RASSEGNA STAMPA del 14/06/2010 - Il Giornale della ...
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RASSEGNA STAMPA del 14/06/2010
Sommario Rassegna Stampa dal 11-06-2010 al 14-06-2010 Il Giornale della Protezione Civile.it: Ondate di calore, attivo il Sistema Nazionale di Sorveglianza, previsione e....... 1 La Nuova Sardegna: sterpaglie a fuoco superlavoro dei vigili ......................................................................................... 2 La Nuova Sardegna: san giuseppe, incendio simulato ...................................................................................................... 3 La Nuova Sardegna: una task force comunale per la lotta agli incendi............................................................................ 4 L'Unione Sarda (Nazionale): Esercitazione di protezione civile....................................................................................... 5 L'Unione Sarda (Nazionale): Incendio sterpi, arriva il Canadair .................................................................................... 6 L'Unione Sarda (Nazionale): Cade pino, tragedia sfiorata .............................................................................................. 7 L'Unione Sarda (Nazionale): Erbacce nei canali «Pericolo di incendi» .......................................................................... 8 L'Unione Sarda (Nazionale): Viale Elmas, incendio sterpaglie........................................................................................ 9 L'Unione Sarda (Nazionale): Impianto compostaggio, lavori per 2,8 milioni ................................................................ 10 L'Unione Sarda (Nazionale): Frana il costone, spiaggia sgomberata ............................................................................ 11 L'Unione Sarda (Nazionale): Falso allarme per un incendio ......................................................................................... 12 L'Unione Sarda (Nazionale): «Il rischio-crolli? Colpa di Abbanoa» ............................................................................. 13 L'Unione Sarda (Nazionale): I volontari Paf salvano le carpe del rio Cixerri ............................................................... 14 L'Unione Sarda (Nazionale): Sella del Diavolo In arrivo nuovi divieti .......................................................................... 15
Data: 11-06-2010 Il Giornale della Protezione Civile.it Ondate di calore, attivo il Sistema Nazionale di Sorveglianza, previsione e allarme Il bollettino segnala livello 2 per Ancona, Bologna, Perugia e Roma Articoli correlati Giovedi 27 Maggio 2010 Estate 2010, sistema di sorveglianza delle ondate di calore tutti gli articoli » Venerdi 11 Giugno 2010 - Attualità Da ieri il caldo è arrivato sull'Italia, facendo salire i livelli di allerta del sistema di prevenzione delle ondate di calore del Dipartimento della Protezione Civile. Il livello più alto è segnalato per Ancona (oggi) e Bologna (domani), città per le quali il bollettino segnala il livello 2, che indica "temperature elevate e condizioni meteorologiche che possono avere effetti negativi sulla salute della popolazione a rischio". Livello 2 anche per Perugia e Roma, dova la temperatura percepita oggi sarà di 33 gradi. In quasi tutte le regioni italiane quindi si supereranno i 30 gradi: le temperature più alte saranno registrate nelle regioni meridionali, dove lo scirocco proveniente dall'Africa settentrionale farà raggiungere picchi di 38 gradi ad esempio in Sicilia; nelle regioni settentrionali si registreranno invece alti livelli di umidità, e il passaggio di una perturbazione atlantica potrebbe far scoppiare i primi nubifragi estivi. Da metà giugno è invece previsto un rientro nella media stagionale (quindi sotto i trenta gradi) con il ritorno dell'afa a fine mese. L'Organizzazione Mondiale della Meteorologia - WMO, World Meteorological Organization - non ha formulato una definizione standard di "ondata di calore", che nei diversi paesi si basa sul superamento di valori sogli di temperatura definiti attraverso l'identificazione dei valori più alti osservati nella serie storia dei dati registrati in un'area specifica. Oltre ai valori di temperatura e di umidità relativa, le ondate di calore sono definite anche dalla loro durata. Nel 2004, il Dipartimento della Protezione Civile ha attivato il Sistema Nazionale di Sorveglianza, previsione e allarme per la prevenzione degli effetti delle ondate di colare sulla salute della popolazione. Lo strumento è coordinato dal Dipartimento di Epidemiologia della ASL RM/E per gli aspetti tecnici, ed è dislocato nelle principali città italiane per consentire di individuare, per ogni specifica area urbana, le condizioni meteo-climatiche che possono avere un impatto significativo sulla salute dei soggetti vulnerabili, consentendo l'elaborazione di bollettini giornalieri per ogni città. E prorpio dall'osservazione effettuata dal Dipartimento di Epidemiologia sulle ondate di calore, non si rilevano particolari criticità per le città italiane monitorate. (red - eb) Argomento: ISOLE Pag. 1
Data: Estratto da pagina: 12-06-2010 La Nuova Sardegna 2 sterpaglie a fuoco superlavoro dei vigili LOTTA AGLI INCENDI CAGLIARI. Roghi dappertutto attorno alla città. Soprattutto dolosi, alimentati dal vento. I vigili del fuoco hanno trascorso la mattinata a spegnere incendi a Elmas, Assemini, la zona Fangario tra Cagliari e il viale Elmas, qualcosa si è visto anche all'aeroporto e sulle sponde di Santa Gilla spesso preso di mira. Una corsa continua per un'estate che si annuncia molto impegnativa. Per fortuna sta funzionando bene il sistema di allarme: decine di telefonate di cittadini che segnalano le piccole colonne di fumo che s'intravedono dalla strada, il senso civico è senz'altro cresciuto in questi anni, ma resta alta la guardia da parte del sistema antincendi regionale. I vigili del fuoco ieri hanno lottato contro un rogo in particolare: quello che si è sviluppato in via dell'Agricoltura. Pericoloso perché vicino a capannoni industriali e alla strada. Il solito problema delle cunette che non vengono ripulite con costanza in questa stagione dimostra tutta la sua importanza. L'erba secca e il fuoco sono due formidabili alimenti per un piccolo incendio scoppiato per caso o per dolo. Anche quest'anno poi, le piogge invernali abbondanti hanno favorito la crescita dell'erba che si è seccata e brucia in un attimo. Argomento: ISOLE Pag. 2
Data: Estratto da pagina: 13-06-2010 La Nuova Sardegna 22 san giuseppe, incendio simulato - Sassari Vigili del fuoco, esercitazione alle elementari SASSARI. Alunni bravissimi nell'eseguire le disposizioni e anche attenti alle indicazioni fornite dai vigili del fuoco che - come sempre accade - esercitano un fascino incredibile sui bambini. E' andata bene l'esercitazione antincendio che si è svolta nella scuola elementare di San Giuseppe. Un solo problema: l'impossibilità di accesso per la scala aerea. Però, in fondo, le esercitazioni servono anche a testare i percorsi e a registrare eventuali difficoltà. L'autoscala dei vigili del fuoco che non può raggiungere la zona operativa per le difficoltà di manovra (c'è un tratto delimitato da picchetti) è un elemento che va preso in considerazione. L'evacuazione simulata ha un forte carattere di prevenzione e non sarebbe male valutare meglio la situazione e definire un percorso - senza ostacoli - che consenta comunque alla scala aerea di poter arrivare il più vicino possibile alla scuola di San Giuseppe. L'esercitazione, a parte questo particolare, è andata molto bene grazie alla partecipazione attiva delle insegnanti, di tutto il personale della scuola e soprattutto grazie alla straordinaria capacità dei bambini di essere protagonisti in positivo. A un certo punto della mattinata, quando è scattato l'allarme antincendio, gli scolari si sono mossi senza creare confusione seguendo i percorsi previsti dal piano di evacuazione. In fila indiana, tenendosi per mano, hanno seguito l'insegnante che li ha guidati verso le scale di emergenza per raggiungere l'area esterna e, quindi, collocarsi in una posizione di sicurezza. Alla fine un bell'appplauso per tutti. Argomento: ISOLE Pag. 3
Data: Estratto da pagina: 13-06-2010 La Nuova Sardegna 3 una task force comunale per la lotta agli incendi Sestu. Convenzione con le Guardie nazionali SESTU. Una task force contro gli incendi. L'ha istituita il Comune attraverso l'associazione delle Guardie nazionali che appartiene al movimento zoofilo ambientale. La giunta ha infatti sottoscritto una convenzione con il sodalizio per garantire la prevenzione ed il controllo del territorio scongiurando il propagarsi dei roghi estivi. Una pattuglia di volontari sarà in servizio sin dai prossimi giorni nelle campagne del paese per gli interventi di pulizia degli spazi verdi e la falciatura delle erbacce. «Sarà un programma mirato per la potatura di siepi, arbusti, cespugli e rovi che possano diventare degli inneschi per gli incendiari - recita il dispositivo della delibera - Ci sarà inoltre il taglio delle erbacce negli appezzamenti di terreno abbandonati». La squadra si avvarrà di un apparato di uomini e mezzi all'avanguardia per tutta la stagione calda. «Attraverso il piano operativo - sottolineano i vertici cittadini dell'Aeza - avremo un controllo del territorio per lo spegnimento dei focolai d'incendio che possano mettere in pericolo le nostre campagne. Il servizio sarà esteso per tutta l'estate con alcuni punti che saranno dislocati nelle strade rurali per il monitoraggio della situazione». Le guardie avranno poi una sede fissa nella centrale operativa di via Roma. Per la segnalazione dei roghi occorre chiamare i numeri: 3409434381 - 3400532610.(l.p.) Argomento: ISOLE Pag. 4
Data: Estratto da pagina: 11-06-2010 L'Unione Sarda (Nazionale) 2021 Esercitazione di protezione civile Iglesias Domusnovas Uomini e mezzi del nono Battaglione dei carabinieri “Sardegna”, ieri, alla Diga Su Fangu, località nel territorio comunale di Domusnovas, per un'esercitazione mirata a valutare e accrescere la preparazione e le capacità di intervento dei reparti in materia di protezione civile. In particolare, i militari hanno simulato uno scenario di intervento in seguito all'ipotetica esplosione all'interno di una fabbrica di esplosivi. Imponente lo spiegamento di forze, incluso l'impiego di veicoli speciali pesanti allestiti per il trasporto di moduli cucina, servizi igienici e acqua potabile. I militari hanno simulato l'evacuazione parziale o totale del paese di Domusnovas (una situazione che avrebbe comportato lo spostamento di circa 6.500 residenti), la cinturazione dell'area con posti di controllo e l'allestimento di un centro operativo e logistico a pochi chilometri dal centro abitato. Argomento: ISOLE Pag. 5
Data: Estratto da pagina: 11-06-2010 L'Unione Sarda (Nazionale) 2020 Incendio sterpi, arriva il Canadair Carbonia Musei È intervenuto il Canadair, ieri pomeriggio, nelle campagne di Musei, per aiutare le squadre dei vigili del fuoco impegnate a domare un incendio che ha coinvolto un campo di sterpaglie alla periferia del paese. Limitati, a operazioni concluse, i danni. Argomento: ISOLE Pag. 6
Data: Estratto da pagina: 11-06-2010 L'Unione Sarda (Nazionale) 3022 Cade pino, tragedia sfiorata Prov Medio Camp Villacidro. Altri alberi sarebbero pericolanti. «Nessuno interviene» Sventata la tragedia nei giardini condominiali delle case popolari. Un albero di 5 metri si è abbattuto al suolo distruggendo una ringhiera in acciaio dove pochi attimi prima sostava una donna residente nei paraggi. Altri fusti nelle vicinanze sarebbero a rischio di crollo, ma gli abitanti della zona denunciano un presunto disinteresse da parte degli enti che dovrebbero occuparsi di impedire il crearsi di situazioni di pericolo. «Sembra che nessuno voglia prendersi la responsabilità di rimuovere l'albero caduto - dicono i residenti del quartiere - e mettere in sicurezza le nostre case da eventuali cadute di altri alberi pericolanti». «Sostavo sotto la chioma della pianta per ripararmi dal forte sole - dice Angela Ecca, residente nella zona - Successivamente ho deciso di avviarmi verso casa e dopo pochi attimi l'albero è caduto». «Da giorni abbiamo capito il pericolo che poteva rappresentare quell'albero così inclinato - dice Eugenio Murru, residente nella zona - ma nessuno ha voluto fare nulla per sventare quella che poteva trasformarsi in una vera e propria disgrazia». «Da prima mi sono rivolto ai vigili urbani poi in municipio, presso l'ufficio tecnico - continua - e anche alla protezione civile dopo che l'albero era ormai crollato, ma nessuno si è voluto prendere la briga di fare qualcosa, perlomeno per spostare l'ingombrate fusto». Secondo Eugenio Murru, sia gli operai comunali, sollecitati dai vigili urbani, sia gli addetti dell'ex Iacp, padrone degli stabili, hanno fatto un sopralluogo, ma nessuno si sarebbe preso la briga di rimuovere l'enorme albero. «Se durante i sopralluoghi non si è proceduto allo smantellamento del fusto significa che in quel momento non si disponeva delle attrezzature adatte», dice Paola Campesi, comandante dei vigili urbani di Villacidro. IVAN FONNESU Argomento: ISOLE Pag. 7
Data: Estratto da pagina: 11-06-2010 L'Unione Sarda (Nazionale) 2021 Erbacce nei canali «Pericolo di incendi» Iglesias villamassargia Un appello al Consorzio di bonifica per la pulizia dei canali vicini alle case. A prendere posizione chiedendo «l'avvio degli interventi di pulizia dalle erbacce e dalle immondizie» nei corsi d'acqua che attraversano le campagne del paese è il sindaco di Villamassargia Franco Porcu. «Nonostante le numerose richieste di intervento - dice il primo cittadino - i lavori che avrebbero dovuto portare alla rimozione dei rottami nei corsi d'acqua e alla pulizia delle erbacce e degli arbusti non sono mai stati eseguiti». Con l'arrivo della stagione estiva, prosegue il sindaco, «l'attività di prevenzione che avrebbe dovuto eliminare i potenziali pericoli di incendio non è stata fatta: i corsi d'acqua, che si stanno asciugando, sono invasi dall'erba e gli arbusti». Da qui la richiesta di un intervento: «Chiediamo - conclude Porcu - che si proceda in tempi brevi con questi interventi di pulizia e sistemazione. Non è pensabile continuare ad aspettare in silenzio». ( d. m. ) Argomento: ISOLE Pag. 8
Data: Estratto da pagina: 12-06-2010 L'Unione Sarda (Nazionale) 1020 Viale Elmas, incendio sterpaglie Cronaca di Cagliari Momenti di apprensione ieri pomeriggio in viale Elmas e via dell'Agricoltura per un incendio sterpaglie. Le fiamme sono state spente dai vigili del fuoco prima che minacciassero le vicine attività commerciali. Sul posto anche i carabinieri. Argomento: ISOLE Pag. 9
Data: Estratto da pagina: 13-06-2010 L'Unione Sarda (Nazionale) 1037 Impianto compostaggio, lavori per 2,8 milioni Provincia di Cagliari Sarrabus Riunione dell'Unione dei Comuni del Sarrabus a San Vito allla presenza di tutti i sindaci Gianfranco Piu per Villaputzu, Marco Fanni per Muravera, Salvatore Sanna per Villasimius, Patrizio Buccelli per San Vito e Quintino Sollai (già presidente dell'ente) per Castiadas. Approvato il conto consuntivo del 2010 con la disponibilità di un milione di euro. Una parte di questa somma sarà subito utilizzata per la protezione civile che per la prima volta sarà effettuata (vedi la lotta agli incendi) non più a livello di ogni singolo Comune ma in ambito territoriale. In bilancio anche due milioni e 800 mila euro per ultimare l'impianto per il compost a Villasimius. Presto l'Unione dei Comuni affiderà l'incarico progettuale ad un tecnico. (ant.ser.) Argomento: ISOLE Pag. 10
Data: Estratto da pagina: 13-06-2010 L'Unione Sarda (Nazionale) 1020 Frana il costone, spiaggia sgomberata Cronaca di Cagliari Ieri mattina un piccolo smottamento: alcune pietre sono cadute sulla scogliera Calamosca: la Protezione civile chiude la caletta sotto il faro Intorno alle 9 si è verificato un piccolo smottamento e la Protezione civile ha deciso di chiudere la spiaggia. A mezzogiorno, col sole a picco su Calamosca, nessuno dei bagnanti si aspettava che quattro agenti di polizia municipale chiedessero, con gentilezza, di lasciare la spiaggia. «Motivi di sicurezza», hanno detto a circa cinquanta persone che avevano steso il proprio asciugamano nella caletta sotto il faro. Per capire il motivo, è necessario fare un passo indietro. LO SMOTTAMENTO Intorno alle 9, quando sulla sabbia c'erano solo pochi mattinieri, qualche sasso si è staccato ed è venuto giù sulla scogliera che incornicia a pelo d'acqua il versante ovest del golfo. I vigili del fuoco, intervenuti poco dopo, hanno preso l'unica decisione possibile: circondare con il nastro bianco e rosso il piccolo costone a metà strada tra l'hotel e il faro. È stata la segnalazione alla protezione civile a far scattare il blitz dei vigili urbani, soprattutto dopo che martedì scorso i tecnici di Comune e Regione, accompagnati dagli uomini della Capitaneria di porto, hanno fatto un sopralluogo per verificare le condizioni dei costoni di Calamosca, Cala fighera e della Sella del Diavolo. In realtà il divieto di prendere il sole in queste zone esiste già dal 1987, quando dopo una tragedia (un pezzo della Sella franò e travolse un uomo che stava passeggiando sulla scogliera) il sindaco di allora firmò un'ordinanza per evitare altri incidenti. IL NUOVO DIVIETO «Tra qualche giorno arriverà un nuovo provvedimento, più preciso e attuale», annuncia l'assessore alla Pianificazione dei servizi Gianni Giagoni, che tra le varie deleghe ha anche quella della Protezione civile. Tra le aree a rischio, oltre a Calamosca e alla Sella del Diavolo, anche il promontorio vicino allo stabilimento La Paillote: «Chiederemo ai concessionari di intervenire per garantire la sicurezza dei bagnanti», dice l'esponente della Giunta comunale. Per il momento, l'unica area ad essere vietata è quella del faro: l'accesso alla zona da ieri è impedito da alcune transenne. LA RICHIESTA Il monitoraggio della costa è stato chiesto a febbraio dalla Capitaneria di porto, che ha invitato i Comuni costieri a controllare lo stato dei versanti rocciosi a picco sul mare. E infatti qualche settimana fa i sindaci di Pula e Domus de Maria hanno dichiarato off-limits la zona di Nora e della torre di Chia. LE ZONE A RISCHIO Tornando alla costa cagliaritana, la parte più pericolosa secondo i geologi è l'area vicino a Cala Fighera, sul versante est del golfo. È qui che si allenavano i free climbers: gli appassionati dell'arrampicata scalavano ogni fine settimana i costoni tra il promontorio di Sant'Elia e la Sella del Diavolo, dove sono state ricavate 32 piste scavate nella roccia, a strapiombo sul mare. Ma l'instabilità di quelle pareti è stata all'origine di alcuni brutti incidenti. Come quello dell'aprile 2005, nel quale rimase ferito uno sportivo, precipitato per una decina di metri. LE ROCCE Quasi tutte le scogliere del golfo poggiano su uno strato di “arenaria di Pirri”, una roccia particolarmente friabile e quindi ad alto rischio di smottamenti. La stessa roccia che costituisce la base di Monte Urpinu e del Colle di San Michele. Che non a caso sono entrambe inserite nelle zone a rischio idrogeologico. MICHELE RUFFI Argomento: ISOLE Pag. 11
Data: Estratto da pagina: 13-06-2010 L'Unione Sarda (Nazionale) 1033 Falso allarme per un incendio Quartu S.Elena Via Dante Falso allarme ieri in un deposito di bottarga nella via Dante a Quartu. Dall'interno del fabbricato è stata segnalata l'uscito del fumo, tanto che è stato dato all'arme ai vigili del fuoco. All'interno per fortuna non c'era nessun rogo. Il fumo avrebbe invaso il locale sviluppandosi da una casa vicina dove era stato acceso un barbacue. Le potentissime ventole dello stabilimento di lavorazione ed essicazione della bottarga hanno assorito questo fumo, portandolo all'interno. Da qui l'allarme lanciato con telefonate al 115. Per un attimo si è temuto il peggio con la paura che è scemata quando la squadra dei pompieri ha messo piede all'interno del deposito dove si notava fumo ma nessuna fiamma. Un falso allarme insomma e nulla più. Sul posto sono intervenute anche le pattuglie del Commissariato di polizia, arrivate dalla sede di via Firenze, temendo un atto doloso. (ant.ser.) Argomento: ISOLE Pag. 12
Data: Estratto da pagina: 14-06-2010 L'Unione Sarda (Nazionale) 1014 «Il rischio-crolli? Colpa di Abbanoa» Cronaca di Cagliari La società avrebbe programmato un intervento di riparazione nei prossimi giorni A Calamosca una perdita idrica minaccia “La Paillote” La scogliera che sovrasta lo stabilimento balneare non avrebbe problemi di stabilità: lo dice la perizia di un geologo. Ormai fa quasi parte dello stabilimento: «Qualcuno la usa per lavarsi i piedi e le mani prima di tornare a casa», racconta Valentina Merella, arrampicata sulla scalinata de La Paillote. E non è neanche così strano, visto che la cascata che viene giù per tutta la parete di rocce, uno sbalzo di una decina di metri, è di acqua pulita. Acqua potabile. In arrivo direttamente dalla rete idrica: «La falla si è aperta a febbraio e abbiamo chiesto molte volte ad Abbanoa di intervenire. Non si è mai fatto vedere nessuno». La perdita, proprio all'ingresso dell'ex stabulario di Calamosca, ha scavato la roccia ed è diventata un piccolo torrente che, come tutti i fiumi, cerca uno sbocco a mare. Ma visto che la pietra del costone è friabile, “arenaria di Pirri” dicono gli esperti, non serve un geologo per capire il potenziale pericolo: «Qualche giorno fa è caduta qualche pietra, probabilmente è stata portata dall'acqua». IL SOPRALLUOGO Martedì scorso i tecnici di Regione e Comune hanno portato a termine, insieme alla Capitaneria di porto, un sopralluogo per verificare la stabilità di tutto il promontorio di Sant'Elia e della Sella del Diavolo. E hanno individuato diversi punti a rischio: tra questi anche la zona sotto il faro di Calamosca, chiusa sabato mattina dalla Protezione civile che ha fatto sgombrare la spiaggia dalla Polizia municipale. Ecco il paradosso: «Nonostante ci sia tutta questa attenzione sull'area, nessuno ripara una perdita di acqua pulita che va avanti da cinque mesi. La sera, quando chiudiamo lo stabilimento, la pressione aumenta e si forma una piccola fontana». Valentina Merella però spiega che la caletta dove è stato realizzato lo stabilimento La Paillote - la famiglia ha in concessione l'area dal Demanio fino al 2015 - è sicura: «Per avere tutte le autorizzazioni abbiamo dovuto dimostrare che non c'erano rischi di smottamento: la stabilità è attestata da una perizia di un geologo, al quale abbiamo dato l'incarico nel 2001». Dunque la scogliera non avrebbe problemi, «ma c'è il pericolo che la falla nella rete idrica faccia danni anche sotto quel punto di vista». La società comunque avrebbe programmato un intervento nelle prossime ore. L'ORDINANZA Tra qualche giorno il Municipio potrebbe decidere di dichiarare off-limits alcune zone tra la Sella del Diavolo, Cala Fighera e Sant'Elia. In realtà il divieto di prendere il sole in questa parte del litorale esiste già dal 1987, quando dopo una tragedia (un pezzo della Sella franò e travolse un uomo che stava passeggiando sulla scogliera) il sindaco di allora firmò un'ordinanza per evitare altri incidenti. «Arriverà presto un nuovo provvedimento, più preciso e attuale», ha annunciato ieri l'assessore alla Pianificazione dei servizi Gianni Giagoni, che tra le varie deleghe ha anche quella della Protezione civile. IL DIVIETO Per il momento, l'unica area ad essere vietata è quella del faro: l'accesso alla zona da sabato è impedito da alcune transenne. Ieri infatti la spiaggia di fronte all'hotel Calamosca aveva pochi centimetri di sabbia liberi. Due giorni fa, a mezzogiorno, la Polizia municipale ha fatto allontanare dalla scogliera una cinquantina di persone: poche ore prima uno dei bagnanti aveva notato un lieve smottamento, segnalato immediatamente ai vigili del fuoco che hanno circondato la zona con il nastro bianco e rosso e hanno avvisato la Protezione civile. Un episodio simile si era già verificato nel 2008. Anche quella volta, quasi nello stesso punto, una piccola frana venne giù dal costone del faro. MICHELE RUFFI Argomento: ISOLE Pag. 13
Data: Estratto da pagina: 14-06-2010 L'Unione Sarda (Nazionale) 1033 I volontari Paf salvano le carpe del rio Cixerri Provincia di Cagliari Siliqua Intrappolate nel fiume in secca Sono rimaste intrappolate in una pozza d'acqua, rischiando di morire asfissiate. Circa un centinaio di carpe boccheggiava nel vecchio alveo del Cixerri, a Siliqua, vicino al centro abitato, nel rione san Giuseppe. Sono state salvate dai volontari del Pan. Tutta colpa del caldo di questi giorni: con l'arrivo dell'estate, il vecchio corso del fiume (la cui portata è ormai fortemente limitata dopo la realizzazione dei nuovi argini) ha iniziato a seccarsi, l'acqua si è velocemente ritirata, stagnando in un piccolo laghetto naturale. Qui, tra giunchi e rocce, si sono concentrate le carpe: esemplari di alcuni chili, in trappola in poco più di venti centimetri di acqua e fanghiglia. Il fatto è stato segnalato agli uomini del Pan, impegnati da sempre nella salvaguardia di flora e fauna, ma stavolta chiamati a un intervento di salvataggio quanto mai insolito. «Quando siamo arrivati sul posto, abbiamo trovato alcune carpe già morte, molte altre boccheggiavano a filo d'acqua», raccontano i volontari. «Abbiamo deciso di intervenire subito sia per evitare una lenta agonia a quei poveri pesci, ma anche per prevenire un problema igienico-sanitario: i residenti delle case vicine avrebbero dovuto fare presto i conti con un insopportabile fetore». Così, armati di guanti, reti o più spesso a mani nude, i volontari della protezione civile hanno iniziato le operazioni di pesca. Non sono mancate le difficoltà: le carpe sono note per essere dei pesci coriacei, poco sapevano delle buone intenzioni dei loro benefattori e, nonostante le loro precarie condizioni, sino all'ultimo tentavano di divincolarsi dalla presa. Una volta catturate, sono state raccolte in dei catini e poi trasportate sulle rive del nuovo corso del fiume Cixerri. Qui gli uomini della Protezione civile le hanno rigettate in acqua, dove hanno ripreso a nuotare in libertà. PAOLO VALLONE Argomento: ISOLE Pag. 14
Data: Estratto da pagina: 14-06-2010 L'Unione Sarda (Nazionale) 1014 Sella del Diavolo In arrivo nuovi divieti Cronaca di Cagliari l'ordinanza L'ordinanza dovrebbe arrivare nelle prossime ore: il provvedimento, studiato dall'assessorato alla Pianificazione dei servizi e Protezione civile, dovrebbe individuare le zone a rischio idrogeologico. Tra queste, sicuramente verrà inserita la Sella del Diavolo: l'area è già interdetta alla balneazione dal 1987, quando una parte del costone franò all'improvviso, travolgendo un carabiniere che stava passeggiando sulla scogliera. Il provvedimento però è troppo vecchio e la Capitaneria di porto non può farlo rispettare. Argomento: ISOLE Pag. 15
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