RASSEGNA STAMPA TEMATICA* - 16-31 marzo 2019 *realizzata su materiale messo a disposizione da - Life Prepair

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RASSEGNA STAMPA TEMATICA* - 16-31 marzo 2019 *realizzata su materiale messo a disposizione da - Life Prepair
RASSEGNA STAMPA TEMATICA*

      16-31 marzo 2019

   *realizzata su materiale messo a disposizione da
RASSEGNA STAMPA TEMATICA* - 16-31 marzo 2019 *realizzata su materiale messo a disposizione da - Life Prepair
INDICE

28.03.19 LASTAMPA.IT
Lettera aperta degli scienziati del clima agli studenti che scioperano per
l`ambiente

28.03.19 IL SOLE 24 ORE
L`alternativa dell`idrogeno viaggia su rotaia e in aereo

26.03.19 ILSOLE24ORE.COM
Il tempo della siccità. Lo stato di salute ambientale dell`Italia, spiegato
dall`Ispra

26.03.19 IL RESTO DEL CARLINO ed. RAVENNA
Buco dell`ozono, piogge acide, plastica: occhio alla Terra

21.03.19 IL SOLE 24 ORE
Piano energia-clima, parte il confronto

20.03.19 LA STAMPA
Novara, la macchina mangia smog riduce l`inquinamento. Contro l`inquinamento arriva la
macchina mangia smog

20.03.19 IL MANIFESTO
In ecologia non sono possibili le scorciatoie

17.03.19 CORRIERE DELLA SERA
Intervista ad Elisabetta Casellati - In Italia il clima provoca morti e sfollati La
politica non può più restare a guardare

16.03.19 ILFATTOQUOTIDIANO.IT
Cambiamenti climatici, l`inverno caldo del Nord mette già in crisi il Po. E nel
Delta risale l`acqua del mare: habitat a rischio

16.03.19 AVVENIRE
Clima, la piazza globale dei ragazzi

16.03.19 IL MANIFESTO
I numeri non tornano. Così si va a sbattere. L`energia è il cuore del problema
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Sezione:ARPAE

                                                                                                                                                                                Notizia del: 27/03/2019
                                                                                                    www.lastampa.it
                                                                                                    Lettori: 190.996                                                                             Foglio:1/3

                                Informativa                        TUTTOGREEN                                                                        SEGUICI SU                      ACCEDI
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                               Maremma, il Far West                Il costo umano dietro a un   Via le bottiglie in plastica          Pappagalli amazzonici,          “Il pentagono della morte”
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                               dell’Italia raccontato da           barattolo di pomodoro        dagli scaffali: la scelta di          nati in Sudafrica               salvato dalla
                               Luciano Bianciardi                                               NaturaSì                                                              fitorimediazione

                         Lettera aperta degli scienziati del clima agli
                         studenti che scioperano per l’ambiente
                                                                                                                                                        VIDEO CONSIGLIATI

                                                                                                                                                        Vuoi fare la differenza? Adotta un bambino
                                                                                                                                                        a distanza!
                                                                                                                                                        ActionAid

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                                                                                                                                                        Emma ai ragazzi: “Aprite il cervello,
                                                                                                                             Pubblicato il 27/03/2019   Instagram non è la realtà. E le parole sono
                                                                                                         Ultima modifica il 27/03/2019 alle ore 08:21
                                                                                                                                                        importanti”
                         Cari studenti che state scioperando per il clima, noi scienziati e studiosi dei
                         cambiamenti climatici e dell’ambiente vi offriamo tutto il nostro sostegno. Ci
                         unisce il desiderio di studiare la realtà, e una delle realtà che oggi purtroppo
                         emerge è la difficoltà per gli esseri umani a rimettersi in discussione: così si
                         spiegano gli attacchi contro di voi e le accuse ingiuste, come quella di avere
                         sporcato una piazza che avete lasciato pulitissima o di essere pupazzi nelle mani
                         di adulti che vi userebbero - sono accuse che servono, a chi le inventa, ad
                         evitare di prendere coscienza della crisi climatica in cui ci troviamo.                                                        No_Code: eccellenza artigianale e
                                                                                                                                                                                                                     Il presente documento e' ad uso esclusivo del committente.

                                                                                                                                                        avanguardia tecnologica.
                                                                                                                                                        Tod’s
                               Inizia la giornata con la Cucina de La Stampa, la newsletter di Maurizio
                                                                Molinari

                         LEGGI ANCHE Oggi in piazza milioni di giovani manifestano per il clima: “Ma ora
                         gli adulti devono agire”

                         E' un riflesso fin troppo umano, a nessuno fa piacere sapere che il nostro
                         pianeta rischia di diventare inospitale, con un drammatico calo delle risorse a
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                                                                                                                                                        Wawrinka sconfitto in finale piange:
                         nostra disposizione. Ma non è moralmente accettabile che si neghi                                                              “Federer sei uno str...”
                         pubblicamente il dato scientifico, come ci è capitato di leggere in questi giorni.                                                                 Contenuti Sponsorizzati da Taboola

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                                     Servizi di Media Monitoring

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                                                                                  www.lastampa.it
                                                                                  Lettori: 190.996                             Foglio:2/3

                         Possiamo affermare con certezza che se leggete di qualcuno che nega che i
                         cambiamenti climatici dipendano dall’uomo, oppure che nega siano un grave
                         pericolo, non sta parlando della realtà, ma della difficoltà ad accettarla. E il
                         vostro, il nostro compito è di aiutare a diffondere questa importante
                         consapevolezza. Perché sul clima non esistono nemici, solo interlocutori da
                         persuadere alla realtà.

                         Vi chiediamo allora di tentare assieme di persuadere la classe politica, di andare
                         insieme ad incontrarla. Prima delle elezioni del 2018 ci siamo uniti in un
                         comitato, «La Scienza al Voto», per convincere tutte le forze politiche a fare del
                         contesto ambientale in pericolo il centro di ogni altra politica – e abbiamo
                         proposto un accordo di legislatura trasversale, ritenendo che molte azioni siano
                         importanti ed urgenti qualunque sia l’appartenenza a partiti o movimenti:
                         abbiamo in effetti incontrato alcune disponibilità, ma manca ancora una
                         consapevolezza diffusa e di conseguenza un’azione adeguata.

                         I politici non ci devono temere: la politica è l'arte di organizzare la vita sociale, e
                         ai politici spetta il grandioso, storico compito di organizzare la transizione
                         ecologica. A noi spetta di ricordare loro che ci sono però due elementi basilari
                         da rispettare, cui peraltro l'Italia si è già obbligata aderendo all'Accordo di
                         Parigi:

                         - una riduzione delle nostre emissioni molto maggiore di quella ad oggi prevista,
                         indispensabile per limitare l'aumento della temperatura a 1,5°C rispetto all'era
                         preindustriale, e dunque le catastrofi più gravi (e naturalmente un
                         indispensabile adattamento ai cambiamenti non più evitabili);
                         - un impegno sostanziale verso i paesi più poveri, secondo il principio della
                         giustizia climatica, poiché essi sono i meno responsabili e i più colpiti dalla
                         manomissione del clima, e devono essere aiutati a svilupparsi rinunciando
                         all'uso dei combustibili fossili, che a noi occidentali è invece stato permesso.

                         I politici potranno naturalmente essere stimolati da un'opinione pubblica
                         consapevole della crisi climatica e delle sue soluzioni, e potranno a loro volta
                         stimolare i cittadini a raggiungere questa consapevolezza – sostenuti da coloro
                         che formano le coscienze e il pensiero collettivo, gli insegnanti e i giornalisti,
                         cui spetta uno speciale dovere di raggiungere una consapevolezza in materia di
                         manomissione del clima e di possibili soluzioni alla crisi.

                         Cari studenti, la strada di fronte a noi è difficile, ma chiara. Vogliamo, se lo
                         ritenete opportuno, percorrerla insieme?
                                                                                                                                             Il presente documento e' ad uso esclusivo del committente.

                         Comitato "la Scienza al voto"

                         Antonello Pasini, fisico e climatologo, CNR (Coordinatore)

                         Carlo Barbante, chimico e climatologo, CNR e Università Ca’ Foscari, Venezia

                         Leonardo Becchetti, economista, Università di Tor Vergata, Roma

                         Alessandra Bonoli, ingegnere della transizione, Università di Bologna

                         Carlo Cacciamani, fisico e meteorologo, Protezione Civile
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                         Stefano Caserini, ingegnere ambientale, Politecnico di Milano

                                                                                                                                         4
                                  Servizi di Media Monitoring

                                                                                  LINK ALL'ARTICOLO
RASSEGNA STAMPA TEMATICA* - 16-31 marzo 2019 *realizzata su materiale messo a disposizione da - Life Prepair
Sezione:ARPAE

                                                                                                      Notizia del: 27/03/2019
                                                                                www.lastampa.it
                                                                                Lettori: 190.996                  Foglio:3/3

                         Claudio Cassardo, meteorologo e climatologo, Università di Torino

                         Sergio Castellari, fisico e meteorologo, INGV

                         Andrea Filpa, urbanista, Università di Roma Tre

                         Francesco Forastiere, epidemiologo, CNR

                         Fausto Guzzetti, geologo, CNR

                         Vittorio Marletto, fisico e agrometeorologo, ARPAE Emilia-Romagna e AIAM

                         Cinzia Perrino, biologa ed esperta di qualità dell'aria, CNR

                         Nicola Pirrone, ingegnere ed esperto di cambiamenti globali e inquinamento
                         atmosferico, CNR

                         Mario Motta, ingegnere dell'energia, Politecnico di Milano

                         Gianluca Ruggieri, ingegnere ambientale, Università dell’Insubria

                         Federico Spanna, agrometeorologo, Regione Piemonte e AIAM

                         Stefano Tibaldi, fisico e meteorologo, CMCC

                         Francesca Ventura, fisico e agrometeorologo, Università di Bologna e AIAM

                       Sponsorizzato

                                                                                                                                Il presente documento e' ad uso esclusivo del committente.

                       Padre e una figlia hanno fatto la stessa foto per 14 anni ed è commovente
                       easyviaggio | Sponsorizzato
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                                       Servizi di Media Monitoring

                                                                                LINK ALL'ARTICOLO
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Edizione del:28/03/19
                                                                      Dir. Resp.:Fabio Tamburini                   Estratto da pag.:31
              Sezione:MOBILITA', TRASPORTI, LAVORI...   Tiratura: 173.364 Diffusione: 131.844 Lettori: 744.000               Foglio:1/1

                                                                                                                                          Il presente documento e' ad uso esclusivo del committente.
181-142-080

                                                                                                                    Peso:8%
                                                                                                                                     8
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Sezione:ARPAE

                                                                                                                                                   Notizia del: 25/03/2019
                                                                                      www.ilsole24ore.com
                                                                                        Lettori: 78.360                                                             Foglio:2/8

                                       acqua, i produttori idroelettrici temono di dover affrontare i consumi
                                                                                                                        dossier | n. 23 articoli
                                       estivi con le dighe ridotte al fango limaccioso del fondo, i consorzi         Qualità della vita 2019 - Il
                                       irrigui già studiano come dissetare le colture quando sarà la stagione        clima
                                       più asciutta. Ma il 2017 fu un anno asciutto in modo preoccupante, e          CAMBIAMENTI CLIMATICI |

                                       lo certifica l’Ispra nel nuovo Annuario dei dati ambientali, presentato       «Il tempo della siccità». Lo stato di salute
                                                                                                                     ambientale dell’Italia, spiegato dall’Ispra
                                       stamattina: è piovuto il 22% in meno.
                                                                                                                     IL NUOVO INDICE DEL SOLE 24 ORE |
                                       L’Annuario dell’Ispra è il ritratto dello stato di salute ambientale          Indice del clima, ecco le città italiane dove si
                                                                                                                     vive meglio
                                       dell’Italia. Raccoglie e unifica in un disegno coordinato i dati elaborati
                                       dalle varie Arpa (Agenzie regionali di protezione dell’ambiente) e ne         QUALITÀ DELLA VITA |
                                                                                                                     Indici del clima 2019, l’infografica
                                       ottiene un check-up, una radiografia ecologica.
                                                                                                                     CLIMA 2019 |
                                                                                                                     La «Qualità della vita» compie 30 anni e
                                       La salute ambientale migliora                                                 diventa un percorso

                                       In breve, la salute ambientale dell’Italia migliora.                          LA NOTA METODOLOGICA | 25 marzo 2019

                                       ● Aria: a dispetto dalla percezione di alcuni, migliora la qualità            Indice del clima, da 3BMeteo oltre 16mila dati
                                                                                                                     per ogni città
                                       dell’aria e nelle città si respira sempre meglio. I dati e le misurazioni
                                                                                                                     Torna alla home del dossier
                                       non lasciano alcun dubbio nemmeno ai dubbiosi: dal 1990 al 2016 le
                                       emissioni nazionali di particolato atmosferico PM10 sono in
                                       diminuzione del -33,7% e le emissioni complessive di ossidi di zolfo,
                                       ossidi di azoto e ammoniaca sono in calo del -66,8%.
                                       ● Clima: è stata di +1,30 °C l’anomalia della temperatura

                                                                 media in Italia, superiore a quella globale sulla
                                                                 terra ferma (+1,20 °C) mentre le emissioni totali
                                                                 di gas serra dal 1990 al 2016 sono diminuite del
                                                                 17,5%.
                            ATTUALITÀ | 25 marzo 2019            Attenzione alle specie viventi importate in modo
                            Qualità della vita 2019 - Il         inconsapevole, come gli insetti che devastano le
                            clima
                                                                 colture: sono 3.182 specie estranee introdotte in
                                                                 Italia e potenzialmente invasive.
                                       Sul dissesto idrogeologico, i principali eventi di frana nel 2017 sono
                                       stati 172 e hanno causato complessivamente 5 vittime, 31 feriti e danni
                                       prevalentemente alla rete stradale, eventi distribuiti in particolare
                                       nelle regioni Abruzzo, Campania, Sicilia, Trentino-Alto Adige,
                                       Lombardia e Marche. Il mare è di ottima qualità nell’89% delle coste,
                                                                                                                                                                                  Il presente documento e' ad uso esclusivo del committente.

                                       quello migliore è in Sardegna. Dal 1990, in crescita l’agricoltura
                                       biologica, che interessa il 15,4% della superficie agricola utilizzata
                                       (Sau) e il 5,8% delle aziende agricole.

                                       Il rapporto dell’Ispra
                                       Una banca dati con 306 indicatori, tra cui 9 new entry, per un totale di
                                       150mila dati, organizzati in 460 tabelle e 635 grafici. Biodiversità,
                                       clima, inquinamento atmosferico, qualità delle acque interne, mare e
SPIDER-FIVE-73680431

                                       ambiente costiero, suolo, rifiuti, agenti fisici sono solo alcuni dei temi
                                       trattati nell’edizione 2018 dell’Annuario dei dati ambientali, la

                                                                                                                                                                             16
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                                                                                        LINK ALL'ARTICOLO
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                                                                                                                           Notizia del: 25/03/2019
                                                                                        www.ilsole24ore.com
                                                                                          Lettori: 78.360                              Foglio:4/8

                                       2016 le emissioni nazionali di particolato atmosferico PM10 sono in
                                       diminuzione del -33,7% e le emissioni complessive di ossidi di zolfo,
                                       ossidi di azoto e ammoniaca sono in calo del -66,8%.

                                                                 Biodiversità
                                                                 La fauna in Italia conta oltre 60mila specie e la
                                                                 nostra flora 8.195 specie di piante vascolari e
                                                                 3.873 non vascolari.
                            LA GIORNATA MONDIALE                 Volendo fare un confronto con l’Europa, per
                            DELL’ACQUA | 22 marzo 2019
                            Il giorno giusto per
                                                                 quanto riguarda la fauna, tra gli insetti, gli
                            domandarsi come stanno le            ortotteri (grilli e cavallette) sono circa il triplo di
                            nostre acque
                                                                 quelli della Polonia, il decuplo della Gran
                                                                 Bretagna e della Norvegia e oltre 150 volte quelli
                                       dell’Islanda e il numero di specie dei lepidotteri (farfalle) è più del
                                       doppio di quello della Gran Bretagna.
                                       Resta alto il livello di minaccia: 120 specie di vertebrati terrestri sono
                                       minacciate per la perdita e la degradazione di habitat; sono 3.182
                                       specie alloctone introdotte in Italia e potenzialmente invasive; tra i
                                       vertebrati, sono minacciati gli anfibi (36%) e i pesci ossei di acqua
                                       dolce (48%). Particolarmente minacciate il 42% delle 202 specie
                                       tutelate dalla Direttiva Habitat.

                                       Mare
                                       Più dell’89% delle acque costiere di balneazione è in classe eccellente
                                       nel quinquennio 2014-2017. Nel 2017 lo stato di qualità delle acque
                                       costiere di balneazione, in relazione ai fattori igienico sanitari, ricade
                                       in classe eccellente per l’89,7%, buona per il 5,4%.
                                       Il distretto della Sardegna si conferma migliore dal punto di vista della
                                       qualità chimica delle acque marino costiere: il 90% presenta infatti
                                       uno stato chimico “buono”.
                                       La presenza dell’alga tossica Ostreoptis ovata nel 2017 è stata
                                       riscontrata in 10 regioni costiere e assente in Abruzzo, Emilia-
                                       Romagna e Veneto.

                                                                 Fiumi e laghi
                                                                                                                                                      Il presente documento e' ad uso esclusivo del committente.

                                                                 L’acqua è un bene prezioso, che va difeso e
                                                                 preservato. Su 7.493 fiumi, il 43% raggiunge
                                                                 l’obiettivo di qualità per lo stato ecologico e il
                            RAPPORTO ISPRA | 15 giugno           75% quello di qualità per lo stato chimico.
                            2018
                            Rifiuti speciali in aumento.         Su 347 laghi, il 20% raggiunge l’obiettivo di
                            Riutilizzato e riciclato il          qualità per lo stato ecologico e il 48% quello di
                            65%
                                                                 qualità per lo stato chimico.
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                                       ●Fiumi: buono ed elevato lo stato ecologico per la Provincia di
                                       Bolzano (94%), Valle d’Aosta (88%), Provincia di Trento (86%) e

                                                                                                                                                 18
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RASSEGNA STAMPA TEMATICA* - 16-31 marzo 2019 *realizzata su materiale messo a disposizione da - Life Prepair
Sezione:ARPAE

                                                                                                                        Notizia del: 25/03/2019
                                                                                        www.ilsole24ore.com
                                                                                          Lettori: 78.360                           Foglio:3/8

                                       pubblicazione scientifica di dati statistici e informazioni sull’ambiente
                                       realizzata dall’Istituto in stretta collaborazione con il Sistema
                                       nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa).

                                                                 Dissesto idrogeologico
                                                                 I principali eventi di frana nel 2017 sono stati 172
                                                                 e hanno causato complessivamente 5 vittime, 31
                                                                 feriti e danni prevalentemente alla rete stradale,
                            IL NUOVO INDICE DEL SOLE 24          eventi distribuiti in particolare nelle regioni
                            ORE | 25 marzo 2019
                            Indice del clima, ecco le
                                                                 Abruzzo, Campania, Sicilia, Trentino-Alto
                            città italiane dove si vive          Adige, Lombardia e Marche.
                            meglio
                                                                 ● Frane. Diverse sono state le frane che si sono
                                                                 attivate o riattivate in Abruzzo, sia a causa dello
                                       scioglimento della neve caduta nell’eccezionale nevicata del 18
                                       gennaio del 2017, sia delle intense precipitazioni.
                                       ● Allagamenti. In Italia, oltre 6 milioni di abitanti sono residenti in
                                       aree a pericolosità idraulica media (tempo di ritorno tra 100 e 200
                                       anni), mentre la popolazione a rischio frane, se si considerano le 2
                                       classi a maggiore pericolosità (elevata e molto elevata), è pari a oltre
                                       1,2 milioni di abitanti.
                                       ● Terremoti. Dal punto di vista della sismicità, nel 2017 quattro eventi
                                       hanno raggiunto e superato Magnitudo 5, tutti avvenuti il 18 gennaio,
                                       con epicentri in provincia de L’Aquila.
                                       I terremoti di Magnitudo pari o superiore a 4 sono stati 16, di cui 13
                                       nell’area epicentrale della sequenza del Centro Italia. Degno di rilievo
                                       è, inoltre, il terremoto che ha colpito l’isola di Ischia il 21 agosto che,
                                       seppure di Magnitudo 4, ha procurato molti danni al patrimonio
                                       edilizio e 2 vittime. Nel 2017 nessun evento sismico ha raggiunto
                                       Magnitudo 6.

                                                                 Clima e inquinamento dell’aria
                                                                 La caratteristica più rilevante del clima in Italia
                                                                 nel 2017 è stata la siccità.
                                                                 Con una precipitazione cumulata media sotto la
                            CLIMATE CHANGE | 18 marzo 2019       norma del 22% circa, il 2017 si colloca al 2° posto,
                                                                                                                                                   Il presente documento e' ad uso esclusivo del committente.

                            Greta, le Cop, Trump e tutto         appena dopo il 2001, tra gli anni più “secchi”
                            quello che c’è da sapere sul
                            clima                                dell’intera serie dal 1961.

                                       È stata di +1,30 °C l’anomalia della temperatura media in Italia,
                                       superiore a quella globale sulla terra ferma (+1,20 °C).
                                       Le emissioni totali di gas serra dal 1990 al 2016 sono diminuite del
                                       17,5%.
                                       Il valore limite giornaliero (50 grammi per metro cubo d’aria da non
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                                       superare più di 35 volte per anno civile), di PM10 nel 2017 non è stato
                                       rispettato nel 31% delle stazioni. Complessivamente, però, dal 1990 al

                                                                                                                                              17
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                                                                                       www.ilsole24ore.com
                                                                                         Lettori: 78.360                            Foglio:5/8

                                       Liguria (75%); uno stato chimico buono superiore al 90% per i fiumi in
                                       Molise, Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Emilia-Romagna, Umbria,
                                       Marche, Lazio, Abruzzo e le province autonome di Trento e Bolzano.
                                       ●Laghi: obiettivo di qualità ecologica buono in Valle d’Aosta (100%),
                                       Provincia di Bolzano (89%), Emilia-Romagna (60%) e stato chimico
                                       buono per il 100% dei corpi idrici lacustri in Valle d’Aosta, Liguria,
                                       Emilia-Romagna, Abruzzo, Molise e nella Provincia di Bolzano.

                                       Campi elettromagnetici, rumore e altri agenti fisici
                                       Dal luglio 1998 al luglio 2018, sono stati 635 i superamenti dei limiti di
                                       legge degli impianti radiotelevisivi (Rtv) e 119 quelli di stazioni radio
                                       base (Srb).
                                       In diminuzione dal 2016 al 2017 gli impianti Rtv (-4%,), mentre
                                       aumentano i servizi e i siti degli impianti Srb rispettivamente dell’11%
                                       e del 3%.
                                       Il 32,1% delle sorgenti di rumore sottoposte al controllo presenta
                                       almeno un superamento dei limiti previsti dalla normativa,
                                       evidenziando un problema di inquinamento acustico.
                                       Il 61% dei Comuni ha approvato la classificazione acustica
                                       (suddivisione del territorio urbanizzato in aree acustiche omogenee);
                                       le regioni del Nord sono le più virtuose nel 2017, le regioni con la
                                       percentuale di comuni zonizzati superiore al 90% sono Valle d’Aosta
                                       (100%), Marche (97%), Lombardia e Toscana (96%), Veneto (91%).

                                                                 L’inquinamento dell’agricoltura
                                                                 Le emissioni di ammoniaca (NH3) in atmosfera
                                                                 prodotte dal settore agricolo derivano
                                                                 principalmente dalle forme intensive praticate
                            ECOMONDO | 07 novembre 2018          negli ultimi decenni, dall’utilizzo esteso di
                            Italia fuori legge per               fertilizzanti sintetici e organici e dalla gestione
                            mancanza di depuratori: in
                            arrivo due nuove procedure           degli allevamenti.
                            Ue per infrazione

                                                                 La revisione della Direttiva sui limiti nazionali di
                                       emissione ha stabilito i nuovi obiettivi di riduzione al 2020 e 2030:
                                       per l’Italia, tali obiettivi saranno di 403,13 migliaia di tonnellate di
                                                                                                                                                   Il presente documento e' ad uso esclusivo del committente.

                                       emissioni nazionali di ammoniaca al 2020 (riduzione del 5% rispetto
                                       al 2005) e di 356,45 migliaia di tonnellate al 2030 (riduzione del 16%
                                       rispetto al 2005).
                                       Nel 2016 il settore agricoltura è responsabile dell’emissione in
                                       atmosfera di 358,47 migliaia di tonnellate di ammoniaca, pari al 93,8%
                                       del totale nazionale. L’andamento delle emissioni di ammoniaca è in
                                       linea con gli obiettivi fissati.
                                       Dal 1990, in crescita l’agricoltura biologica, che interessa il 15,4% della
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                                       superficie agricola utilizzata nazionale e il 5,8% delle aziende agricole.
                                       Nel 2017 le superfici già convertite e quelle in via di conversione bio

                                                                                                                                              19
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                                                                                                         www.ilsole24ore.com
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                                                                                                               Come rinasce un mulino?

                                              Sapevi che i Buoni Pasto            24 ore e solo 1 lancetta -   L’idea di viaggio perfetta
                                              sono 100% Deducibili?               L'orologio slow ti ricorda per il week end di Pasqua
                                              Risparmiare Soldi                   di smetterla di rincorrere i Pasqua nel Salisburghese
                                                                                  minuti.
                                                                                  L'orologio slow

                                                                                                                        Sponsorizzato da

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                           ATTUALITA | 25 marzo 2019                        ATTUALITA | 24 marzo 2019                    POLITICA | 22 marzo 2019            ATTUALITA | 22 marzo 2019
                           Papa Francesco, la storica                       Stramilano da record con oltre               Politica e street art, da TvBoy a   La visita in Italia del
                           visita a Loreto                                  60mila runner                                Sirante                             presidente cinese Xi Jinping

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                           POLITICA | 25 marzo 2019                         ITALIA | 25 marzo 2019                       ATTUALITÀ | 25 marzo 2019           ATTUALITÀ | 25 marzo 2019
                           Leodori: Memoria Shoah sia                       Condannato all'ergastolo Igor                Battisti ammette i 4 omicidi e      Metro Roma, Raggi: verso
                           resa obbligatoria nelle scuole                   il Russo                                     chiede scusa per il male fatto      risoluzione contratto ditta
                                                                                                                                                             manutenzione

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                           FOCUS ECONOMIA                        LA VERSIONE DI OSCAR                TUTTI CONVOCATI                                         ORA IN DIRETTA
                           Il bilancio del vertice Italia -      I rischi per l'Italia               La Nazionale giovane che                                La Zanzara
                           Cina - Start Up- Banche...            25 marzo 2019                       piace
                                                                                                                                                             Condotto da Giuseppe Cruciani, David
                           25 marzo 2019                                                             25 marzo 2019                                           Parenzo

                                                                                                                                                                                                    21
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                                                                                                   www.ilsole24ore.com
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                                       sono state pari a 1.908.653 ettari (+6,3% rispetto al 2016).
                                       Sicilia, Puglia, Calabria le regioni che da sole rappresentano il 46%
                                       dell’intera superficie biologica nazionale.

                                                                    Agenti chimici
                                                                    L’Italia è il 3° produttore di agenti chimici in
                                                                    Europa, dopo Germania e Francia, e il decimo
                                                                    nel mondo; 2.800 sono infatti le imprese
                            SALUTE | 28 gennaio 2019                chimiche nel nostro Paese ed occupano circa
                            Glifosato: la misteriosa                108mila addetti altamente qualificati, ma l’uso
                            «manina» che ha
                            condannato il diserbante                dei prodotti chimici interessa tutti i settori
                                                                    produttivi.
                                       In particolare, i pesticidi nelle acque superficiali hanno riportato
                                       superamenti dei limiti in 371 punti, pari al 23,9% del totale.

                                       Via, Aia e altre autorizzazioni
                                       La procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale (Via) si conclude
                                       positivamente nell’84% dei casi nel 2017; su 44 decreti Via emanati, 37
                                       sono positivi e solo 7 negativi.
                                       Nel 2017 sono stati rilasciati 1.849 certificati Emas; le organizzazioni
                                       più attive sono quelle del settore rifiuti e recupero materiali con 278
                                       registrazioni: 364 le licenze Ecolabel UE per un totale di 9.333 prodotti
                                       o servizi certificati.

                                                                                                                 © Riproduzione riservata

                                       ARGOMENTI: Arpa Ispra Una banca Liguria Sardegna Sicilia
                                                  Lombardia Gran Bretagna Veneto Campania
                                                  Trentino Alto Adige Italia Centrale Tutela ambientale

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                                   Servizi di Media Monitoring

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Sezione:ARPAE

                                                                                                                                                                                                 Notizia del: 25/03/2019
                                                                                                           www.ilsole24ore.com
                                                                                                             Lettori: 78.360                                                                                 Foglio:8/8

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                                                                                                                                                                                                                       22
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Edizione del:26/03/19
                                                                         Dir. Resp.:Paolo Giacomin                     Estratto da pag.:57
              Sezione:ARIA                                 Tiratura: 122.031 Diffusione: 90.800 Lettori: 1.032.000               Foglio:1/1

                                                                                                                                              Il presente documento e' ad uso esclusivo del committente.
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                                                                                                                            Peso:30%
                                                                                                                                         25
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Edizione del:21/03/19
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              Sezione:ENERGIA                          Tiratura: 173.364 Diffusione: 131.844 Lettori: 744.000               Foglio:1/1

                                                                                                                                         Il presente documento e' ad uso esclusivo del committente.
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                                                                                                                   Peso:7%
                                                                                                                                    32
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Edizione del:20/03/19
                                                                         Dir. Resp.:Maurizio Molinari                  Estratto da pag.:1,28
              Sezione:ARIA                                 Tiratura: 206.092 Diffusione: 164.785 Lettori: 1.085.000               Foglio:1/1

                                                                                                                                               Il presente documento e' ad uso esclusivo del committente.
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                                                                                                                       Peso:1-1%,28-30%
                                                                                                                                          44
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Edizione del:19/03/19
                                                                    Dir. Resp.:Norma Rangeri                  Estratto da pag.:1,23
              Sezione:ACQUA, MARE, IDRO-METEO-CLIM...   Tiratura: 33.979 Diffusione: 10.687 Lettori: 8.008               Foglio:1/2

                                                                                                                                      Il presente documento e' ad uso esclusivo del committente.
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                                                                                                              Peso:1-2%,23-22%
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Edizione del:19/03/19
                                                         Estratto da pag.:1,23
              Sezione:ACQUA, MARE, IDRO-METEO-CLIM...               Foglio:2/2

                                                                                 Il presente documento e' ad uso esclusivo del committente.
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                                                         Peso:1-2%,23-22%
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Edizione del:17/03/19
                                                                      Dir. Resp.:Luciano Fontana                     Estratto da pag.:13
              Sezione:ACQUA, MARE, IDRO-METEO-CLIM...   Tiratura: 314.690 Diffusione: 301.468 Lettori: 2.093.000               Foglio:1/2

                                                                                                                                            Il presente documento e' ad uso esclusivo del committente.
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                                                                                                                                       50
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Edizione del:17/03/19
                                                          Estratto da pag.:13
              Sezione:ACQUA, MARE, IDRO-METEO-CLIM...               Foglio:2/2

                                                                                 Il presente documento e' ad uso esclusivo del committente.
180-145-080

                                                              Peso:67%
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                                                                                   www.ilfattoquotidiano.it
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                         IlFattoQuotidiano.it / Ambiente & Veleni

                          Cambiamenti climatici, l’inverno caldo del Nord mette
                          già in crisi il Po. E nel Delta risale l’acqua del mare:
                          habitat a rischio

                           Da 27 giorni consecutivi, secondo i dati del Coordinamento delle agenzie Arpa del Distretto del
                           fiume Po, non piove nelle province bagnate dal Grande Fiume, e così è stato anche a fine gennaio
                           per altri 28 giorni. Ma non è l’unico ad accusare il colpo. Secondo l’Anbi l’attuale fase di criticità
                           idrica interessa tutta l’area della Pianura Padana, con i suoi corsi d’acqua e i suoi laghi: quello di
                           Como è pieno per appena il 10%. E in montagna è caduta poca neve. Allarme per l'agricoltura:
                           gli impianti idrovori di bonifica fanno già fatica a prelevare le acque per le coltivazioni e
                           continua il progressivo dell’insabbiamento dell’alveo
                                                                                                                                                                        Il presente documento e' ad uso esclusivo del committente.

                           di Silvia Bia | 15 Marzo 2019

                                                       COMMENTI (4)                              561

                           Più informazioni su: Cambiamenti Climatici, Clima, Regione Emilia Romagna, Siccità, Surriscaldamento Climatico

                                       Quasi un mese senza pioggia, il secondo dall’inizio dell’anno, nella terra attraversata dal Grande Fiume. Così
                                       l’Emilia-Romagna si ritrova a metà marzo, con un piede ancora nell’inverno, a fare i conti con l’allarme
                                       siccità: l’acqua del Po è a livelli troppo bassi per il periodo, così come lo è quella di fiumi, laghi, invasi nel
                                       nord Italia. E le conseguenze potrebbero farsi sentire nei prossimi mesi, quando sarà il momento di
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                                       irrigare campi e coltivazioni e l’acqua potrebbe non bastare, con il rischio di raccolti e produzioni
                                       azzerate, che si ripercuoterebbero sull’intero territorio a vocazione agricola. “Se l’assenza di pioggia si
                                       protrae – spiega a ilfattoquotidiano.it Meuccio Berselli, segretario generale dell’Autorità di bacino

                                                                                                                                                                   54
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                                                                                   www.ilfattoquotidiano.it
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                                       Distrettuale del Fiume Po – prima dell’estate si potrebbe andare incontro a una situazione di scarsità
                                       idrica. Dobbiamo cercare di conservare al meglio la risorsa e non disperderla”.

                                       Inverno asciutto al nord – Da 27 giorni consecutivi, secondo i dati del Coordinamento delle
                                       agenzie Arpa del Distretto del fiume Po, non piove nelle province bagnate dal Grande Fiume, e così è stato
                                       anche a fine gennaio per altri 28 giorni. Un record al ribasso, che ha visto un calo del 35-40 per cento
                                       delle piogge rispetto alla media stagionale. Il dato è in linea con tutto il nord Italia, che registra
                                       precipitazioni dimezzate in questo inverno, come ha riferito Coldiretti sulla base degli ultimi dati
                                       Isac/Cnr sull’andamento climatologico in occasione della settimana di #Fridaysforfuture, la
                                       mobilitazione globale che chiede azioni concrete contro i cambiamenti climatici. Perché non sono
                                       soltanto le mezze stagioni a non esserci più, come si usa dire in questi casi. A sparire, cancellato da
                                       condizioni meteo sempre più insolite, è anche l’inverno, stravolto da colonnine del mercurio con
                                       temperature al di sopra delle medie di stagione (nel mese di febbraio la media storica italiana è stata
                                       superiore di 1,38 gradi e al Nord addirittura di circa 2 gradi) e scarse, se non addirittura assenti,
                                       precipitazioni. Lo dimostra anche la “finta primavera” di fioriture e coltivazioni in anticipo dovuta al clima
                                       più mite, che ora, come sottolinea Coldiretti, fa temere ai coltivatori il ritorno di un’ondata di freddo per il
                                       rischio di avere danni alla produzione.

                                       Il fiume Po come d’estate – Il primo campanello d’allarme di questa anomalia climatica si riscontra
                                       proprio nei livelli del Po, che secondo i dati diffusi dal Coordinamento Arpa, in questo periodo registra una
                                       portata ben al di sotto della norma. Il problema è la mancanza perdurante di precipitazioni, ma anche lo
                                       scarso contributo derivante dallo scioglimento della neve, che non è caduta in quantità sufficienti nei
                                       mesi invernali. Altro elemento di rilievo sono le temperature di questo periodo, che sono solitamente
                                       tipiche della seconda metà di aprile o di inizio maggio, e che arrivano a oscillare tra i 21 e i 23 gradi.
                                       Tutto questo ha portato la quantità di acqua del Grande Fiume a scendere a limiti preoccupanti. Ovunque,
                                       segnalano gli enti competenti, gli afflussi sono stati inferiori del 70 per cento in gennaio e del 40 per
                                       cento in febbraio rispetto al passato. È inverno, ma sembra già estate sul Po, che presenta condizioni
                                       critiche nei punti di rilevazione lungo tutto il suo corso: Piacenza, Cremona, Boretto, Borgoforte,
                                       Pontelagoscuro. A Boretto, in provincia di Reggio Emilia, per tutto febbraio si sono registrate quote
                                       attorno agli 850-870 metri cubi di acqua al secondo e ora si sono abbassate ulteriormente attorno agli
                                       800, con una diminuzione del 20-25 per cento rispetto alla media, che supera i 1000-1100 metri cubi al
                                       secondo. Le altezze idrometriche riportano risultati sfavorevoli, con un -2,49 metri sullo zero
                                       idrometrico nella prima settimana di marzo, mai registrato nei tre anni precedenti. Nel Piacentino, dove il
                                       livello idrometrico al Ponte della Becca è di -2,73 metri, se non pioverà entro le prossime settimane, la
                                       portata andrà progressivamente ad avvicinarsi ai 400 metri cubi al secondo, la cosiddetta soglia
                                       “minima”. Stessi numeri in negativo anche alla stazione di Pontelagoscuro (Ferrara), già arrivata a 5,46
                                       metri sotto la media.

                                       Sul Delta il cuneo salino minaccia le falde – Anche il delta del Po non versa in buona salute.
                                       L’abbassamento del livello dell’acqua provoca infatti la risalita del cuneo salino. In altre parole, nella
                                                                                                                                                                          Il presente documento e' ad uso esclusivo del committente.

                                       parte terminale del fiume penetra maggiormente l’acqua di mare, arrivando più facilmente alle falde
                                       acquifere, che acquisiscono una componente salina e diventano quindi inutilizzabili per l’agricoltura.
                                       Un’altra minaccia per l’economia della zona. “L’innalzamento del cuneo salino provoca un cambiamento

                        ‹              nell’habitat del fiume – spiega Berselli – ma anche un cambiamento ambientale del territorio, che perde
                                       così la sua vocazione agricola. Per questo sono previste riserve d’acqua importanti per tenere lontano il
                                                                                                                                                                 ›
                                       cuneo salino. La situazione attuale è già a livelli preoccupanti”.

                                       Come la grande siccità del 2007 – Il quadro complessivo del fiume Po secondo l’Anbi (Associazione
                                       nazionale consorzi per la gestione e la tutela del territorio e delle acque irrigue), ricorda quello dell’anno
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                                       della grande siccità del 2007, il più terribile degli ultimi tempi. Le conseguenze si prospetterebbero
                                       dunque anche peggiori di quelle del 2017. In quell’anno la scarsità di acqua, ricorda Coldiretti, aveva creato

                                                                                                                                                                     55
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                                                                                               www.ilfattoquotidiano.it
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                                        difficoltà “anche per gli usi civili nei centri urbani”, causando un costo di 2 miliardi di danni
                                        all’agricoltura e tagli ai raccolti delle principali produzioni come ortaggi, frutta, cereali, ma anche vigneti e
                                        fieno per l’alimentazione degli animali per la produzione di latte. Per questo, secondo il presidente di Anbi,
                                        Francesco Vincenzi, è necessario “attivare al più presto tavoli di concertazione nelle regioni del nord, per
                                        contemperare preventivamente i diversi interessi gravanti sull’utilizzo della risorsa idrica, rispettando le
                                        priorità previste dalla normativa, che indica l’uso agricolo dopo quello umano.” Secondo Vincenzi, la
                                        soluzione consisterebbe nell’attuazione del Piano Invasi Straordinario, che prevede opere idriche, e in
                                        ulteriori investimenti nel settore.

                                        Fiumi e grandi laghi del nord in sofferenza – Ma il Grande Fiume non è l’unico ad accusare il colpo.
                                        Secondo l’Anbi l’attuale fase di criticità idrica non interessa solo il Po, ma tutta l’area della Pianura
                                        Padana, con i suoi corsi d’acqua e i suoi laghi. L’Adige è sotto il livello minimo, e drastiche riduzioni di
                                        portata rispetto allo scorso anno hanno registrato i fiumi Enza, Secchia e Reno. Altro indice di sofferenza
                                        è dato dalla riserva rappresentata dai grandi laghi del nord: al 13 marzo il livello di riempimento del lago
                                        Maggiore era del 31,5 per cento, quello di Como del 10,6 per cento, quello di Iseo del 13,4 per
                                        cento. “L’unico lago importante con una riserva ancora sufficiente è il lago di Garda con il 91,4 per cento
                                        del volume – spiega Berselli dell’Autorità di Bacino – Ma quello che ci preoccupa di più è a monte, perché a
                                        questi laghi manca la riserva data dal contributo nivale, ossia l’acqua derivante dallo scioglimento delle
                                        nevi”. In montagna infatti la neve è troppo poca e con le temperature dell’ultimo periodo non si è
                                        preservata, quindi non andrà a breve a ingrossare più di tanto le acque di laghi e fiumi a valle.

                                        Le conseguenze sull’agricoltura e i tavoli di crisi – Sul fiume Po le prime ripercussioni sulla
                                        diminuzione dei livelli di portata si notano già nelle difficoltà degli impianti idrovori di bonifica a
                                        prelevare le acque per le coltivazioni e nel fenomeno progressivo dell’insabbiamento dell’alveo. Ma nei
                                        prossimi mesi, con il pieno avvio delle attività agricole, il quadro andrà peggiorando. Per questo le agenzie e
                                        gli enti competenti sono corsi ai ripari con tavoli sul tema. A Parma il 14 marzo l’Autorità di Distretto del
                                        Fiume Po ha convocato l’Osservatorio sulla Crisi Idrica, struttura volontaria di coordinamento tra i
                                        diversi enti (Autorità di Distretto, Regioni, ministero dell’Ambiente, Consorzi di bonifica, multiutility e
                                        stakeholder) che si riunisce periodicamente con l’obiettivo di prevenire il deterioramento qualitativo e
                                        quantitativo della risorsa idrica, assicurarne un utilizzo sostenibile e mitigare gli effetti delle inondazioni e
                                        della siccità.

                                        L’arrivo dei temporali. “Ma non servono” – La situazione per gli addetti ai lavori è grave ma ancora
                                        reversibile, anche se non nel brevissimo periodo. I pochi giorni di pioggia previsti nelle prossime settimane
                                        non basteranno a riequilibrare una situazione già compromessa. E nemmeno l’agricoltura avrà giovamento,
                                        visto che per essere di sollievo, spiega Coldiretti, “la pioggia deve durare a lungo, cadere in maniera
                                        costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente,
                                        provocano danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad
                                        allontanarsi per scorrimento con gravi rischi per l’erosione del suolo”. Le riserve idriche serviranno
                                        invece nei prossimi mesi nei campi, “quando le colture ne avranno bisogno per crescere”. Ma per questo è
                                                                                                                                                                                                     Il presente documento e' ad uso esclusivo del committente.

                                        fondamentale attivarsi affinché l’acqua si preservi fino ad allora.

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                           Grazie,
                           Peter Gomez

                                                                                                                                                                                                56
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Edizione del:16/03/19
                                                                     Dir. Resp.:Marco Tarquinio                  Estratto da pag.:1,5
              Sezione:AMBIENTE E SALUTE                Tiratura: 131.395 Diffusione: 109.990 Lettori: 263.000              Foglio:1/2

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              Sezione:AMBIENTE E SALUTE                            Foglio:2/2

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              Sezione:AMBIENTE E SALUTE                Tiratura: 33.979 Diffusione: 10.687 Lettori: 8.008               Foglio:1/2

                                                                                                                                     Il presente documento e' ad uso esclusivo del committente.
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