coltivate fuori stagione      tipo industriale.
                                                                                                                 hanno impatti ambientali maggiori dovuti all’uti-
                                                                                                                 lizzo delle serre riscaldate che consumano energia.       La catena del freddo è rilevante solo quando riguar-
                                                                                                                 Inoltre, le rese possono ridursi significativamente,      da la surgelazione di prodotti semplici e a basso im-
                                                                                                                 fino a dimezzarsi.                                        patto ambientale, come gli ortaggi, e i tempi di con-
                                                                                                                                                                           servazione a basse temperature sono relativamente
                                                                                                                     Prima trasformazione                                  lunghi. Invece, l’impatto della catena del freddo di-
                                                                                                                 Molti prodotti agricoli richiedono una prima tra-         venta irrilevante per i prodotti “freschissimi”, cioè
                                                                                                                 sformazione per essere impiegati: l’esempio classico      con tempi di conservazione molto brevi in frigorife-
                                                                                                                 è quello dei cereali, che vanno prima macinati in un      ro, e per gli alimenti che hanno già un alto impatto
                                                                                                                 mulino.                                                   ambientale, come la carne.

                                                                                                                     Produzione
                                                                                                                 Nella seconda parte della filiera, la materia prima
                                                                                                                 viene trasportata allo stabilimento per essere tra-
                                                                                                                 sformata nel prodotto finito. Gli impatti derivano
                                                                                                                 dai consumi di energia e acqua dell’impianto pro-
                                                                                                                 duttivo, e variano in base al volume e al tipo di pro-
                                                                                                                 dotto trattato, nonché all’efficienza dell’impianto. I    8
                                                                                                                                                                             Gli studi disponibili sull’impatto dell’agricoltura biologica evidenziano
                                                                                                                                                                           il limite della metodologia LCA. Gli indicatori normalmente utilizza-
                                                                                                                 consumi comprendono sia l’energia utilizzata dalle        ti per valutare gli impatti ambientali non permettono di quantificare
                                                                                                                 linee di produzione, sia quella necessaria per garan-     in modo esaustivo i benefici delle pratiche biologiche, perché i valori
                                                                                                                 tire l’eventuale refrigerazione.                          di impatto, anche se minori, vengono ripartiti su produzioni che soli-
                                                                                                                                                                           tamente hanno rese inferiori rispetto a quelle coltivate con metodi in-
                                                                                                                                                                           tensivi. Il beneficio può essere invece valorizzato utilizzando indicatori
                                                                                                                     Confezionamento                                       propri delle pratiche agronomiche, quali la misura della fertilità dei suo-
                                                                                                                                                                           li (soprattutto se determinata su un orizzonte temporale decennale), la
                                                                                                                 I materiali utilizzati per confezionare un alimento       valutazione della tossicità umana e ambientale, il livello di biodiversità
                                                                                                                 sono svariati e molto differenti tra loro: tra i più      degli ecosistemi.

44                                                                                                                                                                                                                                               45
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