RASSEGNA STAMPA del 14/06/2010 - Il Giornale della ...

Pagina creata da Leonardo Turco
 
CONTINUA A LEGGERE
RASSEGNA STAMPA
        del
    14/06/2010
Sommario Rassegna Stampa dal 11-06-2010 al 14-06-2010
Il Giornale della Protezione Civile.it: Ondate di calore, attivo il Sistema Nazionale di Sorveglianza, previsione e....... 1
La Nuova Sardegna: sterpaglie a fuoco superlavoro dei vigili ......................................................................................... 2
La Nuova Sardegna: san giuseppe, incendio simulato ...................................................................................................... 3
La Nuova Sardegna: una task force comunale per la lotta agli incendi............................................................................ 4
L'Unione Sarda (Nazionale): Esercitazione di protezione civile....................................................................................... 5
L'Unione Sarda (Nazionale): Incendio sterpi, arriva il Canadair .................................................................................... 6
L'Unione Sarda (Nazionale): Cade pino, tragedia sfiorata .............................................................................................. 7
L'Unione Sarda (Nazionale): Erbacce nei canali «Pericolo di incendi» .......................................................................... 8
L'Unione Sarda (Nazionale): Viale Elmas, incendio sterpaglie........................................................................................ 9
L'Unione Sarda (Nazionale): Impianto compostaggio, lavori per 2,8 milioni ................................................................ 10
L'Unione Sarda (Nazionale): Frana il costone, spiaggia sgomberata ............................................................................ 11
L'Unione Sarda (Nazionale): Falso allarme per un incendio ......................................................................................... 12
L'Unione Sarda (Nazionale): «Il rischio-crolli? Colpa di Abbanoa» ............................................................................. 13
L'Unione Sarda (Nazionale): I volontari Paf salvano le carpe del rio Cixerri ............................................................... 14
L'Unione Sarda (Nazionale): Sella del Diavolo In arrivo nuovi divieti .......................................................................... 15
Data:
          11-06-2010         Il Giornale della Protezione Civile.it
           Ondate di calore, attivo il Sistema Nazionale di Sorveglianza, previsione e
                                            allarme

 Il bollettino segnala livello 2 per Ancona, Bologna, Perugia e Roma

 Articoli correlati
 Giovedi 27 Maggio 2010
 Estate 2010, sistema di sorveglianza delle ondate di calore
 tutti gli articoli » Venerdi 11 Giugno 2010 - Attualità
 Da ieri il caldo è arrivato sull'Italia, facendo salire i livelli di allerta del sistema di prevenzione delle ondate di calore del
 Dipartimento della Protezione Civile. Il livello più alto è segnalato per Ancona (oggi) e Bologna (domani), città per le
 quali il bollettino segnala il livello 2, che indica "temperature elevate e condizioni meteorologiche che possono avere
 effetti negativi sulla salute della popolazione a rischio". Livello 2 anche per Perugia e Roma, dova la temperatura
 percepita oggi sarà di 33 gradi. In quasi tutte le regioni italiane quindi si supereranno i 30 gradi: le temperature più alte
 saranno registrate nelle regioni meridionali, dove lo scirocco proveniente dall'Africa settentrionale farà raggiungere picchi
 di 38 gradi ad esempio in Sicilia; nelle regioni settentrionali si registreranno invece alti livelli di umidità, e il passaggio di
 una perturbazione atlantica potrebbe far scoppiare i primi nubifragi estivi. Da metà giugno è invece previsto un rientro
 nella media stagionale (quindi sotto i trenta gradi) con il ritorno dell'afa a fine mese.
 L'Organizzazione Mondiale della Meteorologia - WMO, World Meteorological Organization - non ha formulato una
 definizione standard di "ondata di calore", che nei diversi paesi si basa sul superamento di valori sogli di temperatura
 definiti attraverso l'identificazione dei valori più alti osservati nella serie storia dei dati registrati in un'area specifica. Oltre
 ai valori di temperatura e di umidità relativa, le ondate di calore sono definite anche dalla loro durata.
 Nel 2004, il Dipartimento della Protezione Civile ha attivato il Sistema Nazionale di Sorveglianza, previsione e allarme
 per la prevenzione degli effetti delle ondate di colare sulla salute della popolazione. Lo strumento è coordinato dal
 Dipartimento di Epidemiologia della ASL RM/E per gli aspetti tecnici, ed è dislocato nelle principali città italiane per
 consentire di individuare, per ogni specifica area urbana, le condizioni meteo-climatiche che possono avere un impatto
 significativo sulla salute dei soggetti vulnerabili, consentendo l'elaborazione di bollettini giornalieri per ogni città. E
 prorpio dall'osservazione effettuata dal Dipartimento di Epidemiologia sulle ondate di calore, non si rilevano particolari
 criticità per le città italiane monitorate.
 (red - eb)

Argomento:    ISOLE                                                                                                          Pag.   1
Data:                                                                                                    Estratto da pagina:
          12-06-2010                        La Nuova Sardegna                                                           2

                                  sterpaglie a fuoco superlavoro dei vigili

 LOTTA AGLI INCENDI

 CAGLIARI. Roghi dappertutto attorno alla città. Soprattutto dolosi, alimentati dal vento.
 I vigili del fuoco hanno trascorso la mattinata a spegnere incendi a Elmas, Assemini, la zona Fangario tra Cagliari e il
 viale Elmas, qualcosa si è visto anche all'aeroporto e sulle sponde di Santa Gilla spesso preso di mira.
 Una corsa continua per un'estate che si annuncia molto impegnativa. Per fortuna sta funzionando bene il sistema di
 allarme: decine di telefonate di cittadini che segnalano le piccole colonne di fumo che s'intravedono dalla strada, il senso
 civico è senz'altro cresciuto in questi anni, ma resta alta la guardia da parte del sistema antincendi regionale. I vigili del
 fuoco ieri hanno lottato contro un rogo in particolare: quello che si è sviluppato in via dell'Agricoltura. Pericoloso perché
 vicino a capannoni industriali e alla strada. Il solito problema delle cunette che non vengono ripulite con costanza in
 questa stagione dimostra tutta la sua importanza. L'erba secca e il fuoco sono due formidabili alimenti per un piccolo
 incendio scoppiato per caso o per dolo. Anche quest'anno poi, le piogge invernali abbondanti hanno favorito la crescita
 dell'erba che si è seccata e brucia in un attimo.

Argomento:    ISOLE                                                                                                     Pag.     2
Data:                                                                                                    Estratto da pagina:
          13-06-2010                        La Nuova Sardegna                                                           22

                                        san giuseppe, incendio simulato

 - Sassari

 Vigili del fuoco, esercitazione alle elementari
 SASSARI. Alunni bravissimi nell'eseguire le disposizioni e anche attenti alle indicazioni fornite dai vigili del fuoco
 che - come sempre accade - esercitano un fascino incredibile sui bambini. E' andata bene l'esercitazione
 antincendio che si è svolta nella scuola elementare di San Giuseppe. Un solo problema: l'impossibilità di accesso
 per la scala aerea.
  Però, in fondo, le esercitazioni servono anche a testare i percorsi e a registrare eventuali difficoltà. L'autoscala dei vigili
 del fuoco che non può raggiungere la zona operativa per le difficoltà di manovra (c'è un tratto delimitato da picchetti) è un
 elemento che va preso in considerazione. L'evacuazione simulata ha un forte carattere di prevenzione e non sarebbe male
 valutare meglio la situazione e definire un percorso - senza ostacoli - che consenta comunque alla scala aerea di poter
 arrivare il più vicino possibile alla scuola di San Giuseppe.
 L'esercitazione, a parte questo particolare, è andata molto bene grazie alla partecipazione attiva delle insegnanti, di tutto il
 personale della scuola e soprattutto grazie alla straordinaria capacità dei bambini di essere protagonisti in positivo.
 A un certo punto della mattinata, quando è scattato l'allarme antincendio, gli scolari si sono mossi senza creare confusione
 seguendo i percorsi previsti dal piano di evacuazione. In fila indiana, tenendosi per mano, hanno seguito l'insegnante che
 li ha guidati verso le scale di emergenza per raggiungere l'area esterna e, quindi, collocarsi in una posizione di sicurezza.
 Alla fine un bell'appplauso per tutti.

Argomento:    ISOLE                                                                                                     Pag.     3
Data:                                                                                                    Estratto da pagina:
          13-06-2010                        La Nuova Sardegna                                                           3

                            una task force comunale per la lotta agli incendi

 Sestu. Convenzione con le Guardie nazionali

 SESTU. Una task force contro gli incendi. L'ha istituita il Comune attraverso l'associazione delle Guardie nazionali che
 appartiene al movimento zoofilo ambientale. La giunta ha infatti sottoscritto una convenzione con il sodalizio per
 garantire la prevenzione ed il controllo del territorio scongiurando il propagarsi dei roghi estivi.
 Una pattuglia di volontari sarà in servizio sin dai prossimi giorni nelle campagne del paese per gli interventi di pulizia
 degli spazi verdi e la falciatura delle erbacce. «Sarà un programma mirato per la potatura di siepi, arbusti, cespugli e rovi
 che possano diventare degli inneschi per gli incendiari - recita il dispositivo della delibera - Ci sarà inoltre il taglio delle
 erbacce negli appezzamenti di terreno abbandonati».
 La squadra si avvarrà di un apparato di uomini e mezzi all'avanguardia per tutta la stagione calda. «Attraverso il piano
 operativo - sottolineano i vertici cittadini dell'Aeza - avremo un controllo del territorio per lo spegnimento dei focolai
 d'incendio che possano mettere in pericolo le nostre campagne. Il servizio sarà esteso per tutta l'estate con alcuni punti che
 saranno dislocati nelle strade rurali per il monitoraggio della situazione». Le guardie avranno poi una sede fissa nella
 centrale operativa di via Roma. Per la segnalazione dei roghi occorre chiamare i numeri: 3409434381 - 3400532610.(l.p.)

Argomento:    ISOLE                                                                                                     Pag.     4
Data:                                                                                                 Estratto da pagina:
          11-06-2010               L'Unione Sarda (Nazionale)                                                        2021

                                       Esercitazione di protezione civile

 Iglesias
 Domusnovas

 Uomini e mezzi del nono Battaglione dei carabinieri “Sardegna”, ieri, alla Diga Su Fangu, località nel territorio comunale
 di Domusnovas, per un'esercitazione mirata a valutare e accrescere la preparazione e le capacità di intervento dei reparti in
 materia di protezione civile. In particolare, i militari hanno simulato uno scenario di intervento in seguito all'ipotetica
 esplosione all'interno di una fabbrica di esplosivi.
 Imponente lo spiegamento di forze, incluso l'impiego di veicoli speciali pesanti allestiti per il trasporto di moduli cucina,
 servizi igienici e acqua potabile.
 I militari hanno simulato l'evacuazione parziale o totale del paese di Domusnovas (una situazione che avrebbe comportato
 lo spostamento di circa 6.500 residenti), la cinturazione dell'area con posti di controllo e l'allestimento di un centro
 operativo e logistico a pochi chilometri dal centro abitato.

Argomento:    ISOLE                                                                                                  Pag.     5
Data:                                                                                                Estratto da pagina:
          11-06-2010               L'Unione Sarda (Nazionale)                                                       2020

                                     Incendio sterpi, arriva il Canadair

 Carbonia

 Musei
 È intervenuto il Canadair, ieri pomeriggio, nelle campagne di Musei, per aiutare le squadre dei vigili del fuoco impegnate
 a domare un incendio che ha coinvolto un campo di sterpaglie alla periferia del paese. Limitati, a operazioni concluse, i
 danni.

Argomento:    ISOLE                                                                                                 Pag.     6
Data:                                                                                                 Estratto da pagina:
          11-06-2010               L'Unione Sarda (Nazionale)                                                        3022

                                          Cade pino, tragedia sfiorata

 Prov Medio Camp
 Villacidro. Altri alberi sarebbero pericolanti. «Nessuno interviene»

 Sventata la tragedia nei giardini condominiali delle case popolari. Un albero di 5 metri si è abbattuto al suolo
 distruggendo una ringhiera in acciaio dove pochi attimi prima sostava una donna residente nei paraggi. Altri fusti nelle
 vicinanze sarebbero a rischio di crollo, ma gli abitanti della zona denunciano un presunto disinteresse da parte degli enti
 che dovrebbero occuparsi di impedire il crearsi di situazioni di pericolo. «Sembra che nessuno voglia prendersi la
 responsabilità di rimuovere l'albero caduto - dicono i residenti del quartiere - e mettere in sicurezza le nostre case da
 eventuali cadute di altri alberi pericolanti».
 «Sostavo sotto la chioma della pianta per ripararmi dal forte sole - dice Angela Ecca, residente nella zona -
 Successivamente ho deciso di avviarmi verso casa e dopo pochi attimi l'albero è caduto». «Da giorni abbiamo capito il
 pericolo che poteva rappresentare quell'albero così inclinato - dice Eugenio Murru, residente nella zona - ma nessuno ha
 voluto fare nulla per sventare quella che poteva trasformarsi in una vera e propria disgrazia». «Da prima mi sono rivolto ai
 vigili urbani poi in municipio, presso l'ufficio tecnico - continua - e anche alla protezione civile dopo che l'albero era
 ormai crollato, ma nessuno si è voluto prendere la briga di fare qualcosa, perlomeno per spostare l'ingombrate fusto».
 Secondo Eugenio Murru, sia gli operai comunali, sollecitati dai vigili urbani, sia gli addetti dell'ex Iacp, padrone degli
 stabili, hanno fatto un sopralluogo, ma nessuno si sarebbe preso la briga di rimuovere l'enorme albero. «Se durante i
 sopralluoghi non si è proceduto allo smantellamento del fusto significa che in quel momento non si disponeva delle
 attrezzature adatte», dice Paola Campesi, comandante dei vigili urbani di Villacidro.
 IVAN FONNESU

Argomento:    ISOLE                                                                                                  Pag.     7
Data:                                                                                                  Estratto da pagina:
          11-06-2010               L'Unione Sarda (Nazionale)                                                         2021

                                 Erbacce nei canali «Pericolo di incendi»

 Iglesias
 villamassargia

 Un appello al Consorzio di bonifica per la pulizia dei canali vicini alle case. A prendere posizione chiedendo «l'avvio
 degli interventi di pulizia dalle erbacce e dalle immondizie» nei corsi d'acqua che attraversano le campagne del paese è il
 sindaco di Villamassargia Franco Porcu. «Nonostante le numerose richieste di intervento - dice il primo cittadino - i lavori
 che avrebbero dovuto portare alla rimozione dei rottami nei corsi d'acqua e alla pulizia delle erbacce e degli arbusti non
 sono mai stati eseguiti».
 Con l'arrivo della stagione estiva, prosegue il sindaco, «l'attività di prevenzione che avrebbe dovuto eliminare i potenziali
 pericoli di incendio non è stata fatta: i corsi d'acqua, che si stanno asciugando, sono invasi dall'erba e gli arbusti».
 Da qui la richiesta di un intervento: «Chiediamo - conclude Porcu - che si proceda in tempi brevi con questi interventi di
 pulizia e sistemazione. Non è pensabile continuare ad aspettare in silenzio». ( d. m. )

Argomento:    ISOLE                                                                                                   Pag.     8
Data:                                                                                              Estratto da pagina:
          12-06-2010              L'Unione Sarda (Nazionale)                                                      1020

                                      Viale Elmas, incendio sterpaglie

 Cronaca di Cagliari

 Momenti di apprensione ieri pomeriggio in viale Elmas e via dell'Agricoltura per un incendio sterpaglie. Le fiamme sono
 state spente dai vigili del fuoco prima che minacciassero le vicine attività commerciali. Sul posto anche i carabinieri.

Argomento:    ISOLE                                                                                               Pag.     9
Data:                                                                                                    Estratto da pagina:
          13-06-2010                L'Unione Sarda (Nazionale)                                                          1037

                              Impianto compostaggio, lavori per 2,8 milioni

 Provincia di Cagliari
 Sarrabus

 Riunione dell'Unione dei Comuni del Sarrabus a San Vito allla presenza di tutti i sindaci Gianfranco Piu per Villaputzu,
 Marco Fanni per Muravera, Salvatore Sanna per Villasimius, Patrizio Buccelli per San Vito e Quintino Sollai (già
 presidente dell'ente) per Castiadas. Approvato il conto consuntivo del 2010 con la disponibilità di un milione di euro. Una
 parte di questa somma sarà subito utilizzata per la protezione civile che per la prima volta sarà effettuata (vedi la lotta agli
 incendi) non più a livello di ogni singolo Comune ma in ambito territoriale. In bilancio anche due milioni e 800 mila euro
 per ultimare l'impianto per il compost a Villasimius. Presto l'Unione dei Comuni affiderà l'incarico progettuale ad un
 tecnico. (ant.ser.)

Argomento:    ISOLE                                                                                                     Pag.     10
Data:                                                                                                     Estratto da pagina:
          13-06-2010                 L'Unione Sarda (Nazionale)                                                          1020

                                    Frana il costone, spiaggia sgomberata

 Cronaca di Cagliari
 Ieri mattina un piccolo smottamento: alcune pietre sono cadute sulla scogliera

 Calamosca: la Protezione civile chiude la caletta sotto il faro

  Intorno alle 9 si è verificato un piccolo smottamento e la Protezione civile ha deciso di chiudere la spiaggia.
 A mezzogiorno, col sole a picco su Calamosca, nessuno dei bagnanti si aspettava che quattro agenti di polizia municipale
 chiedessero, con gentilezza, di lasciare la spiaggia. «Motivi di sicurezza», hanno detto a circa cinquanta persone che
 avevano steso il proprio asciugamano nella caletta sotto il faro. Per capire il motivo, è necessario fare un passo indietro.
 LO SMOTTAMENTO Intorno alle 9, quando sulla sabbia c'erano solo pochi mattinieri, qualche sasso si è staccato ed è
 venuto giù sulla scogliera che incornicia a pelo d'acqua il versante ovest del golfo. I vigili del fuoco, intervenuti poco
 dopo, hanno preso l'unica decisione possibile: circondare con il nastro bianco e rosso il piccolo costone a metà strada tra
 l'hotel e il faro. È stata la segnalazione alla protezione civile a far scattare il blitz dei vigili urbani, soprattutto dopo che
 martedì scorso i tecnici di Comune e Regione, accompagnati dagli uomini della Capitaneria di porto, hanno fatto un
 sopralluogo per verificare le condizioni dei costoni di Calamosca, Cala fighera e della Sella del Diavolo. In realtà il
 divieto di prendere il sole in queste zone esiste già dal 1987, quando dopo una tragedia (un pezzo della Sella franò e
 travolse un uomo che stava passeggiando sulla scogliera) il sindaco di allora firmò un'ordinanza per evitare altri incidenti.
 IL NUOVO DIVIETO «Tra qualche giorno arriverà un nuovo provvedimento, più preciso e attuale», annuncia
 l'assessore alla Pianificazione dei servizi Gianni Giagoni, che tra le varie deleghe ha anche quella della Protezione civile.
 Tra le aree a rischio, oltre a Calamosca e alla Sella del Diavolo, anche il promontorio vicino allo stabilimento La Paillote:
 «Chiederemo ai concessionari di intervenire per garantire la sicurezza dei bagnanti», dice l'esponente della Giunta
 comunale. Per il momento, l'unica area ad essere vietata è quella del faro: l'accesso alla zona da ieri è impedito da alcune
 transenne.
 LA RICHIESTA Il monitoraggio della costa è stato chiesto a febbraio dalla Capitaneria di porto, che ha invitato i
 Comuni costieri a controllare lo stato dei versanti rocciosi a picco sul mare. E infatti qualche settimana fa i sindaci di Pula
 e Domus de Maria hanno dichiarato off-limits la zona di Nora e della torre di Chia.
 LE ZONE A RISCHIO Tornando alla costa cagliaritana, la parte più pericolosa secondo i geologi è l'area vicino a Cala
 Fighera, sul versante est del golfo. È qui che si allenavano i free climbers: gli appassionati dell'arrampicata scalavano ogni
 fine settimana i costoni tra il promontorio di Sant'Elia e la Sella del Diavolo, dove sono state ricavate 32 piste scavate
 nella roccia, a strapiombo sul mare. Ma l'instabilità di quelle pareti è stata all'origine di alcuni brutti incidenti. Come
 quello dell'aprile 2005, nel quale rimase ferito uno sportivo, precipitato per una decina di metri.
 LE ROCCE Quasi tutte le scogliere del golfo poggiano su uno strato di “arenaria di Pirri”, una roccia particolarmente
 friabile e quindi ad alto rischio di smottamenti. La stessa roccia che costituisce la base di Monte Urpinu e del Colle di San
 Michele. Che non a caso sono entrambe inserite nelle zone a rischio idrogeologico.
 MICHELE RUFFI

Argomento:    ISOLE                                                                                                      Pag.     11
Data:                                                                                                   Estratto da pagina:
          13-06-2010                L'Unione Sarda (Nazionale)                                                         1033

                                         Falso allarme per un incendio

 Quartu S.Elena
 Via Dante

 Falso allarme ieri in un deposito di bottarga nella via Dante a Quartu. Dall'interno del fabbricato è stata segnalata l'uscito
 del fumo, tanto che è stato dato all'arme ai vigili del fuoco. All'interno per fortuna non c'era nessun rogo. Il fumo avrebbe
 invaso il locale sviluppandosi da una casa vicina dove era stato acceso un barbacue. Le potentissime ventole dello
 stabilimento di lavorazione ed essicazione della bottarga hanno assorito questo fumo, portandolo all'interno. Da qui
 l'allarme lanciato con telefonate al 115. Per un attimo si è temuto il peggio con la paura che è scemata quando la squadra
 dei pompieri ha messo piede all'interno del deposito dove si notava fumo ma nessuna fiamma. Un falso allarme insomma
 e nulla più. Sul posto sono intervenute anche le pattuglie del Commissariato di polizia, arrivate dalla sede di via Firenze,
 temendo un atto doloso. (ant.ser.)

Argomento:    ISOLE                                                                                                    Pag.     12
Data:                                                                                                  Estratto da pagina:
          14-06-2010                L'Unione Sarda (Nazionale)                                                        1014

                                    «Il rischio-crolli? Colpa di Abbanoa»

 Cronaca di Cagliari
 La società avrebbe programmato un intervento di riparazione nei prossimi giorni

 A Calamosca una perdita idrica minaccia “La Paillote”

  La scogliera che sovrasta lo stabilimento balneare non avrebbe problemi di stabilità: lo dice la perizia di un
 geologo.
 Ormai fa quasi parte dello stabilimento: «Qualcuno la usa per lavarsi i piedi e le mani prima di tornare a casa», racconta
 Valentina Merella, arrampicata sulla scalinata de La Paillote. E non è neanche così strano, visto che la cascata che viene
 giù per tutta la parete di rocce, uno sbalzo di una decina di metri, è di acqua pulita. Acqua potabile. In arrivo direttamente
 dalla rete idrica: «La falla si è aperta a febbraio e abbiamo chiesto molte volte ad Abbanoa di intervenire. Non si è mai
 fatto vedere nessuno». La perdita, proprio all'ingresso dell'ex stabulario di Calamosca, ha scavato la roccia ed è diventata
 un piccolo torrente che, come tutti i fiumi, cerca uno sbocco a mare. Ma visto che la pietra del costone è friabile, “arenaria
 di Pirri” dicono gli esperti, non serve un geologo per capire il potenziale pericolo: «Qualche giorno fa è caduta qualche
 pietra, probabilmente è stata portata dall'acqua».
 IL SOPRALLUOGO Martedì scorso i tecnici di Regione e Comune hanno portato a termine, insieme alla Capitaneria di
 porto, un sopralluogo per verificare la stabilità di tutto il promontorio di Sant'Elia e della Sella del Diavolo. E hanno
 individuato diversi punti a rischio: tra questi anche la zona sotto il faro di Calamosca, chiusa sabato mattina dalla
 Protezione civile che ha fatto sgombrare la spiaggia dalla Polizia municipale. Ecco il paradosso: «Nonostante ci sia tutta
 questa attenzione sull'area, nessuno ripara una perdita di acqua pulita che va avanti da cinque mesi. La sera, quando
 chiudiamo lo stabilimento, la pressione aumenta e si forma una piccola fontana». Valentina Merella però spiega che la
 caletta dove è stato realizzato lo stabilimento La Paillote - la famiglia ha in concessione l'area dal Demanio fino al 2015 -
 è sicura: «Per avere tutte le autorizzazioni abbiamo dovuto dimostrare che non c'erano rischi di smottamento: la stabilità è
 attestata da una perizia di un geologo, al quale abbiamo dato l'incarico nel 2001». Dunque la scogliera non avrebbe
 problemi, «ma c'è il pericolo che la falla nella rete idrica faccia danni anche sotto quel punto di vista». La società
 comunque avrebbe programmato un intervento nelle prossime ore.
 L'ORDINANZA Tra qualche giorno il Municipio potrebbe decidere di dichiarare off-limits alcune zone tra la Sella del
 Diavolo, Cala Fighera e Sant'Elia. In realtà il divieto di prendere il sole in questa parte del litorale esiste già dal 1987,
 quando dopo una tragedia (un pezzo della Sella franò e travolse un uomo che stava passeggiando sulla scogliera) il
 sindaco di allora firmò un'ordinanza per evitare altri incidenti. «Arriverà presto un nuovo provvedimento, più preciso e
 attuale», ha annunciato ieri l'assessore alla Pianificazione dei servizi Gianni Giagoni, che tra le varie deleghe ha anche
 quella della Protezione civile.
 IL DIVIETO Per il momento, l'unica area ad essere vietata è quella del faro: l'accesso alla zona da sabato è impedito da
 alcune transenne. Ieri infatti la spiaggia di fronte all'hotel Calamosca aveva pochi centimetri di sabbia liberi. Due giorni
 fa, a mezzogiorno, la Polizia municipale ha fatto allontanare dalla scogliera una cinquantina di persone: poche ore prima
 uno dei bagnanti aveva notato un lieve smottamento, segnalato immediatamente ai vigili del fuoco che hanno circondato
 la zona con il nastro bianco e rosso e hanno avvisato la Protezione civile. Un episodio simile si era già verificato nel 2008.
 Anche quella volta, quasi nello stesso punto, una piccola frana venne giù dal costone del faro.
 MICHELE RUFFI

Argomento:    ISOLE                                                                                                   Pag.     13
Data:                                                                                                   Estratto da pagina:
          14-06-2010                L'Unione Sarda (Nazionale)                                                         1033

                             I volontari Paf salvano le carpe del rio Cixerri

 Provincia di Cagliari
 Siliqua Intrappolate nel fiume in secca

 Sono rimaste intrappolate in una pozza d'acqua, rischiando di morire asfissiate. Circa un centinaio di carpe boccheggiava
 nel vecchio alveo del Cixerri, a Siliqua, vicino al centro abitato, nel rione san Giuseppe. Sono state salvate dai volontari
 del Pan. Tutta colpa del caldo di questi giorni: con l'arrivo dell'estate, il vecchio corso del fiume (la cui portata è ormai
 fortemente limitata dopo la realizzazione dei nuovi argini) ha iniziato a seccarsi, l'acqua si è velocemente ritirata,
 stagnando in un piccolo laghetto naturale. Qui, tra giunchi e rocce, si sono concentrate le carpe: esemplari di alcuni chili,
 in trappola in poco più di venti centimetri di acqua e fanghiglia. Il fatto è stato segnalato agli uomini del Pan, impegnati
 da sempre nella salvaguardia di flora e fauna, ma stavolta chiamati a un intervento di salvataggio quanto mai insolito.
 «Quando siamo arrivati sul posto, abbiamo trovato alcune carpe già morte, molte altre boccheggiavano a filo d'acqua»,
 raccontano i volontari. «Abbiamo deciso di intervenire subito sia per evitare una lenta agonia a quei poveri pesci, ma
 anche per prevenire un problema igienico-sanitario: i residenti delle case vicine avrebbero dovuto fare presto i conti con
 un insopportabile fetore».
 Così, armati di guanti, reti o più spesso a mani nude, i volontari della protezione civile hanno iniziato le operazioni di
 pesca. Non sono mancate le difficoltà: le carpe sono note per essere dei pesci coriacei, poco sapevano delle buone
 intenzioni dei loro benefattori e, nonostante le loro precarie condizioni, sino all'ultimo tentavano di divincolarsi dalla
 presa. Una volta catturate, sono state raccolte in dei catini e poi trasportate sulle rive del nuovo corso del fiume Cixerri.
 Qui gli uomini della Protezione civile le hanno rigettate in acqua, dove hanno ripreso a nuotare in libertà.
 PAOLO VALLONE

Argomento:    ISOLE                                                                                                    Pag.     14
Data:                                                                                                  Estratto da pagina:
          14-06-2010                L'Unione Sarda (Nazionale)                                                        1014

                                  Sella del Diavolo In arrivo nuovi divieti

 Cronaca di Cagliari
 l'ordinanza

 L'ordinanza dovrebbe arrivare nelle prossime ore: il provvedimento, studiato dall'assessorato alla Pianificazione dei
 servizi e Protezione civile, dovrebbe individuare le zone a rischio idrogeologico.
 Tra queste, sicuramente verrà inserita la Sella del Diavolo: l'area è già interdetta alla balneazione dal 1987, quando una
 parte del costone franò all'improvviso, travolgendo un carabiniere che stava passeggiando sulla scogliera.
 Il provvedimento però è troppo vecchio e la Capitaneria di porto non può farlo rispettare.

Argomento:    ISOLE                                                                                                   Pag.     15
Puoi anche leggere