CORTE COSTITUZIONALE SEGNALAZIONI SULL'ATTUALITÀ COSTITUZIONALE STRANIERA - SERVIZIO STUDI
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CORTE COSTITUZIONALE SERVIZIO STUDI Area di diritto comparato SEGNALAZIONI SULL’ATTUALITÀ COSTITUZIONALE STRANIERA a cura di Carmen Guerrero Picó Sarah Pasetto Maria Theresia Rörig Céline Torrisi con il coordinamento di Paolo Passaglia n. 2 (aprile 2017)
Avvertenza La Corte costituzionale ha la titolarità, in via esclusiva, dei contenuti del presente documento. La Corte costituzionale fa divieto, in assenza di espressa autorizzazione, di riprodurre, estrarre copia ovvero distribuire il documento o parti di esso per finalità commerciali. Il riutilizzo per finalità diverse è soggetto alle condizioni ed alle restrizioni previste nel contratto di licenza Creative Commons (CC by SA 3.0). Per informazioni e richieste, si invita a contattare il Servizio Studi, scrivendo al seguente indirizzo email: servstudi@cortecostituzionale.it.
SOMMARIO Spagna GIURISDIZIONE COSTITUZIONALE – COMPOSIZIONE Camera dei deputati, proposizione non legislativa del 28 marzo 2017 sulla riforma della legge organica del Tribunale costituzionale ........................ 5 Francia PROCESSO – GARANZIA DEL NE BIS IN IDEM Conseil constitutionnel, decisione n. 2016-621 QPC del 30 marzo 2017, Société Clos Teddi et autre ................................................................................ 7 Regno Unito UNIONE EUROPEA (RECESSO DALLA) Avvio della procedura di recesso dall’Unione europea ..................................... 9 Venezuela PARLAMENTO – FUNZIONAMENTO Tribunale supremo di giustizia, sentenze nn. 155-158, esautorazione dell’Assemblea nazionale da parte della Sala costituzionale ........................... 11 Stati Uniti GIURISDIZIONE SUPREMA – COMPOSIZIONE La nomina di Neil Gorsuch alla Corte suprema federale ................................ 15 Francia PROCESSO – DIFENSORE (SEGRETO PROFESSIONALE) Conseil constitutionnel, decisione n. 2017-623 QPC del 7 aprile 2017, Conseil national des barreaux ........................................................................ 21 Francia REATI E PENE – TERRORISMO Conseil constitutionnel, decisione n. 2017-625 QPC del 7 aprile 2017, M. Amadou S. .................................................................................................. 23
Regno Unito PARLAMENTO – ELEZIONI (INDIZIONE) Decisione di indire elezioni legislative anticipate ........................................... 27 Spagna GIURISDIZIONE COSTITUZIONALE – TRASPARENZA Il Tribunale costituzionale primo nel ranking ufficiale della trasparenza per gli organi costituzionali e le authorities .................................................... 31
SPAGNA GIURISDIZIONE COSTITUZIONALE – COMPOSIZIONE Camera dei deputati, proposizione non legislativa del 28 marzo 2017 sulla riforma della legge organica del Tribunale costituzionale 04/04/2017 Il 28 marzo 2017, la Camera dei deputati ha approvato una proposizione non legislativa del gruppo parlamentare Ciudadanos, riguardante la riforma del Tribunale costituzionale spagnolo 1. Ciudadanos ha criticato la circostanza che il collegio del Tribunale costituzionale sia oggetto di ripartizione per “quote” tra i grandi partiti. A suo avviso, sarebbero due i problemi che si ripercuotono negativamente sul massimo interprete costituzionale. In prima battuta, il criterio di selezione meritocratica previsto dalla Costituzione ha gradualmente ceduto di fronte agli interessi politici dei partiti popolare e socialista, che si spartiscono le nomine senza che questo desti più stupore, essendo ormai accettata la “normalità” della situazione. In secondo luogo, osserva con preoccupazione il discredito dell’organo, discredito che ritiene “ingiusto” per la qualità del suo operato, che deve essere valorizzato, dando una immagine di imparzialità, obiettività ed indipendenza dai partiti. I deputati dei gruppi parlamentari popolare e socialista hanno espresso il loro dissenso sulla ipotetica crisi di legittimazione del Tribunale costituzionale e sulla sua presunta mancanza di autorevolezza, manifestando inoltre i loro dubbi sull’opportunità di porre in questione la legittimazione dell’organo in un momento particolarmente delicato, in cui le autorità catalane si rifiutano di dare esecuzione alle sue pronunce sull’assunto di una sua presunta polarizzazione 2. Tuttavia, 1 Il testo inizialmente presentato e la trascrizione del dibattito svoltosi nella seduta plenaria del 28 marzo alla Camera sono reperibili on line alla pagina http://www.congreso.es/ portal/page/portal/Congreso/Congreso/Iniciativas?_piref73_2148295_73_1335437_1335437.next _page=/wc/servidorCGI&CMD=VERLST&BASE=IW12&FMT=INITXDSS.fmt&DOCS=1- 1&DOCORDER=FIFO&OPDEF=ADJ&QUERY=%28162%2F000365*.NDOC.%29. 2 Ad ulteriore dimostrazione delle tensioni manifestatesi dopo le recenti condanne dell’ex presidente catalano Mas e di altri membri del suo governo per aver disobbedito il Tribunale costituzionale, il 3 aprile l’associazione di avvocati catalani Drets presentato una querela contro i giudici costituzionali che hanno confermato la legittimità della novella della LOTC operata dalla legge organica n. 15/2015, accusandoli di prevaricazione. Fonte: Una organización abogados 5
hanno concordato sui benefici di una riforma della legge organica sul Tribunale costituzionale. L’introduzione di alcuni emendamenti al testo iniziale, presentato il 17 marzo, ha fatto sì che l’iniziativa fosse sostenuta dai gruppi socialista e popolare 3. Hanno votato contro Unidos Podemos-En Comú Podem-En Marea, Esquerra Republicana, il gruppo parlamentare basco (EAJ-PNV) ed alcuni deputati del gruppo misto. *** La proposta non legislativa approvata manifesta la volontà della Camera di intraprendere una riforma della legge organica del Tribunale costituzionale allo scopo di rafforzare l’indipendenza dell’organo e di rendere più efficace la sua azione. Sarà istituito un gruppo di lavoro all’uopo, con la partecipazione di tutti i gruppi parlamentari, che, entro un termine massimo di otto mesi, proponga le riforme che ritenga necessarie al fine di: i) promuovere un vero ed efficace controllo delle competenze tecniche e di idoneità dei candidati a diventare giudice costituzionale, rivedendo i requisiti per la nomina; ii) garantire la massima imparzialità dei candidati, rafforzando le cause di incompatibilità e rivedendo i requisiti di anzianità nell’esercizio di professioni giuridiche, la durata del mandato e l’età di pensionamento; iii) garantire il rispetto dei termini massimi stabiliti affinché il Tribunale costituzionale si pronunci sulle cause pendenti, specialmente nei casi in cui siano interessati diritti fondamentali. Carmen Guerrero Picó catalanes se querella en Supremo contra miembros TC, in La Vanguardia, 03/04/2014, http://www.lavanguardia.com/vida/20170403/421421293927/una-organizacion-abogados- catalanes-se-querella-en-supremo-contra-miembros-tc.html. Si attende per il 4 aprile che il Tribunale costituzionale sospenda la parte della legge catalana sul bilancio che autorizza lo stanziamento di fondi pubblici a sostegno di una prossima consultazione indipendentista. Fonte: El Constitucional suspenderá este martes la partida del presupuesto catalán para el referéndum, in El País, 04/04/2017, http://ccaa.elpais.com/ccaa/ 2017/04/03/catalunya/1491239532_792687.html. 3 Il testo di compromesso approvato è consultabile on line alla pagina http://www.congreso.es/docu/tramit/LegXII/162.365.pdf. 6
FRANCIA PROCESSO – GARANZIA DEL NE BIS IN IDEM Conseil constitutionnel, decisione n. 2016-621 QPC del 30 marzo 2017, Société Clos Teddi et autre 04/04/2017 Il Conseil constitutionnel è stato adito dal Conseil d’État, che ha sollevato una questione prioritaria di costituzionalità avente ad oggetto l’art. L. 8253-1 del Codice del lavoro, come modificato dalla legge finanziaria per il 2013, n. 2012- 1509 del 29 dicembre 2012 1. Le disposizioni dell’art. L. 8253-1 del Codice del lavoro disciplinano le sanzioni irrogabili in caso di impiego di uno straniero non autorizzato ad esercitare un’attività lavorativa in Francia. Nello specifico, stabiliscono che, in questi casi, il datore di lavoro deve pagare un contributo speciale il cui importo è, nel massimo, uguale a 5.000 volte l’importo orario dello stipendio minimo garantito. I ricorrenti nel giudizio a quo sostenevano che tali disposizioni, nella parte in cui non escludevano la possibilità di applicare, per gli stessi fatti, le pene sancite dall’art. L. 8256-2 del Codice del lavoro (secondo cui, per gli stessi fatti, è irrogabile una pena di cinque anni di reclusione ed una multa di 15.000 euro), fossero contrari ai principi di necessità e di proporzionalità dei reati e delle pene, in quanto portavano un datore di lavoro a poter essere perseguito e sanzionato due volte per gli stessi fatti. Applicando la sua giurisprudenza consolidata in materia di cumulo delle sanzioni e delle pene 2, il Conseil constitutionnel ha stabilito che le sanzioni irrogabili, per gli stessi fatti, in applicazione degli artt. L. 8253-1 e L. 8256-2, erano di natura diversa. Dopo aver sottolineato che le pene pecuniarie contemplate negli artt. L. 8253-1 e L. 8256-2 erano equivalenti, il Conseil ha ricordato la 1 Il testo della decisione è reperibile on line alla pagina http://www.conseil- constitutionnel.fr/conseil-constitutionnel/francais/les-decisions/acces-par-date/decisions-depuis- 1959/2017/2016-621-qpc/decision-n-2016-621-qpc-du-30-mars-2017.148873.html. 2 V. Il principio del ne bis in idem [Comp. 208, giugno 2016], 23 ss., reperibile on line alla pagina http://www.cortecostituzionale.it/documenti/convegni_seminari/CC_SS_nebis 2016.pdf. 7
possibilità, per il giudice penale, di condannare l’autore del reato di impiego di una persona straniera non autorizzata ad esercitare un’attività lavorativa in Francia ad una pena reclusiva, qualora si tratti di una persona fisica, o allo scioglimento, qualora si tratti di una persona giuridica. Il Conseil ha quindi considerato che i fatti contemplati e sanzionati dagli articoli precitati del Codice del lavoro devono essere considerati come suscettibili di essere oggetto di sanzioni di natura diversa. Di conseguenza, ha stabilito che le disposizioni contestate non violano il principio di necessità e di proporzionalità dei reati e delle pene. In definitiva, il Conseil constitutionnel ha considerato le disposizioni contestate conformi alla Costituzione. Céline Torrisi 8
REGNO UNITO UNIONE EUROPEA (RECESSO DALLA) Avvio della procedura di recesso dall’Unione europea 07/04/2017 Il 29 marzo 2017, alle ore 12,30 britanniche, il Primo ministro britannico Theresa May ha fatto recapitare al Presidente del Consiglio europeo Donald Tusk la notifica necessaria ai sensi dell’art. 50 del Trattato sull’Unione europea per avviare la procedura di recesso dall’Unione europea 1. Si tratta, per un verso, del culmine del processo iniziato con il voto favorevole all’uscita espresso dalla popolazione britannica nel referendum del 23 giugno 2016 e che ha visto l’emissione, da parte della Corte suprema del Regno Unito, della sentenza R (on the application of Miller and another) v Secretary of State for Exiting the European Union 2 e l’approvazione dello European Union (Withdrawal) Act 2017 da parte del Parlamento il 13 marzo 2017 3. Per altro verso, la notifica costituisce l’inizio di un processo della durata di due anni (prorogabili) entro i quali il Regno Unito e l’Ue dovranno trovare un accordo sui termini delle loro future relazioni. Non è possibile attualmente prevedere quando verrà meno l’incertezza che tuttora circonda questioni di grande rilievo – tra cui i diritti dei cittadini Ue residenti nel Regno Unito e quelli dei cittadini britannici residenti negli altri Stati membri, nonché la disciplina del confine con la Repubblica d’Irlanda – e gli altri 1 Article 50: May signs letter that will trigger Brexit, in BBC News, 29 marzo 2017, http://www.bbc.com/news/uk-politics-39422353. Il quotidiano The Guardian azzarda un pronostico sugli sviluppi futuri: J. RANKIN, The countdown: how the UK’s departure from the EU could unfold, 29 marzo 2017, https://www.theguardian.com/politics/2017/mar/29/brexit- countdown-how-uks-divorce-from-eu-could-unfold. Il testo della lettera è reperibile al seguente indirizzo Internet: http://www.independent.co.uk/news/uk/politics/article-50-letter-read-full- brexit-theresa-may-takes-uk-out-of-eu-statement-a7655566.html. 2 Per ulteriori dettagli, si v. il dossier di attualità costituzionale, a cura dell’Area di diritto comparato, su La “Brexit” dopo la sentenza R (on the application of Miller and another) v Secretary of State for Exiting the European Union (Appellant), [2017] UKSC 5, del 24 gennaio 2017, pubblicato nel febbraio 2017; nonché la segnalazione R (on the application of Miller and another) v Secretary of State for Exiting the European Union, 24 gennaio 2017 – [2017] UKSC 5, inviata tramite e-mail del 24 gennaio 2017. 3 Per ulteriori dettagli, si v. la segnalazione, a cura dell’Area di diritto comparato, dal titolo Regno Unito – Brexit: European Union (Notification of Withdrawal) Act 2017 e riflessi del referendum in Scozia e nell’Irlanda del Nord, inviata tramite e-mail del 15 marzo 2017. 9
innumerevoli dettagli della c.d. special partnership che la premier May intende proporre all’Ue, anche alla luce del desiderio del Governo britannico di evitare di alimentare le già aspre polemiche che da subito hanno contrassegnato questa vicenda. A livello europeo, il Governo dovrà probabilmente fare i conti con un atteggiamento “punitivo” da parte delle autorità Ue, che vorranno dissuadere l’uscita di altri Stati membri. A livello interno, la May dovrà affrontare la spaccatura nel Partito conservatore, di cui una parte significativa contesta la c.d. hard Brexit annunciata dal Governo, oltre agli sforzi dei sostenitori del Remain (un importante esponente dei quali è l’ex-Primo ministro Tony Blair) di rovesciare il processo di uscita. Le stesse modalità con cui operare la scissione tra i due ordinamenti giuridici rimangono da determinare: il c.d. Great Repeal Bill auspicato difficilmente avrà gli effetti “drastici” paventati, alla luce del grado di compenetrazione tra i due sistemi; e, da ultimo, non potranno non avere ripercussioni le intenzioni della Scozia di secedere dal Regno Unito, che, avallate dal voto favorevole del Parlamento scozzese del 28 marzo 2017, potranno essere formalmente oggetto di negoziati tra il Governo scozzese guidato dalla First Minister Nicola Sturgeon ed il Governo britannico 4. Sarah Pasetto 4 S. CARRELL, Scottish parliament votes for second independence referendum, in The Guardian, 28 marzo 2017, https://www.theguardian.com/politics/2017/mar/28/scottish- parliament-votes-for-second-independence-referendum-nicola-sturgeon. 10
VENEZUELA PARLAMENTO – FUNZIONAMENTO Tribunale supremo di giustizia, sentenze nn. 155-158, esautorazione dell’Assemblea nazionale da parte della Sala costituzionale 10/04/2017 L’Assemblea nazionale venezuelana, controllata dall’opposizione al Presidente della Repubblica, Nicolás Maduro, e la Sala costituzionale del Tribunale supremo di giustizia, ritenuta filogovernativa, sono state al centro di un grave conflitto istituzionale dalle elezioni parlamentari svoltesi nel mese di dicembre del 2015. La Sala costituzionale aveva ordinato di sospendere l’elezione di tre candidati per lo stato dell’Amazonas per irregolarità elettorali, ma l’assemblea aveva ignorato le sue decisioni, accettando il giuramento dei tre candidati. Così facendo, secondo la Sala costituzionale, il Parlamento si era collocato in una situazione di “ribellione ed oltraggio”, dalla quale derivava la nullità di tutte le leggi adottate 1. Come è noto, la situazione si è ulteriormente aggravata nelle ultime settimane. Con la sentenza n. 155 2, del 27 marzo 2017, la Sala costituzionale ha annullato l’acuerdo dell’Assemblea nazionale, del 21 marzo, sulla riattivazione del processo di applicazione della Carta interamericana dell’OSA (Organizzazione degli Stati americani), come meccanismo di risoluzione pacifica dei conflitti per ripristinare l’ordine costituzionale in Venezuela. Attraverso questo atto, il Parlamento chiedeva al Consiglio permanente dell’OSA una valutazione degli ultimi sviluppi 1 Per un resoconto dettagliato dei risvolti di questa crisi durante il 2016, v. A.R. BREWER- CARÍAS, La corrupción institucional en Venezuela: la perversión del Estado de Derecho por obra del juez constitucional, relazione presentata al XIII Congreso Iberoamericano de Derecho Constitucional. Trayectoria y porvenir del constitucionalismo contemporáneo, Instituto de Investigaciones Jurídicas de la Universidad Nacional Autónoma de México, 02/02/2017, Città del Messico, http://allanbrewercarias.net/site/wp-content/uploads/2017/02/Brewer.-LA-CORRUPCI% C3%93N-INSTITUCIONAL-VLA..-XIII-Congreso-Iberoam.-Dcho.-Const.-M%C3%A9xico-feb- 2017.pdf. Una versione in lingua italiana della Costituzione del Venezuela è reperibile on line alla pagina http://www.consulvenenap.com/wp/wp-content/uploads/2016/05/COSTITUZIONE_CONSULADO- definitiva.pdf. 2 Il testo della sentenza n. 155 è reperibile on line alla pagina https://es.scribd.com/document/343616814/TSJ-Venezuela-Sentencia-155. 11
della grave crisi sociale ed istituzionale del paese e chiedeva che intervenisse per restituire il diritto di voto ai cittadini venezuelani. Si chiedeva altresì la liberazione dei membri dell’opposizione in carcere, la creazione di un canale umanitario che garantisse l’accesso immediato dalla popolazione ad alimenti e medicinali e la garanzia del rispetto della separazione dei poteri e dei diritti umani. La sentenza ha dichiarato nullo l’acuerdo ritenendo che fosse espressione della volontà dell’Assemblea nazionale di non rispettare la Costituzione né la giurisprudenza costituzionale, comportamento costitutivo del reato di tradimento alla patria. Inoltre, la Sala costituzionale ha deciso di adottare una serie di misure cautelari volte a garantire la stabilità del paese. Così, ha ordinato al Presidente della Repubblica: di adottare le misure internazionali che ritenga rilevanti per la salvaguardia dell’ordine costituzionale; di adottare sine die le misure costituzionali previste per lo stato di emergenza (senza sottoporsi al controllo del parlamento) e di esercitare la funzione legislativa. Riguardo alle immunità parlamentari, la Sala ha ritenuto opportuno chiarire che queste sono incompatibili con la situazione di oltraggio in cui si trova l’Assemblea nazionale e che non proteggono i deputati in caso di commissione di illeciti costituzionali e penali. Con la sentenza n. 156 3, del 29 marzo 2017, ha Sala costituzionale ha giudicato un ricorso di interpretazione riguardante l’art. 33 della legge organica sugli idrocarburi, secondo cui la costituzione di imprese miste pubblico-private nel settore petrolifero richiede la previa approvazione dell’Assemblea nazionale. La Sala ha constatato che il Parlamento non poteva di fatto esercitare queste funzioni per il suo comportamento oltraggioso e, di conseguenza, ha stabilito che sarebbe stato l’esecutivo ad autorizzare la costituzione delle imprese miste. Inoltre, ha deciso di assumere direttamente i poteri legislativi. Il 31 marzo, il Procuratore generale della Repubblica, evidenziando le tensioni che queste pronunce hanno provocato anche all’interno dell’esecutivo, ha denunciato pubblicamente la rottura dell’ordine costituzionale democratico e si sono susseguite le dichiarazioni di condanna da parte della comunità internazionale, in particolare dell’OSA e del Mercosur, che hanno chiesto di porre fine immediatamente a quello che è stato definito un coup d’état giudiziario. Accedendo alle richieste del Presidente Maduro (veicolate attraverso il Consiglio nazionale della difesa), la Sala costituzionale ha deciso di rivedere 3 Il testo della sentenza n. 156 si trova on line alla pagina https://drive.google.com/file/d/0B4QT-QeiO8NtV0ZVNmZMTXd5amM/view. 12
quanto deciso con le sentenze nn. 155 e 156, che sono state revocate parzialmente, d’ufficio, con le sentenze nn. 157 e 158 4, del 1º aprile, cc.dd. aclaratorias (di chiarimento). Il Presidente del Tribunale supremo di giustizia ha dichiarato ai mezzi di comunicazione che le decisioni della Sala costituzionale non hanno spogliato l’Assemblea nazionale delle sue prerogative, né hanno annullato le sue funzioni; esse, inoltre, riconoscono l’immunità parlamentare come garanzia della funzione legislativa. Tuttavia, lo stesso Presidente ha ritenuto che sia responsabilità esclusiva dell’organo legislativo ripristinare l’esercizio legittimo delle proprie competenze costituzionali, fare proprie le decisioni del potere giudiziario e sottoporsi allo stato di diritto. La dottrina 5 ha evidenziato che la revisione delle sentenze nn. 155 e 156 non ha interessato la dichiarazione secondo cui i deputati hanno commesso reato di tradimento alla patria, né hanno inciso sulla eliminazione del controllo parlamentare sulla creazione di imprese miste nel settore degli idrocarburi. Inoltre, le sentenze nn. 157 e 158 hanno ribadito che l’Assemblea nazionale non può esercitare le sue funzioni costituzionali in conseguenza dell’oltraggio commesso, confermando ulteriormente la sua esautorazione. 4 Il testo delle sentenze nn. 157-158 è reperibile on line alla pagina http://www.panorama.com.ve/politicayeconomia/Sala-Constitucional-del-TSJ-publica-aclaratori a-sobre-sentencias-numero-155-y-156-20170404-0096.html. 5 Per i primi commenti dottrinali delle sentenze segnalate si vedano: A. R. BREWER-CARÍAS, La consolidación de la dictadura judicial: La Sala Constitucional, en un juicio sin proceso, usurpó todos los poderes del Estado, decretó inconstitucionalmente un estado de excepción y eliminó la inmunidad parlamentaria. (Sentencia No. 155 de la Sala Constitucional), New York, 29 marzo 2017, http://allanbrewercarias.net/site/wp-content/uploads/2017/04/148.-doc.-Brewer.-Consoli daci%C3%B3n-dictadura-judicial.-Sentencia-155-SC-27-marzo-2017.pdf; El reparto de despojos: la usurpación definitiva de las funciones de la Asamblea Nacional por la Sala Constitucional del Tribunal Supremo de Justicia al asumir el poder absoluto del Estado. (Sentencia no. 156 de la Sala Constitucional), New York, 29 marzo 2017, http://allanbrewercarias.net/site/wp- content/uploads/2017/04/149.-doc.-Brewer.-Usurpaci%C3%B3n-definitriva-funciones-AN-por-al- Sala-Const.-Sent-156-SC-29.3.pdf; La nueva farsa del juez constitucional controlado: la inconstitucional y falsa “corrección” de la usurpación de funciones legislativas por parte de la Sala Constitucional del Tribunal Supremo. (Sentencias no. 157 y 158 de 1º de abril de 2017), New York, 5 aprile 2017, http://allanbrewercarias.net/site/wp-content/uploads/2017/04/151.-doc.- Brewer-Nueva-farsa-del-Juez-Constitucional.-Falsa-correcci%C3%B3n.-Sentencias-Sala-Const it.-157-y-158-.-4-4-2017.pdf; e R. J. DUQUE CORREDOR, Fraude procesal de los magistrados de la Sala Constitucional, 4 aprile 2017, http://justiciayecologiaintegral.blogspot.com/2017/04/ fraude-procesal-de-los-magistrados-de.html?spref=fb&m=1. 13
Il 5 aprile l’Assemblea nazionale ha reagito attivando il procedimento per rimuovere i magistrati della Sala costituzionale del Tribunale supremo di giustizia, per la loro responsabilità nella rottura dell’ordine costituzionale. Carmen Guerrero Picó 14
STATI UNITI GIURISDIZIONE SUPREMA – COMPOSIZIONE La nomina di Neil Gorsuch alla Corte suprema federale 10/04/2017 Il 7 aprile 2017, il candidato alla Corte suprema federale Neil Gorsuch ha ricevuto la conferma da parte del Senato statunitense 1. Gorsuch, la cui candidatura era stata annunciata il 31 gennaio 2017 dal Presidente Trump in una cerimonia alquanto insolita (essendosi svolta in diretta televisiva), presterà giuramento il 10 aprile 2017 e diventerà così il 113° Justice della massima corte federale, andando ad occupare il seggio resosi vacante a seguito della scomparsa improvvisa del Justice Antonin Scalia nel febbraio 2016. Gorsuch è nato il 29 agosto 1967 ed ha frequentato la Columbia University, la Harvard Law School 2 e lo University College della Oxford University, conseguendo un dottorato sotto la direzione di John Finnis. È stato assistente presso la corte d’appello federale per il D.C. Circuit e presso la Corte suprema federale; in quest’ultima posizione, ha lavorato per i Justices Byron White e Anthony Kennedy. Ha anche svolto la carriera forense ed ha lavorato presso il Dipartimento di giustizia. Una questione di grande interesse per i giuristi statunitensi è la composizione religiosa della massima corte federale, ora costituita da cinque cattolici e tre ebrei. Cattolico alla nascita, Gorsuch attualmente frequenta una chiesa episcopale le cui posizioni su temi politici sembrano essere relativamente progressiste 3. Qualora venisse considerato un cristiano protestante, Gorsuch sarebbe il primo Justice protestante dal pensionamento del Justice David Souter. Dal 2006, Gorsuch è uno dei dodici giudici della corte d’appello del Tenth Circuit, la giurisdizione federale che tratta i ricorsi di secondo grado provenienti dagli stati del Colorado, Kansas, New Mexico, Oklahoma, Utah e Wyoming. 1 A. LIPTAK, Senate Confirms Gorsuch as Supreme Court Justice, in The New York Times, 7 aprile 2017, https://www.nytimes.com/2017/04/07/us/politics/neil-gorsuch-supreme-court.html. 2 Gorsuch era compagno di corso dell’ex-Presidente degli Stati Uniti Barack Obama. 3 D. BURKE, What is Neil Gorsuch’s religion? It’s complicated, in CNN Politics, 20 marzo 2017, http://edition.cnn.com/2017/03/18/politics/neil-gorsuch-religion/. 15
Gorsuch è di ideologia conservatrice. Convinto sostenitore del Partito repubblicano e membro della Federalist Society, ha scritto un libro contro l’eutanasia 4. Per quanto riguarda le sue posizioni giuridiche, è un sostenitore del textualism, ovvero l’adesione alla formulazione lessicale dei testi legislativi, e dell’originalism, alla stessa stregua dei Justices Scalia e Thomas, secondo cui la Costituzione deve essere interpretata secondo le percezioni dei Padri fondatori. Il sito SCOTUSblog analizza in dettaglio le posizioni di Gorsuch su una serie di questioni giuridiche, essenzialmente in base alla sua attività giurisdizionale 5. La nomina dei giudici della Corte suprema federale La nomina dei giudici alla massima corte federale prevede una serie di passaggi disciplinati dalla Costituzione e dalla consuetudine. In particolare, l’Article 2, Section 2, Clause 2 della Costituzione prevede che al Presidente “sarà attribuito il potere di […] [proporre] e, sentito il parere e con il consenso del Senato, nominerà […] i giudici della Corte Suprema”. A seguito della candidatura da parte del Presidente degli Stati Uniti, viene indetta una serie di udienze dinanzi al United States Senate Committee on the Judiciary, o Senate Judiciary Committee 6, durante le quali il candidato stesso ed altre personalità rilevanti vengono chiamate a rispondere a domande volte a valutare le competenze e posizioni giuridiche del candidato; si tratta di una prassi consolidatasi solamente a partire dal 1955. In base all’esito delle udienze, il Committee può decidere se inoltrare al Senato statunitense la candidatura per la conferma, accompagnata da una relazione in cui esso esprime il proprio parere (positivo, negativo o neutro). Il Senato, riunito in seduta plenaria, esamina la candidatura. La conferma può essere concessa per mezzo di un semplice voto a maggioranza, anche se la minaccia di un filibuster, che prolungherebbe il dibattito a tempo indeterminato, potrebbe far sì che si rendano necessari sessanta voti a favore della cloture. Ciò porrebbe fine al dibattito ed obbligherebbe i senatori a procedere ad una votazione. Una volta ottenuta tale conferma, il Presidente può ufficialmente nominare il candidato alla Corte suprema. 4 The Future of Assisted Suicide and Euthanasia, del 2009, edito dalla Princeton University Press. 5 Le analisi sono reperibili al seguente indirizzo Internet: http://www.scotusblog.com/ category/special-features/a-close-look-at-judge-neil-gorsuchs-jurisprudence/. 6 La commissione speciale del Senato che supervisiona il Dipartimento di giustizia e le annesse agenzie, tra cui anche la Federal Bureau of Investigation ed il Department of Homeland Security; il Committee svolge anche un ruolo importante nella valutazione delle nomine giudiziali e ad altre cariche federali, nonché dei disegni di legge. 16
Una volta ottenuta l’approvazione del Senato, il Segretario dell’organo legislativo emana una risoluzione di conferma, che viene trasmessa alla Casa Bianca. Il Presidente redige e firma un documento di commissione, al quale deve essere apposto il timbro ufficiale del Dipartimento di giustizia statunitense. È la data del documento a determinare l’anzianità del giudice. Successivamente, si svolge una cerimonia in cui il Justice deve prestare il giuramento costituzionale (Constitutional Oath) al pari di tutti gli ufficiali federali e statali sotto il rango del Presidente, nonché il giuramento giudiziale (Judicial Oath) applicabile ai giudici federali. I tempi della procedura di approvazione dei candidati si sono allungati a partire dalla Presidenza Reagan, a causa della percepita politicizzazione del ruolo dei giudici e, dunque, della procedura di nomina. In media, sono necessari circa settanta giorni. Eccezione particolare è costituita dal caso della nomina di Merrick Garland, il candidato designato, senza successo, da Barack Obama, la cui candidatura è rimasta al vaglio del Senato per una durata di tempo senza precedenti. La Costituzione tace sui requisiti delle persone che possono essere nominate alla Corte suprema; l’unica condizione costituzionale è la conferma da parte del Senato. In pratica, possono essere nominati giudici, ma anche politici ed altre figure ritenute, dal Presidente, adatte alla carica 7. Come noto, i Presidenti tendono a nominare candidati che condividano la loro ideologia, anche se l’attività concreta del Justice, una volta nominato alla massima corte, può ovviamente discostarsene. La nomina di Gorsuch La nomina di Gorsuch è stata circondata sin dall’inizio da una forte politicizzazione e da polemiche, come del resto era prevedibile alla luce delle controversie che circondano la figura del Presidente che lo ha nominato, nonché del rifiuto categorico del senatore McConnell, leader della maggioranza al Senato, di avviare le udienze per trattare la candidatura del giudice Merrick Garland, avanzata dal Presidente Obama subito dopo la scomparsa del Justice Scalia (l’impasse ha portato alla decadenza della candidatura di Garland il 3 gennaio). I senatori del Partito democratico hanno contestato inoltre le posizioni a loro avviso eccessivamente conservatrici di Gorsuch. 7 Si pensi ad es. alla Justice Elena Kagan, già rettrice della Harvard Law School nonché Solicitor General, ovvero Avvocato Generale dello Stato federale. 17
I democratici avevano annunciato che avrebbero invocato il c.d. filibuster, ovvero si sarebbero opposti ad ogni votazione sulla nomina. Secondo la Rule 22 del regolamento che disciplina delle procedure nel Senato, tale filibuster poteva essere superato con la procedura della cloture, ovvero con l’ottenimento di 60 voti favorevoli a procedere alla votazione finale sulla nomina. Giovedì 6 aprile 2017, il Partito repubblicano non è riuscito ad ottenere i 60 voti necessari; pertanto, dinanzi alla scelta tra due possibilità – cioè, da un lato, il lasciar fallire il processo di nomina, con un elevatissimo costo politico per il Presidente Trump e per il senatore McConnell, e, dall’altro, l’invocare la c.d. nuclear option, ovvero modificare il regolamento del Senato per eliminare la possibilità di opporre il filibuster nel contesto delle nomine alla Corte suprema federale – ha prevalso la seconda opzione. Era stato proprio il Partito democratico ad aver rimosso nel 2013 la possibilità di opporre il filibuster contro le nomine effettuate dal Presidente, per superare la paralisi dovuta alla costante opposizione degli esponenti repubblicani contro le nomine giudiziali proposte dal Presidente Obama. Il filibuster era stato però mantenuto per le nomine alla Corte suprema, in ossequio al ruolo fondamentale dell’organo nell’assetto costituzionale statunitense. L’invocazione della nuclear option significa che per la conferma di Gorsuch, nonché per ogni conferma futura dei candidati alla Corte suprema, sarà sufficiente l’approvazione di una semplice maggioranza dei senatori. Anche per questo, si paventa la possibilità di un consolidamento eccessivo dell’orientamento conservatore per la Corte, soprattutto perché il Partito repubblicano potrebbe essere in grado di nominare ben tre ulteriori Justices, ciò che andrebbe a ledere la percezione dell’imparzialità della Corte 8. Molti senatori hanno espresso il timore che la mossa anti-ostruzionistica possa in futuro venire estesa anche al procedimento di approvazione delle leggi, il che modificherebbe in 8 D. WEIGEL, With Gorsuch filibuster, Democrats look ahead to a ‘political’ Supreme Court, in The Washington Post, 6 aprile 2017, https://www.washingtonpost.com/phttps://www.w ashingtonpost.com/news/powerpost/wp/2017/04/06/with-gorsuch-filibuster-democrats-embrace-a- political-supreme-court/werpost/senate-set-to-confirm-neil-gorsuch-to-supreme-court/2017/0 4/07/da3cd738-1b89-11e7-9887-1a5314b56a08_story.html?utm_term=.121a40fae866. Si v. anche J. CARNEY, Dems block cloture on Gorsuch, setting up Senate ‘nuclear’ vote, in The Hill, http://thehill.com/homenews/senate/327584-dems-block-cloture-on-gorsuch-setting-up-senate- nuclear-vote; e G. STORH, Divisive Gorsuch Fight Leaves Political Mark on Supreme Court, in Bloomberg Politics, 7 aprile 2017, https://www.bloomberg.com/politics/articles/2017-04- 07/divisive-gorsuch-fight-leaves-political-mark-on-supreme-court. 18
maniera definitiva il ruolo del Senato nella procedura legislativa, un ruolo finora contrassegnato da maggiore ponderazione rispetto all’attività della Camera dei rappresentanti 9. Sarah Pasetto 9 E. O’KEEFE – S. SULLIVAN, Senate set to confirm Neil Gorsuch to Supreme Court, in The Washington Post, 7 aprile 2017, https://www.washingtonpost.com/phttps://www.washingtonpos t.com/news/powerpost/wp/2017/04/06/with-gorsuch-filibuster-democrats-embrace-a-political- supreme-court/werpost/senate-set-to-confirm-neil-gorsuch-to-supreme-court/2017/04/07/da 3cd738-1b89-11e7-9887-1a5314b56a08_story.html?utm_term=.121a40fae866. 19
FRANCIA PROCESSO – DIFENSORE (SEGRETO PROFESSIONALE) Conseil constitutionnel, decisione n. 2017-623 QPC del 7 aprile 2017, Conseil national des barreaux 10/04/2017 Il Conseil constitutionnel è stato adito dal Conseil d’État, che ha sollevato una questione prioritaria di costituzionalità avente ad oggetto i primi due commi dell’art. L. 1453-8 del Codice del lavoro, come modificati dalla legge n. 2015-990 del 6 agosto 2015, sulla crescita, l’attività e l’uguaglianza delle chances economiche 1. Le disposizioni contestate disciplinano la figura del difensore sindacale, la cui funzione è di rappresentare il lavoratore o il datore di lavoro nei procedimenti innanzi al tribunale o alla corte di appello dei probiviri. Nello specifico, le disposizioni contestate definiscono le regole deontologiche alle quali è tenuto il difensore sindacale, consistenti nel mantenimento del segreto professionale per quanto riguarda tutte le questioni concernenti i procedimenti di produzione e nell’obbligo di riservatezza su tutte le informazioni di natura confidenziale o fornire come tali dalla persona assistita. Tali disposizioni stabiliscono anche che, in caso di mancato rispetto di tali obblighi, il difensore sindacale possa essere radiato. I ricorrenti nel giudizio a quo sostenevano che le disposizioni contestate violassero il principio di uguaglianza davanti alla giustizia, in quanto il difensore sindacale non sarebbe sottoposto agli stessi obblighi di riservatezza ai quali sono sottoposti gli avvocati. A parere dei ricorrenti, gli obblighi di riservatezza ai quali devono rispondere i difensori sindacali sarebbero insufficienti e non assicurerebbero una tutela degli assistiti equivalente a quella garantita dal segreto professionale degli avvocati, che si estende a tutti gli scambi ed a tutta la corrispondenza con i loro assistiti. 1 Il testo della decisione è reperibile on line alla pagina http://www.conseil- constitutionnel.fr/conseil-constitutionnel/root/bank/download/2017623QPC2017623qpc.pdf. Il relativo comunicato stampa è reperibile alla pagina http://www.conseil- constitutionnel.fr/conseil-constitutionnel/francais/les-decisions/acces-par-date/decisions-depuis- 1959/2017/2017-623-qpc/communique-de-presse.148913.html. 21
Dopo aver ricordato le disposizioni legislative che disciplinano il segreto professionale degli avvocati, gli obblighi dei difensori sindacali (e la sanzione prevista in caso di mancato adempimento a tali obblighi), il Conseil constitutionnel ha stabilito che le disposizioni contestate non violano il principio di uguaglianza davanti alla legge. Ha considerato che esse garantiscono alle parti del processo, che siano rappresentate da un avvocato o da un difensore sindacale, protezioni equivalenti in materia di diritto di difesa e di parità delle armi. Di conseguenza, il Conseil ha stabilito che, malgrado le differenze di status tra avvocati e difensori sindacali, il legislatore ha previsto garanzie equivalenti per gli assistiti, che siano rappresentati da un avvocato o da un difensore sindacale. Donde la declaratoria di conformità delle disposizioni contestate alla Costituzione. Céline Torrisi 22
FRANCIA REATI E PENE – TERRORISMO Conseil constitutionnel, decisione n. 2017-625 QPC del 7 aprile 2017, M. Amadou S. 10/04/2017 Il Conseil constitutionnel è stato adito dalla Cour de cassation, che ha sollevato una questione prioritaria di costituzionalità avente ad oggetto l’art. 421-2-6 del Codice penale, come modificato dalla legge n. 2014-1353 del 13 novembre 2014, sul rafforzamento delle disposizioni relative alla lotta contro il terrorismo, e l’art. 421-5 del medesimo codice 1. Le disposizioni contestate introducono la fattispecie di “impresa terroristica individuale” e la pena ad essa relativa (dieci anni di reclusione e 150.000 euro di multa). Nello specifico, tali disposizioni stabiliscono che il fatto di preparare, in maniera individuale, la commissione di un atto terroristico sussiste qualora ricorrano i seguenti elementi: – la persona deve prepararsi a commettere determinati reati (tassativamente elencati); – la preparazione della commissione di detti reati, compiuti individualmente, deve essere intenzionale ed idonea a commettere fatti volti a turbare gravemente l’ordine pubblico mediante intimidazione o terrore; – la preparazione della commissione del reato deve essere caratterizzata dall’unione di due fatti materiali, in quanto, da un lato, la persona deve possedere, ricercare, procurarsi o fabbricare oggetti o sostanze idonee a creare un pericolo per gli altri e, dall’altro, deve aver commesso uno dei fatti tassativamente elencati dalle disposizioni contestate. I ricorrenti nel giudizio a quo sostenevano che le disposizioni contestate violassero il principio di legalità dei reati e delle pene, giacché non definivano in 1 Il testo della decisione è reperibile on line alla pagina http://www.conseil- constitutionnel.fr/conseil-constitutionnel/root/bank/download/2017625QPC2017625qpc.pdf. Il relativo comunicato stampa è reperibile alla pagina http://www.conseil- constitutionnel.fr/conseil-constitutionnel/francais/les-decisions/acces-par-date/decisions-depuis- 1959/2017/2017-625-qpc/communique-de-presse.148905.html. 23
maniera precisa il reato di impresa terroristica individuale, incriminavano numerose condotte, reprimevano fatti non suscettibili di condurre alla commissione di atti terroristici e definivano un reato che si sostanziava semplicemente in una intenzione. Inoltre, i ricorrenti affermavano che tali disposizioni fossero lesive del principio di proporzionalità delle pene. Il Conseil constitutionnel ha stabilito che le disposizioni contestate definivano il reato in maniera sufficiente e che, di conseguenza, non violavano il principio di legalità dei reati e delle pene. Per quanto riguarda, invece, la conformità delle disposizioni contestate al principio di proporzionalità, il Conseil, precisando quanto già in precedenti pronunce affermato, ha formulato una riserva di interpretazione e censurato solo parte delle disposizioni. Ha precisato, in un considérant de principe, che, qualora il legislatore volesse reprimere la mera intenzione delittuosa o criminale, violerebbe il principio di proporzionalità dei reati e delle pene. Sottolineando che le disposizioni contestate non reprimono né l’esecuzione né l’inizio di esecuzione di un atto delittuoso o criminale, bensì gli atti preparatori alla commissione degli stessi, il Conseil constitutionnel ha stabilito che il legislatore non si è limitato alla repressione della mera intenzione, in quanto, oltre alla necessità di inserirsi in un disegno terroristico, il reato contestato è stato definito anche sulla base degli atti preparatori atti a ledere la persona umana. Il Conseil ha poi emesso una riserva di interpretazione in merito alla ricerca della prova dell’intenzione dell’autore. Al riguardo, ha stabilito che tale prova non può risultare dai soli fatti materiali definiti dalle disposizioni contestate come atti preparatori. Tali fatti materiali debbono essere unificati dall’intenzione. Il Conseil constitutionnel ha poi dichiarato incostituzionali le disposizioni contestate nella parte in cui stabilivano che poteva costituire un atto preparatorio alla commissione di un reato il fatto di “ricercare […] oggetti o sostanze idonei a creare un danno per gli altri”. A parere del Conseil, non avendo circoscritto gli atti che potevano costituire tale ricerca all’ambito dell’impresa individuale terroristica, il legislatore aveva consentito che venissero repressi fatti che non concretizzavano, di per sé, la volontà di preparare un reato. Ha quindi dichiarato le parole “de rechercher”, di cui 1° del par. I dell’art. 421-2-6 del Codice penale, contrarie al principio di necessità dei reati e delle pene. 24
Con questa eccezione e con la riserva di interpretazione inerente alle disposizioni del par. 16 dell’art. 421-2-6, il Conseil constitutionnel ha dichiarato le disposizioni contestate conformi alla Costituzione. Céline Torrisi 25
REGNO UNITO PARLAMENTO – ELEZIONI (INDIZIONE) Decisione di indire elezioni legislative anticipate 19/04/2017 Il 18 aprile 2017, il Primo ministro del Regno Unito, Theresa May, ha annunciato l’intenzione di indire nuove elezioni legislative nel mese di giugno 2017. Si tratta di una decisione del tutto inattesa, soprattutto alla luce del fatto che la stessa May si era ripetutamente espressa in senso fortemente contrario allo svolgimento di nuove elezioni nonostante i molteplici appelli in tal senso giunti a seguito dell’esito del referendum favorevole alla Brexit. Il Parlamento attuale verrà sciolto il 2 maggio 2017, per permettere l’approvazione delle leggi più urgenti (soprattutto il Finance Act per finanziare le istituzioni di governo per l’anno corrente 1). Le elezioni per i 650 componenti della House of Commons dovrebbero svolgersi l’8 giugno 2017. I partiti avranno circa due settimane di tempo per nominare i candidati da presentare. Si ricorda che il Regno Unito utilizza la formula elettorale maggioritaria uninominale, nota anche come “first past the post”. Il Fixed-Term Parliaments Act 2011 ha introdotto l’obbligo di indire elezioni legislative a scadenze regolari, nello specifico ogni cinque anni 2. La legge prevede la possibilità di indire elezioni anticipate se i due terzi dei deputati della Camera dei Comuni sono a favore dello scioglimento del Parlamento e dello svolgimento delle nuove elezioni. Poco dopo l’annuncio della May, il leader del Partito laburista, Jeremy Corbyn, ha comunicato il proprio sostegno all’iniziativa, accogliendola come un’opportunità di tornare al governo 3. In realtà, la situazione si presenta assai 1 J. ROZENBERG, The General Election: A Lawyer Writes, pagina Facebook personale, 18 aprile 2017, https://www.facebook.com/JoshuaRozenbergQC/posts/296334940788429. 2 In precedenza, lo scioglimento del Parlamento era prerogativa regia del sovrano, esercitata nella storia recente solo su “consiglio” del Primo ministro. 3 Quello del 18 aprile 2017, a cura della ICM Unlimited, vede un vantaggio del Partito conservatore di 18 punti rispetto al Partito laburista. In particolare, le intenzioni di voto indicate sono le seguenti: Partito conservatore – 46%; Partito laburista – 25%; Partito liberaldemocratico – 11%; UKIP (partito Euroscettico ultranazionalista) – 8%; Verdi – 4% (https://www.icmunli mited.com/polls/). 27
difficile per il partito d’opposizione, dato che i sondaggi più recenti dimostrano che il Partito conservatore gode di ampi consensi tra la popolazione 4. Un esito favorevole per il Partito conservatore avrebbe l’effetto di conferire la legittimazione popolare all’incarico della May (la quale, com’è noto, è stata insediata alla guida del partito a seguito delle dimissioni dell’allora premier David Cameron, rese immediatamente dopo il referendum sull’uscita dall’Ue del 23 giugno 2016). Inoltre, la May avrebbe modo di incrementare notevolmente l’attuale maggioranza conservatrice in Parlamento, il che faciliterebbe molto l’approvazione delle sue decisioni nel contesto dei negoziati sulla Brexit. In ogni caso, l’esito è tutt’altro che certo, di fronte alle molteplici e profonde spaccature createsi nel paese proprio a seguito del voto sulla Brexit. Si pensi, infatti, alle tensioni tra il Governo centrale di Westminster e le autorità delle cc.dd. devolved regions (soprattutto Scozia ed Irlanda del Nord), le cui popolazioni si sono espresse nettamente a favore del Remain. Per la First Minister scozzese Nicola Sturgeon – secondo cui l’intenzione della May è di spingere il suo paese ancora più verso destra, pretendere una c.d. hard Brexit ancora più drastica di quanto sinora paventato ed imporre ulteriori tagli sulla spesa pubblica – le elezioni di giugno potrebbero essere di grande aiuto nella sua intenzione di insistere per un nuovo referendum sull’indipendenza scozzese 5. Per quanto riguarda l’Irlanda del Nord, lo spettro della reintroduzione di un vero e proprio confine con la Repubblica d’Irlanda e le divisioni politiche emerse nelle recenti elezioni della Assembly legislativa del territorio regionale portano a ritenere che, contrariamente a quanto prospettato dalla May, il voto di giugno non farebbe altro che esacerbare le tensioni nella regione 6. 4 La fiducia popolare nell’Esecutivo attuale sarebbe tale che l’annuncio della May, che pure costituisce un’inversione di marcia repentina rispetto alla linea da lei stessa costantemente imposta, non avrebbe intaccato di molto il sostegno al Partito conservatore. 5 S. CARRELL, Nicola Sturgeon: June election is huge miscalculation, in The Guardian, 18 aprile 2017, https://www.theguardian.com/politics/2017/apr/18/nicola-sturgeon-june-election-is- huge-miscalculation. 6 N. MCADAM, What does Theresa May’s snap General Election mean for Northern Ireland in the midst of the Stormont crisis?, in The Belfast Telegraph, 18 aprile 2017, http://www.belfasttelegraph.co.uk/news/uk/what-does-theresa-mays-snap-general-election-mean- for-northern-ireland-in-the-midst-of-the-stormont-crisis-35632402.html. Si v. anche la segnalazione a cura dell’Area di diritto comparato intitolata Regno Unito – Brexit: European Union (Notification of Withdrawal) Act 2017 e riflessi del referendum in Scozia e nell’Irlanda del Nord ed inviata tramite email in data 29 marzo 2017. 28
Secondo la tempistica ordinaria, le prossime elezioni legislative si sarebbero dovute svolgere nel 2020 – solamente un anno dopo i due anni previsti dall’art. 50 Tue per raggiungere un accordo sui termini finali del rapporto tra il Regno Unito e l’Ue. Qualora il Partito conservatore dovesse vedersi confermato al potere, esso avrebbe un nuovo mandato di cinque ulteriori anni 7, dunque fino al 2022. Ciò significa che l’attuale Esecutivo disporrebbe di molto più tempo per negoziare a livello europeo, ma soprattutto a livello interno. La notizia è stata infatti accolta positivamente dagli operatori del settore finanziario e commerciale, in quanto permetterebbe di evitare gli effetti drastici dell’uscita dall’Unione sinora paventati 8. Rozenberg sottolinea che la May aveva deferito qualsiasi iniziativa in tema di diritti umani (nello specifico, la decisione di sostituire la CEDU con una “carta dei diritti britannica”) alle prossime elezioni. Ora che queste verranno anticipate di ben tre anni, senza che sia stato delineato alcun programma in merito, il giurista prevede che il paese rimarrà parte contraente della Convenzione 9. Sarah Pasetto 7 ROZENBERG indica anche un’altra possibile ragione per la mossa della premier: la Electoral Commission (l’organo indipendente che monitora le elezioni e regolamenta le risorse finanziarie riservate alla vita politica) avrebbe imposto una multa di £70.000 nei confronti del Partito conservatore a seguito di un’indagine sulle spese effettuate dai suoi candidati durante la campagna elettorale; alcuni deputati attualmente in carica potrebbero essere ritenuti personalmente responsabili. Le nuove elezioni diminuirebbero questo rischio in misura considerevole. Si v. ROZENBERG, op. cit. 8 W. MARTIN, ‘Early elections are a game-changer’: One of the most pessimistic forecasters on the pound is changing course, in Business Insider UK, 18 aprile 2017, http://uk.businessinsider.com/deutsche-bank-to-adjust-sterling-forecasts-following-general- election-announcement-2017-4. 9 ROZENBERG, op. cit. 29
SPAGNA GIURISDIZIONE COSTITUZIONALE – TRASPARENZA Il Tribunale costituzionale primo nel ranking ufficiale della trasparenza per gli organi costituzionali e le authorities 26/04/2017 Il Consiglio per la trasparenza ed il buon governo è l’organismo pubblico indipendente incaricato di garantire la corretta applicazione della legge n. 19/2013, del 9 dicembre, in materia di trasparenza, accesso all’informazione pubblica e buon governo 1. Il 19 aprile 2017 ha presentato il primo ranking ufficiale della trasparenza per gli organi costituzionali e le authorities di controllo più rilevanti 2. Il rapporto, riguardante l’anno 2016, ha preso in considerazione le pagine web istituzionali de: la Casa del Re, la Camera dei deputati, il Senato, il Tribunale costituzionale, il Consiglio generale del Potere giudiziario, la Banca di Spagna, il Consiglio economico e sociale, la Commissione nazionale dei mercati e della concorrenza, la Commissione nazionale del mercato dei valori, la Corte dei conti, il difensore civico, il Consiglio di Stato, l’authority in materia di responsabilità fiscale, il Consiglio sulla sicurezza nucleare e la Procura generale dello Stato. Sono state valutate due tipi di trasparenza: la c.d. trasparenza obbligatoria, riguardante la pubblicazione delle informazioni richieste dalla legge 3, e la trasparenza c.d. volontaria, riguardante la pubblicazione di informazioni non richieste dalla legge ma solitamente richieste dalla cittadinanza (agenda delle alte cariche, identificazione del personale incaricato o di fiducia, elenco dei beni patrimoniali e relativo uso, utilizzo di vetture ufficiali, ecc.). 1 Il testo consolidato della legge è reperibile on line alla pagina https://www.boe.es/buscar/act.php?id=BOE-A-2013-12887. 2 Il testo dell’Informe de evaluación de los órganos constitucionales y reguladores del Consiglio per la trasparenza ed il buon governo è reperibile on line alla pagina http://www.consejodetransparencia.es/ct_Home/actualidad/noticias/hemeroteca/2017/04/2017041 9.html#.WQBT5GclGUk. V., in particolare, le pp. 31 ss. 3 V. gli artt. 6-8 della legge n. 19/2013, sugli obblighi riguardanti l’informazione istituzionale, organizzativa e di pianificazione, l’informazione di rilevanza giuridica e l’informazione economica. 31
Il Tribunale costituzionale è risultato primo nel ranking, ottenendo un punteggio di 9,87 punti su 10 per quanto riguarda la trasparenza obbligatoria, e di 5,60, nel caso della trasparenza volontaria 4. È stato positivamente accolto il completo rinnovamento, nel mese di novembre del 2016, della pagina web http://www.tribunalconstitucional.es e la creazione di un’app da cui accedere alle pronunce, alle memorias, ecc. Inoltre, è stata molto apprezzata la completezza della sezione Transparencia 5, che fornisce informazioni istituzionali ed organizzative, nonché informazioni economiche, di bilancio e statistiche. Inoltre, si può accedere al modulo di richiesta di informazione pubblica e prendere visione delle decisioni sulle richieste pervenute. Carmen Guerrero Picó 4 Il comunicato stampa del Tribunale costituzionale è reperibile on line alla pagina https://www.tribunalconstitucional.es/NotasDePrensaDocumentos/NP_2017_021/NOTA%20INF ORMATIVA%20N%C2%BA%2021-2017.pdf. 5 V. https://www.tribunalconstitucional.es/es/transparencia/Paginas/default.aspx. 32
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