Auguri di un Sereno Natale 2020 - Redacon

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N° 3 - Dicembre 2020 periodico - Responsabile e Proprietario: Romagnani don Pietro - Redazione: via G. Di Vittorio, 21 - 42035 Felina (RE)
Stampa: La Nuova Tipolito snc - Felina (RE) - Autorizzazione della Curia Diocesana di Reggio Emilia n° 315/92 A del 27.11.1992

                                                                   Auguri di un
                                                                   Sereno Natale
                                                                   2020
Lettera del Parroco
M      i appresso a scrivere avvicinandoci a
       questo Natale 2020 in una situazione
ancora molto difficile dal punto di vista
                                                   virus, non sarà sconfitta la morte, o meglio
                                                   questa è già stata sconfitta appunto da colui
                                                   di cui celebriamo il giorno natale.
sanitario. Tante persone ammalate, alcune          Da un lato questa pandemia ci aiuta a sco-
anche gravi. Tanti famigliari in apprensione,      prire in una dimensione diversa la nostra
e diversi nel dolore per aver dovuto lasciare      vulnerabilità, ma non sempre questo ci è
partire i propri cari senza poter essere loro      d’aiuto ad affidarci a colui che solo può dare
vicino e senza poter tenere e stringere loro       risposta alla nostra fragilità. Eppure ha voluto
la mano.                                           vivere appieno la nostra debolezza iniziando
Con questo stato d’animo ci appressiamo a          appunto dalla nascita, in una grotta o ca-
celebrare il Natale, non sappiamo ancora se        panna, o stalla. Continuando poi nella fuga
potremo celebrarlo negli orari usuali della        per poter sfuggire alla morte, per giungere
notte, o se dovremo fare diversamente, ma          infine ad abbracciare la morte stessa e questo
non è questa la cosa più importante, l’impor-      per condividere totalmente e pienamente la
tante è chiederci cosa ci dice il Natale che       nostra condizione.
messaggio ci porta oggi in questa situazione.      Questo dunque il messaggio del Natale, non
Innanzitutto una nascita è sempre motivo           un messaggio sdolcinato in cui rifugiarsi, ma
di gioia, la nascita dice la vittoria della vita   un messaggio si di gioia, ma unito all’im-
sulla morte, la continuazione della vita. Ma       pegno personale perché questa condivisione
il messaggio del Natale di Gesù non si limita      e vicinanza sia vissuta e allargata ad ogni
a questo, Celebrare questa nascita significa       uomo. Ed è questa forse la cosa più bella
celebrare una presenza al nostro fianco che da     accresciuta a causa di questo male.
2000 anni non viene meno. Ci sono sempre           Abbiamo visto tanta abnegazione da parte
stati periodi bui nella storia, dai tempi di       di personale sanitario, ma anche tanta di-
guerre, alle carestie, o anche altre pestilenze    sponibilità di volontari, come ad esempio i
l’ultima delle quali, ancora ricordata, non        facenti parte delle CARITAS o altre forme
per averla vissuta ma perché se ne è sentito       di volontariato. Anche i numeri di crescita o
parlare dagli anziani, e quella della influenza    decrescita, o PIL sembrano lasciare il posto
“spagnola” dal 1918 al 1920 che portò tra i        alla persona e alle sue necessità. Sembra di
50 e i 100 milioni di morti.                       avere imboccato una buona strada, quella
Anche in quel tempo il Natale si è celebrato,      appunto per cui la nascita che celebriamo
si è celebrata questa presenza che ha deciso       è avvenuta.
di venire e restare a fianco dell’umo per ac-
compagnarlo nel cammino terreno. Questa            In copertina due degli ultimi bambini nati di Feli-
pandemia fa paura, è capace di togliere la         na: Noemi Magnavacchi, figlia di Andrea e Cin-
                                                   zia Toni (13 settembre 2020) e Alessio Manfredi,
vita, ma cosa ancor più brutta di lasciare         figlio di Filippo e Simona Silingardi (24 ottobre
da soli in questo passaggio. Ma sconfitto il       2020)

2- Comunità
Auguri a tutti di buon Natale un Natale in
cui si possa prendere coscienza ancora più
in profondità del fatto che non siamo soli ad
affrontare le difficolta e che allora ancora
può crescere la speranza, la serenità la pace
la gioia.

 Il popolo che camminava nelle tenebre
 vide una grande luce;
 su coloro che abitavano in terra tenebrosa
 una luce rifulse.
 Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato
 la letizia.
 Poiché un bambino è nato per noi,
 ci è stato dato un figlio.
 Sulle sue spalle è il segno della sovranità
 ed è chiamato:
 Consigliere ammirabile, Dio potente,
 Padre per sempre, Principe della pace.
                                Cfr. Isaia 9,1ss

«In terra tenebrosa, una luce rifulse»
                        - Omelia di papa Francesco -

«S      u coloro che abita-
        vano in terra tene-
brosa una luce rifulse» (Is
                                  Ce lo suggerisce l’Apostolo
                                  Paolo, che ci ha detto: «È
                                  apparsa la grazia di Dio».
                                                                   Gesù. In Gesù l’Altissimo
                                                                   si è fatto piccolo, per essere
                                                                   amato da noi. In Gesù Dio
9,1). Questa profezia della       La grazia di Dio, che «porta     si è fatto Bambino, per la-
prima Lettura si è realizzata     salvezza a tutti gli uomini»     sciarsi abbracciare da noi.
nel Vangelo: infatti, mentre      (Tt 2,11), stanotte ha avvol-    Ma, possiamo ancora chie-
i pastori vegliavano di not-      to il mondo.                     derci, perché San Paolo
te nelle loro terre, «la glo-     Ma che cos’è questa gra-         chiama la venuta nel mondo
ria del Signore li avvolse di     zia? È l’amore divino,           di Dio “grazia”? Per dirci
luce» (Lc 2,9).                   l’amore che trasforma la         che è completamente gratu-
Nella notte della terra è         vita, rinnova la storia, libe-   ita. Mentre qui in terra tutto
apparsa una luce dal cielo.       ra dal male, infonde pace e      pare rispondere alla logica
Che cosa significa questa         gioia. Stanotte l’amore di       del dare per avere, Dio ar-
luce apparsa nell’oscurità?       Dio si è mostrato a noi: è       riva gratis. Il suo amore non

                                                                                   3- Comunità
è negoziabile: non abbiamo       tutto, per conquistarci con      bre dell’arroganza umana.
fatto nulla per meritarlo e      la ricchezza del suo amore.      Umanità, Dio ti ama e per te
non potremo mai ricompen-        È apparsa la grazia di Dio.      si è fatto uomo, non sei più
sarlo.                           Grazia è sinonimo di bellez-     sola!
È apparsa la grazia di Dio.      za. Stanotte, nella bellezza     Cari fratelli e sorelle, che
Stanotte ci rendiamo conto       dell’amore di Dio, riscopria-    cosa fare di fronte a que-
che, mentre non eravamo          mo pure la nostra bellezza,      sta grazia? Una cosa sola:
all’altezza, Egli si è fatto     perché siamo gli amati di        accogliere il dono. Prima
per noi piccolezza; mentre       Dio. Nel bene e nel male,        di andare in cerca di Dio,
andavamo per i fatti nostri,     nella salute e nella malattia,   lasciamoci cercare da Lui,
Egli è venuto tra noi. Natale    felici o tristi, ai suoi occhi   che ci cerca per primo. Non
ci ricorda che Dio continua      appariamo belli: non per         partiamo dalle nostre capa-
ad amare ogni uomo, an-          quel che facciamo, ma per        cità, ma dalla sua grazia,
che il peggiore. A me, a te,     quello che siamo. C’è in         perché è Lui, Gesù, il Sal-
a ciascuno di noi oggi dice:     noi una bellezza indelebile,     vatore. Posiamo lo sguardo
“Ti amo e ti amerò sempre,       intangibile, una bellezza in-    sul Bambino e lasciamoci
sei prezioso ai miei occhi”.     sopprimibile che è il nucleo     avvolgere dalla sua tenerez-
Dio non ti ama perché pen-       del nostro essere. Oggi Dio      za. Non avremo più scuse
si giusto e ti comporti bene;    ce lo ricorda, prendendo con     per non lasciarci amare da
ti ama e basta. Il suo amo-      amore la nostra umanità e        Lui: quello che nella vita
re è incondizionato, non         facendola sua, “sposandola”      va storto, quello che nella
dipende da te. Puoi avere        per sempre.                      Chiesa non funziona, quello
idee sbagliate, puoi averne      Davvero la «grande gioia»        che nel mondo non va non
combinate di tutti i colori,     annunciata stanotte ai pasto-    sarà più una giustificazione.
ma il Signore non rinuncia       ri è «di tutto il popolo». In    Passerà in secondo piano,
a volerti bene. Quante volte     quei pastori, che non erano      perché di fronte all’amore
pensiamo che Dio è buono         certo dei santi, ci siamo an-    folle di Gesù, a un amore
se noi siamo buoni e che         che noi, con le nostre fragi-    tutto mitezza e vicinanza,
ci castiga se siamo cattivi.     lità e debolezze. Come chia-     non ci sono scuse. La que-
Non è così. Nei nostri pec-      mò loro, Dio chiama anche        stione a Natale è: “Mi lascio
cati continua ad amarci. Il      noi, perché ci ama. E, nelle     amare da Dio? Mi abbando-
suo amore non cambia, non        notti della vita, a noi come a   no al suo amore che viene a
è permaloso; è fedele, è pa-     loro dice: «Non temete» (Lc      salvarmi?”.
ziente. Ecco il dono che tro-    2,10). Coraggio, non smar-
viamo a Natale: scopriamo        rire la fiducia, non perdere     ... se vuoi seguire il resto di
con stupore che il Signore       la speranza, non pensare         questa omelia, e le altre omelie
                                                                  tutte di Papa Francesco:
è tutta la gratuità possibile,   che amare sia tempo perso!
                                                                  http://www.vatican.va/content/
tutta la tenerezza possibile.    Stanotte l’amore ha vinto il     francesco/it/homilies/2019/
La sua gloria non ci abba-       timore, una speranza nuo-        documents/papa-france-
glia, la sua presenza non ci     va è apparsa, la luce genti-     sco_20191224_omelia-natale.
spaventa. Nasce povero di        le di Dio ha vinto le tene-      html

4- Comunità
I libri della Messa
L     a partecipazione alla S. Messa è la più
      importante manifestazione comunitaria
della vita religiosa di ogni cristiano ed è
                                                   competente e ne diventa uso obbligatorio.
                                                   Ogni edizione è accompagnata dalla
                                                   “Lettera apostolica del papa con cui si
impegno di regolare osservanza dei precetti        approvano le norme generali dell’anno
della S. Chiesa.                                   liturgico e il nuovo calendario romano”.
La messa è la ripetizione del più grande mi-       La grafica è particolarmente curata con
stero della nostra fede e per questo motivo la     caratteri ben leggibili, più o meno grandi a
Chiesa ha istituito un rito particolare giunto     seconda dell’importanza del testo.
fino a noi con tale nome perché fino dai           Le disposizioni e le norme d’uso sono scritte
primi tempi l’assemblea veniva congedata           in rosso. Fin dai primi messali è stata data
con le parole “ite, missa est” e da qui sono       molta rilevanza alla decorazione grafica di
derivati i termini messa e messale.                pagine particolari richiamanti feste o misteri
Ed è proprio del messale che vogliamo              importanti e evidenziando anche l’inizio
parlare. Lo conosciamo tutti come il librone       dei testi (capolettera) con illustrazioni di
che è sull’altare e che il celebrante ha sem-      arte miniaturistica, facendo dei messali dei
pre davanti a sè o sul leggio, ma non tutti        veri capolavori.
conoscono il suo contenuto e la sua storia.        Ora i foglietti domenicali favoriscono la
Nel messale sono raccolti e ordinati i testi
delle preghiere e dei riti relativi alla ce-
lebrazione della messa in ogni sua parte,
per tutti i giorni dell’anno e per le diverse
ricorrenze o necessità.
Dall’inizio alla fine della messa ogni parola
e ogni gesto del celebrante e degli altri mini-
stri sono indicati con precisione in qualche
parte del messale. La ricerca della pagina
giusta è guidata da indicazioni scritte, dette
rubriche, e facilitata da fettucce segnalibro.
Per aiutare nell’apertura delle pagine più
usate, al loro bordo sono applicate anche
delle presine.
Il messale riporta tutte le formule dei riti
fissi e mobili, feriali e festivi e per le occa-
sioni speciali.
Ogni messale inizia con la dicitura “Messale
romano” ed è presentato come edizione
approvata dalla Conferenza Episcopale                  Copertina di un antico messale del 1644

                                                                                     5- Comunità
conoscenza di quanto c’è nel messale e nei
lezionari dei quali accenneremo alla fine.
L’ istituzione del primo messale è avvenu-
ta dopo il Concilio di Trento con papa San
Pio V nel 1570 anche se preceduta da una
edizione molto simile del 1474, ma questa
fu quella ufficiale e obbligatoria per tutta la
Chiesa e venne detta: Messale Tridentino
o Messale di Pio V.
Da allora vi furono molte edizioni volute da
papi successivi, ma sempre in riferimento
a quella prima edizione e mai con cambia-
menti sostanziali.
Per curiosità ne ricordiamo una in particolare
perché nella sagrestia di Gombio c’è ancora
un messale del 1614, nella presentazione
del quale viene ratificato (naturalmente in
latino) che la firma del Papa è stata posta il
6 giugno 1604 con la mano del sacro anello                Litografia raffigurante il Natale
piscatorio.                                                   in un messale del 1614
Un evidente cambiamento del Messale è
avvenuto con Papa Paolo VI dopo il Concilio       Vaticano II permettendo l’uso della lingua
                                                  nazionale al posto del latino e con formu-
                                                  lari varianti e più ricchi secondo il tipo e i
                                                  tempi delle liturgie dell’anno. L’edizione è
                                                  del 1969 e rinnovata nel 1975 e nel 2002.
                                                  A differenza delle edizioni precedenti vi fu
                                                  grande incremento dei passi biblici dell’An-
                                                  tico e Nuovo Testamento e per questo le
                                                  letture bibliche non sono più nel messale
                                                  ma in un lezionario a parte, diviso in vari
                                                  volumi di colore verde che vediamo posti
                                                  sull’ambone per il lettore.
                                                  Come sappiamo, l’ultima edizione italiana è
                                                  dell’agosto 2019 che andrà definitivamente
                                                  in uso dal 4 aprile 2021, ma già messa in atto
                                                  per la nostra Diocesi dalla domenica del 29
                                                  novembre 2020 con le varianti del “Con-
                                                  fesso”, del “Kyrie eleison”, del “Gloria”
     Litografia raffigurante l'Annunciazione      e del “Padre Nostro”.
             in un messale del 1628                                             Dino Fracassi
6- Comunità
Nuovo messale, nuova messa?
N    o, proprio no. La messa
     è sempre quella, a parti-
re dall’Ultima Cena, quando
Gesù ha istituito l’Eucaristia.
Su questo tema i mezzi di
comunicazione si stanno
sbizzarrendo a voglia, con
una gamma di pareri che
va dall’entusiasmo al rifiu-
to. Questo soprattutto dai
“tradizionalisti” che, nella
maggior parte, vorrebbero
tutto fermo alle sole riforme
del Concilio di Trento (1543-
1565) che pure ha “innova-
to” la Liturgia non nella sua     ufficiale della Chiesa incen-     trasmettere la sostanza del
sostanza, ma dando ordine         trata sull’Eucaristia, fosse      testo. Così è dei cambia-
alle modalità celebrative         sempre più “vivibile” da tutto    menti che vediamo introdotti
e fornendo testi controllati      il “popolo di Dio”: sacerdoti,    nella messa. Questi i più
nella loro traduzione dalle       religiosi, laici.                 evidenti:
lingue originali alla lingua                                        • “Confesso”. L’atto pe-
latina.                           Il “nuovo messale”, nelle         nitenziale ha un’aggiunta
Le modalità celebrative, si       nostre parrocchie in uso          inclusiva. Una volta, nel
sa, sono quelle che, in rap-      con l’inizio dell’anno liturgi-   contesto celebrativo, dire
porto alla cultura del luogo      co 2020-2021, nuovo non           “fratelli” significa dire anche
e del tempo, meglio aiutano       è; è sempre quello uscito         “sorelle”. Oggi si preferisce
a comprendere e a vivere          dal Concilio Ecumenico            specificare gli uni e le altre.
partecipandovi (perché la         Vaticano II con alcuni “perfe-    Perciò nel “Confesso” si
messa è un “partecipare”,         zionamenti” delle traduzioni      dice: «Confesso a Dio on-
non un “assistere” come si        in italiano dei testi biblici e   nipotente e a voi, fratelli e
assiste a uno spettacolo),        delle formule liturgiche.         sorelle...».
con tutta la propria perso-       Le parole e le frasi, si sa,      • “Signore, pietà”. Si ritorna
na: mente e cuore, anima          cambiano in tutto o in            all’antica lingua greca, come
e corpo.                          parte il loro significato con     alle origini della Chiesa in
Proprio a questo scopo,           il cambiare della cultura         Roma, quando il greco era
riforme, piccole o grandi,        corrente. Quindi anche le         la lingua comune del mondo
si sono succedute in tutti        traduzioni vecchie di secoli      mediterraneo (la “koinè). Un
i venti secoli della Chiesa,      (ultimamente anche di pochi       ritorno interessante per dire
in tutti i paesi del mondo,       decenni) necessitano di           l’appartenenza della Chiesa
affinché la liturgia, preghiera   adeguamento per meglio            – e quindi l’annuncio della

                                                                                     7- Comunità
Salvezza – a tutto il mondo
e a tutta la storia. Anziché        preghiera, pandemia,
“Signore, pietà. Cristo, pie-
tà”, si preferisce dire: “Kýrie      messa “a distanza”
                                    C’
eléison, Christe eléison”
• “Gloria”. Avrà la nuova                   era una volta il libro    giornata, la nostra intera
formulazione: “Pace in terra                delle preghiere. Lo si    vita sia rivolta a Lui e da
agli uomini, amati dal Si-          regalava i bimbi per la prima     Lui illuminata e guidata.
gnore”. Da ben intendere:           Comunione e la Cresima; agli      Con altre parole: pregare è
non “soltanto a quelli amati        sposi nel giorno del matrimo-     “convertirsi”, cioè vivere
dal Signore”, ma “a tutti,          nio. Era consuetudine di tante    con lo sguardo del cuore e
perché tutti sono amati dal         persone, spesso anche non         della mente continuamente
Signore”.                           frequentanti abitualmente la      rivolto a Dio.
• Consacrazione. Dopo il            Chiesa, aprire – soprattutto      In questo senso, ogni atto e
Santo, il sacerdote afferme-        alla sera – questo libro e        ogni momento della nostra
rà: «Veramente santo sei tu,        recitare qualche preghiera.       vita è preghiera, come ci ha
o Padre...!. E proseguirà:          “Recitare”, non “leggere”.        insegnato anche papa Gio-
«Santifica questi doni con          Recitare voleva dire fare         vanni XXIII, attingendo alla
la rugiada del tuo spirito».        proprie le preghiere lette;       tradizione della Chiesa. Ma
Nella consacrazione si avrà         capirne il senso per essere       la stessa tradizione ci ricorda
anche la formula: «Conse-           aiutati a rivolgere il nostro     che, da sempre, la Chiesa
gnandosi volontariamente
                                    pensiero, la nostra lode, il      ha stabilito alcuni momenti
alla passione...».
                                    nostro ringraziamento, il         particolarmente dedicati alla
• «Padre Nostro”. Arrivano          nostro pensiero a Dio. Un         preghiera, in particolare al
le parole: «Non abbando-            sussidio, non un sostituto.       mattino e alla sera, iniziando
narci alla tentazione». La
                                    Difficile da capire? Forse        e chiudendo la giornata. Sono
vecchia traduzione: «Non
                                    sì se chi scrive ha sentito       le così dette “ore” della pre-
ci indurre in tentazione”
                                    con le proprie orecchie un        ghiera liturgica ufficiale della
non rendeva il significato
autentico delle parole usa-         professore universitario che,     Chiesa: Le Lodi, terza, sesta,
te da Gesù: Dio non mette           tenendo una conferenza d’ag-      nona, vespro, compieta, ora
nella tentazione, ma, con           giornamento a dei giornalisti,    compendiate, soprattutto per
la sua misericordia, aiuta a        paragonava la preghiera cri-      i laici, in Lodi, Ora media,
liberarcene.                        stiana a un “mantra”, cioè a un   Vespri, Compieta. Preghiera
•«Agnello di Dio». Il sacer-        meccanico ripetere di parole      che non è solo dei sacerdoti
dote dice: «Ecco l’Agnello          per chiedere qualcosa. Puro       o dei religiosi, anche se essi
di Dio... Beati gli invitati alla   e semplice.                       la recitano a nome di tutto
cena dell’Agnello”. Si sot-         La preghiera cristiana è ben      il popolo cristiano, anche di
tolinea così maggiormente           altro. È ascoltare Dio; è fare    coloro (e per coloro) che se
l’unione dei fedeli alla pas-       spazio a Lui; aprire il nostro    ne dimenticano.
sione di Gesù.                      cuore a Lui; è custodire la
                                    sua presenza dentro di noi.       • Gli studiosi di sociologia
                                    È fare sì che la nostra intera    religiosa osservano che, con

8- Comunità
l’affermarsi della televisio-
ne, sembra essersene andato
in soffitta anche il libro di
preghiera. Ma televisione e
radio possono sostituirlo?
Forse non del tutto, perché il
libro va con il ritmo del nostro
pensiero e della nostra mente.
La radio e la televisione no.
Le loro trasmissioni in diretta
hanno però un vantaggio: ci        da covid. Lo stesso papa Fran-     letture e l’omelia cercando
fanno sentire in comunione         cesco e i vescovi hanno detto      di fare nostro e di meditarlo
con tutte le altre persone che     di osservare scrupolosamente       il contenuto; di rinnovare la
stanno seguendo lo stesso          le norme sanitarie per difen-      nostra fede con il “Credo”; di
Rosario, la stessa preghiera,      derci dal contagio. Faremo,        unirci alle preghiere dei fede-
la stessa Messa. E la preghiera    dunque, senza messa?               li, di seguire attentamente il
cristiana è essenzialmente         Potrà accadere, come già           “canone” (la parte centrale
“comunione”. Non è una             nella primavera scorsa, che        e nodale della Eucaristia),
preghiera dominata dall’ “io”,     qualche domenica non ci si         proprio come se fossimo
ma dal “noi”, come appunto         possa andare, che dobbia-          in chiesa. E, infine, di fare
la preghiera insegnataci da        mo restare forzatamente a          la “comunione spirituale”.
Gesù, il “Padre nostro”. “Co-      casa. Possiamo sostituire la       Non potendo, cioè, ricevere
munione” significa trovarsi        messa “in presenza” con la         materialmente l’Eucaristia,
insieme, di persona, l’uno         messa in diretta radio, tivu o     esprimere il desiderio di
accanto all’altro, tutti fratel-   social? La messa “a distan-        riceverla e fare il proposito
li, tutti “figli di Dio” e tutti   za” non è certo sostitutiva        di riceverla appena possibile.
redenti dalla Passione, morte      della messa “in presenza”.
e risurrezione di Gesù. Ciò        Però è sempre un momento           • C’è tanto da imparare su
che si celebra con la messa        spiritualmente costruttivo,        questa materia, soprattutto
domenicale; non un “obbli-         di preghiera autentica, di         per noi adulti che riteniamo
go giuridico”, ma un atto          unione con Dio. A questo           di non aver più bisogno di
d’amore, come atto d’amore         scopo lo stesso papa France-       frequentare il catechismo
è l’incontro con ogni persona      sco si è prestato a celebrare      perché crediamo di “saper-
alla quale si vuol bene, con       ogni mattino per la RAI            ne già” abbastanza. E allora
la quale si vorrebbe sempre        nei giorni più duri della          un colloquio col parroco o
stare.                             pandemia.                          con qualunque altro sacerdote
                                    Attenzione, però: la messa        può essere quanto mai utile.
• Ora siamo in una situazione      in tv non è uno “spettacolo”;      Anche per telefono, anche
particolare: trovarsi insieme,     deve sempre essere una parte-      con i social. In questo campo,
stretti gli uni agli altri, può    cipazione attiva e, per essere     radio, tivu e social possono
mettere in pericolo la nostra      tale, ci richiede di sospendere    essere i benvenuti. Tocca a
vita a causa della pandemia        le altre attività; di seguire le   noi saperli usare.
                                                                                       9- Comunità
Sono già 10 anni!
N      el novembre di 10 anni fa, un mani-
       polo di temerari si è trovato nello stu-
dio del notaio Lo Buono a Reggio Emilia
                                                  na a pieno ritmo: ospita tre mamme con i
                                                  rispettivi figli. I nuclei familiari sono sup-
                                                  portati da personale altamente qualificato
e ha apposto la propria firma su un pezzo         al quale si aggiunge il contributo di volon-
di carta per far nascere la “Fondazione don       tari locali.
Artemio Zanni”. In questi anni di pensieri e      Due volte a settimana è stato attivato un
notti insonni, di gioie e soddisfazioni, mol-     doposcuola con attività ricreative rivolto a
te cose sono state fatte grazie alla generosi-    bambini del paese. Questa esperienza si sta
tà di tanti sostenitori.                          mostrando molto positiva e potrebbe essere
Oggi la comunità può godere di una casa           estesa ad altri bambini, avendo a disposi-
bella e funzionale, adatta a ospitare mam-        zione locali adeguati.
me in difficoltà, come previsto dallo statuto.    Nell’ultimo anno la Fondazione ha prose-
Inizialmente la gestione di Casa Verde (o         guito la sua attività per potenziare il corret-
Casa Nostra come l’aveva non casualmente          to funzionamento e il miglioramento della
battezzata don Zanni) era stata affidata alla     struttura. Per soddisfare necessità emerse,
cooperativa Madre Teresa di Reggio Emi-           si è deciso di recuperare uno ambiente al
lia. Il lavoro splendidamente condotto dal-       piano sottostante la chiesa, abbandonato da
la cooperativa si occupava essenzialmente         tempo e divenuto fatiscente, una sala poli-
alla relazione madre-bambino con lo scopo         valente con annessa lavanderia.
di costruire e sostenere percorsi di autono-      Durante l’estate la sala è stata sfruttata per
mia genitoriale. L’entrata in campo diretta       letture animate rivolte ai bimbi (Storie in
da parte dei servizi sociali edu-
cativi, avvenuta nell’autunno
del 2019, ha permesso di esten-
dere questo mandato anche ad
altre tipologie di bisogni di cui
la comunità territoriale allarga-
ta segnala la necessità. In que-
sto senso si colloca la proficua
collaborazione con il Centro
per le famiglie che sta muoven-
do nel nostro territorio i suoi
primi passi. Si tratta di un’espe-
rienza inedita e per molti aspet-
ti innovativa.
Casa Verde attualmente funzio-
10- Comunità
Pensieri per le “feste” di Natale
                                                 • Vigilia, 24 dicembre. “Vigilare”, cioè
                                                 fare la “vigilia” vuol dire mettersi in attesa
                                                 e, perciò, prepararsi all’evento atteso. Alla
                                                 nascita di Gesù ci si preparava già con le
                                                 quattro settimane dell’avvento (=venuta)
                                                 e, negli ultimi secoli, anche con la nove-
                                                 na di Natale. La vigilia era l’ultimo giorno
                                                 dell’attesa, quello vissuto con la maggiore
cortile) organizzate dal Centro per le fami-     intensità, pregando e digiunando.
                                                 Digiunare voleva dire condividere. In sin-
glie.                                            tesi: dare parte del nostro cibo ai poveri e
Lentamente e dopo molti anni Casa Verde          prenderci parte della loro fame. Un modo
si sta riappropriando della connotazione di      per esprimere il “voler bene al prossimo”.
luogo di ritrovo e crescita che aveva imma-
ginato e realizzato don Zanni quando l’ave-      • Natale, 25 dicembre. Si festeggiava
va pensata appunto come Casa Nostra.             la nascita di Gesù, quindi la venuta del
                                                 Salvatore atteso. La gioia si manifestava
Nello specifico gli interventi dell’ultimo       anche con la festa in famiglia e in paese.
anno sono stati: il completamento del-           Ma questa (il pranzo, il calore della famiglia,
la recinzione sul lato strada e il recupero      i doni) non era lo scopo del Natale, ma
della sala polivalente con lavanderia, che       soltanto il mezzo per esprimere la gioia per
ha richiesto molto tempo e un considere-         la nascita di Gesù, il festeggiato. E centro
vole sforzo economico. Sono state esegui-        della celebrazione era la partecipazione
                                                 corale alla Messa, soprattutto quella sug-
ti lavori di bonifica con nuove fognature,       gestiva della Notte.
rifacimento completo di pavimentazione,          Vedere la nascita di ogni bimbo come la
contropareti e controsoffitto, tutto perfetta-   nascita di Gesù significava pensare a un
mente isolato secondo le norme in vigore e       futuro di salvezza per le famiglie e per il
le tecniche più innovative; realizzazione di     mondo. Significava speranza, ottimismo.
impianto elettrico e idraulico e serramen-       Quando nasce un bimbo, rinasce il mondo.
ti. Le spese sostenute per le suddette opere     • Santo Stefano, 26 dicembre. Santo
ammontano a 16.133 euro.                         Stefano, discepolo di Gesù, viene ucciso in
La Fondazione continua a sostenere tutte         odio a Gesù, in rifiuto del suo messaggio
le spese per la manutenzione della casa e        d’amore, come attacco alla neonata Chie-
degli arredi, provvedendo alla sistemazio-       sa. È una pagina di storia della Chiesa da
ne dei medesimi in funzione delle esigenze       rileggere sempre, sempre nuova e sempre
                                                 più impegnativa.
degli ospiti che inevitabilmente si alterna-     Essere “testimoni” di Gesù non è mai
no e alle spese per assicurazione, tasse, gas    comodo. Significa seguire il suo esempio
luce, rifiuti e quant’altro.                     e le sue orme. Vuol dire andare verso la
Tanto è stato fatto e tanto c’è ancora da        Pasqua, che è passione e morte, ma an-
fare! Chiunque voglia collaborare, sarà ben      che e soprattutto risurrezione. “Vedo il
accetto.                                         cielo aperto”, diceva Stefano mentre veniva
                                                 ucciso a colpi di pietra.
                                         S.C.
                                                                                 11- Comunità
Onore ai birocciai di Gatta
G     atta era proprio il paese
      dei birocciai. Se ogni
paese che un po’ si rispet-
                                  trainato dagli stessi muli o,
                                  più tardi, dai cavalli. Con la
                                  stessa spesa e con lo stesso
                                                                      si pranza e si cena in osterie
                                                                      che diventano familiari a tutti
                                                                      i viaggiatori proprio perché
tasse ne aveva uno o due,         tempo si poteva trasportare il      frequentate dai birocciai. Ci
Gatta, invece, era il paese       doppio o il triplo della merce      sono anche incidenti stradali.
dei birocciai per eccellenza.     e lo stesso birocciaio poteva       Ad esempio, nel tardo in-
Difficile dire da quando. Una     sedere a cassetta e fare viaggi     verno del 1920 il birocciaio
cosa certa, scartabellando gli    molto più riposanti.                Ludovico Ceccarelli era so-
archivi, è che “la Gatta”, in     Siamo così fra il 1820 e il         lito trasportare a Reggio del
esatta corrispondenza al si-      1840. La costruzione stessa         carbone, in tanta parte da lui
gnificato del suo nome, giun-     della strada assorbe in quan-       stesso prodotto, e ritornarne
ge alla storia contemporanea      tità rilevante il lavoro dei        con merci commissionategli
come paese di trasportatori,      birocciai per il trasporto di       da mercanti o privati della
cioè di mulattieri.               ghiaia; sassi, laterizi, calce      montagna.
Nel passato le carovane di        e legnami per la costruzione        Per lavorare con più sicu-
muli erano un po’ come i tir      dei ponti.                          rezza, era solito viaggiare
di oggi, capaci di portare tut-   Si lavora giorno e notte, no-       con un compagno, così un
to in qualunque luogo dello       nostante il timore dei briganti     po’ uno si riposava e l’altro
stato, e oltre. Naturalmente,     (la cronaca registra diverse        teneva le redini.
mettendosi in collaborazione      rapine finite nel sangue dei        Era così anche la notte del
con i mulattieri d’altri paesi    birocciai); si sfrutta il lume di   31 gennaio. Ceccarelli se ne
per non allontanarsi troppo       luna per risparmiare sull’olio      tornava da Reggio, lungo la
da casa propria.                  o sul petrolio delle lampade;       via di Scandiano. Traspor-
Caratteristico, già alcuni se-
coli fa, era il trasporto della
legna e del carbone vegetale
verso Modena e Reggio, città
dalle quali ritornavano con
altre merci da rimpinguare
i mercati di Carpineti, Ca-
stelnovo. Ma da quando
Francesco IV rese tutta car-
rabile la via che da Reggio
andava al porto della Spezia,
allora anche i mulattieri di
Gatta si aggiornarono e al
mulo sostituirono il biroccio

12- Comunità
tava vino per la famiglia        per Reggio perché lo de-         rifare il danno. Il 24 giugno
Coloretti di Villaminozzo.       ponga, la mattina seguente,      1944 c’erano birocciai tra i
La notte era freddissima,        all’ospedale di Santa Maria,     clienti della Bettola di Vez-
umida e buia. Per dare più       dove gli viene diagnosticata     zano che vennero trucidati
sicurezza al passo dei suoi      una “frattura comminutiva        dai tedeschi.
muli perché non uscisse-         e complicata della gamba         Ebbene, ciò nonostante,
ro di carreggiata (asfalto,      destra, guaribile in 60 giorni   nemmeno due mesi dopo,
guard-rail e strisce bianche     s.c.”.                           quando tutto il territorio
non erano nemmeno nella          La cronaca finisce qui, con      comunale di Villa Minozzo
fantascienza), camminava         la speranza che quel “s.c.”,     viene messo a ferro e fuoco
al passo con loro, tenendo le    ovvero “salvo complicazio-       dal rastrellamento tedesco,
redini con la mano che usciva    ni”, non si sia avverato e       sono proprio i birocciai di
appena dal grosso tabarro.       Ceccarelli sia ritornato , due   Gatta che, ancora una volta
Il suo compagno di viaggio,      o tre mesi dopo, a riprendere    a loro rischio e pericolo, si
Ferdinando Cilloni, se ne sta-   il suo lavoro. Immaginiamo,      offrono di dare una mano a
va a cassetta (ovvero: su una    però, che può aver significato   suor Jole Zini, la trentunenne
panchetta di legno messa di      per la sua famiglia tirare a     maestra della scuola di Villa
traverso sulla parte frontale    campare quegli alcuni mesi       che, sfidando tutti i pericoli,
del biroccio).                   senza il suo guadagno.           si reca a Reggio a chiedere
Viaggio lungo e monotono,        Ora immaginiamo questi           alle autorità fasciste di invia-
dice il cronista, quando,        birocciai al lavoro durante      re generi di prima necessità
all’improvviso, dietro una       la seconda guerra mon-           (zucchero, sale, grassi) alla
curva ecco spuntare il lume      diale, particolarmente dal       popolazione rimasta senza
d’un altro biroccio che          settembre 1943 all’aprile        casa e senza cibo.
scendeva dalla montagna.         1944. Reggio ha un bisogno       Giustamente in questi giorni
Ceccarelli afferra le briglie    enorme di legna e carbone e      il settimanale diocesano "La
per portare i suoi muli sul      sono ancora loro, i birocciai    Libertà" ricorda suor Jole.
lato della strada, ma scivola    di Gatta, insieme a tant’altri   Purtroppo manca la docu-
sulla fanghiglia che rico-       colleghi della montagna, che     mentazione per ricordare,
pre la ghiaia, cade a terra      ne riforniscono Reggio. Al       con la dovuta adeguatezza,
e immediatamente la ruota        ritorno caricano merci va-       anche l’opera di birocciai di
del biroccio gli passa sulla     rie, severamente controllati     Gatta. Verrà fuori qualcosa
gamba destra.                    dai militari tedeschi e della    dai vecchi carteggi delle fa-
Un dolore atroce. Pronti i       Repubblica di Salò. General-     miglie, dalla memoria degli
soccorsi del compagno che lo     mente non sono assicurati e,     anziani? È un onore che i
carica sul biroccio in viaggio   in caso di furto, tocca a loro   birocciai meritano.

                                                                                  13- Comunità
L'importanza di un sorriso
L    a diversità è una risorsa. È un'occasione
     di arricchimento per l'altro, diceva Ce-
cile Kyenge, una politica italiana, originaria
                                                    Tra tutte queste donzelle troviamo anche
                                                    Alfio, che dimostra sempre la sua felicità nel
                                                    vederci tirando i capelli, e Settimo, che con
della repubblica Democratica del Congo.             l'Eleonora ci aspetta al piano di sopra per
La proposta ci è arrivata da Don Marco il           essere messo a letto.
primo martedì di Cres, agli inizi di luglio:        Oltre al tempo trascorso con gli ospiti, anche
andare una sera la settimana alla Casa di           le suore hanno bisogno del nostro aiuto, per il
Carità. Durante le quattro settimane di cam-        giardino e per la suddivisione delle medicine
po estivo l'idea ha preso sempre più forma,         (servono dita piccole e NO unghie finte!).
e si sono aggiunti sempre più ragazzi, fino a       Nonostante per noi sia un piccolo impegno
raggiungere un numero di 10-15.                     andare da loro una o due orette alla settimana,
Tutte queste serate erano poi seguite da uscite     sappiamo che ci aspettano sempre volentieri
di gruppo, che coinvolgevano tutti, anche solo      a braccia aperte.
per trascorrere tempo in compagnia.                 Sicuramente da questa esperienza si può
Per quasi tutti era la prima esperienza alla        percepire l'importanza di un sorriso, che può
Casa di Carità e anche solo vedere che con          cambiare la giornata a chiunque.
il passare del tempo gli ospiti in casa si          Talvolta la nostra mattinata a scuola può
ricordavano il nostro nome, è stato molto           essere andata male e il nostro umore non è
gratificante.                                       dei migliori, ma l'importante quando siamo
Settimana dopo settimana ci siamo conosciuti        con loro, è farci vedere contenti; questa cosa
a vicenda e si è venuto a creare un rapporto        è importante perché donare un sorriso agli
sempre più solido con loro.                         altri può essere confortante e aiutare sia noi
Nonostante il “gran” numero di ragazzi, a           che chi ci sta davanti.
Cagnola, è impossibile non trovare qualcosa         Questa esperienza ci fa maturare grazie alla
da fare: in cucina c'è sempre la Patty pronta       semplicità di questi ospiti, che ci dimostrano
a darci le dritte per come apparecchiare e          che si può essere felici per le piccole cose,
lavare i piatti (sicuramente senza di lei non       senza doversi basare esclusivamente su quelle
si potrebbe fare nulla, visto che noi non           materiali.
possiamo toccare la lavastoviglie); ad acco-        Ci hanno aperto gli occhi ad un mondo, che
glierci nel salone ci sono le due Annine e la       non siamo abituati a considerare, ma che
Maria che regalano a tutte noi ragazze un loro      affascina molto, e che una volta scoperto ti
braccialetto fatto a mano. Non mancano le           lascia qualcosa dentro di davvero speciale..
chiacchiere tra donne e i consigli di bellezza      speciale come loro!
(soprattutto sulla abbronzatura dall'Anna G!).      Non sapremo mai
Spesso arrivando abbiamo trovato l’Edda e           quanto bene può fare un semplice sorriso
l’Isa in “punizione” per i loro litigi e travolti   (Madre Teresa di Calcutta)
dalla voglia dell’Isa di cantare e disegnare
qualunque animale, ci siamo messi a colorare.       		                            Paolo e Ginevra

14- Comunità
LA CARITAS PARROCCHIALE
              DI CASTELNOVO NE’ MONTI
              durante la pandemia
L’     avvento del Covid-19
       ha provocato impor-
tanti cambiamenti in ogni
                                 vello organizzativo, ma il
                                 legame umano e il sostegno
                                 al prossimo in difficoltà
                                                                    Ricordiamo che la Caritas di
                                                                    Castelnovo Monti e Felina
                                                                    assiste oggi 231 persone,
ambito e settore sociale ed      rimangono tuttora centrali         di cui “solo” 28 in maniera
anche il mondo del volon-        nel lavoro quotidiano della        saltuaria, mentre la maggior
tariato ha dovuto affrontare     Caritas. Oggi gli incontri in      parte riceve un sostegno con-
la pandemia ri-modellando        presenza sono stati sostituiti     tinuativo da parte dell’asso-
il lavoro dei singoli enti op-   da dialoghi telefonici e i         ciazione. La cifra conferma
pure obbligando le diverse       momenti di scambio si sono         una sensibile crescita rispetto
associazioni a riorganizzare     concentrati al sabato mattina      al precedente esercizio,
la propria attività.             durante la consegna dei ge-        quando il numero di assistiti
Nonostante le numerose dif-      neri alimentari. Il corretto       era inferiore alle 200 unità.
ficoltà organizzative causate    svolgimento delle attività è       In questo periodo si sono
dall’emergenza sanitaria,        sempre stato condiviso con i       intensificati i rapporti, già
la Caritas parrocchiale di       referenti della sede centrale      molto buoni, con i Servizi
Castelnovo Monti e Felina        di Reggio Emilia, la quale         Sociali del Comune di Caste-
è riuscita velocemente a ri-     sta dettando le direttive da       lnovo Monti in modo da co-
strutturarsi per dare continu-   applicare alle diverse realtà      ordinare le attività e cercare
ità al suo operato. In primis,   presenti in Diocesi.               di coprire il maggior numero
l’associazione ha dovuto         L’opera dell’associazione          possibile di necessità consi-
interrompere i momenti di        non si limita esclusivamente       derando che sono aumentate
incontro previsti il sabato      al recapito degli alimenti e gli   sensibilmente.
pomeriggio al “Centro di         interventi sono stati anche di
Ascolto” in modo da evi-         altra natura. Uno dei casi più
                                 eclatanti ha avuto luogo nei       I volontari della Caritas di
tare occasioni di potenziale
                                 mesi scorsi in seguito alla              Castelnovo ne’ Monti
assembramento.
                                 richiesta di aiuto da parte di
I volontari sono oggi impe-      una donna che, per lunghi
gnati con la consegna a do-      periodi, ha subito violenze        Per le offerte in denaro si
micilio di pacchi contenenti     all’interno delle mura dome-       può usare il conto corrente
generi alimentari (e non solo)   stiche: grazie alla tempestiva     della Caritas di Castelnovo
volti a sostenere le famiglie    azione della Caritas, la donna     ne’ Monti presso Banco BPM
bisognose. Il Covid-19 ha        è riuscita a lasciare l’abita-     IBAN: IT 80 Y 05034 66280
naturalmente provocato           zione e trovare serenità in un     000000000033
sensibili mutamenti a li-        luogo sicuro.

                                                                                    15- Comunità
Calendario Liturgico
Domenica 29 Novembre - 1ª di Avvento              Domenica 27 Dicembre
Inizio novena dell’Immacolata                     Domenica della santa Famiglia.
Domenica 6 Dicembre - 2ª di Avvento               Giovedì 31 Dicembre
                                                  ore 17,30 a Felina Chiesa Parrocchiale
Lunedì 7 Dicembre                                 Canto del Vespro e Te Deum di ringraziamento
Festa di S. Ambrogio, patrono di Villaberza       ore 18,00 Santa Messa festiva anticipata.
Martedì 8 Dicembre                                Venerdì 1 Gennaio 2021
Solennità dell’immacolata concezione B.V. Maria   Santa Maria Madre di Dio
Sante Messe ore 8,00 Felina                       ore 9,30 GATTA
              ore 9,30 Gatta                      ore 11,00 FELINA (chiesa parr.) e VILLABERZA
              ore 11,00 Felina e Villaberza       ore 18,00 (FELINA) (Casa Nostra)
(durante le sante messe benedizione dei Gesù
bambini)                                          Domenica 3 Gennaio 2021
                                                  Domenica II di Natale
Domenica 13 Dicembre - 3ª di Avvento
                                                  Mercoledì 6 Gennaio
Mercoledì 16 Dicembre                             Solennità dell'Epifania
Inizio novena del Natale, ore 18,00 Casa Nostra   Sante Messe ore 8,00 Felina
                                                               ore 9,30 Gatta
Giovedì 17 Dicembre                                            ore 11,00 Felina e Villaberza
Confessioni a Casa Nostra dalle 16 alle 18,00
                                                  Domenica 10 Gennaio
Domenica 20 Dicembre - 4ª di Avvento              Festa del Battesimo del Signore
ore 15,00 – 16,00 Confessioni a Gatta
ore 16,30 – 17,30 Confessioni a Villaberza        Domenica 17 Gennaio
                                                  Festa di sant’Antonio Abate
Giovedì 24 Dicembre
Confessioni a Felina (chiesa parrocchiale)        Sabato 23 Gennaio
dalle ore 16,00 alle 18,00                        Anniversario della morte di don Zanni (23/01/1990)
Confessioni a Gombio
dalle 15,00 alle 16,00                            Martedì 2 Febbraio
ore 22,00 Santa Messa della vigilia               Festa della presentazione
           (Chiesa Parrocchiale GATTA)            Sante Messe
ore 23,30 Veglia e Santa Messa della vigilia      ore 15,00 (FELINA Casa Nostra)
           (Chiesa Parrocchiale FELINA)           ore 20,30 (GATTA)
Le Sante Messe della notte possono subire
variazioni di orario in base alle norme contro    Domenica 14 Febbraio
la diffusione del coronavirus                     FESTA DELLA FAMIGLIA
                                                  ore 11.00 Santa Messa
Venerdì 25 Dicembre Santo Natale
Sante Messe                                       Mercoledì 17 Febbraio Le ceneri
ore 9,30 GOMBIO                                   Inizia la quaresima
ore 11,00 (FELINA Chiesa Parr.le e VILLABERZA     Sante Messe con imposizione delle CENERI
ore 18,00 (FELINA) Casa Nostra (Santa Messa       ore 15,00 (FELINA)
di Natale)                                        ore 20,30 (GATTA)
16- Comunità
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