Come girano i Soldi Claudio Scardovi - La finanza spiegata da un insider
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Claudio Scardovi Come girano i soldi La finanza spiegata da un insider 01_Scardovi_Come girano i soldi.indd 3 21/12/12 17:02
Si ringrazia Massimo Mazzoni per la collaborazione Come girano i soldi di Claudio Scardovi Collezione Comefare ISBN 978-88-04-62669-5 © 2013 Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., Milano I edizione febbraio 2013 01_Scardovi_Come girano i soldi.indd 4 21/12/12 17:02
Indice 9 Parola di insider 13 I sei pilastri della finanza 33 Benvenuti a Moneyland 45 Il buono, il brutto e il cattivo 61 L’isola di Robinson 81 Soldi dal cielo 97 Chi ha credito non chieda credito 117 Gli esami non finiscono mai (neanche per i professori) 147 Wall Street Confidential 175 Angeli o demoni 197 Capitalismo per tutti 213 La grande crisi 233 Il buio alla fine del tunnel? 255 La tempesta perfetta 01_Scardovi_Come girano i soldi.indd 5 21/12/12 17:02
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Come girano i soldi a Benedetta, Alessia, Cristina e Carla 01_Scardovi_Come girano i soldi.indd 7 21/12/12 17:02
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Premessa Parola di insider È finito il tempo in cui potevi disinteressarti della finanza. Indici di Borsa, andamento dei tassi, aridi tecnicismi come spread o rating... C’è stata un’epoca (felice?) in cui molti di noi potevano tranquillamente saltare le pagine dedicate sul quotidiano, o cambiare canale durante la rubrica finanziaria del tele- giornale. Quell’epoca è preistoria, ormai, benché ce ne se- parino solo pochi anni. Perché se oggi commetti la leggerezza di ignorare la finan- za (e l’economia), sarà lei che verrà a cercarti, per trascinar- ti fuori di casa, via dal tuo posto di lavoro. Letteralmente. Questo stato di cose ha radici più lontane, ma è appar- so evidente con terrificante chiarezza agli addetti ai lavo- ri, come il sottoscritto, nei giorni di fine estate 2008. Quan- do all’improvviso un’intera galassia è crollata di schianto, implodendo su se stessa e risucchiando tutto quanto den- tro un immenso buco nero. Io lavoravo in una nota banca d’affari, al tempo, perciò ho vissuto gli inizi della catastrofe dall’interno, dal centro di quella galassia. E posso testimoniare che non fu piace- vole, con tutti gli errori e le leggerezze che possono essere imputati a questo settore, divenuto così essenziale e dun- que pericoloso per la sopravvivenza quantomeno del mon- do occidentale capitalistico. 01_Scardovi_Come girano i soldi.indd 9 21/12/12 17:02
10 Come girano i soldi Non è esagerato parlare di sopravvivenza, perché la fi- nanza, in modo spettacolare e pervasivo, domina ormai le nostre esistenze, come individui e come collettività. Per questo penso che non possa più essere ignorata dal- le persone, anche le più digiune di questi argomenti. Per- ché sapere cos’è veramente, con i suoi meccanismi e retro- scena, e cosa succede nelle stanze dei bottoni di New York, Londra e Hong Kong è prima di tutto un modo per impa- rare a difendersi. Chi sono in realtà i grandi speculatori internazionali? E cosa significano appunto spread, rating, subprime, termi- ni che sono entrati nel nostro vocabolario quotidiano? Dai crac epocali di Enron e Lehman Brothers alla protesta di Occupy Wall Street, la finanza è sulla bocca di tutti e sulle prime pagine dei giornali. Ma è davvero il motore occulto del pianeta? E soprattut- to, è realmente l’origine di tutti i mali? Se la benzina ti costa come l’oro, i tuoi risparmi di una vita sono andati in fumo, il lavoro è diventato un miraggio per chi non ce l’ha e an- che per chi ce l’aveva... è proprio tutta colpa della finanza? In questo nostro viaggio partiremo dall’ABC dei concet- ti fondamentali, passando in rassegna gli intermediari fi- nanziari, i mercati e i prodotti, per parlare di politica mo- netaria, iperinflazione e guerre valutarie. Scopriremo chi sono e cosa fanno i Gordon Gekko delle banche d’affari e di altre entità più misteriose come gli hedge funds e i fon- di avvoltoio, fino a ripercorrere la storia della crisi attual- mente in corso, disegnando i possibili scenari evolutivi di una sua risoluzione. Perché la crisi prima o poi finirà, per quanta luce o buio siamo oggi in grado di intravedere alla fine del tunnel. Come parte del sistema, come attore protagonista (o, più mestamente, quale mero, piccolo ingranaggio) del sistema finanziario globale sono stato nel tempo consulente strate- gico, industriale e finanziario di grandi banche e assicura- zioni, poi managing director di alcune banche d’affari, e an- che partner di fondi di private equity, di incubatori e di fondi di ristrutturazione. E sono stato imprenditore, sempre in 01_Scardovi_Come girano i soldi.indd 10 21/12/12 17:02
Parola di insider 11 ambito finanziario, occupandomi di molte cose: dallo start up di banche internet alle ristrutturazioni bancarie, al recu- pero dei crediti in sofferenza e degli immobili a garanzia. Sono dunque il primo a dover premettere di aver visto le cose dal di dentro ma anche, per lo stesso motivo, di po- ter essere accusato di interessi di parte o, per dirla in ger- go, di “conflitti d’interesse”. Sono però anche stato sempre interessato a capire i fenomeni e a cercare di identificarne le verità più nascoste, per poi condividerle in termini più o meno semplici a beneficio di tutti, a partire dagli studen- ti universitari di secondo anno a cui insegno Sistemi finan- ziari (alla Bocconi), fino alle persone “qualunque”, come i miei genitori, che non hanno avuto l’opportunità e il pri- vilegio di studiare la finanza internazionale e fanno anco- ra fatica a capire bene di cosa mi occupo realmente nel mio lavoro. Alle persone come mio nonno, che dopo aver semi- nato il suo orto aspettava giorno dopo giorno il prossimo raccolto sapendo, per la cura che aveva dedicato, che sa- rebbe stato ancora migliore del precedente, come mai nes- sun altro prima di quello. E che applicava così, inconsa- pevolmente, il principio della finanza, cioè impiegare del capitale nel modo migliore attendendo che nel tempo dia i frutti promessi. Ecco, vorrei che anche le persone come loro, attraverso questo libro, capissero meglio e di più in che modo la fi- nanza le condiziona, e magari anche cosa fanno di preci- so quelli come me. E con questo obiettivo, spero che alla fine del nostro viag- gio ognuno potrà sentirsi un po’ più attrezzato per com- prendere, grazie a un bagaglio di conoscenza che oggi è anche un vero e proprio kit di sopravvivenza, luci e ombre del magico e oscuro mondo della finanza. Claudio Scardovi Abu Dhabi, 12 novembre 2012 01_Scardovi_Come girano i soldi.indd 11 21/12/12 17:02
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I sei pilastri della finanza Cos’è, perché l’abbiamo inventata e perché adesso (nonostante tutto) non ne possiamo più fare a meno Finanza suona oggi come una parola sospetta, con forti con- notati negativi. Immateriale, oscura, oggetto di potenti in- teressi, giocati sempre al limite dei labili confini tra politi- ca e affari, correnti religiose e divergenti visioni del mondo. E in più ampiamente incompresa, anche da parte degli ad- detti ai lavori: non si capisce perché sia stata inventata e se abbia una propria legittimità di esistere. Qualcuno dice che tutti i problemi dell’economia reale derivano dalla finan- za, e che se potessimo farne a meno tutto andrebbe meglio. A sentire qualche hippie di ultima generazione (quel- li di Occupy Wall Street, per esempio), la finanza globa- le è un grande cancro che divora il mondo. Un’arma nu- cleare, anzi un gas nervino che agisce quasi impercettibile, impalpabile, invisibile se non nelle sue manifestazioni più grossolane (il denaro è in larga parte intangibile, nessuno di noi ha mai visto più di qualche centinaia di euro “fisi- ci” messi insieme; sono invece ben visibili i grattacieli di Canary Wharf, a Londra, e le limousine che ancora sfrec- ciano per Manhattan). Fossero solo hippie, o leader populisti di qualche regime sudamericano o africano che ancora resiste, non ci sarebbe da preoccuparsi. A far paura sono i richiami di politici ma- gari diventati ministri dell’Economia o presidenti della Re- pubblica di qualche Stato europeo. Secondo loro, è stata la finanza a provocare la devastante crisi globale degli ultimi 01_Scardovi_Come girano i soldi.indd 13 21/12/12 17:02
14 Come girano i soldi cinque anni; è stata la finanza a produrre le disuguaglianze e la disoccupazione nel mondo; è stata la finanza a causare suicidi e forse guerre a venire; è stata la finanza, infine, a far crescere un debito spropositato che minaccia di far sal- tare l’intero sistema bancario europeo, e con esso la nostra amata (amata?) moneta unica. Non è così. Non solo non possiamo farne a meno, ma senza la finan- za saremmo tutti più poveri e meno civilizzati, più arretra- ti nei modi di vivere e pensare, meno democratici nelle for- me di governo. Per sfatare certe leggende, si potrebbe intanto cominciare raccontando cos’è veramente, come si sviluppa e articola, quali obiettivi dovrebbe perseguire e come potremmo uti- lizzarla al meglio. Da strega a fata La finanza, trovereste in un comune dizionario, è la disci- plina economica che studia i processi con cui individui, im- prese, enti pubblici e privati e Stati gestiscono i loro flussi monetari (ovvero la raccolta, l’allocazione e l’utilizzo fina- le dei loro “soldi”) nel tempo e nello spazio. Se l’economia si definisce come la scienza che studia le modalità di allocazione di risorse limitate tra usi alternati- vi, al fine di massimizzare la propria soddisfazione utilita- ristica, analogamente la finanza può essere definita come la scienza che studia le modalità di allocazione del denaro tra usi alternativi, al fine di massimizzare la propria sod- disfazione utilitaristica. Per “utilitarismo” intendiamo il ridurre l’obiettivo di massima felicità di un individuo al raggiungimento di benessere materiale realizzabile con la ricchezza (ho più beni da consumare, posso oziare perché ho soldi da parte). In questa definizione canonica c’è un’ipotesi “buonista” di fondo: che alla fine, attraverso i meccanismi del mercato libero e competitivo (la “mano invisibile” di Adam Smith, economista scozzese del Settecento), il perseguimento del- 01_Scardovi_Come girano i soldi.indd 14 21/12/12 17:02
I sei pilastri della finanza 15 la soddisfazione dei singoli conduca al massimo “bene so- ciale” (materiale) ottenibile. Se ci diamo una mano, Dio (il mercato) ci darà l’altra e la società in cui viviamo sarà più ricca, ovvero più civilizzata e democratica. Ovviamente, questa ipotesi ha forti limiti nella realtà, e la mano invisibile tenderà a comportarsi meglio se riceve- rà bacchettate sulle dita ogni volta che il suo utilizzatore di turno cercherà di infilarla nella marmellata, per proprio immediato godimento e a danno degli altri. Nel Dizionario del diavolo di Ambrose Bierce, la finan- za è definita come l’arte o scienza di gestire il denaro, ov- vero i redditi (nuovi flussi) e il capitale accumulato (vec- chio stock), per il massimo beneficio non del proprietario, o della società, ma del gestore del medesimo (banca d’af- fari, banca commerciale, fondo di private equity, o lo stesso Stato che raccoglie il denaro pubblico tramite le tasse e lo spende poi teoricamente a beneficio dell’intera comunità). Cercheremo ora di chiarire perché la finanza e il sistema finanziario globale (che comprende, oltre alla moneta, gli intermediari finanziari come banche centrali, banche com- merciali e d’investimento, private equities e asset managers, hedge funds, assicurazioni vita e danni, fondi pensione; gli strumenti finanziari utilizzati, cioè azioni, obbligazioni, de- rivati, titoli di Stato; i mercati dove gli strumenti vengono utilizzati dagli intermediari per fare business, ovvero Borse azionarie, mercato interbancario, mercato dei titoli di Stato) sono indispensabili, oltre che utili. A meno di non voler tor- nare a vivere nelle grotte, nutrendoci della cacciagione uc- cisa con le nostre mani e dei frutti spontanei del territorio. Dimentichiamoci per un momento della ricerca di un ca- pro espiatorio e dei businessman col sigaro in bocca e un pacchetto di banconote nel taschino della giacca, e proviamo a rispondere a qualche domanda basilare. Perché è stata inventata la finanza? E quali funzioni svol- ge, in maniera sempre più sofisticata, a beneficio di tutti e non solo di quell’1 per cento giustamente criticato (almeno in parte) da movimenti come Occupy Wall Street? Cominceremo vedendo quali sono queste funzioni, che 01_Scardovi_Come girano i soldi.indd 15 21/12/12 17:02
16 Come girano i soldi ci aiuteranno a capire in che modo i comportamenti even- tualmente sbagliati dei protagonisti (banche, assicurazioni, fondi d’investimento) abbiano potuto determinare una per- formance negativa del sistema finanziario globale, e come dovrebbero modificarsi per trasformare in futuro la finan- za da strega a fata (o da ranocchio in principe azzurro). Pochi, sporchi e subito Secondo un’interpretazione elaborata dalla Harvard Univer- sity, le funzioni principali della finanza sono sei. Vediamo- le tutte insieme, per poi guardare meglio dentro ciascuna. Uno, trasferire la ricchezza nel tempo e nello spazio. Due, permettere lo sviluppo di transazioni commerciali a livello globale con un sistema sicuro di pagamenti e di consegna delle merci e dei servizi. Tre, definire attraverso meccanismi di mercato libero ed efficiente i prezzi, che sono contenuti sintetici del valore delle cose e che esprimono di fatto la media ponderata del- la valutazione soggettivamente espressa dai diversi parte- cipanti al mercato. Quattro, permettere la realizzazione di mega progetti in- divisibili che necessitano di risorse così ingenti da render- li impossibili per la sola ricchezza di una o poche contro- parti (per esempio, la diga sul Nilo che coinvolge risorse finanziarie che sarebbero altrimenti disperse). Le ultime due funzioni sono più sottili, ma altrettanto rilevanti. Cinque, gestire il rischio, cioè l’opportunità di condivi- dere rischi importanti tra più agenti economici, ovvero di trasferirli a fronte di una ricompensa, ovvero di permet- terne la diversificazione attraverso il perseguimento di in- vestimenti e progetti in più paesi e settori industriali e con più controparti. E sei, superare o ridurre i conflitti informativi che si svi- luppano nel mercato, a partire da situazioni di asimmetria informativa e di conflitti d’interesse (che spiegheremo nel prosieguo). 01_Scardovi_Come girano i soldi.indd 16 21/12/12 17:02
I sei pilastri della finanza 17 Lo svolgimento efficace di queste funzioni attraverso il si- stema finanziario globale permette di raggiungere un obiet- tivo cruciale: l’efficiente allocazione delle risorse scarse a li- vello mondiale. Il che determina la maggiore creazione di ricchezza possibile. Insomma, questa “maledetta” finanza aiuta alla fin fine il mondo a produrre al meglio, e a ottimizzare l’uti- lizzo della ricchezza potenziale che ha date risorse scar- se a disposizione: le risorse naturali, dal petrolio alla le- gna, dall’acqua ai minerali preziosi; ma anche le persone, per la loro forza e intelligenza, per le loro competenze e attitudini; e la conoscenza tecnica, dalla nanotecnologia all’elettromeccanica. Pensiamo davvero di poterne fare a meno? trasferire la ricchezza nel tempo e nello spazio Se non ci fosse la finanza, e soprattutto il credito, non po- tremmo trasferire risorse nel tempo, soldi ovvero capaci- tà d’acquisto. La società sarebbe fondamentalmente patriarcale: il pa- dre sfama i figli cacciando la preda e condividendola con loro, e quando sarà vecchio e incapace di cacciare, spera che i figli faranno altrettanto per lui. Ma non potrebbe dare in eredità facilmente la carne delle prede cacciate, o il net- work di televisioni (di pietra) che ha costruito nel tempo li- bero. Potrebbe accumulare pesche e albicocche, ma anche traducendole in marmellata perderebbero di valore. Potreb- be concentrarsi sulla cacciagione affumicando la carne, ma gli verrebbe la gotta. Allo stesso modo, il figlio difficilmen- te potrebbe abitare la sua grotta indipendente, se non gliela regalasse il padre (non esistendo mutui). Il sistema finanziario globale, attraverso il meccanismo del credito, ci permette di spendere e consumare quan- do siamo giovani e di belle speranze ma senza un euro (lo stesso vale per un’azienda, che può svilupparsi e investire anche quando è piccola o appena nata, accedendo al cre- dito bancario). Ci permette poi di consumare quando sare- mo vecchi (o quando l’azienda sarà sufficientemente ma- 01_Scardovi_Come girano i soldi.indd 17 21/12/12 17:02
18 Come girano i soldi tura da non dover o poter crescere più). Grazie al credito insomma trasferiamo la ricchezza (il valore delle cose di proprietà di qualcuno) nel tempo con grande efficacia, per- mettendone una nuova moltiplicazione a livello mondiale, perché abbiamo proiettato il valore economico delle cose da quel semplice punto che è l’oggi (hic et nunc) all’intero diagramma spazio temporale. Una teoria economica detta del “ciclo di vita” spiega le scelte finanziarie dell’individuo medio (agente razionale, non lo scialacquatore incallito o lo spilorcio fatto e finito) come una serie di decisioni orientate a stabilizzare nel tem- po la propria capacità di acquisto e consumo. Quando sei studente, hai molte idee e pochi soldi, quin- di niente decappottabile e neppure il villino al lago. Quan- do sei vecchio hai finito le idee e hai più soldi, magari an- che la decappottabile (che non puoi usare per la cervicale) e il villone al lago. Grazie alla finanza e al denaro, puoi da giovane dare un seguito alle tue idee tramite un prestito al consumo e da vecchio puoi anche girare in Ferrari California (cappotta chiusa) godendo i frutti del tuo lavoro di una vita. Se non ci fosse la finanza, poi, non potremmo neanche trasferire risorse nello spazio tanto facilmente. Ve lo imma- ginate l’ex premier thailandese nonché magnate delle tele- comunicazioni Thaksin fuggire dalla Thailandia per Dubai nottetempo, con quaranta aerei cargo pieni di cavi e ser- ver? O voi stessi partire per l’America con le vostre mar- mellate e carni affumicate, da barattare con un certo libro che vi interessa e che oggi ordinereste via internet con un semplice clic? Lo stesso vale per le aziende. Per costruire una nuova fabbrica in Cina, un’azienda italiana dovrebbe percorrere la via di Marco Polo con camion carichi di pasta, scarpe e altri beni made in Italy. O ancora, per comprare Chrysler, Fiat avrebbe dovuto far viaggiare per mare navi merci traboccanti di oro, diaman- ti e altre pietre preziose. 01_Scardovi_Come girano i soldi.indd 18 21/12/12 17:02
pagare in sicurezza Il commercio, locale e globale, di ogni oggetto materiale e immateriale che produciamo, è nato con il baratto, per poi passare all’utilizzo di oggetti con un valore durevole di ri- ferimento (pietre appuntite, oro, sale). Ma è solo con la moneta (ovvero la finanza) che l’eco- nomia si è sviluppata moltiplicando la ricchezza prodotta dall’umanità per un numero impressionante: forse per cen- tinaia, migliaia o decine di migliaia di volte. Il sistema finanziario, attraverso i meccanismi di incas- so e pagamento, di negoziazione e consegna, ci garantisce che possiamo utilizzare la moneta per comprare o vende- re cose per noi utili o interessanti con una certa sicurezza. Usiamo un semplice pezzo di plastica (la carta di credito) per pagare un’azienda in America, certi di ricevere quel fa- moso libro via posta qualche giorno dopo. Grazie alla finanza è possibile comprare e vendere cose senza dover ricorrere al baratto, riducendo di molto il ri- schio di farsi pagare con monete d’oro che in realtà den- tro sono di bronzo, o con carta moneta che in realtà è carta straccia (tipo banconote false o assegni scoperti). È grazie alla finanza se esistono gli assegni circolari, i bo- nifici bancari, le rimesse elettroniche e, oggi sempre di più, il denaro digitale, che è possibile creare e utilizzare su in- ternet e che moltiplica l’offerta del denaro “tradizionale”. Quest’ultimo è un capitolo molto interessante e ricco di svi- luppi possibili. Per esempio, tu apri un account su un sito social e puoi depositare 50 euro e vederteli convertiti in 100 e-soldini, che puoi poi spendere per servizi web (guardi un film) o per finanziare un altro utente che scrive canzoni e che alla fine ti ripaga in e-soldini. Questo denaro “nuovo” gira sul web moltiplicandosi, potendo essere scambiato e condurre a investimenti che lo riducono o moltiplicano, o ad atti di consumo finali. Do- podiché potrebbe essere riconvertito in euro, oppure ri- manere per sempre sul web, moltiplicandosi o riducendo- si attraverso modalità e percorsi totalmente disaccoppiati 01_Scardovi_Come girano i soldi.indd 19 21/12/12 17:02
20 Come girano i soldi dall’andamento della moneta reale (euro), potendo quindi generare inflazione, o deflazione, a seconda dei comporta- menti dei suoi utilizzatori digitali. Oggi molte carte di credito permettono di creare “porta- fogli digitali”, dove il consumatore conserva online lo stori- co dei suoi acquisti, gli eventuali coupon di sconto, le carte fedeltà, persino i suoi (o degli amici) giudizi sul gradimento circa le cose acquistate o il particolare fornitore che gliele ha vendute. Vi piacerebbe sapere cosa avete mangiato a cena il 15 agosto di tredici anni fa? E che tipo di esperienza ave- te provato? E se il prezzo era troppo alto? O scoprire che qualcuno sulla rete ha un coupon per comprare un abito griffato ed è disposto a cedervelo per 5 e-soldini? Tanto più alla luce delle innovazioni tecnologiche, insom- ma, la moneta e gli strumenti per incassi e pagamenti faci- litano enormemente gli scambi, quindi il commercio inter- nazionale e i nostri consumi. Definire i prezzi I prezzi stanno ai consulenti finanziari come Google sta a una infoline telefonica. Volete sapere dove si trova un buon negozio di abbigliamento per bambini nel vostro quartiere. Digitate su Google e troverete una risposta certa, forse più d’una: quello più vicino; quello che vende la tale marca; quello con più stellette da parte dei consumatori. In ogni caso risposte puntuali, specifiche e soprattutto sintetiche. Telefonate all’infoline e (sempre che riusciate a parlare con qualcuno) alla fine ne saprete poco più di prima, e la vo- stra bolletta ne risentirà. Se volete sapere come sta andando una certa azienda quotata, le sue prospettive future o la sua performance pas- sata, allo stesso modo potete consultare un sito web di in- formazioni di mercato e ottenere un prezzo, o un indicato- re di eps (Earnings Per Share, dividendi per azione) previsti per l’anno prossimo, oppure il roe (Return On Equity, red- ditività sul capitale) dell’anno scorso: pochi numeri, sin- tetici, assoluti. Se chiedete a un promotore finanziario o a qualche intenditore da bar, farete la fine dell’esempio pre- 01_Scardovi_Come girano i soldi.indd 20 21/12/12 17:02
I sei pilastri della finanza 21 cedente, perdendo due ore del vostro tempo se va bene, e i vostri soldi investiti male se va peggio. Ecco, i prezzi rispondono in maniera molto sintetica alla domanda: quanto vale un’azienda, o una sua azione (il va- lore dell’azienda diviso per il numero di azioni)? I prezzi sintetizzano la storia, il presente e il futuro dell’impresa. E catturano tutti gli elementi informativi pubblicamente di- sponibili, oggettivi e numerici, ma pur sempre soggettiva- mente interpretati dagli operatori dei mercati. Sarebbe bello avere prezzi per tutto... Quanto la ami? 17. Quanto ti piace questo piatto? 13 e mezzo. Sei stanco? 68! Quanto ti piace correre al parco? 53. Sarebbe tutto molto più efficiente e chiaro, e allocheremmo i nostri sentimenti e tempo libero in modo ottimale, perdendone forse in ro- manticismo e passione. Ma ai valori non si può dare un va- lore, e all’amore non si comanda. Non è forse per questo che i banchieri d’affari – si dice – conoscono il prezzo di tutto, ma non apprezzano il valore di niente? Il sistema finanziario globale ci permette di sapere il valo- re (economico) delle cose, ovvero quanto in media la gente sarebbe disposta a comprarlo o a venderlo per poterlo pos- sedere o consumare. La moneta, ovvero la finanza, ci per- mette di dire con un’informazione massimamente sintetica quanto vale una cosa, o una persona (sul mercato del lavo- ro), o un’azienda: quel libro costa X euro, Luigi guadagna Ymila euro l’anno, la Fiat vale Z miliardi. In questo sem- plice numero, i Z miliardi della Fiat, si trova il condensato delle analisi di migliaia di analisti professionisti, investito- ri speculatori e gestori del risparmio, consulenti strategi- ci, banchieri d’affari, e altro ancora; il loro giudizio sul pre- sente della grande azienda e soprattutto sul suo futuro; su quanto noi (i consumatori) apprezzeremo il nuovo modello di auto che sarà lanciato l’anno prossimo, e su quanto sare- mo disposti a pagare date alcune ipotesi sul costo di produ- zione; sulla credibilità del piano industriale, e via dicendo. Questo ci permette di essere sintetici e molto informati, potendo oggettivizzare il valore di ogni cosa e senza tan- ti preamboli. Il prezzo espresso dal mercato non sarà cer- 01_Scardovi_Come girano i soldi.indd 21 21/12/12 17:02
22 Come girano i soldi tamente perfetto né vero in assoluto, ma rappresenta la migliore approssimazione oggettiva disponibile. Proprio attraverso la finanza (come strumento e non come fine) po- tremmo ridurre i rischi del gestore (quello di Ambrose Bier- ce), perché costui si approfitta di noi poveri risparmiato- ri o ingenue aziende se ha più informazioni di noi. Cioè se esistono, come si dice in gergo, “asimmetrie informative”. Se il banchiere d’affari sa che la nuova Fiat 500 ha un pro- blema al cambio, o un certo hedge fund ha saputo che Mar- chionne ha l’influenza, entrambi potranno trarne beneficio ricavando un facile guadagno. E tuttavia, attraverso il con- seguente movimento (in ribasso) del prezzo sul mercato, tale informazione, anche se non nota al pubblico esplicita- mente, diverrà nota implicitamente: sarà contenuta nel nu- merello del valore di Borsa di una singola azione Fiat, che rappresenta una piccolissima, quasi infinitesimale, quota di proprietà di quell’azienda. È quindi attraverso i prezzi, i mercati, gli strumenti e gli intermediari finanziari che si possono gestire al meglio le asimmetrie informative. Non perché servano a convincere bankers, investitori e analisti a comportarsi come angeli, ma limitandone le capacità di approfittarsene come demoni. I mercati mettono una catena al collo della volpe; ad altri il compito (impossibile) di convincersi a diventare un cane pastore. Ad altri ancora (i regolatori, i governi che a livel- lo domestico e internazionale definiscono le regole di base del sistema finanziario internazionale) la responsabilità, e il buon senso, di non mettere la volpe a guardia del pollaio. realizzare mega progetti indivisibili Il sistema finanziario globale ci permette anche di perse- guire progetti e investimenti indivisibili talmente grandi che nessuno, da solo, potrebbe riuscire a finanziarli. Si pensi alla classica diga sul Nilo: non potrebbe pagarla tutta intera neppure lo Stato egiziano. Ma la si potrebbe co- struire organizzando un finanziamento a cui possano par- tecipare investitori da tutto il mondo (purché questi signori abbiano la ragionevole certezza di vedersi ripagati i propri 01_Scardovi_Come girano i soldi.indd 22 21/12/12 17:02
I sei pilastri della finanza 23 soldi, ovviamente accresciuti nel tempo da un interesse). Oppure si pensi a un’azienda grande e ricca come Apple, o come Disney: nessuno potrebbe esserne l’unico proprietario. I mercati dei capitali e gli strumenti finanziari ci permet- tono di mettere insieme le ricchezze, i risparmi di milioni di persone che non si conoscono, che non sanno di ingegne- ria civile, di computer o di cartoon, trasformandoli in cre- ditori della diga in costruzione, ovvero in proprietari (pro quota, in funzione dei soldi investiti) di Apple o Disney. Il sistema finanziario globale è dunque un traduttore globale della babele delle lingue del mondo: il tritacarne che per- mette a tutti di contribuire o di ricevere qualcosa, parten- do da posizioni completamente eterogenee. La bomba atomica è stata costruita da migliaia di uomini che hanno potuto investire oltre 30 miliardi di euro (al va- lore di oggi) per vincere una guerra standosene molto lon- tano dal fronte. Un uomo è sbarcato sulla Luna solo perché molti altri ci hanno investito vite e denari molto prima di lui, addirittura con parecchi secoli di anticipo. Oggi stiamo ipotizzando e sviluppando nuove forme di locomozione e di riscaldamento indipendenti dal petrolio, che solo i no- stri figli o nipoti potranno utilizzare appieno; e lo possiamo fare solo perché gli Stati stanno investendoci dei soldi, vista l’utilità sociale intergenerazionale che ne deriverà. Il pooling (messa in comune o raccolta) di risorse disper- se tra molteplici investitori o addirittura micro-orizzonti temporali (per esempio, investire il 2 per cento del pil per vent’anni) può avvenire grazie al denaro, ai mercati e al sistema finanziario. Le banche stesse organizzano finan- ziamenti in pool. Una fa da capofila a una cordata di grandi banche commerciali e di altre più piccole per raccogliere le ingenti somme richieste da investimenti molto importanti. La finanza è in un certo senso un meccanismo democra- tico molto efficace: mette d’accordo milioni di controparti (investitori/azionisti), tutti a loro modo decisori e tutti por- tatori di un interesse personale, rendendo possibile l’intra- presa di opere ciclopiche che neanche un faraone si sareb- be potuto permettere ai suoi tempi. 01_Scardovi_Come girano i soldi.indd 23 21/12/12 17:02
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