De Luca chiama Draghi per salvare la Prysmian Fos

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De Luca chiama Draghi                                  per
salvare la Prysmian Fos
di Monica De Santis

Salvare la Prysmian Fos di Battipaglia è questo l’obiettivo
del Governatore De Luca.. “Stiamo lavorando in queste ore per
evitare un pericolo per la Prysmian di Pozzuoli ma soprattutto
lo stabilimento di Battipaglia. Ho parlato con il ministro
Giorgetti in relazione ai bandi che devono essere pubblicati
per i cavi della fibra ottica. Ho chiesto al ministro di fare
in modo che le aziende italiane non siano penalizzate in
relazione alle aziende cinesi”. Un appello quello del
Governatore al Ministro per evitare la perdita di circa 300
posti di lavoro. “Se facciamo bandi che prevedono forniture di
qualità – ha aggiunto ancora De Luca – noi possiamo
salvaguardare le nostre aziende, anche per la fibra ottica”.
Da qui poi l’appello ai ministri campani perché siano parte
attiva alla richiesta di incontro con il governo inviata al
Presidente del Consiglio Mario Draghi per fare il punto sui
programmi di investimento delle aziende pubbliche o
partecipate dallo Stato in Campania e, più in generale, nel
Mezzogiorno d’Italia. Il governatore auspica una “operazione
verità per capire dove si stanno orientando gli investimenti,
anche delle aziende pubbliche”. Per De Luca è importante
un’immedito intervento del Governo per evitare che un settore
nevralgico come quello della fibra ottica rimanga sguarnito.
Una vicenda quella della Prysmian Fos, salita agli onori della
cronaca lo scorso mese di ottobre, quando ad un incontro con
le rappresentanze sindacali Cisl, Cgil e Uil, l’ head of
corporate del gruppo Prysmian, il colosso che produce cavi e
sistemi per la trasmissione e la distribuzione dell’energia
elettricaErnesto Marzano, lasciò intendere che l’aiuto da
parte del Governo centrale era fondamentale affinché la
situazione dello stabilimento non continuasse a peggiorare al
punto tale da essere poi costretti al licenziamento di circa
300 operai. Sulla vicenda e sulla necessità di un aiuto da
parte della politica fu inviato anche un fascicolo alla
Comunità Europea. Fascicolo nel quale si richiedeva una tutela
per le aziende della comunità europea contro le imprese che
importano nei nostri stati prodotti che vengno venduti a
prezzo molto inferiore rispetto al valore di mercato. E questo
rappresenta un danno non da poco per la Prysmian Fos, che è
l’unico stabilimento di fibra ottica in Italia, ma che non
riesce a queste condizioni a vendere il proprio prodotto. Un
danno che come detto mettere a rischio non pochi posti di
lavoro sia nello stabilimento battipagliese, che è quello
principale e sia in quello di Pozzuoli aperto alla fine del
2017 con un investimento di circa 60 milioni di euro. Subito
dopo l’appello alla politica da parte della dirigenza
dell’azienda salernitana, arrivò quello della sindaca di
Battipaglia Cecilia Francese, che purtroppo ad oggi non ha
sortito alcun tipo di effetto. Ieri l’intervento del
Governatore, che questa volta chiama in causa i ministri
campani e tutti i deputati affinchè si riesca a trovare una
soluzione che consenta all’azienda di non dover licenziare
nessuno e soprattutto di continuare a lavorare senza dover
competere con i mercati, cinesi soprattutto, che applicano
prezzi non competitivi.

Aurelio Occhinegro:
“Consigliabile il vaccino
anti Covid ai bambini”
di Monica De Santis
“Consigliabile il vaccino anti covid per i bambini dai 5 agli
11 anni? Certamente. E’ consigliabile e già lo sto
consigliando alle mamme dei miei piccoli pazienti”. Così
Aurelio occhinegro pediatra di Salerno, si esprime dopo
l’approvazione da parte dell’Aifa per la somministrazione del
vaccino ai bambini di età pediatrica. “Sono favorevole ai
vaccini come tutti i pediatri. Ad oggi ho sentito solo qualche
epidemiologo storcere un po’ il naso in merito, ma diciamo che
il mondo scientifico è concorde sulla necessità di vaccinare i
bambini contro il Covid. Ciò che mi preme dire è che non si
vaccinano i bambini per proteggere gli adulti, come qualcuno
ha affermato. Si vaccinano i bambini per proteggere loro e
anche gli adulti. E’ vero c’è sempre un minimo di rischio
nella somministrazione di un vaccino. Nessuno ha detto che sia
acqua fresca. Però è un rischio minimo. Non dimentichiamo che
sono tanti anni che facciamo le vaccinazioni ed è grazie a
queste che siamo riusciti a sconfiggere parecchie malattie. Se
posso fare una battuta, se i novax ora possono stare in piazza
a protestare è grazie alle vaccinazioni che hanno fatto da
piccoli, senza quelli, prima si moriva in culla”. Come mai si
è scelto di somministrare la metà della dose per i bambini dai
5 agli 11 anni? “Perchè non conosciamo ancora la risposta
immunitarie dei bambini, che di solito è maggiore rispetto
agli adulti, però questo lo sapremo solo dopo le prime
somministrazioni. Se come è successo per gli adulti che le
difese immunitarie si sono ridotte prima dei sei mesi, allora
bisognerà aumentare il dosaggio. Un po’ come è successo per il
vaccino antinfluenzale. Prima la dose per i bambini era la
metà, poi si è visto che non bastava come copertura e così
sono anni che i vaccini antinfluenzali sono gli stessi sia per
i neonati che per gli adulti. Ecco si parte con la metà dose e
via via si capirà se potrà bastare. La vaccinologia
funziona. Ciò che è importante ora è vaccinare i bambini. Il
virus se trova dei soggetti fragili o privi di difese
immunitarie prodotte dai vaccini, colpisce più facilmente
perché queste è la sua strategia di sopravvivenza
naturalmente. E l’avere persone non vaccinate ed altre si
comporta la formazione di nuove varianti. Ora non dico che se
saremo tutti vaccinati ci saremo liberati del Covid. Non
scomparirà tanto facilmente però evitiamo almeno che si
continui a propagare con le varianti che ci renderebbero
schiavi di altri vaccini, di altre strategie di vaccinazione”.
Come si spiega l’aumento dei casi Covid in Italia e non solo?
“Credo che sia colpa dei no vax. Perché se almeno la fascia
adulta fosse tutta vaccinata il problema sarebbe sicuramente
già più limitato e ci sarebbero meno rischi per i bambini e
per le persone fragili che non possono ricevere il vaccino”.
Quando inizierà la campagna di vaccinazione a Salerno? “In
Campania si era detto prima il 23 dicembre, poi si è
anticipato al 13 dicembre”. I vaccini saranno somministrati
nei centri vaccinali o presso i vostri studi? “Visto che il
vaccino per i bambini è il Phizer, la somministrazione dovrà
avvenire presso i centri vaccinali, perchè è un vaccino che
deve stare in un apposito congelatore a temperature molto
basse e noi non abbiamo nei nostri studi questo tipo di
congelatori. Ovviamente siamo a disposizione per andare nei
centri vaccinali a dare supporto ai medici se ne dovessero
fare richiesta”. Attualmente tra i suoi piccoli pazienti ha
qualcuno che è stato contagiato? “Ho avuto dei bambini
contagiati e attualmente ho due bambini ancora positivi. Hanno
contratto il virus più di dieci giorni fa e non si sono ancora
negativizzati, quindi dovranno rimanere in quarantena ancora
per un poco”.

In arrivo 13 milioni di euro
per la Zes di Battipaglia
di Monica De Santis
13 milioni di euro per la zona industriale di Battipaglia. E’
questa la cifra stanziata dal Governo nell’ambito dei Pnrr. Ad
annunciarlo il ministro Mara Carfagna che ha comunicato nella
giornata di ieri che sono in arrivo fondi per tutta la
regione. Per le Zes il riparto affida alla regione la quota
piu’ alta, 136 milioni, di cui 30 per l’area industriale di
Nola, 30 per quella di Marcianise e 13 per Battipaglia. Nello
specifico le Zes sono le Zone Economiche Speciali all’interno
delle quali le imprese già operative o di nuovo insediamento
possono beneficiare di agevolazioni fiscali e di
semplificazioni amministrative. Fondi questi in arrivo per la
Zona Economica Speciale di Battipaglia che serviranno per
creare nuove opportunità di lavoro, ma soprattutto dare un
forte impulso alla crescita ulteriore del distretto
agroalimentare, ed ancora potranno essere utilizzati per
ammodernare la zona dell’ex Interporto e per consentire lo
sviluppo di un’area logistica. Un progetto questo che unito
all’alta velocità potrebbe fare di Battipaglia uno snodo
centrale della rete di collegamenti della Piana del Sele, e
non solo potrebbe sviluppare interconnessioni tra le aree
interne del territorio e la costa cilentana e, soprattutto,
può rappresentare un importante legame tra il Sud e il Nord
del Paese. Dunque Battipaglia potrebbe diventare un centro di
grande richiamo lavorativo e non.

Prorogata l’allerta meteo
fino alle 23,59 di domani
Proroga #allertameteoCAM
   La Protezione Civile della Regione Campania ha prorogato
l’avviso di allerta meteo per piogge e temporali anche forti
fino alle 23.59 di domani, venerdì 3 dicembre, con livelli di
allerta diversi a seconda delle zone.
    É attualmente in vigore fino alle 23.59 di oggi, giovedì 2
dicembre:
     Allerta Arancione sulle zone 1,2,3,5 (Piana Campana,
Napoli, Isole, Area Vesuviana; Alto Volturno e Matese;
Costiera Sorrentino-Amalfitana, monti di Sarno e monti
Picentini; Tusciano e Alto Sele) per precipitazioni anche a
carattere di rovescio o temporali anche di forte intensità che
potrebbero dare luogo ad un dissesto idrogeologico diffuso
anche con instabilità di versante, anche profonda, frane e
colate rapide di fango, caduta massi.
Previsti anche venti forti sud-occidentali con raffiche nei
temporali. Mare agitato dal pomeriggio di domani con possibili
mareggiate.
    Allerta Gialla sul resto della Campania dove si prevedono
precipitazioni sparse, rovesci e temporali, anche intensi e
raffiche di vento nei temporali.
    A partire dalle 23.59 di oggi fino alle 23.59 di domani,
venerdì 3 dicembre:
    Allerta Arancione sulle zone 3,5,6,7,8 (Zona 3: Penisola
Sorrentino-amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini; Zona
5: Tusciano e Alto Sele; Zona 6: Piana Sele e Alto Cilento;
Zona 7: Tanagro; Zona 8: Basso Cilento) per precipitazioni da
sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o isolato
temporale, puntualmente di moderata o forte intensità. Venti
moderati con possibili raffiche nei temporali.
Un quadro meteo associato ad un rischio Idrogeologico diffuso
che potrebbe portare anche ad instabilità di versante,
localmente profonda, con frane e colate rapide di fango e
caduta massi, oltre che ad allagamenti e innalzamento dei
livelli idrometrici dei corsi d’acqua.
    Allerta Gialla sulla restante parte del territorio dove
potranno comunque verificarsi temporali anche intensi
associati a raffiche di vento e ad un dissesto idrogeologico
localizzato.
     Su tutto il territorio permane un forte rischio
idrogeologico, anche in assenza di precipitazioni, per effetto
della saturazione dei suoli e delle ulteriori precipitazioni
attese, che contribuiranno ad aumentare il rischio di frane e
smottamenti sui versanti.
SCUOLE CHIUSE A:
1) Campagna
2) Castel San Giorgio
3) Centola
4) Roccapiemonte
5) Santa Marina
6) Sarno
7) Sapri
8) Scafati
9) Siano

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L’Aifa da parere favorevole,
si parte coi vaccini per i
bambini dai 5 agli 11 anni
Via libera dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) alla
vaccinazione anti-Covid per la fascia pediatrica dei bambini
tra 5 e 11 anni. La vaccinazione avverrà’ con due dosi del
vaccino Pfizer, in formulazione specifica e un terzo del
dosaggio, a tre settimane di distanza. Si suggerisce
l’adozione di percorsi vaccinali, quando possibile, “adeguati
all’età”. l parere di Aifa arriva dopo l’ok, lo scorso 25
novembre, dell’Agenzia europea dei medicinali, che ha
raccomandato l’estensione dell’indicazione per il vaccino
Covid di Pfizer-BioNtech per includere l’uso per i bambini di
età’ tra 5 e 11 anni. I dati disponibili “dimostrano un
elevato livello di efficacia e non si evidenziano al momento
segnali di allerta in termini di sicurezza”. Così la
Commissione tecnico scientifica Cts dell’Agenzia italiana del
farmaco, che ha approvato l’estensione di indicazione di
utilizzo del vaccino Pfizer per la fascia di età 5-11 anni,
con una dose ridotta (un terzo del dosaggio autorizzato per
adulti e adolescenti) e con formulazione specifica. La
vaccinazione avverrà in due dosi a tre settimane di distanza
l’una dall’altra. Al fine di evitare possibili errori di
somministrazione, la CTS raccomanda, per la fascia di età’ in
oggetto, l’uso esclusivo della formulazione pediatrica ad hoc
suggerendo quando possibile l’adozione di percorsi vaccinali
adeguati all’età. Nel parere, la CTS osserva che “sebbene
l’infezione da Covid sia sicuramente piu’ benigna nei bambini,
in alcuni casi essa puo’ essere associata a conseguenze gravi,
come il rischio di sviluppare la sindrome infiammatoria
multisistemica, che può richiedere anche il ricovero in
terapia intensiva”. Infine la CTS sottolinea che “la
vaccinazione comporta benefici quali la possibilità’ di
frequentare la scuola e condurre una vita sociale connotata da
elementi ricreativi ed educativi che sono particolarmente
importanti per lo sviluppo psichico e della personalità in
questa fascia di età”. Lo studio registrativo del vaccino
Pfizer nella popolazione 5-11 anni “ha mostrato un’efficacia
nella riduzione delle infezioni sintomatiche da Covid pari al
90,7% rispetto al placebo e la non-inferiorità della risposta
immunologica rispetto a quanto osservato nella popolazione
16-25 anni”. Lo rileva l’Aifa nel parere che da’ il via libera
al immunizzazione anti-Covid nella fascia pediatrica 5-11
anni. Per quanto riguarda gli aspetti di sicurezza, si legge,
“lo studio non ha evidenziato eventi avversi gravi correlati
al vaccino e in particolare, nei 3.100 bambini vaccinati, non
sono stati osservati, almeno nel follow up a breve termine
attualmente     disponibile,      casi   di   anafilassi     o
miocarditi/pericarditi”. I dati di farmacovigilanza relativi
ai circa 3.300.000 bambini di 5-11 anni già vaccinati,
prevalentemente con una dose, negli Stati Uniti, ancorché
riguardanti un periodo di osservazione di breve durata (media
di 16 giorni), “non evidenziano al momento nessun segnale di
allerta in termini di sicurezza”.

Liviano            Mariella:
“Legalizzare    la    canapa
porterebbe vantaggi”
di Monica De Santis

Lo scorso 28 ottobre sono state depositate in Corte di
Cassazione le 630mila firme, raccolte, a favore del
Referendum, depositato lo scorso 7 settembre, sulla
legalizzazione della cannabis con l’obiettivo di andare al
voto la prossima primavera per cambiare l’attuale normativa.
Il referendum sostenuto dall’Associazione Luca Coscioni,
Meglio Legale, Forum Droghe, Antigone, oltre che da partiti
come Radicali italiani, +Europa, Sinistra Italiana, Possibile,
Volt, Potere al popolo e Rifondazione comunista e il comitato,
vuole aprire anche un dibattito sulla visione dello Stato
sulla cannabis e riflettere sugli aspetti fallimentari del
contrasto statale alla droga e alla criminalità organizzata.
Per capire gli aspetti positivi o negativi di questo
referendum abbiamo chiesto a Liviano Mariella, un giovane
36enne di Sapri, che insieme ad altri due amici nel 2018, ha
reintrodotto nel basso Cilento l’antica coltura della canapa,
con l’obiettivo di generare sul territorio biodiversità
diffusa e sviluppo economico e sociale. L’azienda è stata
aperta come abbiamo detto nel 2018 e si occupa della
coltivazione della canapa e dai suoi molteplici usi, compresi
quelli alimentari, i tre hanno dato vita ad un brand che nel
giro di poco tempo è divenuto già molto noto “Mediterranea
Canapa”. “Siamo ovviamente favorevoli al referendum, anche se
anche se dovesse passare, non credo che riuscirà a diventare
legge con molta facilità”, spiega Laviano, che poi aggiunge…
“Il referendum si propone di depenalizzare la condotta di
coltivazione, eliminare la pena detentiva per qualsiasi
condotta illecita relativa alla cannabis – con eccezione
dell’associazione finalizzata al traffico illecito e allo
spaccio – e abrogare la sospensione della patente per
detenzione di sostanze stupefacenti. Ma anche per snellire la
parte burocratica perchè chi verrà trovato in possesso di due
grammi di canapa non sarà più denunciato e quindi ci sarà un
alleggerimento di tutta quella parte di burocrazia
amministrativa che si andrebbe a risolvere e il semplice
consumatore non avrebbe più i problemi civili o penali che
invece rischia di avere oggi se trovato in possesso di un po’
di canapa”. Per un’azienda come la vostra che coltiva canapa,
che benefici si potrebbero avere se il referendum dovesse
passare? “Sostanzialmente il vantaggio è quello che aumenta la
richiesta delle piante che coltiviamo, perchè entrano di
diritto nella categorie delle piante comuni, come la menta per
fare un esempio. Insomma viene trasferita da pianta illegale,
come attualmente viene definita a pianta comune che produce
anche dei benefici. Per noi ovviamente, in continuità con
quello che già facciamo, diventa un ulteriore vantaggio. Non
bisogna dimenticare che aziende come la nostra,
fondamentalmente, da anni operano, proprio su ciò che viene
richiesto nel referendum, ovvero sdoganare l’idea che si ha
del consuma della canapa. Quindi se il referendum passa e si
vince, per noi sarebbe un grande risultato. Un risultato che
andrebbe anche a premiare il nostro lavoro e che potrebbe fare
da traino per far crescere ancor di più la nostra azienda e
perchè no farne nascere anche altre similari”.
Troppi   casi, la sindaca
chiede la riapertura del
Palaschiavo
di Monica De Santis

Troppi casi covid a Battipaglia, troppi come troppe sono le
richieste per la somministrazione delle terze dosi del
vaccino. Pochi invece i centri vaccinali per riuscire a
soddisfare la richiesta ed è cosi che ieri alla luce delle 92
persone positive di cui 89 persone contagiate che attualmente
si trovano in isolamento e dei tre ricoveri che la sindaca
Cecilia Francese, chiede l’immediato intervento dell’Asl per
cercare di dare una mano a snellire le richieste di vaccino…
“Abbiamo chiesto alla Asl di Salerno la riapertura del Centro
Vaccinale presso il Palaschiavo visto l’alta affluenza e
richiesta per la terza dose” ha detto la prima cittadina di
Battipaglia, preoccupata, giustamente dell’aumento dei contagi
nella cittadina capofila della Piana del Sele. Una
preoccupazione che aumenta visti anche i tre ricoveri della
giornata di ieri. La preoccupazione è che l’aumento di questi
casi covid possa proseguire anche nei prossimi giorni e che
possano risultare positivi anche alunni delle scuole
elementari e medie, ovvero quelli che attualmente non hanno
ancora ricevuto nessuna dose di vaccino. Ora la prima
cittadina di Battipaglia attende la risposta da parte dell’Asl
per capire se e quando il Centro Vaccinale presso il
Palaschiavo possa essere riaperto, sperando che questo possa
frenare l’ondata di casi Covid.
Oriol Bohigas, ritratto di un
genio
di Fernando Cappuccio

Quando mi è stato chiesto di ricordare Oriol Bohigas ho
pensato immediatamente che l’amico Direttore mi avrebbe messo
in crisi.Infatti mi sono venuti alla mente tanti ricordi,
molti un po’ messi da parte, di quella bellissima esperienza
che ho avuto nel 1991 quando come assessore all’urbanistica ho
portato in consiglio comunale l’affidamento del PRG di Salerno
all’archistar Catalana.Poiché penso che tanto si dirà sulle
progettualità di Bohigas, approfitto dello spazio concessomi
per parlare piuttosto dell’uomo. Innanzitutto la sua modestia
nell’approccio. Normalmente coloro i quali svolgono o hanno
svolto un ruolo importantissimo in campo nazionale o
internazionale spesso hanno atteggiamenti di non facile
disponibilità nei confronti degli altri. L’architetto catalano
non era così!Affabile, pronto a sentire le opinioni degli
altri e a confrontarsi, metteva anche un interlocutore “poco
tecnico” come me a suo agio.Poi la sua cultura ! Gli
architetti in generale sono amanti del bello, anche perché lo
devono rappresentare concretamente, ma Bohigas andava
oltre.Nelle sue visite a Salerno dimostrava di saperne molto
sulla Scuola Medica, sui Longobardi e sui Normanni, insomma,
sulla storia della nostra città, che doveva rappresentare la
base della costruzione della sua programmazione urbanistica.
Sin dall’inizio si poneva il problema dei tanti edifici
storici della nostra città, alfine di renderli fruibili per la
collettività, lamentandosi che l’Università fosse troppo
“distante” dalla città.Ma la sua cultura andava anche oltre;
ad esempio in una delle sue prime visite, pur avendo prenotato
in ristoranti più lussuosi, volle andare a cena al “Vicolo
della Neve”, informandosi sulle nostre tradizioni culinarie.
Era insomma la sua una cultura a 360 gradi. Vorrei a questo
punto raccontarvi un episodio. Mi aveva portato a cena in un
locale storico di Barcellona, forse il più antico, le “7
Puertas”. In quell’occasione mi prospettò una idea che mi
sembrò entusiasmante. Si dovevano chiedere ai vari artisti,
soprattutto quelli campani, di partecipare con loro opere
all’abbellimento di Salerno. Mi disse, ad esempio, che lui
poteva chiedere a Clemente una sua opera. Io, facendo una
confusione imperdonabile, dissi, riferendomi in modo sbagliato
a Clemente Tafuri, che purtroppo l’artista era morto. Il
professore stupito mi guardò e mi disse che ci aveva parlato
una settima prima a Berlino. Solo allora, scusandomi per la
gaffe, mi resi conto che era Clemente il grande artista della
transavanguardia, e non il nostro Clemente Tafuri. Io ed il
professore ci facemmo una bella risata.Io credo che al di là
di tutto molto di quanto realizzato a Salerno è stato frutto
della sua visione. Ad esempio l’attuale ricostruzione delle
spiagge sarebbe stata da lui condivisa.Purtroppo ora Oriol
Bohigas non c’è più, ma credo che Salerno, anzi lo spero, sia
stata una tappa importante della sua vita. Ciao Oriol!

Muore     l’architetto                                     e
urbanista Oriol Bohigas
L’architetto e urbanista catalano Oriol Bohigas, progettista
di fama mondiale, uno dei padri del ‘Modello Barcellona’ che
nel post-franchismo portò standard di dignità nei quartieri
periferici e artefice della Città Olimpica, è morto nella
capitale catalana. Avrebbe compiuto 96 anni il prossimo 20
dicembre; nel 2015 gli era stato diagnosticato il morbo di
Parkinson. Professore di Composizione Architettonica presso la
Scuola di Architettura di Barcellona, fonda lo studio MBM
Arquitectes a Barcellona nel 1951 con Josep Martorell, ai
quali si unisce David Mackay nel 1963. Riceve l’incarico dal
Comune di Barcellona di Soprintendente dei Servizi di
Urbanistica (1980-1984). Negli anni Ottanta la sua fama cresce
culminando con l’affidamento del progetto per la realizzazione
della Città Olimpica di Barcellona in occasione delle
Olimpiadi del 1992. E’ responsabile della costruzione del
Villaggio Olimpico, del parco del litorale e del porto
olimpico, progetti che hanno reso possibile l’apertura di
Barcellona al Mediterraneo. Ha curato diversi progetti per
l’Expo di Siviglia del 1992. Più di recente a Barcellona ha
realizzato anche l’Universitat Pompeu Fabra (2001) e il grande
magazzino El Corte Ingles (2004). In Italia ha realizzato
diversi interventi urbanistici. tra cui il piano regolatore
della città di Salerno.

Allerta meteo, domani scuole
chiuse in diversi comuni
Allerta meteo Arancione
     Dalla mezzanotte fino alle 23.59 di domani giovedì 2
dicembre
    Forti temporali, vento forte e mare agitato
    Massima attenzione a dissesto idrogeologico
    La Protezione Civile della Regione Campania ha emanato un
avviso di #allertameteo per piogge e temporali anche forti con
criticità idrogeologica di livello Arancione.
Questo il dettaglio per zone:
– allerta Arancione sulle zone 1,2,3,5 (Piana Campana, Napoli,
Isole, Area Vesuviana; Alto Volturno e Matese; Costiera
Sorrentino-Amalfitana, monti di Sarno e monti Picentini;
Tusciano e Alto Sele) per precipitazioni anche a carattere di
rovescio o temporali anche di forte intensità che potrebbero
dare luogo ad un dissesto idrogeologico diffuso anche con
instabilità di versante, anche profonda, frane e colate rapide
di fango, caduta massi.
Previsti anche venti forti sud-occidentali con raffiche nei
temporali. Mare agitato dal pomeriggio di domani con possibili
mareggiate.
– allerta Gialla sul resto della Campania dove
si prevedono precipitazioni sparse, rovesci e temporali, anche
intensi e raffiche di vento nei temporali.
   Su tutto il territorio permane un forte rischio
idrogeologico, per effetto della saturazione dei suoli e delle
ulteriori precipitazioni attese, che contribuiranno ad
aumentare il rischio di frane e smottamenti sui versanti.
     Si raccomanda pertanto alle autorità competenti di
attivare tutte le misure necessarie a prevenire e contrastare
i fenomeni previsti, anche in linea con i rispettivi piani di
protezione civile, con particolare riferimento al rischio
idrogeologico che potrebbe dar luogo, tra l’altro, a
instabilità profonda di versante con frane e caduta massi e
colate rapide di fango.
A tal proposito alcuni sindaci hanno già emanato ordinanza di
chiusura scuole. Gli istituti di ogni ordine e grado
resteranno chiusi a:
1) Castel San Giorgio
2) Nocera Superiore
3) Roccapiemonte
4) Sarno
5) Scafati
6) Siano
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