Da giovedì 14 a domenica 17 marzo Sala Ichòs ospiterà Mulino ad Arte con un doppio appuntamento - Il Discorso

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Da giovedì 14 a domenica 17 marzo Sala Ichòs ospiterà Mulino ad Arte con un doppio appuntamento - Il Discorso
Da giovedì 14 a domenica 17
marzo Sala Ichòs ospiterà
Mulino ad Arte con un doppio
appuntamento.
Mi abbatto e sono felice – giovedì 14 e venerdì 15 marzo ore
21

Les jumeaux – sabato 16 ore 21 e domenica 17 marzo ore

Giovedì 14 e venerdì 15 marzo Daniele Ronco, diretto da Marco
Cavicchioli, sarà il protagonista di Mi abbatto e sono felice,
un monologo a impatto ambientale “0”, autoironico,
dissacrante, che vuole far riflettere su come si possa essere
felici abbattendo l’impatto che ognuno di noi ha nei confronti
del Pianeta. Mi abbatto e sono felice non utilizza energia
elettrica in maniera tradizionale. Si autoalimenta, grazie
allo sforzo fisico prodotto dall’attore in scena. Non sono
presenti altri elementi scenici, le musiche sono live, i
costumi essenziali e recuperati dal guardaroba di nonno
Michele, il vero protagonista del monologo.

Disagio, crisi, scarsa produttività, povertà, inquinamento,
surriscaldamento globale, etc..       Ma come, nell’era del
benessere ci sono tutti questi problemi?! La felicità
dell’uomo occidentale pare essere direttamente proporzionale a
quanto produce e quanto consuma. Ma è davvero così? Mi abbatto
e sono felice, rifacendosi ai principi etici della Decrescita
felice, accompagna il pubblico in un viaggio che fa la spola
fra un passato intriso di freschezza e genuinità e un presente
frenetico e stanco di correre.
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Venerdì 16 e sabato 17 marzo
                             Daniele Ronco torna nelle vesti
                             di autore e regista con Les
                             jumeaux,      uno   spettacolo
                             surreale, poetico e comico allo
                             stesso     tempo    che    vede
                             protagonisti Davide e Mauro
                             Borra.    Due   fisarmonicisti
gemelli raccontano con la musica e tanta magia la loro
straordinaria (e vera) avventura di artisti di strada in giro
per il mondo, da quando avevano appena 17 anni. Sulle spalle
portavano una fisarmonica e in tasca solo un sogno: vivere di
musica. Dopo quindici anni i gemelli (les jumeaux) si
ritrovano, uno musicista ormai di livello internazionale
(Davide), l’altro filosofo e amante del teatro (Mauro), per
portare sul palco lo spezzone più bello della loro vita
insieme: il viaggio come artisti di strada in giro per il
mondo. Due carismi che finalmente s’incontrano sotto la regia
di Daniele Ronco per suonare ancora una volta il loro sogno.
Si spazia dal musette francese delle giostre in legno con i
cavalli ai tanghi appassionati di Piazzolla, passando
inevitabilmente per lo swing e il gitano. Uno spettacolo che
non vi farà stare fermi, ricco di colpi di scena.

Attivo per il pubblico di Sala Ichòs il servizio gratuito Vai
a teatro in Navetta!

L’autobus preleverà gli spettatori a Napoli, in zona centro,
il sabato alle ore 20.00 e la domenica alle 18 a piazza Borsa
(adiacenze fermata metropolitana) e li accompagnerà nello
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spazio di San Giovanni a Teduccio. Garantito anche il ritorno,
con destinazione finale sempre piazza Borsa. Il servizio è
gratuito e attivo su prenotazione al numero 335 767 5152,
indicando il cognome e il numero di passeggeri.

   1.                              Sala Ichòs

Via Principe di Sannicandro 32/A – San Giovanni a Teduccio
(NA)

Fermata metro linea 2: San Giovanni a Teduccio – Barra

Lo spazio è dotato di ampio e gratuito parcheggio.

Info e prenotazioni: 335 765 2524 – 335 7675 152 – 081275945
(dal lunedì al sabato dalle 16 alle 20 – domenica dalle 10
alle 17)

Giorni e Orari: giovedì, venerdì e sabato ore 21; domenica ore
19

Biglietto singolo spettacolo: intero 10 euro; ridotto 5 euro

Biglietto per entrambi gli spettacoli: intero 15 euro; ridotto
7 euro
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Granfiume, Fiume Veneto Dance
& Song Contest Due finali per
premiare tanti talenti
Per un mese si è ballato e cantato al Granfiume di
Fiume Veneto col Dance & Song Contest, protagoniste
le scuole di danza e canto e i gruppi musicali del
territorio. Come previsto
l’evento,    dato   l’alto
numero di partecipanti e
delle categorie ha avuto
due finali. La prima fnale
ha   avuto   come   sopiti
d’onore Garrison, Tony
Maiello ed Enrico Palmosi.
Per la sezione Dance ha vinto il primo posto Ire
Kumasi Pau Rodriguez, il secondo Giada (Polisportiva
Albatros), il terzo Jessica Tatoli (Brodway Dance.
Per la categoria Hip Hop ha vinto Gabry (Studio 25),
per la categoria Latino Ire Pau Rodriguez, per la
categoria Classico Nelli Cavara (Brodway Dance) per
la categoria Modern Jessica Tatoli (Brodway Dance).
Il premio Miglior Coreografia è andato a L’ultimo
Bacio di Dance Theatre School, il premio Miglior
Esibizione ad Andrey e Gloria (Top Dance) il Premio
Giuria a O’sarracino (Brodway Dance, Rebecca,
Sabrina, Nathan, Kartika, Angela, Mariasol, Asia,
Vittoria). Per il Song Contest hanno vinto Xenia
Conache, Rebecca Piovan e Giada Proietto; Miglior
Interprete, Christian Pettenello, Miglior Inedito,
Frank di Mattia Orlandini), per la categoria Junior
è stata premiata Xenia Conache. Ospiti della seconda
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finale sono stati Massimo Coptto e Josè Perez. Per
la sezione dance si sono classificate come
vincitrici assolute: la Scuola I&M col Gruppo
Madhatter – Tripple (primo premio); scuola Top Dance
con l’Assolo di Angelica Barone Stop Violenza
(secondo premio); Gabry Blue con l’Assolo The Mask
(terzo premio). Attribuiti anche i premi di
                         categoria. Pier- il Modern
                         prima   classificata     la
                         Scuola Funny Center (con
                         l’Assolo di Elisa), seconda
                         la Scuola Funny Center con
                         l’Assolo    di   Valentina
                         Tommasi. Il primo premio
                         Passo a Due è andato al Duo
Elisa e Giada della Scuola Broadway per Black &
Gold; il primo Premio per i Balli Caraibici al
Gruppo Latin Baby della Scuola Top Dance per The
Scoobydoo Show; il primo Premio Categoria Latino
Americano all’Assolo di Angelica Barone della Scuola
Top Dance. Il Premio della Giuria è andato al Gruppo
Swag Breakers della Scuola I&M per Notte Del
Giudizio e all’Assolo Re Leone di Rossella Barone
(ScuolaTop Dance). Il Premio Miglior Coreoggrafia è
andato al Gruppo Latin Baby della Scuola Top Dance
per The Scoobydoo Show, il Premio Miglior
Performance al Gruppo Madhatter della Scuola I&M.
Hanno conquistato il podio per il Song Contest Laura
Sandrin con Giudizi Universali (prima classificata),
Ani Disha con Nobody’s Wife (seconda classificata).
Vincitori Assoluti, Daria Kondratieva con Coven,
terza classificata. Per l’ Interpretazione si è
distinta Elisa Simoncioni con Feeling Good. Per la
categoria Junior (11-17 Anni) ha brillato Chiara
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Rampazzo   con Mama Know Best.
L’evento   si è concluso con una bellissima festa che
ha visto    protagonisti tutti i giovani talenti del
contest,   il loro impegno e la loro creatività.

Strade Bianche 2019 – tutti a
caccia di Benoot e van der
Breggen

    I vincitori della scorsa edizione guidano le liste ai
 pretendenti alla vittoria nella “classica del Nord più a sud
   d’Europa”. Annunciati gli iscritti delle gare maschile e
    femminile. Domenica in 5.000 al via della Gran Fondo.

Milano, 6 marzo 2019 – Annunciati gli iscritti alle Strade
Bianche NamedSport, sabato 9 marzo, che vedranno al via molti
pretendenti al successo a partire dal vincitore della passata
edizione, Tiesj Benoot. Tra i nomi di spicco il vincitore
dell’ultimo Tour de France, Geraint Thomas, Vincenzo Nibali, i
vincitori delle passate edizioni Moreno Moser (2013) e Zdenek
Stybar (2015) con il compagno di squadra Julian Alaphilippe,
il Campione Olimpico Greg Van Avermaet, l’ex Campione del
Mondo di ciclocross e terzo lo scorso anno Wout Van Aert solo
per nominarne alcuni. Nella gara femminile le squadre saranno
21 composte da 6 atlete ciascuna. Col dorsale numero 1 partirà
la vincitrice del 2018 e Campionessa del Mondo su Strada UCI,
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Anna van der Breggen.

13a STRADE BIANCHE NAMEDSPORT – 184 km, 11 tratti e 63 km di
Strade Bianche (34,2% del percorso)

UCI WORLDTEAMS – 18 (aventi diritto) – totale 21 squadre di 7
corridori ciascuna

     LOTTO SOUDAL (BEL) – Benoot, Wellens
     AG2R LA MONDIALE (FRA) – Latour, Dillier
     ASTANA PRO TEAM (KAZ) – Fuglsang, Lutsenko
     BAHRAIN – MERIDA (BRN) – Nibali, Mohoric
     BORA – HANSGROHE (GER) – Majka, Oss
     CCC TEAM (POL) – Van Avermaet, Schaer
     DECEUNINCK – QUICK – STEP (BEL) – Stybar, Alaphilippe
     EF EDUCATION FIRST (USA) – Clarke, Kangert
     GROUPAMA – FDJ (FRA) – Küng, Ludvigsson
     MITCHELTON – SCOTT (AUS) – Juul Jensen, Scotson
     MOVISTAR TEAM (ESP) – Landa, Bennati
     TEAM DIMENSION DATA (RSA) – Kreuziger, Valgren
     TEAM JUMBO – VISMA (NED) – Van Aert, Van Poppel
     TEAM KATUSHA ALPECIN (SUI) – Battaglin, Haas
     TEAM SKY (GBR) – Thomas, Moscon
     TEAM SUNWEB (GER) – Roche, Arndt
     TREK – SEGAFREDO (USA) – Mollema, Brambilla
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UAE TEAM EMIRATES (UAE) – Gaviria, Rui Costa

UCI Professional Continental Teams – 3 wild card

     NERI SOTTOLI SELLE ITALIA KTM (ITA) – Visconti, Velasco
     NIPPO – VINI FANTINI – FAIZANÈ (ITA) – Moser, Lobato
     VITAL CONCEPT – B&B HOTELS (FRA) – Bagot, De Backer

5a STRADE BIANCHE WOMEN ELITE NAMEDSPORT – 136 km, 8 tratti e
31,4 km di Strade Bianche (23,1% del percorso)
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UCI Women’s Teams – 21 squadre di 6 atlete ciascuna –    14
squadre aventi diritto

     BOELS DOLMANS CYCLING TEAM (NED) – van der Breggen,
     Blaak
     ALE CIPOLLINI (ITA) – Quagliotto, Yonamine
     BIGLA (DEN) – Ludwig, Wright
     CANYON / /SRAM RACING (GER) – Niewiadoma, Cecchini
     CCC – LIV (NED) – Vos, Moolman-Pasio
     FDJ NOUVELLE – AQUITAINE FUTUROSCOPE (FRA) – Gillow,
     Bravard
     MITCHELTON SCOTT (AUS) – Van Vleuten, Spratt
     MOVISTAR TEAM WOMEN (ESP) – Biannic, Gonzalez
     TEAM SUNWEB (NED) – Brand, Rivera
     TEAM TIBCO – SILICON VALLEY BANK (USA) – Jackson, Slik
     TEAM VIRTU CYCLING (DEN) – Bastianelli, Aalerud
     TREK – SEGAFREDO (USA) – Longo Borghini, Neff
     VALCAR CYLANCE CYCLING (ITA) – Balsamo, Confalonieri
     WNT ROTOR PRO CYCLING TEAM (GER) – Soet, Magnaldi

7 Wild Card

     AROMITALIA – BASSO BIKES – VAIANO (ITA) – Leleivyte,
     Beggin
     BEPINK (ITA) – Guderzo, Medvedova
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BTC CITY LJUBLJANA (SLO) – Pintar, Simmonds
     EUROTARGET – BIANCHI – VITTORIA (ITA) – Fidanza, Covrig
     LOTTO SOUDAL LADIES (BEL) – Van den Steen, Christmas
     SERVETTO – PIUMATE – BELTRAMI TSA (ITA) – Casasola,
     Coston
     TOP GIRLS FASSA BORTOLO (ITA) – Tomasi, Dalla Valle

GRAN FONDO STRADE BIANCHE
Sullo stesso identico percorso affrontato dalla gara donne si
svolgerà domenica la Gran Fondo. Saranno 5.000 gli iscritti
che si confronteranno sulle Strade Bianche delle Terre di
Siena. Al via domenica vi saranno anche alcuni rappresentanti
del Team Sky, tra cui i corridori Gianni Moscon e Leonardo
Basso ed i Direttori Sportivi Matteo Tosatto e Dario David
Cioni.

QUARTIER GENERALE
Il Quartier Generale della corsa come già nelle precedenti
edizioni, sia per le operazioni preliminari e di accredito sia
per il giorno della gara, sarà situato a Palazzo Sansedoni,
sede della Fondazione Montepaschi e palazzo storico affacciato
su Piazza del Campo.

                        #StradeBianche
                    FOTO CREDIT: LaPresse
                                       Press Ciclismo RCS Sport

UDINE TEATRO PALAMOSTRE9 mar.
ore 21:00 Teresa Ludovico in
Anfitrione
Il doppio, la costruzione di un “Io” fittizio, il furto o la
perdita dell’identità garantita da un ruolo sociale, sono i
temi – per molti versi ancora attualissimi – del classico di
Plauto di 2000 anni fa. La regista barese Teresa Ludovico
trasloca la vicenda in un’atmosfera bollente e schizofrenica
del Sud, in cui altalenano sei attori e un musicista, tra la
Terra e l’Olimpo. Anfitrione e Alcmena ci appaiono figure di
un mondo tutt’altro che tranquillizzante: un mondo dominato
dalla violenza fisica, in cui la vendetta privata è l’unica
forma di giustizia, esattamente come nelle dinamiche che
prosperano nelle organizzazioni criminali, nelle mafie e
camorre di ogni genere e livello.
Chi sono io se non sono io? Quando guardo il mio uguale a me,
vedo il mio aspetto, tale e quale , non c’è nulla di più
simile a me! Io sono quello che sono sempre stato? Dov’è che
sono morto?. Dove l’ho perduta la mia persona? Il mio me può
essere che io l’abbia lasciato? Che io mi sia dimenticato? Chi
è più disgraziato di me? Nessuno mi riconosce più, e tutti mi
sbeffeggiano a piacere. Non so più chi sono!

Queste sono alcune delle domande che tormentano sia i
protagonisti dell’Anfitrione, scritto da Plauto più di 2000
anni fa, che molti di noi oggi.
Il doppio, la costruzione di un’identità fittizia, il furto
dell’identità, la perdita dell’identità garantita da un ruolo
sociale, sono i temi che Plauto ci consegna in una forma
nuova, da lui definita tragicommedia, perché gli accadimenti
riguardano dei, padroni e schiavi. In essa il sommo Giove,
dopo essersi trasformato nelle più svariate forme animali,
vegetali, naturali, decide, per la prima volta, di camuffarsi
da uomo. Assume le sembianze di Anfitrione, lontano da casa,
per potersi accoppiare con sua moglie, la bella Alcmena, e
generare con lei il semidio Ercole.
Giove-Anfitrione durante la notte d’amore,
lunga come tre notti, racconta ad Alcmena,
come se li avesse vissuti personalmente,
episodi del viaggio di Anfitrione.
Durante il racconto il dio provò, per la
prima volta, un’ilarità che poi si premurò
di lasciare in dono agli uomini.
“Abbandonato il regno delle metamorfosi,
si entrava in quello della contraffazione”
Incipit Comoedia (R. Calasso). “Aprite gli
occhi spettatori, ne vale la pena: Giove e
Mercurio fanno la commedia, qui” (Plauto).
Da quel momento nelle rappresentazioni teatrali il comico e il
tremendo avrebbero convissuto e avrebbero specchiato le nostre
vite mortali ed imperfette.
Dopo Plauto in tanti hanno riscritto l’Anfitrione e ciascuno
l’ha fatto cercando di ascoltare gli stimoli e le inquietudini
del proprio tempo. Ho provato a farlo anch’io.

“Sei attori e un musicista per creare una coralità multiforme
e tragica che però agisce come un contrappunto grottesco e
farsesco in uno spazio che disegna doppi mondi: divino e
umano. Un andirivieni continuo tra un sopra e un sotto, tra
luci e ombre.
Realtà e finzione, verità e illusione, l’uno e il doppio, la
moltiplicazione del sé, l’altro da sé e il riflesso di sé, si
alterneranno in un continuo gioco di rimandi, attraverso la
plasticità dei corpi degli attori, le sequenze di movimento, i
dialoghi serrati e comici”.
Teresa Ludovico

mtr

“RAGAZZI DI VITA” CON LINO
GUANCIALE IN ARRIVO A UDINE
(12 E 13 MARZO) E PORDENONE
(DAL 15 AL 17 MARZO)
Ispirandosi al romanzo di Pier Paolo Pasolini che nel 1955
diede scandalo con le sue storie di povertà e
disperazione, Massimo Popolizio dirige Lino Guanciale e un
folto gruppo di giovani attori in un universo di fibrillazioni
e vitalità anarchiche totalmente fuori dai contesti borghesi:
arriva a Udine e Pordenone la vitalità irrefrenabile e poetica
di Ragazzi di vita, creazione corale, poetica e struggente
tratta dal romanzo che fu esordio narrativo di Pasolini e che
valse al “poeta corsaro” un processo e il ruolo di provocatore
della società perbenista.

Lo spettacolo, prodotto dal Teatro di Roma e vincitore di tre
premi alla regia – Premio Ubu 2017, Premio della
Critica e Premio Le Maschere, anche come miglior spettacolo –
sta toccando le maggiori città italiane appassionando un
pubblico eterogeno e trasversale e sarà in scena il 12 e 13
marzo 2019 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine e dal 15 al 17
marzo 2019 al Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Pordenone (le
repliche pordenonesi sono esaurite. Si invita il pubblico a
rimanere in contatto con il sito web e i social del Teatro
Verdi e con la Biglietteria per eventuali aggiornamenti sui
posti prenotati che potrebbero eventualmente liberarsi).

A guidare il vasto repertorio di personaggi in questo affresco
dove le vicende si alternano suddivise in diversi episodi e
archi temporali, è la regia di Massimo Popolizio che ci porta
“dentro” le giornate dei giovani sottoproletari. Il Riccetto,
Agnolo, il Begalone, Alvaro, e ancora il Caciotta, Spudorato,
Amerigo, sono alcuni dei “ragazzi di vita”, dalla vitalità
disperata e ritratta in presa diretta nel romanzo che esplode
sul palcoscenico nudo per recitare la nuda povertà delle
borgate romane con la loro dolcezza furiosa, la loro impulsiva
esplorazione del mondo: sono i “ragazzi” di Pasolini nati
orfani d’innocenza, che agguantano la vita a piene mani
riversando per le strade le loro vitalità emarginate in una
coralità di voci con continue voci di spregiudicatezza e
pudore, violenza e bontà, brutalità e dolcezza. L’energia
travolgente di quel piccolo popolo di ragazzi, protagonisti
dell’esordio narrativo di Pier Paolo Pasolini, affiora dalla
drammaturgia di Emanuele Trevi che restituisce la lingua
pasoliniana riavvicinando il teatro alla letteratura e
rafforzando il legame tra il teatro stesso e le radici
identitarie della Città.

Su tutti, a fare da tessuto connettivo tra le storie del
romanzo, la figura del narratore che si aggira come uno
“straniero” in visita a rendere possibili e visibili tutte le
scene, Lino Guanciale. Un osservatore che a tratti si fa
mediatore fra noi che guardiamo dalla platea e la vita che si
stende sull’immenso palcoscenico vuoto. «Da una parte ci sono
i ragazzi immersi in quello che fanno, e incapaci di vedere
oltre alle immediatezze che li tengono impegnati – continua
Emanuele Trevi – Dall’altra c’è questo straniero che li spia,
e che a differenza di loro vede tutto, parla di Roma come se
la sorvolasse come un uccello rapace o un drone. Ma non si
accontenta di rimanere lassù. È attratto dal basso, dove
brulicano le storie. E in queste storie è sempre presente,
perché è lui a farle iniziare, a colmarne le reticenze, a
rimetterle in carreggiata quando i loro protagonisti sembrano
dimenticarsi di quello che stavano facendo e dicendo».

Biglietteria del Teatro Nuovo Giovanni da Udine aperta dalle
16.00 alle 19.00 (chiuso la domenica, il lunedì e i giorni
festivi). L’acquisto dei biglietti è possibile anche online
su www.teatroudine.it e www.vivaticket.it, nei punti
vivaticket e, il mercoledì dalle 10 alle 13.00, al punto
vendita alla Libreria Feltrinelli di Udine (Galleria
Bardelli).       Per     info:      tel.     0432      248418
e biglietteria@teatroudine.it. Previste speciali riduzioni per
i possessori della G-Teatrocard.

Biglietteria del Teatro Verdi Pordenone aperta dal lunedì al
venerdì dalle 16 alle 19 e il sabato dalle 10 alle 12.30 e
dalle 16 alle 19. – Tel 0434 247624 biglietteria@-
comunalegiuseppeverdi.it – www.comunalegiuseppeverdi.it .

2° TRIESTE MATCH CONTEST DI
IMPROVVISAZIONE TEATRALE al
Teatro San Giovanni TRIESTE
                     Sabato 9 marzo, alle 20.30, secondo
                     appuntamento con il Trieste Match®
                     Contest di Improvvisazione Teatrale.
                     Ritorna finalmente a Trieste lo spettacolo
                     più rappresentato al mondo! Gli attori che
                     parteciperanno al 2° Contest triestino si
                     cimenteranno      con   temi    proposti
                     direttamente dal pubblico all’ingresso e
                     quindi del tutto ignoti. Scenografie e
                     testi sono create sul momento e ciascuna
                     scena ha una durata limitata a qualche
                     minuto: risate e divertimento sono
assicurati. Il pubblico è il grande protagonista: propone,
incita, vota, tifa.
La durata dello spettacolo è di 1h e 30 minuti. Le risate e
l’allegria dureranno molto più a lungo.
Sfida di sabato 9 marzo: Siena vs Trieste
Maestra di Cerimonia: Barbara Pernar
Arbitro della serata: Francesco Burroni
PRENOTAZIONE GRATUITA: Il biglietto di ingresso è acquistabile
alla cassa a partire
dalle 18:15. Se vuoi essere sicuro di averne uno (o più di
uno) prenotalo gratuitamente al
link che troverai sull’evento Facebook o sul sito internet del
teatro e vieni con la tua
prenotazione alla cassa del teatro per confermare il tuo posto
e pagare il biglietto. Ti
BIGLIETTI: interi 8€; ridotti 11-26 anni 6€; ridotti under 10
2€.
Evento organizzato dall’associazione culturale IMPROVVISAmente
Trie
Andrea Forliano

Le Prénom anche in FVG per 2
serate Zoppola 9 mar. e San
Daniele 10 Marzo per il
circuito ERT
Rappresentato la prima volta a Parigi nel 2010, Le prénom –
Cena tra amici, ottenne sei nomination al Prix Molière
dell’anno seguente e fu adattato subito per il grande schermo
dai suoi stessi autori Matthieu Delaporte e Alexandre de La
Patellière (il film uscì in Italia con il titolo Cena tra
amici). Tre anni dopo Francesca Archibugi ne fece una versione
                    cinematografica italiana: Il nome del
                    figlio. Da tre stagioni il Teatro Stabile
                    di Genova ha voluto portare il testo
                    originale a teatro anche in Italia,
                    affidandone l’adattamento a una delle
                    penne più brillanti della drammaturgia
                     italiana, Fausto Paravidino. Dopo la
                     tournée della scorsa stagione, lo
                     spettacolo diretto da Antonio Zavatteri
                     ritorna nel circuito ERT per due date:
                     sabato 9 marzo all’Auditorium Comunale di
                     Zoppola e domenica 10 marzo all’Auditorium
Alla Fratta di San Daniele del Friuli. Alle 20.45 sui due
palchi regionali saliranno Alessia Giuliani, Alberto Giusta,
Davide Lorino, Aldo Ottobrino e Gisella Szaniszlò.

Una sera come tante altre tra cinque amici quarantenni. Tutti
appartenenti alla media borghesia. Oltre ai padroni di casa
(due professori dichiaratamente di sinistra), ci sono il
fratello di lei che fa l’agente immobiliare e la sua compagna
in ritardo a causa di un impegno di lavoro, mentre l’amico
single è trombonista in un’orchestra sinfonica.
Quella sera, il fratello comunica alla compagnia che diventerà
padre. Felicitazioni, baci e abbracci. Poi le solite domande:
sarà maschio o femmina, che nome gli metterete? Il futuro papà
non ha dubbi che sarà maschio; ma lo sconcerto nasce quando
egli comunica il nome che hanno deciso di mettere al figlio.
Un nome che evoca imbarazzanti memorie storiche. Il dubbio è
che si tratti di uno scherzo, ma la discussione degenera ben
presto investendo valori e scelte personali.

Tra offese reciproche che non mancano di ferire tutti, prende
forma un ritratto di una generazione allo sbando, dove tutti
hanno qualche segreto da nascondere o da rinfacciarsi. Le
prénom è una commedia ricca di colpi di scena e carica di
quell’ironia tipica della tradizione francese che porta da un
lato alla risata e dall’altro a una riflessione profonda su
noi stessi.

Maggiori informazioni al sito www.ertfvg.it e chiamando la
Biblioteca Comunale di Zoppola (0434 979947) e la Biblioteca
Guarneriana di San Daniele (0432 946567).

CARNEVALE DI TRIESTE, VINCE
IL 28° PALIO IL RIONE DI
ROIANO
E’ il rione di Roiano con “Ma che freddo fa” a vincere – per
la quarta volta – il Palio di Trieste. Secondo posto per
Cittavecchia San Giusto con “ Alice nel nostro paese delle
meraviglie ”. Terzo posto per Rozzol con il tema “ Old Far
West ”.

Si è chiuso con un grande successo il Corso Mascherato che
anche quest’anno nella giornata di Martedì         Grasso   ha
richiamato in piazza migliaia di persone.

Partito alle 14.30 da piazza Oberdan per concludersi –
salutato da due ali di folla – in piazza Unità passando
attraverso via Carducci, via Reti, via Imbriani e Corso Italia
per sfociare in piazza dell’Unità d’Italia, il corteo composto
da maschere e bande, appartenenti ai rioni o iscritte
singolarmente, ha visto presente come ospiteil gruppo Amici
dello Schnappvieh di Villorba (TV). A sfidarsi per il Palio di
Trieste sono stati (in ordine di sfilata) i rioni di Valmaura
(accompagnato dalla Guggefafraia), Cittàvecchia San Giusto,
Servola – che ha deciso di partecipare fuori concorso – con la
Banda Refolo, Roiano con la Filarmonica di Santa Barbara,
Barriera Vecchia accompagnata dal Complesso Bandistico
Arcobaleno, Rozzol,  San Giovanni   e Borgo San Sergio.

A aprire il festoso e colorato corteo, dopo il Gonfalone con
il simbolo del Carnevale di Trieste, la Show Band Vecia
Trieste, che dal 2016 è la banda ufficiale del Carnevale di
Trieste. Presente, in chiusura di sfilata, anche la Banda
Berimbau.

Tra i gruppi iscritti più numerosi e appariscenti, si
segnalano la Clapa MataWitz e I Gnampoli, mentre tra le gag
più particolari e applaudite va citata quella intitolata
Intuindo e dedicata a Freddie Mercury e i Queen.

A valutare le maschere, presentate al loro passaggio dallo
speaker ufficiale, Maurizio Testi, è stata una giuria
qualificata composta da addetti ai lavori tra sarte,
costumiste, coreografi, attori, autori e registi teatrali e
dall’assessore comunale al Turismo e Promozione del
territorio, Francesca De Santis.

A premiare i primi tre rioni classificati (mentre i restanti
premi a singoli e gruppi, adulti e bambini verranno consegnati
in una successiva data che verrà comunicata a mezzo stampa)
sono stati l’assessore comunale al Turismo e Promozione del
territorio, Francesca De Santis, il Presidente onorario,
Roberto de Gioia e la Presidente del Comitato di Coordinamento
per il Carnevale di Trieste e del Palio cittadino, Sabrina
Iogna Prat.

Uno speciale e sentito ringraziamento da parte del Comitato
organizzatore va a tutte le forze dell’ordine impegnate e in
particolare alla      Polizia   Locale    per   la   preziosa
collaborazione.

Dopo le premiazioni, la festa è proseguita in piazza con
l’animazione dello Showman triestino Mauro Manni, che sarà
affiancato dallo Staff del c’era una volta e dall’ospite
speciale Angela Mangiavillano, speaker di Rdt Radio
Station. Sul palco sono salite poi tutte le bande per esibirsi
a rotazione.

E anche quest’anno al Carnevale di Trieste c’è stato spazio
per l’impegno sociale. A precedere le premiazioni,è stata
infatti l’esibizione del gruppo “Aperitivo silenzioso” con
Barbara Cova e Francesca Lisjak (presidente ENS Ente Nazionale
Sordi FVG), che assieme agli amici della LIS, hanno
interpretato alcuni brani con la lingua dei segni, unendo così
al divertimento l’impegno sociale.

La registrazione della sfilata andrà in onda su Tele
Antenna (Canale 647 del digitale terrestre) il sabato
successivo alle ore 21 e la domenica alle 19.30 e alle 23.
Il corso Mascherato è stato trasmettesso in diretta straming
da Trieste Cafe, media partner del Carnevale di Trieste.

Anche sul sito www.radiopuntozero.it è stato possibile
assistere alla diretta streaming del Corso Mascherato grazie
alla webcam collocata presso la sede dell’emittente in Corso
Italia.

In serata, la festa si è trasferita a Servola, sempre più,
come da secolare tradizione, il paese del Carnevale, dove si è
fatto festa nei locali prima della veglia funebre di Cornelio
per le vie del rione.

Alla Pizzeria Arcobaleno è in corso fino al 9 marzo una mostra
di 20 opere sul tema del Carnevale dell’artista Lodovico
Zabotto a cura del gruppo Amici Amèbe dal titolo “Sorrisi in
maschera”.

Questa la classifica finale completa:

1 Roiano – Ma che freddo fa 10.835

2 Cittavecchia San Giusto – Alice nel nostro paese delle
meraviglie 10.003

3 Rozzol – Old Far West 9.499

4 Barriera Vecchia San Giacomo – A tutta birra!!! 8.978

5 Valmaura – Trieste…oltre le nuvole 8.131

6 Borgo San Sergio – Meteo e Boba a Bor(d)go 6.572

7 San Giovanni – San Giovanni sogna …5.059

Fuori concorso: Servola – Xe tuto un circo… anche a Servola

Ultimo spettacolare atto del Carnevale, sarà il Mercoledì
delle Ceneri con i rituali Funerali che si tengono sia a
Servola che a San Giovanni.
A Servola, il Corteo funebre accompagnato      – per la prima
volta – dalla Banda Niu Orlians partirà alle 16.30 con moglie,
amante e figli addolorati per concludersi con il consueto e
pittoresco Rogo. A San Giovanni le Esequie si terranno invece
dalle 15 quando sarà allestita la “camera ardente” ospitata
dalla Bocciofila San Giovanni in piazzale Gioberti. Seguiranno
veglia del Carnevale, corteo funebre ed esposizione del
feretro: il Morto darà i numeri del lotto. A chiudere, saluto
e rogo finale del Carnevale.

Per tutte le informazioni e gli aggiornamenti in tempo reale
sul Carnevale 2019, sono attivi anche quest’anno il sito
internet, online all’indirizzowww.carnevaletrieste.it, dove
reperire tutte le informazioni e il gruppo facebook ufficiale
Il Carnevale di Trieste, con foto e notizie sempre aggiornate.

Trieste Trasporti S.p.A. informa che, in occasione del
Carnevale, il servizio subirà delle variazioni ai percorsi.

Il Carnevale di Trieste si tiene in co-organizzazione con il
Comune di Trieste, con il sostegno della Regione Autonoma
Friuli Venezia Giulia e grazie alla collaborazione di Trieste
Trasporti.

Andrea Forliano

PAUL WERTICO, IL BATTERISTA
DI PAT METHENY (20 ANNI DI
COLLABORAZIONE E 7 GRAMMY)
ARRIVA   A   MONFALCONE    IN
CONCERTO IN TRIO. DOMENICA 10
MARZO, ORE 18 – IL CARSO IN
CORSO ingresso libero
I piccoli miracoli a volte accadono, e a Monfalcone domenica
10 marzo non sarà difficile parteciparvi: grazie alle
Associazioni Nuovo Corso ed ARTeFUMETTO alle ore 18 al Carso
in Corso è atteso un trio stellare, alle prese con un
originale connubio tra opera e jazz.

Free the Opera! è il titolo del progetto che sarà presentato
dal trio di Fabrizio Mocata (pianoforte), Gianmarco Scaglia
                            (contrabbasso) e Paul Wertico
                            alla batteria. Sì, proprio quel
                            Wertico che per vent’anni ha
                            suonato al fianco di Pat Metheny
                            nella Pat Metheny Band, con la
                            quale ha conquistato ben 7
                            Grammy Award!

Una grande fortuna, dunque, che tra le pochissime date
italiane del progetto ci sia proprio quella di Monfalcone, e
che si affronti un repertorio tanto godibile e, insieme,
raffinato e completo come quello che i tre artisti hanno
assemblato con coinvolgente originalità.

L’idea del progetto si deve a Fabrizio Mocata, vulcanico
artista che ha   suonato recentemente al Comunale di Monfalcone
e che spazia     dal jazz, al tango alla classica, passando
rigorosamente    sempre per l’improvvisazione.    In “Free the
Opera!” Mocata    – si legge in una recensione – omaggia alcune
arie d’opera vivendole come canzoni popolari contemporanee del
XIX secolo, e questo conferisce ai brani più valore intrinseco
e una qualità che consente più profonde esplorazioni nel
ritmo, nella struttura e ell’elaborazione dell’armonia.

Tre virtuosi a confronto, tre sensibilità diverse e tre
percorsi musicali complementari formano restituiscono uno
scenario musicale di enorme fascino.

Doveroso cominciare a parlare di loro da Paul Wertico: nel
1983 entra a far parte del Pat Metheny Group (con il quale
vincerà 7Grammy Award) dove rimane fino al 2001. Con la mitica
band Wertico affina la sua tecnica e comincia a lavorare
sull’uso dei piatti che diventerà poi una sua caratteristica
ineguagliabile.

Nonostante provenga da generi musicali diversi Wertico entra
subito in armonia con il gruppo di Pat Metheny diventando un
elemento fondamentale della formazione e un punto di
riferimento per i batteristi che lo sostituiranno oltre che un
“guru” della batteria per le generazioni a venire.

Da quella data in poi si dedica alla famiglia e ad altri
studi, collaborando anche con Larry Coryell, Kurt Elling e
Jeff Berlin. Dal 2000 al 2007 è stato membro di un gruppo di
rock progressivo polacco gli SBB. Il suo primo CD da leader è
intitolato The Yin and the Yout. Questo album verrà acclamato
dalla critica. Nel 1998 registra un Cd dal vivo con il Paul
Wertico trio, intitolato Live in Warsaw con il chitarrista
John Moulder e il bassista Eric Hochberg. Nel 2000 con lo
stesso gruppo registra un altro album intitolato “Don’t Be
Scared” Anymore, nel 2004 Wertico incide Stereo Nucleosis.

Fabrizio Mocata è pianista vulcanico, energico, appassionato e
insieme di ottima tecnica: viene dal classico, e sin dal 2000
apre i suoi orizzonti con il quintettoRojo Porteño con cui
vince importanti premi da camera internazionali. La passione
per l’opera arriva nel 2009 con Puccini Moods, insieme a
Gianmarco Scaglia ed Ettore Fioravanti, progetto portato in
tutta Europa. Premio Toast al MEI con “Impollinazioni” dei
Malahierba, continua le contaminazioni con “Concerto della
beata Cristiana”, in cui rielabora pagine di musica sacra in
chiave jazzistica con un ensemble misto. Ha suonato in tutto
il mondo, con attenzione alla musica sudamericana e al tango,
e nel 2012 registra un nuovo progetto a New York.

Gianmarco Scaglia, contrabbassista e compositore è una figura
storica del jazz italiano. Si forma ai seminari di Siena e al
Berklee College of Music di Boston studiando con John Repucci.
Nel 1994, in trio con Claudio Fasoli ai sassofoni ed Ettore
Fioravanti alla batteria, lavora su proprie composizioni e
realizza il suo primo CD “ Moods”. 20 dischi all’attivo, ha
lavorato tra gli altri con Danilo Rea, Paolo Fresu, Franco
Cerri, Max De Aloe, Marco Tamburini, Massimo Manzi, Claudio
Fasoli, Ettore Fioravanti, … Recensito – con “Blue in Green” e
“Jazz City” sono stati recensiti dalla più importante e
prestigiosa rivista specializzata “Double Bassist”.

Andrea Forliano

New    Echoes   ospita    il
batterista Lucas Niggli con
il solo “Alchemia Garden”
venerdì 8 marzo a Palazzo
Cavalli-Franchetti ( VE )
La terza edizione di New Echoes arriva al giro
  di boa ospitando uno dei batteristi e percussionisti più
             ricercati d’Europa, Lucas Niggli.
  Venerdì 8 marzo alle 21:00, in un concerto esclusivo nel
 salone di Palazzo Cavalli-Franchetti- sede di IED Venezia,
   partner della rassegna – Niggli presenterà al pubblico
veneziano il suo primo progetto solista, Alchemia Garden, un
    intricato e affascinante giardino di suoni e ritmi.
L’ingresso al concerto, come di consueto, è libero e gratuito
                  fino a esaurimento posti.

               Venerdì 8 marzo 2019, ore 21:00

                 Palazzo Cavalli-Franchetti

  New Echoes – Rassegna di Nuova Musica Svizzera a Venezia
Lucas Niggli • Alchemia Garden
Lucas Niggli è uno dei batteristi più ricercati d’Europa, che
in trent’anni di attività ha suonato con innumerevoli progetti
pioneristici, in formazioni spesso al confine tra jazz, nuova
musica, rock e improvvisazione.

Venerdì 8 marzo alle 21:00, nell’affascinante salone di
Palazzo Franchetti, affacciato sul Canal Grande, Niggli
presenta il suo recente progetto solista – Alchemia Garden –
nell’ambito della rassegna di nuova musica svizzera New
Echoes, per la prima volta in collaborazione con IED Venezia.

Alchemia Garden è un vero e proprio giardino di percussioni,
un ecosistema pulsante e brulicante di ritmi e timbri. Al
centro, come uno sciamano contemporaneo, Lucas Niggli,
fantasioso evocatore di spiriti e vibrazioni, giardiniere che
si prende cura di ogni gemma, che guida il trasformarsi
naturale del suono in intricate e affascianti volute.

Mescolando organico e scientifico, spontaneità naturale e
sapiente dominio degli elementi, in Alchemia Garden Niggli è
la sua stessa orchestra e fa suonare la batteria come un
centinaio di tamburi pulsanti, tra esplosioni ritmiche e
attenzione alle sfumature.

Il giorno seguente, Niggli si esibirà alla Casa del Jazz a
Roma, grazie ad una virtuosa collaborazione tra New Echoes,
Istituto Svizzero, Casa del Jazz e Fondazione Musica per Roma.

Lucas Niggli è nato nel 1968 in Camerun, dove ha vissuto per
parte dell’infanzia prima di trasferirsi in Svizzera, dove ora
risiede.

La sua affinità con la musica, soprattutto con gli strumenti a
percussione, nasce in giovane età.

Tra   il   1987   e   il   1995    ha   suonato   con   la   formazione
sperimentale new jazz “Kieloor Entartet”, per poi assumere la
direzione dell’etichetta svizzera alternativa “UNIT-Records”
fino al 1998; è stato presidente del Sindacato Musica Svizzera
(SMS) e membro della direzione del WIM (Werkstatt für
Improvisierte Musik, a Zurigo).

Nel   1995   ha   fondato     la    band   avant-core        “Streamboat
Switzerland” con Dominik Blum e Marino Pliakas, con cui
realizza 4 cd, 2 vinili e suona in più di 150 concerti.
“Lucas Niggli’s Zoom” viene fondato nel 1999 (con Nils Wogram
e Philipp Schaufelberger) e solca i pachi dei maggiori
festival europei. Come estensione di questo trio, Niggli fonda
“Big Zoom”, un quintetto con Claudio Puntin e Peter Herbert.

Dal 2002 suona regolarmente nel Piano Trio con Jacques
Demierre e Barry Guy. Dal 1994 Lucas Niggli collabora con
Pierre Favre, sia in duo sia in diverse band – tra queste
“Singing Drums”, “European Chamber Ensemble”, “The Drummers”.
Dal 2006 ha composto e performato con il quartetto di batteria
Beat Bag Bohemia (con Kesivan Naidoo (SA), RolandoLamussene
(MZ), and Peter Conradin Zumthor (CH)). Il duo Black Lotos con
Xu Fengxia è un altro progetto di lungo corso, come il duo con
Peter Conradin Zumthor. Dal 2011 il Trio Biondini – Godard –
Niggli con Luciano Biondini e Michel Godard si esibisce in
tutta Europa e ha all’attivo due cd usciti per Intakt Records.
Dal 2013 è regolarmente coinvolto in progetti con il Trio
Klick con Fritz Hauser e P.C.Zumthor e in duo con il cantante
svizzero Andreas Schaerer.

Lucas Niggli è sempre stato musicalmente attivo. Si è esibito
in tutta Europa con diversi musicisti, suonato in Russia e in
America, Egitto e Canada, Cina e Sudafrica e molti altri paesi
e in alcuni dei maggiori festival internazionali. Si è
confrontato con tutti gli ambiti musicali: dall’esecuzione di
composizioni contemporanee di David Dramm, Michael
Werthmüller, Felix Profos, Sam Hayden, Kagel, Polanski, Cage,
o Rzewski; all’improvvisazione (si esibisce regolarmente al
Werkstatt für Improvisierte Musik di Zurigo); alle
collaborazioni con diverse band svizzere.

Nel corso della sua carriera, Lucas Niggli ha lavorato con
diversi musicisti e artisti internazionali, come Barry Guy,
John Cale, Pierre Favre, Butch Morris, Trevor Watts, Fred
Frith, Hans Koch, Peter Kowald, Peter Waters, Samul Nori, Tom
Cora, Ikue Mori, Tenko, Michel Doneda, Michel Wintsch,
Collegium Novum, Urs Leimgruber, Arkadij Shilklopper, Jean-
Luis Matinier, Martin Schütz, Irene Schweizer, Susanne
Abbuehl, Wu Wei, Phil Minton, il regista Peter Mettler,
Susanne Abbuehl, Erika Stucky, ARTE Quartet, Andrew Cyrille,
Andreas Schaerer, Tim Berne e molti altri.

NEW ECHOES | Rassegna di Nuova Musica Svizzera a Venezia,
giunta alla terza edizione, è realizzata con il sostegno del
 Consolato generale di Svizzera a Milano e della Fondazione
svizzera per la cultura Pro Helvetia, in collaborazione con
 Palazzo Grassi Punta della Dogana, IED Venezia, JAM – Jazz
Area Metropolitana e nusica.org.

Palazzo Trevisan degli Ulivi
Campo S. Agnese, Dorsoduro 810 – 30123 Venezia

T. 041 241 1810

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