PROCEDURA E RISPOSTE ALLE EMERGENZE CORONAVIRUS - Telecontrol
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PROCEDURA E RISPOSTE ALLE EMERGENZE CORONAVIRUS Misure di prevenzione generali Il Dpcm del 9 marzo 2020 ha definito le nuove misure per il contenimento e la gestione del COVID-19 sull’intero territorio nazionale. EVITARE OGNI SPOSTAMENTO delle persone fisiche in entrata e in uscita, sull’intero territorio nazionale, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di salute. SI RACCOMANDA DI RIMANERE PRESSO IL PROPRIO DOMICILIO, LIMITARE AL MASSIMO CONTATTI SOCIALI e CONTATTARE IL PROPRIO MEDICO CURANTE in caso di sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (> 37,5 C°). DIVIETO ASSOLUTO DI MOBILITA’ dal proprio domicilio per i soggetti sottoposti alla misura di quarantena o risultati positivi. IN TUTTI I CASI POSSIBILI, NELLO SVOLGIMENTO DI RIUNIONI, SONO ADOTTATE MODALITÀ DI COLLEGAMENTO DA REMOTO, comunque garantendo il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro ed evitando assembramenti. DIVIETO DI OGNI FORMA DI ASSEMBRAMENTO di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico. COMUNICARE L’INGRESSO IN ITALIA, dopo aver soggiornato in zone e a rischio epidemiologico, come identificate dall’OMS, alle Autorità sanitarie. Rimangono valide le misure igienico sanitarie, indicate nell’Allegato 1 del Dpcm del 8 marzo 2020: ✓ Lavare spesso le mani. ✓ Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute. ✓ Evitare abbracci e strette di mano. ✓ Mantenere una distanza interpersonale di almeno un metro nei contatti sociali. ✓ Igiene respiratoria (starnutire o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie); ✓ Evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri. ✓ Non toccarsi occhi, naso o bocca con le mani. ✓ Non prendere farmaci antivirali ed antibiotici a meno che siano prescritti dal medico; ✓ Pulire le superficii con disinfettanti a base di alcol o cloro. ✓ Usare la mascherina solo se si sospetta di essere malato o si presta assistenza a persone malate. Misure di prevenzione adottate dall’Azienda La Telecontrol esorta tutti i suoi dipendenti a: ✓ Accettare le limitazioni imposte ed adottare un comportamento responsabile, affinchè ognuno possa contribuire a contenere la diffusione del coronavirus. ✓ Monitorare le proprie condizioni di salute ed in caso di comparsa di sintomi, quali febbre, tosse, difficoltà respiratorie, contattare il proprio Medico curante. ✓ Segnalare eventuali contatti stretti, tipo contatto faccia a faccia o permanenza nello stesso ambiente chiuso con un caso probaile o confermato di COVID-19 alle Autorità competenti. ✓ Seguire scrupolosamente le indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità, le ordinanze emesse dal Ministero della Salute e i Dpcm. Nel caso in cui venisse individuato un caso sospetto o un dipendente ritenesse di essere affetto da SARS-CoV-2 di seguito si riporta l’elenco dei numeri verdi regionali: • Basilicata: 800 99 66 88 • Calabria: 800 76 76 76 • Campania: 800 90 96 99 TELECONTROL VIGILANZA S.R.L. Società di servizi per la sorveglianza autorizzata dal 1947. Licenza Prefettizia Prot. 10942/12B15B Area OSP. I Ter P.IVA/C.F. 02058850013 - Cap. Soc. € 2.540.000,00 i.v. - R.E.A. di Torino 532656 - Registro Imprese Torino 02058850013 Sede Principale: Via Gadames, 107, ingresso secondario Via Gallarate 218, 20151 Milano - Tel 02.390.073.60 - Fax 02.390.075.67 Sede Legale ed Amministrativa: Corso Francia, 223, 10098 Rivoli (TO) - Tel. 011.95.99.345 - Fax 011.95.72.463 Altri punti logistici: Alessandria, Aosta, Roreto di Cherasco (CN) e Novara. e-mail: info@telecontrolspa.it – website: www.telecontrolspa.it. La Telecontrol Vigilanza S.R.L. ha conseguito le seguenti certificazioni: - UNI 10891 Reg. 765-VT-iv - UNI CEI EN 50518 Reg. 765-VT-ct UNI 10495 Cert. 14/PS/Vp - UNI EN ISO 9001 Reg. N° 3325-A - UN EN ISO 14001 Reg. N° 3325E-E - BS OHSAS 18001 Reg. N° 3352-I
• Emilia-Romagna: 800 033 033 • Friuli Venezia Giulia: 800 500 300 • Lazio: 800 11 88 00 • Lombardia: 800 89 45 45 • Marche: 800 93 66 77 • Piemonte: 800 19 20 20 attivo 24h/24; 800 333 444 attivo dal lunedì al venerdì 8-20 • Provincia autonoma di Trento: 800 867 388 • Provincia autonoma di Bolzano: 800 751 751 • Puglia: 800 713 931 • Sardegna: 800 311 377 • Sicilia: 800 45 87 87 • Toscana: 800 55 60 60 • Umbria: 800 63 63 63 • Val d’Aosta: 800 122 121 • Veneto: 800 462 340 Le indicazioni della Regione Lombardia: • 800.89.45.45 numero verde da contattare in caso di sintomi sospetti; • 112 rimane il numero di riferimento per emergenze sanitarie e di altri tipi di emergenze; • 1500 per informazioni generiche sul coronavirus e sui comportamenti di prevenzione. Le indicazioni della Regione Piemonte: • 800.19.20.20 numero verde dedicato alle richieste di carattere sanitario; • 112 rimane il numero di riferimento per emergenze sanitarie e di altri tipi di emergenze; • 1500 per informazioni generiche sul coronavirus e sui comportamenti di prevenzione; • 800.333.444 numero verde che non fornisce informazioni di carattere sanitario. Le indicazioni della Valle d’Aosta: • 112 numero dedicato a tutti i soggetti che negli ultimi 14 gg sono stati nelle aree a rischio , chi avesse sintomi influenzali o problemi respiratori; • i viaggiatori internazionali che presentano sintomi respiratori nei 14 gg dopo il rientro in Italia possono contattre il 1500 per avere informazioni; • 800.122.121 numero verde per ottenere informazioni non sanitarie sul coronavirus; Il RSPP provvede a: ✓ Comunicare al Medico Competente la presenza di un caso sospetto, per l’adozione di eventuali misure precauzionali. ✓ Interloquire con il lavoratore coinvolto per reperire informazioni precise in merito ai contatti aziendali, avuti nell’ultimo periodo, e se necessario, verificare tutti i servizi a cui è stato adibito. ✓ Riferire al Responsabile del lavoratore le evoluzioni della situazione, in modo da rintracciare i colleghi con i quali possano esserci stati eventuali contatti. ✓ Se necessario, allertare il cliente presso cui ha effettuato il servizio, per l’attivazione delle proprie procedure di emergenza. ✓ Attendere eventuali comunicazioni da parte dell’Autorità sanitarie che possano coinvolgere altri lavoratori dell’Azienda. ✓ Se del caso, aggiornare le schede Paese redatte per i trasfertisti. Una volta individuate le possibili interazioni con altro personale impiegato presso la sede aziendale, si provvede ad effettuarne comunicazione al 1500, in modo da acquisire indicazioni relative alla gestione dell’emergenza. Le misure a favore del contenimento adottate dall’Azienda sono: ✓ Consentire gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative (tramite ordine di servizio) e disincentivare tutti gli altri spostamenti. ✓ Suggerire di ridurre gli accessi alle centrali operative ai soli interventi necessari al corretto funzionamento delle medesime. ✓ Suggerire di continuare a pianificare solo i corsi di formazione strettamente necessari alla continuità operativa e obbligatori ai sensi del D.Lgs. 81/08, adottando modalità di collegamento da remoto, e di sospendere tutti gli altri corsi e momenti di assembramento. ✓ Sensibilizzare il personale all’obbligo della comunicazione di quanto necessario per contenere la diffusione del coronavirus. ✓ Verificare che non vengano erogati servizi richiesti dai clienti che possano sottoporre il personale a rischi aggiuntivi rispetto a quelli previsti dalla loro mansione. 2
✓ Richiedere a tutti i Responsabili di servizio la segnalazione di qualsiasi caso sospetto. ✓ Richiedere la collaborazione degli Rls in merito a possibili azione da intraprendere. ✓ Contattare costantemente il Medico Coordinatore per coordinarsi nella gestione dell’emergenza. ✓ Richiedere a tutti i clienti se, in relazione a quanto previsto dalle loro procedure, sia necessario adottare nuovi provvedimenti per la tutela del ns personale operante presso di loro. ✓ Richiedere una maggiore frequenza nella pulizia delle postazioni di lavoro ad uso promiscuo, incluse le autovetture, e suggerire ai singoli operatori di igienizzare la propria postazione ai cambi turni. ✓ Controllare l’applicazione delle misure precauzionali alle postazioni di lavoro, se necessario adeguandone le caratteristische. ✓ Fornire l’opportunità di lavoro agile, nel caso in cui la mansione lo consenta, ed organizzare l’attività lavorativa in modo che sia garantita una minore presenza negli uffici. ✓ Nei casi in cui una tipologia di servizio non venga più richiesta dal cliente, consentire ai lavoratori di usufruire dei periodi di congedo ordinario e di ferie. ✓ Richiedere l’acquisto di prodotti disinfettanti per le mani, le superfici delle postazioni ad uso promiscuo e le auto, e promuobere l’ariaggiamento periodico dei locali. ✓ Prevedere, concordando periodi di ferie o concedendo la modalità di lavoro agile, delle figure di riserva per le mansioni strategiche, per fronteggiare eventuali situazioni di emergenza. ✓ Se necessario, richiedere ai clienti che ai ns dipendenti vengano forniti gli stessi dispositivi di protezione individuale ritenuti necessari per il loro personale. ✓ Acquistare mascherine FFP2, da fornire ai dipendenti che operino presso i clienti che lo ritengano necessario e che non ne garantiscano la fornitura. Valutazione del rischio riferita dall’ECDC (aggiornata allo 10/03/2020) Il rischio associato all'infezione COVID-19 per le persone nell'UE/SEE e nel Regno Unito è attualmente considerato da moderato a elevato Questa valutazione si basa sui seguenti fattori: ✓ La maggior parte dei casi segnalati nell'UE/SEE e nel Regno Unito al di fuori di alcune regioni in Italia hanno identificato legami epidemiologici. Tuttavia, esiste un numero crescente di casi senza una catena di trasmissione definita. Sono state attuate misure straordinarie di sanità pubblica in Italia e in altri paesi UE/SEE e nel Regno Unito e si stanno compiendo forti sforzi per identificare, isolare e testare i contatti al fine di contenere l'epidemia. Nonostante le misure di tracciamento dei contatti avviate per contenere un'ulteriore diffusione, continuano ad esserci casi esportati tra paesi UE/SEE e un numero crescente di casi sporadici in tutti i paesi UE/SEE. La probabilità di un'ulteriore trasmissione nell'UE / SEE e nel Regno Unito è considerata elevata. C'è ancora un livello di incertezza riguardo a diversi fattori imprevedibili in una situazione che è ancora in evoluzione. ✓ La possibilità di nuove introduzioni da altri paesi al di fuori della Cina nell'UE/SEE sembra aumentare man mano che il numero di paesi che segnalano casi continua ad aumentare. Un elenco di questi paesi è presente nel paragrafo diffusione. ✓ L'evidenza dalle analisi dei casi fino ad oggi è che l'infezione COVID-19 causa una malattia lieve (cioè non polmonite o polmonite lieve) in circa l'80% dei casi e nella maggior parte dei casi guarisce, il 14% ha una malattia più grave e il 6% ha una malattia critica. La grande maggioranza delle malattie e delle morti più gravi si è verificata tra gli anziani e quelli con altre condizioni croniche sottostanti. Oltre agli impatti sulla salute pubblica con esiti fatali sostanziali in gruppi ad alto rischio, i focolai di COVID-19 possono causare enormi perturbazioni economiche e sociali. Il rischio per le persone dell'UE/SEE e del Regno Unito di viaggiare/risiedere in aree con una trasmissione locale più diffusa è attualmente considerato elevato Questa valutazione si basa sui seguenti fattori: ✓ Il numero complessivo di casi segnalati in aree con una trasmissione locale più diffusa è elevato o in aumento. Tuttavia, vi sono significative incertezze riguardo alla trasmissibilità e alla sotto-rilevazione, in particolare tra i casi lievi o asintomatici. ✓ L'evidenza dalle analisi dei casi fino ad oggi è che l'infezione COVID-19 causa una malattia lieve (cioè non polmonite o polmonite lieve) in circa l'80% dei casi e nella maggior parte dei casi guarisce, il 14% ha una malattia più grave e il 6% ha una malattia critica. La grande maggioranza delle malattie e dei decessi più gravi si è verificata tra gli anziani e quelli con altre condizioni croniche sottostanti. È inoltre probabile che le aree con trasmissione locale aumentino man mano che continuano le importazioni in aree non interessate. 3
Il rischio per la capacità del sistema sanitario nell'UE/SEE e nel Regno Unito nelle prossime settimane è considerato da moderato a elevato. Questa valutazione si basa sui seguenti fattori: ✓ Con l'aumentare del numero di casi COVID-19 segnalati nell'UE / SEE e nel Regno Unito, la probabilità di infezione diffusa aumenta da bassa a moderata. ✓ La maggior parte dei paesi ha riferito di una diffusa attività influenzale per la settimana 8/2020, ma la percentuale di campioni risultati positivi alla sorveglianza della sentinella è in lieve calo; alcuni paesi UE / SEE potrebbero aver già superato il periodo di punta della circolazione ad alta influenza. Per l'ultimo aggiornamento dell'influenza, consultare l' aggiornamento settimanale congiunto ECDC-OMS / Europa sull'influenza. ✓ Se si verificasse un aumento significativo dei casi COVID-19 nelle prossime settimane, il potenziale impatto sulla salute pubblica e sui sistemi sanitari globali sarebbe elevato. Un numero crescente di casi importati e catene di trasmissione locali richiederebbe risorse aggiuntive per la gestione dei casi, la sorveglianza e la tracciabilità dei contatti. La comunicazione del rischio ai membri interessati del pubblico e agli operatori sanitari vincolerebbe ulteriori risorse. Un ulteriore aumento della trasmissione potrebbe comportare un aumento significativo dei ricoveri ospedalieri in un momento in cui i sistemi sanitari potrebbero essere già sotto pressione dall'attuale stagione influenzale. Ciò sarebbe esacerbato se un numero considerevole di operatori sanitari si infettasse. I campioni per COVID-19 potrebbero quindi portare a colli di bottiglia non solo nell'assistenza sanitaria ma anche nella capacità diagnostica. Diffusione Dal 31 dicembre 2019 e dal 10 marzo 2020 sono stati segnalati 114 243 casi di COVID-19 (conformemente alle definizioni dei casi applicati nei paesi interessati), tra cui 4 023 decessi. I decessi sono stati segnalati da Cina (3 139), Iran (237), Corea del Sud (54), Francia (30), Spagna (28), Stati Uniti (26), Giappone (9), Internazionale trasporto in Giappone (7), Iraq (6), Regno Unito (5), Australia (3), Paesi Bassi (3), Germania (2), San Marino (2), Svizzera (2), Argentina (1), Canada (1), Egitto (1), Filippine (1), Taiwan (1) e Tailandia (1). Sono stati segnalati casi nei seguenti continenti: Africa: Egitto (55), Algeria (20), Sudafrica (7), Senegal (4), Camerun (2), Marocco (2), Nigeria (2), Tunisia (2), Togo (1). Asia: Cina (80 879), Corea del Sud (7 513), Iran (7 161), Giappone (514), Singapore (160), Malesia (117), Bahrain (109), Kuwait (65), Iraq (61) , Emirati Arabi Uniti (59), Tailandia (50), Taiwan (45), India (44), Libano (41), Israele (39), Filippine (35), Vietnam (31), Palestina * (20), Oman (18), Qatar (18), Pakistan (16), Arabia Saudita (15), Indonesia (6), Afghanistan (4), Maldive (4), Bangladesh (3), Cambogia (2), Bhutan (1), Brunei Darussalam (1), Giordania (1), Mongolia (1), Nepal (1) e Sri Lanka (1). America: Stati Uniti (754), Canada (77), Brasile (25), Ecuador (15), Cile (13), Argentina (12), Costa Rica (9), Perù (9), Messico (7), Dominicana Repubblica (5), Colombia (3), Panama (1) e Paraguay (1). Europa: Francia (1 412), Spagna (1 204), Germania (1 139), Svizzera (374), Paesi Bassi (321), Regno Unito (321), Svezia (248), Belgio (239 ), Norvegia (192), Austria (131), Danimarca (113), Grecia (84), Islanda (65), San Marino (49), Repubblica Ceca (40), Finlandia (40), Portogallo (39), Irlanda (21), Russia (20), Polonia (17), Romania (17), Slovenia (16), Georgia (15), Croazia (12), Estonia (10), Azerbaigian (9), Ungheria (9), Albania (6), Bielorussia (6), Lettonia (6), Lussemburgo (5), Slovacchia (5), Bulgaria (4), Malta (4), Macedonia settentrionale (3), Bosnia ed Erzegovina (2), Cipro (2 ), Andorra (1), Armenia (1), Santa Sede (1), Liechtenstein (1), Lituania (1), Moldavia (1), Monaco (1), Serbia (1) e Ucraina (1). Oceania: Australia (100) e Nuova Zelanda (5). Altro: trasporto internazionale in Giappone (696). Si riporta la situazione dell’Italia a 10/03/2020: 10149 i casi totali, le persone attualmente positive sono 8514, 631 deceduti e 1004 guariti. Tra gli 8514 positivi: • 2599 si trovano in isolamento domiciliare • 5038 ricoverati con sintomi • 877 in terapia intensiva. 4
Approfondimenti DEFINZIONE DI CASO SOSPETTO 1. Una persona con infezione respiratoria acuta (insorgenza improvvisa di almeno uno tra i seguenti segni e sintomi: febbre, tosse e difficoltà respiratoria) E senza un'altra eziologia che spieghi pienamente la presentazione clinica E storia di viaggi o residenza in un Paese/area in cui è segnalata trasmissione locale * durante i 14 giorni precedenti l’insorgenza dei sintomi; 2. Una persona con una qualsiasi infezione respiratoria acuta E che è stata a stretto contatto con un caso probabile o confermato di COVID-19 nei 14 giorni precedenti l’insorgenza dei sintomi; 3. Una persona con infezione respiratoria acuta grave (febbre e almeno un segno/sintomo di malattia respiratoria – es. tosse, difficoltà respiratoria) E che richieda il ricovero ospedaliero (SARI) E senza un'altra eziologia che spieghi pienamente la presentazione clinica. GESTIONE DELLA PAURA • Documentarsi solo da fonti istituzionali, in modo da ottenere un quadro corretto della situazione e calibrare la propria percezione del rischio. • Acquisire le informazioni di base su cosa succede e cosa fare, riducendo la sovraesposizione a cronache allarmanti, permette di ottenere le indicazioni utili a proteggersi. • Usare e diffondere fonti informative affidabili, comunicando in modo semplice e chiaro, per abbassare i livelli di ansia. • Rispettare le misure precauzionali ed organizzare razionalmente le attività quotidiane, per poter fare la differenza nella gestione di questa crisi. • Attenersi ai fatti, cioè al pericolo oggettivo, e focalizzarsi sui dati complessivi del fenomento, che è collettivo e non individuale, al fine di bilanciare il sentimento di paura e mantenere una prospettiva giusta e più ampia. • Mantenere uno stile di vita sano, prevedendo un’appropriata dieta alimentare, un numero di ore di sonno congruo, esercizio fisico e preservando i contatti sociali tramite telefonate o e- mail. FAQ DECRETO #IORESTOACASA SU SPOSTAMENTI ✓ Cosa si intende per “evitare ogni spostamento delle persone fisiche”? Ci sono dei divieti? Si può uscire per andare al lavoro? Chi è sottoposto alla misura della quarantena, si può spostare? Si deve evitare di uscire di casa. Si può uscire per andare al lavoro o per ragioni di salute o per altre necessità, quali, per esempio, l’acquisto di beni essenziali. Si deve comunque essere in grado di provarlo, anche mediante autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e locali. La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e la non veridicità costituisce reato. È comunque consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. Senza una valida ragione, è richiesto e necessario restare a casa, per il bene di tutti. È previsto anche il “divieto assoluto” di uscire da casa per chi è sottoposto a quarantena o risulti positivo al virus. 5
✓ Se abito in un comune e lavoro in un altro, posso fare “avanti e indietro”? Sì, è uno spostamento giustificato per esigenze lavorative. ✓ Ci sono limitazioni negli spostamenti per chi ha sintomi da infezione respiratoria e febbre superiore a 37,5? In questo caso si raccomanda fortemente di rimanere a casa, contattare il proprio medico e limitare al massimo il contatto con altre persone. ✓ Cosa significa “comprovate esigenze lavorative”? I lavoratori autonomi come faranno a dimostrare le “comprovate esigenze lavorative”? È sempre possibile uscire per andare al lavoro, anche se è consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. “Comprovate” significa che si deve essere in grado di dimostrare che si sta andando (o tornando) al lavoro, anche tramite l’autodichiarazione vincolante di cui alla FAQ n. 1 o con ogni altro mezzo di prova , la cui non veridicità costituisce reato. In caso di controllo, si dovrà dichiarare la propria necessità lavorativa. Sarà cura poi delle Autorità verificare la veridicità della dichiarazione resa con l’adozione delle conseguenti sanzioni in caso di false dichiarazioni. ✓ Come si devono comportare i transfrontalieri? I transfrontalieri potranno entrare e uscire dai territori interessati per raggiungere il posto di lavoro e tornare a casa. Gli interessati potranno comprovare il motivo lavorativo dello spostamento con qualsiasi mezzo (vedi faq precedente). ✓ Ci saranno posti di blocco per controllare il rispetto della misura? Ci saranno controlli. In presenza di regole uniformi sull’intero territorio nazionale, non ci saranno posti di blocco fissi per impedire alle persone di muoversi. La Polizia municipale e le forze di polizia, nell’ambito della loro ordinaria attività di controllo del territorio, vigileranno sull’osservanza delle regole. ✓ Chi si trova fuori dal proprio domicilio, abitazione o residenza potrà rientrarvi? Sì, chiunque ha diritto a rientrare presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, fermo restando che poi si potrà spostare solo per esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. ✓ È possibile uscire per andare ad acquistare generi alimentari? I generi alimentari saranno sempre disponibili? Sì, si potrà sempre uscire per acquistare generi alimentari e non c’è alcuna necessità di accaparrarseli ora perché saranno sempre disponibili. ✓ È consentito fare attività motoria? Sì, l’attività motoria all’aperto è consentita purché non in gruppo. ✓ Si può uscire per acquistare beni diversi da quelli alimentari? Si, ma solo in caso di stretta necessità (acquisto di beni necessari, come ad esempio le lampadine che si sono fulminate in casa). ✓ Posso andare ad assistere i miei cari anziani non autosufficienti? Sì, è una condizione di necessità. Ricordate però che gli anziani sono le persone più vulnerabili e quindi cercate di proteggerle dai contatti il più possibile. FAQ DECRETO #IORESTOACASA SUI TRASPORTI ✓ Sono previste limitazioni per il transito delle merci? No, nessuna limitazione. Tutte le merci (quindi non solo quelle di prima necessità) possono essere trasportate sul territorio nazionale. Il trasporto delle merci è considerato come un’esigenza lavorativa: il personale che conduce i mezzi di trasporto può spostarsi, limitatamente alle esigenze di consegna o prelievo delle merci. ✓ I corrieri merci possono circolare? Sì, possono circolare. ✓ Esistono limitazioni per il trasporto pubblico non di linea? No. Non esistono limitazioni per il trasporto pubblico non di linea. Il servizio taxi e di ncc non ha alcuna limitazione in quanto l’attività svolta è considerata esigenza lavorativa. FAQ DECRETO #IORESTOACASA SU UFFICI E DIPENDENTI PUBBLICI ✓ Gli uffici pubblici rimangono aperti? Sì, su tutto il territorio nazionale. L’attività amministrativa è svolta regolarmente. In ogni caso quasi tutti i servizi sono fruibili on line. E’ prevista comunque la sospensione delle attività didattiche e formative in presenza di scuole, nidi, musei, biblioteche. ✓ Il decreto dispone per addetti, utenti e visitatori degli uffici delle pubbliche amministrazioni, sull’intero territorio nazionale, la messa a disposizione di soluzioni disinfettanti per l’igiene delle mani. Nel caso di difficoltà di approvvigionamento di tali soluzioni e conseguente loro indisponibilità temporanea, gli uffici devono rimanere comunque aperti? Gli uffici devono rimanere comunque aperti. La presenza di soluzioni disinfettanti è una misura di ulteriore precauzione ma la loro temporanea indisponibilità non giustifica la chiusura dell’ufficio, ponendo in atto tutte le misure necessarie per reperirle. 6
FAQ DECRETO #IORESTOACASA SU PUBBLICI ESERCIZI ✓ Bar e ristoranti possono aprire regolarmente? È consentita l’attività di ristorazione e bar dalle 6.00 alle 18.00, con obbligo a carico del gestore di predisporre le condizioni per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione. ✓ Si potranno comunque effettuare consegne a domicilio di cibi e bevande? Il limite orario dalle 6.00 alle 18.00 è riferito solo all’apertura al pubblico. L’attività può comunque proseguire negli orari di chiusura al pubblico mediante consegne a domicilio. Sarà cura di chi organizza l’attività di consegna a domicilio – lo stesso esercente ovvero una cosiddetta piattaforma – evitare che il momento della consegna preveda contatti personali. ✓ Quali attività di ristorazione e bar sono consentite dopo le 18.00? È consentita solo la consegna a domicilio del cibo (fatta eccezione per quanto indicato nella F.A.Q. Turismo n. 2). ✓ Il DPMC prevede la chiusura nei giorni prefestivi e festivi delle medie e grandi strutture di vendita, nonché degli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati. La chiusura non è disposta, tra l’altro, per i punti di vendita di generi alimentari. i mercati, anche rionali sono obbligati alla chiusura, per la vendita di beni alimentari? No, non è prevista la chiusura relativamente alla vendita di generi alimentari nei mercati coperti e in quelli all’aperto recintati dove è previsto il controllo dell’accesso. FAQ DECRETO #IORESTOACASA SU SCUOLA ✓ Cosa prevede il decreto per le scuole? Nel periodo sino al 3 aprile 2020, è sospesa la frequenza delle scuole di ogni ordine e grado. Resta la possibilità di svolgimento di attività didattiche a distanza, tenendo conto, in particolare, delle specifiche esigenze degli studenti con disabilità. ISTRUZIONI PER L’USO DELLE MASCHERINE • Evita di toccare la mascherina mentre la indossi, se la tocchi, lavati le mani; • Quando diventa umida, sostituiscila con una nuova e non riutilizzarla; • Togli la mascherina prendendola dall’elastico e non toccare la parte anteriore della mascherina; gettala immediatamente in un sacchetto chiuso e lavati le mani. 7
Sitografia FARNESINA (Unità di Crisi): http://www.viaggiaresicuri.it/documenti/FOCUS%20CORONAVIRUS.pdf – Aggiornamenti ufficiali del Ministero MINISTERO DELLA SALUTE: http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/ - Aggiornamenti sulle misure di prevenzione MINISTERO DELLA SALUTE: Norme, circolari, ordinanze - http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/archivioNormativaNuovoCoronavirus.jsp OMS: https://www.who.int/health-topics/coronavirus - Aggiornamenti sull’epidemia ECDC: https://www.ecdc.europa.eu/en/novel-coronavirus-china - aggiornamenti valutazione del rischio EPICENTRO https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/ PROTEZIONE CIVILE http://www.protezionecivile.gov.it/media-comunicazione/comunicati-stampa/dettaglio/- /asset_publisher/default/content/coronavirus-219-i-casi-accertati-in-ital-1 REGIONE PIEMONTE https://www.regione.piemonte.it/web/pinforma/comunicati-stampa/ordinanza-ministro-della- salute-presidente-della-regione-piemonte-contentente-misure-per REGIONE LOMBARDIA https://www.regione.lombardia.it/wps/wcm/connect/9209ea16-c876-48ef-9479- bfdebd5976a4/Ordinanza-21-2-2020.pdf?MOD=AJPERES&CACHEID=ROOTWORKSPACE-9209ea16-c876-48ef-9479- bfdebd5976a4-n1FxaZ7 SCUOLA INTERNAZIONALE ETICA&SICUREZZA https://www.scuolaeticaesicurezza.eu/coronavirus-focus N della Revisione Data della Revisione Motivo della Revisione Ottava edizione 11/03/2020 Aggiornamento al Dpcm 09/03/2020 Settima edizione 09/03/2020 Aggiornamento al Dpcm 08/03/2020 Sesta edizione 05/03/2020 Aggiornamento al Dpcm 04/03/2020 Quinta edizione 02/03/2020 Aggiornamento al Dpcm 01/03/2020 Quarta edizione 28/02/2020 Introduzione paragrafo approfondimenti Terza redazione 26/02/2020 Aggiornamento delle misure preventive e di protezione Seconda redazione 24/02/2020 Versione con nuova denominazione ed aggiornamento valutazione dei rischi Prima revisione 07/02/2020 Versione integrale con glossario 8
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