All'Overjam 2019 - Il Discorso

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All'Overjam 2019 - Il Discorso
Meno   di   due                          settimane
all’Overjam 2019
Mancano meno di due settimane all’Overjam International Reggae
Festival ed è già tutto pronto per questa ottava edizione, che
si svolgerà dal 15 al 18 agosto a Tolmino (Slovenia), sulle
rive del fiume Isonzo.

In line up più di 40 artisti internazionali, tra cui spiccano
Alborosie & Shengen Clan, Israel Vibration, Queen Ifrica,
Junior Kelly, Ward 21, Zion Train, Cali P, Lion D e Raphael.
Il palcoscenico della spiaggia accoglierà molti sound system
amici storici del festival, insieme a diverse novità e la
ricca programmazione extramusicale vede confermati i consueti
incontri della University, corsi e workshop e l’area per
bambini Overjam4Kidz nelle giornate di venerdì 16 e sabato 17;
non mancheranno inoltre il mercatino e un’ampia offerta
gastronomica.

Quest’anno, durante il giorno sarà possibile scegliere tra
nove diversi workshop che si terranno sulla spiaggia fluviale
dalle 11 alle 18, dallo slackline insieme a una crew di Malta,
alla meditazione con campane tibetane, dalla pittura alle
decorazioni con henné e la possibilità di essere guidati nella
creazione di acchiappasogni. Inoltre sarà possibile
partecipare a un laboratorio di musica africana molto
speciale, organizzato dal gruppo sloveno Bokademia.
All'Overjam 2019 - Il Discorso
Due le sessioni della tradizionale Overjam University: venerdì
16 si parlerà di attività sostenibili ed ecologiche, con
particolare attenzione all’utilizzo della canapa e dei suoi
derivati, con la presenza di Ziggi Earthwide; mentre sabato 17
il tema centrale sarà la cultura dei sound system nel Regno
Unito e il suo impatto sociale dagli anni ’50 nelle comunità
di origine caraibica fino agli eventi e aree attualmente più
massificati.

L’impegno con l’ambiente verrà messo in pratica in particolare
con l’uso di materiali riciclabili e biodegradabili e un’ampia
offerta di cibo vegano. Inoltre è stata aggiunta l’opzione di
noleggiare una tenda ‘Kartent’, già assemblata e pronto
all’uso, 100% riciclabile e completamente resistente al sole e
alla pioggia.

                             Come   sempre,   il   festival   si
                             svolgerà    in  una   location
                             spettacolare: la confluenza dei
                             fiumi Isonzo e Tolminka, vicino
                             al Parco Nazionale del Triglav,
                             a pochi chilometri da Trieste e
                             Lubiana.

Sia gli abbonamenti (€ 100 più commissioni) che i biglietti
giornalieri (€ 39 più commissioni), incluso il campeggio, sono
in vendita sul sito Web Mhshop. I bambini fino a 12 anni
entrano gratuitamente, così come gli accompagnatori di persone
disabili. Acquistando quattro abbonamenti è possibile
risparmiare €30 sull’importo totale. Ancora disponibili anche
alcuni biglietti con accesso alla “Comfort Area”, un’area con
WiFi potenziato, bar e servizi propri, nonché un ingresso più
vicino dalla città, con un proprio parcheggio e accesso
diretto al palco principale. L’area campeggio e le
biglietterie apriranno mercoledì 14 agosto.
All'Overjam 2019 - Il Discorso
Tutte le info sono disponibili su www.overjamfestival.com.

Guendy Furlan

CANTO LIBERO   “Omaggio alle
canzoni di Battisti e Mogol”
Mercoledì 31 luglio – UDINE,
Castello

                Ore 18.30 Apertura biglietterie

                   Ore 19.30 Apertura porte

                  Ore 21.30 Inizio concerto

Nuovo appuntamento con la rassegna Udine Vola 2019. Mercoledì
31 luglio, sul palco del Castello di Udine, andrà in scena la
serata evento dedicata alla miglior musica italiana, con
l’omaggio al duo Battisti e Mogol, proposto dalla band Canto
Libero, fra i più apprezzati tributi del Nordest a queste due
grandi figure della nostra storia musicale. I biglietti per lo
spettacolo sono ancora disponibili nei punti autorizzati
Ticketone lo saranno anche alla biglietteria del concerto, a
partire dalle 18.30. Porte aperte al pubblico alle 19.30, con
inizio dello spettacolo previsto per le 21.30. La rassegna
“Udine Vola 2019” è organizzata da Zenit srl, in
collaborazione con Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di
Udine e PromoTurismoFVG e inclusa nel calendario eventi di
All'Overjam 2019 - Il Discorso
UdinEstate. Tutte le info su www.azalea.it .

Canto Libero propone uno spettacolo che omaggia sì Battisti e
Mogol, ma che va ben oltre alla semplice esecuzione di cover
dei brani dei classici del repertorio dei due. Il gruppo,
infatti, rilegge gli originali mantenendo una certa aderenza
ma cercando di non risultare mera copia, mettendoci la propria
personalità e sensibilità musicale e facendo emergere anche
tutta l’anima blues e rock che Battisti aveva. La voce di
Fabio “Red” Rosso, il pianoforte e la direzione musicale di
Giovanni Vianelli, le chitarre di Emanuele “Graffo” Grafitti e
Luigi Di Campo, Alessandro Sala al basso e alla programmazione
computer, la batteria di Jimmy Bolco, le percussioni e la
batteria di Marco Vattovani, Luca Piccolo alle tastiere, le
splendide voci di Joy Jenkins e Michela Grilli, i video di
Francesco Termini e l’eccezionale ingegnere del suono Ricky
Carioti (fonico anche di Elisa) rileggono “La canzone del
sole”, “Una donna per amico”, “Ancora tu”, “E penso a te”… e
gli altri grandi successi di Battisti che hanno fatto e fanno
tuttora sognare intere generazioni.

ll primo grande riconoscimento del valore artistico del
All'Overjam 2019 - Il Discorso
progetto Canto Libero arriva a fine 2015 con uno spettacolo
sold-out al Politeama Rossetti di Trieste che vede anche la
partecipazione straordinaria di Mogol in persona, che dà la
benedizione ufficiale al Canto Libero. L’esperienza si ripete
ad aprile 2017, quando Mogol torna sul palco con la band nella
data udinese per l’ennesimo sold out al Teatro Nuovo Giovanni
da Udine, e ad agosto 2017 a Grado. Uno spettacolo con alle
spalle già 2 tour teatrali: il primo partito nel dicembre 2016
e concluso nell’aprile 2017 dopo 15 date e 8.000 spettatori in
teatri di prestigio come il Del Monaco di Treviso, il Ristori
di Verona, l’Archivolto di Genova, il Duse di Bologna; il
secondo partito in ottobre 2017 e terminato in aprile 2018
dopo 24 date e 15.000 spettatori presenti passando venue
storiche e di primo piano come il Teatro Filarmonico di
Verona, il Teatro Toniolo di Mestre, il Teatro Celebrazioni di
Bologna, il Teatro Nuovo di Ferrara, il Politeama Genovese di
Genova, il Teatro Goldoni di Livorno e tanti altri.
Nell’estate 2017 inoltre è uscito l’album della band composto
da brani registrati live in studio (all’Urban Recording Studio
della Casa della Musica di Trieste) e nei teatri italiani che
avrà un seguito già programmato per i prossimi mesi. Con la
produzione della Good Vibrations Entertainment, Canto Libero
nasce da un’idea di Fabio “Red” Rosso, già lead vocalist di
varie band, e la direzione di Giovanni Vianelli.

Prossimi appuntamenti con Udine Vola 2019 la serata dedicata
ai Queen con il concerto dei 6 Pence (1 agosto) e l’atteso
nuovo spettacolo teatrale di Enrico Brignano (3 agosto). Info
su www.azalea.it

D.F.
All'Overjam 2019 - Il Discorso
Luci in diga, Diga di Selva,
Val Tramontina (Pordenone)
Emozioni mozzafiato sabato 3
agosto
Cena esclusiva a lume di candela sulla diga
illuminata
Concerto blues di Barbara Errico, incontro con Alfio
Scandurra e l’asino Fiocco
Un evento esclusivo, in una location mozzafiato, la Diga di
Selva in Val Tramontina eccezionalmente illuminata.

Lo propone il comune di Tramonti di Sopra (Pordenone) sabato 3
agosto alle 18 in collaborazione con Edison, nell’ambito dei
Dolomiti Days, con prenotazione obbligatoria allo 0427/869412
All'Overjam 2019 - Il Discorso
o 3452367811 entro il primo agosto. L’intento è quello di
mettere in luce, appunto, un luogo insolito, che costituisce
un connubio di grande fascino tra l’ingegno umano e la natura.
Per gli appassionati sarà anche un modo per vedere da vicino
il funzionamento di una diga, che verrà spiegato da un tecnico
Edison, ente gestore dell’impianto. L’occasione di vedere e
vivere la Val Tramontina con occhi diversi e da prospettive
nuove proseguirà con l’intervento di Alfio Scandurra, che con
l’asino Fiocco ha da poco terminato un trekking nella valle.
Il pordenonese Scandurra, accompagnato dall’inseparabile amico
a quattro zampe e lunghe orecchie pelose, parlerà della sua
esperienza e delle emozioni vissute, in una straordinaria
avventura dietro la porta di casa, alla ricerca di un
ritrovato rapporto con la natura e l’ambiente. Durante la
serata verrà proiettato anche il suo videodiario, che
permetterà un assaggio delle sensazioni e delle atmosfere
particolari che si possono vivere in un percorso lungo la
valtramontina – luogo ricco di storia, bellezze uniche e
particolarità – a piedi, accompagnati da un amico speciale.
“Piatto forte” della serata, è il caso di dirlo, sarà una
degustazione di prodotti tipici, sapientemente elaborati dal
ristorante Regina di Polcenigo, serviti con eleganza su
tovaglie bianche e candele, nella scenografia unica della diga
a strapiombo sulla valle circondata dalle montagne, a due
passi dal cielo. A completare le suggestioni della serata, la
splendida voce di

Barbara Errico
All'Overjam 2019 - Il Discorso
Barbara Errico che, accompagnata dagli Short
Sleepers (Andrea Castiglione, chitarra elettrica e
voce, Carlo De Bernardo basso, Jack Iacuzzo
batteria) interpreterà il più bel repertorio blues
di sempre.
Di lei Lelio Luttazzi ha detto: “Per me rappresenti
la perfezione”. L’artista udinese, affermata
cantante jazz e blues e insegnante di canto (tra i
suoi allievi anche Elisa), nel 1999 fu votata come
“Miglior nuovo talento” dalla rivista nazionale
“Musica Jazz” e ricevette il Premio speciale “Moret
d’Aur Fvg”. Nel 2010 rientrò tra le dieci migliori
cantanti Jazz italiane selezionate dalla rivista
nazionale “Jazz It” nella rassegna “Jazz It Awards
2010”, nel 2011 ottenne la Nomination all’“Italian
jazz Awards 2011” (Oscar della musica italiana).
Nominata nel Premio Tenco 2014, per il cd
“Sentimentale dedicato a Lelio Luttazzi”, l’anno
successivo ha conquistato il riconoscimento “Segno
Donna 2015”. Ha collaborato e collabora con i
migliori musicisti jazz a livello nazionale. Ha
inciso numerosi cd jazz e partecipato a vari
festival e concerti, sia in Italia che in Europa. Ha
collaborato, fra gli altri, con Robert Miles.

le Giornate del Cinema Muto
di Pordenone 38a edizione,
dal 5 al 12 ottobre 2019
Approfondire la conoscenza del cinema muto e dell’epoca che lo
ha prodotto, tornare a quella stagione di sperimentazione del
All'Overjam 2019 - Il Discorso
nuovo mezzo cinematografico, cogliere le numerose connessioni
fra passato e presente e, non ultimo, vivere la magia di uno
spettacolo che fonde le immagini girate un secolo fa con la
musica eseguita dal vivo da un pianista, da un ensemble o da
un’intera orchestra: è questa l’esperienza che, anno dopo
anno, le Giornate del Cinema Muto di Pordenone offrono al loro
pubblico di esperti in arrivo da ogni parte del mondo e ai
sempre più numerosi appassionati, interessati a riscoprire
un’arte che, grazie alla musica, muta in realtà non è stata
mai.

TRE EVENTI CON L’ORCHESTRA

Per la 38a edizione, che si svolgerà dal 5 al 12 ottobre 2019,
come sempre al Teatro Comunale Giuseppe Verdi, il direttore
Jay Weissberg gioca subito l’asso proponendo in apertura uno
                             dei film più amati di sempre,
                             The Kid (Il monello) di Charles
                             Chaplin, accompagnato dalla
                             musica composta dallo stesso
                             Chaplin per la riedizione del
                             1971, restaurata e arrangiata
                             dal maestro Timothy Brock, che
                             sabato 5 ottobre dirigerà
                             nell’esecuzione l’orchestra San
Marco di Pordenone. L’evento sarà replicato il pomeriggio di
domenica 13 ottobre, nell’ambito della stagione musicale del
Verdi, con la direzione dell’orchestra affidata a Günter A.
Buchwald.

Il primo lungometraggio di Chaplin, girato fra il 1919 e il
1920, uscito nel 1921 e considerato da molti il suo
capolavoro, racconta com’è noto la storia di un neonato
abbandonato da una ragazza madre e adottato dal poverissimo
All'Overjam 2019 - Il Discorso
Charlot, che ne farà il monello impersonato da Jackie Coogan.
Sulla performance del piccolo attore, destinato a diventare il
più famoso divo bambino del cinema muto, David Robinson,
critico e biografo ufficiale di Chaplin (oltre che direttore
emerito delle Giornate), ha scritto: “Nessun bambino, nel
cinema sia muto che sonoro, ha mai superato, per naturalezza e
intensità dei sentimenti, Jackie Coogan nei panni del
monello.”

Per la serata conclusiva, un altro titolo leggendario: The
Lodger (Il pensionante, 1927) di Alfred Hitchcock, con un
ambiguo quanto affascinante Ivor Novello. Film ad alta
tensione ambientato nella nebbia di Londra, come recita il
sottotitolo “A Story of the London Fog”, The Lodger è tratto
dal romanzo di Marie Belloc Lowndes ed è ispirato alla vicenda
di Jack lo Squartatore, il cui ricordo, a quattro decenni di
distanza, era ancora vivo nella capitale inglese. “Forse la
migliore produzione britannica di tutti i tempi”, scriveva
all’epoca il “Bioscope”, e Hitchcock stesso lo considerava il
suo primo vero film, ovvero quello in cui per la prima volta
il regista si riconosceva nel proprio stile, geniale
combinazione di suspense e humour uniti a un’abile messa in
scena. La nuova partitura composta per The Lodger da Neil
Brand sarà eseguita dall’Orchestra San Marco diretta da Ben
Palmer.
L’evento orchestrale di metà settimana (mercoledì 9 ottobre) è
il capolavoro del 1929 del regista sovietico Fridrikh Ermler,
Oblomok imperii (Un frammento d’impero), con Fyodor Nikitin.
Struggente metafora dei mutamenti avvenuti in Unione Sovietica
negli anni Venti, è la storia di un soldato segnato
pesantemente dalla guerra che dopo dieci anni, nel 1928,
ritrova la memoria e torna nella sua città, San Pietroburgo
diventata Leningrado, trovandovi finalmente pace ma anche lo
sconforto di fronte a una società completamente cambiata dopo
la Rivoluzione. Fino a poco tempo fa disponibile solo in copie
lacunose, il film è presentato non solo nel nuovo restauro
realizzato da San Francisco Silent Film Festival, EYE
Filmmuseum e Gosfilmofond ma anche con la partitura
orchestrale originale recentemente riscoperta, che a Pordenone
avrà la sua prima internazionale dopo un’unica esecuzione a
Mosca. A dirigere l’orchestra sarà Günter A. Buchwald.
LE PRINCIPALI RETROSPETTIVE

Protagonista della personale di quest’anno è la più grande
star del western muto, William S. Hart. Con un volto iconico
come quello di Buster Keaton e una laconicità che ha
influenzato generazioni di attori cowboy (incluso John Wayne),
la popolarità di Hart rivaleggiava all’epoca con quella di
Chaplin. Nell’affollatissimo panorama del western, i suoi film
si distinguevano per l’attenzione e l’apprezzamento sia per la
cultura dei bianchi sia per quella dei nativi americani. Fra i
titoli in programma – sette lungometraggi e sette
cortometraggi – anche il nuovo restauro di The Aryan (Il
bandito della miniera d’oro, 1916), un film a lungo creduto
perduto, riscoperto pochi anni fa a Buenos Aires e che sarà
presentato in prima mondiale. La retrospettiva è realizzata in
collaborazione con il William S. Hart Museum di Newhall,
California.

Ritorna a Pordenone l’allegra brigata delle “Nasty Women”. Con
questo titolo era stata proposta nel 2017 una serie di
cortometraggi comici – la maggior parte risalente agli anni
’10 del secolo scorso e alcuni anche precedenti – in cui le
protagoniste, donne e ragazze dal carattere forte, gettavano
scompiglio nel loro ambiente sovvertendo le regole dettate dal
potere patriarcale. Accolta dagli studiosi di cinema come un
nuovo punto di riferimento per la comprensione del genere
comico, la serie avrà un seguito quest’anno con diversi altri
titoli di “Nasty Women” presentati all’interno della più ampia
sezione sulle origini dello slapstick europeo. Questo
sottogenere della commedia ha avuto ovunque uno straordinario
successo commerciale e vanta fra i suoi esponenti i più grandi
comici di tutti i tempi, eppure molto rimane ancora da
scoprire. Con la nuova rassegna si cercherà di risalire alle
origini dello slapstick in Europa, collegando gag e numeri
comici alle loro fonti, rintracciabili nella tradizione del
music hall e del vaudeville ma anche nel circo, seguendone poi
l’evoluzione nei primi cortometraggi comici e, in seguito, nei
lungometraggi. Tutto, ovviamente, a suon di musica e di
risate.

La centralità delle donne torna in altre parti del programma
delle Giornate del Cinema Muto 2019. Si vedranno, fra gli
altri, alcuni lavori con due vedettes d’oltralpe come Suzanne
Grandais, la Mary Pickford francese, e la mitica Mistinguett,
oltre a una delle prime grandi produzioni con Joan Crawford,
il film MGM Sally, Irene e Mary (1925) di Edmund Goulding, da
poco restaurato dal George Eastman Museum di Rochester (New
York).

Occit’amo il programma del 2
e 3 agosto
VENERDÌ 2 AGOSTO 2019 – LAGNASCO

Ore 21.30 Castello di Lagnasco
HERVÉ BARMASSE, LA MIA VITA TRA 0 E 8000 – A cura di Borgate
dal Vivo

Una chiacchierata con l’alpinista italiano Hervè Barmasse, che
si racconta e racconta il suo rapporto con la montagna.

In apertura il concerto “Genova di Mare e di Sale” con il
Gruppo Spontaneo Trallallero, Laura Parodi e Julyo Fortunato

Ingresso € 5 (per i bambini fino agli 8 anni di età il
biglietto d’ingresso è gratuito)

“Nato e cresciuto ai piedi del Cervino, in una famiglia in cui
il mestiere di guida alpina si tramanda da diverse
generazioni, sembrava che non avessi altra scelta se non
quella di diventare anch’io un alpinista. In realtà tutto
avvenne un po’ per caso e in modo graduale.

A quindici anni ero una promessa dello sci poi un brutto
incidente    durante   una   competizione    interruppe
irrimediabilmente il mio futuro da professionista. Dopo un
anno di riabilitazione, mio padre, decise di farmi un regalo:
accompagnarmi sul Cervino. E così all’alba gelida di una
mattina di ottobre eccomi pronto a scalare per la prima volta
la Gran Becca.

Allora non potevo immaginare che, attraverso la montagna,
avrei vissuto alcuni dei momenti più importanti della mia
vita. Quel giorno pensavo solo a camminare, a non inciampare e
a non rallentare il passo di mio padre. Quel giorno sul
Cervino, inconsapevolmente, avevo deciso quale sarebbe stato
il mio futuro.”
Hervé Bermasse in breve:

     Alpinista professionista
     Atleta del global team The North face
     Storyteller – Conferenze alpinistiche e motivazionali
     Outdoor coaching and motivational day
     Guida alpina
     Istruttore delle guide alpine
     Tecnico del soccorso alpino
     Maestro di sci e di snowboard
     Allenatore federale di sci alpino
     Regista dei film Linea Continua e Non così Lontano
     Autore del libro La montagna dentro edito da Laterza
     Consulente aziendale nel settore outdoor
     Fotografo – Pubblicazioni per le principali riviste di
     montagna tra cui Alpinist, Desnivel, Meridiani Montagne,
     Alpin, Alp, Campo Base, Gory

I Biglietti possono essere acquistati al:

Box    Office   Piemonte        Ticket      e   online       sul
sito:http://www.ticket.it/

Direttamente presso Fondazione Amleto Bertoni, IAT Saluzzo e
Filatorio di Caraglio
SABATO 3 AGOSTO 2019 – SAN DAMIANO MACRA

Ore 22.00 Piazza del Comune

CONCERTO LOU SERIOL

Nati nel 1992 come gruppo di musica trad, Lou Seriol è
diventato nel corso degli anni una delle band più longeve e
conosciute del panorama della nuova musica tradizionale
occitana. Dai primordi acustici alla formazione attuale il
fil-rouge è quello della trad-innovazione rigorosamente in
lingua d’Oc.Organetto diatonico, auti, voci vengono affiancati
dai ritmi delle ballate occitane e il tutto viene rivisto e
stravolto fondendo sonorità antiche con l’attualità pop e rock
del tempo. Le influenze richiamano la pachanka, il reggae, il
punck il mix risulta esplosivo e coinvolgente. Brani
tradizionali come “Au pont de Mirabel” diventano ballad
storiche e nuove composizioni come “Laiseme” si annoverano
come uno dei classici della nuova musica di composizione
occitana. Innovare per non dimenticare, innovare per sentirsi
vivi e far vivere una musica e una cultura pulsante nei cuori
dei componenti della band, codificandola in mille
sfaccettature ma facendo fede allo spirito popolare da cui si
proviene.

Lo spirito sicuramente è quello della festa ma anche e
soprattutto la era rivendicazione della propria terra,
veicolando la comunicazione dei grandi temi globali vicino a
quelli locali senza mai dimenticare la sensibilizzazione e la
riscoperta di una lingua e tradizione che continua a vivere,
nelle musiche e nei testi delle canzoni, verso un pubblico che
non sempre conosce la realtà Occitana ma soprattutto verso
quel pubblico occitano che parla in lingua d’Oc.
Assisi Suono Sacro: Programma
del 2 Agosto
Prosegue la settima edizione del festival musicale Assisi
Suono Sacro. Nella giornata del 2 Agosto primo appuntamento
con la serie dei Momenti di Meditazione Musicale (Borgo
Antichi Orti, Assisi, Ore 22:00).

Gli incontri vedranno il direttore artistico del Festival,
Andrea Ceccomori, nella sua veste di flautista, portando al
pubblico degli appuntamenti in cui il focus sarà
sull’esperienzialità della musica, vista come strumento di
elevazione e condivisione. Da Bach a Part, tra improvvisazioni
ed emozioni, la musica incontra la spiritualità in questi
incontri volti ad unire il meglio dei due mondi nel festival
che più rappresenta la loro comunione.

La serata sarà introdotta da Alessia Agiapal Kaur e vedrà la
collaborazione delle associazioni Aletheia e Yogassisi..

                             Andrea Ceccomori

Andrea Ceccomori, flautista internazionale e versatile, è
ideatore e fondatore del progetto Assisi Suono Sacro (festival
e corsi) e del progetto Baton for Peace di Concerti per la
Pace. Da sempre attento ad una musica che sappia parlare il
linguaggio dell’interiorità, delle emozioni, in cerca di una
autenticità del suonare e del fare musica che possa costruire
un musicista ispirato e illuminato. Una musica che parte dal
suono povero, dalla improvvisazione come metodo creativo per
aprirsi potenzialmente a tutti i linguaggi rimanendo comunque,
per scelta stilistica. nella classicità di un linguaggio
seppure universale. All’attivo ha collaborazioni con grandi
nomi internazionali, da Cecilia Chailly a Javier Girotto,
Franco Battiato, Antonella Ruggero, Ludovico Einaudi, Jacqulyn
Buglisi, Markus Stockhausen, Toni Esposito, e molti altri,
con oltre 300 prime esecuzioni di compositori da tutto il
mondo e sue stesse composizioni, esibizioni da solista nei più
importanti centri italiani ed esteri, dal Lincoln Center di
New York dove è il musicista ufficiale del Memorial 11
settembre, al Kings Place di Londra, alla Roy Thomson Hall di
Toronto, al Teatro San Pedro di Porto Alegre ,Teatro Scriabin
di Mosca, al Vaticano Aula Paolo VI. Si è esibito per il
compleanno di Papa Francesco dopo il primo anno di pontificato
e a Castelgandolfo per Benedetto XVI. Ha realizzato oltre 10
titoli di cd con pubblicazioni di articoli, libri, metodi, e
registrazioni televisive e radiofoniche RAI e radio Vaticana.

A Milano dal 7 al 10 novembre
2019 la seconda edizione del
Festival della Peste!
Torna anche quest’anno a Milano, dal 7 al 10 novembre 2019, il
Festival della Peste!, promosso dalla Fondazione Il
Lazzaretto e dedicato alla contaminazione tra arte,
performance, danza, musica e pratiche psico-fisiche. Al centro
della seconda edizione, una riflessione sul tema
della vecchiaia, inteso come stimolo per interrogarsi
su tempo, memoria individuale e collettiva, confronto tra
generazioni e trasformazione dei corpi, a partire dai
cambiamenti in atto nel contemporaneo. Saranno quattro giorni
di incontri, mostre, conversazioni, laboratori con la volontà
di “contagiare” la città a partire dagli spazi della
Fondazione in Via Lazzaretto 15 e in altri luoghi come
la Chiesa di S. Carlo al Lazzaretto, che ospiterà l’opera
vincitrice del premio Lydia! 2019, la Casa Museo Boschi di
Stefano, la Casa di Riposo Don Leone Porta e altri
ancora.    Obiettivo    del   Festival    della   Peste!    è
favorire processi di trasformazione collettiva e individuale,
a partire dalla definizione del programma, risultato di un
anno di lavoro, dialoghi, workshop e incontri con artisti,
performer, curatori, filosofi, con il coinvolgimento dello
stesso pubblico, chiamato a contribuire alla costruzione del
Festival ponendo domande, fornendo idee e punti di
vista. Tante le novità e gli ospiti della prossima edizione:
tra gli altri, l’attivista Lorella Zanardo che presenterà un
nuovo lavoro sulla trasformazione del volto al tempo dell’era
digitale; l’artista Elisa Giardina Papa con la nuova
performance del progetto When the Towel Drops Vol. 1 Italia su
censura e rappresentazione della sessualità femminile nella
storia del cinema, frutto di un laboratorio partecipativo
ospitato nei mesi scorsi dalla Fondazione; la cantante Camilla
Barbarito, in arte Nina Madù che si esibirà in un concerto con
musiche originali ispirate alle storie di oggetti del passato
raccolte a maggio nel corso di un evento a Il Lazzaretto; il
narratore e saggista Gianni Vacchelli con un evento dedicato
ai temi danteschi; l’artista Cristina Pancini che coinvolgerà
il pubblico in un originale percorso spazio-temporale tra arte
moderna e contemporanea, con la partecipazione della Casa
Museo Boschi Di Stefano e la Casa di Riposo Don Leone Porta;
la danzatrice Cristina Negro che, insieme all’attore Simone
Lampis e all’esperta di scrittura creativa Roberta Secchi,
presenteranno un laboratorio in cui i partecipanti potranno
sperimentare con il proprio corpo “pratiche di risveglio sulla
vecchiaia”.
.Camilla Barbarito, in arte Nina Madù

Nessun Dorma: Pratiche di risveglio sulla vecchiaia.

Inoltre, da quest’anno il Festival della Peste! si espande al
di fuori della Fondazione Il Lazzaretto per aprirsi e
coinvolgere sempre di più la città. Sarà infatti la Chiesa di
S. Carlo al Lazzaretto – situata proprio al centro del
quattrocentesco ex Lazzaretto di Milano a uso dei malati qui
ricoverati – ad ospitare la mostra di Gaia De Megni,
vincitrice dell’edizione 2019 del premio Lydia! per artisti
under30,       promosso       dalla      Fondazione        con
la mentorship dell’artista Adrian Paci. In dialogo con la
particolare archittettura della Chiesa a pianta ottagonale,
l’artista proporrà una rielaborazione di sceneggiature
cinematografiche attraverso un intervento ispirato al tema del
tempo e della memoria collettiva. Nata a Milano nel 2014,
nell’area dove un tempo aveva sede l’antico Lazzaretto, la
missione della Fondazione Il Lazzaretto è, infatti, quella di
proporre e sviluppare un metodo di ricerca practice-based,
innescando processi di contaminazione. Storicamente il
Lazzaretto era il luogo della cura e della separazione dal
resto del mondo. Essere una “peste” oggi significa invece
aprirsi alle possibili contaminazioni del mondo, camminare sui
confini, forzare il limite con ironia e divertimento, provare
a cambiare insieme logica e immaginazione.

Esercizi di filatura del tempo tra arte e bioenergetica

                            When the Towel Drops Vol. 1 Italia

Appuntamenti del Festival della Peste! 2019 (in progress)

Mostra di Gaia De Megni, vincitrice del premio Lydia! 2019

A cura di: Fondazione Il Lazzaretto

La mostra presenta il lavoro di Gaia De Megni, vincitrice
dell’edizione 2019 del premio Lydia! per artisti under30,
promosso    dalla    Fondazione    Il   Lazzaretto     con
la mentorship dell’artista Adrian Paci. Attraverso la
rielaborazione di sceneggiature cinematografiche, l’opera
propone un dialogo tra spazio e narrazione. La filmografia
evocata è quella riconducibile all’immaginario collettivo,
quella prodotta dallo spettatore sulla scorta della propria
esperienza, quella immateriale, metafisica, visibile solo agli
occhi di chi esercita ancora il potere della fantasia.

Macerie di DNA

Opera musicale per voce, corde, tasti e oggetti spettrali

Progetto e ideazione di: Camilla Barbarito, in arte Nina Madù

Concerto di musiche originali ispirate dalla raccolta di
vecchi oggetti, lettere, diari, fotografie e documenti vari
ritrovati avvenuta negli scorsi mesi nel corso di un evento
ospitato dalla Fondazione e che ha coinvolto circa un
centinaio di persone, intrigate dall’idea di far parlare il
passato.

When the Towel Drops Vol. 1 Italia

Performance artistica su censura e rappresentazione della
sessualità femminile nella storia del cinema

Di: Elisa Giardina Papa e il collettivo Radah May

A cura di: Claudia D’Alonzo | In collaborazione con: Accademia
G. Carrara di Bergamo e Codici – Ricerca e Intervento | Media
partner: CheFare, Digicult

Il progetto artistico in progress del collettivo Radha May
(Elisa Giardina Papa, Bathsheba Okwenje, Nupur Mathur) esplora
le rappresentazioni censurate della sessualità femminile dagli
anni Cinquanta, attraverso sequenze mai viste di film e
documenti provenienti dall’archivio della Revisione
Cinematografica. Scene tagliate e i documenti redatti dalla
commissione di censura cinematografica diventano un archivio
basato su un paradosso: proprio ciò che è stato rimosso in
passato racconta nel presente le trasformazioni della società
su temi quali la sessualità, il pudore, la moralità, il potere
nel corso di decenni di grande cambiamento nel paese. Il
materiale così raccolto è stato al centro di un laboratorio
partecipato condotto dall’artista Elisa Giardina Papa. Da
questo percorso nasce una versione inedita della performance
durante la quale i partecipanti al laboratorio daranno corpo e
voce ai documenti e ai momenti storici che testimoniano.

Nessun Dorma: Pratiche di risveglio sulla vecchiaia. Scritti –
corpi – visioni

Laboratorio pratico aperto a tutti, performance, esperienze di
improvvisazione/composizione in sottogruppi con condivisione
finale.

Condotto da: Simone Lampis, Cristina Negro, Roberta Secchi.

Durante l’anno, la Fondazione Il Lazzaretto ha ospitato un
laboratorio nel quale il tema della “vecchiaia” ha incontrato
i corpi e le menti dei giovani partecipanti con cadenza
regolare. Tre conduttori – danzatrice, attore, esperta di
scrittura creativa – si sono alternati e combinati nel guidare
gli incontri con il gruppo, formato da persone che si
conoscono già da diversi anni di pratica laboratoriale. Ne
sono emerse improvvisazioni, coreografie, scene, movimenti,
oggetti, gesti, parole, frasi, scritti. Durante il Festival
della Peste!, il pubblico sarà coinvolto a sua volta
nell’esperienza: avrà spazio per improvvisare, creare, fare,
comporre e dire.

Un’ora sola ti vorrei, più ventitré minuti

Da un’idea di: Cristina Pancini

Per e con: Fondazione Il Lazzaretto, Casa Museo Boschi Di
Stefano, Casa di Riposo Don Leone Porta.

Con la collaborazione di: Federico Primavera (elaborazioni
sonore)

Tra La Fondazione Il Lazzaretto, la Casa Museo Boschi Di
Stefano e la Casa di Riposo Don Leone Porta ci sono pochi
minuti a piedi. Un’ora sola ti vorrei, più ventitré minuti,
nasce dalla voglia di percorrerli, per fare incontrare queste
realtà. Il pubblico sarà in movimento tra arte moderna e
contemporanea, perché spalancano lo spazio e il tempo e
insegnano a incontrarsi. Si prenderà tempo per aver cura l’un
l’altro, soprattutto se fragile, perché c’è bisogno di
rivoluzioni delicate: è grazie a certi incontri che il mondo
si riempie di possibilità.

1 Museo+1 Kit = 3 Strumenti

Workshop rivolto a persone anziane, ai loro parenti e
caregivers, agli operatori e al pubblico interessato.

Condotto da: Maria Chiara Ciaccheri e Anna Chiara Cimoli

Il museo può essere un luogo d’interlocuzione e apprendimento,
una possibilità di socializzazione di memorie e intuizioni sul
tempo della vecchiaia. A partire da un kit di pratiche ed
esperienze elaborato nel corso di aggiornamento per
professionisti della cultura DIVENTARE ANZIANI / RIMANERE
PUBBLICI, il workshop sarà l’occasione per sperimentare
attività finalizzate a familiarizzare con nuovi approcci per
il coinvolgimento delle persone anziane, da declinare poi in
autonomia e da insegnare ad altri. Al workshop sono invitate
persone anziane con un interesse per la cultura, ma anche
operatori, figli e nipoti, badanti e curiosi. Con loro, si
sperimenteranno attività di facilitazione all’opera d’arte,
lavorando a coppie o piccoli gruppi: le attività potranno
essere ripetute anche a casa, oppure in museo, e insegnate ad
altri.

Esercizi di filatura del tempo tra arte e bioenergetica

A cura di: Chiara Ronzoni e Gianni Moretti

Esercizi di filatura del tempo è un percorso laboratoriale
portato avanti durante l’anno negli spazi della Fondazione Il
Lazzaretto in cui partecipanti hanno sperimentato il senso
dell’invecchiare in una prospettiva collettiva e comunitaria
mettendo in sinergia i metodi della bioenergetica con un
lavoro artistico espressivo. Il Festival della Peste! sarà un
momento per restituire al pubblico questo percorso, le memorie
del gruppo e le sue trasformazioni

Fondazione Il Lazzaretto

IL LAZZARETTO

Il Lazzaretto è il luogo del contagio e della contaminazione,
dove giocare con certezze e confini, praticare dubbi,
provocare domande e significati possibili. Al lazzaretto si
entra certi, per poi scoprirsi spaesati, uscire stupiti,
tornare più curiosi di prima. Il Lazzaretto è nato nel 2014
come Associazione culturale; successivamente, nel 2017, è
stata costituita la Fondazione non-profit. La sua missione è
proporre e sviluppare un metodo di ricerca practice-based,
innescando processi di collaborazione e ibridazione. A questo
scopo, la fondazione raccoglie fondi per promuovere e
sostenere ricerche e iniziative dove arti visive, pratiche
psico-fisiche e arti performative si contaminano.INFORMAZIONI
 Festival della Peste!
Dal 7 al 10 novembre 2019

INGRESSO GRATUITO

Via    Lazzaretto      15    –    20124     Milano        Tel.
+39 0245370810 | info@illazzaretto.com | www.illazzaretto.com

LA PIOGGIA NON FERMA IL NO
BORDERS MUSIC FESTIVAL e
Marco Mengoni
4 mila persone ieri pomeriggio ai Laghi di Fusine per il
                concerto di Marco Mengoni

                             “Siete tutti Muhammad Ali! La
                             pioggia non ci ha fermati ed è
                             stato uno spettacolo, grazie a
                             tutti    voi!”    così    Marco
                             Mengoni ha ringraziato le 4 mila
                             persone che, ieri pomeriggio
                             ai Laghi di Fusine, non si sono
fatte intimorire dalla pioggia ballando e cantando a
squarciagola per quasi due ore al suo concerto per il No
Borders Music Festival, il celebre festival che attraverso la
musica promuove alcuni dei siti naturalistici più importanti
del comprensorio montano del Tarvisiano, oltre i confini
linguistici, etnici, sociali e geografici.

È stata davvero una giornata epica che ha confermato l’amore e
la fedeltà del pubblico di Mengoni, riconfermatosi come uno
più amati e apprezzati del panorama musicale italiano. È stata
una giornata in mezzo alla natura, vissuta in tutte le sue
sfumature e sfaccettature, che si ricorderà davvero a lungo.

Armati di kway e ombrellini, adulti, giovani, nonni con i
bambini – da tutto il Nord Italia e in parte anche da Austria
e Slovenia – sono accorsi, a piedi e con le navette bus messe
a disposizione gratuitamente dal No Borders Music Festival,
già dalle prime ore del mattino per l’esclusivo concerto di
Mengoni, inserito nel suo tour “Fuori Atlantico (il nuovo
album) attraverso la bellezza”, il progetto speciale del
cantante alla scoperta della natura e delle bellezze italiane,
a emissioni zero, grazie al lavoro svolto con Green Nation e
AzzeroCO2, per il calcolo e la compensazione delle emissioni
associate al tour.

Accolto da un boato da stadio, Mengoni assieme ai suoi
compagni di viaggio (Giovanni Pallotti al basso, Peter
Cornacchia alle chitarre, Davide Sollazzi alla batteria,
Nicola Peruch alle tastiere e ai cori Barbara Comi e Moris
Pradella) ha ripercorso la sua carriera da L’Essenziale, Io ti
aspetto e Guerriero a Voglio, Hola e Muhammad Ali, dai primi
successi ai nuovi brani dell’ultimo disco, che sono già
entrati nella testa e nel cuore del suo pubblico.

Spostandosi sull’Altopiano del Montasio a Sella Nevea, il No
Borders                 Music
Festival proseguirà venerdì 2
agosto con “Al Pascolo. Concerto
per uomini e bestie”, ovvero
l’atto unico ideato da Vinicio
Caposselaappositamente per il
festival.

Sabato 3 agosto il festival prenderà il via già alle 8:30 del
mattino con “Lake Sound”, il concerto esclusivo al risveglio,
sulla zattera in mezzo al Lago Superiore di Fusine, che unisce
Trilok Gurtu, Roy Paci, Jacques Morelenbaum e Carlo Cantini,
quattro star mondiali e quattro icone della scena musicale
strumentale. Alle ore 14:00 il palco posizionato nel prato dei
laghi ospiterà il concerto di Levante, star del nuovo pop
italiano, icona di stile naturale e versatile e alle ore 16:00
il concerto della Plaza Francia Orchestra, la super band di
tango elettronico fondata da Müller & Makaroff, “costola” dei
Gotan Project.

Alle ore 9:30 del mattino di domenica 4 agosto la Terrazza del
Rifugio Gilberti a Sella Nevea ospiterà l’eleganza e la
raffinatezza delle note del violoncellista brasiliano
Morelenbaum, antipasto del consueto e attesissimo “concerto in
alta quota” in programma mercoledì 14 agosto (inizio ore
14:00, ingresso gratuito) con Max Gazzè, uno dei più amati e
apprezzati cantautori della scena nazionale che chiuderà la
ventiquattresima edizione del festival.

Il No Borders Music Festival è organizzato dal Consorzio di
Promozione Turistica del Tarvisiano, Sella Nevea e Passo
Pramollo, in collaborazione con Regione Friuli Venezia Giulia,
PromoTurismoFVG,    Fondazione Friuli, Crédit Agricole
Friuladria, BIM,    Allianz Assicurazioni, il Comune di
Chiusaforte,   Grolsch,   Gore-Tex,     Comune   di Tarvisio e
ProntoAuto.               Tutte          le       info     sul
sito www.nobordersmusicfestival.com

PER   MAGGIORI    INFORMAZIONI:       Consorzio     Tarvisiano
– consorzio@tarvisiano.org – tel. +39 0428 2392

Foto Simone Di Luca / Fabrice Gallina

BIBIONE, MARTEDÌ 30 LUGLIO
MAURO VIDONI IN CONCERTO,
BIBIONE – Proseguono i grandi live musicali al Faro di Bibione
nell’ambito delle Bike nights, le pedalate al chiaro di luna
in mezzo alla natura per andare ad ascoltare buona musica in
una suggestiva location sul mare.

Martedì 30 luglio appuntamento alle 21.15 con il cantautore
Mauro Vidoni, accompagnato da una band composta da Federico
Missio ai saxofoni, Michele Pucci alle chitarre, Alessandro
Scolz alle tastiere, Luciano Marangone al basso elettrico ed
Ermes Ghirardini alla batteria. Dopo aver presentato le
proprie composizioni in tanti club e locali italiani sia come
solista che con piccole formazioni, Mauro Vidoni ora si
propone con un progetto di più ampio respiro, accompagnato da
alcuni fra i migliori musicisti del Friuli Venezia Giulia
assieme ai quali ha intrapreso un percorso di rinascita
artistica concretizzatasi in uno spettacolo adatto a spazi più
                              ampi e a un più vasto pubblico.
                              Lo show contempla brani inediti
                              dagli arrangiamenti elaborati e
                              ricchi di contaminazioni secondo
                              le   varie   provenienze     dei
                              musicisti coinvolti, così come
                              la reinterpretazione di alcune
                              opere firmate da uno dei massimi
innovatori della musica italiana, peraltro affine per timbrica
vocale allo stesso cantautore friulano: il grande Lucio
Battisti.

Le Bike nights e gli eventi collegati sono promossi dal comune
di San Michele al Tagliamento, in collaborazione con
Confcommercio, Bibione Spiagge e The Groove Factory. Media
partner           Radio          Gioconda.                Per
informazioni:info@comunesanmichele.it
Biella Festival Music Video:
al via la 21a Edizione
Torna il Biella Festival Music Video (7 Settembre ore 21:00) e, forte di una nuova formula, si
sposta fra le mura del Cinema Verdi di Candelo, alle porte di Biella, borgo “bandiera arancione” del
                TCI e sede di uno dei Ricetti medioevali meglio conservati d’Europa.
   L’appuntamento si sovrappone e sostituisce lo storico Biella Festival Autori e Cantautori e lo
lancia nel vasto mondo del videoclip. Due le sezioni del bando con un doppio obiettivo: da una parte
  i videoclip indipendenti realizzati con criteri di professionalità, dall’altra la tradizione di
sempre, che è quella di fare fiato alla musica di spessore offrendole un sostegno per la produzione
    di un videoclip. Sul palco saliranno per la sezione dedicata al miglior videoclip: Larocca
  (Contorni), Christian Frosio (Apri la finestra), Maria Laura Ronzoni (Don’t Tell – Gatta Nera),
  Giuseppe Novelli (Alti e colorati), Jenni Gandolfi (Come l’acqua), Francesco Lettieri (Il circo
   delle tue verità), Adolfo Durante (E’ questa la notte), Pamela Guglielmetti (Il viaggio), Lisa
Chieregatti (Luci d’inverno), PCP Piano Che Piove (Tango sbagliato), Chiara White (Chiedimi ancora).
   Mentre per la sezione in cerca di videoclip avremo i brani di: Francesca Romana Fabris (Falling
down), i Presi per Caso (Amore in trans…ito), Novagrande (C’è un punto), Lino Gaetano (“Come ti va”)
                                e Alessandro Hellmann (Uno due tre).
  Il miglior videoclip verrà premiato con un contributo di €. 500,00. Mentre il premio al miglior
brano in cerca di videoclip sarà un contributo per la realizzazione del video in collaborazione con
la società di produzione cinematografica VideoAstolfoSullaLuna di cui è amministratore delegato il
regista Maurizio Pellegrini. Al Premio “Guido Gozzano” di Terzo/Acqui Terme spetterà come sempre la
                          valutazione e la premiazione del miglior testo.
 Il Biella Festival, di cui è direttore artistico Giorgio Pezzana, è organizzato dall’Associazione
 Artistica AnniVerdi, che da ben quarantuno anni è dedita all’organizzazione di eventi culturali e
  artistici. La notorietà di Biella Festival ha superato i confini non solo piemontesi, ma anche
  quelli nazionali, grazie a iniziative che hanno portato alla manifestazione artisti da tutto il
                         mondo, come il progetto “Una finestra sul mondo”.

                                             I finalisti
                                Sezione A (Videoclip già realizzati)
                                                  •
                                         Larocca – Contorni
                                                  •
                                Christian Frosio – Apri la finestra
                                                  •
                           Maria Laura Ronzoni – Don’t Tell – Gatta Nera
                                                 •
                                Giuseppe Novelli – Alti e colorati
                                                 •
                                    Jenni Gandolfi – Come l’acqua
                                                  •
                           Francesco Lettieri – Il circo delle tue verità
                                                  •
                                Adolfo Durante – E’ questa la notte
                                                  •
                                  Pamela Guglielmetti – Il viaggio
                                                  •
                                 Lisa Chieregatti – Luci d’inverno
                                                  •
                              PCP (Piano Che Piove) – Tango sbagliato
                                                  •
                                   Chiara White – Chiedimi ancora
                              Sezione B (Brani in cerca di videoclip)
                                                 •
                               Francesca Romana Fabris – Falling down
                                                 •
                                Presi per Caso – Amore in trans…ito
                                                 •
                                     Novagrande – C’è un punto
                                                 •
                                 Alessandro Hellmann – Uno due tre
                                                 •
                                     Lino Gaetano– Come ti va
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