Donazione di organi a cuore fermo - AOU Careggi Firenze Maria Luisa Migliaccio - Trapianti
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Di che cosa parliamo? Donazione / donatore a cuore battente: Heart-beating donation / donor HBD Donation / donor after brain death DBD Donazione / donatore a cuore non battente in asistolia Non heart-beating donation / donor NHBD Donation / donor after circulatory death DCD
POTENZIALI uDCD in EUROPA • 1000 RCP/giorno • 600 ACC non ripresi Potenziali uDCD • 400 ACC ripresi • 250 decessi in ospedale Potenziali cDCD • 150 sopravvissuti Adattato da M. Manyalich III International Workshop on DCD Donors Barcellona, 19-20 giugno 2013
Fino al 1968 la morte era legata alla cessazione dell’attività cardiaca Il primo trapianto di cuore fu fatto con un cuore «fermo» 3 dicembre 1967 Primo trapianto di cuore Denise Darvall, 25, da uomo primaa uomo di cuore donatrice (e di reni) «Well Doctor if you can't save Mr Louis Washkansky only lived for 18 days, succumbing inmythe daughter end to pneumonia. His newplease do save heart beat thetoother strongly patients.» the end.
Schema della evoluzione dei tipi di donatori di organi negli ultimi 70 anni HBD-DBD NHBD NHBD-DCD Brain death 1968 ‘80 1954 LD: Living donation LD
Negli anni ‘80 a Maastricht (NL) il prof. Kootstra rinnova l’interesse per i donatori a cuore fermo NHBD 2.0
Modified European Maastricht categories of donation after cardiac death CATEGORY SUB-CATEGORY (DCD) classification DESCRIPTION TYPE (DCD International Workshop, Paris, 2013, modified from Koostra et al, 1995) IA Sudden-unexpected-irreversible CA; no Category I In-hospital attempt of resuscitation by a medical team. WIT to be considered according national Uncontrolled Uncontrolled Unwitnessed CA IB recommendations in place. Out-of-hospital In- or out-of-hospital setting. II A Category II In-hospital Sudden-unexpected-irreversible CA; unsuccessful resuscitation by a medical team. Uncontrolled Uncontrolled Witnessed CA II B In- or out-of-hospital setting Out-of-hospital Category III Controlled Awaiting circulatory death --- Planned, expected CA; withdrawal of life- sustaining treatment; Euthanasia Excluded Controlled IV A Sudden* or planned** CA during or after brain Uncontrolled* Uncontrolled and death diagnosis process, or Category IV controlled CA while but before retrieval Controlled** brain death Alternative death determination during/after procedure IV B Death determination by circulatory (DCD) Partially Death diagnosis during or neurologic (DBD) criteria controlled ECMO-ECLS
Un potenziale donatore di organi in asistolia è : un soggetto in cui il cuore si è fermato che muore in quanto: A) la rianimazione risulta inefficace B) non si ritiene di dover iniziare o proseguire un trattamento rianimatorio Un donatore di organi in asistolia è : un soggetto morto con il cuore fermo (in asistolia) in cui la morte è stata accertata di cui è stata verificata la volontà di donare
Senza perfusione del sangue tutti gli organi subiscono ischemia arresto cardiaco cessazione della circolazione 24 h TESSUTI assenza di perfusione danno irreversibile ORGANI 30’ 120’ ischemia Morte della persona anossia > 5’ ENCEFALO sofferenza danno
La perfusione artificiale precoce previene l’ischemia e salva la vita
La perfusione artificiale precoce previene l’ischemia e salva la vita arresto cardiaco cessazione della circolazione TESSUTI assenza perfusione di perfusione artificiale irreversibile ORGANI ischemia Morte Vita della della persona persona dannovitalità ossigenazione anossia ENCEFALO sofferenza danno
La perfusione artificiale post-mortem salva gli organi arresto cardiaco cessazione della circolazione vitalità TESSUTI assenza di perfusione ORGANI ischemia perfusione artificiale post mortem irreversibile Morte della persona anossia 5’ ENCEFALO sofferenza danno
La ossigenazione salva la vitalità dei polmoni ischemici Geraci, 18 dic 2014
La ossigenazione salva la vitalità dei polmoni ischemici arresto cardiaco cessazione della circolazione vitalità assenza di perfusione POLMONI ischemia Ossigenazione artificiale irreversibile Morte della persona anossia 5’ ENCEFALO sofferenza danno
Dopo la cessazione della circolazione resta un po’ di tempo per la preservazione degli organi per un trapianto cause di sofferenza da limitare nel tempo Ischemia calda in situ ischemia Ischemia fredda ex situ organi addominali ipossia/anossia polmoni ipossia/anossia
Tempi e interventi Tempo ischemia calda pura max 40’ Tempo ACLS max 120’ 1-6h Max 150’ Max 15-20’ ACR ECG 20’RCP prelievo Fogarty RCP ECLS Eparina consenso CANNULAZIONE Massaggiatore cannulazione Preparazione chirurgica automatico vasi vasi RX
Autopulse Lucas 2 Zoll Physiocontrol
Tempi e interventi Tempo ischemia calda pura max 40’ Tempo ACLS max 120’ 1-6h Max 150’ Max 15-20’ ACR ECG 20’RCP prelievo Fogarty RCP ECLS Eparina consenso CANNULAZIONE Massaggiatore cannulazione Preparazione chirurgica automatico vasi vasi RX
legislazione italiana La morte si identifica con la cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell’encefalo. (Legge 29 dic 1993, n. 578 «Norme per l'accertamento e la certificazione di morte» art. 1 «Definizione della morte») La morte per arresto cardiaco si intende avvenuta quando la respirazione e la circolazione sono cessate per un intervallo di tempo tale da comportare la perdita irreversibile di tutte le funzioni dell’encefalo e può essere accertata (Legge 29 dic 1993, n. 578, art. 2 «accertamento della morte) Per prelevare organi o tessuti la morte deve essere accertata (legge 1 aprile 1999, n. 91, art. 1.1; art. 23.1) L’accertamento della morte è definito per legge (legge 1 aprile 1999, n. 91, art. 23.1; DL 11 aprile 2008) In caso di morte con arresto cardiaco l’accertamento consiste in 20 minuti di ecg (DL 11 aprile 2008) La proposta di donazione va fatta all’inizio del periodo di accertamento (legge 1 aprile 1999, n. 91, art. 3.2)
L’Italia ha il tempo di accertamento di morte più lungo (20 minuti) Maggior garanzia assoluta di certezza di morte ma anche maggior tempo di ischemia (Lettonia)
Trends in Anaesthesia and Critical Care 2013 Vol 3, Issue 2, Pages 72–76 ? (esperienza di Milano) ? 30 minuti polmone fegato rene
Tempi e interventi Tempo ischemia calda pura max 40’ Tempo ACLS max 120’ 1-6h Max 150’ Max 15-20’ ACR ECG 20’RCP prelievo Fogarty RCP ECLS Eparina consenso CANNULAZIONE Massaggiatore cannulazione Preparazione chirurgica automatico vasi vasi RX
Cannula venosa Cannula arteriosa
TECNICHE DI PRESERVAZIONE PRIMA DEL PRELIEVO Organi addominali ECLS
TECNICHE DI PRESERVAZIONE PRIMA DEL PRELIEVO Organi addominali NTRP Normo-thermic Regional Perfusion
PRESERVAZIONE DOPO IL PRELIEVO (EX SITU) Tecniche di preservazione ex situ degli organi RENE POLMONE + FEGATO
Regioni italiane che partecipano al programma DCD • Lombardia (DCD 2007 a Pavia) • Veneto • Sicilia • Piemonte • Emilia Romagna • Toscana • Lazio solo per TX
DCD AOUC 01/06/2016 – 31/12/2017 DCD 20 Organi Prelevati Effettivi Fegato Polmone Rene 19 7 2 34 Organi NON trapiantati No utilizzati Fegato Polmone Rene 5 3 2 11 Organi trapiantati Utilizzati Fegato Polmone Rene 14 4 0 19 CTX CTX Milano Niguarda Modena AOU AOU Pavia Careggi Siena 3 1 15-2* 3 1
DCD AOUC 01/01/2018 – 30/04/2018 DCD 6 Organi Prelevati Effettivi Fegato Polmone Rene 6 2 0 12 Organi NON trapiantati No utilizzati Fegato Polmone Rene 2 2 0 6 Organi trapiantati Utilizzati Fegato Polmone Rene 4 2 0 4 CTX CTX PISA AOU Palermo Careggi 2 6* 2
Puoi anche leggere