De Luca chiama Draghi per salvare la Prysmian Fos
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De Luca chiama Draghi per salvare la Prysmian Fos di Monica De Santis Salvare la Prysmian Fos di Battipaglia è questo l’obiettivo del Governatore De Luca.. “Stiamo lavorando in queste ore per evitare un pericolo per la Prysmian di Pozzuoli ma soprattutto lo stabilimento di Battipaglia. Ho parlato con il ministro Giorgetti in relazione ai bandi che devono essere pubblicati per i cavi della fibra ottica. Ho chiesto al ministro di fare in modo che le aziende italiane non siano penalizzate in relazione alle aziende cinesi”. Un appello quello del Governatore al Ministro per evitare la perdita di circa 300 posti di lavoro. “Se facciamo bandi che prevedono forniture di qualità – ha aggiunto ancora De Luca – noi possiamo salvaguardare le nostre aziende, anche per la fibra ottica”. Da qui poi l’appello ai ministri campani perché siano parte attiva alla richiesta di incontro con il governo inviata al Presidente del Consiglio Mario Draghi per fare il punto sui programmi di investimento delle aziende pubbliche o partecipate dallo Stato in Campania e, più in generale, nel Mezzogiorno d’Italia. Il governatore auspica una “operazione verità per capire dove si stanno orientando gli investimenti, anche delle aziende pubbliche”. Per De Luca è importante un’immedito intervento del Governo per evitare che un settore nevralgico come quello della fibra ottica rimanga sguarnito. Una vicenda quella della Prysmian Fos, salita agli onori della cronaca lo scorso mese di ottobre, quando ad un incontro con le rappresentanze sindacali Cisl, Cgil e Uil, l’ head of corporate del gruppo Prysmian, il colosso che produce cavi e sistemi per la trasmissione e la distribuzione dell’energia elettricaErnesto Marzano, lasciò intendere che l’aiuto da parte del Governo centrale era fondamentale affinché la situazione dello stabilimento non continuasse a peggiorare al
punto tale da essere poi costretti al licenziamento di circa 300 operai. Sulla vicenda e sulla necessità di un aiuto da parte della politica fu inviato anche un fascicolo alla Comunità Europea. Fascicolo nel quale si richiedeva una tutela per le aziende della comunità europea contro le imprese che importano nei nostri stati prodotti che vengno venduti a prezzo molto inferiore rispetto al valore di mercato. E questo rappresenta un danno non da poco per la Prysmian Fos, che è l’unico stabilimento di fibra ottica in Italia, ma che non riesce a queste condizioni a vendere il proprio prodotto. Un danno che come detto mettere a rischio non pochi posti di lavoro sia nello stabilimento battipagliese, che è quello principale e sia in quello di Pozzuoli aperto alla fine del 2017 con un investimento di circa 60 milioni di euro. Subito dopo l’appello alla politica da parte della dirigenza dell’azienda salernitana, arrivò quello della sindaca di Battipaglia Cecilia Francese, che purtroppo ad oggi non ha sortito alcun tipo di effetto. Ieri l’intervento del Governatore, che questa volta chiama in causa i ministri campani e tutti i deputati affinchè si riesca a trovare una soluzione che consenta all’azienda di non dover licenziare nessuno e soprattutto di continuare a lavorare senza dover competere con i mercati, cinesi soprattutto, che applicano prezzi non competitivi. Aurelio Occhinegro: “Consigliabile il vaccino anti Covid ai bambini” di Monica De Santis
“Consigliabile il vaccino anti covid per i bambini dai 5 agli 11 anni? Certamente. E’ consigliabile e già lo sto consigliando alle mamme dei miei piccoli pazienti”. Così Aurelio occhinegro pediatra di Salerno, si esprime dopo l’approvazione da parte dell’Aifa per la somministrazione del vaccino ai bambini di età pediatrica. “Sono favorevole ai vaccini come tutti i pediatri. Ad oggi ho sentito solo qualche epidemiologo storcere un po’ il naso in merito, ma diciamo che il mondo scientifico è concorde sulla necessità di vaccinare i bambini contro il Covid. Ciò che mi preme dire è che non si vaccinano i bambini per proteggere gli adulti, come qualcuno ha affermato. Si vaccinano i bambini per proteggere loro e anche gli adulti. E’ vero c’è sempre un minimo di rischio nella somministrazione di un vaccino. Nessuno ha detto che sia acqua fresca. Però è un rischio minimo. Non dimentichiamo che sono tanti anni che facciamo le vaccinazioni ed è grazie a queste che siamo riusciti a sconfiggere parecchie malattie. Se posso fare una battuta, se i novax ora possono stare in piazza a protestare è grazie alle vaccinazioni che hanno fatto da piccoli, senza quelli, prima si moriva in culla”. Come mai si è scelto di somministrare la metà della dose per i bambini dai 5 agli 11 anni? “Perchè non conosciamo ancora la risposta immunitarie dei bambini, che di solito è maggiore rispetto agli adulti, però questo lo sapremo solo dopo le prime somministrazioni. Se come è successo per gli adulti che le difese immunitarie si sono ridotte prima dei sei mesi, allora bisognerà aumentare il dosaggio. Un po’ come è successo per il vaccino antinfluenzale. Prima la dose per i bambini era la metà, poi si è visto che non bastava come copertura e così sono anni che i vaccini antinfluenzali sono gli stessi sia per i neonati che per gli adulti. Ecco si parte con la metà dose e via via si capirà se potrà bastare. La vaccinologia funziona. Ciò che è importante ora è vaccinare i bambini. Il virus se trova dei soggetti fragili o privi di difese immunitarie prodotte dai vaccini, colpisce più facilmente perché queste è la sua strategia di sopravvivenza naturalmente. E l’avere persone non vaccinate ed altre si
comporta la formazione di nuove varianti. Ora non dico che se saremo tutti vaccinati ci saremo liberati del Covid. Non scomparirà tanto facilmente però evitiamo almeno che si continui a propagare con le varianti che ci renderebbero schiavi di altri vaccini, di altre strategie di vaccinazione”. Come si spiega l’aumento dei casi Covid in Italia e non solo? “Credo che sia colpa dei no vax. Perché se almeno la fascia adulta fosse tutta vaccinata il problema sarebbe sicuramente già più limitato e ci sarebbero meno rischi per i bambini e per le persone fragili che non possono ricevere il vaccino”. Quando inizierà la campagna di vaccinazione a Salerno? “In Campania si era detto prima il 23 dicembre, poi si è anticipato al 13 dicembre”. I vaccini saranno somministrati nei centri vaccinali o presso i vostri studi? “Visto che il vaccino per i bambini è il Phizer, la somministrazione dovrà avvenire presso i centri vaccinali, perchè è un vaccino che deve stare in un apposito congelatore a temperature molto basse e noi non abbiamo nei nostri studi questo tipo di congelatori. Ovviamente siamo a disposizione per andare nei centri vaccinali a dare supporto ai medici se ne dovessero fare richiesta”. Attualmente tra i suoi piccoli pazienti ha qualcuno che è stato contagiato? “Ho avuto dei bambini contagiati e attualmente ho due bambini ancora positivi. Hanno contratto il virus più di dieci giorni fa e non si sono ancora negativizzati, quindi dovranno rimanere in quarantena ancora per un poco”. In arrivo 13 milioni di euro per la Zes di Battipaglia di Monica De Santis
13 milioni di euro per la zona industriale di Battipaglia. E’ questa la cifra stanziata dal Governo nell’ambito dei Pnrr. Ad annunciarlo il ministro Mara Carfagna che ha comunicato nella giornata di ieri che sono in arrivo fondi per tutta la regione. Per le Zes il riparto affida alla regione la quota piu’ alta, 136 milioni, di cui 30 per l’area industriale di Nola, 30 per quella di Marcianise e 13 per Battipaglia. Nello specifico le Zes sono le Zone Economiche Speciali all’interno delle quali le imprese già operative o di nuovo insediamento possono beneficiare di agevolazioni fiscali e di semplificazioni amministrative. Fondi questi in arrivo per la Zona Economica Speciale di Battipaglia che serviranno per creare nuove opportunità di lavoro, ma soprattutto dare un forte impulso alla crescita ulteriore del distretto agroalimentare, ed ancora potranno essere utilizzati per ammodernare la zona dell’ex Interporto e per consentire lo sviluppo di un’area logistica. Un progetto questo che unito all’alta velocità potrebbe fare di Battipaglia uno snodo centrale della rete di collegamenti della Piana del Sele, e non solo potrebbe sviluppare interconnessioni tra le aree interne del territorio e la costa cilentana e, soprattutto, può rappresentare un importante legame tra il Sud e il Nord del Paese. Dunque Battipaglia potrebbe diventare un centro di grande richiamo lavorativo e non. Prorogata l’allerta meteo fino alle 23,59 di domani Proroga #allertameteoCAM La Protezione Civile della Regione Campania ha prorogato l’avviso di allerta meteo per piogge e temporali anche forti fino alle 23.59 di domani, venerdì 3 dicembre, con livelli di
allerta diversi a seconda delle zone. É attualmente in vigore fino alle 23.59 di oggi, giovedì 2 dicembre: Allerta Arancione sulle zone 1,2,3,5 (Piana Campana, Napoli, Isole, Area Vesuviana; Alto Volturno e Matese; Costiera Sorrentino-Amalfitana, monti di Sarno e monti Picentini; Tusciano e Alto Sele) per precipitazioni anche a carattere di rovescio o temporali anche di forte intensità che potrebbero dare luogo ad un dissesto idrogeologico diffuso anche con instabilità di versante, anche profonda, frane e colate rapide di fango, caduta massi. Previsti anche venti forti sud-occidentali con raffiche nei temporali. Mare agitato dal pomeriggio di domani con possibili mareggiate. Allerta Gialla sul resto della Campania dove si prevedono precipitazioni sparse, rovesci e temporali, anche intensi e raffiche di vento nei temporali. A partire dalle 23.59 di oggi fino alle 23.59 di domani, venerdì 3 dicembre: Allerta Arancione sulle zone 3,5,6,7,8 (Zona 3: Penisola Sorrentino-amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini; Zona 5: Tusciano e Alto Sele; Zona 6: Piana Sele e Alto Cilento; Zona 7: Tanagro; Zona 8: Basso Cilento) per precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o isolato temporale, puntualmente di moderata o forte intensità. Venti moderati con possibili raffiche nei temporali. Un quadro meteo associato ad un rischio Idrogeologico diffuso che potrebbe portare anche ad instabilità di versante, localmente profonda, con frane e colate rapide di fango e caduta massi, oltre che ad allagamenti e innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua. Allerta Gialla sulla restante parte del territorio dove potranno comunque verificarsi temporali anche intensi associati a raffiche di vento e ad un dissesto idrogeologico localizzato. Su tutto il territorio permane un forte rischio idrogeologico, anche in assenza di precipitazioni, per effetto della saturazione dei suoli e delle ulteriori precipitazioni attese, che contribuiranno ad aumentare il rischio di frane e
smottamenti sui versanti. SCUOLE CHIUSE A: 1) Campagna 2) Castel San Giorgio 3) Centola 4) Roccapiemonte 5) Santa Marina 6) Sarno 7) Sapri 8) Scafati 9) Siano Commenta Condividi L’Aifa da parere favorevole, si parte coi vaccini per i bambini dai 5 agli 11 anni Via libera dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) alla vaccinazione anti-Covid per la fascia pediatrica dei bambini tra 5 e 11 anni. La vaccinazione avverrà’ con due dosi del vaccino Pfizer, in formulazione specifica e un terzo del dosaggio, a tre settimane di distanza. Si suggerisce l’adozione di percorsi vaccinali, quando possibile, “adeguati all’età”. l parere di Aifa arriva dopo l’ok, lo scorso 25 novembre, dell’Agenzia europea dei medicinali, che ha raccomandato l’estensione dell’indicazione per il vaccino Covid di Pfizer-BioNtech per includere l’uso per i bambini di età’ tra 5 e 11 anni. I dati disponibili “dimostrano un elevato livello di efficacia e non si evidenziano al momento segnali di allerta in termini di sicurezza”. Così la
Commissione tecnico scientifica Cts dell’Agenzia italiana del farmaco, che ha approvato l’estensione di indicazione di utilizzo del vaccino Pfizer per la fascia di età 5-11 anni, con una dose ridotta (un terzo del dosaggio autorizzato per adulti e adolescenti) e con formulazione specifica. La vaccinazione avverrà in due dosi a tre settimane di distanza l’una dall’altra. Al fine di evitare possibili errori di somministrazione, la CTS raccomanda, per la fascia di età’ in oggetto, l’uso esclusivo della formulazione pediatrica ad hoc suggerendo quando possibile l’adozione di percorsi vaccinali adeguati all’età. Nel parere, la CTS osserva che “sebbene l’infezione da Covid sia sicuramente piu’ benigna nei bambini, in alcuni casi essa puo’ essere associata a conseguenze gravi, come il rischio di sviluppare la sindrome infiammatoria multisistemica, che può richiedere anche il ricovero in terapia intensiva”. Infine la CTS sottolinea che “la vaccinazione comporta benefici quali la possibilità’ di frequentare la scuola e condurre una vita sociale connotata da elementi ricreativi ed educativi che sono particolarmente importanti per lo sviluppo psichico e della personalità in questa fascia di età”. Lo studio registrativo del vaccino Pfizer nella popolazione 5-11 anni “ha mostrato un’efficacia nella riduzione delle infezioni sintomatiche da Covid pari al 90,7% rispetto al placebo e la non-inferiorità della risposta immunologica rispetto a quanto osservato nella popolazione 16-25 anni”. Lo rileva l’Aifa nel parere che da’ il via libera al immunizzazione anti-Covid nella fascia pediatrica 5-11 anni. Per quanto riguarda gli aspetti di sicurezza, si legge, “lo studio non ha evidenziato eventi avversi gravi correlati al vaccino e in particolare, nei 3.100 bambini vaccinati, non sono stati osservati, almeno nel follow up a breve termine attualmente disponibile, casi di anafilassi o miocarditi/pericarditi”. I dati di farmacovigilanza relativi ai circa 3.300.000 bambini di 5-11 anni già vaccinati, prevalentemente con una dose, negli Stati Uniti, ancorché riguardanti un periodo di osservazione di breve durata (media di 16 giorni), “non evidenziano al momento nessun segnale di
allerta in termini di sicurezza”. Liviano Mariella: “Legalizzare la canapa porterebbe vantaggi” di Monica De Santis Lo scorso 28 ottobre sono state depositate in Corte di Cassazione le 630mila firme, raccolte, a favore del Referendum, depositato lo scorso 7 settembre, sulla legalizzazione della cannabis con l’obiettivo di andare al voto la prossima primavera per cambiare l’attuale normativa. Il referendum sostenuto dall’Associazione Luca Coscioni, Meglio Legale, Forum Droghe, Antigone, oltre che da partiti come Radicali italiani, +Europa, Sinistra Italiana, Possibile, Volt, Potere al popolo e Rifondazione comunista e il comitato, vuole aprire anche un dibattito sulla visione dello Stato sulla cannabis e riflettere sugli aspetti fallimentari del contrasto statale alla droga e alla criminalità organizzata. Per capire gli aspetti positivi o negativi di questo referendum abbiamo chiesto a Liviano Mariella, un giovane 36enne di Sapri, che insieme ad altri due amici nel 2018, ha reintrodotto nel basso Cilento l’antica coltura della canapa, con l’obiettivo di generare sul territorio biodiversità diffusa e sviluppo economico e sociale. L’azienda è stata aperta come abbiamo detto nel 2018 e si occupa della coltivazione della canapa e dai suoi molteplici usi, compresi quelli alimentari, i tre hanno dato vita ad un brand che nel giro di poco tempo è divenuto già molto noto “Mediterranea Canapa”. “Siamo ovviamente favorevoli al referendum, anche se
anche se dovesse passare, non credo che riuscirà a diventare legge con molta facilità”, spiega Laviano, che poi aggiunge… “Il referendum si propone di depenalizzare la condotta di coltivazione, eliminare la pena detentiva per qualsiasi condotta illecita relativa alla cannabis – con eccezione dell’associazione finalizzata al traffico illecito e allo spaccio – e abrogare la sospensione della patente per detenzione di sostanze stupefacenti. Ma anche per snellire la parte burocratica perchè chi verrà trovato in possesso di due grammi di canapa non sarà più denunciato e quindi ci sarà un alleggerimento di tutta quella parte di burocrazia amministrativa che si andrebbe a risolvere e il semplice consumatore non avrebbe più i problemi civili o penali che invece rischia di avere oggi se trovato in possesso di un po’ di canapa”. Per un’azienda come la vostra che coltiva canapa, che benefici si potrebbero avere se il referendum dovesse passare? “Sostanzialmente il vantaggio è quello che aumenta la richiesta delle piante che coltiviamo, perchè entrano di diritto nella categorie delle piante comuni, come la menta per fare un esempio. Insomma viene trasferita da pianta illegale, come attualmente viene definita a pianta comune che produce anche dei benefici. Per noi ovviamente, in continuità con quello che già facciamo, diventa un ulteriore vantaggio. Non bisogna dimenticare che aziende come la nostra, fondamentalmente, da anni operano, proprio su ciò che viene richiesto nel referendum, ovvero sdoganare l’idea che si ha del consuma della canapa. Quindi se il referendum passa e si vince, per noi sarebbe un grande risultato. Un risultato che andrebbe anche a premiare il nostro lavoro e che potrebbe fare da traino per far crescere ancor di più la nostra azienda e perchè no farne nascere anche altre similari”.
Troppi casi, la sindaca chiede la riapertura del Palaschiavo di Monica De Santis Troppi casi covid a Battipaglia, troppi come troppe sono le richieste per la somministrazione delle terze dosi del vaccino. Pochi invece i centri vaccinali per riuscire a soddisfare la richiesta ed è cosi che ieri alla luce delle 92 persone positive di cui 89 persone contagiate che attualmente si trovano in isolamento e dei tre ricoveri che la sindaca Cecilia Francese, chiede l’immediato intervento dell’Asl per cercare di dare una mano a snellire le richieste di vaccino… “Abbiamo chiesto alla Asl di Salerno la riapertura del Centro Vaccinale presso il Palaschiavo visto l’alta affluenza e richiesta per la terza dose” ha detto la prima cittadina di Battipaglia, preoccupata, giustamente dell’aumento dei contagi nella cittadina capofila della Piana del Sele. Una preoccupazione che aumenta visti anche i tre ricoveri della giornata di ieri. La preoccupazione è che l’aumento di questi casi covid possa proseguire anche nei prossimi giorni e che possano risultare positivi anche alunni delle scuole elementari e medie, ovvero quelli che attualmente non hanno ancora ricevuto nessuna dose di vaccino. Ora la prima cittadina di Battipaglia attende la risposta da parte dell’Asl per capire se e quando il Centro Vaccinale presso il Palaschiavo possa essere riaperto, sperando che questo possa frenare l’ondata di casi Covid.
Oriol Bohigas, ritratto di un genio di Fernando Cappuccio Quando mi è stato chiesto di ricordare Oriol Bohigas ho pensato immediatamente che l’amico Direttore mi avrebbe messo in crisi.Infatti mi sono venuti alla mente tanti ricordi, molti un po’ messi da parte, di quella bellissima esperienza che ho avuto nel 1991 quando come assessore all’urbanistica ho portato in consiglio comunale l’affidamento del PRG di Salerno all’archistar Catalana.Poiché penso che tanto si dirà sulle progettualità di Bohigas, approfitto dello spazio concessomi per parlare piuttosto dell’uomo. Innanzitutto la sua modestia nell’approccio. Normalmente coloro i quali svolgono o hanno svolto un ruolo importantissimo in campo nazionale o internazionale spesso hanno atteggiamenti di non facile disponibilità nei confronti degli altri. L’architetto catalano non era così!Affabile, pronto a sentire le opinioni degli altri e a confrontarsi, metteva anche un interlocutore “poco tecnico” come me a suo agio.Poi la sua cultura ! Gli architetti in generale sono amanti del bello, anche perché lo devono rappresentare concretamente, ma Bohigas andava oltre.Nelle sue visite a Salerno dimostrava di saperne molto sulla Scuola Medica, sui Longobardi e sui Normanni, insomma, sulla storia della nostra città, che doveva rappresentare la base della costruzione della sua programmazione urbanistica. Sin dall’inizio si poneva il problema dei tanti edifici storici della nostra città, alfine di renderli fruibili per la collettività, lamentandosi che l’Università fosse troppo “distante” dalla città.Ma la sua cultura andava anche oltre; ad esempio in una delle sue prime visite, pur avendo prenotato in ristoranti più lussuosi, volle andare a cena al “Vicolo della Neve”, informandosi sulle nostre tradizioni culinarie. Era insomma la sua una cultura a 360 gradi. Vorrei a questo
punto raccontarvi un episodio. Mi aveva portato a cena in un locale storico di Barcellona, forse il più antico, le “7 Puertas”. In quell’occasione mi prospettò una idea che mi sembrò entusiasmante. Si dovevano chiedere ai vari artisti, soprattutto quelli campani, di partecipare con loro opere all’abbellimento di Salerno. Mi disse, ad esempio, che lui poteva chiedere a Clemente una sua opera. Io, facendo una confusione imperdonabile, dissi, riferendomi in modo sbagliato a Clemente Tafuri, che purtroppo l’artista era morto. Il professore stupito mi guardò e mi disse che ci aveva parlato una settima prima a Berlino. Solo allora, scusandomi per la gaffe, mi resi conto che era Clemente il grande artista della transavanguardia, e non il nostro Clemente Tafuri. Io ed il professore ci facemmo una bella risata.Io credo che al di là di tutto molto di quanto realizzato a Salerno è stato frutto della sua visione. Ad esempio l’attuale ricostruzione delle spiagge sarebbe stata da lui condivisa.Purtroppo ora Oriol Bohigas non c’è più, ma credo che Salerno, anzi lo spero, sia stata una tappa importante della sua vita. Ciao Oriol! Muore l’architetto e urbanista Oriol Bohigas L’architetto e urbanista catalano Oriol Bohigas, progettista di fama mondiale, uno dei padri del ‘Modello Barcellona’ che nel post-franchismo portò standard di dignità nei quartieri periferici e artefice della Città Olimpica, è morto nella capitale catalana. Avrebbe compiuto 96 anni il prossimo 20 dicembre; nel 2015 gli era stato diagnosticato il morbo di Parkinson. Professore di Composizione Architettonica presso la Scuola di Architettura di Barcellona, fonda lo studio MBM Arquitectes a Barcellona nel 1951 con Josep Martorell, ai
quali si unisce David Mackay nel 1963. Riceve l’incarico dal Comune di Barcellona di Soprintendente dei Servizi di Urbanistica (1980-1984). Negli anni Ottanta la sua fama cresce culminando con l’affidamento del progetto per la realizzazione della Città Olimpica di Barcellona in occasione delle Olimpiadi del 1992. E’ responsabile della costruzione del Villaggio Olimpico, del parco del litorale e del porto olimpico, progetti che hanno reso possibile l’apertura di Barcellona al Mediterraneo. Ha curato diversi progetti per l’Expo di Siviglia del 1992. Più di recente a Barcellona ha realizzato anche l’Universitat Pompeu Fabra (2001) e il grande magazzino El Corte Ingles (2004). In Italia ha realizzato diversi interventi urbanistici. tra cui il piano regolatore della città di Salerno. Allerta meteo, domani scuole chiuse in diversi comuni Allerta meteo Arancione Dalla mezzanotte fino alle 23.59 di domani giovedì 2 dicembre Forti temporali, vento forte e mare agitato Massima attenzione a dissesto idrogeologico La Protezione Civile della Regione Campania ha emanato un avviso di #allertameteo per piogge e temporali anche forti con criticità idrogeologica di livello Arancione. Questo il dettaglio per zone: – allerta Arancione sulle zone 1,2,3,5 (Piana Campana, Napoli, Isole, Area Vesuviana; Alto Volturno e Matese; Costiera Sorrentino-Amalfitana, monti di Sarno e monti Picentini; Tusciano e Alto Sele) per precipitazioni anche a carattere di rovescio o temporali anche di forte intensità che potrebbero
dare luogo ad un dissesto idrogeologico diffuso anche con instabilità di versante, anche profonda, frane e colate rapide di fango, caduta massi. Previsti anche venti forti sud-occidentali con raffiche nei temporali. Mare agitato dal pomeriggio di domani con possibili mareggiate. – allerta Gialla sul resto della Campania dove si prevedono precipitazioni sparse, rovesci e temporali, anche intensi e raffiche di vento nei temporali. Su tutto il territorio permane un forte rischio idrogeologico, per effetto della saturazione dei suoli e delle ulteriori precipitazioni attese, che contribuiranno ad aumentare il rischio di frane e smottamenti sui versanti. Si raccomanda pertanto alle autorità competenti di attivare tutte le misure necessarie a prevenire e contrastare i fenomeni previsti, anche in linea con i rispettivi piani di protezione civile, con particolare riferimento al rischio idrogeologico che potrebbe dar luogo, tra l’altro, a instabilità profonda di versante con frane e caduta massi e colate rapide di fango. A tal proposito alcuni sindaci hanno già emanato ordinanza di chiusura scuole. Gli istituti di ogni ordine e grado resteranno chiusi a: 1) Castel San Giorgio 2) Nocera Superiore 3) Roccapiemonte 4) Sarno 5) Scafati 6) Siano
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